Gionalino aprile 2011

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Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

Anno II, numero 11 - Aprile 2011

Pag. 22-3-4

IN PARROCCHIA Pag. 55-6-7

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SPECIALE

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Da pag. 15

Pag. 1212-14

Le nostre

Spazio iovani

Carissimi, siamo ormai in pieno cammino quaresimale e tra qualche settimana rivivremo l’emozione di agitare al vento i rami di ulivo al grido di “Osanna al figlio di David”. Sembrerà anche a noi di essere sulla strada per Gerusalemme e di accogliere festosamente l’arrivo di Gesù… Purtroppo ben presto la gioia di questo momento lascerà il posto a delle “ombre”: il tradimento di Giuda, il processo nel Sinedrio e la crocifissione sul Golgota… Che strana la vita! Ma anche in questi momenti Gesù continua a stupirci, regalandoci un’ infinità di insegnamenti: “Io sono venuto per servire e non per essere servito”; “questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi, questo è il mio sangue per la nuova ed eterna alleanza”; “perdona loro perché non sanno quello che fanno”; “oggi stesso sarai con me in paradiso”; “donna ecco tuo figlio, figlio ecco tua madre” Proprio queste ultime parole fanno correre il mio pensiero a Maria… Pensate a quanta forza deve aver tirato fuori per vivere in silenzio questi momenti cruciali, ed assistere fino alla fine Gesù, il suo Gesù! Sempre accanto a Suo figlio, ma senza poter far nulla per alleviare o far cessare le sue sofferenze!! E… non vi sembra strano che poi, proprio nel momento della Risurrezione, Ella non si trovi presente sul posto? Che a scoprire il sepolcro vuoto sia stata un’altra donna? E Lei, dov’è? Ve lo siete mai chiesti? Me La immagino serena nel Cenacolo con gli apostoli ad aspettare che il tempo si compia. Sì, avete letto bene, serena, nonostante il Suo adorato Figlio non sia più con Lei... Ma Gesù più volte ha detto che sarebbe risorto il terzo giorno, e Maria non può non credere alle Sue parole! Ci vuole solo un po’ di pazienza… Quella pazienza che a volte manca alla maggior parte di noi, perché vogliamo tutto e subito e dimentichiamo che i tempi di Dio non sono i nostri tempi… E forse anche questa assenza di Maria di fronte al Sepolcro vuoto cela in sé un ennesimo insegnamento; sottolineo il forse perché a me piace pensarla così! Dunque, la Quaresima sia per tutti noi un tempo favorevole per scrollarci di dosso tutti gli atteggiamenti che ci allontanano da Dio, ma anche un tempo per recuperare la fiducia in Lui e nelle Sue parole: “Oltre la morte c’è la vita”. Certi della veridicità di queste parole, viviamo con grande interesse e attenzione questi giorni che ci separano dalla Pasqua, evento veramente super per la nostra vita di credenti/discepoli, e con queste parole nel cuore e, con la stessa fiduciosa pazienza di Maria in attesa, affrontiamo anche tutte le difficoltà che la vita ci presenta, sicuri che, dopo i tre giorni, quello che ci aspetta è il sepolcro vuoto. Gesù mantiene la sua promessa: “le tenebre non sono più l’oscurità che fa paura; la notte è chiara come il giorno”. Un buon lavoro di crescita spirituale a tutti voi, cari lettori e Buona Pasqua.

La redazione


Venerdì 11 marzo 2011, ore 14.45 -

le prefetture coinvolte: Miyagi,

le 6.46 in Italia - il Giappone viene

Fukushima, Chipa, Iwate e Tokyo.

investito da una fortissima scossa

L’ultimo aggiornamento del bilan-

di terremoto, seguita da gigante-

cio delle vittime parla di 11.578

sche onde di tsunami. Il terremoto

morti e di 16.451 dispersi. E mentre

e il conseguente tsunami sono

il Giappone fa la stima dei danni e

stati determinati dalla rottura lon-

tenta

gitudinale di una faglia lunga 400

“cataclisma”, rimane sempre alta

chilometri, causata dalle spinte

la preoccupazione per la centrale

contrapposte della placca Pacifica

nucleare Fukushima gravemente

stati attivati da vari governi. Ma la

e di quella Euro-Asiatica. E' stata,

danneggiata dal sisma. Proprio

potenza devastante che si abbat-

dice l'Agenzia meteorologica giap-

giovedì scorso è stata presa un

tuta sul territorio nipponico ha

ponese, la più potente scossa mai

importante decisione: lo smantel-

coinvolto l’intera globo terrestre,

registrata nel paese e tra le dieci

lamento dell'impianto nucleare di

secondo l’Ingv (Istituto nazionale

più potenti degli ultimi 150 anni .

Fukushima. Purtroppo il problema

di

La scossa, di magnitudo 8.9, che

non è così semplice da risolvere e

l’impatto del terremoto che ha

ha avuto come epicentro le acque

bisognerà vedere quando, in che

colpito il Giappone avrebbe causa-

del Pacifico, a 24 km di profondità

modo e con quali costi tutto que-

to uno spostamento dell’asse di

e a 130 km dalla prefettura setten-

sto verrà portato a termine. Unica

rotazione terrestre di 10 centime-

trionale di Miyagi, ha provocato

nota positiva di questa enorme

tri. Il risultato è una minore lun-

subito dopo un’onda alta 10 metri

tragedia è la forza dei giapponesi

ghezza della giornate, ma si tratta

che ha colpito il porto della città di

che, soffrendo in silenzio, stanno

comunque di cambiamenti minimi

Sendai, travolgendo navi e imbar-

cercando di ricostruire quel poco

(milionesimi di secondo) e quindi

cazioni, oltre alle automobili e gli

che gli è rimasto, grazie anche agli

impossibili da percepire.

edifici lungo le strade. 5 in totale

aiuti umanitari che da subito sono

di

rialzarsi

da

questo

geofisica

e

vulcanologia),

Daniela Clemenzi

la nostra comunità sta aderendo alle iniziative pro-terremoto in Giappoi??? Anche ne. Segnaliamo in particolare la raccolta fondi promossa dalle nostre F.M.A., o n E che hanno prontamente risposto all’invito della loro Madre Generale– riportata in basso-. Acquistando un biglietto dal costo di 1€ ognuno di noi potrà contribuire alla ricostruzione della vita di un povero fratello giapponese!! Chi volesse contribuire può rivolgersi a Suor Enza o inviare direttamente la propria donazione ai canali riportati in calce alla lettera.

Carissime Sorelle, mentre la terra giapponese continua a tremare, la paura delle radiazioni nucleari a far trepidare i sopravvissuti e il mondo intero e il dolore per le migliaia di vittime a ferire profondamente il cuore di chi ha perso gli affetti più cari, ancora una volta lanciamo un appello alla solidarietà nell’intero Istituto, alle comunità educanti, agli amici delle nostre Opere. Come le Sorelle ci hanno comunicato, le nostre case e opere in Giappone non hanno sofferto danni strutturali. (…) Il nostro aiuto, modesto o importante che sia, sarà distribuito dalle Sorelle giapponesi là dove c’è maggiormente bisogno(…). Le Sorelle sono disponibili all’accoglienza pur avendo già Centri per bambini e ragazzi/e disagiati super affollati.(…) Vogliamo tendere loro la mano perché sentano, al di là della presenza di preghiera e di affetto, la vicinanza efficace della nostra grande famiglia. Unita alla nostra cara Madre (…) vi esprimo con l’affetto, la nostra riconoscenza profonda. Sr Vilma Tallone Per le donazioni possiamo seguire i canali abituali dell’Istituto, indicando chiaramente: emergenza Giappone. Beneficiario per trasferente bancarie: ISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCO Via Ateneo Salesiano, 81 – 00139 ROMA – RM - ITALIA BANCA: UNICREDIT S.P.A. - ROMA PRATI 2 – P.ZA CAVOUR N. 19 – 00193 ROMA CODICE IBAN: IT 39 A 02008 03298 000010741637 SWIFT / BIC UNCRITM1Y91 CAUSALE: EMERGENZA GIAPPONE Pagina 2

Quelli de… l’ Oratorio


Ancora guerra aperta in Libia. Sono tornati all’attacco i fedelissimi di Muammar Gheddafi, sferrando la loro offensiva sulla città di Misurata, attualmente in mano ai ribelli: ”Usano carri armati, lanciarazzi, mortai, ed vari tipi di proiettili per colpire la citta. Prendono per bersaglio chiunque, anche le case dei civili – ha riferito un portavoce – speriamo ci aiuti Allah”. Nel frattempo la Nato ha preso il comando delle operazioni militari in Libia a partire da giovedì 31 Marzo. L’Organizzazione si occuperà del mantenimento della no fly zone con l’obiettivo, almeno sulla carta, di mettere al sicuro dalla la popolazione civile dagli attacchi del rais. Il Colonnello Gheddafi e i figli hanno comunicato la loro intenzione di rimanere a Tripoli fino alla morte. La famiglia Gheddafi ha parlato attraverso un portavoce del governo libico. Dall’altro lato i ribelli sono invece pronti a un cessate-il-fuoco purchè vengano però rispettate alcune condizione, la prima, e sulla quale non hanno intenzione di trattare, è l’esilio di Gheddafi e di tutta la sua famiglia dal paese. A dichiararlo è stato il presidente del consiglio nazionale transitorio, Mustafa Abdel, il quale durante una conferenza stampa a Bengasi ha sottolineato quelle che sono le richieste dei ribelli; oltre l’allontanamento di Gheddafi infatti loro chiedono anche la fine della militarizzazione da parte delle truppe del rais in Tripolitania.

MA PERCHE’ PERCHE E’ E SCOPPIATA LA GUERRA IN LIBIA? Come in tutte le guerra, anche per la guerra in Libia non c'è un'unica motivazione che ha portato allo scoppio di questo conflitto. Di sicuro da una parte c'è il regime di repressione di Gheddafi, che ha spinto parte del popolo a ribellarsi, ma sicuramente anche gli interessi politici ed economici hanno fatto la loro parte. Ma facciamo prima un brevissimo riassunto della storia della Libia: Gheddafi anni fa prese il potere con un colpo di stato, detronizzando la dinastia reale e cacciando tutti gli italiani dai territori libici. Dopo anni di dittatura, soprusi e miserie, il popolo libico, ha deciso di ribellarsi. Il governo libico ha reagito a questa rivolta schierando il proprio esercito contro i ribelli, che però non erano armati per affrontare uno scontro simile. infatti all'inizio erano persone comuni, studenti e lavoratori. Solo in seguito a loro si sono uniti disertori dell'esercito lealista di Gheddafi. E’ scoppiata così una sorta guerra civile (come quella scoppiata in Egitto poco tempo fa che si è però risolta con le dimissioni del presidente Mubarak), e visto che Gheddafi si è rifiutato più volte di dimettersi (sostenendo che lui non è stato eletto come il presidente Mubarak in Egitto, ma ha conquistato da solo il potere) e ha continuato a massacrare i civili, la Lega Araba ha presentato ufficialmente richiesta all'Onu di istituire una no-fly zone, per pareggiare le forze di Gheddafi e dei ribelli. L'Onu non avrebbe dovuto intromettersi, ma il problema è stato che Gheddafi ha usato l'esercito contro il suo stesso popolo, per questo Gheddafi è stato accusato di crimini contro l'umanità e l'Onu, su richiesta della Lega Araba, ha deciso così di intervenire, per impedire agli aerei di Gheddafi di decollare. E’ intervenuta anche la Nato, di cui l'Italia fa parte. Finora però - e speriamo che continui su questa rotta, anzi speriamo che tutto si risolva prima possibile!! - l'Italia ha solo fornito basi di appoggio militare alle forze di Usa, Inghilterra e Francia che stanno di fatto bombardando le forze di Gheddafi. Precisiamo che la guerra in Libia del 2011 è iniziata come una guerra civile, non la si può definire una guerra mondiale: se per esempio Russia e Cina si schierassero apertamente con la Libia e attaccassero le forze della Nato, ecco che si parlerebbe di una terza guerra mondiale. Antonella Iaria

GUERRA IN LIBIA LA CHIESA NON ABBANDONA La Chiesa non abbandona il popolo libico. «La La nostra comunità, i lavoratori cristiani, sono ancora qui e non possiamo abbandonarli. Prego e spero che tutto questo finisca prima possibile». possibile È quanto ha detto mons. Martinelli, vescovo di Tripoli, a Caritas Italiana prima che si interrompessero le comunicazioni. Nel Paese la situazione è drammatica. Proseguono combattimenti e bombardamenti, a Tripoli e a Bengasi, la Chiesa resta attiva e anche i religiosi italiani sono accanto alla popolazione locale. A Tripoli i religiosi si stanno organizzando per aiutare tutti quelli che ne hanno bisogno, bisogno in coordinamento con le organizzazioni locali di assistenza. Difficile la condizione di migliaia di rifugiati, soprattutto eritrei; che non possono rientrare in patria. A Bengasi, invece, le suore italiane sono 14 in 4 comunità e continuano a lavorare negli ospedali pubblici e nelle istituzioni per disabili. (…) Accorato l’appello del Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione nordafricana». fricana Da A sua immagine giornale, anno III n° 13

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Il 17 marzo 1861, con la proclamazione di Vittorio Emanuele II primo re d`Italia nasceva a Torino lo Stato Nazionale Italiano con 26 milioni di abitanti. Pochi mesi prima, sempre a Torino, era sorta la società salesiana. Dunque all’Italia unita che oggi festeggia il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società salesiana che lungo lo stesso percorso ha cercato di dare il suo contributo, come diceva il politico Massimo d’Azeglio, per “fare fare gli italiani” italiani e, con Don Bosco, per fare “onesti onesti cittadini e buoni cristiani”. stiani Per 150 anni i Salesiani e per oltre 130 le Figlie di Maria Ausiliatrice sono stati costruttori di oltre 1500 opere educative, sparse per le provincie d’Italia, in favore dei giovani, soprattutto quelli più in difficoltà, ai quali non tanto trasmettere la cittadinanza, soprattutto se intesa nei termini attuali, quanto educarli, attraverso la scuola, la cultura, la catechesi e l’uso intelligente del tempo libero, ad essere onesti e capaci lavoratori, disciplinati interpreti e operatori del bene comune (secondo le circostanze storiche), cristiani fedeli alla Chiesa e al Papa. Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inserendosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza attiva ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore. Nei tempi difficili della “questione romana”, in quelli ostili delle violente campagne anticlericali di inizio secolo XX, in quelli tragici delle due guerre mondiali, all’epoca del totalitarismo fascista e in quella della sofferta ricostruzione del secondo dopoguerra, nel momento felice del miracolo economico e in quello problematico della contestazione giovanile, nella fase della industrializzazione e in quella della globalizzazione, al tempo della scolarizzazione di massa ed in quella della stasi e ora dell’attesa, i Salesiani con le risorse umane e finanziarie disponibili, in dialogo con le istituzioni o muovendosi in libertà hanno continuato “salesianamente” a “fare il bene che potevano e come potevano”. Hanno cercato di integrare giovani italiani diversi provenienti dai 4 angoli della penisola ed hanno operato per accrescere il sentimento di unità di destino tra le generazioni di un Paese sostanzialmente privo di cultura patriottica, dal fragile tessuto connettivo e da forme di cittadinanza piuttosto deboli. Non solo. Le loro riuscite iniziative di concreta risposta ai bisogni della comunità, sia in funzione di supplenza che di collaborazione e solidarietà con lo Stato e con la Chiesa, hanno altresì innescato sia in istituzioni civili che ecclesiastiche una dinamica favorevole ad una maggiore attenzione ai giovani, alla loro educazione e formazione, alla loro socializzazione e promozione, ossia al loro futuro e al futuro della società italiana. In occasione delle presenti celebrazioni nazionali e in una prospettiva di moderna, cittadinanza, hanno attinto al proprio centocinquantennale patrimonio morale e prodotto alcune adeguate pubblicazioni, tanto scientifiche quanto divulgative. ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011 Pagina 4

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<<Una volta, le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso [ad attendere cibo], ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro, decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, portatolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse, e il corpo intero giunse a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pigro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, come fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute>>. Apologo di Menenio Agrippa

Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema dell’unità. Ass. CGS ELPIDA Ass. SALESIANI COOPERATORI

Lo scorso 17 Marzo, sul campo del nostro oratorio si è disputata la partita tra i nostri ragazzi e quelli del Palizzi, per il campionato “Gazzetta Cup Esordienti”. A inizio partita le squadre, con in mano un gigantesco tricolore, hanno cantato insieme l’ inno nazionale e subito dopo, guidati da Don Natale, hanno recitato la preghiera dello sportivo. Poi è iniziata la partita che, per la cronaca, è finita 3 a 2 per la squadra degli esordienti del nostro ‘oratorio, che si è portata così al primo posto in classifica. A fine partita abbuffata per vincitori e vinti con torta, naturalmente tricolore. Matteo Profazio

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Quando un semplice sorriso rappresenta una ricchezza più grande dell’oro... Come preannunciato nel giornalino del mese scorso, mercoledì delle ceneri, la nostra piccola Comunità Salesiana ha accolto il cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga. A tutti, giovani e meno giovani, questa visita suscitava un po’ di timore: come comportarsi, come salutarlo, in che lingua parlare - non sapevamo infatti che parlava benissimo l’italiano!! -. In poche parole non sapevamo come instaurare un rapporto con una persona importante qual è un cardinale. La cosa più naturale e spontanea che ci è venuta in mente di fare appena abbiamo visto Sua Eminenza è stata quella di sorridere. Un semplice sorriso che però voleva trasmettere molti messaggi: un caloroso benvenuto, un senso di rispetto per la carica rivestita e soprattutto la gioia di avere tra noi un salesiano “dei piani alti”. Prima di presiedere la Solenne Celebrazione delle Sacre Ceneri, S.E. ha voluto incontrare la nostra comunità parrocchiale nel Salone don Bosco. A differenza di ciò che tutti ci aspettavamo, il Cardinale è stato molto gioviale e socievole, ha ascoltato con attenzione le nostre domande ed ha risposto ad ognuna di esse con molta semplicità ma con dovizia di particolari. Tante le nostre curiosità: da quali fossero le sue occupazioni giornaliere, a come definisce il suo rapporto con i giovani, a quali siano i suoi impegni in quanto Cardinale e Presidente Pagina 6

della Caritas internazionale. La sua giornata inizia presto con un po’ di attività fisica, prosegue con la celebrazione Eucaristica e poi con vari impegni diplomatici e non; ma nonostante le molteplici occupazioni trova volentieri il tempo per intrattenersi in mezzo ai ragazzi, a volte anche solo per dilettarsi nel suonare con loro uno strumento . Per noi giovani oratoriani è stata una vera gioia incontrare una persona che fa tanto per il popolo d e l l ’ H o n d u r a s , dall’evangelizzazione e istruzione tramite i mass media, all’impegno politico, alla creazione di un’università che si espande giornalmente con scambi con le università italiane. E, nonostante i bambini fuori dal salone don Bosco si siano divertiti a giocare allegramente e rumorosamente- come solo loro sanno fare- il Cardinale non si è indispettito, anzi ha guardato con un senso di affetto innato — proprio del carisma salesiano - quei piccoli che si arrampicavano sugli alberi, con un sorriso paterno che diceva tutto sul suo animo generoso! Subito dopo l’incontro, il Cardinale ha celebrato l’Eucaristia del Mercoledì delle Ceneri in una Chiesa Don Bosco gremita di fedeli. Slogan della giornata:

“Si può fare!!!!!” Mariagrazia Nucera Quelli de… l’ Oratorio


Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù, è mettere nelle Sue mani la nostra vita. La Quaresima è tempo di penitenza, di digiuno, di preghiera, di solidarietà ed è quindi anche il tempo in cui la vicinanza a Dio è maggiore rispetto agli altri periodi dell’anno. La nostra comunità parrocchiale ha avuto la possibilità di potersi avvicinare al corpo di Cristo adorandolo, come solo una volta all’anno succede; nei giorni 22 e 23 marzo si sono svolte le così dette “quaranta quaranta ore”, ore 40 ore di preghiera senza sosta, in cui il corpo di Cristo è stato esposto sull’altare, all’interno dell’ostensorio. Giorno e notte era possibile così andare in Chiesa e adorare nostro Signore presente in mezzo a noi e pregarlo o, magari anche solo semplicemente, <<ascoltarlo>>. I più piccoli potrebbero domandarsi: ”Ma perché proprio 40 ore e non 30 o 50? “ . Il numero 40 nella tradizione spirituale del popolo di Israele ha un significato simbolico: dal popolo che peregrina nel deserto a Mosè che sosta davanti a Dio sul Sinai, al profeta Elia, fino ad arrivare alle tentazioni di Gesù nel deserto o al periodo che intercorre tra la morte di Gesù (venerdì pomeriggio) e la sua risurrezione (domenica mattina). Esso rappresenta un tempo finito, un cammino completo, un periodo simbolico nel quale l'uomo vive una esperienza significativa con Dio, sia come ricerca, sia come accettazione della Sua volontà. O ancora : ”Ma io come faccio ad adorare e stare di fronte ad un qualcosa di così importante come il corpo di Gesù?!”. La risposta è semplice: basta amare il Signore, basta parlare con Lui come se fosse un amico, basta cantarlo o ancor meglio basta stare in silenzio per meditare e ascoltare ciò che Dio ha da dirci, senza fargli troppe domande. Durante queste 40 ore, in cui ci siamo preoccupati di non lasciare mai solo La preghiera rasserena il cuore, Gesù ed il coinvolgimento è stato tale che il tempo è sembrato volasse. ci comunica il coraggio per fare la Questa è stata l’ennesima opportunità che ci è stata data per adorare il corvolontà di Dio, ci riconcilia col Signore, po di Colui che ha dato la vita per noi, ma il tempo per accostarci a Lui è con noi stessi, col prossimo! infinito perché, basta solo volerlo accanto a noi, che Gesù accorre al nostro fianco. Il Signore ci aspetta!

Francesca Autelitano

Vaticano: Per la prima volta una donna compone meditazioni Via crucis Sarà una donna l'autrice delle meditazioni sulle 14 stazioni della Passione di Cristo che Benedetto XVI presiederà al Colosseo Venerdì Santo. Il delicato incarico quest'anno è stato assegnato - su decisione del Papa ad una suora, Maria Rita Piccione, presidente della Federazione delle Monache Agostiniane e madre superiora del monastero dei Santi Quattro Coronati. Madre Piccione sarà, dunque, la prima donna nel pontificato di Benedetto XVI a scrivere l'intero ciclo di meditazioni per la via Crucis. Prima di lei avevano fatto la stessa cosa altre due consorelle durante il pontificato di Giovanni Polo

II: nel 1993 madre Anna Maria Canopi, abbadessa dell'abazia benedettina "Mater Ecclesiae" - che fu la prima donna in assoluto a comporre le meditazioni del Venerdì Santo al Colosseo -, e nel 95, sorella Minke de Vries, monaca della comunità protestante di Grandchamp (Svizzera), la quale, a sua volta, fu la prima esponente non cattolica a scrivere per il Papa le meditazioni della Passione. Novità assoluta nel suo genere, che nel 98 papa Wojtyla volle ripetere con un esponente ortodosso, il teologo Olivier Clement, il qualche dedicò la "sua" Via Crucis a "tutte le donne del mondo" - special-

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mente quelle vittime di violenze, sopraffazioni e sfruttamento -, partendo dal "coraggio" mostrato da quel piccolo gruppo di Pie donne che 2 mila anni fa restarono vicino alla Madonna e a San Giovanni sul Golgota, ai piedi della croce di Cristo. Anche Le immagini che accompagneranno le diverse stazioni, sul libretto e nella trasmissione televisiva, saranno disegni realizzati per la prima volta da una suor Elena Manganelli, anch`essa monaca agostiniana, del Monastero di Lecceto (Siena). Da LaRepubblicaRoma.it, 01.04.2011

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...CONTINUA

Come già illustrato nel numero precedente, finalmente in Italia lo stalking è reato: chi perseguita una persona con atti persecutori quali molestie assillanti, minacce, pedinamenti, telefonate, ecc., viene punito dalla legge. Approfondiamo, quindi, l’argomento analizzando in particolare le conseguenze penali di questa condotta persecutoria, conseguenze descritte all’art. 612-bis del codice penale. Questa disposizione prevede che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di graviPagina 8

danza o di una persona con viste misure a sostegno delle disabilità, ovvero con armi o vittime del reato di atti perseda persona travisata. Il delitto cutori; in particolare, le forze è punito a querela della perso- dell'ordine, i presidi sanitari e na offesa. Il termine per la le istituzioni pubbliche che proposizione della querela è ricevono dalla vittima notizia di sei mesi. Si procede tuttavia del reato di atti persecutori, d'ufficio se il fatto è commesso hanno l'obbligo di fornire alla nei confronti di un minore o di vittima stessa tutte le informauna persona con disabilità, zioni relative ai centri antiviononché quando il fatto è con- lenza presenti sul territorio e, nesso con altro delitto per il in particolare, nella zona di quale si deve procedere d'uffi- residenza della vittima, nonché cio. Fino a quando non è pro- provvedono a mettere in conposta querela per il reato di cui tatto la vittima con i centri all'articolo 612-bis del codice antiviolenza, qualora ne faccia penale, la persona offesa può espressamente richiesta. Le esporre i fatti all'autorità di vittime di stalking sono in pubblica sicurezza avanzando maggioranza donne. L’Istat richiesta al questore di ammo- nel 2006 ha compiuto (su un nimento nei confronti dell'au- campione costituito da 25.000 tore della condotta. La richie- donne di età compresa tra i 16 sta è trasmessa senza ritardo al ed i 70 anni) una “Indagine questore e questi assunte se sulla sicurezza delle donne” necessario informazioni dagli raccogliendo dati sulla violenorgani investigativi, ove riten- za fisica, sessuale e psicologiga fondata l'istanza, ammoni- ca, nonché sui maltrattamenti sce oralmente il soggetto nei contro le donne, dentro e fuori cui confronti è stato richiesto il la famiglia. L’Istituto ha rileprovvedimento, invitandolo a vato che c'è stato stalking su tenere una condotta conforme ben 2 milioni e 77 mila donne alla legge. Può essere disposto al momento della separazione il divieto di avvicinamento ai (18,8% del totale) e che il luoghi frequentati dalla perso- 48,8% delle donne vittime di na offesa; con il provvedimen- violenza fisica o sessuale ad to che dispone il divieto di opera di un ex partner, ha subìavvicinamento il giudice pre- to anche comportamenti persescrive all'imputato di non avvi- cutori". cinarsi a luoghi abitualmente Non esiste un'unica strategia frequentati dalla persona offe- per affrontare lo stalker. sa ovvero di mantenere una Ogni donna deve individuare determinata distanza da tali gli strumenti più adatti a risolluoghi o dalla persona offesa. vere la propria particolare siQuando la frequentazione dei tuazione, secondo la valutazioluoghi sia necessaria per moti- ne del rischio individuale e vi di lavoro ovvero per esigen- considerando le risorse che ze abitative, il giudice prescri- provengono dai centri di assive le relative modalità e può stenza alle vittime. Sono state, imporre limitazioni. Sono pre- comunque, individuate alcune

regole base “di difesa” che, nella pratica, si sono dimostrate efficaci: la vittima deve spiegare una sola volta allo stalker che non vuole avere alcuna relazione con lui e non deve mai rispondere alle sue chiamate, né rispedire eventuali lettere o regali ricevuti. Tali gesti potrebbero, infatti, essere interpretati dallo stalker come richieste di contatto. Bisogna poi evitare i luoghi frequentati dallo stalker e conservare le prove di ogni contatto avuto con lui (lettere, email, bigliettini, etc.) documentando, ove possibile, ogni forma di comunicazione su un diario personale o su un'agenda. E' necessario, infine, procurarsi un secondo numero telefonico solo per gli amici stretti e i parenti, lasciare il vecchio numero collegato ad una segreteria telefonica e registrare tutti i messaggi dello stalker. Tutti questi elementi potrebbero essere fondamentali ai fini di eventuali indagini e per supportare un eventuale processo contro il persecutore. Le vittime di stalking devono inoltre informarne le persone che hanno accanto (familiari, amici, colleghi, etc.) e ricorrere alle diverse agenzie di aiuto, quali l'autorità di polizia locale, gli avvocati e le associazioni che forniscono supporto psicologico alle vittime.

La redazione

Quelli de… l’ Oratorio


...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, il 4 Novembre 2005, a causa dei continui maltrattamenti subiti dal marito. marito “Nacqui a Harat negli anni più agghiaccianti della rivoluzione; portai a termine i miei studi in anticipo, di due anni, nella scuola superiore “Mahbubeh haravi”. Attualmente frequento il secondo anno della facoltà di Letterature e Scienze Umanistiche dell’Università di Harat. Da quando ho memoria di me so di aver amato la poesia. L’amore per la poesia e le catene di sei anni di schiavitù dell’era dei Talebani, che mi avevano legato le gambe, hanno fatto sì che appoggiandomi alla penna e zoppicando, componessi passi ed entrassi nel territorio della poesia. Il sostegno dei miei amici e di coloro che condividevano i miei stessi orizzonti mi hanno permesso di continuare su questo sentiero, ma… ahimè… tuttora, ogniqualvolta che compongo un nuovo passo, sento il tremore della mia penna e con essa trema anche la mia anima. Forse perché non mi sento indenne, temo ancora di sdrucciolarmi lungo il percorso; è difficile la strada che ho davanti a me… ed i miei passi non sono ancora, abbastanza, fermi”.

“NESSUNA

Laura Iiriti “Il sacro” Acrilico su tela. Culto islamico. Movimento di donne attorno alla Kaaba. Insieme difendono l’edificio di dimensione spirituale che corrisponde al mito alla rivelazione.

da “RICORDI

AZZURRO CHIARI” “Se dopo questo

tormento, portatore di morte, il mare si calmasse, se le nuvole si svuotassero di sofferenza, se la luna portasse affetto, giungerebbe il sorriso?...”

PARLARE”” VOGLIA DI PARLARE

Che cosa dovrei cantare io che sono odiata dalla vita? Non c’è nessuna differenza tra cantare e non cantare. Perché dovrei parlare di dolcezza? Quando sento l’amarezza … Non ho un compagno nella vita. Per chi posso essere dolce? Soltanto io e la mia forzata solitudine, Insieme al dispiacere e alla tristezza. Sono nata per il nulla. La mia bocca dovrebbe essere sigillata. Che cosa dovrei fare con un’ala bloccata, che non mi permette di volare? Sono stata silenziosa troppo a lungo, ma non ho dimenticato la melodia, perché ogni istante bisbiglio le canzoni del mio cuore, ricordando a me stessa il giorno in cui romperò la gabbia, per volare via da questa solitudine e cantare come una persona malinconica. Io non sono un debole pioppo scosso dal vento. Io sono una donna afghana, E la mia sensibilità mi porta a lamentarmi...

da “CATENE

D’ACCIAIO”

“Le mie lacrime non sono servite a niente e non mi rimane altro che la speranza. Nonostante io sia figlia della città della poesia, i miei versi furono mediocri. La mia opera è come una pianta priva di cure, da cui non si può pretendere molto. Nell’archivio della storia, questo è tutto ciò che mi rappresenta.”

Laura Iiriti “Guardare oltre” Acrilico su tela L’andare oltre quello che la culturasocietà impone all’individuo, rende visibile la liberazione del proprio “io”. Ogni donna deve rivendicare il diritto di essere libera e di operare le proprie scelte, per custodire la propria identità e non diventare una vittima silenziosa.

A cura di Iiriti Claudia Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

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L'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonate vibreranno insieme anche se ne toccate una sola. ~ J. Quarles Inviata da Sonia S.

Amicizia:

Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello. Giulia, Francesca, Antonella e Giovanna: GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! Veronica

Sapere che c'e' qualcuno, da qualche parte, dal quale ti senti compreso malgrado le distanze o i pensieri inespressi,

La strada per arrivare ad un amico non è mai troppo lunga. Inviata da Daniela C. jr

fa di questa terra un giardino. Inviata da Rosita PP-

Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho creduto di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'età, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il nostro cammino incontriamo tanta gente disposta a fare con noi un po' di strada, a condividere esperienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante stesso in cui le condizioni che ci accomunavano cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi. Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco anche a me stessa : io per prima probabilmente non sono stata in grado di essere una buona amica. In fondo al cuore però continuo a guardare la vita con gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta continuare a cercare e sperare. Dreamer

L’amicizia è come

L’Amicizia Amicizia è come il sole, le nuvole possono coprirlo ma mai spegnerlo!! Inviato da Angela jr << Nessuno è l'amore più grande di chi ha dato la vita per noi >> Il Figlio di Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi,siamo stati noi a metterlo in croce ed è per noi che Lui ha dato la vita. Gesù è morto per noi,per la nostra salvezza e noi non siamo capaci neppure di pregarlo quotidianamente; Noi, noi, noi..ma chi siamo noi?? Non siamo nulla di fronte a LUI! Noi ammazziamo il prossimo,noi litighiamo per i soldi,noi non perdoniamo per il nostro orgoglio,noi non manifestiamo il nostro amore a Gesù per la vergogna.. Noi non siamo niente,Lui è tutto! Gesù ci ha manifestato il suo amore in ogni suo gesto,in ogni sua parola,in ogni suo silenzio... Un amore grande come il mondo,forte come un leone,bello come il sole,instancabile come il mare,senza limiti come il cielo… Prepariamoci alla Pasqua nel migliore dei modi. Ricordiamoci che <<Veramente non c'è niente di più bello che incontrare e comunicare Cristo a tutti.(Benedetto XVI)>> Francesca S.

la nutella… Che vita sarebbe senza? Inviata da Alessandra B. Pagina 10

Quelli de… l’ Oratorio


L’amicizia non biasima nel momento della difficoltà. Non dice con fredda ragionevolezza: “se tu avessi fatto così o così…” Apre semplicemente le braccia e dice: “Non voglio sapere! Non giudico! Qui c’è un cuore dove puoi riposare.” (Malvida von Meysemburg) Inviata da Giusy Saladino

“La vita non è vita senza amicizia” (Cicerone) Inviata da Mariateresa F.

AMICIZIA… è un termine che mi ha sempre fatto compagnia, prima di tutto perché sono amica di me stessa, mi piaccio come sono, mi aiuto ad attraversare i brutti momenti, mi do conforto, e so che posso contare sempre su me stessa e sulle mie forze, sono amica di Dio perché è sempre accanto a me. Da piccola volevo ad ogni costo un’ amica del cuore, qualcuno con cui condividere tutto, ne ero sempre alla ricerca non accorgendomi che avevo intorno un sacco di amici pronti a far qualsiasi cosa per me. Crescendo mi sono illusa molte volte di aver trovato un’ amica che fosse come una sorella, non capivo cosa non andava, perché se io ero pronta a dare e a perdonare nessuno ero disposto a farlo con me. Ho avuto LA MIA MIGLIORE AMICA per molto tempo ma poi nel momento in cui io avevo bisogno non c’era più, forse presa dalla sua vita, dal suo amore, dai suoi problemi, non ho mai capito cosa sia scattato in Lei da farla allontanare cosi tanto dalla nostra amicizia, forse il mio essere troppo diretta e averle fatto capire cosa non sopportavo. Ora non mi faccio più queste domande perché attorno a me ci sono persone che mi stimano, persone che con piccoli gesti mi fanno capire che ci sono, persone che non sono sempre presenti nella mia vita, ma che mi basta fare uno squillo perché vengano in mio soccorso, persone che potranno sempre contare su di me qualunque cosa accada. In questo momento ho degli amici e delle amiche speciali che magari non passano tutto il loro tempo con me, ma mi vogliono bene, mi accettano per come sono e io accetto loro, mi ascoltano e mi dimostrano che nella vita NON SIAMO Dolce Luna MAI SOLI.

Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevitabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x aver colorato le mie giornate passate!! E a te amico, k ho perso troppo presto perché la vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scherzo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le mie giornate di ieri!! E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!! A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio delle mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni, ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x esserci nei miei giorni di ieri e di oggi!! E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi, anche senza dover necessariamente condividere insieme ogni passo del nostro cammino, ma incontrandosi a metà strada al momento opportuno... Grazie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia esistenza di oggi!! A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima, nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la mia vita di oggi!! E poi a te amico, che hai scelto di condividere con me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbiamo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!! E a te amico che ancora non ho avuto modo di conoscere, ma che so già che incontrerò lungo il mio cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felicità e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a me lungo i sentieri del mio domani!! E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te... Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di domani!! Bucaneve

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Cari Amici, :) nel numero di Novembre vi avevamo raccontato dell’esperienza di formazione e preparazione missionaria che avevamo intrapreso, a livello ispettoriale, partecipando, una volta al mese, ai week-end di Comunicazione sui Diritti Umani (Human Rights Comunication). Era Aprile e da allora non abbiamo perso neanche un appuntamento! Numerose sono state le piccole esperienze fatte (tra tutte, ricordiamo le visite alla Casa Famiglia presso il Don Bosco Napoli e ad una struttura gestita da alcuni ragazzi dell’Animazione Missionaria di Salerno che accoglie i senza tetto per la notte) e numerosi sono stati gli incontri di formazione specifica con gli esperti del VIS Nazionale (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e con il caro Don Mimmo Madonna sulle tematiche : Educazione ai Diritti Umani; Diritti Umani e Sistema Preventivo; Diritti Umani e Sud Italia. Inoltre, come vi avevamo spiegato, quest’anno l’Animazione Missionaria collabora con il settore delle Comunicazioni Sociali per la realizzazione di uno spettacolo. Questo andrà in scena a fine Agosto a Pacognano (NA), in occasione della nomina del nuovo Ispettore, delegato del Rettor Maggiore per il Sud Italia (l’attuale, Don Pasquale Martino, termina il suo mandato!). Dunque, potrete immaginare quanto lavoro ci sia da portare avanti e quanto impegno richiedano questi incontri ad ognuno di noi. Tuttavia la forza fornitaci dai momenti di preghiera, la gioia dei sorrisi di tutti i nostri <<compagni di viaggio>>, le nuove consapevolezze che i contenuti specifici ci forniscono, sono le motivazioni che ci spingono a continuare. Questo mese l’attività dell’AM ispettoriale e’ sospesa per dare la possibilita’ ai partecipanti di prender parte agli esercizi spirituali di QuaresimaViva. Per il prossimo week-end, a Maggio, ci ritroveremo tutti a Portici, comune in provincia di Napoli!

Don Mimmo Madonna Week-end di formazione - Andria

Salerno - Cena Etnica 03.01.2011

Con la speranza di avere, al nostro ritorno, tanto da

CONDIVIDERE… Alessia, Mimmy, Delia e Alma (Gruppo Missionario Salesiano)

Molfetta - Prove Musical Pagina 12

Quelli de… l’ Oratorio


Domenica 27 Marzo, i pre-adolescenti salesiani calabresi sono stati invitati a festa!! Si sono ritrovati tutti, infatti, accompagnati da animatori, catechisti e genitori,presso l’Oratorio FMA di Soverato. La giornata, nel corso dell’anno, rappresenta una delle tante occasioni promosse dal Movimento Giovanile Salesiano (MGS) della Regione Calabria, per respirare momenti di pura allegria e svago sotto il segno di Don Bosco. Lo slogan che ha accompagnato i ragazzi per tutto la giornata è stato per l’appunto, come da titolo: “Ragazzi in 3D! Dono Da Donare”. L’obiettivo era quello di raggiungere la consapevolezza di essere dono di Dio e dono per gli altri seguendo l’esempio dei giovani dell’Oratorio di Valdocco. Da Bova Marina la partenza è avvenuta alle ore 7:30, forse un po’ ancora ”sonnecchianti”, ma coscienti che l’allegria avrebbe ben presto travato luogo nei visi di ognuno di noi!! Il gioco che ha coinvolto tutti quanti è stata una grandissima caccia al tesoro un po’ particolare, era infatti composta da giochi a stand, le cui prove, una volta superate, permettevano alle varie squadre di guadagnarsi un tassello di un puzzle che, ricomposto, svelava il volto di un ragazzo dell’Oratorio di Don Bosco. Oltre al volto, i vari membri della squadra venivano messi a conoscenza anche della vita del “proprio” giovane e di quelle sue peculiarità che lo rendevano un “ragazzo capace di donare”. È stata una giornata di condivisione ed allegria che, come ogni occasione del genere, non è solo fatta di striscioni e colori o è capace solo di farci divertire, ma anche di farci crescere interiormente. Francesca Autelitano

Da piccoli il gioco aiuta a crescere. Una volta grandi si cresce mettendosi in gioco. Se da grande ti accorgi di esserti stufato di giocare e' l'ora di incominciare a metterti in gioco.

23 marzo 2011 Brasile Barack Obama cita Don Bosco! Bosco Brasilia – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in visita in Brasile il 19 e il 20 marzo per ampliare e ottimizzare le relazioni politiche e commerciali tra i due paesi, durante il discorso agli impresari ha ricordato il sogno di Don Bosco sulla città di Brasilia: “Brasilia è una città giovane, con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la visione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino brasiliano”. Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

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Gli incontri di formazione si tengono il Sabato alle ore 18.00 e la Domenica alle ore Bosco 09.00, al Tempio don Bosco. Sarebbe bellissimo se questo gruppo crescesse, sempre di più nel servizio, ma anche in numero, pertanto don Massimiliano e i “suoi” ministranti vi aspettano a braccia aperte!!

Rinasce dal nulla, o quasi, il Gruppo Ministranti della nostra Parrocchia, grazie all’impegno assiduo di don Massimiliano Lorusso, giovane chierico Salesiano. E’ costituito da ragazzi dai 7 anni in su che hanno deciso di offrire una piccola parte del loro tempo per vivere più attivamente il servizio alle celebrazioni liturgiche. “Far Far parte di questo gruppo è una bellissima occasione per entrare da protagonisti nella nostra comunità, vivere l’importante esperienza del mettersi a disposizione per qualcosa di bello, ed entrare attraverso la conoscenza dei

gesti liturgici nel grande mistero di Cristo e della sua Chiesa avendo la possibilità di vivere più profondamente la nostra Fede, divenendo così “segno”, esempio di preghiera per tutti i fedeli”-- parola di ministrante!.. fedeli” Lo stesso Concilio Vaticano II parla dei ministranti come operatori di “un vero ministero

liturgico”: “ essi perciò esercitano il proprio ufficio con quella sincera pietà e con quel buon ordine che conviene ad un così grande ministero, rendendosi rappresentanti di tutto il popolo dei fedeli all’altare del Signore”. Alessandra Branca

Come ogni anno l’Oratorio Salesiano di Bova Marina partecipa, con le proprie squadre, a numerosi campionati di calcio - Piccoli Angeli (2004-2005), Primi Calci (2002-2003), Pulcini (2000-2001),

Esordienti (1998-1999), Giovanissimi (1996-1997) e Allievi (1995) -sia di Lega Calcio che del C.S.I. Un campionato molto interessante è quello disputato dalla squadra degli esordenti che, iniziato nel mese di dicembre, ha visto la squadra qualificarsi al primo posto del girone, con la prospettiva di disputare le finali che si svolgeranno entro Aprile nel centro sportivo di Bocale. Contemporaneamente è iniziato il torneo denominato Campionato Nazionale Gazzetta Cup e, anche in questo, dopo solo tre partite, la squadra degli Esordienti è prima in classifica con la quasi certezza di partecipare alla fase finale provinciale che si disputerà sempre nel cento sportivo di Bocale il 23 Maggio. La vincente di questa finale si recherà a Catania per le finali regionali. Sotto la grande guida del Mister Plutino, ecco la formazione - tipo della squadra degli Esordienti: Portieri: Portieri Mafrica Davide, Romeo Davide Difensori: Minniti Marco, Tuscano Pasquale, Saladino Lillo Centrocampisti: Guglielmini Antonino, Guglielmini Bruno, Matteo Profazio, Manuel Polselli Attaccanti: Attaccanti Aronne Marco Valerio, Paone Tito Grande contributo anche da parte dei Pulcini aggregati alla squadra: Malara Dario, Tuscano Davide, Favasuli Pietro e Franco Alessandro

Pasquale Tuscano Pagina 14

Quelli de… l’ Oratorio


fonte

Cecenia La Cecenia e’ una repubblica della Federazione russa di estensione pari alla regione Umbria. E’ in guerra con la Russia da ormai 11 anni (tre secoli, se si considerano le sanguinose campagne coloniali zariste del XVIII e XIX secolo). Le cause del conflitto che ha inizio negli anni ’90, sono prettamente legate ad interessi economici : le aspirazioni indipendentiste cecene, minacciavano il progetto di uno strategico oleodotto, il quale avrebbe dovuto portare il petrolio del Mar Caspio dalle coste del Daghestan alla Russia, passando per la Cecenia.

nel 1996 viene riconosciuta l’indipendenza della Cecenia, ma dal 1997 la Russia paga clan mafiosi per destabilizzare la repubblica (attentati, sequestri, estorsioni, crimini di ogni genere).

nel 1999 i servizi segreti russi fanno di tutto per far riesplodere il conflitto e iniziano i bombardamenti a tappeto su Grozny, la capitale (25mila morti in poche settimane).

nel 2000 la Russia inizia una ‘’guerra sporca’’ di rappresaglia contro la popolazione civile cecena fatta di violenze (pestaggi e stupri), arresti di massa, rapimenti, torture ed esecuzioni extragiudiziali.

la pratica dei sequestri e’ a scopo di estorsione ed e’ diventata un business : se i parenti non pagano il riscatto il sequestrato viene ucciso.

l’accanimento contro i civili porta un numero sempre maggiore di giovani ceceni, cresciuti nell’odio verso la Russia, a ricorrere al terrorismo suicida per vendicare gli orrori subiti in prima persona o dai propri familiari.

l’opinione pubblica mondiale e’ al corrente del terrorismo ceceno, ma non sa nulla del terrore dell’esercito russo che lo alimenta. Nessuna tv, nessun giornalista, nessuna organizzazione internazionale documenta da anni la guerra in Cecenia e i suoi orrori.

Cecenia in cifre 25.000 soldati caduti dal 1994 ad oggi 4.000 bombe all’ora cadute su Grozny durante i bombardamenti russi del 1995 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

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APRILE 2011

Appuntamenti al

Ass. Culturale

IL DISCORSO DEL RE Ven 8 - Sab 9 - Dom 10 Lun 11 - Mart 12 - Merc 13

LA VITA

FACILE Ven 1 - Sab 2 - Dom 3

Non è facile la vita: né quando ti abbraccia nel mondo dorato dei privilegi dello status sociale, né quando si affanna a gettarti in faccia un amore impossibile. E allora parti, scappi, cerchi una meta che possa restituirti il senso di una vita ingrigita dagli agi e dal benessere a portata di mano. Sono questi i motivi che hanno portato i due protagonisti a fuggire nelle lande desolate del Kenia. Lucio Pellegrini traspone su una pellicola punti di forza e debolezza delle scelte, di quelle che rinnegano la scorciatoia e la vita facile, di quelle che invece l’abbracciano con naturalezza e spirito di conformismo. Ci dice che gli amori mancati e le storie vissute lasciano il segno e che però, alla fine, nel grande disegno della vita, tutto può cambiare.

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Con 14 nomination ai Bafta e 12 candidature agli Academy Awards, il film è una perfetta macchina da Oscar. Impeccabile, elegante, delicatamente ironico, a tratti malinconico, può fare affidamento su un impianto narrativo solido, su un terzetto di attori che padroneggiano perfettamente il proprio mestiere e su un protagonista – il re balbuziente Giorgio VI – costretto dagli eventi a combattere una durissima battaglia contro un handicap. Queste caratteristiche, insieme al ritmo dolce del racconto e all'appeal che sempre possiedono le alterne vicende della monarchia britannica di ieri e di oggi, lo rendono rassicurante come solo i film in costume di provenienza britannica riescono ad essere.

DOMENICA 10 Aprile ORE 21:15 Proiezione Gratuita per tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni! anni

Quelli de… l’ Oratorio


Cineteatro Don Bosco NESSUNO MI PUO’

GIUDICARE Ven 15 - Sab 16 - Dom 17

PROIEZIONI GIORNALIERE: Ore 18:15 Ore 21:15

RANGO: UN NUOVO EROE CAMALEONTICO Dom 24 - Mart 26 - Merc 27

Cosa succederebbe se una donna ricca e snob finisse catapultata improvvisamente in un quartiere abitato da extracomunitari e da rozzi coatti? Il soggetto del film tanto semplice quanto inflazionato è tutto in questo quesito. Trattato in più di un’occasione con varianti più o meno incisive, il tema del declino di classe è qui affrontato in chiave ironica attraverso una raffigurazione della società odierna composta da distinti strati che ne diversificano le componenti. Il regista, Massimiliano Bruno, all’esordio dietro una macchina da presa, porta in scena le tante verità di un’Italia ambigua e subdola in cui i valori di un tempo lasciano spazio alle facili opportunità di un sistema vizioso e sregolato.

CINETEATRO DON BOSCO

IL

VI AUGURA UNA

BUONA VISIONE! VISIONE Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

Gore Verbinski torna all’animazione con un cartoon d’alto profilo che piacerà senza dubbio più agli adulti che ai più piccini. Il regista si conferma ancora una volta di essere un maestro nel creare progetti affascinanti e sempre ben confezionati, funzionali su vari livelli e destinati a diventare piccole pietre miliari di un genere. Dopotutto già con Pirati dei Carabi è riuscito a trasformare una vecchia attrazione dei Parchi Disney in uno dei franchise più floridi e redditizi degli ultimi anni e non è stupefacente che, anche in Rango, sia riuscito a creare un mondo originale e fruibile su più piani, ambientato nella più (erroneamente) obsoleta delle ambientazioni: il vecchio West. Rango è un film curioso e intrigante che unisce il mondo spensierato e apparentemente frivolo dell'animazione, generalmente contraddistinto da tinte accese e personaggi vistosamente cute, alla cruda realtà del western, dove il pericolo regna sovrano e la morte è sempre in agguato. Il risultato è scoppiettante e irriverente, pieno di citazioni capaci ci stuzzicare la memoria dei cinefili più accaniti e di divertire chi è interessato solo all'intrattenimento. Pagina 17


A cura di Angela Zavettieri …. E Don Bosco così conclude…. IV. Una parola sui castighi Che regola tenere nell'infliggere castighi? Dove è possibile, non si faccia mai uso di castighi; dove la necessità lo chiede, si ritenga quanto segue: L'educatore tra gli allievi cerchi di farsi amare, se vuole farsi temere. In questo caso la sottrazione di benevolenza è un castigo che eccita la emulazione, dà coraggio e non avvilisce mai. 1. Presso ai giovanetti è castigo quello che si fa servire per castigo. Si è osservato che uno sguardo non amorevole sopra taluni produce maggior effetto che non farebbe uno schiaffo. La lode quando una cosa è ben fatta, il biasimo quando vi è trascuratezza, sono già un premio o un castigo. 2. Eccettuati rarissimi casi, le correzioni e i castighi non si diano mai in pubblico, ma privatamente, lungi dai compagni; si usi massima prudenza e pazienza per fare che l'allievo comprenda il suo torto con la ragione e con la religione. 3. Il percuotere in qualunque modo, il mettere in ginocchio con posizione dolorosa, il tirar le orecchie ed altri castighi simili si devono assolutamente evitare, perché sono proibiti dalle leggi civili, irritano grandemente i giovani ed avviliscono l'educatore. 4. Il Direttore faccia ben conoscere le regole, i premi e i castighi stabiliti dalle leggi di disciplina, affinché l'allievo non si possa scusare dicendo: Non sapevo che ciò fosse proibito. Se nelle nostre Case si metterà in pratica questo sistema, io credo che potremo ottenere grandi vantaggi senza venire né alla sferza, né ad altri violenti castighi. Da circa quarant'anni tratto con la gioventù: non mi ricordo d'aver usato castighi di sorta, e con l'aiuto di Dio ho sempre ottenuto non solo quanto era di dovere, ma anche quello che semplicemente desideravo; ciò da questi stessi fanciulli, per i quali sembrava perduta la speranza di buona riuscita. Giovanni Bosco Trattatello scritto nel marzo-aprile 1877

“Vi Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio” Sono passati 6 anni, eppure il ricordo e le emozioni di quella notte sono ancora vive in me… Ero un sabato di Aprile e precisamente Sabato 2 Aprile ed ero appena tornato dalla veglia che anche la mia parrocchia aveva organizzato per star vicino al nostro Pontefice - in un momento così difficile della sua vita volevamo fargli sentire, anche sa a migliaia di km di distanza, il nostro affetto e la nostra vicinanza, poca cosa rispetto a tutto quello che lui ci aveva dato in tutti i suoi anni di pontificato!! - . Appena entrato in casa mi precipitai davanti al televisore per aspettare un altro bollettino medico ed ecco che improvvisamente le telecamere che stavano trasmettendo da Piazza San Pietro, gremita di fedeli, inquadrarono la finestre della camera del Papa che, dopo ore di penombra, si illuminò, erano le 21.37. 21.37 Dopo pochi minuti il portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls comunicò alla piazza e al mondo intero che “Il Il santo Padre è ritornato alla Padre”. Inevitabilmente una lacrima percorse le mie guance e mi ritrovai a piangere come se avessi perso un casa del Padre parente, un amico, un nonno… O forse qualcosa di ancora più grande, un punto, il mio punto di riferimento!! riferimento Sembra che le sue ultime parole fossero proprio indirizzate ai giovani, a tutti quelli che erano accorsi quella notte a Piazza San Pietro, a quelli che seguivano da casa la sua agonia e a tutti quelli che aveva incontrato, sia fisicamente che non, sul suo lungo cammino, o meglio a tutti, proprio tutti i giovani : “Vi Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi ringrazio!!”. Sono passati sei anni e ci apprestiamo a vivere il grande evento della sua beatificazione, ma sembra che grazio!! non sia mai andato via da questa terra, sembra ancora oggi chiamarci a lui e poi ringraziarci per aver risposto alla sua richiesta… “Ci Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!! Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.”

Un Catechista Pagina 18

Quelli de… l’ Oratorio


* Sto leggendo un libro di storia è ho trovato conferma dell’esistenza dei Templari di cui in realtà avevo sentito parlare, ma non credevo fossero realmente esistiti. Potrei sapere in cosa consisteva la loro vita? Purtroppo il testo che ho si sofferma maggiormente sulla loro scomparsa. Grazie. (Lele) Una brevissima presentazione sulla nascita e sull’attività. Nel 1099 i Crociati liberarono i Luoghi Santi della vita e della morte di Cristo. Nel 1120 nove cavalieri abbracciarono la vita monacale consacrando la loro vita alla difesa dei pellegrini e della Terrasanta. Era nato l'Ordine del Tempio: Pauperes Commilitones Christi Templique Salomnici. “I templari sono soldati eccellenti. Vestono bianche clamidi su cui spicca una croce rossa, e quando si recano in battaglia procedono in silenzio, tenendo alto dinanzi a sé uno stendardo di due colori detto baussant. Il loro primo attacco è il più terribile. Al comando del loro maestro sono i primi a lanciare la carica e gli ultimi a ritirarsi. Quando pensano sia giunta l'ora di combattere e la tromba ha suonato, cantano in coro il salmo di Davide "Non nobis Domine", chinandosi sul sangue e sulle teste dei nemici fino a costringerli al completo ritiro o ad annientarli. Chiunque di loro e per qualsiasi ragione volga le terga (spalle) al nemico, sopravviva ad una sconfitta o impugni le armi contro i cristiani, viene severamente punito: la clamide con la croce rossa, simbolo dell'appartenenza alla cavalleria viene strappata con ignominia; allontanato dalla comunità dei confratelli, per un anno intero mangia sul pavimento senza nemmeno una tovaglia. Se i cani lo molestano, non deve osare cacciarli” (Anonymous Pilgrim). * Ultimamente pensavo che sarebbe stata una cosa bellissima se tutti i cristiani fossero uniti. In particolare, potrebbe dirmi cosa ci separa dagli Ortodossi? (Sunny) La Chiesa ortodossa, significa di corretta opinione, è una comunione di Chiese cristiane autocefale (che hanno un capo autonomo), erede della cristianità dell'Impero bizantino, che riconosce un primato d'onore al Patriarca ecumenico di Costantinopoli. Si è svincolata dalla Chiesa cattolica romana in seguito Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

al cosiddetto Scisma d'Oriente (ricordato anche come il Grande scisma), ufficialmente risalente al 1054. Il termine ortodossia deriva dal fatto che la Chiesa ortodossa, come ogni Chiesa, ritiene sussista in sé la Chiesa universale fondata da Gesù Cristo, a cui appartengono tutti i battezzati, e si ritiene altresì custode dell'originale cristianità apostolica. Rispetto alla Chiesa cattolica, la Chiesa bizantina non riconosce, tra le altre, le dottrine che riguardano il primato del Papa di Roma, il purgatorio e la processione dello Spirito Santo dal Figlio (dal Credo: credo nello Spirito Santo che è Signore è dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio). A livello pratico, amministra il sacramento del battesimo per immersione, offre l'Eucarestia ai fedeli con pane lievitato e vino e non contempla il celibato ecclesiastico per i sacerdoti, ma solo per gli Archimandriti (Vescovi) e i Patriarchi.

* Qualche tempo fa, venni invitato ad un convegno nella mia diocesi e mi colpì un termine in particolare: “mistagogia”, ma non capii in realtà in che cosa consistesse. Potrebbe spiegarmi cosa significa? (Delta) La mistagogia (dal greco mistagoghía: iniziazione ai misteri), è l'ultimo periodo del catecumenato antico, cioè della preparazione al battesimo degli adulti convertiti. Si svolge solitamente la settimana dopo Pasqua. Per mistagogia si intende quel percorso fatto di apprendimento, conoscenza e di testimonianza che il cristiano fa dopo avere intrapreso e ricevuto i sacramenti dell'iniziazione Cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucaristia). Si tratta di un entrare nel mistero Pasquale di Cristo Risorto attraverso la comprensione e la pratica dei riti liturgici e con la testimonianza della propria fede nella vita reale di tutti i giorni.

A presto Il Don Condividi con noi i tuoi pensieri, i tuoi messaggi, le tue dediche, le tue domande - via mail: quellidelloratorio@gmail.it, - su Facebbok: "Oratorio Salesiano Bova Marina" - Evento: "Il don risponde" o iscriviti al nostro gruppo Quelli dell’Oratorio . Pagina 19


1 Aprile: Veronica Minniti; Martin Eric; Brigida Modaffari; Maria Modaffari; Alessio Autelitano; Andrea Laurenzano; 2 Aprile: Martina Iacopino; Pietro Francesco Criseo; Salvatore Clemensi; Pierluigi Russo; 3 Aprile: Beatrice Violi; Margherita Saccà; 4 Aprile: Claudio Migliardi; Piersalvatore Palamara; 6 Aprile: Michele Canale; 7 Aprile: Daniela Zavettieri; Maria Celeste Catroppa; Leo Morabito;; 8 Aprile: Maria Chiara Cuppari; Paolo Baccilieri 9 Aprile: Berna Lipari; Carlo Triveri; Ilaria Francesca Nucera;; 10 Aprile: Corina Toba; Graziano Nunziata; Isabella Iaria;; 11 Aprile: Chiara Oliveri; Giovanna Cogliandro; Petra Romeo; 12 Aprile: Leo Carmelo Criseo; Clarissa Russo; Sergio Barilà;; 13 Aprile: Francesco Triolo; Claudia Iiriti; 15 Aprile: Maria Bruna Chianese; 17 Aprile: Francesco Iiriti; Stefania Cuomo; Emanuele Criseo; Graziana Oliverio; 18 Aprile: Lea Autelitano; Simon Pietro Bonavolta; 19 Aprile: Maria Olimpia Squillaci; Nicholas Laurenzano; Maria Casile; A VERONICA MINNITII:: L'AUGURIO PIù SINCERO CHE IO POSSA FARTI E' QUELLO DI MANTENERE LA TUA DOLCEZZA, CREDERE NEI TUOI SOGNI, E VIVERE OGNI GIORNO CON LA SPENSIERATEZZA E LA GIOIA CHE SOLO TU RIESCI A TRASMETTERE! GRAZIE DI ESSERCI NELLE MIE GIORNATE. AUGURIIII VERA! TVB ANTO

Tony Cercola; Alessandra Autelitano; 20 Aprile: Sonia Stelitano; Pavlin Zefi; Vincenzo Ricciardi; 21 Aprile: Natale Minniti; Giulia Tuscano; 22 Aprile: Don Antonio Giuliano Sdb; Saverio Natoli;; 23 Aprile: Daniele D'Aguì; 25 Aprile: Emanuela Palermiti; Angelo Iiriti; 26 Aprile: Daniela Moio; Domenico Arconti; 27 Aprile: Salvatore Cartellà; 28 Aprile: Fortunata Iiriti; Lucio Carrozza; Massimo Piva;; 29 Aprile: Don Mario Cimosa Sdb; 30 Aprile: Valeria Cuppari; Graziella Finelli.

Prossimamente ... Tradizionale torneo di calcetto don Bosco per giovani e non ... Per informazioni rivolgersi allo Staff sportivo dell oratorio.


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