Giornalino maggio 2012

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Siamo ormai arrivati a metà maggio. È il mese della primavera, dei fiori, del sole caldo e del cielo azzurro; è il mese che preannuncia le vacanze con la conseguente e inevitabile allegria, delle giornate spensierate e dei pomeriggi in oratorio. È un mese particolare però, che ci ricorda che abbiamo una persona speciale che intercede spesso per noi che siamo suoi figli, una madre comune a tutti che ha il nome di Maria! In questo tempo difficile che stiamo trascorrendo abbiamo più bisogno di lei, di una mano tesa che ci offra aiuto, un porto sicuro in cui trovare pace perché siamo sovrastati da tante necessità. Siamo presi da tante cose, dal ritmo frenetico delle giornate, dal correre verso la meta, dal raggiungere i nostri obiettivi, delle brutture del mondo che ci circonda, da una società che è di facciata, da un perbenismo che è fasullo, che ormai non crediamo più in nulla. Abbiamo perso la speranza e con essa la certezza che ci sia qualcuno che tutto può e in cui poter riporre la nostra fiducia. Chi meglio di Lei può intercedere per noi e aiutarci nei momenti difficili? Solo colei che don Bosco ci insegna a salutare come Maestra e Ausiliatrice. Affidiamoci a Lei sicuri del suo amore e tranquilli che da Madre premurosa quale Lei è ci aiuterà sicuramente! Il mese di maggio poi è ricco di santi per la Famiglia Salesiana. La “Madonna di Don Bosco” ha voluto donare alla sua Famiglia una corona di figure eccezionali che mettessero in risalto l’importanza e il ruolo del suo carisma nella Chiesa. In maggio, infatti, veneriamo Madre Mazzarello, che nella sua umiltà ha contribuito in modo eccezionale e originale alla nascita della Congregazione delle FMA. Ricordiamo Domenico Savio, primo frutto dell’educazione e della spiritualità salesiana, capostipite di una moltitudine di ragazzi e ragazze che hanno dato alla Chiesa l’esempio di una santità originale. Ma veneriamo anche altri due grandi Santi che hanno avuto contatto con Don Bosco: s. Luigi Orione (16 maggio) e S. Leonardo Murialdo (18 maggio). Con diverse caratteristiche, questi Santi sono espressione dell’amore di Dio e

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della Vergine Maria per i ragazzi e i giovani, e diventano per la Famiglia Salesiana stimolo a diffondere il carisma di don Bosco con creatività sempre nuova. Quel carisma che conquistò 22 giovanotti, esattamente 150 anni fa (14 maggio 1862) quando si consacrarono a Dio con i voti: tra questi, Michele Rua, Giovanni Cagliero, Paolo Albera… Non potevamo dimenticare di fare gli auguri, anche se un po’ in ritardo alle nostre mamme… A loro il nostro GRAZIE pieno di affetto e di stima, la Madonna le sostenga nel difficile compito che gli è stato affidato da Dio. E a tutti voi, cari lettori, un buon proseguimento in questo mese così “carico” di salesianità. Mariagrazia Nucera (a nome di tutta la Redazione)

PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE COMPOSTA DA DON BOSCO O Maria, Vergine potente, Tu grande illustre presidio della Chiesa; Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani; Tu terribile come esercito schierato a battaglia; Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo; Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze difendici dal nemico e nell'ora della morte accogli l'anima nostra in Paradiso! Amen

Numero 12-III, Maggio 2012

SOMMARIO In Maria ho riposto Tutta la mia fiducia (don Bosco)

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Auguri Mamma

Alla luce del sole e con molto rumore

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Savio Day

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• Solo l’amore porta alla conoscenza

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• SOS: Sogno—Ottimismo—Speranza

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Fiabe per crescere

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Rinnovati dallo spirito Un invito speciale

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Le Pigiessiadi

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Torneo don Bosco Notizie flash

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Il volto di Gesù

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Help Student: I neutrini non sono Pag. 19 più veloci della luce •

Il beato Giuseppe Toniolo “testimone credibile”

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Le Memorie dell’Oratorio

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Spazio Musicale

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Auguri a …..

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Calendari missionario

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La devozione a Maria Ausiliatrice e il suo santuario nel cuore dell’opera salesiana Una tiepida sera di maggio del 1862, con la consueta abilità narrativa don Bosco raccontò: «Figuratevi di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile. A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici. In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “Auxilium Christianorum”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’ostia di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “Salus Credentium”. Il comandante supremo della grande nave, che è il Romano Pontefice, superando ogni ostacolo, guida la nave in mezzo alle due colonne, quindi con una catena che pende dalla prora la lega a un’ancora della colonna su cui sta l’Ostia, e con un’altra catena che pende a poppa la lega dalla parte opposta a un’altra ancora che pende dalla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata. Allora succede un gran rivolgimento: tutPagina 4

Quadro di Mario Barberis che ricorda il “sogno delle due colonne”. Si trova nella Basilica di maria Ausiliatrice a Torino

te le navi nemiche fuggono, si disperdono, si urtano, si fracassano a vicenda». Un nome nuovo e antico Don Albera testimonia che proprio una sera di dicembre di quell’anno, don Bosco dopo aver confessato fino alle ore 23, scese a cena. Era soprapensiero. A un tratto gli disse: «Ho confessato tanto e per verità quasi non so che cosa abbia detto o fatto, tanto mi preoccupava un’idea. Pensavo: La nostra chiesa è troppo piccola; non capisce tutti i giovani o pure vi stanno addossati l’uno all’altro. Quindi ne fabbricheremo un’altra più bella, più grande, che sia magnifica. Le daremo il titolo: Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. Io non ho un soldo, non so dove prenderò il denaro, ma ciò non importa. Se Dio la vuole si farà» (MB 7, 333-334). Il progetto fu confidato anche a don Cagliero: «Sinora abbiamo celebrato con solennità e pompa la festa dell’Immacolata […]. Ma Quelli de… l’Oratorio


la Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo proprio bisogno che la Vergine SS. ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana» (MB 7, 334). Nei primi mesi del 1863 si mise all’opera per ottenere i permessi; nel 1865 pose la pietra angolare e nel 1868 l’opera era compiuta. L’icona parlante Nella scelta di don Bosco non ci sono solo motivi di ordine pratico (avere una chiesa più ampia) o politico religioso (l’ondata di feroce anticlericalismo che minacciava la Chiesa). L’icona di Maria nel quadro del Lorenzone che sovrasta l’altare maggiore esprime bene il sentimento intimo di don Bosco. La sua concezione della storia della salvezza lo portava a collocare la Chiesa nel cuore del mondo, e nel cuore della Chiesa egli contemplava Maria Ausiliatrice, la Ma-dre onnipotente, la vincitrice del male. La Madonna è stata sempre presente nella vita di don Bosco. Nel sogno dei nove anni, Gesù si presenta così: «Io sono il Figlio di Colei che tua madre ti ammaestrò a salutare tre volte al giorno». Ma la preferenza determi-nante per il suo culto ha un punto di riferimento preciso: il santuario di Valdocco. «E questa – scrive E. Viganò – rimarrà la scelta mariana definitiva: il punto di approdo di una incessante crescita vocazionale e il centro di espansione del suo carisma di fondatore. Nell’Ausiliatrice don Bosco riconosce finalmente delineato il volto della Signora che ha dato ini-zio alla sua vocazione e ne è stata e ne sarà sempre l’Ispiratrice e Maestra». Maria si è edificata la sua casa Il santuario di Valdocco diventa il segno tangibile e reale della presenza di Maria nella vita di don Bosco e della Congregazione. È questa la “chiesa madre” della Famiglia salesiana. Il sentire popolare scopre immediatamente la meravigliosa intesa tra Maria Ausiliatrice e don Bosco: Maria Ausiliatrice è per sempre ormai la«Madonna di don Bosco». E don Bosco è «il santo dell’Ausiliatrice». Raramente è avvenuto che un titolo mariano, pressoché sconosciuto, si diffondesse con tanta rapidità in tutto il Numero 12-III, Maggio 2012

mondo. Umilmente don Bosco diceva: «Io non sono l’autore delle grandi cose che voi vedete; è il Signore, è Maria SS. che degnarono di servirsi di un povero prete. Di mio non ci ho messo nulla: Aedificavit sibi domum Maria (Maria si è edificata la sua casa). Ogni pietra, ogni ornamento segnala una grazia». Il santuario di Valdocco è la chiesa che i salesiani di tutto il mondo vedono molto più con il cuore che con gli occhi. Ed è qui che tutti si sentono “a casa”. Don PASCUAL CHÁVEZ VILLANUEVA (Dal Bollettino Salesiano di Maggio 2012)

All'interno della Basilica lo sguardo è subito attirato dal grande quadro centrale. Fu ideato da don Bosco ed eseguito dal pittore Tommaso Lorenzoni, che vi lavorò attorno per tre anni. Don Bosco lo descrisse così: «La Vergine c am peggia in un mare di luce e di maestà. È circondata da una schiera di Angeli, quali le porgono ossequio come a loro Regina. Con la destra tiene lo scettro che è simbolo della sua potenza, con la sinistra tiene il Bambino che ha le braccia aperte, offrendo così le sue grazie e la sua misericordia a chi fa ricorso all'augusta sua Madre. Attorno e in basso sono i santi Apostoli e gli Evangelisti, che guardano la santa Vergine. In fondo al dipinto c'è la città di Torino, con il santuario di Valdocco in primo piano e con lo sfondo di Superga».

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Mamma: un’unica parola che vuol dire troppo!! La festa della mamma fu istituita nel 1914 negli Stati Uniti su proposta di Anna M. Jarvis, un’insegnante molto legata alla madre (come qualunque altro figlio al mondo). Dopo la morte della madre, Anna si impegnò inviando lettere a ministri e membri del congresso affinché venisse celebrata una festa nazionale dedicata a tutte le mamme. Questa festa doveva essere l’occasione perchè ognuno facesse un segno d’affetto alla propria madre ancora in vita. Grazie alla sua tenacia e determinazione, la prima festa della mamma fu celebrata a Grafton e l'anno dopo a Filadelfia: era il 10 maggio 1908. Ed oggi si celebra la seconda domenica di maggio come momento di trapasso tra l’inverno rigido e freddo e la tiepida, colorata e creatrice primavera.

Oggi I simboli di questa festa sono il rosso, il cuore e la rosa, che più di ogni altro fiore rappresenta l'amore e la bellezza e sa testimoniare l'affetto e la riconoscenza dei figli, che alcune volte restituiscono con l'amore anche preoccupazioni (le spine).

Forse spesso tutti diamo per scontato che: “tanto c’è la mamma” “tanto la mamma mi vuole bene lo stesso”....ed è proprio in questi momenti che dovremmo soffermarci a capire quale valore inestimabile abbia l’affetto che una madre prova per il proprio figlio. Possiamo rischiare di litigare con chiunque, ma con la nostra mamma no;possiamo rischiare che un amico si dimentichi di noi, ma la nostra mamma no!..Ricordiamoci che noi siamo stati per nove lunghissimi mesi un pezzetto della nostra mamma: se noi ogni giorno giochiamo all’oratorio con i nostri amici,ci muoviamo, saltiamo, corriamo,camminiamo, ridiamo, insomma VIVIAMO , è perchè LA NOSTRA MAMMA CI HA DATO LA VITA!!

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Quelli de… l’Oratorio


Care bambine, ragazze e giovani del futuro: volete diventare delle buone madri? Ho io la ricetta! conservatela bene nel cassetto dei vostri ricordi, vi sarà utile!!

Una ricetta per una mamma molto cara Prendere una tazza di pensosità e aggiungere un sacco di amore. Frullare con un sorriso caldo come il riscaldamento e come il sole dall'alto. Aggiungere uno spirito allegro e, naturalmente, un cuore che canta . Aggiungete a volontà anche la capacità di ridere di piccole cose, e mescolare il composto ottenuto in un sacco di tenerezza. Guarnite con tanta comprensione. (La troverete solo nel cuore pieno di amore, perchè specie negli ultimi tempi non è molto reperibile).

Concludo dicendo:

TI VOGLIO BENE MAMMA! GRAZIE!!

( Non ti dico di tutto perchè in confronto a te il tutto è poco!!)

Francesca Autelitano Numero 12-III, Maggio 2012

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Alla luce del sole e con molto rumore…. rumore . Di Stefano Zirillo

Parlare di mafia è diventato un esercizio comune dalle nostre parti. Parliamo di mafia quando non abbiamo abbastanza soldi, quando non riusciamo ad ottenere qualcosa con le nostre forze, quando non siamo in grado di amministrare la cosa pubblica decentemente. Noi non parliamo della mafia come un problema reale e concreto, vicino e ineludibile, ma denunciamo il malaffare come fosse l’unico capro espiatorio di tutte le nostre questioni irrisolte, come se fosse l’unico vero colpevole delle nostre disgrazie. Non è così, non è affatto così. La mafia si annida nel nostro (quasi finito) benessere e si nutre delle nostre mancanze, dei nostri ozi e delle nostre incapacità. Prende forza dalla nostra omertà quotidiana, dal nostro poco coraggio, dalla nostra voglia di guardare la realtà da una comoda poltrona. Pagina 8

Credo che nei nostri territori tutti abbiamo siglato un tacito accordo con la criminalità nel momento stesso in cui siamo ciechi e sordi davanti al sopruso, all’arroganza di chi vive al di sopra delle regole, al disprezzo per la dignità del lavoro di chi si guadagna da vivere onestamente. Noi permettiamo che la mafia esista, che detti le regole, siamo noi che non sussultiamo dinanzi le ingiustizie perpetrate di continuo da un ristretto manipolo di persone. Fino a quando lasceremo ad altri il controllo delle nostre vite e continueremo a delegare a pochissimi coraggiosi il compito di resistere e ribellarsi sarà sempre così. Duole dirlo ma la colpa, dunque, è soprattutto nostra. Penso a Pio La Torre, Falcone e Borsellino, Peppino Impastato e Don Pino Puglisi, e mi vergogno di non aver avuto, nel quotidiano, un briciolo del loro coraggio.

Quelli de… l’Oratorio


Non possiamo permetterci di credere che basti fare il nostro compitino con diligenza, esseri bravi e onesti cittadini nel nostro orticello. Dovremmo risvegliarci, prendere in mano le questioni che riguardano il nostro vivere comune e creare anticorpi sociali che siano in grado di debellare questo male, una volta per tutte. Adoro ascoltare Saviano parlare di mafie, perché mi ricorda che non è una questione lontana da noi, o un problema che riguarda altri. Riguarda tutti, soprattutto coloro che hanno la possibilità di dare di più e farsi sentire di più; riguarda le istituzioni, la Chiesa, la politica, i giovani, riguarda tutti da vicino. Forse è giunto veramente il tempo in cui non basta più girarsi dall’altra parte, fare finta che in fondo tutto va bene così; forse dovremmo sentire l’obbligo di creare le condizioni di una nuova lotta d’opinione contro la criminalità, uscire di nuovo per le strade e ricominciare a parlare della mafia e di come abbia condizionato il nostro vivere. Niente giova alla mafia più del silenzio, del nostro silenzio, del sipario che cala e delle luci che si spengono.

Chi è abituato a muoversi nell’ombra sa camminare al buio, noi no; noi abbiamo bisogno di luce e di rumore, di musica e di parole di libertà! Padre Pino Puglisi amava i giovani e lottava per loro, i più esposti al rischio contagio della criminalità. L’amore è inconciliabile con la mafia, per questo è morto, perché amava ed urlava, perché possedeva il coraggio di chi non si piega, di chi parla, di chi vuole svegliare anziché lasciare dormire. Se ci sentiamo impotenti e soli, o quando pensiamo che le nostri voci da sole non bastino, iniziamo a guardarci intorno, ad alzare il volume, ad unire i nostri sforzi, a non lasciare tutto com’è, un passo alla volta, partendo dalle piccole cose. Prendiamoci le nostre responsabilità dunque, perché non possiamo consentire che altri decidano per noi, che altri uomini paghino con la vita per il loro coraggio, facciamo nostre queste battaglie, con la civiltà di chi ama, alla luce del sole e con molto rumore!

23 MAGGIO 1992—23 MAGGIO 2012 GLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANO Numero 12-III, Maggio 2012

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Io sono la stoffa…

L’Oratorio di Bova Marina, in una formula già avviata e collaudata più volt ottimi risultati, ha festeggiato San Domenico Savio con una giornata di spo sica e allegria nello stile puramente salesiano. Come di consueto, le società sportive dei paesi limitrofi hanno risposto positivamente : le squadre di Melito Porto Salvo, Reggio Calabria, Motta San Giovanni e Condofuri Marina si sono affrontate durante tutta la giornata con spirito di lealtà e altruismo. A dare il via all’intensa giornata la santa Messa, durante la quale i Salesiani Cooperatori hanno rinnovato la loro promessa di vivere e diffondere il carisma salesiano in ogni ambiente. Novità di questa festa, i giochi organizzati dagli animatori, che hanno visto impegnate tutte le squadre per ottenere punti validi in classifica generale, e il mini-torneo di “calcio a 6 femminile” che ha avuto come protagoniste le animatrici (divise in due squadre) e un gruppo di giovani condofuresi! Una originalissima performance dei salesiani cooperatori, che hanno presentato la figura di Domenico Savio ai presenti, la premiazione e il saluto del nostro don Natalino ha concluso la giornata, con la promessa di rivederci alla prossima occasione.

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...voi, Don Bosco, siate il sarto!!! Domenico Savio

te con rt, mu-

Chi era Domenico Savio? Secondo dei dieci figli del fabbro Carlo e di Brigida Gaiato, una sarta, nacque in una frazione agricola di Chieri (San Giovanni di Riva) nel 1842, ma solo un anno dopo si trasferì a Morialdo, frazione di Castelnuovo d'Asti. Nel 1853 la sua famiglia si spostò nuovamente a Mondonio, sempre nel Comune di Castelnuovo d'Asti: Domenico, per l'intervento del suo professore don Cugliero, incontrò don Bosco a Morialdo il 2 ottobre 1854. Dopo un breve dialogo, mostrata l'intenzione di diventare sacerdote se avesse avuto la possibilità di studiare, don Bosco decise di farne un suo allievo nell'oratorio di Valdocco, a Torino.

Si distinse per l'assiduità ai sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia e per la devozione all'Immacolata Concezione (il cui dogma fu proclamato da Pio IX nel 1854). Morì di tubercolosi nel 1857. Nel giorno dell'onomastico di Don Bosco, gli scrisse un biglietto con 5 parole: "Mi aiuti a farmi santo". Don Bosco gli rivelò 3 segreti: 1.Allegria 2.Impegno nei doveri di studio e di preghiera

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Partiti con un giorno di anticipo rispetto a quasi tutti gli oratori dell’Ispettoria IME, (o forse eravamo davvero gli unici) una piccola delegazione di giovani bovesi partono giorno 24 Aprile, dal nostro oratorio per recarsi a Potenza per partecipare alla “Festa Ispettoriale” tenutasi presso l’Oratorio Salesiano di Potenza. Come sempre, mai soli, i nostri due chierici, Cristian e Samuel e gli altri chierici della nostra ispettoria, hanno condiviso con noi la lunga Odissea che è stata il nostro viaggio. Durante la serata abbiamo assistito alla rappre-

Clima salesiano equivale al clima di famiglia, co-

sentazione del musical su don Bosco “L’operaio di

me mi piace spesso ripetere, un clima che ti por-

Dio”, realizzato dai ragazzi di Natile; forse alcuni di

ta ad essere felice di rivedere amici che da tem-

voi ricorderanno alcune canzoni, tratte dal

po non incontravi, clima che ritrovavi in ogni sorri-

musical,

so e in ogni risata, nell’allegria che la faceva da

che

sono

stare

interpretate

all’accademia di don Bosco appunto.

padrona e nel dispiacere che tutti abbiamo pro-

Inutile descrivervi l’emozione che ci ha trasmesso

vato al momento dei saluti.

quella rappresentazione: i ragazzi sono stati dav-

La festa ispettoriale è “dedicata” all’ispettore per

vero bravi nella preparazione di costumi, musiche

ringraziarlo di quanto fa per tutta la Famiglia Sale-

e danze, ma ciò che più di tutto emozionava era

siana dell’IME, ma è soprattutto un momento

proprio il pensare che realmente “già più di un

d’incontro e di confronto tra le varie realtà che

secolo fa” c’era un semplice prete che veniva

ci fanno sempre di più tenere in considerazione

dalla campagna che aveva un gran bel sogno e

quanto di buono abbiamo e facciamo nei nostri

che con impegno, sacrificio e preghiera, è riusci-

oratori di provenienza ma soprattutto quando di

to a realizzarlo e a donarci quella bellezza che

buono potremmo fare.

sono gli oratori.

I dono che l’ispettore don Pasquale ha fatto a

Il giorno seguente è stata la vera festa!

tutti gli oratori è stato il cappello di don Bosco,

Pullman stracarichi di ragazzi, giovani, adulti, sale-

così che ogni oratorio ne possa portare con se un

siani che da tutto il Sud Italia - Calabria, Puglia,

pezzetto!

Basilicata e Campania – da Zurigo, Albania e Kossovo giungevano all’oratorio di Potenza per tra-

Salvatore Franzè, Giuseppe Spinella, Antonio Riitano, Giuseppe Malara.

scorrere una giornata insieme in pieno stile e clima salesiano.

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Quelli de… l’Oratorio


Incontro importante per l’MGS (Movimento Giovanile Salesiano) è il confronto giovani, l’incontro di tutti i ragazzi dei vari oratori, quest’anno tenutosi a Salerno! Un aspetto che contraddistingue noi “salesiani” e che è una parte fondamentale della nostra spiritualità è il sogno. Se ricordiamo, don Bosco a nove anni fece un sogno che influenzò e guidò tutta la sua vita ed è proprio grazie a questo “famoso” sogno che noi oggi abbiamo la presenza dei salesiani nei nostri oratori e nelle nostre città. A noi giovani oratoriani è chiesta la medesima cosa. Se sogniamo, abbiamo la forza e il coraggio di metterci in gioco, abbiamo l’opportunità di scommettere su noi stessi (se non lo facciamo noi, chi lo farà?),abbiamo una meta d’arrivo che guiderà i nostri passi. A proposito di questo mi piace condividere con voi la frase della canzone di Roberto Vecchioni, Sogna ragazzo, Sogna: “Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quello che vedi dentro”. I nostri sogni sono dentro di noi, nel nostro cuore da sempre, sta a noi con ottimismo e speranza, tirarli fuori e avverarli e non lasciare mai passare un treno! Giusto per fare un esempio di forza nell’inseguire i sogni vi nomino un gruppo musicale, i Capone Bungt & Bangt. La musica che fanno è molto “alternativa”: pensate, i loro strumenti musicali non sono fatti come tutti gli altri ma con materiali di scarto o rifiuti. Volevano portare la loro musica agli altri, e beh ci sono riusciti! Ed ecco che ci viene servito un bellissimo concerto, coinvolgente, dai ritmi accattivanti che ha trasmesso tanta allegria a tutti noi presenti e soprattutto tanta voglia di sperare nei nostri sogni! Un messaggio che mi è rimasto impresso e che voglio trasmettere a voi è tratto dalla canzone di Fossati, C’è tempo (Come potete ben notare la nostra Ispettoria Meridionale ama molto la musica). “Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare”. Ci è dato un “tempo”,momenti che passano, istanti irripetibili ma che devono lasciare un segno dentro di noi, in positivo o in negativo che sia; un tempo per fare silenzio, per capire, per aspettare; ma anche un tempo per prendere decisioni, per partire o per tornare. Ma soprattutto ci viene dato appositamente un tempo per far nascere e coltivare i nostri sogni!! Numero 12-III, Maggio 2012

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Questo il titolo del progetto didattico svolto durante quest’anno scolastico dai bimbi della scuola dell’infanzia delle F.di M.Ausiliatrice. Perché questo progetto? Perché le fiabe rispondono ai bisogni fantastici dei bambini, favoriscono la comunicazione, sviluppano la creatività e promuovono esperienze didattiche laboratoriali ed espressive. La bellissima rappresentazione finale realizzata giovedi’ 17 u.s. presso il cine teatro D. Bosco, ha dato prova come i piccoli attori hanno compreso questi itinerari didattici – educativi ,cimentandosi nel rappresentare i vari personaggi di PINOCCHIO, CAPPUCCETTO ROSSO, POLLICINO,BIANCANEVE. Con le nostre brave collaboratrici:Giovanna, Veronica, Ilenia Antonella,Raffaella,siamo riuscite a dar voce e momenti di espressione ritmica a tutti i bimbi con grande gioia dei genitori e simpatizzanti presenti al cine teatro D.Bosco. Un grazie particolare rivolgiamo a D.Natalino per la collaborazione e ai responsabili del teatro per la loro generosa ospitalità. Le Figlie di M.Ausiliatrice

Animatori, Pre-Animatori, Cooperatori, Arbitri, Collaboratori e simpatizzanti tutti... SIETE INVITATI A DARE CONFERMA DELLA VOSTRA DISPONIBILITA’ PER L’ESTATE RAGAZZI, GRANDE APPUNTAMENTO DELL’ORATORIO!!! ...il “work in progress” è iniziato, aspettiamo solo te!!! Pagina 14

Quelli de… l’Oratorio


Martedì 8 maggio un folto gruppo di ragazzi della nostra parrocchia ha ricevuto il sacramento della Cresima impegnandosi a divenire adulti nella Fede e testimoni del Vangelo proprio come hanno fatto gli apostoli prima di noi. Diventare adulti vuol dire prendersi delle responsabilità, partecipare attivamente alla vita di fede e fare le scelte giuste anche se a volte costa molta fatica portarle a compimento. Che la luce dello Spirito Santo possa illuminare le vostre vite e difendervi dalle verità ingannevoli del mondo, indicandovi, volta per volta, la strada da seguire affinché non perdiate la vera Luce, l’unica che porta alla Verità, quella che ci rende liberi. Con affetto, le catechiste

ne a — La Prima Comunio Sacramento dell’Eucaresti to della e l’accostarsi al sacramen iar nc nu an di ici fel mo Con viva speranza sia 27 a elementare, domenica art qu di ini mb ba i tti tu re di Comunione con il Signo hiera! i, a sostenerli con la preg tor let ri ca i, vo ti tut a Maggio. Un invito Le Catechiste ncesca, Veronica Giulia, Silvia, Alma, Fra

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Il 15 Aprile si sono svolte le tanto attese PGSSIADI! La PGS Fiaccola di Bova Marina si è preparata in maniera eccellente per gareggiare contro le squadre di Reggio Calabria,Villa San Giovanni e Rosarno, presso il “Parco Caserta” di Reggio Calabria e con assoluta franchezza ,dobbiamo dire che i risultati si sono visti! Le tre categorie: Mini,Propaganda e Free Age, esaminate da una giuria composta da tre insegnanti di danza, si sono aggiudicate: • primo posto per la categoria Mini • secondo posto per la Propaganda • primo posto per la Free Age Al termine della gara, oltre l’immensa felicità per la vittoria ottenuta e per i complimenti ricevuti dagli stessi giudici,con un pezzo di torta e un po’ di spumante la PGS Fiaccola ha onorato ancora una volta il nostro paese, dimostrando che con i sacrifici e lo spirito salesiano che, sempre ci contraddistingue, si può volare in alto!

Le PGS vengono fondate ufficialmente nel 1967, promosse dagli Enti salesiani CNOS e CIOFS, per coordinare ed ufficializzare la grande mole di attività sportiva che da sempre viene promossa all'interno degli Istituti e degli Oratori Salesiani. Quello tra i salesiani ed il gioco è un legame antico quanto Don Bosco: è difficile pensare i Salesiani o Don Bosco e non immaginarli partecipanti al gioco dei ragazzi. La scelta del gioco è di fondamentale importanza nella pedagogia salesiana, pedagogia rivolta a creare "buoni cristiani ed onesti cittadini".

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Quelli de… l’Oratorio


Palla al centro, stretta di mano fra i capitani delle due squadre avversarie, fischio dell’arbitro e … via… Cari spettatori, benvenuti allo “stadio” dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina dove lunedì 14 Maggio ha preso avvio una nuova edizione del torneo di calcio a 5, organizzato puntualmente dal Gruppo Sportivo Salesiano. Le formazioni partecipanti al torneo sono composte da giocatori provenienti da Bova M,na, Palizzi, Condofuri, San Lorenzo e Melito P.S., Brancaleone ed Africo, per un totale di 22 squadre. Affollatissimi gli spalti che ospitano i tifosi pronti ad incitare i loro beniamini che, anche se alla fine non si aggiudicheranno la Champions League , cercano di dare il meglio di sé in campo, per far divertire ed entusiasmare i loro tifosi, ma soprattutto per divertirsi loro stessi in un sano e salutare agonismo… Infatti in questo, come del resto in qualunque torneo parrocchiale, a prevalere non è certo l’agonismo ma la voglia di stare insieme e l’amore per lo sport. Vogliamo riprendere le parole di Papa Giovanni Paolo II° per fare un augurio a tutte le squadre che partecipano a questo torneo : “Una squadra non è solo il frutto di una prestazione agonistica, ma anche il risultato di una serie di virtù umane da cui dipende il suo successo: l'intesa, la collaborazione, la capacità di amicizia e di dialogo, la lealtà e la correttezza". Sia davvero questo lo spirito che animerà le varie squadre durante le loro sfide e… vinca la migliore!! Staff Sportivo

Quest'anno ho seguito i piccoli angeli che racchiudono la categoria 20052006 il campionato è finito la squadra A come prevedibile ha fatto 0 punti perchè ha maturato tutte sconfitte mentre la squadra B ha totalizzato 7 punti frutto di due vittorie e un pareggio ...Per quanto concerne la squadra A era composta solo da 2006 al primo anno di calcio pertanto le sconfitte erano preventivate ma su di loro è stato fatto un progetto biennale in modo da ritrovarmi un altr'anno con tutti 2006 e con un campionato sulle spalle, avendo così a disposizione una una squadra competitiva. Per quanto concerne la squadra B formata dalla classe 2005 ci si aspettava qualcosa di più, però ha subito una serie di assenze importanti a causa dell'annata di influenza e varicella. In ogni caso tutti hanno ottime prospettive di crescita , infatti molti di loro hanno disputato anche il campionato primi calci al fine di fare esperienza in modo da avere due squadre competitive l'anno prossimo. I primi calci sono andati oltre le aspettative il campionato è in corso è siamo ancora in corsa per la qualificazione alle fasi provinciali dipende dalle ultime 4 partite ...I primi calci hanno totalizzato 4 vittorie un pareggio e tre sconfitte più due partite che sono in sospeso per presunte irregolarità ..Comunque tutti si sono divertiti, credo... Il mister Rosario Triolo

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I giovani esordienti dell' Oratorio Salesiano hanno aderito al “Progetto Giovani” promosso della Reggina Calcio e parteciperanno oggi, 25 APRILE, dalle ore 9.00 alle 18.00 alla GRANILLO'S CUP. La manifestazione non è stata solo calcio ma anche una giornata indimenticabile per tutta la famiglia. La principale struttura sportiva della provincia è stata messa a completa disposizione con una serie di attività di animazione, divertimento, intrattenimento. Complimenti ragazzi!!

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“Fintantoché esiste un credente bisogna che, per essere divenuto tale, egli sia stato, e che, come credente, egli sia contemporaneo alla presenza di Cristo” S. Kierkegaard (…. Continua dal numero precedente)

28 Maggio: Tavola Rotonda sul tema “Gesù nostro contemporaneo”. temporaneo”. L’evento ripropone alle persone Gesù, il Cristo crocifisso e risorto, di cui parlano da secoli le grandi opere della cultura e soprattutto l’esperienza di tanti fedeli.La particolarità è che l’evento si snoda nei termini della cultura attuale, quindi con rigore critico e confrontandosi in maniera intellettualmente onesta con coloro che hanno verso Gesù approcci molto diversi. Infatti, a tale scopo, è prevista la testimonianza di un non credente e quella di una coppia di sposi che ha deciso di vivere all’interno di una comunità.

31 Maggio: concerto serale dei New Time Il

concerto,

ponendosi

come

momento

conclusivo

dell’evento, vedrà l’esibizione sul palco del Cineteatro dei giovani dell’Oratorio. Il volto di Gesù in musica che si rispecchia sul volto di coloro che cantano e suonano mettendoci il cuore

Vittoria Labate

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Quelli de… l’Oratorio


A cura di Francesca Autelitano

L’errore non stava nella teoria della relatività di Einstein ma in quell'annuncio che "profumava di Nobel” e che è stato accolto con sgomento dalla comunità scientifica e con una buona dose di scetticismo. Lo stesso Antonio Ereditato (lo scienziato della scoperta sensazionale) era sorpreso delle sue misure, tanto che ha deciso di organizzare subito dopo l'annuncio, un seminario in cui si chiedeva alla comunità scientifica di pronunciarsi sulla questione. Nel frattempo, sono stati condotti una serie di test con i quali sono state scoperte due anomalie: una nella calibrazione dell'orologio di riferimento per calcolare il tempo di viaggio della particella, l'altra nello stato del cavo che connette il sistema Gps a una scheda dei computer di Opera. Era il 22 febbraio. La velocità della luce è una costante della fisica, usata dal Sistema Internazionale per tarare il metro. Superarla non solo metterebbe in discussione la teoria di Einstein, ma porterebbe a paradossi imbarazzanti: l’effetto potrebbe precedere la causa.

CURIOSITA’ L’annuncio del 23 settembre ebbe un risvolto divertente. L’allora ministro dell’Istruzione e Ricerca, Mariastella Gelmini, fu anche lei più veloce della luce nel rivendicare al proprio ministero il merito di un fantomatico tunnel nel quale i neutrini disputerebbero le loro corse travolgenti da Ginevra all’Abruzzo. Non sapevano, il ministro e il suo ufficio stampa, che per i neutrini la materia è perfettamente trasparente perché sono particelle a interazione debolissima. E neppure che non esistono al mondo tunnel così lunghi, il che è geografia, non sofisticata fisica delle particelle. Oggi, con il senno di poi, si può dire che quell’intervento fu due volte sbagliato. Niente tunnel, niente neutrini superluminali.

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Perché soffermarsi e riflettere sul beato Toniolo? Perché la sua l’opera ed il suo pensiero,come non mai attuali, ci insegnano che dalla attuale crisi economica se ne può uscire, sicuramente grazie all’ innovazione, alle nuove tecnologie, ai saperi, ma da ancorare fortemente ai valori permanenti del messaggio cristiano: egli indica, un nuovo modello di sviluppo, indica, da economista, la via del primato della persona umana e della solidarietà sull’economia ! Toniolo nasce a Treviso nel 1845, si laurea in giurisprudenza a Padova, è docente universitario di economia politica a Venezia, Modena e Pisa dove rimane fino alla sua morte, avvenuta nel 1918 e dove vi è la sua casa restaurata aperta al pubblico. Domenica 28 aprile 2012, in Roma, papa Benedetto XVI lo proclama beato alla presenza di 5000 persone, compreso quel Francesco Bortolini, che ha ricevuto la guarigione per intercessione di Toniolo. Definito “l’ economista di Dio” egli sviluppa i suoi studi oltre che nell’economia, anche nella storia e nella sociologia, pubblica numerosi libri tra Pagina 20

cui il “trattato di economia sociale”dove teorizza, apertamente e con convinzione, la primaria importanza dei valori etici e religiosi rispetto ad un’ economia “assoluta” che non ammette limitazioni esterne. Egli afferma che qualunque attività d’impresa debba ricondursi al servizio dell’uomo e del bene comune, seguendo gli insegnamenti della “Rerum Novarum” di Papa Leone XIII e quindi della Dottrina Sociale della Chiesa. Come ci ricorda papa Benedetto XVI “Toniolo promuove l’ Azione Cattolica e l’ Università Cattolica del Sacro Cuore, fonda le Settimane Sociali dei cattolici italiani e la FUCI(federazione universitaria cattolica italiana). Insomma, un formidabile esempio da imitare ! Penso ai tanti talenti sopiti, alle energie giovanili tenute a riposo, alle assemblee domenicali in chiese non proprio gremite : il beato Toniolo ci propone “l’ entusiasmo di una fede mai stanca”,

stanca ci invita ad avere “l’indomito coraggio di essere e di dirsi cristiano in un contesto di aggressivo laicismo”, ci esortaad essere, noi cattolici - se non noi chi?- strenui difensori del Vangelo per contribuire,da protagonisti, alla costruzione di una nuova società ! Sergio Malara

L’entusiasmo di una fede mai Quelli de… l’Oratorio


A cura di Angela Zavettieri

Una di quelle sere tornavo a casa mescolato a molta gente. Tra gli altri, c'era un certo don Calosso, di Chieri, che da poco era venuto come cappellano a Morialdo. Era un prete molto buono, anziano. Camminava tutto curvo, eppure faceva tutta quella strada per ascoltare con noi la « missione ». La prima Comunione Avevo undici anni quando fui ammesso alla prima Comunione. Conoscevo ormai tutto il catechismo, ma nessuno veniva ammesso alla Comunione prima dei dodici anni. Poiché la chiesa era lontana, non ero conosciuto dal parroco. L'istruzione religiosa me la procurava quasi soltanto mia mamma. Essa desiderava farmi compiere al più presto quel grande atto della nostra santa religione, e mi preparò con impegno, facendo tutto quello che poteva. Durante la quaresima mi mandò ogni giorno al catechismo. Al termine diedi l'esame, fui promosso, e venne fissato il giorno in cui insieme agli altri fanciulli avrei potuto fare la Comunione di Pasqua. Durante la quaresima, mia mamma mi aveva condotto tre volte alla confessione. Mi ripeteva: - Giovanni, Dio ti fa un grande dono. Cerca di comportarti bene, di confessarti con sincerità. Domanda perdono al Signore, e promettigli di diventare più buono. Ho promesso. Se poi abbia mantenuto, Dio lo sa. Alla vigilia mi aiutò a pregare, mi fece leggere un buon libro, mi diede quei consigli che una madre veramente cristiana sa pensare per i suoi figli. Nel giorno della prima Comunione, in mezzo a quella folla di ragazzi e di genitori, era quasi impossibile conservare il raccoglimento. Mia madre, al mattino, non mi lasciò parlare con nessuno. Mi accompagnò alla sacra mensa. Fece con me la preparazione e il ringraziamento, seguendo le preghiere che il parroco, don Sismondo, faceva ripetere a tutti a voce alta. Quel giorno non volle che mi occupassi di lavori ma-

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teriali. Occupai il tempo nel leggere e nel pregare. Mi ripeté più volte queste parole: - Figlio mio, per te questo è stato un grande giorno. Sono sicura che Dio è diventato il padrone del tuo cuore. Promettigli che ti impegnerai per conservarti buono tutta la vita. D'ora innanzi vai sovente alla comunione, ma non andarci con dei peccati sulla coscienza. Confessati sempre con sincerità. Cerca di essere sempre obbediente. Recati volentieri al catechismo e a sentire la parola del Signore. Ma, per amor di Dio, stai lontano da coloro che fanno discorsi cattivi: considerali come la peste. Ho sempre ricordato e cercato di praticare i consigli di mia madre. Da quel giorno mi pare di essere diventato migliore, almeno un poco. Prima provavo una grande ripugnanza a obbedire, ad accettare le decisioni degli altri. Rispondevo sempre a chi mi dava un comando o un consiglio. C'era un fatto che mi preoccupava: non c'era nessuna chiesa dove potessi andare a pregare o a cantare con i miei amici. Per ascoltare una lezione di catechismo o una predica, dovevo andare a Castelnuovo o a Buttigliera, cioè camminare per dieci chilometri tra andata e ritorno. Questo era anche il motivo per cui molti venivano volentieri ad ascoltare le mie «prediche di saltimbanco ». (… continua)

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Spazio Music a le

Splendere ogni giorno il sole Max Gazze’

Ogni pensiero può cambiare il destino, persino un bambino sa farlo, basta avere un sogno, e poi stringerlo in pugno, vedrai si avvererà. Mio caro amico, ti ritrovo deluso per qualche casino e fai il muso. Tu dimmi chi è stato, come ha potuto vedrai si risolverà.

Adesso fermati e non ci pensare più però ricordati che a decidere sei solo tu Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone

Davanti a un muro c'è chi fischia e fa il giro lamenta che il mondo è cattivo Non è nel mio stile bisogna salire chi non prova ha perso già Niente è per caso ogni nuovo secondo ha il suo peso se lo stai vivendo così vive il fiore che sceglie di non appassire di non appassire

Adesso fermati e non ci pensare più però ricordati che a decidere sei solo tu Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone

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Quelli de… l’Oratorio


Buon Compleanno a….. 2 maggio: Alma Malara, Daniela Clemenzi 5 maggio: Anna Serranò, Veronica Vadalà, Antonia Petrulli, Leo Cuppari 6 maggio : Greta Palamara, Angelo Sagoleo 7 maggio: Tito Anghelone, Carmelo Scordo 9 maggio: Miriana Mesiano, Caterina Micheletta 10 maggio: Giuseppe Cilione, Matteo Iaria, Giuseppe Nucera

11 maggio: Marta Cuzzilla 13 maggio: Salvatore Violi 14 maggio: Martina Cilione 15 maggio: Delia Squillaci, Carmelo Iaria 19 maggio: Francesca Surace, Don Silvio Gignone, Antonino Morabito 20 maggio: Alessia Leuzzo 22 maggio: Valeria Modaffari 23 maggio: Aurora Natoli 24 maggio: Silvia Plutino 26 maggio: Sara Zirillo

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Calendario Missionario Maggio— Maggio—Giugno 2012 A cura del Gruppo Missionario

20 Maggio: Ore 10:15 “Passeggiata in Bicicletta” per le vie del Paese Ore 11:00 Break con dolci a cura dell’Associazione ADMA Ore 15:30 Pesca Missionaria e Banco della Solidarietà presso l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. ⇒

1-2-3 Giugno:

HARAMBEE ISPETTORIA MERIDIONALE: incontro dei giovani dell’Animazione Missionaria Salesiana del sud Italia! 3 Giugno: Vendita delle “Piantine Piantine della solidarietà” a cura dei Salesiani Cooperatori . Raccolta viveri a cura della CARITAS PARROCCHIALE. ⇒

17 Giugno: Ore 18:00: Maratona della Solidarietà a cura del Gruppo di Animazione Missionaria: Rassegna artistica pro Raccolta Fondi Missioni Don Bosco. ⇒

Raccolta Tappi di plastica PERMANEN-

TE a cura del Centro “Masci” di Gioiosa Jonica

in

collaborazione con il Gruppo di Animazione Missionaria Salesiana di Bova Marina, pro finanziamento pozzi d’acqua potabile in Tanzania. ⇒

Raccolta Indumenti

PERMANENTE a cura della Cooperativa “Felici da Matti” di Roccella Jonica, in collaborazione con il Gruppo di Animazione Missionaria Salesiana di Bova Marina. ⇒

Raccolta Giocattoli, nuovi o in ottimo stato, a cura del Gruppo di Animazione Missionaria Salesiana di Bova Marina, pro Bambini del Terzo Mondo.


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