Inchiostro Fresco - Luglio 2017

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ANNO XXXII / N. 6 - LUGLIO 2017

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“Da Genova a Milano, via Tortona, in ½ ora”

Valli del sol Indagine sulla situazione migranti in Valle Stura di Maria Virginia Calissano

Pag. 3 Urbe I boschi vivi dell’Orba di Matteo Serlenga

Pag. 6 Molare Andrea Barisone è il nuovo Sindaco di Enzo Prato

Pag. 9 Capriata D’Orba Intervista al Primo Cittadino Giovanni Battista Poggio di Mattia Nesto

Importante convegno a Tortona sul “Sistema portuale ligure” e la sua gravitazione sul territorio piemontese

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lla fine la “palma” della dichiarazione più forte se la sono “contesa” i due esponenti più importanti del Centrodestra tortonese, ovvero Giuseppe Bottazzi, candidato Sindaco nella scorsa tornata elettorale ed oggi Consigliere Comunale e Massimo Berruti, ex Primo Cittadino della città e attualmente Consigliere della Regione Piemonte: il primo ha affermato che: “La Rete Ferroviaria Italiana, con qualche investimento mirato e sfruttando le possibilità offerte dalla Alta Velocità (trasporto viaggiatori, ndr) non solo intesa come Alta Capacità (trasporto merci, ndr), mi auguro possa realizzare in un breve periodo dei treni che mettano in collegamento Genova con Milano, via Tortona, in poco più di mezz’ora, contro l’ora e mezza attuale”; Berruti invece ha ribadito che: “Sfruttare le potenzialità di un centro come Rivalta Scrivia

Pag. 13 Novi Ligure Il misterioso caso di Riccardo Sansebastiano di Francesco Mascolo

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dev’essere la priorità, una priorità comune, per il fatto che Rivalta è l’unico punto di grande eccellenza della logistica nel sud del Piemonte: fare resistenze e trincerarsi die-

tro inutili campanilismi ormai vetusti, leggasi l’eterno sbandierare un rilancio del parco ferroviario di San Bovo a Novi Ligure, è inutile oltre che dannoso”.

La conferenza Fin qui le dichiarazioni più “forti” della conferenza organizzata dall’Associazione di promozione sociale “Progetto Derthona”,

TERZO VALICO: il dibattito continua

La nostra inviata, Erida Meminaj, alla conferenza stampa di Lega ambiente

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unedì 26 giugno Conferenza stampa di Legambiente sezione Val Lemme a Novi Ligure per tracciare il punto sui lavori per il Terzo Valico, linea ad “alta capacità” veloce avente lo scopo di potenziare i collegamenti del sistema portuale ligure con il Nord Italia e con il resto d’Europa, ha tra i suoi obiettivi il potenziamento delle vie di comunicazione, l’intermodalità delle merci, la mobilità e l’accessibilità alle città metropolitane. Ci siamo recati ad assistere ai lavori dei quali qui di seguito per sommi

capi vi relazioniamo sui punti più salienti. I pro e i contro sull’opera I vantaggi presentati per tale opera risultano principalmente economici e pratici. Economici perché lo sviluppo degli scambi commerciali sarebbe incisivo e pratici perché, oltre che per le merci la linea potrebbe entrare in uso anche per i passeggeri. Accanto ai lati positivi si erge però un problema non indifferente: il rischio contaminazione da amianto, nelle rocce del tratto

ligure/piemontese interessato dalle gallerie e dagli sbancamenti sono state ritrovate infatti tracce di fibra di amianto. Continua alla pagina seguente A pag. 20 altro articolo sull’argomento a firma del direttore Federico Cabella

avente per tema “Il sistema portuale ligure e la gravitazione sul territorio piemontese”. A quest’importante tavolo di lavoro organizzato nel Ridotto del Teatro Civico, hanno preso parte, oltre ai già citati Bottazzi e Berruti, anche il Sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, l’Assessore alle Politiche Economiche di Tortona, Marcella Graziano, l’Amministratore Delegato di “Rivalta Terminal Europa”, Iames Pingani, il CEO/AD di “Katoen Natie Interporto Rivalta”, Erik Klönhammer e il Sen. Daniele Borioli. Presenti in sala, oltre a rappresentanti di R.F.I. e di alcune compagnie di crociera genovesi anche il Sindaco di Arquata Scrivia, Alberto Basso, quello di Pozzolo Formigaro, Domenico Miloscio e, in rappresentanza del Comune di Novi Ligure, Nino Andronico, Presidente della Continua alla pagina seguente

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Pag. 22 Campomorone CRAS: un anno di attività di Fabio Mazzari

Pag. 24 Rovegno Il ritorno di Giuseppe Isola di Fabio Mazzari

Pag. 25 I Boys Calcio a Pola di Enzo Prato

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l’inchiostro fresco

... continua dalla copertina

Luglio 2017

...segue dalla copertina: IL TERZO VALICO La Conferenza Stampa Durante la conferenza stampa Silvia Bona, Paola Lugaro, Pierluigi Cavalchini e Mauro Bavastro hanno illustrato l’esposto presentato da Legambiente Direzione Nazionale alla Corte dei Conti sull’uso dei fondi TAV ed è stato posto l’accento sulla necessità di investire tali fondi in lavori veramente utili alle varie comunità interessate dal tracciato del Terzo Valico. Le questioni giudiziarie Durante la Conferenza si è anche perlato degli arresti eseguiti il 26 ottobre 2016 di personaggi coinvolti nell’irregolarità nei subappalti dell’Alta velocità “MilanoGenova” e della “Salerno-Reggio Calabria” e di quanto accaduto il 29 ottobre per la spartizione degli appalti alessandrini. In questo contesto i relatori hanno sottolineato che in difesa dei cittadini non si è mosso chi di dovere, ma solo le associazioni di volontariato che si sono impegnate in

primis nella informazione, nella raccolta di firme e infine nella presentazione dell’esposto alla Corte dei Conti. I ricorsi Pierluigi Cavalchini è intervenuto esponendo un fatto, il tentativo di Gianni Torchia, responsabile di Pro Natura Serravalle, di fare ricorso al TAV di Lazio attraverso un esposto, il risultato, dice Cavalchini, è stata una risposta evasiva, nebbiosa atta a scrollarsi di dosso ogni responsabilità. In conclusione A conclusione lavori è stato evidenziato che, indipendentemente dall’evoluzione dell’opera, nel caso l’esposto venisse accolto, con il conseguete blocco dei lavori s si sarebbe ancora in tempo per salvare una parte dei 6 miliardi e 200 milioni di euro destinati al progetto TAV. Erida Meminaj

Da Sinistra: Pierluigi Cavalchini, Silvia Bona, Paola Lugaro, e Mauro Bavastro

E chi parla della “Genova-Ovada-Acqui”?

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l convegno di Tortona, trattato in prima pagina, aveva come scopo quello di far risaltare l’assoluta reciprocità di interessi tra i porti liguri e il loro retroterra, ovvero l’Oltregiogo: un legame commerciale che “passa”, è il caso di dirlo, sui binari delle linee ferroviarie. Linee esistenti che, nell’auspicata ipotesi (almeno da parte dei conferenzieri), saranno potenziate dall’Alta Velocità. Tuttavia la “grande assente” è stata la linea “Genova-Ovada-Acqui”, tratta molto conosciuta dai pendolari per i plurimi disagi. Eppure questa linea già ora presenta, su un totale di 45,4 km, ben 16,9 km a “doppio-binario”: quindi basterebbero pochi interventi per renderla più funzionale, anche a livello commerciale. Inoltre, è notizia di questi giorni che il treno delle 7.00 del mattino, partito da Acqui Terme con 13 minuti di ritardo, è arrivato a Genova con ben 3 minuti di anticipo: insomma non è che “il futuro è ora” e non ce ne siamo ancora accorti? m.n. Fonte: “Lo scandalo delle forniture ferroviarie e la questione Terzo Valico 1898-1998”, edito dalla “SMA” di Cogoleto nel 1998

Da Genova a Milano ...in

“Fondazione Marenco”. Conferenza quindi di notevole importanza, soprattutto alla luce delle ripercussioni che uno sviluppo dell’interporto di Rivalta Scrivia, grazie ai potenziamenti di R.F.I. e ai nuovi possibili collegamenti offerti dal Terzo Valico, potrebbero avere sull’intero Oltregiogo. Già perché “la partita” è proprio questa, con i grandi gruppi imprenditoriali della logistica insediati a Rivalta come la “Katoen Natie” che non smettono mai di sottolineare. L’interporto di Rivalta “A Rivalta l’area di proprietà del Gruppo Gavio, di Katoen Natie e del Parco Tecnologico si estende su quasi 1.200.000 mq., di cui oggi 250.000 mq sono utilizzati per la movimentazione delle merci - ha illustrato Iames Pingani - con possibilità di sviluppo per ulteriori 650.000 mq., che saranno utilizzati, nei prossimi anni, per l’ampliamento della attuale struttura. Si tratta perciò di un’area ideale per la logistica – ha proseguito l’Amministratore Delegato – che sarà destinata, per la sua posizione baricentrica tra Torino, Milano e Genova, a diventare una delle grandi protagoniste non solo della logistica italiana ma anche di quella europea”.

Le risposte della politica Il Primo Cittadino di Tortona si è invece soffermato su quanto la politica possa fare per favorire un concreto sviluppo dell’area: “Sono felice oggi di annunciare che R.F.I. provvederà, entro il prossimo anno, a terminare i lavori di ampliamento e riammodernamento della stazione di Rivalta Scrivia – ha detto Bardone – Ciò significa che avremo una stazione a norma degli standard europei, con cinque binari e con la possibilità di far arrivare e partire i treni merci da 750 m, quelli su cui ormai viaggiano le merci su container (TEU, ndr)”. Bardone ha poi sottolineato l’impegno dell’Amministrazione a coinvolgere la Regione Piemonte e la Provincia di Alessandria per la rapida ultimazione della tangenziale di Tortona e del cavalcavia ferroviario a Torre Garofoli (sulla strada tra Tortona e Alessandria): “Queste opere non sono di secondo piano nell’economia dell’interporto – ha spiegato il Sindaco – ma andranno a migliorare le infrastrutture del territorio, consentendo a Rivalta di interpretare un ruolo di spicco, considerando anche le migliorie sulla linea ferroviaria offerte dal Terzo Valico”. Lavoro di squadra per l’Oltregiogo Tutti i conferenzieri hanno confer-

mato che il Terzo Valico va visto come fucina di opportunità per lo sviluppo dell’intera area dell’Oltregiogo. In questa direzione si è inserito anche l’intervento del Senatore Borioli, membro dell’8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) a Palazzo Madama, nonché segr. prov. del Partito Democratico di Alessandria, che ha detto: “Negli scorsi anni in Regione Piemonte sembrava che per la logistica esistesse solo Novara mentre adesso, come confermano numerosi convegni dedicati a questo tema, il nome di Rivalta è un nome di assoluto peso e la politica locale dovrà impegnarsi a puntarvi sempre più. Inoltre mi permetto di dare un consiglio al Sindaco di Tortona – ha concluso l’intervento – invitandolo a creare un gruppo comprendente tutti gli imprenditori della zona, di modo da poter rappresentare un nucleo unito e coeso per difendere e rilanciare in ogni sede gli interessi del territorio. Sono finiti gli anni in cui Genova si disinteressava della logistica di Torino e così Milano non guardava a ciò che accadeva ad ovest: nel mercato globale gli obbiettivi del triangolo industriale debbono essere obbiettivi univoci”. Le altre aree della logistica Uno degli interventi conclusivi è

½ ora

stato quello di Nino Andronico che ha affermato come: “Secondo le stime di sviluppo, la movimentazioni delle merci che potrà arrivare dai porti liguri sarà così ingente che non potrà essere interamente gestita da Rivalta. Per questa ragione anche altre aree dedicate alla logistica in zona – ha proseguito il Presidente della “Fondazione Marenco” - potranno rivelarsi funzionali”. Al termine della conferenza si è compreso quanto i porti di Genova, Savona e Vado Ligure siano intimamente connessi con il loro immediato retroterra, come del resto si legge anche in una pubblicazione titolata “Dal cavallo al treno” edita nel 1993 dalla “Mauro Traverso Editore”, dove per la prima volta si metteva in evidenza a chiare lettere non tanto il ruolo principale del Porto di Genova, ma di tutto il sistema portuale ligure per l’Oltregiogo. Come “inchiostro fresco” noi non potremo fare altro - quasi per una ragione di identità biologica - che continuare a seguire con attenzione queste vicende, andando a menzionare le opportunità e vigilando che tale sviluppo auspicato sia uno sviluppo sostenibile, rispettoso delle persone e dell’ambiente. Mattia Nesto

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Le Valli del Sol e la Val Bormida Rossiglione capitale della Green Energy

Abbiamo condotto un’indagine sulla situazione migranti in Valle Stura

Accoglienza, legalità e solidarietà:

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l Comune di Rossiglione si gloria anche quest’anno di una importante onorificenza nel campo della green Energy: dal 2009 ad oggi, infatti, il comune utilizza energia elettrica certificata al 100% proveniente da fonti rinnovabili per gli immobili comunali e la pubblica illuminazione; grazie a questa encomiabile politica di gestione comunale si sono evitate emissioni di CO2 in Valle Stura pari a 2.082,13 tonnellate, un risultato di tutto rispetto che rende il nostro territorio ancora più gradevole, pulito e vivibile.Il certificato è stato rilasciato dalla Global Power S.p.A. una azienda che da anni lavora nel campo della fornitura elettrica derivata da fonti rinnovabili, che ha riconfermato, per il 2017, l’eticità del comune di Rossiglione grazie all’utilizzo di energia verde. Una dimostrazione di amministrazione positiva molto importante ed ammirevole da una piccola realtà dell’entroterra genovese, soprattutto In un momento storico in cui la tendenza politica delle grandi potenze sembra purtroppo disconoscersi sempre di più dai precetti della salvaguardia ambientale. Luca Serlenga

tre parole da coniugare insieme A Accoglienza migranti in Valle Stura, tra Masone, Campo Ligure e Rossiglione. Chi sono e come mai nei nostri comuni? Bisogna fare chiarezza sulle regole adottate per una corretta ripartizione sul territorio e il piano creato ai fini del’integrazione. I cittadini hanno bisogno di risposte.

Le regole, l’accoglienza e lo SPRAR L’accoglienza è un obbligo sia morale che basato su Convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce. Ma è sempre più difficile da parte dei Comuni spiegare ai loro cittadini il perché di queste ripartizioni, dire quello che va bene e quello che non va, lasciando così in mano ai politici la comunicazione che viene poi usata come un’arma, e il capro espiatorio sono i migranti stessi. Per l’Italia, alla fine 2016 è stata firmata una circolare dal titolo “Regole per l’avvio di una ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e dei rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo Spar” e serve a mettere nero su bianco le regole che l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) richiedeva da tempo per avere chiarezza. Lo SPRAR è il “Servizio di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati”, un modello che, se adottato dai comuni, permetterebbe di gestire e non subire il fenomeno immigrazione,

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prevedendo la diminuzione della presenza dei CAS, ovvero i “Centri di Accoglienza straordinaria”.

Le quote residenti/migranti e i costi I Comuni sono tenuti ad accogliere un numero pari a 2,5 ogni mille abitanti (per le grandi città si parla di 1,5 perché sono soggette a forme di immigrazione che si aggiungono sotto altra maniera). Per i Comuni che aderiscono, è previsto lo sblocco del turnover amministrativo, si da la possibilità all’ente di assumere un nuovo dipendente al servizio di tutta la cittadinanza per uno dei settori oggetto del tema: servizi sociali, anagrafe, Polizia municipale. Un altro tassello importante è la ricezione di 500 € all’anno che riceverebbe il Comune per ogni accolto, premiando così i comuni virtuosi. Per quanto riguarda i costi invece l’ANCI sta concordando una sorta di tassa di soggiorno di 50 cent da far entrare nelle casse comunali, detratta dalla quota di 30 € che riceve l’ente gestore ogni giorno (40% destinata a pagare il personale locale coinvolto per la loro permanenza). La situazione in Valle Stura I comuni italiani che accolgono migranti sono ad oggi solo 2.600 su 8.000, la spartizione però è importante, non per questioni di

solidarietà, ma per evitare enclave etniche. In Liguria il tetto massimo stabilito è di 6.043 richiedenti asilo ed il limite non dovrà essere superato. 85 sono i comuni liguri che accolgono (su 235), di cui 24 a Genova.

MASONE – L’iter si conferma corretto: all’ente gestore arriva la quota di permanenza per migrante e al comune i 500 € previsti. “La popolazione li vede e giudica” ci dice Anna Pastorino per conto del Sindaco Enrico Piccardo “abbiamo necessità di informare”. Dal 1° di Giugno il Comune di sua iniziativa ha istituito una convenzione per lavori socialmente utili (attività di pulizia e rimessa in sesto del Paese assieme con gli operatori del Comune). L’obiettivo è quello di avere una maggiore integrazione nella comunità. I ragazzi sono giovani, dai 18 anni in su e arrivano principalmente dal centro Africa: Nigeria, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea. Non è semplice spiega, perché ad oggi hanno ancora sul territorio sia persone prevista dallo SPRAR che da CAS. CAMPO LIGURE – Anche Campo Ligure ha aderito allo SPRAR già dal 2012 ed ora il Comune è alle prese con il nuovo bando, spiega il Sindaco Andrea Pastorino. I ragazzi sono tutti giovani, provenienti dal Mali, Nigeria ed una famiglia

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dall’Iran. “Non abbiamo accolto un numero calcolato, ma abbiamo puntato ad una quantità gestibile. I ragazzi sono impegnati ai fini del volontariato comunale”. Una parte di migranti invece è stata accolta in un primo tempo all’Agriturismo Bertin tramite CEIS (simile al CAS), un accordo tra Prefettura e privato bypassando il Comune. In questo caso il Comune è intervenuto affinché vi fosse integrazione tramite corsi di italiano ed aiuti vicendevoli ed in un secondo tempo, il loro trasferimento in due appartamenti in Paese. “È importante ricordare inoltre che vengono effettuati controlli regolari da parte di ASL e Assistenza Sociale per garantire sempre il massimo controllo su ogni frangente ai fini dell’integrazione”. ROSSIGLIONE – “Anche noi abbiamo aderito allo SPRAR con 3 famiglie: Afganistan, Sierra Leone e Congo” spiega Katia Pastorino. Il bando era già in piedi ed è stato confermato. Una parte di migranti (provenienti da Nigeria e Gana) invece si trova qui tramite CEIS (13 ragazzi). I ragazzi presenti sono proattivi, lavorano come volontari per il Comune: la rimessa in sesto del campo da tennis, beach volley, la tinteggiatura. L’integrazione non è stata semplice all’inizio ma ad oggi la comunità ha imparato ad accoglierli e loro ad integrarsi

in una cultura differente. Martedì 20 Giugno nel pomeriggio, in collaborazione con la Cooperativa Agorà, L’Unione dei Comuni, la Biblioteca Comunale e l’Auser Valle Stura, ci sarà un momento d’incontro con tema culinario, filmati con la storia di queste famiglie, arte aperto a tutti. Il Comune ma soprattutto la comunità, ha imparato a venire incontro a queste persone che, a loro volta, stanno venendo incontro ad un Paese nuovo che li ha accolti. Fare chiarezza è importante, stiamo parlando di un fenomeno la cui durata è stata pronosticata per i prossimi 20 anni. Certo, da entrambe le parti si farebbe volentieri a meno del fenomeno immigratorio, se non ci fosse significherebbe che tutti stanno bene nelle loro terre originarie. Maria Virginia Calissano

Masone, Alpini in festa

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i dice che, quando sei alpino una volta, lo sei tutta la vita: un po’ come Pietro (Piero per gli amici) Macciò, dal 2007 capogruppo della Associazione Nazionale Alpini di Masone, alla quale è iscritto dal 1980, che organizza, ogni fine luglio, la festa degli alpini, “Una festa che nasce nel 1995, e negli anni è diventata sempre più grande, fino a sfuggirci di mano” – sorride Piero – “e che si svolge in tre giorni: venerdì 28 luglio, si apre con la festa della birra, accompagnata dalla band Explosion; poi, il 29, sarà la volta della festa del “bocia” (il “giovane” in gergo militare), infine, domenica 30, sarà la festa del “vecio” (il “vecchio”), con la band Audio80. m.s.

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l’inchiostro fresco

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Festa medioevale a Masone

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itorna in Valle Stura la Festa Medioevale, uno degli appuntamenti più estesi della vallata che congiunge il ponente di Genova con l’Acquese, che ogni anno attira tantissimi visitatori. Ad organizzare la festa, come nelle precedenti edizioni, sarà l’Associazione Culturale “Il Girasole”. Una grande novità però caratterizza l’edizione 2017 rispetto a quella degli anni precedenti: la festa diventa da quest’anno itinerante nei paesi della Valle Stura. Dopo alcune edizioni che si sono svolte nel caratteristico centro storico di Campo Ligure (inserito all’interno del prestigioso circuito dei “Borghi più belli d’Italia”), quest’anno si cambia location. Appuntamento sabato 5 agosto infatti con “Masone Medioevale” con la festa che si svolgerà lungo le vie e i vicoli del borgo antico, tra la Chiesa di Cristo Re, il Museo Tubino e il vecchio oratorio. Anche per l’edizione 2017 il programma della festa medioevale sarà ampio e diversificato: a partire dalle ore 15:30 al via il mercatino medioevale nelle le vie del borgo con oggetti di artigianato, gadget e tante curiosità. A partire dalle ore 16:00 prenderanno il via i duelli e i combattimenti lungo le strade in costume che andranno avanti fino alla sera. Spazio anche ai più piccoli, saranno infatti presenti gli stand del trucca bimbi e ci sarà la possibilità di fare il battesimo della sella con i cavalli dell’allevamento Beiro. Chiusura in musica dalle ore 21:00 in poi con il rock di Babilonia Rock Metal. Fabio Mazzari

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re anni rappresentano un tagliando importante per fare il punto su quanto fatto dalle amministrazioni in carica, sia dal punto di vista della maggioranza che da quello dell’opposizione. Iniziamo da quest’ultima, partendo dal comune di Mele, dove Claudia Parodi, capogruppo della lista “Mele Futuro” ci illustra i punti principali di discussione. “Abbiamo iniziato da subito con diversi incontri per affrontare le situazioni più critiche – fa presente Claudia Parodi – specialmente all’inizio è stato un lavoro molto intenso perché nei primi mesi ci siamo trovati, come Consiglio, ad affrontare situazioni delicate ed importanti a cominciare dal riempimento artificiale in una zona particolarmente critica e a rischio idrogeologico, alla realizzazione di un possibile tempio crematorio che però al momento sembra rimanere in stand-by”. Incontri quindi che tra maggioranza e opposizione in quel di Mele ci sono stati “non mi sono mai tirata indietro in questi tre anni e come Lista Civica (totalmente apartitica) “Mele Futuro” abbiamo sempre contribuito in modo rispettoso. Tuttavia, poche volte sono state accolte le nostre osservazioni e spesso ci siamo trovati con il “pacchetto già confezionato” ad iniziare dalla

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a Rassegna Internazionale di Fotografia al Museo “Andrea Tubino” di Masone festeggia i suoi primi vent’anni. Un traguardo importante per una realtà nata e portata avanti grazie esclusivamente al volontariato dell’Associazione Amici del Museo di Masone guidata dall’instancabile Gianni Ottonello. Ospiti d’onore di questa XX edizione due storici amici del museo: Loly Pisano Marsano e Mario Vidor. Loly Pisano Marsano ha portato la sua ultima creazione dal titolo “Vegetali e carta diventano sculture” una mostra di opere scultoree realizzate, come ha spiegato la stessa artista, recuperando e ridando nuova vita a materiali semplici “un occhio attento riesce a vedere nei materiali un qualcosa in più rispetto all’oggetto stesso, dobbiamo sempre pensare che qualunque cosa, anche la più piccola e semplice – ha detto l’artista – può

Le valli del sol Mele: intervista a Claudia Parodi sui problemi della Val Leira

La minoranza fa il punto

realizzazione del Nuovo Plesso Scolastico – spiega la capogruppo di minoranza – in cui ci siamo opposti. Inoltre abbiamo trovato davvero eccessivo utilizzare i precedenti avanzi di amministrazione, pari a 650.000 € per la progettazione e per “segare” il monte realizzando la sola rampa d’accesso al cantiere e successivamente all’edificio. Inoltre, il progetto prevede una realizzazione con materiali ecocompatibili, quali il legno e certamente la futura manutenzione riserverà costi

aggiuntivi per non parlare della manutenzione di tutta la superficie che coprirà l’edificio fatta di orti e piante ornamentali. In tutto questo chi sta pagando le azzardate scelte è anche un privato che si è visto togliere da un momento all’altro il terreno che da sei decenni sta curando, investendo soldi e tempo ma su questo sono certa troveremo una soluzione! Il milione di Euro che arriverà dallo Stato sarà a malapena sufficiente a coprire i costi per la scuola materna, quindi ci vorranno anni per completare questo progetto. Infine è ormai risaputo che verrà realizzato un Nuovo Plesso Scolastico a Voltri, con il rischio che le famiglie melesi scelgano Voltri per i loro figli”. Un altro punto di discussione riguarda la gestione della tensostruttura per le società sportive, come ci fa presente Claudia Parodi “l’anno scorso, attraverso un bando di gara, è stata assegnata la tensostruttura ad una società di pattinaggio, ci sono giunte diverse voci su for-

me di ostruzionismo per bloccare l’accesso ad altre società sportive – spiega la nostra interlocutrice – leggendo questo bando l’ho trovato piuttosto restrittivo e controllando le ore lasciate in concessione ad altre società constato che sono davvero poche e ad orari assurdi. Molti bambini che fanno attività sportive vengono così penalizzati e se davvero è così mi dispiacerebbe moltissimo pensare che una struttura pubblica, per altro denominata “Donne e Libertà” sia monopolizzata andando contro ad ogni senso civico, sportivo e sociale”. Concludendo parlando dell’Unione dei Comuni Valle Stura-OrbaLeira, l’opinione di Claudia Parodi è “se ne sente parlare ormai molto poco dell’Unione, sono state fatte tante riunioni e tante assemblee plenarie, dobbiamo ottimizzare le risorse umane, attualmente manca proprio il personale. I sindaci della valle dicono che sono i dipendenti a bloccare il trasferimento di competenze ma – fa presente Claudia

Parodi – questi stessi sindaci si devono prendere le loro responsabilità per quanto fatto negli anni scorsi, quando hanno deciso di unificare questi cinque comuni. Recentemente è stato redistribuito il personale amministrativo e fatto ruotare, è un primo passo ma molto dispersivo – spiega la capogruppo di Mele Futuro – una delle cose sulle quali sono in totale disaccordo è che il Comune di Mele ha ceduto all’Unione l’unico vigile urbano (una figura storica e di estremo riferimento a tutta la cittadinanza) e contemporaneamente trasferiamo all’Unione 70.000 € all’anno per il servizio di Polizia Municipale senza beneficiare di un effettivo servizio, è risaputo che la presenza del corpo di Polizia Municipale è presente sul ns territorio con bassissima percentuale. Aggiungo che non sono stata affatto d’accordo a cedere due nostri operai comunali all’Unione, non c’era assolutamente la necessità di trasferire due ottimi professionisti sottraendoli al ns Comune. Alla fine si è spolpato il comune di fondamentali risorse umane”.

Fabio Mazzari

Si è inaugurata la XX Rassegna Internazionale di Fotografia al Museo Tubino

20 anni di grande fotografia a Masone

trasformarsi, pensiamo alla natura che spettacoli magnifici ci crea, il ciclo delle piante ad esempio, dalla nascita alla morte crea delle vere e proprie forme d’arte”. Mario Vidor, che per il suo impegno a favore del Museo Tubino è stato insignito nel 2011 della cittadinanza onoraria masonese ha por-

tato invece la sua nuova mostra fotografica “Preludio del tempo prima”. Parlando di essa il fotografo bellunese ci dice “si tratta di fotografie scattate sulla spiagga di Bibione, una nota località balneare vicino Venezia – spiega Mario Vidor – dove a volte il vento alza una sabbia finissima e crea un’atmo-

sfera eterea che è difficile immortalare con una normale macchina fotografica, cosa che invece sono riuscito a fare con un semplice telefono smartphone ed un’applicazione che le ha fatte sembrare come scattate da una macchina Polaroid”. Alla celebrazione del ventennale della Rassegna, traguardo che per parola dello stesso Gianni Ottonello sembrava impossibile allora, presenti numerose autorità locali di ieri e di oggi: il Vicesindaco Lorenza Ottonello, Paolo Ottonello Sindaco dal 2004 al 2014, l’ex assessore e socia dell’Associazione Luisa Giacobbe e l’assessore dell’Unione dei Comuni Giuliano Pastorino. Ai due grandi artisti gli Amici del Museo

hanno donato una targa commemorativa a ricordo della giornata. Le due mostre rimarranno aperte tutti i fine settimana fino a settembre e tutti i giorni durante la settimana di Ferragosto anche con apertura serale. Fabio Mazzari

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Le valli del sol

Dietro le quinte del Masone’s Got Talent

Masone ha talento! “U

na serata poliartistica, creata dai giovani, con un risvolto sociale, per aggregare e soprattutto per divertirci”: questo, secondo Michele Ottonello, uno degli ideatori, è lo spirito del “Masone’s Got Talent”, la rassegna artistica nata nel settembre dello scorso anno grazie all’impegno di tanti ragazzi con in comune l’amore per l’arte e per il proprio territorio, andata in scena con grande successo di pubblico lo scorso 7 luglio sul palco dell’Opera Monsignor Macciò; tanti artisti (musicisti, ballerini, cantanti, comici) e soprattutto tanta solidarietà. “Masone’s Got Talent nasce come libera associazione lo scorso anno, quando il Museo Tubino (che ringraziamo calorosamente) propose a me e Monica (assieme a me nel duo comico “Didi e Gogo”) di organizzare una serata”, ci spiega Michele, “e decidemmo di condividerla con altri ragazzi che, a loro modo, avevano talenti artistici variegati”: così, il 15 set-

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Mele, Croce Verde in Festa

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tembre 2016, sette artisti, tutti tra i venti e i ventidue anni, salirono sul palco dell’Opera Monsignor Macciò (“che ormai è diventata la nostra seconda casa”, aggiunge Michele), nella prima edizione del Masone’s Got Talent, che ebbe un grande successo; una serata di arte ma anche di solidarietà, in quanto i proventi, grazie all’aiuto della Croce Rossa di Masone, andarono alle zone terremotate del centro Italia. “Anche quest’anno, daremo un aiuto concreto a chi è

SECONDA

più sfortunato: siamo in contatto con l’associazione “Noi Genitori di Tutti”, ci spiega Michele, “un’associazione della Campania creata dalle madri che hanno perso i propri figli, nella famigerata Terra dei Fuochi”; uno spirito di solidarietà che si sposa anche con l’amore per la propria comunità: “noi lo facciamo per divertirci, sia chiaro, ma cerchiamo di dare stimoli ai giovani della nostra comunità; lo spirito è quello di aggregare vari artisti per creare un gruppo unito:

PARTE

da 7 siamo diventati 19, tutti con vari ruoli”. “Il web rimane il nostro canale preferito”, ci racconta Michele, “abbiamo la pagina Facebook attiva da gennaio per raggiungere più giovani (e non) possibili”; solidarietà, gioventù e armonia di gruppo sono quindi i tre pilastri su cui si basa questo progetto che, come spiega Michele, “non è come i talent televisivi che puntano al successo del singolo: noi condividiamo assieme i nostri traguardi, e alle nostre selezioni

cerchiamo l’impegno e la volontà, aldilà di ogni campanilismo”. Matteo Serlenga

Servizi e approfondimenti su: www.inchiostrofresco.it

a Pubblica Assistenza melese, da sempre impegnata sul territorio e nel sociale, organizza anche quest’anno, nei giorni di venerdì 21 e sabato 22 luglio, la sua tradizionale festa sociale a base di gastronomia tipica e musica da ballo presso la tensostruttura in località Ronco; per l’occasione, non mancheranno i tradizionali “pansoti” della cucina ligure e tanta musica e intrattenimento: il venerdì infatti serata danzante con la scuola di ballo “amo bailar” e il sabato intrattenimento danzante dalle ore 17 e successivamente cabaret con i comici di Zelig “i soggetti smarriti”, e a seguire dj set di Antony. La festa si svolgerà anche in caso di maltempo ed è disponibile ampio parcheggio; apertura ristorante dalle ore 19.00. Matteo Serlenga

dell’inchiesta sul gioco d’azzardo, iniziata nel numero scorso

Uomini, donne, giovani e anziani schiavi delle slot R iprendiamo l’inchiesta sul gioco d’azzardo da dove ci eravamo fermati col numero scorso. Analizzando la situazione nazionale, dicevamo di quanto siano potenti oggi le lobbies del gioco. Ne sa qualcosa il sindaco di Ovada Paolo Lantero, che si è visto presentare ricorso da due società ovadesi del gioco (Toys srl e Yes Play srl) per la sua ordinanza “anti slot” che, dall’ottobre scorso, impone tutti i giorni della settimana, lo spegnimento delle macchinette dalle 9 alle 12, dalle 17 alle 19 e dalle 22 alle 2 di notte. Il TAR del Piemonte ha respinto il ricorso della Toys ma deve ancora pronunciarsi per quello della Yes Play. Del resto che il problema ad Ovada sia grande lo conferma anche il Consorzio Servizi Sociali dell’Ovadese che stima in oltre 100 milioni i soldi spesi tutti i giorni per il gioco d’azzardo nei 16 comuni del territorio su cui opera La situazione in Liguria Ed in Liguria qual è la situazione? Dati forniti dall’ASL 3 indicano in 1,2 miliardi di euro la cifra delle giocate sull’intero territorio di competenza (Genova e città metropolitana più buona parte del chiavarese) e in 8.000 quella dei giocatori a rischio. Per l’intera regione le cifre vanno raddoppiate. Se poi vogliamo stringere il cerchio alla valle Stura e parlare di attività commerciali che ospitano slot e VLT (le Videolottery, ndr.), oggi si contano 2 esercizi a Rossiglione, 5 a Campo Ligure e 6 a Masone. Questo ovviamente esclude il numero di locali dove si

Analizzando la situazione nazionale, dicevamo di quanto siano potenti oggi le lobbies del gioco. Ne sa qualcosa il sindaco di Ovada...

può giocare al lotto e dove si possono acquistare Gratta e Vinci, che una recente ricerca inglese equipara per pericolosità alle slot. Va detto che anche in valle i comuni cercano di arginare il fenomeno. Campo Ligure e Rossiglione si sono già dotati di un regolamento molto stringente, che vieta alle nuove licenze o a

quelle oggetto di rinnovo, l’installazione di apparecchi che danno vincite in denaro a meno di 300 metri da scuole, edifici di culto, parchi giochi, strutture sanitarie. In pratica, per chi conosce bene i paesi, diventa difficile identificare tra i locali che già ospitano slot e VLT chi potrebbe continuare a svolgere tali attività alla

scadenza della concessione. Le leggi in materia Tuttavia questi regolamenti, in valle come nel resto della Liguria, sono destinati sul breve a perdere d’efficacia, in seguito alla proroga di un anno degli effetti della legge regionale ligure sul gioco d’azzar-

do. In sostanza la legge sosteneva che il rinnovo delle concessioni per il gioco, dal 02 maggio 2017, sarebbe stato soggetto, così come per i regolamenti comunali sopra citati, alla distanza minima di 300 metri da edifici scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, luoghi di aggregazione giovanile e strutture sanitarie. Questo secondo le stime dell’assessore regionale Edoardo Rixi avrebbe portato alla perdita di numerosi posti di lavoro e da qui l’esigenza della proroga. La cosa ha destato indubbiamente sconcerto, ma la spiegazione di Rixi la si trova in una falla della legge in questione, la 17/2012, che parla genericamente di giochi leciti senza distinguere, tra questi, le slot e le VLT. In

sostanza rientra tra questi giochi anche quello del lotto, che se non verrà rinnovato nelle concessioni dei tabaccai, vorrà dire per molti di loro una drastica riduzione delle entrate con il rischio della perdita di molti operatori, come paventato proprio dall’assessore.

Le contraddizioni politiche Se il ragionamento di Rixi è quindi comprensibile, non si capisce però perche ci si sia ritrovati ad affrontare il problema a pochi mesi dall’ entrata in vigore della legge, quando la giunta Toti, di cui Rixi fa parte, era ormai in carica da quasi due anni. Così come desta sconcerto che a mettervi mano non sia stata neppure la precedente giunta regionale ligure, visto che la legge è stata promulgata nel 2012 ed i suoi effetti sarebbero partiti ben 5 anni dopo, per l’appunto nel 2017. Quando nel frattempo, negli anni immediatamente successivi al 2012, alcuni regolamenti comunali quali quelli di Campo Ligure e Rossiglione indicavano la distinzione tra i vari giochi. Per concludere A questo punto, c’è solo da augurarsi che la proroga concessa non sia solo fine a sé stessa, ma che si modifichi velocemente il regolamento, distinguendo tra i giochi leciti quelli con apparecchi che danno vincite in denaro, in modo che non si perda altro tempo prezioso nell’argine che gli enti locali potranno porre al propagarsi del gioco d’azzardo Giacomo Oliveri


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l’inchiostro fresco

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Vacche ribelli: il 14 luglio a Masone la proiezione del documentario

Le valli del sol Le sorelle Flavia e Marta Pastorino “pioniere” del Latin Hustle in Valle Stura

“Saranno famose”

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l film è nato dalla volontà del giovane documentarista Paolo Rossi e della sua troupe di documentare la condizione della famose mucche delle Giutte ormai allo stato brado da quasi dieci anni che creano molti problemi alla popolazione ed alle istituzioni locali. Già proiettato a Roma il 10 giugno alla manifestazione per la ricorrenza dei 40 anni della LAV, il video ha riscosso un enorme successo di critica nell’ambito documentaristico e naturalistico ed ha attirato l’attenzione di molti media sia locali che nazionali come giornali e televisioni. “Non poteva mancare assolutamente una data a Masone” afferma Rossi “da dove tutto è cominciato. L’interesse che la vicenda ha suscitato ci ha colti di sorpresa e spero che la data del 14 luglio al teatro di Masone sia di aiuto a concittadini ed istituzioni per trovare una soluzione condivisa al problema e possibilmente non cruenta. Saranno presenti molti ospiti: cittadini che hanno subito danni, esperti zoologi, veterinari, il Sindaco, le istituzioni, professori universitari ed in generale tutti quelli che si sono occupati del caso dal suo inizio ad oggi. La serata è a ingresso libero, il film sarà proiettato alle 21 circa e subito dopo ci sarà un dibattito a cui chiunque vorrà potrà partecipare”. Luca Serlenga

alla Valle Stura agli States: due scali aeroportuali, oltre nove ore di volo e tanta passione in valigia; stiamo parlando della passione per la danza, che ha portato due sorelle di Masone, Flavia (20 anni, studente di Scienze Politiche e insegnante di Zumba a Masone) e Marta (13 anni appena compiuti) Pastorino negli Stati Uniti d’America, a gareggiare a Philadelphia e nella Grande Mela, conquistando ben 11 medaglie (5 ori, 2 argenti, 4 bronzi) nelle discipline di danze caraibiche e nella latin hu-

stle. “Uno stile di danza che nasce in America, che mescola i ritmi latini con lo swing tradizionale, ancora di nicchia in Italia”, ci spiegano Flavia e Marta: “il nostro insegnante, Giuliano Barbera, ha creato il movimento latin hustle in Italia, presso la scuola di danza “Karisma” di Genova Pegli, dove noi ci alleniamo”; una passione, quella per la danza, “nata nel 2008, mentre da tre anni frequentiamo questa scuola”. Una passione che ha portato a giugno il duo masonese (conosciute anche come “mambo sister”),

rienza unica” ci confidano, “dove abbiamo potuto confrontarci con altri artisti e apprendere nuove tecniche grazie alle competizioni e ai congressi a cui abbiamo partecipato”. Un amore a prima vista con la metropoli statunitense, “per strada si incontrano un sacco di artisti” ci raccontano stupite Flavia e Marta, “e ci sono sempre spettacoli”; una realtà, quella americana, sicuramente molto diversa dal piccolo paesino dell’entroterra ligure, ma di una cosa Marta e Flavia sono sicure: “non cambieremo mai l’aria che si respira qui con quella di là”, ci confidano sorridendo.

per la seconda volta, fino oltreoceano: “siamo andate a fare le gare a Philadelphia”, ci raccontano Flavia e Marta, “dove abbiamo ottenuto riconoscimenti in tutte le discipline a cui abbiamo partecipato; dopodiché siamo andati a New York a studiare con il coreografo Jeff Selby, noto per aver lavorato alla serie tv “get down” su Netflix”; “un’espe-

Matteo Serlenga

Un’alternativa cimiteriale che salva i boschi (e unisce le fedi) nella Selva dell’Orba

Boschi Vivi, un “cimitero green” a Urbe R

equiem aeternam, ossia l’eterno riposo, nella urbem silvam, cioè il vasto e antico bosco, di diaconiana memoria, che circonda Urbe e il suo territorio: questo è il progetto della cooperativa “Boschi Vivi”, una innovativa startup nata dall’idea di quattro giovani ragazzi con l’amore per la natura e per il territorio, che propone un’alternativa al tradizionale sistema cimiteriale, permettendo la dispersione delle ceneri in area boschiva, recuperando allo stesso tempo aree boschive, spesso abbandonate all’incuria, per restituirle alla comunità; un progetto unico nel suo genere in Italia, che unisce l’attenzione per l’ambiente che ci

circonda con una innovativa scelta per il futuro, che ha individuato il nostro territorio e i suoi boschi come primo “cimitero green” a partire dal 2018. Un bosco eterno, quello di Urbe (in particolare un’area boschiva nella frazione di Martina), che fonda le sue radici nella storia antica, e che diventerà presto un memo-

riale “a cielo aperto” per tutti coloro che desidereranno spargervi le proprie ceneri e non: Boschi Vivi infatti, tramite l’acquisizione o la presa in gestione di un’area boschiva, provvede a restituirla alla comunità, con il recupero ambientale e migliorandone la fruibilità, gestendola nel tempo, con accesso libero, organizzando anche

degli eventi dedicati; le persone interessate al progetto saranno guidate nel bosco, nel quale potranno scegliere un albero che diventerà il loro memoriale. Alle persone che sposeranno questo progetto sarà chiesta una quota per il mantenimento dell’albero scelto e del contesto in cui si trova, sostenendo quindi la gestione ammini-

strativa e forestale, anche di aree diverse: un principio di “economia circolare”, alternativo al classico sistema cimiteriale (che a volte riscontra lentezze, burocrazie e abbandono), interamente trasparente, che, secondo i suoi creatori, “è in grado di trasmettere ai cittadini i valori di equità nell’accesso al servizio cimiteriale, multifunzionalità, resilienza e adattamento nel metodo di gestione forestale, oltre a favorire interculturalità e dialogo tra religioni e ideologie differenti, microimprenditorialità locale e presidio capillare del territorio”. Matteo Serlenga


l’inchiostro fresco Luglio 2017

Le valli del sol Il vero divertimento era il modo con cui si stava insieme

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Tiglieto: Giochi e attività per i bambini dell’Alta Valle dell’Orba

Quando alla Pinetina Centro estivo “Banilla” si ballavano i “lenti”

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rano gli spumeggianti anni ‘60, i complicati anni ‘70 e i decadenti anni ‘80 quando frotte di turisti prendevano d’assalto Tiglieto e occupavano ogni casa e appartamento disponibili fino a trasformare, per tre mesi l’anno, un

Palo: la natura in foto

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al 1° luglio al 27 agosto si terrà a Palo (frazione di Sassello) una mostra fotografica dedicata alla natura, “la natura a Palo”, in piazza della chiesa; alla mostra saranno esposte le fotografie di Armanda Vergani, Emilio Rombo, Annamaria Falconi, Alberto Manzini, Davide Zunino e Elina Zanchetta. m.s.

paese in una piccola città. Per questa folla vacanziera e per i residenti che si lasciavano coinvolgere, due erano i riferimenti della vita sociale estiva: il bar Gina o “quello della curva” e la Pinetina. Per intere generazione la Pinetina ha rappresentato il punto di aggregazione privilegiato dell’adolescenza e della giovinezza. “Si aspettava con ansia il Sabato per andarci”, ci raccontano, “Un anno che non ha aperto non sapevamo più dove vederci, cosa fare...un mortorio”. Solo chi ricorda la propria adolescenza conosce la trepidazione prima di una festa, i riti della preparazione prima di incontrare gli amici, l’attesa. Alla Pinetina, si ballava, si organizzavano eventi, si faceva festa, ci si conosceva durante i lenti, si beveva con moderazione ma l’enorme attrazione che esercitava e i dolcissimi ricordi di chi oggi magari in discoteca non va più, hanno un origine più profonda. Non erano tanto le cose che si facevano, anche se molto divertenti (le feste in maschera i cui costumi venivano realizzati con settimane di lavoro dai partecipanti documentati dalle foto di gruppo, la corrida con le sue epiche sfide), ma era il modo con cui si stava insieme a rappresentare la vera magia: c’era un armonia nel gruppo di quanti si vedevano tutti

gli anni, c’era il piacere di stare insieme e di crescere insieme estate dopo estate. Ecco cosa ci racconta chi negli anni ‘80 aveva l’età per godersi pienamente l’esperienza: “Erano i tempi del coprifuoco alle due, ma non volevamo perderci la fine della serata allora tornavamo a casa, ma salivamo sul tetto che fortunatamente sporgeva sulla pista da ballo per sentire la musica fino alla fine. Insomma se non c’eri avevi paura di perderti qualcosa e chiamavi le amiche perché ti raccontassero cosa era successo. E poi, magari, stavi sveglio tutta la notte a giocare a poker. E la domenica dormivi fino a mezzogiorno. Era il periodo in cui le vacanze duravano 3 mesi e molti poi, negli anni, piano piano hanno fatto di Tiglieto una scelta di vita e chi è andato a vivere altrove ogni tanto torna, tanto che abbiamo deciso di organizzare la festa della leva stile Pinetina, come una volta”. È per questo legame con Tiglieto che non muore che l’anno scorso presso il Banilla (la nuova discoteca di Tiglieto) è stata organizzata una serata in onore dei tempi d’oro della Pinetina ed è stata un grande successo: quest’estate a grande richiesta si replica. Silvana Berzano

ttività ludiche, giornate alla scoperta della “Urbem Silvam” e tante gite: questo è il programma del nuovo centro estivo targato “Banilla” a Tiglieto, dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni d’età, che si terrà dal 17 luglio al 1° settembre; un’estate all’insegna del divertimento, senza però tralasciare il lato educativo, con numerose attività che verranno svolte nella bellissima Alta Valle d’Orba. Il centro estivo pone le sue basi nei locali del Banilla, dove, due giornate a settimana dal 18 luglio, verranno svolte le attività e i giochi con i più pic-

cini; per i più grandi invece sono in programma uscite alla scoperta del territorio e giornate didattiche presso le fattorie e le aziende agricole nella zona dell’Olba Selvosa di manzoniana memoria. A seguire l’allegra brigata saranno

Erika e Paola, laureate in Scienze sociali e psicologia; entrambe stanno concludendo gli studi magistrali presso l’Università. Matteo Serlenga

Gli eventi della Polisportiva Piampaludo accendono le vacanze

Che estate targata #piampastyle !

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randi appuntamenti anche quest’estate in quel di Piampaludo, la placida frazione di Sassello alle pendici del Monte Beigua, che si “accenderà” letteralmente grazie agli eventi organizzati dalla Polisportiva locale. Lanciato il nuovissimo hashtag “#piampastyle”, che rappresenta non solo il nuovo “marchio” dei prossimi appuntamenti e delle nuovissime felpe, ma un vero e proprio “stile di vita”: rappresenta il divertimento genuino di un gruppo di ragazzi uniti da una forte amicizia che ha deciso di mettersi in gioco e di creare qualcosa per tutti coloro che vogliono partecipare, unendo le vecchie tradizioni con le nuove generazioni; questo proprio nelle prossime feste attese in questo

mese di luglio, tra le quali, ricordiamo la “Sagra della porchetta”, che si terrà il 9 luglio, la “Giornata dello swing” con annesso il Raduno delle 500, la “Giornata dello sport” con il Memorial Paolo Ceccarelli la domenica 23 luglio e il primo “Carnevale estivo” sabato 29 luglio, con esibizioni di corda aerea acrobatica a cura del gruppo Synergika e a seguire la festa in maschera con la battaglia dei DJ, a cura di DJ Ego e DJ Stefano Marinelli. Matteo Serlenga


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l’inchiostro fresco

Luglio 2017

STORIA E MEMORIA tra acquese e ovadese Una storia come tante altre storie: dalla Russia, non è più tornato a casa

La breve vita di Matteo Oliveri

Doveva essere un racconto composto di ricordi riguardante la vita di un giovane uomo: una vita edificata da un lavoro, fatica e sudore, una famiglia, poi una vecchiaia serena sino alla logica conclusione; purtroppo, la vita di quest’uomo che vi stiamo per raccontare, terminò improvvisamente e condizionò sicuramente in qualche modo anche quella dei propri genitori e dei parenti. Il prologo Tutto ha inizio all’inizio degli anni Venti del secolo scorso quando in una cascina, denominata “Tourai”, dell’alta valle Ponzema nel territorio di Campo Ligure, il 18 febbraio 1921, nacque Matteo Oliveri da genitori entrambi contadini. La loro condizione faceva parte di quella povertà dove il poco reddito dipendeva dal raccolto che l’alta zona collinare o bassa montagna poteva offrire cioè il raccolto delle castagne con la relativa essiccatura, la vendita della legna, dei funghi e poco altro; il tutto dipendente dallo scorrere delle stagioni più o meno favorevoli. Non sono a conoscenza di quali classi scolastiche frequentò ma sicuramente quando l’età lo permise, Matteo probabilmente partecipò alle adunate del sabato fascista che l’allora regime imponeva in vista dell’impiego militare. Non aveva ancora vent’anni quando scoppiò la guerra e su quelle povere famiglie piovvero, oltre a quelle abituali, altre preoccupazioni, come la privazione di due braccia che portavano poco ma sempre del reddito e la trafila (visita di leva, chiamata alle armi, ecc. ecc.) che portava i giovani ad imbracciare un fucile... Anche per Matteo arrivò la cartolina relativa alla chiamata alle armi. Sotto le armi Le prime notizie di Matteo sotto le armi sono purtroppo approssimative. Comunque si possono ipotizzare uguali a tanti altri soldati; venne arruolato nel 1° reggimento Alpino del battaglione Pieve di Teco facente parte della 4ª Divisione alpina Cuneense. Destinato al fronte russo, qualche giorno prima della partenza, si recò a Grognardo (AL) per salutare gli zii e i cugini. Al momento di andarsene, diede un pugno allo stipite della porta d’ingresso dell’abitazione e se ne andò senza voltarsi: fu l’ultima volta che lo videro. A questo punto è doverosa una citazione ed una breve considerazione: “(…) Inutile andare in giro raccontando che la guerra fu voluta dal solo Mussolini e non dall’Italia; (…) molti uomini chiamati alle armi affrontano la notizia dell’ingresso in guerra con il morale altissimo (…)”. Questa frase è estrapolata da una lettera datata 10 agosto 1946 a firma dell’antifascista Gaetano Salvemini. Mi ripeto per chiarezza; sono propenso a smentire Salvemini e credere invece che la maggioranza degli italiani che dovettero loro malgrado imbracciare un fucile per usarlo contro loro simili, aspiravano farsi una famiglia, avere dei figli e un lavoro per consentire di avere una vita dignitosa: volevano semplicemente vivere e invece per molti di loro non gli fu data la possibilità. Credo che la reazione avuta da Matteo dopo il saluto ai parenti, sia stata eloquente senza aggiungere alcuna spiegazione.

pensare, progettare realizzare...

La spedizione dell’ARMIR e la battaglia di Nikolajewka Matteo partì in treno da Busca (CN) il 27 luglio 1942 facente parte della spedizione dell’ARMIR, Armata Italiana in Russia, con destinazione il fronte orientale lungo la linea dettata dal fiume Don nella Russia sud-occidentale. Le uniche cose rimaste sono una corrispondenza tramite lettere e cartoline militari inviate ai propri familiari e agli zii, quest’ultime andate perse o dimenticate chissà dove durante i numerosi traslochi negli anni a seguire. Comunque da una lettera ricevuta dai cugini,, forse senza essere passata al vaglio della censura militare, inviata il 10 o 12 gennaio 1943, descriveva la terribile situazione in cui si trovava tra il freddo e i continui bombardamenti. Anche se l’ordine di ritirata venne comunicato il 15 gennaio, il ripiegamento incominciò solo nel pomeriggio del 17 gennaio ed iniziò una tragica odissea che, dopo la sanguinosissima battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio, portò Matteo, con quello che rimaneva dell’ARMIR, a ricongiungersi nello stesso giorno con la divisione Cuneense nei pressi di Valujki, dove i superstiti si arresero all’esercito russo. La sorte di Matteo Oliveri L’ultimo che vide Matteo durante la ritirata, fu un suo conoscente masonese, lo descrisse in fuga sugli sci ma stava perdendo molto sangue dall’addome nonostante il gelo limitasse l’emorragia. Con la conoscenza dei dati descritti di seguito (non ci sono dubbi sulla loro attendibilità), non si immagina per quale motivo il masonese diede questa notizia ai familiari; si può però formulare due ipotesi: uno sbaglio di persona o, pur non conoscendone realmente la sorte a cui è andato incontro Matteo, era un modo meno brutale per comunicare ai genitori che le possibilità di un ritorno fossero nulle. La prigionia e il decesso Secondo la legge in vigore, Matteo è stato dichiarato “disperso” e ufficialmente morto nel 1963. A seguito della nuova politica russa di Michail Gorbaciov, denominata “glasnost”, all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, si riuscì finalmente ad avere informazioni dettagliate tramite la consultazione della documentazione conservata presso gli archivi militari russi riguardanti i militari italiani deceduti in prigionia. In riferimento alla documentazione di provenienza russa e soprattutto grazie all’indispensabile opera dell’U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Italiana dei Reduci di Russia) si deduce che: “Oliveri Matteo di paternità Benedetto, nato il 18 febbraio1921 a Campo Ligure, arruolato come alpino nel 1° Reggimento Alpini è deceduto il 10 marzo1943 presso l’ospedale-lager n°1149 di Belaja Holunica” e sepolto in una fossa comune Sull’identità a questo punto non ci sono dubbi.

La ricostruzione dei fatti Richiesto il fascicolo di prigionia, composto da sette pagine, su suggerimento dell’U.N.I.R.R. e ricevuto tramite l’Associazione “War Memorial” con sede a Mosca, a sua volta richiesto all’Archivio Militare di Stato Russo, posso con i dati di mia conoscenza, tentare di descrivere quali possano essere state le traversie di Matteo, che brevemente azzarderei così riassumere: Matteo, finito prigioniero dei russi nel periodo compreso tra il 17 e il 26 gennaio 1943, non è escluso che il giorno fosse proprio il 26 finendo nelle mani dei russi a Valujki, quando si arrese la divisione Cuneense, quindi trasferito nel campo destinato ai prigionieri nella città di Belaja Holunica, a circa 800 km. da Mosca. Sono propenso a credere che Matteo non fosse ferito al ventre, forse una ferita lieve o in altra parte del corpo, per il semplice motivo che con una ferita all’addome, quindi senza ombra di dubbio all’intestino, non gli avrebbe dato la possibilità di raggiungere, parte a piedi e parte in treno, la città di Belaja Holunica distante circa 1500 Km. dal possibile punto in cui venne fatto prigioniero ed introdotto nel lager presente in tale città. Per un peggioramento, se ferita era o per malattia, Matteo venne ricoverato domenica 28 febbraio nell’ospedale n. 1149 destinato ai prigionieri dell’omonimo lager e vi morì mercoledì 10 marzo, circa una cinquantina di giorni dopo essere finito in mano ai russi. Se ferita si trattava, era senz’altro meno invasiva, pur essendo grave, da permettergli di compiere il lungo tragitto, quindi per la mancanza di cure adeguate, può essersi aggravata trasformandosi in setticemia con speranze di sopravvivenza quasi nulla. Dal fascicolo di prigionia si evince che la domenica 7 marzo, a Matteo la febbre raggiunse la temperatura di 40,3 gradi. L’attesa della madre È difficile immaginare una madre che in tempo di pace, tutte le mattine sia con il caldo che con il freddo, spalancare la finestra di casa e guardare verso la strada in lontananza con la speranze mai morta di vedere una persona, prima un puntino irriconoscibile e poi poco per volta più vicino e riconoscerne il figlio, invece perduto per sempre. Questo è quanto fece la madre Francesca sino al 1979, l’anno in cui seguì la sorte del figlio. Durante un incontro con la cognata del disperso, Angela Ponte “Giulettin”, sono venuto a conoscenza circa la personalità di Matteo, molto socievole e disponibile, con un carattere semplice a differenza del fratello Giuseppe (1922-2010) più riservato. La cognata ha anche descritto l’ultimo incontro avvenuto tra i due fratelli risalente all’estate 1942, probabilmente nel mese di luglio. I due fratelli, entrambi alle armi nello stesso 1° reggimento Alpini Pieve di Teco, durante una licenza prima che Matteo partisse per la Russia; i due si salutarono e abbracciarono mentre uno arrivava e l’altro partiva presso un pianoro poca distante dalla loro abitazione. Lo stesso pianoro dove la madre al mattino era solita volgere per qualche istante lo sguardo. Oliveri Andreino – Molare Da parte di chi scrive, il doveroso ringraziamento: • Alla cognata di Matteo, sig.ra Ponte Angela, cl. 1927, per l’aiuto all’individuazione della documentazione russa. • Al sig.ra Patrizia Marchesini dell’U.N.I.R.R. per la disponibilità e i suggerimenti ricevuti. • Al Vice direttore sig. V. Tolocko dell’Associazione “War Memorial” di Mosca. • Al sig. Michail Korotaev, sempre dell’Associazione “War Memorial” di Mosca.

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Ovada e ovadese A

ndrea Barisone, 31 anni Laureato in Scienze Politiche e, nello specifico, in Economia dell’Ambiente e della Cultura, Apicoltore, single, è il nuovo Sindaco di Molare. Per 8 anni in opposizione questa volta è riuscito, con la lista “Rivivere Molare”, a salire sulla poltrona di primo cittadino che fu di Tito Negrini, Gianmarco Bisio e Nives Albertelli. Chi è Andrea Barisione Ma conosciamo questo giovane con voglia di fare: si è avvicinato alla politica nel 2009 quando per la prima volta si è candidato all’interno di una lista civica per il Comune di Molare risultando eletto all’interno del consiglio tra i banchi dell’opposizione, a fine 2009 si è avvicinato quale simpatizzante al Movimento 5 Stelle, ama la lettura, la buona compagnia, il buon cibo, il nuoto. Per Andrea “la politica è una passione che va vissuta con spirito di servizio ed è un peccato vedere un certo disinteresse nei confronti della politica” ci dice Barisione

Conosciamo Andrea Barisone, neo Sindaco di Molare con la lista “Rivivere Molare”

La vittoria del cambiamento

“anche locale perché è con la politica che si possono influenzare scelte che hanno ripercussioni dirette sulla nostra vita”. Questo è Andrea Barisone, il neo Sindaco di Molare che lunedì 26 giugno alle ore 21 ha prestato giuramento in occasione del primo Consiglio Comunale. Un uomo prestato dunque alla politica e che non dimentica i suoi hobby. “Non sono un grande amante dello calcio, diciamo che seguo volentieri solo la Nazionale e le partite più importanti, sono un grande amante del nuoto che però non ho mai esercitato a livello agonistico, come modello non ho persone singole, ma metodi di comportamento che sotto forme diverse si possono riscontrare in tanti personaggi, la correttezza, l’onestà, e anche il coraggio

Salvata la stagione turistica, con la struttura in grado di ospitare 61 posti letto

La “Servizi sportivi”gestirà l’Ostello

S

i sta svolgendo regolarmente la stagione turistica dell’Ostello del Polisportivo Geirino di Ovada dopo che è andato deserto il bando in seguito alla scadenza della gestione affidata al binomio Coserco - 3 Età Coges. È la “Società Servizi Sportivi” che già gestisce il complesso polisportivo di Strada Grillano e che in passato aveva manifestato interesse alla struttura ricettiva, ad occuparsi fino al 30 settembre dell’Ostello in grado di ricevere ben 61 posti letto. Un’estate come sempre che registra il top delle prenotazioni dalle squadre di calcio a diverse associazioni non solo sportive provenienti dalla Liguria per cui, grazie alla disponibilità della Servizi Sportivi, è stata salvata la stagione. Intanto il Comune avrà un po’ di tempo per rivedere il bando sperando di trovare i nuovi gestori per il prossimo autunno. È andata deserta anche l’asta pubblica per la vendita della stazione dell’ex fermata del tram di Piazza Castello. La base d’asta per l’acquisto dell’immobile stabilita per mezzo di una perizia commissionata un anno e mezzo fa

all’Agenzia delle Entrate, era di 323 mila euro. Una soluzione positiva di questa operazione avrebbe permesso di risolvere il recupero della palazzina che situata di fronte alla scalinata non rappresenta un buon biglietto da visita oltre a portare nuova linfa alle casse di Palazzo Delfino. Anche in questo caso resta da verificare come si comporterà l’Amministrazione Comunale per rendere interessante l’immobile. l.r.

di portare avanti le proprie idee, sono testardo e disordinato”. La Giunta e il Consiglio Vice Sindaco, nonché assessore, è Mirko Vignolo e secondo Assessore con delega alla Pubblica Istruzione, Eloisa Cuppari. Entrano anche in Consiglio Comunale Raffaella Bombonato, Pier Luigi Canepa, Irene Giardini, Fabio Saponaro, Mario Villa. Per la minoranza “Insieme per Molare” eletto il capolista ed ex Sindaco, Gianmarco Bisio, l’ex vice Sindaco Giacomo Priarone e Lorenzo Angelo Giani. “Le vittorie non sono mai scontate soprattutto in politica – prosegue il neo Sindaco – non entrano in campo solo i fattori matematici ma anche gli umori e le paure dei cittadini. La mia

lista, “Rivivere Molare”, è formata da persone che mai avevano amministrato direttamente un Comune, direi che finalmente ha vinto la voglia di cambiamento sulla paura del nuovo. Certamente saremo disponibili ad

ogni forma di collaborazione, ho già avuto il piacere di interloquire con diversi Sindaci per provare a risolvere alcune problematiche legate alla carenza di organico che interessa il Comune di Molare (la geometra e la

ragioniera sono andate o andranno in tempi brevi a lavorare ad Ovada mentre all’ufficio anagrafe è previsto un pensionamento nei prossimi mesi ndr), sicuramente sarà necessaria una maggior sinergia tra i Comuni”. I primi obiettivi I temi che stanno a cuore sono la tutela del fiume, per cui verranno praticate immediatamente alcune soluzioni per contrastare l’abbandono dei rifiuti in vista di una soluzione definitiva per il posteggio selvaggio; la risoluzione delle criticità edilizie del “cubotto blu” (’edificio scolastico ndr) che impediscono il rilascio del parere al funzionamento ASL per l’ottenimento della 3ª sezione dell’infanzia; concludere tutte le pratiche relative all’edificio “Oktagon” per comprendere di chi sia la proprietà in un immobile in stato di abbandono e realizzato con finanze pubbliche; infine la cura e la manutenzione delle aree gioco per i bambini e degli spazi verdi. Enzo Prato

Numerosi appuntamenti nei mesi di luglio ed agosto

Le feste religiose in Ovada e nelle frazioni Ecco il calendario A d Ovada, dopo la straordinaria festa di S. Giovanni Battista, ricorre domenica 16 luglio la Festa del Carmine. È l’Oratorio della SS. Annunziata di Via S. Paolo, quello dei “turchini” per il colore delle cappe che indossano i Confratelli a ricordare la Madonna del Monte Carmelo con la solenne processione di domenica 16 luglio dopo la S. Messa delle 17.30. Oltre alla presenza delle Confraternite, sfileranno le casse dell’Annunziata, opera del Maragliano e della Madonna del Carmine. Domenica 16 celebrazione della S. Messa anche alle 8.30, mentre nei tre giorni precedenti a partire da giovedì 13 luglio triduo con S. Messa alle ore 8 e benedizione Eucaristica alle 20.45. Il 15 agosto è

• 30 luglio: Frazione Grillano, festa dei Santi Nazario e Celso con processione dopo la S. Messa delle ore 9. • 30 luglio: Frazione Costa, nella Chiesa di S. Lucia alle ore 16 S. Messa e conferimento del premio “Amico del bosco”.

la solennità dell’Assunta titolare della Chiesa Parrocchiale di Ovada e il 17 agosto festa di S. Giacinto antico patrono della città di Ovada che, con le sue frazioni ,si caratterizza per

numerose feste religiose nei mesi di luglio e agosto. Ecco qui a lato, l’elenco delle ricorrenze. Luisa Russo

• 5 agosto: Fraz. Costa d’Ovada, alla Parrocchia N.S. Neve, Festa della Madonna della Neve con S. Messa alle ore 10 e processione per le vie delle frazione alle 21. • 10 agosto: Fraz. S. Lorenzo, festa con S. Messa alle ore 16. • 16 agosto: Fraz. Costa d’Ovada, festa di S. Rocco nell’Oratorio con S. Messa alle ore 10 e nel pomeriggio giochi. • 20 agosto: Chiesa campestre situata sulle colline ovadesi, festa di S. Bernardo con S. Messa alle 16 seguita da lotteria e giochi. • 29 agosto: Frazione Grillano, alla località Guardia festa della Madonna della Guardia con Messe alle 10 e alle 17, processione alle 21 con la statua e le Confraternite, segue rinfresco. l.r.


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OVADA Ovada: in tanti hanno risposto all’appello per tenere in ordine il Parco

26 volontari per Villa Gabrieli S

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Il “walk camp” ritorna ad Ovada

Roberto Bruzzone propone il suo primo libro

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itorna ad agosto la seconda edizione del raduno nazionale “walk camp” organizzato dall’Associazione Onlus “Naturabile e Robydamatti” che si terrà, con un ricco programma animato da Roberto Bruzzone, anche quest’anno ad Ovada dal 6 al 10 di agosto. Ma Roberto Bruzzone, l’atleta con la gamba al titanio, non è solo uno sportivo e un organizzatore: è anche uno scrittore, protagonista del suo primo libro dal titolo “Limiti” in edicola nei primi giorni di questa estate che è nato in occasione dei suoi viaggi sulle Ande, tra il Perù e

anni, ci sono lo studente di scienze forestali, la casalinga, l’insegnante, l’imprenditrice, il pensionato, il vigile del fuoco, la guardia giurata, l’esperta di turismo enogastronomico, l’impiegata, la psicologa, la fisioterapista, l’infermiera, la funzionaria regionale, che si aggiungono ai volontari di ADIA, AISM, alcuni volontari di Vela e i volontari “storici” del vecchio gruppo che si è preso cura del Parco fino a pochi anni or sono. Il sodalizio che ne è derivato promette entusiasmo e passione, generosa e orgogliosa dedizione ad un progetto che intende promuovere il benessere nel Parco e del Parco, da tutti riconosciuto anche come potenziale attrattiva turistica per la Città. Le prime azioni, in attesa della stipula della convenzione tra ASLAL e Comune sono il corso di formazione di imminente attivazione, la redazione del regolamento del Parco, l’assegnazione di compiti specifici ai singoli volontari (che saranno dotati di cartellini e giubbetti di riconoscimento) e la stipula di accordi con la sezione Provinciale del FAI. .A cura di ASLAL si procederà alla manutenzione del laghetto per il quale tramite Fondazione CIGNO sono state donate pompe per la filtrazione dell’acqua. Luisa Russo

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i susseguono gli incontri, con grande partecipazione anche di pubblico, con gli aspiranti volontari del Parco di Villa Gabrieli di Ovada. Un modo per “conoscersi di persona” e per valutare le rispettive attitudini e disponibilità in modo da poter definire una prima fase operativa in cui sono state definite le varie aree interdisciplinari I SI LEG di intervento: area amministrativo-culturale e QU di comunicazione-promozione, area tecnicomanutentiva e sorveglianza, area progettuale specifica di “coltiviamo il benessere”. INC Dopo una relazione introduttiva in cui sono HIOSTRO F stati esposti i vari target di intervento (a I SI LEG breve e media scadenza) ed una breve auQU topresentazione degli aspiranti volontari, si è articolato anche in una prima esposizione, da parte degli intervenuti, di alcune INC problematiche che verranno attentamente HIOSTRO F valutate ai fini di una soluzione compatibile con le possibilità operative sia attuali che future. Si stanno anche raccogliendo ulteriori dichiarazioni di disponibilità che hanno portato il numero complessivo di richieste ad un totale di 26 aspiranti volontari, a cui si sono aggiunte altre 10 promesse di collaborazione, oltre alle Cooperative di rifugiati. L’identikit del volontario del Parco è quanto mai diversificato: età variabile dai 26 agli 84 GE

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Le vetrine e s e d a v O ’ l l de

la Bolivia. “Mentre percorrevo i sentieri andini – dice Bruzzone – un mio amico Federico Blanc, anche lui amputato, mi seguiva da casa: il mio diario di viaggio si arricchiva di riflessioni e di confronti tra i miei e i suoi pensieri. Così al ritorno mi sono cimentato nello scrivere il libro che non è solo il racconto del viaggio, ma quello che noi siamo riusciti a fare vincendo la disabilità e avendo come compagni l’umorismo e la determinazione”. Quindi una lettura da proporre e che farà riflettere, ma ci sono altri progetti, probabilmente in tv. l.r.

Tre insegne per il Borgo

...il programma •D omenica 6 agosto alle 15 ritrovo presso il Centro Polisportivo Geirino di Ovada e spostamento all’agriturismo Tenuta Montebello, con pomeriggio in piscina, apericena e riposo notturno. • Lunedì 7 agosto colazione, spostamento alla Baita del Gorzente nel cuore dell’Appennino, riunione attività, allestimento delle tende, pranzo al sacco, partenza breve trekking con bagno in torrente, cena in baita. •M artedì 8 agosto dopo la colazione, lunga escursione con pranzo al sacco e bagno in torrente e alle 18.30 la cena. •M ercoledì 9 agosto dopo la colazione, esercizi, breve escursione ai laghetti con pranzo al sacco, rientro, recupero dei bagagli e alle 15.00 ritorno al Centro Polisportivo del Geirino, con pernottamento in Ostello e cena ad Ovada.

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opo la pulizia dell’aiuola di Piazza Nervi dalle erbacce e la sistemazione della scritta “Borgo di Ovada” a cura degli abitanti del quartiere effettuata circa un anno fa, ora sono state sistemate tre insegne artistiche con la dicitura “Borgo” composte da ferro tagliato al laser. Sono stati gli artigiani Ulzi della Caraffa ad effettuare il gradito dono e a sistemarle nell’aiuola. Si tratta di un impatto felice per chi raggiunge la zona oltre il ponte a piedi o in macchina e per chi arriva in Ovada proveniente da Rocca Grimalda o dalle Cappellette o per chi è solito ritrovarsi al Bar del Borgo diventato sempre punto di riferimento. Un’accoglienza che dimostra la vivacità delle persone che vi abitano, in un quartiere legato alla storia della città con i tragici fatti della Diga, ma sempre ricco di appuntamenti e momenti di aggregazione. Ricordiamo nel passato le prime corse cicli-

stiche per amatori che capitalizzavano l’attenzione degli amanti delle due ruote della provincia oltre alla Stazione Nord che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per tutti coloro che raggiungevano in treno Alessandria. Cambiano i tempi, il Borgo ha perso qualche esercizio commerciale rispetto al passato, si è insediata la nuova farmacia BorgOvada, ma soprattutto gli abitanti del quartiere non si arrendono, si mobilitano quando è necessario cercando di fare sempre meglio. l.r.

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OVADA Il Pascal di Ovada si aggiudica il podio al Premio nazionale di poesia

Un’emozione chiamata poesia M olte sono le risposte alla domanda su che cosa sia la poesia. Alcune persone pensano che l’andare a capo, scrivere una riga corta, sia fare poesia. Altri invece ritengono che le rime o parole che, in qualche modo, finiscono con un’assonanza fanno una poesia, altri ancora pensano che basti contare le sillabe. La poesia invece non è solo questo: è un’emozione che nasce dall’essere di ogni uomo. È un cammino, una strada, sulla quale occorre pazienza e perseveranza. Il mezzo che utilizza è la parola. Oggigiorno la parola viene usata per la vita pratica e molti ritengono che allo stesso modo la si possa usare anche per fare poesia. Non è così: la parola della vita richiede una convenzione, quella della poesia esige un’emozione. Il poeta deve sapere sempre mettere in relazione la propria sensibilità, la propria interiorità, con la parola che usa. È questo rapporto stretto che gli alunni delle classi 2ªA e 2ªB del Liceo Pascal di Ovada hanno cercato

di creare, partecipando alla XXVI edizione del Premio Nazionale di Poesia “Palazzo Grosso” di Riva di Chieri indetto dall’associazione

culturale “Il Carro”. Seguiti dalla loro docente di Lettere, Roberta Carosio, i ragazzi hanno composto individualmente una poesia sul

tema “sentire il paesaggio sonoro”. Il concorso, aperto a tutte le scuole di I e II grado e all’Università, è stato vinto dagli allievi del Liceo Pascal di Ovada. Si sono aggiudicate il terzo posto a pari merito le alunne Gilda Bodrato di Ovada della 2ªB con la poesia “Voci” e Giulietta Mazzarello di Mornese della 2ªA con la poesia “Giornata”. Il secondo posto è stato assegnato a pari merito a Cecilia Grosso di Ovada della 2ªB con la poesia “13 agosto 1935” e ad Eugenio Ottonello di Masone della 2°A con la poesia “Il suono della mia terra”. Il primo posto è stato vinto da Anna Fortunato di Molare della 2ªA con la poesia “Il glicine”. Grande la soddisfazione dell’insegnante e degli alunni che sono stati premiati nel Salone delle Feste a Palazzo Grosso a Riva presso Chieri alla presenza del sindaco, dell’amministrazione, del comitato d’onore e della giuria. Luisa Russo

Tagliato un traguardo con gioia e rimpianti Nelle scuole di Ovada festeggiati i neo pensionati

Eliana Marenco e Gino Barisione

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eriodo di pensionamenti anche nelle Scuole di Ovada.. Hanno raggiunto l’età pensionabile Marina Marchelli, insegnante alla Primaria e Margherita Gaggino insegnante presso la Scuola

dell’Infanzia “Giovanni Paolo II” di Via Dania. Alla “Damilano” di Via Fiume festeggiamenti per Luigi “Gino” Barisione personale ATA e la maestra Eliana Marenco. Alla Media “Pertini” traguardo raggiunto per Antonio Pesce docente di sostegno,

Margherita Gaggino e Marina Marchelli con la Dirigente scolastica, Patrizia Grillo

Maria Assunta Murchio, docente di tecnologia e Rita Rapetti personale ATA. All’Infanzia di Via Galliera, Caterina Grosso. Tutti sono stati festeggiati con un momento conviviale, regali, sorprese, e tanto divertimento. Molti di coloro che a settembre

non varcheranno più la porta della rispettiva scuola per riprendere il lavoro, hanno rappresentato nel corso di questi anni un vero punto di riferimento per insegnanti ed alunni. Luisa Russo

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“Cremolino Teatro e Musica” Rassegna curata da “I Guitti”, dal 5 al 20 agosto in p.zza V. Emanuele • Sabato 5 agosto con la cantante Madhura accompagnata al pianoforte da Alessandro Toselli che presenteranno colonne sonore di cartoni animati e film. • Domenica 6 agosto apriranno la serata Juri Risso ed Elisa Ferrando in un concerto di chitarra classica; prosegue il gruppo musicale “Percorso Inverso” con Diego Badano alla batteria, Massimiliano Badano alla chitarra e voce, Marcella Guerra al basso e Giorgio Boaretto alla chitarra che presenteranno canzoni degli anni 60-70-80. • Sabato 12 agosto concerto dei “Bricchi, Gotti e Lambicchi” che presenteranno brani del folklore genovese in dialetto alternandoli alla musica di Fabrizio De Andrè. Si esibiranno Fabio Casanova alla chitarra acustica e voce; Francesco Cavo alla fisarmonica e Marika Traverso alla voce e percussioni. • Domenica 13 agosto la Compagnia Teatrale “Sopra il Palco” di Maurizio Silvestri presenterà un omaggio a Govi con “Non è vero ma ci credo”. • Lunedì 14 agosto “I Guitti Giovani” di Cremolino presenteranno in italiano la commedia brillante di Carla Belletti “Un po’ di arsenico nel caffè”, • Martedì 15 agosto sempre i “Guitti Giovani” metteranno in scena “L’Arte della seduzione” tratta dalla “Locandiera” di Goldoni. • Sabato 19 agosto la Compagnia “La Soffitta” di Acqui Terme presenterà “Parole leggere, Parole ‘amore”. • Domenica 20 agosto chiuderà la rassegna la Nuova Filodrammatica Genovese dei “Villezzanti” con Eugenio Montaldo che metterà in scena due atti unici del teatro di Govi: “Un giorno in Pretura” e “Du Quarantottu”. Luisa Russo

Tagliolo: per le “Storie del Vino”

La Coperta solidale I n occasione della manifestazione “Le Storie del Vino” in programma il 23 e 24 settembre 2017 a Tagliolo Monferrato, La “Fiaschetta delle Idee”, in collaborazione con ASD Tagliolese CCRT promuove l’iniziativa “La coperta della solidarietà”. Partecipare è semplicissimo: bisogna creare una o più semplici mattonelle di 20×20 cm di colore bianco o rosso, in lana, acrilico o misto (no cotone o filati leggeri), all’uncinetto, maglia o una tecnica a scelta. Importante è la misura e che siano rifinite in modo che sia possibile cucirle tra di loro. Le mattonelle verranno assemblate in una grande coperta che verrà esposta sulle mura del Castello di Tagliolo

Monferrato durante la manifestazione “Le Storie del Vino”. Alla fine dell’evento la coperta sarà divisa in coperte singole e matrimoniali che verranno regalate alle Onlus per essere destinate ai meno fortunati. Luisa Russo Informazioni: Le mattonelle vanno spedite entro il 30 agosto a: Daniela Tosti, Via S. Defendente, 12 – 15070 Tagliolo Monferrato oppure consegnate a mano nei punti di raccolta che si stanno attivando con gli esercizi che supportano nell’attività; il primo in Ovada è la Gelateria di Via Lung’Orba.

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ACCADE TRA OVADA E NOVI

Cassine ricorda un suo illustre personaggio

I laboratori educativi gratuiti riprenderanno a settembre, presso la Casa di Carità

Bernardino Realino “L’Orto dei Talenti” ad Ovada Chi era I l 22 giugno a Cassine è stata ricordata la canonizzazione di Bernardino Realino, avvenuta 70 anni fa per volere di Papa Pio XII. San Bernardino Realino, patrono di Lecce, nacque a CarpiModena il 1° dicembre 1530. Il Santo prima di avviarsi per la vocazione sacerdotale, fu giurista e ricoprì l’incarico di Podestà presso due Comuni piemontesi ed Alessandrini e cioè: Cassine nel biennio 1560-61 e a Felizzano nel 1557. Lo scorso anno ricorrevano invece i 400 anni dalla morte avvenuta il 2 luglio 1616. Entrambi i comuni hanno una via intitolata al Santo. Riccardo Tornato

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ato in una famiglia illustre di Carpi, dopo gli studi fu mandato all’Accademia modenese. A 26 anni, si laurea in diritto civile e canonico. Sotto la protezione di Cristoforo Madruzzo, Bernardino si avvia sulla strada dei «pubblici uffici». A un certo punto, però, la sua carriera s’interrompe. Bernardino frequenta i Gesuiti ed entra nella Compagnia. Nel 1567 è ordinato sacerdote e diventa il maestro dei novizi gesuiti. Sette anni dopo, a Lecce, crea un collegio al quale si dedicherà fino alla morte. Divenne patrono prima di morire nel 1616.

Il maestro Andrea Oddone dirige il concerto di ferragosto

A Frabosa Sottana con le telecamere di RAI 3

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l Maestro Andrea Oddone, silvanese, Direttore Artistico della Civica Scuola di Musica “A. Rebora” di Ovada, dirigerà l’Orchestra “Bruni” di Cuneo nel tradizionale concerto di Ferragosto che si svolgerà nel Comune di Frabosa Sottana. Il Direttore d’Orchestra è già stato intervistato dalla conduttrice del TG3 per presentare la manifestazione che si svolge ad alta quota e che richiede uno specifico periodo di preparazione. L’appuntamento musicale giunto alla 37° edizione e trasmesso da RAI 3 il 15 agosto alle ore 13, è uno dei più attesi non solo dal pubblico televisivo per lo scenario in cui si svolge, ed è stato ideato da Giovanni Mosca e poi proseguito dal Maestro Merlo. Andrea Oddone che tra l’altro è nato quando il concerto prendeva avvio nel 1981, ha ereditato la direzione dell’Orchestra “Bruni” ed ora si appresta a continuare una grande tradizione nonostante la

giovane età. All’età di 14 anni il maestro Oddone dirigeva il Corpo Bandistico “Romualdo Marenco” di Novi Ligure dove ha occupato questo ruolo fino allo scorso anno. Ha avviato gli studi musicali in giovane età dedicandosi al pianoforte sotto la guida di Giorgio Vercillo e poi di Giuseppe Binasco presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria; si è diplomato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino in Direzione d’Orchestra, in Composizione e in Strumentazione per Banda; presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara ha conseguito il diploma in trombone; si è perfezionato nella direzione d’orchestra e parallelamente agli studi accademici ha approfondito la tecnica dell’improvvisazione e dell’orchestrazione jazz e pop sotto la guida di Cesare Marchini e Fred Ferrari. Luisa Russo

Una opportunità per i ragazzi tra gli 11 e 14 anni per prepararsi un futuro

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esta di fine anno scolastico per “L’Orto dei Talenti”, il programma di laboratori educativi gratuiti organizzati dalla Fondazione “Casa di Carità Arti e Mestieri” di Ovada. Partiti dalla progettazione di un Orto condiviso, è stato poi coltivato e con l’aiuto dei ragazzi più grandi che frequentano le superiori si è iniziato a scoprire e coltivare i Talenti dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni di Ovada e dell’ovadese. Sono nati così i Laboratori delle professioni e dei mestieri, piccole ma significative incursioni nel mondo del lavoro alla scoperta di come le materie scolastiche sono fondamento per la costruzione di molte altre competenze. I ragazzi hanno lavorato alla realizzazione di prodotti e servizi simulati, grazie ai laboratori del Centro Oratorio Votivo e ciascuno ha potuto mettere in gioco le proprie inclinazioni: i ragazzi di terza, in particolare, nel confronto con i compagni e nell’acquisizione di informazioni su molte professioni e mestieri, hanno affinato la propria scelta orientativa e si sono preparati scrupolosamente ai prossimi passi formativi. Alla festa hanno preso parte i ragazzi che hanno frequentato i laboratori,

ai quali è stato consegnato l’attestato, che oltre a testimoniare la partecipazione, individua almeno un’area didattica nella quale hanno acquisito abilità specifiche e il

potenziamento delle competenze sociali. Applausi speciali ai più curiosi che hanno esplorato tutte le aree professionali, con altissime percentuali di frequenza. I peer

L’Associazione “Vedrai” attiva corsi d’informatica

Due computer per un laboratorio multimediale

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edrai…associazione di volontariato ha attivato, con la collaborazione di alcune famiglie, un laboratorio per persone con disabilità a Rossiglione, che al momento raccoglie anche ragazzi di Tiglieto e di Masone. Il laboratorio è incentrato sull’utilizzo di informatica e telematica per aumentare i livelli di apprendimento, comunicazione e autonomia dei partecipanti. A incoraggiare l’iniziativa - che si tiene il lunedì e il mercoledì pomeriggio di ogni settimana - sono arrivati i Vespa Club di Ovada e Genova che hanno offerto due computer di nuova generazione molto adatti alla multimedialità del valore di circa tremila euro. Questi fondi erano stati raccolti nel corso del motoraduno di Vespe tenutosi a Rossiglione lo scorso anno. La consegna dei computer è avvenuta ad Ovada, presso la Loggia di San Sebastiano, nel corso della Terza rassegna del Quaderno multimediale, lo scorso 17 giugno. Anche il Comune di Rossiglione, l’Istituto comprensivo Valle Stura e l’associazione Auser hanno collaborato alla riuscita dei laboratori, che comprendono anche un momento di educazione corporea e musicale in palestra. La redazione

dal 21 al 22 luglio FESTA DELLA LEGA sezione “Ovada-Valle Stura” stand gastronomici giochi e musica Venerdì 21 ore 20.30

Sabato 22 ore 21.30

Tavola rotonda sul tema: “immigrazione in italia ed emigrazione dei giovani italiani, prospettive e rimedi” Introduce Pier Sandro Cassulo, Segr.Lega Nord - sez. Ovada

Dibattito sul tema: “rilancio economico dell’oltregiogo grazie alle iniziative della Lega nord” Introduce Giovanni Battista Poggio, Sindaco di Capriata d’Orba

Interverranno: • Il Segr. Reg. Lega Nord Piemonte, Riccardo Molinari • il Sen. Federico Fornaro (Art.1) • il Cons. Reg. Massimo Berutti (F.I) • il Segr. Prov. F.lli d’Italia, Federico Riboldi • il Segr. M5S – Ovada, Emilio Braini • il Segr. PD – Ovada, Fabio Scarsi

Interverranno: • Gianfranco Cuttica, di Revigliasco, neo sindaco di Alessandria • Edoardo Rixi, Assessore regionale allo Sviluppo economico della Liguria

Vi aspettiamo Numerosi!

operator, veri protagonisti delle attività educative, hanno ricevuto la riconoscenza dei ragazzi e dei loro genitori per il servizio svolto e la formazione ricevuta oltre ad un attestato di partecipazione. Hanno collaborato attivamente alla realizzazione del progetto: il dirigente scolastico dell’IIS Barletti, Felice Arlotta, insieme al docente Giuseppe Vigo; la dirigente scolastico dell’IC Sandro Pertini, Patrizia Grillo, insieme alla prof. ssa Priano di italiano e alla prof.ssa Romero referente di orientamento; Valentina Manis, tutor per i peer operator dell’Istituto Santa Caterina Madri Pie Ovada. L’Orto dei Talenti, finanziato con il contributo della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’Iniziativa “KIT – montiamo insieme il tuo futuro”, proseguirà a settembre con le attività già collaudate dell’Orto e dei Laboratori, ma sono in programma nuovi appuntamenti dedicati ai genitori e agli allievi della Scuola Primaria. Come sempre occorre prenotarsi, tramite i docenti della scuola o allo sportello di segreteria in via Gramsci. Luisa Russo

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la “Città dei paesi” tra Novi e Ovada

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ci”. Per quanto riguarda invece gli interventi futuri, ovvero quelli che verranno “messi in agenda” nei prossimi sei mesi, cosa ci puo’ dire? “Realizzeremo quattro aiuole nella zona del cimitero, destinando oltre 170 piante per la siepe – ci dice l’intervistato – Inoltre apriremo n nuovo accesso al cimitero e andremo ad attuare un progetto per la riqualificazione della piazzetta retrostante il Comune: tale progetto – prosegue Poggio – sarà finanziato dalla Regione Piemonte per 53.000 euro mentre il Comune sborserà una cifra vicina ai 18.000 euro”. Per quanto concerne la viabilità del paese cosa ci può dire? “Andremo ad asfaltare alcuni tratti della rete stradale comunale e, lo dico in anteprima – ci dice il Sindaco di Capriata – risistemeremo l’area adiacente all’asilo infantile con la realizzazione di un parcheggio. Ovviamente sono già previsti interventi per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico e – continua il Primo Cittadino – alcuni lavori per rendere maggiormente sicuro il ponte sull’Orba”.

di valorizzare e far conoscere i paesaggi e i luoghi di interesse storico e architettonico della nostra zona – dichiara il Primo Cittadino – A tal proposito molte sono le iniziative intraprese dal gruppo; il 2 Luglio 2017, a partire dalle ore 15, si potrà passeggiare per il paese di Capriata e avere notizie storiche. Questo gruppo è nato nel 2016 – prosegue Poggio – grazie a ex-alpini con una manifestazione culminata con il posizionamento di una lapide a ricordo del St.Ten. Felice Genovese. Con il nuovo anno è stata aperta una sede con la nomina di un Presidente nella persona di Pio Milanese. Il 9 Luglio 2017 si svolgerà una nuova manifestazione a Capriata di ex-alpini con un ricco programma”.

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Pubblicità raccolta in proprio: geom.Umberto Cecchetto (328-60.87.969) Associazione “Club Fratelli Rosselli” editrice de “l’inchiostro fresco” • Presidente e Legale rappresentante • Collegio dei Probi Viri: Gian Battista Cassulo Domenico Bisio, Federico Cabella, Davide Ferreri (soci fondatori de “l’inchiostro fresco” • Consiglio Direttivo: voce di Rondinaria - 2005) Marta Calcagno, Massimo Calissano, Arnaldo Liguori, Fabio Mazzari Club Fratelli Rosselli • Collegio dei revisori dei Conti: Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria Umberto Cecchetto, Alfonso Gatti, Renato Milano al n° 226160 il 4/10/2005 (soci storici e fondatori dell’Associazione nel 1985) P. IVA e C.F. 02096520065

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“Ai Bravi Burattinai d’Italia”

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i conferma a Silvano la tradizione teatrale dei burattini, grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione Amici dei burattini. Giunge alla sua 27ª edizione il Premio “ai Bravi Burattinai d’Italia 2017”, un appuntamento imperdibile con il teatro di figura saldamente radicato nel territorio: dal 10 al 14 luglio, saranno in scena professionisti del teatro con un programma ricco e variegato, che spazia dalla più pura tradizione burattinesca alla più estrosa sperimentazione di pupazzi. Lunedì, 10 luglio, avrà luogo lo spettacolo finale del laboratorio teatrale dal titolo: “I bambini incontrano il magico mondo dei burattini”, che nelle due settimane precedenti ha coinvolto bambini e ragazzi nella preparazione e realizzazione di uno spettacolo di pupazzi. Il tema di quest’anno sarà il mondo dei dinosauri visto in chiave fantastica. La sera di martedì 11 alle ore 21 aprirà la serie dei professionisti la Compagnia Danilo Turolla da Laveno con lo spettacolo “Gianduja e il bastone magico”, che vede protagoniste alcune maschere popolari piemontesi tra cui Gianduja, Brighella e Testafina. Una grande occasione per venire a contatto con i veri burattini tradizionali in baracca: le modalità d’animazione e la struttura del teatrino sono state tramandate a Danilo Turolla dall’anziano e abilissimo burattinaio Gualberto Niemen, di antica tradizione familiare.

Mercoledì 12 giugno la Compagnia Roggero di Angera presenta “Topo Mosca” una favola moderna con protagonista un topolino che viene da un paese lontano verso il quale vorrebbe tornare e un simpatico postino che vorrebbe essere poeta. Una storia divertente e commovente che racconta con pupazzi, attori, ombre e video di come i sogni si possono realizzare anche nella vita di tutti i giorni. Giovedì 13 giugno si rinnova l’ormai stretta amicizia tra Silvano e la compagnia La Vecchia Soffitta di Torino, che già tante volte ha emozionato e divertito il nostro pubblico. Questa volta si presenta con una fiaba ecologica, che racconta attraverso le avventure di un gruppo di folletti sopraffatti dalla società dei consumi, di come ognuno possa fare qualcosa per il mondo in cui viviamo, anche con piccoli gesti. Il Premio si conclude venerdì 14 giugno con il Teatro dei Mille Colori di Sanremo che, con il suo “Cappuccetto rock”, riveste di nuovo la più famosa e conosciuta fiaba d’Europa. Pupazzi, musica e canzoni per una travolgente versione rock della famosa fiaba, anche per far conoscere alle nuove generazioni la musica che ascoltavano la maggior parte dei loro genitori, o anche nonni, non senza momenti di riflessione legati al rispetto della natura e al valore dell’amicizia. Marta Calcagno

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Al via l’estate 2017 con il Premio Nazionale Silvano d’Orba

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U • Rubriche: Davide Ferreri (l’Arca) Ester Matis (Esternando) Stefano Rivara (La voce del binario) Fabiana Rovegno (Dalla vostra parte) • Sport: Enzo Prato • Grafica e impaginazione in proprio: a cura di Guido Cappelletti grafica2@inchiostrofresco.it “l’inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998 Iscr. online: n. 36 del 11/01/2016

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Il ricordo dell’alpino Giuseppe Cavriani A proposito di ex alpini, al termine della nostra intervista, ci pare doveroso chiedere al Sindaco un riIl Lido di Capriata cordo di Giuseppe Cavriani, figura La piscina comunale invece, dopo di spicco dell’associazionismo di due anni di chiusura, è stata final- zona e, purtroppo, recentemente mente inaugurata lo scorso mese: scomparso: “Siamo rimasti parti“La piscina denominata Lido di colarmente scossi per la prematuCapriata è di proprietà privata, ra perdita dell’ex Sindaco di TasI rapporti con la Minoranza acquistata in seguito ad asta fal- sarolo Giuseppe Luigi Cavriani – ci Cambiando argomento, doman- limentare e ristrutturata nel suo dice il Sindaco non nascondendo diamo a Poggio quali siano i complesso dopo due anni di inat- una certa commozione – il quale rapporti tra la Maggioranza e la tività – precisa il Sindaco – Siamo insieme agli ex Primi Cittadini di Minoranza: “Ritengo che il rap- contenti di essere riusciti a recu- Capriata e Francavilla Bisio, ha porto con la Minoranza sia leale perare un’area degradata e aver dato vita all’”Unione Collinare del e costruttivo, tanto è vero che per ridato ai capriatesi un ulteriore Gavi”. Si è dedicato inoltre – afferma in conclusione – a parecchie un maggior coinvolgimento e una centro di aggregazione”. attività di volontariato e alla creamaggiore trasparenza abbiamo zione a Capriata dell’Enoteca, ed deciso di affidare l’Assessorato al Il gruppo FAI parte attiva dell’Associazione Rimanendo sul tema dell’aggreBilancio a un membro dell’oppoSI LEGera GG I SI LEgazione, G che cosa ci puo’UIdire in Oltregiogo”. sizione, Gian Pietro Arata. SiUtratta – continua il nostro interlocutore merito alle attività del locale GrupMattia Nesto – di una persona molto valida che po FAI: “Il gruppo FAI “I fiumi della oltre a svolgere il proprio ruolo Bassa Valle” di Capriata si occupa

L’IN Direttori onorari: Rino Vaccaro e Luisa Russo • Direttore responsabile: Federico Cabella • Capo redattore: Fabio Mazzari • Edizione on-line: Mattia Nesto • Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente: Ass. Club F.lli Rosselli • Comitato di redazione: Marta Calcagno (Rondinaria, Novi) Claudio Cheirasco (Tortona e Tortonese) Marisa Pessino (Nuova Libarna) Luisa Russo (Ovada e Ovadese) Matteo Serlenga (Valle Stura, Val Leira)

con competenza, garantisce un equilibrio all’interno del Consiglio. Ci è dispiaciuto che il Consigliere Alessandro Moncalvo, per motivi di lavoro, abbia dovuto dare le dimissioni che hanno privato il Consiglio di una persona competente sia dal punto di vista politico che amministrativo. Ci auguriamo che alle prossime elezioni ritorni ad impegnarsi per il Comune”. La questione migranti Altro argomento su cui non si può tacere è la questione migranti, che non soltanto nel capriatese sta facendo molto discutere: “In questi anni Capriata ha già accolto circa 110 comunitari, di cui 99 romeni e 44 extracomunitari di varie nazionalità – risponde prontamente Poggio – che si sono integrati molto bene. Ritengo che la nostra comunità in questi anni abbia già assorbito percentuali di migranti di gran lunga superiori alle percentuali previste dalla legge sul territorio nazionale”.

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Gli interventi realizzati e quelli in programma In prima battuta chiediamo quali siano stati gli interventi più importanti realizzati sino a questo giugno. “Abbiamo realizzato vari interventi volti a rendere, mi si passi l’immagine, più semplice la vita in paese. Innanzi tutto – ci dice il Sindaco di Capriata – Abbiamo rimesso in ordine la scaletta che collega via Mazzini con via Stazione: in questi anni, specie nei mesi invernali, era una vera e propria trappola. Poi – prosegue il Primo Cittadino – abbiamo terminato gli interventi volti a sistemare la parte posteriore del Cimitero. Inoltre abbiamo provveduto alla manutenzione dei tetti, riposizionato circa un centinaio di lapidi e abbiamo terminato l’estumulazione di altre cento tombe che avevano superato i sessanti anni”. I lavori al cimitero sono terminati qui? “No, visto che abbiamo in programma la costruzione – spiega Poggio – di altre sette cappello da otto posti ed un’altra da dodi-

Coordinarsi con la Minoranza per far funzionare il paese

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letto tre anni fa e quindi arrivato al cosiddetto “giro di boa” del mandato, abbiamo raggiunto nel suo ufficio Giovanni Battista Poggio, Sindaco di Capriata d’Orba. Assieme a lui abbiamo affrontato vari argomenti, con una particolare attenzione sia alla gestione amministrativa del paese in questi ultimi sei mesi sia ai rapporti con la Minoranza.

intervistato il Sindaco di Capriata Giovanni Battista Poggio

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Informiamo che il responsabile della raccolta pubblicitaria per “l'inchiostro fresco” è il geom.Umberto Cecchetto socio dell'Associazione "Club F.lli Rosselli". Contattabile al:

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Luglio 2017

RONDINARIA

Gli appuntamenti dell’estate castellettese

Il Gruppo “Le Chardon” si è esibito a San Cristoforo

Impazzano le sagre e i balli sotto le stelle

Continua il tour d’alto livello musicale

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n’estate puntellata di eventi a Castelletto d’Orba, come ogni anno il Centro storico si anima da luglio ad ottobre con concerti, tornei di calcio, serate gastronomiche, mostre di pittura e spettacoli per bambini. L’Amministrazione comunale con il grande supporto delle associazioni castellettesi organizza a partire da mercoledì 26 luglio una serata musicale presso la frazione Crebini-Cazzuli con la “Vadum Big Band”, a seguire martedì 8 agosto alle ore 17.30 l’appuntamento con la pittura: la mostra di Pietro Annigoni, “Pittore delle Regine”, con un’esposizione straordinaria di ben 15 opere grafiche. La settimana più calda dell’anno sarà quella di Ferragosto con una

splendida serata musicale giovedì 10 agosto in compagnia dei Beggar’s Farm e Aldo Ascolese. Sabato 12 agosto, la tradizionale passeggiata sotto le stelle con partenza da piazza San Lorenzo . Lunedì 14 agosto il Concerto di Gabriel Tacchino alle ore 21.15 nella chiesa di San Lorenzo. L’appuntamento con la sagra più attesa dell’anno sarà ai Crebini Cazzuli , dove ritornano da venerdì 25 agosto le serate enogastronomiche organizzate dal Circolo San Maurizio, con ravioli e buon vino. Il mese di settembre si aprirà con la tradizionale “Sagra del vino e dell’uva” presso il palazzetto dello Sport di Castelvero da venerdì 1 settembre a domenica 3 settembre.

Torna nel mese di ottobre Il Festival di musica popolare “Terra e vino” al Palazzetto dello Sport di Castelvero. L’8 ottobre sarà la volta della “Festa delle castagne e degli splinsciougni” a cura della Proloco. La stagione si concluderà con la passeggiata d’autunno alla scoperta dei meravigliosi sentieri e luoghi suggestivi della campagna castellettese. Marta Calcagno

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omenica 25 giugno presso la sala del Torchio del Parco Castello di San Cristoforo si è esibito il gruppo vocale “Le Chardon”, diretto dal maestro Fabrizio Barbero, autore ed armonizzatore di molti brani cantati dal coro. La serata musicale era inserita all’interno della “Rassegna settimane musicali internazionali”, Direttore artistico Gianluca Faragli, talentuoso pianista, direttore artistico dell’Associazione “Musica&Cultura Pentagramma” di San Cristoforo, nonché del festival “Settimane Musicali Internazionali”. Si tratta di un programma musicale promosso dall’Associazione Oltregiogo in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, che si articola in cinque serate con musica d’autore di respiro internazionale, che proseguirà

Ricordo di un amico

Il paese perde un amico ma, principalmente, perde una delle sue ultime brillanti memorie storiche.

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o scorso 7 giugno si sono svolti a Silvano d’Orba i funerali di Franco Rapetti. Franco era una persona benvoluta da

tutti: lo dimostrano i numerosi manifesti di partecipazione che hanno “tappezzato” il paese. Sempre pronto a dare “una mano” alle associazioni che operano

con brani di musica sacra e anche di alcuni di pop. Il Gruppo vocale Le Chardon, nato nel 1983, ha partecipato in questi anni di attività a numerosi concorsi corali, vincendo il primo premio al “Concorso Nazionale di Cori” di Savignone nel 2002, ed altri prestigiosi riconoscimenti, come il primo Premio al Concorso internazionale di interpretazione musicale “Premio Franz Schubert” nella categoria formazioni corali. L’incasso della serata è stato devoluto all’Associazione “LILT” sezione provinciale di Alessandria, delegazione di Novi Ligure, che opera promuovendo la prevenzione nella lotta contro il cancro. Marta Calcagno

Ricordando Giorgio Arcella

Silvano d’Orba: è scomparso Franco Rapetti

Franco Rapetti mentre riceve dal Prefetto di Alessandria l’attestato di benemerenza alla memoria del figlio Stefano Foto tratta dal libro di Pierfranco Romero, “Silvano d’Orba con i colori della memoria”

nel mese di luglio a Grondona presso la Chiesa N.S.Assunta con “La musica dell’800, tra Danze e Sonate”, il 18 luglio a Voltaggio, al Convento dei frati Cappuccini con il recital pianistico di Lucrezia Slomp “Vienna e Parigi: la musica in viaggio”, per terminare l’ 8 settembre a Carrosio con il concerto Duo Clarinetto e Pianoforte di Rocco Parisi e Maurizio Barboro dal titolo “Fantasie e virtuosismi”. Nella splendida cornice della sala del torchio di San Cristoforo il coro “Le Chardon” si è esibito con un apprezzatissimo repertorio di brani che spaziano dai canti di montagna della tradizione piemontese, alle composizioni contemporanee ispirate al mondo popolare e al rapporto dell’uomo con la natura. Un repertorio che è andato negli anni via via ampliandosi

per far conoscere Silvano. In particolare, Franco, è stato un fautore appassionato per il recupero della chiesa di San Pancrazio e sempre in prima linea per aiutare le iniziative dell’Oratorio Parrocchiale. Per lungo tempo è stato nel Consiglio della Società Operaia di Mutuo Soccorso (S.O.M.S.) di cui fu anche presidente. Fece pure parte del Consiglio comunale. Pierfranco Romero

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a Festa de l’Unità di Silvano d’Orba si svolgerà ricordando Giorgio Arcella, il segretario del Partito Democratico scomparso il 15 marzo scorso. L’appuntamento è fissato per venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 agosto presso il campo sportivo “Stefano Rapetti” di Silvano d’Orba con la buona cucina e la musica. Giorgio che aveva organizzato tutte le precedenti manifestazioni coinvolgendo anche le migliori orchestre italiane, nonostante i problemi di salute, aveva già approntato il programma de la Festa de l’Unità del 2017.

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ripeterà naturalmente con tanta emozione. Luisa Russo


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Al mare o ai monti tutto va bene, pur di stare senza pensieri

La Colonia di Monte Maggio

La Colonia di Monte Maggio negli anni ‘30...

... e lo stato di abbandono in cui si trova ora

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na volta si chiamava “villeggiatura” e la gente, per andarci, “dava in ismanie”, per dirla alla Goldoni. Non tutti, ovviamente, perché solo una ristretta cerchia di privilegiati, nobili o rocchi borghesi che fossero, pot evano permetterselo. Poi venne il tempo delle società di massa e andare in colonia, specie al mare o in montagna a respirare l’aria buona, divenne alla portata di quasi tutti. Le nostre terre si punteggiarono di strutture per accogliere i nuovi turisti, provenienti dalla città, Genova in primis. Fu così che a Voltaggio sorse lo stabilimento idroterapico e lungo le riviere i centri dove si praticava “l’elioterapia” (già, all’epoca prendere “la tintarella” si diceva così…). Vi sono transitate, per quei centri appunto, generazioni di bambini (e non solo…) che giocando in spiaggia si sono curati da fastidiose e ormai dimenticate malattie, come il rachitismo. Le colonie sopravvissero alla caduta del regime fascista, perché una legge antica come il mondo vuole che le cose buone siano destinate a durare. Tant’è che ancora in anni recenti non è inconsueto incontrare persone che abbiano frequentato le colonie, montane o marine che fossero. Tuttavia gli anni dell’abbronzatura intensiva e dell’eterna inquietudine degli spostamenti, sembrano proiettare i nostri desideri verso mete più esotiche: anziché andare ad Arenzano, preferiamo raggiungere i villaggi turistici delle Maldive o di altri paesi

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tropicali, dove i turisti-consumatori sono costretti dentro a un recinto al divertimento forzato con metodi e programmi anche discutibili: la perfetta proiezione, in “ferie” (così si dice oggi, perché niente prescinde dal lavoro), della routine d’ufficio, solo a molti chilometri di distanza, nella vana speranza che i pensieri, lo stress e le preoccupazioni restino a casa, lontane migliaia di miglia. Ma, come già detto, le buone abitudini resistono e la villeggiatura al mare, al nostro mare, o le gite sulle nostre montagne a respirare un po’ d’aria buona, sono quel “vizio” che non vorremmo perdere mai. E forse mai lo perderemo.

razie alla sua posizione geografica non passa inosservata: la Colonia di Monte Maggio è visibile in un’area ampissima che va dalla periferia nord di Genova fino quasi a Serravalle. Progettata dall’ingegner Camillo Nardi-Greco nel 1933 in stile Art-Decò, molto in voga all’epoca in tutta Europa, fu costruita tra il 1934 ed il 1938 anno della sua inaugurazione, nell’omonimo monte situato sulle alture di Savignone. Grazie alla sua struttura ampia e luminosa, poteva ospitare oltre quattrocento bambini sparsi su un’area di circa 4300 mq. Dopo la temporanea chiusura

Federico Cabella

Sabato, 19 agosto 2017 a Basaluzzo, nel Piazzale delle Feste, alle ore 21.30

le quattro chitarre in «EMIGRANTI DELLA RISATA»

Da sinistra a destra: Pasquale Dieni, Chitarra ritmica e seconda voce, Aldo Ascolese, Chitarra e voce solista, Gianluca Origone, Chitarra solista e arrangiamenti, Gianni Amore, Chitarra e arrangiamenti

negli anni della II Guerra Mondiale, la struttura riaprì e fu attiva come colonia per bambini fino agli anni Sessanta. In seguito la struttura di Monte Maggio diventò un’azienda agricola e successivamente un agriturismo, prima di passare in gestione agli scout del C.N.G.E.I. (Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani) che gestirono la struttura, specialmente la parte esterna ed installarono una stazione meteo. Questa gestione andò avanti fino al 2009, quando il Comune di Savignone dichiarò la struttura pericolante. Oggi la colonia si trova in stato di abbandono e in questi ultimi anni sono più volte avvenuti raid di devastazione e imbrattamento. Attualmente sono in valutazione diversi progetti per ripristinare la struttura, tra i più accreditati c’è quello di una beauty-farm.

Fabio Mazzari


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Una realtà in crescita p

La Scuola d di Pozzolo

Il progetto della Classe 1ª dell Scuola Primaria di Molare

“C’era una volta un orto”

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li alunni della Classe 1ª della Scuola Primaria di Molare nel corso dell’anno scolastico si sono calati nei panni di “coltivatori in erba” realizzando un piccolo orto. Prezzemolo, zucchine, fagioli, piselli e pomodori sui banchi di scuola per trasformare la classe in qualcosa di divertente! I bambini durante queste esperienze di tipo pratico hanno appreso le più antiche tecniche col-

turali riflettendo sul rispetto per l’ambiente e per gli esseri viventi, mettendo a frutto abilità manuali, conoscenze scientifiche e sviluppo del pensiero logico. Inoltre, hanno osservato i ritmi della natura, hanno imparato ad aspettare, a prendersi cura delle piantine. Tutto è sembrato un gioco, ma non lo è stato. I bambini hanno imparato regole, ciclicità, rispetto ed equilibrio. Inoltre,

hanno vissuto l’orto come spazio condiviso, momento importante di cooperazione di gruppo, approfondendo la tematica in ogni materia di studio: scienze, storia, geografia, musica, arte immagine, italiano e matematica. E le soddisfazioni non sono mancate… quando alcuni vasetti di piantine e il grande libro pop up, che racconta la storia di un piccolo semino che cerca casa, sono stati

esposti nel giardino della Biblioteca a Molare. “Coltivare la terra” si è rivelato un fattore determinante nel percorso educativo dei bambini che ha aumentato una maggiore conoscenza e sensibilità sui temi di sostenibilità ed alimentazione. Un ringraziamento va al Sig. Russo Nunzio Damiano, dott. Agronomo, che ha collaborato attivamente per la realizzazione del progetto.

I sentimenti di una giovane novese, parte di questa città ormai da undici anni

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Io, da Cittadina...

icordo ancora con gioia curiosa il giorno in cui, lo scorso anno, mio padre, tornato a casa, ha annunciato a me e mio fratello che le pratiche per la Cittadinanza erano concluse e che a noi, poiché ancora minorenni sotto le sue veci, era stato riconosciuto il titolo di cittadini italiani. Dapprima non mi è sembrato un evento eclatante dato che oramai, dopo 11 anni di residenza in Italia, non potevo che sentirmi già parte del territorio, avevo già assimilato le tradizioni di questo bellissimo paese, studiato in queste scuole, assaggiato i piatti tipici del territorio, imparato ad esprimermi correttamente

in lingua italiana, addirittura con una leggera inflessione dialettale locale, e a emulare il modo di vivere della gente del posto. L’unica differenza era di tipo legale e

LIBRERIA

nei miei diciassette anni l’attenzione alle questioni formali era certamente secondaria. Ma pian piano iniziavo a percepire il cambiamento: alcune cose avrebbero subito sostanziali modificazioni, la mia carta di identità, ad esempio, che avrebbe acquisito anche il “potere” di farmi scoprire l’Europa senza dover presentare altre centinaia di documenti o la mia tessera sanitaria, dove avrei trovato scritto “cittadinanza: italiana”. In cuor mio sono però convinta che la curiosa gioia di cui ho parlato sia legata alla felice soddisfazione che ho visto negli occhi di mio padre. Nonostante le incomprensioni, tipiche tra genitori e figli, in

quel momento lui appariva ai miei occhi come un guerriero che aveva lottato per la sua famiglia e aveva conquistato un trofeo: la cittadinanza. È proprio in questi frangenti che si comprende il valore che le parole assumono a seconda del nome a cui le si lega. Essere cittadini, per la mia famiglia, ha significato essere stati ripagati di tanti sacrifici: dall’abbandono della propria Patria e dei propri cari, all’adattamento ad un mondo nuovo. Ma soprattutto ha rappresentato il riconoscimento dei 10 anni di residenza in Italia e il duro lavoro per lo Stato nel quale siamo venuti a vivere.

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u invito delle maestre, ci siamo recati presso la scuola dell’infanzia “Oddini” di Pozzolo Formigaro (Al) e ci siamo trovati di fronte ad una realtà ricca di iniziative, ma soprattutto di intelligente creatività. 113 tra bambini e bambine, 10 insegnati, 2 di sostegno, una di religione, 2 ausiliari (i cari vecchi bidelli!!!), 1 cuoca, 1 aiuto cuoca e una dietista: questi i numeri di un microcosmo distribuito su cinque sezioni a tempo pieno (l’ultima arrivata è la Topolino, perché questa è una scuola in crescita). Le maestre ci hanno fatto visitare la scuola e siamo rimasti meravigliati per l’attività che si fa dentro queste aule

che hanno nomi di fantasia quali: aula Cip&Ciop, aula Bamby, aula Paperino, aula Minnie e aula Topolino. Ma la vera sorpresa è stata la documentazione delle attività educative, che spaziano da temi legati alla cura dell’ambiente, tramite la creazione di poster che riprendono ad esempio il susseguirsi delle stagioni, la vita degli insetti e il rigoglio dei fiori, a quelli di più ampio respiro legati all’idea della pace, immortalata su un grande murale dal titolo basato su un gioco di parole: “A noi la pace ci piace!”. Per non parlare poi delle attività dei piccoli alunni nel campo della scultura o della pittura, nonché in quello della multimedialità

Alle scuole Pascoli di Novi Ligure fe

Un concertin

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l 9 giugno nell’auditorium delle scuole “Giovanni Pascoli” di Novi Ligure (Al) gli alunni delle classi quarte, sotto la direzione artistica della maestra di musica Silvana Greco, hanno offerto ad un pubblico di genitori, nonni, amici e conoscenti un “concertino di fine anno

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l’inchiostro fresco Luglio 2017

per un paese ricco di risorse

dell’Infanzia Formigaro

(con una apposita aula: quella della LIM). Un’altra sorpresa poi ci è stata riservata da un grande pannello con scritte in inglese, dove appese vi erano tante cartelline con gli elaborati in lingua degli alunni che così, sin dai primi banchi di scuola, iniziano a diventare cittadini del mondo!!!! E poi siamo andati nella mensa dove le cuoche stavano preparando la “pappa” e non vi nascondiamo che ci saremmo fermati volentieri ad assaggiare il pasto. Dopodiché le maestre ci hanno portato nel dormitorio dove i bambini, dopo il pasto, fanno la loro bella “pennichella”, prima di ritornare a casa felici, contenti e con qualche emozione in più

Un commovente ricordo di Giovanni Daglio, un “maestro gentile” dalla Val Borbera

L’ultimo dei direttori didattici

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da spendere poi quando saranno grandicelli. Il clou della visita è stata poi l’anteprima del loro spettacolino di Fine Anno scolastico che hanno proposto giovedì 15 giugno ai loro genitori, i quali, mercoledì 14 giugno, sono scesi nella piazza del mercato per vendere torte fatte in casa per concorrere a finanziare questo bellissimo “asilo”, permettetemi di chiamarlo ancora così, che è una realtà importante per Pozzolo Formigaro e non solo. Ed ecco qui sopra, questa bella foto di gruppo. Ciao Asilo!!!!!!

no per flauti

scolastico” che ha riscosso applausi a scena aperta. Il Dirigente scolastico, dott. Filippo Pelizza, si è complimentato con questi alunni che, tanto era il loro impegno, sembravano veramente dei “professori d’orchestra”. E complimenti naturalmente anche alle maestre!!!! gb.c.

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ndò in pensione un secondo prima che lo Stato trasformasse i competenti Direttori Didattici in burocratici Dirigenti Scolastici. Era sua consuetudine terminare le riunioni del Collegio Docenti leggendo un capitolo di “vera” buona pedagogia, per ricordare ai maestri che il loro ruolo principale era quello di insegnanti, ma anche viceversa. Ancora supplente con tanti capelli in testa, ma poca esperienza, mi tenne per mano aiutandomi a capire che programma e programmazione non erano un gioco di parole, ma un modo diverso di concepire il mio ruolo in classe. Nel 1976 mi diede l’incarico di insegnare nella Scuola serale per adulti a Basaluzzo. Io ero il maestro, ma gli alunni erano più anziani di me. Al termine delle lezioni fa-

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cevano a gara per pagarmi il caffè al bar. Non era un lavoro, era un divertimento. Nel 1985 mi nominò fiduciario del plesso di Fresonara. Un giorno chiesi udienza nel suo ufficio. Delle malelingue avevano fatto circolare la voce che io e la maestra Elisabetta (che poi sarebbe diventata mia moglie), ci baciavamo in aula. Ed io volevo giurare che non era vero. Mi guardò con quel

sorriso che aveva solo lui. Poi mi chiese se io volessi davvero bene alla maestra. Risposi di sì. “Allora - sentenziò - continui a baciarla tranquillamente”. Giovanni Daglio era Direttore Didattico del 2° Circolo di Novi Ligure, ma il passo e il taglio del viso erano quelli degli uomini forti della Val Borbera. Sotto la giacca la perenne dolcevita bianca. Dall’anno in cui creai il

Gruppo Teatro Scuola non mancò ad una sola rappresentazione. Salire sul palco per ringraziare insegnanti ed alunni non era una formalità. Lo spettacolo non era concepibile senza il suo intervento finale. E la sua commozione al termine della fiaba Il Bosco dei rossi capelli contagiò tutti i presenti. Ricoverato all’ospedale di Novi, ha aspettato che finisse l’anno scolastico come quando era in servizio, poi ha deciso di chiudere per sempre il registro della vita. La sua programmazione di uomo benvoluto e ricordato da tutti coloro che l’hanno conosciuto era giunta al termine. Fu il primo a sapere che io e la maestra Elisabetta ci amavamo.

Dom&Nico BISio

Gli alunni delle classi 5e della scuola di Masone, a Novi Ligure

Gian Battista Cassulo e Giusy Croazzo

esteggiata la fine dell’anno scolastico

• Fornitura montascale

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iovedì 8 giugno la redazione dell’ inchiostro fresco è stata letteralmente “presa d’assalto” dagli alunni delle classi quinte della Scuola primaria di Masone. Gli alunni, accompagnati dalle loro maestre, hanno prima visitato lo stabilimento dolciario della “Novi” e il laboratorio della “Erbaflor”, dove hanno ricevuto tanti bei regalini, sono poi giunti qui in redazione dove hanno appreso come si impagina un giornale. Nel pomeriggio poi un tour per Novi Ligure, visitando alcuni luoghi di particolare interesse storico e architettonico, e poi, dopo un buon “gelatone”, tutti sullo scuolabus, felici, alla volta di Masone. gb.c.

Visite in redazione

“VISITA IN REDAZIONE”

Scuola di Masone, Classi 5ª A e 5ª B - 8 giugno 2017


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...i Venerdì

l’inchiostro fresco

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Le vetrine di Largo Valentina e Via Paolo Giacometti Crêpes serate! e le x tutt

a Novi Ligure

a, zzeri he pi i anc farinata ilio! g g o Da ria e omic crepe egna a d re Ligu ns o c o n N v i z e2r i a , co 3 3 9 z a h3e7 2p i1 a in a Rom V i a toeglg. i 0a1n4c e f a r ni nicaat mi al itot ! a d o m ed o m i c Da i r e p c r e edì e a a gure o lu n s e g n vi Li C h iuc os n c o n 3 No 192 3 a 372 Rom a t t in a Via tel. 014 ic a m omen d e ì ed o lu n C h iu s

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Scrivia e Polcevera

Da Novi Ligure attaverso gli Appennini, ad oltre i Giovi NOVI LIGURE: la meraviglia dei suoi venerdì

Molti interrogativi e numerosi lati oscuri

Ad un anno dall’addio di Riccardo Sansebastiano A C hi conosceva Riccardo Sansebastiano fa ancora fatica ad accettare la sua morte. Come si fa fatica ad accettare che una persona possa essere lasciata sola e legata ad un palo per alcune ore, in una mansarda, nel mese di luglio. La versione ufficiale fa riferimento ad un gioco erotico finito male. Almeno questa è la versione che sarebbe stata rilasciata “dall’amante” un anno fa, e riportata dai giornali. Ma è questa la verità? Troppi punti oscuri, per una morte cosi assurda e incomprensibile. Troppe domande rimangono senza risposta. Si fa veramente tanta fatica ad accettare questa versione dei fatti. Per esempio, la sua morte può essere collegata alla sospensione della sua funzione di dirigente ATC e delle indagini a suo carico in merito a fatture false? Ma andiamo con ordine, cerchiamo di ricostruire i fatti. Una possibile ricostruzione dei fatti L’Ing. Sansebastiano fu rimosso due mesi prima dal suo incarico per una vicenda di false fatturazioni. Mercoledì 18 maggio 2016, “La Stampa” riporta: “Ammanco di 1,8 milioni all’Atc, il cda sospende Sansebastiano nel mirino per tre fatture sospette, denuncia

TORRE D’ORO 2017

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l Direttivo del Centro Studi “In Novitate” Onlus nella recente riunione ha deliberato alla unanimità l’assegnazione del Premio Torre d’Oro 2017 al giornalista, Luca Ubaldeschi, Vice Direttore Vicario de “La Stampa”. Il Premio “Torre d’Oro” si avvale del patrocinio del Comune di Novi Ligure, della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria. Il Riconoscimento è stato istituito nel 1985 dal Centro Studi con la preziosa collaborazione del laboratorio orafo dei Fratelli Ghio di Serravalle Scrivia per premiare i novesi che si sono particolarmente distinti e si distinguono, nelle arti, nella letteratura, nelle scienze e contribuiscono al civile progresso economico, sociale, artistico ed industriale della loro città. Come da tradizione la consegna del Premio, giunto alla 33° edizione, è prevista l’ultima domenica di settembre o la prima di ottobre. Renzo Piccinini

possano avere un unico filo conduttore? Certo, è solo una ipotesi. A chi il compito di dare risposta? Gli inquirenti hanno preso in considerazione questa (speriamo lontana) ipotesi? Sì, perché viene da domandarsi: se li ha presi Sansebastiano dove li ha messi? E visto che risulta molto difficile pensare che li abbia portati con se nella tomba, dove possono essere finiti?

alla Procura”. Questo il titolo. Leggendo l’articolo, si viene a conoscenza che tra il 2006 e il 2008 l’Atc (agenzia delle case popolari di Alessandria) quando direttore era l’ing. Riccardo Sansebastiano, sarebbero state emesse tre fatture per un importo di 1,8 milioni di euro pagate ad una impresa edile. Successivamente, a seguito dell’accorpamento delle tre agenzie del basso Piemonte (Alessandria-Asti-Cuneo), viene disposta una revisione contabile. Stando a quando si legge sui giornali dell’epoca (sempre La Stampa di mer-

coledì 18 maggio 2016, a firma di Piero Bottino ndr ) è in questa circostanza che emerge la necessità di più approfonditi controlli contabili. Molto significativa la dichiarazione dell’avvocato Marco Balossino, presidente del Cda, che durante la conferenza stampa (del 17 maggio 2016 ndr) dichiara: “I controlli sono stati condotti dai nostri incaricati. Dall’incrocio dei dati sono emerse tre fatture, del 2006 e 2008, strumento di indebita uscita di fondi compresi fra 1,1 e 1,8 milioni. Di più non posso dire per rispetto alle investigazioni che

vengono portate avanti dalle autorità a cui ci siamo rivolti”. Queste le dichiarazioni ufficiali. L’impresa chiamata in causa “…sostiene di non aver incassato tutti (o almeno in parte) di quei soldi…”. Gli interrogativi e i dubbi E allora dove sono finiti? Un fatto però è certo: Riccardo Sansebastiano, sospeso dal suo incarico nel mese di maggio e indagato per l’ammanco di quelle somme, muore due mesi dopo in circostanze a dir poco strane. Non sarà per caso che i due episodi

La parola agli inquirenti Sono interrogativi a cui solo Sansebastiano poteva rispondere, e che non può più dire. Rimane comunque la domanda: Dove sono finiti quei soldi? Chi può dare risposta a questi interrogativi? Anche se non esiste un tempo giusto o sbagliato per morire, viene il sospetto (oh certo, è solo una ipotesi) che Sansebastiano sia morto proprio nel momento sbagliato (o forse in quello giusto?). Francesco Mascolo

Servizi e approfondimenti su: www.inchiostrofresco.it

nche quest’anno, come i precedenti, sono stati pensati e organizzati dal “Cuore di Novi” i “Venerdì di Luglio” per ravvivare la città e i suoi dintorni. Le serate, oltre ad offrire l’opportunità di fare acquisti presso i negozi novesi, propongono una serie di eventi culturali, artistici e musicali. Accanto a tutto ciò da quest’anno vi saranno anche i “Venerdì estivi di Contrada Pallavicini”, a cura delle vetrine di Largo Valentina e Via Paolo Giacometti. E proprio qui l’esordio è stato venerdì 30 Giugno, con la rassegna, “Impariamo a riconoscere le erbe spontanee delle nostre campagne”, in Via Paolo Giacometti, curata dall’erborista Sebastiano (Nino) Peruzzo, presso il portico Erbaflor. Sempre a cura di Erbaflor, c’è stata la Mostra di pittura di Daniela Fava e Simona Bonelli. La stessa sera è stato inoltre possibile ricevere nel centro Ottica Rebora, una misurazione gratuita dell’efficienza visiva. Venerdì 7 Luglio, ore 21.30, in Largo Valentina, la città ospiterà Stefano D, un giovane cantante che ha scelto di seguire i propri sogni e raccontare le proprie emozioni attraverso la musica; il suo concerto sarà offerto da l’inchiostro fresco, in collaborazione con Tima. Il successivo venerdì 14 luglio, alla stessa ora, si terrà in via Paolo Giacometti, la mostra di pittura, “Tributo a Bottale”, pittore Naif, l’“arte ingenua” praticata da artisti autodidatti o popolari. La mostra sarà curata da Erbaflor, parallelamente ad una invitante degustazione di vini della Tenuta San Pietro, offerta da Ottica Rebora. Il penultimo venerdì del mese, 21 luglio l’Erboristeria Erbaflor, proporrà ai cittadini, una presentazione di cartoline e foto di altri tempi che verranno esposte in Largo Valentina. E ci sarà una sorpresa: nel pomeriggio, per i più piccini, il “battesimo della sella” con i pony della scuderia “La Bellaria” di Novi Ligure!!! Per chiudere in bellezza, venerdì 28 Luglio alle 21.30, si potrà assistere a un’esposizione di moto d’epoca pensata da Erbaflor. Ovviamente la musica live sarà una compagna d’eccellenza di tutte le serate: oltre all’ospite di venerdì 7, nelle serate del 30, 14, 21 e 28, gli artisti Elisabetta e Giorgio dei LILIUM CLEF si esibiranno dal vivo sponsorizzati dall’erboristeria Erbaflor. Nei “Venerdì estivi di Contrada Pallavicini”, vi sarà, inoltre, una postazione bar del Panificio Barabino, in cui si potrà soddisfare l’appetito serale, gustando delle ottime crepes. Erida Meminaj


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DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI UnitreArquata – Grondona: chiuso l’anno accademico 2016 – 2017

Bilancio più che positivo. Il 4 settembre al via i nuovi corsi S i è svolta giovedì 8 giugno 2017 la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2016 /2017 dell’Unitre Arquata – Grondona. L’Istituzione, attiva da sei anni, ha coronato con successo un altro anno intenso a livello didattico. Gli assessori alla cultura dei Comuni di Arquata e di Grondona, Nicoletta Cucinella e Silvano Bellò, hanno aperto la serata con parole di ringraziamento e di augurio al nuovo Presidente, ai docenti, allo staff e agli studenti. Ha preso poi la parola il presidente, Prof. Natale Spineto, che, dopo aver letto una lettera di saluto del presidente nazionale Gustavo Cuccini, sottolineando l’importanza dell’affiliazione all’Unitre nazionale, ha rilevato come in questi sei anni l’Associazione sia cresciuta, grazie all’instancabile lavoro di tanti volontari guidati da chi lo ha preceduto: la signora Piera Ferretti, prematuramente scomparsa, la vice, prof.ssa Luisa Grosso, il prof. Luciano

con la chitarra tradizionale e la weissehborn. Ammirata l’esposizione dei lavori realizzati nei corsi- laboratorio. Per concludere un conviviale buffet. Appuntamento il 4 settembre con le iscrizioni al nuovo anno accademico. Marisa Pessino

Borghini, dimissionario e fondatore di un’associazione culturale, che è un’altra cosa rispetto all’Unitre, ma che contribuirà in modo significativo a arricchire l’offerta culturale del territorio, al quale augura buon lavoro. In continuità con l’impegno di questi anni, il neo Presidente sottolinea la sua volontà di sviluppare ulteriormente il rapporto fra l’Unitre e altre Associazioni, le occasioni conviviali, e l’offerta formativa, che intende incrementare con

corsi che attengono alla sfera del benessere psicofisico, alla conoscenza dell’ambiente e biodiversità e all’aspetto storico artistico del territorio. Spineto ha poi premiato con 500 euro l’arquatese Manuela Indrieri, vincitrice del concorso “Una tesi per il territorio” con la dissertazione dal titolo “La Chiesa Parrocchiale di San Giacomo Maggiore di Arquata Scrivia”. La direttrice dei corsi, prof.ssa Maura Pernigotti, nel suo intervento, ha presen-

tato un resoconto dell’attività di quest’anno, con lo svolgimento di 51 corsi, 3 conferenze, 3 gite collegate ai corsi, offrendo un’offerta formativa nutrita e qualitativamente alta ai 353 iscritti. “Si chiude un anno importante e ricco di iniziative che ci ha visto crescere, - sottolinea - ora guardiamo al futuro per fare sempre meglio. Ci tengo a ringraziare personalmente tutti i docenti e gli studenti, vera anima del nostro sodalizio. Vorrei precisare che

saranno ben accolti coloro che desiderano seguire i corsi del prossimo anno, anche i residenti di altri comuni, che come diffuso erroneamente, si dicevano esclusi. Non è vero! - conclude la Direttrice- tutti saranno i benvenuti”. Dopo l’omaggio di un disegno originale di Enrico Debenedetti ai docenti, spazio alla musica con le chitarre di Gianni Bailo, artista di musica strumentale, che ha calamitato la platea con sue composizioni suonate

Per far crescere il nostro territorio: logistica o cultura? Questo è il dilemma

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l contenuto della conferenza tortonese sul Terzo Valico è facilmente riassumibile: il rilancio della logistica è fondamentale per lo sviluppo del territorio, perciò l’interporto di Rivalta deve crescere, con conseguenti benefiche ricadute occupazionali sul territorio. La retorica con cui il nucleo di questo discorso è stato declinato è abbastanza nota. Basti osservare un qualsiasi dibattito televisivo. Tuttavia non ne vogliamo fare una questione formale né di contenuto: tutti vorremmo che il nostro territorio crescesse, traendone ognuno giovamento. Solo che c’è modo e modo. La conferenza, se da un lato mette in evidenza lo sforzo della politica locale di ridare ossigeno a un territorio in cui l’economia ristagna a causa della continua crisi, dall’altra denuncia una visione solo parziale della realtà e l’incapacità di cercare soluzioni fuori dai percorsi già tracciati. Ovvero: come si può risolvere

crescente naturale kamut farro

E se il rilancio partisse dalla cultura? la crisi col modus operandi che la crisi l’ha creata? Eppure una riflessione occorrerebbe farla. Ma per davvero. Una riflessione che non prescinda dal discorso economico-finanziario, ma che anzi gli assegni il giusto peso. D’altronde i nostri vecchi ci hanno sempre insegnato che la virtù sta nel mezzo e uno sbilanciamento, da una parte piuttosto che dall’altra, porta sempre a visioni imperfette.

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Foto tratta dal sito: www.notavterzovalico.info

Un addio ad un militante vero

ogliamo salutare e rendere onore ad un amico, ma più che altro ad un militante vero, Vincenzo Fasciolo, (nella foto sopra, al centro) che purtroppo ci ha recentemente lasciato. Fasciolo sin dall’inizio si è sempre opposto alla realizzazione del Terzo Valico ferroviario perché, denunciandone il degrado che stava creando nel Basso Pieve, lo riteneva un’opera, oltre che costosa, superflua e per contro sosteneva la necessità del po-

Senza troppo discostarci dalla difficile realtà in cui si trova il nostro territorio, proviamo a lanciare alcune idee con la consapevolezza che quasi nessuno ci ascolterà (meglio, così, nel caso fossero sbagliate, quasi nessuno ce ne chiederà conto). Ma tant’è, la nostra coscienza ci impone di farlo. Quasi per caso siamo venuti a conoscenza che i lavori di scavo del Terzo Valico hanno portato alla luce, presso

tenziamento e del’ammodernamento delle attuali linee di valico esistenti. Credeva in questa sua idea e la sosteneva con la correttezza e la sensibilità che dovrebbe essere di ogni cittadino: ovvero con civile partecipazione democratica, senza mai scendere negli eccessi di piazza, ma onorando lo spirito dell’art. 4 secondo comma della nostra Costituzione. Gian Battista Cassulo

Arquata, nuovi reperti archeologici dell’antica Libarna. Pare ormai certo, inoltre, che un team di studenti americani di archeologia verrà a studiare il sito (indipendentemente dal discorso del Terzo Valico ndr), che ha ottime potenzialità. D’altronde non è da tutti avere resti romani a due passi da casa… Ma non è finita qui: i quaderni della Soprintendenza del Piemonte parlano del rinvenimento, nel Basso Pieve di Novi, di reperti Neolitici. La notizia incredibilmente è passata sotto silenzio e che se ne sia venuti a conoscenza quasi per caso. L’Oltregiogo, è noto, è nella tentative list dei siti che potrebbero ottenere la protezione dell’Unesco. Un’ottima opportunità economica anch’essa, ci pare. Di certo non avvalorata dalla devastazione territoriale e dall’inspiegabile silenzio che avvolge i lavori di scavo del Terzo Valico. Federico Cabella


l’inchiostro fresco Luglio 2017

DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI Intervista a Carlo Casarico, coordinatore al progetto radiofonico di Ronco Scrivia

A scuola si va on-air

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l progetto promosso da Mandragora Edizioni ha una finalità ben precisa ovvero avvicinare gli studenti al mondo della comunicazione a 360°”. Ecco il nocciolo della filosofia di Carlo Casarico, ideatore e coordinatore di “Radio Bluejeans”, che nel corso di questi ultimi anni ha promosso, assieme ad un affiato team di lavoro, numerose iniziative in tutta la Liguria. “Radiobluejeans è, per dirlo in poche parole, una vera e propria radio studentesca – spiega Casarico – che ha coinvolto un ingente numero di istituti e scuole secondarie inferiori liguri”. Ma per quanto concerne la realtà di Ronco Scrivia quali sono le specificità?: “Va detto che Ronco Scrivia nell’ultimo periodo si è segnalata per una grande partecipazione – risponde prontamente il nostro interlocutore – anche grazie all’indefesso lavoro e al grande entusiasmo del prof. Amedeo Gaggiolo e al corpo docenti. Ad oggi sono coinvolti l’Istituto Primo Levi e la locale scuola media. Tra l’altro – ag-

giunge Casarico – quella di Ronco è stata la prima scuola secondaria di primo grado della Regione ad aver abbracciato l’iniziativa ed ha avviato un percorso tematico sulla storia della musica e degli strumenti: dagli albori preistorici sino alla scuola dei cantautori genovesi”. Domandiamo all’intervistato quali siano gli studenti che partecipano attivamente alla radio di Ronco Scriva: “Trattandosi di studenti è sempre difficile dare un numero preciso, visto che dopo tre o cinque anni c’è un ovvio ricambio generazionale – afferma il coordinatore – ma va detto che, almeno per quanto concerne l’Istituto

Gli esercenti di Largo Valentina e Via Paolo Giacometti a Novi Ligure

Primo Levi, sono stati almeno trenta, provenienti da tre classi, gli studenti coinvolti: un pari numero è stato quello proveniente dalle medie”. Come si fa per ascoltare le trasmissioni di Radio Bluejeans?: “Ascoltare Radio Bluejeans è semplicissimo. Basta scaricare l’applicazione gratuita Radio Jeans Network sul vostro telefono da Apple Store e Google Play Store per l’ascolto in diretta o in podcast. Oppure – continua l’intervistato – in streaming direttamente dal sito www.radiojeans.net”. Al termine della nostra intervista Casarico aggiunge: “Ogni anno premiamo le scuole più attive e meritevoli con un apposito riconoscimento, il Premio Marionetta che più volte si è aggiudicata Ronco Scrivia. Chissà che – si domanda Carlo Casarico salutandoci – anche quest’anno una scuola dell’Oltregiogo risulti la prima nella top ten degli istituti più radiofonici?!”. Mattia Nesto

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La “Stradale” festeggia il suo 70° compleanno

A Novi il grande concerto

Sul nostro sito www.inchiostrofresco.it, le foto e il fimato integrale dell’evento

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on una serie di eventi iniziati all’Outlet di Serravalle Scrivia, la Polizia Stradale ha voluto festeggiare il suo 70° compleanno regalando alla città di Novi Ligure un concerto eseguito dalla sua Banda Musicale diretta dal Maestro Maurizio Billi. Applausi a scena aperta da un numerosissimo pubblico accorso nella centralissima piazza del Collegio San Giorgio per non perdersi questo spettacolo, alla fine del quale il sindaco Rocchino Muliere ha sottolineato quanto iniziative del genere servano a concorrere a mantenere saldi i rapporti tra

cittadini e Istituzioni. Il concerto si è concluso con un momento solenne, il Canto degli italiani, di Michele Novaro. Una iniziativa da ripetere. Marta Calcagno

per il grande concerto di

e Vi aspettano venerdì 7 luglio alle 21.30

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DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI Vocemola ha la sua prima monografia

È la gente che costruisce la storia dei suoi luoghi P resentato il 24 giugno nella sala del Consiglio Comunale di Arquata il libro “Vocemola. la gente. la storia” di Ennio Di Biase, Sergio Pedemonte, Tullio Semino. Alla presenza del sindaco, Alberto Basso, dell’assessore alla cultura, Nicoletta Cucinella e degli autori, il Prof. Natale Spineto dell’Università di Torino ha presentato il volume, sottolineando l’importanza della narrazione delle vicende di un paese posto a guardia di una via di transito nei secoli passati. L’intero edificio narrativo trova la sua “pietra angolare” nel racconto della gente di Vocemola, dei suoi personaggi, della storia. Al di là del contesto storico, il libro restituisce uno spaccato autentico di vita rurale. E si sente che sono ricordi cari. L’interessante rinvenimento di un masso di eclogite, chiamato dalla gente del luogo “Ciapun”, sul sentiero tra Vocemola e Mereta “fornisce l’occasione per puntualizzare l’origine di tali rocce”. Agli autori abbiamo posto alcune domande. Ai Vocemolesi non fa difetto

la consapevolezza e la fierezza della propria storia. Partendo dal riconoscimento delle loro origini, potrebbero, le vostre osservazioni, propiziare la coscienza della mutazione antropologica della società? Non sappiamo se le nostre interviste hanno avuto questo effetto. Certo che intervistare gli anziani li mette sempre nella condizione di riflettere e fare paragoni. Ovviamente non solo per la vita contadina rispetto all’attuale, ma anche per l’ambiente naturale, come i campi coltivati, le strade campestri percorribili, lo Scrivia pulito, i vecchi mestieri o la maestra severa. Ma è la religione, traccia della loro vita, che ha subito i più profondi cambiamenti: pensate alle numerose processioni a cui partecipava tutto il paese, alla presenza di un parroco pastore di anime, ma anche aiuto per infinite pratiche burocratiche. Le veglie funebri, le novene, le rogazioni sono scomparse ma se allora erano subite dai giovani, oggi sono rimpiante dai vecchi. Il paese era co-

Nella foto, da sinistra: Tullio Semino, Sergio Pedemonte, Ennio Di Biase, Marco Semino munità e non un insieme di famiglie. Quando avete iniziato, sapevate dove volevate arrivare o eravate solo connessi alla storia? La prima riunione delineò il canovaccio: analizzare i testi inerenti Arquata o, più in generale, l’Oltregiogo e trovare riferimenti a Vocemola. Nel frattempo iniziammo le interviste. Praticamente i vari capitoli proseguirono in parallelo tra loro. Durante un’escursione ci colpì “U Ciappun”

e chiedemmo consiglio a un amico petrografo. Fu una sorpresa che ci diede ulteriore spinta: “Ma allora anche Vocemola ha delle peculiarità davvero interessanti”? Poi dall’Università di Nottingham un ricercatore italiano, Pietro Piana, ci manda la foto di un quadro di Vocemola dipinto da un soldato inglese subito dopo la Grande Guerra: altro che stupore! È in copertina e lo merita anche per la grazia con cui è stato

fatto. Scoprimmo altro: dalla piazza della Rimembranza all’orientamento della chiesa. Ma dovete leggere il libro! Il linguaggio è lo strumento delle emozioni e la storia riguarda sempre qualche emozione profonda. Tra gli elementi utilizzati l’indagine, la capacità di osservare e di parlare con la gente. È stato divertente o faticoso? Pascal diceva che non c’è ricerca che non porti fatica. Anche qui è successo ma momenti divertenti ci sono stati. Noi autori non ci conoscevamo, è stato un caso che poi ci siamo accomunati: adesso siamo amici e tra amici i momenti divertenti sono tanti. Scrivere un libro è lavoro, lavoro, lavoro. Poi un giorno finisce: è fatto! Potreste dare un consiglio a chi vuole visitare Vocemola? Già, molte ore, molte ricerche, molti confronti tra di noi, controllo delle centinaia di nomi, archivio di Tortona e di Vocemola, foto. E poi lo scoglio insormontabile del processo di stampa: praticamente un

mese a vedere e rivedere. Un libro comunque non è solo frutto di tre persone: c’è chi lo ha voluto e che darà il ricavato in beneficenza, Marco Semino abitante a Novi ma con fortissime radici a Vocemola; e poi la generosità di Angelo Allegro, Edoardo Morgavi e Eugenio Poggi che ci hanno dato le loro ricerche; gli abitanti con le foto di famiglia e il loro riconoscimento. Insomma senza volerlo abbiamo messo in moto un macchinario complesso che ci ha portato senza troppi intoppi al traguardo. Visitare Vocemola è vedere un paese piccolo, piccolo raccolto intorno a una chiesa; un fiume lento con la ghiaia accecante in estate; un semplice Circolo ACLI in cui i soci si ritrovano con semplicità, senza fretta; mulattiere silenziose che sfiorano burroni o ti portano in boschi centenari. E poi incontri un abitante che se ti risponde in dialetto trovi qualcosa di Arquata, di Isola, di Rigoroso, ma che in sostanza è unico nel suo genere. Marisa Pessino

Cabella: la Proloco organizza un variegato programma di intrattenimento estivo

Il turismo locale è una risorsa

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n’estate all’insegna delle feste e di tantissime interessanti iniziative, incontri, tornei, sagre e quanto potrà allettare giovani bambini e adulti, tutti in piazza , nel piccolo paese di Cabella. Lo annuncia Caterina di Martino Fasolini, Presidente della Pro loco, che a Cabella consiste in un gruppo di affiatati volontari, tutti animati dalla “voglia di fare, dall’entusiasmo di far diventare il paese un luogo di incontro, un punto di ritrovo in cui vivere l’estate con intraprendenza e divertimento”, come ci spiega Caterina. Iniziative che dovrebbero concorrere a contrastare il fenomeno dello spopolamento “ormai comune a tutti i piccoli borghi che pun-

tellano la Val Borbera e una delle possibili soluzioni – dice Caterina – potrebbe essere proprio quello del ricreare in questi paesi lo spirito del campanilismo, rafforzare la solidarietà, proporre occasioni per valorizzare le risorse locali, ma soprattutto le incomparabili bellezze paesaggistica e le molte tradizioni enogastronomiche della Val Borbera e di Cabella, in particolare”. Il primo appuntamento di questa serie di iniziative si è svolto domenica 2 luglio al Santuario dei Dovanelli, con S. Messa alle ore 16 e la grande merenda per adulti e bambini. Marta Calcagno

CALENDARIO EVENTI LUGLIO • Sabato 22 luglio tributo a Gilberto Govi, con “I Maneggi per maritare una figlia” di Nicolò Bacigalupo, della compagnia teatrale “I Gobbi” di Arquata Scrivia. Lo spettacolo si svolgerà alle ore 21 presso il Pala Vittoria. •G iovedì 27 luglio il Torneo di Burraco, alle ore 21 presso il Bar Ristorante Appennino. •S abato 29 luglio, per la festa di S. Anna, si svolgerà la serata benefica Lions Club Valli Borbera e Spinti, per la ristrutturazione di stanze per ragazzi disabili nella colonia di Piuzzo.

• “Bimbimbici” Cabella – Celio – Piani di Celio concluderà il mese di luglio con una fantastica escursione in bici in mezzo alla natura. Per gli sportivi vengono organizzati corsi di Ginnastica dolce con Gianfranco Staccioli campo sportivo del paese, tutti i martedì e venerdì nei mesi di luglio e agosto, mentre per le donne che vogliono cimentarsi nei corsi di autodifesa, tutti i lunedì e giovedì l’istruttore Gianni organizza corsi di autodifesa presso il salone ex scuola di Cabella.

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Foto d’archivio della manifestazione dello scorso anno


l’inchiostro fresco Luglio 2017

DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI Musica, cultura e Sport in mezzo alla gente

Lo sport in festa con la prima edizione di

Estate arquatese “Campomorone Sport Day” R icca e articolata la rassegna che il Comune di Arquata sta proponendo per l’estate 2017. La Kermesse iniziata a giugno durerà sino a settembre e si avvale della collaborazione di artisti e associazioni locali. Il ricco cartellone, con spettacoli, commedie, serate danzanti, mostre, salotti letterari, gare podistiche, cene all’aperto, sagre, si è aperto a giugno con la rassegna Arquata in musica, con l’inizio della festa mondiale della musica e fuochi d’artificio, per terminare il 21 con il concerto del solstizio d’estate della Corale Arquatese. Una novità sono state il 24 le “Miniolimpiadi dei Rioni”, esibizioni sportive in musica a cura delle Associazioni arquatesi, della Pro Loco di Arquata e di Sottovalle. Il primo luglio si è svolta Arquattiva, artisti di strada e punti di musica per bambini e famiglie, vetrina per tutte le arti e spazio al riuso. Ma ecco il resto del calendario di Luglio e Agosto:

Luglio Giovedì 6 serata a tema con la notte delle candele a cura del Consorzio Le Botteghe di Arquata. Spazio alle compagnie teatrali l’8 con la commedia “Sotto a chi tocca”, teatro con i “Gobbi”, il 14 e il 29 con l’Orange Summer Festival, il 15 con la commedia dialettale “Il Bruciamonti” con la Compagnia del Barchì a Varinella e il 21 teatro in dialetto genovese a Rigoroso per la serata di beneficenza. Si continua il 27 con la cena campagnola, serata a tema proposta dal consorzio Le Botteghe di Arquata, che chiude luglio. Altri eventi nei mesi di agosto e settembre che vi proporremo nel prossimo numero. m.p.

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na giornata di festa che ha coinvolto le principali società sportive della Valpolcevera e della Val Verde, quella di sabato 10 giugno a Campomorone, dove si è tenuta la prima edizione di “Campomorone Sport Day”. Complice anche una bella giornata calda di inizio estate, la partecipazione a questa kermesse è stata molto numerosa. In “vetrina” le principali società sportive locali che, tramite banchetti appositamente allestiti tra la centrale Piazza Marconi, i Giardini Dossetti e Piazzale Rivera, hanno illustrato ai visitatori le loro attività. Non solo parole però, ma anche e soprattutto dimostrazioni sportive per il

pubblico presente: dalla pallavolo al karate, dall’arrampicata sportiva al calcio, dalla pesca sportiva al ciclismo, dal basket alla ginnastica artistica fino a discipline meno conosciute quali lo street workout, proposto dai BullsBrothers. Si tratta di uno sport nato nel nord America che consiste nell’allenamento “da strada” a corpo libero eseguito con sbarre, spalliere e parallele in parchi attrezzati. I grandi protagonisti della giornata sono stati i bambini e i ragazzi delle diverse società che, contemporaneamente, hanno dato sfoggio delle loro abilità eseguendo gimkane in bicicletta, saggi di ginnastica artistica, gare di karate non competitive e tornei amichevoli di

sport di squadra e che, soprattutto, hanno potuto passare una giornata di divertimento e amicizia che ha unito sport tanto diversi tra di loro. Al termine delle esibizioni gli atleti, grandi e piccoli delle società presenti, hanno sfilato in allegria lungo le vie di Campomorone. La prima edizione di “Campomorone Sport Day” si è conclusa poi nel tardo pomeriggio con la premiazione di tutte le squadre e gli atleti da parte dell’Amministrazione Comunale che si è tenuta nel Cabannun.

Fabio Mazzari

Grande successo ad Arquata per la mostra dei Da 2 artigiani orafi genovesi un progetto per i bambini più sfortunati

Talenti di “Moji” Un gioiello per l’Unicef U S

abato 10 giugno nei saloni della S.O.M.S. di Arquata Scrivia, la pittrice e scultrice Mozhgan Ghassemi Rajaee, da tutti conosciuta come “Moji”, ha organizzato una “Mostra dei Talenti adulti e bambini”. Sono i suoi allievi che nel suo studio arquatese, “Mamoarte” appunto, imparano i segreti della pittura e della scultura. Grande succes-

so di pubblico e di consensi per questa artista venuta da lontano e che ha saputo portare un qualcosa in più alla comunità arquatese e non solo!! A tutti i suoi ragazzi e al suo impegno artistico e sociale, i complimenti de “l’inchiostro fresco”. Umberto Cecchetto

n piccolo gioiello per un grande gesto, è questa l’idea alla base di “I figgin de Zena pe i figgin du mundu” ovvero “I bambini di Genova per i bambini del mondo”. Si tratta di un pendente in argento ideato e realizzato dall’oreficeria AD di Pontedecimo di Giuseppe Allosio e da Comotto Gioielli di Genova, ultima oreficeria di Via degli Orefici, strada che, come ci suggerisce il nome, nei tempi antichi era il centro di questo tipo di attività. Giuseppe Allosio ci spiega che cos’è e come è nato questo progetto “con questo prodotto noi di AD e Comotto siamo stati certificati ufficialmente “impresa amica

TECNOMEDICAL SRL Ambulatorio

Medico

Odontoiatrico

dell’Unicef’ dal presidente nazionale di Unicef, Franco Cirio. Ogni persona che comprerà questo piccolo pendente – fa presente Allosio – devolverà cinque Euro in beneficenza all’Unicef. Abbiamo pensato a tutti i bambini che da Genova incontrano tutto il mondo, insieme al pendente c’è infatti una filastrocca che viene dedicata a chi la riceve in ogni lingua o dialetto – prosegue Allosio – proprio per incontrare così, virtualmente, i bambini di tutto il mondo e la filastrocca verrà inoltre pubblicata sul sito internet ufficiale di Unicef Italia”. Il prodotto, che è stato brevettato ufficialmente, è interamente artigianale come ci illustra Giuseppe Allosio “abbia-

Direttore Sanitario Dr. MIRCO ALLEGRI

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mo il modello base ma ognuno può personalizzare il pendente, che è realizzato in Argento 925, a proprio piacimento, si può scegliere un bambino o una bambina, i vestiti, il taglio di capelli ecc… ma la cosa importante è ovviamente la rete di solidarietà che c’è dietro a questo progetto”. Questo bel progetto, che merita di essere conosciuto, ha anche una sua pagina Facebook ufficiale “Ifiggindezena”. Un piccolo regalo per i nostri bambini che diventa invece un grande regalo per l’infanzia costretta a vivere in condizioni di situazioni di povertà e di guerra. Fabio Mazzari

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Un’estate frizzante all’ombra dello Shopping

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orna la musica con artisti di altissimo livello al Serravalle Designer Outlet, un calendario ricco di eventi e spettacoli musicali accompagneranno l’estate 2017, a partire da Mario Biondi sabato 17 giugno, Raphael Gualazzi, sabato 15 luglio, un artista a 360° che ha saputo conquistare la scena italiana ed europea in pochissimi anni, in concerto all’Outlet con suoi maggiori successi. L’estate musicale proseguirà con Marianne Mirage sabato 29 luglio e 24 agosto con un concerto acustico live in tutta semplicità. Sabato 12 agosto dalle 18 alle 22 sarà protagonista Bouchra, costantemente presente nella chart singoli di Tunes, nella TOP10 viral di Spotify e nelle classifiche emergenti di Vevo. Dal 22-29 luglio e 5-12-19 agosto sul palco gli appuntamenti musicali saranno dedicati a chi ama immergersi nelle atmosfere dance. Colori e suoni a cura di Nameless Record per tante serate insieme a DJ top di livello nazionale. Musica e moda, un connubio perfetto al Serravalle Designer Outlet, per una giornata di svago e shopping. Sarà possibile partecipare al concorso Love Supreme, con in palio 2 biglietti VIP per il Love Supreme Festival in Inghilterra, uno dei più grandi e famosi festival Jazz del mondo. Inoltre pernottando almeno una notte nelle strutture convenzionate sarà possibile ottenere la Shopping Days Card, che garantisce speciali riduzioni per lo shopping nel Centro, in ristoranti e pizzerie selezionati oltre che nei migliori negozi del Centro storico di Novi Ligure. Marta Calcagno


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l’inchiostro fresco

Luglio 2017

DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI

L’ospedale degli animali di Isoverde ha festeggiato il primo compleanno

CRAS, bilancio di un anno di attività I

l C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) di Isoverde ha spento la sua prima candelina. Dopo l’inaugurazione ufficiale, avvenuta il 28 maggio 2016, i primi animali sono arrivati in questa struttura nelle settimane immediatamente successive. È quindi arrivato il momento di tracciare il primo bilancio dell’ospedale degli animali, gestito interamente grazie al prezioso lavoro dei volontari dell’E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali). “Stiamo lavorando tantissimo – ci fa presente Francesco Baroni, volontario ENPA e responsabile della struttura di Isoverde – nel corso di un anno di attività abbiamo avuto ospiti circa un migliaio di animali, va fatto presente che il nostro raggio di azione copre un territorio molto vasto, ovvero quello delle province di Genova, Savona, Alessandria, Asti e La Spezia”. Ma chi è che consegna gli animali feriti o abbandonati al C.R.A.S.? “gli animali ci vengono portati generalmente dai privati, ma abbiamo anche consegne da parte della Forestale e della Polizia Provinciale e, a volte anche animali provenienti da sequestri”. Le specie maggiormente ospitate in questo anno sono stati soprattutto i rondoni, con oltre un centinaio di arrivi, ma anche tanti passeriformi, rapaci e mammiferi. In un anno comunque al C.R.A.S. di Isoverde sono giunte ben set-

tantasei specie diverse “una testimonianza dell’enorme biodiversità del nostro territorio” ci spiega Massimo Pigoni, presidente di E.N.P.A. Genova. Non solamente specie autoctone sono passate per l’ospedale degli animali ma anche specie rare, come i due molossi di Cestoni (una varietà di pipistrello considerata a rischio di estinzione) nonché animali esotici provenienti da sequestri fatti dalla Polizia di Stato o dai Carabinieri, come Pitagora, uno splendido pappagallo di una varietà della Nuova Guinea che è diventato la mascotte del C.R.A.S. “Svolgiamo un ruolo limitato ma allo stesso tempo importante di supporto al Corpo Forestale” ci fa presente Francesco Baroni. Al momento dell’articolo nella struttura del C.R.A.S. e nell’area di recupero esterna (situata ad un paio di km di distanza) sono presenti diciassette caprioli. “Purtroppo molte persone trovano i cuccioli di capriolo soli e commettono l’errore di pensare che siano abbandonati, quando invece la madre è andata in cerca di cibo, bisogna fare molta attenzione e informarsi” è l’appello dei volontari E.N.P.A, due cuccioli di volpe e tre rapaci. Purtroppo i volontari E.N.P.A. hanno dovuto fare i conti anche con il fenomeno, mai scomparso, del bracconaggio, come nel caso di un lupo ucciso all’inizio di gennaio in Val Trebbia. Massimo Pigoni e Francesco Baroni rispondono

poi alle critiche che, specialmente tramite i social, vengono fatte all’attività del C.R.A.S.: “siamo tutti volontari e teniamo aperta questa struttura per 365 giorni all’anno dalle 9 alle 18, è chiaro che con i nostri mezzi non riusciamo a coprire il cento per cento delle esigenze, ma agli amanti degli animali diciamo: anziché criticarci per quello che facciamo perché non venite qui e ci date una mano?”. La squadra dei volontari dell’ospedale degli animali di Isoverde è molto affiatata: quindici volontari in maggioranza giovani con alcuni giovanissimi. Per diventare volontario dell’E.N.P.A. e prestare il proprio servizio alla struttura di Isoverde è necessario aver compiuto diciotto anni ed avere una

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preparazione minima. “Chiunque abbia almeno quattro ore alla settimana da dedicare agli animali qui è il benvenuto” dice Francesco Baroni. Infine i volontari dell’E.N.P.A. ringraziano il Comune di Campomorone per il supporto e il sostegno dato per la realizzazione prima e per la promozione dopo “il sindaco Paola Guidi, l’assessore Ermina Rebora e il consigliere Andrea Daffra sono venuti qui a fare volontariato” spiegano dall’E.N.P.A. Fabio Mazzari

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l’inchiostro fresco Luglio 2017

DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI Già sindaco dal 2002 al 2012, è stato eletto per il terzo mandato

Rovegno: il ritorno di Giuseppe Isola R

ovegno, il più piccolo dei comuni della Provincia di Genova al voto in questa tornata amministrativa e l’unico della Val Trebbia a rinnovare l’amministrazione ha scelto il suo nuovo sindaco. Si tratta di un ritorno in sella, a diventare primo cittadino del comune ai confini con il Piacentino, è stato infatti Giuseppe “Pinuccio” Isola con la sua lista “Progettiamo insieme un nuovo futuro”. Isola ha vinto la volata a quattro contro il primo cittadino uscente Bruno Pepi (che fu vicesindaco nel secondo mandato di Isola dal 2007 al 2012) appaiato con Celestino Guarnieri (già candidato allo scorso turno amministrativo) e Alberto Campora. Isola è stato primo cittadino di Rovegno dal 2002 al 2012. Giuseppe Isola, 68 anni, è una personalità molto conosciuta ed apprezzata in Val Trebbia. Naturalista, è stato per molti anni insegnante di scienze naturali in diverse scuole medie e superiori specialmente del ponente genovese ed è un appassionato conoscitore della storia e della natura del territorio delle “Quattro Province”. La nuova amministrazione punta

soprattutto su un rilancio turistico del paese “il nostro comune deve essere riscoperto come luogo di villeggiatura – ha sottolineato Isola – vogliamo creare un progetto vacanza che metta insieme ricettività, manifestazioni folkloristiche e culturali, attività sportive e risorse naturali. Nonché un maggiore impulso all’Expo Val Trebbia, nato grazie ad un’intuizione vincente di alcuni giovani e a cui la mia precedente amministrazione diede un grandissimo appoggio e aiuto”. Turismo ma anche attenzione all’imprenditoria locale “istituiremo un tavolo tecnico di monitoraggio delle problemati-

che e le necessità degli imprenditori locali per creare nuove opportunità e posti di lavoro, utilizzando al meglio le risorse stanziate dalla Città Metropolitana e dallo Stato tramite il progetto Aree Interne” ha detto Giuseppe Isola. Giuseppe Isola punta anche sull’economia verde “la conversione del vento in energia eolica potrebbe costituire una fonte importante di reddito per Rovegno e per tutta l’area della Val Trebbia – ha specificato il neosindaco – creando un parco eolico garantiremmo altresì un risparmio energetico di oltre 100mila Euro all’anno”. Riguardo invece alla cultura, Isola punta a “ripristinare il Premio Tallero d’Argento, un premio importante e di alto valore che negli anni passati veniva consegnato a chi contribuiva alla valorizzazione e alla crescita di Rovegno e che purtroppo è stato accantonato dalla precedente amministrazione”. La Val Trebbia è una delle zone in Europa con la maggiore incidenza di popolazione anziana e proprio per questo il tema della sanità è al centro delle politiche della nuova amministrazione “riteniamo che la presenza di un medico in Valle sia

irrinunciabile – ha fatto presente Giuseppe Isola – ma servono allo stesso tempo strutture sanitarie e assistenziali, con medici specialisti, abbiamo individuato nelle ex strutture scolastiche di Casanova e Loco gli edifici dove realizzare questa iniziativa, che vogliamo portare avanti in collaborazione con l’Associazione Volontari del Soccorso Alta Val Trebbia”. Giuseppe Isola per quanto riguarda la gestione dei rifiuti punta ad incrementare la raccolta differenziata ed in particolare incoraggiare il compostaggio. Per quanto riguarda il tema sicurezza la nuova amministrazione punta a “migliorare l’illuminazione pubblica e la segnaletica stradale sulla Strada Statale 45” e guarda anche ai cambiamenti della società “anche la Val Trebbia ha visto l’arrivo di popolazione immigrata. La diversità non deve essere un ostacolo ma un’opportunità di crescita – ha spiegato Giuseppe Isola – per facilitare l’integrazione sia dei nuovi cittadini che delle fasce deboli istituiremo un punto di ascolto gratuito chiamato Sportello di Solidarietà”. Fabio Mazzari

Giampiero Montecucco nominato Grande Ufficiale della Repubblica

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esteggiato nella redazione de “l’inchiostro fresco”, alla presenza del sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, e di alcuni dirigenti sportivi locali, Giampiero Montecucco per l’onorificenza ricevuta dal Capo dello Stato. La redazione

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Shopping Day Torriglia, l’evento fieristico dell’estate

Tanto shopping, storia e divertimento ad un passo da te!

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omenica 23 Luglio dalle 8:00 alle 20:00 ritorna Shopping Day Torriglia, il grande evento fieristico giunto alla sua seconda edizione con l’obbiettivo di portare tanti prodotti di qualità e divertimento nella “Svizzera ligure”. La precedente edizione, nata come evento pilota di quello che ora è diventato il “Consorzio di promozione territoriale Val Trebbia”, aveva portato migliaia di visitatori e uno straordinario successo, ma quest’anno il Consorzio vuole fare ancora di più! Gli espositori provenienti da tutta Italia supereranno le 100 unità e permetteranno di fare shopping tra una grande varietà di prodotti della migliore qualità divisi in diversi distretti: quello maggiore lungo la via principale, quello alimentare in Piazza Piaggio e quello per hobbisti e artigiani lungo le vie del centro storico, tutti completamente pedonali per muoversi in massima libertà. Tra i prodotti non mancheranno quelli tipici come i canestrelletti e le altre prelibatezze delle rinomate pasticcerie di Torriglia, il miele, i formaggi, i salumi, i vini, ma sarà anche l’occasione per fare acquisti in ogni

settore con espositori e negozi di calzature, abbigliamento, artigianato, oggettistica, florovivaistica, arredamento, il tutto con tanta musica lungo le vie di uno dei borghi più affascinanti della Liguria. L’evento farà inoltre parte di un week end all’insegna della storia incluso nel circuito “BORGHI – un viaggio in Val Trebbia”. Grazie alla presenza della celebre Compagnia Balestrieri del Mandraccio, che con l’occasione festeggia i 30 anni di attività, verrà allestito un campo storico e organizzate diverse gare con balestra e arco oltre agli imperdibili tornei d’armi e alla sfilata. Domenica 23 non mancheranno le visite al centro storico, all’effige della Bella di Torriglia, al Castello Fieschi-Doria e al Giardino del Principe condotte da Trebbia Viaggi. Per i più piccoli il divertimento sarà assicurato con l’animazione per bambini di Pammy Flower. Il parcheggio non sarà un problema, oltre allo spazioso parcheggio gratuito di Torriglia, saranno disponibili altre postazioni vicine indicate dal personale. In pratica un evento imperdibile! Daniele F. Barbieri


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l’inchiostro fresco

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VALLE SCRIVIA ED ENTROTERRA GENOVESE

Con il caldo, attenzione ai sali minerali L’

estate ci fa subito venire la voglia di esporci al sole ma, non sempre i raggi solari sono amici della nostra pelle e della nostra salute. Il sole infatti può far invecchiare precocemente la pelle, indebolire e sfibrare i capelli, creare disturbi agli occhi e, nei casi più gravi, aumentare il rischio di tumori cutanei, specialmente se ci esponiamo troppo a lungo, nelle ore più calde e senza un’adeguata protezione. Se invece adottiamo delle semplici ma indispensabili norme, ecco che il sole diventa un nostro amico: i raggi solari, presi con moderazione specialmente al mattino, svolgono la preziosa funzione di “antidepressivo naturale”, contribuiscono ad aumentare le nostre difese immunitarie e stimolano la produzione di vitamina D, utile per le nostre ossa. Indispensabile perciò prendere gli adeguati accorgimenti del caso. Innanzi tutto valutando il proprio fototipo. Alla Farmacia Lasagna di Busalla lo staff sarà a vostra disposizione per consigliarvi i prodotti più utili per godere del sole d’estate senza nessun tipo di rischio. f.m.

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“The Wolf Pack Tour” ...si parte dal Garitta

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l 10 settembre appuntamento con il secondo raduno organizzato da MTB Antola “The Wolf Pack Tour”. Per l’occasione ci sarà un nuovo percorso che partirà sempre da Torriglia ed attraverserà gli splendidi monti della Val Trebbia. Il via alle ore 8:30 con l’iscrizione dei partecipanti presso il Garitta Bar di Torriglia. Costo complessivo 15 € con pacco gara e carrello compresi. Al gruppo più numeroso iscritto ad entrambi gli eventi verrà offerto uno speciale premio partecipazione. Al termine

del raduno il Garitta Bar offrirà a tutti i partecipanti un rinfresco finale con birra e hamburger e un pomeriggio libero in compagnia con Mistery Trail. Per tutte le informazioni potete contattare Alberto, 328-5435170, Marco, 338-3681001, Marco Besutti 333-9642392 e Mauro, 3426262550. In più, a fine ottobre uscirà un film giallo girato tra la Val Trebbia genovese e quella piacentina dal titolo “Saturnales” con molte scene girate proprio in quel di Torriglia… f.m.

Ceranesi: la lista “Bene Comune” ha conquistato il paese della Guardia

Emanuela Molinari sindaco

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eranesi ha il suo nuovo sindaco, a vincere la volata a quattro è stata Emanuela Molinari, con la lista “Ceranesi Bene Comune” che ha ottenuto 598 preferenze, davanti a Gerardo Altosole del “MoVimento 5 Stelle”, Francesca Pasqualino di “Vivere Ceranesi” ed Angelo Valcarenghi di “Per Ceranesi Legalità e Solidarietà”. Il nuovo sindaco potrà contare su una maggioranza ampia di otto consiglieri su dodici. Nel palazzo comunale di Santa Marta entreranno Franco Valentini (che avrà la carica di vicesindaco), Erika Cadenasso, Luisa Gatti, Benedetto Licata, Domenico Moro, Matteo Merlo, Dionisio Ottonello e Giambattista Sabia. “Sono veramente soddisfatta del risultato e devo confessare che non me lo aspettavo – spiega la neoeletta sindaco – essendoci in campo il MoVimento 5 Stelle che, secondo i sondaggi nazionali era accreditato per fare un boom di voti ovunque, la partita non era affatto facile. Qui a Ceranesi inoltre eravamo in tre liste civiche a contenderci il resto del voto, quindi la competizione era molto dura”. Riguardo ai rapporti con la passata amministrazione, Emanuela Molinari dice “Mauro Vigo, che è un amico di famiglia, ci ha sicuramente sostenuto, ma si è trattato di un appoggio a livello personale”. Come primi interventi, il nuovo sindaco di Ceranesi mette in testa la tutela e la messa in sicurezza del territorio “le frane e le alluvioni ogni anno spaventano la popolazione, specialmente coloro che vivono nelle frazioni interne – fa presente Emanuela Molinari – insieme a questo partiremo subito con il taglio degli alberi durante l’estate, in modo che non ci verifichino situazioni problematiche durante i mesi autunnali, quelli solitamente più critici. Ci occuperemo anche delle strade, che sono il tallone d’Achille di Ceranesi, abbiamo un territorio molto vasto e poco popolato, che nel corso degli anni è stato più vol-

te messo a dura prova da frane e alluvioni”. Nel futuro invece, tra gli obiettivi della nuova amministrazione c’è la realizzazione di un parco di energia eolica ai Piani di Praglia ed un recupero dell’area stessa. La Valpolcevera con l’elezione di Emanuela Molinari vedrà ben tre donne alla guida dei cinque comuni del comprensorio e proprio riguar-

do ai rapporti con gli altri comuni il neosindaco ci dice “essendo nuova della politica non conosco di persona gli altri sindaci, l’unica che ho avuto occasione di conoscere è Paola Guidi di Campomorone. Come ho detto nel programma elettorale la collaborazione tra i comuni della Valle è fondamentale – ribadisce Emanuela Molinari – lavoreremo in piena sinergia con gli altri quat-

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E

xpo Alta Val Trebbia appuntamento attesissimo che si svolgerà da venerdì 28 a domenica 30 Luglio a Loco di Rovegno, presso il quartiere espositivo “Bosco della Giaia”, è giunto alla 9ª edizione, che si preannuncia sempre più innovativa e interessante. Il Comitato Expo nasce nel 2009 con lo scopo di promuovere i prodotti e le attività della bellissima Val Trebbia in un evento che potesse offrire possibilità di sviluppo e visibilità per le imprese e divertimento per i partecipanti. Nel corso delle edizioni ha raccolto diversi aderenti, attirando anche personalità del mondo dello spettacolo che si esibiscono durante le serate. Ma è diventato anche un’occasione per discutere di importanti tematiche legate allo sviluppo locale. Nel 2016 Expo Alta Val Trebbia ha coinvolto oltre 60 espositori, distribuiti su 3.000 mq. di superficie, e ha visto la presenza di oltre 10.000 persone. Durante questa edizione che farà parte del circuito “BORGHI – un viaggio in Val Trebbia” sarà presente anche uno spazio del “Consorzio di promozione territoriale Val Trebbia”, realtà che unisce aziende, enti, associazioni e privati. Il Consorzio si presenterà al pubblico, portando allo stesso tempo un omaggio al “poeta della Val Trebbia” Giorgio Caproni per il ventennale dell’omonimo Premio Nazionale di Poesia svolto nel 1997. Nel settore “I Nostri Sapori” sarà possibile conoscere e degustare i moltissimi prodotti del territorio, dai rinomati canestrelli prodotti in quasi tutti i Comuni della Valle, ognuno con tecniche diverse, ai funghi porcini di qualità e fragranza uniche, al miele, agli ortaggi coltivati direttamente dalle Aziende Agricole, senza dimenticare l’olio, la birra, i salumi di alta qualità, i formaggi con qualità riconosciute dai Presidi Slow Food e gli ottimi vini dei colli Piacentini. A tutto ciò si aggiungerà il punto ristoro a Km 0 organizzato dai Volontari del Soccorso Alta Val Trebbia e dall’Associazione Turistica Loco. Expo sarà inoltre un’occasione importante di visibilità per i molti luoghi di interesse presenti in Val Trebbia, tra cui il Parco Naturale regionale dell’Antola, il Lago del Brugneto, e i diversi edifici storici. Si potrà inoltre assistere alle stupende esibizioni dei Falconieri, sarà presente la struttura del Palalupo del Parco Nazionale Tosco Emiliano e molto altro . Daniele F. Barbieri

tro comuni, cercando di arrivare all’Unione e a sempre più funzioni associate tra di noi. Lavoreremo in sinergia anche con il Municipio Valpolcevera con cui confiniamo per gran parte del territorio e condividiamo problemi comuni”. La squadra è uno dei punti di Emanuela Molinari “ho deciso di assegnare deleghe a tutti i consiglieri, in modo che ogni singolo consigliere sia responsabile di qualcosa e lavori quindi in squadra con il resto del gruppo”. Ceranesi Bene Comune è una lista che, come detto anche durante la campagna elettorale, si è strutturata come completamente civica anche se c’è stato un tentativo di avvicinamento da parte del Partito Democratico locale “ci hanno cercato ma abbiamo scelto, essendo un gruppo costituito già da gennaio con persone del posto e come denominatore il bene comune, di continuare a correre da soli. Ci sono delle persone all’interno della lista che sono sicuramente simpatizzanti del Pd – ci fa presente Emanuela Molinari – ma la nostra lista è trasversale ed è svincolata dai partiti”. Uno dei principali problemi di cui la nuova Giunta di Ceranesi dovrà occuparsi è senza ombra di dubbio quello dei lavori legati al Terzo Valico Ferroviario, riguardo a ciò il nuovo sindaco spiega la propria posizione in merito “ormai le cose sono fatte e le decisioni sono state prese. Non c’è più da garantire il territorio, in quanto appunto i lavori sono in corso, ma bisogna garantire la salute dei cittadini e soprattutto la viabilità, riducendo al minimo i disagi dei cittadini e per fare questo lavoreremo in piena sinergia con Campomorone”. Parlando infine del ciclo dei rifiuti Emanuela Molinari spiega che “noi e gli altri cinque comuni coinvolti stiamo aspettando il bando della prossima Città Metropolitana a gennaio, dobbiamo però assolutamente aumentare le percentuali di raccolta differenziata che sono troppo basse”. Fabio Mazzari

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 Le rubriche de NOVITÀ

Dalla vostra parte

U

na recente sentenza della Cassazione ha superato l’orientamento del tenore di vita in costanza di matrimonio quale parametro per l’attribuzione dell’assegno divorzile. Lo scorso 10 maggio la Corte di Cassazione ha sancito nuovi parametri per la determinazione dell’assegno di mantenimento a favore del coniuge divorziato. Infatti tale pronuncia ha superato il precedente orientamento secondo cui in sede di divorzio il coniuge economicamente più debole aveva diritto ad un assegno determinato in base al tenore di vita della coppia durante il matrimonio, per consentirgli di godere anche dopo il divorzio del medesimo stile di vita. Ma evidentemente tale criterio è stato ritenuto anacronistico dai Giudici di Cassazione che, nell’affermare come non sia sufficiente dimostrare la propria debolezza economica, hanno fissato degli altri criteri per stabilire se sussista il diritto all’assegno divorzile.

La psicologia, in una società complessa

come la nostra, è materia indispensabile

in tema di La rubrica per conoscerci meglio Assegno divorzile d o t t . s s a A l b e r t a P o n t e

Quali sono i nuovi parametri indicati dalla Cassazione? · il possesso di un reddito; · il possesso di patrimoni mobiliari e immobiliari; · la capacità lavorativa; · la disponibilità di un’abitazione. Pertanto il coniuge che richiede l’assegno di divorzio deve dimostrare di non disporre di redditi sufficienti per il proprio mantenimento e di non aver tenuto un atteggiamento inerte nel raggiungimento dell’indipendenza economica. Ma si tratta di una svolta epocale? E per le separazioni? Per quanto riguarda gli assegni divorzili probabilmente sì, anche se solo un eventuale futuro intervento della Cassazione a Sezioni Unite potrebbe chiarire se possa ritenersi superato il criterio del raffronto con il precedente tenore di vita. Per gli assegni di mantenimento in sede di separazione, invece, poiché il il vincolo coniugale non è sciolto a differenza del divorzio,

permane un dovere di assistenza materiale. Ne risulta una conferma la sentenza di Cassazione relativa al caso Berlusconi – Lario, riferita all’assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione, emessa pochi giorni dopo la predetta pronuncia sull’assegno divorzile: i Giudici hanno infatti affermato l’inadeguatezza dei mezzi di cui disponeva la moglie al fine di conseguire il tenore di vita di cui godeva durante la convivenza coniugale, confermando quindi il diritto all’assegno di mantenimento alla luce delle consistenti disponibilità del coniuge. Pare quindi che il vecchio parametro secondo la Cassazione debba applicarsi alla fase della separazione in quanto il vincolo coniugale non è ancora rescisso, ma solo attenuato.

perfino piacevoli, essa è frutto di un’elaborazione più complessa nella quale intervengono fattori cognitivi e significati personali.

L’

ansia è un’emozione ricorrente nel malessere psicologico di coloro che si rivolgono allo psicologo ma in realtà svolge un ruolo importante: l’ansia, in dosi minime, ha una funzione adattiva, ha cioè degli aspetti positivi; permette di poter rispondere prontamente a stimoli esterni e a dare il meglio di sé: quando dobbiamo affrontare una situazione nuova o imprevista, quando ci si trova in difficoltà di fronte a un compito da eseguire si sperimenta un’attivazione fisica e psicologica che consente di sfruttare al meglio le energie; i muscoli vengono alimentati attraverso la circolazione sanguigna, il pensiero è più attivo e si concentra sulle possibili soluzioni del problema, la motivazione ad agire aumenta.

L’attivazione fisica e mentale viene interpretata come una perdita di controllo che può portare conseguenze negative o addirittura catastrofiche; le previsioni spiacevoli si tramutano in dati oggettivi poiché l’ansia paralizza il soggetto, compromette la sua capacità di gestire adeguatamente i diversi contesti di vita e in molti casi lo induce ad evitare ciò che ritiene pericoloso. In questo modo si genera un circolo vizioso che conferma i timori di partenza; la cattiva esecuzione di un compito, l’impaccio manifestato nel corso di un’interazione sociale, la necessità di evitare un luogo o una situazione sono dirette conseguenze dell’ansia ma si traducono in una valutazione di incapacità personale e nella convinzione che i pericoli immaginati siano reali.

Quando però questa attivazione è eccessiva, non è più utile, anzi interferisce sulle normali abitudini di vita: procura disagio impedisce di vivere con serenità esperienze apparentemente tollerabili e Avv. Fabiana Rovegno

Frangipani : i fiori per un caloroso benvenuto

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a Plumeria, o Frangipani, è una pianta originaria delle isole del Pacifico, molto conosciuta per la bellezza dei suoi fiori, con cui, alle Hawaii realizzano splendide ghirlande di benvenuto. È una pianta originaria dei tropici, che si adatta anche agli inverni miti dell’area mediterranea, ma sopporta male le gelate: meglio tenerla in vaso in modo da poterla proteggere facilmente con l’arrivo del freddo. Non è una pianta da interno a causa del clima asciutto e della poca luce: difficilmente fiorirà nuovamente in queste condizioni; posizioniamola su un terrazzo riparato in inverno usando una buona pacciamatura per il terreno. Prediligono una posizione assolata e poca acqua: in piena estate il terreno è da bagnare solo quando è completamente asciutto e in inverno non va innaffiata. È molto resistente ai parassiti e bastano poche attenzioni per avere una splendida fioritura ogni anno!

Come contrastare le “marcature”

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hi non ha mai avuto il problema delle “marcature” dentro e fuori casa del cane e del gatto? L’odore dell’urina è forte e difficile da eliminare e rovina muri, mobili, tende e quant’altro viene interessato da questo comportamento. Le “marcature” all’esterno sono considerate normali, mentre quelle in casa sono sintomo di molteplici cause: • stress emotivo, • ansia da separazione, • scorretta educazione, • sottomissione e emozioni, • sovra eccitazione, • motivi di salute da valutare con il veterinario. Per ovviare a tale problema in commercio sono presenti prodotti specifici molto efficaci, tra cui: • Bayel Pet Casa Clean deodorante spray per la casa ai diversi profumi, per tessuti e cucce al fine di neutralizzare gli odori, • Pet Conditioner spray per ambienti interni ed esterni a base di essenze vegetali non gradite a cani e gatti Giusy Croazzo


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 Le vetrine de

Nella drogheria “Il Droghiere di Via Rossini” a Genova-Rivarolo

I sapori, gli odori e la gentilezza di una volta

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e drogherie di una volta, dove entrare accolti da odori e sapori che ci rimandano indietro nel tempo, ormai sono cosa rara, ma nel quartiere genovese di Genova-Rivarolo, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, tutto questo è possibile. Troverete infatti la bottega “Il Droghiere di Via Rossini”, dove sarete accolti dalla simpatia della proprietaria Gloria e della collaboratrice Simona, che vi faranno sentire subito a casa. All’interno della drogheria avrete una scelta ampissima soprattutto per i prodotti di nicchia, introvabili nei grandi supermercati. Cominciando il giro dalle caramelle ne potrete trovare di tutti i tipi e per tutti i gusti: balsamiche, alla frutta, al miele, mou, fondenti di zucchero, gelatine e senza zucchero. Passando poi al cioccolato e ai cioccolatini anche qui ampia scelta (fondenti, al latte, ripieni, senza zucchero, ecc.) con la qualità garantita di un marchio di alta gamma come la torinese Venchi. Tantissimi anche i tipi di confetture, marmellate e miele anche qui con prodotti di alta qualità, per far partire con il piede giusto la vostra giornata. Passando poi al pomeriggio cosa c’è di meglio di un buon thé con degli ottimi biscotti? Alla drogheria “Il Droghiere di Via Rossini” potete sbizzarrirvi con decine di varietà di thé diversi (nero, verde, bianco, tisane, infusi) e accompagnarlo con degli ottimi dolci e biscotti locali: canestrelli di Torriglia, melighe di Mondovì, baci di dama, torcetti, crumiri e molto altro ancora, sempre privilegiando i piccoli e ottimi forni artigianali. Non dimentichiamoci poi delle idee regalo, dalle scatole di latta decorate fino ai confetti per tutte le ricorrenze. Al “Droghiere di Via Rossini” potrete trovare a proposito i celebri confetti Maxtris, sponsorizzati dal noto presentatore televisivo esperto di matrimoni Enzo Miccio! Ma non ci sono solamente i dolci, all’interno della drogheria chi vuole fare il pane e i dolci casalinghi potrà scegliere tra i tipi di farina più adatti (dalla “doppio 0” all’integrale), nonché farina di ceci, di castagne e molto altro, riso sfuso di varietà differenti, legumi, cereali e molto altro ancora. Per tutti coloro che sono interessati inoltre “Il Droghiere di Via Rossini” organizza corsi di cake design! Quindi cosa aspettate, fate un salto a Rivarolo in Via Gioacchino Rossini 51 rosso. La drogheria è attivissima anche sui social: cercate “Antica drogheria di Via Rossini” e “La Drogheria di Gloria” su Facebook e “Antica drogheria di Via Rossini” su Youtube. Fabio Mazzari

il droghiere di via rossini di Bozzolo Gloria Rita via rossini, 51r - 16159 Genova rivarolo (GE) tel. 010 74 92 108

l'Orto di Marisa Verdure miste alla pugliese

(Calorie per porzione 238)

I

ngredienti per una porzione:

100 grammi di zucchine piccole, 100 grammi di peperoni, 100 grammi di cipolle, 50 grammi di olive verdi, 2 spicchi d’aglio, 100 grammi passata di pomodoro, 10 grammi di olio extravergine, prezzemolo, sale e pepe.

Ed ecco la ricetta:

Pulire bene le zucchine e tagliarle a rondelle, pulire il peperone, privarlo dei semi e dei filamenti e tagliarlo a pezzi. Tritare aglio e prezzemolo e metterli a rosolare nell’olio per pochissimo, aggiungere le cipolle a spicchi, le zucchine, il peperone e fare rosolare il tutto e unire la passata di pomodoro, le olive, sale e pepe e portare a fine cottura. Leggero, piatto unico, con tante virtù.

Buon appetito ...da Marisa


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Via Roma, 30 - Arquata Scrivia Tel. 0143 14 30 526 www.sportoclockonline.it

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Al via la stagione agonistica 2017/18 con una grande novità a livello ovadese

Ovadese e Silvanese insieme I

n questa calda estate è stato formalizzato il matrimonio tra Ovadese (compagine che si è classificata ai play off in seconda categoria eliminata poi dal Mornese) e la Silvanese compagine classificata nei primi posti in 1° categoria. Per la nuova società con denominazione Ovadese Silvanese per la quale dovrebbe arrivare l’ok federale ai primi di luglio, con colori sociali arancione e stella nera, si prospetta un’estate di passione con il nuovo club che parteciperà al campionato di 1° categoria. “La concorrenza di squadre – commentano il Presidente Gianpaolo Piana e il Vice Walter Moiso – è agguerrita, per cui non dobbiamo trovarci impreparati se l’obiettivo futuro sarà quello della Promozione”. Un matrimonio che ha unito le dirigenze dell’Ovadese e della Silvanese per un organico anche dal punto vista dirigenziale più completo, ma soprattutto con l’impegno di riunire tutte le forze del territorio per presentarsi più competitivi. Il primo

Nella foto, i dirigenti di Ovadese e Silvanese con i due allenatori: Marco Tafuri il primo a seduto a destra Fabio Librizzi il secondo seduto a destra

Il nuovo direttivo dell’Ovadese Silvanese Presidente Gianpaolo Piana Vice presidente Walter Moiso e Andrea Repetto Segretario Massimo Tacchino Tesoriere Sabrina Cavallero Consiglieri Carlo Perfumo, Carmelo Presenti, Vincenzo Prato, Mauro Carlini, Giampiero Pestarino, Maurizio Parisi, Luigi Ottonello.

Una positiva esperienza per la “leva 2004” di Biagio Micale

I Boys Calcio in Croazia I Boys Calcio Ovada Esordienti 2004 hanno partecipato al 4° torneo Internazionale Fazana Brioni Istria Kup che si è svolto dal 15 al 18 giugno u.s. a Fazana, pittoresca cittadina marinara della Croazia a 15 Km da Pola. Alla guida del tecnico Biagio Micale e del Dirigente Carmelo Barca, i ragazzi ovadesi sono stati inseriti in un girone di ferro, con Olimpija Liubljana (società professionistica della Slovenia), NK Halubjan Viskovo (Croazia), NK Radomlje (Slovenia) e RNK Zmaj MaKarska (Croazia). Il primo incontro molto vibrante ed agguerrito, disputatosi contro l’Olimpia Liubljana, ha visto prevalere la compagine ovadese per 1 a 0 con rete di Cannonero. Nel secondo incontro i Boys hanno regolato il NK Halubjan Viskovo con il punteggio di 2 a 1 con reti di Ozzano e Mazzarello mentre nel terzo incontro hanno superato il NK Radomlje con il punteggio di 3 a 0 con doppietta di Mazzarello e rete di Tagliotti. L’ultimo incontro del girone decisivo per il passaggio del turno si è svolto domenica 18 al mattino contro la compagine del RNK Zmaj MaKarska finalista della scorsa edizione. La compagine croata si è subito presentata con un pressing molto alto ma la squadra

La formazione Boys Calcio Ovada esordienti 2004: Massone, Boccaccio, Ozzano, Sciutto, Arecco, Barbato, Alloisio E., Mazzarello, Regini , Cannonero, Tagliotti, Piccardo, Visentin, Cadario, Alloisio S. ,Campodonico. Allenatore Biagio Micale.

La formazione Boys Calcio Ovada esordienti 2004 Massone, Boccaccio, Ozzano, Sciutto, Arecco, Barbato, Alloisio E., Mazzarello, Regini, Cannonero, Tagliotti, Piccardo, Visentin, Cadario, Alloisio S., Campodonico. Allenatore Biagio Micale.

di Micale ha ribattuto colpo su colpo avendo a proprio favore anche alcune occasioni da rete mal capitalizzate. L’incontro si è concluso con il punteggio di 0 a 0 ed il Boys Calcio si è classificato primo del gruppo B con 10 punti che gli sono valsi la semifinale con la NK Opatija (Croazia). L’incontro svoltosi sempre nella giornata di domenica è terminato nei tempi regolamentari con il punteggio di 0 a 0. A seguire i rigori che hanno premiato la squadra croata con il punteggio di 3 a 2. I Boys sfiniti dal caldo torrido e dalla fatica hanno immediatamente disputato la finalina per il 3 e 4 posto perdendo purtroppo con l’altra squadra italiana presente al torneo il Centro Schuster Milano con il punteggio di 0 a 1 . Complessivamente, vista la presenza di alcune società profes-

segnale di collaborazione è arrivato dalla Silvanese che già aveva instaurato da diverse stagioni un rapporto con i Boys Calcio a livello di settore giovanile. Per quanto riguarda la parte tecnica, l’allenatore è stato individuato in Marco Tafuri, da quattro stagioni alla Silvanese e prima ancora all’Ovada Calcio oltre ad essere stato il protagonista in campo di quella famosa finale di Canelli con la Fulvius per salire in Promozione. Suo secondo è Nicola Macchione, già ad Ovada apprezzato giocatore, preparatore atletico Michele Cumo e Direttore Sportivo Mauro Gollo. La formazione Juniores è stata affidata a Fabio Librizzi che ha già incontrato i giovani del ‘99 e del 2000 che andranno a formare l’ossatura della prossima stagione; la squadra parteciperà al pre-campionato per accedere ai regionali. Ritornando invece alla formazione maggiore sono già stati convocati i giocatori dello scorso anno di Ovadese e Silvanese per conoscere le disponibilità, ma la società ha già avviato numerosi contatti. Per quanto riguarda invece l’organico del nuovo campionato ci sarà il Savoia che non ha superato i play off; le retrocesse Pozzolese e San Giuliano Nuovo; la neo promossa dalla 1° categoria Gaviese oltre alle conferme di Libarna, Luese, Aurora, Sexadium, Quattordio, Felizzano, Pro Villafranca, Castelnuovo Belbo, Junior Calcio Pontestura e il vecchio Derthona che si è unito al Villaromagnano chiamandosi Hic Sunt Leones Derthona.

Enzo Prato sionistiche come Olimpija Liubljana e la HNK Hajduk Split, il piazzamento della compagine ovadese è risultato eccellente, tenendo conto che al torneo hanno partecipato 15 squadre. Con un pizzico di fortuna e con un calendario un po piu’ favorevole i ragazzi di Micale avrebbero potuto sfidare la formidabile formazione dell’HNK Hajduk Split che poi si è aggiudicata il torneo I ragazzi sono stati seguiti da una grande tifoseria che li ha sempre supportati soprattutto nei momenti difficili. Oltre ad un ottima esperienza di tipo calcistico in quanto i ragazzi si sono confrontati con i pari età esteri, il torneo ha permesso di far trascorrere ai ragazzi ed alle famiglie 4 giorni di vacanza nello splendido villaggio turistico di Fazana. Enzo Prato

Le ragazze di Atletica Novese si riconfermano ai vertici del podismo regionale

Una gara dura ma affascinante

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ppuntamento di grandissimo prestigio quello a cui Atletica Novese ha partecipato domenica 18 giugno 2017 con la propria squadra femminile sulle strade del cuneese tra Marene e il Santuario di Valmala. La competizione è davvero affascinante: 52 km da percorrere, suddivisi in 7 frazioni, con le prime quattro frazioniste di ciascuna squadra a sfidarsi sul percorso che da Marene arriva a Busca su di un tracciato quasi completamente pianeggiante. Da Busca fino al Santuario le ultime tre frazioniste incontrano solo salita e i metri di dislivello da coprire si fanno sentire. La competizione, negli anni, è diventata una classica che richiama le squadre più forti del panorama podistico regionale. Più di 60 quest’anno le compagini maschili e femminili al via. La staffetta femminile di Atletica Novese, per il secondo anno consecutivo approda al terzo gradino del podio ritagliandosi così uno spazio di assoluto prestigio nell’ambito della corsa su strada. La riconferma di quest’anno, dopo il mezzo miracolo del 2016, ha ancora più valore denotando una apprezzabilissima continuità di rendimento. Confermarsi a questo livello non è mai semplice ma Annalisa Mazzarello, Teresa Mantero, Ilaria Bergaglio, Angela Giribaldi, Maria Luisa Marchese, Daniela Bertocchi e Teresa Repetto (nell’ordine in cui hanno disputato le diverse frazioni della staffetta) hanno dato il meglio e hanno conquistato il terzo gradino del podio correndo la distanza in 3 ore e 57 minuti.

Il Consiglio direttivo dell’ A.S.D. G3 Real Novi

L’

A.S.D. G3 Real Novi ha rinnovato il Consiglio direttivo che guiderà la stagione sportiva 2017/2018. Ecco il nuovo organigramma: Presidente onorario Giovanni Malfettani, Presidente: Luciano Ruzza, Vicepresidenti: Giuseppe Repetto e Manuela Solari, Direttore generale/responsabile prima squadra e settore giovanile: Fausto Amendola, Segretario prima squadra: Giambattista Caivano, Segretaria settore giovanile: Sabrina Masini, Tesoriera: Cristina Bollino, Consigliere e addetto pubbliche relazioni: Francesco Amendola. Per informazioni, consultare il sito: www.asdg3realnovi.it

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l’inchiostro fresco

Luglio 2017

SPORT

Il Museo dei Campionissimi arricchito da un raro pezzo

Un disco per Fausto Coppi

Novi Ligure: presentato il premio nella Sala di Rappresentanza del Palazzo Comunale

“Atleta e dirigente sportivo dell’anno” La Commissione che valuterà l’Atleta ed il Dirigente Sportivo dell’anno è formata da: Bruna Balossino (delegata del C.O.N.I. Alessandria), Rocchino Muliere (sindaco di Novi Ligure), Gabriele Stefano (assessore allo sport del Comune di Novi Ligure), ing. Francesco Melone (presidente Unione Nazionale Veterani dello Sport) e Fabio Mazzari (giornalista de l’inchiostro fresco).

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unedì 19 giugno 2017 si è tenuta presso il municipio di Novi Ligure la cerimonia della donazione da parte del sig. Benito Gatti di un ormai introvabile disco contenente formati audio nei quali è incisa la voce del grande Fausto Coppi. Il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, ha ritirato personalmente il dono dalle mani del sig. Gatti il quale ha detto di essere un cultore del ciclismo, ricordando: “di aver ricevuto da un conoscente il disco in vinile subito dopo la vittoria del Campionissimo a Lugano, durante i XXVI campionati del mondo di ciclismo su strada del 1953”. Il sindaco di fronte ai nostri taccuini ha dichiarato che reputa questa iniziativa: “Ottima e significativa per la città che, grazie alla passione per il ciclismo di Benito Gatti, ha ora un cimelio estremamente importante da aggiungere alla collezione del museo dei Campionissimi, anche perché a livello nazionale, il nostro è uno dei musei più celebri in ambito sportivo e, ogni volta che si arricchisce di un “pezzo” che concerne la storia di un campione, per noi e per la città è un fatto di grande rilevanza”. Abbiamo colto l’occasione per chiedere al Sindaco se Novi Ligure potrà ospitare nel 2019, così come ha fatto quest’anno Tortona, una tappa del Giro d’Italia. “Il nostro intento – ci ha risposto Muliere – è quello di fare in modo che nel 2019, in onore del centenario della nascita di Fausto Coppi, si abbia un anno ricco di attività che rendano omaggio alla sua vita e alle sue vittorie più significative”. Nella sala di rappresentanza erano presenti anche il dirigente comunale dell’ufficio sport, Roberta Nobile, l’ing. Francesco Melone, presidente dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport ( U.N.V.S. ) sezione Costante Girardengo, Fabio Mazzari, giornalista sportivo della commissione e Bruna Balossino, delegata del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Francesco Melone ha brevemente illustrato ai presenti in sala cosa si intende per Unione Nazionale Veterani dello Sport e quali sono gli obiettivi di questa associazione. anche le Società sportive o le Associazioni sportive in persona del loro legale rappresentante (vedere box a lato). “Le finalità di questo gruppo – ha detto Melone – sono: tenere vivo lo spirito e la passione per lo sport, fonte dei più puri ideali nel ricordo delle glorie del passato, per l’affermazione della fulgida tradizione italiana; sviluppare i vincoli di fratellanza fra tutti gli sportivi; riunire tutti i Veterani dello sport al fine di essere sprone e guida ai giovani, che si dedicano o si avvicinano allo sport con l’esempio, la disciplina e la propria competenza, collaborare con il C.O.N.I., con le sue singole Federazioni, con gli enti locali, con le scuole, offrendo patrocinio ed organizzazione, d’intesa con le competenti Federazioni, con particolare riguardo allo sport giovanile”. Infine, presso il museo “Dei Campionissimi” è avvenuta la consegna ufficiale del disco in vinile, dal suo originario detentore a Roberta Nobile. Il tutto con la prima bici di Fausto Coppi come sfondo. Carolina Murini

L

unedì 19 giugno, nella sala del Palazzo Municipale di Novi Ligure si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dell’edizione 2017 del premio “Atleta Novese dell’anno”, esteso per la prima volta al “Dirigente sportivo novese dell’anno”. La manifestazione è stata organizzata dall’U.N.V.S. (Unione Nazionale Veterani dello Sport) di Novi Ligure e proprio in merito a questo abbiamo ascoltato la voce di Giampiero Montecuc-

Che cos’è l’U.N.V.S.

L’

Unione Nazionale Veterani dello Sport è un’associazione di cui possono far parte tutti coloro che hanno compiuto i 30 anni di età e hanno militato per almeno 5 anni in una Federazione sportiva legata al C.O.N.I., siano essi dirigenti, ufficiali di gara, cronometristi, medici dello sport, ecc. Possono iscriversi anche coloro sotto i 30 anni che hanno conquistato titoli o primati olimpici, mondiali o nazionali. L’U.N.V.S. è un’associazione che ha la finalità di tenere viva la passione per lo sport, riunire i veterani dello sport per far si che essi siano sprone ai giovani, collaborare con il C.O.N.I., aiutare i colleghi veterani in difficoltà e promuovere rapporti internazionali con associazioni similari.

co, responsabile dell’associazione. “Oggi abbiamo presentato alla stampa i due bandi ovvero quello del Premio Dirigente Sportivo e Premio Atleta Novese dell’Anno, entrambi – ci spiega Giampiero Montecucco – sono organizzati da noi dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, sezione Costante Girardengo di Novi Ligure. Il premio all’atleta dell’anno è nato nel 1998 e quest’anno festeggia la ventesima edizione mentre il premio al Dirigente Sportivo è la

novità assoluta di quest’anno”. Le modalità di partecipazione ai due premi sono piuttosto semplici: “Entro e non oltre il 29 ottobre dovranno essere inviate le candidature alla mail ufficiale dell’U.N.V.S. di Novi Ligure ovvero unvsnoviligure.al@gmail.com. Per il premio dell’atleta dell’anno l’apposita commissione valuterà e giudicherà le prestazioni agonistiche ottenute durante la stagione sportiva 2016/17 mentre per quanto riguarda il dirigente spor-

Albo d’oro “Atleta Novese dell’anno” • 2016 – Matteo Volpara (pallavolo) • 2015 – Alice Fossati (tiro a segno) • 2014 – Davide Oliveri (pallacanestro) • 2013 – Anna Roveri e Silvia Corradi (badminton) • 2012 – Arianna Rocca (ginnastica) • 2011 – Gianni Ghiglione (alpinismo) • 2010 – Daniele Gaviotis (hockey su ghiaccio) • 2009 – Elisa Rossi (karate) • 2008 – Patrizia Cabras (tiro a segno) • 2007 – Giulia Moro (pallavolo) • 2006 – Jessica Capra (pattinaggio) • 2005 – Alessio Marchetti (ciclismo) • 2004 – Giulio Merlano (calcio) • 2003 – Ileana Sisti (ginnastica artistica) • 2002 – Stefano Moro (pallavolo) • 2001 – Elena Capriata (atletica leggera) • 2000 – Edilio Frisone (tiro al piattello) • 1999 – Stefano Gogna (atletica leggera) • 1998 – Vincenzo La Camera (sci di fondo)

tivo – ci fa presente Giampiero Montecucco – verranno valutati sempre dalla stessa commissione i meriti sportivi delle ultime cinque stagioni ovvero dal 2011/12 fino al 2016/17, la scelta di istituire anche un premio per il dirigente sportivo – ci spiega il responsabile dell’U.N.V.S. di Novi Ligure – è per riconoscere il grande lavoro che queste persone fanno spesso nell’ombra, ma che è fondamentale per ogni società sportiva”. A dicembre di quest’anno quindi la commissione apposita premierà le due categorie con un diploma che avrà impresso oltre al logo dell’U.N.V.S quello del C.O.N.I. e della Regione Piemonte. La presentazione di questa mattina ha visto inoltre un momento molto emozionante, come ci racconta lo stesso Giampiero Montecucco “ci ha fatto enorme piacere la donazione da parte di Benito Gatti, ex ciclista svizzero e grande collezionista di cimeli del ciclismo, di un rarissimo disco stampato dalla Gazzetta dello Sport nel 1961 con le registrazioni originali della voce di Fausto Coppi, che è stato donato al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure – prosegue Montecucco – un bellissimo omaggio per celebrare il grande campione novese di cui fra due anni ricorreranno i cent’anni dalla nascita”. Ma chi può concorrere al premio di atleta dell’anno? “Tutti gli atleti che risiedono all’interno del Comune di Novi Ligure e che praticano qualsiasi attività sportiva in una società con sede nel territorio comunale, senza limitazioni di età o di disciplina sportiva”. Alla cerimonia di presentazione erano presenti diversi esponenti “storici” del mondo dello sport novese tra cui Teresio Ferrari, ex ciclista professionista degli anni ’50 e ’60 ed oggi pittore ed il nipote di Costante Girardengo, il grande campione degli anni ’20 e ’30.

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l’inchiostro fresco Luglio 2017

SPORT

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Dal 1983, testo

ACD Mele, il libro per i 35 anni 35 anni di storia, senza mai cambiare colori: per celebrare questo traguardo, che si festeggerà nel 2018, è uscito da poco il libro sulla storia dell’ACD Mele, la squadra di calcio del piccolo comune posto tra il mare e i gli appennini, che quest’anno è riuscita a raccogliere numerosi supporters da tutto il circondario; “verso i 35 anni di storia”, questo il titolo del libro, è dedicato alla memoria di Franco Gambino e Giovanni “Giuan” Parodi. Il libro, edito da Edizioni Sportmedia, nasce dall’idea di Massimo Parodi e Gianni Siri, rispettivamente presidente e vice presidente della società, di raccontare i trentacinque anni di storia del Mele, attraverso le foto e le immagini della squadra, delle partite, dei dirigenti e dei giocatori degli anni passati fino ad oggi, e di come la società si sia radicata nel territorio grazie anche ad iniziative come la scuola calcio nata nel 2015, la for-

Equitazione Una caratteristica importante dell’equitazione, rispetto ad altri sport, è naturalmente quella di prevedere il rapporto con un animale. Un animale grande, forte, e forse proprio questo suscita interesse e curiosità anche nei piccolissimi. Un animale con la sua personalità, in grado di mostrare le proprie emozioni, di far capire quando è contento, annoiato, affamato, bisognoso della compagnia dei suoi simili. Avere a che fare con un cavallo significa occuparsi di lui. Pulirlo, fare in modo che abbia un bel pelo, folto e lucente, una criniera e una coda vaporose. Giorni fa sono stato sorpreso: ho visto un nostro pony con un pelo così lucido, che quasi non lo riconoscevo: è che una ragazzina l’ha preso in fida... Dedicargli attenzione significa anche dare una rinfrescata alle sue gambe dopo il lavoro, accompagnarlo in un prato a brucare un po’ d’erba fresca, accovacciarsi a guardare accanto a lui il tramonto, il sole che si nasconde dietro al Monviso.

mazione di un gruppo di tifosi, i “vandals”, nel 2017, e la stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, sperando che il prossimo anno sia occasione di festeggiare sia i 35 anni di attività che un bel campo nuovo in erba sintetica, molto desiderato dalla comunità melese. Matteo Serlenga

Al Quartiere G3 il Memorial Giacomazzi sorride agli atleti biancocelesti

Il Memorial Michele Giacomazzi T radizionale appuntamento di inizio estate con il podismo al Quartiere G3 di Novi Ligure (Al) dove si è corso il Memorial Michele Giacomazzi, dedicato allo storico presidente di Atletica Novese che fu uomo di sport e di impegno sociale a tutto tondo. La gara, a cura del locale Circolo RicreativoCulturale e del Leo Club Novi Ligure (che come sempre hanno speso le loro migliori energie perché tutto filasse liscio), ha richiamato al via quasi 140 atleti impegnati sulla distanza dei 6 km e un gran numero di non competitivi. Prove a parte per i più giovani che hanno a loro volta gareggiato su distanze di 500, 1000, 2000 metri a secondo della fascia di età. Nella gara di maggior rilievo

Cavalli e dintorni

successo di Stefano Contardi (Atl. Pavese) in 21’09’’ a conferma di un momento di forma al top; secondo posto per Luca Cepollina (Atl. Novese) che ha preceduto il busallese Roberto Parodi. In campo femminile Ilaria Bergaglio (Atl. Novese) si conferma per la terza volta sul gra-

SAUNE E BAGNO TURCO SU MISURA

dino più alto del podio con il tempo di 23’56’’ precedendo la compagna di colori Maria Luisa Marchese e Carola Corradi (Atl. Valle Scrivia). Nelle classifiche riservate alle varie categorie per fasce di età quinquennali molti successi per gli atleti biancocelesti a cominciare da

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Edoardo Giacobbe, Gianfranco Poggi, Gianni Tomaghelli, Massimo Orlando e Franco Dossena per proseguire in campo femminile con i piazzamenti di Teresa Repetto, Annalisa Mazzarello, Teresa Mantero e Tina Lassen.

Vuol dire anche imparare a coordinarsi con lui, fare in modo che i comandi siano chiari ed esattamente interpretati da lui, insomma: riuscire a costituire ciò che, nel gergo dell’equitazione, viene detto “binomio”. Significa affrontare con lui percorsi sempre più impegnativi tecnicamente, ma anche rilassarsi entrambi con una tranquilla passeggiata per strade di campagna, o con una galoppata nella neve. Poi, c’è il piacere di ritrovarsi tra amici, accomunati da un’identica passione. Ci si scambiano idee, opinioni, informazioni, si scoprono assieme i trucchi del mestiere. Si guarda quel che fanno gli altri, sia fuori che durante la lezione in campo, cercando di capire perché un esercizio è venuto bene, o male. Insomma, si cresce, in gruppo, con i propri cavalli. E, poi, che bello guardare i cavalli liberi in paddock: vederli rotolarsi beati per terra dopo che erano stati accuratamente ripuliti! Oppure osservare come si creano gruppetti, amicizie, gelosie. Come sono bravi a lavorare in coppia, testa contro coda, per tenere lontane le mosche… Come si chiamano tra loro, quando è l’ora di uscire o di rientrare. Insomma, un maneggio è un luogo dove si può passare una mezza giornata piacevole, anche senza salire a cavallo. Magari divertendosi ad osservare gli altri animali presenti: gli asini, le capre, gli uccellini, i cani, i gatti… E, se si ha un po’ di fortuna e di occhio buono, anche qualche animale selvatico: dalle folaghe alle ghiandaie, dai caprioli alle lepri, con contorni di scoiattoli e picchi.

Buona equitazione a tutti.

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