Società Solidale n. 4/2020

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO SOCIETÀ SOLIDALE Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN

Anno XVIII - N. 4 Ottobre-Novembre-Dicembre 2020

Speciale Bilancio sociale L’intervista a Carlin Petrini


GLI SPORTELLI DEL CSV “SOCIETÀ SOLIDALE” CUNEO - (sede) - Piazzale Croce Rossa Italiana, 1 - Orario: Lun. 8-18; Mar 8.30-18.30; Merc 13-18; Gio 8.30-18; Ven 8.30-16.30 - Tel. 0171-60.56.60 - Fax 0171-64.84.41 email: segreteria@csvcuneo.it ALBA - Corso Europa, 92 - Orario: Lun 8.30-13; Mart 8.30-18.30; Merc 15-18; Gio 10-14.30; Ven 8.30-13.00, 14.30-18.30. Tel. 0173-36.69.01 - Fax 0173-28.49.42 - Cell. 333-13.65.519 email: alba@csvcuneo.it BRA - Via Magenta, 35 - Orario: Lun 9-13, 15-18.30; Gio 9.30-13, 13.30-17.30 Tel. 0172-43.92.36 - Cell. 349-73.07.330 - email: bra@csvcuneo.it FOSSANO - Via Roma, 94 - Orario: Lun 8.30-13; Gio 13.30-18 Tel. 339-76.23.653 - email: fossano@csvcuneo.it MONDOVÌ - Via Trona, 3/B - Orario: Lun 8.30-13; Mart 10-14.30; Gio 14-18.30 Cell. 348-12.87.944 - Tel/Fax 0174-55.47.86 - email: mondovi@csvcuneo.it SALUZZO - Piazza Vittorio Veneto, 3 - Orario: Mar 15-18.30; Ven 9.30-14 Tel/Fax 0175-21.75.32 - email: saluzzo@csvcuneo.it SAVIGLIANO - Piazza Schiaparelli, 10 (Palazzo di vetro) Orario: Mar 13.30-18; Ven 9-13.30 Cell. 339-76.23.653 - email: savigliano@csvcuneo.it

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arissime Volontarie, cari Volontari, il 2020 sta per finire. Potremmo dire finalmente, ma mi permetto di provare a stilare un bilancio di cose positive. Innanzitutto la cosa più bella da sottolineare è come e quanto il Volontariato si sia “mosso” durante gli svariati mesi di lockdown: capillarità per non lasciare indietro nessuno; sinergie si sono venute a creare per affrontare e gestire i nuovi disagi della comunità; implementazione del digitale per “incontrarsi” e non rimanere soli, tra associazioni e utenti, tra associazioni stesse e con il CSV nelle occasioni istituzionali e nelle ore di formazione erogata. Tanti volontari non hanno potuto continuare a svolgere, ed alcuni sono ancora fermi, le attività con le proprie associazioni, e nonostante questo l’attenzione verso i destinatari degli Statuti, anche attraverso nuove modalità, non è mai venuto meno. Il valore del volontariato cresce e si fortifica grazie a tutto ciò, e proprio quando il gioco si fa difficile, viene fuori il grande CUORE che ogni donna e uomo volontario ha! Non dimentichiamoci poi che il 3 ottobre, in occasione dell’Assemblea elettiva, siamo riusciti, ed eravamo tanti, a vederci e salutarci in presenza, ed è stato meraviglioso! Cosa ci aspetta il 2021? Sicuramente tante sfide: l’incertezza della pandemia; nuove fragilità e difficoltà della comunità; implementare quanto stiamo già facendo; affrontare il ricambio generazionale; l’arrivo del RUNTS il nuovo registro a cui le associazioni che hanno modificato il proprio Statuto dovranno iscriversi. Alcune sfide ci vedranno spettatori, di altre invece avremo la responsabilità di rispondere con il nostro cuore e le nostre azioni, trovando magari nuove idee e soluzioni a supporto. Con l’assoluta certezza e punto fermo, che il CSV e tutte le colleghe saranno al nostro fianco! Martina: RESILIENZA Cristina: CONSAPEVOLEZZA Anna Maria: NONOSTANTE TUTTO Cristiano: COOPERAZIONE Tommaso: RESISTERE Gianpiero: DISCIPLINA Massimo: REGALO Mario: RESPONSABILITÀ Luca: CORAGGIO Gianfranco: RISPETTO Francesco: GRATITUDINE Valentino: SOLIDARIETÀ Paolo: SQUADRA Davide: PROSPETTIVA Queste sono le parole simbolo dei componenti del Consiglio Direttivo del CSV, a cui mi associo con la parola grazie a tutti voi, a tutti noi volontari per quanto viene fatto e la parola auguri per le feste più serene possibili in questo momento non facile. A presto, ciao Mario “Vivi per te stesso e vivrai invano; vivi per gli altri e ritornerai a vivere”. Bob Marley Mario Figoni Presidente CSV Società Solidale

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ocietà Solidale

Periodico d’informazione del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cuneo Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Cuneo: n. 564 del 6/05/2003

In questo numero

Direttore Editoriale Mario Figoni - presidenza@csvcuneo.it

Editoriale .................................................................................... Pag. 3 Sommario ................................................................................... » 4 Scrivilo a Società Solidale .................................................... » 5 Assemblea straordinaria di Società Solidale ................ » 7

Direttore Responsabile Giorgia Barile

Approvati il programma e il bilancio previsionale 2021di Società Solidale ............................... » 8 La nuova veste grafica di Società Solidale ...................... » 10 Giovani Scuola e Volontariato ............................................ » 12 Storie di volontari .................................................................... » 14

Coordinamento Redazione Debora Sattamino

Il Volontariato Vincenziano nel Monregalese ......................................................................

» 17

Notizie CSV ................................................................................ » 18 Giornata Mondiale del Volontariato ................................. » 23 Speciale Bilancio sociale ...................................................... » 25 Intervista a Carlin Petrini ....................................................... » 29

Direzione, Amministrazione, Redazione Società Solidale – Via Mazzini, 3 CUNEO. Tel. 0171-605660 Fax 0171-648441. E-mail: comunicazione@csvcuneo.it Hanno collaborato Chiara Actis Grosso, Cinzia Allocco, Barbara Bedino, Manuela Biadene, Valentina Fida, Elisa Girardo, Clara Napoli, Susanna Ruffino, Samanta Silvestri, Noemi Tallone Impaginazione e stampa L’Artistica Savigliano S.r.l. - Gruppo Grafico Via Togliatti, 44 - 12038 Savigliano Tel. 0172-22.361 - Fax 0172-21.601 E-mail: info@lartisavi.it Copertina Immagine di un riccio salvato dal Centro Recupero Ricci “La Ninna” di Novello. La rivista è stampata in 1150 copie e viene inviata gratuitamente Questo numero, ottobre-novembredicembre, è stato chiuso il 18 dicembre 2020

Volontari del Soccorso di Clavesana ................................. » 32 Siamo qui da vent’anni: docu-film sull’integrazione delle comunità straniere in provincia di Cuneo .......................................... » 33 Appuntamenti e News .......................................................... » 37 Film e Volontariato ................................................................. » 46 Creatività e solidarietà: libri, poesie, racconti ................ » 47 Comunicare nel sociale ........................................................ » 50


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Scrivilo a Società Solidale “Scrivilo a Società Solidale” è una rubrica di dialogo diretto tra redazione e volontari, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze ed informazioni. Per inviare il proprio contributo: comunicazione@csvcuneo.it.

MATTARELLA: «FACILITARE LA PARTECIPAZIONE DEI NOSTRI GIOVANI NEL VOLONTARIATO CONCORRE ALLA FORMAZIONE DI CITTADINI RESPONSABILI» Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della 35esima Giornata Internazionale del Volontariato, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «In questa giornata desidero esprimere sincera gratitudine al mondo del volontariato e a quello del Terzo Settore, per il sostegno che sta assicurando alla comunità particolarmente colpita dalla pandemia. In questi mesi, i volontari hanno svolto con dedizione e altruismo un ruolo fondamentale, dedicando spontaneamente il loro tempo alle persone in difficoltà. Nel rimanere vicino a chi soffre, ai più deboli, a chi ha bisogno di aiuto, i volontari hanno spesso sacrificato la propria salute, perdendo in alcuni casi anche la vita pur di donare aiuto. La pandemia ha evidenziato fragilità sociali ed economiche. Le misure per cercare di rallentare la diffusione della pandemia hanno cambiato il modo in cui viviamo, ma le attività dei volontari e delle volontarie non si sono fermate portando, con coraggio e abnegazione, conforto fattivo alle categorie più vulnerabili. Il volontariato nel nostro Paese ha radici lontane, è un importante volano di solidarietà ed è stato artefice, lavorando in sinergia con i territori, di un profondo cambiamento sociale che ha migliorato la qualità della vita della collettività. Sostenere il volontariato e facilitare la partecipazione dei nostri giovani in questo settore concorre alla formazione di cittadini responsabili in grado di affrontare sfide locali e globali, contribuendo attraverso l’inclusione alla creazione di una società sempre più equa e priva di pregiudizi, in cui si rafforzano i valori di generosità e di altruismo». Roma, 05/12/2020 Fonte: www.forumterzosettore.it

CE N’È TROPPO DI NATALE! UN ARGUTO BRANO DI DINO BUZZATI Riportiamo il racconto di Dino Buzzati pubblicato dal Centro don Mario Destefanis ODV sul sito www.donmariodestefanis.it. Nel paradiso degli animali l’anima del somarello chiese all’anima del bue: – Ti ricordi per caso quella notte, tanti anni fa, quando ci siamo trovati in una specie di capanna e là, nella mangiatoia…? – Lasciami pensare… Ma sì – rispose il bue. – Nella mangiatoia, se ben ricordo, c’era un bambino appena nato. – Bravo. E da

allora sapresti immaginare quanti anni sono passati? – Eh no, figurati. Con la memoria da bue che mi ritrovo. – Millenovecentosettanta, esattamente. – Accidenti! – E a proposito, lo sai chi era quel bambino? – Come faccio a saperlo? Era gente di passaggio, se non sbaglio. Certo, era un bellissimo bambino. L’asinello sussurrò qualche cosa in un orecchio al bue. – Ma no! – fece costui – Sul serio? Vorrai scherzare spero. – La verità. Lo giuro. Del resto io l’avevo capito subito… – Io no – confessò il bue – Si vede che tu sei più intelligente. A me non aveva neppure sfiorato il sospetto. Benché, certo, a vedersi, era un fantolino straordinario. – Bene, da allora gli uomini ogni hanno fanno grande festa per l’anniversario della nascita. Per loro è la giornata più bella. Tu li vedessi. È il tempo della serenità, della dolcezza, del riposo dell’animo, della pace, delle gioie famigliari, del volersi bene. Perfino i manigoldi diventano buoni come agnelli. Lo chiamano Natale. Anzi, mi viene un’idea. Già che siamo in argomento, perché non andiamo a dare un’occhiata? – Dove? – Giù sulla terra, no! – Ci sei già stato? – Ogni anno, o quasi, faccio una scappata. Ho un lasciapassare speciale. Te lo puoi fare dare anche tu. Dopotutto, qualche piccola benemerenza possiamo vantarla, noi due. – Per via di aver scaldato il bimbo col fiato? – Su, vieni, se non vuoi perdere il meglio. Oggi è la Vigilia. – E il lasciapassare per me? – Ho un cugino all’ufficio passaporti. Il lasciapassare fu concesso. Partirono. Lievi lievi, come mammiferi disincarnati. Planarono sulla terra, adocchiarono un lume; vi puntarono sopra. Il lume era una grandissima città. Ed ecco il somarello e il bue aggirarsi per le vie del centro. Trattandosi di spirito, automobili e tram gli passavano attraverso senza danno, e alla loro volta le due bestie passavano attraverso i muri come se fossero fatti d’aria. Così potevano vedere bene tutto quanto. Era uno spettacolo impressionante, mille lumi, le vetrine, le ghirlande, gli abeti e lo sterminato ingorgo di automobili, e il vertiginoso formicolio della gente che andava e veniva, entrava e usciva, tutti carichi di pacchi e pacchetti, con un’espressione ansiosa e frenetica, come se fossero inseguiti. Il somarello sembrava divertito. Il bue si guardava intorno con spavento. – Senti, amico: mi avevi detto che mi portavi a vedere il Natale. Ma devi esserti sbagliato. Qui stanno facendo la guerra. – Ma non vedi come sono tutti contenti? – Contenti? A me sembrano dei pazzi. – Perché tu sei un provinciale, caro il mio bue. Tu non sei pratico degli uomini moderni, tutto qui. Per sentirsi felici, hanno bisogno di rovinarsi i nervi. Per togliersi da quella confusione, il bue, valendosi della


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sua natura di spirito, fece una svolazzatine e si fermò a curiosare a una finestra del decimo piano. E l’asinello, gentilmente, dietro. Videro una stanza riccamente ammobiliata e nella stanza, seduta ad un tavolo, una signora molto preoccupata. Alla sua sinistra, sul tavolo, un cumulo alto mezzo metro di carte e cartoncini colorati, alla sua destra una pila di cartoncini bianchi. Con l’evidente assillo di non perdere un minuto, la signora, sveltissima, prendeva uno dei cartoncini colorati lo esaminava un istante poi consultava grossi volumi, subito scriveva su uno dei cartoncini bianchi, lo infilava in una busta, scriveva qualcosa sulla busta, chiudeva la busta quindi prendeva dal mucchio di destra un altro cartoncino e ricominciava la manovra. Quanto tempo ci vorrà a smaltirlo? La sciagurata ansimava. – La pagheranno, bene, immagino, – fece il bue – per un lavoro simile. – Sei ingenuo, amico mio. Questa è una signora ricchissima e della migliore società. – E allora perché si sta massacrando così? – Non si massacra. Sta rispondendo ai biglietti di auguri. – Auguri? E a che cosa servono? – Niente. Zero. Ma chissà come, gli uomini ne hanno una mania. Si affacciarono, più in là, a un’altra finestra. Anche qui, gente che, trafelava, scriveva biglietti su biglietti, la fronte imperlata di sudore. Dovunque le bestie guardassero, ecco uomini e donne fare pacchi, preparare buste, correre al telefono, spostarsi fulmineamente da una stanza all’altra portando spaghi, nastri, carte, pendagli e intanto entravano giovani inservienti con la faccia devastata portando altri pacchi, altri scatole altri fiori altri mucchi di auguri. E tutto era precipitazione ansia fastidio confusione e una terribile fatica. Dappertutto lo stesso spettacolo. Andare e venire, comprare e impaccare spedire e ricevere imballare e sballare chiamare e rispondere e tutti correvano tutti ansimavano con il terrore di non fare in tempo e qualcuno crollava boccheggiando. – Mi avevi detto – osservò il bue – che era la festa della serenità, della pace. – Già – rispose l’asinello. – Una volta infatti era così. Ma, cosa vuoi, da qualche anno, sarà questione della società dei consumi… Li ha morsi una misteriosa tarantola. Ascoltali, ascoltali. Il bue tese le orecchie. Per le strade nei negozi negli uffici nelle fabbriche uomini e donne parlavano fitto fitto scambiandosi come automi delle monotone formule buon Natale auguri auguri a lei grazie altrettanto auguri buon Natale. Un brusio che riempiva la città. – Ma ci credono? – chiese il bue – Lo dicono sul serio? Voglio-

no davvero tanto bene al prossimo? L’asinello tacque. – E se ci ritirassimo un poco in disparte? – suggerì il bovino. – Ho ormai la testa che è un pallone… Sei proprio sicuro che non sono usciti tutti matti? – No, no. È semplicemente Natale. – Ce n’è troppo, allora. Ti ricordi quella notte a Betlemme, la capanna, i pastori, quel bel bambino. Era freddo anche lì, eppure c’era una pace, una soddisfazione. Come era diverso. – E quelle zampogne lontane che si sentivano appena appena. – E sul tetto, ti ricordi, come un lieve svolazzamento. Chissà che uccelli erano. – Uccelli? Testone che non sei altro. Angeli erano. – E la stella? Non ti ricordi che razza di stella, proprio sopra la capanna? Chissà che non ci sia ancora. Le stelle hanno una vita lunga. – Ho idea di no – disse l’asino – c’è poca aria di stelle, qui. Alzarono il muso a guardare, e infatti non si vedeva niente, sulla città c’era un soffitto di caligine e di smog. Dino Buzzati

È ormai una tradizione quella del disegno natalizio che Fiorenza ci manda per l’ultimo numero di Società Solidale. Anche quest’anno non è mancato.


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SOCIETÀ SOLIDALE APPROVA IL NUOVO STATUTO: VOTATO DA 331 SOCI COLLEGATI ON LINE Mario Figoni: «L’assemblea straordinaria mette in evidenza due temi essenziali e fortemente interconnessi: le associazioni si sono messe in gioco e hanno vinto la sfida della trasformazione digitale». Sabato 14 novembre si è svolta l’assemblea straordinaria dei soci di Società Solidale per l’adeguamento dello statuto: un’assemblea importante per segnare un passaggio fondamentale per la storia di Società Solidale e di conseguenza del CSV di Cuneo. La modifica statuaria era infatti condizione vincolante per proseguire l’iter di accreditamento definitivo come ente gestore del CSV della provincia di Cuneo, secondo quanto previsto dal Codice del Terzo Settore; l’iter, che è iniziato a luglio 2019, ha già superato una prima valutazione positiva da parte dell’ONC (Organismo Nazionale di Controllo) e, per proseguire e portarlo a conclusione, era ora necessario procedere con la modica dello statuto per ricomprendere al suo interno i requisiti previsti dal Codice del Terzo Settore per l’iscrizione al RUNTS e quelli per l’accreditamento come Centro Servizi presso il Ministero (ai sensi del Decreto legislativo 117/2017). Il nuovo statuto approvato all’unanimità dall’assemblea aveva già ricevuto l’approvazione unanime del Consiglio Direttivo e il via libera dell’ONC. Un’assemblea storica: realizzata per la prima volta total-

mente in videoconferenza secondo quanto previsto dai vari decreti emergenza (le attuali regole per il contenimento del Covid impedivano di realizzarla in presenza), ha registrato un numero di ETS presenti tra i maggiori della storia di Società Solidale. Un momento costruito con un meticoloso lavoro di squadra che ha visto collaborare CSV (staff e consiglio direttivo) e tutti gli ETS facenti parte della compagine associativa di Società Solidale. Mario Figoni, presidente del CSV Società Solidale, ha così commentato l’importante risultato: «L’assemblea straordinaria mette in evidenza due temi essenziali e fortemente interconnessi: le associazioni si sono messe in gioco e hanno vinto la sfida della trasformazione digitale; il CSV ha sì rinnovato lo statuto, ma ha soprattutto dimostrato di saper motivare e trainare il volontariato provinciale. Senza il supporto del CSV non tutti ce l’avrebbero fatta. Società Solidale – ha concluso il presidente – può guardare al futuro con serenità grazie ad un meraviglioso lavoro di squadra». Elisa Girardo


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IL PROGRAMMA PREVISIONALE DI SOCIETÀ SOLIDALE: QUASI DUE MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DEGLI ETS DELLA GRANDA L’assemblea dei soci è stata l’occasione per presentare la nuova veste grafica di Società Solidale e il nuovo sito www.csvcuneo.it. L’Assemblea dei soci di Società Solidale, svoltasi il 17 dicembre online sulla piattaforma GoToWebinar alla presenza dei rappresentati dei 400 soci dell’Ente, ha approvato con voto unanime la Programmazione previsionale 2021. La grande partecipazione all’assemblea conferma che il volontariato della nostra provincia ha vinto, anche grazie al sostegno del CSV, la sfida della trasformazione digitale e che gli ETS soci continuano ad essere protagonisti attivi dell’operatività e della vita del CSV. Per redigere il programma previsionale Società Solidale ha svolto un’azione capillare di raccolta e analisi dei bisogni dei volontari sia tramite questionari specifici che tramite incontri online e azioni di ascolto quotidiano (oltre 600 gli ETS coinvolti). Il programma, redatto sulla base delle linee guida nazionali fornite dall’ONC (Organismo Nazionale di Controllo), beneficia del Fondo Unico Nazionale (FUN) assegnato al CSV per il 2021 e delle economie degli anni precedenti: per il 2021 la cifra che gli ETS della provincia avranno a disposizione per il sostegno delle loro attività da parte di Società Solidale ammonta a 1.821.960 euro. Il totale programmato da Società Solidale è superiore del 53,7% rispetto all’anno precedente: sono stati aumentati sia i budget a disposizione degli ETS in ogni singola azione del programma, sia i limiti di richiesta previsti dalla Carta dei Servizi. «Società Solidale ha fatto trovare agli ETS, sotto l’albero di Natale del CSV, un programma cucito addosso ai loro bisogni, necessità e proposte

come un abito sartoriale. Questo è stato possibile grazie alla loro presenza costante nella vita del CSV: come in questo caso, per la collaborazione dimostrata nella raccolta dei dati su cui lavorare. I budget e i limiti incrementati, le azioni inserite consentiranno agli ETS di trovare nel CSV un sostegno importante per le attività 2021 anche rispetto a quattro temi rilevanti del momento: l’avvio del RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), la ripartenza post Covid, l’utilizzo dei nuovi strumenti digitali e il ricambio

generazionale all’interno delle associazioni» ha dichiarato Manuela Biadene, Direttore del CSV Società Solidale. I servizi saranno tutti sempre rigorosamente volti a «promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del terzo settore, senza distinzione tra enti associati e non associati e con particolare riguardo alle organizzazioni di volontariato» e saranno suddivisi nelle sei macroaree, previste dall’articolo 63 del Codice del Terzo Settore - Promozione, orientamento e animazione territoriale; Consulenza,

Il documento «Programmazione Attività 2021» è disponibile online sul sito del CSV Società Solidale www.csvcuneo.it.


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assistenza qualificata e accompagnamento; Formazione; Informazione e comunicazione; Ricerca e documentazione; Supporto tecnico logistico, a cui va ad aggiungersi l’attività gestionale del CSV (16,40% del fondo). Ha dichiarato Mario Figoni, Presidente del CSV Società Solidale: «Da sempre Società Solidale lavora per le associazioni del territorio e a stretto contato con i volontari: nel 2021 la nostra presenza sarà ancora più capillare e attenta. Questo perché

il programma previsionale è stato redatto tenendo conto di tutte le sollecitazioni arrivate dai volontari in questi mesi, e tutti i servizi sono stati pensati per rispondere sempre di più, e sempre meglio, alle esigenze, vecchie e nuove, del volontariato della nostra provincia». L’incontro assembleare è stato anche l’occasione per presentare la nuova veste grafica di Società Solidale: il nuovo logo e la linea grafica portano al loro interno territorio, colore e dinamismo.

Il tessuto associativo cuneese 650 ODV iscritte a Reg. Volontariato

bacino di utenza con incremento

+ 59%

21 APS iscritte a Reg. APS 93 Cooperative Sociale iscritte all’albo reg.

Premesse

(la costruzione del Programma Previsionale 2021) 4 macro aree di bisogno emerse: 1. Risorse umane volontarie (soprattutto per governo, gestione dell’ETS) 2. Reti sul territorio (tra ETS e tra ETS e altri soggetti, es PA) 3. Risorse a sostegno del volontariato (economiche, materiali, spazi/strutture, strumenti)

se la totalità dei soggetti confermasse i requisiti di accreditamento

275 ONLUS iscritte Anagrafe DRE

Gianluca Bottini, consulente per la comunicazione visiva del CSV ha spiegato il progetto ai soci. Tutti questi aspetti sono racchiusi nel nuovo sito www.csvcuneo.it che sarà online dal 7 gennaio 2021 e che è stato presentato ai soci da Federico Masia, consulente informatico che ha curato il lavoro per il CSV. Un sito completamente rinnovato e pensato per rendere più semplice e fruibile l’esperienza dei nostri stakeholder online. Assemblea soci - 17.12.2020

Assemblea soci - 17.12.2020

Premesse

(la costruzione del Programma Previsionale 2021)

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4. Valori e comunicazione del volontariato (veicolare i propri valori, le attività, essere attrattivi)

Servizi maggiormente richiesti per il 2021:

Rilevazione bisogni attraverso:

• Informazione agli ETS tramite i canali CSV (76,6%)

Colloqui con volontari

• Messa a disposizione di attrezzature (66%)

Partecipazione a eventi organizzati da ETS

• Pubblicazioni e guide pratiche sul volontariato e terzo settore a cura del CSV (63,8%)

Tavoli, laboratori, corsi di formazione

• Iniziative di promozione del volontariato e della solidarietà rivolte alla cittadinanza (62,2%)

Questionario di gradimento servizi Interlocuzione continua con stakeholder

• Consulenza - adempimenti RUNTS, progettuale, fiscale, gestionale - (62,2%)

oltre 600 ETS

Analisi performance anno precedente

• Supporto alla realizzazione di materiale informativo e promozionale degli ETS (59,6%)

totali coinvolti

Indagine «Gli ETS e l’emergenza Coronavirus»

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Linee strategiche di programmazione: 1. Favorire un maggior dialogo intergenerazionale 2. Favorire la coesione sociale ( appartenenza al territorio, solidarietà territoriale, ecc) e le reti

• Progetto Giovani Scuola e Volontariato (55,6%) • Supporto all’organizzazione di attività promozionali degli ETS (55,6%) • Formazione da parte del CSV (55%)

Premesse

(la costruzione del Programma Previsionale 2021)

Il fondo del CSV Cuneo Importo FUN (Fondo Unico Nazionale) €

3. Favorire la vera co-progettazione e co-programmazione con la PA (come richiesto da CTS) 4. Collaborare con enti pubblici e privati nei processi di progettazione e realizzazione di azioni specifiche in ambito sociale

Economie anni precedenti

TOTALE riprogrammato

6. Riorganizzazione dei servizi alla luce del vissuto durante la pandemia da Covid-19

18,47% del fondo regionale

932.735,00

- economie al 31.12.2019 - proventi finanziari al 31.12.2019

€ 1.553.325,78

TOTALE riprogrammabile

5. Sostenere, orientare e accompagnare gli ETS nei processi di adeguamenti previsti dalla normativa

9

• Analisi strutturata dei bisogni del volontariato locale (53,2%)

Assemblea soci - 17.12.2020

Assemblea soci - 17.12.2020

Premesse

(la costruzione del Programma Previsionale 2021)

• Realizzazione campagne promozionali sui social (59,6%)

Previsionale 2021_Direzione CSV

Questionario per la programmazione

Previsionale 2021_Direzione CSV

Bilancio sociale Incontri specifici sul territorio

2.486.060,78

€ 1.821.960

+ 53,7%

rispetto al 2020

7. Garantire un’offerta di servizi qualificata e rispondente alle esigenze manifestate 8. Essere un’organizzazione capace di contaminarsi nei territori e mutare le proprie abitudini e processi organizzativi, tenendo sempre di vista la propria identità

Le economie non programmate (€ 664.100,78) verranno accantonate e utilizzate per la programmazione 2022, appianando in parte così l’ altalenanza dei fondi da un anno all’altro.

9. Essere da stimolo e supporto agli ETS aiutandoli a rinnovarsi, rigenerarsi, mutare e rafforzarsi 10. Aiutare gli ETS a rispettare i propri mandati istitutivi e la normativa del terzo settore

10

Osservazioni: ✓ Totale programmato superiore del 53,7% rispetto al programma 2020 ✓ Aumentati tutti i budget totali di ogni azione ✓ Aumentati del 65-68% tutti i limiti previsti per i servizi da Carta Servizi ✓ Limiti con particolare riguardo alle ODV (art. 63 del CTS)

FONDO a disposizione

2017

2018

2019

2020

1.518.458

948.467,75

2.433.059

1.187.319,59

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Programma Previsionale 2021 Programma suddiviso in 6 macroaree

(D.Lgs. 117/17, art. 63)

Promozione, orientamento e animazione territoriale

16,00% del fondo

Consulenza, assistenza qualificata e accompagnamento

10,00% del fondo

Formazione

6,00% del fondo

Informazione e comunicazione

6,90% del fondo

Ricerca e documentazione

5,30% del fondo

Supporto tecnico - logistico

39,40% del fondo

Assemblea soci - 17.12.2020

Assemblea soci - 17.12.2020

Premesse

(la costruzione del Programma Previsionale 2021)

Andamento fondo disponibile

Previsionale 2021_Direzione CSV

13. Rispettare criteri di economicità e sostenibilità della programmazione

Previsionale 2021_Direzione CSV

11. Diventare sempre più un interlocutore valido, legittimato e propositivo 12. Offrire una programmazione che tuteli l’universalità e l’omogeneità nell’erogazione dei servizi a tutti gli ETS

✓ Particolare attenzione ai servizi collegati a • Avvio del RUNTS • Ripartenza post emergenza Covid • Utilizzo nuovi strumenti digitali ✓ Erogazione dei servizi nel rispetto dei principi previsti dall’art. 63 del CTS: Qualità, Economicità, Territorialità e prossimità, Universalità, Integrazione, Pubblicità e trasparenza.

ATTIVITA GESTIONALE CSV

16,40% del fondo

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Previsionale 2021_Direzione CSV

Previsionale 2021_Direzione CSV

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N. 4 / 2020 | SocietĂ Solidale

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Giovani Scuola e Volontariato Il progetto “Giovani Scuola e Volontariato” del CSV Società Solidale è un percorso educativo finalizzato a stimolare attività di collaborazione tra studenti e volontari, rafforzare e diffondere esperienze di promozione del volontariato per e con i giovani della provincia di Cuneo. Le organizzazioni di Volontariato interessate a candidarsi come partner per progetti o a proporne altri sono invitate a contattare il CSV per valutare percorsi e intrecciare risorse e competenze. Per ulteriori informazioni contattare la Referente Progetto Giovani Scuola: Valentina Fida cell. 370-37.86.116, scuola.progetti@csvcuneo.it.

PAROLE E SIGNIFICATI Anche se la didattica alla scuola primaria si svolge in presenza, in questa fase non sarebbero possibili interventi di esperti esterni in aula, ma certi temi, come quello del volontariato, andrebbero proprio affrontati e proprio in questo momento. Il Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” ha provato a trovare una soluzione: nell’ambito del progetto “Giovani, scuola & volontariato”, ha proposto all’Istituto comprensivo di Diano d’Alba alcuni incontri in videoconferenza sui valori della solidarietà.

Nelle classi terza, quarta e quinta della primaria di Diano d’Alba, Grinzane Cavour, Roddi si stanno svolgendo i cinque appuntamenti “Parole e significati”, vale a dire: incontro, ascolto, rispetto, inclusione ed empatia. Il tutto avviene attraverso la piattaforma Meet su cui è realizzato un mini sito contenente immagini, storie, filmati che vengono esplorati, ad ogni incontro, dalla classe. Nonostante la modalità in remoto la partecipazione è attiva e lo scambio con i piccoli studenti ricco di spunti di riflessione.


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lo che “Società Solidale” ha sottoscritto con gli altri CSV del Piemonte e la Regione avente oggetto interventi di sostegno a favore delle realtà organizzate che operano fattivamente nel settore del recupero e ridistribuzione di generi alimentari e non.

2 PAROLE AL VOLO

ECCO I PROGETTI: “IN ONDA TRA LE RIGHE” E “DIVERSI INCONTRI SOLIDALI”

Continua il progetto del CSV “2 parole al volo”, realizzato in collaborazione con la Consulta comunale del Volontariato di Alba. Il percorso è destinato agli studenti delle scuole superiori e la sua finalità è quella di avvicinarli alle realtà solidali del territorio albese. Tale progetto rientra nei percorsi di “Cittadinanza e Costituzione” ed è stato pensato “in remoto” vista la situazione sanitaria attuale. (rimane comunque aperta la possibilità “in presenza”). A gennaio il CSV e la Consulta del Volontariato presenteranno agli istituti il percorso. Il progetto prevede la realizzazione di un prodotto multimediale come restituzione da parte degli studenti e successiva agli incontri; questa attività potrebbe rientrare nelle attività di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), svolgendosi in orario extra curriculare.

“PORGI UNA MANO QUALCUNO HA BISOGNO DI TE”: LA PROMOZIONE DELLA DONAZIONE DI SANGUE ORGANI E MIDOLLO OSSEO SUL TERRITORIO PROVINCIALE

IL CSV DI CUNEO OSPITE DEL “CILLARIO FERRERO” DI ALBA DURANTE L’ASSEMBLEA DI FINE ANNO Il CSV Società Solidale è stato invitato a partecipare all’assemblea di fine anno del “Cillario Ferrero” di Alba. L’obiettivo è stato quello di poter raccontare il Protocol-

Sono in corso i progetti “In onda tra le righe” e “Diversi incontri Solidali” che rientrano nei Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento). Il primo vede la conoscenza e l’incontro da parte degli studenti delle realtà di volontariato attraverso interviste giornalistiche o dirette social. Il secondo invece dà la possibilità di conoscere singolarmente le associazioni attraverso incontri online.

Continua la promozione della donazione di Sangue, Organi e Midollo Osseo sul territorio provinciale, con il progetto “Porgi una mano qualcuno ha bisogno di te” ad oggi si sono realizzati sette incontri on line sul dono rivolti agli studenti del V anno delle scuole superiori che hanno incontrato le associazioni Aido, Admo, Avis, Fidas, Cri, Gasm ed Sos Sangue. Vedremo queste associazioni impegnate in 41 incontri con i restanti istituti della provincia.


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TESTIMONIANZE DI VOLONTARIATO

STORIE DI VOLONTARI DI TUTTI I GIORNI Il volontariato è una risorsa quotidiana, una linfa per la collettività che ogni giorno opera per realizzare il bene comune. Come recitava lo slogan di una campagna pubblicitaria di “Pubblicità Progresso” del 1991, il volontariato è “Lo straordinario di ogni giorno”. Così sulle pagine di Società Solidale vogliamo raccontare le storie comuni dei volontari, non soltanto quelle legate a particolari fatti o sfide, ma quelle quotidiane perché se ogni vita vale la pena di essere narrata, ancor più ogni attività solidaristica merita spazio. Su questo numero raccontiamo la bella storia di Simone dell’Avas di Mondovì e poi la storia di Enrica volontaria dell’Associazione di Protezione civile di Corneliano d’Alba. DA DONATORE DI SANGUE A DONATORE DI MIDOLLO: LA STORIA DEL MONREGALESE SIMONE SICCARDI «Ho iniziato a donare il sangue con l’Avas-Fidas Monregalese quando avevo 19 anni, questo perché mi interessava il mondo del volontariato e molti miei familiari erano già donatori. Volevo fare qualcosa di semplice che potesse però essere importante per gli altri». Queste le parole di Simone Siccardi, 27 anni, originario di Monastero di Vasco e ora impegnato nel percorso di Dottorato presso il Politecnico di Torino. «Ho donato il sangue in modo continuativo per molti anni - continua Simone - e proprio al Centro Trasfusionale di Mondovì ho letto il primo volantino che parlava dell’Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo). Mi sono informato e ho deciso di iscrivermi nel registro degli eventuali donatori di midollo. A quell’epoca avevo 21 anni. A dicembre 2019, ho ricevuto la chiamata che mi informava che c’era bisogno di me, che il mio midollo avrebbe potuto essere compatibile e avrei potuto così cambiare la vita a qualcuno. All’inizio è stato un evento inaspettato, non me lo aspettavo. Ho dovuto fare delle visite e alla fine sono risultato compatibile e così, nel 2020, ho potuto finalmente donare presso l’ospedale di Cuneo. L’ho fatto, su consiglio dei medici, con la modalità per farmaco ovvero 5-6 giorni prima hanno cominciato a somministrarmi appunto un farmaco che permettesse alle cellule del midollo di andare nel sangue. In questo

modo la mia donazione di midollo si è svolta come una semplice donazione di plasma, solo con tempi più lunghi. Nei giorni precedenti la donazione ho avuto un po’ di mal di testa, a volte faticavo a dormire e sentivo

un leggero dolore alle ginocchia. In pratica, come dei semplicissimi sintomi influenzali: un fastidio davvero irrisorio confronto al benefico che ottiene il ricevente. Ovviamente non so a chi siano andate le cellule del


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mio midollo, la donazione è infatti anonima, però ho saputo tramite una lettera che è andata bene e la sua vita è salva. So che ho fatto una buona azione e ora non vedo l’ora di poter continuare a donare il sangue, appena sarà passato un anno da quella di midollo. Quello che posso dire a tutti, nello specifico ai giovani, è di non aver paura di donare e di non fidarsi dei tanti stereotipi fuorvianti e falsi che girano intorno alla donazione di sangue e midollo. La mia esperienza mi ha solo insegnato che è molto di più il bene che fai che il fastidio che subisci e dopo continui il tuo percorso con la consapevolezza di aver cambiato davvero la vita a qualcuno». La donazione di midollo osseo può avvenire tramite sangue periferico o prelievo. Il Prelievo da sangue periferico è un metodo impiegato in media in 8 donazioni su 10. La donazione, in questo caso, prevede la somministrazione, nei cinque giorni precedenti la donazione, di un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico. Tale tipologia di prelievo, indicata come aferesi, si avvale dell’utilizzo di separatori cellulari: il sangue prelevato da un braccio attraverso un circuito sterile entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto. Il Prelievo dal midollo osseo invece è la modalità di donazione più “antica” e consiste nel prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino. Il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento. Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti. Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Il donatore generalmente avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni. Elia Vazquez Avas Fidas Monregalese

SE VUOI DONARE Se sei interessato a donare il sangue visita il sito: https://avasfidasmonregalese.it. Se invece vuoi donare il midollo, trovi qui tutte le informazioni: https:// admo.it.

ENRICA: UNA VOLONTARIA A 360 GRADI Si può essere pluri mamma, lavoratrice e anche volontaria? Se si conosce Enrica Abrate, la risposta è affermativa. Enrica, nata il 6 maggio 1962 abita a Corneliano da quando si è sposata con il lattoniere Arturo Rosa. Ha quattro figli che oggi hanno: 31, 27, 25 e 16 anni. «Non è stato facile crescere quattro figli maschi pressoché da sola perché mio marito arrivava tardi o solo a pranzo. Dovevo conciliare famiglia, scuola e l’extra, come accompagnare i bambini a calcio, quasi tutte le sere ero impegnata perché avendo età diverse c’era il corso dei piccoli al lunedì e al martedì quello dei grandi. Quando dovevo andare a parlare ai professori c’è stato un anno che avevo i miei incontri, gli incontri alla

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materna, gli incontri alle medie e gli incontri alle superiori. Speravo solo che non si sovrapponessero. Poi tutto si risolveva e riuscivo a fare tutto». Enrica, infatti, di professione è maestra: «Sono un’insegnante di vecchio stampo perché è da parecchio che faccio scuola alla primaria di Piobesi d’Alba. Ho iniziato come insegnante di sostegno questo mi ha aiutata a vedere il bambino sotto un’altra forma e a cercare di entrare in sintonia con il bambino stesso, anche se bisogna aggiornarsi sempre perché adesso i bambini sono accattivati da video, hanno un’attenzione minima». Enrica come ti sei avvicinata alla Protezione civile che è più tipicamente un ambito di volontariato maschile? «Da quando sono entrata nel paese ho fatto parte della Pro loco e dell’associazione genitori Il Girotondo, quando avevo i bimbi piccoli per poter programmare qualcosa che andasse bene per gli altri bambini, ma anche per i miei. Portavo con me i miei figli. Ho lavorato anche un po’ nella biblioteca. Poi sono cresciuti e non volevano più venire. Ho passato qualche anno più libera, ho fatto qualche servizio in bibliote-


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ca, ma all’ora di cena, quando era aperta li avevo tutti e non riuscivo a gestire tutti. Mi è sempre piaciuto il sociale, poi la famiglia mi ha impegnata tantissimo, anche la scuola. Ho smesso per mancanza di tempo. Adesso i ragazzi sono grandi e posso avere un po’ più di tempo. Hanno chiesto a mio marito se potevo entrare nella Protezione civile. Ho gradito e ho iniziato come segretaria. Da pochissimo, alla fine della scorsa estate, ho iniziato con qualche riunione a fare i verbali. Poi mi sono lasciata coinvolgere, mi è piaciuto moltissimo e da lì ho accettato di fare servizi esterni, non soltanto la segretaria. Ho iniziato a fare assistenza durante la Fiera di San Carlo, ero in una postazione sulla strada per veicolare i mezzi in arrivo sulla piazza, poi i mercatini di Govone, poi H24 a Fossano una notte, l’allerta quando c’è stata l’alluvione. Ho partecipato a servizi

sulla strada quando abbiamo deviato dei corsi d’acqua che scendevano dalla collina sulla strada. Ora seguo soprattutto la pagina su Facebook per aggiornare il paese sulle novità del coronavirus». Durante l’emergenza che cosa avete fatto come Protezione civile? «Io purtroppo ho fatto poco, ho dei nipoti, la mamma anziana e quindi mi sono occupata della pagina Facebook. La Protezione civile ha fatto il possibile per andare a prendere i pasti, portarli alle persone che erano in quarantena domiciliare. Facevano acquisti per gli anziani che ne facevano richiesta, distribuivano mascherine, collaboravano molto con il sindaco e con l’Amministrazione comunale. Già nel periodo di allerta rossa a novembre 2019 abbiamo monitorato il territorio notte e giorno».

Prima della Protezione civile eri già attiva in altre associazioni? «Sono stata nella pro loco per parecchi anni, nell’associazione genitori Il Girotondo, sono stata in biblioteca e prima ero in una compagnia teatrale a Sommariva Bosco, sono stata anche croce rossina. Il sociale mi piace, dà soddisfazione fare qualcosa per gli altri, qualcosa che sento dentro e mi arricchisce». Come valuti il tuo gruppo di Protezione civile? «È un bel gruppo, quando si fa una riunione si scherza. Ogni persona che conosci ti dà qualcosa di sé, in tutti quelli che conosci c’è sempre un aspetto da cui devi imparare qualcosa. Ai giovani dico: “Venite, provate, bisogna avere il coraggio di provare”». A proposito, che cosa diresti ai giovani per invitarli a fare volontariato? «Mi piacerebbe coinvolgere i giovani perché hanno idee e una forza maggiore della mia. Non riesco a comprendere i giovani che passano le giornate al bar ad annoiarsi, a non far nulla, come possano alla sera coricarsi soddisfatti. Io alla sera voglio essere stanca, ripensare a quello che si è fatto nella giornata e dire “Grazie, sono utile per qualcuno”. Io dico sempre anche ai miei figli: “Bisogna lasciare una traccia di sé. Passare la vita nell’anonimato più assoluto mi sembra il non vivere. Tutto quello che può darti spazio per aiutare gli altri, qualcuno che possa un domani ricordarsi di te penso sia la cosa più favolosa. Inoltre, mi piace creare qualcosa di manuale: borse, ricamo, cucire. Questa è una soddisfazione mia, ma anche per poter regalare qualcosa di speciale a qualcuno che pensi a me, pensi che non esisto solo per me stessa. Vorrei comunicare e dare ai giovani questo grande stimolo». Giorgia Barile

ASSOCIAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE DI CORNELIANO D’ALBA ODV Per informazioni o contatti: Facebook “Associazione di Protezione Civile Corneliano D’Alba ODV”, sito www.protezionecivilecorneliano.com.


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L’IMPEGNO DEL VOLONTARIATO VINCENZIANO NELLA GIORNATA DEI POVERI Ecco quanto fatto dai gruppi di Ceva, Frabosa, Mondovì e Villanova. In occasione della Giornata mondiale dei poveri, i gruppi di Volontariato Vincenziano presenti nel Monregalese-Cebano hanno richiamato l’attenzione sull’impegno per gli ultimi. Nella parrocchiale di Villanova Mondovì si sono un po’ presentati. «Tutti i gruppi della Diocesi collaborano con la Parrocchia, con la Caritas parrocchiale e diocesana e con tutte le altre Associazioni caritative presenti sul territorio – spiega Giovanna Giuggia, responsabile dei Gruppi di Volontariato Vincenziano in diocesi –. Le entrate delle Associazioni sono costituite dall’autofinanziamento dei volontari, da donazioni di benefattori, da vendite benefiche e da convenzioni di servizi per il Comune. Un grazie di cuore a tutti coloro che donano con generosità permettendoci di continuare il nostro servizio ai poveri». GRUPPO DI VILLANOVA MONDOVÌ A Villanova il Gruppo di Volontariato Vincenziano è presente nella Parrocchia di San Lorenzo dal 1946 ed è costituito da 17 volontari e collaboratori. Rivolge il proprio aiuto a famiglie, persone sole, anziani in difficoltà con sostegno domiciliare. Gestisce il Centro di ascolto, la raccolta di generi alimentari e la distribuzione diretta di cibo e pacchi alimentari, la distribuzione di abiti e arredo casa e, attraverso il progetto “Casa dignitosa”, la raccolta e la distribuzione di mobili usati. Il Gruppo ha inoltre seguito persone particolarmente bisognose di assistenza per il disbrigo di pratiche burocratiche e accompagnamento a visite mediche. Le famiglie seguite sono oltre 40 e le persone sole circa 30. GRUPPO DI CEVA Il GVV è presente nella Parrocchia di Ceva dal 1930. È costituito da 21

volontari e 9 collaboratori. Rivolge il proprio aiuto a famiglie, persone sole, anziani in difficoltà con sostegno domiciliare. Gestisce il Centro ascolto, accoglienza, distribuzione alimenti, doposcuola. Le famiglie seguite sono n. 105, le persone sole sono n. 16, gli anziani sono una ventina. GRUPPO DI FRABOSA Il GVV “San Giorgio” è presente a Frabosa Sottana dal 2015. È costituito da 7 volontari e 2 collaboratori. Rivolge il proprio aiuto a famiglie, persone sole, anziani in difficoltà con sostegno domiciliare. Gestisce: Centro ascolto ed accoglienza; visite domiciliari per un sostegno materiale e, se necessario, affiancamento familiare e/o individuale; accompa-

gnamento per pratiche sociali e visite mediche; progetti di reinserimento a lavoro; raccolta e distribuzione alimenti/indumenti/mobili in collaborazione con GVV di Villanova. Le famiglie seguite sono sei, le persone sole sono 13, gli anziani sono quattro. GRUPPO DI MONDOVÌ Il GVV è presente nella parrocchia di San Pietro dal 1976. Attualmente è costituito da 10 volontari e 3 collaboratori. Rivolge il proprio aiuto a famiglie, persone sole, anziani in difficoltà con sostegno domiciliare. Gestisce il “Punto fraternità” dove si distribuiscono abiti, alimenti. Le famiglie seguite sono circa 75, le persone sole sono 15, gli anziani sono nove.

Foto di Sergio Omassi da Pixels

LA STORIA I Gruppi di Volontariato Vincenziano (GVV) sono stati fondati da San Vincenzo de Paoli in Francia nel 1617. Vincenzo aveva fatto della carità e dell’amore per i poveri lo scopo della sua vita. Ebbe, per il suo tempo, l’idea innovativa di far sì che un gruppo di donne si riunissero in un servizio continuativo ai poveri. Nacque così la prima “Carità”. San Vincenzo stilò un regolamento che definisce le associate “serve dei poveri e della carità”. Ancora oggi, dopo più di quattrocento anni, il carisma di San Vincenzo è vivo attraverso i GVV e le Figlie della Carità, presenti in molte parti del mondo. In Piemonte il primo gruppo nacque a Pianezza nel 1665, a Torino i Gruppi operano dal 1836 come “Compagnia della Carità” e dal 1972 come GVV.


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NOTIZIE CSV

a cura di Giorgia Barile

Su questo numero non parliamo delle novità del periodo emergenziale, salvo un accenno alle scadenze fiscali prorogate. Gli aggiornamenti in tal senso si trovano sul sito www.csvsocsolidale.it.

NOVITÀ NORMATIVE TERZO SETTORE, L’ORGANO DI CONTROLLO È OBBLIGATORIO FIN DAL 2020

L’anno di riferimento da cui partire per calcolare se un ente ha superato i requisiti finanziari che fanno scattare l’obbligo di nomina è il 2018. L’indicazione vale anche per il revisore legale dei conti. In una nota del Ministero del Lavoro un chiarimento. Gli enti del Terzo settore obbligati a nominare l’organo di controllo e il revisore legale dei conti dovranno farlo da subito, al di là dell’istituzione del registro unico nazionale. Secondo il Codice del Terzo settore l’obbligatorietà scatta solo se gli enti interessati abbiano superato una serie di condizioni dimensionali per due esercizi finanziari consecutivi a partire da quello del 2018. La verifica della presenza o meno delle condizioni per cui scatta l’obbligatorietà andrà fatta considerando i dati del consuntivo del bilancio di esercizio relativo agli anni 2018 e 2019. Questo significa che, se soddisfatti i requisiti previsti dalla legge, l’obbligo di nomina scatta a partire dal 2020. La precisazione arriva nella Nota n. 11560 del 02/11/2020 “Codice del Terzo Settore: Nomina dell’organo di controllo e del revisore legale dei conti - Decorrenza obbligo” del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sui tempi di decorrenza dell’obbligo di nomina di questi due strumenti utili a garantire che gli enti agiscano in piena trasparenza. Ma quali sono i requisiti che fanno scattare l’obbligo? Quando nominare l’organo di controllo Se per le fondazioni è previsto di default, per gli enti del Terzo settore costituiti in forma associativa scatta se per due esercizi consecutivi vengono superati due dei seguenti limiti: • totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 110.000,00 euro; • ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate: 220.000,00 euro; • dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 5 unità. Gli enti potranno affidare all’organo di controllo anche la revisione legale dei conti, a condizione tutti i suoi componenti siano iscritti nell’apposito registro. Quando scatta l’obbligo per il revisore legale dei conti Le associazioni e le fondazioni del Terzo settore devo-

no nominare un revisore legale dei conti o una società iscritta nell’apposito registro nel caso in cui vengano superati per due esercizi consecutivi, due dei seguenti limiti: • totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 1.100.000,00 euro; • ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate: 2.200.000,00 euro; • dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 12 unità. Di Lara Esposito www.cantiereterzosettore.it

ORGANO DI CONTROLLO TERZO SETTORE: ECCO LE LINEE GUIDA DEI COMMERCIALISTI

Pubblicate le norme di comportamento sul sito del Consiglio nazionale, un riferimento utile per pianificare e organizzare la vigilanza interna. Si applicano a tutti gli enti del Terzo settore coinvolti esclusivamente diversi dalle imprese sociali. Sono state pubblicate sul sito del Consiglio nazionale dei commercialisti (https://www.commercialisti.it/) le “Norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore”, uno strumento interno che garantisce trasparenza e garanzia per tutti gli stakeholder coinvolti nella vita di un ente. Si occupa principalmente di vigilare sul corretto andamento della vita sociale, la corretta tenuta dell’amministrazione e l’osservanza dei principi a base degli enti del Terzo settore (ETS). La Riforma lo ha reso obbligatorio per le fondazioni, per gli enti che costituiscono patrimoni destinati e per quelli che superano per due esercizi consecutivi almeno due dei limiti previsti dal Codice del Terzo settore. Realizzate a seguito di una consultazione pubblica, le linee guida riguardano esclusivamente gli organi di controllo diversi dalle imprese sociali, che saranno destinatarie di una diversa e successiva analisi dal Consiglio nazionale dei commercialisti. L’obiettivo è di favorire i commercialisti che vogliano pianificare e organizzare il proprio intervento di vigilanza, ma anche di sottolineare la reale funzione dell’organo di controllo all’interno di un ente del Terzo settore.


NOTIZIE CSV Le linee guida riprendono in linea di massima le indicazioni contenute dalle norme di comportamento del collegio sindacale delle società non quotate. Questo, però, non in toto: è stata fatta un’attenta verifica delle indicazioni ritenute compatibili ed applicabili con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale ma in molti ambiti si discostano, perché esistono disposizioni specifiche per gli Ets e per rispettare la natura e gli aspetti dimensionali e organizzativi degli enti. Le norme contengono indicazioni su nomina, incompatibilità e cessazione dei componenti dell’organo di controllo, il suo funzionamento, i suoi doveri, le modalità di partecipazione agli organi sociali l’acquisizione di informazioni, ispezioni e rapporti con gli altri organi sociali, ma anche la denuncia di fatti censurabili e di gravi irregolarità e più in generale di come redigere le relazioni che tale organo è obbligato a fare. di Lara Esposito Comunicazione CSVnet – Cantiere terzo settore Di Lara Esposito Comunicazione CSVnet www.cantiereterzosettore.it

CONVENZIONI CON IL TERZO SETTORE, SI ESPRIME LA CORTE COSTITUZIONALE

Una nuova sentenza, in linea con la n. 131 del 2020, ribadisce che è consentito, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, un modello organizzativo di rapporto con la pubblica amministrazione ispirato non al principio di concorrenza, ma a quello di solidarietà. La Legge regionale della Sardegna n. 48 del 2018 (Legge di stabilità 2019) ha previsto che la Regione sia autorizzata a finanziare annualmente l’Areus (Azienda regionale emergenza urgenza Sardegna) per le «attività rese dalle associazioni onlus e cooperative sociali convenzionate con il Servizio di emergenza-urgenza 118». Il ricorso in via principale del governo ha censurato il richiamo allo strumento della «convenzione» in riferimento a soggetti quali le «cooperative sociali» e le «associazioni onlus»: si tratterebbe di una violazione dell’articolo 57 del Codice del Terzo settore (CTS) che, diversamente, consentirebbe l’affidamento in convenzione dei servizi di trasporto sanitario di emergenza e urgenza, in via prioritaria, soltanto alle organizzazioni di volontariato, iscritte da almeno sei mesi nel registro unico nazionale del Terzo settore, parte di una rete associativa nazionale (art. 41, c.2 Cts) e, infine, accreditate sulla base di una (eventuale) legge regionale. In tal modo, la Regione Sardegna avrebbe ecceduto dalle proprie competenze, incidendo sull’assetto della materia definito dal legislatore statale in tema di tutela della concorrenza (art. 117, secondo comma, lett. e) Cost.) e dalla competenza attribuita allo statuto speciale di autonomia. La sentenza n. 255 del 2020 risolve la questione affermando che la disposizione impugnata (definita “non felice”), avendo carattere esclusivamente finanziario, non intenda disciplinare, sul piano sostanziale, il rapporto convenzionale, il quale rimane soggetto alle di-

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sposizioni, statali o regionali, in materia. In tal modo, la norma non appare affetta da profili di incostituzionalità, che invece riguarderebbero, eventualmente, le altre disposizioni regionali che disciplinano la fattispecie “convenzione”. L’importanza della decisione per il Terzo settore Ci sono però due elementi di notevole interesse nella sentenza. La prima è che la sentenza conferma il precedente della sentenza n. 131 del 2020, ribadendo che nel quadro normativo europeo è già consentito che gli Stati membri apprestino, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, un modello organizzativo ispirato non al principio di concorrenza, ma a quello di solidarietà, che può prevedere l’affidamento tramite modalità estranee al regime dei contratti pubblici o comunque attraverso un regime di evidenza pubblica alleggerito (in particolare, si ricorda il considerando n. 28 e l’art. 10, lettera h), della direttiva 2014/24/UE). Assai significativamente, la pronuncia richiama le recenti modifiche introdotte al Codice dei contratti pubblici che hanno fatto salve le diverse modalità previste dal Codice del Terzo settore, introducendo così un importante coordinamento fra le normative. Ma vi è pure una interessante indicazione interpretativa di ordine generale. Afferma, infatti, la Corte costituzionale che «non è di palmare evidenza che il citato art. 57 abbia voluto limitare l’istituto convenzionale, per il servizio di emergenza e urgenza, soltanto alle organizzazioni di volontariato, come dedotto dalla parte ricorrente, restringendo così il campo degli affidatari rispetto alla ricordata normativa europea e al codice degli appalti, che includono tale servizio tra quelli per cui è possibile derogare alle procedure di evidenza pubblica. La disposizione è esplicita nell’indicare la facoltà di affidare con convenzione il servizio alle associazioni di volontariato “in via prioritaria”. Il che pone un problema interpretativo di soluzione non univoca, sul quale non fornisce argomenti la difesa dello Stato, così come non li fornisce riguardo all’applicabilità dell’art. 57 alle cooperative sociali, in ragione del rapporto tra il codice del terzo settore e la legge n. 381 del 1991, che lo stesso codice sembra qualificare come disciplina speciale». L’articolo 57, quindi, sarebbe da considerare come norma speciale rispetto alle convenzioni di cui all’articolo 56 del CTS, che esenta da una valutazione preliminare di maggior favore rispetto al mercato e che richiede condizioni ulteriori per l’affidamento in “via prioritaria”. Ma quest’ultima espressione - “in via prioritaria” - non sarebbe da leggere come modalità esclusiva, bensì come possibilità preferenziale fra le diverse consentite dall’ordinamento. In tal modo sarebbero possibili anche altre forme di affidamento del servizio di emergenza-urgenza: ma si tratta di un sentiero interpretativo tutto da approfondire. Di Luca Gori Costituzionalista e docente presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Centro di ricerca Maria Eletta Martini www.cantiereterzosettore.it.


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LA COSTITUZIONE RACCONTATA DAI GIUDICI: LA CORTE E IL MONDO NO PROFIT

Nell’ambito dell’iniziativa “La costituzione raccontata dai giudici”, il professore Luca Antonini, giudice della Corte costituzionale è intervenuto sul tema “La Corte e il mondo no profit”. Il professore ha ricostruito le origini dell’impegno sociale per lo sviluppo culturale ed economico del Paese, che sin dal 1200 offre un fondamentale contributo in termini di solidarietà. Le origini culturali di tale tradizione sono antiche e si identificano nel principio di sussidiarietà, attraverso il quale si intende preservare e valorizzare i corpi sociali intermedi. Il principio si fonda su un’antropologia positiva, escludendo che il privato sia immorale e che ci si possa fidare solo del pubblico. Attraverso il richiamo degli articoli 2, 18 e 118, ultimo comma, della Costituzione si giunge, quindi, a ricordare alcune importanti decisioni della Corte costituzionale che ribadiscono il ruolo dell’azione privata collettiva nella realizzazione di decisivi obiettivi di solidarietà sociale. Infine, la recente pronuncia della Corte costituzionale (n. 131/2020) riconosce il ruolo degli Enti del Terzo settore, così come disciplinati dal Codice del Terzo settore, quali soggetti rappresentativi della società solidale. A questo link https://terzjus.it/articoli/la-costituzioneraccontata-dai-giudici-la-corte-e-il-mondo-no-profita-cura-del-prof-luca-antonini/ è possibile rivedere l’intervento integralmente. Nella sezione del sito Terzjus Quaderni è possibile scaricare il primo quaderno di

Terzjus “I rapporti tra Pubbliche Amministrazioni ed Enti del Terzo Settore”. Fonte: www.terzjus.it

ADEGUAMENTO STATUTI TERZO SETTORE, DEFINITIVA LA PROROGA Approvata la proposta di modifica che sposta al 31 marzo 2021 il termine ultimo per adeguarli in base alle indicazioni previste dal Codice Terzo Settore. L’obiettivo è di allinearsi sempre di più alla data di operatività del Registro Unico Nazionale. Con l’approvazione definitiva della conversione del decreto legge sullo stato di emergenza dello scorso 7 ottobre (dl 125), passa l’ulteriore proroga alla scadenza per l’adeguamento degli statuti con maggioranze semplificate per organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus, in base alle indicazioni della riforma del Terzo settore. Slitta tutto al 31 marzo 2021, bypassando la precedente deadline fissata al 31 ottobre 2020. Lo stesso differimento è disposto anche per le imprese sociali. L’intento è quello di allineare sempre di più la scadenza alla data di operatività del registro unico nazionale del Terzo settore, fissata per la prossima primavera. Per tutti gli enti non profit quindi, comprese le ODV, le APS e le Onlus, rimane comunque la possibilità di adeguare lo statuto alle indicazioni previste dal Codice del Terzo settore, con le maggioranze previste dall’assemblea straordinaria (la quale prevede solitamente quorum costitutivi aggravati rispetto a quella ordinaria). Di Lara Esposito - www.cantiereterzosettore.it

NOTIZIE FISCALI SCHEMI DI BILANCIO TERZO SETTORE, SI ESPRIMONO I COMMERCIALISTI Pubblicato un volume che fornisce una prima analisi del decreto di marzo 2020 in vista della prossima applicazione per molti enti a partire dal prossimo anno. Ricco di esempi applicativi, il testo è un utile strumento di lavoro per la corretta gestione del bilancio di esercizio. I modelli di schemi di bilancio per gli enti del Terzo settore entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2021, almeno per le realtà che hanno coincidenza tra anno solare ed esercizio amministrativo. È in vista dell’avvio di questa importante nuova fase che il Consiglio e la Fondazione nazionale dei Commercialisti hanno dato la loro lettura con la pubblicazione “Il bilancio degli enti del terzo settore”. Si tratta di una prima analisi del decreto del Ministero dal Lavoro e delle Politiche sociali del 5 marzo 2020 e che rappresenta un importante passo in avanti in termini di trasparenza e accountability per il terzo settore. Approvati con un apposito decreto, i modelli rappresentano un significativo passo in avanti per l’intero

impianto normativo. Per la prima volta, infatti, il terzo settore è chiamato a utilizzare un unico modello per il bilancio di esercizio, facilitando la lettura e l’analisi dei dati dell’intero sistema. Saranno anche i commercialisti, infatti, a far sì che questi modelli vengano correttamente applicati nella gestione contabile degli enti del Terzo settore. Oltre all’inquadramento giuridico, all’approfondimento sulle fasi di applicazione, da quella di transizione alla sua attuazione a regime e alla presentazione delle linee guida, il volume entra nel merito della questione con esempi pratici e approfondimenti utili per gli addetti ai lavori. Si parte dalla determinazione della soglia e dalla tecnica di rilevazione dei componenti reddituali, passando per la struttura del bilancio e la revisione legale dei conti. Il testo approfondisce gli aspetti applicativi, analizzando il lavoro che dovranno svolgere gli enti del Terzo settore “piccoli” e quelli “non piccoli”. Spazio anche agli aspetti più tecnici, come quello del deposito e dei tempi di approvazione. Il tutto in attesa dell’emanazione dei prossimi principi contabili nazionali di settore. Il volume approfondisce,


NOTIZIE CSV

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inoltre, sia il tema delle erogazioni liberali che la valorizzazione dell’attività di volontariato. Di Lara Esposito www.cantiereterzosettore.it

DANZICA È LA CAPITALE EUROPEA DEL VOLONTARIATO 2022 Dopo Barcellona, Lisbona, Londra, Sligo, Aarhus e Košice, Padova passa il testimone a Berlino che sarà capitale del volontariato per il 2021. Poi toccherà alla città polacca. Niente da fare per Gorizia, la candidata italiana. Sarà Danzica, in Polonia, la Capitale europea del volontariato del 2022. L’annuncio è stato dato il 5 dicembre dal Centro europeo del volontariato durante la cerimonia di chiusura di Padova Capitale europea del volontariato 2020, dal titolo “Insieme si può”, organizzata in occasione della Giornata internazionale del volontariato e trasmessa in diretta dal Teatro Verdi di Padova. Niente da fare per Gorizia, la candidata italiana (insieme alla città turca di Smirne e Madri) che avrebbe potuto riportare in Italia, a breve giro, l’esperienza da Capitale europea che per Padova si concluderà in questo mese. Ad aprire la cerimonia un videomessaggio di David

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Sassoli, presidente del Parlamento europeo. «Per l’Unione europea il volontario è un settore fondamentale non solo perché favorisce coesione tra comunità ma anche perché costituisce la radice del progetto europeo - ha affermato Sassoli -. In questo momento così difficile è necessario il contributo di tutti, dalle istituzioni, alle città, ai corpi intermedi, alle nostre opinioni pubbliche per superare una stagione difficile e proiettarci verso un futuro migliore. Durante questa pandemia, le azioni di volontariato e di solidarietà hanno svolto un ruolo determinante, cosa saremo stati senza i volontari, i giovani - in particolare -, ma tutti coloro che si sono rimboccati le maniche e che hanno aiutato i nostri cittadini a resistere a questa drammatica stagione”. Per Sassoli, la città di Padova “ha rappresentato un modello virtuoso nel campo del volontariato - ha aggiunto durante il suo intervento -, basti pensare ai numerosi progetti di assistenza, di accoglienza e d’integrazione che sono stati portati avanti in questi anni e che hanno dato vita a percorsi di collaborazione anche con altre realtà italiane ma, non solo, anche europee. Per questa ragione credo che sia molto importante non solo condividere le esperienze, elaborare progetti e trovare strategie comuni ma anche rafforzare le reti europee della solidarietà». Di Clara Capponi – www.csvnet.it (Fonte Redattore Sociale)

NOTIZIE DAL CSV LE DINAMICHE LAVORATIVE NEGLI ETS: UNA RICERCA DEI CSV PIEMONTESI Un questionario online per approfondire la conoscenza delle associazioni piemontesi nella loro veste di “datori di lavoro” “Smart Work for Smart Association” è il progetto promosso dall’Associazione Volontariato Torino - Vol.To e dal Centro Territoriale per il Volontariato Biella-Vercelli CTV in collaborazione con Società Solidale CSV Cuneo, CSVAA Asti-Alessandria, Forum del Terzo Settore del Piemonte, Consulta per le Persone in Difficoltà - CPD e Sinesthesya che ha come obiettivo di promuovere il tema del welfare aziendale all’interno del mondo degli Enti di tipo associativo. Una delle azioni previste dal progetto è di approfondire la conoscenza delle associazioni piemontesi nella loro veste di “datori di lavoro”. È una dimensione poco conosciuta, ma comunque importante per le associazioni stesse, per le lavoratrici e per i lavoratori e per le istituzioni pubbliche e private interessate a promuovere il benessere, anche lavorativo delle persone. In questi giorni circa 5.000 realtà associative della nostra regione saranno coinvolte in una mappatura che consentirà, compilando il questionario, di conoscere in modo approfondito le dinamiche lavorative all’interno del mondo associativo. Smart Work for Smart Association è sostenuto dalla Re-

gione Piemonte ed è inserito nella Strategia WeCaRe - Welfare Cantiere Regionale. Il CSV Società Solidale è coinvolto in questo progetto: invitiamo le associazioni a compilare il questionario disponibile sul sito CSV. Per informazioni: Samanta Silvestri 0171-60.56.60, progettazione@csvcuneo.it.

FORMAZIONE CSV Agli ultimi due appuntamenti con la formazione a distanza del CSV hanno partecipato circa 45 volontari. Gli incontri, intitolati “Attrezziamoci! Aspetti fiscali per gli ETS”, si sono svolti online il 5 dicembre “Schemi di bilancio e nuovi adempimenti contabili e di rendicontazione”; il 10 dicembre “5 x mille e agevolazioni fiscali”. Sono state tante le domande suscitate dalle lezioni tenute dalla dottoressa Melissa Lonetti. A seguito del periodo di isolamento per il contenimento della diffusione del coronavirus, il CSV Società Solidale ha attivato la modalità e-learning utilizzando nel 2.020 la piattaforma Google Meet. Per il prossimo anno sono tanti corsi in programma. Si continuerà con la formazione a distanza, agevolando


NOTIZIE CSV

22 | Società Solidale | N. 4 / 2020 volontari in formazione 2020 - formazione a distanza

ATTREZZIAMOCI!

ASPETTI FISCALI PER GLI ETS

la partecipazione dei volontari da tutte le zone, anche quelle più periferiche della provincia, sperando, però, di tornare in presenza per alcune tematiche che richiedono il confronto diretto.

2 incontri per chiarire alcuni degli adempimenti introdotti dalla Riforma del Terzo Settore

5 DICEMBRE 2020 9.30 - 11.00

10 DICEMBRE 2020 18.00 - 19.30

SCHEMI DI BILANCIO E NUOVI ADEMPIMENTI CONTABILI E DI RENDICONTAZIONE

5X1000 E AGEVOLAZIONI FISCALI

CHIUSURA UFFICI CSV Gli uffici del CSV Società Solidale rimarranno chiusi per le festività natalizie da giovedì 24 dicembre 2020 a mercoledì 6 gennaio 2021 compresi. Riapriranno con i consueti orari giovedì 7 gennaio 2021.

CHI PUO' PARTECIPARE Il corso è aperto e gratuito per i volontari operanti in ETS Enti del Terzo Settore della provincia di Cuneo ACCREDITATI AL CSV.

Il corso sarà accessibile secondo la modalità della formazione a distanza: per partecipare è sufficiente disporre di un computer/smratphone/tablet con connessione internet . Le istruzioni precise per la partecipazione verranno inviate il giorno prima del corso.

per ISCRIVERSI: http://www.csvsocsolidale.it/i-nostri-servizi/formazione-csv/ Per info: formazione@csvcuneo.it - 370.3794152

A NATALE FATTI UN REGALO CON IL CUORE: DIVENTA VOLONTARIO! In provincia di Cuneo, nel 2020 quasi 1000 associazioni di volontariato ogni giorno hanno regalato sogni! Con te potranno realizzare un sogno in più! Il CSV Società Solidale può aiutarti a trovare l’associazione giusta per te! Tel: 0171-60.56.60.


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5 DICEMBRE GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO

VOLONTARIATO, INSIEME POSSIAMO Quasi cinquanta volontari, donne e uomini di ogni età e le loro storie di impegno vissute in questi mesi particolarmente difficili, negli ambiti più diversi, a fianco delle persone messe maggiormente in difficoltà dalla pandemia: bambini, anziani, immigrati, famiglie piombate improvvisamente nell’indigenza, disabili, malati, persone sole o con difficoltà nell’uso delle tecnologie, animali rimasti senza cure. E anche persone senza dimora, alle quali si è dedicato negli ultimi mesi, con la Croce rossa italiana, il volontario più famoso intervenuto a sorpresa nella mattinata, l’attore Raoul Bova. Sono stati loro i protagonisti di “Volontariato, insieme possiamo” la maratona online (che si può rivedere a questo link www.facebook. com/giornatadelvolontariato/videos/707929576507192) promossa dal Forum nazionale del terzo settore e CSVnet insieme a Caritas Italiana per celebrare la 35^ Giornata internazionale del volontariato. L’evento, condotto da Elisabetta Soglio, caporedattrice di “Buone notizie”, inserto del Corriere della Sera, e a Stefano Arduini, direttore di Vita, è stato aperto con la lettura del messaggio che la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catal-

fo, ha inviato agli organizzatori in occasione della Giornata ringraziando il volontariato per la sua capacità, nonostante l’emergenza epidemiologica in atto di “mantenere sempre in vita la rete di relazioni umane”. Dopo l’intervento di apertura di Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del terzo settore, che ha sottolineato come l’associazionismo abbia saputo reagire in modo creativo agli ostacoli senza precedenti posti dall’emergenza sanitaria, il presidente di Csvnet Stefano Tabò ha riportato l’attenzione sul ruolo del volontariato in questa 35^ Giornata istituita dall’Onu. «Quello che ci è chiesto dalla ricorrenza di oggi non è classificare i cittadini in base al merito e alle ore di volontariato svolte, ne pensare ad essi come a un gruppo di persone separato dalle altre, ma alzare lo sguardo alla società nel suo complesso, immaginare un mondo più sostenibile in cui la dimensione della gratuità sia un ingrediente fondamentale del nostro pensiero e del nostro agire. Siamo chiamati ad accorgerci di quanto le nostre comunità sarebbero più povere, più sfilacciate e più sfiduciate se al loro interno non ci fosse il ‘sale’ del volontariato». «Il volontariato è chiamato a una sfida radicale, quella di riuscire ad

andare in profondità, alle radici delle ingiustizie. La portata dell’impegno a cui è chiamato è immensa e per ribaltare la prospettiva non servirà solo il fare ma anche il progettare» - ha detto Luca Gori dell’Università S. Anna di Pisa nel suo intervento nel corso della mattinata. «La sentenza della Corte costituzionale n. 131 del 2020, ha messo in evidenza il ruolo di volontariato e Terzo settore nella costruzione di una rete di vicinanza e solidarietà, di messa a disposizione di dati e informazioni agli enti pubblici. Ancor di più quindi, ritengo che la prima sfida da affrontare è di andare in profondità e di non aver paura di formulare proposte politiche. La capacità del terzo settore di creare legami e connessioni», - ha aggiunto Gori – «si trova inoltre davanti ad un’altra sfida, quella tecnologica. In questo senso, durante la pandemia questo mondo ha mostrato una capacità di adattamento molto rapida, che però ora deve proseguire. Il volontariato – ha concluso – ormai è prassi, è norma giuridica, ma è anche e deve diventare sempre più cultura, orientando la vita delle comunità». «Il volontariato come “postura” come modo di stare al mondo, capace di portare con sè abilità e competenze essenziali per il mondo di oggi» è ciò che ha evidenziato nel suo intervento Paolo Pezzana dell’Università Cattolica di Milano. «Faccio tre auguri al volontariato sotto forma di parolechiave. Il primo augurio è di essere “metastabile”, perché in questo tempo di transizione l’equilibro che abbiamo conosciuto in passato non lo troveremo più e dobbiamo essere capaci - come è stato il volontariato in questi mesi - di trovare la nostra stabilità risolvendo i conflitti nel mondo presente. Il secondo augurio è di essere “trasduttivo”, ovvero capace di dare continuità a un meccanismo di solidarietà favoloso che il volonta-


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riato può rilanciare a tutta la società, la pubblica amministrazione, le imprese. Il terzo augurio è di essere sempre più “odologico”, cioè capace di seguire il suo percorso». «È importante che il volontariato faccia “con” le comunità, insieme, e non “per” o “su”, perché il volontariato è parte integrante delle comunità - ha sottolineato Andrea Volterrani dell’Università Tor Vergata di Roma. Riuscire in questo significa fare qualcosa in più in termini di qualità e non solo di quantità. Le persone inoltre devono tornare protagoniste, nelle comunità, nelle strade, nei quartieri». In conclusione l’intervento del coordinatore della Consulta del volontariato, Enzo Costa: «questi mesi siamo stati lasciati soli spesso, quando chiedevamo i dpi, un aiuto per andare avanti - commenta Costa. Oggi è un giorno di festa e non di polemica, ma chiedere rispetto per il terzo settore fa sempre bene. Iniziamo un percorso per rimettere in fila valori del volontariato, che vanno sempre riattualizzati in un contesto in continuo cambiamento e che continuerà a cambiare anche con e dopo questa epidemia». L’evento si è concluso con la lettura del messaggio che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha inviato agli organizzatori. «In occasione della 35° Giornata internazionale del volontariato rivolgo il mio pensiero ai volontari, al mondo dell’associazionismo e a tutti gli operatori del Terzo settore i quali, ancora di più di fronte alle difficoltà di questi mesi, si sono rivelati il ‘cuore pulsante’ del nostro vivere sociale. Li ringrazio perché nel momento del bisogno lo Stato ha potuto sempre trovare in loro un solido alleato capace di arrotolarsi le maniche e trasmettere forza e fiducia. In questi ultimi giorni è emersa, purtroppo, la preoccupazione circa la prospettiva di una regolazione peggiorativa degli adempimenti fiscali riguardanti i soggetti che compongono il Terzo Settore. Voglio assicurare che l’impegno del Governo è e sarà quello di continuare a condividere tutti gli aspetti dell’attuazione del Codice. In particolare con la costituzione di un Tavolo di lavoro per quanto attiene agli aspetti fiscali della Riforma, che vedrà Ministero del Lavoro, dell’Economia e Forum Terzo

Settore lavorare insieme per costruire un modello di fiscalità rispettoso dell’identità di questi soggetti e compatibile con la disciplina europea in materia». In occasione del 5 dicembre anche il presidente della Repubblica Mattarella ha diffuso il suo messaggio di saluto in cui ha ribadito che «facilitare la partecipazione dei nostri giovani nel volontariato concorre alla formazione di cittadini responsabili». di Clara Capponi, www.csvnet.it

RAOUL BOVA E IL VOLONTARIATO: “UN MODO PER AIUTARE TUTTI, ANCHE NOI STESSI” C’era anche Raoul Bova tra gli “staffettisti” dell’evento nazionale organizzato in occasione del 5 dicembre da CSVnet, Forum nazionale del terzo settore e Caritas italiana. Il famoso attore e regista, infatti, ha scoperto il mondo del volontario proprio durante la prima ondata della pandemia da Coronavirus e ha deciso di impegnarsi in prima persona: oggi è operativo in uno dei gruppi romani della Croce rossa italiana. «La scintilla è scattata nel momento in cui ho visto che si poteva fare qualcosa, – ha detto l’attore rispondendo a Stefano Arduini, direttore di Vita, che moderava l’evento. - Quando c’è una situazione di stasi e vedi che lo Stato non riesce

a soddisfare le esigenze delle persone, a quel punto senti una chiamata nel cuore che ti dice di scendere in campo». E quando l’opportunità si è presentata «ho scoperto un mondo incredibile, - ha continuato, - pieno di gente desiderosa di fare qualcosa per l’altro. È un modo per aiutare tutti, anche noi stessi. Se le persone avessero poi strutture adeguate a disposizione si riuscirebbero a risolvere molti problemi di socializzazione, che oggi come sappiamo coinvolgono sia i giovani che i meno giovani». Questa esperienza «mi ha cambiato tanto, - ha poi raccontato Raoul Bova: - in occasione di una consegna a domicilio, un signore mi ha riconosciuto e mi ha detto ‘se anche un attore come te si è scomodato a venire qui vuol dire che siamo importanti’. Si era sentito importante e per un attimo non si era sentito solo». di Alessia Ciccotti, www.csvnet.it

PRESENTE ANCHE IL CENTRO RECUPERO RICCI SELVATICI LA NINNA Alla staffetta online dei volontari del 5 dicembre ha partecipato anche Massimo Vacchetta, veterinario volontario, presidente dell’associazione Centro recuperi ricci selvatici La Ninna di Novello, insieme al riccio-paziente Ettore. Vacchetta ha raccontato: «Siamo un piccolo ospedale che recupera e cura i ricci. Abbiamo 250 pazienti in questo momento. Quest’anno è stato un anno difficile anche per noi come per tutte le associazioni che si occupano di animali. Abbiamo realizzato tre insegnamenti. 1) Il primo è quello della solidarietà nella solidarietà, cioè dare una mano anche alle altre associazioni che hanno più bisogno. Abbiamo cercato di dare una mano ad altri centri che erano in difficoltà. 2) Abbiamo imparato il discorso della collaborazione. La sinergia con altre associazioni ci ha portato ad avere risultati molto importanti, per esempio stiamo collaborando con un piccolo gruppo di volontari a Teheran per salvare una delfina abbandonata, Kasya, in un delfinario chiuso a causa del Covid-19. Dopo un anno di battaglia siamo a un punto veramente importante per la sua salvezza. 3) Un’altra cosa importantissima che va rimarcata è l’educazione al volontariato. Ci sono troppo pochi volontari, bisogna insegnare ai giovani, alle scuole che il volontariato deve essere parte integrante delle nostre vite, non una cosa sporadica che viene da singoli individui, ma da un’educazione delle persone che devono imparare che fare del bene agli altri fa bene soprattutto a noi stessi, è la cosa più bella che possiamo fare nella nostra vita».


N. 3 1 / 2015 2017 | Società Solidale

SPECIALE BILANCIO SOCIALE

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Il CSV Società Solidale propone un inserto staccabile come strumento per promuovere o dettagliare, di volta in volta, i servizi gratuiti che fornisce a tutte le associazioni della provincia di Cuneo oppure per approfondire un tema di particolare interesse.

Lo speciale dell’ultimo numero del 2020 di Società Solidale è dedicato al Bilancio sociale, proprio nel periodo in cui gli Enti tirano le somme. Il CSV Società Solidale sta già lavorando all’edizione riferita all’esercizio 2020 che sta volgendo al termine. La raccolta dei dati e delle informazioni è il primo fondamentale tassello nella costruzione di questo strumento di accountability: ecco perché sia nel Bilancio sociale 2019, sia sul sito (www. csvsocsolidale.it/chi-siamo/bilancio-sociale) è pubblicato il Questionario di gradimento che si chiede di compilare a tutti i portatori di interesse, i volontari prima di tutto, ma anche altri soggetti, così che sia e diventi sempre più un processo condiviso. Già l’edizione 2019 del Bilancio sociale CSV è stata orientata dalle linee guida ministeriali (decreto 4 luglio 2019 “Adozione delle Linee Guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo Settore”) e dalle linee guida di CSVnet (Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato) per la redazione del Bilancio sociale per gli Enti di Terzo Settore accreditati come Centri di Servizio per il Volontariato. L’articolo 2 delle Linee guida ministeriali definisce il Bilancio sociale come uno “strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un’organizzazione. Ciò al fine di offrire un’informativa strutturata e puntuale a tutti i soggetti interessati non ottenibile a mezzo della sola informazione economica contenuta nel bilancio di esercizio”. La locuzione “rendicontazione delle responsabilità dei comportamenti e dei risultati sociali ambientali ed economici” può essere sintetizzata utilizzando il termine anglosassone di “Accountability” che comprende e presuppone, oltre ai concetti di responsabilità quelli di trasparenza e compliance: “la prima intesa come accesso alle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, fra cui gli indicatori gestionali e la predisposizione del bilancio e di strumenti di comunicazione volti a rendere visibili decisioni, attività e risultati; la seconda si riferisce al rispetto delle norme sia come garanzia della legittimità dell’azione sia come adeguamento dell’azione agli standard stabiliti da leggi, regolamenti, linee guida etiche o codici di condotta”. Il bilancio sociale è dunque uno strumento di comunicazione e trasparenza messo a disposizione degli stakeholder, dei por-

ACCOUNTABILITY = dovere di rendere-conto a tutti gli interessati su come si è adempiuto alle responsabilità nei loro riguardi. Accountability esterna: responsabilità dell’organizzazione nei confronti della collettività di riferimento, offrendo informazioni trasparenti e chiare concernenti l’entità e l’utilizzo delle risorse, la coerenza delle attività realizzate rispetto al fine istituzionale, il livello di raggiungimento dei risultati e la legittimità delle azioni (leggi, regolamenti, codici etici, etc.) Accountability interna: responsabilizzazione della struttura in merito all’utilizzo delle risorse e al raggiungimento degli obiettivi stabiliti (pianificazione, gestione e controllo). FONTE: Had. Dal sogno al progetto.

tatori di interesse cioè, per fare alcuni esempi, lavoratori, associati, cittadini, pubbliche amministrazioni, volontari, che fornisce informazioni sulle attività svolte, sui risultati sociali conseguiti dall’ente nell’anno, sulla coerenza della gestione con i valori e la missione. CHI È TENUTO A REDIGERE IL BILANCIO SOCIALE Il Codice del Terzo Settore (decreto legislativo 3 luglio 2017, numero 117, articoli 14, 16, 30, 39, 61) stabilisce che alcuni soggetti siano tenuti a redigere e a pubblicare il Bilancio sociale: • tutte le imprese sociali e i gruppi di imprese sociali; • gli altri Enti del Terzo Settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad 1 milione di euro; • i Centri di Servizio per il Volontariato, indipendentemente dalle dimensioni economiche della loro attività. L’obbligatorietà rappresenta una novità per gli ETS interessati dalla norma. Secondo l’articolo 14 del CTS gli Enti del Terzo Settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad 1 milione di euro devono depositare presso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e pubblicare nel proprio sito internet, il bilancio sociale redatto secondo linee guida e tenendo


conto, tra gli altri elementi, della natura dell’attività esercitata e delle dimensioni dell’ente, anche ai fini della valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte. Il Bilancio sociale come opportunità Tuttavia anche altri ETS, pur non essendo obbligati, possono redigere e pubblicare il bilancio sociale per scelta: nel caso in cui tali documenti volontari siano conformi alle linee guida potranno fregiarsi della dicitura “Bilancio sociale predisposto ai sensi dell’articolo 14 del decreto legislativo n. 117/2017”. Quella che sarebbe utile, nel tempo, che si consolidasse dovrebbe essere proprio una cultura della rendicontazione sociale diffusa tra tutti gli enti, in quanto inseriti in un sistema circolare in cui si è strettamente o più blandamente connessi con gli altri attori sociali. La direzione a cui tendere potrebbe essere quello della trasparenza che presuppone l’onestà. In pratica che cosa comporterebbe? Non fornire soltanto informazioni numeriche, per quanto utili e preziose se si pensa al vuoto comunicativo legato a tante realtà del non profit, ma anche render conto delle proprie scelte e della propria organizzazione non soltanto agli utenti diretti, ma a tutti i portatori di interesse, come se ci fosse un patto di onestà e di fiducia circolare.

Perché ho fatto certe scelte? Perché ho investito in certi ambiti e meno in altri? Come posso dar conto di ciò che ho fatto e dei risultati ottenuti, dell’impatto sociale nella comunità? Qualche indicazione è fornita proprio dalle Linee guida adottate con il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 4 luglio 2019 che definiscono i seguenti principi di redazione del bilancio sociale: • completezza: vanno identificati tutti i principali stakeholder e inserite le informazioni rilevanti di interesse di ciascuno; • rilevanza: inserire senza omissioni tutte le informazioni utili ad una valutazione da parte degli stakeholder; • trasparenza: vanno chiariti i criteri utilizzati per rilevare e classificare le informazioni; • neutralità: le informazioni vanno rappresentate in modo imparziale, documentando quindi aspetti positivi e negativi; • competenza di periodo: vanno documentate attività e risultati dell’anno di riferimento; • comparabilità: vanno inseriti per quanto possibile dati che consentano il confronto temporale (come un certo dato varia nel tempo) e spaziale (confrontando il dato con quello di altri territori / enti)

La rendicontazione sociale è quel processo circolare che coinvolge e supporta:

• chiarezza: necessario un linguaggio accessibile anche a lettori privi di specifica competenza tecnica;

• la dimensione strategica dell’ente, perché – contribuisce alla consapevolezza sull’identità e sulle relazioni istituzionali; – fornisce indicazioni sulle interazioni tra l’ente e l’ambiente nel quale esso opera; – contribuisce alla (ri)definizione della missione, alla declinazione degli obiettivi strategici e alla progettazione delle attività da realizzare;

• veridicità e verificabilità: va fatto riferimento alle fonti utilizzate;

• la dimensione organizzativa dell’ente, perché – coinvolge tutte le persone che operano nell’ente; – orienta le scelte gestionali; – necessita dei processi di monitoraggio, verifica e valutazione dei risultati raggiunti; – richiede il funzionamento di un sistema informativo che consenta l’acquisizione di tutti i dati e le informazioni necessarie;

• la dimensione comunicativa dell’ente, perché – favorisce processi partecipativi interni ed esterni all’organizzazione; – contribuisce al potenziamento, e miglioramento, della cultura organizzativa; – crea i presupposti necessari alla realizzazione del bilancio sociale, fornendo a tutti gli stakeholders, sia interni che esterni, un quadro complessivo delle attività e dei risultati dell’organizzazione; – attiva un processo interattivo di comunicazione sociale.

• attendibilità: bisogna evitare sovrastime o sottostime e non presentare dati incerti come se fossero certi; • autonomia: laddove sia richiesto a soggetti terzi di collaborare alla redazione del bilancio, ad essi va garantita autonomia e indipendenza nell’esprimere giudizi. Sempre secondo le Linee guida ministeriali, il Bilancio sociale comporta alcune implicazioni: • la necessità di fornire informazioni ulteriori rispetto a quelle meramente economiche e finanziarie; • la possibilità data ai soggetti interessati, attraverso il bilancio sociale, di conoscere il valore generato dall’organizzazione ed effettuare comparazioni nel tempo dei risultati conseguiti. In questo modo il bilancio sociale si propone di: • fornire a tutti gli stakeholders un quadro complessivo delle attività, della loro natura e dei risultati dell’ente; • aprire un processo interattivo di comunicazione sociale; • favorire processi partecipativi interni ed esterni all’organizzazione; • fornire informazioni utili sulla qualità delle attività dell’ente per ampliare e migliorare le conoscenze e le possibilità di valutazione e di scelta degli stakeholders; • dare conto dell’identità e del sistema di valori di riferi-


N. 3 / 2015 | Società Solidale

mento assunti dall’ente e della loro declinazione nelle scelte strategiche, nei comportamenti gestionali, nei loro risultati ed effetti; • fornire informazioni sul bilanciamento tra le aspettative degli stakeholders e indicare gli impegni assunti nei loro confronti; • rendere conto del grado di adempimento degli impegni in questione; • esporre gli obiettivi di miglioramento che l’ente si impegna a perseguire; • fornire indicazioni sulle interazioni tra l’ente e l’ambiente nel quale esso opera; • rappresentare il valore aggiunto creato nell’esercizio e la sua ripartizione. È importante sottolineare che il Bilancio sociale non è un prodotto, ma un processo in grado di supportare la crescita e la strategia organizzativa e l’inclusione e la partecipazione degli stakeholder e va quindi visto nella sua dimensione dinamica. Il Bilancio sociale è, dunque, un percorso da affrontare assieme,

che coinvolge tutti gli operatori di un’organizzazione, che può migliorare il senso di appartenenza e attivare visioni e strategie che diventano opportunità di miglioramento. La redazione del Bilancio sociale 2019, sulla base delle linee guida ministeriali e di CSVnet, è stata per il CSV Società Solidale una vera sfida, una lettura e un racconto di quanto realizzato già pensando a quello che si potrà migliorare e attuare poi. Infatti, pur esistendo già in Società Solidale una tradizione nella rendicontazione sociale legata a numerose edizioni del Bilancio sociale, questa è stata la primo secondo le linee guida e in quanto aspirante ETS obbligato alla redazione del documento. Notevole è stato lo sforzo per riuscire a rilevare o interpretare i dati ritenuti prioritari. Si può, insomma, considerare l’anno “zero”, il passaggio a una metodologia più efficiente rispetto al passato e più in linea con i tempi. Per il percorso che condurrà alla stesura del Bilancio sociale 2020 il CSV richiede a tutti i portatori di interesse di contribuire a questo processo compilando e consegnando il Questionario di gradimento.

Le fasi del processo di rendicontazione LA COPENHAGEN CHARTER

Costituzione del gruppo di lavoro

Decisione dell’Alta Direzione Feedback dagli stakeholder

Preparazione, verifica e pubblicazione del report

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Identificazione degli stakeholder

Il processo di rendicontazione sociale

Dialogo con gli stakeholder

Determinazione del sistema di indicatori

Azioni di miglioramento Monitoraggio della performance


questionario

Questionario di gradimento A quale categoria di stakeholder appartieni? Consigliere Società Solidale

Cittadino

Socio Società Solidale

Ente Pubblico

Collaboratore

Terzo Settore

Dipendente

Scuola/Università

Altro CSV

Media

Volontario ETS

Fornitore

OTC (Organismo Territoriale di Controllo)

Altro (specificare)

Fondazione Bancaria

Per permetterci di migliorare le prossime edizione del Bilancio Sociale, ti invitiamo ad esprimere la tua opinione su: Qualità contenuti insufficiente

sufficiente

buono

ottimo

Completezza del documento insufficiente sufficiente

buono

ottimo

Grafica insufficiente

sufficiente

buono

ottimo

Chiarezza espositiva insufficiente

sufficiente

buono

ottimo

I suggerimenti sono uno strumento molto utile per permetterci un miglioramento costante, se ritieni che ci siano informazioni che non hai trovato nel documento ma che avresti voluto fossero trattate, oppure elementi ridondanti, o commenti sulla veste grafica o altro ancora, questo è lo spazio per comunicarcele. La tua opinine per noi è importante!

Il questionario compilato deve essre inviato all’indirizzo email: progettazione@csvcuneo.it, in alternativa è Il questionario compilato può essere inviato all’indirizzo possibile compilarlo direttamente online a questo link.progettazione@csvcuneo.it. In alternativa è possibile compilarlo direttamente online sul sito CSV o consegnarlo a mano presso gli sportelli territoriali del CSV.


N. 4 / 2020 | Società Solidale

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L’INTERVISTA A CARLIN PETRINI

IL VOLONTARIATO CURA LA NOSTRA CASA COMUNE Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, associazione internazionale no profit “impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali”, lo scorso ottobre ha presentato, durante una conferenza del Centro culturale San Paolo, ad Alba, il libro “TerraFutura. Dialoghi con Papa Francesco sull’ecologia integrale”. Il volume è il frutto del confronto, durato sette anni, con Papa Francesco. La redazione di Società Solidale ha intervistato Carlin Petrini. Partiamo da “Terrafutura. Dialoghi con Papa Francesco sull’ecologia integrale”. Ci può raccontare com’è nato il libro? Da quando nel 2015 mi è stato chiesto di scrivere la prefazione a una delle edizioni dell’enciclica Laudato Si,’ sono entrato in un mondo, quello cattolico, a me prima totalmente estraneo. Facendo seguito alla prefazione e vista la potenza rivoluzionaria dei contenuti dell’enciclica, decisi con il mio amico Domenico Pompili, vescovo di Rieti, che dovevamo agire affinché il suo messaggio iniziasse a circolare quanto più possibile ed è così che ci venne l’idea delle Comunità Laudato Si’. Progetto che andammo a presentare di persona al Santo Padre e, dopo quel primo incontro nacque l’idea di un dialogo che potesse essere raccontato in un libro. Così è stato, Terrafutura dunque, è il risultato del mio personale confronto con Papa Francesco su alcune grandi questioni del nostro tempo, avvenuto durante tre incontri nell’arco di tre anni. Che cos’è l’ecologia integrale? L’ecologia integrale è un modo di vivere e percepire il mondo sulla base di una semplice quanto potente assunzione di base: tutto è connesso. Papa Francesco è stato il primo a porre così tanta enfasi su questo concetto al punto da farne il cuore dell’enciclica Laudato Si’. Nella pratica l’ecologia integrale si traduce in un comportamento virtuoso che ognuno di noi dovrebbe mettere in atto nella quotidianità,

guardando la realtà in modo organico e prendendosi cura di tutto ciò esiste, promuovendo il bene comune e la giustizia sociale. Lei e Papa Francesco: due approcci diversi che si incontrano in una stessa visione. Qual è la visione comune? La necessità di ascoltare il grido della Terra e degli ultimi, di agire

nel quotidiano con sensibilità e fratellanza rispettando la nostra casa comune e opponendosi alle ingiustizie sociali; ecco la visione che entrambi condividiamo. A discapito dei pronostici che difficilmente avrebbero potuto far pensare alla nascita di un sincero legame di amicizia tra un ex comunista e un cattolico, un gastronomo e un teologo, io e Papa Francesco ci siamo


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riconosciuti immediatamente. Infatti, in presenza di comuni intenti e nella consapevolezza di appartenere tutti alla stessa comunità di destino, l’umanità prevarica facendo venire meno etichette e pregiudizi. Non nego però che a rafforzare il nostro legame hanno forse influito anche aspetti più intimi quali le comuni origini piemontesi e la saggezza delle nostre nonne, a cui eravamo entrambi molto legati. Che cosa può fare ognuno per contribuire alla cura della casa comune? Dato che secondo l’ecologia integrale tutto è connesso, nessun individuo può ritenersi esente dall’apportare il proprio contributo alla casa comune. Anzi, bisogna prendere consapevolezza del fatto che, qualsiasi atto compiuto singolarmente ha un’influenza sul mondo e ha la potenzialità di innescare grandi cambiamenti. Per fare un esempio cito alcuni semplici azioni che mi vengono in mente: non sprecare il cibo, ridurre l’uso della

In questa casa comune, rientra anche il volontariato? Assolutamente sì! Al giorno d’oggi il volontariato è forse una delle azioni più rappresentative di un comportamento virtuoso dedito alla cura della nostra casa comune. Infatti, è una pratica di autentica reciprocità gratuita dove gentilezza e fraternità sono gli strumenti prediletti per la costruzione di dialoghi e di possibili alternative alla crudeltà e all’individualismo che caratterizzano la società attuale. Il volontariato ci fa riprendere contatto con la propensione naturale del nostro esseri umani: la socialità e la capacità relazionale.

plastica, essere solidali gli uni con gli altri, mettere al centro le relazioni. Gesti semplici, ma necessari perché, per quanto piccolo, è comunque un passo a favore della realizzazione della conversione ecologica. Impegniamoci quindi nel singolo per fare le scelte giuste.

Il volontariato si deve prendere cura della società o la politica deve prendersi cura anche del volontariato? Io penso che sia arrivato il momento di superare le dicotomie con cui siamo stati abituati ad analizzare la realtà che ci circonda. Se tutto è connesso infatti, non ci possono essere gerarchie assolute rispetto

Che cos’è Slow Food Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti. Oggi Slow Food conta su una fitta rete di soci, amici e sostenitori in tutto il mondo grazie e con i quali: Difendiamo il cibo vero Un cibo che cessa di essere merce e fonte di profitto, per rispettare chi produce, l’ambiente e il palato! Promuoviamo il diritto al piacere per tutti Con eventi che favoriscono l’incontro, il dialogo, la gioia di stare insieme. Perché dare il giusto valore al cibo, vuol dire anche dare la giusta importanza al piacere, imparando a godere della diversità delle ricette e dei sapori, a riconoscere la varietà dei luoghi di produzione e degli artefici, a rispettare i ritmi delle stagioni e del convivio Ci prepariamo al futuro Che ha bisogno di terreni fertili, specie vegetali e animali, meno sprechi e più biodiversità, meno cemento e più bellezza. Conoscere il cibo che si porta in casa, può aiutare il pianeta. Ecco perché Slow Food coinvolge scuole e famiglie in attività ludico didattiche, tra cui gli orti nelle scuole e i 10 000 orti in Africa Valorizziamo la cultura gastronomica Per andare oltre la ricetta, perché mangiare è molto più che alimentarsi e dietro il cibo ci sono produttori, territori, emozioni e piacere Favoriamo la biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile Dando valore all’agricoltura di piccola scala e ai trasformatori artigiani attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food, e proteggendo i prodotti a rischio di estinzione con l’Arca del Gusto. Contatti: via Mendicità Istruita, 14 - 12042 Bra (Cuneo), Italia Tel. 0172-41.96.11 dalle 9 alle 15.30 - Fax 0172-42.12.93.


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a chi deve farsi carico di una determinata responsabilità. Lo Stato, identificato con la politica non è altro al di fuori del Terzo settore all’interno del quale ritroviamo anche il volontariato. Politica e volontariato, in dialogo, devono quindi porsi entrambi al servizio della società e costruire alleanze affinché si inizi veramente a camminare tutti insieme nella stessa direzione, avendo a cuore il bene comune. In questa fase di passaggio, in generale a causa della pandemia, in particolare con la Riforma del Terzo settore, qual è la via del volontariato per un’ecologia integrale? Anche durante la fase più critica della pandemia il Terzo settore non si è mai fermato, presente anche dove lo Stato non è arrivato, è riuscito a mobilitare persone e risorse per il bene dell’intera collettività. La Riforma recentemente approvata che lo vede coinvolto, è un passo molto importante per il riconoscimento formale del ruolo

integrante dell’economia civile al sistema produttivo del Paese: una preziosa opportunità per intraprendere la strada della conversione ecologica. Transizione che richiede l’impegno di tutti per favorire la nascita di sinergie volte a dare più spazio ai processi di civilizzazione del mondo e a tornare a parlare Foto di Severino Marcato

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dell’importanza della proprietà comune. In tutto ciò il volontariato deve farsi portavoce dei valori che da sempre lo contraddistinguono e aiutare a interpretare una nuova idea di società, di giustizia sociale e di economia al servizio dell’uomo. Giorgia Barile


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IL LAVORO IN TEMPO DI EMERGENZA DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO DI CLAVESANA «Abbiamo un verde 15». È un po’ il “pane quotidiano” in questi giorni. «Solo l’altro giorno otto, quattro al mattino e quattro al pomeriggio», ci raccontano. Il colore indica la priorità del paziente, mentre la sigla la patologia presunta. 15 sta per l’infettiva, ovvero Covid positivo. La chiamata arriva da Saluzzo, dove c’è la Centrale operativa del 112, il numero unico dell’emergenza. Qui, in sede, il gruppo dei Volontari del soccorso di Clavesana risponde e attiva l’intervento. Il paziente verrà poi valutato in loco, e portato, laddove necessario, in Pronto Soccorso. Oltre ai medici, infermieri e operatori sanitari ci sono anche loro in prima linea contro il Covid: impiegati, operai, pensionati e tirocinanti che vivono una “doppia” vita. In una parola “volontari”, a disposizione dell’emergenza. C’erano nella colonna da 12 ambulanze (due quelle cuneesi: Racconigi e, per l’appunto, Clavesana) che dal “Mauriziano” di Torino trasferirono i malati Covid a Tortona. Quella foto in notturna l’avrete già vista quasi sicuramente poichè è divenuta poi l’icona dell’emergenza sanitaria in questa seconda ondata. C’erano anche in quella notte drammatica, a marzo, quando venne evacuata in blocco la Casa di riposo a Villanova.

«Oltre gli interventi di primo soccorso ci sono anche quelli legati alla Maxi Emergenza dell’Unità di crisi», spiega Maurizio Arnaldi, project manager nel settore ferroviario in orario lavorativo, ma anche e soprattutto soccorritore e fresco di nomina a presidente del Gruppo di Clavesana. «Come diretta conseguenza, dal 16 novembre (tramite il bando della Regione) abbiamo quindi una seconda ambulanza continuativa, h 12, a disposizione dell’Unità di crisi e della Centrale operativa». I volontari sono attivi 24 ore su 24, spalmati su tre turni: mattina, pomeriggio e notte. Il turnover è di 12 persone al giorno, quattro per turno. «C’è chi ha fatto 120 turni in tre mesi, vuol dire un giorno sì e un giorno no», aggiunge Paolo, addetto alla programmazione e all’automazione in azienda meccanica quando non è in sede con la “divisa” 118. La paura c’è stata, specie nella prima ondata. Qualcuno, comprensibilmente, ha mollato. «Ma noi siamo qui proprio per i momenti più difficili – continua Maurizio –, finora, facendo tutti gli scongiuri del caso, i dpi hanno funzionato e abbiamo tenuto lontano il pericolo del contagio. Per tutela massima, la maggior parte degli interventi viene classificato come presunto

Covid. Noi così completiamo la “vestizione” con lo “scafandro” e tutte le protezioni integrali. Il dubbio vince sempre: cerchiamo di non esporre mai, se possibile, entrambi i volontari dell’equipaggio». Ed è così che mascherine, tute e copri calzari si consumano come il pane. «Prima di tutto vengono i volontari e i pazienti. Poi certo l’impatto sul bilancio è evidente, calcoliamo circa 20mila euro di spese “extra” quest’anno. Ma, attenzione, parliamo di materiale acquistato, quello donato è molto di più». Un modo per dire che la solidarietà vince sempre sui numeri. Così come le storie personali del singolo, di chi si ritrova, magari già anziano, trasferito in un altro Ospedale chilometri e chilometri di distanza da casa, perché questo prevede il piano ospedaliero regionale. Di moglie e marito insieme da una vita e separati all’ultimo. E lì la differenza la fa proprio la parola gentile, il piccolo gesto di chi assiste. Dall’associazione si chiamano a raccolta anche nuove forze “fresche”: «Nel 2021 è previsto il nuovo bando per il servizio civile. Una bellissima opportunità, retribuita, per i giovani dai 18 ai 29 anni». Tratto da L’Unione Monregalese


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LA CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ

Intervista a Roger Davico presidente di Anolf Cuneo.

SIAMO QUI DA VENT’ANNI, UN DOCU-FILM SULL’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ STRANIERE IN PROVINCIA DI CUNEO L’Associazione nazionale oltre le frontiere della Cisl – Anolf Cuneo, ha promosso la realizzazione del docu-film “Siamo qui da vent’anni” che racconta la presenza attiva di comunità di lavoratori straniere che, in provincia di Cuneo, da anni, contribuiscono alla creazione di tante eccellenze in produzioni e settori specifici. Il film è stato presentato al festival CinemAmbiente di Torino, a settembre al Festival di Venezia, nel collaterale Premio Fondazione Fai Persona Lavoro Ambiente e alla dodicesima edizione del Festival del Cinema dei Diritti umani di Napoli “Diritti in ginocchio – Pandemia, Sovranismi e Nuove Discriminazioni”. Qui ha vinto il Premio CiakMigraction “perché ha dato uno spaccato autentico della società italiana, e pur rappresentando una piccola provincia del nord ha affrontato il tema delle migrazioni da tutti i punti di vista: la prima generazione di migranti, le “seconde generazioni”, i lavoratori/trici, studenti/ tesse, giovani, adulti. Ha restituito il caleidoscopio di punti di vista delle persone che pur essendo nate qui o che vivono in Italia da tanti anni costruendo relazioni e percorsi diversi, non sono mai qui”, si legge nella motivazione. Abbiamo intervistato Roger Davico, presidente di Anolf Cuneo, autore del soggetto del docu-film. Com’è nata l’idea del docu-film “Siamo qui da vent’anni” e qual è il suo obiettivo?... «È nata lavorando molto con le varie comunità che sono presenti in provincia e perché andando alle

riunioni, sia nelle scuole, facendo assemblee e incontri con gli studenti e sia in certi paesi specialmente in quel momento in cui sembrava ci fosse quell’invasione di persone che arrivavano via mare a Lampedusa, allora in diversi paesi ci hanno chiesto alcuni incontri per discutere con la popolazione. Man mano mi sono reso conto che in provincia di Cuneo c’erano alcune comunità,

nemmeno le più numerose, ma alcune comunità che comunque erano specializzate in certi lavori che ci danno eccellenze in Italia e in giro per il mondo e che ci sono risultati importanti. Se non ci fossero queste comunità specializzate in questi lavori avremmo dei grossi problemi come ad esempio abbiamo visto già anche quest’anno per quanto riguarda sia la vendemmia che la raccolta


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degli ortaggi perché mancava il personale anche a causa del Covid-19. L’idea era: dobbiamo fare un film per far vedere l’apporto che ci danno queste comunità straniere per avere eccellenze come abbiamo nella nostra provincia. L’obiettivo era proprio di documentare la vita di queste persone. I primi sono arrivati anche 20 anni fa e anche prima. Abbiamo voluto fare questo documentario cercando di portare a conoscenza la presenza di queste persone e anche un po’ della loro vita, della loro comunità, della loro integrazione e le loro feste».

L’economia locale si rivela, dunque, retta in buona parte proprio da comunità straniere? «No, non volevamo dire questo. Però sicuramente l’apporto che c’è di queste persone, come viene documentato nel film, tra l’altro poi abbiamo scoperto che ci sono ancora altre comunità specializzate in certi lavori che non svolgono più gli italiani e che potevano essere inserite nel film, ma non conoscevamo. Sicuramente quando parliamo di vino, quindi dei macedoni e dei bulgari che se non ci fossero loro nel territorio del vino e delle Langhe

rischieremmo di non avere tante foglie verdi, queste vigne e questa ricchezza, così come se non avessimo gli indiani che lavorano nelle stalle non avremmo il latte che sappiamo benissimo che non vuol dire solo Cheese o i vari tipi di formaggi che abbiamo in provincia di Cuneo che sono tanti e buoni con Dop, ma vuol dire anche latte industriale quindi vuol anche dire ad esempio la Ferrero, la Balocco, quindi indirettamente tanti posti di lavoro, cioè tante industrie alimentari che utilizzano il latte che proviene dalla provincia di Cuneo perché la Ferrero con l’accordo con Inalpi ha il latte della nostra zona, quindi una ricchezza anche indiretta perché alla Ferrero ci sono 3.000 lavoratori. Quindi l’apporto di queste persone: parlo del vino per quanto riguarda i macedoni e i bulgari, parlo degli indiani per quanto riguarda le stalle e il latte, parliamo della frutta che tutti conosciamo in provincia di Cuneo, specialmente nella zona del saluzzese e cuneese, a raccoglierla sono lavoratori di origine sub-sahariana, africana, se non ci fossero loro, anche se ci sono dei problemi, non avremmo le persone che lavorano in questa filiera. Tra l’altro per quanto riguarda le confezioni abbiamo scoperto che ci sono le donne cinesi che sono molto abili, non solo loro ovviamente, nel confezionare, nelle varie fabbriche di confezionamento della frutta, nelle cooperative che confezionano la frutta c’è una grossa presenza di lavoratrici di origine cinese perché hanno una manualità veloce, con mani adatte a fare questo tipo di lavoro. Non solo loro, abbiamo trovato anche albanesi e romeni, però come specializzazione abbiamo visto che ci sono lavoratori africani nel raccogliere la frutta, ma anche lavoratrici cinesi nel confezionamento della frutta. Se parliamo della Cina, andiamo a parlare, come abbiamo messo nel film, della zona del Monviso, dove la pietra di Luserna che è una pietra che c’è alle pendici del Monviso in quelle cave tra Barge e Bagnolo e qualcuna anche in provincia di Torino, se non ci fossero i cinesi che hanno continuato questo lavoro che prima facevano gli italiani, un lavoro anche pesante di scalpellino, questo


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to una cooperativa, mettono a posto i boschi, stanno recuperando molti castagneti, stanno facendo lavori di sistemazione del territorio. Tutte cose che sono più che necessarie se individuate, fatte bene, aiutate e anche con la formazione. Possono dare dei grossi risultati specialmente per i boschi, la tenuta del territorio, davanti anche alle alluvioni che abbiamo visto in questi ultimi tempi».

sarebbe stato un lavoro abbandonato. Invece anche qui ci sono dei risultati importanti. Lì la comunità cinese, si parla di circa 1.500 persone concentrate, è a livello europeo una comunità in percentuale che conta più abitanti di origine cinese che da altre parti. Per esempio Prato ha tantissimi cinesi, molti di più, ma su tutta la popolazione è una percentuale minore. Invece a Barge, Bagnolo è una forte percentuale. Quindi la presenza di questi stranieri ha anche vivacizzato di nuovo alcuni paesi che avevano meno abitanti di una volta». Vent’anni sono già una tradizione: provando a fare un bilancio sono più i lavoratori stranieri presenti e operativi da anni o gli stranieri arrivati di recente non ancora magari del tutto integrati? «Nel docu-film parliamo di persone che sono qui da vent’anni perché sia nel latte, i macedoni, i cinesi. Però abbiamo visto che quest’anno, con il problema del Covid-19, se non ci fossero stati anche i nuovi arrivati da Paesi lontani ci sarebbero stati problemi nel reclutare il personale per vendemmiare. Forse nella frutta già da alcuni anni c’erano persone che comunque erano arrivate negli ultimi tempi in Italia e si portavano nel saluzzese per poter lavorare. Nella vendemmia questo non lo avevamo mai visto. Invece ormai sono due anni, quest’anno ancor di più, che abbiamo anche una presenza di lavoratori che sono arrivati in questi ultimi anni anche attraverso il passaggio del Mediterraneo con tutti i problemi che comporta che, però, abbiamo visto che si sono inseriti.

Adesso bisogna fare un passo in più per queste persone: bisognerebbe anche fare della formazione. Ormai sono in Italia, qualcuno vorrebbe andare in Europa, alcuni invece si stanno inserendo. Bisognerebbe fare della formazione perché per esempio vendemmiare può essere facile perché tagli i grappoli, ma per lavorare la vite, potare, bisogna fare della formazione. Questa è un’altra sfida, un altro aspetto che dovremmo affrontare. Tra l’altro nel film parliamo anche di castagne, un altro prodotto che sta prendendo piede. Abbiamo anche l’intervista a un ragazzo che è arrivato in Italia in questi ultimi anni, è stato ospite a Ormea, ha fatto dei corsi, insieme ad altri hanno costitui-

Qual è il rapporto degli stranieri con il volontariato? «È molto buono perché molte di queste persone straniere fanno volontariato. Io ne ho incontrate molte che vanno alla Croce rossa perché la conoscono, l’hanno incontrata, perché attira questo aspetto di servizio verso gli altri. Inoltre, in provincia di Cuneo ci sono decine di associazioni di etnia. Per esempio a Bra che è molto viva sul piano della partecipazione degli stranieri ci sono le associazioni degli albanesi, romeni, indiana, senegalese, ci sono le associazioni dei marocchini. Tutte quante sono molto partecipi nelle iniziative del Comune per quanto riguarda la pulizia, altri aspetti. Già il fatto stesso di creare un’associazione di comunità aperta è già questa una forma di volontariato perché fanno partecipi, fanno discussione, rendono cittadini queste persone

“SIAMO QUI DA VENT’ANNI” Regia: Sandro Bozzolo Anno di produzione: 2020 Durata: 48’ Tipologia: documentario Paese: Italia Produzione: Anolf 2G Titolo originale: Siamo qui da vent’anni è stato sostenuto da: Regione Piemonte, Piemonte Doc Film Fund (Sviluppo Giugno 2018), Anolf Cuneo Note: Il film è realizzato nell’ambito del progetto FRAME, VOICES, REPORT!, finanziato dall’Unione Europea. Soggetto: Roger Davico Sceneggiatura: Sandro Bozzolo Musiche: Alessio Dutto Montaggio: Marco Lo Baido Fotografia: Sandro Bozzolo Suono: Alessio Dutto (sound design) Produzione esecutiva: Roger Davico Produzione esecutiva: Giulia Randazzo Produzione esecutiva: Paolo Pozzo


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che arrivano da Paesi diversi, quindi anche con l’incontro con comunità diverse diventano un’occasione per costruire questa nuova società che sta cambiando, che bisogna ricostruire non tanto con dei muri, ma con dei ponti in cui ognuno possa trovarsi a proprio agio. L’unica cosa che dico sempre è che in Italia non si chiede se sei nero, bianco, cattolico o di altra religione, se sei uomo o donna, anziano o giovane si chiede solo di rispettare la Costituzione. Noi come Anolf cerchiamo sempre di spiegarla nei vari incontri che facciamo anche con i lavoratori di origine straniera perché vogliamo dire che la nostra Costituzione oltre che essere nata in un periodo importante, dopo una dittatura che abbiamo vissuto, porta dei principi importantissimi per i diritti e i doveri delle persone, tra cui l’articolo 3 che dice che siamo tutti uguali. È importante per chi arriva da Paesi stranieri, ma anche per noi di origine italiana. Spesse volte vedo che alcuni punti della Costituzione sono più rispettati da persone che arrivano da Paesi diversi che da certi italiani». Come sarà diffuso il docufilm, adesso durante l’emergenza e quando si potrà tornare in presenza? «Ha avuto qualche evento di presentazione in presenza. In questo periodo lo stiamo diffondendo online con

Comuni e organizzazioni che ce lo stanno chiedendo. Sembra che sia piaciuto. Non è un film “arrabbiato”. Dice: “Noi siamo qui da vent’anni, abbiamo le nostre tradizioni, siamo integrati, viviamo, abbiamo fatto famiglia, qualcuno dei nostri figli nato qui ha studiato e sta diventando importante per la società anche per nuovi lavori, ci siamo inseriti. Vogliamo far sapere questo”. Il film vuole dire questo. Quindi, portare a conoscenza di queste situazioni anche con momenti di loro tradizioni e feste che vengono rinnovati ogni anno, come le nostre feste. È un film importante che ha avuto diversi successi, non richiesti, che ci hanno fatto piacere. Tra cui quello di essere stato presentato a Venezia, non poteva partecipare a un concorso perché aveva già partecipato a un festival a Torino. A Venezia l’hanno voluto dare ugualmente, l’hanno trasmesso durante un premio collaterale al Festival di Venezia legato all’ambiente, al lavoro, alla persona. Noi l’abbiamo potuto presentare. Per quanto riguarda il Festival dei diritti a Napoli, intitolato “Ciak migrazioni”, ha vinto il primo premio, è stato riconosciuto come miglior film dell’anno. Ci ha fatto piacere. Anche perché nella presentazione di Napoli hanno proprio capito l’obiettivo del nostro film: quello di far vedere che ci sono persone che arrivano da Paesi stranieri che ci stanno dando una grossa mano, non solo loro, anche gli imprenditori ovviamente, anche per i risultati d’eccellenza che abbiamo nella nostra provincia. Continueremo online finché non si potranno fare le proiezioni in presenza e andare nelle scuole e nei vari incontri. Stiamo realizzando un sito www. oltrelefrontiere.net dove metteremo, in futuro, tutto il film. Ci sono già delle pillole, degli accenni, ma collegati a questo ci saranno tanti riferimenti al film attraverso collegamenti. Per esempio quando si parla di immigrazione parliamo di Beppe Fenoglio che racconta la povertà che c’era nelle nostre terre, così come di Nuto Revelli. Il sito parlerà del film, ma collegheremo anche alcuni aspetti dell’immigrazione piemontese. Oppure quando si parla del Monviso diciamo che dal

nostro punto di vista è sempre stata una terra che ha unito l’Europa, infatti hanno fatto tra il marchesato e il delfinato quel famoso buco del viso perché c’era commercio, incontro tra popolazioni diverse. Questo sito che stiamo costruendo poco per volta vorrà, attorno al film, riempire di tanti altri contenuti collegati al film e che noi in provincia abbiamo vissuto anche nella storia. Quello che è importante è che quando parlo del film e della provincia di Cuneo c’è molta attenzione perché la provincia di Cuneo è sempre stata conosciuta come una provincia un po’ per suo conto. Invece c’è molta attenzione anche perché sanno che è una provincia attiva, che lavora, che dà risultati, che fa cose buone, dove ci sono industria, artigianato, agricoltura, turismo molto buoni. Quindi riesco a parlare molto della nostra provincia perché quando parlo di territorio, di vino, di latte, della Ferrero e di altre industrie, di formaggi, di frutta, di castagne, cioè abbiamo un territorio ampio, con tradizioni anche diverse. Dico sempre che in provincia di Cuneo sono otto piccole province messe insieme tra Alba e Cuneo c’è tanta differenza, tra Saluzzo e Mondovì c’è molta differenza, ma tutte insieme facciamo una grande diversità unita. Ceva ha le sue castagne, il Tanaro, la sua tradizione, Mondovì anche, Saluzzo poi non parliamo, Alba, Bra, Savigliano, Cuneo, Fossano ognuno ha la sua storia. Insieme facciamo una provincia molto vivace con tanta differenza che però unisce. Riesco anche a parlare molto della provincia di Cuneo. Io mi sento cittadino del mondo, ma anche molto cuneese e anche molto langhetto, sono contento di avere questa opportunità. Devo ringraziare il regista Sandro Bozzolo e i suoi collaboratori perché sono stati capaci di portare un’idea che avevamo come Anolf. Sono stati gli artisti capaci di portare la nostra idea in un bel film». Giorgia Barile

ANOLF CUNEO via Cascina Colombaro n. 33 c/o Cisl – Cuneo anolfcuneo@gmail.com


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Appuntamenti INCONTRO TRA IL PRESIDENTE CSV E LE SEZIONI ANA DI MONDOVÌ E SALUZZO Mercoledì 9 dicembre il presidente del CSV Mario Figoni ha incontrato i presidenti delle sezioni Ana di Mondovì e Saluzzo, Gianpiero Gazzano e Piergiorgio Carena. «È stato un momento molto cordiale che ha permesso di parlare di quanto gli alpini sono importanti per la comunità» ha spiegato Figoni. L’incontro è avvenuto presso la sede degli Alpini di Mondovì in via Beccaria.

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sono state lasciate isolate all’interno dell’istituto scolastico per cinque giorni, nel rispetto della normativa anti Covid. L’obiettivo dell’associazione è stato di dare un sostegno concreto di vicinanza al sistema scolastico di Sommariva del Bosco e un piccolo riconoscimento per l’impegno che i bambini stanno mettendo in questo difficile periodo di emergenza.

Per informazioni: dreamsofchildren2019@gmail.com. Pagina facebook Dreams of Children Associazione

APPELLO AIDO CEVA

UN DONO DI DREAMS OF CHILDREN PER GLI ALLIEVI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA L’iniziativa dall’associazione Dreams of Children, che ha realizzato sacche porta indumenti poi omaggiate ai bambini. L’associazione di volontariato Dreams of Children ha realizzato delle sacche porta indumenti che ha donato ai bambini della scuola dell’infanzia e alle tre prime classi della scuola primaria di Sommariva del Bosco. La realizzazione delle sacche è un servizio gratuito del Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale. All’interno è stato inserito un ringraziamento alle maestre e al dirigente scolastico, professor Danilo Eandi, per aver concesso la possibilità di distribuire le sacche, dopodiché

L’Associazione donazione di Organi, tessuti e cellule (Aido) è un’associazione di persone che accettano volontariamente di donare i propri organi, tessuti e cellule in caso di morte. L’Associazione ha sede legale e direzione operativa a Roma, mentre la sede operativa del gruppo di Ceva si trova in via XX Settembre 9. Lo statuto dell’Aido stabilisce in particolare che l’adesione al gruppo è libera e che il funzionamento della stessa è basato sulla volontà democraticamente espressa dagli iscritti ed è assolutamente escluso ogni scopo di lucro. Da oggi c’è la possibilità di aderire al “dono” ed iscriversi all’Associazione via mail scaricando il modulo di adesione su www.aido.it/allegati/8312.pdf. L’email di riferimento per la zona di Ceva è aido.ceva@libero.it mentre per Mondovì è mondovi@aido.it. I Comuni che fanno riferimento al gruppo di Ceva sono: Alto, Bagnasco, Briga Alta, Camerana, Caprauna, Castelnuovo di Ceva, Ceva, Garessio, Gottasecca, Igliano, Lesegno, Lisio, Marsaglia, Mona-sterolo Casotto, Montaldo, Mombarcaro, Mombasiglio, Monesiglio, Montezemolo, Murazzano, Niella Tanaro, Nucetto, Ormea, Pamparato, Paroldo, Perlo, Priero, Prunetto, Roascio, Roburent, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Michele, Scagnello, Torre, Torresina, Vicoforte e Viola.

QUATTRO CHIACCHIERE A DISTANZA CON IL PROGETTO SILVER CARE. UN INCONTRO VIRTUALE POMERIDIANO TRA PERSONE ANZIANE PER STARE VICINI IN TEMPI DIFFICILI Un incontro virtuale pomeridiano tra persone anziane residenti nella stessa valle che hanno così la possibilità di stare vicini in tempi di distanziamento sociale. Questo è il progetto “Quattro chiacchiere a distanza” l’iniziativa realizzata in alcuni Comuni della Valle Mongia nell’ambito di “Silver Care”, un progetto finanziato da fondi “Fse” e “Fesr” nell’ambito della strategia “Wecare”, promossa da Regione Piemonte per stimolare la sperimentazione di innovazioni sociali sui territori. Le operatrici si sono recate ognuna presso il domicilio del-


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Appuntamenti la persona beneficiaria, hanno predisposto i collegamenti internet per i tablet e hanno così dato vita ad un piacevole incontro a distanza ricco di emozioni, di sentimenti e di racconti in serenità. Ad accompagnare il tutto, un dolce presente fatto ad ogni anziano: biscotti, torcetti e una bibita, da mangiare e bere insieme per rallegrare ancora di più il momento. Il progetto è promosso dal Consorzio per i Servizi Socioassistenziali del Monregalese in collaborazione con l’Unione Montana delle Valli Mongia e Cevetta, Langa Cebana e Alta Valle Bormida, l’Asl Cuneo 1, la Cooperativa Animazione Valdocco e l’associazione Orizzonti di Vita Piemonte, volto al sostegno e alla domiciliarizzazione delle persone anziane residenti nei piccoli Comuni. «“Silver Care” – spiegano dalla Valdocco - intende raggiungere gli anziani a domicilio con l’obiettivo di affrontare le solitudini attraverso momenti di socializzazione ed incontro, permettendo loro di incontrarsi e di condividere momenti di quotidianità, ricordi ed emozioni passate. A causa dell’emergenza sanitaria non è stato possibile far incontrare fisicamente le persone anziane ed è proprio per questo che gli operatori del progetto, Luciana, operatrice socio sanitaria del Servizio Socio Assistenziale dell’Unione Montana, Stefania educatrice della Cooperativa animazione Valdocco ed Erika operatore dell’Associazione “Orizzonte di Vita Piemonte” hanno realizzato, a partire dal mese di novembre, l’iniziativa». “Quattro chiacchiere a distanza” è solo una delle tante iniziative realizzate dal progetto “Silver Care” che propone diversi tipi di intervento nei Comuni di Battifollo, Lisio, Mombasiglio, Scagnello, Viola, Montaldo di Mondovì, Pamparato e Roburent. Tra le attività supportate c’è la “segreteria sociale”: un operatore risponde telefonicamente in giorni e orari prestabiliti alle richieste della popolazione interessata, precedentemente informata di questo servizio attraverso attività porta a porta di promozione del progetto. A partire dalla presa in carico della richiesta, vengono contattati gli operatori competenti per rispondere al bisogno espresso. Inoltre è compreso il servizio di ritiro ricette mediche e consegna farmaci a domicilio: un operatore socio sanitario di territorio ritira la ricetta medica e acquista i farmaci presso le farmacie del territorio e li consegna a domicilio. Compresa anche la consegna spesa a domicilio: un operatore dell’Associazione “Orizzonti di Vita”, dopo aver ritirato a domicilio lista della spesa e soldi, acquista i beni richiesti e li consegna al richiedente. Infine è possibile usufruire del servizio di accompagnamento. Il personale socio sanitario e la volontaria accompagnano il beneficiario alle visite mediche, per prestazioni sanitarie, a far la spesa, nel disbrigo di pratiche amministrative operando attivamente sul territorio anche in collaborazione con l’Associazione di volontariato territoriale “Tempo Amico” e con la collaborazione con la Croce Rossa (Comitato locale di Mondovì). Nel corso dei prossimi mesi saranno realizzate altre iniziative socializzanti nei Comuni di riferimento a favore delle persone anziane. Per chi volesse maggiori informazioni sulle attività progettuali e per chi volesse regalare il proprio tempo a favore di persone anziane collaborando con gli operatori occorre telefonare al numero 331-42.94.469 dal lunedì al vener-

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dì dalle 9 alle 11. Risponderanno gli operatori Stefania e Matteo.

BRA: IL CUORE DI AIDO TORNA A BATTERE! IL TOTEM SIMBOLO DEL “DONO” HA NUOVA VITA Era la vigilia di San Valentino dell’anno 2019 e con grande tristezza un atto vandalico depauperava il simbolo di Aido privandolo del cuore identificativo di vita. Un atto villano e privo di senso che aveva scoraggiato i dirigenti del Gruppo Comunale di Bra feriti in modo profondo con la speranza, donata ai tanti malati in lista d’attesa, carpita da un gesto privo di senso.

Ma proprio nel rispetto di coloro che auspicano grazie al trapianto di tornare a nuova vita, in questi giorni il Totem “Aido Bra fior di donatori” è ritornato a “svettare” “in splendida forma con un cuore nuovo fiammante” riportando un sorriso in un momento di particolare difficoltà sociale. «Siamo davvero contenti e piacevolmente soddisfatti di essere riusciti a concretizzare un restyling che ridà decoro ed immagine ad un simbolo che in modo simpatico vuole portare un messaggio legato alla vita mai come oggi importante e fondamentale» - dice Gianfranco Vergnano dirigente Aido che aggiunge - «Tanto l’impegno e la sana determinazione profusa per ridare nuova vita al personaggio frutto del genio creativo di Danilo Paparelli, ma nulla sarebbe stato possibile senza il supporto dell’Amministrazione Comunale braidese ed al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe, Roero e Canavese S.c., della Banca di Cherasco Credito Cooperativo e della Cassa di Risparmio di Bra oggi Bper Banca: a tutti un particolare ringraziamento per un “opera” che il Gruppo Comunale di Bra, intitolato alla memoria di Nicoletta Gorna, vuole dedicare ai 220 bimbi malati in lista d’attesa che attendono una chiamata perché possano ritrovare una normalità di vita e correre e giocare felice e spensierati con nonni e genitori».

AUMENTARE LE DIFESE AI TEMPI DEL LOCKDOWN: L’INIZIATIVA ONLINE DELLA LEGA TUMORI DI CUNEO L’emergenza pandemica ha accentuato ancora di più la necessità di mantenere un sano stile di vita per evitare che


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Appuntamenti alla fine ci si ritrovi a fare i conti, come popolazione, ad un incremento di tutte quelle malattie (diabete, malattie cardiovascolari, tumori e malattie respiratorie croniche) che sono favorite o aggravate da comportamenti scorretti. Per vivere bene, in buona salute ed aumentare le difese immunitarie occorre adottare alcune semplici ma sane abitudini: • seguire una corretta alimentazione • praticare una regolare attività fisica • mantenere una buona salute mentale Grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo la Lega Contro i Tumori Sezione Provinciale di Cuneo - Lilt ha organizzato, giovedì 26 novembre e mercoledì 2 dicembre, alle 20.30, due serate, in live streaming, aperte a tutti per imparare a trasformare questa situazione in una nuova opportunità di salute, modificando in meglio le nostre abitudini. Il 26 novembre sono intervenuti: Patrizia Manassero (presidente Lilt Cuneo) Barbara Giordano (biologa nutrizionista), Fabrizio Botanica (fisioterapista, osteopata D.o) e Andrea Pascale (pscicologo, psicoterapeuta). Il 2 dicembre: Barbara Giordano biologa nutrizionista, Fabrizio Botanica fisioterapista osteopata D.o., Andrea Pascale psicologo psicoterapeuta. Le due iniziative formative sono disponibili tuttora tramite il sito www.legatumoricuneo.it, sul canale YouTube e sulla pagina facebook. Per sostenere le attività a favore dei malati oncologici è possibile rivolgersi alla Lilt che propone regali solidali (panettoni, biscotti, miele, cesti natalizi) ma anche corsi sulla corretta alimentazione, su come gestire le ansie di questo periodo o ancora corsi per smettere di fumare).

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che vanno dall’istallazione di una segreteria campale e base di telecomunicazioni a Fossano presso la caserma del 32° guastatori e alla sede operativa della direzione oltre all’impiego di varie squadre di motoseghisti A Garessio hanno provveduto alla rimozione del legname accumulatosi nell’alveo del Rio Bianco, affluente del Tanaro, potendo così ripristinare il corretto flusso delle acque e salvaguardando la tenuta degli argini e dell’alveo stesso, a fianco dei nostri volontari hanno operato inoltre volontari delle sezioni gemelle di Ceva e Mondovì. Il cantiere appena concluso di Garessio costituisce il primo intervento, al quale faranno seguito analoghe attività di pulizia straordinaria e di messa in sicurezza di altri corsi d’acqua in diversi Comuni piemontesi, nelle province di Vercelli, Cuneo, Novara e Verbania, coinvolti nell’alluvione autunnale. Ugo Piero

Per contattare la Lilt: 0171-69.70.57, cuneo@legatumoricuneo.it, www.legatumoricuneo.it.

EFFICIENZA E SINERGIA NEL RIPRISTINO POST ALLUVIONE Cuneo-Operazione Luto2020 - Iniziati dalla Protezione civile dell’Ana Cuneo gli interventi nel Cuneese. I volontari della Protezione civile della Sezione Ana Cuneo inquadrati nel 1° Raggruppamento dell’associazione nazionale Alpini, che raggruppa le sezioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, hanno appena concluso la prima fase dell’intervento di ripristino a seguito dell’alluvione che ha colpito alcune zone del Piemonte, nel corso dell’ultimo mese di ottobre, un impegno che ha visto coinvolti complessivamente 76 unità, ripartite sui diversi scenari operativi nel Piemonte nord e sud, nelle province di Cuneo, Vercelli e Verbano. Una serie di interventi effettuati nell’ambito, dell’Operazione Luto (fango) 2020, realizzata in stretta sinergia a fianco degli Alpini in armi delle Truppe Alpine, inquadrate nel 32° Reggimento Genio Guastatori di stanza a Fossano, che hanno operato con mezzi pesanti ed attrezzatura campali, i volontari del 1° Raggruppamento sono intervenuti con squadre formate da 10 volontari, specializzati nel taglio e nella rimozione degli alberi abbattuti, a Garessio, in provincia di Cuneo ed a Balocco, vicino a Vercelli. La Sezione di Cuneo ha contribuito con suoi vari assetti,

UN NUOVO POZZO GRAZIE AL SOSTEGNO DI AMPELOS In piena emergenza sanitaria l’associazione Ampelos è riuscita a sostenere e completare un nuovo pozzo in Malawi. «Abbiamo conosciuto Padre Joseph Kimu grazie ad amici comuni. Padre Kimu ha un legame particolare con l’Italia. Rimasto orfano, ha potuto studiare grazie ad una adozione a distanza pagata da una coppia di anziani bergamaschi. Si sta impegnando a migliorare le condizioni di vita, di studio,


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Appuntamenti

di lavoro della popolazione di Mangochi, una cittadina nella Regione Meridionale. In meno di un mese da quando hanno avuto la disponibilità del bonifico hanno realizzato il pozzo che abbiamo finanziato!» dicono dall’associazione. Sul sito www.zikomomalawi.org si possono scoprire le varie iniziative e i progetti. Ampelos è un’organizzazione di volontariato che si occupa di progetti di sviluppo agroalimentare, educativo e sanitario nei paesi del Corno d’Africa e di integrazione multiculturale in Italia. Nel 2020 l’associazione ha finanziato molti progetti in diversi Paesi utilizzando anche i fondi di riserva: • Sostegno alla missione delle Figlie di S. Anna - Eritrea • Costruzione di una scuola a Bossa Kacha - Etiopia • Costruzione di una scuola a Offa Gandaba (totalmente finanziata dalla Pellegrini Trasporti srl) - Etiopia • Avvio di un progetto di sostegno alle famiglie - Burundi • Trivellazione di un pozzo con sistema di pompaggio a energia solare e serbatoio di servizio a Homa Bay - Kenya • Costruzione di un pozzo d’acqua - Malawi • Progetti minori in Uganda, Camerun, Haiti, Libano e Tanzania «Il sostegno di Ampelos ODV in tutti questi progetti è stato possibile solo grazie all’aiuto e sostegno di tutti voi che ci avete dato fiducia in tutti questi anni e che ci auguriamo continui. Tutti noi di Ampelos vi auguriamo di trascorrere delle serene festività Natalizie sperando che il nuovo anno sia migliore di quello appena trascorso» scrivono sulla pagina facebook. Nelle foto: i lavori e l’inaugurazione del pozzo in Malawi. Per informazioni: info@ampelos.org, pagina facebook Ampelos Onlus, www.ampelos.org.

RACCOLTA TAPPI DELLA PROTEZIONE CIVILE DI CORNELIANO A FAVORE DI AMPELOS Continua la collaborazione tra l’Associazione di Protezione civile di Corneliano d’Alba e Ampelos ODV. Di recente i volontari della protezione civile hanno raccolto una grande quantità di tappi di plastica, conferiti a Benassi ambiente per

NEWS essere riciclati che poi dona ad Ampelos ODV un contributo per i progetti in Africa.

INCONTRI ONLINE ORGANIZZATI DALL’ASSOCIAZIONE ALEC L’associazione Alec organizza il ciclo di incontri di filosofia online. Giovedì 10 dicembre si è svolto su Zoom l’appuntamento “Pensiero del Novecento e Cristianesimo. Bloch e il ripensamento cristiano dell’escatologia e della politica”. Giovedì 17 dicembre alle 17.30, sempre online, è stata proposta una presentazione di alcune opere pittoriche sul tema “Verso il Natale. L’umanità di Maria nelle natività”. Relatrice è stata la professoressa Cristina Barale. L’appuntamento su Zoom è stato organizzato da Alec e dall’Ufficio Diocesano per la Cultura. L’associazione ha in programma un secondo ciclo di incontri a gennaio 2021. Per informazioni: info@associazionealec.it.

ANCORA RI-ABILI GRAZIE AI VOLONTARI DELL’ANNUNZIATA L’associazione Volontari dell’Annunziata di Busca propone il progetto “Ancora RiAbili 2020-2021”: trattamenti gratuiti di fisioterapia e supporto psicologico a persone anziane o in difficoltà. L’iniziativa è finanziata da Regione Piemonte. Per realizzarla i volontari sono stati opportunamente formati tramite un corso di formazione online, tenuto dalla psicologa Michela Re, sostenuto dal CSV.


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Appuntamenti L’associazione fino a Natale propone online un appuntamento con la geromotricità con la fisioterapista Giulia Garelli per continuare a fare movimento insieme. Sono disponibili sulla pagina facebook “Volontari dell’Annunziata – odv”. Per informazioni sul progetto Ri-Abili: volontariannunziata@gmail.com, 338-40.53.071 (Liliana).

CALENDARIO 2021 AVIS BRA, UNA MOSTRA ITINERANTE PIENA DI GENTILEZZA Il consiglio direttivo dell’Avis di Bra ha deciso di annullare la consueta serata di Natale, per rispettare le norme emanate dal Consiglio dei Ministri e contribuire così al contenimento del contagio da Covid-19. La consegna delle benemerenze ai donatori del 2019 e le votazioni per l’elezione del nuovo consiglio direttivo sono quindi rimandate a data da destinarsi. Sul sito www.avisbra.it si legge tuttavia dell’iniziativa: «Sulla scia del successo degli anni passati, anche per il 2021 abbiamo organizzato il contest fotografico per le 12 foto del calendario dell’Avis Bra. Il tema impegnativo, ma non poteva che essere così in un anno decisamente complicato: ”Istantanee di gentilezza”. Per partecipare unico requisito era essere fotografi appassionati purchè non professionisti. Ma la vera novità è stata un’altra. Volevamo che i migliori scatti pervenuti non rimanessero esclusiva dei donatori, destinatari dei calendari. Volevamo che il loro pubblico fosse più ampio e così ci siamo dette: perché non organizzare una mostra itinerante? E perché non farlo nei negozi che tanto hanno sofferto la chiusura nel 2020 e che tanto hanno bisogno di essere visitati? Con l’aiuto ed il patrocinio dell’Ascom Bra abbiamo raccolto le adesioni entusiaste degli esercenti. Saranno trenta gli scatti scelti ed immortalati su pannelli esposti nelle vetrine, la maggior parte nel centro braidese. Ma non è finita qui. Abbiamo pensato anche ad una “credenziale” ovvero un cartoncino che potrete farvi dare in sede Avis o dai negozianti stessi da compilare con i timbri dei negozianti che espongono gli scatti. Non sarà necessario fare acquisti, ma sarà una sorta di percorso itinerante cittadino alla ricerca di “istantanee di gentilezza” come se fosse un cammino di solidarietà che potrete fare nel periodo natalizio a partire dal 12 dicembre. Al termine del viaggio, consegnando la credenziale completa di tutti i timbri in sede Avis, un gentile omaggio per ringraziarvi della vostra partecipazione. I pannelli degli scatti saranno poi regalati agli autori sperando che possano inorgoglire loro, un po’ come lo siamo anche noi. Un ringraziamento doveroso va a loro che hanno partecipato al contest e si sono messi in gioco, all’Ascom Bra che ha patrocinato l’iniziativa, al nostro main sponsor la Banca di Cherasco, sempre attenta alle nostre iniziative ed al Gruppo Verrua, fiducioso alleato delle nostre idee. Il Comitato Calendario Avis Bra: Birgit, Gessica, Patrizia, Stefania e Valentina».

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NATALE AIL: TUTTO ESAURITO!

Sappiamo che eravate abituati a trovarci, in questi giorni, sulle piazze per offrirvi il nostro simbolo rosso delle Stelle di Natale. Quest’anno, come anticipato, non riusciamo ad esserci per l’emergenza Covid-19 e la dovuta responsabilità nei confronti di donatori e volontari. Avevamo messo insieme un piccolo catalogo di proposte alternative, compresi i “Sogni di cioccolata”, il simbolo della Stella di Natale rivisto in versione dolce. Il passaparola tra tutti voi, volontari e donatori, è stato un “uragano” di solidarietà ed affetto: al 7 dicembre ed è già andato tutto esaurito! Se qualcuno volesse prendere la Stella di cioccolata può trovarla anche su Amazon, una parte del contributo sarà comunque destinata alla sezione di Cuneo. Purtroppo non possiamo più aggiungere altri ordini per non rischiare di arrivare troppo vicini al Natale (alcuni prodotti, anzi, sono esauriti anche dal fornitore), ma la vostra donazione resta preziosa e possibile. Potete donare al link https://ail.cuneo.it/il-tuo-contributo/#donare. Il vostro contributo sarà destinato al 100% per il sostegno ai malati e al reparto di Ematologia di Cuneo. A chi ha già ordinato, chiediamo un po’ di pazienza perché siamo in attesa di alcuni prodotti che comunque vi abbiamo già tenuto da parte. Appena arrivano, vi contattiamo! Grazie a tutti, per non averci fatto mancare, ancora una volta, il vostro sostegno: insieme, piantiamo un buon seme, quello della speranza, particolarmente prezioso in questo periodo! Per contattare l’Ail Cuneo: 0171-69.52.94; 37034.05.038; info@ail.cuneo.it. Ail Cuneo

DONI DI NATALE BENEFICI PER IL “CENTRO DOWN CUNEO” Ampliata la proposta di cesti e calendari per finanziare il gruppo e la Cooperativa sociale I Ciliegi Selvatici di Verzuolo. Qualche golosa novità è in arrivo dal Centro Down Cuneo per scaldare l’atmosfera di questo Natale segnato così profondamente dalla pandemia. «Purtroppo saranno festività che in molti vivranno sottotono a causa delle preoccupazioni di salute di amici e famigliari ed economiche, in quanto sono tanti i nuclei famigliari le cui attività commerciali, disgraziatamente, hanno subito lo stop per il contenimento dell’emergenza sanitaria», commenta Andrea Selleri, presidente del Centro Down Cuneo. «Anche alcune delle nostre famiglie sono state provate duramente dalla pandemia e sono in molte ad avere difficoltà a proseguire le normali attività dall’autonomia alla logopedia, indispensabili per lo sviluppo e la crescita dei figli con Trisomia 21- continua Selleri -. L’associazione quindi si è mossa aggiungendo nuove proposte per le famiglie, prime


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Appuntamenti tra tutti le dieci sedute individuali con due professioniste (educatrice e musicoterapista oppure logopedista e musicoterapista) per i più piccoli. Proseguono inoltre, anche grazie al sostegno proveniente dalle raccolte fondi, i laboratori di autonomia con le educatrici. Purtroppo dopo alcune riunioni in presenza si è ritenuto opportuno spostare sul web una parte dell’attività a causa proprio dell’emergenza sanitaria. Per poter portare avanti queste attività ancora una volta ci affidiamo alla generosità dei nostri simpatizzanti che ogni anno ci dimostrano quanto tengono ai nostri ragazzi e bambini donandoci il 5 per mille o partecipando alle nostre iniziative benefiche. Viste le difficoltà del momento abbiamo quindi pensato opportuno dare maggiore scelta ai nostri amici e offrire, per Natale, una scelta più ampia di doni da mettere sotto l’albero, tutti firmati “Centro Down Cuneo”. Quest’anno quindi, oltre le cioccolate rosse del “Centro Down Cuneo” che da anni rallegrano le tavole di molto cuneesi e il calendario, giunto quest’anno alla sua terza edizione e che vede la partecipazione straordinaria dei “Marlene Kuntz”, sarà possibile aggiudicarsi un cesto con prelibatezze della “Cooperativa sociale I Ciliegi Selvatici’ di Verzuolo». Tre bellissimi regali che potranno fare la differenza e aiuteranno il Centro Down Cuneo a portare avanti le iniziative per ragazzi e bambini con Trisomia 21. Acquistando i cesti natalizi saranno due le realtà a beneficiarne poiché mentre una parte del ricavato andrà al Centro Down Cuneo il resto andrà alla Cooperativa sociale I Ciliegi Selvatici di Verzuolo in cui lavorano alcuni ragazzi con disabilità. Per maggiori informazioni sui cesti si possono chiamare i numeri 347-11.29.854, per le cioccolate 338-79.47.769, per i calendari 333-75.33.597.

FESTA DI NATALE ONLINE COL CENTRO RECUPERO RICCI L’associazione Centro recupero ricci La Ninna di Novello organizza una festa di Natale online, come diretta facebook, per il 20 dicembre. Ci saranno ospiti, artisti, musicisti e una tombolata. Avvisano dalla pagina facebook: « Se trovate un riccio in questa stagione recuperatelo e fatelo controllare da un centro o un veterinario. Non è normale che girino ancora adesso». Per informazioni: www.laninna.org, cell. 32409.80.940, pagina facebook “Centro recupero ricci La Ninna”.

BAMBINI PER I BAMBINI: CONCORSO DI FONDAZIONE MAGO SALES Esprimi un desiderio su chi e cosa vorresti avere (una persona, un oggetto, un desiderio) accanto a te in occasione di questo Natale 2020 e descrivilo con un pensiero o un disegno. Spediscilo a Mago Sales (info@sales.it) riceverai come pre-

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mio un ingresso gratuito al Museo della magia di Cherasco. Seguirà un sorteggio tra tutti i partecipanti di tre magici premi per le categorie bambini/ragazzi e adulti. Per informazioni: www.sales.it, cell. 360-48.09.02.

IL NATALE SOSPESO: INIZIATIVA DELLA CARITAS BRA DEDICATA ALLE FAMIGLIE BISOGNOSE DI AIUTO Riceviamo e pubblichiamo. A Bra “Il Natale Sospeso” è l’iniziativa solidale di un gruppo di privati in collaborazione con la Caritas di Bra. Un’idea presa in prestito al “caffè sospeso” consolidata pratica solidale campana. Tutti ci domandiamo come sarà il Natale 2020, la certezza è che daremo altre priorità. È questo il pensiero che ha spinto, uno tra gli ideatori di questa campagna, a smuovere gli animi con la solidarietà, il quale commenta: «Il pensiero di trascorrere le festività con tavole imbandite e doni sotto l’albero, mentre altre persone come noi non avranno questo privilegio, mi è parso insopportabile. Dovevamo fare qualcosa: a Bra circa 300 famiglie, e circa 1000 persone, tra le quali anziani e bambini, non avranno un pasto caldo e giocattoli per i propri figli. Così, insieme ad un gruppo di amici e con la collaborazione della Caritas di Bra, abbiamo organizzato la raccolta fondi per la campagna “Il Natale Sospeso” e chiediamo alla Comunità di contribuire con un piccolo apporto. Sarà una piccola goccia in un mare di necessità, tuttavia, se ognuno di noi farà una piccola rinuncia, può essere una consumazione al bar, un capo di abbigliamento, o un dono in meno ai nostri figli, forse qualcosa si può fare. Non pretendiamo chissà che, magari tutti insieme possiamo rendere migliore il Natale a chi, causa anche pandemia, si trova in una condizione di indigenza.” “In cosa consiste l’iniziativa?” “In collaborazione con La Caritas di Bra, intendiamo offrire il pranzo di Natale alle persone più indigenti e raccogliere


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Appuntamenti dei giocattoli per i loro bambini. I fondi raccolti verranno distribuiti alle attività di ristorazione di Bra che parteciperanno al progetto, col prezzo simbolico di 15 euro prepareranno e consegneranno il Pranzo così composto: Primo; Secondo + Contorno; Pane; Dolce. I giocattoli saranno distribuiti tramite la Caritas di Bra direttamente alle famiglie con figli minorenni. “Come si effettuano le donazioni?” Tramite la campagna di raccolta donazioni online al link gf.me/u/y9sgtu. Tramite i ristoratori che aderiscono alla campagna “Come sapremo l’andamento della campagna?” “Tramite il gruppo Facebook Bra Di Tutto Di Più di Enrico Sunda, vi terremo costantemente aggiornati sugli obiettivi raggiunti». La campagna chiude domenica 20 dicembre 2020.

PRESEPIANDO 2020 AI GIARDINI DELLA ROCCA L’associazione Amici dei giardini della Rocca di Bra ripropone l’iniziativa “Presepiando”: fino al 6 gennaio si potrà portare il proprio presepe nei giardini della Rocca, in piazza XX Settembre, a Bra, rispettando le norme anti contagio. La partecipazione è libera e gratuita. I presepi devono essere costruiti con fantasia e originalità e devono essere facilmente trasportabili e potranno essere posizionati liberamente negli spazi accessibili a tutti e in modo sicuro. Per informazioni: Amici dei Giardini della Rocca 347-18.99.259.

PRESEPE DI LUCE OFFERTO DA MANGANUM ODV L’associazione Manganum ODV ha realizzato un presepe di luce a cielo aperto a Mango, dal concentrico fino alle frazioni: 54 sagome luminose, di cui 23 realizzate quest’anno dai volontari, dei personaggi come angeli, pastori, musicisti

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in viaggio verso al collina dei Luis. Sulla sommità si può ammirare la capanna della Natività. Per contattare Manganum ODV: www.manganum.it, info@ manganum.it, pagina facebook “Manganum Associazione Culturale”.

ASPETTANDO NATALE CON IL CENTRO DON MARIO DESTEFANIS

L’associazione Centro don Mario Destefanis quest’anno ha dovuto rinunciare all’organizzazione della festa per gli anziani, che tradizionalmente si svolgeva l’8 dicembre e delle due mostre, di disegni e di presepi, che venivano allestite nel periodo delle festività. «Noi del Centro Culturale ci spendevamo per far vivere ai bambini e agli anziani e a tutti gli altri un Natale un po’ diverso, organizzando feste, mostre e momenti di aggregazione per poter vivere al meglio le festività» scrivono sulla pagina facebook. Proprio in quella sede virtuale, “Centro culturale Dmd” e sul sito internet www.donmariodestefanis.it (sezione biblioteca), allora, hanno deciso di pubblicare periodicamente alcune poesie, interviste, racconti sul Natale di poeti e scrittori «che ci aiutino a riflettere e ad avvicinarci con garbo a quel Bambinello che accetterà anche quest’anno di nascere in mezzo a noi per portarci pace, gioia e serenità» hanno scritto.

LETTURE DI NATALE L’associazione Vivere Cervasca quest’anno propone sul canale Youtube https://youtu.be/SrH2vNejnRQ dell’associazione le letture di Natale. I testi sono di Gianni Beraudo, Gianni Rodari, O. Henry, Camillo Brero, Erri De Luca. I volontari dell’associazione hanno scelto i testi da leggere, mentre le letture vengono svolte dalla compagnia Tib (Teatro in bottiglia) e da giovani collegati all’associazione. Per contattare l’associazione: info@viverecervasca.it, cell. 329-73.17.740.

UN DONO DI MENTEINPACE PER CONTRASTARE LA SOLITUDINE Il 2020 è stato un anno in cui le nostre attività associative sono state regolari sino alla fine di febbraio e poi si sono ridotte ai contatti telefonici. Niente più gite, né pranzi sociali, né proiezioni di film al Parco “La Pinetina”. L’unica cosa che si è riusciti a fare è la pubblicazione di un libro (edito dalla casa editrice Nerosubianco) sulla prima ondata della pandemia, in cui sono raccolti scritti di volontari, utenti, familiari oltre che articoli provenienti da varie newsletter di altre associazioni alla nostra mail e pubblicati sul nostro sito. Questo Natale MenteInPace ha deciso di fare un regalo a quegli utenti, seguiti dal Centro Diurno del Servizio di Salute Mentale di Cuneo, che avevano preso parte alle attività da noi organizzate e che vivono soli. Saranno pacchi “personalizzati” perché si cercherà di esaudire gli interessi, le inclinazioni di chi riceve. Così chi si diletta tra i fornelli potrà ricevere un libro di cucina, chi ama l’arte un


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Appuntamenti bonus per comprare specifici volumi, chi ama sferruzzare potrà avere gomitoli o un caldo berrettone e via dicendo. Li porteremo direttamente, cercando di fermarci per fare due parole nel rispetto delle misure di sicurezza. Lo faremo perché pensiamo che il Natale debba essere, malgrado tutto ciò che sta accadendo, una festa in cui ci si scambia affetto, vicinanza ed emozioni e non solo regali. Questi sono importanti per sottolineare l’attenzione che si ha per gli altri ma non sono indispensabili. E soprattutto l’amore per gli altri non lo si misura in Euro; anche un regalo semplice, ma dato con il cuore può fare la differenza. La differenza fra un Natale passato in triste solitudine ed uno vissuto sapendo che qualcuno ti ha pensato. Per contattare l’associazione: 0171-66.303, www.menteinpace.it. MenteInPace

UN CLIC PER AMICO SPORT CUNEO Pronti che si parte! “Armati” di mouse, pc, tablet o semplicemente smartphone, ovvero quello che teniamo in mano per lungo tempo durante la giornata e che questa volta può davvero significare tanto per alcuni atleti speciali; speciali perché nella vita hanno avuto qualche problema in più rispetto alle altre persone nel farsi riconoscere abili, ma con tantissime abilità e capacità.Loro sono i simpaticissimi atleti dell’Asd Amico Sport, soprannominati anche “i portatori sani di sorrisi” e oggi, più che mai hanno bisogno di tutti noi; chi può fare a meno dei loro sorrisi? Nessuno, credo! Quindi forza, facciamo squadra tutti insieme a suon di voti! Basta infatti, un semplice voto e chiunque di noi potrà aiutare questi ragazzi a partecipare all’assegnazione di una parte dei 200.000 euro che saranno donati da UniCredit. UniCredit rinnova quindi il suo impegno solidale con il progetto “1 voto, 200.000 aiuti concreti”, per donare un contributo importante alle Organizzazioni Non Profit italiane; si parte il 2 dicembre e si concluderà il 31 gennaio 2021, con i voti e le donazioni che quest’anno prevedono anche la possibilità “Plus”, per incrementare i voti. Perché votare per Amico Sport? Per permettere che il sogno chiamato Open Space accanto alla palestra “P. Mosconi”, ovvero uno spazio aperto dove ci si potrà incontrare, giocare, far festa, insomma vivere, si possa concretizzare. Allora cosa stai aspettando, vota anche tu per Amico Sport e vinciamo tutti insieme! Per contattare Amico Sport Cuneo: www.amicosport.org, cell. 347-06.89.177. Amico Sport Cuneo

SCATOLE DI NATALE: INIZIATIVA DEI CAV Pubblicato sul sito www.cavsavigliano.org. Bastano una scatola di scarpe, un po’ di carta natalizia, un pizzico di fantasia e tanta voglia di regalare un sorriso a chi ne ha più bisogno. Sono sufficienti questi pochi “ingredienti” per partecipare all’iniziativa natalizia congiunta che

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i Centri di Aiuto alla Vita di Cuneo, Fossano, Saluzzo e Savigliano hanno deciso di condividere e proporre insieme, in questo Natale nel quale, nonostante tutto, non deve assolutamente mancare l’attenzione al prossimo, all’ultimo, al più debole. L’iniziativa si chiama “Scatole di Natale” ed è stata proposta dall’associazione “La favola di Marco Onlus” che si è ispirata a un progetto analogo ideato da alcuni volontari della città di Milano: ha poi coinvolto il Centro di aiuto alla vita - Cav di Fossano e alcune cittadine fossanesi e poi è stata accolta anche dagli altri Cav del territorio. Che cosa devi fare? Prendi una scatola delle scarpe e mettici dentro - Una cosa calda (guanti, sciarpa, cappellino, maglione, coperta) - Una cosa golosa - Un passatempo (un libro, una rivista, matite, un settimanale di enigmistica) - Un prodotto di bellezza (crema, bagnoschiuma, profumo, spazzolino) - Un biglietto di auguri, perché le parole valgono anche più degli oggetti. Quando la scatola è pronta, rivestila di carta natalizia e decorala e non dimenticarti di scrivere sopra a chi è destinata tra uomo, donna e bambino (specificando in questo caso anche la fascia d’età). Qualche indicazione: per gli adulti, la cosa calda e il passatempo possono essere usati purché in buono stato, il prodotto di bellezza e il pensiero goloso naturalmente nuovi; per i bambini, le caramelle saranno apprezzatissime (!) così come un dentifricio o spazzolino specifico per loro. Ovviamente ogni famiglia può fare più di una scatola, è un’attività bellissima da fare insieme ai bambini per renderli partecipi dell’importanza di un gesto di solidarietà. Le scatole verranno distribuite in parte agli utenti dei Cav e in parte alle persone più bisognose delle realtà che ci circondano: saranno un piccolo gesto che saprà rendere un po’ più leggero il cuore di tante persone in occasione di questo Natale! E una volta che la scatola è pronta? Consegnala al Cav (e non solo) della tua città. Ecco le indicazioni per ciascuno dei Centri coinvolti: chi fosse impossibilitato a recarsi nei luoghi e negli orari indicati (qualora, per esempio, risieda in Comuni diversi) può contattare i singoli referenti e concordare come fare per la consegna. Cav di Savigliano - È possibile consegnare le proprie scatole ogni mercoledì mattina dalle 8.30 alle 11.30 presso la sede di via Danna 7, a Savigliano. Fino a mercoledì 23 dicembre. Informazioni: 338-19.27.148. Cav di Cuneo - È possibile consegnare le proprie scatole presso la sede di Mons. Peano 8B, a Cuneo contattando anticipatamente i responsabili. Informazioni: 35341.62.258.


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Appuntamenti Associazione La Favola di Marco in collaborazione con Cav di Fossano - È possibile consegnare le proprie scatole presso la panetteria Fior di Pane (via Guglielmo Marconi 87, Fossano) e presso la Bottega Equosolidale Colibrì (via Garibaldi 8, Fossano) in orario di negozio e presso la sede del centro contattando i responsabili. Per informazioni: 339-56.65.358. Cav di Saluzzo - È possibile consegnare le proprie scatole ogni martedì e giovedì mattina dalle 9 alle 12 presso la sede di via Parrà 7B, a Saluzzo. Fino a martedì 22 dicembre.

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Foto dell’Associazione per gli studi su Cravanzana: presepe realizzato dai volontari.

Per informazioni: 348-77.73.282, 349-23.21.272.

I VOLONTARI DI AIDO PIEMONTE RICORDANO I BEI MOMENTI PASSATI Anche se per il 2020 non è permesso organizzare eventi legati al Natale i volontari di Aido Regione Piemonte ricordano con dei video sulla pagina facebook “Aido Regione Piemonte” i bei momenti degli anni passati.

SCATTI NATALIZI Come da tradizione, anche se il numero di iniziative natalizie è inferiore rispetto agli altri anni pubblichiamo alcune fotografie. Foto degli allievi della scuola dell’infanzia di Valle Talloria.

Foto dell’Associazione di Protezione civile di Corneliano d’Alba ODV

QUESTO È IL DONO ITINERANTE! Riceviamo dalla Consulta comunale del volontariato di Alba. Ce ne sono cinque in tutto (due per l’area socio assistenziale perché sono in tanti) ed ognuno porta il nastro del colore di un’area della consulta: GIALLO per l’area socio assistenziale e sanitaria BLU per l’area culturale e ricreativa VERDE per l’area ambientale e protezione civile PORPORA per l’area cooperazione internazionale e diritti umani Questo Dono rappresenta quello che desideriamo per la nostra consulta: conoscerci, donarci l’uno all’altro e creare occasioni di scambio attraverso la raccolta delle idee e delle prospettive di ciascuna associazione. Come funziona il Dono itinerante: 1) Il dono funziona solo se viene donato 2) Il primo passaggio sarà tra la presidente della consulta Wilma e i referenti di ciascuna area della consulta 3) Ogni referente di area metterà in circolo il dono, passandolo ad una delle associazioni della propria area. 4) Ogni associazione che riceverà il dono prenderà uno dei nastrini presenti nel pacchetto e barrerà il proprio nome nella lista delle associazioni allegata. 5) Successivamente ogni associazione dovrà scrivere un pensiero, un obiettivo per l’anno nuovo o un augurio, staccando uno dei biglietti che troverà allegati sul Dono! 6) Infine l’associazione richiuderà il pacchetto e lo passerà ad una delle altre associazioni della lista che non l’ha ancora ricevuto. 7) L’ultima associazione che riceverà il dono, lo dovrà riconsegnare al referente dell’area, il quale si occuperà di condividere tutti i messaggi lasciati, con il coordinamento della consulta. 8) Tutto questo…entro Natale 2020! Ce la faremo? Non vediamo l’ora di far girare il Dono itinerante!


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LA CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ

FILM E VOLONTARIATO La cultura della solidarietà trova espressione in forme molteplici. Anche i film possono, direttamente o implicitamente, trattare o allacciarsi a temi che hanno a che fare con valori, storie, eventi, reazioni legati al bene comune, al volontariato, alle relazioni di aiuto. Su ogni numero della rivista pubblicheremo un contributo del professor Pier Mario Mignone, esperto in materia e presidente di “Alba international film festival”. Su questo numero la recensione del film “Le nevi del Kilimangiaro”. LE NEVI DEL KILIMANGIARO Robert Guédiguian è uno sceneggiatore, regista e anche produttore marsigliese: il luogo di origine, vasto e variato agglomerato di vicende umane, è tutt’altro che irrilevante perché è lì che il regista ambienta gran parte delle sue storie di empatia umana e solidarietà di prossimità. Diciamo come naturale sbocco della sua militanza nel Partito Comunista Francese, concretizzatosi sin dai primi anni ’80 in una intensa attività filmica. Anche professionalmente, l’espressione “di prossimità” ha un senso concreto, tra l’altro, nell’affidarsi a maestranze e soprattutto attori del proprio ambito, primariamente la moglie Ariane Ascaride, che sono diventati compagni di “viaggio” in ogni nuova esperienza produttiva, una sorta di troupe/micromondo referenziale in evoluzione negli anni, che invecchia insieme ai personaggi, e dà voce e volto a chi socialmente non è neanche visibile. Il tredicesimo film, Le nevi del Kilimangiaro (Francia, 2011, 105’, - nessun riferimento al racconto di Hemingway, semmai alla canzone di Pascal Daniel, la preferita dai due protagonisti) è la storia di operai e sindacato, crisi economica e problematiche famigliari in un quartiere di Marsiglia. Guédiguian ha preso spunto da una poesia di Victor Hugo, Les pauvres gens: dissolta la coscienza di classe, in disuso il concetto di proletariato, rimane soltanto la realtà della povera gente. Michel, sindacalista, e sua moglie Marie-Claire hanno una vita dignitosamente felice tra molti amici, figli e nipotini, in cui affetto e solidarietà sono tutt’uno. Complici molti barbecue sul terrazzo. Ma la crisi morde, e nella lista dei venti operai da licenziare, Michel ha messo anche il suo nome, che viene estratto insieme agli altri. Però gli amici non demordono: una colletta

regala loro i soldi per un viaggio nel Kenya per vedere le nevi del Kilimangiaro, ed è subito festa comune. Guastata poco dopo da una rapina di due uomini mascherati. Il trauma diventa presto un dramma etico quando Michel scopre, da una traccia su un fumetto, che il rapinatore è un operario licenziato insieme a lui: abbandonato da tutti e con due fratellini da mantenere. Potrebbe essere la fine dell’idea di solidarietà, di condivisione comunitaria, una sconfitta dolorosissima sul piano ideologico ed esistenziale per cui si era vissuto e combattuto fino ad PIER MARIO MIGNONE

allora. Ma Michel e Marie-Claire hanno un’etica vissuta molto profonda e radicata nel tempo, che riesce ad andare oltre… Uno schiaffo involontario innesca tutta una re-visione della propria vita, dei valori per cui si è vissuti, il destino di due bambini mal capitati, la disoccupazione e il carcere che scatenano la dolorosa percezione della perdita della propria dignità, moralmente reciproca. È “sentire” l’altro oltre il diritto, e al di là di ogni “contratto” sociale o convenzione etica, che si esprime e si concretizza nella pratica delle scelte solidali di Michel e Marie-Claire, l’urgenza di fare qualcosa per risolvere il malessere. Generosamente, perché moralmente ineludibile, senza contropartite nè gloria mediatica o peso fatalistico, anzi con un senso di levità del quotidiano quasi gioioso del vivere partecipato. Un cinema operaio che va oltre il disincanto o la denuncia, cerca altri sbocchi che partendo dalla “fragilità” dei protagonisti li portano a trovare la forza per una scelta personale risolutiva ma spontanea, esemplare e come tale contagiosa. Si spera. Pier Mario Mignone

Frequenta come borsista di Ca’Dolfin l’Università di Venezia “Ca’ Foscari”, dove si laurea in Lingue e Letterature Straniere (Inglese e Americano). Insegna Inglese al Liceo Ginnasio “Govone” di Alba e poi al Liceo Scientifico “Cocito”. Nel contempo si occupa di Cinema, fondando alcuni Circoli del Cinema (aderenti all’Unione Italiana Circoli del Cinema, di cui è stato presidente per alcuni anni e di cui è tuttora consigliere). Unitamente a pubblicazioni varie, tiene incontri di cultura massmediatica per scuole, enti pubblici e privati, college, in Italia e all’estero. Ha svolto pure attività di group leader per studenti di vacanze-studio nel Regno Unito, Irlanda e Stati Uniti, iniziando altresì un’intensa produzione video documentaristica tuttora in piena attività. È stato tra i fondatori di Alba international film festival, di cui è attualmente presidente, e ha fatto parte di alcune giurie in festival internazionali.


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CREATIVITÀ E SOLIDARIETÀ

CREATIVITÀ E SOLIDARIETÀ: LIBRI, POESIE, RACCONTI Sulle pagine di Società Solidale diamo spazio alla creatività della solidarietà. Pubblichiamo poesie, segnalazioni di libri, racconti inviati dai volontari o che trattino temi relativi al non profit. Su questo numero parliamo di una canzone per i volontari, proponiamo una fiaba di Fiorenza Adriano e due disegni di Miranda Ciravegna. UNA CANZONE PER LA CROCE BIANCA DI CEVA Un omaggio per i volontari «Dopo aver ascoltato la canzone “Hallelujah” di Alessio Cavallo che anticipa il suo disco, ho deciso lavorare con lui e pensare di dedicare

una canzone per volontari e dipendenti della Croce Bianca di Ceva. Vuole essere un modo singolare per elogiare i volontari e dipendenti che quotidianamente fanno servizio gratuito per la popolazione. E la canzone vuole essere un regalo

di Natale per i volontari e dipendenti, persone che si svolgono servizio senza chiedere nulla se non un sorriso soppratutto in questo particolare momento che tutti stiamo vivendo il Covid. Il popolo dei volontari in Italia è un esercito ma questo esercito al posto delle armi usa tanta professionalità, guanti e mascherine e cerca di portare un sorriso dove si può». Questa l’idea di Filippo Dapino presidente della Croce Bianca di Ceva per omaggiare le tante persone che in modo volontario prestano la propria opera gratuita al servizio del prossimo, di chi ne ha bisogno. Il Natale si avvicina e Dapino dopo aver ascoltato i lavori musicali del giovane musicista cebano Alessio Cavallo ha pensato a questa iniziativa. La canzone “Grande come sei tu” è stata scritta da Massimo Spinetti che è anche produttore ed è appunto interpretata dal cebano Alessio Cavallo; si può prenotare dal primo dicembre su Apple music e dal 10 dicembre su tutte le piattaforme digitali di musica oltre a YouTube. Alessio Cavallo: «Io faccio il cantante solo per passione, ma vorrei che un giorno diventasse la mia professione. Sono molto felice di aver partecipato a questo progetto insieme alla Croce Bianca di Ceva». Debora Sattamino

NATALE CON IL TOPOLINO Il topino si affaccio dal suo buco e guardò fuori. Vide il solito pavimento di legno, il tavolo su cui il vecchio aveva consumato il pranzo, la sedia scostata e il vecchio che dormiva


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su una poltrona accanto al camino acceso. In braccio aveva una grossa gatta nera con il pelo lungo, un animale magnifico con certi occhi verdi da far tremare anche un esercito di topi. La gatta dormiva raggomitolata in braccio al padrone. Il vecchio dopo pranzo non spazzava subito il pavimento ma lasciava il lavoro per dopo e cedeva subito al bisogno di riposarsi. Il topino lo sapeva bene e usciva dal suo buchetto per andare a mangiarsi le briciole cadute sotto il tavolo. Poca roba, ma lui era così piccolo che gli bastavano. A volte trovava anche croste di formaggio che il gatto non aveva mangiato ed era una festa. Si trattava di uscite molto pericolose per via del gatto e sarebbe forse venuto il brutto giorno in cui l’animale si sarebbe svegliato e lo avrebbe visto. Finora era stato fortunato, ma sempre con l’ansia, con la paura e il rischio. Un giorno fu invece il vecchio a svegliarsi e a vederlo lì sotto il tavolo, intento a rosicchiare. Il topino non si accorse di essere stato scoperto, perché l’uomo rimase immobile.

Non aizzò il gatto, non fece alcun movimento. Il giorno dopo il vecchio dormiva da solo e la gatta non c’era. Era stata chiusa fuori e, dopo qualche miagolio di protesta, era andata a dormire da qualche parte in cortile. Da quel giorno il topolino fu più tranquillo e trovò sempre sotto il tavolo qualche bella briciola in più. Spesso dal vecchio arrivava qualche vicino a vedere come stava e a fare due chiacchiere. Si era in inverno, anche se non c’erano ancora state nevicate e il cielo appariva costantemente sereno. Venne Luigia, una sua vicina, per invitare il vecchio a casa sua per il pranzo del giorno di Natale. Il vecchio rifiutò l’invito: “Vi ringrazio tutti”, disse, “ma sai che noi anziani abbiamo le nostre abitudini. Io mangio e poi mi stendo a fare il mio pisolino, se no non sto bene. E poi mangio poco e non sono abituato a stare tanto in compagnia. Fatevi un buon Natale, passerò magari a trovarvi nel pomeriggio.” Luigia provò ad insistere, ma inutilmente. La brava donna allora, in pena per la solitudine del vecchio, la mattina di Natale arrivò da lui con

una bella torta di mele e un piatto di tagliatelle solo da scaldare. Il vecchio ringraziò e le disse di essere fortunato ad avere dei vicini come loro. Fecero due chiacchiere e si scambiarono gli auguri. Poi Luigia se ne andò e l’uomo apparecchiò e mangiò il suo pranzo di Natale da solo e serenamente, al calore non solo del suo camino, ma anche della premura affettuosa dei suoi vicini. Dopo pranzo però fece una cosa insolita: non andò a buttarsi sulla poltrona per riposarsi. Prese invece la sua gatta e la giacca e uscì per una passeggiata. Il topolino si affacciò al suo buco e vide la stanza insolitamente deserta. Ma quello che trovò davanti al buco lo riempì di gioiosa meraviglia. C’era un piattino pieno di quello che a lui parve un grosso ben di Dio. Pane, formaggio e un pezzo di deliziosa torta di mele. Mangiò a più non posso, finché fu pieno da scoppiare. Quello che rimase se lo portò nella tana come provvista e così per un po’ di giorni non fu più costretto ad uscire. Tornò il vecchio dalla sua passeg-


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giata, insieme a Salomè, la sua gatta. Il cielo si era fatto nuvoloso e nell’aria immobile si sentiva l’arrivo della neve, come in ogni buon Na-

DISEGNARE LA SOLIDARIETÀ

Disegno realizzato da Nicola Di Blasi dell’associazione Bottega di Elia.

Due disegni di Miranda Ciravegna sui valori dell’amicizia e della vicinanza e sulla forza che la solidarietà sa donare.

tale che si rispetti. Il vecchio trovò il piattino del topo vuoto e sorrise pensando che era proprio un bel Natale, mentre i primi fiocchi cade-

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vano danzando nell’aria. Il mondo era in pace.

Fiorenza Adriano Presidente Fate gli gnomi


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Comunicare nel Sociale

a cura di Giorgia Barile

Nel mondo della solidarietà attraverso la comunicazione È la rubrica dedicata alla comunicazione sociale, una navigazione nel mondo dei mass e social media locali, nazionali e internazionali, dal punto di vista della solidarietà. Ciò che qua e là, dunque, il Volontariato propone attraverso i diversi canali, ma anche spunti di riflessione sulla comunicazione stessa.

LE WEB NEWS DI SOCIETÀ SOLIDALE DI NOVEMBRE

La seconda ondata dell’emergenza sanitaria ha profondamente condizionato le attività delle associazioni di volontariato. molte hanno dovuto reinventarsi per non trovarsi del tutto bloccate. Altre invece hanno dovuto far fronte a una crescita esponenziale delle richieste di aiuto. Nel web giornale di novembre si racconta come il Covid-19 abbia trasformato il volontariato in provincia di Cuneo. Di questo e altro si parla nell’appuntamento mensile del Web tg, completamente realizzato dall’ufficio stampa del CSV. Il web giornale è online sul sito CSV e sulla pagina Facebook. Per informazioni: ufficiostampa@csvcuneo.it.

OSCAR DI BILANCIO: TUTTI I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2020

Si è tenuta in diretta streaming la Cerimonia di Premiazione della 56esima edizione dell’Oscar di Bilancio, il Premio annuale promosso da Ferpi e organizzato in collaborazione con Borsa Italiana e Università Bocconi. 287 candidature, un numero che cresce, edizione dopo edizione, e testimonia l’interesse delle imprese per una rendicontazione virtuosa come vero e proprio asset di competitività. L’evento, coordinato da Luca Testoni, Direttore di EticaNews, oltre a premiare i vincitori della 56esima edizione, è stato anche l’occasione per una visione di scenario globale, grazie ai contributi di due personaggi di rilievo: Jesus López Zaballos, presidente Effas - European Federation of Financial Analysts Societies e Chiara Del Prete, presidente Efrag - European Financial Reporting Advisory Group. I Vincitori - In questa edizione sono assegnati Premi in sette Categorie – tra cui, novità di quest’anno, quella riservata ai bilanci presentati dagli Enti Locali – e tre Premi speciali. Grandi imprese: Ftse Mib Poste italiane Medie e piccole imprese quotate: Fincantieri Imprese finanziarie quotate: Assicurazioni Generali Imprese ed enti finanziari non quotati: Banca Etica Fondazioni erogatrici: Fondazione Cariparo

Imprese sociali e associazioni non profit: Save the children Italia Enti locali: Comune di Peschiera Borromeo Oscar per la comunicazione: Cirfood Oscar per l’Integrated Reporting: Comune di Sasso Marconi Oscar per la DNF (Dichiarazione Non Finanziaria): Gruppo Eni. L’Oscar di Bilancio - Contribuire alla diffusione della cultura della buona comunicazione e della trasparenza è forse il più importante degli obiettivi che Ferpi si pone con l’Oscar di bilancio, che annualmente premia le aziende più virtuose nell’attività di reporting e nella cura dei rapporti con gli stakeholders. Il Comitato promotore vede, accanto a Ferpi, Borsa Italiana e Università Bocconi, mentre altre realtà hanno collaborato alla realizzazione dell’edizione 2020 dell’evento, quest’anno giocoforza previsto online, a diverso titolo. Dalle associazioni partner – Aiia, Anci, Andaf, Anima per il Sociale nei Valori d’impresa, Csr Manager Network, Gbs, Fondazione Oibr, Fondazione Sodalitas, Nedcommunity e Odcec (Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Milano) – ai Corporate Partner – L’Eco della Stampa, Secursat e Arti Grafiche Boccia – fino al Gift Partner, Genuina. La visione internazionale - Per Jesus López Zaballos, il cambiamento legato all’integrazione di criteri extra finanziari nella finanza tradizionale è stato molto rapido e oggi sono sempre di più gli investitori che si pongono domande sulle organizzazioni nelle quali investono, chiedendosi se sono stati rispettati gli obiettivi di sostenibilità. La realtà è che oggi chi investe in modo sostenibile, e lo fa in modo trasparente, sarà più competitivo. Chiara Del Prete ha voluto invece sottolineare il passaggio in atto dal concetto di contabilità a quello di comunicazione finanziaria. Tra le novità, una maggiore interconnessione tra informativa finanziaria e non finanziaria, lo spostamento di attenzione dalla performance alla responsabilità, il cambiamento prodotto dall’impatto della tecnologia sull’attività di reporting. E sono moltissime – ha aggiunto – le iniziative di politica pubblica europea in corso che premono per efficientare il sistema informativo legato alla sostenibilità. Trend - Assodato che il bilancio ha un valore sempre maggiore per tutte le organizzazioni, testimoniato dal numero crescente delle imprese candidate al Premio – quest’anno 287 – in molte rendicontazioni è evidenziata la mappatura degli stakeholder e segnalato il loro coinvolgimento nell’ascolto, nel dialogo e nella definizione delle strategie dell’organizzazione. Si registra un impegno a migliorare ulteriormente la disclosure e la qualità delle informazioni fornite. Crescono, nei bilanci, i riferimenti all’Agenda 2030 come chiave di lettura dell’attività dell’organizzazione, a dimostrazione di come è aumentato l’impegno delle imprese in ambito sociale e ambientale. Valori premiati, e che a loro volta premiano, anche economicamente, le aziende che li mettono in atto. Fonte: www.ferpi.it.


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B Š bottini.eu

N. 3 / 2020 | SocietĂ Solidale



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