Il Settimanale di Arezzo 195

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ANNO V NUMERO 195 • VENERDÌ 13 GIUGNO 2014 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI MANGIARE SANO + DIVERTIMENTO =

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IN QUESTO NUMERO VITA DELLA CITTÀ 3 Dall’Area Lebole importanti scenari per Arezzo 5 Che aria tira ad Arezzo dopo le recenti elezioni? 6 La necessità di un’alfabetizzazione emotiva

Day 19 Tutto il tennis aretino per la “24 Ore” in ricordo di Carlo Pini 20 Un tris di trofei di pesca firmati Arci Pesca Fisa

AREZZO’N’ROLL 8 Punk Lobotomy, è uscito The Morning After

A REGOLA D’ARTE 21 Anghiari Arte 2014: successo del concorso vinto da Paolo Fedeli e Maurizio Biagini 22 Al via Icastica 2014: Arezzo “riparte” dalla arti e dalla contemporaneità 24 Auto Velox: Luca Pancrazzi espone al Museo dei Mezzi di Comunicazione 25 L’antinaturalismo di Luca De Pasquale in mostra a Loft 52100 25 Il teatro di Castelsecco protagonista a giugno 26 La realtà: un libro che deve ancora essere scritto

LE PELLEGRINE ARTUSI E… 11 …il Tortino dolce al Cocco AREZZO SPORT 13 Lions Hockey, una fucina di talenti 15 A giugno prenderà il via il Fitness Festival in Tour nel cuore di Villa Severi 16 Il judoka Matteo Marconcini a caccia del pass per le Olimpiadi 17 L’Under 19 Solare della Sba trova riscatto in Coppa Toscana 18 Lo squash prende piede ad Arezzo con lo Squash

FACOLTÀ DI…PAROLA 28 Arezzo e l’Università, storia di un rapporto mai scontato

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL ANNO V NUMERO 195 – VENERDÌ 13 GIUGNO 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI EMAIL FRANCESCOCIABATTI.EGV@GMAIL.COM VICEDIRETTORE: MARCO BOTTI, EMAIL MARCO.BOTTI9@GMAIL.COM REDAZIONE: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SADOTTI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL EDIZIONIVASARI@ARUBA.IT PUBBLICITÀ E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, PAOLAPRATO.EGV@GMAIL.COM AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155 STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL INFO@TIPOGRAFIALAZECCA.IT È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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DALL’AREA LEBOLE IMPORTANTI SCENARI PER IL FUTURO DI AREZZO I POPOLARI PER AREZZO PROPONGONO UN PROGETTO COMPLETO E LUNGIMIRANTE CHE RISOLVEREBBE MOLTI PROBLEMI CITTADINI all’Area Lebole possono aprirsi importanti scenari per il futuro di di Marco Cavini Arezzo. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che, discutendo in Consiglio comunale del Piano Complesso d’Intervento, hanno chiesto all’Amministrazione di affrontare la riqualificazione dell’intera zona con un progetto completo e adeguato alle esigenze della città. Le decisioni sull’Area Lebole sono infatti quanto mai strategiche perché, se studiate con lungimiranza, potrebbero risolvere molti problemi della città, permettendo di produrre ricchezza e nuovi posti di lavoro, di affrontare l’emergenza abitativa vissuta da molti aretini e di ristudiare una viabilità alternativa che colleghi la zona industriale, via Fiorentina e Pescaiola. I Popolari per Arezzo sono dunque molto critici nei confronti della scelta dell’Amministrazione di suddividere l’intervento nell’area in tre lotti perché questo comporterebbe l’immediato avvio dei lavori esclusivamente per l’uso commerciale, senza alcun riferimento all’edilizia residenziale e alla riqualificazione della viabilità e della zona circostante. «L’ipotesi avanzata – spiega il consigliere comunale Luigi Scatizzi – è di spostare in quest’area alcuni supermercati e grandi magazzini, con una decisione che asseconda gli interessi dell’imprenditoria ma non della cittadinanza. Oltre al pessimo impatto urbanistico che offriremmo a chi arriva in città, farne un’area esclusivamente commerciale non porterebbe nuova ricchezza o nuovo lavoro perché si tratterebbe di un mero trasferimento di esercizi già presenti in città: occorre dunque studiare una soluzione alternativa capace di creare reddito e di avere ricadute po-

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sitive sull’economia». In questo senso la proposta dei Popolari per Arezzo era stata di coinvolgere il Gruppo Prada per convincerlo a trasferire nell’Area Lebole alcuni insediamenti produttivi finora con sede all’estero, portando così in città circa 1.500 nuovi posti di lavoro. «Un’ipotesi – aggiunge Scatizzi, – che purtroppo il Comune non ha nemmeno considerato». Oltre a costruire sui terreni dell’Area Lebole, l’imprenditoria privata deve essere coinvolta dall’Amministrazione anche nell’affrontare il problema dell’edilizia residenziale e nell’adeguare l’intera viabilità circostante. L’edificabilità della zona può infatti essere inserita in un piano di recupero che consente all’investitore di risparmiare il 50% degli oneri di urbanizzazione, dunque è possibile richiedere che tale risparmio sia utilizzato a favore della cittadinanza. Tali risorse potrebbero essere reinvestite dall’imprenditore per affrontare l’emergenza abitativa vissuta da molti cittadini di Arezzo. L’attuale progetto del Comune prevede un secondo lotto di intervento con 2.700 mq dedicati all’edilizia popolare, ma questi lavori non inizieranno prima di molti anni, dunque i Popolari per Arezzo hanno proposto che, anziché realizzare nuovi edifici, l’Amministrazione utilizzi le risorse private per comprare alcuni appartamenti in città e per assegnarli come abitazioni popolari, fornendo un importante aiuto a tante famiglie in difficoltà. «Il progetto di edilizia popolare presso l’Area Lebole – afferma Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo, – è impraticabile perché richiede tempi lunghissimi: la possibilità di coinvolgere gli imprenditori privati permetterebbe invece di affrontare la crisi con un intervento immediato e in grado di fornire una pronta risposta ai cittadini di Arezzo». Per concludere, al privato deve essere richiesto di intervenire anche sulla viabilità circostante. L’ultima proposta è dunque la realizzazione di un adeguato accesso ad Arezzo, risolvendo il problema del collegamento tra le varie aree cittadine e riuscendo così, dopo tanti anni, a realizzare la rotatoria tra via Fiorentina e viale Amendola. «L’Area Lebole deve essere studiata in tutta la sua complessità – conclude Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo. – Finora l’Amministrazione ha fornito progetti parziali e fumosi, invece occorre affrontare l’area con serietà e lungimiranza per riqualificare l’intera zona e per portare benefici socioeconomici al nostro territorio».

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di Luca Trippi

CHE ARIA TIRA AD AREZZO DOPO LE RECENTI TORNATE ELETTORALI? pira un forte vento di centrosinistra, grazie soprattutto all’“effetto Renzi”, una conferma ulteriore che il territorio della Chimera è una roccaforte per l’attuale Presidente del Consiglio che qui ha sempre ottenuto percentuali bulgare. Le europee ci hanno consegnato un Pd capace di prendere più del triplo dei voti della seconda lista, il Movimento 5 Stelle, che perde in punti percentuali quasi un quarto degli elettori delle politiche 2013 (24,5% alla Camera, 23% al Senato): il dato comunale delle europee 2014 vede il 55,5% dei voti al Pd contro il 17,1% dei grillini; quello provinciale si discosta di poco, 57,3% contro 15,9%. Se Atene piange, Sparta non ride: Forza Italia ad Arezzo si assesta al 13,3% contro il 16,8% nazionale e soprattutto contro il 20,8% delle politiche 2013 (quando però ancora era Pdl). E le amministrative? La valanga Renzi ha travolto generalmente un po’ tutta la provincia di Arezzo, portando al centrosinistra la stragrande maggioranza dei Comuni, fra tante conferme e qualche conquista (fra cui i due nuovi organismi Castelfranco-Pian di Scò e Pratovecchio-Stia). In questo trend abbastanza definito fa notizia il contro-trend di quei Comuni in cui, nonostante il netto successo del Pd alle europee, nelle amministrative hanno vinto invece liste riconducibili all’ala del centrodestra. Rilevanti eccezioni alla regola, casi emblematici del cosiddetto “voto disgiunto”, che impongono una riflessione: clamorosi in questo senso i dati di Bibbiena, Castiglion Fiorentino e Pieve Santo Stefano. Nel Comune che ha confermato Daniele Bernardini, mentre il Pd alle europee riceveva 3.954 voti, solo 1.977 (esattamente la metà!) sono andati al candidato del centrosinistra Paolo Volpi. A Castiglion Fiorentino, invece, dove il centrodestra – pur presentatosi con una lista civica contenente alcune anime trasversali – è tornato al governo dopo 20 anni, il Pd perde sulla scheda comunale il 61% dei voti della scheda europarlamentare, a causa soprattutto del dissesto e delle successive lacerazioni interne al partito. Nella “città del diario” riveste per la sesta volta la fascia tricolore Albano Bragagni, esponente del centrodestra, e qui sono più di 300 gli elettori che hanno votato Renzi ma non l’avversaria di Bragagni, Miriam Pellegrini. E quando parliamo di voto disgiunto non possiamo non citare i 5 Stelle, presenti per la prima volta in modo così massiccio alle amministrative e attesi dopo l’exploit alle politiche: a parte le isole felici del Valdarno (oltre il 14% a Cavriglia e Bucine), i candidati a sindaco grillini hanno racimolato ovunque risultati inferiori al 15,9% delle europee.

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LA NECESSITÀ DI UN’ALFABET

DIVERSAMORE I

l 27 maggio, con un seminario conclusivo, è terminato il ciclo di incontri aventi per tema l’affettività e la disabilità. Nei tre precedenti appuntamenti hanno preso parte al primo incontro le persone affette da disabilità, al secondo le loro famiglie e al terzo gli operatori. Ai tre gruppi sono state poste le stesse domande, ovviamente tutte relative alla disabilità: “Cosa è il sesso?”, “Senti di aver bisogno di sesso, amore, tutti e due?”, “Dove, come, con chi vorresti far sesso?”, per poi confrontare le risposte nell’incontro finale. Innanzitutto la cosa che è risultata più lampante è la pudicizia con cui tali tematiche vengono affrontate; nella nostra società sia l’affettività sia la disabilità sono ritenute un tabù e cosa può succedere accostandole è facile da immaginare. Ma, superato il primo ostacolo e capito che nulla vi è di immorale a sensibilizzare su un argomento di tale importanza, a cascata sono arrivati innumerevoli spunti di riflessione. L’obiettivo di questo ciclo d’incontri non era quello di giungere a una verità incontrovertibile, ma di cercare di capire cosa fare e soprattutto come farlo per essere di aiuto a coloro che del nostro aiuto necessitano. Dal primo incontro (quello con le persone affette da disabilità) è emerso infatti in modo eclatante la loro conoscenza sull’argomento – forse più di quanto tutti noi ci aspetteremmo – e anche la forte esigenza, soprattutto per quanto riguarda la parte maschile, di integrare anche l’aspetto sessuale nella propria vita; dalle loro risposte è evidente però anche il bisogno primario di affetto. Nelle famiglie, invece, non si è riscontrato un univoco punto di vista: alcuni sostengono che la sessualità sia vissuta come un bisogno estremo di affetto e molti familiari si chiedono quanto i propri figli o parenti diversamente abili siano consapevoli di che cosa voglia dire fare sesso; altri riconoscono pulsioni esplicite.

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TIZZAZIONE EMOTIVA

di Chiara Sadotti

Molte famiglie hanno la consapevolezza dell’importanza della sfera sessuale del figlio/a ma non sanno come comportarsi e quello che più volte è stato fatto notare è la mancanza di un aiuto e di un sostegno riguardo a questa tematica. Ci sono poi famiglie che sono consapevoli dei bisogni delle persone diversamente abili e che sostengono che la sessualità sia un loro diritto: la maggior parte di loro si trova concorde nel pensare che i propri cari debbano poter esprimere ed esercitare la propria sessualità e debbano poterlo fare in spazi idonei, protetti e controllati, vivendola liberamente. Dal terzo incontro – quello con gli operatori – è affiorata una maggiore consapevolezza o forse un minor timore di parlare di tali argomenti. È stata espressa chiaramente la necessità di un confronto tra le famiglie ma anche un confronto tra pari: gli operatori devono possedere un’educazione sessuale e affettiva per poter intervenire nel momento in cui questi bisogni vengono espressi e per poterli riconoscere, in quanto una pulsione repressa per un lungo periodo può sfociare anche in aggressività. Vi è quindi, secondo gli operatori, un bisogno di sesso e di amore onnipresente, che però si esprime in maniera sempre diversa e quindi richiede approcci sempre contestualizzati alla situazione: si tende spesso a generalizzare, ma ogni caso è a sé. Inoltre si è parlato anche di una tematica controversa come quella dell’assistente sessuale, sul quale tutti hanno convenuto che si debba definirne meglio il ruolo, portandolo verso un approccio maggiormente psicologico e affettivo anziché fisico. Vorremmo concludere con una risposta – di una profondità disarmante – di un ragazzo diversamente abile: “Il sesso è come due persone che sbocciano”.

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NEWS

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di Lucio Massai

PUNK LOBOTOMY, È USCITO IL NUOVO CD “THE MORNING AFTER”

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Punk Lobotomy sono una giovanissima band di alternative punk aretina composta da Eugenio Gatti, Andrea Fumelli, Alessandro Ricci e Alberto Tirabosco. Suonano insieme da più di quattro anni, vivendo in particolar modo la realtà musicale del centro giovani autogestito Onda D’Urto e il collettivo Ar.Core. di Villa Severi. Il 24 maggio è uscito il vostro ultimo cd. «The Morning After rappresenta quasi un tirare le somme degli ultimi anni passati insieme come band e come amici, perché contiene pezzi molto eterogenei sia come periodi di scrittura sia – in parte – come stile, ma tutti legati da una sorta di crescita e maturazione che crediamo ci sia stata e sia ancora in corso. Proprio all’inizio del 2013 abbiamo iniziato a preparare i primi provini per le registrazioni, senza avere un’idea ben precisa sul da farsi». Di cosa parlate nei vostri pezzi? «I pezzi parlano di cose che ognuno di noi è costretto ad affrontare nella vita di tutti i giorni: la rabbia, il sentirsi traditi, il sentirsi fuori luogo, oppressi. Una disperazione a volte quasi patetica in cui il fallimento sembra spesso inevitabile. La musica in questo gioca un ruolo importante perché riesce a portare qualcosa di bello e appassionante nelle nostre vite e in qualche modo i problemi

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vengono “esorcizzati”. I pezzi sono stati scritti in periodi diversi. I più vecchi, Stabbed from Behind e Morality – che in controtendenza al resto del disco abbiamo rivisitato in chiave acustica – risalgono addirittura a due-tre anni fa, mentre il pezzo più nuovo, The Morning After, è stato scritto all’inizio del 2013. La voglia di fare da noi ci appassiona, più che altro perché siamo testardi e ci piace avere in mano la situazione, e così la scorsa estate siamo finiti a registrarcelo da soli nella casa in campagna del nostro cantante». La vostra è quindi una autoproduzione. «L’autoproduzione in tutti i frangenti – dalla musica alle grafiche – è qualcosa in cui crediamo fortemente, ma non sarebbe stata possibile senza l’aiuto di molte persone tra cui vorremmo anche ricordare il collettivo Onda d’urto del Centro Giovani di Villa Severi che ci ha prestato molte attrezzature e da anni ci permette di continuare a suonare e provare. Il disco è in free download, lo potete scaricare gratis dai link con cui abbiamo tappezzato ogni nostra pagina sul web». Insomma una bella esperienza. «È stata un’esperienza bellissima che ci ha insegnato molte cose, ma ancora più istruttivo è stato l’aiuto che Gianluca Gadda del “Gadda Studio” di Bologna ci ha fornito offrendosi di mixare i pezzi e di mostrarci e insegnarci, passo per passo, quello che faceva. Il più grande regalo che potete farci è ascoltarvelo in casa, sul cellulare, quando siete in treno o quando volete voi. Se poi volete finanziarci economicamente, le copie fisiche sono da poco disponibili e per averle alla modica cifra di 5 euro basta contattarci di persona, siamo quasi tutti gracilini e innocui, o sulla nostra pagina Facebook». Per il futuro? «Ci sono tanti propositi. Vogliamo continuare a lavorare duro e magari fare un po’ di live, anche se di questi tempi non è facile, e suonare, suonare, suonare. Abbiamo già iniziato a lavorare su del materiale nuovo e quando saremo pronti torneremo a registrare, sempre facendo da soli con la passione e l’entusiasmo che cerchiamo, o almeno ci proviamo, di trasmettere». arezzonroll@gmail.com

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INFORMA Caf Acli - Tasi e Imu: c’è tempo fino al 16 giugno per saldare le imposte comunali Si avvicina la scadenza per pagare la Tasi, la nuova imposta sui servizi indivisibili. Ci sarà infatti tempo fino a lunedì 16 giugno per saldare una tassa che, insieme all’Imu e alla Tari (la tassa sui rifiuti), rientra da quest’anno all’interno della Iuc, l’Imposta Unica Comunale. La Tasi è l’imposta che sarà utilizzata dai Comuni per i propri servizi rivolti alla cittadinanza – come la manutenzione delle strade, la sicurezza, il verde e l’illuminazione pubblica – e viene calcolata sulla rendita catastale delle prime case di ogni cittadino. La stessa scadenza vale anche per la prima rata dell’Imu, la vecchia imposta patrimoniale da pagare per le seconde abitazioni, gli immobili di pregio, i negozi e gli altri fabbricati. Con l’avvicinarsi di questa scadenza, si prospetta un periodo particolarmente impegnativo per il Caf Acli di Arezzo, il servizio di assistenza fiscale che resterà a disposizione per fornire tutta la documentazione e le informazioni necessarie per effettuare i pagamenti delle tasse. Patronato Acli - Infortuni sul lavoro e malattie professionali: come agire? Come comportarsi in caso di infortuni e malattie professionali? La risposta arriva dal Patronato Acli, che si sta impegnando in una campagna informativa rispetto ai rischi lavorativi che possono colpire lavoratori dipendenti o autonomi. Gli infortuni e le malattie professionali sono gestiti e indennizzati dall’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), ma in molti casi non è semplice ottenere l’indennizzo per quanto richiesto. Quando ciò si verifica è possibile ricorrere gratuitamente all’assistenza del Patronato Acli che, tramite i propri medici legali, può intervenire in favore dei lavoratori: per ottenere assistenza è sufficiente esporre il proprio caso, presentandosi a uno degli sportelli presenti su tutto il territorio provinciale

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o fissando un appuntamento allo 0575/21.700. Fap Acli – Tra presente e futuro: il congresso provinciale della Fap Acli Tutela, welfare e intergenerazione: sono questi i tre temi che saranno affrontati dalla Fap (Federazione Anziani e Pensionati) delle Acli di Arezzo in occasione del terzo Congresso provinciale, in programma sabato 14 giugno all’Hotel Minerva. L’importante appuntamento, con inizio a partire dalle ore 9.00, coinvolgerà gli oltre 3.000 associati del sindacato, che saranno chiamati a rinnovare il Consiglio direttivo provinciale con l’elezione di undici consiglieri tra cui verrà scelto il nuovo segretario. L’evento sarà aperto dal saluto del presidente delle Acli provinciali Stefano Mannelli e da una relazione in cui Paolo Formelli, segretario della Fap-Acli provinciale dal 2007, presenterà i risultati raggiunti dall’associazione e proporrà una riflessione sui temi della giornata. Particolarmente positivo è il bilancio sociale perché negli ultimi quattro anni la Fap-Acli di Arezzo ha registrato un aumento di associati del 146% che, paragonato alla media del 18% del resto dell’Italia, la pone al primo posto assoluto come crescita in tutto il Paese. L’appuntamento provinciale sarà un’anticipazione del più ampio Congresso regionale, che sarà ospitato sabato 28 giugno dalla stessa città di Arezzo. SEDE PROVINCIALE AREZZO via Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/21.396 arezzo@patronato.acli.it SEDE MERIDIANA via Pizzuto 34 – 0575/18.22.319 arezzomeridiana@patronato.acli.it SEDE ZONALE VALDARNO via Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/91.21.686 valdarno@patronato.acli.it SEDE ZONALE CASENTINO via Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi – 0575/52.00.36 casentino@patronato.acli.it SEDE ZONALE VALTIBERINA via XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/73.46.45 valtiberina@patronato.acli.it

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per dolce? Questa è la domanda ricorrente in casa mia! «Certo – penserete voi, – è cosa nota, il tuo blog è composto all’ottanta per cento da dolci… Cosa vuoi pretendere dai tuoi rampolli?!». A mia discolpa posso addurre diversi elementi. Il primo, il più lampante, è che la bionda mi dà manforte; vorrà dire che anche a casa sua sono golosi o, come dice lei, dei veri licaoni. Il secondo è che in effetti i dolci sono le pietanze che cucino più volentieri e che hanno una miglior riuscita (il primo che lo vedo sillabare “Figuriamoci il resto!” lo faccio secco con un clic). Il terzo è che i miei figli sono davvero dei golosoni impenitenti, non si accontentano dei gelati confezionati o delle pastine, ma vogliono sempre qualcosa di diverso, goloso e fatto dalle sante manine della mamma, fosse solo per farla smettere di “spippolare” con il cellulare. Insomma, se anche voi volete farli felici e non vedete l’ora di tornare a smanettare come adolescenti tardivi, vi consiglio un dolcetto da preparare in soli tre minuti nel microonde; se preferite una versione al cioccolato la ricetta la trovate nel nostro blog.

TORTINO DOLCE AL MICROONDE INGREDIENTI 4 cucchiai colmi di cocco grattugiato 4 cucchiai di zucchero 3 cucchiai di latte 60 grammi di burro fuso 1 uovo 1 pizzico di sale PROCEDIMENTO Mescolate il cocco con lo zucchero e il sale. Unite

il latte, l’uovo e il burro fuso. Lavorate brevemente quel tanto che basta ad amalgamare gli ingredienti. Riempite due contenitori in ceramica: io ho usato delle piccole cocotte ma andranno bene anche delle comuni tazze per il caffelatte o anche dei bicchieri. Riponete nel forno a microonde e cuocete alla massima potenza per 3 minuti. Gustate il tortino caldo o nella tazza oppure rovesciato; si accompagna bene con il cioccolato.

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in copertina

Lions Hockey

Lions Hockey sono proiettati verso il futuro. L’ultima stagione non ha regalato alcun successo (una vera rarità nella storia della società aretina), ma ha aperto scenari importanti per l’intero settore giovanile e per tanti suoi promettenti atleti che, per la prima volta nella loro carriera, hanno potuto assaggiare il palcoscenico del grande hockey nazionale. «Siamo reduci da un’annata che ha alternato luci e ombre – ammette la presidente Paola Salvi. – Abbiamo schierato tre formazioni dall’Under 12 all’Under 16 che, purtroppo, non sono riuscite a raggiungere risultati importanti, ma abbiamo visto sbocciare tanti talenti e, soprattutto, abbiamo formato un gruppo unito e compatto. Siamo sicuri che nella prossima stagione riusciremo a ripartire ancora più forti».

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A casa di Walter Qualità e Prezzo... sono di casa! Questo il luogo ideale anche per “cene sportive”… e Walter ti offre sempre il dolce, oltre alla sua cortesia! aperto dal giovedì alla domenica – gradita la prenotazione 0575 364117 – 335 8384113 Zona Ind. Quarata 258/E1 13 GIUGNO 2014

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Lions Hockey, una fucina di talenti di Marco Cavini

In una stagione senza successi tanti atleti aretini hanno assaggiato il grande hockey nazionale [segue da pag. 13]

Ad aver inciso sui risultati è stato il calo di alcune ragazze che, in piena fase di sviluppo, negli anni passati avevano fatto la differenza ma che negli ultimi mesi non sono riuscite a esprimersi al massimo. Il calo fisico, unito alle tante assenze per malattie, ha comportato un conseguente calo tattico che ha limitato le prestazioni dei Lions. «In questa situazione di difficoltà – continua Salvi, – è stato bravissimo il tecnico Luca Mafucci a tenere unita la squadra e a motivare i nostri ragazzi. Nell’ultima prova stagionale, un bel torneo organizzato a metà maggio a Forlì, è finalmente emerso il nostro reale valore con un bel gioco di squadra, con tanto carattere e con una grande prestazione arricchita da un goal di ottima fattura della rinata Aurora Mafucci». Tra le note più positive della stagione sono da registrare le affermazioni dei due portieri dei Lions, Alice Gialli (2001) e Noemi Sciadini (2000), e gli ottimi inserimenti nell’Under 14 di cinque nuove promesse cresciute nei vivaio: Alice Boncompagni, Leonardo Boncompagni, Christian Cencetti, Lorenzo Marmorini e Annalisa Ricci. Su questi talenti aretini hanno messo gli occhi anche altre società, tra cui la Molinese di Pisa, che da Arezzo ha ricevuto in prestito Giovanni e Lorenzo Borri, Giovanni Micheli, Duccio Prelazzi e Noemi Sciadini per disputare il campionato italiano Under 18 Elite. Le ultime gioie arrivano dal “blocco” rosa della squadra con Gialli, Mafucci, Maura Messeri, Eleonora Refi, Caterina Rossi e Sciadini che sono entrate nell’orbita della Nazionale femminile italiana. In vista dei prossimi mondiali, la federazione ha convocato, accanto alla Nazionale Seniores, le più promettenti atlete italiane con l’obiettivo, dal prossimo anno, di costituire una squadra giovanile. «Vedere queste ragazze in azzurro – aggiunge la presidente, – è stata una delle più grandi emozioni della mia esperienza sportiva. I tecnici hanno fatto i complimenti alle nostre atlete e hanno chiesto loro di continuare ad allenarsi e a impegnarsi perché potrebbero andare a costituire il futuro della Nazionale italiana». Nel corso dell’estate i Lions lavoreranno per raggiungere un nuovo ambizioso obiettivo: la formazione di una squadra Under 18 per partecipare al prossimo campionato nazionale. «Si tratta di una sfida difficile e ambiziosa – conclude Salvi, – da disputare con una squadra giovanissima e formata da tante ragazze, ma vogliamo tentare questo passo consapevoli che un torneo nazionale Under 18 possa rappresentare una sfida stimolante e formativa per tutti i nostri atleti».

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Arezzo, è l’ora di muoversi! A giugno prenderà il via il Fitness Festival in Tour nel cuore di Villa Severi re giorni di puro esercizio fisico, divertimento e discussioni sul tema movimenteranno la nostra città. In vista della prova costume o semplicemente per una maggior cura del proprio corpo, rigorosamente all’aria aperta, non ci sono scuse per mancare all’evento organizzato dalla vulcanica Anna Rivieri, istruttrice di fitness in una delle più prestigiose palestre di Milano: «Il Fitness Festival in Tour durerà dal 27 al 29 giugno. Abbiamo scelto Villa Severi perché ci è sembrata una cornice davvero suggestiva, in cui poter esprimere al meglio la nostra attività». All’evento sarà presente il top dei presenters mondiali del fitness: «Il nostro intento – prosegue la Rivieri, – è quello di creare un’atmosfera di festa. Infatti l’accesso alle pedane in cui si svolgeranno le attività sarà consentito solo agli iscritti (per le iscrizioni consultare la pagina Facebook dedicata all’evento), ma quello al parco sarà gratuito: per questo abbiamo organizzato un gran numero di spettacoli (come le esibizioni di alcune scuole di ballo, nda) e attrattive». Non solo punti bar serali e diurni e stand espositivi, ma anche un punto conferenze nell’anfiteatro all’interno del parco dove poter confrontarsi su molteplici temi sempre legati all’ambito sportivo, nutrizionale o estetico. Verrà allestita anche un’area bambini con tanto di gonfiabili, divertimenti e baby sitting per le mamme e padri più esigenti. Entrando nei particolari dell’evento, «a livello di sport e fitness vi saranno almeno sette pedane esterne e interne che copriranno tutto il range del fitness internazionale grazie all’intervento dei migliori performers e presenters nazionali di sport e fitness». Nella variegata offerta, ai tradizionali step e aerobica si affiancheranno anche discipline particolari,

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ultime nate da una lunga evoluzione di studi sul tema, quali pilates, yoga, bft, hdp, superjump, z-live, ma anche la famosa zumba, hip pop, arti marziali, nordic walking… e altro ancora: il movimento del di Giacomo Belli corpo dalla A alla Z! «Tutto questo – continua la Rivieri, – mira a coinvolgere le persone, a spronarle a venire qui, provare e cercare ciò che più le diverte». L’esercizio fisico non deve essere una tortura: per questo, conclude la Rivieri, «all’interno del corso di formazione di Happy Fitness presenteremo lo Yoga della Risata, tenuto dal famoso psicologo del lavoro Terenzio Trasci». E alla sera, per finire al meglio, ci sarà la degustazione enogastronomica Sapori in Villa in collaborazione con le Strade del Vino Provincia di Arezzo e, in conclusione, un altro tipo di movimento con un dj set con scenografie e spettacoli danzanti. Così la nostra città abbraccia lo sport in una tre giorni davvero indimenticabile.

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Un sogno a cinque cerchi Il judoka Matteo Marconcini a caccia del pass per le Olimpiadi anti allenamenti, passione in quantità abbondante e una dedizione con pochi eguali: sono queste le caratteristiche di Matteo Marconcini, judoka aretino classe 1989 che sta inseguendo la qualificazione alle prossime Olimpiadi, quelle che si svolgeranno a Rio de Janeiro nel 2016. Proprio con lui abbiamo parlato delle sue chance di partecipare all’evento più significativo al mondo. «È da questo inverno, da quando sono partite le qualificazioni, che sto cercando di ottenere il pass olimpico. Partecipare a questa manifestazione credo rappresenti un sogno, non solo per me ma per tutti gli atleti del mondo. Ho questa possibilità e ho lavorato tanto e duramente per ottenerla, adesso devo cercare di concretizzare questi sforzi». Marconcini in questo momento sta effettuando degli allenamenti per preparasi al meglio per i Campionati Mondiali che si terranno a fine agosto, e nel frattempo gareggia nelle tappe della Coppa del Mondo. «Da sei anni sono entrato nel corpo dei Carabinieri e da cinque – afferma il venticinquenne aretino – sono nell’orbita della Nazionale: fin da subito l’ambizione più grossa è stata migliorarmi sempre per poter competere con i più forti e arrivare a disputare una Olimpiade. Questo significa grandi sacrifici e tanto e duro lavoro, anche se gareggiare per l’Italia all’estero ed essere un rappresentante del nostro Paese è sempre un onore. Per questo dico che una

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di Alessio competizione Segantini come quella che si svolgerà a Rio nel 2016 è il massimo per un atleta». L’obiettivo, quindi, per questi due anni, è fissato, e tutto ciò che verrà in più sarà tutto di guadagnato per Marconcini, che per concludere dichiara: «Io e lo staff tecnico della Nazionale ci metteremo il massimo dell’impegno per riuscire a volare a Rio: l’appuntamento a cinque cerchi sembra lontano, ed effettivamente non è dietro l’angolo, ma la qualificazione spero che arrivi presto, in modo da poter lavorare con più serenità per poter curare tutti i dettagli del caso».

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L’Under 19 Solare della Sba trova riscatto in Coppa Toscana n bel quarto posto in Coppa Toscana chiude la stagione dell’Under 19 Elite Solare della Scuola Basket Arezzo. Dopo una prima parte di annata in chiaroscuro terminata con il settimo posto in campionato, i ragazzi allenati da Massimo Bini hanno mostrato il loro orgoglio e il loro valore disputando un’ottima seconda fase di stagione conclusasi alle final-four di coppa. Le prime partite del trofeo hanno visto la Sba ottenere tante belle vittorie contro avversarie quotate come Venturina e Cecina, chiudendo il girone al secondo posto e guadagnando l’accesso tra le migliori quattro della Toscana. Nella semifinale i ragazzi dell’Under 19 Solare si sono trovati opposti alla Fides Montevarchi, futura vincitrice della coppa, e hanno dato vita a un derby emozionante ed equilibrato che si è concluso solo ai supplementari con la vittoria dei valdarnesi per 76 a 69. Questa partita ha lasciato alla Sba un po’ di amarezza perché, a un secondo dal termine dell’incontro e con il punteggio in parità, gli aretini hanno ottenuto due tiri liberi e, realizzandone almeno uno, avrebbero centrato la vittoria: il doppio errore ha tenuto aperta la gara e ha anticipato la beffa finale. Stanca e demotivata, nella finale per il terzo posto la squadra di Bini ha ceduto anche alla Legnaia Firenze e ha così chiuso come quarta il proprio cammino in coppa. «Al di là del risultato – afferma coach Bini, – possiamo tracciare un bilancio positivo di questa annata perché i miei ragazzi hanno dimostrato un’importante crescita tecnica e mentale, riuscendo a tenere testa alla vincitrice della coppa e attirando le attenzioni di squadre di categorie superiori». Dopo le final-four, infatti, la Sba ha ricevuto richieste per alcuni suoi giocatori del 1995 che, terminato in questa stagione il loro percorso nelle categorie giovanili, sono pronti a spiccare il volo verso le prime squadre. Alcuni saranno inseriti nella formazione di Serie D della Sba (dove già hanno giocato in questa stagione), mentre per altri potrebbero prospettarsi palcoscenici anche al di fuori di Arezzo. «Questo interesse verso i nostri giocatori – continua Bini, – è il miglior riconoscimento della bontà del lavoro di un allenatore e di una società. Un settore giovanile deve formare i futuri atleti e prepararli a giocare tra i “grandi”, dunque per tutta la Sba è motivo di grande orgoglio il fatto che molti dei nostri ragazzi, al termine delle categorie giovanili, possano subito godere dell’opportunità di disputare campionati senior di livello».

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Lo squash prende piede ad Arezzo con lo Squash Day o squash sta prendendo piede ad Arezzo. Divertente, tonificante e antistress, questo sport tipicamente anglosassone è praticato da un numero sempre maggiore di aretini che si sfidano nei due campi cittadini presenti all’interno del Palazzetto del Nuoto. Questo aumento di giocatori ha spinto la Sport3, la società che gestisce lo squash presso il Centro Sport Chimera, a promuovere la disciplina con l’obiettivo di raggiungere un ulteriore sviluppo e di creare un vero e proprio movimento sportivo. In quest’ottica sono stati organizzati degli Squash Day in cui sarà possibile provare gratuitamente lo sport, muovendo i primi passi insieme a un istruttore o giocando contro gli altri giocatori presenti. Il primo appuntamento si è svolto a metà maggio e ha visto arrivare ad Arezzo appassionati da tutta la Toscana, mentre il secondo è in programma nella giornata di sabato 14 giugno. In questa occasione saranno organizzati tornei dimostrativi e altre prove che coinvolgeranno il pubblico con l’obiettivo di farlo appassionare allo squash e, prima ancora, di far conoscere la possibilità di praticarlo anche ad Arezzo. Allo Squash Day potrà partecipare l’intera cittadinanza, con il Centro Sport Chimera che assicurerà uno sconto del 50% sui futuri abbonamenti e che fornirà tutto l’occorrente per giocare: palline, racchette e scarpette. «Ci stiamo impegnando per divulgare questa disciplina – commenta Marco Magara del Centro Sport Chimera. – Siamo entusiasti dell’alto numero di aretini che ogni giorno giocano nei nostri campi, ma abbiamo deciso di organizzare lo Squash Day per permettere a questo sport di mettere definitivamente piede in città. Intenso, esplosivo e veloce, lo squash è uno sport semplice ma allo stesso tempo molto faticoso perché sollecita tutte le articolazioni e i muscoli, permettendo così di muoversi, mantenere la forma, divertirsi e scaricare lo stress». Queste caratteristiche sono garantite dall’ambiente chiuso e da una pallina che, colpo dopo colpo, si scalda facendo aumentare la velocità dell’azione. E garantendo sempre più spettacolarità e divertimento. Per prenotare il campo o per ricevere ulteriori informazioni è possibile recarsi al Palazzetto del Nuoto (in viale Gramsci 7), scrivere una mail a info@centrosportchimera.com, chiamare lo 0575/35.33.15 o mandare un sms a Magara al 347/42.49.641.

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Tutto il tennis aretino per la “24 Ore” in ricordo di Carlo Pini utto il tennis aretino si è unito in vista della seconda edizione della “24 Ore” di tennis in ricordo di Carlo Pini. C.T. Giotto, C.T. Arezzo e Junior Tennis hanno infatti deciso di dar seguito a una manifestazione che nel 2013 ha riscosso l’entusiasmo e la partecipazione di decine di tennisti, dunque si sono già attivati per organizzare un nuovo grande evento in programma a cavallo tra venerdì 25 e sabato 26 luglio. I campi del Giotto ospiteranno una maxipartita in cui i tennisti e gli appassionati dei tre circoli, divisi in due squadre, si sfideranno ininterrottamente nel corso di 24 ore dalle 19 del venerdì alle 19 del sabato, giocandosi punto su punto la vittoria del torneo. A scandire il cambio dei giocatori sarà il suono di una sirena, con il circolo ospitante che offrirà la colazione a tutti i coraggiosi tennisti che realizzeranno l’impresa di giocare da mezzanotte alle 6 di mattina. Per decretare l’inizio ufficiale del torneo sarà presente una chiarina della Giostra del Saracino, mentre al termine dei giochi tutti i partecipanti indosseranno la maglia ufficiale della “24 Ore” per la foto di gruppo e per le premiazioni da parte di Luisa Pini, moglie dell’indimenticato Carlo. Questa bella giornata di sport avrà anche un fine benefico perché l’intero ricavato, derivato dalle quote di iscrizione e dalle libere offerte raccolte nel corso della gara, sarà devoluto all’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie) Fedelux onlus: l’obiettivo è di superare la soglia dei 1000 euro sfiorata nel 2013. L’assegno sarà consegnato all’AilFedelux dalle mani della stessa Luisa Pini in occasione della cena di gala del sabato sera. «Sarà un evento all’insegna dello sport, dell’amicizia e della beneficenza – spiegano dai tre circoli cittadini, – il tutto con un costante pensiero rivolto all’amico Carlo Pini, il cui ricordo è inciso nella storia del tennis aretino. La “24 Ore” rappresenterà un modo simpatico per onorarne la memoria e per creare momenti di aggregazione tra tennisti di circoli diversi: Carlo sarebbe stato orgoglioso di questa unione». La “24 Ore” sarà arricchita da due eventi paralleli: un’inedita “12 Ore Under 14” dalle 7 alle 19 del sabato rivolta ai ragazzi dei settori giovanili e un torneo di burraco aperto a tutti gli appassionati. All’evento sono invitati anche atleti non tesserati per i tre circoli ma intenzionati a giocare in memoria di Carlo Pini, che potranno iscriversi recandosi presso le segreterie delle società tennistiche cittadine.

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Un tris di trofei di pesca firmati Arci Pesca Fisa

a stagione di pesca è entrata nel vivo. Nei giorni scorsi, un centinaio di di Marco Cavini pescasportivi di tutta la provincia di Arezzo ha debuttato in tre importanti campionati che, organizzati dall’Arci Pesca Fisa, metteranno in palio i titoli provinciali di pesca alla carpa. La grande novità stagionale è rappresentata dalla prima edizione in assoluto del torneo Feeder, una tecnica di derivazione anglosassone in forte diffusione in Italia che ha rappresentato per molti pescatori un’occasione per iniziare o per riprendere l’attività agonistica. Il Feeder, un evento caratterizzato dall’utilizzo di pasturatori a fondo, ha ufficialmente debuttato lo scorso 18 maggio sul campo di gara dell’Arno di Laterina. Martedì 27 maggio il lago Scacciapensieri di Indicatore (Arezzo) ha invece ospitato la serata inaugurale del Trofeo Carpa-Lago in notturna a coppie, una gara sviluppata su sei tappe e promossa in collaborazione con Eschilo Pesca Market. Il campionato, un’assoluta novità per il territorio aretino, ha riscosso l’entusiasmo di un gran numero di pescatori che hanno colto l’occasione di sfidarsi in una serie di inedite e appassionanti gare in notturna. Al termine del campionato, le migliori coppie guadagneranno la possibilità di sfidare i più forti pescatori delle altre province in una gara che assegnerà una sorta di titolo toscano. «Sempre più pescatori stanno scoprendo il fascino della pesca in notturna – commenta Alfredo Rondoni, presidente dell’Arci Pesca Fisa di Arezzo. – Abbiamo deciso di organizzare questo torneo alla luce dall’aumento di appassionati che hanno iniziato a sfidarsi nelle ore buie presso i carpodromi del nostro territorio: a tutti loro offriremo la possibilità di contendersi un ambito titolo provinciale». Il terzo e ultimo campionato che sta impegnando i pescatori aretini è il Trofeo Carpa-Lago 2014, un evento che ha preso il via sabato 31 maggio presso il lago Oasi del Pescatore di Alberoro. Il torneo si svolge a roubaisienne e a canne fisse, due tra le tecniche di pesca più note e praticate, e si svilupperà attraverso quattro tappe che permetteranno di stilare una classifica con i migliori pescatori della provincia. «L’Arci Pesca Fisa è orgogliosa di promuovere questi tre campionati – aggiunge Rondoni. – Le iscrizioni a questi trofei sono andate ben oltre ogni aspettativa con l’adesione di decine di pescasportivi, dunque siamo sicuri di poter assicurare un tris di manifestazioni combattute e di altissima qualità».

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AREZZO

BELLE ARTI

prodotti per artisti eventi d’arte tel. 0575/294110 www.mastroartista.it

o scorso weekend, nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 giugno, si è svolta Artigianato e Restauro nel Borgo, manifestazione volta a promuovere l’artigianato artistico, il restauro e l’arte contemporanea nel territorio, dando al contempo visibilità ad Anghiari e alle sue eccellenze, anche in chiave turistica. All’interno della kermesse si inseriva la prima edizione di Anghiari Arte: un concorso nazionale di pittura per quadri da studio e opere realizzate in estemporanea.

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ANGHIARI ARTE 2014 SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO VINTO DA PAOLO di Chiara FEDELI E MAURIZIO BIAGINI Marcelli Come da regolamento, hanno partecipato pittori di qualsiasi nazionalità, senza limite di età e con una sola opera “da studio”, a soggetto libero, da esporre nella galleria di via Garibaldi 10. Per quanto riguarda la sezione “opere realizzate in estemporanea” ogni artista ha trovato lungo le strade, i vicoli e negli angoli più suggestivi del borgo valtiberino la collocazione più congeniale per produrre ed esporre direttamente in loco i propri quadri, omaggio agli scorci più belli di Anghiari. Le tele sono state vagliate da una giuria specializzata, composta da Marco Conti (maestro orafo), Edi Magi (presidente provinciale Cna Unione Artistico e Tradizionale), Alessandro Marrone (maestro d’arte), Paola Manneschi (presidente Chimera Arte Arezzo) e Pasquale Marzelli (vicepresidente Chimera Arte Arezzo). I vincitori sono stati decretati in piazza Mameli nella serata di domenica 8 giugno. Per la sezione “opere da studio” si è aggiudicato il primo premio il fiorentino Paolo Fedeli. Al secondo posto l’aretina Laura Serafini. Terza la rodigina Daniela Santambrogio. Nella sezione “opere da estemporanea” il livornese Maurizio Biagini si è imposto sul frusinate Francesco Costanzo e sull’americana, ma aretina d’adozione, June Carey. L’iniziativa ha richiamato in Valtiberina tanto pubblico, che 13 GIUGNO 2014

ha potuto ammirare l’eccellenza dell’artigianato, del restauro e dell’arte in un luogo incantevole. Realizzata da Cna Arezzo in collaborazione con l’associazione Chimera Arte Arezzo, la manifestazione vantava il contributo della Camera di Commercio di Arezzo e i patrocini del Comune di Anghiari, dell’associazione Pro Anghiari e del Liceo Artistico Coreutico Scientifico Internazionale di Arezzo, sede di Anghiari.

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AL VIA ICASTICA 2014 AREZZO “RIPARTE” DALLA ARTI E DALLA CONTEMPORANEITÀ

di Marco Botti

al 14 giugno al 31 ottobre torna per la sua seconda edizione Icastica, evento diretto da Fabio Migliorati che tratta l’estetica internazionale attraverso le arti, lo spettacolo e le giornate di studio. La parola chiave del 2014 è Restart, intesa come rinascita, opportunità di ripartenza da una crisi che dunque assume una accezione positiva. Icastica è “arte di rappresentare la realtà” in una maniera efficace, incisiva e adattabile, che possa servire a demusealizzare le opere ma anche a dare impulso a turismo ed economia. Per oltre quattro mesi, infatti, la città ospiterà artisti internazionali, spettacoli di teatro, danza e musica, concorsi, giornate di studio e incontri con personaggi della cultura italiana. Circa quaranta sedi, tra musei, palazzi, chiese, piazze e vie, per un totale di quattro chilometri all’insegna del dialogo tra arte contemporanea e fasti del passato. Gli aretini e i visitatori potranno così andare alla riscoperta del ricco patrimonio cittadino e allo stesso tempo venire stimolati dalle installazioni e dalle opere di artisti noti a livello mondiale o emergenti, come nel caso del trio Carrai-Mauceri-Trucchi e la loro Promenade lungo viale Piero della Francesca. Il controverso Damien Hirst, che da settimane sta facendo versare lacrime agli animalisti e fiumi di inchiostro ai giornali, Michelangelo Pistoletto, uno dei padri dell’Arte Povera, Antony Gormley, stella della New British Sculpture, e il messicano Javier Marin, con il suo manierismo del nuovo millennio, sono solo alcuni dei protagonisti di Icastica 2014, un contenitore che non si pone limiti di capienza. Sempre tenendo a mente il concetto di ripartenza, sarà dato spazio all’archeologia, con le mummie egizie, i reperti etruschi di Volterra, i calchi umani di Ercolano e i reperti della Firenze alluvionata del 1966. La musica vedrà la presenza dell’eclettica Orchestra Operaia, ma non mancherà la polifonia, grazie alla collaborazione della Fondazione “Guido d’Arezzo”. Le sezioni teatro e danza, a cura di Andrea Biagiotti in cooperazione con Fondazione Toscana Spettacolo e Teatro Franco Parenti di Milano, porteranno all’Anfiteatro romano la compagnia di danza Aterballetto (29 luglio) e gli imperdibili appuntamenti con Emanuele Severino (15 luglio), Philippe e Christophe Daverio (24 luglio) e Dario Fo (5 agosto). In partnership con l’Ordine Architetti PPC

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Provincia di Arezzo, la parte legata al design sarà invece connotata da Armchair restart, un concorso per Under 35 inerente la riprogettazione della Proust di Alessandro Mendini, la poltrona con tessuto multicolor del 1978, divenuta un simbolo italiano nel mondo. Un concorso anche per la sezione poesia, curato da La Feltrinelli Point di Arezzo, destinato a poeti italiani affermati, mentre la Biblioteca “Città di Arezzo” ospiterà, come lo scorso anno, gli “open talks” Déjeuners sur l’herbe: figure dell’estetica, delle scienze e della letteratura presenteranno le loro riflessioni sul tema di quest’anno. E che “ripartenza” sia! www.icastica.it

WITHIN / WITHOUT Le visioni di Walter Erra Hubert a Via Cavour 85

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n concomitanza con Icastica 2014, lo spazio di Via Cavour 85, ad Arezzo, ospita la personale di pittura del noto artista americano Walter Erra Hubert dal titolo within / without. La personale presenta le visioni astratte del fondatore di Silver Birches di Pasadena (California), che da oltre quarant’anni lavora su progetti artistici per clienti prestigiosi in tutto il mondo. L’esposizione, a cura del critico Michele Loffredo e della direttrice artistica di Via Cavour 85 Danielle Villicana D’Annibale, sarà inaugurata sabato 14 giugno, alle ore 18, e proseguirà fino a sabato 12 luglio con il seguente orario: dal martedì al sabato dalle 16 alle 20; sabato 5 luglio e domenica 6 luglio dalle 11 alle 20. Al vernissage seguirà un concerto lirico dal titolo Attraverso il mare presso il Circolo Artistico di Arezzo, in Corso Italia 108. Alle 21.30 si esibiranno la soprano Elisabetta Materazzi e il tenore Mark Saltzman, accompagnati dal pianista Niccolò Nardoianni. L’ingresso al concerto è libero e gratuito. www.villicanadannibale.com Valeria Gudini

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IL FIORENTINO LUCA PANCRAZZI ESPONE AL MUSEO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE

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di Valentina Paggini

ell’idea quella di far organizzare una mostra agli studenti del corso magistrale di Storia dell’Arte Contemporanea del Dipartimento aretino, in una sorta di cantiere-laboratorio. Quale miglior modo per prepararsi all’esame finale? Il progetto espositivo Auto Velox di Luca Pancrazzi, che ha inaugurato domenica 8 giugno al Museo dei Mezzi di Comunicazione di via Ricasoli, è proprio il frutto dello studio e dell’arte condivisi. Il noto artista figlinese, che basa la sua ricerca sull’analisi del medium artistico, è stato sollecitato dalle caratteristiche del museo nell’impostazione della sua mostra: un percorso legato alla trasmissione del messaggio audio-visivo che si sviluppa attraverso tre momenti fondanti in cui il sonoro, la temporalità delle immagini e la visione di micro-video portano lo spettatore a perdersi e ritrovarsi subito dopo nello scorrere del tempo. L’idea di un collage di immagini e video appositamente ideati per l’occasione nasce dalla curatrice Michela Eremita e dai suoi studenti: Valentina Casi, Paola D’Agostino, Camilla Giantomasso, Valentina Gnassi, Alice Merighi, Gabriele Nencioli, Daniele Salvi, Francesca Testi, Ida Trovarelli, Paolo Utili e Lucia Vagheggi. La mostra rimarrà aperta fino al 26 luglio, il martedì, il giovedì, il sabato e la prima domenica del mese dalle 9.30 alle 17.30. www.museocomunicazione.it

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SPLEEN. MELANCONIA L’antinaturalismo di Luca De Pasquale in mostra a Loft 52100

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pleen. Melanconia è la mostra fotografica di Luca De Pasquale, curata da Tiziana Tommei, ospitata dal 31 maggio al 30 giugno negli ambienti di Loft 52100 2nd life object di via Cesalpino 19, ad Arezzo. Il Concept & design store, nato da un’idea di Sara Mafucci e Serena Capponi, oltre a essere un negozio di mobili e complementi d’arredo si propone anche come spazio espositivo per giovani designers e artisti. Un posto giusto anche per il valdostano Luca De Pasquale, classe 1983, grafico e fotografo con una grande passione per la tipografia, l’editoria artigianale e la foto analogica, che ripropone come prodotti unici e inimitabili all’interno del laboratorio Luciferi Visionibus, aperto nel 2013 ad Arezzo assieme a Enrico Fico. Incline a osservare con occhio interiore e a rendere introspettiva una visione desunta dalla realtà oggettiva, l’autore trasporta tutto in un linguaggio antinaturalistico: i soggetti perdono ogni connotato umano per trasformarsi in animazioni oniriche, figure più “fantasmiche” che fiabesche, cartoon inanimati, manichini senza tempo e storia, spazi e natura privati di ogni relazione fenomenica. Il filo rosso che unisce le immagini può essere definito come un sentimento sofferto d’inappartenenza a ciò che è “fuori”. Cecilia Falchi

IL TEATRO DI CASTELSECCO PROTAGONISTA A GIUGNO Due spettacoli tra filosofia e musica per valorizzare il sito etrusco Associazione Castelsecco nel mese di giugno propone due eventi all’interno del parco archeologico di San Cornelio. Per due lunedì di fila, alle ore 21, il teatro etrusco si anima di voci e suoni, grazie alla sede aretina dell’Università degli studi di Siena, l’Orchestra Giovanile di Arezzo, la collaborazione della Sezione soci di Unicoop Firenze e il patrocinio del Comune di Arezzo, con gli spettacoli curati da Simone Zacchini sotto il profilo storico culturale, da Roberto Pasquini sotto quello musicale e affidati alla voce narrante di Valeria Gudini. Si parte il 16 giugno con I confini dell’anima: basato sul valore della musica in ambito filosofico, lo spettacolo propone possibili interconnessioni fra cultura greca e musica sette-ottocentesca. Da Platone ed Eraclito a Vivaldi e Debussy, interpretati da formazioni cameristiche e orchestrali. Il 23 giugno andrà invece in scena Pensieri sulla libertà, progetti per la pace, uno spettacolo che avrà per protagoniste tematiche affrontate nei secoli da personaggi come William Penn, Jean-Jacques Rousseau, John Stuart Mill ed Eric Fromm. Anche in questa occasione l’Orchestra Giovanile di Arezzo accompagnerà la voce narrante di Simone Zacchini e quella recitante di Valeria Gudini. Enrico Badii enrico.badii@gmail.com

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LA REALTÀ: UN LIB ANCORA ESSERE SC olitamente sono gli adulti a raccontare il disagio degli adolescenti, un disagio da cui emergono fragilità, carenza di relazioni affettive, una diffusa condizione di solitudine. La vita emotiva degli adolescenti viene descritta come un percorso di esperienze esistenziali che richiedono di acquisire competenze emotive, indi-

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spensabili per compiere scelte, per cogliere, valutare e gestire le emozioni proprie e riconoscere le emozioni di chi ci circonda. La realtà multiforme, variegata, non aiuta a cogliere la complessità della vita emotiva. La realtà contraddittoria rende difficile cercare il significato autentico dei sentimenti di ragazzi e ragazze rappresentati dai media sempre spavaldi, sorridenti, belli, quando spesso insicurezza, infelicità, inquietudine insidiano invece la loro esistenza. Nel libro Ti dirò una bugia, prometti che mi crederai (Montedit 2014) il giovane autore aretino diciannovenne, Elvis Arustei Joan, attraverso la storia del protagonista, l’adolescente Marcus, presenta un’immagine della vita emotiva dei giovani d’oggi con le connotazioni di incertezza del tempo presente, del rischio e dell’insicurezza che la caratterizza. Nel romanzo viene evidenziata la condizione esistenziale comune e condivisa nell’età postmoderna, quella di perdere il controllo sulle proprie vite. Nello stesso tempo il rapporto di dialogo e complicità tra il protagonista del romanzo e la nonna materna, sgombra il campo dallo stereotipo, alimentato dall’immaginario collettivo, della contrapposizione tra la giovinezza come “età della passione”, anche delle “passioni tristi”, e l’età adulta come “età della ragione”. A ogni età è necessario imparare a sentirsi, cioè conoscere, accettare, ascoltare, esprimere il proprio

Osteria dé Cenci

Cucina tipica toscana via dé Cenci 11, Arezzo tel. 0575 24572 osteriadecenci@gmail.com 26

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BRO CHE DEVE CRITTO io interiore per sentire gli altri, coloro che ci stanno accanto, che amiamo. Cosa rappresenta la scrittura per un ragazzo della tua età? «Scrivere mi piace molto: ho sempre scritto, sin da piccolo, quando si trattava solamente di scarabocchiare qualche foglio oppure di provare se la penna funzionava. Crescendo ho scoperto come questo modo di esprimersi rappresenti per me un luogo dove rifugiarmi dal mondo esterno, entrare in contatto con me stesso, con la mia vera natura, per esprimere sentimenti ed emozioni». Quando hai deciso di scrivere il tuo primo libro? «L’idea di scrivere un libro è nata per scommessa: una ragazza che frequentavo, leggendo alcune pagine che avevo scritto, trovandole molto belle, mi chiese perché non avessi mai pensato di scrivere un libro. Inizialmente l’idea mi attraeva e allo stesso tempo mi spaventava; passare dallo scrivere qualche pensiero a una storia intera era qualcosa di troppo grande, pensavo. Poi, trascorrendo diverse ore a scrivere, mi sono accorto che quello era ed è il mio mondo. Oggi, come nel passato d’altronde, la scrittura, come qualsiasi forma d’arte rappresenta il contatto intimo con noi stessi, dove è impossibile mentire». Quale definizione della realtà darebbe Elvis – Marcus? «La realtà è come un libro che deve ancora essere

di Luciana Pastorelli

scritto, in cui le parole vengono sostituite dalle azioni e dalle scelte. Il mondo che mi circonda è il luogo da dove parte dell’ispirazione proviene: è un mondo strano a volte, ma ci vivo dentro. Nel mio futuro vedo me stesso e la scrittura come parte integrante della mia vita. Questo, come tante altre mie passioni, è un modo per dare un senso alla mia vita. La memoria a volte non basta. Verba volant, scripta manent». lu.pastorelli@libero.it

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AREZZO E L’UN DI UN RAPPOR rezzo e l’Università, da sempre un rapporto complesso, due storie a volte parallele a volte troppo distanti e divergenti. Un’istituzione accademica forse mai del tutto apprezzata e valorizzata dalla città, sicuramente un rapporto fatto di alti e bassi. La svolta è stata certamente quella, nel 1997, di trasferire l’allora Facoltà di Magistero di Villa Godiola dentro la città. Da quel momento Arezzo ha accolto fisicamente l’Università di Siena al proprio interno, nel colle del Pionta, punto tra l’altro strategico perché a 2 minuti dalla stazione e a 5 minuti dal centro storico. Negli ultimi anni Arezzo e l’Università hanno più volte provato a incontrarsi con iniziative e progetti che molto spesso sono partiti dal viale del Pionta e poche volte dalla città. Eppure le occasioni per far conoscere la realtà universitaria e metterla in mostra davanti agli aretini non sono certo mancate. Negli ultimi anni molti eventi si sono svolti all’interno del Campus del Pionta, la maggior parte dei quali aperti alla cittadinanza. In alcuni casi le iniziative si sono svolte anche nel centro città, come per esempio le lezioni nelle piazze ai tempi della scoperta del buco finanziario dell’ateneo senese e della mobilitazione, da parte dell’ex Facoltà di Lettere, per far conoscere la propria situazione anche alle istituzioni locali. Altro evento importante fu Shine!, ovvero la notte dei ricercatori, che vide diverse istituzioni ed enti aretini, come Comune, Biblioteca Città di Arezzo, Liceo Classico Musicale, fianco a fianco nell’organizzazione di una serie di eventi e iniziative culturali come mostre, conferenze e concerti. Un rapporto con il territorio che in questi ultimi giorni si è rianimato con alcune piccole iniziative volte soprattutto a dare ulteriore visibilità alla realtà universitaria aretina. La prima è stata realizzata in occasione dell’ultima Fiera Antiquaria, allestendo lo scorso 1° giugno uno stand informativo sotto le Logge del Vasari

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DOVE TROVARE (GRATIS!) “IL SETTIMANALE” EDICOLA “KENNEDY” (VIA KENNEDY 1) EDICOLA DELL’OSPEDALE (VIA NENNI) EDICOLA SCOSCINI (VIA ALFIERI) “TIRAMOLLA” (VIA ROMANA 98/A) EDICOLA “ FAGIOLI” (BELVEDERE) EDICOLA “PANCI” (PIAZZA SAIONE) EDICOLA “CAMPO DI MARTE” (VIA VITTORIO VENETO) LIBRERIA “EDISON” (PIAZZA RISORGIMENTO 31) EDICOLA “SCARTONI” (P.ZZA SAN JACOPO) LIBRERIA “MONDADORI” (VIA ROMA) LIBRERIA UNIVERSITARIA “LEGGERE” (VIA CITTADINI)

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NIVERSITÀ, STORIA RTO MAI SCONTATO di Luca in Piazza Grande. I docenti Piervenanzi del Dipartimento aretino dell’Università di Siena si sono infatti resi disponibili per incontrare studenti e genitori, consigliandoli e dando informazioni riguardo ai percorsi di studio e ai servizi universitari presenti sia nel Campus del Pionta sia nella città del Palio, distribuendo guide e altro materiale promozionale. Il secondo evento degno di nota si è svolto invece il 5 giugno al Campus del Pionta. Si è trattato di uno spettacolo teatrale sulla città di Arezzo realizzato dagli studenti universitari iscritti al corso di Laurea magistrale in Discipline letterarie, artistiche e dello spettacolo. Istantanee teatrali, questo il titolo dello spettacolo, si è ispirato a fatti riportati dalla stampa locale ed è stato realizzato, oltre che dagli studenti, anche dal drammaturgo Stefano Massini, docente del Dipartimento aretino. Se la strada per rendere il Campus del Pionta un centro vivo e dinamico della città e al servizio stesso di Arezzo sembra più o meno essere quella giusta, c’è però da sottolineare che tanto può essere ancora fatto. La sinergia che tante volte si è sviluppata tra Università e istituzioni aretine potrebbe essere rinforzata e rilanciata maggiormente anche grazie agli eventi estivi, basti pensare a Icastica, alla Giostra del Saracino o al Polifonico. Impiegare studenti e docenti per eventi collaterali o approfondimenti circa le manifestazioni ospitate in città potrebbe essere un ulteriore e importante passo avanti nel rapporto tra Arezzo e la sua realtà universitaria. Un rapporto che, tra l’altro, sembra di nuovo incerto dal punto di vista dell’offerta didattica. Le notizie circa i possibili trasferimenti di alcune lezioni delle lauree nelle professioni sanitarie dal Campus del Pionta alla sede senese non sono certo rassicuranti. Ma di questo avremo modo di parlare nei prossimi numeri.

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di Leonardo Zanelli

il sonetto

Le polemiche unn’èreno bastate pi’ stracci tesi, ch’ora, più billìna, Macrì ci’ha ’n’antra de le su’ trovate: una pèchera missa ’n formalina!». «E alòra?». «Alòra se son scatenati l’animalisti. Se sono sdegnati perché un s’amazza “ad arte” l’annemàli:

chilometro zero

lo posson fa soltanto i criminali!». «Odìo, Tónio, ho mangio…». «Beppe, taci!». «…per Pasqua, l’agnello co’ le spinaci!».

Giugno è il primo mese dell’estate nell’emisfero boreale: prende il nome dalla dea Giunone e la denominazione “mese del sole” deriva dal fatto che in corrispondenza del 21° giorno del mese l’asse terrestre presenta un’inclinazione tale da garantire la massima durata della luce nell’arco di un giorno. Luce e calore che portano a maturazione il grano e ravvivano lo spirito. I detti contadini si sprecano: “Giugno ha tesori in pugno: raccolti e promozioni, nozze e delusioni” è forse quello di Fabio che li rappresenta di più. Mugelli

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Maps to the Stars di David Cronenberg ** Un bambino prodigio, viziata star di commedie per famiglie; una figlia d’arte che vive ancora all’ombra della madre morta; una ragazza ustionata nel corpo e nello spirito alla ricerca di una redenzione. Il loro incontro farà saltare tutti gli scarsi equilibri esistenti. Il regista canadese utilizza il microcosmo hollywoodiano per sparare a zero su una società ipocrita, gretta, drogata fisicamente e psicologicamente. Le immagini fantasmatiche dei morti che ritornano come angosce personali lasciano spazio a una violenza reale che morde le viscere. L’impianto si regge sui vari Wasikowska, Cusack, Bird e la divina Moore, giustamente premiata a Cannes per la mostruosa interpretazione, ma Cronenberg sembra perdere il bandolo sul finale, lasciando un senso d’inconcludenza a una pellicola fin lì gravida di attese. Enrico Badii

cinema

«Anco quest’anno, Beppe, co’ l’istàte, arìva Icàsteca e Rezzo è ’n vitrìna, ma son bollenti sempre le patate pe’ l’upignòne pùbbleca aritìna.

FESTA DEL VINO A PIEVE AL TOPPO Dal 12 al 14 giugno grande festa delle Strade del Vino Terre di Arezzo in Val di Chiana, a Pieve al Toppo con concerti, spettacoli, pizza, paella, bruschette e tanto altro… Degustazioni di vino di Piè di Colle, Il Palazzo e Buccianera, e mercatini tutte le sere. Venerdì 13 in collaborazione con il Mengo Music Fest concerto di Surfin’ Monkeys, Kaleidoscopic, Tequila di Lucio Massai Funk Experience e Did.

l’evento

La pèchera ’n formalina

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