Speciale estate ragazzi 2

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Questa settimana di estate ragazzi tutto è andato liscio come l’olio… Come sempre all’inizio alcuni ragazzi e gli animatori delle varie squadre, per farci divertire e volare con la fantasia, hanno sceneggiato il musical di Peter Pan. E’ stata una settimana molto intensa, che ci ha visto impegnati, a giorni alterni, nei laboratori e nei gruppi, e naturalmente non sono mancati i giochi, durante i quali le varie squadre si sfidano ogni giorno, categoria per categoria, per conquistare il primo posto. Martedì siamo stati chiamati a cimentarci nelle olimpiadi, tantissime le specialità: i 100 metri, i 400 metri e la staffetta. E poi c’è stata la maratona a cui hanno partecipato quasi tutti i ragazzi e che si è svolta in giro per il paese . Alla fine alcuni hanno vinto e altri no, ma in fin dei conti l’importante è essersi divertiti nello stare tutti insieme! Mercoledi’ mattina le varie squadre si sono riunite all’oratorio per provare ed imparare il ballo che doveva essere presentato ai giudici la sera stessa durante la festa in maschera. Nel pomeriggio si è svolto il solito programma di Estate Ragazzi: la storia, il gruppo, i giochi e il momento della preghiera e il pensiero di Don Francesco. Alla serata-ballo, i ragazzi hanno partecipato mascherati con dei costumi legati alla storia di Peter Pan. C’erano tutti i personaggi della storia, da Trilly a capitan Uncino, a Peter Pan al Coccodrillo e poi Sirene, Pirati, Indiani e Bimbi Sperduti, e anche i genitori—contagiati dallo spirito di Peter Pan - si sono travestiti. E’ stato verammente molto divertente!! I ragazzi sono scesi in pista tre volte: una volta per far vedere il ballo fatto la mattina , le altre due volte per ballare tutti insieme e scatenarsi come non mai!! Ci sono stati dei vincitori per la maschera più bella: delle Sirene, una ragazza vestita da indiana; per gli Indiani un bambino vestito da Spugna, il braccio destro di capitan Uncino; per i Bimbi Sperduti, il costume di Trilli e per i Pirati un ragazzo travestito da Peter Pan e la sua ombra. Durante tutta la settimana Don Francesco ci ha dato sempre degli impegni e dei consigli da rispettare durante i pomeriggi trascorsi insiemee anche a casa. Secondo me la storia di Peter Pan è stata scelta proprio perché grazie al suo coraggio, Peter Pan è stato in grado di seguire i suoi sogni e di affrontare i pirati in modo coraggioso e questo insegna a noi ragazzi di non arrenderci mai e di continuare a sognare, qualunque cosa accada. E ancora siamo solo alla seconda settimana, ce ne aspettano altre due, che sono sicura, saranno intense e accattivanti come quelle appena trascorse e forse anche di più!! Dunque, buon divertimento, amici miei e ricordate: SOLO CHI SOGNA PUO’ VOLARE!!! Valentina Serranò


"Il matrimonio è l’unione di due cuori, fra i quali si sente battere il cuore di Dio". Ad Annalisa Vadalà e a Giuseppe N. Autelitano, Autelitano, i nostri più calorosi auguri per il loro matrimonio!!

Il Papa pochi giorni fa è andato in visita a Lampedusa, un’isola in cui c’è il grande problema dell’immigrazione, per portare il messaggio cristiano di solidarietà a tutti gli immigrati e i cittadini lampedusani. Anche il nostro paese è pieno di problemi, ed anche se non sono come quelli di Lampedusa, sono molto importanti. Durante una riunione di redazione a molti di noi è sorta una domanda spontanea: “E se il Papa venisse a Bova Marina!?” Ed eccoci qua, armati di penna e block notes, ci siamo precipitati a chiedere una riflessione a proposito… Don Francesco ci ha detto: “Sarebbe bellissimo poterlo incontrare di persona e potergli dimostrare l’affetto, l’amicizia ed il bene di tutta la comunità cristiana di Bova Marina. Ogni popolo ha bisogno della visita del Santo Padre e per il nostro paese significherebbe incoraggiamento e forza, soprattutto per i giovani, i ragazzi e gli ammalati. Vorrebbe dire essere confermati ancora di più nella fede”. Stessa domanda abbiamo posto alla nostra arbitro-mamma Marinella: “Magari!! Gli dimostreremmo innanzitutto che siamo gente umile come noi e, anche se il paese è pieno di disagi, noi sapremmo come accoglierlo”. Speriamo proprio che il nostro appello arrivi fino al Santo Padre, così come è arrivato quello del Parroco di Lampedusa, il nostro paese ha proprio bisogno di un po’ di incoraggiamento e di positività!! Per ora prepariamoci a ricevere un'altra importantissima visita per noi comunità cristiana, ma soprattutto salesiana!! Ma di questo parleremo nel prossimo numero. A presto, cari lettori.


I Giochi olimpici sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti. Il nome Giochi olimpici è stato scelto per ricordare gli antichi Giochi olimpici che si svolgevano nella Grecia antica presso la città di Olimpia, nei quali si confrontavano i migliori atleti greci. I primi giochi olimpici si svolsero nel 776 a.C. ad Olimpia, in Grecia. All'inizio era essenzialmente una manifestazione locale che veniva disputata unicamente un'antica gara di corsa. Successivamente si aggiunsero altri sport e i Giochi arrivarono a comprendere corsa, pugilato, lotta e pentathlon. Da quel momento in poi, i Giochi divennero lentamente sempre più importanti in tutta la Grecia antica, raggiungendo l'apice nel VI secolo a.C. e nel V secolo a.C. Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus. Il numero di gare crebbe a venti, e le celebrazioni si estesero su più giorni. I vincitori delle gare erano ammirati e immortalati. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade. Per tutta la durata dei giochi (cinque giorni) venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa tregua era chiamata Tregua Olimpica. I greci usavano le Olimpiadi come uno dei loro metodi per contare gli anni. La partecipazione era riservata a greci liberi che potessero vantare antenati greci. La necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti comportava che solo i membri delle classi più facoltose potessero prendere in considerazione di partecipare. Venivano esclusi dalla partecipazione gli schiavi, i barbari, gli assassini, i sacrileghi. I Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere Romano in Grecia. Quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, i Giochi Olimpici vennero visti come una festa "pagana", e il loro prestigio diminuì in modo direttamente proporzionale alla corruzione degli atleti, con gare sempre più falsate. Quando nel 393 accadde la strage di Tessalonica nello stadio in cui si svolgevano le gare, l'imperatore Teodosio I (persuaso dal vescovo di Milano Ambrogio, inorridito per la strage) li vietò, ponendo fine a una storia durata più di 1000 anni. Il barone Pierre de Coubertin alla fine del XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a

q u e l l i dell'antica Grecia, e quindi preclusi al sesso femminile, ma su questo punto non venne ascoltato. Le prime Olimpiadi dell'era moderna si svolsero ad Atene nel 1896. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi, competizioni fra persone diversamente abili. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello stesso anno dell'edizione estiva, ma sfasata di due anni. La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco, che simboleggiano i cinque continenti. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico. Anche nella nostra Estate Ragazzi, come ogni anno avviene, si sono svolti i Giochi Olimpici, che hanno visto i nostri ragazzi cimentarsi in più discipline con l’intento naturalmente di vincere e portare la propria squadra sul gradino più alto del podio. Le discipline in cui si sono cimentati gli atleti sono state : i 100, i 200 e i 400 metri individuali, la staffetta 4x400, il lancio del peso, il salto in lungo e il tiro al bersaglio, sia nella versione femminile che maschile. Come nella migliore tradizione, a chiudere la giornata olimpica è stata la Maratona per le vie di Bova Marina che ha visto trionfare Walter Zirilli nella Cat. A, a coronamento di una giornata oratoriana dedicata allo sport. Il motto dei Giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte". Redazione sportiva


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