Società Solidale n. 3/2020

Page 46

46 | Società Solidale | N. 3 / 2020

CREATIVITÀ E SOLIDARIETÀ

CREATIVITÀ E SOLIDARIETÀ: LIBRI, POESIE, RACCONTI Sulle pagine di Società Solidale diamo spazio alla creatività della solidarietà. Pubblichiamo poesie, segnalazioni di libri, racconti inviati dai volontari o che trattino temi relativi al non profit. Su questo numero la fiaba di Fiorenza, presidente dell’associazione Fate gli gnomi. I CONTABILI DELLE FOGLIE Un fiume pulito e ricco di acque divideva fra loro due regni, entrambi belli, rigogliosi e verdi di prati e di boschi. Governavano i regni due sovrani orgogliosi delle loro terre prospere e fertili. I re erano amanti della pace e avevano consolidato fra di loro dei buoni rapporti. Ma re Bard si era innamorato della quercia di re Silvan e ne era invidioso. Perché si può competere sulla ricchezza di un castello, sull’abilità nel costruire un ponte o sulla magnificenza di una festa, ma come si può andare alla pari con una quercia, che ha bisogno di secoli per diventare immensa e possente? Collocata al centro di un prato proprio davanti al castello, la quercia di re Silvan era ammirata e famosa. Mai si era vista, a memoria d’uomo, una pianta così così grande e spesso il re ospitava sotto le sue fronde banchetti per i nobili, ma anche balli e canti del popolo. Quando Bard veniva in visita, Silvan non mancava mai di accompagnarlo a cavallo e di fermarsi presso la quercia, fingendo di non notare la sofferenza di Bard, che tanto ci pativa. Bard aveva uno scudiero che gli era gradito, un ragazzo bruno e intelligente, attento a tutto e di modi educati. A volte il re parlava un po’ con lui, perché era tanto saggio da dargli anche qualche consiglio, essendo dotato di un buon senso popolano e semplice che spesso a corte mancava. Il ragazzo si chiamava Carl e nessuno come lui poteva dire al re se sarebbe piovuto il giorno dopo oppure no ed altre cose alquanto utili da sapere. Un mattino il re si lasciò scappare un sospiro e manifestò a Carl il suo dispiacere: «Che cosa darei per avere una quercia grande come quella

di re Silvan!» disse. Carl aveva modi pacati ma cervello veloce e gli vennero in mente subito due cose: che in realtà Bard una quercia così grande ce l’aveva e che lui avrebbe saputo bene che cosa chiedere al re in cambio di questa quercia, ma si trattava di un dono talmente grande che era

da pazzi chiederlo. Carl si era innamorato della figlia minore del re e non riusciva a togliersela dalla testa. La ragazza aveva lunghe trecce rosse e lo scudiero aveva incominciato ad ornare i cavalli con trecce simili, alla coda e alla criniera. Il re aveva gradito la cosa e non sospettava che Carl


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.