giornalino giugno 2012

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Sono lieto di scrivere questo editoriale nel 4° anniversario di questo giornalino. Immagino quanto lavoro e quanto impegno ha profuso tutta la redazione, alla quale va il ringraziamento di tutti. Quattro anni di notizie, di cronaca, di riflessioni che ci hanno accompagnati e sono stati stimoli di crescita e di confronto. Davvero un grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito alla pubblicazione periodica di questo giornalino. Anche la vesta grafica è particolarmente curata soprattutto nella pubblicazione a colori che appare nel sito dell’Opera Salesiana (www. bovamarina.donboscoalsud.it).

Sommario Pag. 2 Editoriale da Pag. 3 Speciale Harambeè 2012 Da Pag. 11 Speciale Maratona della Solidarietà 2012

Il giornalino ci tiene costantemente informati su quanto riusciamo a realizzare nella nostra opera salesiana, ma anche su quanto avviene nell’Ispettoria meridionale e nella congregazione e nel mondo. Un avvenimento particolarmente significativo per noi è stato l’Harambee che si è svolto nella nostra casa di Bova Marina dal 1 al 3 giugno scorso. Tutta la famiglia salesiana si è mobilitata per accogliere circa una trentina giovani che stanno vivendo l’esperienza di formazione missionaria. Un grazie sincero e sen-

Pag. 15 Invito Cena Beneficenza Pag. 16 Il terremoto in Emilia Romagna

tito va a tutte le mamme, gli animatori, le associazioni e i gruppi dell’Opera Salesiana di Bova Marina che si sono impegnati a preparare una calda accoglienza a questi giovani. Abbiamo dato un bella testimonianza di generosità e di servizio. Ma anche questi giovani ci hanno comunicato la loro esperienza e lasciato una testimonianza incisiva. Credo che chiunque abbia vissuto con loro qualche momento di questi tre giorni , così intensi, oltre a viverli con piacere, abbia riflettuto su se stesso e su come magari impegnarsi un po’ di più per gli altri.

Pag. 17 In bocca al lupo ragazzi.. Esami di stato alle porte… Pag. 18-19 Family day Pag. 20 Pedalando in bicicletta...

I bisogni del mondo sono gravi e urgenti. C’è una povertà estrema e intollerabile che pesa in modo insopportabile sulle spalle di tanti nostri fratelli. Ma la povertà più grave, quella che spinge e deve spingere il “missionario salesiano” è la

Pag. 21 Perché la vostra gioia sia piena…

povertà spirituale: la mancanza non tanto del cibo, che è pure un bisogno e un diritto di ogni uomo, ma la mancanza di Cristo. Ciò che preme al missionario, ad ogni cristiano, è che tutti conoscano ed amino Cristo perché Lui solo può riempire il vuoto di senso, dare la forza e la speranza anche in situazioni difficili e di estrema povertà. Certo Gesù vuole che tutti gli uomini abbiano gli stessi diritti, le medesime op-

Pag. 22 E se Dio fosse uno di noi? Pag. 23 Festa Ministranti Appuntamenti al cinema

portunità, che nessuno viva situazioni di povertà, di sfruttamento e di ingiustizia.

Pag. 24- 25 Sport e Danza

Allora annunciare Cristo a tutti gli uomini significa anche dare a tutti una speranza e una consapevolezza di uguaglianza e di pace. Facciamoci allora tutti missionari per portare al mondo la speranza e annunciare a tutti che Cristo vuole per tutti gli uomini il rispetto dei diritti e uguale dignità. Grazie a tutti Don Natalino

Quelli de… l’Oratorio

Pag. 26 Help student: Anche la Terra si muove. Pag. 27 Memorie dell’Oratorio

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Harambeè 2012 Che cos’è l’harambeè??? La parola Harambeè, che ormai tutti conosciamo, è sudanese e significa “incontro festoso”. Questa la parola d’ordine che ha guidato il Gruppo di Animazione Missionaria di Bova Marina durante il fine settimana scorso, nell’accoglienza dei Gruppi d’Animazione Missionaria di tutta l’Ispettoria Meridionale (Campania, Basilicata, Puglia, Albania, Calabria).

Venerdi’ 1 Giugno 2012 FINALMENTE BOVA ! Finalmente dopo tante ora di viaggio siamo arrivati a Bova Marina. Per la prima volta mi sono messo nei panni di chi ogni mese fa questa lunga strada per arrivare ai week end missionari: quanta strada e con quanto sacrificio questi ragazzi affrontano i km che ci separano! Ma finalmente siamo noi che scendiamo nelle profondità dell’Italia per partecipare a questo fantastico evento; cosa ci aspettavamo? Niente di tutto quello che è stato fatto. Un accoglienza caldissima da parte di tutti i ragazzi di Bova, anche da parte di quelli che non partecipano ai week and. Appena arrivati i ragazzi erano ad aspettarci fuori la strada, abbiamo attraversato l’oratorio bellissimo pieno di ragazzi e giovani animatori! Ci hanno accompagnati al tavolo di benvenuto pieno di dolci, per poi fare una lauta cena tutti insieme, come tanti amici che non si vedono da anni e non vedere l’ora di rivedersi. Finita la cena siamo saliti nelle stanze ,nei week and abituati a dormire nei sacchi a pelo, ma alla vista dei letti a castello siamo rimasti estasiati...

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… ah, dimenticavo! La sera stessa del nostro arrivo abbiamo anche assistito alla proiezione del film: IL VILLAGGIO DI CARTONE...

Venerdi’ 1 Giugno 2012

Un chiesa,un parroco, un'impresa di traslochi. La chiesa non serve più e viene svuotata di tutti gli arredi sacri, ivi compreso il grande crocifisso sopra l'altare. Restano solo le panche in uno spazio vuoto. Il vecchio prete sembra non sapersi rassegnare a questa sorte mentre il sacrestano ne prende atto. Ma, di lì a poco, un folto gruppo di clandestini in cerca di rifugio entra nella chiesa e, con panche e cartoni, vi installa un piccolo villaggio. Il sacerdote vede la sua chiesa riprendere vita ma dall'esterno gli uomini della Legge si fanno minacciosi. Si alternano vari personaggi e le loro caratteristiche: come il giovane ingegnere (carismatico e giusto), la giovane prostituta (che vuole un riscatto per la propria vita), un neonato (venuto al mondo in questo contesto di fuga), il dottore di zona (che finalmente conosce il sacerdote del posto) e un semplice quaderno (che si rivelerà strumento di verità e vita eterna).

Questa storia è lo specchio dei diritti umani violati, anche da chi meno ci possiamo aspettare (istituzioni e credenti). È molto variegato: si passa dal diritto d’asilo (immigrati clandestini accolti in una chiesa, ma comunque costretti a fuggire), diritto

Quelli de… l’Oratorio

alla vita (difficile anche per un neonato, destinato a morire secondo alcuni), diritto al credo religioso (una chiesa svuotata forzatamente) e in fine la giustizia... che sembra non coincidere sempre con la legge! Tutti diritti violati che ci fanno riflettere su come il mondo moderno (l’occidente) ha ancora da imparare.

Grazie al nostro cammino dell’animazione missionaria , siamo riusciti a cogliere il senso profondo di questo prodotto cinematografico. Gli ultimi che cercano disperatamente la giustizia e il riscatto della vita e noi che spesso siamo ciechi davanti a tutto ciò. Vi lasciamo con un interrogativo: siamo disposti a correre rischi per fare la carità?

“quando la carità richiede sacrificio, quella è la carità…” Am-vis Albatros. Taranto.

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Sabato 2 Giugno 2012 FINALMENTE BOVA ! … Al mattino, colazione: le ragazze andavano avanti e dietro per la colazione, sveglie ormai da ore per prepararci caffè, latte, te, biscotti, torte. E subito dopo in cammino verso Gerace per l’incontro con suor Mirella, una suora eremita, l’unica in Calabria!! ….

La cosa che mi ha colpito di più della testimonianza di suor Mirella è di come lei aveva scoperto la sua vocazione e anche le sue difficoltà durante gli studi e non solo. Appena arrivati sono rimasto colpito dal fatto che una suora,ma in generale un essere umano, potesse vivere da sola, confrontandosi con gli altri uomini,lo Stato, le diverse istituzioni e la "malavita" , questo mi ha fatto capire che era dura per lei ma che con l'aiuto del Signore ogni cosa si poteva superare. Non è stata facile la sua gioventù, poichè studentessa in terra straniera i suoi diritti sono stati violati,non veniva trattata da essere umano: non era uguale alle altre ragazze e veniva disprezzata addirittura dai professori. Lei ci ha spiegato che era arrabbiata con il Signore perchè credeva che Lui stava là sopra e guardava queste ingiustizie e non faceva niente. Ma il suo pensiero cambiò proprio nel momento in cui lei aveva toccato il fondo,in quel momento ha sentito l'amore di Dio più forte nella sua vita, ha scoperto la sua vocazione andando in profondità di sè, una cosa che ci ha invitato a fare anche noi. Questo ho da scrivere...Grazie. Un saluto a tutti quanti. Dritan Bushi

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Sabato 2 Giugno 2012

Sabato due giugno l’Harambeè Ispettoriale ha visto alcuni giovani del gruppo di Animazione Missionaria protagonisti di un’indimenticabile esperienza all’interno della Cooperativa Rinascita, nei pressi di Bova Marina. La cooperativa rinascita si propone di riabilitare ad una vita piena e dignitosa una delle fasce sociali più deboli e bistrattate, quella dei disabili mentali. Ad oggi troppo spesso, persone con disagi psichici, anche molto lievi, non riescono ad inserirsi nella società, vengono tagliate fuori dalla vita e abbandonate a loro stesse. Questo perché l’ignoranza dilaga e il cosiddetto “pazzo” fa paura, viene considerato quasi un limite dai più. Per fortuna ci sono anche “i meno”, quelli che credono nelle infinite possibilità della natura umana e si adoperano affinché ognuno metta a frutto i propri talenti. All’interno di questa struttura ognuno mette se stesso a disposizione del prossimo, così facendo personale e ospiti hanno creato qualcosa di buono e bello per sé e per gli altri. Hanno acceso nuove prospettive di vita, che in altri ambienti vengono spesso offuscate dal male del mondo. Credevamo di andare lì e poter dare loro qualcosa e invece sono stati loro a rubarci il cuore. Ci hanno accolti con immane dolcezza, sorrisi autentici e tanta curiosità. Sono stati aperti e disponibili a prestarsi a quanto gli abbiamo proposto. Anzi, loro per primi ci hanno chiesto a gran voce di fare qualcosa, ci incitavano. In questo modo pochi semplici balli e una scenetta divertente sono diventati una grande gioia e una possibilità di confronto. Infine ci siamo seduti in cerchio e ci siamo presentati. Ognuno ha parlato di sé, chi con tenera timidezza, chi con desiderio di conoscere e farsi conoscere. Ci hanno raccontato come si svolge la loro vita lì. Ogni momento ha un senso e viene sfruttato al meglio. Ci sono vari laboratori (teatro, antichi mestieri e altri ancora) o c’è chi cura l’orto, chi lavora a maglia. Siamo rimasti stupiti ed estasiati alla vista dei loro capolavori: fantasiosi lampadari colorati, un magico veliero fatto di fiammiferi, bamboline di pezza. Ognuno dà il meglio di sé. Basta poco per essere felici, e aiutare gli altri è il punto di partenza per poter conseguire tale obiettivo. Bob Marley diceva:” Non puoi sprecare la tua vita nell'egoismo, altrimenti tutto ciò che resterà di te saranno solo un mucchio di parole e poi morirai. Per dare un significato alla vita devi fare qualcosa”, ecco è da ciò che bisogna partire: la gente vuole sentire un messaggio, il messaggio di Dio. Questo messaggio usa come tramite ognu-

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no di noi e l’unica cosa che possiamo fare è “spalancare le porte a Cristo” e farci messaggeri. Possiamo provare a strappare un sorriso a chi è triste o annoiato ed è quanto abbiamo cercato di fare in questa occasione con umiltà e semplicità. Abbiamo creato tutti insieme un clima di serenità e armonia, ci siamo fusi con loro annullando ogni differenza. Abbiamo parlato con loro, alcuni ci hanno raccontato qualcosa sulle loro storie di abbandono e solitudine, ma anche gli amori nati all’interno della cooperativa, le gioie. Nei loro sguardi c’era una gran voglia di vita. Tutto questo dovrebbe farci riflettere. Sono proprio esperienze come questa che dovrebbero farci comprendere la grande importanza di ogni singolo minuto della nostra vita. Esperienze come questa ci insegnano che siamo tutti essenziali e che ogni giorno possiamo fare tanto, ognuno in base a quelle che sono le proprie capacità e propri talenti. E Come diceva don bosco :

Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, preghiera. E' questo il grande programma per vivere felice, e fare molto bene all'anima tua e agli altri. Sabrina De Gaetano

FINALMENTE BOVA ! ... La sera tutti in piazza per la magnifica serata animata dai gruppi musicali dell’oratorio: bellissime canzoni con voci magnifiche e musicisti bravissimi! Poi tutti a ballare al centro della piazza e li ci siamo scatenati tutti, anche le persone che guardavano sono venute a ballare con noi...

… Tutte queste cose che vi sto dicendo possono sembrare cose scontate, ma non è cosi! Sono stati giorni bellissimi per noi ospiti proprio perchè c’è stata l’organizzazione di un gruppo molto affiatato, unito, pronto a mettersi a disposizione, pronto a darti tutto ciò che ti serviva prima che tu lo chiedessi; siamo tutti contenti dell’esperienza perchè oltre al contenuto in se e per se, è come se ognuno di noi fosse a casa! Ho visto per la prima volta Bova, l’ho vissuta per poco tempo e già attendo con ansia il prossimo week end per poterci ritornare! FINALMENTE A BOVA, Simone (Na) Sono di ritorno dall'Harambee Ispettoriale a Bova Marina. Un viaggio tra le contraddizioni del nostro Sud: paesaggi mozzafiato e un'autostrada da terzo mondo. Che emozione sentire cantare i ragazzi dell'oratorio di Bova "cento passi" davanti la piazza del comune che è stato da poco sciolto per infiltrazioni criminali. E' la forza dei segni!!! Che bello sentire l'orgoglio di questi giovani di appartenere a questa terra, il loro desiderio di rimanere, di resistere.... Bellino— Don Fabio Bellino —Delegato pastorale Giovanile IME Pagina 7

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Domenica 3 Giugno 2012 La tavola “Rotonda” “Il primo diritto è quello della dignità umana”. Così parla il sindaco di Lamezia Terme: il dottor Giovanni Speranza che appositamente per noi giovani animatori Salesiani, è venuto a Bova Marina per parlarci dei diritti umani. La criminalità non appartiene solo al sud, anzi essa è presente in tutto il nostro Paese, la differenza sta nella mentalità infatti il dottor Speranza a tale proposito afferma: “Al Sud la mentalità è più chiusa, ed è proprio in questo contesto che comincia la distinzione dei diritti umani, bisogna affrontare il tema in modo semplice”. Tra i diritti oggi negati troviamo, nelle nostre città, quello al lavoro: il precariato oggi blocca i giovani al futuro. Esso è alla base della violazione di Tutti i diritti umani. Molti degli uffici comunali inconsapevolmente ledono i diritti perché usano dire: “Il vento deve passare, tutto tornerà luminoso, i problemi si risolveranno da soli”. Ma è realmente così? Non è facendo finta di non vedere che le cose si aggiustano, non è un vento che deve passare, è piuttosto, una vita da migliorare. A parlare dei diritti umani c’è stato anche Don Fabio Bellino che ha subito sottolineato: ”Il sistema Preventivo illumina i diritti umani; I diritti umani promuovono il sistema Preventivo”. Ci ha parlato di come a Tirana, grazie al VIS è nata una scuola professionale per avviare al lavoro i giovani tramite le loro capacità. L’obiettivo del VIS è quello di riuscire a DARE Di PIU A CHI LA VITA HA DATO Di MENO. MENO Qui al Sud, non ci sono scuole di professione, manca totalmente la formazione professionale a causa della politica nella quale troviamo le mafie che coordinano le nostre città. A Napoli, però, i Salesiani sono riusciti ad aprire una scuola per accentuare il DIRITTO all’Istruzione: La scuola Valdocco che ospita, ragazzi che sono stati cacciati da altre scuole e che dà loro una formazione a “tutto tondo” e come ci insegna Don Bosco da “Buoni Cristiani e Onesti Cittadini”. Bisogna fare politica con spirito Missionario, perché un vero missionario pensa al bene comune e non alla singola particolarità, così noi tutti abbiamo il DIRITTO AL PROTAGONISMO per formare la nostra coscienza. Ricordiamo l’oratorio di Bari situato nel quartiere Libertà che, nonostante i problemi, riesce a coinvolgere giovani di ogni fascia d’età e di ogni classe sociale. Così come l’oratorio di Bova che Anima la città creando nuova civiltà. civiltà Altri oratori della nostra Ispettoria si battono per il diritto alla famiglia ospitando giovani e bambini in case famiglia, centri d’ascolto, associazioni di volontariato, ma senza mai far sentire questi “gli ultimi”, anzi cercando sempre di far capire loro che siamo una grande famiglia che coopera per il bene di tutti grazie all’aiuto e alla forza che solo Dio può darci. I ragazzi d’oggi vanno via dal proprio paese, alcuni anche dall’Italia e il mio interrogativo è: Ma se tutti vanno via, cosa ne sarà del futuro del nostro Paese? Questa domanda echeggiava nei miei pensieri e proprio in quel momento Francesco Mele (moderatore di questa conferenza) ci dice: “Penso che proprio noi, siamo quelli che possono fare qualcosa, battiamoci per questi diritti, urliamo al mondo che ci siamo, scappare porterà sempre ad un degenerare della società, impegno, dedizione, preghiera, solo noi possiamo cambiare qualcosa in questo mondo.” Valentina, Caserta

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Missione Possibile Il futu r g io van o è e... di Stefano Zirillo Personalmente non ho alcuna cognizione del significato della parola missione, e credo che in molti non abbiano dimestichezza con il termine sopracitato. Ho avuto però la fortuna di partecipare ad una manifestazione carica di significato, di esperienza, di testimonianze, organizzata dai giovani dell’Animazione Missionaria dell’Ispettoria Salesiana Meridionale. Intervenuti a Bova Marina da varie zone del Sud Italia, in occasione dell’Harambée - termine mutuato dalle lingue centro-africane, che letteralmente significa “INCONTRO FESTOSO” - i giovani dei Gruppi Missionari salesiani hanno dato vita, Domenica 3 Giugno, a una “tavola rotonda”, una sorta di conferenza-dibattito molto stimolante. Con mia iniziale sorpresa, era presente fra i relatori - Francesco Mele e Don Fabio Bellino - il Sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. Subito mi sono chiesto il significato della presenza di un amministratore locale ad un Convegno del genere, ma dopo alcuni minuti avevo iniziato a comprendere il senso della sua partecipazione e soprattutto della sua testimonianza. Sollecitato dalle domande e dalle curiosità dei giovani uditori, il Sindaco è riuscito con le sue parole a far sembrare normali e ordinarie alcune esperienze di vita politica - e non solo che invece appaiono lontanissime e impossibili nell’immaginario comune. Sentir parlare di lotta alla criminalità organizzata con atti amministrativi concreti, con politiche e scelte virtuose, fra condizio-

namenti e pressioni ambientali, era una sensazione nuova, inaspettata, sorprendente per certi versi. Pagina 9

Un Sindaco che definisce “normale”, senza velleità di protagonismo, ma con le idee chiare sull’importanza dei giovani e del loro impegno sociale, un Sindaco che non ha esitato a stravolgere il funzionamento degli appalti nella sua città, circondato da collaboratori giovani e preparati. Alla domanda su “come evitare i condizionamenti mafiosi e i successivi scioglimenti dei comuni per infiltrazioni”, lui rispondeva semplicemente: “mettendocela tutta, facendo bene il proprio lavoro, non badando alle critiche, agendo con spirito di servizio e secondo le scelte più logiche nell’interesse della collettività”. Forse non è un’impresa impossibile. Forse lo spirito missionario risiede nell’impegno, nel sacrificio concreto, nel fare il proprio dovere guardando agli altri, non solo a se stessi e ai propri amici. Forse non sono supereroi queste persone che dedicano il proprio tempo, il proprio talento, spesso la propria vita, ad un causa più grande e nobile dell’interesse particolare. Alla fine del suo intervento il Sindaco ha lasciato un messaggio positivo e di speranza ai giovani partecipanti, esortandoli a studiare e ad impegnarsi nella società civile, lodando l’impegno dei Gruppi Missionari Salesiani ed invitandoli ad andare avanti. Guardando l’impegno profuso dai Giovani dell’Oratorio di Bova Marina, ascoltando le testimonianze di questi giorni di condivisione, capisco che la parola missione ha un’eccezione ordinaria e normale, non riguarda superuomini, ma più semplicemente buoni cristiani e onesti cittadini.

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A conclusione dell’esperienza dell’Harambée, parlano Alessia e Angelo, due giovani oratoriani del centro Salesiano di Bova Marina. Alessia fa parte del Gruppo di Animazione Missionaria del suo oratorio, oltre ad essere animatrice; Angelo è impegnato come animatore. Angelo: Nell’Oratorio Salesiano di Bova Marina (R.C.), casa di molti giovani da più di cent’anni, si è tenuto dall’1 al 3 giugno l’evento conclusivo di un percorso intrapreso dai giovani dell’Animazione Missionaria del Sud Italia (AMVIS IME). L’Harambée, parola che in dialetto sudanese vuole significare “incontro festoso”, ha dimostrato la sua essenza epistemologica, concretizzandosi in 3 giorni di lavori utili ad unire pensieri ed emozioni di molte persone verso una direzione: “Il Sud è una tela, coloriamola di diritti”. La sera di venerdì 1 giugno è stata data l’occasione di vedere all’interno del Cineteatro Don Bosco l’ultima opera del regista Ermanno Olmi “Il Villaggio di Cartone”, film emblematico sulla tematica della bontà della fede, anche quando a questa tocca andare contro le logiche del pensiero comune, quindi sfidando il pensiero dei più. Un villaggio di cartone è quello costruito all’interno di una chiesa ormai in disuso, spogliata dei suoi ornamenti religiosi da un gruppo di immigrati africani clandestini che, per scappare alle autorità si rifugiano all’ interno dell’edificio e creano per una notte la loro casa, riparandosi con dei cartoni dalla pioggia che filtra dalle parti danneggiate. Ed è ora che la Chiesa compia una delle sue missioni più nobili: ora, spoglia e rovinata, riesce, grazie alle buone intenzioni di un vecchio prete, a tutelare il diritto alla vita e alla libertà dei più deboli proteggendoli dalla cattiveria, diventando rifugio e punto di condivisione per chi su di “lei” ha puntato tutto. Alessia:L'esperienza missionaria, ha cominciato a prendere corpo ancor più durante la mattinata seguente. Infatti, i giovani dell' Animazione Missionaria hanno fatto visita presso la comunità di Gerace, a Suor Mirella, la testimonianza della quale si è rivelata davvero originale: storia di una ragazza del sud d'Italia, adolescente nel periodo post-unitario, che vive a Genova tutti i disagi dei "Terroni" al settentrione. Dimostrazione in persona di come una vocazione all'età di quindici anni - che la voleva impegnata nella costante riflessione, e fatta tacere per presuntuosi quanto naturali istinti giovanili di dedizione sociale piuttosto che di chiusura in se stessi - possa ripresentarsi in età matura come unica via di ripresa dalle difficoltà della vita. La stranezza del suo isolamento (in uno spazio naturale a dir poco meraviglioso) è rappresentata da un piacevole paradosso: "il mio starmene quassù" - precisa lei - "non vuole assolutamente significare un distacco egoistico da tutti i problemi che riguardano questo mondo, ma è piuttosto una predisposizione all'osservazione e all'ascolto di chi, vivendo direttamente i disagi, si confessa a me. E' questo l'aiuto in senso sociale che io posso dare, con l'ausilio della mia vocazione: senza di essa non ci riuscirei." (… continua nel prox numero) Da http://www.donboscoalsud.it/News/1078/Il-sud-%C3%A8-come-una-tela-.aspx

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Un evento senza precedenti!!

Lo scopo dell’iniziativa è quello di raccogliere fondi da inviare alle zone colpite dal Sisma nei giorni scorsi, e agli Istituti salesiani in Africa che accolgono migliaia di bambini, ragazzi e giovani. giovani

U n pomeriggio ricca di sorprese… sorprese Ore 17.00 Accoglienza e animazione, animazione con balli di gruppo e tanto divertimento Ore 18.00 Maratona artistica— artistica—I sessione. sessione Musica, Teatro, folklore e interventi di vario genere: dall’ecologia, alla solidarietà, alla legalità… Ore 20.00 Dinner Break Ore 21.30 Maratona artistica— artistica—II sessione, Nuovamente tanta musica, balli e divertimento all’aperto!!

Il Gruppo Missionario, nato all’interno dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina, il 13 Dicembre 2008, viene fondato in seguito all’ avvertita esigenza di avere, nel nostro piccolo territorio un Gruppo¬guida all’azione missionaria. Azione che dovrebbe essere espressione tipica di ogni cristiano. E’ un Gruppo aperto a tutti, che non ha la presunzione di affermare che solo appartenendo ad esso si possa fare del bene. Si ispira al carisma di Don Bosco; lavora ‐a livello territoriale ‐ in collaborazione con la CARITAS parrocchiale e ‐a livello nazionale ‐con il VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo), l’AmVis (Animazione Missionaria) e la ONLUS Missioni Don Bosco. Per facilitare la buona riuscita delle varie attività organizzate, il Gruppo è suddiviso in Aree di lavoro: Area Comunicazione e Sensibilizzazione, Area Artistico ‐ Espressiva, Area Spirituale.

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AIUTATECI AD AIUTARE Con un offerta… offerta

Visitando i nostri stand missionari...

Raccolta Tappi permanente Partecipazione all'iniziativa della Caritas Parrocchiale di Livorno, in collaborazione con il “Centro Mondialità e Sviluppo Reciproco” \Sede di riferimento “Centro Masci”, Gioiosa Jonica (RC), a sostegno dei progetti di approvvigionamento idrico nella regione di Dodoma in Tanzania.http://www.cmsr.org/RaccoltaTappi.htm

RACCOLTA GIOCATTOLI USATI IN OTTIMO STATO ED ARTICOLI DI CANCELLERIA, che saranno inviati alle popolazioni colpite dal Sisma e a quelle dell’Africa!!!

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Puoi decidere le strade che farai puoi scalare le montagne oltre i limiti che hai potrai essere qualcuno se ti va ma se non ami

se non ami non hai un vero motivo per vivere se non ami non ti ami e non ci sei

se non ami non ha senso tutto quello che fai puoi creare un grande impero intorno a te costruire grattaceli e contare un po' di più puoi comprare tutto quello che vuoi tu ma se non ami se non ami non hai un vero motivo per vivere se non ami non ti ami e non ci sei se non ami se non ami non hai il senso delle cose più piccole le certezze che non trovi e che non dai

L’ amore attende e non è invadente e non grida mai se parli ti ascolta tutto sopporta crede in quel che fai e chiede di esser libero alle porte e quando torna indietro ti darà di più se non ami

se non ami tutto il resto sa proprio di inutile se non ami non ti ami non ci sei... Quelli de… l’Oratorio

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Oratorio salesiano Bova marina

SIAMO LIETI DI INVITARTI...

ALLA CENA DI BENEFICENZA L’Oratorio ti offre una cena fantastica e in più l’occasione per stare insieme. Il ricavato sosterrà le spese dell’Oratorio e delle famiglie per la partecipazione ai campi di formazione o esercizi spirituali dei nostri ragazzi e giovani.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE Adulti € 12,00 Bambini € 6,00 PRENOTATI Personalmente presso l’Oratorio Salesiano o per telefono 0965.766208 Entro il 20 GIUGNO

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Sabato 23 giugno 2012 Ore 20.30

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TERREMOTO: DOPO LA COLLETTA NELLE CHIESE, SI INTENSIFICA L’IMPEGNO DELLE CARITAS Non cessa la paura del terremoto che dal 20 maggio scorso ha causato vittime e danni in moltissime zone del Nord Italia, prosegue ancora più intenso l'impegno delle Caritas. Già lo scorso 26 maggio il Papa, tramite il Pontificio Consiglio "Cor Unum", aveva inviato 100mila euro in aiuto ai terremotati, mentre la Conferenza Episcopale italiana aveva donato tre milioni di euro. E anche al termine dei tre giorni di permanenza a Milano il Papa ha donato 500mila euro che saranno utilizzati in opere di carità per i terremotati nei territori di Mantova, Modena, Ferrara, Carpi e Bologna. Dopo la colletta nazionale, indet-

ta dalla Cei lo scorso 10 giugno in tutte le chiese, la Presidenza di Caritas Italiana ha già provveduto a destinare a ciascuna delle 7 diocesi colpite i primi 200.000 euro. Gli interventi in questa fase di emergenza sono mirati all’aiuto nei Centri di accoglienza (tendopoli, scuole, palestre) in risposta ai bisogni primari (generi alimentari, vestiario, letti, coperte, igienicosanitari). Si sta provvedendo, inoltre, all'assistenza di anziani, persone malate, disabili e minori. C’è ancora tanto da fare, ma l’importante è far sentire la nostra vicinanza a tutta la popolazione emiliana. Daniela Clemensi

Cari Cooperatori e Delegati/e, di fronte agli eventi sismici di questi giorni abbiamo ritenuto di mettere in moto anche la nostra macchina della solidarietà per venire incontro alle necessità della gente dell'Emilia Romagna. Dalle notizie giunteci dai Salesiani e dai Cooperatori di Ferrara, la situazione delle loro strutture è solo parzialmente lesionata, tanto da consentire di offrire alla cittadinanza un luogo di riferimento dove accogliere i ragazzi, vista anche la necessità di chiudere anticipatamente le scuole e di avviare fin da subito le attività estive per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Come è avvenuto per L'Aquila, vi chiediamo di versare le offerte sul c/c Regionale della nostra Associazione, indicando come causale "pro terremoto 2012". Questi gli estremi: c/c bancario: BANCA PROSSIMA – IT09 J033 5901 6001 0000 0001 816 Una parte degli introiti raccolti intestato a: Associazione Salesiani Cooperatori – Italia durante il Via Manzoni angolo Via Verdi (Milano) – Contrassegno filiale 05000 , causale: “pro terremoto 2012” in programma domenica La somma raccolta verrà quindi messa a disposizione per so17 Giugno 2012 stenere iniziative, progetti o acquisti specifici di attrezzature per le attività salesiane. presso il Cineteatro Don Bosco Sono certo che in questi momenti di dolore, la generosità che di Bova Marina, sapremo dimostrare potrà essere un segno concreto di vicinansarà devoluto alle zone dell’Emilia za per queste persone. Intanto grazie per la vostra solidarietà. Romagna colpite dal sisma. Ivo Borri Non Mancate… Consigliere Mondiare Gruppo Missionario Salesiano ;) Regione Italia - Medio Oriente - Malta

FESTIVAL MARATONA DELLA SOLIDARIETA’

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Esami di stato alle porte… in 460 mila verso il traguardo!! Mercoledì 19 giugno per 460 mila studenti italiani cominciano gli esami di Stato. In calendario infatti c’è la prima prova scritta, quella di italiano, potranno scegliere tra analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema storico e tema d’attualità: dalla lettura delle tracce avranno sei ore di tempo massime per produrre l’elaborato. Giovedì invece sarà la volta della seconda prova scritta, quella specifica dell’indirizzo di studi, mentre per la terza prova bisognerà attendere lunedì prossimo, il 24 giugno. E subito dopo la correzione delle prove scritte e l’affissione del tabellone con i risultati delle stesse, si passerà al colloquio.

Un in bocca al lupo a tutti i maturandi ed in particolar modo alle nostre animatrici: Alessia, Francesca A., Mariagrazia, Margherita, Mimmy.

Messaggio dell'Arcivescovo per gli studenti maturandi Carissimi Studentesse e Studenti dell'ultima classe delle Scuole Superiori, con grande gioia mi rivolgo a voi nell'imminenza della prova d'esame conclusiva del percorso di studi, che sarà per voi il segno concreto di un passaggio di vita ed un momento qualificante del vostro processo di apprendimento ed orientamento. Partecipo a questa vostra crescita ringraziando il Signore per il dono della vostra vita, dono che arricchisce e fa gioire quanti vi hanno accanto e quanti vi hanno guidato e continuano a guidarvi nell'impegnativo e quotidiano cammino della scoperta e consapevolezza di voi stessi: custodite la vostra vita ed arricchitela con impegno, perché essa celebri la gioia del Signore, che vi ha donato intelligenze vive e menti capaci, e perché questa vostra vita sia domani posta a servizio di una crescita umana e qualificata della società. Cari Giovani, siate certi della speranza in Cristo e in questa speranza siate operosi e alacri, generosi ed onesti, esigenti con voi stessi, giusti con gli altri, ricchi di attese buone, educati alla professionalità, lontani dal compromesso e dalla mediocrità, non lasciatevi affascinare dalla via facile, ma preparatevi per il presente e per il futuro con serietà, costanza, studio ed applicazione. La società, alla quale vi affacciate e della quale fate già parte, talvolta può presentarsi ai vostri occhi come ostile o poco accogliente, luogo di favoritismi o di ingiustizie: combattete questa mentalità con vigore, anche voi siete la società, la sua parte migliore, la sua possibilità di futuro e di salvezza. Cari Ragazzi, l'Esame di Stato, che vi attende e che ormai è alle porte, si presenta come l'occasione propizia per riflettere insieme sul significato di questi anni trascorsi tra i banchi di scuola, anni spesso avvertiti come lunghi, faticosi, interminabili e che oggi sembrano un soffio, un tempo tanto veloce da poter essere contemplato con un solo sguardo. Avete studiato, avete lottato, avete imparato la fatica, la determinazione, la solidarietà, qualcuno tra voi avrà sperimentato anche il bisogno di aiuto, di incoraggiamento e poi la gioia del successo e della riuscita, avete indagato la vostra e l'altrui fragilità, scoprendo forze e risorse che non sapevate di avere, vi siete messi alla prova, avete forse anche vissuto la sofferenza o provato moti di ribellione ed insofferenza, avete conosciuto la debolezza e l'insuccesso; in questi anni di scuola, che sono anni formativi di vita, avete cominciato a costruire voi stessi con passione e meraviglia. Ed ora, alla conclusione di questo percorso, siete pronti per continuare la vostra strada nei diversi ambiti, chi nel campo del lavoro e della professione, chi nelle Università; nuove esperienze vi attendono e nuovi inizi: siate pronti, perché l'Italia, l'Europa ed il mondo hanno bisogno di cittadini preparati, attenti, capaci di cogliere le sfide quotidiane e di rispondere con cognizione alle domande di oggi, cittadini capaci di guidare - invece che accettare o, cosa peggiore, subire - la nostra modernizzazione e lo sviluppo tecnologico, dirigendoli all'interno di un criterio di valutazione più umano ed integrato con la vita dell'uomo e con la natura. (CONTINUA A PAG. 20) Pagina 17

Numero 1-IV, Giugno 2012


Si è concluso il settimo Incontro mondiale delle famiglie presieduto da Papa Benedetto XVI a Milano. Tre giorni – dal 1 giugno al 3 giugno - ricchi di appuntamenti, messaggi, emozioni e soprattutto tanta folla che non ha voluto rinunciare all’incontro con il sommo Pontefice, dopo ben 28 anni di distanza dall'ultima visita di un Pontefice nel capoluogo lombardo. Venerdì, l’arrivo a Milano con la calorosa accoglienza in piazza Duomo, dove ha dato il via alla manifestazione. Di fronte a lui 60mila persone e più di 100mila quelli, invece, che lo hanno aspettato lungo il percorso dall’aeroporto di Milano fin dentro la città. Famiglie e fedeli arrivati da tutte le parti del mondo, che lo hanno accolto con bandiere dei oro paesi d’origine, striscioni di saluto a Papa Benedetto, e che lo hanno applaudito con calore e affetto anche durante il suo discorso, durante il quale, il Papa ha voluto rivolgere un saluto particolare ai rappresentanti delle famiglie provenienti da tutto il mondo che partecipano al VII Incontro Mondiale, e il saluto è stato ricambiato da un intenso applauso della piazza. Benedetto XVI ha però anche rivolto un pensiero affettuoso a quanti hanno bisogno di aiuto e di conforto, e sono afflitti da varie preoccupazioni: alle persone sole o in difficoltà, ai disoccupati, agli ammalati, ai carcerati a quanti sono privi di una casa o dell’indispensabile per vivere una vita dignitosa. E naturalmente un pensiero anche alle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna, “che sono nel nostro cuore e nella nostra preghiera e per le quali invito, ancora una volta, ad una generosa solidarietà”. Sabato l’incontro con i cresimati e cresimandi allo stadio di San Siro. Gli 80mila posti dello stadio esauriti per accogliere Papa Benedetto XVI.

“Cari ragazzi e ragazze! È una grande gioia per me potervi incontrare durante la mia visita alla vostra Città. In questo famoso stadio di calcio, oggi i protagonisti siete voi!”. Papa Benedetto XVI ha salutato così gli 80 mila di ragazzi che hanno riempito lo stadio Meazza di Milano. “Prendi il largo con Pietro” è stato il tema scelto per l’incontro, che rifacendosi al capo degli apostoli è un invito al coraggio e all’avventura della fede. “Ora siete cresciuti e potete dire il vostro ‘sì’ a Dio, un ‘sì’ libero e consapevole – ha detto il Santo Padre durante uno dei momenti di preghiera - Il sacramento della Cresima conferma il battesimo ed effonde su di voi con abbondanza lo Spirito Santo. Voi stessi ora, pieni di gratitudine, avete la possibilità di accogliere i suoi grandi doni che vi aiutano, nel cammino della vita, a diventare testimoni fedeli e coraggiosi di Gesù. I doni dello Spirito sono realtà stupende, che vi permettono di formarvi come cristiani, di vivere il Vangelo e di essere membri attivi della comunità.” “Cari ragazzi, tutta la vita cristiana è un cammino, è come percorrere un sentiero che sale su un monte in compagnia di Gesù; con questi doni preziosi la vostra amicizia con Lui diventerà ancora più vera e più stretta. Essa si alimenta continuamente con il sacramento dell’Eucaristia, nel quale riceviamo il suo Corpo e il suo Sangue. Per questo vi invito a partecipare sempre con gioia e fedeltà alla Messa , quando tutta la comunità si riunisce insieme a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio e a prendere parte al Sacrificio eucaristico.” “ Cari amici, voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono gli oratori. L’oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro genere. Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per

maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore! “ “ Permettetemi anche di dirvi che il Signore ogni giorno, anche oggi, qui, vi chiama a cose grandi. Siate aperti a quello che vi suggerisce e se vi chiama a seguirlo sulla via del sacerdozio o della vita consacrata, non ditegli di no! Gesù vi riempirà il cuore per tutta la vita!

Quelli de… l’Oratorio

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“Cari ragazzi, vi dico con forza: tendete ad alti ideali, siate santi! Ma è possibile essere santi alla vostra età? Vi rispondo: certamente! Lo dice anche sant’Ambrogio, grande Santo della vostra Città, in una sua opera: «Ogni età è matura per Cristo» E soprattutto lo dimostra la testimonianza di tanti Santi vostri coetanei, come Domenico Savio, o Maria Goretti. La santità è la via normale del cristiano: non è riservata a pochi eletti, ma aperta a tutti. Naturalmente, con la luce e la forza dello Spirito Santo! E con la guida di nostra Madre. Chi è nostra Madre? E’ la Madre di Gesù, Maria.” A salutare il Santo Padre da parte di tutti i ragazzi della Diocesi è stato il giovanissimo cresimando Giovanni Castiglioni: “Per noi è bellissimo poterti accogliere in questo stadio dove giocano i nostri campioni – ha detto – oggi però vogliamo dirti che per noi sei tu il campione più grande e anche l’allenatore dell’immensa squadra che è la Chiesa”. Il momento conclusivo è stato la messa al Parco Nord di Bresso, dove il Papa è stato accolto da un milione di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Con un’infinità di bambini. «La vostra vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi». Senza negare i problemi, Papa Ratzinger apre alla speranza, perché le famiglie – a cominciare da quelle che hanno partecipato all’Incontro mondiale custodiscono «l’amore, l’unica forza che può veramente trasformare il mondo». Benedetto XVI invita le famiglie ad «evangelizzare non solo con la parola, ma per “irradiazione”, con la forza dell’amore vissuto». Del resto, è proprio nei gesti di ogni giorno la fede si gioca: nel modo con cui si vivono gli affetti, ci si impegna nel lavoro, si celebra la festa. E’ questo il messaggio forte del VII incontro mondiale della famiglie: la vita quotidiana è il teatro della vocazione ordinaria della famiglia cristiana: «nella misura in cui vivrete l’amore

reciproco e verso tutti – sottolinea il Papa - diventerete un Vangelo vivo, una vera Chiesa domestica». Parole molto intense il Papa le ha dedicate alla coppia: in poche righe una vera e “propria teologia nuziale”. «Dio ha creato l’essere umano maschio e femmina, con pari dignità, ma anche con proprie e complementari caratteristiche. (…) Cari sposi,

nel vivere il matrimonio voi non vi donate qualche cosa o qualche attività, ma la vita intera. E il vostro amore è fecondo innanzitutto per voi stessi,perché desiderate e realizzate il bene l’uno dell’altro». La fecondità della coppia, poi si allarga alla procreazione, «generosa e responsabile», dei figli, e alla società, perché il vissuto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali». Per questo il Papa, in un contesto educativo spesso tentato di scorciatoie “manualistiche”, chiede agli sposi di farsi carico fino in fondo dei propri figli: «In un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro le ragioni del vivere, la forza della fede, prospettando loro mete alte e sostenendoli nelle fragilità». A quanti, poi, «pur condividendo gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sono segnati da esperienze dolorose di fallimento e di separazione», alle persone e alle famiglie “dal cuore ferito” il Papa dedica un pensiero molto affettuoso, un balsamo per tanti: «Sappiate che il Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica». Poi le incoraggia a rimanere unite alle loro comunità», alle quali, però, il Papa chiede di realizzare adeguate iniziative di accoglienza e vicinanza». Appuntamento ora nel 2015 a Filadelfia, Stati Uniti. Il tema dell’VIII Incontro sarà reso noto solo in un secondo tempo e terrà conto della peculiare situazione della famiglia Oltreoceano. Il Family 2012 è finito. Anzi, ora comincia per davvero, il VII Incontro Mondiale delle Famiglie è chiamato ora a dare i suoi veri

frutti. Alessandra Branca Pagina 19

L’icona della Sacra Famiglia << Nella Santa Famiglia di Nazaret il cielo incontra la terra e la Trinità divina trova la più perfetta immagine umana. >> L’ Incontro Mondiale delle Famiglie ha una nuova icona simbolo. Si tratta di un grande mosaico, realizzato dall’artista gesuita Marko Rupnik, che lo scorso 11 aprile è stato benedetto in piazza San Pietro dal Papa. L’opera raffigura la Sacra famiglia e la santissima Trinità rappresentata attraverso lamano del Padre che sostiene il fuoco dello Spirito che è Gesù. Ai lati di Giuseppe e Maria il paradiso terrestre e la Gerusalemme celeste con la Sacra Famiglia al centro della storia della salvezza.

Numero 1-IV, Giugno 2012


Di Francesca Surace

Il 20 Maggio, dopo la messa domenicale, si è svolta l’ormai consueta PASSEGGIATA IN BICICLETTA in occasione della Giornata Missionaria Salesiana. Partiti dalla Chiesa Don Bosco con tanta allegria e buona musica, abbiamo pedalato e pedalato per le vie del paese. Una sola pausa concessa nei pressi della Villa Com u n a l e , d o v e l’Associazione ADMA ha offerto a tutti i partecipanti delle buonissime torte preparate in casa per l’occasione. Finito il break siamo ripartiti nuovamente alla volta della chiesa don Bosco, dove è Quelli de… l’Oratorio

avvenuta la premiazione delle bici più originali per tema e addobbi, le vincitrici sono state Sara G. e Sara M. Il tempo ci ha regalato una delle sue giornate migliori, nonostante i cattivi pronostici e per questo motivo tutto è andato per il verso giusto illuminato da un Sole splendente. Non è la prima volta che per le vie del paese,con la passeggiata in bicicletta, bambini, giovani e adulti danno vita ad una straordinaria e pacifica "rivoluzione che ha risvegliato per qualche ora la vita cittadina. Fare del bene divertendosi

non è forse una delle più belle aspirazioni che si possono avere nella vita? Ed è proprio quello che ognuno di noi,all'interno dell'oratorio, cerca di fare!!! - la passeggiata in bicicletta ne è un esempio! -

“ Fare del bene

divertendosi non è forse una delle più belle aspirazioni che si possono avere nella vita? “

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Di Francesca Surace Giugno è arrivato, la scuola è finita e dopo comunioni e cresime, finisce anche il catechismo. È arrivato il momento di dire arrivederci ai nostri sabati passati in compagnia e allegria, trascorsi con la speranza di riuscire a trasmettervi un po’ della nostra fiducia in Gesù. Sappiamo che a volte siamo stati “noiosi”, che abbiamo forse parlato troppo e giocato di meno, che volevate passare all’aperto i vostri pomeriggi ma speriamo, almeno in minima parte, di essere riusciti nel nostro intento e di aver lasciato un bel ricordo nella vostra memoria e qualche bel pensiero su Gesù!Non potevamo che concludere in bellezza con un pomeriggio passato all’insegna di grandi giochi, in cui l’allegria era di casa come anche la voglia di divertirsi! Durante questo anno siamo cresciuti insieme, e non solo spiritualmente e tante sono state le emozioni che ci hanno accompagnato e che ci porteremo sempre nel cuore! Le vostre catechiste vi augurano una bellissima estate, piena di sole, mare, gelati, ghiaccioli, castelli di sabbia e tutto quello che voi vorrete! Vi aspettiamo tutti per l’Estate Ragazzi! E ricordate ragazzi che Gesù ci aspetta ogni domenica a Messa!

Prime Comunioni 27 Maggio 2012

Nasceranno nuovi giovani per te! Ai genitori dei nostri ragazzi di IV elementare Quando i vostri ragazzi, cari genitori, hanno ricevuto il corpo di Cristo -perché in questo e solo in questo consiste “fare la Prima Comunione” -, hanno raggiunto una tappa, hanno varcato una nuova soglia, luminosa e solenne, di questo loro percorso di iniziazione cristiana. Noi catechiste auguriamo con viva speranza, che questi ragazzi continuino il loro cammino con la presenza sempre più partecipe e attenta dei genitori.

AUGURI a: Bruna A., Silvia, Anastasia, Giuseppe, Azzurra, Bruno C., Antonino D., Paolo, Domenico, Miriam, Elena, Simon, Aldo, Francesco, Alessia, Laura, Simone, Celeste, Giovanni, Pietro, Gaia, Carmen, Chiara, Daniele, Giusy, Evelina, Antonio, Antonino V., Filippo, Luana, Martina. Pagina 21

Numero 1-IV, Giugno 2012


Di Mariagrazia Nucera

L’ACEC - Associazione Cattolica Esercenti Cinema - in collaborazione con il Servizio nazionale per il Progetto Culturale e con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Italiana della CEI – ha promosso una rassegna nazionale “GESÙ NOSTRO CONTEMPORANEO – Il volto di Gesù nel cinema e nella cultura”. La manifestazione ha coinvolto, dall’1 aprile al 15 giugno, una cinquantina di sale della comunità in tutta Italia – tra cui il nostro cineteatro- con un cartellone di film, spettacoli teatrali, concerti e tavole rotonde sulla presenza della figura di Cristo nella produzione artistica e culturale contemporanea o recente. Come affermato dal segretario generale dell’ACEC, è importante, nella nostra società, imparare a riconoscere e ritrovare i segni della presenza divina nella cultura. La rassegna aveva l’intento di dimostrare la modernità del cristianesimo che influenza la produzione artistica.

Anche il nostro cineteatro ha aderito a questo progetto si scoperta del volto di Gesù con la proiezione di due film: “Il villaggio di cartone” di Ermanno Olmi e “Sette opere di misericordia” di Gianluca e Massimiliano De Serio. Entrambi i film possono essere criticati dal punto di vista dei tempi cinematografici, la scene sono infatti molto lente con la quasi totale assenza di dialoghi e azioni ma a livello di messaggio trasmesso sono stati molto incisivi. Entrambi raccontano storie drammatiche che danno molti spunti per un’introspezione personale su quanto stiamo facendo e su cosa, potenzialmente, potremmo fare. Oltre che con la proiezione di questi due lungometraggi, il nostro cineteatro è stato al centro di una tavola rotonda con relatori d’eccezione — Giovanni Schipani, giovanni fortugno e Basilio Di Lorenzo — che hanno portato la loro testimonianza di come Gesù sia presente nelle loro vite e di come abbiano risposto con gioia e fede ad una “chiamata” che gli è stata rivolta. Per concludere il progetto è stato messo in programma un concerto serale del gruppo “New Time”, formato da alcuni ragazzi dell’oratorio che hanno in comune una sfrenata passione per la musica! In scaletta erano presenti canzoni di autori e cantautori contemporanei, che non sono compositori di musica sacra ma di musica leggera – quella che comunemente ascoltiamo alla radio – ma che comunque affrontavano il tema del volto di Gesù nostro contemporaneo come se Lui fosse uno di noi …

Quelli de… l’Oratorio

Pagi


Domenica mattina a Soverato c’è stata la festa dei ministranti e noi ragazzi di Bova Marina siamo andati. Siamo partiti alle 7.40, il viaggio è durato circa due ore e mezza. Arrivati siamo andati all’Oratorio di Soverato, dove c’erano anche i ragazzi di Corigliano e Soverato, abbiamo fatto colazione e subito dopo ci siamo riuniti nel salone dove abbiamo fatto amicizia tra noi, abbiamo dialogato ed imparato l’inno dei ministranti. Subito dopo ci siamo uniti a gruppi per riflettere e commentare il Vangelo del giorno. Verso le 12.00 ci siamo preparati per la Santa Messa . Subito dopo abbiamo pranzato e poi giocato e fatto nuove amicizie. Verso le 15.30 ci siamo riuniti nuovamente in gruppo per raccontarci a vicenda cosa facciamo nelle nostre parrocchie, come ministranti, come siamo organizzati, come viviamo il nostro servizio. A conclusione della giornata ci è stato donato un piccolo libricino che racconta la vita di un santo. Sulla strada del rientro a casa, abbiamo fatto sosta a Siderno per gustare un gelato offerto dal nostro parroco, don Natalino. E’ stata una proprio una bella esperienza, interessante e formativa, e sono pronto a rifarla. Giuseppe Spinella

La trama Mario Guarrazzi è un ex centometrista miscredente che non è riuscito a coronare il sogno di partecipare come atleta alle Olimpiadi e ha riposto ogni speranza sul figlio Tommaso. Nonostante sia portato per lo sport, Tommaso desidera più di ogni altra cosa farsi frate e, pur di non deludere il padre, prova a portare a termine un’impresa impensabile con l’aiuto di monsignore Angelo Paolini, vecchio amico del genitore. Rompendo i silenzi e i rituali burocratici imposti dalle gerarchie ecclesiastiche, monsi-

sco Don Bo o r t a e t Al Cine- arina M 2012 di Bova dì 15 GIUGNO 012 2 r da Vene dì 23 GIUGNO le a merco ! EVELO! T E D R E NO N P

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gnore Paolini con il supporto della sorella Marcella decide che è arrivato il momento di sperimentare nuovi linguaggi per avvicinare i giovani alla Chiesa e per riuscirci mette in piedi una squadra di atleti del Vaticano, puntando sulle qualità di Tommaso e chiamando come preparatore tecnico Mario, con la speranza di riavvicinare in questo modo padre e figlio.

Numero 1-IV, Giugno 2012


22 squadre in gara divise in 5 gironi, per un totale di 220 giocatori. 623 i gol segnati, 48 le partite giocate, più di 100 spettatori e una sola squadra vincitrice. Questi i numeri della 7a edizione del torneo di calcio a 5 "Don Bosco" organizzato come ogni anno dallo staff sportivo dell'oratorio salesiano Bova Marina. Una sola squadra vincitrice, ma tutte e 22 protagoniste di un magnifico evento che ha visto in campo non solo dei giocatori ma soprattutto degli amici, disposti a disputare delle belle e avvincenti partite ma nel rispetto delle regole e del sano agonismo. Perchè non bisogna mai dimenticare il significato di un torneo oratoriano e salesiano in particolare: lo sport come mezzo per avvicinare i giovani a dio, "Bisogna amare ciò che essi amano", soleva ripetere sempre don bosco ed è quello che il nostro parroco, don Natalino, ripete sempre agli allenatori/animatori. Ed è con questo spirito che è stato organizzato e gestito il torneo anche quest'anno, dalle rigide regole inn campo (niente bestemmie!!) alla "buona notte salesiana" così cara a don bosco. Alla fine del torneo oltre alle finaliste sono stati premiati anche i migliori giocatori: MIGLIOR GIOCATORE DELLA FINALE: ANDREA NICITA MIGLIOR PORTIERE: GIOVANNI LATELLA CAPOCANNONIERE: NORBERTO PETRONIO MIGLIOR GIOVANE: IVAN RUBERTA’ PREMIO ALLO SPIRITO E ALLA DISCIPLINA: GRANDI AMICI PREMIO FAIR PLAY: LAVANDERIA JOLLY MIGLIOR GOL DEL TORNEO: CRISTIAN IIRITI CLASSIFICA FINALE 1° ANTICA BOTTE – BARRACUDA PUB 2° BAR GIOVANI 3° EX-AEQUO EXTRA BAR / LA TERZA STELLA

Ad ogni squadra è stata donata una foto ricordo con impressa una scritta, leitmotiv di tutto il torneo “Una squadra non è solo il frutto di una prestazione agonistica, ma anche il risultato di una serie di virtù umane da cui dipende il suo successo: l'intesa, la collaborazione, la capacità di amicizia e di dialogo, la lealtà e la correttezza (Giovanni Paolo II". Alla prossima edizione. Staff sportivo (CONTINUA DA PAG.13) Anche la Chiesa, cari ragazzi, ha bisogno di cittadini cristiani, e di giovani in particolare, svegli, vivi, gioiosi, ricchi, di professionisti seri, educati ai valori civili ed ai valori cristiani. Giunga, allora, a voi studentesse, studenti, e per vostro tramite agli insegnanti, dirigenti, famiglie l'augurio del vostro Vescovo e della Chiesa reggina tutta: vi raggiunga l'invito a credere in voi stessi e nelle vostre possibilità, perché siete uomini e donne plasmati ad immagine stessa di Dio, che è somma Sapienza, Verità e Amore, e siate persone vivificate dallo Spirito che opera in voi ed attraverso di voi. Auguri per il vostro futuro, certamente, ma auguri soprattutto per il tempo presente, per ogni presente, luogo abitato da Dio, tempo prediletto per compiere ogni azione, né per il passato che è già stato, né per il futuro che deve ancora essere, ma auguri per il presente: è nel tempo che abbiamo e che avete ora, adesso, che siamo chiamati ad operare, a costruire, a studiare, a realizzare. Avanti con coraggio! La Chiesa e la società civile contano su di voi per poter costruire, con voi, un avvenire migliore per tutti. Auguri per la vostra vita! Vittorio Mondello - Arcivescovo Metropolita

Quelli de… l’Oratorio

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Generazione Danza

Saggio Finale

Il 3 Giugno si è svolto il saggio di ballo della scuola "Generazione Danza" di Giovanna Gangemi , presso il Cinetea tro "Don Bosco". Anche quest'anno è stato un vero successo! Un inizio strabiliante danzato da tutte le ragazze ha dato il via alla serata: nella prima parte ogni gruppo si è presentato con varie coreografie,dall'hip-hop al moderno, nella seconda parte, le nostre ballerine, hanno danzato sulle note delle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema italiano, una bella novità,certo, che ha riscosso grande successo. Ospite d'eccezione: la nostra piccola Lavinia, che ci ha deliziato mostrandoci alcuni passi di danza e accompagnando la presentatrice durante tutta la serata. La serata si è conclusa con i ringraziamenti da parte di Giovanna a chi l'ha aiutata e sostenuta durante tutto quest'anno e l'augurio per una buona notte. Arrivederci al prossimo anno Francesca Surace

Si è conclusa la nostra esperienza a Taranto.....L'Oratorio Salesiano di Bova Marina è stato premiato come la miglior squadra dell'ESPRESSIONE FAIR PLAY, con la motivazione che << l'oratorio VIVE IL FAIR PLAY NON COME UNA MODA O UN MODO DI GIOCARE MA FACENDO SI ESSO UNO STILE DI VITA NELLO SPORT>>. Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi, del loro comportamento in campo e fuori. Un grazie ai nostri dirigenti, mister e genitori che sono stati super, animando le nostre giornate. Ma soprattutto il grande applauso va ai nostri ragazzi veri CAMPIONI non solo in campo ma SOPRATTUTTO NELLA VITA.

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Numero 1-IV, Giugno 2012


A cura di Francesca Autelitano

I terremoti sono gli eventi naturali di gran lunga più potenti sulla terra. Pensate che possono rilasciare in pochi secondi un'energia superiore a migliaia di bombe atomiche, solitamente misurata in termini di momento sismico. A tal riguardo basti pensare che un terremoto riesce a spostare in pochi secondi volumi di roccia di centinaia di chilometri cubi. Un terremoto è una vibrazione della Terra prodotta da una rapida liberazione di energia meccanica che si libera dall’interno della crosta terrestre, detto ipocentro, raggiungendo la superficie, nella quale si distingue l’epicentro. In conseguenza alla loro capacità di propagazione i terremoti possono attraversare tutta la Terra,(tanto da poter essere registrati dagli strumenti di tutto il mondo) e causare gravi distruzioni e alte perdite di vite umane. MA COSA SUCCEDE DENTRO LA TERRA? Le rocce si comportano in maniera elastica e si deformano progressivamente (anche se noi non ce ne accorgiamo) fino a che non viene raggiunto un limite di rottura. In quel momento la roccia si lacera, si crea una faglia, faglia le rocce ormai separate scorrono in direzioni opposte e causano rapide vibrazioni che rimbalzano fino a che la roccia non raggiunge l’equilibrio. I terremoti più forti, come quello del Giappone dell'11 Marzo 2011 (terremoto del Tōhoku del 2011), possono spostare di alcuni centimetri l'asse terrestre (questo ad esempio ha spostato l'asse di circa 10 cm). A livello locale gli effetti di un sisma possono variare anche sensibilmente in conseguenza dei tipi di costruzioni presenti o della natura geologica del territorio.

È POSSIBILE PREVEDERE UN TERREMOTO? All'atto pratico la previsione esatta di un sisma è, allo stadio attuale della ricerca scientifica, ancora lontana, ma il rimedio più ragionevole e saggio contro i danni materiali ed umani dei terremoti è rappresentato dall'uso di efficaci tecniche antisismiche di costruzione di edifici proprie dell'ingegneria sismica che sono in grado di dimezzare i danni anche di terremoti estremamente potenti e sono diffusamente utilizzate in alcune delle aree più sismiche al mondo come il Giappone.

Quelli de… l’Oratorio

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A cura di Angela Zavettieri

(riprendiamo ad ascoltare Don Bosco…) Missione a Buttigliera Ci fu una « missione predicata » nel paese di Buttigliera. Vi andai e potei ascoltare molte conversazioni religiose. Veniva gente da ogni parte, attirata dalla celebrità dei missionari. Ogni sera potevamo ascoltare una lezione sulla religione cristiana e fare una meditazione sulle verità eterne. Poi ognuno tornava a casa sua. Una di quelle sere tornavo a casa mescolato a molta gente. Tra gli altri, c'era un certo don Calosso, di Chieri, che da poco era venuto come cappellano a Morialdo. Era un prete molto buono, anziano. Camminava tutto curvo, eppure faceva tutta quella strada per ascoltare con noi la « missione ». Quattro soldi per quattro parole Vedendomi così giovane (ricordo che ero piccolo di statura, avevo la testa scoperta, i capelli ricciuti, e stavo in silenzio in mezzo agli altri) mi guardò per qualche istante, poi cominciò a parlarmi: - Di dove sei, figlio mio? Sei venuto anche tu alla missione? - Sì, sono stato alla predica dei missionari. - Chissà cos'hai capito! Forse tua mamma ti avrebbe potuto fare una predica più opportuna, non è vero? - E’ vero, mia mamma mi fa sovente delle buone prediche. Ma mi pare di avere capito anche i missionari. - Su, se mi dici quattro parole della predica di oggi, ti do quattro soldi. - Vuole che le dica qualcosa sulla prima o sulla seconda predica? - Ciò che vuoi. Mi bastano quattro parole. Ti ricordi l'argomento della prima predica? - Sì: la necessità di essere amici di Dio, di non ritardare la propria conversione. - E che cosa disse il predicatore? - aggiunse il vecchio prete che cominciava a meravigliarsi. - Ricordo perfettamente. Le recito tutta la predica. Senza difficoltà esposi l'introduzione, poi i tre punti dello svolgimento: colui che ritarda la propria conversione corre il rischio che gli manchi il tempo, la grazia di Dio o la volontà. Don Calosso mi lasciò esporre per oltre mezz'ora mentre camminavamo tra la gente. Poi mi domandò: - Come ti chiami? Chi sono i tuoi genitori? Hai frequentato molte scuole? - Mi chiamo Giovanni Bosco. Mio padre è morto quando ero ancora un bambino. Mia madre è vedova con tre figli da mantenere. Ho imparato a leggere e a scrivere. - Non hai studiato la grammatica latina? - Non so che cosa sia. - Ti piacerebbe studiare? - Moltissimo. - Che cosa te lo impedisce? - Mio fratello Antonio. - Perché tuo fratello Antonio non vuole che studi? - Dice che andare a scuola vuol dire perdere tempo. Ma se potessi andare a scuola, io il tempo non lo perderei. Studierei molto. - E perché vorresti studiare? - Per diventare prete. - E perché vuoi diventare prete? - Per istruire nella religione tanti miei compagni. Non sono cattivi, ma lo diventeranno se nessuno li aiuta. Io voglio stare vicino a loro, parlare, aiutarli. Queste mie parole schiette e franche fecero molta impressione su don Calosso, che continuava a guardarmi. Giungemmo così a un incrocio dove le nostre strade si separavano. Mi disse queste ultime parole: - Non scoraggiarti. Penserò io a te e ai tuoi studi. Domenica vieni a trovarmi con tua madre, e vedrai che aggiusteremo tutto. La domenica seguente entrai nella sua casa insieme a mia mamma. Si misero d'accordo che mi avrebbe fatto un po' di scuola ogni giorno. Il resto della giornata l'avrei passato lavorando nei campi, per accontentare Antonio. Mio fratello fu d'accordo, perché avrei cominciato le lezioni dopo l'estate, quando il lavoro nei campi non è più urgente. (continua…..) Pagina 27

Numero 1-IV, Giugno 2012



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