Società Solidale n. 3/2020

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N. 3 / 2020 | Società Solidale

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TESTIMONIANZE DI VOLONTARIATO

STORIE DI VOLONTARI DI TUTTI I GIORNI Il volontariato è una risorsa quotidiana, una linfa per la collettività che ogni giorno opera per realizzare il bene comune. Come recitava lo slogan di una campagna pubblicitaria di “Pubblicità Progresso” del 1991, il volontariato è “Lo straordinario di ogni giorno”. Così sulle pagine di Società Solidale vogliamo raccontare le storie comuni dei volontari, non soltanto quelle legate a particolari fatti o sfide, ma quelle quotidiane perché se ogni vita vale la pena di essere narrata, ancor più ogni attività solidaristica merita spazio. Su questo numero raccontiamo di Aldo Giamello, volontario di Saluzzo che quando si è ritirato dal lavoro ha scelto di attivarsi per la comunità e di Alberto Verardo che con un gruppo di amici ha creato un’associazione per valorizzare una frazione. DOPO LA PENSIONE IL VOLONTARIATO, LA STORIA DI ALDO GIAMELLO «Sono Giamello Aldo, ho 74 anni, sono sposato con Franca, ho una figlia Cinzia e una nipotina di nome Elisa. Ho lavorato nel Comune di Saluzzo (qualifica vigile urbano) per 10 anni, poi per 25 anni presso le Cartiere Burgo di Verzuolo (qualifica addetto portineria, autista di direzione ed impiegato logistica). Sono andato in pensione nel 2002… ho iniziato a fare volontariato nel 2005». Come si è avvicinato al mondo del volontariato e che cosa l’ha spinta a fare volontariato? Mi sono avvicinato al mondo del volontariato perché avevo molto tempo libero e sono stato consigliato da colleghi che già operavano in varie associazioni di volontariato. In quali ambiti è attivo come volontario e quanto tempo ci dedica? Come volontario svolgo il mio servizio presso: la Rsa Tapparelli di Saluzzo dove dedico circa 15 ore mensili. Mi occupo di fare commissioni e varie attività. Inoltre come volontario Avo, nell’ospedale di Saluzzo, reparto di Oncologia. Il tempo impiegato circa 15 ore mensili per l’accoglienza dei pazienti. Inoltre sono attivo nel sindacato Cgil Spi lega di Saluzzo a cui dedico circa 20 ore tra permanenze e assemblee varie.

Adesso è ripresa l’attività di volontario? Dal mese di giugno è ripresa l’attività presso la residenza Tapparelli solo per commissioni, quindi senza entrare nei reparti di degenza. Non è ripartita l’attività all’ospedale di Saluzzo in quanto il reparto è stato trasferito presso l’ospedale di Savigliano, quindi come volontario Avo sono fermo. Alla Cgil sono riprese le permanenze a fine settembre. Che cosa è riuscito a fare durante il lockdown? Durante il lockdown tutte le attività di volontariato si sono bloccate, gli unici contatti possibili si sono realizzati online tramite Zoom. Per fortuna so usare il computer e WhatsApp.

Consiglierebbe ai giovani di fare volontariato? Il posto dove potrei consigliare ai giovani di fare volontariato è presso la residenza Tapparelli perché potrebbero portare sorrisi e parole di aiuto a coloro che sono ricoverati nella struttura anziani.


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