giornalino aprile 2012

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Anno III, numero 11 - Aprile 2012

Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina -R.C. -


Ogni anno la Pasqua di Gesù ci pone davanti a una questione fondamentale per la nostra vita: Quest’uomo, apparentemente sconfitto e umiliato, sottoposto al supplizio più atroce della croce riservato ai condannati a morte per gravi reati, quest’ uomo innocente, che vive un’umiliazione fatta di insulti, sputi, derisione, è davvero il Figlio di Dio? Dopo la morte in croce è davvero risorto? Davvero Lui vive per sempre? E’ una questione che diventa una scelta per ogni uomo. La fede è scommettere sulla verità della sua identità: “davvero quest’uomo era il Figlio di Dio” sostiene il centurione vedendolo morire in croce. Gli apostoli hanno testimoniato con la vita quanto hanno visto: “abbiamo vissuto con Lui, abbiamo mangiato con Lui”, Lui” hanno fatto esperienza di Lui , hanno creduto in Lui e ci hanno trasmesso la loro fede. Celebrare la Pasqua significa scommettere, significa schierarsi, significa prendere una decisione su chi è Gesù per me. E’ davvero il Figlio di Dio? La Pasqua ci mette dinanzi a una scelta. “Chi non è con me è contro di me” dice Gesù nel Vangelo. Decidersi per Gesù! E’ questo che ci chiede la Pasqua. E decidersi per Gesù significa accettare Lui

PASQUA ridestarsi allÅamore per chi

come l’unico Signore della nostra vita, come l’unico che mi

ci accanto,

dice “la cosa giusta da farsi”. Come l’unico di cui ci si può

perdonare i nemici .

fidare. Significa impostare la mia vita secondo i valori che lui mi propone nel suo Vangelo. Fare Pasqua significa , allora, ogni anno, rinascere alla vita cristiana più autentica. Risorgere con Cristo ad una vita fatta di gioia e di speranza, accogliendo e vivendo radicalmente la sua Parola.

nostra gioia,

tutti

quanti felici. Auguri. La comunit

Don Natalino

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poter rendere, con la

F.M.Ausiliatrice

Quelli de… l’Oratorio Titolo notiziario


Andate presto, andate a dire. Voi che l'avete intuito per grazia Correte su tutte le piazze A svelare il grande segreto di Dio. Andate a dire che la notte è passata. Andate a dire che per tutto c'è un senso. Andate a dire che l'inverno è fecondo. Andate a dire che il sangue è un lavacro. Andate a dire che il pianto è rugiada. Andate a dire che ogni stilla è una stella. Andate a dire: le piaghe risanano. Andate a dire: per aspera ad astra. Andate a dire: per crucem ad lucem. Voi, che lo avete intuito per grazia, Correte di porta in porta A svelare il grande segreto di Dio. Andate a dire che il deserto fiorisce. Andate a dire che l'Amore ha ormai vinto. Andate a dire che la gioia non è sogno. Andate a dire che la festa è già pronta. Andate a dire che il bello è anche vero. Andate a dire che è a portata di mano. Andate a dire che è qui, Pasqua nostra. Andate a dire che la storia ha uno sbocco. Andate a dire: liberate, lottate. Andate a dire che ogni impegno è un culto. Voi, che lo avete intuito per grazia, Correte, correte per tutta la terra A svelare il grande segreto di Dio.

Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate Andate

a a a a a a a a a a a a a a

dire che ogni croce è un trono. dire che ogni tomba è una culla. dire che il dolore è salvezza. dire che il povero è in testa. dire che il mondo ha un futuro. dire che il cosmo è un tempio. dire che ogni bimbo sorride. dire che è possibile l'uomo. dire, voi tribolati. dire, voi torturati. dire, voi ammalati. dire, voi perseguitati. dire, voi prostrati. dire, voi disperati.

Andate a dire, comunque sofferenti. Andate a dire, offerenti-sorridenti. Andate a dire su tutte le piazze. Andate a dire di porta in porta. Andate a dire in fondo alle strade. Andate a dire per tutta la terra. Andate a dire gridandolo agli astri. Andate a dire che la gioia ha un volto. Proprio quello sfigurato dalla morte. Proprio quello trasfigurato nella Pasqua. Oggi, proprio ora, qui andate a dire. Andate a dire. Ed è subito pace. Perché è subito Pasqua.

San Giovanni Bosco

Numero 10-III, Marzo 2012

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I nostri auguri! La Pasqua entra nei nostri cuori con sentimenti di speranza, di fede, di fiducia e di amore. Attraverso l’allegria l allegria e la semplicità semplicit riusciamo a capire meglio noi stessi e a comprendere di più pi i valori della vita.. Buona Pasqua a i ragazzi di terza media e alle loro famiglie! Mimma e Raffaella. Raffaella

Che la Luce di cristo risorto accompagni sempre le vostre vite, illuminandole di felicità… Un augurio speciale dai vostri catechisti Giulia, Silvia e Sandro.

Ai nostri cari ragazzi del gruppo auguriamo tanta felicità! Che Gesù morto e risorto per noi, possa sempre accompagnarci nel nostro cammino.. buona pasqua 2012 a voi e alle vostre famiglie Mariagrazia e Alessia

Se non ti senti di scalare il Sinai od altri Olimpi, cerca di salire su un'umile scala di tre gradini e sosta, se vuoi, dove il tuo cuore trova Pace. Nel primo gradino c'è scritto: "Non fare del male." Nel secondo: "Fa' del bene." Nell'ultimo: "Ama. Una Serena e Santa Pasqua a tutti i bimbi di seconda elementare e alle loro famiglie. Le catechiste

"NESSUNO HA UN AMORE PIù GRANDE DI CHI DA LA VITA PER I SUOI AMICI.IO DO LA VITA PER VOI." Gesù ci ha voluto bene è ha dato la sua vita per noi....il nostro AUGURIO per una SANTA PASQUA é questo "LASCITEVI INVADERE DA UN URAGANO DI AMORE VERSO GESU’ "....BUONA PASQUA da BRUNA ed ELONA.

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Quelli de… l’Oratorio


Un augurio sincero ai nostri ragazzi della IV

Carissimi aimici dell'Oratorio e di tutto il gruppo a ciascuno di voi gli auguri per questa Santa Pasqua perchè l'Amore di Gesù che vincerà il potere della morte accarezzi il cuore di ciascuno nella propria vita e nella quotidianità!

elementare: affinché la luce del Risorto possa prepararli bene a ricevere il Corpo di Cristo nel loro cuore e ad illuminare sempre il loro cammino. Francesca, Veronica, Alma..

Papaboys (fb) È Pasqua ancora una volta Un pensiero dedico a voi che possiate ricevere in dono In questo Santo giorno un cesto di Sorrisi, gioia e serenità. Buona Pasqua a tutti i ragazzi del gruppo di I media dalla vostra Carmela

Auguri di una Santa Pasqua a tutti ed in particolare ai Salesiani Cooperatori, con le parole di Don Tonino Bello: “La Pasqua sconfigga il nostro peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dal versante giusto: quello del “terzo giorno”. Da quel versante, il luogo del cranio ci apparirà come il Tabor. Le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del Cielo. Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell’agonia, ma i travagli del parto. E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d’ora le luci di un mondo nuovo! BUONA PASQUA!” Angela Z.

Gesù Cristo è luce, è gioia e verità e il mio augurio più sincero e per chi in questo momento si sente al buio e solo, a chi è triste e senza speranza, a chi vive nella menzogna, la Pasqua di Risurrezione possa avvicinarci a Gesù senza timore e con la gioia nel cuore. Auguri a tutti.

Dolce Luna

A tutti voi sportivi Quest'anno non vi farò gli auguri di buona Pasqua. No, almeno non i soliti. vi voglio augurare di cuore invece un buon rinnovamento, un buon cambiamento, un buon miglioramento... Perché è questo il vero senso della Pasqua. Che a partire da oggi la vostra vita possa sbocciare, fiorire nel migliore dei modi.........e dentro ogni uovo, tante vittorie in campo e nella vita… Leo

Numero 10-III, Marzo 2012

Che questa santa Pasqua possa essere per tutti un tempo di rinnovamento spirituale individuale e comunitario, ma anche un tempo di pace e serenità per chi spera in Dio autore della vita. Samuel Amaglo Sdb Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto ma ora, vivo, trionfa. Buona pasqua Cristian sdb

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Quest'anno un uovo di carta al posto di quello di cioccolata, che non contiene una sorpresa tangibile, come le solite sorprese spesso inutili

Quando tutti intorno a te

o superflue, ma l'augurio di trovare una "sorpresa" in ogni giorno del-

parleranno di sfiducia

la vostra vita, una sorpresa d'amore, di pace, di speranza, di gioia e

e di disonestà,

serenità, da donare e da realizzare apprezzando ogni attimo, ogni emozione e ogni sentimento che il destino ti ha riservato... Buona

tu non rinunciare a sperare

Pasqua alle mie più care amiche Giò, Giù, Fra, Vera e Fede!

che il mondo diventi migliore

Antonella Criseo

… e sarà Pasqua!!

Quando la sofferenza e la morte ti passeranno vicino,

Ogni anno

“Vorrei che la vita di voi cristiani ci

Nasci e muori

parlasse come una rosa, che non ha

tentando di disorientarti

Poi risorgi

bisogno di parole, ma semplicemente

alla ricerca di un perché,

Cristo

diffonde il proprio profumo. Anche

Volgi gli occhi a Colui

Dio padre e figlio

un cieco che non vede la rosa ne per-

che ha tanto amato la vita

Mio fratello

cepisce la fragranza. La vostra vita di

Sei qui tra noi

cristiani deve diffondere il profumo

Presenza di speranza In mezzo a quest’incendio D’odio infame Di guerre fatte E irrimediabilmente perse. Ma come un fiore Che rinasce sempre

del messaggio di Cristo. Questo per me è il solo criterio di giudizio: mettete

Quando le campane a festa

in pratica il Vangelo invece di fare

ti ricorderanno

lunghe discussioni su quello in cui credete” (Gandhi, 1937).

Tra i rovi d’una vita Esasperata Sento il nuovo profumo D’un amore

che è alla Resurrezione che tutti siamo chiamati,

BUONA PASQUA

lascia che la vita canti in te:

Don Lindo

Anche là tra le croci In mezzo ai sassi

… e sarà Pasqua!!

sboccerà un fiore d’allegria ovunque tu passi … e sarà Pasqua!!

Mina, Claudia e daniela augurano a voi ragazzi di trascorrere una Santa

BUONA PASQUA da tutta la redazio-

Pasqua, festa di Resurrezione in Cristo, nostra speranza e unica certezza.

E sul cammino Verso un’altra meta

Che la forza e la gioia del Cristo siano

Sembra più tollerabile

sempre i vs compagni di viaggio. auguri

Il calvario.

per una santa e serena pasqua a voi e alle vostre famiglie. Maria Chiara C.

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Quelli de… l’Oratorio Titolo notiziario


Pasqua è Pace! “La Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dal versante giusto: quello del “terzo giorno”! Le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del Cielo. Pace a voi!” Don Tonino Bello

La Pasqua Per me la Pasqua è una festa stupenda. Stupenda non solo perchè mangiamo tante uova di Pasqua decorate con mille colori ,al cioccolato al latte o fondente in cui troviamo sorprese mozzafiato, ma anche perchè in questo giorno Gesù è risorto ed è tornato per noi. A Pasqua tutti diventiamo più buoni, un pò come a Natale, si diventa anche più gentili e più generosi con gli altri. Non capisco perchè tutti gli altri giorni siamo sempre scontrosi con tutti. La Pasqua si festeggia anche andando a messa a pregare per Gesù, stare insieme in famiglia, con i parenti, gli zii, i cugini e anche ridere e scherzare. Ecco che cos' è veramente per me la Pasqua! Dunque, tantissimi auguri a tutti voi, cari lettori, perché ogni giorno possa essere Pasqua non solo nei vostri cuori, ma anche sui vostri volti!! Valentina

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Riflessione dall’esperienza fatta durante le giornate 20-21 Marzo 2012 presso il Tempio Don Bosco. Oramai è il IV anno che la nostra comunità si riunisce in preghiera davanti al SS Sacramento, non lasciandoLo mai solo per 40 ore.

<<Un saggio teneva nel suo studio un enorme orologio a pendolo che ad ogni ora suonava con solenne lentezza, ma anche con gran rimbombo. «Ma non la disturba?» chiese uno studente. «No», rispose il saggio. «Perché così ad ogni ora sono costretto a chiedermi: che cosa ho fatto dell'ora appena trascorsa?».>>

Ci vorrebbe l’orologio di quel saggio per renderci conto se il nostro agire è stato conforme o meno a ciò che il Signore ci chiedeva di fare. Ognuno di noi è chiamato a svolgere la sua Volontà..ma come fare se il nostro orecchio è troppo impegnato per ascoltare?Ma come fare se il nostro cuore non è pronto ad accoglierlo? Se riflettiamo bene ci rendiamo conto che, un “orologio a pendolo” suona ogni secondo nella nostra vita e le 40 ore è una sorta di orologio,molto grande e con un suono molto forte ,per svegliare il cristiano e insegnargli l’amore. Sii pronto per amare non soltanto i tuoi amici,ma soprattutto i tuoi amici. Sii pronto a far risorgere Cristo ogni giorno dentro il tuo cuore. Sii pronto per ascoltare la strada che devi prendere.

Un pezzo di pane.. quel pezzo di pane può cambiarti la vita.. Francesca Surace Pagina 8

Quelli de… l’Oratorio


LO SCORSO 25 MARZO A LOCRI ALCUNE FAMIGLIE DELLA PARROCCHIA HANNO COLTO L’OCCASIONE DEL RITIRO SPIRITUALE IN PREPARAZIONE ALLA SANTA PASQUA, PER FERMARSI, FARE “DESERTO” E DEDICARE IL PROPRIO TEMPO ALLA SUA RICERCA E ALL’ASCOLTO.

Grazie alla guida di don Natalino alla presenza delle catechiste e animatrici e all’ausilio dei chierici che si sono occupati dell’intrattenimento e della riflessione dei più piccoli, siamo stati ben felici di dedicare almeno una mezza giornata alla nostra vita spirituale e alla condivisione con le altre famiglie presenti.

Il filo conduttore che ha accompagnato le nostre riflessioni sia personali che comunitarie quest’anno ha riguardato “ la giustizia e la misericordia nella vita sociale”. Traendo spunto da un passo del libro del profeta Isaia (58,1-14) ci siamo soffermati e confrontati sui temi della giustizia sociale e dell’amore verso il prossimo”Se aprirai il tuo cuore all’affamato se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce” e rileggendo un passo del vangelo di Matteo (25, 31-46) abbiamo approfondito ulteriormente le nostre riflessioni pervenendo alla costatazione che è negli ultimi e nell’amore verso il prossimo che noi troviamo Gesù; è negli occhi “dei nostri fratelli più piccoli” che riusciamo a cogliere lo sguardo di nostro Signore “tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. (continua pag. 10) Numero 10-III, Marzo 2012

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A conclusione del momento di preghiera, rinnovati nello spirito, abbiamo approfittato dell‘occasione per riconciliarci col Padre e infine nel vederci gioire tutti insieme riuniti intorno alla Sua mensa. Carichi di ottimi propositi, pronti a dare testimonianza del nostro incontro ravvicinato con Gesù e grati al parroco che ci offre l’opportunità’ di questi ritiri, aspettiamo già le prossime occasioni per rispolverare le nostre coscienze e destarci dall’oblio spirituale in cui rischiamo di essere confinati dalle nostre vite troppo frenetiche.

Marilù Mandanici

Ritroviamoci tutti insieme il 6 maggio a Gallico al parco della mondialità per la festa diocesana della famiglia: inizierà alle h.10 e si concluderà alle 18 con la messa del Vescovo. Per la tranquillità di tutti è prevista l'animazione e l'intrattenimento per i bambini. A breve ci saranno in chiesa le locandine e , in ogni caso, chiunque ne sia interessato può chiedere informazioni al parroco. Ritroviamoci tutti insieme numerosi per vivere nella gioia la nostra spiritualità ed essere dei validi esempi per i nostri figli!! Pagina 10

Quelli de… l’Oratorio


Locri, 11 Marzo 2011 Giornata fantastica vissuta dai giovani dell'Mgs Calabria a Locri.. Si è creata fin da subito una fantastica atmosfera. Numeri da record, 330 gli iscritti, più gli accompagnatori.. Dopo l'accoglienza e la preghiera curata in maniera chirurgica, è stato il turno di due testimonianze che hanno scosso l'animo dei presenti. Don Carlo narrò la vita di don Bosco, ma in particolar modo le povertà del suo tempo, e Stefania Grasso, donna a cui la mafia ha ucciso il padre, portò la sua testimonianza come input alla legalità nei giovani della calabria.. Successivamente i ragazzi procedevano nello svolgere otto laboratori, studiati per sollecitarli a fare qualcosa per la proprio terra. Infine , dopo il pranzo, momento di festa in cui si è vista l'eterogeneità della salesianità, infatti l'oratorio di Vibo presentava uno spezzone di un musical, ma abbiamo assistito anche al folclore di Ardore e ad alcuni gruppi musicali di Bova, Locri e Reggio ed esibizioni singole come quella di Sant'Alessio .. Il culmine della giornata si è raggiunto con la celebrazione Eucaristica che ha raccolto tutti in un clima di preghiera favoloso e salesiano.. Ciò che ci stupisce, ma che ci ha fatto enorme piacere, è stata la presenza di altre realtà non salesiane che hanno arricchito la nostra giornata. Il motto della festa, scritto anche sul braccialetto donato come gadget era "COMINCIAMO DA QUI", cominciamo come mai nessuno ha cominciato, perchè noi siamo il futuro della nostra terra.. UN SALUTO A TUTTI, Mgs Calabria :)

Pubblicato da Mgscalabria Decisamente positiva è stata la giornata trascorsa a Locri, proprio come avrebbe voluto il nostro maestro sognatore Don Bosco. Tanta musica,allegri ,ma anche momenti di formazione avvenuti grazie alle testimonianze e agli otto laboratori. “Cominciamo da qui” è soprattutto una promessa fatta a noi stessi per impegnarci nella crescita personale ma anche nella crescita dei nostri paesi,non dobbiamo mai smettere di pensare che noi giovani siamo il futuro e per questo motivo dobbiamo essere giovani pieni di iniziativa,voglia di cambiamento e tanta vitalità altrimenti anche il nostro paese smette di vivere. Francesca Surace

Numero 10-III, Marzo 2012

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Valentina C. (Caserta): Ho vissuto questi esercizi

spirituali

con un’intensità diversa rispetto allo scorso anno e da ciò ho capito quanto siano diversi tra loro i singoli incontri con il Si-

Siamo ormai arrivati alla fine del nostro cammino di Quaresima, in preparazione alla celebrazione della Santa Pasqua, ma una tappa fondamentale di questo viaggio è il cosiddetto “ritiro”, il momento in cui facciamo memoria dei nostri errori e chiediamo perdono a Gesù che ci aspetta e accoglie a braccia aperte. Per noi animatori questo è sinonimo di una sola parola “Grumento”, che riassume nel modo migliore tutte le emozioni di un’anima pentita che è pronta a rinascere a nuova vita!

gnore! Mi trovavo in un momento di crisi prima di partire per Grumento e questo è stato anche il motivo per cui ho deciso di partire: recuperare tempo per me e per il Signore. Il fatto che eravamo in tanti, all’inizio mi ha fatto rimanere sconcertata, con la paura di non riuscire a dare a tutti una parte di me; ma poi mi sono ricreduta: non solo ho rinforzato rapporti già esistenti ma ho conosciuto altri giovani che come me hanno voluto fare quest’esperienza. E sapere che esistono tanti giovani pronti, entusiasti e con voglia di conoscere e portare Dio agli altri mi ha riportato la speranza nell’anima. Come ha

Angelo B (Santeramo):La presenza del

detto don Gianpaolo gli esercizi spirituali iniziano ora che sia-

Signore la sento quando ci sono ritiri o altre

mo tornati a casa!

esperienze di gruppo: mi piace pensare come nel volto del mio vicino o di chi mi sta di fronte ci sia Lui; mi piace sentire nel sorriso dei ragazzi che seguo l'amore di Dio per me. Io penso che sia questo ciò che ogni cristiano deve riuscire a mettere in pratica: la conoscenza di ogni membro del gruppo a cui appartiene, che sia l'oratorio o altro, per formare una salda e forte corda, tanti piccoli mattoni indispensabili per costruire una robusta casa, e tutto ciò è strumento che Dio ci ha donato per arrivare a Lui"

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Quelli de… l’Oratorio


Simone C (Salerno): Fu tanta la sorpresa che provai quando l’animatore del convitto di Salerno, dove vivo da cinque anni, mi propose di partecipare a Quaresima Viva. Non avevo la più pallida idea di che cosa si trattasse e non ne avevo mai neppure sentito parlare. Mi stuzzicava l’idea di nuove conoscenze, soprattutto femminili; di passare qualche giorno in modo diverso dal solito e infine mi seduceva la possibilità di poter far vedere le indiscusse prodezze musicali con la mia amata chitarra. Mi lasciavano un po’ perplesso

gli

aspetti

più

propriamente

spirituali

dell’esperienza. Anche se passo qualche volta dalla cappella della comunità, soprattutto quando questa

Alessandra S.(Salerno): Prima di venire a Gru-

è immersa nel silenzio e nel buio della notte, per

mento non avevo la minima idea di ciò che avrei

fare “quattro chiacchiere” con Gesù, non posso cer-

trovato.. Ed ero anche un po' intimorita dal fatto che

to dire che passo molto tempo con la Bibbia in ma-

partivo come unica ragazza in un gruppo di soli ma-

no.

schi! Ma appena sono scesa dal pulmino ho sentito

Ho fatto il bilancio e, insieme con Salvatore, il mio

un'aria diversa, niente a che fare con tutto ciò che

collega di Convitto e gli altri ragazzi dell’oratorio di

avevo vissuto prima. Era un'aria carica di allegria e

Salerno, ho preso la via per Grumento. Mentre mi allontanavo sentivo ancora nelle orecchie le frasi dei mie compagni che mi dissuadevano dal tornare

di voglia di fare, e mi sono fatta subito trascinare da queste sensazioni.. Il risultato? Ho pianto al momento di andare via! A parte il fatto che ho cono-

troppo santificato dagli Esercizi. Le prime ore mi hanno creato non poco sconcerto:

sciuto persone stupende, a cui penso tutti i giorni,

con i ragazzi che avevo di fronte mi sembrava di

ma sono davvero rinata.. Sono diversa, magari

avere in comune veramente poco oltre l’età. Col

all'apparenza non si vede tanto, ma io lo sento.

passare del tempo la comunione di vita, di preghie-

Perchè a Grumento non solo ho visto Gesù, ma l'ho

ra, di gioco, di musica, di riflessione insieme con

incontrato come non avevo mai fatto.

l’aiuto dei salesiani hanno contribuito a farmi scoprire modi e mondi tanto differenti dal mio. Due sono le scoperte che mi sono portato a

casa:

la bellezza di una vita che può essere meno superficiale grazie alle domande che ci si pone e che si condividono.

Nunzio R (Salerno): Penso che questa esperienza, oltre ad insegnarci il vero valore dell’amicizia, anche se in pochissimi giorni, ci ha aiutato soprattutto a crescere nella fede!

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Vincenzo Z (Caserta): Vivere gli esercizi spirituali è come vivere in pace e in serenità con il cuore ma soprattutto nell’anima. Sono tante le domande che ti fanno riflettere e che ti spingono a stare più a contatto con il Signore e non solo… è un momento che si vive insieme al Signore grazie alla presenza di altri

ragazzi

che hanno intrapreso lo stesso tuo cammino con i quali giochi, scherzi ma sopra ogni cosa, CONDIVIDI le stesse emozioni e gli stessi Alma M. (Bova M.):

“Io sono il Buon Pastore…” dice il

Signore. Essere pecore del gregge del Signore non significa vivere subordinati ad una volontà altrui, non essere liberi o essere considerati incapaci di vivere se non alle dipendenze del pastore: il Signore non ci vuole stupidi! Le nostre comunità si fanno gregge dove vi è rispetto della volontà di tutti e della volontà generale: il pastore, la guida spirituale – il sacerdote rappresentante di Cristo – guida la comunità affinchè ogni membro migliori la sua vita e con questo, migliori

pensieri è ti senti sempre più vicino al Signore grazie a loro, ma anche più vicino a loro. Insomma

vale

la

pena

di

vivere

quest’esperienza per far capire a chi magari pensa che agli esercizi si prega solamente attraverso la meditazione, che è pur sempre importante, ma anche grazie alle condivisioni, il deserti, i giochi, i momenti di pausa. Questa è la mia esperienza di Grumento!

quella della comunità. Dio non vuole che il nostro rapporto con Lui ci alieni dalle cose di tutti i giorni, dai momenti di convivialità, dalle relazioni: lo stesso senso di appartenenza all’Oratorio non deve precludere la conoscenza di altre realtà, proprio perché esse daranno la possibilità di esprimere la nostra fede in Lui, principalmente attraverso il nostro modo di pensare e d’agire.

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Quelli de… l’Oratorio


Mariagrazia N (Bova M.): Una frase che ho ripetuto spesso nelle condivisioni degli esercizi è stato: “è facile qui trovare TEMPO”. Nel silenzio della montagna, dove tutto sembra spingerti alla meditazione e dove ti è dato appositamente un tempo per fare silenzio e pensare, è normale che riuscirai a parlare con Gesù e capire cosa vuole da te! Ma nella frenesia di tutti i giorni? Spesso, io per

TIRIAMO LE SOMME!!

prima, non ci facciamo bastare il tempo; lo lasciamo scorrere, senza dare troppo peso a

Ma vuoi mettere tutto questo che vi abbiamo raccon-

ciò che succede, l’importante è arrivare a

tato, con l’aggiunta della neve? Il pellegrinaggio si è

domani. Ma il nostro tempo dev’essere il

così trasformato, lungo il cammino, in una battaglia di

MOMENTO

palle di neve con annessi agguati, scivoloni, cadute,

quell’attimo e nessun altro, vissuto in pienez-

spinte e chi più ne ha più ne metta, piedi inzuppati

za e consapevolezza. Il Buon Pastore, Ge-

compresi! Arrivati quasi a destinazione la neve era diventata troppa, tanto da impedirci di continuare il cammino, per cui ci siamo fermati in un magnifico

OPPORTUNO, quel tempo,

sù, ci attende, ci chiama per nome e noi come gregge dovremmo ascoltarlo e seguirlo, senza

allontanarci da Lui, prendere altre

strade, ma affidarci all’unica voce nella quale

spiazzo da dove potevamo godere di un bellissimo

dobbiamo riporre tutta la nostra fiducia. Oltre

panorama che ci riscattava dalla mancata visita al san-

ad essere gregge però siamo anche chiama-

tuario: ci sembrava davvero di essere in compagnia di

ti ad essere pastori dei bambini e ragazzi

Gesù!Ringrazio tutti i ragazzi che con me hanno vissu-

che ci vengono affidati nei nostri oratori ed

to questa magnifica esperienza, per le risate spensierate, i pomeriggi passati a giocare, le serate allegre. Li

essere per loro – o almeno tentare di essere – una buona guida.

ringrazio soprattutto per le parole che mi hanno saputo donare, le riflessioni condivise, i punti di vista simili e contrastanti, e in modo particolare perché mi hanno aiutato a riscoprire lo spirito salesiano di famiglia che ci contraddistingue. Un grazie particolare anche a don Gianpaolo che come sempre ci ha accompagnati in questo viaggio, a don Fabio e don Paolo, a don Simone, don Giambattista e Stefania che ci hanno pazientemente sopportati nei quattro giorni di permanenza!! Numero 10-III, Marzo 2012

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“Fintantoché esiste un credente bisogna che, per essere divenuto tale, egli sia stato, e che, come credente, egli sia contemporaneo alla presenza di Cristo” S. Kierkegaard

Il filosofo danese Søren Kierkegaard affermò con grande chiarezza che la vera fede implica la decisiva avvertenza della piena contemporaneità di Cristo, sempre presente tra i “suoi figli”. Il nostro Cineteatro, a partire dal mese di Aprile, vedrà la realizzazione del progetto “Gesù nostro contemporaneo”. Tale progetto è ancorato a un tema sul quale riflettere in vario modo e destinato a generare una trama di conoscenze, emozioni e partecipazioni. L’intento è quello di dare la possibilità di incontrare Gesù a persone che lo cercano senza saperlo, sottolineando la contemporaneità di Gesù, il suo carattere di persona viva, reale, portatrice di una luce e di una speranza capaci di orientare il cammino di un'umanità che è entrata in un tempo di grandi cambiamenti e di scelte di enorme portata. La domanda di Gesù di Nazaret “Voi chi dite che io sia?” risuona attraverso i secoli, soprattutto nel cuore degli uomini del nostro tempo. Anche oggi, Cristo è portatore di luce e di speranza per l’umanità. E proprio tale tema risulta essere il punto focale di questo evento promosso, su tutto il territorio nazionale, dall’Acec (Associazione cattolica esercenti cinema). La figura di Gesù continua a sprigionare, infatti, nel nostro tempo un fascino dal quale scaturiscono lavori-

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Quelli de… l’Oratorio


molto fecondi sulla sua immagine e anche il cinema, la musica, la fotografia, la letteratura si prestano a disegnare percorsi sulla “contemporaneità” di Gesù.

Il progetto sarà articolato contemporaneamente con diversi eventi nel raggio di un breve periodo (metà aprile – fine maggio):

16 – 17 – 18 Aprile: proiezione del film “Sette opere di Misericordia”. “Sette opere di Misericordia” è il primo lungometraggio di Gianluca e Massimiliano De Serio, molto apprezzato al Torino Film Festival. Il film, che riesce ad arrivare nel profondo dell’anima dello spettatore, racconta la storia di una extra-comunitaria e di un anziano (interpretato da uno dei più grandi attori italiani, Roberto Herlitzka) che, per ragioni diverse, stanno ai margini della vita. La lotta di sopravvivenza di Antonio e Luminita si scatena in una sopraffazione reciproca, che lacera nel profondo i due animi, fino a schiudere per loro un’insperata possibilità un autentico contatto umano, la scoperta di un sentimento di compassione corrisposta. Il titolo richiama le sette opere di misericordia corporale che un cristiano, secondo la Chiesa Cattolica, deve affrontare nella sua vita e, infatti, l’intero film é scandito dai cartelli che indicano proprio le sette opere. Questi, anziché funzionare da veri e propri capitoli, sottolineano di volta in volta il compenetrarsi e il legame tra le azioni dei protagonisti e il tema della misericordia. (continua nel prossimo numero) Vittoria Labate

Da Ven.13 a Dom. 15 APRILE Ore 18.30—21.30 SETTE OPERE DI MISERICORDIA

Da Lun. 7 a Merc. 9 MAGGIO Ore 18.30—21.30 IL VILLAGGIO DI CARONTE

Lunedì 28 MAGGIO Ore 18.30 Tavola rotonda “GESU’ NOSTRO CONTEMPORANEO” Il volto di Gesù nel cinema e nella cultura

Giovedì 31 MAGGIO ore 21.00 I NEW TIME in concerto UNO DI NOI Il volto di Gesù nella cultura musicale contemporanea

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PALLAVOLISTE PER

VITTORIE CONVINCENTI PER ALLIEVI E PRIMI CALCI

DIVERTIMENTO

Giovedi vincente per le squadre dell'Oratorio Salesiano

Dal 4 aprile al 10 aprile presso il Campo di Pallavolo delle Suore

risultato di 5 a 0 sui pari età del Melito in gol sono andati

PALLAVVOLISTE PER DIVERTIMENTO: partite di pallavolo per occupare in modo sano e gioioso le vacanze di pasqua

fica invece la vittoria degli allievi che con la vittoria per 9 a 2

Non mancate!!

rispettivamente i Primi Calci di mister Triolo vincono con il Triolo Francesco e Simon Iaria con una doppietta a testa e chiude la cinquina Riccardo Tripepi. Importante per la classicon Olimpia 2000, la raggiungono in testa e si candidano alla vittoria finale del campionato, le reti sono state segnate da Criseo 3 Foti 2 Ligato 2 Vadalà 1 Marengo1 da sottolineare le stupende prove di Zirilli e Malara .

GIOVANISSIMI VITTORIA DA 10 E LODE Gol e spettacolo a Bova Marina dove i padroni di casa hanno battuto con un sonoro 10 a 5 la buona squadra della Gallicese. Al pronti via la squadra di Bova Marina si porta subito sul 3 a 0 con una tripletta di uno splendido Foti, oggi in versione goleador, ma la Gallicese non molla e dopo l'autorete di Autolitano si porta sul 3 a 2 con Firriolo, ci ripensa Marengo a portare i padroni di casa sul 4 a 2, ma la gallicese con un finle di tempo bellissimo va al pareggio con le reti prima di Ripepi e poi ancora con Firriolo. L'arbitro come dice Caressa manda tutti per un the caldo il risultato è di 4 a 4. Si ritorna in campo non c'è il tempo di sistemarsi che capitan Criseo suona la carica 5 a 4 la Gallicese subisce il colpo. Pochi minuti e Vadalà con una magia su punizione fa battere le mani dei tanti presenti, 6 a 4, L'Oratorio d'ora in poi dilaga vanno ancora a segno Marengo per altre due volte e ancora Foti, ma la partita non è finita ancora Firriolo nn si arrende e fa un bel 9

ABBUFFATA DI PICCOLI ANGELI E AMICI Tour de force oggi per i nostri piccoli campioni. Il pomeriggio inizia alle 15 quando i piccoli angeli della squadra A giocano con i forti pari età della calcistica spinella del nostro amico Pasquale Macheda il risultato finale è di 0 a 10 per i melitesi. A seguire la squadra B con l'ASD Melito perde per 1 a 5. A sfatare il non c'è due senza tre però sono i piccoli amici che si impongono per 3 a 2 con i pari età del Saline con doppietta di Triolo Francesco (che per fortuna non è come il padre) e di Franco Andrea. Indipendentemente dai risultati è stata una bella giornata di sport....grazie a tutti!!!

a 5, ma a mettere il sigillo finale è ancora il capitano Criseo 10 a 5. Nelle file dell'Oratorio ha debuttato oggi il giovanissimo Profazio, nazionale italiano mascotte under 12. Buona pure la prova dell'arbitro Fresca. Finisce la partita strette di mano chiunque come noi è stato presente al campo ha visto un bellissimo spettacolo......complimenti a tutte e due le squadre .

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Quelli de… l’Oratorio


Il 21 marzo inizia la primavera. Il 20 marzo si verifica l'equinozio di primavera, cioè i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l'equatore illuminando tutto il globo allo stesso modo. In questo giorno ,la durata del giorno e quella della notte sono uguali . La parola primavera ,di origine latina,significa"essere prima"essere inizio di qualcosa Questa è anche una caratteristica della stagione in cui ,dopo l'apparente pausa della natura durante l'inverno, iniziano a sbocciare nuovi germogli. E' per questo che la primavera è la stagione più bella che ha ispirato,pittori,cantanti,musicisti letterari... Secondo la mitologia,Cerere, madre di Proserpina, era la dea che insegnò agli uomini l'arte del coltivare la terra. La figlia, di leggiadra bellezza, amava lo sbocciare dei fiori e si trastullava tra i campi. Purtroppo Plutone, il dio degli inferi, sbucando dal lago di Persuaso vide questa gaia bellezza, se ne innamorò e la rapi Elios, il dio Sole, informò dell'accaduto Cerere, che si adirò e provocò sul mondo siccità, carestie e pestilenze. Giove voleva porre rimedio facendo tornare Proserpina sulla terra ma ella non volle tornare, perchè aveva provato il dolce sapore del melograno, simbolo d'amore, donatole da Plutone. Giove, impietosito dal dolore della sorella Cerere, stabilì allora che Proserpina abitasse per otto mesi, da gennaio ad agosto, sulla terra assieme alla madre e per quattro mesi da settembre a dicembre, sotto terra col marito Plutone.

PRIMAVERA Sei bella primavera piena di colori e di allegria in ogni strada spargi i semi dell'amore che fioriscono in ogni cuore, profumi e colori riempiono le città portando gioia e felicità.

Laura N. e Gaia R.

Numero 10-III, Marzo 2012

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Don Tonino Bello DON TONINO (così tutti affettuosamente chiamavano mons. Tonino Bello, Vescovo di Molfetta) avrebbe festeggiato il suo compleanno il 19 marzo scorso se un tumore non l’avesse prematuramente strappato alla sua Chiesa il 20 aprile 1993 a soli 58 anni. Si faceva chiamare normalmente “don Tonino“, continuava a girare per le città con la sua piccola automobile “mezza scassata”, adottò come bastone pastorale un semplice bastone di legno e per croce episcopale una altrettanto semplice croce di legno appesa sul petto con un cordone. Affermava che "a noi non si addicono i segni del potere. Ma solo il potere dei segni. Non tocca a noi cioè, con il nostro impegno di carità, risolvere il problema della casa, della disoccupazione, della ingiustizia planetaria. Tocca a noi però, condividendo la sorte degli uomini, porre segni di inversione di marcia ogni volta che il mondo assolutizza se stesso. Rinunciamo pure ai segni del potere. Non convertono alcuno. Ma non rinunciamo al potere dei segni". L’attenzione ai semplici, ai poveri, agli emarginati, ai sofferenti sono elementi fondamentali e caratterizzanti tutta la sua vita di uomo, sacerdote e vescovo. Le sue iniziative e i suoi discorsi, spesso di denuncia verso la politica, le guerre, gli sfruttamenti, gli provocarono non poche avversioni e non poche critiche da parte di personaggi pubblici e politici. Comunione, evangelizzazione e scelta degli ultimi sono i perni su cui svilupperà la sua idea di Chiesa (la “Chiesa del Grembiule”) Lo troviamo così assieme agli operai delle acciaierie di Giovinazzo in lotta per il lavoro, insieme ai pacifisti nella marcia a Comiso contro l’installazione dei missili, insieme agli sfrattati che ospiterà in episcopio (“Io non risolvo il problema degli sfrattati ospitando famiglie in vescovado. Non spetta a me farlo, spetta alle istituzioni: però io ho posto un segno di condivisione che alla gente deve indicare traiettorie nuove(…),insinuare qualche scrupolo come un sassolino nella scarpa.). Non a caso il suo motto episcopale è “Ascoltino gli umili e si rallegrino” perché è proprio sulla scelta degli ultimi, sulla comunione e sull’evangelizzazione che don Tonino svilupperà la sua idea di Chiesa.

Cari amici, come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole! Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace! Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”! La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla. Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi. Coraggio, disoccupati. Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati. Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto. Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che la povertà morale ha avvilito. Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via. Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione. Vostro don Tonino, vescovo

Don Tonino augurava in particolare ai giovani la trasparenza degli occhi che sarà perseguita se si manterrà il bisogno di felicità che si avverte nel cuore e che è comune a tutti senza distinzione di credo, di età, di condizione. Uno dei suggerimenti del vescovo è quello di spendere la vita per gli altri, a disposizione degli altri: si perderà il sonno, il tempo, il denaro, ma non si perderà la propria vita. Il segreto è amare: amare la vita, la gente, la propria terra. Solo così non si diventa insensibili dinanzi alle sciagure del pianeta, alle guerre, alle distruzioni, alle miserie, non solo dinanzi alle tragedie di massa ma ogni volta che muore anche un solo uomo. Concludo con il messaggio di auguri che l’indimenticabile don Tonino rivolse alla moltitudine di gente che lo amava, in ricorrenza della Pasqua del 1986. Paolo De Martino Pagina 20

Quelli de… l’Oratorio


IMPRONTE D'INFINITO Il 2 aprile del 2005 terminava la sua vita terrena un grande papa e un grande uomo, Giovanni Paolo II. A ben 7 anni dalla sua morte il suo ricordo è vivo in ogni cristiano e le sue parole riecheggiano ancora nei cuori di tutti noi. Noi lo abbiamo voluto ricordare creando un evento virtuale su fb. Ecco le riflessioni Di alcuni dei partecipanti…

Papa Giovanni Paolo II, il papa che ricorderò per tutta la mia vita, un grande uomo i cui lineamenti La mia fortuna è esserci stata durante il suo pontificato. è entrato nel cuore di tutti. le sue parole sono state

chiari mi davano serenità… è stato il papa della mia gioventù, il papa che mi facevo sorridere per il suo buffo italiano, un uomo che ha sofferto nella sua vita ma che non si è mai arreso, che anche du-

un susseguirsi di emozioni, di incoraggiamen-

rante la sua malattia ha visitato chi ne aveva bisogno, un uomo che

to, di gioia. io lo consideravo immortale!!! E

avrei voluto vedere da vicino e ascoltare le sue parole non da una

quando ho realizzato che non ci sarebbe più

tv o uno stereo…un papa che difficilmente potrà essere sostituito

stato, mi sono rattristata. l'anno dopo la sua

nel mio cuore. In questo settimo anniversario spero che ascolti le

morte, siamo andati a Roma con la scuola. ci

mie preghiere e che mi apra gli occhi e le orecchie per sentire la sua

hanno portato alla sua tomba. che emozione,

voce che mi da conforto e serenità….Ciao Papa Polacco…

piangevano tutti. Ci hanno permesso anche

Dolce Luna

di lasciare una preghiera o di scrivere qualche parola. ci ho pensato parecchio, ma ciò che mi venne in mente fu solo "grazie" . Penso che

Riporto soltanto questi suoi due pensieri: "Il mondo può

abbia lasciato un segno indelebile su tutti. e il

cambiare!" e "L'amore non è una cosa che si può insegnare,

fatto che molte persone in tutto il mondo lo

ma è la cosa più importante da imparare." La gente, oggi più

volevano SANTO SUBITO ne è la

che mai, dovrebbe riflettere quotidianamente su queste semplici ma

prova. Dio ci ha fatto un grande dono a la-

profonde parole. Le prime racchiudono in sè speranza, le seconde,

sciarlo con noi per così tanto tempo. anche

desiderio di vivere... quindi libertà. Due aspetti che dovrebbero ac-

se "tanto" non è mai abbastanza per il mondo

compagnare la vita di ogni uomo. Bisognerebbe riflettere con la

di oggi.

consapevolezza che nulla avviene se non siamo noi, in prima persona, Sonia Stelitano

a volerlo.

Margherita Tringali

E' stato indubbiamente un grande uomo oltre che un grande pontefice, ha saputo guidare la chiesa in una fase assai difficile guidandola attraverso cambiamenti epocali. Forse ha lasciato un segno fin troppo grande nei fedeli e nella società... Non possiamo fare altro che dirgli grazie! Giuseppe Autelitano

Numero 10-III, Marzo 2012

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La Buona Terra L’AGRICOLTURA BIOLOGICA è un tipo di agricoltura che considera importante l’intero ecosistema agricolo. Sfrutta la naturale fertilità del suolo, facendo in modo che ogni fazzoletto di terra venga utilizzato nel rispetto dei suoi cicli naturali; promuove la biodiversità, ovvero la presenza e lo sviluppo di specie vegetali ed animali tipiche del territorio; esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi chimici (concimi, fertilizzanti o medicinali vari) geneticamente modificati. Il termine “biologico” in realtà è improprio, nel senso che anche l’agricoltura convenzionale usa la natura biologica del terreno. La differenza sostanziale si fonda sulla volontà di non voler determinare impatti negativi sull’ambiente a livello di inquinamento delle acque, dei terreni, dell’aria, cercando di ricreare ed attenersi al ciclo naturale. Sarebbe forse più corretto parlare di “agricoltura ecologica”. La fertilità del terreno viene salvaguardata mediante l’utilizzo di fertilizzanti organici, organici come per esempio il letame. Si attuano pratiche agricole tradizionali, tradizionali come le “rotazioni colturali”, cioè il lasciare periodicamente a riposo una parte del terreno coltivato, per mantenere o migliorare la struttura del suolo. Le malattie delle piante vengono curate soltanto con medicine il più possibile naturali, naturali ovvero estratti di piante, insetti predatori di parassiti ecc. Gli animali vengono allevati con tecniche che rispettano il loro benessere (sono evitate tecniche di forzatura della crescita e per la loro cura sono usati in maggioranza rimedi omeopatici o comunque, nel limite del possibile, poco intrusivi); gli allevamenti inoltre sono fortemente legati alla terra, infatti il numero dei capi di bestiame che possono essere allevati, è strettamente legato alla superficie disponibile, garantendo la possibilità agli animali di muoversi come se fossero liberi.

Allevamento industriale

Allevamento biologico Pagina 22

Quelli de… l’Oratorio Titolo notiziario


Un’azienda agricola, quando decide di attenersi a questi principi, fa una scelta molto impegnativa che guarda al futuro, futuro alle generazioni che verranno e potranno ancora avere la possibilità di coltivare e usufruire al meglio del territorio, tenendo conto del presente, presente alla qualità dei prodotti, non sempre ottenuta con i metodi industriali convenzionali.

L’agricoltura biologica quindi non è soltanto un metodo di produzione che rispetta la salute dell’uomo e dell’ambiente, ma anche un modello di sviluppo sostenibile (miglioramento ambientale, economico e sociale) che valorizza la qualità e le risorse delle comunità locali (lo specifico territorio in cui si vive e si lavora) aiutandole a far fronte alla concorrenza globale, facendo sì che il raccolto venga messo sul mercato direttamente dal contadino, accorciando i tragitti delle merci, garantendone la freschezza e la genuinità.

Da sottolineare come molte delle aziende agricole biologiche italiane, in linea con quelle europee, si stiano attrezzando per permettere al contempo la pratica dell’agricoltura agricoltura sociale, cioè vogliono utilizzare le risorse dell’azienda agricola non solo per la produzione di beni alimentari, ma anche per fornire servizi rivolti a migliorare la qualità della vita delle persone (con particolare riguardo alle fasce deboli della popolazione, con problemi di salute o di emarginazione).

La buona terra dei campi guarì Wung Lang dal suo amoroso tormento, così come già un'altra volta lo aveva consolato e sanato. Era una delizia sentire sotto i suoi piedi il suolo umido e aspirare i buoni sentori della zolla smossa. Poi, preso da una sorta di ebbrezza, lasciò i buoi a Ching per darsi alla zappa. Quando fu stanco si sdraiò al suolo e dormi il sonno della salute, guarito grazie a questa comunione con la sua terra. Angelo Scordo Numero 10-III, Marzo 2012

(Da Pearl S. Buck, La buona terra.)

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1 Aprile: Veronica Minniti; Martin Eric; Brigida Modaffari; Maria Modaffari; Alessio Autelitano; Andrea Laurenzano; 2 Aprile: Martina Iacopino; Pietro Francesco Criseo; Salvatore Clemensi; Pierluigi Russo; 3 Aprile: Beatrice Violi; Margherita Saccà; 4 Aprile: Claudio Migliardi; Piersalvatore Palamara; 6 Aprile: Michele Canale; 7 Aprile: Daniela Zavettieri; Maria Celeste Catroppa; Leo Morabito;; 8 Aprile: Maria Chiara Cuppari; Paolo Baccilieri 9 Aprile: Berna Lipari; Carlo Triveri; Ilaria Francesca Nucera;; 10 Aprile: Corina Toba; Graziano Nunziata; Isabella Iaria;; 11 Aprile: Chiara Oliveri; Giovanna Cogliandro; Petra Romeo; 12 Aprile: Leo Carmelo Criseo; Clarissa Russo; Sergio Barilà;; 13 Aprile: Francesco Triolo; Claudia Iiriti; 15 Aprile: Maria Bruna Chianese; 17 Aprile: Francesco Iiriti; Stefania Cuomo; Emanuele Criseo; Graziana Oliverio; 18 Aprile: Lea Autelitano; Simon Pietro Bonavolta; 19 Aprile: Maria Olimpia Squillaci; Nicholas Laurenzano; Maria Casile; Tony Cercola; Alessandra Autelitano; 20 Aprile: Sonia Stelitano; Pavlin Zefi; Vincenzo Ricciardi; 21 Aprile: Natale Minniti; Giulia Tuscano; 22 Aprile: Don Antonio Giuliano Sdb; Saverio Natoli;; 23 Aprile: Daniele D'Aguì; 25 Aprile: Emanuela Palermiti; Angelo Iiriti; 26 Aprile: Daniela Moio; Domenico Arconti; 27 Aprile: Salvatore Cartellà; 28 Aprile: Fortunata Iiriti; Lucio Carrozza; Massimo Piva;; 29 Aprile: Don Mario Cimosa Sdb; 30 Aprile: Valeria Cuppari; Graziella Finelli.


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