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Prevenzione e promozione della salute attente al sesso ed al genere

Appare evidente l’importanza di implementare questo approccio anche nel governo degli indicatori di processo ed esito sviluppati per altre condizioni cliniche, non solo a livello regionale, ma anche a livello nazionale, come gli indicatori utilizzati per la valutazione dell’assistenza sanitaria del Programma Nazionale Esiti (PNE). Nell’ultima edizione del PNE, in particolare, si è scelto di approntare un’analisi in grado di produrre risultati stratificati per sesso, individuando alcuni indicatori sulla base delle evidenze scientifiche in tema di disuguaglianze di sesso e/o dei risultati di pregresse sperimentazioni (regionali e nazionali) riguardo l’associazione con specifici processi assistenziali o esiti di salute (https:// pne.agenas.it/main/doc/Report_PNE_2021.pdf).

Prevenzione e promozione della salute attente al sesso ed al genere

Il Piano nazionale della prevenzione (PNP) 2020-2025, approvato in piena pandemia con Intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020, richiama la necessità di declinare gli interventi di promozione della salute e prevenzione, ponendo attenzione agli aspetti legati al sesso ed al genere.9 Da oltre 15 anni, il PNP è il principale documento di programmazione a livello nazionale nell’ambito della prevenzione e della sanità pubblica. Esso indica la strategia ed i macro-obiettivi di salute prioritari, che sono poi declinati a livello regionale con i Piani regionali di prevenzione (PRP). Il PNP e i PRP svolgono quindi “un ruolo di governance e orientamento, favorendo il collegamento e l’integrazione tra le azioni previste da leggi, regolamenti, piani di settore”.

Il PNP 2020-2025 sottolinea la necessità di un approccio più incisivo per il contrasto delle disuguaglianze di salute, incluse le disuguaglianze legate al sesso ed al genere, con l’invito

ad “avvalersi dei dati scientifici, dei metodi e degli strumenti disponibili e validati, per garantire l’equità nell’azione”. A tal fine, il “profilo di salute ed equità” della comunità rappresenta il “punto di partenza per la condivisione con la comunità e l’identificazione di obiettivi, priorità e azioni sui quali attivare le risorse della prevenzione e al tempo stesso misurare i cambiamenti del contesto e dello stato di salute, confrontare l’offerta dei servizi con i bisogni della popolazione, monitorando e valutando lo stato di avanzamento nonché l’efficacia delle azioni messe in campo”. In linea con la definizione fornita dai LEA del livello “Prevenzione collettiva e sanità pubblica”, il profilo di salute della comunità costituisce lo strumento strategico per una pianificazione regionale/locale degli interventi, coerente ai dati di contesto di natura epidemiologica, demografica, socio-economica, comportamentale e organizzativa, e permette di orientare la programmazione all’equità anche rispetto al sesso ed al genere. Il PNP 2020-2025 identifica, infatti, l’approccio di genere come una componente strategica per la sanità pubblica, riconoscendo l’importanza delle differenze biologiche e socio-culturali legate al sesso ed al genere, con la finalità di migliorare l’appropriatezza clinica degli interventi di prevenzione e promuovere eguaglianza ed equità nella salute.

Da quest’anno la sfida è passata alle Regioni e Aziende Sanitarie Locali: nel 2021 tutte le Regioni hanno definito i “profili salute ed equità regionali”, inclusivi degli aspetti di sesso e genere, elaborando i dati sullo stato di salute della popolazione regionale. Inoltre, a seguito della valutazione ex-ante da parte del Ministero della Salute, ciascuna Regione ha approvato il PRP 2021-2025, che costituisce il principale strumento di programmazione per l’implementazione di interventi di prevenzione gender-oriented. L’auspicio è che nei prossimi anni, superata l’emergenza sanitaria, possa riprendere con più vigore il processo virtuoso di confronto tra Regioni e di accompagnamento da parte del Ministero della Salute e dell’Istituto

Superiore di Sanità. Si tratta di un processo che, in passato, ha permesso di rafforzare gli aspetti relativi al monitoraggio e alla valutazione degli interventi dei PRP, consentendo di individuare per la prima volta, nel PNP 2020-2025, linee di azione (i cosiddetti Programmi “predefiniti”) vincolanti per tutte le Regioni in quanto basate su evidenze di efficacia, buone pratiche consolidate e documentate, strategie raccomandate, nazionali e internazionali. Allo stesso modo il confronto tra Regioni (nonché il monitoraggio e la valutazione degli interventi) è un aspetto essenziale per l’individuazione e la diffusione, in un futuro speriamo prossimo, di buone pratiche regionali orientate a tenere conto degli aspetti legati al sesso ed al genere.

Bibliografia

1. Griglié E, Romeo G. Per soli uomini. Torino: Codice Edizioni, 2021. 2. Ferroni E, Mangia C. Epidemiologia di genere (Rubrica di E&P): https:// epiprev.it/rubricaepi/epidemiologia-di-genere 3. Heidari S, Babor TF, De Castro P, Tort S, Curno M. Sex and gender equity research: rationale for the SAGER reporting guideline and recommended use. Res Integr Peer Rev 2016; 1:2. 4. International Committee of Medical Journal Editors. Recommendations for the conduct, reporting, editing, and publication of scholarly work in medical journals, updated 2022: https://www.icmje.org/recommendations/ 5. Heidari S, Palmer-Ross A, Goodman T. A systematic review of the sex and gender reporting in COVID-19 clinical trials. Vaccines (Basel) 2021; 9(11):1322. 6. Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio. Salute e genere nella Regione Lazio. I dati epidemiologici. Roma:

Il Pensiero Scientifico Editore, 2022. 7. Healy B. The Yentl syndrome. N Engl J Med 1991; 325(4):274-6. 8. Ministero della Salute. Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere. 2019: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2860_allegato.pdf 9. Ministero della Salute. Piano nazionale della prevenzione 2020-2025. 2020: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5029_0_file.pdf