24oreNEWS.it Magazine - Maggio 2023

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61O SALONE DEL MOBILE

Edizione da Record

CONCORSO DÊELEGANZA VILLA DÊESTE

Rolls-Royce presenta l’elettrica Spectre

GIORGIO ARMANI

Eleganza intramontabile Anno 13Maggio 2023 • Periodico di Cultura e Società
Courtesy of Giorgio Armani
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IL FANTASMA DEL CAMPANARO DI SAN MARCO

crigno di leggende, misteri e luoghi nascosti, l’Italia custodisce in ogni suo angolo gioielli e segreti, spesso sconosciuti ai più, che pur hanno attraversato la memoria dei secoli. Sono trascorsi solo pochi giorni dal ritorno a Venezia, in occasione della festa del suo patrono, di “Una rosa per Venezia”, il Bocolo umano con mille veneziani che ogni anno fanno fiorire in Piazza San Marco

850 m2 di petali rossi per ricordare la leggenda di Maria detta Vulcania, figlia del doge del Doge Orso I Partecipazio, e del giovane trovatore Tancredi. Di questo vi ho già parlato, mentre adesso vi racconterò un’altra curiosa leggenda veneziana, che ci lascia un segno tangibile nel presente. Narra la storia di un campanaro, uno degli ultimi di San Marco; di lui non si sa dove fosse nato, che età avesse, quale fosse il suo volto o il suo nome. Per tutti era - ed è - “il campanaro di San Marco”, un uomo altissimo che in pieno ‘800 svolgeva l’importantissima mansione di suonare le campane del “Paron de Casa”. Era alto più di due metri e aveva delle mani grandissime, una stazza inusuale per l’epoca: sappiamo anche che abitava in corte Bressana, nel Campo Santi Giovanni e Paolo. Racconta la leggenda che un giorno il direttore di un istituto scientifico veneziano, appassionato di anatomia, uscendo dalla Basilica dopo la messa domenicale, notò il gigante campanaro e pensò che il suo scheletro potesse rappresentare per il suo istituto il pezzo forte della collezione. Dopo tante insistenze (e a fronte di una cifra che per il pover’uomo era da capogiro), il campanaro si lasciò convincere e si impegnò per iscritto a lasciare all’uomo il suo scheletro, dopo la morte. Così il direttore pagò il campanaro e scherzando

aggiunse: «Alla tua morte, porrò il tuo scheletro in una grande teca di vetro e gli metterò in mano una campanella». Essendo più giovane del direttore, il campanaro immaginò che sarebbe morto dopo di lui, che di conseguenza dell’accordo non sarebbe rimasta traccia e di potersi godere intanto tutti i soldi. Ma non aveva fatto i conti con le sue debolezze: amava bere vino e, potendosene ora permettere a fiumi, si recava ogni giorno in osteria. Ma il suo destino era lì al tavolo ad aspettarlo: accadde che un giorno si sentì male e morì seduto all’osteria. Poche settimane dopo, così come era stato pattuito, il direttore ottenne il suo scheletro che pose in una teca dell’Istituto con una campanella in mano. Adesso uno scheletro di quasi due metri si trova nel Museo di Storia Naturale di Venezia, a seguito di una donazione anonima risalente al 1923 e, secondo la leggenda, rimane al suo posto fino quasi la mezzanotte, poi ogni giorno il suo fantasma si reca sul campanile di San Marco e suona i dodici rintocchi della campana più grande e antica, la Marangona.

3 24oreNews STORIA, MITI E LEGGENDE
A cura di PAOLO MINOTTI S

Anno 13 - N. 5 Maggio 2023

PERSONAGGIO

6 Giorgio Armani: «L’eleganza non è farsi notare»

ARTE E CULTURA

10 Mostra: L’arte nei palazzi del potere. Tra intrighi, misteri e sparizioni

12 Mostra: Giacometti - Fontana. La ricerca dell’assoluto

14 Teatro: Happy Days, il musical

FASHION

16 Denim: avventuroso, avanguardista

17 Accessori

18 Arte moda design: un trinomio successo

BEAUTY

20 I consigli di Marina Mazzolari

RUOTE E MOTORI

21 Concorso d’Eleganza Villa d’Este

24 BMW i7 xDrive60 MSport

SPECIALE MILANO

27 Appuntamenti al Teatro alla Scala

28 Milano a teatro

29 Milano in mostra

30 Milano in concerto

31 Certosa District

32 Torna Piano City Milano

SPECIALE ROMA

34 Ecogive: “Dare una rete all’ambiente”

35 Premio Eccellenze Art D’Or

36 Roma in concerto

37 Roma in mostra

38 Roma a teatro

DESIGN

40 61° Salone del Mobile: un’edizione da record!

42 Le istallazioni firmate Gaetano Pesce

42 Sanlorenzo: “La Macchina Impossibile”

HI-TECH

44 Se maltrattate le piante “si lamentano”

45 Novità dal mondo

VIAGGI

46 Vacanza alle Azzorre

ECONOMIA & FINANZA

48 Viva la Brexit

AMICI A QUATTRO ZAMPE

50 Basta una zampa

ERBARIO MAGICO

51 Paeonia officinalis, la “rosa senza spine”

COME STAI?

52 Obesità e diabete

53 Viaggiare è la passione delle nuove generazioni

SCOPRI L’ITALIA

55 Primavera sul Lago Maggiore tra sport outdoor

STILE ITALIANO

58 Il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci

LIBRI

60 “Vizi d’arte” di Ugo Nespolo

61 La nostra vetrina

CINEMA

62 Mia; Air - La storia del grande salto

Direttore Responsabile

Dario Bordet

Direttore Editoriale

Alessandro Trani

Art Director

Patrizia Colombo

Impaginazione

Milano Graphic Studio S.r.l.

Hanno collaborato

Ranuccio Bastoni

Sergio Buttiglieri

Patrizia Colombo

Valerio Consonni

Silvio Cuofano

Franco D’Alessandro

Evelina Flachi

Teobaldo Fortunato

Carlo Kauffmann

Antonello Martinez

Marina Mazzolari

Luca Medici

Paolo Minotti

Sandro Nobili

Andrea Pitrelli

4 24oreNews
5 24oreNews
EDITORIALE

GIORGIO ARMANI

«L’ELEGANZA NON È FARSI NOTARE»

Era il 24 luglio 1975 quando Giorgio Armani e Sergio Galeotti fondarono a Milano una casa di moda, con sede nell’atelier di Corso Venezia. Nasceva così una delle griffe più celebri al mondo, una delle più amate e più eleganti che ci siano mai state. Un marchio e un uomo che hanno cambiato il volto della moda internazionale. Classe 1934, Giorgio Armani è uno degli stilisti più famosi del mondo, è ovunque sinonimo di fascino, eleganza, in poche parole di Alta Moda. Con il suo talento tiene alto il buon nome della Moda italiana, e ogni anno, sfilata dopo sfilata, rinnova di continuo il suo

6 24oreNews PERSONAGGIO
A cura di SANDRO NOBILI

ARMANI/CASA

NELLE SEGRETE MERAVIGLIE DI PALAZZO ORSINI

Durante la settimana del Design che ha invaso Milano dal 18 al 23 aprile, la nota casa di moda ha aperto per la prima volta ai visitatori Palazzo Orsini, leggendaria sede dell’azienda, per presentare le novità della collezione Armani/Casa. Il seicentesco palazzo di Via Borgonuovo 11 - a pochi passi da Brera - è sede della Giorgio Armani S.p.A. dal 1996. La maison, nota per avere un rapporto molto stretto con la città di Milano, aveva già occasionalmente aperto al pubblico le segrete meraviglie di Palazzo Orsini per le Giornate di Primavera e d’Autunno del FAI e durante alcune manifestazioni dedicate al mondo della moda, come Apritimoda, o alla storia della città, come Cortili Aperti. Per l’occasione, nell’ambito del programma del Fuorisalone, gli ospiti hanno avuto modo di vedere alcuni mobili di preziosa fattura ospitati nelle sale affrescate del piano nobile (dove si trova l’atelier della collezione di Alta Moda Giorgio Armani Privé) mentre nel “giardino segreto” del cortile principale, interamente porticato e decorato a stucco, era allestita la nuova collezione outdoor. A questa installazione narrativa hanno fatto eco, in parallelo, le vetrine del negozio Armani/Casa in Corso Venezia, con protagoniste alcune delle proposte di stagione, creando una connessione per sottolineare l’intento di comunicare in modo diretto con il pubblico: un’apertura senza filtri che è punto fermo del modo, sempre sentito e autobiografico, in cui Giorgio Armani si racconta e racconta i progetti del marchio: «Il mio lavoro, nella moda come nel design, è una ricerca costante dell’equilibrio che nasce dalla scelta del materiale e dalla sapienza delle mani che lo lavorano. Aprire le porte della sede storica del marchio al pubblico del Salone del Mobile e svelare la nuova collezione Armani/Casa in un luogo così intimo è un modo per mettere in luce questo processo. È anche un modo per evidenziare la varietà della proposta, che questa stagione si concentra sull’arredamento per esterni e il preziosismo materico di mobili di eccellente fattura».

stile. È sempre stato un passo avanti a tutti: non a caso per tutti è… “Re Giorgio”. Di origini piacentine, ancora adolescente nel 1949 si trasferisce con la famiglia a Milano. Qui, conseguito il diploma al Liceo Leonardo da Vinci si iscrive alla Facoltà di Medicina dell’Università Statale, ma interrompe gli studi per la chiamata dell’Esercito. Il caso però (o per meglio dire “il suo talento”) lo sta per guidare nel mondo a cui è destinato. Al termine del servizio di leva trova lavoro come vetrinista presso la Rinascente finché nel 1965 viene assunto da Nino

Cerruti per ridisegnare la moda del marchio Hitman, confezione dei prodotti del Lanificio Fratelli Cerruti. Il suo nome compare direttamente nell’universo della moda per la prima volta attraverso il marchio di abbigliamento in pelle Sicons. Nel 1974 nasce infatti la linea Armani by Sicons, che lo convince definitivamente alla creazione di un marchio personale. La prima collezione di Giorgio Armani risale al 1975, anno in cui nasceva l’azienda. Nel 1978 Armani disegnò l’abito con cui Diane Keaton partecipò alla cerimonia per l’assegnazione dei premi Oscar: ad appena tre anni dalla sua fondazione, la griffe era già pronta a sbarcare oltre oceano ed entrare nel mito. La carriera nella moda, così come il successo, investiranno Re Giorgio: il suo straordinario talento si distinguerà molto presto, e lui diventerà uno dei capisaldi più originali e sicuri nel campo della moda e non solo. Oggi, sotto diverse etichette il marchio produce abiti, accessori, orologi, gioielli, occhiali, cosmetici, profumi, mobili e complementi

24oreNews
Giorgio Armani
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Sergio Galeotti e Giorgio Armani nel suo studio di Milano Courtesy of Giorgio Armani & Armani Casa

PERSONAGGIO/Giorgio Armani

GIORGIO ARMANI VESTIR¤ GLI AZZURRI

A MILANO CORTINA 2026

EA7, la linea nata nel 2004 come declinazione sportiva di Emporio Armani, si conferma Official Outfitter di Italia

Team: vestirà gli atleti della delegazione Olimpica e Paralimpica italiana dai prossimi Giochi estivi di Parigi 2024 fino alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Un messaggio chiaro che rinnova e rafforza ulteriormente il connubio tra Giorgio Armani e lo sport italiano, nato in occasione dei Giochi di Londra 2012. «Collaborare con la squadra Olimpica e Paralimpica in occasione di Milano Cortina 2026 - ha spiegato Giorgio

Armani - è un’occasione per me particolarmente significativa: unisce le mie passioni, moda e sport, nella cornice di Milano, riconosciuta metropoli internazionale, di cui sono orgoglioso cittadino, che mi ha sostenuto e che ho sempre sostenuto. EA7 Emporio Armani è sinonimo di ricerca tecnica e stile: vestire nuovamente gli atleti mi permetterà di dimostrare sul campo l’unione di queste due componenti, nel corso di un evento così rilevante».

d’arredo. Nel 2015 Forbes lo ha inserito nella classifica degli uomini più ricchi del mondo (con un patrimonio stimato di 7,6 miliardi di dollari) Successivamente Armani incrementa ancora il suo patrimonio arrivando nel dicembre 2020, sempre secondo Forbes, a 12 milioni di dollari e diventando il 3° italiano più ricco e il 14° al mondo. Nel giugno 2020 riceve il riconoscimento “La Moda Veste la Pace” che African Fashion Gate - Organizzazione Mondiale contro le Discriminazioni nella Moda, nell’Arte e nello Sportconferisce ogni anno presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, per la sua vivace e coraggiosa attenzione verso le problematiche relative alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale. In una intervista di qualche anno fa, in cui gli veniva chiesto se una persona “alla moda” era anche “elegante”, aveva risposto: «Essere alla moda ed essere ele -

ganti non significano esattamente la stessa cosa. Quel che più mi attrae in una persona, una donna come un uomo, è la personalità, il carattere che è in genere sempre riflesso nella maniera in cui si veste. Io, all’ossessione per il trend, preferisco la sottigliezza, la ricerca del dettaglio che avvicina lo sguardo e invita a osservare e conoscere meglio. L’eleganza, non mi stanco di ripeterlo, non è farsi notare». È di questi giorni la notizia che l’Università Cattolica di Milano ha deciso di conferire a “Re Giorgio” la laurea honoris causa in Global Business Management: la cerimonia si terrà l’11 maggio al Teatro Municipale di Piacenza, la città dove Armani è nato.

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La tradizione incontra la contemporaneità attraverso gesti sapienti che danno vita a creazioni artigianali dall’autentico gusto italiano. Tecnologie all’avanguardia si fondono con un design unico, rivestito del calore della pelle lavorata a mano.

Lusso fatto di innovazione tecnologica e classe: BASSET ridefinisce il significato dello stile contemporaneo.

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A destra: Perugino, Madonna che adora il Bambino, l’arcangelo

Raffaele con Tobia, l’arcangelo

Michele; sotto: Tiziana Ferrari

L’ARTE NEI PALAZZI DEL POTERE Tra intrighi, misteri e sparizioni

Tiziana Ferrari, critica dell’arte e giornalista, è stata per anni consigliere culturale e consulente del presidente del Senato della XVI legislatura con un incarico che l’ha portata ad essere la prima curatrice d’arte della camera alta del Parlamento italiano, occupandosi in particolare della valorizzazione e comunicazione a livello internazionale della quadreria dei Palazzi. Il suo lavoro ha portato alla luce importanti scoperte. Ha effettuato il primo censimento scientifico delle opere d’arte custodite e celate nei palazzi della politica: è stata artefice, a partire

dal 2009, di un progetto pilota nell’ambito della valorizzazione dei beni artistici della camera alta del Parlamento. Al Senato ha ottenuto risultati importanti, non poco contrastati da certa burocrazia onnipresente tra i palazzi delle nostre istituzioni. Questa sua importante esperienza professionale ai vertici delle istituzioni ha dato l’imprinting all’interessante volume “L’arte nelle istituzioni”, edito da Skira. Un libro che conduce il lettore nei meandri del potere in cui l’arte deve fare i conti con la burocrazia e talvolta la noncuranza, ma dove comunque alla fine la bellezza e la cultura emergono

10 24oreNews ARTE E CULTURA
A cura di FRANCO DÊALESSANDRO

sempre. Tiziana Ferrari racconta la sua storia, piena di colpi di scena tra tesori nascosti e “intrighi di Palazzo” avvolti dal mistero, in un saggio scientificamente fondato ma dal passo narrativo. La storia, fatta di entusiasmo e determinazione, dello scontro a volte solitario con i gangli di alcuni ambienti governativi che svela i meccanismi segreti che si celano dentro l’arte e dietro le porte dei palazzi del potere. La sua ostinata dedizione ha portato a una prima seria e completamente inedita ricognizione del patrimonio artistico dal ‘400 al ‘700, conservato a Palazzo Madama e Palazzo Giustiniani, che si doveva completare in un dittico con un 2° volume dall’Ottocento al contemporaneo, mai nato a causa della sparizione del materiale da lei consegnato all’amministrazione, seguito da un tentativo di screditamento del suo lavoro. Il

racconto-resoconto della Ferrari ha dell’incredibile, con intrighi e colpi di scena: «Chi mi accusava, con arroganza, di “inadempienza” ignorava che mi era stata rilasciata da un suo superiore una ricevuta nel momento in cui avevo consegnato il lavoro svolto […]. L’inchiesta sulla sparizione del materiale è ancora in corso». «Fu mortificante vedere vanificato l’impegno di molti storici dell’arte delle soprintendenze, i quali avevano redatto con minuziosità e impegno i testi scientifici che sarebbero serviti per la pubblicazione, e poi per il nuovo archivio». La testimonianza e il lavoro di Tiziana Ferrari sono preziosi per ribadire una volta di più la necessità fondamentale di censire e catalogare le opere di musei e gallerie nazionali finite in chissà quali uffici, o seppellite in depositi non sempre adeguati. Un patrimonio che dal

1871, con Roma capitale, si è disperso nei mille rivoli delle sedi istituzionali per esigenze di rappresentanza e decoro, finendo sepolto, dimenticato, non di rado maltrattato e a rischio di sostituzioni illecite. Basti citare l’esempio della coppia di oli acquisiti nel 1937 (dall’allora presidente del Senato Luigi Federzoni), visti quasi per caso dallo storico dell’arte Nicola Spinosa (già Soprintendente Polo Museale Napoli) in una sala defilata di Palazzo Madama, riconosciuti come Francesco Solimena e oggi di nuovo svaniti, spostati dopo 85 anni chissà dove. “L’arte nelle istituzioni” vuole essere un sasso gettato dentro lo stagno di un dibattito attuale, quello che investe la valorizzazione moderna di uno spaccato dell’arte celato al grande pubblico - opere clandestine, testimoni silenti della nostra storia nazionale.

11 24oreNews Mostre
A destra: Niccolo Rondinelli, I santi Apollinare, Canzio, Canziano, Canzianilla e Maddalena; sotto: il libro edito da Skira

GIACOMETTI - FONTANA. LA RICERCA DELL’ASSOLUTO

Fino al 4 giugno 2023

Alberto Giacometti e Lucio Fontana per la prima volta insieme. Un progetto museale inedito che presenta l’incontro ideale e il dialogo potente fra due giganti del Novecento, grazie al confronto straordinario fra capolavori giunti dall’Italia e dall’estero. La mostra “Giacometti - Fontana. La ricerca dell’assoluto”, a cura di Chiara Gatti e Sergio Risaliti, inaugurata lo scorso 2 marzo, sarà ospitata fino al 4 giugno all’interno degli spazi monumentali del Museo di Palazzo Vecchio, in particolare nella Sala delle Udienze e nella Sala dei Gigli (dove oggi si conserva la celebre Giuditta di Donatello). Un connubio sorprendente che ci ha saputo raccontare, anche se con poetiche profondamente diverse, una inaspettata sinergia fra i due artisti. Per la prima volta è in scena l’incontro fra queste due colonne portanti del XX secolo, così distanti nelle attitudini dal punto di vista sia artistico sia umano. Lucio Fontana (Rosario, 1899 - Co-

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E CULTURA
ARTE
Firenze - Museo di Palazzo Vecchio A cura di SERGIO BUTTIGLIERI

mabbio, 1968) resta più interessato ai volumi che agli effetti cromatici prodotti dai materiali; mentre Alberto Giacometti (Borgonovo di Stampa, 1901 - Coira, 1966) predilige materiali scuri che assottigliano la forma dei corpi delle sue sculture. Figure dalle indoli opposte, ma accompagnate dalla stessa magnifica ossessione, quella per l’invisibile che è dentro e fuori di noi, nella carne e nel cosmo, nelle cellule e nelle stelle. Nella Sala delle Udienze, attraverso le spigolature di terracotta dipinta di Fontana o i lavori in bronzo di Giacometti, si coglie la ricerca dei due artisti tesa al concetto di spazio. La ricerca dell’assoluto è ciò che unisce la poetica di questi due giganti. «Mentre Lucio Fontana - ci racconta Chiara Gatti che assieme a Risaliti ha curato la mostra - cercava l’infinito della vita, tra mondo naturale e spazio cosmico, proiettando la mente oltre la superficie della tela e nella trasformazione pre-logica della materia, Alberto Giacometti scrutava l’essenza dell’esserci, al di là della presenza, a partire da uno “stare sulla terra” di matrice heideggeriana, ma spogliando di ogni dato superfluo l’immagine, orfana di corporeità, sensualità, gravità, ridotta a uno stelo dell’anima, un concentrato in potenza di vita e, insieme, caducità». Le sculture di Fontana, installate nella Sala dei Gigli, evocano la natura in grosse sfere irregolari perforate da profondi buchi e fenditure: sculture eseguite in creta e successivamente fuse in bronzo. I “Concetti spaziali

Natura” (1959-60) sono volumi plastici che innescano suggestioni quasi primordiali per la ruvidezza della forma. La materia lasciata grezza - e quasi a tratti informedi “Paulette” (1938) e di “Signorina seduta” (1934) evoca il vento che modella, come una mano, la materia. Nelle sculture di Giacometti, lo spazio si carica di una forte valenza simbolica, perché identifica la solitudine dell’uomo. La rappresentazione dell’umano svela il fascino della realtà che lo circonda. Le sue figure filiformi, che si ergono su piedistalli, sono erose dal tempo. La materia, la-

vorata velocemente, accentua il senso di precarietà della vita, di inquietudine e di decadenza della materia. Il direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti, ideatore di questo progetto, è riuscito ancora una volta a fare vivere al visitatore, oltre alla qualità dell’esposizione presso il Museo, alcune chicche di grande impatto emotivo della sua mostra in dialogo con i luoghi storici che Firenze ha la fortuna di possedere. E la connessione fra antico e contemporaneo è sempre una operazione che scatena ulteriori positive riflessioni sul visitatore.

24oreNews Mostre
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HAPPY DAYS IL MUSICAL

In dieci anni, dal 1974 al 1984, Happy Days si è imposta come una delle serie più amate dal grande pubblico: per noi figli degli anni Settanta, quella serie è stata una compagnia indimenticabile. La serie creata da Garry Marshall entrava nelle nostre case durante l’infanzia facendoci sorridere e sognare insieme ai Cunningham e al mitico Fonzie, con il suo giubbotto in pelle, divertendo più di una generazione. Ambientata a Milwaukee a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60, portava un flashback di un’America e un’epoca che non esistevano più, raccontandoci la vita della tipica famiglia borghese della provincia americana. Con leggerezza ci parlava di tutto, di famiglia, di amicizia, di amore, di una quotidianità che ci appariva diversa dalla nostra, che ci faceva scoprire la musica, il cinema e la cultura di una nazione e di un’epoca in cui i giovani vivevano il “sogno americano”. Quel sogno che ci ha imposto, appena raggiunta l’età adulta, di esplorare l’America per ritrovare quelle scene e quei luoghi rimasti tanto impressi nel nostro immaginario. Gary Marshall, notissimo regista, attore, sceneggiatore, produttore televisivo e cinematografico, è stato il papà di commedie come Pretty Woman e di un’altra serie storica,

MILANO Teatro Nazionale Che Banca! Dal 5 al 7 maggio 2023

Mork & Mindy (in origine spin-off proprio di Happy Days) che portò la notorietà ad un giovane Robin Williams. Marshal ha saputo adattare al palcoscenico la serie Happy Days rendendola un musical che debuttò in teatro con altrettanto successo nel 2007 in California, con lo stesso Marshall nel doppio ruolo di produttore e direttore. E alcuni anni dopo, nel 2011, è approdata in tour nei teatri italiani con la Compagnia della Rancia. Dal 2019 è la Compagnia I Saltafoss a portare in scena il musical, sempre con grande successo. Il 5, 6 e 7 maggio lo spettacolo farà tappa a Milano - con un cast composto da 30 artisti tra attori, cantanti e ballerini - portando in scena due ore di grande intrattenimento sulle trascinanti note del rock and roll anni ‘50, con un allestimento che fa ritrovare sul palco le atmosfere e le sonorità di quell’epoca. Potremo così rivivere l’atmosfera di Arnold’s insieme al mitico Fonzie e tutti gli altri indimenticabili protagonisti (Richie, Joanie, Marion, Howard, Chachi, Ralf, Potsie) di questa serie cult per due ore di amarcord, divertimento e spensieratezza. Le canzoni sono tutte in italiano - tra cui l’indimenticabile sigla Happy Days - eseguite rigorosamente dal vivo nella tipica polifonia anni ‘50.

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CULTURA/ Teatro
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A cura di ALDO MARTINI

vanguardista vventuroso

Il denim conquista la Primavera Estate 2023. Impiegato nella sua versione più massimalista e totalitaria, il trend richiede outfit di jeans dalla testa ai piedi. Giocando con silhouette e styling differenti per ogni estetica, questo tessuto unisex e ultra democratico si reinventa semplicemente moltiplicandosi.

DENIM 16
A
24oreNews
A cura di PATRIZIA COLOMBO MSGM Alexander McQueen Off-White Burberry A.W.A.K.E. Dolce & Gabbana
24oreNews FASHION 17 MAGGIO
Moschino
Etro
Schiaparelli Loewe Balmain Gucci Valentino Chanel Louis Vuitton Missoni Giambattista
so
Valli

ARTE MODA DESIGN UN TRINOMIO DI SUCCESSO

FilBerg.Design è un giovane marchio in espansione. Da alcuni anni l’azienda produce foulards e abiti da donna in seta, di alta qualità, ma ha anche avviato il suo ingresso in vari settori del design: un mercato sempre più competitivo e visto in questi anni con crescente interesse da grandi brand della moda e del lusso. Così è nata la linea FilBerg.Home per arredamento di interni, casa, yachts di lusso: creazioni realizzate su misura e personalizzate con scelta dei materiali, delle decorazioni, delle rifiniture in sinergia col cliente perché ogni prodotto deve essere unico e originale. Il marchio vanta l’esperienza trentennale dei fondatori Rudolf Berglehner (nel mondo della nautica come creatore d’interni di yacht di lusso) in perfetto connubio con il genio artistico di Fabio Francesco Filograsso.

La novità assoluta, inoltre, sarà il primo prodotto Filberg-Art, un elefante in stile Pop-Art con logo della FilBerg.Design che indossa un mini foulard in seta firmato Fabio Francesco Filograsso. L’esposizione e la vendita saranno curate da Laura Tartarelli presso la sua galleria, di Pietrasanta. Per info: www.filberg-design.com www.lauratartarelli.com

24oreNews FASHION&DESIGN
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ORIBE

SIGNATURE MOISTURE MASQUE

Maschera per capelli

È una maschera super cremosa, ideale per tutti i tipi di capelli anche quelli più secchi, con effetto riparatore anche sui capelli sfibrati. La sua azione idratante trasforma fin dalla prima applicazione ogni tipologia di capello, regalando una morbidezza mai provata prima. Esalta anche i riflessi dei capelli colorati e protegge dai raggi UV.

La primavera ci porta sempre nuovi sogni, speranze, progetti… ma anche esperienze sensoriali, nuovi lanci e iniziative che fanno bene alla pelle, al corpo e all’ambiente. Questo mese scopriremo nuove partnership, testimonial d’eccezione, progetti charity, prodotti sostenibili, campagne green, e tante esclusive iniziative di maggio legate al Festival di Cannes, alla Festa della Mamma e a Orticola.

DIOR FOREVER

NATURAL BRONZE

Cipria Abbronzante

La terra abbronzante si lascia sublimare da un motivo couture in edizione limitata. Con il 95% di pigmenti di origine minerale, questa terra ricrea la carezza dei raggi solari sulla pelle dando vita a un trucco bonne mine, effetto pelle baciata dal sole. L’incarnato rivela un’abbronzatura discreta. Visibilmente riposato, appare radioso e risplende di vitalità.

DIOR SOLAR

Olio Protettivo Viso e Corpo SPF 15

Un olio solare la cui texture leggera esalta pelle e capelli con un velo radioso. Messa in risalto da una luminosità irresistibile, la pelle è come nutrita e protetta dai raggi UVA/UVB e dalle aggressioni esterne, mentre l’abbronzatura è più uniforme e valorizzata. Dopo l’applicazione, dona una sensazione straordinariamente piacevole e, insieme, idrata la pelle.

CLARINS

MASVELT ADVANCED

Crema corpo snellente

Questa iconica crema per il corpo è dotata di una tripla efficacia snellente, rassodante e levigante. Contrasta gli accumuli ribelli e frena il trasporto di grasso alle cellule adipose, limitandone lo stoccaggio. Inoltre, favorisce e accelera il destoccaggio del grasso in eccesso. La formula ancora più green è composta all’96% di ingredienti di origine naturale.

TERRY

HYALURONIC HYDRA-CONCEALER

Correttore contorno occhi ideale per correggere le imperfezioni e proteggere il contorno occhi, concentrato in acido ialuronico, questo correttore idrata intensamente, attenua le imperfezioni, riempie le linee sottili e le rughe, leviga la grana della pelle e combatte i segni del tempo. La sua texture ultrafine e leggera con una finitura satinata opaca illumina la tua carnagione. Disponibile in 6 tonalità adattabili.

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BEAUTY

CONCORSO D’ELEGANZA VILLA D’ESTE

Fu celebrato per la prima volta nel 1929, l’età dell’oro delle automobili aristocratiche: parliamo del leggendario Concorso d’Eleganza Villa d’Este, uno dei più prestigiosi eventi che celebrano il fascino delle automobili d’epoca, che tornerà a Cernobbio da venerdì 19 a domenica 21 maggio, tra le affascinanti cornici di Villa d’Este e Villa Erba. Quest’anno si celebrano anche due importanti anniversari: i 100 anni della 24 ore di Le Mans e i 75 dalla nascita di Porsche. Tre giorni di storia ed eleganza per questa nuova edizione organizzata da BMW Group Classic in collaborazione con il Grand Hotel Villa d’Este, che vedrà sfilare in passerella una cinquantina di leggendari modelli d’epoca costruiti tra il 1920 e oggi. Si potranno ammirare vetture di tutti i tipi, dai bolidi nati per correre sul mitico Circuit de la Sarthe a eleganti cabrio, passando per Porsche di tutte le epoche, GT, elegantissimi veicoli per i Maragià e auto italiane capaci di affascinare il mondo intero.

24oreNews RUOTE& MOTORI
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Premio “Best of Show” e altri riconoscimenti Tutti i veicoli iscritti al concorso saranno esposti prima della sfilata e potranno essere ammirati da vicino. Le eleganti automobili, divise in otto categorie, saranno giudicate da un esclusivo parterre di esperti guidato dal presidente Lorenzo Ramaciotti al fine di assegnare il premio “Best of Show”. Il vincitore sarà incoronato dalla giuria e premiato la domenica sera con il BMW Group Trophy, trofeo riservato ad automobili eccezionali, in grado di esprimere bellezza, passione e unicità. Inoltre, riceverà un orologio speciale, l’esclusivo Cronograph 1815 in oro bianco 18 carati con quadrante in oro rosa massiccio e stemma del Concorso d’Eleganza Villa d’Este inciso a mano sulla cuvette incernierata, realizzato da A. Lange & Söhne. Domenica 21 maggio si terrà il Concorso d’Eleganza Villa d’Este Public Day, che offrirà ancora una volta al grande pubblico la possibilità di assistere alla sfilata di tutte le auto presenti al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2023. Sarà anche una giornata ricca di attrazioni che andranno oltre le auto stesse. Oltre al primo premio, i partecipanti e i veicoli in gara si contenderanno la vittoria nelle rispettive categorie per la Coppa d’Oro Villa d’Este, il premio più tradizionale del concorso, assegnata tramite voto pubblico, e per una serie di altri riconoscimenti come il Trofeo del Presidente (che sarà consegnato da Helmut Käs, responsabile di BMW Group Classic e Presidente del Concorso d’Eleganza Villa d’Este). Inoltre, il brand ambassador di BMW Group Classic e tenore di fama Jonas Kaufmann è stato incaricato di un compito speciale: presenterà il Trofeo Il Canto del Motore per il miglior sound del motore, scelto dalla Giuria. All’evento sarà presente anche il brand ambassador di BMW Group Classic e pilota automobilistico Bruno Spengler. In aggiunta, verranno consegnati dei premi all’interno di una categoria speciale per le concept car più spettacolari proposte dai vari produttori. Questo premio è stato introdotto nel 2002 e da allora è parte integrante del Concorso d’Eleganza

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EVENTI „COLLATERALI‰

Prelude Tour

Prima dell’inizio del Concorso d’Eleganza Villa d’Este, si terrà l’ormai tradizionale Prelude Tour. Quest’anno è prevista una tappa all’Autodromo di Monza. Le auto arriveranno al porto di Cernobbio nel tardo pomeriggio di giovedì 18 maggio e saranno esposte al pubblico.

Amici&Automobili - Wheels&Weisswürscht

L’evento noto a molti per le sue origini di Monaco, porterà un assaggio di Baviera al Concorso sabato 20 maggio, sempre nel parco di Villa Erba. Qui verranno celebrati veicoli di tutti i tipi e i modelli di tutte le marche portati da club e comunità automobilistiche di tutto il mondo riceveranno un caloroso benvenuto.

Villa d’Este e svolge la funzione di punto di collegamento tra il glorioso passato e l’entusiasmante futuro dell’automobile.

Anche Rolls-Royce diventa elettrica

Il Gruppo BMW sarà il protagonista indiscusso della kermesse. In particolare, presenterà una vettura BMW M molto speciale, una Mini Cooper SE Cabrio, uno scooter elettrico di BMW Motorrad, un nuovo modello M Performance 100% elettrico della nuova Serie 7 con un’esclusiva livrea bicolore e l’ultima generazione della BMW 3.0 CSL. Quest’auto spettacolare sarà esposta a Villa d’Este sabato, a Villa Erba domenica e sarà affiancata dalla sua illustre antenata, il modello originale del 1973. I visitatori del Concorso d’Eleganza potranno ammirare da vicino, nel magnifico giardino a mosaico di Villa d’Este, anche la Rolls-Royce Spectre, la prima vettura 100% elettrica della casa automobilistica di lusso. La Spectre segna il passaggio di Rolls-Royce all’era completamente elettrica e l’azienda ha confermato che l’intera gamma di prodotti sarà esclusivamente elettrica entro la fine del 2030.

Villa d’Este, il Lago di Como e gli straordinari dintorni sono la cornice perfetta di questa elegante kermesse in cui i design delle auto più straordinarie di ogni epoca brillano come preziosissime gemme. Tutte queste attrazioni e la natura variegata dell’evento rafforzano l’impegno di BMW Group Classic - attuale organizzatore dell’evento - nell’evoluzione del Concorso d’Eleganza Villa d’Este con sensibilità e senza oscurare il suo carattere storico. Ciò è in linea con l’obiettivo di rendere l’evento più accessibile al grande pubblico attraverso l’integrazione di nuove e varie tematiche e di celebrare l’automobile come bene culturale. L’aura di un evento classico unico, il valore dei capolavori esposti e la perfezione di questo hotel iconico formano una simbiosi sublime che, a maggio di ogni anno, unisce la tradizione all’epoca contemporanea. È proprio questo che assicura al Concorso d’Eleganza Villa d’Este il suo fascino unico e speciale dal 1929.

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Villa d’Este

BMW I7 XDRIVE60 MSPORT

L’ammiraglia

elettrica ipertecnologica di lusso

La serie 7, da sempre l’ammiraglia della BMW, è un concentrato di tecnologia e di lusso. Il ruolo delle top di gamma è quello di anticipare i tempi, di portare su strada le nuove tecnologie, ma soprattutto di proporre al pubblico esigente a cui sono dedicate il meglio in termini di qualità e materiali. Questa settima edizione si apre all’elettrico, fornendo una potenza nuova che, nel caso della top di gamma, la i7 xDrive60 MSport, si deve comprendere sommando i due motori, uno all’anteriore ed uno al posteriore. Proprio così, due gioielli di tecnologia elettrica spingono questo bestione di quasi 540 cm di lunghezza e ben 2.715 kg di peso che, a pieno carico diventano ben 3.250 kg. Torniamo ai motori, all’anteriore troviamo un elettrico sincrono con 258 CV e coppia max di 365 Nm mentre al posteriore troviamo un altro elettrico sincrono, ma con 313 CV e coppia max di 380 Nm. Tanta potenza, ma ben dosata e tutta sotto controllo. La scocca è in acciaio e alluminio, barra stabilizzante attiva e, optional a 3.700 euro, possiamo avare le barre antirollio attive, ma non solo, di serie ci sono gli ammortizzatori idraulici a controllo elettronico, ruote posteriori sterzanti, Abs e Esp. Chi acquista un’ammiraglia però non vuole solo potenza e tecnologia sottopelle, ma cerca soprattutto il comfort e il lusso. Bene, questa i7 riesce a regalare ai fortunati ospiti un’esperienza a 5 stelle fatta di silenzio assoluto, comfort e tanta tecnologia utile per una vita di bordo all’insegna del relax. Il lusso si mischia a dettagli hi-tech, i materiali sono tutti di prima qualità, come del resto gli assemblaggi. Ci sono particolari di design che sconfinano

24 24oreNews A cura di LUCA MEDICI luca@my-home.biz

nel lusso vero, fatto di dettagli raffinati e curati negli abbinamenti cromatici/materici altri invece che sono più appariscenti e decisamente meno belli, almeno per me, come gli ‘elementi in cristallo’ per gli interni (optional a 900 euro), il tetto in cristallo che di sera si illumina di sottili filamenti che danno vita ad un gioco di luci oppure ancora la ‘Interaction bar’. Si tratta di una sottile linea sul cruscotto, di forma sfaccettata e trasparente che attraversa la plancia e prosegue sulle porte, che raccoglie numerosi comandi e fornisce informazioni mediante i suoi colori, veramente too much, al limite del pacchiano, almeno per i miei standard di lusso e buon gusto, in abbinamento agli altri due elementi sopra citati l’effetto discoteca è assicurato. Forse amo di più un lusso fatto di eleganza, di raffinata compostezza, ma un’ammiraglia da ben 162mila euro che, con gli optional, può tranquillamente superare i 200mila euro, dovrebbe avere uno stile più “composto”. Un altro dettaglio che non mi piace, poi giuro che mi spengo, è il mega doppio rene frontale che è caratterizzato da profili luminosi, veramente troppo per una top di gamma, un dettaglio che proprio stride con i bellissimi e curati fari diurni ‘Crystal iconic glow’, sviluppati in collaborazione con Swarovski, caratterizzati da 22 led e cristalli che creano uno show luminoso ad ogni accensione e spegnimento. Il cruscotto è molto ergonomico, caratterizzato da un ‘Curved’ display che nasce dalla somma di due schermi da 12,3” (dedicato alla strumentazione) e 14,9” (per l’infotainment). Il sistema ope-

rativo ha raggiunto una “comodità” di utilizzo elevata ed è caratterizzato dal rotellone centrale, comandi touch, vocali e a controllo gestuale, display touch command sulle porte posteriori, un mega ‘Theatre screen’ da 31,3 pollici dedicato ai sedili posteriori, impianto hi-fi Bowers & Wilkins dotato di 36 altoparlanti (optional a 6.000 euro) e molto altro ancora. Facile personalizzare il proprio modo di utilizzo, meno abituarsi a tanta tecnologia, questo salotto viaggiante ha bisogno di un minimo di apprendistato prima di capire e scoprire le molteplici offerte tecnologiche che riserva ai suoi occupanti. Il futuro delle ammiraglie da oggi ha un nuovo faro, un nuovo punto di riferimento che anticipa le auto che verranno!

25 24oreNews RUOTE& MOTORI

ANDREA CHÉNIER

Dal 3 al 27 Maggio 2023

Direttore Marco Armiliato | Regia Mario Martone

Dramma di ambiente storico in quattro quadri

Libretto di Luigi Illica

L’applauditissimo spettacolo che aveva aperto la Stagione 2017/2018 torna in scena con la direzione esperta di Marco Armiliato, che debutta nella buca scaligera. Il grande affresco corale di Umberto Giordano sulle speranze della Rivoluzione francese tradite dal fanatismo del Terrore trova una nuova primadonna in Sonya Yoncheva mentre nella parte del poeta condannato si alternano Yusif Eyvazov e Jonas Kaufmann. Completano il cast Ambrogio Maestri e Amartuvshin Enkhbat come Carlo Gérard.

ANDREA CHÉNIER APPUNTAMENTI

Maggio: Me3|6|11|16|24|27 h20; Do21 h14:30

ALTRI APPUNTAMENTI DI MAGGIO

Opera

+ Lucia di Lammermoor Ve2|5 h20

+ Serata William Forsythe | Prima delle Prime Lu8 18

+ Rusalka | Prima delle prime Me24 h18

SERATA WILLIAM FORSYTHE

Dal 10 al 30 Maggio 2023

Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Coreografia e scene William Forsythe

Musiche James Blake | Luci Tanja Rühl

Costumi Dorothee Merg e William Forsythe

Grande ritorno alla Scala, e con un inedito, per William Forsythe: insieme per la prima volta il punto di partenza e il nuovo punto di arrivo dell’esplorazione nel tessuto musicale di James Blake, partita con Blake Works

I all’Opéra di Parigi e che, passando dal palcoscenico digitale, arriva alla Scala con la prima assoluta di Blake Works V, nuovo capitolo di The Barre Project. Opera in continua evoluzione, la serie Barre è iniziata nel 2021 al culmine della pandemia, con una danza filmata e trasmessa in streaming.

SERATA WILLIAM FORSYTHE APPUNTAMENTI

Maggio: Me10|12|13|17|23|26|30 h20

Concerti

+ 32º Festival Milano Musica Do7|Me31 h19+h20

+ Concerto per l’anniversario della Scala ricostruita Gi11 h11

+ Cameristi della Scala - Coro Ghislieri Lu15 h20

+ Riccardo Chailly Gi18|19|20 h20

+ Filarmonica della Scala Lu22|29 h20

+ Gustav Mahler Jugendorchester Gi25 h20

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A
cura di Ramtin Ghazavi A TEATRO MILANO

MAGGIO

L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE

2-14 Maggio: Manzoni

Con questa commedia ricca di suspense, l’instancabile e travolgente Carlo Buccirosso, nei panni di Marcello Trevisan, un irreprensibile e scrupoloso cassiere di banca soggiogato dalla sindrome dell’«erba del vicino», ci terrà fino all’ultimo col fiato sospeso.

TARTUFO

9-14 Maggio: Franco Parenti - Sala Grande Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina e Roberto Valerio sono i protagonisti di questo spettacolo tratto dal famoso capolavoro di Molière. Uno spettacolo divertente e ironico in grado di unire la satira corrosiva alla profonda riflessione sull’animo umano e sui valori sociali.

IL VIZIO DELL’ARTE

9 Maggio - 2 Giugno: Elfo Puccini - Sala Shakespeare

Un esilarante gioco di ‘teatro nel teatro’ in cui Bruni e De Capitani si sdoppiano, si invecchiano, si rendono goffi e al tempo stesso commoventi, nei panni del poeta W. H. Auden e del compositore Benjamin Britten. Insieme a Ida Marinelli, guidano una compagnia intergenerazionale dai ritmi perfetti.

TI POSSO SPIEGARE

10-12 Maggio: Nazionale Che Banca!

Le dinamiche uomo donna nella convivenza si assomigliano un po’ tutte: quella in cui lei chiede a lui di scendere a buttare la spazzatura non appena si è in filato la tuta e sta per andare a letto o dove lui rimanda ogni incombenza a suon di “lascia lo faccio dopo”.

ROBERTO BOLLE E BÈJART BALLET LAUSANNE

10-17 Maggio: Degli Arcimboldi

Il famoso e acclamato ballerino Bolle si esibirà assieme a Béjart Ballet

Lausanne, la compagnia svizzera del celebre coreografo Gil Roman in tre spettacoli imperdibili: “Alors on Danse…!”, “7 danses grecques” e il “Boléro”, l’iconico balletto realizzato su musica di Ravel.

ANGELO PINTUS - BAU

15-19 Maggio: Manzoni

«Ma con un titolo come “Bau” veramente c’è bisogno di spiegare lo spettacolo? Veramente devo dirvi di che cosa parlerà? Io capisco se si fosse chiamato “Miao”, ma si chiama “Bau”! A volte davvero, mi viene voglia di abbaiare!», così Angelo Pintus spiega l’emblematico titolo.

AI MIEI TEMPI NON ERA COSÌ...

17-20 Maggio: Lirico Giorgio Gaber

Siamo sicuri che il passato coincida con l’idea di “vecchio” e il presente di un “nuovo” che ci costringe ad arrancargli dietro, fino a farci invecchiare prima del tempo? In uno slalom Maurizio Battista cerca di non urtare i paletti dell’ipocrisia e dell’ignoranza issati dall’epoca attuale.

DIAVOLI IN CUCINA

19 Maggio-4 Giugno: Martinitt

La commedia è un graffiante spaccato degli eventi che stiamo vivendo, in cui a fianco al numero sempre crescente disoccupati aumentano in proporzione i programmi tv dedicati alla cucina, come se l’unica cosa da fare per risolvere i tanti problemi che assillano il Paese sia cucinare.

STORIE

23-28 Maggio: Studio Melato

Le storie secondo Stefano Massini permettono di sentirsi meno soli perché l’uomo ha bisogno di condividere le proprie emozioni e le proprie paure. Tanti i riferimenti letterari da Dante Alighieri a Freud che per Massini con la sua interpretazione dei sogni segna l’inizio del secolo breve.

LAZARUS

23-28 Maggio: Strehler

La pièce riprende le vicende del malinconico Thomas Jerome Newton, il migrante interstellare del noto romanzo di Walter Tevis L’uomo che cadde sulla terra (1963) e dell’omonimo film di Nicolas Roeg (1976), che vide Bowie nei panni del protagonista in una delle sue migliori prove d’attore.

A TEATRO MILANO
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BILL

VIOLA

Palazzo Reale | Fino al 25 giugno 2023

La mostra ripercorre l’intera carriera dell’artista (italo-americano) fra i più apprezzati nell’ambito della videoarte. Partendo dallo studio della musica elettronica, dalle potenzialità della performance art e dai film sperimentali, da oltre 40 anni Viola realizza lavori che, attraverso un nuovo linguaggio artistico, si rivolgono costantemente alla vita, alla morte e al viaggio intermedio, per poter approfondire la conoscenza dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente, le influenze della filosofia orientale e occidentale, l’importanza iconica del mondo naturale e altre tematiche. La mostra offre un percorso in cui ritrovarsi a contemplare le profonde questioni che Bill esplora con immagini al rallentatore in cui luce, colore e suono possono creare momenti di profonda introspezione. Emozioni, meditazioni e passioni accompagnano lo spettatore in un viaggio interiore.

LA NEGAZIONE DELLA FORMA

Studio di Arnaldo Pomodoro | Fino al 28 maggio 2023 Il secondo appuntamento degli Open Studio - ciclo di mostre allestite nello studio del Maestro nate con lo scopo di riscoprire e approfondire temi e periodi particolari del percorso artistico di Arnaldo Pomodoro - punta i riflettori sul periodo 1966-1970. Sono gli “anni americani” vissuti dall’artista a cavallo tra l’Italia e gli USA, con incarichi di insegnamento a Stanford e Berkeley, durante i quali l’artista sviluppa un’inedita sperimentazione formale, influenzata da fenomeni come il minimalismo, e partecipa da protagonista a iniziative di controcultura, che intendono cioè aprire nuovi spazi di pratica politica e culturale. La mostra, curata da Federico Giani, presenta più di 40 opere di Pomodoro - tra sculture, grafiche, multipli, disegni, modelli e prototipi - e alcuni lavori di artisti americani con i quali il Maestro stringe amicizia in quegli anni.

HELMUT NEWTON. LEGACY

Palazzo Reale | Fino al 25 giugno 2023

Un’ampia retrospettiva dedicata a uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi. Lungo un percorso articolato in capitoli cronologici, i visitatori potranno attraversare tutte le fasi ed evoluzioni della vita e della carriera di Newton. Uno sguardo nuovo all’unicità, allo stile e al lato provocatorio del lavoro dell’artista attraverso più di 250 fotografie, riviste, documenti e video. Accanto alle immagini iconiche, un corpus di scatti inediti svela aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali. L’ultima selezione di scatti vede intrecciarsi ancora una volta, nel modo unico di Newton, i principali temi approfonditi nel corso della sua carriera: la moda, il nudo e il ritratto. Alcune delle sue immagini più caratteristiche sono diventate parte della nostra memoria visiva collettiva.

RAINBOW: COLORI E MERAVIGLIE TRA MITI, ARTI E SCIENZA

MUDEC - Museo delle Culture| Fino al 2 Luglio 2023

Un progetto espositivo fatto di diverse narrazioni legate all’arcobaleno, inteso come fenomeno naturale, culturale, spirituale e umano. Entrando nelle sale espositive, un’esperienza totale è creata dall’opera di Laura Grisi (1939-2017): tramite un fascio di luce che viene rifratto da un prisma, il visitatore assiste a un fenomeno fisico e allo stesso tempo miracoloso. Un’altra sezione della mostra, allestita in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Milano, esplora il modo in cui gli animali percepiscono il colore, mettendo in dubbio il primato della visione umana. La mostra prosegue con lo studio dei diversi significati simbolici dell’arcobaleno attraverso pezzi delle collezioni del MUDEC e prestiti che restituiscono la complessità della mitologia del serpente arcobaleno, diffusa dalle antiche culture del Sud America all’Asia, dall’Africa all’Australia.

24oreNews IN MOSTRA MILANO
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LOREDANA BERTÈ

Giovedì 4 Maggio: Teatro Repower | Assago

Tornata live da aprile con il suo “Manifesto tour teatrale 2023”, che prende il nome dal suo ultimo album pubblicato nel 2021, la mitica Loredana esibirà a Milano grandi successi come “Il Mare d’inverno”, “Sei bellissima”… fino a hit più recenti come “Cosa ti aspetti da me” e “Non ti dico no”.

BIAGIO ANTONACCI

Sabato 6 Maggio: Mediolanum Forum | Assago

Continuano i concerti dal vivo di Biagio Antonacci. Il Palco Centrale Tour ha segnato anche il ritorno dal vivo del cantautore di ‘Se io, se lei’ che si esibisce nei palazzetti dello sport d’Italia con i principali successi del suo repertorio musicale insieme a nuovi brani inediti.

TANANAI

Lunedì 8 Maggio: Mediolanum Forum | Assago

Dopo il successo della tournée sold out 2022 nei club, Tananai, tra gli artisti rivelazione dell’ultimo anno, torna live con la tappa a Milano del nuovo tour “Live 2023”. II concerto sarà l’occasione per ascoltare i brani contenuti in “Rave, Eclissi”, il suo primo album di inediti.

ELODIE

Venerdì 12 Maggio: Mediolanum Forum | Assago

La cantante torna ad esibirsi live nel capoluogo lombardo. Il concerto milanese sarà l’occasione per il suo pubblico di ascoltare dal vivo i brani dell’ultimo lavoro “Ok, Respira” anticipato dalla title track: il testo racconta l’importanza di valorizzarsi e celebra la propria indipendenza e l’amore per se stessi.

RAF

Lunedì 15 Maggio: Teatro degli Arcimboldi

Un ritorno sul palco molto atteso: farà tappa a Milano “La Mia Casa Tour 2023” di Raf partito dall’Ariston di Sanremo lo scorso 28 aprile per regalare al suo pubblico nei prestigiosi palchi dei teatri d’Italia nuove sonorità e canzoni con l’energia e le emozioni di sempre.

PUPO

Lunedì 15 + 16 Maggio: Teatro Manzoni

Con “Su di noi. La nostra storia Tour” Pupo celebra i quarant’anni della sua musica, un traguardo importante della sua carriera. Uno straordinario tuffo nel mare dei suoi leggendari successi, il racconto di un percorso umano ed artistico ricco di emozioni.

ARTICOLO 31

Giovedì 18 +19+24+25 Maggio: Mediolanum Forum

Gli Articolo 31, duo che ha fatto la storia del rap italiano, sono tornati sul palco insieme per la loro prima partecipazione al Festival di Sanremo lo scorso febbraio. Il loro brano, Un bel viaggio, è stato un ritorno al passato (e non solo) per i tanti fan.

PAOLO CONTE

Sabato 20 Maggio: Teatro degli Arcimboldi

Paolo Conte è un instancabile esploratore di geografie esistenziali e sentimentali, è un rapinatore di suoni essenziali, gli unici che somigliano ai desideri vitali. Poco importa che la vita sia immaginata o vissuta, quello che conta è se si sente scorrere il suono della sua imprevedibile musica.

ANNA OXA

Domenica 21 Maggio: Teatro Lirico Giorgio Gaber

Dopo la partecipazione alla 73a edizione del Festival di Sanremo

Anna Oxa, una delle icone della storia musicale oltre confine, una voce unica ed inconfondibile, porta in scena a maggio il suo nuovo tour “Voce Sorgente”.

DANIELE SILVESTRI

Lunedì 22 Maggio: Teatro Lirico Giorgio Gaber

Il tour conclude un lavoro iniziato nel 2022 nei teatri, dove l’artista si era esibito portando brani inediti, canzoni nuove e altre ancora in fase di scrittura. Ora il racconto di quelle date live diventa una nuova esibizione che porta al pubblico il frutto di mesi di lavoro.

IN CONCERTO MILANO 30 24oreNews
MAGGIO • ORE 21:00

CERTOSA DISTRICT

MILANO IL NUOVO POLO MULTIFUNZIONALE

ertosa District è al centro di un importante progetto di riqualificazione ad opera di RealStep Sicaf, società italiana specializzata nella rigenerazione urbana sostenibile di siti ex industriali. La società ha all’attivo, nel corso dei 25 anni di attività, circa 330mila m2 di operazioni immobiliari, principalmente a Milano nelle aree Tortona, Certosa e Ripamonti. Dopo aver completato il primo stadio del progetto di rinnovo del quartiere milanese di Certosa, RealStep dà il via ad una nuova fase che punta alla creazione di un distretto dedicato alla ristorazione dinamica, indipendente e di ricerca. La società ha infatti siglato i primi contratti di locazione dedicati al food all’interno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana che include spazi direzionali, zone residenziali, e aree dedicate a lab di innovazione e aree verdi. È prevista la riqualificazione di oltre 6.000 m2 che ospiteranno entro il 2026 venti realtà selezionate nel panorama della ristorazione per permettere a questo quartiere di vivere un’ulteriore accelerazione dell’identità scelta per il progetto nel suo complesso: cultura e innovazione. Prima dell’estate apriranno nel distretto - in Via Varesina 204 - Crosta, il premiato forno e pizzeria di Simone Lombardi e Giovanni Mineo, Loste Café, bakery

nata dall’esperienza di Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro, formatisi al Noma di Copenaghen, e Lafa, nuovo concetto di cucina araba e medio orientale di Hippolyte Vautrin, già titolare dei rinomati Røst e Kanpai in via Melzo. La filosofia food di Certosa District è stata ispirata dalle esperienze di città come Parigi, Copenaghen e New York, ma con un tocco di italianità, naturale per il vino, di ricerca e sperimentazione per il cibo, e con un’attenzione all’esperienza culinaria a tutto tondo. L’offerta enogastronomica è stata studiata per intercettare, con formati innovativi, ma già ampiamente collaudati, le esigenze di un pubblico eterogeneo, dalla popolazione degli uffici a quella residente, con l’obiettivo di creare una destinazione vivace, in grado di attivare il transito durante tutto l’arco della giornata. Lo

sviluppo della proposta enogastronomica completerà il più ampio progetto di Certosa District, che nell’ultimo anno è stato animato, oltre che dallo sviluppo immobiliare, anche da eventi e mostre, come ad esempio il grande murale di CamuffoLab, lungo oltre 57 metri, in via Varesina 162; o ancora, ha ospitato Piano City Milano e Milano Graphic Festival, oltre alle sfilate di grandi brand durante le Fashion Week e molte iniziative design durante il Salone del Mobile, che hanno portato cittadini e visitatori alla scoperta della zona. Grazie a tutte queste iniziative, Certosa District diventerà un distretto multifunzionale, che interagisce con il tessuto urbano e sociale, vista la sua posizione strategica di collegamento fra Porta Nuova e Mind, attraverso la stazione di Certosa e la futura Circle Line milanese.

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INCONTRA
Certosa District, Via Varesina 204. Apertura di Crosta e Loste café

TORNA PIANO CITY MILANO

Per tre giornate, dal 19 al 21 maggio, i pianoforti torneranno ad essere i protagonisti indiscussi del capoluogo lombardo. La magia delle loro note risuonerà dal centro alla periferia, in luoghi simbolo della città come parchi, piazze, spazi pubblici e privati. Sarà un’edizione ricca di sorprese ma anche di grandi ritorni, perché dopo 4 anni si potrà nuovamente assistere ai concerti nei cortili e nelle case dei milanesi, location che rappresentano il cuore e l’anima della città e che permetteranno al pubblico di vivere un’esperienza di ascolto unica e intensa. Piano City Milano, definita “la colonna sonora della città”, è una manifestazione unica nel suo genere che si è contraddistinta nel tempo per il forte impegno in ambito culturale e sociale. Nata nel 2011 come primo festival diffuso della città, contribuisce all’onda di vitalità e alle

sperimentazioni urbane e culturali che portano Milano a diventare la vibrante metropoli europea che è oggi. Un festival che, coinvolgendo istituzioni, associazioni, partner e cittadini investe per una città sempre più attiva, grazie alla musica e ad un programma diffuso sul territorio in maniera capillare. Nel corso degli anni ha presentato più di 3.200 concerti in 400 luoghi della città di Milano e di altri comuni lombardi, con quasi 4mila artisti e un pubblico sempre più numeroso ed eterogeneo. Con gli House Concert e i Concerti in Cortile ha trasformato spazi privati in luoghi d’incontro e di performance musicali, con le Piano Night ha animato la città anche dopo lo scoccare della mezzanotte con concerti fino all’alba, e con i concerti diffusi in città portato la musica nei parchi e nei musei più importanti. Piano City Milano ha anche dato avvio a significativi spazi culturali in città,

ha rialzato il sipario del Teatro Lirico Giorgio Gaber, rimasto chiuso per oltre 22 anni, e si è impegnato nel sociale con eventi e iniziative speciali per vivere gli spazi urbani con esperienze di ascolto insolite e condivise, ha portato il grande pubblico in luoghi come ospedali cittadini, case circondariali, il Refettorio Ambrosiano in collaborazione con Caritas Ambrosiana, Casa Emergency, Fondazione InOltre e molti altri, e ha dato spazio a tematiche sensibili portando la musica in luoghi emblematici, come il Bosco di Rogoredo e il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Via Corelli. La manifestazione gode del sostegno di due partner essenziali: Volvo, che con il Volvo Studio Milano mette a disposizione un luogo per i concerti che nella sua peculiarità è ormai integrato nella rassegna, ed Hermès, che si distingue sul fronte della valorizzazione dei talenti.

INCONTRA MILANO
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Stefano Lonati Marco Pieri

ECOGIVE

“DARE UNA RETE ALL’AMBIENTE”

Studenti di tutto il mondo e professori universitari insieme per costruire un Pianeta sostenibile. Alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra, lo scorso 21 aprile, nell’Aula Magna dell’Università la Sapienza di Roma si è tenuto l’evento “Dare una rete all’ambiente”, organizzato all’interno del progetto DPSAR (Dare per Salvaguardare l’Ambiente in Rete), che si rivolge alle scuole di ogni ordine e promuove l’app EcoGive per il risparmio energetico. All’incontro hanno partecipato più di 700 ragazzi, oltre ai numerosi studenti italiani e di altri Paesi aderenti del progetto che si sono collegati alla diretta streaming. Il progetto DPSAR ha già raggiunto circa 15mila studenti che hanno aderito al Patto di risparmio energetico ed ha un respiro internazionale che continua a crescere. Oltre all’Italia stanno partecipando scuole di altri 11 Paesi: Burundi, Benin, Madagascar, Congo, Sudafrica, India, Pakistan, Brasile, Colombia, Haiti, Repubblica Dominicana. La nuova app EcoGive-Dare per Salvaguardare, disponibile su AppleStore e GooglePlay, insegna a giovani e adulti, attraverso azioni quotidiane, come prendersi cura del Pianeta e delle comunità ferite dai cambiamenti climatici.

Tracciare i propri consumi, da soli o in gruppo, imparare piccole-grandi azioni quotidiane per risparmiare acqua ed energia e non sprecare cibo, fornire aiuto concreto ai Paesi più poveri. Questi gli obiettivi di EcoGive. Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Nuove vie per un Mondo Unito APS in partnership con il piano RiGenerazione Scuola del Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Sapienza di Roma, l’Assessorato dell’Agricoltura, dell’Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale e del Municipio Roma II. L’iniziativa si avvale inoltre del patrocinio dell’Agenzia Spaziale italiana, dell’Alleanza Italiana per lo

Sviluppo Sostenibile e del Ministero dell’Ambiente della Repubblica Dominicana. Il progetto si ispira agli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, focalizzandosi in particolare su tre di questi: il 13 (lottare contro il cambiamento climatico), il 4 (promuovere un’istruzione di qualità) e il 2 (sconfiggere la fame). L’evento è riuscito così nell’intento di sensibilizzare sui temi legati alla salvaguardia dell’ambiente, celebrando al tempo stesso i risultati conseguiti quest’anno. Gli approfondimenti dei docenti dell’Università La Sapienza di Roma e diversi contributi artistici hanno permesso di affrontare la sostenibilità da differenti punti di vista.

SI RACCONTA ROMA 34 24oreNews

ARoma, nella prestigiosa Sala della Protomoteca in Campidoglio, si è tenuta lo scorso 14 aprile la terza edizione del “Premio Eccellenze Art D’Or” dal titolo

“Dalla Storia al Contemporaneo, tra Miti e Progettualità per l’Internazionalizzazione del Made in Italy”. Tanti i premiati, provenienti da diversi settori tra cui, per citarne solo qualcuno, il noto giornalista Amedeo Goria, Vincenzo Merli - brand manager della casa di moda Egon von Fürstenberg, Francesca Rettondini e Giuseppe Zaccaria - fondatori del “Starlight International Cinema Award”, Elisa Barucchieri - coreografa, danzatrice e attrice, Cinzia Tedesco - cantante e compositrice jazz, e il noto Hair

Stylist Sergio Valente, che ha reso con le sue acconciature ancora più belle le donne più famose italiane e del mondo. Premio per il Sociale alla Principessa

Soraya Malek d’Afghanistan, premiata da Maria Rosaria Montiroli, AD della Revlon e Vicepresidente dello storico Canova Club. Un Premio speciale è stato consegnato dal Presidente dell’ANAS Luigi Favia a S.E. Otabek Akbarov, Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, per la sua grande prodigalità e impegno per

PREMIO ECCELLENZE ART DÊOR

lo sviluppo culturale ed economico del suo Paese frutto di molteplici progetti e scambi bilaterali con l’Italia; alla Fashion Designer Regina Schrecker, Premio alla carriera dall’Assessore capitolino ai Grandi Eventi, Moda, Turismo e Sport Alessandro Onorato. A tutti i premiati è stata consegnata una scultura realizzata dalla creatrice di gioielli Marina Corazziari, Presidente di Spazio Art d’Or, Galleria multimediale del Made in Italy, e ideatrice del Premio. Durante l’evento hanno sfilato le modelle con gli abiti iconici di Egon von Fürstenberg; l’attrice Ottavia Fusco, madrina e premiata delle scorse edizioni, moglie del celebre regista Pasquale Squitieri, ha letto ed interpretato una fiaba dedicata alla bellezza. Un parterre d’eccezione ha gremito la storica Sala della Protomoteca, tra gli invitati la Principessa Conny Caracciolo, la Nobildonna Laura Favales Savignano, l’imprenditrice Laura Azzali, l’attore Max Delgado e molti altri. Più di duecentocinquanta ospiti hanno partecipato a questa terza edizione; l’evento è stato patrocinato da Regione Puglia, CNA Confartigianato, Federmoda, Assocastelli, dall’Associazione Nazionale Azione Sociale e dall’Associazione Donne Scienziate ed Inventrici (ITWIIN).

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SI RACCONTA ROMA 35
Sopra: Ewa Bardadin e Gianpiero Cozza; a destra: Ottavia Fusco, Francesca Rettondini e Giuseppe Zaccaria

GIGI FINIZIO

Venerdì 5 Maggio: Teatro Ambra Jovinelli

Reduce dal successo del suo sedicesimo tour del 2022 “Io torno live tour”, in cui ha attraversato l’Italia per promuovere il suo ultimo album “Io torno pt.2”, torna con “Ora per ora live tour 2023”. Esponente della musica napoletana leggera e pop, Finizio ha al suo attivo 28 album.

TANANAI

Sabato 6 Maggio: Palazzo dello Sport

Dopo il successo della tournée sold out 2022 nei club, Tananai, tra gli artisti rivelazione dell’ultimo anno, torna live con la tappa romana del nuovo tour “Live 2023”. II concerto sarà l’occasione per ascoltare i brani contenuti in “Rave, Eclissi”, il suo primo album di inediti.

ABBADREAM

Lunedì 15 Maggio: Brancaccio

Le canzoni degli ABBA sono ormai considerate un vero e proprio ‘cult’, anche grazie al musical teatrale “Mamma mia!” ed al film di successo con Meryl Streep e Pierce Brosnan. ABBAdream ripropone i grandi successi della band che ha segnato la storia della musica pop.

BABY K

Giovedì 18 Maggio: Orion | Ciampino

Partendo da “Bolero” l’estate scorsa e confermato dal singolo “Easy” uscito in ottobre, Baby K ha mostrato ai suoi fan l’inizio del nuovo percorso intrapreso. Sarà a Roma (dopo Milano, il 4 maggio) per esibire l’ultimo album insieme ai successi del suo percorso musicale.

ZUCCHERO

Martedì 30+31 maggio +2+3+4 Giugno: Terme di Caracalla

Sono 5 le tappe romane del “World Wild Tour” del cantante emiliano. Lo show, ricco di grandi e intense emozioni in cui l’artista porterà, oltre ai brani del suo ultimo lavoro discografico “Discover”, i suoi più grandi successi, vedrà sul palco insieme a Zucchero una super band internazionale.

RAF

Domenica 14 Maggio: APM - Sala Santa Cecilia

Un ritorno sul palco molto atteso: farà tappa a Roma “La Mia Casa Tour 2023” di Raf partito dall’Ariston di Sanremo lo scorso 28 aprile per regalare al suo pubblico nei prestigiosi palchi dei teatri italiani nuove sonorità e canzoni, con l’energia e le emozioni di sempre.

DANIELE SILVESTRI

Venerdì 19 Maggio: APM - Sala Petrassi

Il tour conclude un lavoro iniziato nel 2022 nei teatri, dove l’artista si era esibito portando brani inediti, canzoni nuove e altre ancora in fase di scrittura. Ora il racconto di quelle date live diventa una nuova esibizione che porta al pubblico il frutto di mesi di lavoro.

NICCOLÒ FABI

Domenica 21 Maggio: APM - Sala Santa Cecilia

Per la prima volta insieme all’orchestra, da aprile il cantautore romano è tornato in tour nei principali teatri italiani per presentare “Meno per meno”, un viaggio sonoro tra passato e presente fuori per BMG che contiene anche i nuovi singoli “Andare Oltre” e “Di Aratro e di Arena”.

ROBERTO CACCIAPAGLIA

Mercoledì 24 Maggio: APM - Sala Petrassi

Il compositore e pianista milanese porta sul palco il suo “Invisbile Rainbows tour” ove presenta, il suo ultimo lavoro discografico. L’artista continua il suo lavoro di interazione emotiva: nel concerto eseguirà i brani del nuovo album e musiche tra le più significative della sua carriera.

ANNA OXA

Sabato 27 Maggio: APM - Sala Sinopoli

Dopo la performance all’ultimo Festival di Sanremo con la canzone “(Sali) canto dell’anima”, la cantante torna a riabbracciare il suo grande pubblico con la sua voce incredibile in uno show dal titolo “Voce Sorgente”. Una serata per ascoltare i suoi tanti grandi e nuovi successi.

36 24oreNews IN CONCERTO ROMA
MAGGIO • ORE 21:00 AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (APM)

IPOTESI METAVERSO

Palazzo Cipolla | Fino al 23 luglio 2023

Grandi artisti del passato incontrano i contemporanei sul terreno dell’immaginazione e della creazione di nuove dimensioni spaziali. Sono esposte opere di artisti storici tra cui Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico al fianco di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi della scena contemporanea, pionieri del movimento legato all’arte nativa digitale, metapoeti, musicisti che sperimentano con algoritmi generativi, passando per avatar nati e cresciuti nel Metaverso, figure chiave della nuova corrente artistica multisensoriale. Un’immersione nella mente di creatori di mondi dal barocco a oggi, che conduce lo spettatore all’interno di mondi e visioni attraverso la pittura, la scultura, l’arte digitale, la danza, la poesia, la musica, fino all’intelligenza artificiale. www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it

JOAQUÍN SOROLLA, SPRAZZI DI LUCE E COLORE. Real Academia de España en Roma | Fino all’11 giugno 2023

La prima mostra in assoluto a Roma dedicata al pittore “della luce” Joaquín Sorolla (Valencia, 1863 - Cercedilla, 1923), uno dei pittori più famosi della sua epoca, nell’ambito delle celebrazioni del centenario dalla morte. Quest’anno ricorrono anche i 150 anni della Real Academia de España en Roma e questa mostra, a cura di Blanca Pons-Sorolla e María López Fernández, rappresenta l’opportunità per approfondire i rapporti tra Sorolla, i circoli artistici di Roma e l’Academia de España: l’artista, infatti, si recò in Italia in molte occasioni e in particolare modo a Roma tra il 1885 e il 1889, sovvenzionato dalla Diputación de Valencia. L’esposizione presenta oltre 240 opere originali di Sorolla, di cui 205 dipinti a olio che l’artista chiamava “macchie” o “note di colore”, conservate nel Museo Sorolla di Madrid. www.accademiaspagna.org

L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI.

Gallerie Nazionali di Arte Antica | Fino al 30 luglio 2023

Un’imponente mostra dedicata ai suoi 21 anni di pontificato (1623-1644), a 400 anni dall’elezione di Maffeo Barberini al soglio pontificio col nome di Urbano VIII. La mostra celebra il profilo culturale e politico del papa che più di ogni altro incise in maniera straordinaria e radicale sul pensiero filosofico, sul sapere scientifico e sulle arti del ‘600, con l’obiettivo di illustrare le modalità con le quali il pontefice privilegiò lo strumento dell’egemonia culturale in funzione dell’azione politica e di governo. In mostra più di 80 opere provenienti dalla collezione del museo e da oltre 40 tra istituzioni museali e collezioni private. Bernini, Caravaggio, Valentin de Boulogne, Nicolas Poussin, Andrea Sacchi: capolavori della collezione Barberini, smembrata nei secoli e oggi conservata nei principali musei del mondo, tornano nella loro sede originaria. www.barberinicorsini.org

VITA DULCIS. PAURA E DESIDERIO NELL’IMPERO ROMANO

Palazzo delle Esposizioni | Fino al 27 Agosto 2023

La mostra prende spunto dalla più recente produzione di Francesco Vezzoli per proporre al pubblico un inedito e sorprendente percorso che accosta arte contemporanea, archeologia e cinema. Negli ultimi anni, Vezzoli ha sviluppato la sua pratica artistica creando un ponte tra l’immaginario contemporaneo e la storia dell’arte. Una prassi che lo ha portato a rivolgere la sua poetica all’arte antica, al passato e alle sue icone, e a districarsi tra diversi linguaggi, in un gioco di riferimenti e mescolanze tra cultura classica - solenne, eterna - e cultura pop. La mostra, curata da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger, vede l’intersezione di diversi livelli: l’arte contemporanea, la storia romana attraverso le opere provenienti dalle sedi del Museo Nazionale Romano e la rappresentazione che della storia romana è stata fornita attraverso il cinema nel corso del ‘900. www.palazzoesposizioni.it

37 24oreNews IN MOSTRA ROMA

IL TANGO DELLE CAPINERE

2-14 Maggio: Argentina

Dalla fortunata Trilogia degli occhiali, Emma Dante raccoglie il capitolo Ballarini in uno spettacolo a sé stante. La danza della vita di due innamorati: sulle note di vecchie canzoni, si compone un mosaico dei ricordi che rende più sopportabile la solitudine di una donna nell’ultima fase della vita.

L’OMBRA DI TOTÒ

11-14 Maggio: Quirino - Vittorio Gassman

Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. Dino Valdi ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota.

IL MANSPLAINING SPIEGATO A MIA FIGLIA

11-16 Maggio: Ambra Jovinelli

Personaggio dell’anno, acclamato dalla critica e dagli addetti ai lavori, dopo il tutto esaurito nelle 24 tappe di tour estivo, Valerio Lundini arriva per la prima volta nei grandi teatri italiani con Il mansplaining spiegato a mia figlia - tour teatrale.

EDIFICIO 3

16-21 Maggio: Argentina

Protagonista della nouvelle vague argentina e fondatore di Timbre4 a Buenos Aires, Claudio Tolcachir racconta le vicende di 5 personaggi, ancora più attuali oggi che la pandemia ha scavato solchi profondissimi nel tessuto sociale e nel nostro modo di vivere le relazioni.

PROMENADE DE SANTÉ

17-28 Maggio: Ambra Jovinelli

Una storia d’amore, sulla malattia dell’amore, una malattia necessaria che da sempre ostinatamente cerchiamo di rinnovare, nonostante le controindicazioni e le conseguenze. Sempre incapaci di giungere a una immunità che ci ponga definitivamente al riparo da possibili sofferenze.

TANGO - HISTORIA DE ASTOR

18-21 Maggio: Olimpico

Lo spettacolo è ideato, coreografato e diretto da Miguel Ángel Zotto, riconosciuto nel mondo come una leggenda vivente del tango. Un emozionante tributo alla vita e all’arte unica del famoso compositore e musicista argentino Astor Piazzolla. Uno show mozzafiato con artisti eccellenti.

DA UNA CASA DI MORTI

23-30 Maggio: Costanzi - Teatro dell’Opera

La storia racconta le difficili vite di alcuni detenuti di un carcera siberiano e dell’arrivo tra loro di un prigioniero aristocratico. L’opera in tre atti è tratta dal romanzo “Memorie da una casa di morti” di Fëdor Dostoevskij, con la musica di Leoš Janáček.

DARWIN INCONSOLABILE

24-28 Maggio: India

Una madre artista finge la propria morte per attirare l’attenzione dei figli, distratti e troppo presi da se stessi: tre diverse personalità che lasceranno emergere verità mai dette prima. Una storia in cui riconoscere i nostri stili di vita frenetici e disumanizzanti, raccontata con fulminante ironia.

38 24oreNews A TEATRO
ROMA
MAGGIO

61° SALONE DEL MOBILE

UN’EDIZIONE DA RECORD!

Non era scontato il successo del nuovo format. Il pubblico ha apprezzato molto, e non solo le migliaia di persone che hanno visitato il salone del Mobile: ad essere convinti sono stati anche gli operatori ed i buyer. Questa edizione chiude a più 15% rispetto al 2022 e i numeri sono di tutto rispetto, con un’affluenza di 307.418 presenze si sancisce il successo del nuovo format della Manifestazione, confermando la forza catalizzatrice dell’evento. Il dato è stato calcolato nei sei giorni del Salone con la presenza di buyer e ope-

ratori provenienti da ben 181 Paesi, ma non solo, un dato significativo riguarda il 65% proveniente dall’estero. La Cina è tornata a essere il primo Paese dopo l’Italia, seguita da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna con Brasile e India a pari merito. Oltre 5.400 i giornalisti accreditati il 47% dei quali provenienti dall’estero. Più di 2.000 i brand espositori, di cui il 34% da 37 Paesi, tra cui 550 giovani designer da 31 Paesi e 28 Scuole e Università di design da 18 nazioni. Il Progetto Accoglienza ha avuto un ottimo successo. Frutto della collaborazione con il

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A cura di LUCA MEDICI luca@my-home.biz Ludovica Mangini

Comune di Milano, Fondazione Fiera e le principali scuole di design della città (Nuova Accademia, IED Istituto Europeo di Design e Scuola del Design/Politecnico di Milano), cento studenti dislocati in punti nevralgici di Milano hanno fornito indicazioni a migliaia di visitatori proventi da tutto il mondo sulla mobilità, sulla fiera e sugli eventi degli espositori del Salone in città. Grazie al sondaggio da loro effettuato è emerso che i visitatori hanno adottato soluzioni green per raggiungere la fiera come treni e metropolitana. L’argomento della sostenibilità è stato al centro del progetto globale, la componente green, a livello di organizzazione e gestione della Manifestazione, porterà il Salone a essere la prima Manifestazione fieristica di settore a ricevere la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi. Questa edizione si è anche distinta per la ricerca di proposte di valore e di soluzioni concrete già attuabili (presentate dagli allestimenti delle mostre di Euroluce, dal SaloneSatellite e da moltissimi espositori) che hanno reso il Salone un palcoscenico internazionale per nuove idee imprenditoriali con soluzioni

tecnologiche capaci di contribuire al benessere dell’uomo, alla tutela dell’ambiente, della casa e all’utilizzo più efficiente delle risorse, in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Grande successo di pubblico per il comparto dell’illuminazione che ha trasformato Euroluce in un continuum spazio-temporale fatto di attività creative pluridisciplinari connesse alla luce: un’occasione di scoperta, di riflessione sul passato e sul futuro, luogo di dialogo fra tecnologia e poesia, architettura e design. Superano le migliori aspettative anche i dati registrati dalla piattaforma digitale durante i giorni del Salone del Mobile. Sito, newsletter, app, push e social network hanno raccontato lo svolgersi della manifestazione, le attività dedicate al pubblico e ai brand, gli eventi e le novità presentate dalle aziende, tra prodotti, workshop e allestimenti. La design community internazionale ha risposto con entusiasmo: sul fronte social, sono stati 30 milioni gli account raggiunti e i contenuti hanno registrato oltre 6 milioni di video views e circa 80 milioni di impression. Sul sito invece i visitatori sono stati circa 1 milione e oltre 7 milioni le pagine viste. Tra le novità da segnalare, il lancio del canale TikTok, che ha visto uno storytelling dedicato, anche attraverso la narrazione di content creator, registrando 4 milioni di visualizzazioni video e oltre 3 milioni di pubblico raggiunto. Per continuare sulla strada dell’innovazione consapevole anche durante questa edizione sono state svolte 1.200 interviste ad aziende, progettisti, design lover, figure di spicco nel panorama culturale nazionale e internazionale in visita al Salone.

La prossima edizione ci aspetta a Milano dal 16 al 21 aprile 2024!

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A sinistra: il taglio del nastro del premier Giorgia Meloni; in basso il SaloneSatellite

LE ISTALLAZIONI FIRMATE GAETANO PESCE

In occasione del Salone del Mobile lo storico marchio Meritalia, da poco acquisito da Italian Radical Design (gruppo fondato dagli imprenditori Sandra e Charley Vezza e che già comprende Gufram e Memphis) ha celebrato in Triennale Milano la creatività di Gaetano Pesce e la sua lunga collaborazione con il designer. Gaetano Pesce ha attraversato la storia del recente design mettendo continuamente in crisi il suo status quo, sempre guardando avanti, più in alto e oltre. Nel territorio dell’arredamento degli imbottiti ha rivoluzionato l’approccio, il punto di vista e la percezione, dando vita a risultati inediti per lo storico brand comasco, inventando una serie di personaggi immaginari, ma anche paesaggi montani su cui potersi sedere, buffi animali che sembrano usciti dalle illustrazioni di Lewis Carroll, soffici divani componibili che sembrano profumare come pane appena sfornato, prati fioriti e nuvole di gomma piuma cui dare la caccia. L’esposizione “Everything Is Gonna Be Alright” ha riunito all’interno di un allestimento unico e suggestivo nove tra i pezzi più simbolici e significativi del lavoro di Pesce per Meritalia, realizzati tra il 2005 e il 2012: il colorato divano modulare Michetta, il soffice Nubola insieme alla seduta La Pagnotta, la poltroncina Shadow e i giocosi e allegri imbottiti della collezione Gli Amici, sembravano, in questo contesto, abbandonare la loro funzionalità per esprimersi in tutta la loro libertà creativa che li contraddistingue, dirompendo uno sull’altro come in una foresta incantata.

Sempre durante la settimana del Design, il noto architetto designer artista e umanista Gaetano Pesce è stato anche al centro di un’altra iniziativa, questa volta firmata Bottega veneta. Per la maison di Kering, Pesce ha creato un’installazione un’installazione immersiva dal titolo “Vieni a vedere”, che si poteva visitare nella boutique del marchio in Via Montenapoleone. Estesa per tutto il negozio, l’installazione, in resina e tessuto che il visitatore poteva attraversare vivendo una esperienza unica, ha fatto inoltre da cornice a due borse in edizione limitata realizzate dalla maison per l’artista partendo dai suoi disegni.

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“EVERYTHING IS GONNA BE ALRIGHT”
“VIENI A VEDERE”

INTERNI DESIGN RE-EVOLUTION

Verde, interattivo, sostenibile e persino gioioso: più di 40 proposte creative realizzate da un parterre di oltre 40 progettisti italiani e internazionali sono state ospitate fino al 26 aprile negli spazi e nei cortili di luoghi iconici di Milano, tra cui l’Università Statale, l’Orto Botanico di Brera e il Portrait Milano. Installazioni che, accompagnate da appuntamenti, incontri, dibattiti tra i protagonisti della Cultura del Progetto e non solo, hanno raccontato, interpretando il tema “Design Re-Evolution”, le evoluzioni del vivere e dell’abitare. Tutto ciò grazie al consueto coordinamento della rivista Interni-del Gruppo Mondadori, la cui direttrice Gilda Bojardi ideò il FuoriSalone oltre 30 anni fa. Al FuoriSalone, nel Cortile del ‘700 dell’Università degli Studi di Milano, sono tornati i Cantieri navali Sanlorenzo, realtà pioniere nel percorso di sviluppo responsabile nel settore dello yachting, per raccontare, in modo sofisticato e sottile, il futuro della propulsione delle imbarcazioni da diporto. “La Macchina Impossibile” - installazione dell’architetto e designer Piero Lissoni - interpreta l’incessante ricerca

portata avanti dal cantiere verso soluzioni tecnologicamente innovative per ridurre l’impatto ambientale dello yachting. Si tratta di una imponente scultura metallica: una macchina complessa, altamente tecnologica ma definita nei dettagli da un sapiente lavoro manuale proprio come uno yacht. L’intera struttura, posizionata al centro del cortile, poggiava su una piattaforma che esalta un meccanismo realizzato con eliche e ruote dentellate. Queste si muovono grazie al nuovo sistema a idrogeno da metanolo verde, che Sanlorenzo sta sviluppando per la propulsione delle proprie imbarcazioni in collaborazione con Siemens Energy, basato sull’impiego di moduli combinati di reformer/fuel cell. Questa tecnologia verrà impiegata per l’alimentazione dei servizi di bordo su yacht tra 24 e 73 metri di lunghezza, a partire dal 2024 sul nuovo 50Steel. Questo progetto di assoluta avanguardia rappresenterà il primo passo concreto nella generazione di potenza carbon neutral, originata da combustibili di nuova generazione per l’intero settore, portando Sanlorenzo a ricoprire il ruolo di assoluto apripista nella strada verso la nautica sostenibile.

43 24oreNews DESIGN/Fuorisalone
“La Macchina Impossibile”
Courtesy Sanlorenzo

SE MALTRATTATE LE PIANTE “SI LAMENTANO”

Le piante “urlano” o - meglio - emettono diversi “suoni nell’aria” quando hanno sete o sono stressate. È quanto emerso da un recente studio condotto da un team di ricercatori della Scuola di Scienze vegetali e Sicurezza alimentare dell’Università di Tel-Aviv. Nella realtà non si tratterebbe di un vero e proprio “grido” d’allarme: è risultato che le piante tagliate, disidratate o comunque sotto stress, emettono suoni molto simili a una serie di click e piccoli scoppiettii in sequenza. Suoni che però derivano dal fenomeno della “cavitazione”, che ha poco a che fare con il dolore. Si tratta di un processo in cui si formano delle bolle d’aria all’interno dello xilema della pianta - il tessuto all’interno del quale scorre la linfa grezza dalle radici verso le foglie - che poi collassano e scoppiano emettendo dei crepitii. Tali suoni sono impercettibili all’orecchio umano perché appartenenti alla gamma degli ultrasuoni (che pos-

sono invece sentire animali quali pipistrelli, roditori e insetti). I ricercatori, coordinati dalla prof.ssa Lilach Hadany - docente di Biologia evolutiva e teorica presso l’ateneo israeliano - hanno condotto diversi esperimenti in una camera acustica e in una serra. Nella prima fase dello studio le piante - in particolare quelle del pomodoro e del tabacco (piuttosto facili da coltivare) e qualche pianta di grano, mais, cactus ed henbit - sono state sottoposte a diversi fattori di stress, come disidratazione e tagli agli steli e alle foglie praticati con le forbici; altre piante, invece, non sono state “maltratttate”. Per riuscire a registrare i loro suoni, i ricercatori hanno posto le piante in piccole scatole dotate di microfoni in grado di captare tutti i rumori da esse prodotti. Le registrazioni sono state analizzate da algoritmi di apprendimento automatico appositamente sviluppato di Intelligenza Artificiale: tali algoritmi hanno imparato a distinguere tra diverse piante e

suoni. Alla fine sono stati in grado di identificare ogni singola pianta e determinare il tipo e il livello di stress di ciascuna. È stato osservato che le piante emettono suoni anche quando sono in salute; tuttavia, la loro frequenza aumenta in modo significativo in presenza di condizioni di stress. Possiamo dire, in conclusione, che i risultati di questo studio sono indubbiamente interessanti e suggeriscono potenziali benefici della loro applicazione a iniziare in campo agricolo. Ad esempio può essere utile per monitorare l’apporto idrico alle colture: un’irrigazione più precisa e mirata al reale fabbisogno delle piante potrebbe far risparmiare una significativa percentuale dell’acqua utilizzata per aumentare il rendimento delle colture. Questo approccio consentirebbe di ottimizzare non solo le risorse idriche, già pesantemente intaccate dal surriscaldamento del clima, ma anche quelle economiche del settore agroalimentare.

44 24oreNews HITECH/ Innovazione

MOTOROLA EDGE 40 PRO

È uno degli smartphone Android più avanzati e completi sul mercato, grazie alla ricca dotazione e all’elevata multimedialità. Vanta un grande display da 6.7 pollici con una risoluzione di 2400x1080 pixel, uno spessore è contenuto in 8.6mm e tante funzionalità all’avanguardia, a partire dal modulo 5G che permette un trasferimento dati e una navigazione in internet eccellente. Un prodotto che colpisce con un’interfaccia minimale ma completa, una velocità da capogiro e un prezzo inferiore alla soglia psicologica dei mille euro quasi sempre superata dai prodotti di questa fascia top. Ha pochi competitor per ciò che riguarda la multimedialità grazie alla fotocamera da 50 megapixel che permette di scattare foto di alta qualità con una risoluzione di 8165x6124 pixel e di registrare video in 4K alla risoluzione di 3840x2160 pixel. Costo da 799€

RING CAR CAM

Un dispositivo per tenere sotto controllo la nostra auto. La doppia telecamera registra sia quando l’auto è in movimento che quando è spenta, dandoci la possibilità di controllare la nostra auto ovunque si trovi, grazie all’app Ring. Quando l’auto è parcheggiata, i sensori intelligenti di Car Cam sono in grado di rilevare gli eventi all’interno e intorno al veicolo. Se i sensori del sistema verranno allertati, il sistema attiverà una registrazione che sarà notificata tramite l’app dove potremo vedere in tempo reale che sta succedendo. Al pari di ogni altro dispositivo Ring, sono presenti ovviamente un microfono e un altoparlante, che consentono di guardare (e anche comunicare) con eventuali visitatori indesiderati in agguato sul nostro veicolo. Inoltre, basta dire «Alexa, registra» e la videocamera registrerà ciò che sta accadendo, anche se l’auto è parcheggiata.

Costa 249$

NOWATCH

Uno smartwatch senza orologio. Già, adesso lo smartwatch non dice più che ora è, invece tiene traccia dei nostri dati di salute. Alla base dell’idea di questo prodotto c’è l’eliminazione dello stress che ci causa il continuo osservare del tempo che scorre: Nowatch sta per ‘Now Watch’ e non per - come sarebbe più semplice pensare - ‘No Watch’, proprio ad indicare che il tempo è adesso e non quello che verrà. È dotato all’interno di vari sensori per registrare infatti la frequenza cardiaca, i passi, il sonno e l’uscita delle ghiandole sudoripare. In collaborazione con la società di tecnologia sanitaria Phillips, monitora il tuo livello di stress e può rilevare quando sta per peggiorare. L’app mobile, quindi, consiglia le cose che puoi fare per ridurre lo stress. È anche personalizzabile, con la possibilità di scambiare le cime con diversi tipi di pietre preziose.

Costa 499€

FLUENT PET

Hai mai desiderato poter avere una conversazione bidirezionale con il tuo cane o gatto? Grazie a Fluent Pet è possibile insegnare agli amici a quattro zampe a chiedere di bere, di mangiare, di uscire o di giocare, utilizzando quelle parole che contraddistinguono il nostro rapporto con il pet. Con l’aiuto di un sistema di pulsanti è possibile addestrare il proprio animale domestico a premere un bottone con la zampa per indicare cosa desidera. Funziona così: dobbiamo registrare la nostra voce sul pulsante corrispondente e poi inserirlo in un tappetino di plastica colorata a forma esagonale. Ad esempio, prima di portarlo al parco, sarà nostra cura premere il pulsante, per insegnargli ad associare la parola “parco” all’uscita. Una volta appreso il metodo, sarà lo stesso animale domestico a premere il pulsante quando avrà voglia di uscire.

Costo a partire da 160$

HI-TECH
45 24oreNews

VACANZA ALLE AZZORRE

In mezzo alla vastità azzurra dell’Atlantico, la madre natura ha creato una terra di straordinaria bellezza che invita alla sua scoperta: l’Arcipelago delle Azzorre. Fino a qualche anno fa, la maggior parte delle persone sapeva a malapena dell’esistenza di queste isole, famose per l’omonimo anticiclone che condiziona il meteo della nostra Europa. Solo negli ultimi anni sono diventate una meta turistica gettonata, rimanendo fortunatamente ancora autentiche e preservando la loro natura selvaggia e incontaminata. Le Azzorre sono isole di una bellezza unica, un autentico paradiso in terra, soprattutto per chi ama la natura e le vacanze attive. Nelle cittadine e nei villaggi tipici puoi conoscere la

storia coloniale e le tradizioni delle isole Azzorre, che ti faranno viaggiare a bordo di antiche navi e ti porteranno a conoscere i favolosi mammiferi del mare che frequentano questi luoghi. Oasi di rara bellezza nella vastità dell’Oceano

Atlantico a 1403 chilometri dalle coste del Portogallo, a 880 chilometri da Madeira e di fatto a metà strada tra l’Italia e il nord America, le Azzorre sono composte da 9 isole, tutte di origine vulcanica, divise in tre gruppi geografici: Graciosa, Terceira, São Jorge, Pico e Faial nella parte centrale, Flores e Corvo ad ovest e São Miguel e Santa Maria ad est. Tanti e tutti splendidi sono i luoghi da ammirare e da vivere in queste nove isole portoghesi. Tra tutti, quelli che non possono mancare nella nostra vacanza nelle

Azzorre, sono quelli di Sao Miguel, Terceira, Fajal e Pico.

São Miguel , l’isola più grande dell’arcipelago, è soprannominata Isola Verde in quanto è la più ricca di vegetazione tra le 9 isole. È anche l’isola più turistica, dove chi ha poco tempo decide di fermarsi per avere un assaggio di ciò che le Azzorre hanno da offrire. Lungo le sue coste ripide e rocciose si affacciano pittoreschi villaggi e città storiche. Grande è la varietà di paesaggi e luoghi da visitare, come bellissime lagune, grotte vulcaniche, paesaggi vulcanici che lasciano davvero senza parole, colline, pianure e spiagge. La Lagoa das Sete Cidades è classificata come una delle 7 meraviglie del Portogallo. Furnas, una delle cittadine più belle e famose dell’isola, offre

46 24oreNews VIAGGI NEL MONDO
A cura di ELENA FOSSATI

molte cose da vedere nei suoi dintorni. La sua fama è dovuta al potere curativo delle sue acque termali (ben 22 sorgenti a diverse temperature). Una visita Ponta Delgada, la capitale di São Miguel, è d’obbligo. È anche la porta d’accesso all’arcipelago grazie all’aeroporto.

Laghi generati da antichi vulcani e vallate verde intenso ci aspettano nell’isola di Terceira, famosa anche per la riserva naturale Algar di Carvão. Qui i sentieri ti conducono all’interno di scenari emozionanti, grotte e piscine naturali. L’isola ospita la capitale storica delle Azzorre, Angra do Heroísmo, Patrimonio dell’Unesco perché ricca di palazzi rinascimentali dipinti di colori vivaci. Le fortificazioni di San Sebastiano e San João Baptista, da-

tabili al ‘600, sono esempi unici di architettura militare. La pianta della città è stata realizzata in base ai venti. I villaggi dell’isola si trovano lungo la costa meridionale, la più dolce, e sono strettamente legati con il mare, mentre l’entroterra è disabitato e selvaggio.

Rocce scure, promontori e coste da cartolina: tra le isole delle Azzorre più amate, Faial è famosa per il suo meraviglioso vulcano, la Caldeira, circondato da bellissime ortensie blu. Nella parte occidentale si trova il Capelinho, un piccolo vulcano dal paesaggio lunare, mentre la parte orientale offre un paesaggio incantevole caratterizzato da dolci pendii. La rinomata baia di Port Pim, luogo storico delle balene, è l’ideale per fare un bagno e prendere il sole ed eccezionali le

grotte di Costa da Feteira e il belvedere di Monte da Guia. La vivace capitale di Horta è stata per secoli un importante porto per il commercio tra l’Europa e l’America e custodisce un’atmosfera unica. L’isola di Pico, nota per il monte più alto del Portogallo (alto oltre 2.300 metri), il Vulcano Pico, da cui si gode di una vista unica sul gruppo centrale dell’arcipelago: dai sui picchi si avvistano balene e delfini, e si osservano rocce laviche e scenari impareggiabili. L’isola, la seconda per estensione delle Azzorre, è ricca di laghetti e vanta una vegetazione rigogliosa e unica. È coltivata a vite, fichi e frutteti. La città di Lajes, la vecchia Sao Luis fondata nel 1460, si trova all’interno di una bella baia protetta. Su quest’isola si coltivano le viti che vengono sapientemente trasformate in eccellenti vini ma non manca l’occasione di immergersi nella cultura locale attraverso i musei dedicati alla caccia alle balene. Ai balenieri dell’isola di Pico Herman Melville ha dedicato il romanzo Moby Dick. Da non perdere le escursioni di whale watching. Ci sono tradizioni in queste isole portoghesi che danno vita a eventi inediti, come le “Tourada à corda”, speciali corride in cui il toro però non viene mai ucciso. In estate, nelle isole di Pico e Fajal non mancano le feste dedicate al mare in cui assistere a evocative gare e regate di antiche baleniere. Infine, se ami degustare il vino, l’autunno è il periodo migliore per scoprire, e innamorarsi, del gusto tipico dei vitigni delle Azzorre, nati nei terreni di origine vulcanica.

47 24oreNews Azzorre

ECONOMIA&FINANZA

www.martinez-novebaci.it

VIVA LA BREXIT

on il referendum del 23 giugno 2016 il popolo britannico votò con il 52% per uscire dall’Unione Europea, della quale aveva fatto parte per oltre quarant’anni. Tale decisione si materializzava il 31 gennaio del 2020 con la completa attuazione della cd Brexit. La cosa strana è che tale evento sembrava irrealizzabile in quanto i leader dei tre maggiori partiti, i giornali riconosciuti quali i più autorevoli come il Financial Times, il Guardian e il Times, ma anche la Confindustria e le principali banche della City si erano palesemente schierate per la permanenza nella UE. Dopo oltre tre anni dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea possiamo avere una chiara radiografia sul fatto che la scelta dei sudditi di Sua Maestà gli abbia portato delle positività o, al contrario, sia stato un evento negativo. Si deve doverosamente premettere che è già cambiato il sentimento generale anche alla luce di come stanno andando le cose. Infatti secondo un recente sondaggio pubblicato dal Guardian, ben il 58.5% della popolazione voterebbe ora per rimanere nell’Unione Europea. Fare una esatta analisi se il Regno Unito abbia fatto bene o meno ad

abbandonare la UE è ancora prematuro ma allo stato attuale sembrerebbe però che tale evento possa essere stato un vero e proprio harakiri infatti, tra le evidenze oggettive, oltre a un incredibile aumento della burocrazia interna per lo sdoganamento dei prodotti provenienti dal resto d’Europa, a titolo meramente esemplificativo, evidenziamo alcuni tra i problemi più gravi che il Paese si trova a dover affrontare e tra questi c’è sicuramente quello della carenza di personale. La Brexit ha infatti portato a una carenza di 330mila posti, soprattutto nei settori della logistica, dell’accoglienza in generale ma soprattutto anche il sistema sanitario nazionale ha risentito del deficit di personale medico, paramedico e infermieristico. Altro effetto evidente è il crollo degli studenti della UE che si iscrivono alle università britanniche che ad oggi si è già più che dimezzato, con un forte calo degli studenti provenienti da Italia, Germania e Francia con la inevitabile conseguenza che le rette di tutte le Università per i locali hanno avuto un incremento del 40% circa. C’è poi il calo dell’esportazione britannica verso il continente che è oggi stimata in un 16% in meno rispetto a quanto sarebbe stata senza la Brexit. Ed ancora ad aver lasciato il Regno Unito sono anche tra i più ricchi banchieri della City, che ora a Londra preferiscono soprattutto Francoforte, Parigi e Milano e, in tal senso, l’Autorità bancaria europea ha certificato come il numero di banchieri che guadagnano 1 milione di euro o più all’anno sia aumentato di oltre il 40% all’interno dell’Unione. Per quanto riguarda i riscontri che ho nel quotidiano del mio Studio Legale le domande di aprire delle società a Milano che sino a prima dell’uscita dalla UE avevano la sede principale a Londra sono almeno triplicate ed ecco perché egoisticamente non posso che dire: “viva la Brexit”.

48 24oreNews
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BASTA UNA ZAMPA

Per donare un momento di sollievo e distrazione ai bambini in cura ed alle loro famiglie, il 28 marzo - presso l’area dedicata ai bimbi con disabilità della Dental School dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino - si è svolta la prima seduta di Dog Pet Therapy del progetto “Basta Una Zampa”. Si tratta di un progetto nazionale ideato e promosso da For a Smile Onlus e sostenuto da Elanco, azienda leader per la salute e la cura degli amici a quattro zampe. Da fine marzo, e per tutto il 2023, due volte al mese, i cagnolini Lagotto romagnolo e Golden retriever del progetto, accompagnati dai loro coadiutori professionisti certificati I.A.A. (interventi Assistiti con Animali) di Sorrisi a 4 Zampe, incontrano i bambini e le bambine nella sala d’attesa. I piccoli pazienti, affetti da problemi psicofisici e disabilità anche gravi, vengono accompagnati dai cagnolini “alla poltrona” del dentista durante le sedute di odontoiatria. Collaboratori del tutto speciali nelle sedute di Dog Therapy sono i dipendenti di Elanco, che su base volontaria possono prendere parte alle giornate per dare il proprio contributo. Una partecipazione amica quella dei simpatici compagni a quattro zampe, che con la loro presenza ed attraverso attività guidate di gioco e cura aiutano a ridurre notevolmente l’ansia durante l’attesa ai trattamenti odontoiatrici e in post seduta. Il progetto “Basta Una Zampa”, che negli anni ha già raggiunto le principali eccellenze ospedaliere pediatriche di tutta Italia, è oggi

INCONTRI DI DOG PET THERAPY A TORINO

attivo in otto ospedali a sostegno dei bambini ospedalizzati. Una conferma per la Dental School, che in passato ha già ospitato le attività di Dog Pet Therapy di For a Smile Onlus e che oggi torna ad aprire le porte dei suoi splendidi ambienti, dipinti e decorati con entusiasmo dall’artista Carla Gallo (www.carlart.it), in modo giocoso e sensibile, mettendo il bambino e la persona al centro, valore che guida le missioni e proposte di For a Smile Onlus fin dalla sua fondazione.

Il sostegno di Elanco all’iniziativa Basta Una Zampa per la Dog Therapy in ospedale fa parte del progetto Elanco Healthy Purpose, un programma di azioni volte ad accrescere il benessere delle persone e del pianeta, a partire dagli animali. Il progetto, lanciato nel 2019, si basa sulla profonda convinzione che gli animali possano contribuire a risolvere alcune delle principali sfide mondiali, dall’isolamento sociale alla salute mentale, dalla tutela dell’ambiente alla sostenibilità. Elanco, presente in 90 Paesi, fornisce prodotti e servizi per prevenire e curare le malattie negli animali da compagnia e da allevamento, generando valore per proprietari di animali domestici, veterinari ed allevatori.

50 24oreNews AMICI A QUATTRO ZAMPE

PAEONIA OFFICINALIS LA “ROSA SENZA SPINE”

Maggio è il mese dell’anno simbolo della fioritura e della rinascita. Anche se la rosa, considerata il suo fiore simbolo, ne è la protagonista indiscussa, il fiore che riesce a toglierle un po’ di attenzione è la peonia, non a caso in Europa definita “rosa senza spine”. Longevità, bellezza cangiante e profumo voluttuoso sono i tre elementi fondamentali che hanno eletto la peonia “Regina dei fiori dell’Impero Celeste”: fu incoronata “regina” da un’antichissima leggenda che affonda le radici in Cina, e viene tuttora considerata tale. Fiore mediatore di felicità e fortuna, simboleggia anche amore, prosperità, fedeltà e pace nel rapporto di coppia. Secondo il significato tradizionale cinese della complementarità degli opposti, la peonia è di influenza positiva sulla donna e sull’uomo per quanto riguarda il loro vivere insieme in armonia. La troviamo anche al centro di numerosi miti e leggende della mitologia greca. Ad ogni modo, non rappresenta

solamente l’emblema di leggende antiche e da tempo immemorabile è coltivata ai fini sia ornamentali sia officinali.

Proprietà. Grazie alle sue virtù medicamentose, la peonia rientra tra gli innumerevoli protagonisti delle farmacopee tradizionali: le parti utilizzate a scopo medicinale sono la radice e, più raramente, i fiori e i semi. I Greci la utilizzavano come generico antidolorifico ed eccellente rimedio per l’insonnia e l’epilessia. La fitoterapia moderna si limita a sfruttarne le proprietà sedative e analgesiche, come nel trattamento di stati neurastenici, di agitazione e ansia, nelle forme nevralgiche e nell’emicrania.

Sembra anche che la peonia riesca a bloccare l’azione di molecole prodotte dall’organismo che possono scatenare crampi muscolari. Inoltre, le viene attribuita la capacità di prevenire la coagulazione del sangue. Con i fiori di peonia, particolarmente ricchi di antociani, flavonoidi e tannini,

si preparano delle formulazioni per uso topico indicate per il trattamento di fistole, ragadi anali, associate ad emorroidi. L’olio essenziale ricavato da petali e radici è indicato per il trattamento di tossi convulse e spasmi. Anche in cosmetica questa pianta si rivela preziosa: dalla sua radice, infatti, si ricavano fitoestratti di grande efficacia antiossidante, idratante e lenitiva.

Avvertenze. Sembra che la peonia sia in grado di indurre un aborto stimolando le contrazioni uterine e il flusso mestruale; per questo la sua assunzione durante la gravidanza potrebbe essere controindicata. Potrebbe poi essere controindicata anche nel caso in cui si soffra di disturbi emorragici, in quanto sembra in grado di rallentare la coagulazione del sangue. Inoltre, poiché non si hanno informazioni certe sulla sicurezza della sua assunzione durante l’allattamento, è bene consultarsi preventivamente con il proprio medico e con il pediatra.

51 24oreNews ERBARIO MAGICO

I OBESITÀ E DIABETE Lo sport come prevenzione e terapia

l diabete e l’obesità sono due patologie di grande rilevanza sociale e sanitaria che, se non prevenute e curate adeguatamente, portano a complicanze e a costi sociali, clinici e sanitari di grande impatto e che minano la salute dell’individuo. L’esercizio fisico, nonostante sia un fattore determinante per la salute degli individui, è ancora poco praticato. Secondo l’ultimo rilevamento di Eurobarometro, nell’Unione Europea il 45% afferma di non fare mai esercizio fisico o praticare sport e una persona su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. La conseguenza è l’insorgere di milioni di casi di malattie non trasmissibili che peggiorano la salute delle persone e gravano sulle economie dei singoli Paesi. Il rapporto congiunto dell’OMS e dell’OCSE “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa” evidenzia che, con un aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana, si eviterebbero in Europa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050, tra cui 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400mila casi di diversi tumori. In particolare, le più importanti cause di rischio neoplastico hanno l’obesità ai primi posti e la glicemia elevata a digiuno al quinto posto. In Italia il costo dell’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni. Da anni preoccupa anche il dato sull’aumento dell’obesità infantile che, come riportato dall’ultima indagine SIEDP, colpisce il 10% dei bimbi (circa 700mila fra i 5 anni e i 15 anni) e di questi oltre 150mila sono obesi gravi. Sono questi i numeri che hanno portato al protocollo d’intesa per la promozione di stili di vita sani, e campagne di sensibilizzazione e di screening sul diabete e l’obesità nel mondo dello sport, siglato lo scorso 13 aprile a Roma tra CONI, Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete e la Federazione Società Scientifica di Diabetologia (FESDI,

costituita da Società Italiana di Diabetologia, SID, e Associazione Medici Diabetologici, AMD). L’accordo si colloca nel contesto della campagna “Il diabete una malattia molto Comune”, lanciata da FESDI, SID e AMD in occasione dell’ultima Giornata Mondiale del Diabete. Cooperare a progetti specifici per promuovere l’attività sportiva, fisica e motoria come strumento di prevenzione; sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a malattie come diabete e obesità; favorire la pratica sportiva di persone con diabete e con obesità: sono alcuni degli obiettivi previsti. L’adozione di sani comportamenti alimentari e il contrasto della sedentarietà rappresenta un pilastro imprescindibile per la riduzione dell’incidenza delle malattie croniche non trasmissibili. Importante è anche superare le discriminazioni e lo stigma che colpiscono le persone affette da queste patologie nella vita sociale, scolastica, lavorativa e sportiva.

52 24oreNews COME STAI?

VIAGGIARE È LA PASSIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI

ScuolaZoo, brand che dal 2009 organizza viaggi per giovani, ha svolto un sondaggio per indagare attraverso la propria community di studenti le abitudini di viaggio della Gen Z e raccontare il bisogno dei giovani di viaggiare e fare esperienze. Attraverso l’indagine, condotta su un campione di 11mila giovani di età compresa tra i 16 e i 22 anni, è emersa la visione che la Generazione Z ha del viaggio e l’importanza che il viaggio ha per loro e per la propria crescita. Nel sondaggio, infatti, è emerso che il 55% dei ragazzi utilizza il viaggio per imparare di più su di sé e che per farlo preferisce viaggiare nel proprio Paese. Il 60% (6 giovani su 10) crede infatti che valga sempre la pena spendere soldi in viaggi e pertanto sceglierebbe di fare un viaggio piuttosto che acquistare un bene materiale. Un dato importante considerando la situazione economica e l’aumento dei prezzi di questi ultimi anni. Sempre attraverso il sondaggio ScuolaZoo ha constatato che il 29% dei ragazzi della Gen Z - quindi giovani tra i 26 e i 13 anni - ha già organizzato il pros-

simo viaggio in vista dell’estate. Non solo divertimento quindi, il viaggio per i giovani rappresenta un modo per conoscersi meglio e in profondità, fare nuove esperienze e aprirsi a nuove opportunità che si ricorderanno per tutta la vita. Per mostrare che le loro scelte di viaggio in effetti sono molto diverse rispetto a quanto si possa pensare, ScuolaZoo - da sempre punto di riferimento e megafono per la Gen Z - ha scelto la Piazza Duomo di Milano per dire ad alta voce che “la Gen Z vuole e ha bisogno di viaggiare”. «La campagna nasce

principalmente per continuare ad essere portavoce delle nuove generazioni, che vedono in ScuolaZoo un punto di riferimento e un supporto. Per questo motivo è stata scelta proprio Piazza Duomo - una delle piazze più iconiche e più frequentate - come punto strategico dell’attività, per dire ad alta voce che la Gen Z ha desideri e bisogni ben precisi», hs commentato Erica Landonio, Head of Marketing di ScuolaZoo. I risultati del sondaggio sono stati raccontati mediante l’attività digital out of home (OOH), nella prima settimana di aprile in Piazza Duomo, e poi inseriti in una campagna più ampia della durata di un mese.

ScuolaZoo è il media brand di riferimento della Generazione Z e la community di studenti più grande d’Italia, con oltre 5 milioni di follower sui social. ScuolaZoo è una testata giornalistica, un Rappresentante d’Istituto, un diario, un tour operator che porta in vacanza migliaia di studenti ogni anno, e molto altro. ScuolaZoo ha molte forme, ma il suo obiettivo rimane sempre e solo uno: mettere al centro le nuove generazioni!

53 24oreNews COME STAI?

PRIMAVERA SUL LAGO MAGGIORE NEL SEGNO DEGLI SPORT OUTDOOR

Il Lago Maggiore con le sue incantevoli Isole Borromee, le limpide acque del tranquillo Lago di Mergozzo, lo scenario fatato del Lago d’Orta con la suggestiva Isola di San Giulio, l’Ossola, area alpina di vivida bellezza in ogni stagione, attorno alla quale si dispongono sette fresche vallate a formare una foglia d’acero. Questo è il territorio del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, che in questo inizio di primavera si apre alle molteplici attività sportive all’insegna dell’outdoor. Fra le de -

stinazioni turistiche più belle al mondo, in vista dei lunghi fine settimana della bella stagione sono numerose le esperienze e le avventure dedicate a tutti gli appassionati di outdoor, da vivere tra natura, relax, benessere, tradizioni e buon cibo.

Escursioni slow-trek, bike e percorsi adrenalinici

Questo magnifico e variegato angolo del Nord del Piemonte offre sempre più percorsi adatti sia agli sportivi, alla ricerca di emozioni adrenaliniche, sia a coloro che

amano godere di bei paesaggi e di una rigogliosa natura lungo dolci passeggiate, a piedi o in bicicletta, magari con pedalata assistita. Non solo sentieri panoramici e passeggiate nel relax della natura, ma anche la possibilità di escursioni slow-trek e bike, senza dimenticare le attività sull’acqua in canoa o kayak, circondati da incantevoli paesaggi naturali. Fra i percorsi trekking immersi fra storia e natura, adatti anche ai più piccoli e alle loro famiglie, sono consigliate le “Vie storiche di Montagna”, strade di antichi commerci e strade mili-

55 24oreNews SCOPRI L’ITALIA
Archivio Fotografico Distretto Turistico dei Laghi

SCOPRI L’ITALIA

tari dismesse, fra memorie di emigrazione e di scambi transfrontalieri, con tracce di fortificazioni e opere di difesa. Per la primavera l’itinerario denominato “Linea Cadorna”, nello specifico il tratto che da Piancavallo porta al Monte Morissolo, è un’esperienza da non perdere. Si tratta di una dolce passeggiata ad anello fra gallerie e postazioni in grotta ancora oggi da esplorare e vicino alla frontiera svizzera, con panorama mozzafiato sull’Alto Lago Maggiore, alla scoperta dei resti dello storico sistema difensivo, costruito dal Generale Luigi Cadorna durante la Prima Guerra Mondiale.

E per gli appassionati di bici da strada “l’Anello Azzurro del Lago d’Orta” permette di scoprire il paesaggio con un itinerario adatto a tutti, che attraversa il complesso di San Filiberto con la più antica cappella della riviera occidentale sul Lago d’Orta, supera la Chiesa di San Pietro a Carcegna, raggiungendo i muri dipinti della “Via del Cinema”, nella frazione Legro di Orta, che presenta oltre sessanta murales dedicati ai film ambientati sul Lago d’Orta; termina poi alla Torre di Buccione, al confine fra i territori di Orta San Giulio e di Gozzano.

A piedi o in bici, la “Ciclovia del Toce” è un percorso che attraversa

le migliori zone di produzione dei “fiori tipici del Lago Maggiore”. Da Ornavasso alla Riserva Naturale di Fondo Toce è possibile trovare azalee, rododendri e camelie che colorano il panorama di tonalità e sfumature diverse. E per chi cerca le vere tavolozze di colore, la Valle Vigezzo sul tratto Druogno - Re Pineta attraversa un altipiano a 800 metri di quota, che ripercorre ancora oggi leggende di spazzacamini e una tradizione artistica di grandi pennelli, che le conferiscono anche il nome di “Valle dei Pittori”.

Per i più sportivi e amanti dell’active, l’itinerario “Vergante Sass del Pizz” è una passeggiata zaino in spalla nel bosco, che regala l’emozione di raggiungere un suggestivo punto di vista “sospesi” al di sopra del Lago Maggiore. Terra-acqua è il binomio dello slow trek “Via delle Genti” da Cannobio a Cannero, con ritorno in minicrociera in battello.

Il percorso Mergozzo - Montorfano permette, infine, di apprezzare il paesaggio con una passeggiata che dai vicoli medievali di Mergozzo portano al Lago di Mergozzo e, per i più dinamici, si può ancora proseguire lungo un’antica mulattiera, fino alla pregevole chiesa romanica di San Giovanni in Montorfano, gioiello edificato tra l’XI e il XII secolo e dedicato al Battista, con vista sul Lago Maggiore.

Le acque termali

Le acque di questi territori, oltre a offrire spettacoli naturali unicitra le montagne e i laghi della Val d’Ossola - possiedono anche elevate proprietà terapeutiche. Un’importante menzione va all’Acqua Vanzonis, che sgorga nel territorio del Comune di Vanzone con San Carlo ed è la più ricca di minerali al mondo! Oltre alle fonti storiche, la Valle Ossola ospita anche due importanti stabilimenti termali: le Terme di Bognanco e di Premia, con piscine in cui è possibile tuffarsi in estate e in inverno nelle acque naturalmente calde, godendo di tutti i benefici terapeutici dell’acqua termale.

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Ph. Marco Benedetto Cerini

Le soste del gusto

Durante l’ora di pausa si possono degustare prodotti tipici locali in uno dei tanti ristoranti e agriturismi tra monti, laghi e colline o acquistarli direttamente dai produttori che aprono le porte dei propri laboratori. Partiamo dalla gastronomia di montagna dove domina il pane nero, prodotto con segale mescolata ad altre farine e talvolta arricchito da zucchero, noci, fichi e uvetta per una versione dolce (il Crescenzin). Da non perdere, tra i primi gli gnocchetti all’ossolana, a base di patate, farina di castagne e zucca, conditi con crema di burro o formaggio fuso e, a volte, insaporiti con tocchetti di lardo. Nel cam-

po dei salumi, meritano almeno un assaggio i famosi violini di capra, la bresaola della Val d’Ossola e il prosciutto crudo della Valle Vigezzo così come tra i formaggi la Toma del Mottarone, il famoso Bettelmatt e il Formaggio Ossolano DOP. Dall’Ossola passiamo ai Laghi Maggiore e d’Orta. Protagonista è il pesce d’acqua dolce: le trote, cotte al cartoccio e aromatizzate con foglie di salvia e rosmarino, il pesce persico e il lavarello o coregone, solitamente fritti o presentati in carpione, il luccio, il salmerino, il gardon e l’alborella. Non è raro trovare primi piatti a base del tipico riso novarese - la Provincia di Novara è terra di risaie e uno dei mas-

simi produttori risicoli in Italiaaromatizzato ai sapori di lago. Ad accompagnare i principali menù piemontesi ci sono la polenta, da sola, condita con formaggio o unita a carne di maiale e funghi. Per gustare ancora di più le prelibatezze locali ci sono i noti vini dell’Alto Novarese, ma non mancano i vini ossolani “di nicchia”: in alcuni vigneti terrazzati a nord della Piana del Toce vengono infatti prodotti i vini Valli Ossolane DOC dai nomi Prunent, Tarlap e Cà d’Maté. Tra i dolci, è possibile spaziare dalle frolle Margheritine di Stresa, Imperialine e Reginette di Omegna, Fugascina di Mergozzo alle Intresine di Intra e gli Amaretti di Pallanza. La torta del pane e latte è la tipica torta di montagna, molto gustosa, realizzata con latte e pane nero, l’aggiunta di cacao e uvetta, a guarnire pinoli e foglie di rosmarino o alloro, cucinata in forno nel tipico tegame in cotto. Notabile è la produzione di agrumi a Cannero Riviera sul Lago Maggiore: in particolare i limoni, ma anche arance, cedri, pompelmi.

57 24oreNews Lago Maggiore
Ph. Marco Benedetto Cerini Ph. Marco Benedetto Cerini Ph. Susy Mezzanotte

IL LABIRINTO DELLA MASONE DI FRANCO MARIA RICCI

Quella che vi proponiamo in questo numero è una “scoperta” da fare assolutamente. Un viaggio in un piccolo centro italiano dove vivere l’esperienza di una “immersione nella bellezza”: la visita al Labirinto della Masone a Fontanellato, in provincia di Parma, dove in uno spazio di sette ettari si estende il più grande labirinto del mondo, grande passione del famoso editore Franco Maria Ricci, realizzato interamente con piante di bambù. Ricci si era dedicato alla costruzione di questo enorme labirinto dal lontano 2004. Così come lo sognava da bambino, raccontò in una delle poche interviste rilasciate: «Amo i labirinti fin da bambino. Dai tempi in cui mia madre mi portava ai baracconi di paese e io mi perdevo fra specchi e getti d’aria nel castello delle streghe. Ho discusso di labirinti tutta la vita, con Italo Calvino, con Roland Barthes, con Jorge Luis Borges. Lui ne era ossessionato». I due riflettevano sul labirinto che rappresentava la condizione d’angoscia che si prova quando ci si perde, così tipica dell’uomo contemporaneo. Quando Borges fu ospite di Franco Maria Ricci per due mesi, negli anni ‘80, proprio lì a Parma prese corpo l’idea di costruire un labirinto vero e proprio. Nella campagna di Fontanellato, non lontano da Parma e dalla sua dimora, in cui Ricci ha trasferito la propria biblioteca, ha pensato di creare un gigantesco labirinto vegetale: un quadrato di 8 ettari, 300 metri per lato, 3 chilometri di percorso in cui non se ne vede il profilo se non dall’alto. Il labirinto è formato da siepi di oltre sessantamila bambù di venticinque specie diverse. Unitamente al labirinto lo spazio disponibile comprenderà, oltre al museo in cui verrà finalmente esposta, la sua collezione privata di opere d’arte, che conta circa 450 opere datate tra il XV secolo e il 1950. Una biblioteca, con tutti i volumi stampati da Franco Maria Ricci nel corso della sua vita, un’area per esposizioni

temporanee, un ristorante, una libreria e persino una chiesa. L’uscita del labirinto, che si dovrà percorrere tutto prima di uscire, si trova infatti in corrispondenza della cappella a forma di piramide «simbolo della Trinità cattolica ma anche della massoneria, dei rivoluzionari, del laicismo e in generale del “mistero”». Il labirinto non sarà solo un museo, ma un parco culturale: «Penso che l’idea del grande museo pubblico sia in crisi - disse Franco Maria Ricci - il visitatore oggi entra nei castelli, ammira le mostre tematiche, è attratto dalle collezioni private rese attraenti da una bella confezione. Ecco, il mio parco culturale permetterà ai visitatori di trascorrere una domenica diversa, di godere delle opere d’arte ma anche di divertirsi. Ci saranno panchine, prati, gelatai, suonatori di fisarmonica, e poi il grande labirinto. Penso che in un’ora e mezza si riuscirà a trovare la strada, ma qualcuno potrebbe perdersi davvero… ovviamente scherzo!» Il sogno di Franco Maria Ricci è oggi una meravigliosa realtà che ci aspetta per apprezzare questo intreccio di arte, natura, cibo, divertimento. Il museo fa parte dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli. Il nostro consiglio prima di partire per questo viaggio nella bellezza è quello di informarvi sulla straordinaria figura di Franco Maria Ricci, editore che nel lontano 1982 sorprese il mondo editoriale con la pubblicazione della sua FMR rivista nata con lo scopo di dare all’Italia il primato della più bella rivista d’arte che si potesse immaginare. Quando nacque, fu accolta con stupore: raccontava le bellezze create dagli uomini in modo nuovo e spettacolare, reso possibile da una veste editoriale che non si era mai vista. Diventò in poco tempo la rivista d’arte più diffusa del mondo. Con la sua rivista FMR è riuscito a creare un oggetto senza tempo. Al suo interno, infatti, il presente è relegato alle pubblicità iniziali e alle mostre. Il resto… è eterno!

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A cura di CARLO KAUFFMANN

A sinistra: Franco Maria Ricci e alcune suggestive immagini del Labirinto della Masone

Labirinto della Masone

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VIZI D’ARTE Ugo Nespolo

Trecentodieci pagine di gagliarda analisi, in cui l’artista piemontese - riprendendo quanto già scritto nel precedente libro “Per non morire d’arte” - racconta il gran circo del mondo dell’arte con il piglio libero dai dogmi imposti dalle quotazioni delle aste. Vizi d’arte, a cura di Sandro Parmiggiani e con la prefazione di Alberto Manguel, edito da Skira, è un viaggio nel cuore di un mondo spesso chiuso e ricco di stanze segrete, quello degli artisti e delle varie figure che accanto a loro si muovono: critici, collezionisti, mercanti. Mai servile nei confronti dei potenti (siano essi galleristi o artisti di fama), Nespolo raccoglie qui una corposa serie di suoi scritti usciti sulle pagine culturali de ‘Il Foglio’, prevalentemente dal 2017 in avanti, e qui confezionati in modo mirabile. Sono scritti pervasi da una malinconia stemperata da ironia e disincanto, corrispettivo perfetto delle colorate e irriverenti creazioni dell’ex enfant terrible dell’arte italiana. Occorreva la mano creativa di Ugo Nespolo, 81 anni e quasi 800 mostre al suo attivo in mezzo mondo, per connettere nomi e luoghi, per denunciare ciò che altri nemmeno notano, seguaci delle mode del momento. Tra i temi toccati quello degli “artisti dimenticati”: autori di pregio e di qualità, snobbati dal mercato e dai media. E cita il caso della pittura ottocentesca: «ma perché nessuno ama, cerca e colleziona più la pittura italiana dell’Ottocento?». Nespolo ci ricorda come tutto il comparto abbia la memoria corta, di come il Novecento italiano (con le eccezioni del Futurismo e di Lucio Fontana) meriterebbe maggiore attenzione, esamina poi i meccanismi per cui si celebrano nomi di dubbio valore con il solo obiettivo di alzare il volume degli scambi sul mercato, sottolineando invece la necessità di diffondere il più possibile l’arte, anzi le arti (incluse quelle applicate, di cui Nespolo è campione) a tutti i livelli della società, a cominciare dalla scuola.

Pittore, scultore, artefice di scenografie teatrali e di celebrati film sperimentali, Ugo Nespolo è un artista poliedrico, versatile nella declinazione della sua creatività tanto quanto negli incontri che ne scandiscono l’esistenza (da Michelangelo Pistoletto a Enrico Baj, suo grande amico, da Mario Merz a Yoko Ono e Andy Warhol). Negli anni Sessanta lavora con la Galleria Schwarz e la sua prima mostra milanese, presentata da Pierre Restany, in un certo senso precorre il clima e le innovazioni del gruppo che Germano Celant chiamerà “Arte Povera”. Nel 1967 è pioniere del Cinema Sperimentale Italiano, sulla scia del New American Cinema. I suoi film sono proiettati e discussi in importanti musei e istituzioni, tra cui il Centre Pompidou a Parigi, la Tate Modern a Londra, la Biennale di Venezia. Sicuro che la figura dell’artista non possa non essere quella di un intellettuale, studia e scrive con assiduità sugli sviluppi dell’estetica e del sistema dell’arte. Ha esposto con grande intensità in gallerie e musei in Italia e nel mondo.

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A cura di Aldo Martini

POESIE DA SPIAGGIA

Immaginate di avere fra le mani un’antologia poetica mai pubblicata prima, miracolosa, contenente alcune delle più belle poesie di tutti i tempi. Ebbene, questa raccolta è diventata realtà grazie al lavoro dell’editore poeta Nicola Crocetti e del cantautore Lorenzo Jovanotti che hanno dato vita a questo volume tutto da leggere e - perché no - da cantare, magari seduti in spiaggia in riva al mare.

Nicola Crocetti - Lorenzo Jovanotti (Crocetti Editore)

IL DESTINO DELL’ORTICA

MISSIONE LONGEVITÀ

Con questo libro il Dr. Ongaro, primo italiano a essersi certificato in medicina antiaging e medicina funziona le negli USA, per anni me dico degli astronauti del l’Agenzia Spaziale Euro pea, vuole fornire una vi sione completa e scientifica di cosa si può fare per coltivare e ottimizzare una sana longevità.

Filippo Ongaro (Sperling & Kupfer)

Questa è la storia di cinque donne tenaci: personaggi originali e imprevedibili che, alla ricerca del loro posto tra le caotiche trame del mondo, si specchiano l’una nella storia e nei tormenti dell’altra. Una storia che ha inizio nel 1925 nel cuore del Coppedè, il quartiere più eccentrico di Roma.

Flavia Cercato (Rizzoli)

RIVINCITE

“Nel gennaio del 1945, un complotto di diversi generali tedeschi per radere i baffi a Hitler nel sonno fallì quando von Stauffenberg, nell’oscurità della camera da letto del Fuhrer, rase un sopracciglio al posto dei baffi...”: torna in libreria una delle più geniali raccolte umoristiche di Woody Allen.

Woody Allen (La nave di Teseo)

VECCHIACCIA

«Non saprei dire esattamente quando ho cominciato a detestare i vecchi. Ricordo solo quando ne sono diventata consapevole». Inizia così un libro la cui lettura assomiglia a un viaggio incerto, pericoloso ma sempre consapevole sulle montagne russe, della vita, dei propri pensieri, delle paure.

Fuani Marino (Einaudi)

QUEL TIPO DI RAGAZZA

Scritto durante i primi anni di matrimonio con Kingsley Amis, Quel tipo di ragazza è l’analisi precisa di un’unione indistruttibile solo in apparenza, ma anche un’esplorazione magistrale dei tenui legami che costituiscono il tessuto delle nostre vite: una storia toccante sull’amore, la solitudine e il desiderio.

Elizabeth Jane Howard (Fazi Editore)

61 24oreNews LIBRI

MIA

Ivano De Matteo porta sullo schermo e racconta senza buonismi una storia triste e dolorosamente attuale. La vita della quindicenne Mia (una bravissima Greta Gasbarri), così come quella dei suoi genitori, viene sconvolta quando la ragazza si innamora e intraprende una relazione con un ragazzo incapace di amare, un bastardo posseduto dal male (Riccardo Mandolini, dallo sguardo satanico), che in breve tempo si rivela essere un soggetto narcisista e manipolatore che non fa altro che allontanare violentemente Mia dalla sua famiglia e dai suoi amici, spegnendo la luce che fino a poco prima brillava negli occhi dell’adolescente. Il padre di Mia, Sergio (un eccezionale Edoardo Leo), vorrebbe fare qualcosa, cerca di allontanarla dal ragazzo, ma senza successo. La madre minimizza, è speranzosa, più leggera. Mia, intanto, ogni giorno va spegnendosi. Si scusa per tutto, si allontana da tutti, smette di sorridere, di truccarsi… Non c’è solo il tema di chi usa costantemente violenza psicologica, c’è soprattutto quello del revenge porn, sviluppato secondo modalità che non intendiamo svelarvi. Mia è una storia che fa male e quando finisce lascia delle ferite.

Ecco per voi due titoli che ho visto recentemente, film diametralmente opposti: un film italiano di grande impatto emotivo che ti rimane addosso, e un film americano, una storia di vincenti, molto bello ma che ti scivola via.

A cura di Valerio Consonni

AIR - LA STORIA DEL GRANDE SALTO

Dal premiato regista Ben Affleck e con Matt Damon protagonista nel ruolo dell’anticonformista manager della Nike, Sonny Vaccaro, il film racconta uno degli eventi che ha cambiato per sempre il settore delle calzature sportive: l’incredibile e rivoluzionaria partnership tra un giovane Michael Jordan e la nascente divisione dedicata al basket della Nike, capace di rivoluzionare il mondo dello sport, quanto la cultura contemporanea, con il lancio del marchio ‘Air Jordan’. L’emozionante storia racconta l’impresa di una squadra non convenzionale che, con in gioco il proprio futuro, compie una scommessa decisiva, quella di realizzare la visione senza compromessi di una madre che conosce il valore dell’immenso talento del figlio, Michael Jordan, il ‘fenomeno’ mondiale del basket. Air ammalia per energia, per la capacità incredibile con cui riesce a rapirti, a dare a ogni personaggio il giusto spazio, la giusta importanza. Il tutto mentre Ben Affleck con ironia decostruisce il mito del guru, ma ci ricorda pure cosa necessita per essere veri imprenditori: saper scegliere le persone con cui lavorare, ascoltarle, trattarle come meritano. Una lezione che il XXI secolo dei falsi re del turbocapitalismo, sovrani assoluti ingannevoli e narcisi, ha completamente perso.

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CINEMA
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