X Inside Magazine Numero 55

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MXGP 2017 Olanda - Lettonia - Germania- Francia European Supermoto

Speciale ENDURO GP Spoleto

Ca Len dar 2017 Giorgia MX

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NUMERO

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EDITORIALE

Questo mese è tristi chi ha lasciato un altro grande pilota: Nicky Haiden.

L’americano se è andato per colpa di un incidente in bicicletta.

Noi lo avevamo potuto vedere da vicino nel 2008 durante gli X Games, Nichy avrebbe corso nella supermoto e qualche giorno prima su di una pista in California lo abbiamo visto derapare come un matto con la sua tutta Repsol Honda ufficiale, persona semplice e molto disponibile.

Me lo voglio ricordare così che metta la moto di traverso.....Buon viaggio campione......

Tornando al gare Antonio Cairoli è il nuovo leader della classifica e con gare intelligneti sta aumentando il margine sugli inseguitori.

Gajser in Francia non ha corso dopo i postumi della botta rimediata in Germania.

Il Mondiale è sempre più interessante con Desalle rinato, vittoria in Francia, Paulin costante ed ora secondo in classifica e Nagl che torna al vertice e non dimentichiamo Herlings che in Lettonia ha dominato.

Un campionato bello e avvincente e ne vedremo delle belle fino a fine stagione!

Un saluto e gasssssssssssss sempre a stecca!!!!!

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CONTENUTI MXGP 2017 Germania - Francia Olanda - Lettonia Enduro GP European SM Scott Google Limited Edition

PARTI IN POLE POSITION NEL 2017

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GP mxgp france

Testo e Foto Davide Messora

Il mondiale motocross ritorna ad Ernèè dopo una pausa di una stagione.

La Francia è terra di passione per il Motocross e si capisce anche per i tanti piloti e di ottimo livello che prendono parte al Mondiale.

Come spesso avviene i transalpini si esaltano quando corrono in casa e anche in questo 2017 è stato così.

Domenica mattina la notizia che Tim Gajser non avrebbe corso è arrivata con uno scarno comunicato di Honda, lo sloveno nelle qualifiche del sabato ci è sembrato in difficoltà e nella manche si è adirittura ritarato.

Il pilota insieme al team ha deciso di non peggiorare le cose correndo, la pista di Erneèè è molto tecnica e correrci non essendo al 100% può essere rischioso.

Altra tegola infortunio riguarda Tm Racing e Samuele Bernardini, il giovane pilota toscano si è procurato la rottura del legamento crociato nella seconda manche in Germania ma non si poteva capire che l’infortunio fosse così grave. Solo dopo la gara francese si capirà come procedere per far tornare Bernadini al più presto alle gare.

Antonio Cairoli non si è fatto sfuggire la giotta occassione di aumentare i punti sul suo avversario diretto.

Il Tony nazionale ancora una volta è stato fantastico anche se non ha vinto è salito sul secondo gradino del podio e dalla sua espressione abbiamo potuto capire che non era troppo contento.

In gara 2 ha commesso qualche piccolo errore e non è riuscito a dare la zampata decisiva per portarsi a casa la vittoria.

Grande protagonista della giornata Clement Desalle che si può dire di essere tornato veloce e grintoso.

Già dal sabato si è capito che poteva essere un osso duro, l’ufficiale Kawasaki ha vinto la manche in qualifica restando in testa dal primo all’ultimo giro.

In gara 1 non è riuscito a replicare al bella gara del sabato complice anche una partenza complicata.

A tornare alla vittoria è Nagl che quando riesce a partire davanti e prende il suo ritmo è difficile per gli avversari riuscire a contenerlo.

Ottimo Van Horebeek che per gran parte della gara ha occupato la seconda piazza ma a due giri dalla fine ha sbagliato lasciando il via libera a Cairoli.

In gara 2 Antonio è un fulmine al via ma la sua leadership dura un paio di giri, Clement prende la testa e un buon vantaggio.

Paulin che spinto dal pubblico prima passa Cairoli e poi si mette nella scia di Desalle e ci arriva molto viicno ma non basta per poterlo attaccare.

Desalle vince manche e Gp il primo per lui quest’anno dopo alcuni podi.

La classifica del Mondiale recita così Cairoli 247 Paulin 297 Desalle 289 Gajser 261 Van Horebeek 261 Questi i primi 5 e sono i piloti che secondo noi possono puntare alla vittoria finale però non dimentichiamo Herlings a 253......

GP mxgp GERmany

Testo e Foto Davide Messora

IL GP di Germania è la prima tappa del mondiale che si corre su terreno duro poi diverse gsre su fondo sabbioso. L’organizzazione insieme al motoclub locale hanno dovuto lavorare come matti per rispristinare la pista dopo che venerdì sera un nubifragio ha letteralmente allagato sia la pista che il paddock.

Sulla pista tedesca Antonio Cairoli è sempre andato fortissimo, ricordiamo che i fondi duri non sono proprio la sua specialità, e anche in questo 2017 si è portato a casa la vittoria.

Ma la sua vittoria non è stata così scontata ha concluso a pari punti con Herlings che in gara 1 è stato velocissimo e in gara 2 dopo una brutta partenza ha recuperato come un matto fino alla seconda posizione e se non fosse partito male avremmo visto tutta un’altra gara.

In Germania Tim Gajser dopo aver ottenuto tempi fantastici in prove e nella manche essere stato in testa per due giri è di nuovo caduto picchiando forte.

Il pilota HRC da troppe gare sta assaggiando la terra, e se mettiamo insieme anche la rottu-

ra della clavicola non è fatto un buon periodo per Honda.

Nella MX2 vittoria per Jeremy Seewer il pilota ufficiale di Suzuki alterna grandi gare come quella in Germania dopo gare opache a completare il successo degli uomini di Stefan Everts il secondo posto di Lawrence.

Pauls Jonas chiude terzo e mantiene la leadership del campionato.

La MX2 è molto incerta con tanti piloti che si possono dare battaglia e in ogni gp non c’è un vincitore certo.

GP mxgp l at v i a

Testo e Foto Davide Messora

Ancora sabbia Latvia Kegums che accoglie il mondiale.

La pista a due passi da Riga è molto tecnica e in questa edizione ci è sembrata molto più difficile rispetto alle precedenti annate.

La pista non ha creato grossi problemi e tra sabato e domenica ben 25 piloti hanno avuto bisogno delle cure mediche, fortunatamente senza grosse conseguenze, Simpson si è rotto il polso.

A kegums abbiamo visto risorgere Jeffrey Herlings, nella prima parte di campionato ha dovuto lottare con il dolore alla mano, infortunio procurato durante gli Internazionali d’Italia a Ottobiano, l’olandese non ha mai mollato ha tenuto duro e ha sempre cercato di portare a casa punti in condizioni difficili.

Molti si chiedevano perchè continuasse a correre invece di riposare e tornare al 100%, ma Jeffrey è un guerriero e non si piegherebbe mai ad un in-

fortunio, ricordiamo quando tornò a correre con le stampelle l’ultima gara del mondiale in Messico.

Già a Valkenswaard aveva fatto vedere segnali di risveglio ma in Lettonia ha dato una lezione a tutti per far capire che anche lui c’è.

Due primi posti, bottino pieno e stop.

Antonio Cairoli ci ha provato a stargli dietro ma dopo aver visto Gajser, suo diretto avversario, cadere pesantemente si è portato a casa punti importanti e la tabella di leader.

Ancora una volta Cairoli ci ha fatto capire che per arrivare in fondo ed essere campione bisogna commetere meno errori possibili.

Sul terzo gradino del podio Evgeny Bobryshev.

Nella MX2 prima vittoria in carriera per Olsen, il pilota Husqvarna al suo primo anno nella 250 sta facendo dimostrando il suo valore, ed ha scombinato i piani a casa di Pauls Jonas che si è accontentato del secondo posto.

Terzo Vlandeeren a completare il podio, la MX2 ci regala sempre delle sorprese e nel paddock stanno partendo le scommesse su chi sarà il prossimo vincitore di questo 2017!

mxgp gp olanda

Testo e Foto Davide Messora

Valkenswaard vuol dire sabbia, quella vera faticosa che distrugge i piloti e le moto, l’Olanda ha sempre il suo fascino e la pista di Valkenswaard è mitica il mondiale non può non passare da qua.

Antonio Cairoli è il miglior inteprete su questo tipo di terreno ed ha sempre regalato grandi gare.

Ma un altro pilota si trasforma quando mette le gomme in Olanda, Gautier Paulin, il francese vince la sua prima gara in sella alla Husky bissando il successo di due anni fa in sella alla Honda.

Speriamo che non rimanga un fuoco di paglia per il pilota di Kimi Raikonen.

In gara 1 Gautier è perfetto a scattare al comando e tenersi stretto la leadership fino alla fine.

Alle sue spalle grande lotta tra Gajser e Bovryshev che cercano di tenere il passo di Paulin ma nella parte finale della gara devono lasciare il passo a Herlings e Van Horebeek.

Nella seconda manche Antonio è strepitoso, partenza in testa e ritmo incredibile fino alla fine.

Paulin recupera e si piazza secondo seguito da vicino da Herlings che sale sul podio per la prima volta in stagione.

Nella MX2 vittoria per Jonas che si divide le vittorie con il francese Paturel che si accomoda in seconda posizione.

Terzo Jeremy Seewer terzo sul podio e ancora una volta una gara tra alti e bassi.

Testo e Foto Davide Messora

Scott goggle THE logger

Nello scorso numero abbiamo potuto provare i nuovi prodotti Scott, in queste pagine presentiamo la maschera a tiratura limitata “The Logger”.

Questa limited Edition è fatta sul nuovissimo modello Prospect.

La maschera che riprende nel tealio il color legno e l’elastico scozzese ha le stesse caratteristiche del modello di punta ma con un design molto particolare, nel Mondiale Motocross sia Jonas che Lieber l’hanno già portata in pista.

Sulla pista di Bosisio Parini abbiamo potuto farla provare al nostro teste, appena indossata la cosa che lo ha lasciato favorevolmente colpito è la visibilità molto ampia.

La spugna usata è di ottimo materiale che aderisce molto bene, il nostro tester avrebbe voluto avere la maschera un pochino più in alto sul naso, ma questo è un piccolo dettaglio che potrebbe essere diverso da pilota a pilota.

Scott con il modello Prospect ha sicuramente innalzato l’asticella ver-

so l’alto.

Certamente il costo di 140 Euro, per l’edizione limitata da noi provata, non è dei più econominci se paragonato al costo dei concorrenti ma il prodotto è di qualità eccezzionale.

Naturalmente bisognerebbe fare un test di durata per capire quando i vari materiali cominciano a degradarsi.

Abbiamo lasciato al nostro tester una maschera Prospect per un long test e vi faremo sapere come è andata.

SM

european CHAMPIONSHIP round 1 -2 Ottobiano - sparta

Testo Davide Messora Foto Davide Messora -Marco Crivellari - Domenico Mussillo

La supermoto in questo 2017 è cambiata profondamente per cercare di risollevarsi, i due campionati sono stai separati 4 prove di Europeo e solo 2 di Mondiale, tre manche a Gp, e in più è stata aggiunta la S4 nel campionato continentale, ma dopo le prime due prove, apertura della stagione a Ottobiano e la tappa in Grecia non si vede ancora la luce in fondo al tunnel.

Con questa decisione è stato penalizzato il campionato Europeo, gli hanni scorsi era la gara di contorno al mondiale ma con un ottimo numero di piloti, oggi con questa mossa alcuni riders hanno deciso di non schierarsi più perchè consci del livello troppo altri dei primi.

Nella prima gara di Ottobiano sono stati 25 i piloti che si sono schierati al via, sulla griglia diversi piloti Italiani, ma in Grecia solo 18 i partenti, 17 se togliano un pilota locale.

Sicuramente la scelta di andare a correre in Grecia non ha aiutato ad avere un numero più alto di piloti, la trasferta molto costosa e un impianto con alcune pecche di gioventù, il circuito ha riaperto da soli 6 mesi dopo circa 6 anni di inattività. I segni del tempo si vedono l’asfalto in alcuni punti era molto usurato e lo sterrato troppo corto per un campionato Europeo.

Come diciamo da diversi anni le gare sono belle e spettacolari anche se gli attori sono quasi sempre gli stes-

si, ad oggi la griglia è divisa in due, da una parte 4 piloti che sanno andare forte e si vede e il resto che prendono distacchi abissali. Negli anni d’oro alcuni piloti che prendono punti oggi forse non si sarebbe neanche qualificati.

Nota positiva di questa stagione è il rientro di SWM alle competizioni, la ditta Italiana ha sviluppato le vecchie ma ottime Husqvarna che hanno vinto con i fratelli Chareyre.

La squadra sotto la direzione tecnica di Ennio Marchesin e Fabio Mandelli hanno puntato su due giovani e talentuosi piloti, Marc Schmidt unico vero talente che è emerso nelle ultime stagioni e il nostro Edgardo Borella che ritorna così in un team ufficiale.

I due piloti della SWM e i due portacolori del team Tm Factory Thomas Chareyre e Diego Monticelli formano i fantastici quattro, dietro di loro il vuoto però.

Ottobiano ormai non ha più segreti per nessun pilota della supermoto e Thomas Chareyre ha fatto quello di cui è più capace: Vincere!

Il francese è il pilota più titolato al mondo con ben 5 titoli al suo attivo e vederlo guidare si può affermare che potrà ancora essere campione.

Tom è superiore ai suoi avversari e sfrutta a suo vantaggio questo strapotere, fin dalle prove libere è velocissimo e nessuno riesce neanche ad avvicinarlo se poi mettiamo

Schmidt e Kejmar che pensano più a ostacolarsi pericolosamente la strada per la vittoria è spianta.

Nella seconda manche sul rettifilo di partenza Schmidt e Kejmar si sono trovati corpo a corpo e il pilota Ceco ha rifilato un calcio al tedesco che fortunatamente non gli ha provocato la caduta ma non è stato molto contento di riceve il gesto e nel corso dello stesso giro ha messo in scena un block pass sul suo avversario nella seconda curva dello sterrato. Kejmar è finito per terra ma purtroppo ha riportato la rottura del ginocchio destro e per lui la stagione si è conclusa dopo solo due manche.

Alle spalle di Thomas che ha vinto con scioltezza le due manche a pari punti Schmidt e un grandissimo Diego Monticelli che in questa prima gara ha dimostrato la sua velocità.

Dopo la pista perfetta di Ottobiano siamo sbarcati in Grecia e la musica è cambiata e di parecchio, lo stato Ellenico sta passando un periodo molto difficile, la sua economia è in ginocchio e molte persone sono in situazioni molto difficili.

Nel famoso film 300 gli spartani non si arrendono mai e così è stato anche nel 2017, l’organizzatore locale ci ha messo tutto il suo impegno per poter organizzare la gara riuscendo a coinvolgere anche un piccolo pubblico che

si è visto in pista nella giornata di domenica.

Certo non possiamo affermare che sia stata una delle più belle gare degli ultimi anni e i musi lunghi dei pochi team manager presenti alla gara non erano dei più incoraggianti. Molti si domandano dove si arriverà continuando di questo passo, ogni anno i piloti si perdono per la strada e all’orizzonte non sarà facile mettere in piedi una nuova stagione.

Radio paddock dice che anche la prima prova di Mondiale in Spagna non sembra così sicura, il contratto con il promotor locale non è stato ancora firmato…….

Thomas Chareyre sulle nuove piste dove nessuno ha mai girato ha una marcia in più e lo ha dimostrato anche questa volta. Il Francese ci ha messo solo un paio di giri per capire le giuste traiettorie per essere il più veloce in pista e fin dalle prime prove libere è stato sempre e costantemente il più veloce andando ad abbassare il tempo ad ogni ingresso in pista.

Alle sue spalle Marc Schmidt con la nuova SWM ha cercato di tenere il passo ma alla moto Italiana manca ancora qualcosa per poter cercare di essere al pari della connazionale TM. Il tedesco è il volto nuovo di questo motard e la sua grinta non è inferiore a nessuno.

Diego Monticelli quando arriva alle gare Internazionali sembra trasformarsi, nell’ita-

liano fatica ma all’europeo è veloce e incisivo, il marchigiano si prende il terzo posto in griglia. L’altro nostro rappresentante Edgardo Borella ci è parso avere qualche problema rispetto a Schmidt, per tutto il fine settimana ha lamentato un saltellamento anomalo sull’anteriore non riuscendo mai a spingere al masssimo.

In gara 1 Thomas è fenomenale perfetta perfetta qualche giro tirato e poi ha amministrato senza problemi.

Lo spettacolo è stato alle sue spalle, Borella è un fulmine dalla quarta posizione ma alla prima curva, lungo curvone a destra va un pò largo e viene passato da Schmidt e Monticelli.

Nel corso del terzo giro Marc perde la sella e deve affrontare i restanti 16 giri in condizioni non ottimali, Diego ci ha provato più di una volta di farsi sotto al tedesco ma senza riuscire ad affondare l’attacco decisivo.

Gara 2 ha regalato emozioni dal primo all’ultimo giro, al via Chareyre è imprendibile e dopo poche curve si è capito che non c’era storia.

All’uscita dello sterrato Schmidt perde il controllo della sua SWM e finisce per terra.

Monticelli e Borella ne approfittano, Eddy al secondo giro attacca e supera il suo avversario e ci ha provato a tenersi la seconda posizione ma contro la fortissima accoppiata Monticelli e Tm ha dovuto lasciare il passo. Sch-

midt da dietro ha messo in mostra una rimonta incredibile fino al terzo posto.

Ma le corse alle volte sanno far vivere emozioni, Thomas all’ultimo giro quando si trovava in testa e come si dice “guidava con una mano sola” è capitato l’imprevisto a poche curve dal traguardo la sua Tm si è ammutolita, Chareyre ci ha provato a farla ripartire ma senza riuscirci.

Monticelli coglie l’occasione per vincere manche e Gp e portarsi a casa la tabella rossa di leader del campionato.

Secondo e terzo posto per Schmidt e Borella, si scoprirà solo dopo la gara che nella caduta Marc ha riportato la lussazione della spalla destra rientrata fortunatamente da sola nella sua sede ma il tedesco dopo il podio soffriva vistosamente ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti.

Thomas Chareyre che ha spinto la sua moto fino sotto il traguardo per cercare di portare a casa qualche punto in più ed ora si trova terzo a 5 punti dal sua compagno di squadra con in mezzo a loro Schmidt e per l’Europeo mancano solo 2 gare al termine.

Prossima gara il mondiale in Spagna ad Albaida dove si correranno tre manche dove nell’ultima verranno invertiti i primi tre che passeranno in terza fila.

Tutti stanno aspettando per vedere quanti piloti saranno Ph. Davide Messora al via…….

SWM press day sm 500 r Testo e Foto Davide Messora

Siamo stati invitanti alla presentazione della nuova SWM 500 Supermoto.

Sulla pista di Borgo Ticino insieme al Team ufficiale BRT e il loro pilota Edgardo Borella abbiamo potuto conoscere le caratteristiche di questa nuova supermoto.

SWM ha deciso di rientrare in maniera massiccia nel mondo dello sliding con due piloti che sono schierati nel Campionato Italiano e Mondiale ma sono anche usciti sul mercato con un ottimo prodotto la SM 500 R Il progetto della moto ha preso spunto dalla Husqvarna bialbero che è stato un grande successo, il telaio è molto simile ma la termica ha una nuova testa e nuovi carter.

Eddy Borella presente alla prova ha provato per noi la moto.

“La moto è molto facile da guidare il telaio aiuta molto nella guida in circuito, il motore è potente e risponde molto bene sia ai bassi che agli alti, è molto rapida nel prendere i giri.

Il mezzo è una buonissima partenza per poterla usare anche in gara, l’allestimento è racing, con questa moto con solo alcuni piccoli accorgimenti nel setting delle sospensioni e un paio di slick si può scendere in pista e divertirsi.

Nel suo uso quotidiano nel traffico è incredibile perché è agile nel traffico e si guida senza fatica grazie anche alla posizione in sella, nelle strade di montagna invece è eccezionale e veramente divertente. Il prezzo di questo mezzo è molto interessante e con un prezzo di circa 6500 Eurosi può avere una grande moto.

Durante il press day abbiamo potuto fare alcune domande allo staff del Team BRT che per questo 2017 si è buttato a capofitto nel progetto SWM Supermoto e con Edgardo Borella e Marc Schmidt hanno messo in piedi una squadra molto forte.

Fabio Mandelli Team Manager.

Come è nata la partnership con SWM? “Verso la fine dello scorso anno sono avvenuti i primi contatti con SWM, dal 2003 il nostro team è nel mondo della Supermoto e quando mi è stata proposta questa avventura ho deciso di prenderla al volo, poi Loreno Gravaglia che per diversi anni ci ha seguito nella preparazione dei motori e oggi lavora in SWM non ci siamo fatti scappare questa opportunità.”

Come è lavorare con una casa ufficiale?

“Il rapporto è molto diverso, prima con il mio team potevo decidere cosa fare sia a livello tecnico che manageriale, oggi invece bisogna prima parlare confrontarsi e capire insieme se le cose si possono fare. Ovviamente a livello di preparazione della moto e disponibilità di materiali non è paragonabile ad un team privato, abbiamo un team di persone che lavorano tutti nella stessa direzione e ci sono risorse maggiori.”

Quale è il programma di SWM nella Supermoto?

“Per quanto riguarda i programmi commerciali noi del team non siamo dentro a queste cose però noi ci siamo dati un obbiettivo di tre anni per vincere un titolo a livello internazionale, già in questo 2017 siamo riusciti ad essere vicini ai migliori, certo è “facile” raggiungere dei buoni risultati ma l’ultimo step quello per raggiungere la vetta è il più difficile.

Mi auguro che SWM ci creda in questo progetto e spero che un domani possano mettere in commercio la moto replica pronto gare e in parallelo dei prodotti per la strada.”

Parliamo di gara dopo due appuntamenti di Europeo avete

due piloti nei primi 4 posti, cosa vi manca per vincere la prima gara in campo Internazionale.

“Per arrivare a vincere ci manca un po’ di esperienza con la moto, i nostri avversari sono anni che corrono e vincono e hanno vinto gli ultimi titoli mondiali noi stiamo sviluppando la parte termica della moto e una volta trovato il giusto assetto motoristico passeremo alla parte telaistica.

La moto sembra essere la vecchia Husqvarna di qualche anno fa ma in realtà è motlo diversa.

In Grecia abbiamo fatto la prima gara con un caldo atroce e non abbiamo avuto problemi con il motore ma alcune piccole problematiche che non ci saremmo mai aspettati.

Questo anno ci serve per fare esperienza e cercheremo di prendere al volo tutte le opportunità che ci verranno date dai nostri avversari.”

Loreno Garavaglia capo tecnico SWM. Buongiorno Loreno ci puoi raccontare da dove è partito il progetto della moto Racing?

“Il progetto è partito quasi per caso vicino alla macchinetta del caffè insieme a Scomazon, Marchesin e Gatti, ho buttato lì l’idea, con il team BRT lavoravo da diversi anni e ho spinto per unire le forze tra la nostra casa e il team e abbiamo iniziato a lavorare sulla moto e da subito abbiamo capito che il potenziale era notevole.”

La moto con cui avete iniziato a lavorare sono le vecchie Husqvarna?

“Il progetto è quello del bialbero completamente rivisto nella testa che è completamente diverso ed anche i carter sono completamenti nuovi, usiamo un altro tipo di albero motore ma di

base siamo partiti con il progetto che ha dato tanti successi e titoli mondiale ad Husqvarna.”

Progetti futuri? Avete in mente di fare una moto completamente nuova?

“Il progetto è partito talmente in fretta che in questo momento non ci sono idee su come si svilupperà il futuro racing, SWM voleva entrare nel mondo delle corse ma con altri tipi di moto e cilindrate, il progetto andrà sicuramente avanti mettendo insieme tutte gli sviluppi che faremo. Il motore bialbero servirà a equipaggiare diverse tipologie di moto.

Noi siamo ancora all’inizio di questa avventura e abbiamo molto materiale da provare per fare ancora un salto in avanti. Per la prima gara di mondiale avremo ancora un nuovo step di motore per essere ancora più competitivi.”

Edgardo Borella pilota ufficiale SWM. Come è iniziata questa avventura in SWM? “Questa bella sorpresa mi è stata comunicata a Ottobre e subito il mio primo pensiero è stato quello di provarla, siamo saliti in moto a Novembre con una moto standard per capire quale era la base di partenza per poi cominciare a lavorare sulla moto da gara. Siamo arrivati ad un buon passo con un discreto feeling, nelle prime gare siamo riusciti a essere nei primi posti.

Sono contento di questa opportunità che mi è stata data e spero di ripagarla con degli ottimi risultati.”

Per te è un ritorno in una squadra ufficiale come è ritornarci?

“Si sono rientrato dopo parecchi anni in un team ufficiale, ci sono un sacco di cose da provare e da testare, il budget che abbiamo è molto più alto rispetto ad un team

privato e avere una casa ufficiale alle spalle è tutta un’altra cosa.

Come sono andate le prime gare?

“Le prime gare sono andate, non sono molto soddisfatto dei miei risultati, siamo vicini ai primi ma devo ancora migliorare.”

Cosa manca per arrivare al vertice?

“Sicuramente a livello tecnico ogni gara miglioriamo e questo è un bene perché vuol dire che la moto ha un grosso potenziale, non siamo stati molto fortunati in queste prime gare, siamo veloci ma ci manca ancora qualcosa per essere al vertice, non siamo distanti e nelle prossime gare cercheremo di essere lì davanti.”

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World CHAMPIONSHIP spoleto - italia

Testo Melania Gonella Foto Melania Gonella

Sono stati tre giorni di vero spettacolo, quelli organizzati dal Moto Club Spoleto per il Gran Premio d’Italia Enduro che si e’ disputato proprio a Spoleto (PG) lo scorso weekend. L’ organizzazione ha permesso di iniziare venerdi con una super test dentro lo stadio comunale con tronchi, piscina e pietre che hanno divertito il pubblico ma anche messo a dura prova i piloti.

Le sfide sono continuate nelle giornate di sabato e domenica con altri tre tracciati piu’ complessi e impegnativi, anche per i piloti piu’ esperti.

Nella Enduro2 vince lo spagnolo Josep Garcia (KTM) davanti al britannico Jamie McCanney (Yamaha) e l’austriaco Pascal Raucheneker (Husqvarna), ottavo invece Thomas Oldrati (Husqvarna) seguito da Rudy Moroni (KTM) e dall’umbro Manuel Monni (TM).

Nella classe EJunior vittoria dell’inglese Bradley Freeman (Beta) seguito da due italiani sul podio, Matteo Cavallo (Beta) e Davide Soreca (Honda) che rimane al top della classifica di campionato con i punti conquistati. Al quarto posto Matteo Pavoni (KTM), ottavo Lorenzo Macoritto (Husqvarna), dodicesimo Mirko Spandre (Suzuki) e diciassettesimo Davide Guerrieri (KTM).

Nella EYouth vince la classe Andrea Verona (TM), anche

se infortunato alla mano sinistra conquista la vittoria in entranbe le giornate seguito domenica dal francese Leo Le Quere (TM) e l’inglese Daniel Mundell (KTM). Al settimo posto Claudio Spanu (Husqvarna) e dodicesimo Ramon Bregoli (KTM).

Nella classe EnduroGP vittoria del francese Loic Larrieu (Yamaha) seguito dall’inglese Steve Holcombe (Beta) e il francese Christophe Nambotin (KTM). Alex Salvini (Beta) ha concluso quarto a causa di due scivolate che gli hanno impedito di salire sul podio come nella giornata di sabato che ha conquistato un secondo posto. Matthew Phillips (Sherco) al settimo posto seguito al decimo dall’italiano Deny Philippaerts (Beta) e a seguire da Nicolo Mori (KTM).

Il prosssimo Mondiale Enduro vi aspetta a Paradfürdo, in Ungheria dal 23 al 25 giugno!