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Riconnessioni: “scatti” di tenacia

Novecento tecnici in prima linea, persone e luoghi. «Un ardore che nemmeno l’acqua ha potuto spegnere»

Il lavoro senza sosta degli oltre 900 tecnici TIM che hanno riconnesso nel più breve tempo possibile le persone e i territori dell’Emilia-Romagna sconvolta dall’alluvione. Ma anche il dramma della vita reale immersa in acqua e fango a cui rimediare velocemente per riconnettersi al flusso della vita normale e ripartire, giorno dopo giorno, dopo un evento naturale avverso, improvviso e imprevedibile.

Sono questi i temi chiave di “Riconnessioni”, la mostra fotografica di Rosa Mariniello che TIM presenta negli spazi della Fiera. Si tratta di oltre cento foto di persone e luoghi pensate per non dimenticare il dramma ed esprimere la massima solidarietà alla popolazione colpita.

Storie di coraggio e di tenacia nella frenesia di mezzi e persone munite di secchi e vanghe, sporchi di fango da testa a piedi per ripristinare i collegamenti internet e telefonici, ancora più fondamentali quando si tratta di mantenere il contatto con i propri cari in situazioni limite di isolamento.

Con oltre 500 automezzi, settanta furgoni attrezzati e venti mezzi dotati di stazioni radio e centrali mobili con generatori elettrici di emergenza, TIM ha portato soccorso nelle zone colpite dall’alluvione. Laddove le frane hanno danneggiato i cavi in fibra ottica, impedendo l’accesso agli automezzi di soccorso, è stato necessario raggiungere le zone di intervento in elicottero.

«Riconnessioni prima di tutto è il racconto delle connessioni umane che hanno aiutato le persone a resistere e a reagire, ma è anche il viaggio attraverso tutto ciò che è stato distrutto e che ha bisogno essere ripristinato in fretta. Perché la nostra vita ha bisogno di collegamenti per molti motivi. Per essere vicini anche a chi è lontano, per portare aiuti dove necessario, per rendere la nostra quotidia- nità più facile», sottolinea Maria Enrica Danese, responsabile Institutional communication, sustainability & sponsorship del Gruppo TIM.

«Appena arrivata in Romagna - spiega Rosa Mariniello, architetto e fotografo che ha realizzato gli scatti portati in mostra al Meeting dell’Amicizia fra i popoli 2023 - subito dopo la prima ondata di maltempo, sono stata travolta dalla frenesia della macchina dei soccorsi, dei mezzi, delle immagini che con la mente rimandavano al dopo guerra, dagli odori densi e penetranti delle città e dei campi invasi dall’acqua e dal fango, dalle montagne di oggetti accatastati come rifiuti. Tutto questo si è cristallizzato in immagini di un ardore che neanche l’acqua ha potuto spegnere» .

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