giornalino luglio

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Luglio 2012


Carissimi lettori, è stato un anno intenso per la nostra parrocchia, un anno denso di celebrazioni, manifestazioni e appuntamenti, senza mai dimenticare il vero obiettivo di ogni parrocchia salesiana: formare degli “onesti cittadini e buoni cristiani”. Basti pensare all’ultima manifestazione tenutasi all’interno del nostro oratorio, il festival maratona della solidarietà. Organizzato dal gruppo missionario, alla sua seconda edizione, ha catalizzato l’attenzione di buona parte della cittadinanza bovese e dei paesi limitrofi che è “accorsa” numerosa in oratorio per testimoniare la propria solidarietà alla popolazione terremotata dell’Emilia Romagna e ai Paesi più disagiati dell’Africa. Tutto ciò per ricordarci ancora una volta che l’amore non ha limiti o scadenze ed soprattutto, nonostante il periodo sia propizio, non va in vacanza !! La nostra comunità da anni cerca di far diventare l’estate un’occasione per incontrare l’Amore. La parrocchia d’estate non va in vacanza., cambia forse il modo con cui cerca di portare avanti il suo progetto di annuncio dell’Amore, si indirizza in particolare sui giovani, ma non smette di cercare in tutti i modi di dire Gesù, il Signore! Ecco allora il senso delle attività organizzate per i bambini, ragazzi e giovani. In questi anni abbiamo dato un impulso molto forte all’estate come tempo di crescita nella comunione, dal GREST, che purtroppo quest’anno non si è svolto visto l’imminente chiusura dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, all’ESTATE RAGAZZI. E anche se i numeri — 180 gli iscritti quest’anno!! :) - non dicono molto nell’annuncio del Vangelo, noi siamo contenti che le nostre famiglie abbiano compreso l’importanza di vivere momenti di festa, di gioco, di preghiera e di comunità, dove in maniera semplice si trasmettere l’Amore di Gesù ai nostri piccoli. L’estate allora non è tempo per andare in ferie nel rapporto d’amore con il Signore e credo che chi nella vita ha incontrato l’Amore di Gesù, non può dimenticarsi di Lui. Mi piace ricordare, prima di tutto a noi stessi della redazione, e poi anche a voi, cari lettori, che il rapporto con il Signore è proprio una relazione d’amore e non si può vivere nell’amore e stare con chi ami solo quando “te la senti”. O ami o non ami. Nell’amore non ci sono vie di mezzo. E il Signore aspetta i suoi figli sempre. A tutti vogliamo augurare che la prossima sia una bella e buona estate e se permettete, in particolare, vorrei augurare a tutti i giovani della nostra comunità che questo tempo di vacanza sia vissuto senza sprechi: il tempo della giovinezza che vi è dato è così prezioso e così poco che ogni attimo perduto è un peccato. Non perdete le sere a chiedervi “cosa facciamo?” senza fare niente. Non perdete giornate intere a fare niente e a convincervi che “almeno d’estate si può stare tranquilli!”. Fate qualcosa, magari per gli altri e capirete che la gioia vera sta nel dare e che una vita vissuta per gli altri, è vissuta per amore ed è una “vita viva”…. Una vita piena. Cogliamo anche l’occasione per fare un “in bocca al lupo” ai nostri giovani animatori ed arbitri e a tutti i ragazzi che in questi giorni stanno prendendo parte alla nuova edizione dell’E.R., affinché, in compagnia del piccolo Hugo Cabret - il protagonista della storia di quest’anno - riscoprano la bellezza di sognare e di credere nei propri sogni, per dare un nuovo valore alla loro vita. Un grazie in particolare a don Natalino che ogni anno ci offre l’opportunità di vivere esperienze come queste e al giovane chierico don Samuel Amaglo, che con amore dedica questo periodo della sua vita ai nostri ragazzi. Buona estate a tutti “con i sogni sempre in tasca”. La redazione..

Quelli de… l’Oratorio

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GRAZIE a tutti coloro i quali hanno voluto prendere parte a questo Evento che, prima di tutto, è stato motivo di riunione fraterna! GRAZIE a chi, con tanta pazienza e dedizione, ha superato caldo e nervosismo, ed ha collaborato, per la buona riuscita dello Spettacolo! ;) Ai ragazzi tutti del Gruppo di Animazione Missionaria, ideatori ed organizzatori! GRAZIE al Gruppo Animatori, ai Giovani di Bova Marina, impegnati solitamente nella vita sociale e politica del paese fuori le mura della struttura salesiana, che hanno, come sempre, collaborato in maniera instancabile! GRAZIE all'Ass. CGS ELPIDA, che gestisce il CineTeatro Don Bosco, la quale ha provveduto a farci trovare un sala accogliente e luminosa; alle mamme e alle volontarie tutte, che con grande disponibilità hanno provveduto a deliziarci con un gustosissimo buffet e un preziosissimo servizio! GRAZIE a Francesco e Andrea che, attraverso l'arte dei "murales", ci hanno omaggiato con un pezzo d' Africa! GRAZIE a “Igiene e Risparmio Balloon Art” nella persona di Lillo Violi, sempre pronto a sostenere le nostre iniziative, con grande bontà d’animo! GRAZIE alle Associazioni, ai Gruppi Musicali, ai Gruppi Folk, agli Artisti vari che si sono esibiti sul palco del CineTeatro Don Bosco e presso i nostri cortili, regalandoci emozioni uniche, vestite di parole e melodie diverse: GRAZIE a Gianni e Vittoria Fortugno, Tito Squillaci, Maria Gurnari, Katia Colica, Antonio Aprile, Paolo Catanoso e ai ragazzi del Gruppo "Area Grecanica", GRAZIE al Gruppo de "I senza nome", ai "Kardja", ai "New Time", al Gruppo Folk Irizema! GRAZIE a tutti gli spettatori, per la partecipazione, per l'attenzione...GRAZIE GRAZIE per le donazioni, di cuore! GRAZIE ai Salesiani di Bova Marina, nella persona di Don Natalino, Parroco e Direttore dell'Oratorio. GRAZIE alla Redazione di "Quelli de l'Oratorio"! GRAZIE anche a tutti coloro, Associazioni, Gruppi e Amici che, impossibilitati a partecipare, ci hanno sostenuti da lontano! GRAZIE a tutti! Con speranza di rivederci presto, vi auguriamo una spumeggiante estate!!!

Gruppo Animazione Missionaria (GAM)

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IL NOSTRO ORATORIO SALESIANO SCENARIO DI UN GRANDE EVENTO Allegria, divertimento, riflessione: queste sono state le parole d’ordine della Maratona della Solidarietà, un evento straordinario per Bova Marina che è stato reso possibile grazie alle costruttive sinergie del Gruppo di Animazione Salesiana, all’interno del nostro Oratorio. Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di raccogliere dei fondi da inviare in parte alle zone dell’Emilia Romagna, colpite dagli eventi tellurici nelle ultime settimane, e in parte agli Istituti Salesiani in Africa, che operano da anni, accogliendo giovani in difficoltà. La prima parte della serata, si è svolta all’interno del CineTeatro Don Bosco, che, per l’occasione ha fatto da scenario alle esibizioni di numerosi gruppi musicali, tra cui i “Senza nome”, che hanno proposto dei brani anni ’70, i “Kardhia”, che hanno interpretato vecchi brani del repertorio popolare della nostra terra, rievocando le usanze e i costumi calabresi e i “New Time”, il gruppo dei ragazzi dell’Oratorio che ha dato un tocco rock alla serata. A seguire ci sono state delle letture tratte dalle opere “Il signor Competente” scritto dai componenti dell’Associazione Culturale “Do ut Des” di Bianco, e “Il Quelli de… l’Oratorio

tacco di Dio” di Katia Colica. Grande interesse ha inoltre suscitato la testimonianza di Gianni Fortugno, membro dell’Associazione “Giovanni Paolo XXIII”, fondatore e responsabile da oltre dieci anni di una casa famiglia a Reggio Calabria che accoglie bambini abbandonati. La seconda parte della serata si è svolta invece nei cortili dell’Oratorio, dove sono stati allestiti degli stands informativi e punti di raccolta solidale, nonché un ricco buffet, offerto dal Gruppo di Animazione Missionaria Salesiana, per tutte le persone che sono intervenute a dare il loro contributo di solidarietà. Qui, ha avuto luogo, inoltre, l’esibizione del gruppo Folk “Irizema” di Bova Marina, e l’intervento di Paolo Catanoso, responsabile del Gruppo dell’Area Grecanica, che ha sottolineato con quanta forza si debba dire “no” alla centrale a carbone di Saline Joniche, un argomento, questo, che, negli ultimi mesi sta facendo discutere molto.

Antonia Plutino

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Cari lettori, come tutti gli anni anche quest'anno e' iniziata la specialissima estate ragazzi all'oratorio salesiano di Bova Marina. La storia rappresentata quest'anno racconta di " Hugo Cabret", un bambino orfano di 12 anni che viveva da solo fra le mura di una stazione di Parigi . Lo slogan che ci accompagnerà durante tutta l’E.R. è "con con i sogni in tasca " , che vuol dire che ognuno di noi deve cercare di realizzare i suoi sogni senza fermarsi mai. Siamo circa 180 ragazzi, divisi in 4 squadre, ognuno con il suo nome e il suo colore di maglietta: Edison squadra gialla, Chaplin squadra rossa, Lumiere squadra blu, blu e infine quella verde Méliès che prende anche il nome da "George Melies" , il signore che vendeva giocattoli dentro la stazione dove viveva Hugo. L’estate ragazzi e' un occasione di svago e divertimento dove si impara a lavorare con la squadra, a fidarsi l'uno dell'altro, ma soprattutto ci insegna che non e' mai troppo tardi per fare del bene Speriamo tantissimo di divertirci e di fare nuove amicizie, ma soprattutto di consolidare sempre di più l’amicizia con Gesù. Buona Estate ragazzi a tutti voi!! Valentina e tutta la redazione speciale Estate Ragazzi

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Siamo tutti dei piccoli ingranaggi della fantastica macchina del mondo ognuno col suo sogno e i suoi messaggi insieme più veloci di un secondo.

Il mondo è una stazione trafficata di passeggeri sempre indaffarati la vita è un treno in corsa accelerata, ma noi viaggiatori fortunati.

E con in nostri sogni sempre in tasca riscopriremo il senso della vita faremo in modo che qualcosa nasca il sogno una certezza: la luna tra le dita.

If you love your dreams you really love the world Let’s love your dreams, let’s love the world. (se ami i tuoi sogni tu ami davvero il mondo, ama i tuoi sogni, ama il mondo)

Se qualcosa qui ci sarà di rotto per chi non ha più voglia di cantare Ci siamo noi per aggiustare tutto e fare quello che bisogna fare.

Tutti treni saranno puntuali, le nostre strade un prato profumato, si, questo mare non avrà rivali ed il futuro sorgerà incantato. Pagina 7

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E anche quest’anno tanti i momenti per divertirsi e per riflettere: dalla preghiera alla fine della giornata come dialogo con Dio Padre, come ringraziamento per la vita, per il creato, per la fede; al gioco come aggregazione, incontro, possibilità per scoprire le proprie capacità tecniche e fisiche, come rispetto delle regole e degli altri; dalla formazione per arricchirsi culturalmente, come progettualità per la costruzione del proprio presente e del proprio futuro, per conoscere la Parola di Dio; ai laboratori per scoprire e conoscere le proprie capacità e potenzialità e metterle a disposizione degli altri; alle feste per recuperare il tempo nella sua dimensione di gratuità, per donare gioia e serenità agli altri. Ma non mancano le novità, alcune delle quali i nostri ragazzi le hanno già pregustate: caccia al tesoro notturna - mercoledì 4 - e adorazione eucaristica - giovedì 5-. E non finisce qui…

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If you love your dreams you really love the world Let’s love your dreams, let’s love the world.

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Lumiere

Chaplin Méliès

Edison CLASSIFICA GENERALE al 06/07/2012 1° Melies 295 2° Lumiere 270 3° Chaplin 260 4° Edison 195 Quelli de… l’Oratorio

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TEMA

CONTENUTI

ATTIVITA’

PREGHIERA IMPEGNO

9L

VII fermata Una opportunità

Per realizzare i sogni c’è bisogno di impegno e fatica.

Laboratori Giochi

Dimostra che sei meglio di quanto pensino di te.

10M

VIII fermata Le mie paure

I bambini abbandonati Una giustizia ingiusta

Gruppi Giochi

Agirò con coraggio

11M

IX fermata Un avventura

Il coraggio dell’avventura… Il racconto della vita

Laboratori Olimpiadi

Farò un gesto molto concreto

rischiosa

per dimostrare il mio affetto ai miei genitori

12 G

X fermata La chiave

13 V

XI fermata Per fare quello

L’amicizia

Gruppi olimpiadi + Maratona

Ascolterò con attenzione gli altri

La gioia di riuscire a realizzare i propri sogni

Laboratori Giochi a mare

Farò quello che devo fare. Testi-

che deve fare

14 S

XII fermata Il segreto

monianza animatori (ore 20). I pregiudizi. Costretti a vivere come non vorresti ed es-

Prove - Giochi 18.30 S. Messa +

sere giudicato per quello che non sei. Un passato che fa soffrire. Alla ricerca di un

saluto alle suore Ore 21.00 Serata talent show

messaggio segreto.

+ testimonianza calciatore

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Sarò leale.

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VERTICALI 01. Il centro di Vienna. 02. Il nome della Goggi. 03. Andare avanti a fatica. 04. Iniz. di Einstein. 06. Una metà di oggi. 07. Spiegare il significato della parola. 08. L’Attore Wallch. 09. Si ottengono vendendo. 10. Se lo fa chi è in gamba 12. Ormai privi di forze. 16. Molto furbo. 18. Arturo grande direttore d’orchestra. 19. La festa col presepe. 20. Rifugi di lepri. 23. Lo inganna Jago. 26. La città dei sassi. 29. Giocatore che imbroglia. 31. Come sopra. 32. Destino. 35. Antenati. 36. Comune palmipede. 37. Topo...parigino. 38. Tribunale Regionale (sigla). 40. L’Italia nei siti internet ORIZZONTALI 01. La Morante che scrisse “L’isola di Arturo”. 05. La custodia della spada. 11. Blocco per prendere appunti 13. Daniel attore. 14. Lo difende lo scacchista. 15. La nota centrale. 17. Un frutto... anche secco. 18. Atleti con la racchetta. 21. In Arabia sono le prime. 22. Numero dispari.

Uno dei sei disegni è leggermente diverso dagli altri. Sapreste dire qual è?

24. La potenza di Washington (due parole). 25. Indole. 27. Con le “ Storie tese”. 28. Isola Toscana. 30. Chiusura di lezioni. 33. Latitudine (abbr.). 34. Il nome dell’attrice Di Benedetto. 36. Uno famoso fu Cicerone. 39. Caduta di...fiocchi. 41. Un po’ d’ordine. 42. Copia...per fare ridere.

Carabinieri in auto: "Appuntato guarda se la freccia funziona". "Ora si, ora no, ora si, ora no ..."

- E’ più lontana la Cina o la luna ? - La Cina, perché la luna si vede, la Cina no. Due mamme stanno parlando dei loro figli. “Mio figlio cammina già da tre mesi” e l’altra: “oh, chissà dove sarà ormai?”

Come hanno fatto otto ciccioni a stare sotto un ombrello senza bagnarsi? Non stava piovendo.

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A cura di Angela Zavettieri

(Don Bosco continua a raccontare) La sicurezza di avere una guida Da quando cominciai a recarmi da don Calosso, ebbi piena confidenza in lui. Gli raccontai ciò che facevo, ciò che dicevo, gli confidai persino i miei pensieri. Così egli poté darmi i consigli giusti. Provai per la prima volta la sicurezza di avere una guida, un amico dell'anima. Per prima cosa mi proibì una penitenza che facevo, non adatta alla mia età. Mi incoraggiò invece ad andare con frequenza alla confessione e alla Comunione. Mi insegnò pure a fare ogni giorno una piccola meditazione, o meglio una lettura spirituale. Tutto il mio tempo libero, nei giorni di festa, lo passavo con lui. Nei giorni feriali andavo a servirgli la santa Messa ogni volta che potevo. In quel tempo ho cominciato a provare la gioia di avere una vita spirituale. Fino allora avevo vissuto molto materialmente, quasi come una macchina che fa una cosa ma non sa perché. A metà settembre cominciarono le lezioni di italiano. Studiai tutta la grammatica e mi esercitai nei componimenti. A Natale presi in mano la grammatica latina. A Pasqua cominciai gli esercizi di traduzione dal latino in italiano e dall'italiano in latino. In tutto questo tempo non ho mai smesso di dare spettacolo sul prato nella bella stagione, e nelle stalle d'inverno. I fatti che mi raccontava don Calosso, e anche le sue parole, servivano ad irrobustire le mie «prediche». Ero felice. Mi sembrava che ogni mio desiderio fosse appagato. Invece una nuova disgrazia, una grave sofferenza, venne a troncare tutte le mie speranze. 3. Quando morì la speranza Lo studio e la zappa Durante l'inverno, il lavoro in campagna era ridotto quasi a zero. Antonio permise che studiassi quanto volevo. Venuta però la primavera, cominciò a lamentarsi. Diceva che lui doveva logorarsi la vita in lavori pesanti, mentre io facevo il signorino. Ebbe vivaci discussioni con me e con mia madre. Alla fine, per non rompere la pace in famiglia, decidemmo che sarei andato a scuola il mattino presto. Il resto della giornata l'avrei impiegato nei campi. Ma come avrei potuto studiare le lezioni e fare le traduzioni? Mi arrangiai così. Andando e tornando da scuola cercavo di studiare. Arrivato a casa, con una mano prendevo la zappa, con l'altra la grammatica. Lungo la strada ripetevo pronomi e verbi. Giunto sul luogo del lavoro, davo un malinconico sguardo alla grammatica, la mettevo in un angolo al sicuro, e insieme agli altri mi mettevo a zappare, a sarchiare, a raccogliere l'erba. Quando arrivava l'ora della merenda, mi tiravo in disparte. Con una mano tenevo la pagnotta, con l'altra riprendevo la grammatica e studiavo. Stessa cosa tornando a casa. Il tempo del pranzo, della cena, qualche mezz'ora strappata al sonno erano gli unici tempi in cui potevo fare i compiti scritti. Nonostante tanto lavoro e tanta buona volontà, Antonio non era soddisfatto. Un giorno, con tono deciso, disse a mia madre e a mio fratello Giuseppe: - E’ ora di farla finita con quella grammatica. Io sono diventato grande e grosso e non ho mai avuto bisogno di libri. In uno scatto di dolore e di rabbia risposi: - Anche il nostro asino non è mai andato a scuola, ed è più grosso di te. quelle parole andò sulle furie, e a stento potei evitare scappando una pioggia di pugni e di schiaffi. (contiuna…)

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Numero 1I-IV, Luglio 2012


EPPURE SOFFIA... di Angelo Scordo Tutte le attività umane - trasporti, riscaldamento, produzione e consumi di energia - hanno un impatto inevitabile sull’ambiente, osservabile e misurabile sotto diversi aspetti e profili, ad esempio in termini di riduzione delle risorse naturali non rinnovabili, di dispersione di sostanze contaminanti, di alterazione degli ambienti naturali. Questo impatto può essere contenuto e mitigato con l’adozione di tecnologie adeguate, ma non può essere completamente azzerato. Le stesso utilizzo di fonti “pulite”, come quelle rinnovabili, non è esente da impatti o ripercussioni sugli ambienti naturali, che anche in tal caso devono essere minimizzati con l’adozione di opportune cautele suggerite da una corretta analisi ambientale preventiva. In campo energetico l’impatto ambientale più significativo è quello relativo alle emissioni di gas e di altre sostanze nocive nell’atmosfera. Ne sono responsabili, in particolare, i processi di combustione delle fonti fossili.

Questa breve premessa campeggia sul sito dell’Enel ed è chiaro come, per ammissione di Enel stessa, le fonti fossili sono responsabili di emissioni di gas ed altre sostanze nocive nell’atmosfera. Saline Joniche, lo stabilimento della Liquichimica. Dal 2007 sono tornate entrambe agli onori della cronaca per la notizia che ci sarebbe una società, la SEIRepower con sede in Svizzera, che ha acquistato dalla SIPI l’impianto per realizzare in seguito una centrale a carbone di 1200 mw, mw simile a quella già in funzione a Civitavecchia. Questa notizia in molti ha risvegliato un incubo del passato, quando negli anni ottanta l’ENEL voleva impiantare una megacentrale a carbone di oltre 2500 Megawatt nell’area portuale di Gioia Tauro. Subito sono state molte le voci che hanno contrastato l’ipotesi ventilata, a partire da Legambiente, ma anche molte forze politiche, quasi in modo trasversale, si sono espresse negativamente nei confronti della centrale a carbone, destinata a sorgere - oltre al danno, la beffa! - su un oasi naturale. Chi si sta battendo contro il carbone, e non solo qui nel profondo sud, porta avanti anche una battaglia globale contro i mutamenti climatici che stanno colpendo la salute dei cittadini e l’economia. Ad avere un approccio sbagliato sono invece coloro che propongono e coloro che sostengono la realizzazione di una centrale a carbone in nome di un interesse egoistico, il mantenimento del potere lobbystico ed anche mafioso, calpestando quello generale, la salute e lo sviluppo economico dei cittadini calabresi.

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Ci si attendeva che le istituzioni, le nostre istituzioni, elette per tutelare i nostri diritti e far progredire questa terra, rispondessero adeguatamente, ricordando che una politica a favore del carbone, la fonte fossile che genera le più alte emissioni specifiche di CO2 (calcolate con studi dettagliati su centrali delle stesse dimensioni pari a 7milioni e 600mila tonnellate di unità annue, più altre svariate migliaia di tonnellate di altre polveri inquinanti, contribuendo in modo determinante all’aumento dell’effetto serra e ai mutamenti climatici), è semplicemente nefasta per il futuro energetico e ambientale del nostro paese. E’ quindi giusto andare in controtendenza, pressare cioè il governo, affinché l’Italia s’impegni per raggiungere gli obiettivi di Kyoto puntando su risparmio e fonti pulite e rinnovabili. Niente di tutto questo. Solo pochi giorni fa, sulle prime pagine di giornali locali e nazionali, campeggiava in bella vista: “Il Governo da l’ok per la centrale a carbone di Saline Joniche”. A differenza di qualche giorno, lo stesso ha fatto l’ente Provincia di Reggio Calabria. E’ inutile chiedersi il perché…. Il Governo italiano, sostenuto dai ricchi capitali esteri, ma anche da mafia e politici locali conniventi (è inutile nasconderselo) vuole fare impiantare un cancro nella terra più danneggiata e arretrata d’Italia, d’Italia “tanto peggio di così” avranno pensato! Sicuramente fra qualche anno sentiremo dire: “è stato un errore costruire la centrale!” oppure “cala la produzione del bergamotto!” o ancora “morti sospette in provincia Di Reggio Calabria!” ecc ecc. I cittadini che vogliono il bene della loro terra e di conseguenza il proprio, sia quelli che la abitano ed in cui ci vivono e lavorano, sia chi è lontano ma capisce l’importanza del vivere sano e sostenibile, non possono permettere l’attuarsi di uno scempio simile. Sono nate, di conseguenza, alcune associazioni che insieme al coordinamento del ”NO alla Centrale Carbone” combattono ormai da tempo sia nel territorio calabrese, ma anche in altre sedi della capitale e del nord Italia, con dei sit-in nelle aree specificamente coinvolte, con seminari, approfondimenti culturali, manifestazioni popolari, che hanno visto la partecipazione dei più illustri scienziati e dottori italiani, ma anche economisti che sottolineano come le attività produttive vanno valutate e fatte sviluppare nella loro interezza. Come si può pretendere di far sviluppare agricoltura e turismo avendo sul groppone una tale fonte di inquinamento? Anche perché, come sostenuto dai teorici delle nuove tecnologie, da Legambiente, WWF e associazioni simili, esistono decine e decine di scelte alternative da poter individuare per permettere lo sviluppo energetico, economico e sociale di una terra che non vede uno spiraglio di luce, se non quella pulita -e gratuita- del sole…

Non è più tollerabile che l’Italia, il paese più assolato d’Europa, produca un decimo della Germania in termini di energia solare. Il sole ed il vento, insieme all’acqua possono essere davvero il riscatto della nostra terra, dell’intera Calabria. Potremmo vivere bene se solamente fossimo in grado di vendere l’energia ricavata da queste fonti pulite alle altre Regioni che non le hanno così in abbondanza; basterebbe volerlo, basterebbe solo un po’ di volontà e soprattutto di capacità politica. Eppure il vento soffia ancora… Pagina 15

Numero 1I-IV, Luglio 2012


1 luglio: Sofia Nucera, Vadalà Antonino 2 luglio: Giusy Nucera 4 luglio: Rosetta Zavettieri 5 luglio: Sonia Cuzzilla 6 luglio: Annabella Genova, Giovanna Lugarà 7 luglio: Francesca Favasull, Salvatore Proietto, Pasquale Tuscano 8 luglio: Rosario Branca 9 luglio: Francesca Callea 11 luglio: Angela Orlando , Tatiana Bologna, Francesca Labate 12 luglio: Marilù Mandanici 13 luglio: Enrico Dieni, Emanuela Fiumanò, Iolanda Russo 14 luglio: Angelo Patea, Caterina Stellitano 15 luglio: Flora D’aguì 17 luglio: Simona Carducci, Maria Teresa Latella 18 luglio: Giulia Arconti, Rosario Dieni, Norberto Petronio 19 luglio: Elisa Orlando 20 luglio: Annarosa Spinella, Leo Modaffari 21 luglio: Angelo Marengo, Emanuele Orlando 23 luglio: Giada Orlando, Annamaria Mediati 25 luglio: Francesco Callea 28 luglio: Tito Squillaci 29 luglio: Giusy Branca, Jone Zappalà, Lucia Iacopino 30 luglio : Umberto Tuscano 31 luglio: Mariateresa Franzè, Samuel Amaglo

Puoi seguire tutti gli appuntamenti, gli aggiornamenti di classifica e le news dell’Estate Ragazzi 2012 su fb nel gruppo “Con i sogni in tasca” - Quelli de… l’Estate ragazzi 2012


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