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Alla riconquista di un lavoro degno

Salari equi, formazione, valorizzazione dei talenti. Ma soprattutto la persona sempre al centro dell’attenzione

di Maurizio Vitali

Se la parola amicizia è la nota dominante di questo Meeting, il tema del lavoro segue a ruota. Anzi, in stretta connessione. Amicizia è anche amicizia sociale. Quella di cui parla sovente papa Francesco nel suo magistero e particolarmente nella sua enciclica Fratelli tutti. Amicizia operativa, è stata definita ieri nell’incontro con il presidente dei vescovi italiani, il cardinale Matteo Zuppi (sì, proprio l’inviato del Papa per la pace in Ucraina), in dialogo con protagonisti di esperienze di educazione, formazione e lavoro.

Siamo in un mondo sempre più segnato da solitudini, frammentazione, esasperate competizioni che producono diseguaglianze e conflitti. Il lavoro è segnato, ferito, da queste dinamiche. Il lavoro umano per essere degno ha bisogno di un contesto solidale. La costruzione di amicizia sociale è anche un fattore decisivo per una riappropriazione umana del lavoro. Perché il lavoro non è un processo meccanico, ma un’esperienza della persona alle prese con la realizzazione di sé, della propria famiglia, della società. Il lavoro chiede che la persona ne conosca e viva il senso. Questione capitale. Affrontata già subito, ieri, nell’incontro non a caso intitolato “Il lavoro: una vocazione?” con esponenti del mondo imprenditoriale e il sottosegretario all’Economia, Lucia Albano (ore 17, Sala B2).

Non Solo I Soldi

Interessante prendere nota del fatto che una ricerca recente commissionata dai sindacati confederali dell’area di Bergamo ha mostrato che in testa alle attese dei giovani non c’è il livello della remunerazione , ma il valore e il senso del lavoro che si sarebbe chiamati a svolgere. Tranquilli, nelle attese c’è anche la giusta mercede, come si diceva una volta: ma non in zona Champions: un po’ dopo. Da oggi a venerdì si snoda nel corposo programma del Meeting una sorta di percorso appunto dedicato al tema del lavoro. Vediamo qui di ricostruirlo a beneficio di chi volesse non limitarsi a cogliere fior da fiore, ma volesse approfondire. Inutile – o forse no – sottolineare che il tema del lavoro è di stringente attualità, ma non solamente perché la politica si esercita pro o contro il salario minimo o il lavoro povero, ma perché siamo nel bel mezzo di processi di grandi cambiamenti che mettono o stanno per mettere in discussione tutto.

Il Talk Della Fondazione Per La Sussidiariet

Cambiamenti, giovani, donne Tre puntate per capire

Condotto da due giornalisti televisivi di spessore come Enrico Castelli e Irene Elisei, torna il “talk” realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà. Formula che ha già incontrato un alto livello di gradimento sia per la vivacità con cui i contenuti sono presentati, sia per i servizi e le interviste filmate a protagonisti reali delle situazioni e dei temi cui gli ospiti sono chiamati a intervenire. Il tema è “Generazione lavoro”, articolato in tre puntate: “Capire i cambiamenti”, “Giovani. E se domani...”, “Ma le donne no”.

La prima puntata è di inquadramento generale. Cifre e statistiche di grande affidabilità e pertinenza su occupazione e mercato del lavoro saranno esposte da Mario Mezzanzanica. Poi a fare le loro valutazioni personaggi di primo piano nel nostro Paese, dal ministro del lavoro Marina Calderone, al vice direttore della Banca d’Italia al general manager di Generali.

Le note particolarmente dolenti riguardano il lavoro dei giovani e delle donne (soprattutto nel Mezzogiorno), cui sono dedicate la seconda e la terza puntata (mercoledì 23 e giovedì 24, ore 17, sala A2)

Non buttare via i talenti è certo una priorità. Talent Garden e Talents Venture sono due originalissime iniziative tutte da conoscere. I protagonisti dialogheranno con l’amministratore delegato di Bayer, Monica Poggio. Di per sé esperienze di studio e lavoro all’estero non sono necessariamente “fughe di cervelli” ma possono creare valore aggiunto, se si concepisce e si realizzano condizioni per una “circolazione” dei cervelli.

L’occupazione femminile non chiede slogan. Ma ascolto dei problemi reali e dei desideri vissuti. Il talk dà voce a molte donne di diverse professioni e situazioni, alla prese con i problemi di conciliazione del lavoro con la vita.

Questa filiera di incontri è soprattutto realizzata al Meeting in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà di Giorgio Vittadini e anche in parte con la Compagnia delle Opere. Incontri “tradizionali” ma anche una serie di tre “talk” intitolata “Generazione lavoro” (vedi il box in questa stessa pagina).

DUE GROSSI BUCHI NERI

Da non trascurare anche due mostre che hanno al centro il tema del lavoro (di cui parliamo nelle due pagine successive a questa).

Oggi alle 17 (sala A2) il primo talk: “Capire i cambiamenti”. Uno sguardo generale sulla situazione italiana, a partire da dati generali sull’andamento dell’occupazione che non sono, tutto considerato, male. Con due grossi buchi neri, però, che riguardano le donne e i giovani. Cui non a caso sono dedicate le due puntate successive del talk (ne parliamo nel box) Il senso del lavoro nella storia viene poi illustrato alle 18 (sala C3) nell’incontro “Lavoro e compimento di sé da san Benedetto ad oggi”, connesso alla mostra. Uno dei grandi problemi, che riguarda specialmente i giovani, è il disallineamento tra istruzione e lavoro. Tema che deve richiamare l’attenzione dei politici fuori possibilmente da polemiche precostituite.

Ci prova, manco a dirlo, l’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, mettendo in dialogo esponenti della maggioranza e dell’opposizione (“Formarsi per crescere”, martedì 22, ore 13, sala A2). Su tema affine l’incontro (stesso giorno, ore 17, sala B2) “Dalla formazione universitaria all’inserimento in azienda”, in cui si presenta una ricerca realizzata da Randstat e Fondazione per la Sussidiarietà.

E LA COSTITUZIONE...

Parlavamo all’inizio di lavoro e amicizia sociale. Ma il lavoro è posto, dalla nostra Costituzione, al centro della democrazia. Relatrice di assoluta eccezione, la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra (mercoledì 23, ore 13, Sala Neri). L’incontro è realizzato in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà e lo introduce Giorgio Vittadini. Chiude il cerchio venerdì pomeriggio alle 15 (Sala Neri) l’incontro “Il buon lavoro è un’amicizia che costruisce”. Anche in questo caso, testimonianze di come il lavoro è occasione di promozione e di crescita anche per le persone con maggiori disagi. Amicizia sociale. Non assistenzialismo.

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