Inchiostro Fresco - Maggio 2017

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Dopo l’Acna di Cengio e il “Tarinè”, dalla Regione Liguria un altro pericolo per il Piemonte

A Isola del Cantone: NO al Biodigestore e viva il “Limonte”!!!!!

Acqui Terme Speciale elezioni di Giulia Cordasco

Pag. 4 Valle Stura Urbe nel Parco del Beigua di Matteo Serlenga

Pag. 5 Ovada La fiera “Paesi e Sapori” di Enzo Prato

Pag. 11 Bosio Focus sulle acque del Gorzente di Mattia Nesto

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G

rande manifestazione sabato 8 aprile ad Isola del Cantone per dire NO al Biodigestore, un impianto industriale del tipo “centrale a biomasse”, che dovrebbe sorgere in località Mereta, sul confine tra la Liguria e il Piemonte. Presenti quasi tutti i sindaci dei comuni rivieraschi dello Scrivia, la popolazione si è mobilitata per esprimere la propria preoccupazione per questo impianto che potrebbe inquinare le falde acquifere del torrente che alimenta gli acquedotti dei paesi e delle città da Isola (Ge) sino a Tortona (Al). Ci sorge però una preoccupazione: il progetto del Biodigestore è sostenuto dalla Giunta di Centrodestra che governa la Regione Liguria e i sindaci che si stanno opponendo a tale insediamento sono nella stragrande maggioranza del PD. Non vorremmo che il Biodigestore diventasse l’occasione per un braccio di ferro partitico, come già è accaduto per il Terzo Valico, dove abbiamo visto cambi di casacca impressionanti. A noi de “l’inchiostro fresco” inte-

Predosa Nelle pagine dell’entroterra ligure, intervista di Mattia Nesto a Fabio Rivara, dell’Associazione Ambientalista Isolese

ressa la tutela dell’ambiente e la cura dello sviluppo sostenibile e in questo senso siamo disponibili a seguire l’andamento di questa vicenda, anche per un’altra considerazione. Sul confine tra Liguria

e Piemonte si stanno nuovamente addensano, come già in passato, nubi molto fosche. Voi tutti ricorderete la vicenda dell’Acna di Cengio, fabbrica autorizzata in Liguria che, scaricando i suoi liqua-

mi nella Bormida, aveva massacrato l’acquese e l’alessandrino. Adesso un analogo pericolo, che alcuni dicono sia solo sulla carta, potrebbe essere rappresentato da quello che aleggia sull’Alta Valle

Gli “Amici del Tarinè” contro il Governo Il disegno di legge sui pareri preventivi rischia di provocare gravi danni

I

l Comitato Spontaneo “Amici del Tarinè” di Piampaludo (Sv) denuncia la nuova normativa riguardante la Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) approdata in Parlamento, definendola anti costituzionale “Con le nuove disposizione che il Parlamento si appresta ad emanare, non sarà più possibile, come nel caso del progetto della miniera di titanio far sentire la voce dei cittadini. Ci saranno inoltre sanatorie a gogò nel caso di lavori avviati senza il parere dei residenti – denuncia il comitato spontaneo - e si potranno aprire cantieri senza approfondite valutazioni. Inoltre – sottolineano gli “Amici del Tarinè” - i membri della Commissione V.I.A. potranno essere selezionati senza concorso e il

Ministro nominerebbe direttamente anche i funzionari istruttori”. Il comitato spontaneo denuncia anche l’eliminazione dei tempi di partecipazione dei cittadini che, ad oggi, dispongono di 45 giorni per le osservazioni e rimarca il fatto che, in barba alla Costituzione, i Commissari saranno nominati dal Ministero senza concorso. Il Comitato critica anche il nuovo iter per il quale i progetti energetici passeranno dalla competenza regionale a quella statale, ritornando di fatto all’accentramento ante 2001. Il comitato chiede pertanto ai parlamentari liguri di attivarsi contro questa nuova normativa.

dell’Orba, dove è stato scoperto nelle viscere del “monte Tarinè” il più grande giacimento di Titanio del mondo e il titanio sarà l’oro degli anni duemila, ma per estrarlo si libererebbero fibre di amianto proprio a due passi dalle sorgenti dell’Orba!!!! Quindi un pericolo per l’intera vallata ovadese e dunque per il Piemonte. Così come il “Biodigestore” di Isola del Cantone autorizzato dalla Liguria, che rappresenterebbe un’altra emergenza per la bassa Valle Scrivia e in particolar modo per l’Oltregiogo, già disastrato dalle opere per il Terzo Valico. Ciò ci fa pensare che forse i confini amministrativi dovrebbero essere rivisti e finalmente dare vita alle macroregioni che nel nostro specifico caso dovrebbero veder nascere la Regione Limonte, la quale, dando unità politica a Liguria e Piemonte, toglierebbe ogni alibi e scaricabarile sulle singole responsabilità amministrative.

Fabio Mazzari

Gian Battista Cassulo

Finalmente la Circonvallazione di Rosa Capricano

Pag. 14 Pagine centrali Silvano: “Gusto e Tradizione” a cura di Umberto Cecchetto

Pagg. 16-17 Basaluzzo “Arti e Mestieri” si rifà il look di Mattia Nesto

Pag. 18 Rovegno Una poltrona per 4 di Fabio Mazzari

Pag. 25 150 ciclisti a Pontecurone di Fabio Mazzari

Pag. 30

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l’inchiostro fresco

La “Prima”

Maggio 2017

Campo Ligure: un dibattito con Meo Ponte

Sabato 27 maggio Papa Francesco al Santuario di N.S. della Guardia

Benvenuto Santo Padre!

Guerra vicina, guerra lontana

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ella cornice campese del Museo della Filigrana “Bosio”, Sala della Giustizia, si è svolto venerdì 7 Aprile scorso, l’incontro dal tema “Guerra vicina, guerra lontana”. La Serata Storia, rimandata da novembre, finalmente ha avuto modo di entrare in scena. La serata è stata introdotta all’interno del ciclo di eventi periodici culturali “Incontri a Nord di Genova” che hanno come tema la storia e l’arte, due argomenti legati, elaborati ed approfonditi attorno al borgo di Campo Ligure ad alle sue radici. L’appuntamento culturale si è aperto con la presentazione dei finalisti del concorso “Parole in Filigrana”: un contest tra giovani che ha avuto come tema principale quello di scrivere sulla guerra e sulla pace. Successivamente, a fine serata, dalla Associazione Nord di Genova sono stati consegnati i riconoscimenti consistenti nel primo premio di 80 euro e molti altri

minori. Ospiti della serata sono stati gli storici locali, Lorenzo Oliveri e Piero Ottonello che, a seguito della presentazione dei ragazzi in gara, hanno illustrato i loro ultimi ed elaborati lavori da ricercatori. Il momento centrale dell’evento è stato dedicato a Meo Ponte, giornalista dalle origini campesi che ha lavorato per anni come inviato de “La Repubblica” seguendo le vicende dei conflitti più importanti che hanno drammaticamente segnato il nostro tempo. Suo è stato l’onere durante la serata di sviluppare ed ampliare il discorso ai grandi teatri di guerra mondiali. “Guerra vicina, guerra lontana” è stato un momento fortemente culturale, che ha legato la giovane generazione a quella adulta in un contesto di storia contemporanea e passata, a noi molto vicina sensibilizzandoci sull’attuale situazione mondiale. Virginia Calissano

“Volontariando” U na nuova iniziativa dell’AIDO di Novi Ligure, presieduta da Isabella Sommo. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione delle scuole verso il tema della donazione degli organi. “Volontariando”, è lo slogan di questo progetto che mira a coinvolgere gli studenti su tale particolare aspetto del volontariato, approfondito nel corso di un’apposita conferenza che si terrà nella mattinata di martedì 9 maggio con inizio alle ore 8,45 presso il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure (Al). Interverrà il Vescovo di Tortona, Mons. Francesco Viola e il Direttore del Centro Nazionale Trapianti, Nanni Costa. Al tavolo dei relatori, con moderatore Luciano Asborno giornalista de “il Piccolo”, vi sarà Anna Guermani

del Coordinamento Regionale Donazioni prelievi di Organi e Tessuti, Nicoletta Vivaldi, anestesista – rianimatore. Presiederà Maurizio Prato, vice presidente AIDO “gruppo Frederick” di Novi Ligure. Vi sarà anche la testimonianza di Francesca Mutti e sono previsti interventi di alcuni studenti dell’IIS CiampiniBoccardo e del Liceo Amaldi/Doria.

Marta Calcagno

Novi Ligure: gli studenti del Ciampini-Boccardo e dell’Amaldi incontrano l’AIDO

U

na giornata che si preannuncia storica, quella del prossimo sabato 27 maggio. In tale data, infatti, avverrà la visita apostolica di Papa Francesco a Genova. Dopo Giovanni Paolo II nel 1985 e nel 1992 e Benedetto XVI nel 2009 la Superba ha l’onore di ospitare il Sommo Pontefice. Il programma della visita, come specificato dall’Arcidiocesi di Genova, sarà molto intenso. Papa Francesco atterrerà all’Aeroporto “Cristoforo Colombo” intorno alle ore 8:00 dove sarà accolto dalle autorità locali, molto probabile la presenza del Sindaco metropolitano, Marco Doria e dal Governatore regionale, Giovanni Toti. La prima tappa della visita apostolica di Francesco sarà nello stabilimento Ilva di Cornigliano, dove incontrerà i lavoratori, spostandosi successivamente, intorno alle ore 10, alla Cattedrale di San Lorenzo dove incontrerà gli esponenti del Clero cittadino dai vescovi dell’Arcidiocesi fino ai seminaristi. Ma è intorno a mezzogiorno che ci sarà l’evento più atteso della giornata, la visita al Santuario di Nostra Signora della Guardia. Il Sommo Pontefice visiterà quindi l’edificio religioso più amato dai genovesi. Il Santuario situato sul Monte Figogna, a oltre ottocento metri di altitudine nel Comune di Ceranesi è, insieme alla Cattedrale di San Lorenzo, il simbolo religioso di Genova, al quale i genovesi sono da sempre legati. Il nome “Nostra

Signora della Guardia” deriva dalla sua particolare posizione geografica, il Santuario è infatti costruito in un punto che permette di osservare l’intera area costiera compresa tra il promontorio di Portofino e Capo Mele (nei pressi di Alassio). Oggi uno splendido punto panoramico ma che, nel passato, fu molto utile per permettere gli avvistamenti di navi ed eserciti nemici. Il Santuario di N.S. della Guar-

dia conserva anche un rapporto speciale con i Pontefici. La prima visita ufficiale - dopo l’inaugurazione del nuovo Santuario avvenuta il 26 maggio 1890, al posto del precedente edificio di culto risalente alla fine del XV secolo – fu quella di Papa Benedetto XV l’11 marzo 1915, che tornò da Pontefice nella sua città natale (Giacomo Paolo della Chiesa nacque infatti nel quartiere genovese di Pegli nel

Il Santuario Situato nel Comune di Ceranesi, a oltre 800 metri di altitudine. La prima pietra del Santuario fu posta nel 1490 in seguito ad un’apparizione mariana di cui fu protagonista Benedetto da Pareto, un pastore locale a cui, il 29 agosto 1487 apparve la Madonna che gli chiese di far costruire una cappella sul Monte Figogna. Alcuni giorni dopo l’apparizione mariana Pareto ebbe un gravissimo incidente cadendo da un albero, la Vergine lo guarì completamente in modo miracoloso, questo spinse l’umile pastore a cercare aiuto per far costruire la cappella. Il primo Santuario

venne edificato tra il 1528 ed il 1530, a seguito del sempre più crescente afflusso di pellegrini in loco. Il nuovo Santuario fu edificato tra il 1857 ed il 1865 grazie all’allora Arcivescovo di Genova, il francese André Chavarz. A partire dal 1890 il Santuario ha un suo rettore. L’attuale rettore è Monsignor Marco Granara. f.m.

1854, ndr). Dopo moltissimi anni, il 22 settembre 1985 vi fu la visita pastorale di Giovanni Paolo II che tornò nel Santuario dei genovesi cinque anni dopo, il 14 ottobre del 1990 per celebrare ufficialmente i 500 anni del Santuario. Ma è soprattutto con Benedetto XVI che si è saldato il legame tra il Santuario di Nostra Signora della Guardia ed il Vaticano. Il 17 e 18 maggio del 2008, insieme alla visita pastorale ufficiale il Papa emerito dormì nel Santuario, donando alla “Guardia” la Rosa d’Oro, la massima onorificenza vaticana che venne posta ai piedi della statua della Vergine, onorificenza concessa fino ad oggi solamente ad altri nove Santuari sparsi nel mondo. La visita e la Santa Messa al Santuario della Guardia sarà rivolta da Papa Francesco soprattutto ai giovani. Il Santo Padre pranzerà poi al ristorante limitrofo al Santuario insieme ai poveri, ai senzatetto ed ai detenuti. Nel pomeriggio Papa Francesco farà ritorno a Genova, visitando dapprima i piccoli ospiti dell’Ospedale Pediatrico “Giannina Gaslini” e infine, intorno alle ore 17:30 si recherà a Piazzale Kennedy (zona Fiera) per la grande messa all’aperto. Fabio Mazzari Servizi e approfondimenti su: www.inchiostrofresco.it


Acqui Terme

la “Città della Bollente”

Un dovere morale e civile, individuale e collettivo, conservare il ricordo storico

La memoria oggi

C

ome ogni anno, terminate le commemorazioni per il 25 Aprile, giorno della Liberazione, ci troviamo di fronte ad una puntuale riflessione: la consapevolezza che ogni memoria, soprattutto la memoria storica, è una memoria fragile, perché

“T

erra di antiche tradizioni di libertà, dopo l’ 8 settembre 1943, oppose una strenua resistenza alle forze di occupazione (..) 15.680 partigiani della Provincia, di cui 535 caduti e 75 uccisi per rappresaglia e centinaia di cittadini feriti e mutilati a seguito di devastanti bombardamenti di Alessandria e di Novi Ligure, dimostrano l’asprezza della lotta. Contro quel regime, le popolazioni dell’alessandrino, seppero manifestare tutto il loro amore per la libertà e la giustizia, a difesa di una Patria occupata ed oppressa. “Provincia di Alessandria, settembre 1943-aprile 1945”. Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro

l’erosione del tempo rischia di far scomparire il ricordo delle persone e degli avvenimenti che ci hanno preceduto e che hanno avuto un ruolo fondamentale a livello locale, nazionale ed internazionale: il susseguirsi di tre generazioni durante un secolo di storia ha come con-

seguenza che i portatori “naturali” della memoria della Resistenza stanno scomparendo, e che quindi la memoria dei singoli non è in grado da sola di contrastare lo scorrere del tempo: l’aggettivo fragile coglie esattamente questa fase di passaggio che ci coinvolge

Saggio sulla Costituzione

Con il patrocinio del Comune di Novi Ligure Assessorato Pubblica Istruzione

tutti. Partendo dalla conoscenza e dalla conservazione dei resti fragili di questi luoghi, bisogna far si che si instauri nella collettività una diffusa consapevolezza, come se fosse un dovere morale e civile nei confronti sia delle vittime sia delle generazioni che verranno. Inoltre, bisogna far sì che ogni persona desideri coltivare e portare avanti la propria memoria, individuale e collettiva, perché è da essa che derivano le proprie radici, le proprie convinzioni e le proprie idee. Una legislazione sulla tutela e sulla conservazione dei siti “fragili” della memoria della Resistenza costituisce un aspetto di fondamentale importanza! Proprio per questo è inaccettabile che ancora oggi, a oltre settant’anni dagli avvenimenti, questi luoghi non vengano ancora tutelati nello stesso modo in cui lo sono quelli legati alla Grande Guerra. A questo proposito si sottolinea che il Piemonte è l’unica Regione italiana ad avere una normativa apposita sui luoghi della memoria, grazie alla Legge Regionale n.7 del 22 gennaio 1976, l’unica ad avere anche una legge specifica che finanzia il restauro, la cura, la conservazione e la manutenzione dei monumenti della Resistenza e dal 2016 è anche l’unica regione a cui è stata conferita la Medaglia al Merito Civile per gli esempi di solidarietà umana mostrati alla popolazione piemontese all’epoca della guerra di Liberazione.

Rappresentazione teatrale interpretata dalle classi V della Scuola Primaria “Giuseppe Saracco” di Acqui Terme (Al)

Libertà è partecipazione

da sudditi a Cittadini Piccolo viaggio nella storia, alla ricerca delle radici delle costituzioni, tratto da un seminario di Gian Battista Cassulo tenuto a Varazze, nel 1998 Mercoledì 24 maggio alle ore 10,30 presso la loggia di Palazzo Dellepiane (già Cambiaso Negrotto) Via Nicoló Girardengo, 3 - Novi Ligure (Al)

Giulia A. Cordasco Da prossimo numero, la nostra Giulia, illustrerà di volta in volta, i luoghi della memoria presenti in Provincia di Alessandria. La Redazione

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Una Medaglia d’Oro al Valor Militare

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lla fine della II Guerra Mondiale, la neonata Repubblica Italiana concesse decorazioni al valor militare non solo ai singoli combattenti, la cui presenza fu fondamentale per la lotta di Liberazione, ma anche alle istituzioni territoriali che, durante la Resistenza, si distinsero in modo particolare. La Provincia di Alessandria venne insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare con il D.P.R. del 17 maggio 1996 n.230 (vedi box a lato). I caratteri fisico-geografici della provincia, durante i venti mesi che precedettero la Liberazione, consentirono alle formazioni partigiane nascondigli montani più sicuri rispetto alle zone a valle, e comunicazioni continue e costanti tra le formazioni partigiane dislocate tra Piemonte e Liguria, permettendo alla provincia stessa, dopo l’8 settembre 1943, di risultare il nodo nevralgico della lotta di Liberazione tra Genova e il Po. Al giorno d’oggi, essa conta 190 comuni con una popolazione complessiva di 440.613 abitanti e nella maggioranza dei centri urbani e rurali è possibile riscontrare uno o più luoghi della memoria in ricordo alle vittime della repressione in atto tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945 . Giulia A. Cordasco

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l’inchiostro fresco

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Maggio 2017

ACQUI TERME

Il confronto tra i candidati per le amministrative, con domande e risposte

Acqui Terme, in cammino verso le elezioni

Testo endis rem mendescim quod molorem experitas nullaborrum, seque magnatu remporis estrum, sum estrum aditi doluptaquae

Le domande 1

2

3

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D

a semplice cittadino e da candidato Sindaco, come vede in questo momento la sua città?

C

ome giudica la situazione generale del suo Comune, anche in relazione alla crisi che da alcuni anni sta attraversando il nostro Paese?

Q

uali sono i suoi “punti cardine” per lo sviluppo di Acqui e del suo territorio?

C

on quali criteri ha scelto i candidaticonsiglieri che formano la sua lista?

P

11 giugno: giorno della verità

L Lorenzo Lucchini

Bernardino Bosio

Enrico Silvio Bertero

Carlo De Lorenzi

Movimento 5 Stelle

1) Liste Civiche

1) Forza Italia 2) Lega Nord 3) L iste Civiche

1) PD 2) Lista Civica 3) L ista di Sinistra

1.

1. 2.

1.

1.

Provo una profonda rabbia a riguardo. Credo fermamente che se ci fosse stata un’altra Amministrazione negli ultimi anni le cose sarebbero potute andare molto diversamente.

2.

Pessima. Non è stato assolutamente niente per arrestare la sua rovina, anzi, sono state prese scelte che hanno notevolmente contribuito a peggiorare la situazione, come ad esempio la costruzione delle nuove scuole medie.

3.

Innanzitutto il turismo. Come città abbiamo tutte le potenzialità per rinascere, come gruppo abbiamo le competenze per farlo, competenze che invece adesso mancano perché non è il settore a cui è stata data maggiore importanza negli ultimi cinque anni. E tutto ciò che gira intorno al turismo: cultura, enogastronomia, agricoltura, artigianato, ecc.

4.

Professionali. Solo ed esclusivamente professionali. La mia squadra è formata da persone competenti che coordinano i gruppi di lavoro sui vari temi del programma che è stato scritto ascoltando i nostri concittadini.

5.

Perché io credo in una città realmente a misura di cittadino. Ho un armadio senza scheletri e il motivo per cui sono conosciuto va a ricercarsi nel mio percorso di vita, nella mia professione e nelle mie passioni, non per dei legami di convenienza come spesso accade.

Disastrosa. Preferisco dire solo questo.

Sicuramente il Comune paga il disastro del Paese, ma l’Amministrazione uscente ci ha altrettanto sicuramente messo del suo! Lavoro ad Alba ed è una città sorretta dalla sua economia. C’è lavoro. Ad Acqui più di 2.000 famiglie sono in difficoltà ma questo sempre non importante a nessuno.

3.

Mettere a posto la città. Una nuova classe dirigente formata da giovani professionisti e non legata alle solite quattro/cinque famiglie. Lo sviluppo dell’agricoltura, del turismo e un progetto che riguarda il commercio strettamente legato agli altri settori, quali ad esempio arte, cultura e storia.

4.

Ho voluto coinvolgere i più giovani. Ci sono tantissimi candidati molto molto giovani, con tante idee e voglia di fare. Il più piccolo ha appena compiuto diciotto anni!

5.

Non so come si presentano gli altri, ma io mi presento come proposta e garanzia. E perché non ho mai raccontato frottole sull’ospedale. Non si può dire “salveremo l’ospedale” perché non è possibile, posso però dire che riorganizzeremo i

Credo che serva una nuova mentalità: molta gente è legata all’edilizia, mercato purtroppo fermo, e quindi abbiamo la necessità di altre basi per ripartire, quali la cultura, il turismo ed il commercio.

2.

Amministrando - mi permetta il termine - con la saggezza del buon padre di famiglia. l’Amministrazione non ha buttato via denaro pubblico: nonostante i tagli sono riuscito a realizzare cose importanti. La situazione non può essere proprio positiva, ma ci sono tutte le possibilità reali per fare qualcosa per la città.

3.

Come ho già affermato, c’è bisogno di una nuova mentalità: ci sono alcuni mondi, come quello dell’edilizia, che non possono più essere considerati la base dell’economia della città: il numero degli appartamenti sfitti infatti, è inquantificabile. Punterò sulla cultura, il turismo e la valorizzazione delle nostre risorse come ho sempre cercato di fare in questi cinque anni di Amministrazione.

4.

Mi sono posto il dubbio, a inizio campagna: scegliere le stesse persone di cinque anni fa, oppure cercarne di nuove? Credo che ci sia bisogno di un rinnovamento, quindi ho deciso di puntare su persone nuove, giovani, in gamba, molte di loro laureate.

Statica, tendente al depresso. Necessita di un cambiamento totale.

2.

Non c’è fiducia nel futuro. Non sono mai stati creati progetti a lungo termine, cosa che invece è stata fatta in zone anche molto vicine a noi, come Alba, ad esempio, che nonostante la crisi che certamente l’ha toccata, sembra sia passata indenne ai problemi.

3.

Bisogna cambiare aria: partendo da un’effettiva Democrazia bisogna creare un’effettiva comunità, puntare sulle energie locali, allargare i nostri orizzonti e creare una rete di sviluppo, e per ultimo ma di fondamentale importanza potenziare il sistema di Assistenza Sociale.

4.

Abbiamo cercato persone con una sensibilità civica, che fossero disponibili a dare il proprio contributo per cambiare la situazione in cui versa oggi la nostra città.

5.

Perché spero di avere una squadra in gamba, che mi sostiene, perché ho idee che adesso mancano, e faccio un lavoro in cui devo risolvere i problemi delle persone che mi si presentano: voglio risolvere anche i problemi di Acqui.

e elezioni stanno occupando la vita di tutti gli abitanti di Acqui Terme già da parecchi mesi a questa parte: volantini, depliants, banchetti, articoli di giornale, post su Facebook, manifesti sparsi nelle vie e nelle piazze della città, videointerviste, ogni Candidato utilizza i mezzi a lui più consoni per farsi conoscere, per attirare l’attenzione, per cercare di essere eletto e poter amministrare la città durante i prossimi cinque anni. Un Sindaco uscente, un ex-Sindaco, un esperto infermiere e un brillante Avvocato; i candidati sono quattro persone totalmente diverse tra loro, che i cittadini già conoscono: da una parte si avrebbe una continuità che intreccia i fili della politica degli ultimi venticinque anni, dall’altra invece un rinnovamento totale degli inquilini di Palazzo Levi. Cosa sceglieranno gli acquesi per migliorare una situazione che non sembra rosea per la maggior parte della popolazione? Lo scopriremo domenica 11 giugno, giorno delle elezioni amministrative, data in cui i seggi rimarranno aperti dalle ore 7 alle ore 23; eventualmente il turno di ballottaggio avrà luogo domenica 25 giugno. Intanto dal giorno 27 aprile è iniziata la par condicio, ovvero l’obbligo di tutti i media, sia quelli tradizionali sia i new media, a garantire visibilità equa a tutti i partiti e i movimenti politici interessati. Dal 27 di questo mese invece sarà vietato diffondere sondaggi politici elettorali. Giulia A. Cordasco

5.

Perché in tutte le cose che ho fatto ci ho messo il cuore; sono innamorato della mia città e sono a disposizione per tutti gli acquesi. Alle elezioni comunali il voto dato deve essere di proposta, non di protesta!

erché i suoi concittadini dovrebbero votarla?

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Le valli del Sol La voce della minoranza

A colpi di maggioranza passa un O.d.G. con il quale il Faiallo entra nel Geoparco

Urbe entra nel Parco del Beigua I

l Consiglio Comunale di Urbe, convocato mercoledì 12 aprile 2017 in seduta in straordinaria presso le scuole di località Campè, ha approvato l’ordine del giorno per iscrivere l’area del Faiallo nel Parco del Beigua.

di inserire quest’area, pari a circa il 3% del territorio comunale, nel Parco, dando così diritto ad Urbe di sedersi al tavolo del Beigua Geopark. “Era un’occasione che, dopo 16 anni, Urbe non potevamo lasciarci scappare – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Antoci, che, con la sua maggioranza, ha votato “Sì” – perché è come avere un biglietto della lotteria in mano: non sappiamo quanto e se vinceremo, ma non perderemo nulla. In questi anni di crisi non possiamo non considerare qualsiasi opzione volta a valorizzare il territorio.

L’esito della votazione In una sala gremita di persone, dove erano presenti anche il Presidente del consiglio regionale, Francesco Bruzzone, in tenuta da caccia, e il consigliere regionale “penta stellato” Andrea Melis, con 7 voti a favore, quelli della Maggioranza, e 3 contrari, quelli della Minoranza, il Consiglio ha accolto la richiesta della Giunta

Magico Beigua!

Continua alla pagina seguente

Un po’ di chiarezza su alcuni termini:

Il nostro geografo, Luca Serlenga, ci aiuta a comprendere la terminologia naturalistica

P N

on smette mai di stupire il nostro monte più amato che, a distanza di secoli, lascia sempre tanti messaggi a noi uomini del nuovo millennio; un monte che vuole comunicare con noi, e che lo fa in tantissimi modi: con le numerose incisioni rupestri, coi reperti archeologici, con le sue famose “pietre verdi” e addirittura, stando alle ultime scoperte, con numerosi presunti menhir, i “pietroni” verticali della tradizione celtica. Questo mese vi parleremo della sua storia “magica” e delle sue curiosità che lo stanno confermando a tutti gli effetti come monte “sacro” dei Liguri, come una sorta di Olimpo nostrano; vi parleremo anche di come il comune di Urbe ha deciso, con un consiglio comunale straordinario molto partecipato e affollato, di fare domanda per entrare nel Geoparco: una decisione che ha sollevato le proteste della minoranza e dei cacciatori, ma che tutelerà il territorio del piccolo comune dell’entroterra, allontanando, almeno per il momento, la “spada di Damocle” della miniera che da anni pende sul Tarinè. Matteo Serlenga

arco Naturale Regionale: Il parco naturale del Beigua venne istituito con la Legge Regionale nº 16 del 9 aprile 1985 e la Legge Regionale nº 12 del 22 febbraio 1995. Con una superficie di 8.715 ettari, 26 chilometri di crinali montuosi, è il più vasto parco regionale della Liguria. Si sviluppa dal Colle del Giovo al Passo del Turchino, racchiudendo in se svariati ecosistemi come praterie, zone umide, fitte foreste di faggi, roveri e castagni, rupi scoscese e affioramenti rocciosi, pinete a Pino Marittimo e lembi di vegetazione mediterranea. (tratto dal sito del Beigua Geopark) Beigua Geopark: Per l’eccezionale patrimonio geologico presente, nel marzo 2005 il comprensorio del Beigua è entrato a far parte delle reti in-

ternazionali come Geoparco Europeo e Mondiale. Successivamente, nel 2015, lo stesso territorio è stato riconosciuto come sito UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista:UNESCO Global Geoparks. Il Geoparco comprende l’intera superficie classificata come “Parco Naturale Regionale del Beigua” oltre ad una vasta porzione di territorio funzionalmente connessa al medesimo Parco. Il Beigua Geopark rappresenta un comprensorio formato da 10 territori comunali che interessano due diverse province (Genova e Savona) coinvolgendo i comuni di: Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto e Varazze e prossimamente anche Urbe. Le Zone di Protezione Speciale (ZPS): sono zone di protezione poste

lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento di habitat per la conservazione e la gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori. L’individuazione della ZPS BeiguaTurchino, presente all’interno del Parco del Beigua, è giustificata in larga misura dall’esistenza di una un’area a “collo di bottiglia”, derivata dalla topografia del territorio e utilizzata nelle migrazioni da alcune specie di uccelli elencate nell’Allegato I della Direttiva 79/409 “Uccelli”, come il biancone ed il falco pecchiaiolo. SIC: sito di interesse comunitario, è un concetto definito dalla direttiva comunitaria n. 43 del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica,

nota anche come Direttiva “Habitat”. Il termine è usato per definire un’area che contribuisce in modo significativo a mantenere una delle tipologie di habitat definite nell’allegato 1, o a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente una delle specie definite nell’allegato 2 sempre della suddetta direttiva. In Italia la redazione degli elenchi SIC e ZPS è stata effettuata a cura delle regioni e delle province avvalendosi della consulenza di esperti e di associazioni scientifiche del settore. Nel parco del Beigua sono presenti tre SIC: quello della Foresta della Deiva e torrente Erro, quello di Pian della Badia e il SIC Beigua Monte Dente Gargassa e Pavaglione. Luca Serlenga

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa pervenutoci in redazione:

“C

on il Consiglio Comunale straordinario e monotematico di mercoledì 12 aprile 2017 la Maggioranza Consigliare si appresta ad approvare in modo unilaterale l’adesione al Parco del Beigua del Comune di Urbe, senza un’Assemblea pubblica e senza il coinvolgimento preventivo della popolazione e di tutti i Consiglieri Comunali. Quindi l’approvazione presumibilmente è scontata indipendentemente dai pareri che potrà esprimere il pubblico in sala, ammesso che il Consiglio venga dichiarato aperto. L’unico incontro organizzato dalla Giunta è stato con i cacciatori, che hanno contestato la decisione con valide e ponderate motivazioni. Nel merito, i benefici che il Parco può portare al Comune sono irrilevanti, mentre sul territorio ci saranno ulteriori vincoli/ divieti. Ad esempio per i cacciatori (che non possono e non devono essere sempre penalizzati perché in numerose occasioni portano il loro contributo al mantenimento del territorio) e anche per i proprietari dei terreni. In sintesi gli unici ad avere dei vantaggi dal Parco sono i proprietari dell’Albergo Nuvola sul Mare, che da molto tempo sollecitano l’Amministrazione affinché aderisca al Parco con la porzione di territorio che comprenda la loro struttura. Interesse legittimo ma assolutamente privato che non corrisponde con gli interessi della comunità di Urbe. L’argomento non lascia indenne nemmeno la Maggioranza, infatti dopo il V. Sindaco M. Piccione ha dato le dimissioni anche un’altro Consigliere. Pertanto il voto del Gruppo Consigliare “Insieme per Urbe” sarà convintamente contrario”. I Consiglieri comunali Lorenzo Zunino, capo gruppo consiliare e Danilo Buscaglia “Bisogna migliorare le condizioni del manto stradale”, hanno inoltre gridato alcune persone dal pubblico, “i turisti non vengono perché le loro macchine si danneggiano”; numerose infatti sono le scritte “asfalto!” per tutto il territorio, che conta ben 50 km di rete stradale. m.s.


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l’inchiostro fresco

Maggio 2017

Una sensazionale scoperta nel Geoparco dei liguri

Segue dalla pagina precedente: Urbe entra nel parco...

Entrare a far parte di un parco Unesco significa visibilità gratuita e mantenimento dei nostri bellissimi sentieri“. Il dibattito “Il sindaco ha tradito la fiducia del consigliere di maggioranza Marcellino Zunino (ndr.: che ha dato le sue dimissioni, lette durante il consiglio)” – tuona Franco Dimani – “e l’ingresso nel parco non era nel suo programma in campagna elettorale”. Ma la maggioranza ha ribattuto: “Nessun conflitto di interessi, anzi: il nostro solo interesse è quello di portare i turisti dall’Alta Via (ndr.: compresa nel territorio che diventerà protetto, e dove vi è l’albergo “Nuvola sul Mare”) fino a Urbe, per far conoscere le bellezze delle altre nostre frazioni; esistono zone come la SIC e ZPS che già “penalizzano” chi risiede o lavora in quel 3% di porzione di territorio; riconosciamo il valore dell’attività venatoria come attrattiva turistica e ringraziamo i cacciatori per il loro lavoro di mantenimento dei sentieri – precisa la maggioranza – ma chiediamo solamente di rinunciare al 3% del territorio per salvaguardare l’altro 97%”. La voce degli ambientalisti Con questa strategia politica e impegnando solo il 3% del territorio, l’intero comune di Urbe diventa così parte del Geoparco: “Un’occasione per impedire nuovi tentativi di costruzione della miniera di titanio del Tarinè – ha dichiarato Bianca Pizzorni, da sempre in prima linea contro qualsiasi intervento minerario sul territorio – soprattutto ora che le multinazionali hanno messo gli occhi in quella zona del Tarinè nel comune di Urbe non protetta dal Parco”. Matteo Serlenga

VALLI STURA, ORBA E LEIRA

Il Beigua come Stonehenge? V

i ricordate il famoso fumetto francese Asterix e Obelix? Quest’ultimo, il fortissimo compagno di avventure del celebre gallo dai baffi biondi, aveva il vizio di portare con sé, sulle spalle, un grosso menhir, la tradizionale pietra sacra dei popoli celtici; ebbene, pare proprio che alcuni di questi grossi pietroni dal grande significato simbolico siano stati ritrovati sul Monte Beigua, già considerato come una sorta di “monte sacro” dai Liguri, un popolo che, nei secoli, ha mescolato le sue tradizioni con quelle dei Celti, e che ha sempre dato una grande importanza mistica e religiosa alle nostre vette: un ritrovamento che, se verrà confermata la sua veridicità storica, confermerebbe il Beigua come uno dei principali monti sacri in epoche remote. Fabrizio Paolino, un vero appassionato del Beigua, che trascorre i suoi weekend a Piampaludo, nel comune di Sassello, è l’autore, insieme a Claudio Arena, fotoreporter e fondatore di “Savona Sotterranea”, della scoperta, che racconta così ai nostri lettori:

Foto su gentile concessione di “Savona sotterranea” “Facendo un’escursione sul beigua, alcuni giorni fa, mi sono imbattuto in un sentiero dalle caratteristiche “megalitiche” (come, ad esempio, ritroviamo ad Alpicella). Per questo”, ci spiega Fabrizio, “decido di invitare Claudio, anche lui esperto e grande appassionato, per visionare il tutto. Dopo una camminata di diverse ore abbiamo iniziato a imbatterci in alcuni muri a secco particolari: troppo bassi per essere recinti

e posizionati sul fianco del monte; seguendo questi ultimi, abbiamo iniziato a scorgere diversi cumuli di pietre posti sul declivio, anche questi molto particolari, finché non siamo giunti sulla sommità di questo colle. Il paesaggio era composto da grassi massi, erosi dai millenni, alternati da zone erbose. A colpire subito i nostri occhi sono state alcune rocce poste verticalmente nel terreno: ne contiamo una, poi due,

poi tre.... fino ad arrivare a circa una quarantina, sicuramente posizionate in quella maniera dalla mano dell’uomo: alcune erano conficcate nel terreno, altre incastrate nelle rocce più grandi; le dimensioni andavano dai 40 cm fino a superare il metro di altezza”. Una vera e propria sorta di cromlech (ossia un’insieme, perlopiù circolare, di menhir) tutto ligure, che dimostrerebbe, una volta verificata l’area, l’importanza

dell’area del Beigua dal punto di vista mistico e religioso; ipotesi che trova comunque conferma nelle numerose incisioni rupestri e nei numerosi ritrovamenti archeologici già ampiamente documentati nel corso degli anni, che hanno fatto del Beigua un luogo “magico”: Forse un osservatorio astronomico? Forse un luogo di culto? “Diciamo che da una prima analisi possiamo dire che si trattano di menhir” conclude Fabrizio “posizionati in quel modo per qualche scopo rituale. La cosa andrà approfondita sicuramente con gli organi preposti ma già così è una scoperta sicuramente interessante e importante, che va ad arricchire il già vasto repertorio del Parco del Beigua”. Matteo Serlenga

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Rossiglione: a giugno la seconda festa country del Beiro

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rnesto Tognocchi insieme a sua moglie Anna Arimane, proprietari dell’allevamento Beiro di Rossiglione potrebbero essere definiti, a buon diritto, i degni discepoli di Tom Booker, protagonista del celeberrimo libro “L’uomo che sussurrava ai cavalli” di Nicholas Evans; infatti, mossi entrambi dalla stessa passione verso i cavalli, dal 1996 portano avanti l’attività di allevatori, applicando all’addestramento del cavallo le tecniche etologiche di doma dolce come Pat Parelli e Monty Roberts, in modo da creare un rapporto di connubio tra uomo ed animale. “Il nostro allevamento si basa su fattrici altamente selezionate per genetica e sport e grazie a incroci mirati si pone l’ambizioso traguardo di: consolidare un livello di eccellenza nella produzione del cavallo sportivo”. Afferma Ernesto: “tutto questo viene svolto cercando di mantene-

Un allevamento modello

re sempre un legame di amicizia con l’animale e non di dominanza come avviene invece nella doma classica. Noi del Beiro – continua Ernesto - cerchiamo di rispettare i tempi di crescita e maturazione mentale del singolo animale: l’ad-

destramento è naturalezza, tempo e tranquillità. Ogni puledro ha i suoi tempi di apprendimento e ha bisogno di essere condotto a capire cosa si vuole da lui con pazienza e attenzione”. E i risultati non sono di certo mancati per l’allevamento

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Beiro sia nelle rassegne morfologiche che nelle discipline agonistiche come la recente vittoria di questo mese del binomio Ambramarie del Beiroe e Luca Moneta nella 145 internazionale quattro stelle di San Giovanni Marignano. “Oltre all’attività di addestramento ed allevamento io e mia moglie abbiamo costituito una associazione sportiva dilettantistica” prosegue Ernesto “Per permettere ai ragazzi delle scuole di avvicinarsi ad uno sport come l’equitazione che purtroppo non sempre è facile da mettere in pratica a causa della scarsità di strutture idonee. Cerchiamo di fare capire ai ragazzi che i cavalli che lavorano con noi sono degli amici e dei collaboratori, hanno dei sen-

timenti e delle sensazioni che noi dobbiamo cercare di interpretare. Il nostro obiettivo è quello di educarli all’amore e al rispetto verso i cavalli e gli animali in genere che riteniamo fondamentale”. Consigliamo a tutti, proprietari di cavalli, appassionati e non, di venire a visitare l’allevamento del Beiro. A questo proposito ricordiamo a giugno la seconda edizione della festa country dell’allevamento dove si mangerà, canterà, ballerà in compagnia dei nostri amici equini. Luca Serlenga

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l’inchiostro fresco Maggio 2017

VALLI STURA, ORBA E LEIRA Sulla questione AMTER, una risposta a Gianni Oliveri

Dal Sindaco di Rossiglione H o letto con attenzione l’articolo di Giovanni Olivieri dal titolo “Gli acquedotti della Valle tornino beni pubblici” pubblicato sull’ultimo numero del vostro periodico. Concordo pienamente sul fatto che la gestione del servizio idrico integrato sia tema che “tocca direttamente” la vita di tutti i cittadini, i quali hanno ovvio interesse (o meglio, diritto) che il “sistema” sia gestito in termini efficienti e (conseguentemente) equi dal punto di vista della “bolletta” da pagare. Credo tuttavia che, proprio in ragione dell’interesse che la questione riveste, le informazioni debbano essere fornite in termini effettivamente rispondenti alla realtà dei fatti; in tale spirito – anche quale consigliere delegato in materia dell’Unione dei comuni delle Valli Stura, Orba e Leira e membro del comitato ATO acqua – ritengo utili alcune precisazioni. Inizierei col ricordare (perché è bene tenerlo presente, anche se l’articolo non ne fa menzione) che la scelta di addivenire ad una gestione del servizio idrico integrato attraverso ambiti territoriali ottimali (ATO) affidati ad un

gestore unico è frutto di una decisione cui i Comuni hanno dovuto obbligatoriamente dare applicazione (sul punto, si veda l’attuale art. 147 del D.L.vo 152/2006: “Gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale partecipano obbligatoriamente all’ente di governo dell’ambito .. al quale è trasferito l’esercizio delle competenze ad essi spettanti in materia di gestione delle risorse idriche .. il Presidente della regione esercita, previa diffida all’ente locale ad adempiere .. i poteri sostitutivi, ponendo le relative spese a carico dell’ente inadempiente”). La scelta, in linea di principio, era ispirata a finalità condivisibili (razionalizzazione della gestione del patrimonio idrico in funzione della garanzia di rispetto di livelli essenziali delle prestazioni ed a fronte della necessità di rispet-

to delle sempre più “stringenti” normative, anche comunitarie, in tema di tutela dell’ambiente), anche se a livello pratico ha prodotto effetti non altrettanto condivisibili (e che sarebbero quindi da correggere). E quindi, venendo al tema specifico, a fronte della prospettiva di cui sopra non mi trovo anzitutto d’accordo nel definire “scelta lungimirante” (in senso ironico) quella dei Comuni in questione di costituire AMTER, perché in effetti tale è stata (senza virgolette) in quanto ha consentito agli stessi Comuni di avere un’incidenza ben maggiore (rispetto a quella che sarebbe derivata dal partecipare unicamente all’ambito gestito a livello provinciale dal gestore unificato) sulla gestione del sistema locale. • Non risponde poi al vero che i Comuni abbiano “perso il controllo gestionale” di AMTER: è vero che, nonostante la maggioranza del capitale sia detenuta dai Comuni, gli stessi si trovano ad avere a che fare con un “socio industriale” che negli ultimi anni (essendosi espanso oltre il territorio regionale e anche ad altri campi

Dal Sindaco di Rossiglione, Katia Piccardo, Presidente dell’Unione di Comuni Stura Orba e Leira, riceviamo e pubblichiamo questa nota a firma dell’avv. Marco Giannini

di attività) ha acquistato una crescente posizione di forza. Ma è altrettanto vero che le Amministrazioni comunali si sono – da anni – impegnate nel mantenere un controllo effettivo della gestione: la questione è stata oggetto di ripetute assemblee, convocate su richiesta dei Comuni; gli stessi hanno ottenuto, in particolare: l’integrale rinnovo del Consiglio di Amministrazione (in primis, che fosse sostituito l’Amministratore Delegato, espressione del socio industriale Mediterranea delle Acque) e del Collegio sindacale; l’avvio di verifiche di efficienza ed economicità delle prestazioni rese dallo stesso socio industriale; la costante presenza in assemblea - a rispondere delle questioni sollevate – non di un qualsiasi incaricato, ma dell’Amministratore delegato del socio industriale. • Non risponde infine al vero che le questioni concernenti i canoni di affitto degli acquedotti e la tariffa per le utenze comunali siano il frutto di “decisioni” assunte da AMTER. Anche in questo caso si tratta di scelte imposte a livello nazionale dalla legge (per i canoni, art. 153 D.L.vo 152/2006)

o dalle determinazioni dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico; i Comuni hanno approfondito le questioni ed affermato (fino ad ora, con successo) la non applicabilità del predetto art. 153 (in base alle sentenze n. 246/2009 e 144/2010 della Corte Costituzionale) in ragione della previgenza delle convenzioni stipulate con AMTER al D.L.vo 152/2006. In conclusione, quindi, un tema sicuramente difficile, sul quale i Comuni si trovano impegnati da anni, ed un sistema di gestione a livello locale (AMTER) che presenta sicuramente delle criticità, ma altrettanto chiaramente consente ai cittadini di avere una maggiore “voce in capitolo” e non merita affatto di essere “svenduto” per poche decine di migliaia di euro (il ché risulterebbe in aperto contrasto il fine dichiarato nel titolo dell’articolo). Avv. Marco Giannini, membro ATO acque e Consigliere delegato per l’intera Unione SOL

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“Una croce sulla giacca”

I

n occasione del 25 Aprile e del 10° anniversario della morte di Don Bartolomeo Ferrari, “Don Berto”, l’Ass. Multimedia No Profit ha realizzato un cortometraggio sul libro “Sulla Montagna con i partigiani” di Don Berto, cappellano della Divisione Mingo che operò tra la Benedicta, Valli Stura-Orba e Ovadese. Grande contributo della Valle Stura per realizzare il film: l’Associazione si è avvalsa dell’ archivio di “TeleMasone-Rete Vallestura”, e di quello del Museo “Andrea Tubino” di Masone, della collaborazione dell’Istituto per la Resistenza di Genova, dell’Accademia Urbense di Ovada e del Museo Passatempo di Rossiglione che ha fornito costumi e oggetti d’epoca. Tantissimo pubblico il 28 aprile per la “prima” presso il Teatro di Masone, dove sono intervenute autorità e testimoni dell’epoca. m.s.

Da Masone comunicato stampa della Giunta comunale: riceviamo e pubblichiamo

Vicende comunali, l’Amministrazione risponde al PD G entilissima Redazione, facendo seguito all’articolo titolato: “Masone: vicende comunali”, apparso sul numero dia Aprile 2017 de “l’inchiostro fresco”, a firma del Comitato direttivo del PD di Masone la Giunta comunale ritiene opportuno fare alcune osservazioni riguardanti le inesattezze in esso contenute. Precisazioni • Premesso che il bilancio di questa Giunta è positivo, non è vero che nella scorsa amministrazione non vi siano stati aumenti di tariffe/tasse (diritti cimiteriali, costo pasto e trasporto scolastico, ICI ed IMU). • Non è inoltre vero che siano sta-

ti estinti tutti i mutui con la Cdp (Cassa Depositi e Prestiti, ndr.), ve ne sono ancora 12 in vita. • Si precisa che i primi 8 mesi sono stati dedicati da questa Amministrazione al ripristino dei danni alluvionali, anche se il PD sembra essersene dimenticato. Opere pubbliche e finanziamenti

PONTE SUL LAIASSO: il ponte era stato progettato senza tener conto dei costi relativi ai collegamenti laterali e alcuni finanziamenti sono stati ottenuti (e non ancora tutti) da questa amministrazione.

FORTE GEREMIA: L’iter burocratico per l’elettrificazione del Forte Geremia è in dirittura d’arrivo attraverso l’Agenzia del Demanio, Enel Spa e la Sovrintendenza. In merito alla causa legale con il passato gestore, il Comune ha vinto il primo grado di giudizio, e non ci risulta, al momento, nessun ricorso al Tar. Il progetto di valorizzazione del Geremia è depositato presso l’Agenzia del Demanio e la Sovrintendenza, in attesa del loro giudizio.

AMTER: per ciò che concerne l’acquedotto è stato rimosso il vecchio Consiglio di AM.TER e dopo due anni di bilancio in rosso si è tornati in attivo e con la sicurezza del pagamento del

canone a noi dovuto per il noleggio dell’acquedotto.

FINANZIAMENTI: Per i finanziamenti delle aree interne “svantaggiate”, è vero quanto riportato nel comunicato ma manca l’informazione che anche Tiglieto e Mele hanno proposto più o meno una cifra equivalente alla nostra: sarebbe forse opportuno chiedersi perché tre Comuni si sono attenuti ad una cifra, e altri due ad una molto superiore. Forse l’Unione dei Comuni SOL non è proprio un’Unione. Si comunica, inoltre, che il finanziamento statale per l’asilo in località Ronco, non è evaporato, il Ministero non ha ancora autorizzato la regione all’emissione del decreto.

CALDAIA A BIOMASSE: È stato varato il progetto per la messa in funzione, caldaia costata allora (8 anni fa) più di 700 mila euro e mai messa in funzione; il fatto che fossero soldi quasi esclusivamente regionali non giustifica il fatto di lasciar perdere...

glio di Amministrazione della Fondazione “Casa di Riposo G.V.M. Macciò”, con notevole ritorno economico. Alcune opere citate come proprie della Giunta precedente sono ancora residui della Giunta Ravera (come noto la burocrazia dilata i tempi).

Per quanto concerne i lavori di manutenzione, essi non hanno bisogno di elenco perché sono sotto gli occhi di tutti. Sono state, inoltre, rinnovate le convenzioni con le associazioni sportive, con il Museo, il cui cortile è stato realizzato da questa Amministrazione, con la Croce Rossa e quelle relative alla gestione della palestra e della piscina. È stato inoltre rinnovato il Consi-

Per quanto concerne la programmazione, la Giunta ha idee chiare e proprie e non dettate da alcuna linea partitica ed è volta soprattutto alla messa in sicurezza del paese, sia dal punto di vista ambientale che di vivibilità. La Giunta comunale di Masone (Ge)


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l’inchiostro fresco

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VALLI STURA, ORBA E LEIRA

Il giornalino degli alunni della Scuola Primaria di Masone

Anselmo Roveda incontra le classi quinte di Masone Venerdì 7 aprile noi bambini delle classi quinte della primaria di Masone abbiamo accolto con entusiasmo lo scrittore e giornalista genovese Anselmo Roveda. Dopo essersi presentato ha cominciato subito a parlare del suo lavoro e ci ha spiegato come tutti i mestieri, anche quello dello scrittore, hanno bisogno di strumenti come la penna, i fogli, il computer, e di materia su cui intervenire con gli strumenti. La materia di cui dispone lo scrittore sono le parole. Le parole ci sono già, sono già tutte nel vocabolario, ma ognuno di noi le può utilizzare in modi diversi. Scrittore e giornalista hanno gli stessi strumenti e lavorano sulla stessa materia, le parole, ma, mentre i giornalisti scrivono articoli su fatti accaduti realmente, gli scrittori possono usare la fantasia. Lo scrittore può creare storie completamente fantastiche ma anche inserire elementi inventati in una ambientazione storica reale. Nati liberi, un romanzo storico di Roveda, parla di due fratelli che non sono esistiti realmente, ma la loro storia è ambientata ai tempi della seconda guerra punica, le battaglie ed i riferimenti storici sono veri. Ci ha chiesto poi come si fa secondo noi ad inventare le storie, come procede nel suo lavoro lo scrittore. Per essere più chiaro ci ha fatto un esempio: se ad un certo punto uno di noi vedesse un drago che vola su Masone cosa farebbe come prima cosa, se volesse scrivere un racconto su questo

Anselmo Roveda, durante l’incontro con gli alunni della classe V fatto? Molti di noi hanno risposto: prima descriverebbe il drago prima ancora però si chiederebbe il motivo della presenza del drago nei cieli di Masone. Da una sola idea, il drago, possono nascere tante storie. Il drago potrebbe essere aggressivo, incendiare tutto il paese e arrostire gli abitanti oppure potrebbe essere amichevole e gentile o ancora essere alla ricerca di una dolce femmina di drago… Il processo della scrittura va continuamente allenato, le storie sono una cosa che attraversa ciascuno di noi. Roveda ci ha fatto notare che i libri hanno un grande vantaggio: viaggiano da soli per il mondo, possono incontrare tante persone contemporaneamente, anche se lo scrittore non c’è o è morto da tanto tempo. I libri hanno anche un grande potere: ci permettono di vivere emozioni e sentimenti di altri, di incontrare personaggi. Noi abbiamo aggiunto che quando

º º

ci affidiamo ad una storia, quando leggiamo, viaggiamo con la fantasia, ci rilassiamo e ci sentiamo bene. I libri ci dimostrano che i sentimenti che proviamo noi sono anche tra le pagine, che altre persone provano le nostre stesse emozioni. Leggendo si capisce che non siamo strani, che tutti hanno vissuto le nostre difficoltà o hanno avuto i nostri problemi. Questo è consolante e ci fa stare meglio. Roveda ci ha raccontato anche la storia di un bambino che pensava di essere in mezzo alla foresta e sentiva, di notte nel buio, tanti rumori strani. Aveva paura perché gli dicevano che i rumori erano provocati dal grande serpente bianco. In realtà il bambino era sotto una sedia…ed era lo scrittore stesso al quale la bisnonna Angelica raccontava una storia ambientata in Brasile, dove lei era nata. I genitori della bisnonna Angelica erano di un paesino del Friuli,

vicino ad Udine e si erano trasferiti in Brasile in cerca di lavoro. La bisnonna quindi trascorse in Brasile la giovinezza e sapeva parlare portoghese. Tornò in Italia proprio durante la Prima Guerra Mondiale e a causa della guerra conobbe il bisnonno Ermellino, che combatteva in Friuli ma veniva da Spinetta Marengo, in Piemonte. Lui le fece la corte per molto tempo e alla fine si sposarono. Per lavoro si trasferirono a Genova ed è per questo che la famiglia di Roveda ora vive in questa città. La storia di ciascuno di noi, come quella della famiglia dello scrittore, è fatta di passaggi, di viaggi, di scambi anche se non lo sappiamo. Pensiamo ad esempio al cibo: in parti del mondo molto distanti tra loro si mangiano piatti molto simili, ad esempio in Argentina si mangiano pesto e farinata perché molti liguri emigrarono là. Ogni viaggio ci fa incontrare altre persone, se dovessimo disegnare tante linee per rappre-

Le vetrinea Valle Stura dell

sentare i nostri viaggi ed i nostri incontri potremmo ottenere un grande reticolato: dall’incontro tra io e tu nasce il noi e si crea una trama di contatti. TRAMA è una parola molto bella, è anche quella cosa su cui si basa una storia. Anche le favole e le fiabe, con i loro personaggi, hanno girato il mondo come i familiari di Anselmo Roveda, ed hanno subito variazioni. L’autore ci ha domandato come immaginiamo ad esempio la scarpetta di Cenerentola. Tutti noi, grazie alla versione di Walt Disney, la immaginiamo di cristallo. Se però leggiamo la versione russa della fiaba scopriamo che Cenerentola indossa dei pesanti stivali di pelo! Se poi leggessimo la versione sarda, la scarpetta diventerebbe una ciabattina di sughero… La prima storia di Cenerentola parte dalla Cina e pian piano si è diffusa in tutto il mondo. I fratelli Grimm, due famosi scrittori tedeschi, raccontano la storia a modo loro, trasformandola quasi in un racconto dell’orrore: quando il principe manda le sue guardie a far provare la scarpetta alle varie pretendenti le sorellastre, che hanno dei gran piedoni, si tagliano una l’alluce e l’altra il calcagno!!! Come fanno a camminare e a diffondersi le storie? Tanto tempo fa si raccontavano oralmente e viaggiavano di bocca in bocca. Il racconto può cambiare un pochino in base a chi lo racconta. Le storie, come le persone, sono dentro una trama fitta di viaggi e

di incroci. Come non ci sono storie migliori di altre, così non ci sono culture migliori di altre. Lo scrittore ha concluso dandoci qualche consiglio utile per scrivere una buona storia. I punti di partenza devono essere: AMBIENTE, TEMPO e PERSONAGGI. Un buon scrittore deve coccolare i suoi personaggi, deve descriverli accuratamente, deve parlare delle loro caratteristiche fisiche, del loro aspetto esteriore, ma anche del loro carattere, delle loro qualità e difetti. Ci ha fatto notare che le caratteristiche fisiche, sia nei personaggi immaginari che nella realtà, non hanno niente a che vedere con quello che siamo dentro! Per sapere come siamo dentro, l’unico modo è conoscerci. Al termine dell’incontro Anselmo Roveda ha autografato i nostri libri ed il nostro lavoro legato alla lettura del suo romanzo “E vallo a spiegare a Nino”. Eravamo tutti emozionati ed entusiasti.

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Ovada e ovadese Personaggi illustri che hanno reso grande Ovada nel mondo

Tre compleanni per l’Accademia Urbense V

erranno ricordati in questo anno tre compleanni veramente prestigiosi per l’Accademia Urbense. Ricorre infatti il 60° anniversario della sua fondazione e si ricorda il pittore Nino Natale Proto nel 20° anniversario della sua scomparsa con una mostra che si terrà presso la Loggia di San Sebastiano dal 9 al 27 settembre 2017. Nei locali della mostra verranno poi organizzate conferenze e dibattiti sui temi riguardanti l’Associazione e verranno festeggiati i 30 anni della rivista URBS. Un “polo di cultura” di cui pochi possono fregiarsi e la città di Ovada deve essere fiera ed orgogliosa di poter disporre di un riferimento non solo per gli aman-

Ovada: ammanco in Comune

ti della storia, ma soprattutto per i giovani e gli universitari Un traguardo raggiunto grazie alla incondizionata dedizione di coloro che,

i è conclusa l’inchiesta della Procura della Repubblica di Alessandria che ha visto al centro delle sue indagini una dipendente del Comune di Ovada. Il Pubblico Ministero, dott.ssa Silvia Saracino, titolare dell’inchiesta ha terminato le indagini formulando il capo di imputazione di peculato nei confronti di Patrizia Massa la quale, in qualità di Pubblico Ufficiale, si sarebbe appropriata dal 2009 al 2015 di 129.228,35 Euro corrispondenti ai versamenti in contanti dei diritti di segreteria di una serie di pratiche presentate allo sportello urbanistica del Comune di Ovada. Secondo l’avv. Luciano Crocco, legale di Patrizia Massa, sono solo ventimila gli Euro di cui la dipendente comunale si è appropriata in un momento non tanto felice della sua vita personale e non intende accollarsi responsabilità di altri. Per cui il legale ha chiesto che la sua assistita venga ascoltata e solleciterà il dissequestro dei beni che consistono in appartamenti e garage situati ad Ovada e in Riviera. La redazione

cazioni, donazioni, mostre, convegni, conferenze presentazioni. Tra le pubblicazioni rientrano anche i trent’anni della rivista URBS con i

Petizione di 643 firme per la video sorveglianza; già stanziati dal Comune 55.000 Euro

Ovada: telecamere in arrivo

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coinvolti dall’interesse per la cultura, seguono l’attività dell’Accademia Urbense Un’attività che si è svolta attraverso ricerche, pubbli-

numeri che si sono succeduti ininterrottamente gli uni agli altri sino ad oggi, con un aumento di pagine e una varietà di argomenti trattati e con l’autorevolezza dei collaboratori, che porta URBS ad essere accreditata anche negli ambienti istituzionali della cultura: le Università, le Biblioteche, le Soprintendenze. Tutti i numeri dal 1986 al 2015 sono consultabili integralmente in formato pdf nell’Archivio URBS. Infine quest’anno ricorrono i trent’anni della scomparsa di Nino Natale Proto, Cavaliere della Repubblica, insignito di vari riconoscimenti culturali per la sua attività di pittore, ma caro agli ovadesi soprattutto per la sua instancabile opera di ricercatore e di animato-

nche Ovada avrà presto le telecamere di video sorveglianza e si allinea ad altri centri zona che avevano già installato gli occhi elettronici. Dopo la raccolta firme avviata ad inizio anno attraverso determinati punti di raccolta della città e promossa dal primo firmatario Angelo Loris Priolo non solo come rappresentante di Fratelli d’Italia, ma come semplice cittadino, il 17 marzo sono state consegnate a Palazzo Delfino le 643 firme, è durante la seduta del Consiglio Comunale del 12 aprile scorso la petizione sulla video sorveglianza è stata discussa con l’ordine del giorno approvato all’unanimità. Il Sindaco e la Giunta si impegnano a far

partire al più presto un progetto iniziale con i 55 mila euro già messi a disposizione e a reperire altri fondi per completarlo. È un documento condiviso da maggioranza e opposizione a sancire l’accordo sulla videosorveglianza in città e impegna l’amministrazione “a dare celermente corso all’installazione di telecamere per il servizio di videosorveglianza del territorio cittadino, nell’ambito delle risorse disponibili sul bilancio 2017/2019”. Al momento sono già stati stanziati 55 mila euro che saranno implementati in base alle risorse disponibili. Non si sa nulla per il momento sui punti strategici pensati per questo progetto, mentre Angelo Loris Priolo, primo

firmatario della petizione, si dice soddisfatto. “Chiedere di più era impossibile – afferma – mi aspetto che ci sia un primo intervento entro l’anno”. Soddisfazione anche da gran parte dei cittadini ovadesi e da molti firmatari della petizione. Le situazioni furti e reati al territorio sono diventate frequenti anche se, secondo le statistiche, risultano nella media ma qualche occhio in più che possa anche individuare

i colpevoli diventa molto importante per una maggiore tranquillità soprattutto dopo gli ultimi furti nel Centro Storico. Bisogna anche poi richiamare i giovani, non tutti per fortuna, ad un comportamento più corretto verso la città, evitando vandalismi. Da sottolineare comunque che rimane pur sempre importante il lavoro svolto dalle Forze dell’ordine, specialmente dei Carabinieri, continuamente presenti sul territorio con posti di blocco e pattuglie anche nelle ore serali, ma chiaramente non è sufficiente a coprire un territorio ampio 24 ore su 24 comprese anche le frazioni. Luisa Russo

re della vita culturale della città. Proto si affianca a personaggi illustri ovadesi tra i quali il filosofo e Rettore dell’Università Cattolica di Milano, Adriano Bausola, il matematico fisico Carlo Barletti, l’operatore cinematografico Ubaldo Arata, San Paolo della Croce, il poeta dialettale Colombo Gaione, il garibaldino dei mille Bartolomeo Marchelli e tanti altri. Luisa Russo Nella foto a lato, l’ing. Alessandro Laguzzi, Presidente dell’Accademia, mentre relaziona sull’attività svolta

Ovada: i “furbetti” del cartellino

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furbetti del cartellino sono stati scoperti anche ad Ovada. Una notizia che viene annunciata con grande dispiacere anche se per la verità erano giorni che circolavano in città queste voci. I fatti, che risalgono a fine 2014, si riferiscono ai dipendenti della sede dell’ASL di Via XXV Aprile che abbandonavano il posto di lavoro, con assenze più o meno prolungate. Ben ventidue gli indagati tra medici. infermieri, addetti al servizio veterinario e impiegati amministrativi che avranno tempo fino alla fine del mese per presentare le tesi difensive. Gli indagati sono stati raggiunti nei giorni scorsi da notifica di chiusura delle indagini da parte della Guardia di Finanza. “Nel 2015 – il commento ufficiale della direzione sanitaria dell’Asl Al – abbiamo collaborato per fornire alla Guardia di Finanza i dati necessari per l’indagine. A oggi nulla è stato notificato. È necessario attendere l’esito dell’udienza preliminare. La direzione conferma comunque la piena collaborazione e attende gli esiti processuali, riservandosi, di adottare i provvedimenti necessari”. Era stata posizionata una piccola telecamera vicino alla timbratrice del cartellino in possesso dei dipendenti per riscontrare le violazioni. Nei giorni scorsi è arrivata la notifica di chiusura delle indagini. La redazione


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OVADA

Opinioni: riceviamo e pubblichiamo

A Belforte Monferrato una iniziativa di Marina Mariotti

Matteo Salvini e i migranti

Teatro e… a cena fuori

S “N

elle pagine dei giornali che affrontano la politica nazionale non passa giorno in cui venga scritto più o meno velatamente che Matteo Salvini è fascista e razzista. Ed allora, ogni volta, non posso fare a meno di domandarmi: “Ma io che ho sempre avuto un animo da socialista, e conseguentemente mi sono sempre comportato come tale nei confronti delle persone, cercando di aiutare nel limite delle mie possibilità chi aveva bisogno, sono impazzito ad avere aderito alla Lega Nord, proprio a causa della mia condivisione al verbo di Matteo? Io, che nel passato non avevo mai approvato la

Territori da vivere e preservare

V

enerdì 12 maggio alle ore 17.00 presso la Loggia di San Sebastiano ad Ovada si terrà la presentazione “Il Paesaggio dei Territori da Vivere”. Verranno presentati gli elaborati del Politecnico di Torino nell’ambito del progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo. L’incontro è aperto al pubblico per sostenere gli studenti e toccare con mano i loro progetti e le opportunità di sviluppo che hanno individuato per il territorio locale. l.r.

politica secessionistica di Umberto Bossi”. Però ogni volta mi convinco sempre di più che non sono impazzito perché Salvini non né razzista né fascista! È solo un politico di buon senso. Purtroppo gli italiani sono ancora condizionati per aver vissuto o solo per esserne venuti a conoscenza di quello che ha rappresentato il fascismo, una vera brutta pagina della nostra storia. Così, per conseguenza, oggi chi non ritiene giusto accogliere gli immigrati con le attuali modalità viene fatto sentire ingiustamente in colpa. Ingiustamente perché mentre il fascismo era un limitatore delle libertà ed esercitava il potere attraverso la forza arrivando persino alla tortura per i dissidenti, oggi la Lega Nord vuole solo rispondere alle necessità di chi ha fatto sacrifici per tutta una vita e tutelare il futuro di figli e nipoti. Mi spiace dirlo ma sono convinto che le future generazioni ci malediranno perché l’accoglienza non può prescindere dalla necessità di mettere in condizione gli immigrati di poter accedere ad un lavoro dignitoso e ad una casa, così come successe agli italiani emigrati, agli inizi del Novecento, nelle Americhe o in altre parti del mondo, dove però c’era grande necessità di mano d’opera. Oggi tutto questo non è possibile! Ed allora quale sarà la conseguenza? Avremo delle persone sempre più disadattate, arrabbiate con la società che li ha ospitati. Persone che nella migliore delle ipotesi dovranno adattarsi a delinquere e nella peggiore aderiranno a movimenti legati al terrorismo. Infatti se oggi prendiamo in considerazione quanto sta avvenendo in Francia ed in Belgio ci rendiamo conto che i terroristi

che hanno insanguinato le strade di quelle nazioni sono i nipoti degli immigrati degli anni ‘70, cittadini disadattati di quegli Stati, vissuti nel degrado delle periferie delle grandi città, i quali dopo aver militato nella criminalità si sono radicalizzati e passati al terrorismo. Troppo facile fare i buonisti, approvando in silenzio una politica di accoglienza che, come è stato dimostrato, è molte volte frutto di interessi economici. Giorni fa è uscito sul “Il Secolo XIX” un articolo nella pagina del Basso Piemonte dal titolo: “Gli immigrati adottano una famiglia sotto sfratto”. L’articolo esaltava il fatto che una famiglia di sfrattati di Ovada era stata accolta dalla cooperativa che gestisce gli immigrati di Ovada in uno degli alloggi ad essa destinati. Mi è salita una tale rabbia da dentro che non so cosa avrei detto nel leggere quell’articolo. Ma come?!! Ci siamo ridotti che le tasse ed imposte che paghiamo allo Stato vengano usate per ospitare gli immigrati mentre una famiglia di italiani sfrattati può riuscire a mettere un tetto sopra la testa solo grazie ad un intervento propagandistico che, tra l’altro, non credo sia nel pieno rispetto della legge. E che dire della recente approvazione di una legge che obbliga lo Stato italiano a mantenere e scolarizzare tutti i minori che arrivano in Italia da soli, con il conseguente risultato che avremo presto barconi carichi di minori senza genitori! Se dissentire su questo stato di cose e combatterle, oggi significa essere razzista, allora forse sono diventato razzista anch’io! Pier Sandro Cassulo Segretario Lega Nord Ovada

ono ripresi a Belforte Monferrato in località “Setteventi” gli incontri casuali sulle tracce dell’Arte, della Cultura e dell’Enogastronomia da un’idea di Marina Mariotti. Le prime due serate del 2017, sono state dedicate alla vita del grande musicista Wolfang Amadeus Mozart e alla sua opera “Don Giovanni”, una delle più affascinanti e controverse, raccontate tra aneddoti, curiosità e arie liriche cantate dal vivo. Si proseguirà poi per tutta l’estate con altri appuntamenti che la Mariotti pubblicizzerà attraverso il suo profilo facebook. Ma c’è sempre un qualcosa di affascinante nelle idee della Mariotti che tutti apprezzano quale cantante, autrice, attrice, Direttore Artistico, Manager Culturale. Le serate sono distinte in due parti: nella prima la Mariotti, grazie alla sua esperienza maturata nel campo della musica a livello anche internazionale illustra il musicista calandosi nella parte con la sua narrativa coinvolgente e la sua bella voce che

incanta, poi segue la degustazione di piatti tipici che la stessa Mariotti prepara con cura e serve direttamente alle persone intervenute. “Questa iniziativa – racconta lei stessa – è nata come tante altre della mia vita, lasciando libero sfogo al mio amore per la cultura e al mio desiderio di fare ciò che posso per diffonderla, comunicando agli altri l’entusiasmo e la ricchezza che la cultura dà alla nostra vita. Non per niente il titolo di questi appuntamenti è Dell’Arte Contagiosa. Ho cominciato con

Dante (un po’ sulla scia di Benigni) che è forse quello che il pubblico preferisce, ma ho cercato anche di allargare il progetto ad altri artisti, poi è stata la volta di Mozart che mi ha permesso anche di sfruttare quella che è il mio primo amore, cioè l’opera lirica”. Il luogo dove si svolgono queste serate è la sede dell’Associazione Culturale “Arte in Scena” di Belforte Monferrato che è lo strumento burocratico con cui da vent’anni anni la Mariotti organizza spettacoli, in una sede adatta per ospitare un pubblico ristretto. In sostanza una via di mezzo tra l’andare a teatro e l’andare a cena fuori, o meglio una fusione di entrambe le cose. Ovviamente queste serate vengono organizzate anche nei Comuni o in altri Enti pubblici e privati che fanno richiesta e diventano spettacoli veri e propri, senza la parte enogastronomica. Chiaramente per le serate è gradita la prenotazione. Luisa Russo

Concorsi per autori televisivi e di canzoni

“Genova per voi” & “Professione autore”

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cade il 31 maggio l’iscrizione ai concorsi “Genova per Voi” e alla prima edizione di “Professione Autore” Sono la SIAE e ATID, in collaborazione con il Comune di Genova, il Comune di Varazze e il Comune di Ovada, a presentare la quinta edizione del talent per autori di canzoni cui si affianca quest’anno per la prima volta il talent per autori televisivi. Il premio sarà rispettivamente un contratto editoriale con Universal Music Publishing Ricordi e uno stage formativo presso una trasmissione di punta di Reti Televisive Italiane S.p.A. (Mediaset). La Direzione Artistica è di Gian Piero Alloisio, mentre la Direzione Organizzativa è di Franco Zanetti.

“Fra le molte peculiarità di Genova per Voi delle quali andiamo, crediamo giustamente, orgogliosi dichiarano Alloisio e Zanetti - c’è quella di mettere direttamente in contatto il vincitore con il mondo della professione che desidera intraprendere, offrendogli l’opportunità di fare pratica all’interno di un’azienda importante. La novità della collaborazione con un’azienda di produzione televisiva, RTI / Mediaset, che è leader nel proprio settore così come Universal Music Publishing è leader nel settore delle edizioni musicali, conferma che Genova per Voi – Professione Autore è già una realtà importante e consolidata del mondo dell’industria dello spettacolo, e guarda

con ottimismo e fiducia al futuro”. L’iscrizione a entrambi i concorsi è gratuita, così come lo sarà - vitto e alloggio compresi - la partecipazione dei finalisti ai seminari di perfezionamento. Inoltre tutti i finalisti beneficeranno dell’iscrizione gratuita per un anno a SIAE (per gli autori under 31 resta valido l’azzeramento della quota associativa pensato da SIAE per sostenere i giovani). A Varazze verrà ospitato il laboratorio di “Genova per Voi”, mentre Ovada sarà sede dei laboratori di “Professione Autore” Per conoscere i regolamenti e scaricare i moduli di iscrizione collegarsi a genovapervoi.com. Luisa Russo

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l’inchiostro fresco

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Maggio 2017

OVADA CARROSIO : “Tildin” compie 100 anni!!

Gli studenti della Prof.ssa Arata, apprendisti guide FAI a Morsasco

“Ciceroni” del liceo Pascal

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antissimi amici e parenti oggi in casa di Palmira Marsiglia (per gli amici, “Tildin”) per festeggiare il suo 100° compleanno! Nata il 28 aprile 1917 a Carrosio, dove ha sempre vissuto e nel 1938 ha sposato Giacomo Rinaldo Traverso (detto Garelli ) che è anche stato sindaco del paese per 20 anni. A farle gli auguri a nome dell’amministrazione Comunale è passato anche Valerio Cassano ( attuale Sindaco) che le ha consegnato una targa ricordo. Dopo aver ricevuto la visita di numerose persone che non vedeva da tempo, la Tildin ha commentato: “però, come sono invecchiati tutti!!” Auguri Tildin!!

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rande successo e soddisfazione per la realizzazione del progetto “Apprendista Cicerone” promosso dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) per le “Giornate di Primavera”. Protagonisti dell’evento, in qualità di operatori e guide culturali, gli studenti del Liceo Scientifico “B. Pascal” di Ovada hanno accolto e accompagnato circa 800 turisti in visita al castello di Morsasco. I ragazzi, a piccoli gruppi o singolarmente, hanno guidato i visitatori lungo un percorso articolato tra il ricetto e gli interni del castello (cantine e granaio) fino al giardino/belvedere sulla vallata, raccontando la sto-

ria del maniero e descrivendone le caratteristiche costruttive e le trasformazioni. L’apprezzamento dei turisti è stato unanime, ed è stata grande anche la ricaduta didattica e la soddisfazione dei giovani ciceroni che si sono cimentati con impegno e professionalità in un’attività per loro completamente nuova, rendendo ampiamente giustizia ad un aspetto degno di attenzione e rilievo quale la tutela e la promozione del nostro Territorio. Preparati dalla Prof.ssa Daniela Arata con la collaborazione del gruppo FAI “Colline dell’Orba”, organizzatore locale dell’evento e dei proprietari, arch. Aldo Ci-

chero e sig.ra Franca Mollo, i ragazzi, entusiasti per l’esperienza svolta, hanno già preventivamente manifestato la piena disponibilità a partecipare alle prossime edizioni dell’iniziativa e a mettere a disposizione le proprie competenze e i propri saperi, acquisiti sul campo, per tutte le future iniziative del FAI. l.r.

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Ovada mon amour

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l “Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG” ripropone, in una nuova veste, l’evento enogastronomico sulle eccellenze dell’Alto Monferrato, dove tradizione e innovazione si incontrano a tavola e in cantina. “Ovada Mon Amour” è un percorso per le colline dell’Alto Monferrato Ovadese, modulabile a propria scelta tra 11 ristoratori e 30 vignaioli alla scoperta dell’Ovada DOCG - vino gioiello del territorio e della cucina della tradizione monferrina: due eccellenze locali interpretate dai maestri del gusto: vignaioli e cuochi. Nei ristoranti aderenti al programma “Ovada Mon Amour” è possibile abbinare i piatti della tradizione all’Ovada DOCG dei produttori appartenenti al Consorzio. Collezionando tre collarini, che si troveranno sulle bottiglie, si avrà una in omaggio che è possibile ritirare direttamente in cantina. L’appuntamento si protrarrà fino al 21 giugno e in questi primi “incontri a tavola” si è registrato un successo di partecipanti e soprattutto di qualità. “Ringrazio i produttori e i ristoratori – commenta il Presidente del Consorzio, Italo Danielli – che hanno aderito all’iniziativa, la Camera di Commercio di Alessandria che ha contribuito alla sua realizzazione. Luisa Russo

“Paesi e Sapori” ad Ovada il 20 e 21 maggio

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i sarà anche la possibilità di gustare ed assaporare in anteprima i piatti delle sagre dell’estate con l’appuntamento “Paesi e Sapori” organizzato dalla Pro Loco di Ovada e dell’Alto Monferrato Ovadese. Per due giorni, sabato 20 e domenica 21 maggio in Piazza Martiri della Benedicta ritorna l’appuntamento enogastronomico grazie alle Pro Loco ed Associazioni del territorio. Si tratta di un gustoso incontro dove l’ovadese è veramente al centro dell’attenzione con numerose sagre e per tutti i palati. Non solo piatti tipici, ma anche il buon vino oltre alla musica. Gli stand aprono, dopo l’inaugurazione, alle 19 del 20 maggio per protrarsi fino a mezzanotte accompagnati dalla musica da ballo presso il piazzale delle Scuole Elementari. Nella mattinata di domenica 21 maggio si svolgeranno manifestazioni sportive, quindi riapertura degli stand per il pranzo di mezzogiorno e nuovamente alla sera per le ore 19. Enzo Prato

Da due abiti un po’ “dimenticati”...

Nuova iniziativa di “naturabile”

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H

a preso il via ad Ovada presso il Polisportivo Geirino una nuova iniziativa dell’Associazione “Naturabile Onlus” costituita da Roberto Bruzzone, l’atleta ovadese “estremo” protagonista di imprese memorabili in giro per il mondo con una gamba al titanio. L’Associazione mette infatti a disposizione, il suo staff ed eventuali professionisti del settore, per gli amputati di arto inferiore che abbiano bisogno di ricominciare a camminare ed imparare ad utilizzare al meglio una protesi con la quale bisognerà convivere per tutta la vita. I minorenni naturalmente dovranno essere accompagnati da almeno un genitore. Il massimo è di venti persone per l’anno 2017. “Le attività – afferma Roberto Bruzzone saranno gratuite e dedicate alla forma fisica, attraverso esercizi studiati e mirati agli equilibri e al rinforzo muscolare, alla cinetica del passo e alla motivazione, svolte in piccoli gruppi di massimo cinque persone e formati in base alle esigenze e/o grado di mobilità del paziente. La durata delle sedute sarà di circa due ore totali di cui un’ora di allenamento e sarà continuativa nell’arco dell’anno. Un lavoro che consiste in sintesi in una post riabilitazione – continua Bruzzone – uguale a quello proposto e portato avanti al centro Casalino di Bologna, insomma cerchiamo di recuperare fisicamente e mentalmente i nostri associati in modo tale che possano riprendere una vita normale”. Gli incontri avranno luogo presso il Centro Polisportivo del Geirino di Ovada dove “Naturabile” ha la sede amministrativa. Come per altre attività della Associazione, anche questa è stata possibile grazie al patrocinio del Comune di Ovada e all’aiuto di alcune realtà locali quali i Servizi Sportivi Ovadesi, Edil-Verde Multiservice, Sportika. Come fase finale verrà poi proposto come lo scorso agosto il “Walk Camp” che coinvolgerà nel territorio ovadese, che ben si adatta per le sue caratteristiche a questi laboratori, oltre ai disabili provenienti da tutta Italia anche gli amputati, naturalmente dopo un’adeguata preparazione. Luisa Russo


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l’inchiostro fresco

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ACCADE TRA OVADA E NOVI

Soddisfazione dalla Scuola secondaria di 1° grado “Sandro Pertini”

A Novi Ligure, riunione sul Centro Storico e sul suo rilancio

Geni matematici a Ovada Commercianti alla riscossa I Da sinistra: Anis Soussi, la Dirigente Scolastica Patrizia Grillo, Camilla De Francesco ed Emanuele Mattana

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na nuova grande soddisfazione arriva, per i “geni matematici” della Scuola secondaria di 1° grado “Sandro Pertini” di Ovada. Superando brillantemente le selezioni provinciali tenutesi all’ Istituto “Vinci” di Alessandria il 18 marzo scorso sono stati promossi all’Università Bocconi di Milano per il mese di maggio 2017 Emanuele Mattana, Annis Soussi della 2° E e Camilla De Francesco della 2° A che sono stati di diritto am-

messi e parteciperanno alle Finali Nazionali che avranno luogo a Milano. Compiacimento per il bel risultato, naturalmente, da parte del Dirigente Scolastico, Patrizia Grillo, dai loro insegnanti di disciplina e dai loro genitori. Tale rinnovato traguardo è in particolare frutto di un lungo e costante lavoro di valorizzazione delle eccellenze che la Scuola secondaria di 1° grado “Sandro Pertini” persegue da diversi anni attraverso attività laboratoriali di approfondimento

per italiano, matematica e lingue straniere, percorsi che hanno portato a considerevoli successi anche a livello nazionale. Con la speranza che le finali Internazionali di Parigi possano essere la prossima tappa, ai nostri piccoli “geni ” va un caloroso “In bocca al lupo!”. Luisa Russo

...ma anche a Castelletto A

nche quest’anno gli alunni delle classi della Scuola Secondaria di Castelletto d’Orba hanno partecipato ai Giochi Matematici proposti dall’Università Bocconi di Milano. Dopo una prima selezione in ambito di Istituto Comprensivo, Giacomo Maranesi e Martina Tedeschi si sono distinti, nella seconda fase in Alessandria, classificandosi come “meritevoli”. Bravi ragazzi! Avete fatto onore alla vostra classe, all’intero Istituto e al vostro paese! Amelia Maranzana

n un clima molto partecipato, dove alle polemiche si sono sostituite le proposte, i commercianti e gli esercenti di Novi Ligure, in modo specifico quelli con le loro attività commerciali nel Centro Storico cittadino, si sono incontrati giovedì 20 aprile in comune con il sindaco, Rocchino Muliere. Il Sindaco, con il suo vice, Felicia Broda, e gli assessori competenti in materia, Cecilia Bergaglio e Maria Rosa Serra, ha ribadito la posizione dell’Amministrazione comunale in ordine allo “spopolamento” commerciale del concentrico cittadino. Il Sindaco sostanzialmente ha anticipato l’intenzione di giungere alla realizzare nuovi parcheggi (circa 180 stalli) da ricavarsi in via Pietro Isola, negli ex macelli, al recupero dello storico edifici della “Cavalerizza”, all’apertura di un cinema in via Girardengo e, in primo luogo, all’inaugurazione nel 2018 del Teatro “Romualdo Marenco”, opera molto attesa e che certamente, se ben gestita, potrà portare un indubbio beneficio alla vitalità cittadina. Su sollecitazione degli intervenuti, il Sindaco si è anche soffermato sulla necessità di migliorare l’arredo urbano con un’apposita direttiva sui dehors dei locali pubblici. Altro tema toccato da Muliere è stato quello relativo alle “vetrine abbandonate”, recuperandole per dei “temporary store”. Certo è, come poi è emerso dalla successiva discussione, che se su tali recuperi si abbattono spese esorbitanti per pubbliche affissioni o occupazioni suolo pubblico, ogni iniziativa in tal senso viene ad essere vanificata. Un esempio positivo in tal senso viene dall’Amministrazione comunale di Ovada, la quale, oltre all’ottima iniziativa curata dalla Proloco per il bel Mercatino dell’Antiquariato per le vie del Centro storico, ha tolto ogni balzello a chi mantiene con decoro una “vetrina abbandonata” o a chi decide di rilanciare un locale sfitto da anni. E noi penseremmo di aggiungere che, per contro, sarebbe

A titolo di comparazione, riportiamo, a chiusura delle pagine ovadesi, le richieste dei commercianti novesi per il Centro Storico. Un problema comune che Ovada ha iniziato ad affrontare con alcune iniziative in favore del commercio locale

il caso da parte delle civiche amministrazioni l’aumento dei tributi (tariffe e imposte) a quei proprietari dei muri che tengono “fermi” i loro locali chiedendo fitti fuori mercato a chi, in primo luogo i giovani, vorrebbe aprire nuove attività commerciali. Ciò, a nostro avviso, rappresenterebbe una spinta alla dinamicità imprenditoriale locale. Non c’è nulla di peggio, infatti, per una città che il vedere le proprie

strade vuote con le vetrine spente. “Preferisco avere a fianco un negozio con dentro un mio concorrente, che non avere un negozio vuoto, penzolante di ragnatele e sporcizia tra le grate delle serrande”, ha detto infatti un commerciante al Sindaco. I commercianti, pur apprezzando le proposte fatte dal Sindaco, hanno chiesto più attenzione per il centro di Novi, criticando sia manifestazioni quali “NoviAntico”, considerata di non buona qualità, sia la gestione del “Centro Fieristico” e chiedendo una nuova regolamentazione per il traffico nelle zone Ztl. L’Amministrazione si è dichiarata disponibile a prendere in esame queste proposte e la riunione si è sciolta con l’accordo di un futuro incontro per esaminare assieme una serie di iniziative da tenersi nell’immediatezza della bella stagione, in modo da attirare a Novi un turismo di prossimità ed anche di intercettare quello più ampio dell’Outlet. gb.c.

In seguito all’articolo apparso sul numero di marzo 2017, titolato: “Facendo due passi per la città”, a firma di un commerciante “dai capelli bianchi”, riceviamo e pubblichiamo questa lettera:

Signor “Commerciante dai capelli bianchi”,

M

i permetto di controbattere alla sua lettera su questa testata. Innanzitutto le vorrei chiarire, cosa per altro già fatta durante la riunione, che il Signor Sindaco non ha partecipato all’incontro perché non è stato invitato. Punto! Credevo che ormai fosse chiaro; si è preferito indire la riunione, che ricordo essere stata fra soli commercianti, senza la presenza di alcuna autorità proprio per permettere ad ognuno di noi di esprimere le proprie idee e anche il proprio rammarico in

assoluta libertà. Detto questo le annuncio che presto ci sarà un incontro col Signor Sindaco dove potremo discutere dei punti che abbiamo segnato quella sera. Per ultimo volevo dirle che, forse, non si è accorto che, oltre a quei negozi che Lei ha citato come ormai chiusi, ci sia aria di nuovo! Ci sono state diverse aperture in centro questo mese e altre ce ne saranno nei prossimi. Bisogna crederci! Migliorarsi! Ringrazio per lo spazio concessomi”. Commerciante novese dai capelli tinti


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Abbiamo raggiunto un gruppo di cittadini di Bosio preoccupati per la sorte dei laghi del Gorzente

“Chiediamo ciò che ci spetta: l’acqua un bene comune” “N el 1945, il comandate Merlo e i suoi partigiani, andarono in Comune a Parodi Ligure per prendere i registri dell’ anagrafe e portarli a Bosio: dal 5 marzo 1948 Bosio è diventato finalmente Comune autonomo, anche in considerazione del fatto che storicamente già da duecento anni rivendicava questa sua autonomia. Ma oggi, a quasi settant’anni di distanza, vogliono toglierci ciò che è diventato nostro di diritto!”. Con queste parole si potrebbe riassumere il pensiero di un gruppo di cittadini di Bosio preoccupati, diremmo molto preoccupati, per una vicenda che vede come protagonisti i laghi del Gorzente. “Da circa un anno e mezzo abbiamo condotto ricerche sui laghi del Gorzente e abbiamo scoperta una cosa sconcertante – ci spiegano i cittadini – Mediterranea delle Acque (IREN), gruppo servizi idrici, utilizza l’acqua di Bosio captando acqua dai laghi del Gorzente con una derivazione, producendo utili notevoli. Al contrario – aggiungono i bosiesi – i cittadini non ne traggono diretti benefici se non in minima parte. Noi ci domandiamo: perché?”.

Il sovra-canone e il regime idrico Secondo un documento ufficiale della “Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani - Delegazione piemontese” ai comuni rivieraschi spetterebbe un sovra-canone. A Bosio, essendo un Comune facente parte del bacino idrico dei laghi, spetterebbe tale sovra-canone. Eppure, ci dicono i nostri intervistati, ciò non accade: “Nel 2010 la Regione Piemonte, venuta a conoscenza di questo prelievo oltre concessione, autorizzato dalla Regione Liguria – rispondo-

Mediterranea delle Acque, utilizza l’acqua di Bosio captando acqua dai laghi del Gorzente con una derivazione, ricavando utili notevoli, mentre i cittadini proprietari ne traggono pochi benefici. Perché?

no i nostri interlocutori – avrebbe dovuto ridiscutere immediatamente i tempi e i modi di questi prelievi: eppure non l’ha fatto! Questi prelievi sottraggono un’ingente quantità d’acqua dal bacino idrogeografico dell’Orba - proseguono i cittadini – Considerate le variazioni climatiche e i regimi idrici che hanno comportato un aumento della siccità degli ultimi anni, questa de-

cisione impoverisce l’intero bacino dell’Orba”. I sovra-canoni idroelettrici vengono gestiti dai B.I.M., Enti autonomi e indipendenti da qualsiasi potere “Il Governo Monti, nel 2012, ha decretato che tutte le concessioni sarebbero rimaste inalterate per i successivi cinque anni. Ora, arri-

vati al 2017, abbiamo tempo sino al prossimo 31 dicembre per cambiare la situazione”. Chiediamo ai nostri interlocutori se si prospetti una qualche soluzione: “Vi potrebbe essere una soluzione risolutiva – rispondono prontamente gli intervistati – che si appella alla legge n° 959 del 27 dicembre del 1953., per la quale se un gruppo di Comuni, tutti facenti parte di uno

stesso bacino idrico si consorziano, hanno automaticamente diritto ad un sovra-canone sugli impianti idroelettrici presenti sul territorio. Ora – continuano i bosiesi – numerosi Comuni fanno parte del bacino imbrifero montano dell’Orba e quindi ne avrebbero diritto. Oggi, in media, tale sovra-canone si attesta sui 7,50 euro al Kw/h, mentre, come ente collettivo, si arriverebbe ai 30 euro al Kw/h”.

Bosio hanno organizzato un sitin per far sentire la propria voce, la prima di una lunga serie: “Se settant’anni fa i nostri nonni hanno raggiuno il sogno di divenire un Comune autonomo – spiegano i cittadini con passione - noi non dovremo essere da meno e difenderemo il nostro comune che ha bisogno di una “riqualificazione” urbana e di servizi per i cittadini più anziani. Non vogliamo sovvenzioni a pioggia dalla Regione Piemonte o dall’Unione dei Comuni ma difendere un nostro diritto: ovvero che un’azienda utilizzante un bene pubblico ritorni il giusto alla comunità. Non vogliamo che i nostri laghi che producono corrente elettrica vengano classificati esenti IMU, cosa che è successa con il “Lago del Brugnato”. Nel 03.10.2014 con le sentenze n° 1037, 1038 e 1040. Con un Referendum nazionale - ci dicono al termine dell’intervista i bosiesi - gli italiani hanno ribadito che l’acqua è un bene pubblico: chiediamo soltanto si rispetti tale volontà popolare!” Mattia Nesto

Tutta la vicenda, in attesa della decisione della Commissione tributaria regionale, è stata rispolverata dal “NIN” e dai suoi amici pensionati del paese, che in questo anno e mezzo ci hanno sostenuto e pungolato a dare il massimo per non rinunciare ai “nostri soldi”... come dicono sempre al bar. La manifestazione e la volontà popolare Lo scorso 6 aprile, i cittadini di

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l’inchiostro fresco

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RONDINARIA

La “De Amicis” di Fresonara

L’

edificio è stato costruito probabilmente nel 1914. Nella 2ª guerra mondiale, fu adibito a caserma per la truppa. Al primo piano si trovano le aule delle due pluriclassi della Primaria, l’aula multimediale e i servizi. Sul lato nord funziona l’ascensore per l’eventuale presenza di alunni disabili. La facciata è stata dipinta dal pittore e scultore fresonarese Sawatey. Tra le attività collegate al P.O.F. è certamente da rimarcare il laboratorio teatrale Gruppo Teatro Scuola, nato nel 1984, che dispone di impianti audiovideo, luci, scenografie, costumi in proprio. Gli incassi sono devoluti

in beneficenza o impiegati per l’acquisto di materiale didattico. Ad oggi il totale delle rappresentazioni, attraverso le 27 pièces messe in scena, è arrivato a 119. Su proposta degli alunni, l’Amministrazione Comunale istituisce ufficialmente, dall’autunno del 2001, i festeggiamenti annuali per il COMPLEANNO DI FRESONARA. Non potendo risalire al giorno esatto della nascita del paese, gli scolari hanno proposto la data del 1° Ottobre, che si rifà ad un documento di Ottone II dell’anno 981. Tale data per i festeggiamenti, è stata accettata dal Sindaco. Dom&Nico BISio

Addio alla scuola

S

iamo due alunni della V classe della scuola di Fresonara. Abbiamo trascorso cinque anni fantastici con i nostri compagni e insegnanti. Tra pochi giorni per noi inizierà un nuovo ciclo di studi, ma rimarrà sempre nel nostro cuore il ricordo di questa bella scuola. Paolo e Francesca

Predosa: inaugurata la Variante che renderà più fluido il traffico tra Alessandria e Ovada

Una circonvallazione “coi fiocchi” A

lle ore 11 del 22 Aprile 2017 “l’inchiostro fresco” si è recato all’inaugurazione della circonvallazione di Predosa che decongestionerà il centro del paese dal traffico extra urbano traffico e favorirà il transito dei mezzi pesanti verso le circostanti aree industriali. Il “padre” della circonvallazione, l’ex sindaco Mario Trucco, che già nel 2009 si era posto questo obiettivo, ha dichiarato di essere soddisfatto e molto felice dell’inaugurazione di quest’opera che sarà ricordata negli anni a venire. Dopo Giancarlo Sardi, che nel frattempo era succeduto a Trucco, è stato l’attuale sindaco, Giancarlo Rapetti, a portare a termine l’iter di questa nuova strada. Rapetti, da noi intervistato, ha dichiarato che la realizzazione della variante alla strada provinciale n.° 185 della valle dell’Orba (questa la dicitura burocratica della circonvallazione, ndr.) non ha avuto particolari intoppi se non quelli di normale routine: “Si è trattato di intralci – ci ha detto infatti Trucco – che è valso la pena affrontare perché la nuova

Il Sindaco, Giancarlo Rapetti, intervistato dalla nostra corrispondente, Rosa Capricano arteria non solo favorirà la mobilità locale ma ha anche comportato la soppressione di tre passaggi a livello, eliminando numerosi pericoli”. Quest’opera dunque è stata resa possibile anche grazie al consistente intervento della RFI (Rete Ferroviaria Italiana, ndr.) che, nel quadro dell’eliminazione graduale di tutti i passaggi a livello, ha ottenuto sul territorio di Predosa un grande risultato, mettendo in sicurezza la

linea ferroviaria “Genova-OvadaAlessandria” strategica per il porto ligure il Parco smistamento alessandrino. Fattivamente alla realizzazione della circonvallazione hanno contribuito in modo molto corposo anche la Regione Piemonte, con l’erogazione di tre milioni e mezzo di Euro, e la Provincia di Alessandria con un milione e mezzo. Proprio il Presidente della Provincia, Maria Rita Rossa, ha dichiarato

che questa nuova strada potrà favorire l’incremento di nuove attività produttive, con la conseguenza della creazione di nuovi posti di lavoro. Dopo i numerosi ringraziamenti di rito ai molti collaboratori da parte del Sindaco Rapetti e da Mario Trucco, che ha colto l’occasione per ringraziare i proprietari dei terreni sui quali hanno inciso i lavori per i disagi sopportati, nonché da parte dei rappresentanti degli Enti che hanno tenuto a battesimo progetto, gli alunni delle scuole elementari di Predosa, dopo la benedizione da parte del parroco del paese, hanno cantato prima una filastrocca dialettale sulla circonvalazione ideata da Gino Partorini e intonato l’inno di Mameli, suscitando nei presenti una grande commozione. Infine il taglio del nastro della tanto attesa circonvallazione (sulla quale la prima macchina a transitare è stata proprio quella dell’Inchiostro Fresco!). Rosa Capricano

Il 25 Aprile nei Paesi di Rondinaria: le cerimonie di Castelletto e Silvano d’Orba Servizio di Marta Calcagno

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artedì 25 aprile, alle ore 21, nella palestra di p.zza Marconi a Castelletto d’Orba, l’amministrazione comunale e la locale sezione ANPI hanno organizzato una serata per la “Festa della Liberazione 2017”. È stato proiettato il filmato “I ribelli del Roverno” del regista Maurizio Orlando, a cura dell’Associazione memoria della Benedicta. I ragazzi della scuola media hanno letto alcuni brani e Bernando Beisso della “Banda Brisca” si è esibito sul tema “Canti e musiche della Resistenza”. In conclusione, una riflessione del Sen. Federico Fornaro.

N

ella stessa mattinata, significativa celebrazione a Silvano d’Orba, dove, di fronte al monumento ai Caduti, la popolazione ha assistito alla Messa officiata da Mons. Don Sandro Cassulo alla presenza del Sindaco Ivana Maggiolino e di autorità dei comuni li-

mitrofi. I ragazzi della Scuola di musica Rebora di Ovada, diretti dalla Prof.ssa Giulia Cacciavillani, hanno cantato “Fischia il vento” e accompagnato il Sindaco nella lettura del “Giornale del Partigiano” dell’8 aprile del 45. Presenti il Presidente dell’A.N.P. I., Anna Assandri, e il Presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, Michele Dellaria. Presente anche Albino Bisio (nella foto), classe 1926, uno degli ultimi partigiani ancora viventi, a testimonianza di una lotta per la conquista della libertà. m.c.

ABITI LUNGHI O AL GINOCCHIO PER LEI, GIACCHE CORTE CON BOTTONI COLORATI PER LUI

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a Maranzana Abbigliamento, a Silvano d’Orba, è il buon gusto a dettare moda e queste sono le tendenze 2017 per chi cerca l’outfit perfetto per partecipare a ogni tipo da cerimonia. E di fronte agli inviti che fioccano con l’arrivo della primavera - matrimoni di amici e parenti, cresime, comunioni e battesimi - non sempre è facile orientarsi, specie da soli. Nella boutique di via Fontana, però, lo staff guidato dai fratelli Ezio, Marco e Paola Maranzana è la bussola infallibile per non perdere la rotta ed evitare scivoloni di stile tra sposi e festeggiati, impeccabili. Per le ragazze e le signore i colori 2017 sono tre: blu, rosa e l’intramontabile nero. Ma in sfumature ben precise: blu cobalto, rosa cipria e corallo, in accoppiata con bianco e nero. «Tonalità da scegliere sia su capi a tinta unita che su fantasie floreali, quest’anno dal taglio stilizzato» spiega Ezio. La minigonna è bandita dalle collezioni. Alle cerimonie si va con abiti lunghi alle caviglie o corti al ginocchio, non importa l’età. E, soprattutto, con le spalle coperte da giacchine corte o da più classiche stole. Tra i marchi di punta, stavolta, Maranzana punta su Nenette «che

veste una donna consapevole della propria femminilità. Sicura e grintosa». Anche per lui, nell’atelier di Silvano, nato sartoria nel 1950 grazie a papà Stefano, non c’è che l’imbarazzo della scelta per un completo da invitato 10 e lode. In questo caso, lo stile passa dai dettagli, come quelli della griffe Manuel Ritz: «Capi sartoriali inconfondibili, un gioco di colori, stili e lavorazioni e tanti accessori, per un total look ben bilanciato». La differenza, per l’uomo, la fa la giacca, in cotone lavato tinta unita o finemente decorato o in maglia, per il top della comodità. I colori dominanti sono gli azzurri, bluette, blu notte e grigio chiaro. E poi, dettagli e accessori: toppe, bottoni e impunture colorati, cravatte, pochette, scarpe (inglesine con varie lavorazioni), gemelli di ogni tipo e bretelle da abbinare al papillon. Che, quest’anno, spopola in versioni assolutamente originali: in legno intagliato, in plexiglas trasparente, in jeans. Un arcobaleno di opportunità, per lui e per lei, per un outfit, come dice lo slogan di Maranzana, «cucito addosso a te».


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Segue la Storia di Ian Smith, il pilota precipitato a Urbe

“May day, may day”, atto II S

pett.le Redazione, leggendo il Vs. pregiato giornale n.° 3 – Aprile 2017 a pag. 7, la mia attenzione è stata attirata dall’articolo di Matteo Serlenga dal titolo: “May day, may day. Storia di Jan Smith”.

In passato mi ero interessato da appassionato dilettantistico di storia Resistenziale e di particolari forse insignificanti ma determinanti nell’esistenza di una persona. In relazione a quanto avevo a suo tempo ascoltato, ho ritenuto opportuno scrivere e inviare alcune mie informazioni da integrare a quanto descritto nell’articolo già citato. Innanzitutto le notizie le avevo ascoltate da colui che aveva provveduto

a prelevare Jan Smith (di origine anglo-olandese ma nato nel 1919 in Rhodesia oggi Zimbawe), dalla cascina dei contadini che lo ospitarono dopo che l’aereo della RAF da lui pilotato era precipitato dopo il bombardamento di Alessandria avvenuto il 30 aprile 1944 quando non solo venne colpito lo smistamento ferroviario ma anche molte abitazioni del quartiere Cristo ed alcuni altri rioni del circondario dove si ebbero oltre 200 morti. Colui che prelevò lo Smith era il molarese Aldo Ivaldi (19232006), comandante partigiano di un gruppo denominato “Squadra volante” ed in seguito “Gruppo celere Mingo” quando da Savona arrivò tra loro Domenico

Lanza, nato nel 1909 e caduto a Piancastagna di Ponzone il 10 ottobre 1944; M. d’O. alla Memoria. Il gruppo citato operava nella zona compresa tra Tiglieto, Olbicella, Piancastagna e Molare e zone limitrofe. Ritornando nell’argomento, i partigiani non prelevarono solo Jan Smith, almeno così mi fu raccontato, ma anche il co-pilota mitragliere dello stesso aereo, anche lui illeso. Lo Smith, su propria richiesta, venne inviato altrove, probabilmente proprio in Corsica, poco tempo dopo tramite uno dei vari campi d’aviazione improvvisati per piccoli aerei come quello di Vesime, invece il mitragliere di nome Frank, ne ignoro il cognome e neanche sono a conoscenza se questo corrisponde

Gentilissimo Signor Oliveri...

L

a ringrazio moltissimo per la sua nota, che giro anche al nostro Matteo Serlenga, redattore dell’articolo da lei menzionato, e non posso fare a meno di esprimere questa mia amara riflessione

È incredibile questo concatenarsi di avvenimenti da lei descritto e mi colpisce il fatto che questo pilota sia stato salvato, con molta umanità, da una famiglia di contadini italiani, pur avendo poco prima preso parte ad un bombardamento sotto i cui ordigni erano periti altri italiani, ben 200 alessandrini. Si dirà:“È la guerra!!!”, ma se il pilota inglese ubbidiva agli ordini della sua bandiera e quindi era, in un certo qual modo, “giustificato”, tra noi italiani dal 1943 al 1945 si creò un clima di odio così acceso, che non ci fece più distinguere il nemico dai nostri stessi compatrioti, ancora oggi non completamente sopito. GB.Cassulo

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In seguito al nostro articolo a firma di Matteo Serlenga, riceviamo da un nostro lettore di Molare, Andreino Oliveri, una interessantissima precisazione, che rende ancor più completo il quadro storico di quanto accadde nei cieli di Urbe nel 1944.

al suo vero nome o a quello di battaglia, rimase in Italia sino alla fine delle guerra con la brigata Buranello facente parte della Divisione Mingo e si distinse, con una mitragliatrice francese Saint’Etienne con

raffreddamento separato ad acqua, nella battaglia del 10 ottobre 1944 a Pianca-

stagna; inoltre era pure ricordato come grande amante del vino locale. Queste poche scarne parole prima che tutto finisca nell’oblio. Oliveri Andreino, di Molare

Nei cieli, da Capriata a Urbe S ul numero di gennaio/febbraio 2007 de “l’inchiostro fresco”, nel pezzo titolato “La Cervinia d’Caviriò”, Cassulo Pierino raccontava che nell’inverno del 1944, reduce dal fronte orientale, in una rara giornata di spensieratezza, stava sciando con i suoi amici paesani, Tonino Ponasso (il Veciö), Tonino Saia e Luigi Tambussa sotto l’occhio vigile del “maestro” Pio Borgatta, sul bel “panettone” delle Rapaline tra Capriata e Castelletto d’Orba in località “Brico di Brizzolesi”. In quel mentre, fu all’improvviso richiamato alla dura realtà di quegli anni di guerra; “a ricordarcelo – scriveva Pierino

Cassulo - furono due aerei Testa rossa americani o inglesi che, tutto d’un tratto dal lato di Castelletto d’Orba, sbucarono in picchiata sul nostro campo fortunatamente senza mitragliarci. Erano tanto bassi che riuscimmo a vedere i piloti i quali, forse, in cuor loro ci invidiarono…”. I nostri impavidi sciatori non potevano immaginare che da lì a poco uno dei due aerei sarebbe caduto nei cieli di Urbe, vicinissimi in linea d’aria a quelli di Capriata. Oggi, grazie a queste testimonianze, siamo riusciti a ricostruire il concatenarsi dei fatti che accaddero in quel lontano giorno!!!! gb.c.


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l’inchiostro fresco

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RONDINARIA Sabato 20 e domenica 21 maggio, torna il tradizionale appuntamento di Rondinaria

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“Arti e Mestieri” si rifà il look “D opo tanti anni di onorato servizio, passatemi l’espressione, di comune accordo con la Pro Loco abbiamo deciso di rifare il look alla fiera Arti e Mestieri di Basaluzzo: quest’anno cambia tutto!”. Queste le parole di Maurizio Zacchini, consigliere del Comune di Basaluzzo, che ci ha illustrato le grandi novità che interesseranno la fiera “Arti e Mestieri” di questo industrioso e antico borgo di Rondinaria, la “città dei paesi” che si estende tra Novi e Ovada. “Siamo convinti che le novità, se ragionate e ponderate con attenzione, sono sempre salutari – ci dice Maurizio Zacchini – Nata 21anni fa, la fiera negli ultimi anni, con la tradizionale esposizione delle attività produttive e imprenditoriali della zona, aveva finito sia per stancare i visitatori sia per annoiare gli stessi esercenti. Ecco quindi le nuove proposte di quest’anno”. Di che tipo?: “Il binomio arti e mestieri era stato ideato per dare modo alle prime attività agricole, artigianali, industriali e imprenditoriali della zona di dotarsi di una vetrina – risponde l’assessore – Allora, in questo senso, abbiamo deciso di riproporre, in una forma riveduta&corretta, quasi un ritorno alle origini, un’esposizione di animali da allevamento, sia da cortile sia da lavoro, che sarà allestita nell’area antistante la sede della Croce Verde”. Con la presenza del mondo agricolo, ci sarà anche un risvolto pedagogico in quest’esposizione?: “Sì, la sua domanda coglie proprio nel segno anche perché spesso e volentieri i nostri bambini non sanno più distinguere un’anatra da una gallina - spiega Zacchini – Ecco che un’esposizione di pulcini, galline, per non parlare di maialini, asini e cavalli, con magari la possibilità di un battesimo della sella, potrebbe essere molto utile anche a livello didattico oltre che un’ottima cosa dal punto di vista del divertimento”. Proseguendo con le novità Zacchini ci anticipa che: “In questi ultimi mesi, grazie all’ottimo lavoro e della Pro Loco coordinata dalla Presidentessa Eleonora Norbiato

“Sabato sera ci sarà il concerto della Corale Alpina dell’Oratorio Montero di Alessandria, mentre – ricorda il nostro interlocutore – domenica pomeriggio la processione, con l’esibizione della banda “Val Bormida”. Diciamolo forte e chiaro: la festa, il prossimo 20 e 21 maggio, sarà, senza ombra di dubbio, a Basaluzzo, senza dimenticare la Sagra delle Proloco del 27-28 maggio”. Mattia Nesto

e dai 3 ragazzi del Servizio Civile, stiamo ultimando la risistemazione del Museo Contadino, situato nei locali dell’antico mulino. L’idea infatti è quella di aprire il museo nei giorni della fiera e di predisporre un servizio navetta, per i più piccoli con un simpatico calesse trainato da un pony mentre per i più grandi con un apposito bus, per raggiungere la collezione e visitarla”. C’è dunque una forte componente culturale, oltre che imprenditoriale, nell’edizione di quest’anno!: “Sì, abbiamo

spinto sull’acceleratore avvalendoci della collaborazione di Serena Repetto che proporrà opere di giovani creativi e artisti locali – ci precisa Zacchini – Ma non scordiamoci, oltre a bancarelle e alla nuova giostra “Toboga” anche della componente gastronomica, con la cena di sabato 20 e il pranzo del 21, entrambe organizzate sotto un’apposita tensostruttura: una cena a menù fisso con un’ampia proposta di stuzzichini, piatti, vini e bevande”. E per la parte musicale quali le proposte?:

L’evento che ha ricordato l’evoluzione del mondo contadino

Tripudio per “Boscofiorito” U n tripudio di fiori e piante domenica 23 aprile per la IX Edizione di “Boscofiorito”, la Mostra mercato organizzata da L’Associazione “Amici di Santa Croce” di Bosco Marengo con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Bosco Marengo ed in collaborazione con l’A.T. Pro Loco e il Parco Fluviale del Po e dell’Orba. 40 espositori di fiori e piante aromatiche provenienti da varie regioni hanno affollato la piazza, 75 stand di hobbisti con oggetti artigianali, bricolage e manifatture artistiche, dalle ceramiche, al legno intarsiato, la carta, i tessuti pregiati e anche numerosi prodotti biologici. È stata anche ricordata la trebbia-

tura del grano, con l’esposizioine di antiche trebbiatrici mosse dalla forza motrice dei trattori, grazie all’Associazione “Trattori d’epoca Dolci Terre” di Novi. Il Vice Presidente, Gianluigi Daglio, spiega che l’Associazione è composta da circa 50 soci ed ha lo scopo di ricordare le macchine agricole di un tempo. Il modello più antico esposto, risale al 1936, quando l’agricoltura costituiva la principale voce dell’economia italiana e possedere un trattore diventava necessario. Tra le varie iniziative anche la mostra di Bonsai a cura del Bonsai Club Alessandria di Bosco Marengo e la mostra fotografica presso la sede del Museo Naturalistico

della Garzaia. “La natura è la vera protagonista della giornata - spiega Piera Bonabello, Presidente dell’Associazione Amici di Santa Croce - il paesaggio, la campagna, i fiori e le piante sono l’emblema di un modo di vivere sano e legato ad un passato, che vogliamo ricordare”. E il tema della natura e della buona nutrizione è stato approfondito dalla consulente nutrizionale e naturopata Vanessa Pigino dal titolo “Mangiare bene per vivere meglio”. Per i più piccoli il mondo dei cavalli, attraverso il Battesimo della Sella a cura della scuderia “I Tre Ponti” di Cassano Spinola. Marta Calcagno


Tortona e tortonese

Valli Curone, Grue e Ossona

Pagine a cura di Claudio Cheirasco

Le eccellenze gastronomiche dei Colli Tortonesi protagoniste a Palazzo Monferrato, ad Alessandria

Il Montebore e il Salame Nobile del Giarolo G iovedì 20 aprile si è tenuto ad Alessandria: “Biodiversità, innovazione e comunicazione - Tre leve per lo sviluppo e la crescita del territorio alessandrino”, il convegno promosso dalla Cia di Alessandria su impulso dell’associato Umberto Signorini, titolare della San Martino di Occimiano s.s. che basa la propria mission sul principio dell’economia circolare in agricoltura. Diverse realtà imprenditoriali del territorio alessandrino si sono avvicendate sul palco per raccontare la loro esperienza ed è seguito un buffet con i prodotti tipici del territorio alessandrino. Per salame e formaggio sono stati scelti il Salame Nobile del Giarolo ed il Montebore della Cascina Boschetto, dando in questo modo pregio alle realtà agricole della nostra zona.

Il convegno faceva parte di una serie di incontri che la Cia di Alessandria sta promuovendo per facilitare lo sviluppo del territorio e le opportunità dei giovani nel settore agricolo. “Vogliamo portare in evidenza i punti di forza del nostro territorio e le nuove opportunità occupazionali giovanili, attraverso l’assistenza e la consulenza fornita dalla nostra Confederazione, anche alla luce dei più recenti bandi pubblici della Regione e dell’Unione Europea” dichiara il presidente provinciale della Cia Gian Piero Ameglio. Dopo il saluto delle istituzioni ha preso la parola Pierangelo Taverna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha osservato come il clima imperante in Italia sia quello della rassegnazione. Occorre ritrovare l’ottimismo necessario a guardare con fiducia il nostro futuro, il futuro dei nostri figli. Dopo di lui ha preso la parola Gustavo Minerva, Direttore di Area Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta della Banca BNL gruppo BNP Paribas che ha analizzato la situazione di ridotta competitività in cui si trova l’impresa italiana e ha presentato il portale “mestiereimpresa.bnl.it” attraverso cui BNL intende aiutare la costruzione di reti d’impresa anche attraverso un servizio di consulenza per i giovani imprenditori. E’ stato poi il turno di Davide Turchetto, Direttore di Città del Bio, che, dati alla mano, ha spiegato che il settore bio ha una crescita del 15% all’anno e che sta sottraendo importanti fette di mercato al comparto agricolo totale. Oggi

La signora Milena di “Cascina Boschetto” mentre espone i suoi prodotti al convegno

l’11% dei terreni sono coltivati a Bio garantendo la difesa ambientale dei territori e la salvaguardia della biodiversità. Perché il numero cresca occorre perseguire lo sviluppo olistico dei territori, diffondendo, tra i Sindaci e gli agricoltori, la cultura del “bellessere”, vale a dire del benessere unito alla bellezza. Ha preso quindi la parola Umbero Signorini, l’imprenditore milanese che ha deciso di vivere nel Monferrato facendo agricoltura. L’attenzione è stata posta

subito alla differenza tra ricchezza (possesso di denaro) e benessere (circolazione del denaro). La sfida è quella di accrescere la ricchezza del territorio facendo confluire denaro dall’esterno (ad esempio dai turisti, ma anche da persone che decidano di investire sul nostro territorio) e poi farlo circolare all’interno. Oggi grazie alle nuove tecnologie possiamo mettere in atto la glocalizzazione, vale a dire produrre localmente e vendere globalmente, a patto che si riesca ad enfatizzare il valore del proprio territorio.

Fino agli anni 20, 30 in agricoltura non si scartava niente, tutto aveva un suo utilizzo. Oggi che la produzione si è specializzata per ritornare ad una agricoltura di tipo circolare è indispensabile la rete d’impresa, in cui ognuno ha il suo posto nella filiera produttiva. Secondo Paolo Secco, Amministratore Delegato di 365 Communication S.r.l., editrice del Magazine 365 Monferrato, la chiave comunicativa è quella di individuare con precisione il brand da proporre. “Anche se non abbiamo

gli Uffizi, – osserva – i turisti (specie quelli stranieri) vengono da noi perché vogliono vivere come noi. Ecco perché con la nostra rivista facciamo in modo da un lato di far vedere le nostre bellezze e dall’altro di raccontare il nostro stile di vita. Altre zone simili alla nostra lo hanno già capito, occorre promuovere il proprio stile di vita. In toscana si consuma il rito dell’aperitivo all’insegna del Chianti Style of Life che è diventata una vera e propria linea di prodotti, non solo agricoli ma anche di artigianato locale sotto un unico marchio. Sulla stessa linea stanno lavorando sia i terroir francesi che la zona del Barolo. Il loro brand è diventato una percezione sensoriale”. Prima del buffet hanno portato la loro esperienza Franco Piana, Responsabile Sviluppo Imprese Cia, che ha elencato le attività iniziate con le Start-up agricole e i finanziamenti ottenuti e quindi Giacomo Acerbi, apicoltore tortonese della Tenuta il Ritiro che ha raccontato la sua visione di giovane imprenditore agricolo. Claudio Cheirasco

La moderatrice dell’incontro, è stata Genny Notarianni

Il linciaggio non è degno di un Paese civile di Claudio Cheirasco

I

l linciaggio, è definito dal vocabolario Treccani come una “Esecuzione sommaria, operata di proprio moto da parte di privati cittadini, senza previa condanna giudiziaria, di delinquenti colti in flagrante o comunque di individui ritenuti, secondo la comune opinione, colpevoli”. Un linciaggio si può eseguire oppure compiere, ad un linciaggio si può assistere oppure si può sottrarre un individuo dal linciaggio. Il linciaggio è un gesto collettivo, della folla inferocita e può essere anche morale o politico, quando l’accanirsi dell’opinione pubblica o di gruppi contro qualcuno o qualcosa si basa su giudizi infondati di condanna o con denigrazioni. Il linciaggio, anche quello morale e politico, è un reato e non è degno di un paese civile che trova nel diritto e più in generale nelle “norme sociali” (morali, religiose, giuridiche) la sua stessa origine, il suo ordine e la sua giustizia. Di questi ultimi tempi, però, il linciaggio morale è molto praticato, soprattutto su internet e sui social media che ne diventano un amplificatore. Proprio a causa della sua diffusione è un reato che si tende a sottovalutare. A seconda dei casi si parla di “bullismo”, “mobbing”, “omofobia”, ecc. Il filo comune è la prepotenza e l’errata convinzione di potersi fare giustizia da sé, senza dover rendere conto delle proprie azioni, come se l’agire in gruppo ci sollevi dalle nostre responsabilità. Io mi dissocio da qualsiasi forma di amplificazione mediatica di linciaggi esistenti. Troppo spesso nella cronaca si dà valore a notizie che ravvisano il reato di linciaggio morale, alimentando il clima di violenza. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma la mia posizione è sempre stata e sarà ancora quella di “sedare le risse” con ogni mezzo a mia disposizione.


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l’inchiostro fresco

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TORTONA E COLLI TORTONESI

Tortona: “Città di Tappa” - Giro d’Italia

Volpedo si prepara alla IX edizione della “Biennale”

Ecco il calendario

“La Pellizziana”

V

I

l 19 maggio arriverà in Corso Cavour a Tortona la 13ª Tappa del 100° Giro d’Italia. In concomitanza, si svolgerà l’annuale evento enogastronomico “AssaggiaTortona e dintorni”, con altri eventi collaterali. Il giorno 20 maggio il giro proseguirà, con partenza da Castellania, paese natale del Campionissimo Fausto Coppi. Ecco l’elenco di tutti gli eventi: • dal 5 al 28 maggio in Giro per shopping, esposizione biciclette storiche nelle vetrine dei negozi cittadini; • 13 maggio 11° Trofeo A. Avogadro, partenza e arrivo a Cassano Spinola a cura di ASD Costante Girardengo; • 14 maggio 1ª Gravel Road Series La Mitica tappa di apertura del campionato italiano Gravel con partenza ed arrivo a Castellania; • 18 maggio scuola materna Sacro Cuore inaugurazione pista ciclabile e festa del cent’anni della scuola; • 18 maggio ore 21:15 c/o Teatro Civico, 100anni in Giro per l’Italia filmati, musica, letture e ospiti per ricordare le 100 edizioni del Giro - spettacolo ad ingresso libero su prenotazione; • 19 maggio Scatta il giro fotografa l’evento e invia le tue foto dell’arrivo della gara – “AssaggiaTortona e dintorni” – Notti in rosa ore 21 piazza Duomo si balla con DeeJay’s in Tour - ore 21 piazza Malaspina ballo liscio con l’Orchestra Italiana Lillo Baroni; • 19 maggio ore 14 in corso Cavour arrivo della “DICIOTTO per #GIRO100” con bici d’epoca sugli

ultimi 18 km della tappa a cura de ”LA MITICA”- seguirà dalle ore 16 esibizione Banda Civica di Alessandria lungo le vie del centro - ore 16/17 corso Cavour arrivo del Giro d’Italia; • sabato 20 AssaggiaTortona e dintorni - ore 16 corso Montebello Primi Sprint per i più piccoli a cura del Veloce Club Fausto e Serse Coppi e Nonsolobike - ore 17 via Carducci Cicloconcerto per velocipedi sonori - NOTTI IN ROSA ore 21 piazza Duomo SI BALLA con DJ CAPPELLETTI & C. ore 21 piazza Malaspina la voce di Cinzia Davò brani italiani e stranieri della storia della musica leggera; • domenica 21 AssaggiaTortona e dintorni - ore 16 piazza Duomo esibizione di Street Bike trial repliche ore 17:30 e 19 - ore 21 piazza Duomo Largo ai giovani! Musica, sport e… concerto dell’Ensamble Jazz del conservatorio “N. Paganini” di Genova a cura di Perosi 2017 Tortona Città della Musica; • 27 maggio Il Giro continua gara ciclistica amatoriale TortonaCastellania-Tortona a cura di ASD Fornasari Auto Pozzolo Formigaro; • 2 giugno 71° Milano-Tortona a cura del Veloce Club Fausto e Serse Coppi; • 2 luglio LA MITICA ciclostorica sulle Strade di Serse e Fausto Coppi a cura del Comitato per la valorizzazione degli itinerari cicloturistici dei Colli di Coppi; • 29 luglio XIII crono-scalata Cassano Spinola-Castellania da Girardengo a Coppi a cura di ASD Costante Girardengo. c.c.

olpedo si prepara nel migliore dei modi alla IX edizione della “Biennale Pellizziana” (2 settembre - 15 ottobre 2017). La “Biennale” avrà un’anteprima di primavera. Dal 6 maggio al 25 giugno sarà esposto un capolavoro pellizziano, “Il ponte” (1904), che torna visibile al pubblico dopo un’assenza di quasi cinquant’anni. La Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona ha acquisito l’opera per la galleria “il Divisionismo” e la concede in anteprima allo ”Studio del pittore Pellizza” dove, oltre al quadro sarà possibile ammirare anche alcune opere preparatorie e documenti con fotografie fatte realizzare dallo stesso Pellizza sul greto del Curone in preparazione del dipinto. Orari di apertura: sabato 16 – 19; domenica e festivi 1O - 12 16 – 19. Per i gruppi, visite fuori orario su appuntamento. cco le date degli eventi di: #VivaVolpedoViva: • venerdì 12 maggio: Raduno auto d’epoca di marca MG; • sabato 13 maggio: Escursione

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Osservazioni da Tortona

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Emergency sul sentiero 153 del “Poggio di Brienzone”; • domenica 14 maggio: Sosta a Volpedo della Gravel Road Series di ciclismo “Castellania/Castellania”; • domenica 21 maggio: Camminata “delle fragole” sugli itinerari pellizziani, con Azalai a.s.d; • domenica 28 maggio: “Festa delle fragole”; • domenica 4 giugno: Concerto di chiusura di Echos, Festival internazionale di musica; • d omenica 11 giugno: Iniziative per una didattica interculturale;

• sabato 17 giugno: Inaugurazione del sentiero 154, anello Monleale – Montemarzino sugli itinerari pellizziani; • domenica 18 giugno: Adesione alla giornata nazionale dei Piccoli Musei; • venerdì 30 giugno: mini Trail del Quarto Stato sugli itinerari pellizziani, con Azalai a.s.d.; • domenica 2 luglio 2017: La mitica, ciclostorica sui colli di Coppi con punto ristoro a Volpedo in piazza Quarto Stato. Claudio Cheirasco

Fontanelle male in arnese

a qualche settimana sull’account facebook del dott. Massimo Galluzzi, personaggio di spicco della comunità virtuale tortonese, stanno comparendo le foto da me scattate alle fontane e fontanelle pubbliche cittadine. Già l’estate scorsa era comparsa la foto della fontanella di Area Silvi “gocciolante e male in arnese” ed erano seguite le notizie di una riparazione resa difficoltosa anche dal periodo, a cavallo del ferragosto, quando notoriamente trovare un idraulico può diventare un serio problema. Fatto sta che quella fontanella oggi funziona regolarmente, consentendo a residenti ed ospiti di poterne usufruire. Le fontanelle sono un punto di ri-

Cortili Aperti, Garbagna si fa bella arbagna, capoluogo della Val Grue è riconosciuto come uno dei Borghi più Belli d’Italia e ne ha ben donde. È un paese di origine medievale, dall’aspetto curato caratterizzato dall’armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato che comprende alcuni palazzi nobiliari di famiglie genovesi. È un Borgo molto attivo dal punto di vista turistico e registra la presenza di un confermato turismo internazionale, con presenze dall’Olanda, dal Belgio, dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Francia, dall’Australia e dal Giappone. Una delle iniziative più suggestive che caratterizzano Garbagna è sicuramente “Cortili Aperti”. Per tre volte all’anno vengono aperti al pubblico, a cura dei proprietari, i cortili e cortiletti interni delle case, consentendo ai visitatori di godere di panorami e scorci insoliti. Domenica 23 aprile, in concomitanza con la mostra mercato di piante e fiori c’è stato il primo appuntamento annuale con questo atteso evento. Il cortile più apprezzato è stato quello di Palazzo Fieschi, uno dei più antichi del paese. Claudio Cheirasco

ferimento importante anche per i ciclisti che sempre in maggior numero frequentano le nostre zone. Purtroppo la maggioranza delle altre fontanelle da me censite continuano a non funzionare, trasmettendo un senso di trascuratezza all’intera città. La preoccupazione maggiore è rivolta alle tre fontane monumentali: una posizionata davanti alla Stazione ferroviaria, una all’interno del cortile dell’Ex Caserma Passalacqua e una ai Giardini di Via

Piave che sembrano abbandonate da mesi. Ci chiediamo se l’amministrazione pubblica o chi per essa si farà carico di “dar vita” a queste fontane che il 19 maggio prossimo, con l’arrivo della 13 tappa del Giro d’Italia a Tortona, saranno viste in mondovisione. Inoltre ci chiediamo se, piuttosto che tenere spente e abbandonate queste opere pubbliche, non sarebbe meglio smantellarle. Claudio Cheirasco

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Da Novi Ligure attaverso gli Appennini, ad oltre i Giovi

Intervista a Fabio Rivara, rappresentante dell’Associazione Ambientalista Isolese

“Tutte le motivate ragioni per dire no al Biodigestore” A bbiamo raggiunto Fabio Rivara, ingegnere e membro della “Associazione Ambientalista Isolese”, durante la manifestazione organizzata sabato 8 aprile dalla stessa associazione per dire “No” al biodigestore (in termini tecnici all’impianto per la produzione di energia elettrica da biogas derivante dal trattamento anaerobico del umido da rifiuti, ndr ). “La nostra associazione oggi scende in campo piazza per ribadire la propria contrarietà questo progetto. Il nostro non è un rifiuto aprioristico e pre-concetto ma la nostra convinzione è maturata dopo un’attenta e approfondita analisi degli aspetti squisitamente tecnici del progetto e soprattutto in relazione al luogo individuato che é assolutamente inidoneo per accogliere un impianto di questo tipo e dimensioni. – esordisce Fabio Rivara – La nostra associazione , nata 22 anni fa per respingere un progetto ben più impattante, denominato RAMOCO industria che avrebbe dovuto smaltire rifiuti tossici nocivi di industriali proprio nella stessa località scelta ora per il biodigestore.” Un’associazione dunque ben radicata ed attiva sul territorio e pronta a sostenere con motivate ragioni il suo punto di vista: “Vinta quella battaglia nel 1995, - ricorda infatti il nostro interlocutore – adesso nel 2017 abbiamo a che fare con questo progetto proposto da Energa: meno pericoloso certo, ma che ha molti aspetti in comune con quello di allora primo tra tutti la locazione estremamente vicino al torrente”. Ma vediamo più nel dettaglio le “carte” in mano agli ambientalisti isolesi.

I tre punti del “No” Su quali basi si fonda questo il vostro dissenso al progetto?: “Su tre

punti – risponde prontamente l’ingegnere Rivara – Innanzi tutto l’inadeguatezza del luogo, l’impianto è stato previsto in località Camposaragna su un terrazzo fluviale ad elevata permeabilità idrogeologica a soli settanta metri di distanza dalle acque del torrente Scrivia e con un dislivello altimetrico di cinque metri senza alcun tipo di barriera fisica tra impianto e corso d’acqua. Inoltre – continua l’intervistato – il futuro biodigestore si troverebbe praticamente a ridosso della linea ferroviaria Genova – Milano, con alcune strutture che oltrepasserebbero la fascia di rispetto, essendo poste a soli venti metri dalla ferrovia stessa, senza dimenticare la vicinanza con la strada statale 35/bis dei Giovi. In

Soldi & Potere - il punto del direttore

L’

Outlet di Serravalle ed il Terzo Valico, ovvero due diversi fili di un’unica inestricabile matassa. Non è certo colpa di un centro commerciale o di una linea ad alta velocità se non si parla il dialetto, la campagna arretra e non se ne perpetuano più le tradizioni e i costumi, così come non è ovviamente colpa di queste due infrastrutture se si porta avanti un modello di sviluppo che recide le nostre radici e ci fa sentire sperduti in un mondo sempre più vasto e pericoloso. Non è per l’Outlet o il Terzo Valico che passiamo meno tempo con le famiglie (quando ci sono) ma mangiamo a Pasqua al fast food e non a casa tutti

insieme, anche perché non abbiamo più né tempo né voglia di cucinare i cibi della tradizione. Ma soprattutto non è colpa di queste modernità se i nostri giovani non credono più in niente (anzi il terzo del “nuovo” decalogo dice: “ricordati di comperare durante le feste”), lo spirito religioso langue e le chiese sono vuote. È colpa degli immigrati musulmani. Attenzione però a non generalizzare, perché mica tutti sono uguali. Ci sono quelli

che si integrano e quelli che proprio non ne vogliono sapere. Per esempio, meritano rispetto, se non riverenza, gli sceicchi o pseudo tali (barbuti e con donne velate al seguito ma che ci vogliamo fare… ognuno ha i suoi usi e costumi!) che vengono ad acquistare nei nostri centri commerciali. Essi, infatti, ci regalano tanti punti di PIL (che Dio, qualunque sia, li abbia sempre in gloria!), fanno girare l’economia e soprattutto ci portano tanti soldi. L’unica cosa che da sempre è in grado di distinguere fra uomini buoni e cattivi. Federico Cabella

secondo luogo – precisa Fabio Rivara – stante al progetto presentato, le dimensioni dell’impianto sarebbero oltremodo spropositate, con una capacità di trattamento di rifiuti prevista di 90 tonnellate al giorno, ovvero 33.000 tonnellate annue, quasi dieci volte la produzione dell’umido dell’intera Valle Scrivia ligure. Infine critichiamo la procedura autorizzativa scelta, ovvero il ricorso alla richiesta di “autorizzazione unica” pratica autorizzativa tipica per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile consentirebbe al proponente di superare le tutele urbanistiche ambientali previste dal Piano Urbanistico Comunale di Isola del Cantone, fino a giungere addirittura a pratiche di esproprio. In una recente sentenza del Consiglio di Stato si è espresso affermando che gli impianti che producono energia da FORSU (frazione umida rifiuti urbani) devono essere pienamente integrati nei piani regionali e provinciali dei rifiuti. Facciamo notare che né Regione Liguria, nè Citta Metropolitana di Genova prevedono quest’ impianto nella loro pianificazione, ma indicano come tipologia di impianto preferenziale in un area montana come Isola del Cantone per lo smaltimento del forsu, piccoli impianti di compostaggio di prossimità, mentre i grandi bio digestori dovrebbero essere collocati nella vicinanze dei grandi centri costieri”. Camposaragna, una zona “stretta” Chiediamo al nostro interlocutore come si presenti l’area sulla quale dovrebbe insediarsi il biodigestore: “L’area è racchiusa tra due terrazzamenti del torrente Scrivia, delimitati da una scarpata. Quindi – spiega Fabio Rivara – la zona è estremamente ristretta ed inoltre è sostan-

Direttori onorari: Rino Vaccaro e Luisa Russo • Direttore responsabile: Federico Cabella • Edizione on-line: Mattia Nesto • Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente: Ass. Club F.lli Rosselli • Comitato di redazione: Matteo Serlenga (Valle Stura, Val Leira) Luisa Russo (Ovada e Ovadese) Claudio Cheirasco (Tortona e Tortonese)) Marisa Pessino (Nuova Libarna) Fabio Mazzari (Valle Scrivia)

zialmente a ridosso, non solo della ferrovia e della 35 bis dei Giovi come ho già accennato, ma è anche molto vicina a ben tre aziende alimentari che riceverebbero un sicuro danno dai miasmi che si potrebbero generare dall’impianto. In termini di sicurezza e di gestione di un’emergenza – prosegue l’intervistato – ad esempio un incendio, ipotesi non remota dato che si parla di un impianto che dovrebbe produrre metano, le operazioni di soccorso sarebbero molto più difficoltose. E questa limitata accessibilità e ristrettezza di aree fa sì che l’impianto non possa essere dotato delle, come si dice in gergo, tecnologie B.A.T., cioè delle Best Available Techniques, delle tecnologie più avanzate. Come se non bastasse si è distanti di soli 400 metri in linea d’aria dai centri abitati di Prarolo e Mereta”. La risposta della politica “Isola del Cantone è il primo paese della Liguria che s’incontra venendo dal Piemonte e quindi queste due Regioni sono interessate, per forza di cose, a tale questione – ci dice Rivara – Se da un lato la politica piemontese è sempre stata molto attenta alle vicende di Isola, essendo direttamente coinvolta visto che corsi d’acqua come lo Scrivia, scaricano direttamente entro il suo territorio, quella ligure è stata più latitante – afferma il nostro interlocutore – Ultimamente però abbiamo riscontrato una maggiore attenzione, per la forte partecipazione di Sindaci, che potremmo definire trasversale perché facenti parte di ogni schieramento. Questa non è una battaglia partitica ma una battaglia per stare bene a casa nostra”. Mattia Nesto

• Rubriche: Stefano Rivara (La voce del binario) Davide Ferreri (l’Arca) Ester Matis (Esternando) Arnaldo Liguori e Matteo Clerici (contributi esterni e corrispondenze) • Sport: Enzo Prato • Grafica e impaginazione in proprio: a cura di Guido Cappelletti grafica2@inchiostrofresco.it “l’inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998

Pubblicità raccolta in proprio: geom.Umberto Cecchetto (328-60.87.969) Associazione “Club Fratelli Rosselli” editrice de “l’inchiostro fresco” • Presidente e Legale rappresentante • Collegio dei Probi Viri: Gian Battista Cassulo Domenico Bisio, Davide Ferreri, Federico Cabella (soci fondatori de “l’inchiostro fresco” • Consiglio Direttivo: voce di Rondinaria - 2005) Marta Calcagno, Massimo Calissano, Arnaldo Liguori, Fabio Mazzari Club Fratelli Rosselli • Collegio dei revisori dei Conti: Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria Umberto Cecchetto, Alfonso Gatti, Renato Milano al n° 226160 il 4/10/2005 (soci storici e fondatori dell’Associazione nel 1985) P. IVA e C.F. 02096520065

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DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI Ideato dagli animatori di A.R.C.E.M. in quel di Pasturana

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Campo estivo per bimbi e ragazzi G iovanissimi con voglia di fare, sono i diciannove ragazzi che hanno fondato l’Associazione Ricreativa Culturale Enrico e Andrea Motta (A.R.C.E.M.). Andrea Caruso, diciotto anni, di Novi Ligure ci racconta come è nata l’associazione: “L’abbiamo fondata lo scorso anno a giugno, dedicandola alla memoria di un nostro amico mancato ad appena ventuno anni e a suo padre che, dopo soli due mesi, ha seguito la sua stessa sorte”. Una storia tragica a cui i ragazzi hanno reagito, creando questa associazione no profit che si occupa dei giovanissimi. “Vogliamo devolvere parte dei nostri ricavi al reparto oncologico dell’Ospedale Policlinico di Pavia” ci dice Christian Pasquali. L’A.R.C.E.M. quest’estate, nel periodo dal 24 luglio all’11 agosto organizzerà un Campo estivo per bambini e ragazzi di età compresa tra i quattro ed i quattordici anni, offrendo un aiuto alle famiglie. La giornata del Campo estivo, che verrà allestito presso l’area polifunzionale del Comune di Pasturana è strutturata ad orari, come ci fa presente Andrea Caruso. Al mattino, dalle 8.00 alle 10.00, sarà offerta la colazione e i ragazzi aiuteranno i bambini nei compiti estivi. Inizierà poi la vera e propria attività del Centro, con appuntamenti sportivi

Il Campo estivo dell’A.R.C.E.M. sarà attivo nel periodo dal 24 luglio all’11 agosto e conta 19 animatori, tutti di età compresa tra i 18 ed i 20 anni e sono: Andrea Caruso, Christian Pasquali, Alessandro Passarella, Carola Nicola, Anna Semino, Caterina Campasso, Edoardo Patria, Emanuele Sachespi, Emanuela Demuth, Marta Franchini, Ilaria Traverso, Ilia Solazzo, Marco Venturi, Michela Venturi, Riccardo Traverso, Rossella Borra, Diana Protto, Adele Parodi e Elisa Massacane. I ragazzi ringraziano Maria Luisa Bevilacqua, Monica Luce e Vincenza Luce per il sostegno dato alla Associazione. all’aperto quali calcio, pallavolo, ginnastica artistica, basket e altro ancora. Il pomeriggio sarà invece indoor con laboratori di disegno, teatro, tornei di ping-pong, ecc. L’idea, lanciata da questi giovani, sta riscuotendo molto successo: “Al momento abbiamo già

venti preiscrizioni, possiamo ospitare fino ad un massimo di 120 bambini e ragazzi”, fa presente Andrea Caruso. Il 12 agosto, infine, gli animatori del centro offriranno uno spettacolo con cena inclusa alle famiglie dell’associazione. f.m.

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ari lettori, proseguiamo questo mese la nostra camminata per il centro storico di Novi Ligure, esplorando il cuore della città: via Girardengo, che ha inizio da Piazza Delle Piane e termina immettendosi in Piazza Repubblica. Scendiamo dunque dalla collina dove è situato il castello e non possiamo non notare una lunga strada pedonale che si snoda tra due file di palazzi seicenteschi e settecenteschi tanto antichi quanto preziosi e centrali per la storia del centro. Via Girardengo viene interrotta a

si trova il noto teatro Romualdo Marenco, la cui storia incomincia già nel XIX secolo! Agli inizi di questo secolo gli appassionati di teatro possono recarsi in due teatri di un certo rilievo: quello di via Politi (nell’androne Cavanna) e quello dell’Ospedale accanto all’Oratorio di San Bernardino (oggi via Cavour). Nasce nel 1836 l’intenzione di costruire un nuovo teatro che possa arrecare alla città decoro e prestigio, la spesa inizialmente sarebbe ammontata a circa 140.000 lire nuove piemontesi e sarebbe stata decorata con perizia dai pittori Isola, De Leonardi e Varni. Oggi il teatro è chiuso per lavori di ristrutturazione che verranno ultimati prossi-

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DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI Un lettore ci ha messo più di una pulce nell’orecchio sugli oneri di gestione

Quanto ci costa il nuovo Palazzo?

L’attuale sede...

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l trasferimento degli uffici comunali dalla sede di via Giacometti a quella che si affaccia su Piazza Dellepiane è ormai avvenuto. I nuovi locali si presentano in modo razionale, benché inseriti all’interno di un immobile secentesco di pregio che s’affaccia sulla scenografica piazza che tutti i novesi indicano come “della Collegiata”. Eppure da più parti in città ci si domanda quanto sia costato questo trasloco a lungo annunciato e a lungo rimandato. Trasloco che, è bene ricordarlo, era stato presentato non solo come “un miglioramento funzionale” ma anche come “una possibilità di forte risparmio sui costi di gestione”. Per saperne di più, abbiamo visionato, su segnalazione

...e quella nuova, del Palazzo Comunale di Novi Ligure di un nostro lettore, il sito dell’Amministrazione comunale, interamente controllabile via web, da cui sono emerse tre voci di spesa che potrebbero dare adito a dubbi: 1) Pulizia dei locali pubblici. La pulizia dei locali comunali (ed anche dei Bagni pubblici, della Biblioteca e del Centro anziani) ha un costo di 25.000 euro a bimestre, occupando part-time dieci dipendenti. Chi gestisce questo servizio è una cooperativa che però non è responsabile in prima persona di questo personale, avendolo subappaltato ad altra ditta. Ciò ci fa supporre, considerato il doppio guadagno (appalto e sub-appalto), che il costo di tale servizio

possa essere sovradimensionato. 2) Riscaldamento. Il Sindaco e la Sala Giunta continueranno a rimanere nella sede municipale di palazzo Pallavicini in via Paolo Giacometti, non essendovi stato modo di trovare dei locali idonei a queste fondamentali funzioni nel palazzo Delle Piane. Siccome palazzo Pallavicini ha un impianto di riscaldamento obsoleto, non è possibile riscaldare solamente questi due locali: ciò significa che per sole due stanze bisognerà riscaldare un intero palazzo. Pagando così “due bollette”: una per palazzo Pallavicini e una per palazzo Delle Piane.

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5x1000 alla “Casa del Giovane” D estinare la propria quota del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi alle associazioni ONLUS (ovvero alle organizzazioni non lucrative riconosciute) non costa nulla ai contribuenti, ma è di grande supporto per le associazioni di volontariato, il cui operato ha scopi sociali o assistenziali. A Novi Ligure siamo andati a visitare l’A.S.D. “Casa Del Giovane Virtus” dove, nell’ambito di tali finalità, i volontari con i contributi ricevuti con il “5xmille” hanno realizzato diverse iniziative dedicate ai bambini e ai ragazzi novesi, fornendo un servizio di doposcuola e orga-

nizzando attività sportive, ad esempio mettendo in campo una squadra di calcio dove tutti possono giocare al di à delle loro condizioni economiche. Il 5 per mille per la “Casa del giovane” di Novi Ligure è stato fondamentale anche per la realizzazione di Estate Ragazzi, che di anno in anno sta riscuotendo sempre più successo e fiducia. Grazie sempre agli importanti contributi ricevuti, la “Casa Del Giovane”, ha eseguito i lavori di restauro nel Centro di Santa Rita per renderlo ancor più accogliente e di qualità per i bambini del Centro Estivo, con campetto da calcio in sintetico, campo

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3) Affitto dei vecchi locali. L’attuale Maggioranza ha sempre sostenuto, a difesa della bontà della scelta del “trasloco”, che i locali di palazzo Pallavicini si sarebbero potuti affittare ad altri Enti, apportando così alle casse comunali, non soltanto ad un risparmio, ma anche un possibile guadagno. Esiste però una clausola per la quale tale edificio, essendo stato oggetto di donazione, non può andare in affitto ad enti privati ma solo ad enti pubblici. “Siamo sicuri che enti pubblici siano interessati – è la domanda che ci viene rivolta da questo nostro lettore - a locali che, per stessa amissione dell’Amministrazione, sono obsoleti e vecchi?”. A questo proposito ci pare giusto segnalare che eventuali lavori di riqualificazione e ristrutturazione essendo palazzo Giacometti un palazzo storico e sotto il vincolo della Soprintendenza ai Beni Culturali, non si potrebbero effettuare a meno che di costosi interventi di restauro conservativo. A seguito di questa segnalazione, come organo di informazione locale, ci poniamo più di una domanda, il tutto avvalendosi di questi dati pubblici e che tutti possono acquisire.

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Arquata: una soluzione per il servizio comunale

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u delibera dal Consiglio Comunale arquatese, da settembre 2017 partirà la riorganizzazione del “servizio trasporti” della scuola dell’infanzia e del “pre-scuola” della scuola primaria. Chiediamo alla prof.ssa Nicoletta Cucinella, assessore alle politiche sociali, le motivazioni di questa scelta. “Negli ultimi anni gli alunni della scuola materna, che usufruivano del servizio di scuolabus, sono notevolmente diminuiti (nel 2017, 17 iscritti, ridotti a 13, a seguito di quattro disdette, ndr). Nel giro di andata gli utenti sono 5/6 ogni giorno, al ritorno 10/ 11. La legge prevede un accompagnatore a bordo e un servizio differenziato e non misto (scuola infanzia e altri ordini scolastici, ndr). L’accompagnatore era remunerato tramite i voucher, abrogati recentemente senza fornire alternative, il particolare orario che prestava l’addetto e le difficoltà degli enti pubblici a stabilire forme di lavoro flessibile hanno reso difficile trovare altre soluzioni. In questo periodo siamo noi Consiglieri Comunali e i Dipendenti a prestare servizio di assistenza sullo scuolabus, che, preciso, non è obbligatorio per la materna, mentre deve essere garantito per la scuola dell’obbligo. Il costo per i cittadini arquatesi era di 19.000 euro, a fronte di 2.000 di entrate”. Anche il servizio pre-scuola per gli alunni della primaria è stato abolito. “Un tempo – continua l’Assessore – le lezioni iniziavano alle 8,30, con ingresso alle 8,20, quindi i bambini che usufruivano del pre-scuola erano 60. Da due anni le lezioni iniziano alle 8,00, con ingresso alle 7,50. La rimodulazione del servizio con il raddoppio dei mezzi, ha inoltre comportato la riduzione dei tempi di permanenza prima dell’inizio delle lezioni, prova ne è che attualmente gli alunni del pre-scuola sono 10. È venuta a cadere l’esigenza dei genitori, sono mutate le condizioni normative (impossibilità a utilizzare i voucher, ndr), perciò, a partire da settembre 2017 è abolito”, conclude Nicoletta Cucinella. Marisa Pessino

Arquata: incontro-dibattito su Internet e Scuola

Volontariato arquatese: rinnovato il direttivo della Pro Loco

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a Pro Loco di Arquata Scrivia ha rinnovato per il 2017 il proprio Direttivo che, come ci hanno detto i neo consiglieri, si propone non solo di preparare eventi all’insegna del divertimento, ma anche di promuovere iniziative culturali e di solidarietà sociale. Recentemente ha organizzato una serata sul tema della violenza contro le donne incontrando l’Associazione me.dea Onlus. Questa associazione ha come scopo la rimozione di ogni forma di violenza psicologica, fisica, sessuale, economica e stalking sulle donne, all’interno e fuori la famiglia. Oggi in Italia una donna su tre subisce violenza, nel 90% dei casi è tenuta nascosta. Nella nostra provincia, questo dato si traduce in circa 50 mila mogli, madri, figlie, sorelle, amiche a rischio violenza. Al Centro Antiviolenza, gestito da operatrici professionali tutte qualificate sul tema, le donne vittime di violenza trovano gratuitamente ascolto, una prima consulenza legale, un servizio di sostegno alla genitorialità, gruppi di mutuo aiuto e un servizio di mediazione interculturale. Dal 2008 a oggi il Centro Antiviolenza me.dea ha aiutato 1000 donne e in media fa fronte a 180 nuovi casi ogni anno. or.ma.

d Arquata Scrivia, Amministrazione comunale, UniTre e Anpi hanno discusso sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo che è in crescita tra i giovani, con punte elevate tra gli studenti delle medie. Anche la Polizia di Stato è impegnata nel controllo sul corretto uso di Internet. Tra i relatori dell’incontro, le psicologhe Alessia Bobbio e Michela Monteverde, l’Assessore alla Pubblica istruzione, Nicoletta Coccinella e il Dirigente scolastico Paolo Modena. a accanto a queste problematiche, nelle scuole vi sono situazioni positive come dimostrato dalle due studentesse del Liceo Amaldi di Novi Ligure, Camilla Elisa Bisagno e Giuseppina Papalia (in foto), dell’Indirizzo Linguistico, che si sono piazzate con onore al terzo posto nel concorso “Nerd – Non è roba per donne”. A queste due studentesse, vanno i complimenti della redazione. Marisa Pessino

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Il nuovo Consiglio direttivo della Pro Loco Beniamino Malaspina (Presidente), Marco Svanoni (Vice Presidente), Simona Turchi (Tesoriere), Augusto Bigotto (Segretario), Federica Pittaluga, Francesco Pugliese, Ornella Mazza, Marina Rebora, Tiziana Rechichi (Consiglieri).

Ovadesi a Rapallo Ecco l’automedica Rangers in azione

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on la bella stagione sono riprese le gite del “Centro Amicizia Anziani” di Ovada. Nella foto, il gruppo a Rapallo. È stata una bellissima gita perché il tempo era magnifico, il gruppo è salito in funivia al Santuario di Montallegro e poi visita a Rapallo. e.p.

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opo la chiusura nel 2010 dell’Ospedale “Luigi Frugone” di Busalla, la Valle Scrivia, rimasta sprovvista di punti di Primo Soccorso, oggi è stata dotata di automediche. Nella foto, un momento della consegna a Ronco Scrivia di uno di questi mezzi tra la soddisfazione generale. f.m.

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rosegue indefessa l’attività dei Rangers di Arquata Scrivia, sempre presenti nel monitorare il territorio e svolgere interventi di Protezione Civile, non solo a livello locale ma anche con missioni mirate, come quelle recenti ad Arquata del Tronto, dove hanno portato generi di conforto. gb.c.


l’inchiostro fresco Maggio 2017

DA NOVI LIGURE ATTRAVERSO GLI APPENNINI, AD OLTRE I GIOVI Omar Calorio ancora in campo con una sua lista

Rovegno: pronte le “formazioni” per le elezioni

Ceranesi: il ritorno... Una poltrona per 4

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e ne parlava da qualche tempo, ora c’è l’ufficialità. Alle elezioni amministrative di Ceranesi, che si terranno il prossimo 11 giugno, ci sarà un ritorno, quello di Omar Calorio, trentanove anni, dipendente dell’autorità del Porto di Genova, che ha ricoperto la carica di primo cittadino del comune dell’Alta Valpolcevera dal 2004 al 2012, con la sua lista “Ceranesi in testa”. “A mio parere l’attuale sindaco uscente, Mauro Vigo, ha lavorato male e, personalmente ho poca stima di lui” fa presente Omar Calorio “dò questo giudizio duro perché in questi cinque anni Vigo non ha fatto nulla per il paese, ha alzato le imposte locali e non regge nemmeno la scusa, che ha utilizzato sui giornali, che la burocrazia l’ha ostacolato, poco credibile se detta da una persona che ha ricoperto, per ben trent’anni, il ruolo di responsabile tecnico della Comunità Montana”. Riguardo alla squadra a suo sostegno Calorio dice “il gruppo è pronto, abbiamo scelto di non riproporre la stessa squadra che fino a cinque anni fa guidava Ceranesi, ma di far entrare al nostro interno persone giovani e preparate”. Calorio ci spiega che la lista sarà civica e non appoggiata a partiti: “io stesso non nego di aver un’appartenenza politica, ho ricoperto per qualche anno il ruolo di segretario pro-

vinciale de La Margherita anche se non ho aderito successivamente al Partito Democratico, pur rimanendone un elettore. Nella mia lista ci saranno due persone identificabili con quest’area, ma il resto è formato da persone provenienti dalla società civile”. Un paio di conferme della precedente amministrazione però ci saranno, della lista faranno parte infatti Pietro Scotto ed Enrico Campora. Come primo punto, una volta eletto alla carica di Sindaco, Calorio punta sulla riorganizzazione dei servizi scolastici. “In questi cinque anni c’è stato un decadimento evidente, è un punto sul quale non possiamo transigere perché è fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi” fa presente il candidato sindaco. Riguardo invece all’Unione dei Comuni, Omar Calorio dice: “stupirò tutti, ma personalmente sono favorevolissimo. Per le fusioni è troppo presto, ma le unioni sono molto utili per i servizi di “front office”mentre quelle di “back office” rimangono sul territorio. Mantenendo ognuno le proprie autonomie possiamo arrivare ad un legame più stretto tra i comuni dell’Alta Valpolcevera”, tra i servizi che Calorio indica come prioritari da far gestire all’unione dei comuni c’è quello della Polizia Municipale: “attualmente non hanno i mezzi, nei singoli comuni, per far fronte alle esigenze del territorio, specialmente in un comune complicato come il nostro”. Infine Omar Calorio parla anche della questione della discarica di Scarpino, attualmente chiusa, specificando la sua contrarietà sulla costruzione di un inceneritore: “spiace constatare che l’attuale amministrazione ha venduto a 160 mila Euro le quote della società che controllava il terreno per l’eventuale inceneritore, senza consultare la popolazione. Il giorno dopo le elezioni, vorrei far partire la raccolta differenziata spinta”. Fabio Mazzari

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“U

na poltrona per quattro”, parafrasando la celebre commedia di John Landis, è quanto prospettano le prossime elezioni amministrative di Rovegno. Il comune dell’Alta Val Trebbia, poco meno di seicento residenti, è l’unico della vallata che andrà al voto a giugno. • Il Sindaco uscente, Bruno Pepi, settantanove anni, ha annunciato la sua ricandidatura. Il nome della lista è “Ripensiamo Rovegno”, lo stesso con cui vinse cinque anni fa. Molte conferme anche nella squadra a sostegno del primo cittadino uscente, confermati il vicesindaco Alessio Bianchi e l’assessore Alberto Isola, ma ci sono anche diverse novità, grazie anche al fatto che il numero di componenti per ogni lista è stato riportato a dodici. “Ripensiamo Rovegno” ribadisce la sua distanza dai partiti politici “al nostro interno ci sono persone con idee differenti, in questi cinque anni non abbiamo mai parlato di questioni politiche nazionali ma abbiamo sempre lavorato guardando al bene del nostro comune” spiega il Sindaco Pepi. • A sfidare Bruno Pepi e la squadra di “Ripensiamo Rovegno” scendono in campo ben tre liste. A cominciare da un volto noto della politica locale, Celestino Guarnieri,

cinquant’otto anni, dipendente dell’AMT di Genova, già candidato alla carica di sindaco alle precedenti elezioni. Guarnieri fu consigliere in Provincia di Genova nel periodo 2007-2012 nella lista civica a sostegno dell’ex presidente Alessandro Repetto (La Margherita), anche se da diverso tempo si è allontanato dalla politica attiva. • Anche la terza lista in campo vede come candidato alla carica di sindaco uno sfidante delle elezioni di cinque anni fa, si tratta di Alberto Campora, quarantatré anni, maestro elementare, noto in paese con il soprannome di “Cobra”. Campora, non ha esperienze a livello politico e la stessa lista presenta al suo interno candidati con idee molto diverse tra loro. • La quarta ed ultima lista è un ritorno abbastanza clamoroso, si tratta di Giuseppe Isola, per tutti “Pinuccio”, che ricoprì la carica di Sindaco in diversi periodi tra il 1985 ed il 2012. Isola, sessantasette anni, professore di Scienze in pensione, ha insegnato in diversi istituti della Provincia di Genova. Durante il suo periodo da sindaco, fu molto attivo nella promozione di sagre ed eventi. È l’unico dei candidati contrario all’Unione de Comuni. Fabio Mazzari

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Maggio 2017

Quello che non ci hanno ancora detto sul “Bio”… S

i fa un gran parlare di “BIO” e di alimenti biologici eppure non tutti sanno che per riconoscere l’autenticità di questa dicitura non basta osservare uno specifico bollo “a fogliolina”, tipico dei prodotti alimentari, dato che non è valido per i cosmetici. Come sottolineato dal dott. Riccardo Anouchinsky, ricercatore scientifico e fra gli “autori” degli standard “COSMOS”, i più importanti in questo settore, “un prodotto BIO è prodotto assolutamente naturale, che risponde a precisi standard di qualità e selezione. Per riconoscere un prodotto di questo tipo bisogna osservare e leggere attentamente l’etichetta: tuttavia un dato prodotto cosmetico è BIO quando una percentuale consistente di ingredienti proviene da coltivazioni biologiche”. Presso la Farmacia “Lasagna” di Busalla è disponibile una vasta gamma di prodotti BIO al 100%. Non vi resta che andarci!

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VALLE SCRIVIA ED ENTROTERRA GENOVESE ANCI, riconoscimento per l’ex Sindaco di

Ester… nando…!!!

Mignanego

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mportante riconoscimento per Michele Malfatti, già Sindaco di Mignanego dal 2004 al 2014 e responsabile di Piccoli Comuni ANCI Liguria. Malfatti coordinerà il gruppo di lavoro nazionale delle Aree Interne che si è istituito ieri a Roma nella sede centrale di ANCI. Di questo gruppo farà parte anche il direttore generale di ANCI Liguria, Pierluigi Vinai. Malfatti, già molto apprezzato durante il suo mandato da Sindaco spiega “Le aree interne rappresentano la maggior parte del territorio sia della Liguria che dell’Italia. Da qui può e deve partire il nostro rilancio – prosegue Michele Malfatti - in Liguria siamo stati tra gli apripista lavorando con determinazione su questi temi strategici , oggi, grazie al nostro lavoro possiamo mettere la nostra esperienza al servizio di tutte le ANCI nazionali”. Solamente in Liguria il 45% dei Comuni rientra nella classificazione delle Aree Interne, ma in essi risiede meno del dieci per cento della popolazione regionale. Sono state quattro le aree interne individuate nell’ambito della Strategia Nazionale: AntolaTigullio, Beigua-Stura Orba Leira, Valle Arroscia e Val di Vara. Per un totale di quarantotto comuni. Il vicepresidente nazionale di ANCI, con delega alle Aree Interne Mat-

Riflessioni a ruota libera di Ester Matis

Viaggetto nei lavori che gli italiani non vogliono più fare

teo Bianchi, Sindaco di Morazzone (VA) illustra “Attraverso il gruppo di lavoro sulle Aree interne, in vista della Conferenza nazionale dei piccoli Comuni che si terrà a San Benedetto del Tronto il 30 giugno e all’assemblea di ottobre dell’ANCI nazionale, intendiamo produrre una visione politica che parta dal territorio, quindi la visione dei Sindaci sulla tematica delle strategie delle aree interne interagendo con la presidenza del Consiglio, il comitato nazionale Aree interne e l’Agenzia di coesione”. Massimo Castelli, delegato nazionale di ANCI Piccoli Comuni e Sindaco di Cerignale (PC) fa presente “occorrono proposte concrete per fermare lo spopolamento. Il tavolo di lavoro si pone, tra gli obiettivi, quello di attivare delle politiche per le aree marginalizzate in modo di innescare un controesodo. Intendiamo quindi arginare il disagio insediativo e ci impegneremo su una piattaforma politica di proposta per il governo, per cercare su ogni settore - dai servizi di cittadinanza al tema del lavoro dalla sanità alla scuola, dal trasporto agli insediamenti produttivi – di modificare ciò che non funziona nella legislazione attuale, a partire da una forte semplificazione”. Fabio Mazzari

Prima puntata? ...Forse

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e ne saranno accorti Boldrini, Berlusconi, rispettive pecore al seguito (con tutto il rispetto per le pecore) e...perché no, Poletti (quello che con i curricula dei giovani, forse ci farebbe tante palle per giocarci a calcetto), che in questo paese allo sfascio ci sono solo più lavori di m... con contratti di m...? Che pian piano le nuove generazioni si troveranno a livelli dei lavoratori cinesi di 30 anni fa? Preoccupiamoci pure degli agnellini, che tanto continueranno a essere fatti arrosto, Berlusconi e Boldrini volenti o nolenti, ma non dimentichiamoci dei figli d’Italia. I dipendenti Outlet Serravalle volevano scioperare per farsi Pasqua a casa? Vi “stimo fratelli”, avrebbe detto da Zelig, Giovanni Vernia! È quasi ora di finirla con questi andazzi!

Ma dove si è visto che devo andare a far shopping il giorno di Pasqua! Ma dai, per piacere! Ma state a casa a farvi una grigliata! Magari di verdure...mica detto! Intanto imperversano i lavori a tempo ultra determinato e raramente non viene richiesta laurea. LAUREA? Per stare in un posto 15 giorni? Siamo matti? Ci sono lavori, invece, dove si fanno ancora gli straordinari, sì, quando un collega sta a casa e tu lo devi sostituire. Lo sostituisci, ma non ti pagano: devi recuperare le ore stando a casa. Nel remoto caso in cui ci riuscissi, ti deve sostituire un collega che, oltre a farsi il giro dell’orologio per coprire due turni, non viene pagato, ma deve recuperare le ore stando a casa ovvero facendosi sostituire da uno che non verrà pagato! Bello no? Boldrini, Berlusca, Poletti... mettetevi a dieta! Quella che fate fare agli italiani!

Colazione da Tiffany… bike

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a fine di maggio preannuncia l’arrivo imminente dell’estate. Quale occasione migliore, quindi, per prendere la propria bicicletta e fare delle escursioni nel verde e nel fresco della montagna. Domenica 28, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 il Garitta Bar, Villa Tiffany B&B e MTB Antola organizzano il simpatico evento “Colazione da Tiffany… bike”. Durante la mattinata tutti coloro che si recheranno

in bicicletta, sia essa mountain bike, da corsa o da passeggio nei pressi del B&B Villa Tiffany (località Santa Maria del Porto) avranno la colazione offerta gratuitamente dai gestori del B&B con i prodotti del Garitta Bar di Torriglia! Tutti i ciclisti potranno quindi fare discese e risalite, riscaldandosi per poi ripartire e magari fare tappa per pranzo al Garitta Bar di Marco e staff in Via Matteotti 49 (davanti capolinea autobus). f.m.

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l 28 agosto 2016, ha aperto in centro ad Acqui Terme un vero e proprio Paradiso dei fiori!

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“entro un paio di settimane mi raccomando!”, le brillano gli occhi: “Sono letteralmente innamorata del mio lavoro, e spesso è difficile! Le spese sono tante, sto facendo molti sacrifici, ma ne vale proprio la pena”. Ci mostra una delle piantine di cui va più fiera: il Kokodama “è una pianta giapponese risalente al 1600, significa letteralmente -palla di muschio-, una piantina inserita in una noce in fibra di cocco come contenitore e che si può appendere ovunque si voglia”. Se volete fare un regalo floreale (ma non solo!) Hanami Fiori vi aspetta ad Acqui Terme in piazza San Guido n.52.

è un’azienda leader nel settore: La proprietaria Sig. Angela ci ha illustrato in cosa consiste la sua azienda e la vasta gamma di prodotti che mette a disposizione dei clienti, sempre più attenti al dettaglio, al bello, al particolare e al “personalizzato”: “Sì, è proprio così” ci spiega “questa azienda è nata l’anno scorso, ma sono anni che lavoriamo nel settore. Abbiamo avuto modo, nel corso degli anni, di ricevere le più svariate tipologie di richieste da parte delle famiglie e delle aziende, quindi offriamo altrettante tipologie di piscine, dalle più classiche interrate a quelle fatte su misura per i clienti, facendo la sagoma nel terreno, completamente ecologiche”. Mentre parla, ci illustra i numerosi lavori effettuati nell’ultimo periodo “certamente la crisi c’è, ed è per tutti, ma noi siamo

riusciti, grazie ai materiali utilizzati, sempre italiani o al massimo europei, mai di provenienza cinese”, ci spiega, “a farci conoscere e a iniziare a lavorare anche oltre confine. Abbiamo clienti svizzeri, francesi e la prossima settimana, ad esempio, ci sarà una fiera in Iran!, anche grazie ad una amica che tratta il settore giardini e che ha fatto il nostro nome. Abbiamo anche ricevuto moltissimi contatti dalla Russia da clienti amanti del lusso, che apprezzano il nostro mosaico e le nuove fibre ottiche inserite al suo interno che crea un effetto di luci mozzafiato. I clienti sono soddisfatti e il passaparola, quando è positivo, permette ad un’azienda come AG Pool di farsi un nome e continuare a lavorare nonostante i competitors sul mercato che, come in ogni settore, sono moltissimi”.

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Attenti alla Leishmaniosi!

Ai lettori ... Per assoluta mancanza di spazio, non possiamo purtroppo pubblicare le nostre consuete rubriche che appariranno nuovamente nel numero di giugno. La redazione

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a Leishmaniosi è una delle malattie più diffuse e rischiose per il vostro cane. Responsabile di questa malattia è il pappatacio, insetto molto simile alla zanzara. I possibili sintomi della leshmaniosi sono: dermatite esfoliativa, perdita di peso, perdita di pelo in alcuni punti localizzati, lesioni alle orecchie, epistassi, crescita eccessiva delle unghie, dolori articolari e lesioni oculari. Il rischio della leshmaniosi è che essa può essere recidiva. Per evitare di esporre il vostro cane a questa pericolosa malattia “Bau Bau Micio Micio” vi consiglia i prodotti Advantix, che offrono una barriera di protezione oppure specifiche pastiglie su consiglio del vostro veterinario di fiducia.


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arrivo della primavera ha dato il via alla stagione delle ristrutturazioni! Qual è il periodo migliore per rivoluzionare casa o fare anche solo dei piccoli lavori, se non questo? “Euroedil 3” di Acqui Terme (AL) in via Circonvallazione, 174 è il posto giusto per voi;

l’azienda leader questo mese ci ha mostrato due dei suoi punti forti: i bagni e i serramenti. Dal moderno al classico, passando per l’eclettico e il minimalista, al suo interno potrete trovare numerosi esempi dai quali trarre ispirazione per arredare nel modo migliore il vostro bagno: “gli stili e i temi tra cui le famiglie possono scegliere sono numerosi, non hanno che l’imbarazzo della scelta!” ci dice Franco Spigariol, il responsabile del punto vendita, mentre passiamo tra un’esposizione e l’altra; “i nostri clienti sono sempre più attenti ai dettagli e noi siamo sempre pronti con nuovi ambienti e nuovi progetti per soddisfare le loro aspettative.” Continuiamo a passeggiare per lo showroom, aperto anche la domenica pomeriggio, “anche per quanto riguarda i serramenti ci teniamo aggiornati”, aggiunge, al giorno d’oggi infatti non si progettano più solo semplici porte e semplici

finestre, a volte sono delle vere e proprie opere d’arte “e la loro sostituzione garantisce maggiore comfort, un miglioramento termico e una diminuzione delle dispersione, oltre a poter usufruire delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici”.

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Tempo di aromi!

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vere un angolo per gli aromi in casa è bello e utile; vediamo come coltivare le piante aromatiche più diffuse: rosmarino, basilico, salvia, menta e timo. Sono tutte mediterranee per cui hanno bisogno di molto sole e poca acqua: perfette anche per chi ha poco tempo! Come possiamo abbinarle per un angolo rigoglioso e funzionale? Il basilico necessita di più acqua (in estate anche due volte al giorno): meglio tenerlo in un vaso isolato, cosi come il rosmarino che, invece, ha bisogno di un vaso molto capiente. Salvia e timo possono essere sistemate insieme in una balconetta: creeranno splendide sfumature di verdi. La menta tende ad essere piuttosto invasiva, necessita di meno sole e più acqua: meglio sistemarla in una balconetta a parte. Importante: al di fuori del basilico, che va ripiantato ogni anno, sono tutte piante perenni che con poche cure profumeranno la nostra cucina per anni!

l'Orto Arriva la bella stagione! di Marisa I

l diario alimentare è uno strumento geniale per perdere peso, perché spesso non ci si rende conto di cosa e di quanto si mangi. La compilazione di questo diario, con il calcolo delle calorie è davvero intelligente perché non ci rendiamo conto di quanto mangiamo sbagliato.

Ecco una ricetta adatta alla stagione:

Insalata di tacchino alla francese (dose per una persona)

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ollire 180 gr. di polpa di tacchino in acqua salata per 10 minuti, quindi scolarla e lasciarla raffreddare completamente. Pulire e lavare 50 gr. di lattuga, tagliarla a striscioline e metterla in un’insalatiera, lavare e sbucciare 100 gr. di pere e tagliarle a spicchi sottili, eliminando torsolo e semi. Tagliare a striscioline anche il tacchino, unire 10 gr. di gherigli di noce, tritati grossolanamente, preparare una vinaigrette con olio, aceto, sale e pepe e versarla sull’insalata al momento. Ecco un piatto nutriente, con solo 380 kcal per una porzione, adatta per una linea perfetta! Buon appetito!


Depositata la nuova dizione presso la Lega Nazionale Dilettanti

Tante le iniziative della ASD “Le Api - SOL”, Stura Orba Leira

(ri)Nato (ri) il “Calcio Calcio Derthona” Rugby, meta in Valle Stura

A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore”. Con questa frase significativa, Diego Dominguez, uno dei più famosi giocatori e allenatori di rugby, illustra egregiamente lo spirito del rugby, ovvero passione e gioco di squadra: requisiti fondamentali per chi si avvicina, soprattutto in età scolare, al pallone ovale.

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resso lo studio del notaio Maria Paola Cola nel pomeriggio di lunedì 10 Aprile si è tenuta l’assemblea dei soci del “Calcio Tortona” e sono state formalizzate molte novità: in primis come anticipato il cambio di denominazione sociale in “Calcio Derthona” che è già stata depositata presso la segreteria della LND (Lega Nazionale Dilettanti) e diverrà effettiva dal 1° luglio, l’aumento del capitale sociale da 20.000 a 100.000 euro e la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione che rimarrà in carica fino al 30 giugno 2017, data in cui verrà approvato il bilancio per la stagione calcistica 2016-17. Come presidente del nuovo sodalizio è stato nominato Fabrizio Longa, attuale presidente del “Parco Scientifico Tecnologico” di Tortona con all’attivo nella zona un’esperienza come dirigente alle Terme di Salice, oltre a parecchi incarichi coperti ai massimi livelli nel campo imprenditoriale ed industriale ed una lunga militanza nel Rotary

Il nuovo Consiglio direttivo

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residente Fabrizio Longa, vicepresidenti Elena Caffarone e Claudio Moro, amministratore delegato in pectore Massimiliano Pro, Probi viri; Luigino Corollo, Costanzo Pro e Giorgio Sartirana, consiglieri Daniele Artioli, Maurizio Bergo, Bruno Binasco, Gian Maria Carboni, Giancarlo Cosola, Giovanni Ferrari Cuniolo, Fabio Gramegna, Vittorio Mazzariol, Angelo Moro, Pierpaolo Pareti, Roberto Promutico, Mauro Santamaria, Antonello Torre e Valter Valeri.

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I Club. Le quote societarie per il momento sono distribuite in parti eguali fra Bruno Binasco, Claudio Moro, Massimiliano e Costanzo Pro ed in parte minore ad Elena Caffarone ed Enzo Lombardi, ma oltre al recente aumento di capitale che porterà a breve termine altri nomi, ci sono ancora posti disponibili per tutti coloro che vogliano unirsi a questo grande progetto affiancando il proprio nome in una lista prestigiosa di ex presidenti del Derthona, nuove leve di ex dirigenti storici del Derthona ed imprenditori conosciuti per il loro impegno sul territorio. Vedere tanta partecipazione a questa nuova società soprattutto da parte di risorse locali è una novità nel panorama calcistico tortonese, e dimostra ancora una volta come quando si presenta un progetto serio ed affidabile per far tornare a ruggire il leone del Derthona, la città risponde presente con tutte le sue forze ed in tutte le sue componenti. Ufficio stampa Calcio Tortona

Castelletto d’Orba: organizzato dall’A.S.D. Boys Calcio:

Ecco il 7° torneo Telethon C on il 7° “torneo Telethon” di calcio in programma domenica 21 maggio al campo sportivo di Castelletto d’Orba (Al) in Loc. Castelvero si conclude sotto l’aspetto organizzativo la lunga stagione dell’ A.S.D. Boys Calcio. Il torneo riservato alle categorie Esordienti 2005, Pulcini 2006, Pulcini 2007 e primi Calci 2008 non registra né vincitori, né vinti, ma tutti insieme “Vincenti” come nello spirito della manifestazione. Pagano tutti compresi allenatori e dirigenti. Anche per l’edizione del 2017 si prospetta un’edizione super con numerose adesioni. In precedenza l’A.S.D. Boys aveva organizzato dopo il calcetto di Natale, il torneo di Carnevale a Castelletto d’Orba, il tradizionale torneo di Pasqua giunto alla 31° edizione, disputato sui campi del Polisportivo Geirino di Ovada, lo “Stefa-

no Rapetti” di Silvano d’Orba e in località “Castelvero” a Castelletto d’Orba ed inserito nell’elenco degli eventi del Monferrato European Community of Sport 2017, quindi il 4° torneo della Pro Loco di Castelletto d’Orba nell’ambito della festa della lasagna, poi a maggio un triangolare in ricordo di Giorgio

Arcella. Un impegno non indifferente che ha coinvolto numerosi volontari sotto l’aspetto organizzativo, ma soprattutto tanti giovani e società provenienti non solo dalla provincia. Da non sottovalutare poi le numerose squadre giovanili in campo nei vari tornei dai Pulcini agli Esordienti e Giovanissimi che si sono fatte onore con il nome dei Boys Calcio sfiorando anche in alcuni campionati la vittoria finale. Un lavoro quello coordinato da Franco Piana Presidente dell’A.S.D. Boys Calcio e Gianpaolo Piana fondatore dell’A..S.D. Boys Calcio ed attuale Presidente dell’U.S.D Ovadese che merita attenzione grazie anche a validi collaboratori che nei rispettivi ruoli sono fondamentali per il cammino della società. Enzo Prato

l tradizionale sport anglosassone famoso nel mondo per il suo caratteristico fair play fa “meta” in Valle Stura: è già passato infatti un anno dall’inaugurazione del nuovo campo scuola di rugby “Giovanni Calcagno” presso la località Romitorio di Masone, nel pratone sottostante il parco pubblico, gestito dalla società ASD “Le Api – S.O.L.”, nata 4 anni fa; la società nasce a Mele, da cui si “ispira” il nome (ex melle mihi nomen, “dal miele il mio nome”, motto del comune, ndr), ma ultimamente ha allargato i suoi orizzonti portando il gioco del rugby anche al di fuori del comune della val Leira, organizzando diversi tornei e attività sportive nelle scuole del circondario, come Crevari, Prà e Voltri, collaborando anche coi centri estivi e radicandosi nel nostro territorio. “Una palla rotonda te la può passare anche il muro, il pallone ovale, invece, solo un amico”; così, dopo dieci anni di calcio, Roberto Cervone ha deciso di dedicarsi al Rugby: “è qualcosa di più di uno sport”, ci spiega, “ti insegna il gioco di squadra e il rispetto dei compagni; una vera e propria scuola di vita. L’anno scorso ho fatto due corsi regolati dalla FIR (Federazione Italiana Rugby) e ora alleno i ragazzi il martedì e il giovedì” ci racconta Roberto, “in particolare gli under 10 e gli under 12. Ora vogliamo fare una squadra senjores per i ragazzi più grandi. Quando ero piccolo”

aggiunge Roberto, “c’era solo il calcio; ora, invece, possiamo dare una opportunità in più ai ragazzi, soprattutto ai bambini della Valle che vogliono avvicinarsi a questo sport: abbiamo infatti coinvolto le scuole facendo fare un’ora di rugby e un torneo delle scuole elementari”. Tanti progetti quindi in arrivo per la società sportiva, che vuole allargare i suoi orizzonti e coinvolgere più ragazzi possibili: “per quest’estate stiamo organizzando anche un summer camp inglese, dove, oltre che all’attività sportiva, ci saranno anche lezioni con un insegnante madrelingua inglese”: mens sana in corpore sano, una bella occasione quindi per i ragazzi della valle di passare un’estate dedicata allo sport e allo studio. “A volte quando si parla di rugby, la gente si spaventa”, ci confida Roberto, “il rugby non

è combattimento, ma contatto. Con i più piccoli facciamo un avvicinamento al rugby con giochi e attività, e a fine lezione poi tutti vogliono giocare una partita. Il rugby, innanzitutto, è sostegno verso i propri compagni”: non a caso, ricordiamo, quando si passa il pallone al compagno in caso di placcaggio, si chiama “sostegno”. Matteo Serlenga

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l’inchiostro fresco

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Maggio 2017

SPORT Pontecurone, splendida manifestazione ideata da Giuseppe Spalla

Cavalli e dintorni

Cavalli selvaggi? No, grazie

Ricostruzione di Eohippus effettuata da Charles R. Knight

B

uffa la storia del cavallo in America. È in questo continente che “nasce” il cavallo, il piccoletto Eohippus, una cinquantina di milioni di anni fa. Si evolverà poi fino a diventare quello che è il cavallo “moderno” (producendo anche varie discussioni appassionanti tra gli esperti) e si diffonderà negli altri continenti attraverso quello che ora è lo stretto di Bering, ma che fu un ponte fra Eurasia ed Americhe in occasione di varie glaciazioni. In particolare lo fu circa 10.000 anni fa, quando l’uomo si diffuse nel “Nuovo continente”. Il “ponte” fra Asia e America, detto Beringia, si creava quando la sottrazione di acqua dagli oceani, immagazzinata sotto forma di ghiacciai, faceva abbassare, e di molto, il livello del mare (vedasi l’illuminante cartina dell’Italia, relativa a circa 22000 anni fa, a pagina 9 qui: http://www.socgeol.it/files/ download/Quaderni/quaderno2.pdf). Il cavallo poi si estinguerà nel continente americano, grosso modo contemporaneamente all’arrivo in America della specie umana (e vi sono teorie che stabiliscono un nesso fra questi due fatti) per ricomparirvi, portato dagli europei a seguito della scoperta di Colombo e successive spedizioni. Alcuni cavalli riuscirono a sfuggire e trovarono, in particolare nelle ampie e verdi praterie del nord americano, un ambiente loro particolarmente favorevole. Vennero riaddomesticati dagli “indiani”, per i quali divennero un ausilio fondamentale. Molti rimasero liberi, e alcuni lo sono tutt’ora: sono i cosiddetti mustang che, contrariamente a quanto si possa pensare, non sono né una razza, né cavalli selvaggi. Si tratta di cavalli rinselvatichiti (addirittura, nei secoli scorsi, in buona parte temporaneamente rinselvatichiti) e si tratta di una “popolazione”, o più popolazioni, non di una razza come è, per esempio, il Bardigiano o lo Holsteiner. Non sono cavalli selvaggi neppure i pochi pony Misaki che vivono allo stato brado in Giappone. Ma ce ne sono, allora, di cavalli selvaggi in giro per il mondo? No. Neanche la specie Equus ferus przewalskii (sulla denominazione scientifica c’è un po’ di discussione), nonostante l’aggettivo “ferus”, non conta su nessun individuo autenticamente selvaggio. Quei pochi che scorrazzano liberi per la Mongolia, provengono da zoo o istituzioni similari, e vennero rilasciati nel contesto di un piano di “ripopolamento”. E questo, s’intende, vale ancor più per i cosiddetti cavalli selvaggi dell’Aveto, diventati un’attrazione turistica della zona.

In sella 150 ciclisti in erba H G rande successo, con quasi un migliaio di spettatori che hanno assistito lungo il percorso, alla 35° edizione della Corsa ciclistica per ragazzi di Pontecurone, che si è tenuta ieri, domenica 9 aprile. La corsa è stata fortemente voluta da Giuseppe Spalla, instancabile presidente del “G.S. Pontecurone”, e dal Comitato Provinciale di Alessandria del C.S.A.In. La manifestazione è intitolata alla memoria di Rino Bissacco, Mario Massone e ad un grande del ciclismo novese, Raffaele Montecucco, fondatore della società ciclistica “Fausto Coppi” di Novi Ligure ed ideatore della “Coppa Romita” arrivata alla 52° edizione. La corsa si è tenuta in una giornata calda con vento assente. Si è trattato della prima manifestazione della stagione riservata ai ragazzi e ragazze che si è svolta in Provincia di Alessandria. Hanno risposto alla manifestazione ben 21 società, provenienti dal Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana. Hanno partecipato bambini/e e ragazzi/e suddivisi nelle categorie da G1 al G6 (ovvero di età compresa tra i 7 ed i 12 anni) su un percorso cittadino di 1200 metri chiuso al traffico. La manifestazione inserita nel contesto Monferrato European Community Of Sport 2017 ha ricevuto i

patrocini della Regione Piemonte, del CONI Regionale Piemonte, della Provincia di Alessandria, dell’U.N.V.S., del Comune di Pontecurone, dell’emittente televisiva Telecity, della testata giornalistica “Inchiostro Fresco” e del gruppo sportivo E.N.S.T.L. È stato emozionante vedere questi corridori in erba con biciclette da professionisti, studiarsi come i grandi corridori, ad esempio scrutandosi per capire chi è in vantaggio. Il G.S. Pontecurone ha organizzato in modo impeccabile questa manifestazione, un grande applauso va a tutto lo staff che ha fatto che si che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Un grande ringraziamento va alle signore di

Pontecurone per la ricca merenda offerta ai giovanissimi atleti ed a tutti i presenti dopo la gara. Oltre allo staff della società presente alla premiazione le signore Bissacco e Massone il Sindaco Rino Feltri e l’Assessore allo Sport, oltre al presidente del G.S., Giuseppe Spalla e al Presidente di Alessandria C.S.A.In. Giampiero Montecucco. Fabio Mazzari Nella foto, Il presidente di C.S.A.In. Giampiero Montecucco, il presidente del G.S. Pontecurone, Giuseppe Spalla e il direttore sportivo del G.S. Ossona, Andrea Bosoni

FESTA IN CASA DELLO SCI CLUB ARQUATESE

C

onclusa la stagione invernale e riposti gli sci, gli amici del sodalizio sportivo arquatese il 23 aprile sono andati alle terme, il 20 maggio andranno poi in gita a Dolceacqua, nell’imperiese, a visitare castelli, l’11 giugno faranno una scarpinata lungo il Rio Gorzente sino al Lago Bruno e l’8 ottobre andranno a mangiare la polenta al rifugio “Pian di San Lorenzo” e chi lo vorrà, potrà salire sin sul Giarolo. Non c’è che dire!!! Un ricco programma questo, del Jolly Sci Club di Arquata, al quale “l’inchiostro fresco” darà ampio spazio alle sue performance sportive!!! gb.c.

NOLEGGIO VEICOLI

Il cavallo di Przewalski (Equus ferus supsp. przewalskii), anche noto come pony della Mongolia

RENT CAR

ASD SCUDERIA LA BELLARIA

Sulle strade dell’Oltregiogo a tutto pedale

anno preso il via le gare del ricco calendario ciclistico della “Lotta contro il Tempo 2017” consistenti in due circuiti: cronometro in pianura e cronoscalate. Le cronometro consistono in nove prove. Ecco il calendario: • 1° aprile a San Carlo di Rocca Grimalda – Predosa di 25 chilometri • 8 aprile a Francavilla Bisio • 22 aprile a Castelletto d’Orba con 13,4 km • 29 aprile con Mantovana falso piano • 13 maggio ad Arzello di Acqui Terme di 15 km • 20 maggio a Mantovana con un falso piano di 15 Km • 3 giugno con il circuito “Castelletto d’Orba – San Cristoforo – Capriata” di Km. 11,5 • 16 settembre a Basaluzzo • 7 ottobre a Capriata d’Orba. Cronoscalate • 6 maggio con “Tagliolo – Strada Colma” di 5.5 Km • 27 maggio la “Rossiglione – Tiglieto” di Km. 8 • 16 giugno la “Bosio – Strada dell’Alpino” di Km. 6 • 8 luglio la “Ovada – Strada Cappellette” di Km. 5,2 • 29 luglio a Cassano Spinola di 13,5 km • 23 settembre a Cassine. Per partecipare alla classifica finale del circuito bisogna aver preso parte ad almeno 6 prove su 9 per le cronometro in pianura e 4 prove su 6 per le cronoscalate; le premiazioni finali dei due circuiti si svolgeranno il giorno dell’ultima prova per ciascun circuito dopo la premiazione di tappa. Verrà inoltre effettuata una classifica a tempo, premiando i primi 5 atleti assoluti sommando i tempi complessivi tra i due circuiti. L’organizzazione di questi appuntamenti è dei Cicli Guizzardi Ovada, la Bicicletteria di Acqui Terme, la Costante Girardengo e l’ACSI Ciclismo oltre alla presenza di numerose sponsor nelle rispettive tappe. e.p.


l’inchiostro fresco Maggio 2017

SPORT

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Novi Ligure: Chakour e Carola Corradi i vincitori

“ I Colli 2017” non deludono

Giovanissimi in bici

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ontinua ad aumentare il numero degli iscritti al “Pedale Acquese - Sezione Ovadese”. Gli allenatori Andrea Oliveri, Sergio Tanda, Pietro Deprati stanno svolgendo un ottimo lavoro. Ad oggi sono 37 tesserati di cui 3 allievi, 4 esordienti e 30 giovanissimi. Il programma settimanale di Ovada prevede il martedì allenamento loc. Rebba con bici da corsa alle ore 17,30, e giovedì allenamento a Madonna delle Rocche a Molare alle ore 17,30 in MTB. Sabato e Domenica in funzione delle gare a calendario, si organizzano gli allenamenti di volta in volta. Enzo Prato Servizi e approfondimenti su: www.inchiostrofresco.it

Il meeting memorial “Giorgio Giacobbe”

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re giorni di manifestazioni ad Ovada per l’XI Meeting Paralimpico Memorial “Giorgio Giacobbe” organizzato dai Lions Club Ovada e dai Leo Club Ovada. Giovedì 18 maggio alle ore 21 al Teatro Splendor l’attore Danilo Spadoni racconta la storia straordinaria di un padre appassionato di ciclismo e di un figlio vittima di un drammatico incidente che lo condanna al coma. Venerdì 19 maggio alle 20.45 sfilata della fiaccola per le vie del centro storico. La fiaccola viene passata di mano in mano dai ragazzi dello Zainetto e San Domenico e dai rappresentanti delle società sportive di Ovada in divisa. Il percorso comprende il cortile del Comune, Via Torino, Piazza xx Settembre, Via Cairoli, Piazza Assunta, Via S.Paolo. Consegna della fiaccola all’Amministrazione Comunale in Piazza Matteotti.. Sabato 20 maggio al Geirino alle ore ritrovo dei soci Lions dei club partecipanti, raduno e mostra di auto storiche. Alle 9 sfilata congiunta delle società sportive e dei Lions Club, arrivo della fiaccola e accensione del tripode; alle 9.15 saluti delle autorità; alle 9.30 svolgimento delle gare, alle 12.30 termine delle gare cui segue lo scoprimento della targa dedicata a Melvin Jones, il pranzo e i riconoscimenti alle società. Alle 15 il Lions Day si trasferisce nel centro di Ovada nel giardino della Scuola di Musica dove avverrà la presentazione dell’attività di service. e.p.

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ella edizione quella dei “Colli novesi” che si è svolta a Novi Ligure martedì 25 aprile, dipanatasi per i 14,3 km di un percorso ricco di saliscendi, con partenza e arrivo al quartiere G3. Questa 34ª edizione ha visto 277 atleti classificati e una settantina di altri podisti che hanno preferito optare per la meno impegnativa corsa non competitiva di poco più di 8 km. L’appuntamento curato dall’Atletica Novese, ha impegnato numerosi addetti nell’organizzazione che ha messo ai nastri di partenza 67 runners, con un risultato di partecipazione straordinario e di sicuro valore sportivo. Dal punto di vista tecnico affermazione del portacolori della GAU Genova Nour Eddine Chakour che si è imposto con 50’49’’ davanti a Matteo Pezzana (Atletica Palzola) e all’arquatese Diego Picollo (Maratoneti Genovesi)

In campo femminile la giovane busallese Carola Corradi stella nascente nel panorama podistico ligure e del Basso Piemonte si è imposta in 58’07’’, precedendo al volo l’astigiana Giovanna Caviglia con Melissa Ragonesi (Valdivedro) in terza posizione. Il prossimo appuntamento con il podismo novese è fissato ora per venerdì 19 maggio quando, nel cuore della città, si disputerà la 36ª Stranovi: evento imperdibile e festa sportiva a tutto tondo aperta a tutti. gb.c. PREMI AI GRUPPI Da consuetudine, quale società organizzatrice, Atletica Novese ha rinunciato al Trofeo Multedo per il gruppo più numeroso che è stato quindi assegnato ai Maratoneti Genovesi che hanno preceduto il G.P. Solvay, la Cartotecnica Piemontese e la Biocorrendo Avis.

ALTRI PIAZZAMENTI MASCHILI Buoni piazzamenti di alcuni ragazzi di Atletica Novese quali Mattia Grosso (9°), Luca Cepollina (12°), Paolo Dalia (15°) e Diego Scabbio (16°). Nelle classifiche suddivise per fasce di età altre buone cose dai podisti novesi con la vittoria di Carlo Mazzarello e i piazzamenti da podio per Masssimo Cuzzolin, Gianni Tomaghelli, Armando Greco, Gianfranco Poggi e Franco Dossena. ALTRI PIAZZAMENTI FEMMINILI Quarta posizione per Ilaria Bergaglio, miglior esponente di Atletica Novese e piazzamenti da podio di categoria per le biancocelesti Teresa Repetto (1°), Teresa Mantero, Angela Giribaldi, Francesca Rossi, Annalisa Mazzarello, Maria Montanarella, Monica Tamagno e Daniela Bertocchi.


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