Il Settimanale di Arezzo 197

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ANNO V NUMERO 197 • VENERDÌ 27 GIUGNO 2014 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI MANGIARE SANO + DIVERTIMENTO =

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IN QUESTO NUMERO VITA DELLA CITTÀ 3 La sicurezza stradale come vero e proprio dovere civico 5 Partire Sicuri con Cna e Confartigianato 6 Tra le polemiche, luci e ombre di Icastica 2014… 7 Un incontro tra scout e detenuti per liberare il futuro 28 Giovani e volontariato: una risorsa per la società e per se stessi

15 Benedetta Cuneo vola ai Mondiali 16 Bertelli e Porro, dalla Chimera Nuoto alla rappresentativa toscana 17 Il Kim & Liù esalta i giovani del Centro Taekwondo Arezzo 18 Semillita: lo sport come non si è mai visto 19 Sba campione nazionale Uisp Under 18 20 Alessandro Lorenzini convocato nella Nazionale Under 14 di pesca

AREZZO’N’ROLL 8 Spollinata Rock, un evento nel cuore della musica aretina

A REGOLA D’ARTE 21 OrgiasticAurora, le arti scendono in piazza ad Arezzo 22 I giorni del Vino a Villa La Ripa: il 29 giugno arte, musica, letteratura e degustazioni ad Antria 24 Il nuovo libro di Leonardo Zanelli ripercorre la Resistenza ad Arezzo

FACOLTÀ DI…PAROLA 10 Università, estate tra adattamenti e nuovi scenari AREZZO SPORT 13 La Stella Azzurra nell’olimpo del calcio femminile italiano

LE PELLEGRINE ARTUSI E… 26 …la Quinoa estiva e tricolore

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL ANNO V NUMERO 197 – VENERDÌ 27 GIUGNO 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI EMAIL FRANCESCOCIABATTI.EGV@GMAIL.COM VICEDIRETTORE: MARCO BOTTI, EMAIL MARCO.BOTTI9@GMAIL.COM REDAZIONE: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SADOTTI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL EDIZIONIVASARI@ARUBA.IT PUBBLICITÀ E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, PAOLAPRATO.EGV@GMAIL.COM AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155 STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL INFO@TIPOGRAFIALAZECCA.IT È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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LA SICUREZZA STRADALE COME VERO E PROPRIO DOVERE CIVICO di Luca

questo il messaggio che sta alla base del lungo e approfondito progetto Trippi di educazione stradale che Comune di Arezzo e Polizia Municipale hanno allestito durante la primavera per i ragazzi della Scuola media “Francesco Petrarca” di via Malpighi. Un progetto che si è concluso nelle settimane scorse con l’iniziativa di “Fiorentina Sicura”, una giornata dimostrativa che si è tenuta al campo scuola di via Fiorentina, location scelta non a caso, visto che proprio l’importante arteria che collega il capoluogo con il Valdarno è stata teatro negli ultimi tempi di drammatici incidenti. «“Fiorentina Sicura è stato l’atto conclusivo di un progetto che ha visto la Polizia Municipale protagonista di incontri con gli studenti delle medie – ha detto l’assessore comunale Barbara Bennati che detiene, fra le altre, le deleghe a Scuola, Educazione e Polizia Municipale. – Incontri non solo nell’ambito dell’educazione stradale, ma più in generale nell’ambito della legalità, come la coscienza civica, la cittadinanza attiva e l’acquisizione di responsabilità». L’idea di fondo è avvicinare Polizia Municipale e i giovani cittadini affinché qquesti non vedano più le forze dell’ordine come “semplici” dispensatori ri di multe o esecutori del Codice, ma come modelli ed esempi di legalità. galità. Così, dopo un primo ricevimento presso la sede di vigili gili urbani in occasione della festa del corpo lo scorso 26 marzo, poco meno di 300 ragazzini hanno preso parte a lezioni teoriche e pratiche sulla strada, culminate appunto con l’iniziativa al Campo scuola dedicata agli studenti di terza media e per la quale hanno collaborato anche l’Associazione Motociclistica Aretina, la Forestale, la Croce Rossa, la Croce Bianca, il Sert, la Misericordia e Motocicli Vagheggi. A “Fiorentina Sicura”, iniziativa che l’assessore Bennati spera di riprooporre al più presto, c’erano più percorsi: dal circuito per l’uso corretto dello scooter e della bicicletta a quello per la conoscenza della segnaletica («che spesso viene considerata rata un optional», commenta l’Assessore); dalla visione di filmati ati realizostrazioni zati appositamente per un pubblico giovane alle dimostrazioni ua di strudell’uso di strumenti di servizio spesso visti alla stregua menti diabolici, come il telelaser o l’etilometro.

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E loro, i ragazzi, come l’hanno presa? «Ho notato che molti sono venuti credendo di sapere le regole della strada, con atteggiamenti di eccessiva convinzione, per poi venir smentiti dagli agenti quando hanno simulato il loro stile di guida. Ciò dimostra che, nonostante la teoria, è fondamentale fare educazione stradale pratica, sul campo». Perché poi la sicurezza stradale significa non solo saper guidare lo scooter, ma significa soprattutto avere consapevolezza della strada e – di conseguenza – della città. «Il modello di “Fiorentina

Sicura”, cioè di un’iniziativa di dimostrazione pratica, è un modello che vorremmo replicare su grande scala perché la cosiddetta cittadinanza attiva non la si insegna solo con i libri» spiega Barbara Bennati. «Sempre in tema di traffico e strade, nei mesi scorsi abbiamo avviato un progetto di percorso casa-scuola sicuro, attraverso dei bicibus o pedibus. Il Comune crede moltissimo nella mobilità sostenibile [si veda per esempio la recente proliferazione delle piste ciclabili della quale il “Settimanale” si è occupato il mese scorso, ndr], e muoversi in bici o a piedi significherebbe per i nostri figli rispettare l’ambiente, essere più responsabili e soprattutto avere consapevolezza del mondo che li circonda. Ma, oltre a qualche ostacolo normativo, abbiamo ricevuto la reticenza e la freddezza delle famiglie. Vorremmo far capire ai genitori che i primi educatori dei bambini dovremmo essere proprio noi adulti».

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di Chiara Sadotti

PARTIRE SICURI CON CNA E CONFARTIGIANATO ome ogni anno, con l’avvento della bella stagione, iniziano gli esodi verso le località di villeggiatura e anche quest’estate saranno molti i cittadini a partire per le vacanze alla guida della proprio autovettura. La parola d’ordine di ogni vacanza che si rispetti è indubbiamente “relax”, e allora cosa si può fare per evitare di incappare in quei piccoli o grandi inconvenienti arrecati dai propri mezzi di trasporto? La risposta ci viene prontamente fornita da Confartigianato e Cna che, per il quinto anno consecutivo, promuovono l’iniziativa E con noi parti sicuro… e sobrio. L’iniziativa è stata fortemente voluta delle autofficine nel tentativo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della manutenzione periodica dell’auto, onde evitare guasti tecnici ma anche per consentire un risparmio complessivo grazie ai soventi controlli. L’obiettivo primario di questo campagna di sicurezza stradale è la prevenzione dei numerosi incidenti stradali causati dalle piccole disattenzioni e dall’incuria dei propri mezzi di trasporto da parte degli automobilisti. Circa settanta officine in tutta la provincia aretina si sono rese disponibili per questo progetto, fornendo a titolo gratuito un check-up delle autovetture (controllo freni, gomme, luci, livello dell’olio e di altri liquidi). Inoltre la novità di quest’anno sta proprio nell’accento posto sulla sobrietà del guidatore. Per la prima volta verrà consegnato gratuitamente a ogni automobilista, al momento del check-up, uno stick alcolemico cosicché possa controllare prima di mettersi al volante il proprio tasso alcolemico, agevolando la

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sicurezza stradale ma anche evitando di incorrere in sanzioni. Questa iniziativa è volta quindi a tutelare la nostra incolumità, quella dei nostri cari ma anche quella degli altri cittadini, puntando sia sulla sicurezza meccanica sia su uno stile di vita sicuro. Gli autoriparatori si impegneranno per tutto il periodo estivo (16 giugno - 30 agosto) a effettuare il controllo gratuito dell’auto.

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TRA LE POLEMICHE, LUCI E OMBRE DI ICASTICA 2014… di David Mattesini

iparte Icastica e come spesso accade si riaccende la polemica. Questa volta a scatenarla è il Movimento 5 Stelle, al centro – a parere dei grillini – uno scarso coinvolgimento delle realtà culturali del territorio e una programmazione poco chiara di come coinvolgere il tessuto economico aretino; ma è davvero così? “Nel protocollo d’intesa stipulato tra Comune e soggetto gestore, capofila del progetto, Fondazione “Guido d’Arezzo”, si afferma la volontà di “coordinamento delle attività fra gli Enti - attaccano i consiglieri comunali del 5 Stelle, Bianchi e Farsetti, – una comunicazione integrata e unitaria di tutte le iniziative estive che si svolgeranno ad Arezzo”. Quindi si specifica che il progetto assorbirà completamente le iniziative culturali e ricreative, a servizio dei cittadini aretini, di quella che una volta era definita l’“estate aretina”. Se Icastica deve svolgere anche questa funzione, così come è scritto negli atti, sinceramente la parte ricreativa, ad esempio quella rivolta ai bambini, o magari quella cinematografica, anche in considerazione della chiusura dell’unico cinema d’essai aretino, pare completamente assente”. Una parte che in effetti pare mancare nella programmazione della seconda edizione della rassegna. “A nostro avviso, questa iniziativa pare avere un approccio molto elitario – continuano i due, – senza nessuna reale condivisione con il resto dell’Amministrazione, ad esempio mai si sono tenute riunioni istruttorie preliminari in commissione cultura o attività produttive, né tantomeno con il resto del tessuto cittadino che pare più ‘subire’ Icastica piuttosto che esservi inserito armoniosamente all’interno”. Insomma un j’accuse senza mezzi termini,che però non tiene conto comunque del tentativo insito nella rassegna di “sprovincializzare il territorio”, per di più senza pesare sulle casse pubbliche. Così, tra luci e ombre riparte una rassegna sicuramente molto interessante a livello artistico, ma ancora poco compresa dagli aretini, che magari tra diversi dubbi, si chiedono perché all’istallazione sotto i portici di via Roma non sia corrisposta una preventiva ripulitura – assolutamente necessaria – della location, o perché sia stata messa un’istallazione sulla terrazza di piazza Sant’Agostino davanti alla chiesa, che di fatto ne impedirà l’uso per tutta l’estate da parte ad esempio delle associazioni culturali aretine. Per tracciare un bilancio complessivo, però, dovremo aspettare ancora un po’.

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UN INCONTRO TRA SCOUT E DETENUTI PER LIBERARE IL FUTURO di Marco Cavini

li scout hanno incontrato i detenuti della Casa Circondariale aretina. I protagonisti di questa esperienza sono stati i ragazzi dell’Arezzo 14, il gruppo del centro storico cittadino, che nel corso dell’anno si sono interrogati sulle urgenze sociali vissute dal territorio e, tra queste, hanno scelto di concentrarsi sulla situazione vissuta dai detenuti al momento del loro reinserimento nella società al termine della pena. L’interesse verso questo tema è nato in loro dopo aver appurato come la cittadinanza vedesse il carcere come un luogo marginale, ignorato e, spesso, temuto. Il filo conduttore di tutto questo lavoro è stato il coraggio, inteso come quella spinta positiva che stimola ad agire, individuando i bisogni della città e impegnandosi nel generare un effettivo cambiamento «Nell’elaborare la nostra definizione di coraggio – ha spiegato il capo scout Tosco Irene, – siamo stati incuriositi dalla presenza del carcere nella nostra città e dalla condizione dei suoi detenuti. Nelle discussioni con i ragazzi è emersa la stridente differenza tra il desiderio di ricominciare dei detenuti dopo l’esperienza del carcere, vissuta spesso come un periodo di fallimento della loro vita, e le opinioni e i pregiudizi del resto dei cittadini che spesso ostacolano il reinserimento e la reintegrazione nel tessuto sociale della comunità locale». Con la disponibilità e l’accoglienza della struttura e del direttore Paolo Basco, l’Arezzo 14 ha dunque progettato e realizzato un incontro con i detenuti all’insegna della semplicità e dell’autenticità scout: capi e ragazzi si sono confrontati con gli ospiti e con il personale della Casa Circondariale di Arezzo sulle aspettative e i desideri del loro futuro. L’obiettivo era scoprire come liberare il futuro di queste persone, un futuro spesso bloccato da pregiudizi e chiusure che frenano le possibilità dell’ex carcerato di costru-

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irsi nuove opportunità. Dal confronto è emerso che per agevolare il reintegro dei detenuti sono necessari due elementi: un’apertura della società che non marchi in modo indelebile l’errore e un atteggiamento costruttivo della persona. «Abbiamo capito – hanno aggiunto i ragazzi, – come per liberare il futuro dei detenuti sia importante questo duplice impegno sorretto da uno stato di apertura e da un’assenza di pregiudizi. Al termine dell’incontro abbiamo donato ai detenuti una pianta come simbolo di speranza: questa potrà crescere e fiorire solo se sarà curata, così come il futuro potrà essere libero solo se costruito e curato dal singolo e dalla società». 27 GIUGNO 2014

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SPOLLINATA ROCK, UN EVENTO NEL CUORE DELLA MUSICA ARETINA di Marco Cavini

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a Spollinata diventa rock. La celebre gara di barche in questa edizione sarà anticipata da una grande serata all’insegna della musica e delle band aretine. L’appuntamento è per sabato 28 giugno, quando la Cooperativa Ricreativa Culturale di Ponte Buriano ospiterà la prima edizione della Spollinata Rock, un evento a ingresso gratuito organizzato dall’associazione culturale Alice Club per sviluppare la cultura musicale del territorio. Il tutto prenderà il via alle 19 con un aperitivo lungo il fiume con tanti prodotti del territorio e con un sottofondo di musica bossanova di Andrea Gori. Uno dei momenti più importanti della serata è in programma alle 20 con un incontro curato da Paolo Basco (a sinistra con Lucio Massai), direttore del carcere di Arezzo e musicista, che proporrà un dibattito sul tema Linguaggi musicali. Generazioni a confronto. Basco farà vivere un viaggio simbolico che, partendo dalle caratteristiche e dai messaggi della musica degli anni Sessanta, arriverà a creare un proficuo collegamento con le band contemporanee, attraverso un messaggio intergenerazionale che potrebbe garantire un positivo sviluppo all’universo culturale

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cittadino. «La musica che ascoltiamo oggi – spiega Basco, – trova le sue radici nel periodo d’oro degli anni Sessanta-Settanta, quando una generazione di poeti e di sognatori portava avanti con le sue canzoni i valori di amicizia, pace, solidarietà, speranza, giustizia e amore. In quegli anni bastava una chitarra e un garage per creare musica e per stare insieme, dunque sarebbe importante far riscoprire quell’entusiasmo, quella semplicità e quella passione ai giovani di oggi per mantenere vivo e per far crescere il nostro patrimonio culturale e musicale». Alle 21.30 scatterà il dj set degli aretini Andrea e Diego Gregori, che sarà intramezzato dai concerti live di tre giovani band della provincia: gli Whao! di Gabriele Giovannini (ex Negrita e Thank You for The Drum Machine), i Walden Waltz (gruppo che in passato ha ricevuto in premio un Los Angeles Music Award, nella foto qui sopra) e i valdarnesi The Cogs (nella foto qui sotto). Ad arricchire la serata saranno altri eventi collaterali, come la mostra fotografica delle band aretine degli anni Sessanta-Settanta, la mostra fotografica delle barche storiche della Spollinata e il suggestivo lancio delle lanterne cinesi di carta. Il salto nel passato sarà garantito anche dalla stessa organizzazione dell’evento perché l’associazione Alice Club rimanda simbolicamente a uno dei locali più importanti di Arezzo negli anni ’80 che, con i suoi concerti underground, aggregava centinaia di persone e garantiva una location musicale con pochi pari in tutta Italia. «Sarà una serata di grande musica – promette Lucio Massai, organizzatore della Spollinata Rock e presidente di Alice Club. – Siamo felici di proporre questa nuova iniziativa nella favolosa location di Ponte Buriano accostandola a una manifestazione amata come la Spollinata. L’ingresso alla serata sarà gratuito, dunque invitiamo tutti a partecipare per scoprire la storia della musica aretina e per poter ballare sulle note di alcune delle migliori giovani band locali».

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UNIVERSITÀ: UN’ESTAT E NUOVI SCENARI rriva l’estate e l’anno accademico si avvia verso la conclusione. Gli studenti universitari aretini, terminate ormai le lezioni, si concentrano solo sugli esami da sostenere. Quelli di quinta superiore, impegnati con gli esami di maturità, hanno ancora un po’ di tempo per decidere in merito al proprio futuro accademico. Ed è quindi questo il periodo perfetto per riflettere, pensare a quanto fatto durante l’anno e iniziare così a progettarsi per l’immediato futuro. Lo fanno gli studenti e lo fanno anche le università. Arezzo, con un’offerta didattica tutto sommato variegata e più enti accademici presenti in città, sta facendo e dovrà fare lo stesso. La fetta più grossa riguarda ovviamente l’Università di Siena, che è presente con un Dipartimento tutto aretino di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale. Al suo fianco il Polo Universitario Aretino, nato nel 1995 in seguito a un accordo tra alcune istituzioni aretine e l’Ateneo senese per lo sviluppo delle strutture universitarie presenti in città. Due anni fa, inoltre, una fondamentale modifica allo statuto del Polo ha reso possibile trasformare il rapporto esclusivo con l’Università di Siena, allargando di fatto le possibilità di collaborazione a tutte le università sia italiane che straniere. Il frutto di tale modifica è stato quasi immediato e ha permesso al Polo Universitario Aretino di far partire il corso di laurea online in Ingegneria Informatica del Politecnico di Milano. L’Università di Siena rimane comunque il canale quasi esclusivo dell’offerta universitaria aretina, dato che, oltre ai corsi di laurea del Dipartimento (la ex-Facoltà di Lettere), può vantare i tre corsi di laurea delle professioni sanitarie: Infermieristica, Fisioterapia e Tecniche di laboratorio. Come noto, proprio il futuro di

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TE TRA ADATTAMENTI di Luca Piervenanzi

questi tre corsi è stato messo in discussione nelle ultime settimane: il rischio immediato è per gli studenti che a settembre si troveranno iscritti al primo anno, con lo spauracchio di doversi recare a Siena per le lezioni, rimanendo ad Arezzo per il solo tirocinio. Tutto questo a causa del taglio del numero dei docenti e soprattutto dei rimborsi spese per coloro che da Siena si devono spostare ad Arezzo per insegnare. Negli ultimi giorni si sono però aperti nuovi spiragli per scongiurare tutto ciò o almeno per limitare sforzi economici e disagi agli studenti: lo scorso 13 giugno si è riunito un tavolo attorno al quale Comune di Arezzo, Università di Siena, Asl8 e Camera di Commercio hanno provato a trovare possibili soluzioni per evitare il trasferimento. L’idea più percorribile sembra essere quella di una conversione dei corsi in modalità teledidattica, riducendo così le lezioni frontali tradizionali che, in un caso o nell’altro, porterebbero al pendolarismo di professori o studenti. Il 1 luglio ci sarà un nuovo incontro e sarà quello decisivo, dato che il nuovo anno accademico è alle porte e i futuri studenti dovranno iniziare a immatricolarsi. Nel frattempo l’Ateneo senese vaglierà l’idea teledidattica, che ovviamente non può essere improvvisata e deve rispondere ai criteri di accreditamento previsti dal Miur. Dopo un periodo relativamente tranquillo l’Università presente ad Arezzo deve quindi tornare a progettarsi: di sicuro oggi l’offerta universitaria, e non solo ad Arezzo, è più elastica e mutevole di qualche anno fa, non ci sono più corsi di laurea intoccabili. Riuscirà Arezzo ad adattarsi a tutto ciò? Una risposta sul lungo periodo sembra difficile; intanto il 1 luglio ne avremo una importante per i corsi di laurea delle professioni sanitarie.

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La Stella Azzurra nell’olimpo del calcio femminile italiano Claudio Chiarini e Omar Neri hanno creato un florido di Marco movimento con pochi pari in Italia Cavini [segue da pag. 13]

di una società che militava in Serie D e l’hanno portata fino ai vertici della B, dotandola di un settore giovanile con ben tre squadre e circa cinquanta atlete. «Con lavoro, costanza e programmazione – spiega Chiarini, – abbiamo issato la Stella Azzurra ai vertici di tutti i campionati regionali e nazionali disputati, riuscendo a concretizzare l’obiettivo di rientrare tra le migliori società italiane di calcio femminile». L’apice di questo movimento è rappresentato dalla prima squadra di Serie B che, al suo primo anno nel campionato nazionale, ha colto un ottimo quarto posto, riuscendo a tener testa a tutte le avversarie sfidate. Il piazzamento finale, impensabile a inizio stagione, poteva essere ancora migliore, ma la Stella Azzurra nelle ultime giornate ha perso qualche punto a causa di numerosi infortuni e, soprattutto, per aver regalato a tante ragazze del vivaio la soddisfazione del debutto in B. A impreziosire ulteriormente la stagione è il vanto di aver giocato tutte le gare interne nello stadio “Città di Arezzo”, di aver registrato la miglior difesa in assoluto del campionato e di aver visti riconosciuti i propri meriti con la chiamata a disputare l’amichevole internazionale con Abu Dhabi. La grande novità di questa stagione è stata la nascita della squadra Primavera, con Chiarini e Neri che hanno assemblato una rosa competitiva in ogni reparto che è arrivata terza nel campionato regionale (alle spalle di Perugia e Firenze, due società di Serie A) e seconda in Coppa Toscana. Una piacevole conferma è arrivata dalle Giovanissime che, dopo aver vinto il titolo regionale nel 2013, in questa stagione hanno ribadito di essere le più forti della Toscana con un successo in campionato che ha aperto loro le porte per le finali nazionali di Coverciano. Infine ci sono le più piccole della scuola calcio che, nella categoria Esordienti, si sono fatte onore nel campionato provinciale contro coetanei di squadre maschili. «La Stella Azzurra – conclude Chiarini, – ha creato ad Arezzo un movimento femminile importante e capace di tenere alto il nome della città in Toscana e in Italia. In questo senso dobbiamo ringraziare tutti gli sponsor che hanno creduto in noi e sostenuto il nostro cammino, oltre all’Amministrazione comunale e all’assessore allo sport Francesco Romizi, che ha valorizzato la nostra società garantendole un ruolo di primo piano nell’universo sportivo aretino. Con questa esaltante stagione siamo convinti di aver meritato la fiducia dell’intera città».

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Benedetta Cuneo, dopo essersi conquistata il pass ai campionati italiani, adesso si appresta a volare negli Stati Uniti per vivere da protagonista i Mondiali Juniores

Benedetta Cuneo vola ai Mondiali on uno splendido salto di 13,22 metri ottenuto ai Campionati italiani di Torino – misura che gli è valsa anche l’argento, – Benedetta Cuneo si è assicurata il pass per i Mondiali Juniores di atletica che si terranno dal 22 al 27 luglio prossimi a Eugene, in Oregon. Quello conquistato dall’atleta della società Atletica Firenze Marathon è un grande risultato dal sapore speciale, visti gli infortuni e i problemi di salute che hanno colpito l’atleta aretina negli ultimi mesi. Problemi di salute che non sono però riusciti a fermare una Cuneo raggiante per il risultato raggiunto e già proiettata verso l’appuntamento mondiale: «Quello ottenuto a Torino è stato per me un risultato bello quanto inaspettato, visto il periodo difficile che ha preceduto l’evento. Un periodo nel quale, al rientro da un’infiammazione al tendine rotuleo, ho dovuto affrontare sia la mononucleosi sia la polmonite. Nonostante ciò, dopo un difficile recupero, sono riuscita a conquistare questo importante risultato». Un grande risultato andato a chiudere un periodo costellato di infortuni e problemi di salute, che hanno reso breve e discontinua la preparazione di Benedetta la quale però, con grande coscienza e perseveranza, si è concentrata sul difficile recupero fisico e psicologico. Recupero guidato con grande cura dal suo alle-

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natore Paolo Tenti: «Grazie a lui sono riuscita a recuperare sia fisicamente sia psicologicamente, nonostante il di Omero Ortaggi breve tempo a disposizione. Senza dubbio, il suo aiuto – insieme a quello della mia famiglia – sono stati decisivi nel farmi reagire positivamente al brutto periodo attraversato in precedenza». Adesso però, con l’ottimo salto fatto a Torino, Benedetta ha definitivamente chiuso a doppia mandata la difficile parentesi vissuta in questa prima metà dell’anno. Ora è giunto il momento di guardare in direzione Stati Uniti, verso i Mondiali Juniores che l’atleta aretina vuole vivere da protagonista nel salto triplo, disciplina che l’ha vista – durante la scorsa stagione – conquistare un sesto posto ai Mondiali di Donetsk e un secondo ai Mondiali studenteschi di Brasilia: «Per me questo è il primo anno tra le Juniores, ma adesso che mi sono ripresa, mi sto allenando molto bene con l’intenzione di arrivare in Oregon pronta per ottenere un ottimo risultato». Un risultato difficilmente realizzabile fino a poche settimane fa, ma al quale ora Benedetta Cuneo guarda con grande convinzione e senza alcun indugio.

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Bertelli e Porro, dalla Chimera Nuoto alla rappresentativa toscana alla Chimera Nuoto alla rappresentativa toscana. A compiere questo grande passo sono state Daisy Bertelli e Margherita Porro, due atlete aretine che dopo i bei risultati raggiunti ai Campionati Italiani di Fondo hanno meritato la convocazione nella squadra regionale. Entrambe gareggeranno domenica 29 giugno a Piombino nel Trofeo delle Regioni di Fondo, una competizione in mare aperto che vedrà sfidarsi i migliori atleti d’Italia con percorsi sui 5 km per la categoria Ragazzi e sui 7,5 km per le categorie Cadetti e Juniores. Classe 1998, Porro ha recentemente ottenuto un argento nei 5000 Stile Libero dei campionati toscani e un bel quinto posto ai campionati italiani, due bei risultati che l’hanno confermata tra le migliori nuotatrici toscane di fondo e che le hanno permesso di guadagnare la sua terza convocazione per il Trofeo delle Regioni. L’altra atleta della Chimera Nuoto, Bertelli, è nata nel 2001 e ha iniziato a imporsi nel fondo solo in questa stagione, centrando una medaglia d’argento ai campionati regionali nei 3000 Stile Libero e arrivando quinta alla successiva manifestazione nazionale. I risultati di queste due atlete e della loro compagna Elisa Fazzuoli hanno permesso alla Chimera Nuoto di risultare come la prima società in assoluto nella categoria “Ragazzi Femmine” agli ultimi Campionati Italiani Giovanili di Fondo Indoor. «Stiamo sviluppando il nostro settore del fondo – spiegano Marco Licastro e Marco Magara, i tecnici della Chimera Nuoto. – Si tratta di una disciplina a cui ci stiamo dedicando da pochi anni, ma gli eccezionali risultati raggiunti dai nostri atleti ci hanno fornito le motivazioni e gli stimoli per continuare a metterci alla prova anche sulle lunghe distanze». Ad anticipare il Trofeo delle Regioni sarà il Campionato Italiano Giovanile di Fondo in programma sabato 28 giugno, sempre nelle acque di Piombino. Oltre al già citato trio Bertelli-Fazzuoli-Porro, la Chimera Nuoto gareggerà con Lorenzo Sestini (terzo nei 3000 Stile Libero degli ultimi campionati toscani) e con Martina Bisaccioni. Lo scorso fine settimana, questa squadra aretina ha fatto le prove in mare in un trofeo a Castiglion della Pescaia e ha testimoniato un buono stato di forma di tutti i suoi atleti, dunque è pronta a lasciare il segno anche in una delle più importanti manifestazioni nazionali.

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Il Kim & Liù esalta i giovani del Centro Taekwondo Arezzo el Centro Taekwondo Arezzo crescono giovani talenti. A confermarlo è la medaglia d’argento conquistata dalla società aretina al Kim & Liù, il Campionato di Marco Nazionale Giovanile di combattimento che a Roma ha visto sfidarsi 800 atleti da tutta Cavini Italia tra i 6 e gli 11 anni. All’importante appuntamento il Centro Taekwondo Arezzo ha partecipato con quattro bambini che si sono dimostrati competitivi contro i più forti coetanei di tutta la penisola, cogliendo tanti bei risultati e trovando la consacrazione con un eccellente secondo posto di Andrea Barbagli. Questo risultato diventa ancor più sorprendente considerando che gli aretini presenti a Roma hanno iniziato taekwondo da pochissimi mesi e che in tutta la Toscana solo due società sono riuscite a conquistare medaglie. «Siamo vicecampioni italiani – afferma con orgoglio il presidente Andrea Rescigno. – Questo successo ha commosso gli atleti, i maestri e tutti i genitori presenti perché nessuno avrebbe mai pensato di arrivare tanto in alto già alla nostra prima partecipazione al Kim & Liù». Il primo aretino a combattere è stato Lorenzo Leonessi che, nei 26 kg degli Esordienti A, ha debuttato con una netta vittoria per 23-0. Nel secondo incontro si è trovato ad affrontare il rappresentante della New Marzial Mesagne, la miglior società d’Italia in cui sono cresciuti l’olimpionico Molfetta e tanti altri atleti della Nazionale: Leonessi ha condotto a lungo l’incontro, trovandosi fino a pochi secondi dal termine in vantaggio sul 10-8 ma ha perso 14-10 perché ha subito la maggior esperienza di un avversario che si è poi laureato campione d’Italia. Successivamente è salito sul tatami Emanuele Zampella che, nei 27 kg degli Esordienti B, ha vinto il primo incontro ma si è arreso per 14-12 nel secondo dopo un match combattuto ed equilibrato. Il più piccolo del gruppo era Mattia Martini che, ad appena 6 anni, ha gareggiato nei 20 kg degli Esordienti B e, pur essendo uscito al primo turno, si è dimostrato l’atleta più spettacolare e capace di padroneggiare le più svariate tecniche del taekwondo. Nella stessa categoria è arrivata la vera impresa del Centro Taekwondo Arezzo firmata dal talentuoso Barbagli. Nonostante la presenza di atleti più esperti, l’aretino ha realizzato il proprio capolavoro in semifinale dove, chiuso il primo round in svantaggio 2-7, ha dimostrato il suo carattere ribaltando il punteggio fino al 18-9 e ottenendo l’accesso all’atto decisivo. La successiva sconfitta in finale non ha limitato la gioia e l’entusiasmo per aver raggiunto uno storico secondo posto in Italia.

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Semillita: lo sport come non si è mai visto una realtà sportiva policroma e variegata quella dell’Asd Semillita Atelier. Grazie alla vivacità della sua fondatrice Francesca Barbagli e al duro impegno e serietà di tutti i suoi collaboratori nel proporre attività sportive fuori dal normale e costruttive, il piccolo centro in largo I Maggio ha mietuto sempre più interesse e partecipazione. Il suo ventaglio di attività ha aumentato la propria gamma, soprattutto per i più piccoli anche nel periodo estivo con i campi estivi creativi a Marcena tra pirati, danze e sport (per saperne di Giacomo di più, www.semillita.it). Belli Sì, perché lo sport, qui declinato nella sua accezione di crescita personale e incontro/confronto con l’altro, è al centro di tutte le innovative attività che l’Atelier propone a servizio dei bambini. All’interno di tale contesto sta l’anima, il messaggio sano e positivo, di attività motoria senza competizioni ma volto a una crescita olistica dell’individuo: «All’interno di Semillita il nostro intento è quello di avvicinare i bambini dai tre ai dieci anni all’espressione del proprio corpo in costante simbiosi con la creatività – ci spiega Barbagli. – Si mira a iniziare un percorso per i nostri piccoli allievi affinché si inneschi un processo di scoperta personale lavorando sul proprio schema corporeo, sempre in una modalità adeguata all’età. Per poter comprendere e sentire altresì come il proprio corpo si muove, da solo e assieme agli altri». Un’attività costantemente intessuta di suoni, colori e strumenti adeguati all’espressione propria creatività. Da questo terreno concettuale nascono infatti i corsi di Movimento Creativo, Gioco e Danza in Inglese per imparare i primi rudimenti di lingua, Ludoteca in Movimento, o quello dei Balli Tradizionali: «Soprattutto con quest’ultimo vogliamo avvicinare i ragazzi al ricco patrimonio dei nostri balli tradizionali mediante coreografie che ne richiamino le movenze». Ma se tutto questo non bastasse o non convincesse anche i più tradizionalisti, Semillita ha attivato dei corsi per l’avviamento alla ginnastica ritmica per bambini dai 3 ai 6 anni, in cui «gli attrezzi di questa specialità sono fune, cerchio, palla, clavette e nastro, tutti con accompagnamento musicale. I bambini verranno condotti in un percorso di conoscenza di tali materiali e avviamento al coordinamento motorio con essi e con la musica». Infine, l’Avviamento allo Sport, perché «quella della ginnastica è una pratica antica, alla base di tutte le attività motorie, con grandi potenzialità educative. Questo corso ha l’obiettivo di contribuire, attraverso il movimento, al benessere fisico, cognitivo e relazionale dei bambini. Sono perciò previste attività con grandi e piccoli attrezzi e a corpo libero, esercizi collettivi e individuali, con e senza accompagnamento musicale, percorsi a tempo basati sull’acquisizione di nuove competenze motorie, sul piacere del movimento e sulla ricerca del superamento dei propri limiti piuttosto che sul classico scontro con l’avversario». È una nuova concezione di sport in cui l’individuo può rimanere immerso in un mondo ricco di stimoli e dove poter inventare e reinventarsi in modo costruttivo e fantasioso. Perché è soprattutto dai primi momenti che da un piccolo seme possono nascere germogli forti e capaci di stendere le proprie foglie al mondo.

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Sba campione nazionale Uisp Under 18 La società aretina centra una storica doppietta opo la vittoria dello scorso anno, che aveva esaltato tutto l’ambiente aretino, la Rosini Impianti Scuola Basket Arezzo si è confermata campione d’Italia Uisp di pallacanestro nella categoria Under 18 anche per la stagione 2013-2014. Infatti, dopo il successo di Spoleto nel 2013, quest’anno gli amaranto, guidati in panchina da coach Carlo Tinganelli, si sono imposti nella rassegna nazionale di Rimini. Per saperne di più, abbiamo intervistato Federico Fracassi, segretario Sba che ci ha espresso le sue sensazioni. di Alessio «È stata davvero una tre giorni proficua, con i ragazzi che sono andati oltre al basket, diSegantini vertendosi e passando dei bei momenti a Rimini, città designata per le finali nazionali. Siamo stati invitati in quanto lo scorso anno avevamo ottenuto il successo nella categoria Under 16 Uisp: ci siamo cimentati in una nuova categoria, ma con sostanzialmente gli stessi ragazzi, e l’esperienza è stata più che proficua. Nelle final four, oltre alla Sba, erano presenti una squadra di Rimini, il New Basket Marcianise (di Cesena) e il Motta Camastra Roma, che sono stati superati dalla Rosini Impianti rispettivamente per 82-56 e 53-52. Questi due successi hanno determinato il titolo di campioni d’Italia Uisp Under 18 per i nostri colori». L’ultimo incontro è stato davvero palpitante, risolto solo nel finale grazie a un canestro in penetrazione di Mariottini a due secondi dalla fine. «Da sottolineare – continua Fracassi – il clima di grande sportività in cui si sono svolti gli incontri, merito non solo di una organizzazione impeccabile e di arbitraggi di ottimo livello, ma anche delle squadre che nonostante una finale tiratissima hanno dato dimostrazione di grande fair play». Per la Sba una soddisfazione che chiude l’anno nel migliore dei modi e che si spera possa essere un’indicazione positiva per la prossima stagione. Stagione che si preannuncia davvero piena d’impegni e che la Sba si appresta ad affrontare nel migliore dei modi.

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Alessandro Lorenzini convocato nella Nazionale Under 14 di pesca a pesca aretina festeggia due grandi traguardi. Il primo e più importante di Marco Cavini riguarda un giovanissimo pescatore della Nuova Terranuovese Colmic, la principale società affiliata all’Arci Pesca Fisa di Arezzo: Alessandro Lorenzini è entrato a far parte della Nazionale italiana Under 14 che parteciperà ai prossimi Mondiali in Olanda. Dopo l’ottimo piazzamento raggiunto agli ultimi Campionati Italiani Giovanili, il dodicenne atleta valdarnese ha partecipato a numerosi stage federali promossi dai commissari tecnici della Nazionale in cui, a confronto con atleti da tutta la penisola, ha dimostrato le sue qualità meritando così la prestigiosa convocazione. Lorenzini rappresenterà la provincia di Arezzo ai prossimi Mondiali indossando i colori dell’Italia, guidato dai tecnici Michele Natali e Francesco Vaselli, e in squadra con Cristian Corradi, Alessandro Marangon, Cristian Paladini e JeanPierre Signorin. «Lorenzini è un giovane talento – afferma Alfredo Rondoni, presidente dell’Arci Pesca Fisa provinciale – a cui rivolgiamo i migliori auguri per i prossimi Mondiali in Olanda: siamo convinti che alla manifestazione iridata sarà in grado di tenere alto il nome della nostra associazione, della provincia e dell’intero Paese». Il secondo grande risultato porta la firma di Francesco D’Aversa, un altro pescatore della Nuova Terranuovese che ha trionfato nel campionato interprovinciale Arezzo-Siena. Tra oltre 40 avversari dalle due province, D’Aversa ha prima vinto la tappa inaugurale del torneo in trasferta sull’Arbia e poi si è ripetuto in casa sull’Arno di Laterina, permettendo così all’Arci Pesca Fisa di festeggiare il secondo successo consecutivo in questa competizione dopo quello ottenuto la scorsa stagione. Lo stesso campo di gara di Laterina tornerà protagonista domenica 29 giugno con la terza tappa del Campionato toscano di Pesca a Box, il più importante trofeo regionale vinto nel 2013 proprio dalla Terranuovese. La società ha iniziato la stagione con due ottimi piazzamenti, dunque si presenta alla gara casalinga da assoluta favorita. «I pescasportivi dell’Arci Pesca Fisa stanno vivendo un grande momento – conclude Rondoni. – Questo dimostra lo sviluppo della pesca nella provincia di Arezzo, con un numero sempre maggiore di atleti e società capaci di imporsi e dimostrare il loro valore anche a livello nazionale».

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Il giovane pescatore dell’Arci Pesca Fisa vestirà l’azzurro ai prossimi Mondiali in Olanda

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AREZZO

BELLE ARTI

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ORGIASTICAURORA di Chiara Marcelli

LE ARTI SCENDONO IN PIAZZA AD AREZZO

a aperto i battenti domenica 22 giugno e si protrarrà fino al 2 agosto la seconda edizione di OrgiasticAurora: un susseguirsi di incontri con tutti i linguaggi dell’arte promosso dal Circolo Culturale ARCI Aurora di Arezzo, con il coordinamento artistico di Silvio Trotta. Se Icastica si è presentata come «spazio invaso d’istanti attivi in cui si può vivere diversamente la stasi della provincia», spiegano gli organizzatori, Orgiastica si pone come «luogo creativo di una città di provincia orgogliosa di produrre e condividere cultura “dal basso”». La metafora dell’orgia, termine greco che equivale a “opera”, è da intendersi come un impasto di gesti, di suoni e parole, di segni e di significati chiamati a rappresentare e a produrre cultura per tutti. Ecco che in Orgiastica prende vita un insieme plurale di manifestazioni capace di celebrare e rappresentare le arti in tutte le sue forme, anche quelle meno consuete, meno conosciute, meno rispettose di regole e norme accademiche, ma importanti perché gestite da associazioni culturali della nostra città e di conseguenza vicine alla gente e innestate nel nostro territorio. Non a caso il sottotitolo della rassegna recita: Mettiamo le arti in piazza. Piazza Sant’Agostino, più di ogni altra piazza aretina, sintetizza la volontà di creare luoghi per comunità cittadine attive che si muovono tra la riscoperta delle antiche tradizioni e l’innovazione. Il Circolo Aurora persegue questo obiettivo da anni e vuole continuare a farlo. Tra gli spettacoli di un cartellone ricchissimo si annoverano quelli di La piazza che danza, che accoglierà gruppi e compagnie di balli orientali, flamenco, tango, danze tradizionali italiane, ma anche trash party; rassegne come Jazz on the Corner Festival e La Chitarra sotto le Stelle, che porteranno musicisti di primo piano ad allietare le serate in Sant’Agostino; e poi ancora concerti, mostre, tornei di scacchi, reading teatrali, il cabaret di Aurora Ridens Summer, SOS Cabaret in Tour e Lo Sgargabonzi (summer) Live!, i momenti letterari di Auroralibri, quelli cinematografici di Cineforum Aurora e il gran finale di inizio agosto con E’thnos, festival di cultura arte e spiritualità, e il concerto Jazzico.

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I GIORNI DEL VINO DOMENICA 29 GIUGNO ARTE CONTEMPORANEA LETTERATURA E DEGUSTAZIONI SI INCONTRAN etti una domenica di inizio estate in una splendida dimora rinascimen- di Marco Botti tale a due passi dalla città, dalle cui cantine nascono vini sublimi. A questo aggiungi una jazz band, otto pittori, la presentazione di un libro di viaggi e una serie di degustazioni. Ecco che prende vita un appuntamento imperdibile, per chiunque voglia trascorrere una giornata immerso nei piaceri della vita. Tutto ciò accadrà domenica 29 giugno 2014, a partire dalle ore 16, nell’affascinante cornice di Villa La Ripa in località Antria 38, ad Arezzo, dove si inaugurerà una nuova tappa di I giorni del Vino 2014, un evento promosso da Strada del Vino Terre di Arezzo e giunto alla quinta edizione. Da aprile a ottobre, infatti, le migliori aziende vitivinicole del territorio aretino si svelano per consentire la degustazione dei loro nettari in compagnia dei produttori, nonché scoprire i vigneti, la storia, le curiosità che stanno dietro a ciascuna realtà. Villa La Ripa – condotta da Saverio, Adriana e Claudia Luzzi – fa sempre le cose in grande, e così l’apertura delle cantine, dove nascono prodotti di eccellenza come Psycho, Tiratari, Peconio e SpazioLibero, diventa l’occasione per un pomeriggio ricco di eventi. Ci sarà uno scoppiettante repertorio jazz, grazie alla band The Sultans of Swing composta da Silvano Grandi, Andrea Donnini, Bozorius e Andrea Croci, personaggi arcinoti nel panorama musicale aretino. Ci saranno Edmona Burian, Antonella Cedro, Leonblas, Marco Mercati, Jacopo Naccarato, Maurizio Rapiti, Laura Serafini e Sofia Sguerri, otto pittori dai linguaggi e percorsi eterogenei, ma sempre nel segno della qualità, che proporranno ai visitatori le loro opere dislocate nel parco della villa. Spazio anche alla letteratura, con la presentazione del volume di Attilio Brilli Gerusalemme, La Mecca, Roma. Storie di pellegrinaggi e pellegrini (Il Mulino). Foriero di numerosi libri incentrati sul viaggio, l’autore si dedica questa volta a tre luoghi simbolo dell’immaginario collettivo. La domenica di Villa La Ripa è fatta pure di degustazioni di pregiati oli prodotti dalla famiglia Luzzi, in compagnia dell’esperto Piero Toti, mentre con l’iniziativa L’apostrofo rosato sarà Luca Radicchi a condurre una degustazione emozionale di rosati internazionali. Presenti, infine, rinomati cibi di strada della Toscana come il tortello alla piastra, il lampredotto e la porchetta. Al termine della serata verrà consegnato l’annuale Premio Villa La Ripa, riservato a un personaggio aretino che più degli altri ha contribuito alla crescita del territorio e della collettività.

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O A VILLA LA RIPA A, MUSICA, NO AD ANTRIA La partecipazione all’evento ha un costo di 5 euro, ma il piacere che se ne ricaverà non ha prezzo. Provare per credere. www.villalaripa.it NELLE STANZE DEI GRANDUCHI La Casa Museo di Ivan Bruschi ospita le opere degli Uffizi

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ercoledì 25 giugno è stata inaugurata presso la Casa Museo Ivan Bruschi la mostra-evento Nelle stanze dei Granduchi. Dagli Uffizi ad Arezzo: opere scelte dalle collezioni medicee, curata da Carlo Sisi e nata dalla collaborazione tra la Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da Banca Etruria, e la Galleria degli Uffizi, diretta da Antonio Natali. L’esposizione rientra nel progetto La città degli Uffizi, ideata da Natali. Trenta opere di notevole importanza artistica e storica: dipinti che raffigurano paesaggi, scene di genere, nature morte, temi letterari e mitologici e sacri, bozzetti, ritratti e autoritratti. Fra gli artisti si segnalano Paolo Veronese, Cristofano Allori, Pietro da Cortona, Salvator Rosa, Alessandro Magnasco e Sebastiano Ricci. I quadri facevano perlopiù parte del patrimonio della famiglia Medici, oggi distribuito nei principali musei di Firenze ma in origine esposto quasi integralmente a Palazzo Pitti. Il percorso espositivo proseguirà fino al prossimo 5 ottobre, andando a far parte della rassegna Le Case della vita, progetto della Fondazione Ivan Bruschi con il quale presentare ogni anno nelle “sale rosse” della Casa Museo alcune collezioni celebri o meno conosciute al grande pubblico ma di grande rilievo. www.fondazioneivanbruschi.it Serena Capponi

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IL NUOVO LIBRO DI LEONARDO ZANELLI

LINEA DI SANGUE IN di Cecilia eonardo Zanelli, già autore de Il romanzo di Gnicche e di libri in vernacolo Falchi come Storia de Rezzo e Arezzo e gli aretini, ha scritto un nuovo romanzo storico dal titolo Linea di sangue in Toscana. Storie di stragi e di Resistenza (Edizioni Helicon), che racconta il terribile periodo vissuto dalla popolazione aretina dall’8 settembre 1943 al 16 luglio 1944. Quest’anno, infatti, ricorre il settantennale dalla liberazione di Arezzo dall’occupante tedesco e il libro di Zanelli mira a ripercorrere l’efferatezza degli eccidi nazisti e la lotta partigiana nel nostro territorio. Alla base del romanzo c’è anche la volontà di non dimenticare questo pezzo importante di storia aretina? «La storia è il motore del progresso e della civiltà – spiega l’autore. – Senza la coscienza dell’appartenenza alla sua storia, l’umanità non potrebbe avere né presente né futuro. All’interno della grande storia c’è la piccola storia, anzi, milioni di piccole storie che non vengono conservate dalla memoria scritta e che poi vanno perdute, piccole storie che avrebbero tutte la dignità e la bellezza di essere raccontate, tramandate. Storie di gente comune, di uomini normali, di famiglie normali». Gente comune che ha vissuto sulla propria pelle mesi terribili… «Né eroi, né martiri, soltanto uomini che hanno gioito e sofferto di quegli avvenimenti epocali. Nel caso specifico – che ci interessa – l’imperativo del non dimenticare ha una valenza ancora più eccezionale, perché la libertà di cui ancora oggi godiamo a piene mani è l’eredità che loro ci hanno lasciato». Un omaggio anche a quei giovani che persero la vita in nome della libertà. «In queste pagine vengono descritti, in modo minuzioso, i giorni della Resistenza ad Arezzo e le stragi compiute dai nazifascisti. Le memorie autobiografiche di quel terribile periodo interagiscono con

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RIPERCORRE LA RESISTENZA AD AREZZO

N TOSCANA protagonisti realmente esistiti e altri immaginati, intrecciandone le vicende con l’inserimento di episodi e circostanze perlopiù realmente avvenuti, ma anche taluni di fantasia». Qualche personaggio più noto presente nel volume? «Nel romanzo emergono figure importanti come Pio Borri, ucciso a Stia l’11 novembre 1943 ad appena venti anni, dopo aver subito torture da parte delle truppe tedesche. Il lucignanese Licio Nencetti, catturato e trucidato a Talla nel 1944, ed Eugenio Calò, che perse la vita nella strage di San Polo del 14 luglio, a soli due giorni dalla liberazione del capoluogo. Quest’ultimo si occupò dell’allestimento di ospedali da campo e contribuì con il servizio di staffetta, tra le formazioni partigiane, a scacciare il nemico nazifascista». www.edizionihelicon.it IL CONSERVATORIO DI OBERLIN SUONA AD AREZZO “Gianni Schicchi” di Puccini nel cortile del Palazzo Comunale

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li studenti del Conservatorio di Oberlin tornano in Toscana per un programma di studi estivo e un ricco calendario di concerti a ingresso gratuito. Il piano di studi è ospitato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena al campus del Pionta. 70 studenti accompagnati da 20 direttori e professori: musicisti e cantanti d’opera (tenori e soprani) che preparano concerti di musica lirica di varie opere, sotto la direzione artistica di Daune Mahy. Dopo le date in piazza San Francesco, Museo di Casa Bruschi e Convitto Santa Caterina, il gruppo si esibirà in omaggio alla tradizione musicale italiana il 26 e 27 giugno, alle ore 21, nel cortile del Palazzo Comunale. Per la regia di Candace Evans sarà proposta una delle opere pucciniane per eccellenza: Gianni Schicchi. Il programma degli eventi in città prevede musica lirica anche il 4 luglio alle 20.30, ad Arezzo Factory, con 4th of July in Arezzo, e il 7 e 8 luglio, nuovamente nel cortile di Palazzo Comunale, con le scene di opere famose: una performance in cui gli studenti più giovani e promettenti rappresenteranno parti di opere con costumi e scenografie. Con queste date Arezzo si conferma ancora una volta un importante luogo per imparare la lingua italiana conoscendo la cultura, l’arte e la musica. Valeria Gudini

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desso è veramente caldo. “Finalmente” dirà qualcuno, “Troppo”, dirà qualcun’altro… però una cosa mette d’accordo tutti: con questo clima ci vogliono cose fresche in tavola! Ringraziando il cielo, con queste temperature l’appetito scende in picchiata ma, mentre per quanto mi riguarda potrei fare la ola da quanto sono contenta, per mio marito e mia figlia mi dispiace… Ecco che allora cerco di stuzzicare la loro curiosità e le loro papille con cosine fresche e appetitose, abbondando con le verdure di stagione – che mai come adesso sono ricche e variegate – e creando un piatto unico che metta d’accordo tutti. Oggi vi propongo una ricetta che ho fatto in questi giorni e che ha riscosso molto successo in tavola: la quinoa, un cereale ancora non troppo in uso nelle nostre tavole ma con proprietà da non sottovalutare.

QUINOA ESTIVA E TRICOLORE INGREDIENTI PER 4 PORZIONI • 300 grammi di quinoa • 1 peperone • 1 porro • 2 zucchine • 2 carote • 1 cucchiaio di aceto di mele • 1 cucchiaino di miele acacia • Olio • Sale • Pepe • Un pizzico di peperoncino PROCEDIMENTO In una pentola capiente versate la quinoa con 1 litro di acqua salata e portate a ebollizione. Fate cuocere per 15 minuti: i chicchi devono rad-

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doppiare di volume. Scolate l’eventuale acqua in eccesso e condite con due cucchiai di olio. Lavate e pulite le verdure e tagliatele a julienne piuttosto sottile. Versate un filo d’olio in una padella dai bordi alti e, quando è caldo, aggiungete le verdure tutte insieme. Coprite e fate stufare per 5 minuti; scoperchiate, aggiustate di sale e pepe e unite il cucchiaio di aceto di mele e il miele. Continuate a cuocere le verdure per 3 o 4 minuti e spengete. Fate raffreddare e unite la quinoa lessata, aggiungendo, se serve, un filo di olio. Mettete in frigo per almeno 1 ora, poi servite in una insalatiera o porzionato con un coppapasta.

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“Buongusto” è il nome del punto vendita in franchising che noi di Forno “La Badia” abbiamo aperto, e speriamo uno dei tanti che apriremo nei prossimi tempi. Una nuova idea, un nuovo modello, soprattutto un contratto sviluppato appositamente da noi, applicabile nel nostro settore, cioè quello delle panetterie e piccoli alimentari. Il 10 luglio abbiamo aperto il primo negozio a marchio Buongusto a Castiglion Fiorentino, lungo la statale. È una tipologia di modello su cui puntiamo molto, ed è un opportunità non soltanto per espanderci ulteriormente, ma anche per chi lo volesse aprire e diventare un nostro affiliato. Con un piccolo investimento (veramente minimo) il nostro affiliato ha la possibilità di aprirsi un negozio, e crearsi un posto di lavoro, supportato in tutto e per tutto dalla nostra esperienza aziendale, e con la possibilità di vendere più di 400 prodotti tra quelli di produzione propria e quelli commercializzati a

marchio nostro. Il franchising in poche parole, non è altro che un’affiliazione commerciale, una formula di collaborazione tra imprenditori per la distribuzione di servizi e beni, indicata per chi vuole avviare una nuova impresa ma non vuole partire da zero, e preferisce affiliare la propria impresa a un marchio già affermato. Il franchising è infatti un accordo di collaborazione che vede da una parte un’azienda con una formula commerciale consolidata (affiliante, o franchisor) e dall’altra una società o una persona fisica (affiliato, o franchisee) che aderisce a questa formula. Tante catene famose hanno sviluppato punti vendita in franchising, sopratutto i fast-food e nel settore dell’abbigliamento. Il

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nostro modello a differenza degli altri è più snello, più funzionale al momento di crisi che stiamo attraversando, e sopratutto andreste a vendere un prodotto di consumo giornaliero, il che significa incassi sicuri. Altro punto di forza di tutto ciò è la nostra forza commerciale, e la visibilità che vi darebbe il nostro marchio. Dal 2006, anno di nascita, siamo già presenti con i nostri prodotti in cinque province tra Toscana ed Emilia Romagna, e siamo in continua crescita, segno questo che i prodotti da noi venduti ritrovano nel consumatore finale un grande riscontro. Per chi volesse saperne di più, ci può contattare direttamente all’email fornolabadia@libero.it.

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GIOVANI E VOLON PER LA SOCIETÀ E l numero dei giovani che fanno volontariato in Italia è in crescita. Uno stimolo importante indiscutibilmente è dato dalla scuola, impegnata da anni nella sensibilizzazione e nella promozione dei valori legati alla solidarietà nei confronti dei giovani. Il luogo “privilegiato” per la formazione della cittadinanza attiva, democratica e partecipativa, favorisce l’incontro tra il mondo del volontariato e i giovani. Secondo i dati del Centro Nazionale per il Volontariato, i volontari in Italia sono più di 800.000 e il 22,1% di loro ha meno di 30 anni. Tra le motiva-

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di zioni principali che spingono Luciana tanti ragazzi e ragazze a parte- Pastorelli cipare alle iniziative di volontariato ci sono: • il bisogno di sentirsi parte di un gruppo e di condividere un’esperienza importante, di cui andare fieri • lo spirito di solidarietà verso gli altri e la gratificazione di sentirsi utili • il desiderio di sentirsi impegnati in progetti nobili • il desiderio di autorealizzazione • la voglia di impiegare il proprio tempo in attività alternative e costruttive. I giovani che scelgono di fare volontariato lo percepiscono come un valore aggiunto alla propria crescita e alla propria vita e come un arricchimento in termini di nuove competenze, capacità relazionali, conoscenze tematiche, spendibili anche sul mercato del lavoro. In un momento di forte crisi, il volontariato si presenta come una risorsa preziosa: oltre a favore la trasmissione di valori fondamentali e offrire un aiuto concreto ai problemi, stimola la crescita di cittadini “migliori”. In una società caratterizzata dall’individualismo “reticolare”, dalle relazioni sociali mediate da internet, in cui il futuro non costituisce più un orizzonte simbolico in grado di assegnare significati durevoli per il presente, c’è chi fronteggia e reagisce all’in-

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NTARIATO: UNA RISORSA PER SE STESSI certezza del futuro cercando di cogliere le opportunità che si propongono di volta in volta nelle esperienze di volontariato. Queste esperienze stimolanti dal punto di vista relazionale, offrono la possibilità di acquisire competenze spendibili anche in altri contesti, potenzialmente utili (capitale sociale). Clarissa Zamponi, aretina, 22 anni: «Ho scelto di fare volontariato perché mi piace aiutare il prossimo e perché mi fa stare bene con me stessa. Sapere che con il mio aiuto faccio felice qualcuno mi fa sentire al settimo cielo. Il volontariato è un’esperienza bellissima, qualunque essa sia: dal pulire le gabbie del canile ad aiutare in una casa di riposo per anziani facendo animazione o semplicemente ascoltando i racconti degli ospiti. Due anni fa ho deciso di fare anche il servizio civile proprio presso la “Casa Pia” dove ancora oggi torno da volontaria, Tutte queste esperienze mi hanno fatto crescere e mi sento di consigliarle agli altri. Inoltre spero che ciò che ho imparato possa aiutarmi nella professione per cui mi sto formando, l’assistenza di base». Un’indagine sul rapporto tra giovani e volontariato promossa dal Cesvot – il Centro di Servizio per il Volontariato della Toscana – nel 2011 che ha coinvolto un campione di 1264 giovani studenti delle scuole superiori toscane ne ha evidenziato le caratteristiche significative: non frequentano volentieri le riunioni ma usano le nuove tecnologie per esprimere le proprie ansie, le proprie aspirazioni, la propria sensibilità politica in senso lato; non hanno timori reverenziali; hanno uno spiccato senso dell’ingiustizia; sono capaci di slanci e di mobilitazioni inattese e di una generosità estrema. I giovani volontari si impegnano continuamente per costruire la propria identità, e qualche certezza in più per il futuro. lu.pastorelli@libero.it

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il sonetto

Giostra un po’ strana questo Saracino. S’aspettavan sconquassi al suo ritorno, ma Veneri fa tre… con il “braccino”! Cicerchia cinque… e non paga scorno. L’èmula Vedovini. Va vicino Re Carlo al pomodoro, ma lì intorno sta in agguato il due. San Lorentino va fuori pista come un perdigiorno, neppure segna: carriera annullata! Basta un quattro a Scortecci, ma fa due. Cherici il quattro l’acchiappa in volata.

chilometro zero

Vannozzi fa un’impresa delle sue: cinque perfetto… ma regge la lancia. Sangiusto ride, gli altri… il mal di pancia!

Oggi siamo nel Cilento e visto il posto in cui ci troviamo mentre stiamo scrivendo, per la precisione, Scario nel comune di San Giovanni a Piro, prenderemo a prestito un detto locale. Cogliamo l’occasione per rimarcare l’importanza degli antichi saperi che arrivano dall’esperienza di vita quotidiana contadina, del procurarsi il cibo e il piacere che diventano cultura. Pur cambiando gli accenti e la pronuncia delle parole, tutte le culture contadine dicono la stessa cosa per invitarci a metter mano alla terra. Come ad esempio questo detto sangiovannese, “chi nu ’nzi face n’uorto è nu puorco. ’Ngapo a l’annu è muorto”. In altre parole chi non si fa l’orto e il maiale, finisce male. Una vera e propria questione di sodi Fabio pravvivenza fisica e culturale. Mugelli

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Ultimi giorni per poter assistere alla mostra “Intorno a Michelangelo: eredità e iconografia di un mito”, al Museo della Fraternita dei Laici, in piazza Vasari. La mostra è incentrata sulla fortuna iconografia michelangiolesca in territorio aretino, non solo in merito al ritratto del Buonarroti, ma anche alle opere scultoree, architettoniche e pittoriche da lui realizzate. Per il tramite di Giorgio Vasari, altro artista conterraneo e sodale amico di Michelangelo Buonarroti, la sua effigie e la sua biografia diventano materia d’ispirazione e modello di studio per tutte le gene- di Francesco Ciabatti razioni future. Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch **** Adam e Eve sono sposati, belli, colti, benestanti, rappresentano l’essere umano nella sua perfezione. Ma nascondono un segreto, che la presenza ingombrante della sorella di Eve rischierà di portare alla luce. La notte, la musica, il viaggio: la nuova pellicola del regista dell’Ohio si finge film di genere ma nasconde una summa di tutta la sua filmografia, in irreale equilibrio tra estetica e critica politico-sociale. Merito dell’insuperabile Tilda Swinton, della splendida colonna sonora minimale composta da Jozef Van Wissem, dell’ambientazione tra la medina di Tangeri e una Detroit svuotata di anima, persone, lavoro, vita. Indie senza risultare stucchevole, un requiem per l’umanità: siamo già culturalmente morti, ma ci trasciniamo stancamente avanti senza accorgercene. Enrico Badii

cinema

di Leonardo Zanelli

l’evento

LA GIOSTRA IN UN SONETTO (giugno 2014)

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