Manuale didattico Raccontiamo la salute con 4a

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MANUALE DIDATTICO PER GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE PRIMARIE

Ambiente Agricoltura Alimentazione Attivita' motoria Capofila del progetto: ULSS 12 Veneziana


Autori: Martina Di Pieri, Federica Michieletto, Gisella Pitter, Francesca Russo, Marina Vazzoler, Chiara Ziprani, Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria – Regione del Veneto Elena Schiavon, Direzione Turismo – Regione del Veneto Veronica Bertoldo, Direzione Agroalimentare – Regione del Veneto Sergio Manfio, Gruppo Alcuni Ivana Albertin, Oriana De Bortoli, Maria Elena Liberni, Insegnanti di Scuola Primaria Si ringraziano per la collaborazione e i contributi le insegnanti: Ivana Bonivento, Eugenia Bovo, Barbara Brion, Maria Luisa Cola, Cristina De Negri, Chiara D’Incà, Serena Fardin, Elena Ferrari, Elisabetta Ferro, Claudia Gaudenzi, Patrizia Inio, Paola Marangon, Stefania Nascinguerra, Michela Orlando, Luana Reggiani, Rita Rossi, Barbara Saviolo, Michela Scotti, Grazia Simone, Emilia Sirico, Caterina Tabuso, Ida Triadantasio, Francesca Zanatta. Si ringraziano per la collaborazione nella revisione della scheda Alimentazione la Dr.ssa Giuseppina Girlando e la Dr.ssa Simona Dalla Pria del Dipartimento di Prevenzione dell’Az.ULSS 9 Treviso. A cura di Giovanna Masobello, Gruppo Alcuni

A cura di: Regione del Veneto Area Sanità e Sociale Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Dorsoduro, n. 3494/A Tel. 041 2791352-1353 E-mail: prevenzionealimentareveterinaria@regione.veneto.it Novembre 2016


INDICE INDICE

1) Raccontiamo Salute con le A… 1) Raccontiamo la Salutelacon le A…

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2) Progettare di Apprendimento temi di “Raccontiamo Salute 2) Progettare un’Unitàun’Unità di Apprendimento sui temisui di “Raccontiamo la Salutelacon 4 A”:con 4 A”: operative proposteproposte operative pag. 11 pag. 11 - Progettare di Apprendimento - Progettare un’Unitàun’Unità di Apprendimento pag. 12 pag. 12 Format per di Apprendimento - Format- per Unità diUnità Apprendimento pag. 19 pag. 21 - Esempio 1 –De Oriana De Bortoli: di qualità - Esempio 1 – Oriana Bortoli: Gocce diGocce qualità pag. 22 pag. 24 - Esempio – Ivana Albertin Maria Elena Liberni: Dalla alla tavola… con salute! - Esempio 2 – Ivana2 Albertin e Maria eElena Liberni: Dalla terra allaterra tavola… con salute! pag. 27 pag. 29 - Esempio 3 – Claudia Gaudenzi: Exponiamoci al territorio: fiume Piave - Esempio 3 – Claudia Gaudenzi: Exponiamoci al territorio: il fiume ilPiave pag. 33 pag. 35 3) tematiche Schede tematiche 3) Schede - Ambiente - Ambiente - Agricoltura - Agricoltura - Il progetto regionale didattiche” - Il progetto regionale “Fattorie“Fattorie didattiche” Il programma europeo “Frutta e verdura nelle scuole” - Il programma europeo “Frutta e verdura nelle scuole” - Alimentazione - Alimentazione Attività Motoria - Attività- Motoria

pag. 36 pag. 38 pag. 41 pag. 43 pag. 47 pag. 49 pag. 48 pag. 50 pag. 49 pag. 51 pag. 54 pag. 56

4) siEppur si muove. tecnico-operativa sul processo di produzione 4) Eppur muove. Sezione Sezione tecnico-operativa sul processo di produzione di un cartone di un cartone animatoanimato

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5) Laedizione prima edizione di “Raccontiamo la –Salute” – esperienze delle insegnanti 5) La prima di “Raccontiamo la Salute” esperienze delle insegnanti chepartecipato hanno partecipato a “Raccontiamo Salute che hanno a “Raccontiamo la Salutelacon 3 A”con 3 A”

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Iniziamo dai bambini e impariamo da loro. In questa logica di investimento e di speranza la prevenzione sanitaria del Veneto sta, da anni, operando per dare valore e ruolo ad una nuova generazione di cittadini capaci di vivere in salute e benessere nel rispetto di se stessi, dei corretti stili di vita e in armonia con il proprio territorio. L’impegno regionale, realizzato attraverso i Piani Regionali Prevenzione, si inserisce all’interno del Programma nazionale Guadagnare Salute (DPCM 4 maggio 2007) che ha saputo introdurre il primo grande cambiamento nelle strategie di prevenzione sanitaria attraverso la proposta di azioni ampie e intersettoriali di intervento volte a promuovere la salute come bene collettivo. L’iniziativa “Raccontiamo la Salute con 3A” presentata in questa pubblicazione ha dato l’avvio nel Veneto a un’esperienza innovativa di collaborazione tra sanità e scuola. I bambini hanno potuto rielaborare creativamente i temi della biodiversità ambientale, del consumo consapevole di prodotti alimentari locali e stagionali e, in generale, di uno stile di vita corretto e consapevole che contribuisca, almeno per le prossime generazioni, a riconquistare una relazione armoniosa dell’uomo con il suo ambiente; il tutto attraverso la proposta di uno strumento di comunicazione mediatico di impatto rilevante, quale quello rappresentato dai cartoni animati dei Cuccioli in onda sulle reti televisive pubbliche e diffusi, per la qualità, nel mondo. Il Progetto ha dato l’opportunità ai bambini e alle loro famiglie e insegnanti di realizzare cartoni animati che diventeranno stimolo di riflessione, occasione di crescita e spunto per veicolare al meglio e diffondere su larga scala i messaggi di una vita sana e consapevole, attraverso la messa in onda degli stessi, così da attivare un circolo virtuoso di diffusione di valori che andrà ben oltre i confini regionali del nostro territorio. Nel garantire l’impegno della Sanità del Veneto a dare continuità all’esperienza, voglio ringraziare tutti gli operatori che ai vari livelli istituzionali e non - Sanità, Turismo, Agricoltura, Azienda Ulss 12 Veneziana e Gruppo Alcuni - hanno lavorato e lavoreranno per dare respiro a questo progetto, ma, nel rispetto del lavoro presentato in questo volume, ringrazio principalmente i bambini stessi che hanno saputo emozionare e commuovere grazie alla loro naturale sintonia con il mondo che li circonda. Luca Coletto Assessore alla sanità e alla programmazione socio-sanitaria Regione del Veneto

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Siamo lieti di aver collaborato, nell’ambito del programma “Guadagnare Salute”, alla realizzazione del Concorso “Raccontiamo la Salute con 3 A”, offrendo a molte classi che hanno aderito all’iniziativa il viaggio in pullman verso una delle 252 fattorie didattiche attive oggi in Veneto. Ambiente, agricoltura, alimentazione: le 3 A – su cui i bambini, guidati dai loro insegnanti, sono stati invitati a riflettere in modo creativo e giocoso – sintetizzano i molteplici percorsi e attività che le fattorie didattiche propongono al mondo della scuola, intrecciandoli profondamente con i sapori della nostra terra. I lavori che sono pervenuti da tutto il Veneto testimoniano la passione dei docenti nello svolgere il proprio lavoro e sono il segno dell’importanza di fare educazione alimentare in una scuola aperta al territorio: dai racconti dei bambini, con la spontaneità e la freschezza che li contraddistinguono, emerge il valore del cibo come salute, piacere, espressione del lavoro degli uomini e del loro rapporto con la terra e la natura. Ringrazio le scuole che hanno partecipato al Concorso e mi auguro che possano trovare nelle nostre fattorie didattiche un luogo di apprendimento accogliente dove i ragazzi di oggi possano acquisire le conoscenze e le abilità necessarie per diventare cittadini consapevoli di domani. Federico Caner Assessore al Turismo Regione del Veneto

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Fin da subito abbiamo accolto con entusiasmo l’invito a collaborare per realizzare il Concorso relativo al Progetto “Raccontiamo la Salute con 3 A”. Spiegare ai bambini il valore profondo delle 3 A “Ambiente, Agricoltura e Alimentazione” è stato fondamentale per far comprendere loro l’importanza di vivere in un Mondo migliore rispetto a quello attuale, infatti i racconti realizzati sotto forma di disegno sono la testimonianza pura e naturale, tipica dell’infanzia, dei propri sentimenti e delle proprie emozioni. Una sana alimentazione, avendo cura di nutrirsi di frutta e verdura di stagione, non può quindi prescindere da un’agricoltura da cui poter ricavare prodotti locali tipici e di qualità, che con costanza rispetti l’ambiente per custodire una risorsa che è vita: la biodiversità dell’acqua, del suolo e dell’aria. Esprimo quindi il mio più sentito apprezzamento per la partecipazione a questo bellissimo Concorso che è stato il simbolo della creatività, nella convinzione che solo con il coinvolgimento attivo fin dalla giovane età si potrà rendere responsabili i bambini che rappresentano la ricchezza del domani. Questo risultato lo stiamo già ottenendo grazie al Programma frutta e verdura nelle scuole avviato nel 2009 con il quale da un lato è stato possibile integrare il consumo di prodotti ortofrutticoli svolgendo attività ludico-didattiche attraverso l’aiuto degli insegnanti e dall’altro valorizzare il ruolo della famiglia che diventa determinante nell’educazione alimentare. Il Progetto ha inoltre saputo cogliere altre finalità quali l’opportunità di condividere e fare esperienze insieme, lo stimolo ad adottare comportamenti tesi a ridurre il più possibile ogni forma di spreco alimentare, l’abitudine a non giudicare frutta e verdura sulla base solo della perfezione estetica e la formazione di una mentalità diversa da quella virtuale, con iniziative reali, dove si parla della provenienza dell’ortofrutta e si vive appieno la vita di campagna grazie al contatto diretto con gli agricoltori. Giuseppe Pan Assessore all’agricoltura, caccia e pesca Regione del Veneto

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Tra i fattori di rischio che concorrono in misura rilevante al diffondersi di patologie cronicodegenerative, l’alimentazione e la sedentarietà sono state riconosciute fra i principali determinanti con implicazioni dirette sulla salute nel corso di tutta la vita e possono condizionare non solo lo stato fisico attuale dell’individuo ma anche la probabilità di sviluppare, nel tempo, patologie come cancro, diabete o malattie cardiovascolari. Per quanto riguarda i comportamenti sedentari, nella Regione del Veneto fra i ragazzi di 13 anni il 26,1%, durante i giorni di scuola, passa almeno 2 ore al giorno a guardare la TV e il 20,6% passa almeno 2 ore al giorno giocando al computer, percentuali che nel fine settimana raggiungono il 43,9 % per la tv e il 32,7% per il computer; il 13,7% dei ragazzi della stessa età risulta inoltre in eccesso ponderale e solo il 21% consuma frutta e verdura almeno 1 volta al giorno (dati del sistema di sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children Regione del Veneto, 2014). Riveste pertanto un ruolo strategico la salvaguardia dello stato di benessere degli individui attraverso la prevenzione delle patologie legate alle scorrette abitudini alimentari e agli inadeguati stili di vita. È fondamentale che tutti i cittadini diventino parte attiva nel processo di cambiamento o di consolidamento di comportamenti favorevoli alla salute, e questo è tanto più vero in età evolutiva, un’età in cui, all’esigenza di mantenere uno stato di buona salute, si aggiunge quella di favorire una crescita sana in un momento di cambiamenti fisici ed emotivi, ma anche di massima ricettività all’apprendimento di nuovi comportamenti: un giovane con un sano stile di vita avrà maggiori possibilità di divenire un adulto sano. Gli interlocutori di “Raccontiamo la salute con 4 A” sono infatti le giovani generazioni, i bambini delle scuole: utilizzando il linguaggio che gli è proprio, diventano protagonisti attivi nella creazione di storie con i personaggi preferiti ma anche protagonisti attivi della prevenzione: i professionisti di Gruppo Alcuni trasformano la fantasia dei bambini nel sogno di vedere il “proprio” cartone animato che al contempo diventa strumento di promozione della salute per altri bambini. Luca Sbrogiò Direttore del Dipartimento di Prevenzione Azienda ULSS 12 Veneziana

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Che i cartoni animati attirino l’interesse dei bambini è cosa assodata, che possano essere utilizzati per dare informazioni importanti per la loro crescita, per la loro educazione, è sicuramente vero anche se, spesso, chi li produce sembra non esserne al corrente. Se poi sono i bambini stessi a compiere l’intero percorso di produzione di un cartone animato allora il processo raggiunge un risultato sorprendente. È proprio quello che abbiamo voluto fare con “Raccontiamo la salute con 3 A”. Abbiamo parlato con gli insegnanti per definire le tematiche, abbiamo lavorato con loro per prepararli al percorso di produzione di un breve filmato in animazione, siamo entrati nelle classi per lavorare con gli allievi e mettere a punto le tappe di produzione di un cartone. Abbiamo spiegato la magia del movimento, abbiamo giocato con loro! I risultati sono affascinanti, naturalmente per chi riesce ancora a farsi conquistare da piccole ma importanti “cose” come queste! Sergio Manfio e Francesco Manfio Gruppo Alcuni

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RACCONTIAMO LA SALUTE CON LE A… Salute non è precisamente un sentirsi, ma un ESSERCI, un essere nel mondo, un essere insieme agli altri uomini ed essere occupati attivamente e gioiosamente dai compiti particolari della vita (Gadamer, 1993) L’approvazione del programma “Guadagnare Salute” ha introdotto un grande cambiamento nelle strategie di prevenzione: è stato, infatti, formalmente fatto proprio dal Governo Italiano un approccio più ampio di intervento che mira a promuovere la salute come bene collettivo. In Italia e in Europa le malattie croniche, che hanno in comune pochi principali fattori di rischio legati a stili di vita non salutari (fumo, alcol, scorretta alimentazione, inattività fisica), sono responsabili dell’86% dei decessi, del 77% degli anni di vita in salute persi e del 75% dei costi sanitari. Anche la Regione del Veneto ha deciso, quindi, di dedicare un’area specifica di risorse alla sperimentazione di interventi preventivi basati sul modello prefigurato di “Guadagnare salute”. Nel Piano Regionale Prevenzione 2014-2018 è presente anche il Piano Guadagnare Salute che comprende attività trasversali come azioni di supporto dei diversi programmi presenti: il Piano regionale per la promozione dell’attività motoria, per ambienti e persone libere dal fumo, per la promozione della salute materno-infantile. La Regione del Veneto attraverso la Direzione Generale dell'Area Sanità e Sociale grazie alla Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria ha dedicato nell'attuale Piano Regionale Prevenzione 2014-2018, un'area specifica dedicata alla sperimentazione di interventi di Educazione e Comunicazione basati sul modello prefigurato di “Guadagnare Salute” (DPCM 4 maggio 2007) proposto dai protocolli nazionali. L’obiettivo generale consiste nel potenziare a livello regionale politiche e strategie intersettoriali a sostegno della promozione della salute, attraverso diverse azioni specifiche, che riguardano il mondo della scuola. Proprio nell’ambito dell’intersettorialità, uno dei punti cardine del Piano, si è realizzata l’iniziativa “Raccontiamo la Salute con 3 A: Ambiente Agricoltura Alimentazione” grazie alla compresenza di competenze proprie dei diversi Settori Regionali come la Sanità, il Turismo, l’Agricoltura, con il coordinamento dell’Azienda ULSS 12 Veneziana, la collaborazione delle Az.ULSS del Veneto e il supporto tecnico specialistico del Gruppo Alcuni, creatori dei cartoni animati dei Cuccioli in onda sulle reti televisive nazionali e internazionali. La presente proposta, quindi, si inserisce all’interno di questo quadro generale mettendo a disposizione delle istituzioni pubbliche un’esperienza maturata in azioni pluriennali di promozione e comunicazione finalizzate alla tutela della salute e al benessere dell’individuo in armonia con il suo ambiente, rivolta alle scuole, per favorire la nascita di una generazione di cittadini futuri sensibili ai temi della salute, dei corretti stili di vita e dell’equità. Si è pensato, inoltre, di offrire un contributo per accrescere la rilevanza degli interventi istituzionali su queste importanti tematiche, sperimentando metodologie e tecniche di comunicazione inusuali per tale ambito, raggiungendo i bambini e le loro famiglie attraverso strumenti che sono più vicini al loro modo di comunicare: il mondo dei cartoon.

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Nell’anno scolastico 2015/2016 l’iniziativa ha portato insegnanti e bambini a riflettere sull’importanza di custodire l’ambiente come risorsa, di conoscere l’agricoltura con i diversi metodi di produzione e la storia dei prodotti tipici del territorio, di mangiare in modo vario, equilibrato e con gusto secondo il modello alimentare mediterraneo. Nell’anno scolastico 2016/2017 le A sono diventate 4, in aggiunta ad Ambiente, Agricoltura, Alimentazione c’è l’Attività Motoria: muoversi per star bene con se stessi e con l’ambiente. Da questa prima edizione è sorta l’esigenza grazie ad un gruppo di insegnanti che si sono rese disponibili e hanno accettato con entusiasmo di mettersi in gioco, di rivedere quanto realizzato con il progetto, utilizzando un linguaggio il più possibile simile a quello degli insegnanti a scuola, per poterlo integrare con quanto proposto nei curricula scolastici. Da qui è nata l’idea di riscrivere le attività prodotte in questa prima edizione in altrettante Unità di Apprendimento, metodologia già utilizzata a scuola. Durante l’estate un gruppo di insegnanti motivate si sono ritrovate per lavorare su questo importante progetto di revisione, e in questa pubblicazione trova spazio proprio il risultato del loro lavoro. Il gruppo di lavoro tra operatori regionali di diverse strutture, insegnanti e il Gruppo Alcuni è stato momento di confronto, scambio di opinioni ed idee. Molto si è discusso sulle cosiddette “Competenze chiave”, che sono state assunte quale obiettivo generale del processo formativo da parte dell’Istruzione pubblica, così come definite dal Parlamento europeo (Raccomandazione del 18/12/2006): 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Come già ben evidenziato dalla Dott.ssa Michela Possamai in Sfumiamo i Dubbi (2013), “la promozione della salute nei curricula di scuola è un percorso di educazione trasversale a tutte le discipline, prevalenti o concorrenti allo sviluppo di una o più competenze chiave che non disorienta, ma orienta le progettualità allo scopo di promuovere nelle giovani generazioni l’impegno, in prima persona, per il benessere proprio e altrui…”. Proprio in linea con quanto riportato le abilità di vita, così come declinate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1993, diventano aspetti fondamentali per l’accrescimento della persona e per il suo benessere generale, e in integrazione alle competenze chiave sono un’importante opportunità da offrire fin dall’infanzia e dalla scuola primaria in qualità di strumenti trasversali alle discipline tradizionali per rispondere anche in futuro ai bisogni di salute. Le competenze socio-comportamentali che agiscono da fattori protettivi individuate dall’OMS sono le seguenti: 1. 2. 3. 4. 5.

Autocoscienza Gestione delle emozioni Gestione dello stress Senso critico Decision making -9-


6. Problem solving 7. Comunicazione efficace 8. Empatia 9. Capacità di relazionarsi con gli altri 10. Creatività Quindi, come si vede e, come ormai è già ben consolidato in letteratura, competenze chiave e life skills non sono due concetti a sé stanti ma sono le fondamenta, inscindibili tra loro, su cui poggiare la crescita delle persone. Poter offrire a tutti questa possibilità grazie all’ambito scolastico, che raggiunge indistintamente la popolazione generale, è un importante passo verso la riduzione delle disuguaglianze in salute. Per un approfondimento sull’argomento si rimanda alle seguenti pubblicazioni: C’era una volta e poi… vissero sani e contenti. La promozione della salute e la prevenzione dei comportamenti a rischio nella scuola primaria (Canova, Di Pieri, Mantovani, Tamang; Regione del Veneto, 2011) Sfumiamo i dubbi. Percorsi operativi di peer education a scuola (Autori Vari, Regione del Veneto, 2013) Educare le life skills. Come promuovere le abilità psico-sociali e affettive secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Marmocchi, Dall’Aglio e Zannini; Erickson, 2011).

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PROGETTARE UN’UNITÀ DI APPRENDIMENTO SUI TEMI DI “RACCONTIAMO LA SALUTE”: PROPOSTE OPERATIVE

A cura delle insegnanti Ivana Albertin, Oriana De Bortoli e Maria Elena Liberni. L’iniziativa “Raccontiamo la Salute con 3 A” ha dato l’opportunità agli insegnanti di realizzare in classe percorsi interdisciplinari inerenti importanti temi di Educazione Ambientale e alla Salute e di utilizzare il potere coinvolgente e comunicativo del cartone animato per trasmettere informazioni e messaggi in grado di promuovere comportamenti corretti e sani stili di vita. Le attività documentate dalle varie scuole, presentate con modelli di progettazione diversi che trovate da pagina 12, sono state raccolte e sistematizzate con l’intenzione di agevolare gli insegnanti nel loro lavoro di programmazione. Alcuni percorsi sono stati rimodulati in un Format condiviso che prevede la realizzazione di un prodotto/compito significativo dove gli alunni sono invitati a ideare e realizzare un racconto a disegni sotto forma di storyboard con protagonisti i Mini Cuccioli.  A pagina 24 esempio 1 – Oriana De Bortoli: Gocce di qualità  A pagina 29 esempio 2 – Ivana Albertin e Maria Elena Liberni: Dalla terra alla tavola… con salute!  A pagina 35 esempio 3 (rivisitazione e adattamento del format dell’Unità di Apprendimento) – Claudia Gaudenzi: Exponiamoci al territorio: il fiume Piave.

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Progettare un’Unità di Apprendimento

Ambiente, Agricoltura, Alimentazione, Attività motoria COMPETENZE CHIAVE EUROPEE • • • • • • • •

A M B I T O S C I E N T I F I C O T E C N O L O G I C O

LIFE SKILLS • • • • • • • • • •

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenze in matematica, competenze di base in scienze e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Autoconsapevolezza Creatività Senso critico Capacità di prendere decisioni Problem solving Gestione delle emozioni Gestione dello stress Empatia Comunicazione efficace Capacità di relazione interpersonale

SCIENZE - TECNOLOGIA Competenze specifiche • • • • •

Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematiche dell’intervento antropico negli ecosistemi Problematizzare la realtà osservata, formulare ipotesi e verificarne la validità con semplici esperimenti Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse Esplorare e interpretare il mondo fatto dall’uomo individuando le funzioni di un artefatto

Abilità

Conoscenze

Ambiente • • • • • • • • • • • • • •

Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente Identificare le stagioni in base alle caratteristiche ambientali. Individuare alcuni comportamenti animali influenzati dai mutamenti stagionali Raccogliere dati e compiere osservazioni sui fenomeni. Raccogliere dati sulla situazione meteorologica Comprendere che il clima è un insieme di tanti fattori. Riconoscere le caratteristiche dell’acqua, dell’aria e del suolo Classificare gli esseri viventi e non viventi Descrivere il ciclo vitale di alcuni organismi viventi Individuare le strategie di adattamento all’ambiente di alcuni animali Riconoscere le parti della pianta e le loro funzioni Riconoscere l’importanza della risorsa acqua e utilizzarla correttamente Riconoscere l’ambiente quale sistema integrato di relazioni

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I cinque sensi Le stagioni Il clima Aria, acqua e suolo Il ciclo dell’acqua. Viventi e non viventi Gli ambienti naturali. Le piante: il ciclo di crescita, le parti e le loro funzioni Gli animali: caratteristiche e comportamenti L’adattamento di animali e vegetali all’ambiente e al clima Ecosistemi e catene alimentari Inquinamento e sviluppo urbano Gestione dei rifiuti Inquinamento Raccolta differenziata Riciclo dei materiali Consumo energetico Oggetti, materiali e trasformazioni La raccolta differenziata: plastica, vetro, alluminio Il compost


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Individuare i rapporti di interdipendenza tra individuo e ambiente Rappresentare la catena alimentare legata al proprio ecosistema Riconoscere i comportamenti non rispettosi dell’ambiente Individuare cause e conseguenze dell’inquinamento dell’ambiente Saper gestire in modo consapevole i rifiuti nella vita quotidiana Comprendere le possibilità di sfruttamento delle diverse forme di energia, anche in relazione ai problemi ambientali Individuare proprietà e qualità dei materiali Riconoscere i cicli dei materiali: filiera dei rifiuti riciclabili. Riconoscere il ciclo della vita del rifiuto umido: modalità del compostaggio

Agricoltura • • • • • • • • • • •

Riconoscere i prodotti tipici del territorio Riconoscere la stagionalità delle produzioni agricole. Riconoscere procedure e tecniche tradizionali per la trasformazione di alcuni alimenti Descrivere un ambiente rapportandolo all’attività umana Determinare in base alle caratteristiche dell’ambiente i possibili tipi di coltivazioni Individuare procedimenti e tecniche per la coltivazione Riconoscere piante coltivate a scopo alimentare e le parti di esse utilizzate in cucina Classificare piante alimentari in base alla loro storia e provenienza Effettuare collegamenti fra scelte alimentari consapevoli, agricoltura sostenibile e tutela dell’ambiente Classificare gli animali della fattoria in base alle loro caratteristiche Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita

Alimentazione • • • • • • • •

Utilizzare i sensi per esplorare e conoscere alimenti Descrivere la composizione e le caratteristiche dei diversi alimenti Mettere in pratica le indicazioni per una alimentazione equilibrata in relazione al benessere psicofisico Osservare comportamenti rispettosi del proprio corpo (educazione alla salute, alimentazione, rischi per la salute) Leggere correttamente le informazioni contenute nella etichette dei prodotti alimentari Riconoscere la funzione degli additivi Distinguere e descrivere le parti del corpo umano Spiegare il funzionamento di organi, apparati e le relazioni esistenti fra loro

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Il lavoro agricolo nelle varie stagioni Ambienti e coltivazioni Dal seme alla pianta Prodotti a km 0 Frutta e verdura di stagione Le parti commestibili della pianta Prodotti alimentari provenienti da altri continenti La biodiversità Gli animali della fattoria I prodotti agricoli: latte, grano, mais, uva, olio, miele Fasi di produzione di alcuni alimenti (formaggio, polenta, pane, vino, miele…) Agricoltura biologica Ambiente e cultura locale Tutela dell’ambiente attraverso i propri comportamenti

Gli alimenti e i loro valori nutritivi Conservazione degli alimenti Norme igieniche Errori alimentari La frutta e sua stagionalità La piramide alimentare Importanza della colazione Merenda sana Prodotti tipici e ricette del territorio Ingredienti, percentuali, etichette Il corpo umano


MATEMATICA Competenze specifiche • •

Abilità

Conoscenze

• • • •

Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie Riprodurre una figura in base ad una descrizione Riprodurre una figura in scala Registrare e rappresentare relazioni e dati attraverso tabelle. Rappresentare relazioni e dati in situazioni significative e utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni ed esprimere giudizi

• • • •

A M B I T O S T O R I C O G E O G R A F I C O

Rappresentare, confrontare e analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni soprattutto a partire da situazioni reali Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche

Figure geometriche Simmetrie Riduzioni in scala Grafici e tabelle

GEOGRAFIA Competenze specifiche • • •

Riconoscere e utilizzare organizzazioni spaziali Individuare i caratteri che connotano i paesaggi Collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico

Abilità

Conoscenze

• •

• • • • • •

Individuare e posizionare Rappresentare uno spazio usando i riferimenti topologici Identificare le principali caratteristiche geografiche dei paesaggi distinguendo quelle naturali da quelle artificiali Rappresentare graficamente lo spazio osservato Comprendere la relazione tra clima, fauna e flora, e l’importanza della loro tutela Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico. Rilevare il nesso tra l’ambiente, le sue risorse e le condizioni di vita dell’uomo Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell’intervento antropico negli ecosistemi

• • • • • • • • • • • •

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Punti di riferimento individuali utilizzati per orientarsi nello spazio. Reticoli e percorsi. L’oggetto osservato e disegnato da diversi punti di vista. La riduzione in scala. Spazi e funzioni dei vari ambienti. Gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggi. Paesaggi e stagioni. Rapporto ambiente – flora – fauna. Interazione ambienti e attività umane. Cambiamenti del territorio conseguenti ad azioni dell’uomo e a fenomeni naturali. Cambiamenti del territorio causati dal mancato rispetto dell’ambiente. La tutela del territorio: i parchi regionali e nazionali Forma e struttura di grafici, mappe concettuali e tabelle per la raccolta e/o la tabulazione di dati


STORIA Competenze specifiche • • •

Collocare nel tempo fatti ed eventi Contestualizzare fatti ed eventi storici stabilendo relazioni causali e interrelazioni Sviluppare atteggiamenti consapevoli e responsabili

Abilità

Conoscenze

• •

Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate Utilizzare correttamente gli indicatori temporali Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sulla comunità di appartenenza Individuare i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio Esprimere relazioni costruendo strisce del tempo e mappe concettuali Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite

• • • • • • •

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Le parole del tempo Concetti di durata, ciclicità, contemporaneità e successione Relazioni di causa ed effetto La linea del tempo Tipologie di fonti Storia locale Leggende locali

CITTADINANZA E COSTITUZIONE Competenze specifiche • • •

Assumere modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute

Abilità

Conoscenze

• •

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Ascoltare il punto di vista altrui Assumere incarichi e portarli a termine con responsabilità. Partecipare e collaborare al lavoro collettivo in modo produttivo e pertinente Prestare aiuto ai compagni in difficoltà Assumere responsabilmente, a partire dall’ambito scolastico, atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria

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I concetti di diritto/dovere, libertà, responsabilità, cooperazione Comportamenti corretti e responsabili Il rispetto degli altri e la dignità della persona Il valore della collaborazione e della diversità


A M B I T O L I N G U I S T I C O E S P R E S S I V O

ITALIANO Competenze specifiche

• Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari • Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo • Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi • Padroneggiare le strutture della lingua presente nei testi

Abilità

Conoscenze

Ascolto e parlato • Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) considerando i turni di parola e comunicando con frasi semplici e compiute • Ascoltare testi di vario tipo mostrando di saperne cogliere il senso globale • Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette • Individuare e comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe • Seguire narrazioni (testi ascoltati o letti e video) mostrando di saperne individuare il senso globale • Arricchire il lessico e la capacità di verbalizzare esperienze • Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni • Narrare rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta • Esprimere i propri interessi, stati d’animo, esperienze in modo chiaro e coerente Lettura e comprensione • Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce sia in quella silenziosa • Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi di educazione ambientale o educazione alla salute • Ricercare informazioni in testi di diversa natura applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, costruire mappe e schemi ecc...)

- 16 -

• Strategie essenziali dell’ascolto • Regole di conversazione • Formulazione di frasi correttamente strutturate • Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali • Principi essenziali di comunicazione di un discorso • Comunicazione orale secondo il criterio della successione temporale • Struttura base di un testo narrativo • Individuazione degli elementi essenziali di un testo ascoltato (personaggi, luoghi, tempi e situazioni) • I segni di interpunzione, il discorso diretto e il discorso indiretto • Scrittura creativa


• Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono • Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale Scrittura • Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di una esperienza • Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo. • Scrivere semplici testi regolativi • Rielaborare o produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, poesie) • Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi

LINGUA STRANIERA Competenze specifiche

• •

Comprendere attraverso l’ascolto e la lettura semplici strutture linguistiche Produrre oralmente e per iscritto semplici parole e messaggi.

Abilità

Conoscenze

• Interagire nel gioco e comunicare in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine • Associare immagini a parole • Riprodurre frasi curando la pronuncia • Fornire semplici descrizioni secondo una struttura data. • Confrontare culture e civiltà diverse

- 17 -

• Lessico e funzioni linguistiche delle aree semantiche relative a sé, famiglia, vita quotidiana, attività scolastiche, interessi, sport, alimentazione, ambiente… • Principali strutture linguistiche della lingua acquisita • Filastrocche, canzoni e semplici rime • Aspetti di una cultura diversa dalla propria


ARTE Competenze specifiche

• Padroneggiare gli strumenti necessari a un utilizzo dei linguaggi espressivi

Abilità

Conoscenze

• Utilizzare alcune tecniche artistiche • Rielaborare, modificare, comporre creativamente immagini e forme con l’uso di tecniche e materiali diversi • Utilizzare soluzioni rappresentative originali • Realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa • Spiegare le fasi di realizzazione di uno storyboard • Realizzare i disegni chiave delle animazioni • Realizzare semplici animazioni • Distinguere i seguenti elementi dell’inquadratura: campo medio, figura intera, primo piano, particolare/dettaglio

• Elementi di base della comunicazione iconica (linee, colori, forme, proporzioni…) • Elementi di base dell’inquadratura • Rapporto figura - sfondo • Tecniche espressive grafiche e pittoriche • Tecniche di animazione • Lo storyboard • Meccanismi del linguaggio pubblicitario

MUSICA Competenze specifiche

• Sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali, con la voce, con il corpo o con materiale di recupero

Abilità

Conoscenze

• Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali curando l’intonazione, l’espressività e l’intonazione • Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione • Riconoscere alcuni elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale • Riconoscere usi, funzioni e contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale, con particolare riguardo alla pubblicità e al commento musicale in prodotti filmici

• Canti di tradizione popolare • Suoni e rumori dell’ambiente • I parametri del suono • Le risorse espressive di alcuni strumenti e della voce • Funzioni della musica in contesti diversi (pubblicità, filmati, cartoni animati…)

- 18 -


MOTORIA Competenze specifiche

• Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse • Consolidare stili di vita corretti e salutari come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive

Abilità

Conoscenze

• Utilizzare in modo personale e creativo il corpo e il movimento per finalità espressivo comunicative • Elaborare e riprodurre gesti motori combinati e adattarli a varie situazioni esecutive • Utilizzare in modo appropriato gli spazi e le attrezzature • Muoversi negli spazi secondo criteri di sicurezza • Riconoscere abitudini salutari e stili di vita attivi • Mettere in atto comportamenti corretti nel gioco, nel lavoro, nell’interazione sociale

• • • • • • • •

- 19 -

Modalità espressivo - corporee Schemi motori di base, andature Coordinate spaziali Regole stradali Uso della bicicletta Il pedibus Regole dell’ambiente scolastico Comportamenti rispettosi dell’ambiente naturale


METODI E TECNICHE • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Lezione frontale Conversazioni guidate Lavoro in coppia Cooperative learning Metodo operativo: il laboratorio Metodo della ricerca sperimentale Metodo IBSE (Inquiry Based Science Education) Metodo euristico – partecipativo: ricerca – azione Apprendimento intervallato Circle time Drammatizzazioni Costruzione e uso di organizzatori grafici della conoscenza Progettazione e realizzazione di artefatti Reflective learning Classe capovolta E. A. S. Giochi e simulazione Peer to peer (tutoring tra pari) Role playing Learning by doing Brainstorming

MEZZI E STRUMENTI • • • • • • • • • • • •

Libro di testo Testi di consultazione Schede predisposte Cruciverba e giochi linguistici Materiale di facile consumo Materiale di recupero Picture cards Materiale audiovisivo Attrezzature e strumenti tecnici : LIM, PC, macchina fotografica, registratore, videoproiettore… Strumenti e mezzi del laboratorio di informatica, scienze, cucina… Attrezzi ginnici presenti nella palestra della scuola Strumenti musicali (strumentario ORFF)

MODALITÀ DI VALUTAZIONE • • • • • • • • • • • • •

Interrogazioni orali Rielaborazioni (grafico pittoriche, scritte, multimediali…) Prove di comprensione di testi Esecuzione di calcoli Soluzione di problemi Questionari a risposta multipla Completamenti Corrispondenze Vero/Falso Descrizione e interpretazione di dati Pianificazione ed esecuzione di compiti reali Autovalutazione Monitoraggio di: - grado di interesse - modalità e qualità della partecipazione - impegno nello svolgimento dei compiti individuali assegnati - correttezza dei compiti svolti individualmente - livello di collaborazione e condivisione nei lavori di gruppo - capacità di applicare le conoscenze apprese in ambiti esperienziali

- 20 -


Format per Unità di Apprendimento UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione Macro-tematica

Raccontiamo la salute con 4 A: Ambiente – Agricoltura – Alimentazione – Attività motoria

Destinatari Insegnante/i referente/i Prodotto – Compito significativo

Ideare e realizzare un racconto a disegni sotto forma di storyboard, con i Mini Cuccioli come protagonisti, evidenziando sani stili di vita e comportamenti a tutela dell’ambiente.

Competenze chiave europee − − − − − − − − −

Life skills − − − − − − − − − −

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenze in matematica Competenze di base in scienze e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Autoconsapevolezza Creatività Senso critico Capacità di prendere decisioni Problem solving Gestione delle emozioni Gestione dello stress Empatia Comunicazione efficace Capacità di relazione interpersonale

Ambito disciplinare LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVO (Italiano – Lingua straniera – Musica – Arte e immagine – Educazione motoria) Competenze specifiche Abilità Conoscenze

- 21 -


Ambito disciplinare: STORICO – GEOGRAFICO – SOCIALE

(Storia – geografia – Cittadinanza e Costituzione)

Competenze specifiche Abilità Conoscenze

Ambito disciplinare: MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICO

(Matematica – Scienze – Tecnologia)

Competenze specifiche Abilità Conoscenze

Evidenze osservabili dell’agire competente

Esperienze attivate / Fasi del lavoro didattico CONTENUTI

ATTIVITÀ

Fase 5

Fase 4

Fase 3

Fase 2 Fase 1

FASI

- 22 -

TEMPI


Metodi e tecniche

Risorse umane Interne

Esterne

Mezzi e strumenti

ModalitĂ di valutazione

LUOGO E DATA

FIRMA

- 23 -


Esempio 1 - Oriana De Bortoli UNITÀ DI APPRENDIMENTO: GOCCE DI QUALITÀ Denominazione

Gocce di qualità

Macrotematica

Raccontiamo la salute con 3 A: Ambiente – Agricoltura – Alimentazione

Destinatari

Classi seconde scuola primaria

Insegnante/i referente/i

……………………………………………………………………………………………………………….

Prodotto – Compito significativo

Ideare e realizzare un racconto a disegni sotto forma di storyboard, con i Mini Cuccioli come protagonisti, evidenziando sani stili di vita e comportamenti a tutela dell’ambiente

Competenze chiave europee

− − − − − − − − −

Life skills

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenze in matematica Competenze di base in scienze e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

− − − − − − − − − −

Autoconsapevolezza Creatività Senso critico Capacità di prendere decisioni Problem solving Gestione delle emozioni Gestione dello stress Empatia Comunicazione efficace Capacità di relazione interpersonale

Ambito disciplinare LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVO (Italiano - Lingua straniera – Musica – Arte e immagine – Educazione fisica)

Competenze specifiche

− Leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo − Produrre narrazioni – sottoforma di testi scritti e/o rappresentazioni grafico-iconiche e/o video – adottando correttamente i principali strumenti espressivi − Comprendere e produrre semplici frasi in lingua inglese relative ad ambiti familiari − Sperimentare e combinare elementi musicali di base per creare semplici sequenze sonoro-musicali, con la voce, con il corpo o con materiale di recupero

- 24 -


Abilità

− Ascoltare testi di vario tipo mostrando di saperne cogliere il senso globale − Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) considerando i turni di parola e comunicando con frasi semplici e compiute − Narrare rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta − Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare le conoscenze su temi noti oltre che il proprio patrimonio lessicale − Riconoscere suoni e rumori della fattoria − Rielaborare, modificare, comporre creativamente immagini e forme con l’uso di tecniche e materiali diversi − Distinguere i seguenti elementi dell’inquadratura: campo medio, figura intera, primo piano, particolare/dettaglio − Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse

Conoscenze

− − − − − − −

Struttura base di un testo narrativo Principi essenziali di organizzazione di un discorso La fattoria: nomi degli animali e degli elementi di cui si compone (italiano/inglese) Suoni e rumori della fattoria I diversi modi di spostarsi degli animali Elementi di base dell’inquadratura Alimentazione, igiene e salute

Ambito disciplinare: STORICO – GEOGRAFICO – SOCIALE

(Storia – geografia – Religione Cattolica)

Competenze specifiche

Abilità

Conoscenze

− − − −

Collocare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi Individuare i caratteri che connotano i paesaggi Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita Assumere modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo

− − −

Riconoscere relazioni di successione e contemporaneità Leggere e rappresentare uno spazio usando i riferimenti topologici Identificare le principali caratteristiche geografiche della campagna distinguendo quelle naturali da quelle artificiali

− −

Le parole del tempo (prima, dopo, infine , successivamente) Le caratteristiche geografiche della campagna

- 25 -


Ambito disciplinare: MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICO

(Matematica – Scienze – Tecnologia)

− Competenze specifiche

Abilità

Conoscenze

Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse Esplorare e interpretare il mondo fatto dall’uomo, individuando le funzioni di un artefatto Utilizzare il pensiero computazionale

− − − − − − − − −

Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando unità arbitrarie Operare classificazioni secondo criteri diversi Riconoscere le caratteristiche fisiche di alcuni animali della fattoria Distinguere le fasi di produzione del formaggio e della polenta Osservare e descrivere caratteristiche, proprietà e stati dell'acqua Riconoscere i giusti comportamenti per l’uso corretto dell’acqua Spiegare le fasi di realizzazione di uno storyboard Attuare procedure per raggiungere obiettivi assegnati

− −

Elementi essenziali di logica e di misura Forma e struttura del grafico a blocchi (istogramma), della mappa concettuale (primo livello) e della tabella a doppia entrata L'acqua, elemento essenziale per la vita I comportamenti da assumere per un corretto uso dell’acqua Caratteristiche, proprietà e stati dell'acqua Principi di funzionamento per ottenere immagini in movimento Struttura dello storyboard

− −

− − − − −

Evidenze osservabili dell’agire competente

L’alunno/a − Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, rispettando gli interlocutori, le regole della conversazione e osservando un registro adeguato al contesto e ai destinatari − Utilizza comunicazioni procedurali e istruzioni per eseguire compiti operativi collaborando anche con i compagni − Esplora i fenomeni con un approccio scientifico (osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande e ipotesi, realizza semplici esperimenti) − Utilizza tecniche, codici ed elementi dei linguaggi non verbali per rielaborare creativamente immagini, forme, situazioni − Utilizza le conoscenze apprese per assumere comportamenti corretti in relazione all’uso della risorsa acqua

- 26 -


Esperienze attivate / Fasi del lavoro didattico

FASE 5: Valutazione

FASE 4: Conclusione

FASE 3 Realizzazione, FASE 1: Informazione, ovvero attuazione del FASE 2: Progettazione, ovvero illustrazione delle progetto ovvero ideazione della storia principali nozioni tecnico(concretizzazione dello e suddivisione in sequenze scientifiche – procedurali storyboard)

FASI

CONTENUTI

ATTIVITÀ

Le caratteristiche dell'acqua Le trasformazioni dell'acqua Il ciclo dell’acqua L’uso dell'acqua nella vita dell'uomo, delle piante e degli animali…

TEMPI 2 ore

Attività laboratoriali e/o di approfondimento con uso di video/documentari, letture, discussioni, riflessioni personali, classificazioni, indagini statistiche

L’acqua nell’ambiente rurale

2 ore 4 ore 4 ore 2 ore

Lavoro di gruppo: invenzione di storie

2 ore

Condivisione delle storie elaborate dai gruppi e scrittura storia collettiva

2 ore

Suddivisione della storia nelle sequenze necessarie a realizzare lo storyboard

2 ore

Le scene dello storyboard: definizione delle inquadrature, delle narrazioni e dei dialoghi di ciascuna scena

2 ore

Lavoro individuale e/o di coppia: realizzazione dei disegni/scene

2 ore

Lavoro di classe (uso della LIM): composizione dello storyboard

2 ore

La fattoria: l’ambiente, gli animali, le coltivazioni (grano e frumento)

Attività d’aula – propedeutica all’uscita didattica – con uso di video/documentari, letture, schede di rielaborazione e/o approfondimento, discussioni e riflessioni personali

4 ore

La fattoria

Visita alla fattoria didattica

8 ore

La risorsa acqua in campagna

Attività di rielaborazione conclusiva: − l’acqua e gli animali della fattoria − l’acqua e le coltivazioni − l’acqua e il contadino

2 ore

L’ambiente/l’acqua: una risorsa da proteggere

Attività finale di valutazione delle conoscenze e di autovalutazione dell’esperienza: uso di schede appositamente predisposte

- 27 -

1 ora


Metodi e tecniche − − − − − − − − − − −

Lezione frontale Conversazioni guidate Lavoro in coppia Cooperative learning Attività laboratoriale Procedure di ricerca Brainstorming Didattica metacognitiva Peer to peer (tutoring tra pari) Problem solving Riflessione metacognitiva Risorse umane Interne

Esterne

Insegnanti di classe

Responsabile ed educatrici dell’Azienda Agricola Mezzi e strumenti

− − − − − −

− − −

Libro di testo Testi di consultazione Schede predisposte Attrezzature e strumenti tecnici Materiale di facile consumo Picture cards Materiale audio-visivo LIM / PC Laboratorio di scienze/cucina Modalità di valutazione

− − − − − −

Interrogazioni orali Rielaborazioni Vero/Falso Descrizione e interpretazione di dati utilizzando tabelle e grafici Autovalutazione Monitoraggio di · grado di interesse, modalità e qualità della partecipazione, impegno nello svolgimento dei compiti individuali assegnati · correttezza dei compiti svolti individualmente · livello di collaborazione e condivisione nei lavori di gruppo · capacità di applicare le conoscenze apprese in ambiti esperienziali

LUOGO E DATA

FIRMA

- 28 -


Esempio 2 – Ivana Albertin e Maria Elena Liberni UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione

“Dalla terra alla tavola… con salute!”

Macro-tematica

Raccontiamo la salute con 3 A: Ambiente – Agricoltura – Alimentazione

Destinatari

Alunni di classe 2^ e 3^ della scuola primaria “G. Pascoli” di Cinto Euganeo

Insegnante/i referente/i

Albertin Ivana e Liberni Mariaelena

Prodotto – Compito significativo

Ideare e realizzare un racconto a disegni sotto forma di storyboard, con i Mini Cuccioli come protagonisti, evidenziando sani stili di vita e comportamenti a tutela dell’ambiente.

Competenze chiave europee − − − − − − − − −

Life skills − − − − − − − − − −

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenze in matematica Competenze di base in scienze e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Autoconsapevolezza Creatività Senso critico Capacità di prendere decisioni Problem solving Gestione delle emozioni Gestione dello stress Empatia Comunicazione efficace Capacità di relazione interpersonale

Ambito disciplinare LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVO

(Italiano – Lingua straniera – Musica – Arte e immagine – Educazione motoria)

Competenze specifiche

− − − − −

Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura Produrre testi di vario tipo su differenti scopi comunicativi Comprendere attraverso l’ascolto e la lettura semplici strutture linguistiche Produrre messaggi, immagini e forme con l’uso di tecniche e materiali diversi Adottare semplici comportamenti igienico – alimentari per il proprio benessere

- 29 -


− − −

Abilità

− − − − − − − − − − −

Conoscenze

− − − − −

Ascoltare gli interventi dei compagni e interagire nel rispetto dei vari punti di vista Comprendere le informazioni essenziali e lo scopo principale di una comunicazione Raccontare storie o esperienze personali o storie rispettando l’ordine cronologico e logico Comprendere il contenuto globale di un testo Riprodurre parole e semplici frasi in lingua inglese curando la pronuncia Riconoscere alcuni elementi del linguaggio delle immagini: campi, piani… Utilizzare le tecniche artistiche Rielaborare, modificare, comporre creativamente immagini e forme con l’uso di tecniche e materiali diversi Produrre semplici testi con l’ausilio di immagini Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse Regole di conversazione Elementi costitutivi di un testo: personaggi, ambiente, tempo Struttura base di un testo secondo la tipologia Organizzazione della comunicazione secondo criteri di logicità e di successione temporale Lessico e funzioni linguistiche relative al sé e ai cibi, in particolare frutta e verdura. Elementi di base della comunicazione iconica (linee, colori, forme, proporzioni…) Rapporto figura/sfondo Schemi motori Drammatizzazione di una storia

Ambito disciplinare: STORICO – GEOGRAFICO – SOCIALE

(Storia – geografia – Cittadinanza e Costituzione)

− − −

Collocare nel tempo fatti ed esperienze e riconoscere i rapporti di successione e contemporaneità Riconoscere e utilizzare organizzazioni spaziali Conoscere le caratteristiche fisico-antropiche di un territorio Saper collaborare e partecipare alla realizzazione di un prodotto comune

− − − − −

Riconoscere relazioni di successione e contemporaneità. Individuare e posizionare elementi nello spazio raffigurato Rappresentare uno spazio usando i riferimenti topologici Individuare le principali caratteristiche dell’ambiente collinare Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive

− − − −

Le parole del tempo (prima, dopo, infine, successivamente) Orientamento nello spazio L’oggetto osservato e disegnato da diversi punti di vista Territorio collinare e coltivazioni

Competenze specifiche

Abilità

Conoscenze

- 30 -


Ambito disciplinare: MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICO

(Matematica – Scienze – Tecnologia)

Competenze specifiche

Abilità

− −

− − − − − − − − −

Conoscenze

− − − − − − − −

Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving Rappresentare, confrontare e analizzare figure geometriche Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse Pianificare e organizzare il proprio lavoro: realizzare semplici progetti Misurare grandezze e dividere spazi utilizzando unità arbitrarie e non Riprodurre figure geometriche Spiegare le fasi di realizzazione di uno storyboard Operare classificazioni secondo criteri diversi Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali sia di tipo stagionale, sia in seguito all’azione modificatrice dell’uomo Individuare le parti di una pianta e loro funzioni Individuare le condizioni necessarie alla vita delle piante Riconoscere l’importanza di una corretta alimentazione: consumo di frutta e verdura Le fasi risolutive di un problema e le loro rappresentazioni con diagrammi La fotosintesi clorofilliana Le piante: parti e loro funzioni I prodotti dell’orto Stagionalità dei prodotti Api e impollinazione Principi nutritivi di frutta e verdura Principi di funzionamento per ottenere immagini in movimento

Evidenze osservabili dell’agire competente − − − − − −

L’alunno/a Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative Riconosce alcune problematiche scientifiche di attualità e utilizza le conoscenze per assumere comportamenti responsabili (stili di vita e rispetto dell’ambiente) Attraverso esperienze comunicative, utilizza strumenti matematici appresi per operare nella realtà Utilizza comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per pianificare ed eseguire compiti operativi collaborando anche con i compagni Realizza elaborati che tengano conto dei fattori scientifici, tecnologici e sociali Utilizza tecniche, codici ed elementi del linguaggio iconico per creare, rielaborare immagini e forme

- 31 -


Esperienze attivate / Fasi del lavoro didattico

Fase 1: Conoscenza delle varie parti di una pianta e delle loro funzioni

FASI

CONTENUTI Struttura delle piante Fotosintesi clorofilliana

Il calendario ortofrutticolo

Fase 2: ricerca e studio della stagionalità dei prodotti.

TEMPI

Lezioni frontali, approfondimenti, piccoli esperimenti, disegni e verbalizzazioni, stesura di mappe mentali

6 ore

Attività di gruppo per lo studio di un calendario ortofrutticolo e individuazione dei tipi di ortaggi da piantare nella stagione autunnale

2 ora

Laboratorio sensoriale con esperto Coldiretti per il riconoscimento dei vari tipi di verdure e la loro stagionalità

2 ore

Attività di gruppo per riconoscere la parte commestibile di vari ortaggi (radici, foglie, fiori, semi). Classificazioni e disegni

2 ore

Il territorio collinare

Escursioni nel territorio, osservazioni dal vivo di alcune piante da frutto e dei frutti prodotti. Classificazioni

2 ore

Coltivazioni in collina

Attività sensoriali e degustazione della frutta autunnale del territorio

2 ore

Festa dell’autunno e castagnata

1 ora

Attività nell’orto e in aula, a coppie e in gruppo per la divisione degli spazi nel terreno. Utilizzo di misure arbitrarie

2 ore

La stagionalità dei prodotti

Fase 4: Fase 3: prendersi cura dell’orto e progettazione e lavori nell’orto conoscere un insetto utile scolastico

ATTIVITÀ

Ortaggi e alimentazione

Divisione degli spazi

I lavori nell’orto Attrezzi e loro uso

Lavori nell’orto con l’aiuto dei nonni ortolani con l’uso di attrezzi a misura di bambino (estirpazione delle erbacce, zappatura del terreno, piantumazione, annaffiatura…)

Le api e il loro ruolo nell’impollinazione.

Laboratorio con l’apicoltrice Silvia Ferrante.

Lavori settimanali di cura delle piantine Cura dell’orto

- 32 -

4 ore

2 ore

30 minuti ogni settimana


Fase 5: mettere in relazione il consumo di frutta e verdura con una sana alimentazione Fase 6 : Fase 5: conclusione progettazione e realizzazione dello storyboard

Frutta e verdura: fonti di vitamine, sali minerali e fibre

Letture, ricerche, discussioni; carta d’identità di alcuni prodotti

2 ore

Pranzo a Km 0 a base di verdure prodotte nell’orto (in collaborazione con la ditta Sodexo, fornitrice dei pasti)

1 ora

Progetto “Frutta nelle scuole”

Lessico in inglese

Lezioni con esperto in lingua inglese

8 ore

Drammatizzazione in lingua inglese della storia “Magic cauldron” con protagonisti frutta e verdura

1 ora

Visione di alcuni episodi dei Mini Cuccioli e individuazione delle sequenze narrative. Analisi delle caratteristiche dei personaggi e riproduzione dei Mini Cuccioli con l’utilizzo delle tecniche suggerite

Il Cartone animato: modalità di realizzazione.

Osservazione e studio delle diverse inquadrature. Invenzione di una storia con il gruppo classe e divisione in sequenze. Lavoro a coppie per la realizzazione delle scene. Montaggio dello storyboard

Ambiente, coltivazioni, alimentazione

Visita alla fattoria didattica “La vecchia fattoria” di Bonavicina (da effettuarsi a ottobre)

Coltivazioni e lavori in fattoria

Metodi e tecniche      

Lezione frontale Conversazioni guidate Lavoro in coppia Cooperative learning Attività laboratoriale Procedure di ricerca

Da gennaio

     

Brainstorming Didattica metacognitiva Peer to peer (tutoring tra pari) Problem solving Riflessione meta-cognitiva Attività a classi aperte

Risorse umane Interne

Esterne

 Nonni ortolani  Esperti Coldiretti  Esperto di lingua inglese

 Docenti di classe

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12 ore

Intera giornata


 Apicoltrice  Agronomo della Fattoria Didattica “Podere Villa Alessi” di Faedo

Mezzi e strumenti

□ □ □ □ □ □ □ □

Lezione frontale Conversazioni guidate Lavoro in coppia Apprendimento cooperativo Apprendimento laboratoriale Procedure di ricerca Peer to peer (tutoring tra pari) Problem solving

□ □ □ □ □ □

Drammatizzazioni Costruzione e uso di organizzatori grafici della conoscenza (mappe mentali/concettuali) Brainstorming Role playing Hands on Metodologia CLIL

Modalità di valutazione

□ □ □ □

Rielaborazioni Corrispondenze Vero/Falso Attività grafiche Pianificare compiti assegnati

□ □ □ □

LUOGO E DATA

Risoluzione di problemi Questionari a risposta multipla Completamenti Autovalutazione FIRMA

- 34 -


Esempio 3 – Claudia Gaudenzi N.B.: Questa UDA non segue strettamente il formato proposto in precedenza ma viene proposto come possibilità di rivisitazione e adattamento del formato alle proprie necessità.

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione

Exponiamoci al territorio: il fiume Piave

Macro-tematica

Raccontiamo la Salute con 3 A: Ambiente – Agricoltura – Alimentazione

Destinatari

Alunni classi 3^ A e 3^ B scuola primaria “Collegio Brandolini Rota”

Prodotto – Compito significativo

Raccolta di materiale inerente la vita del fiume Piave: l’acqua come risorsa e dono naturale Competenze chiave europee  

Competenze che si prevede di sviluppare

      

Aree disciplinari coinvolte

Competenze di base nella disciplina: ……………………..

    

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenze in matematica Competenze di base in scienze e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Italiano Lingua straniera Storia Arte Musica

Life skills          

Autoconsapevolezza Creatività Senso critico Capacità di prendere decisioni Problem solving Gestione delle emozioni Gestione dello stress Empatia Comunicazione efficace Capacità di relazione interpersonale

    

Geografia Matematica Scienze Tecnologia Educazione motoria

Competenze specifiche Abilità

Conoscenze

- 35 -


   

  

  

  

 

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell’intervento antropico negli ecosistemi Acquisire e interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni; trasferirli in altri contesti Assumere responsabilmente, a partire dall’ambito scolastico, atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria Sviluppare modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia della propria comunità Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico Utilizzare gli aspetti comunicativocorporei del messaggio corporeo Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita Elaborare creativamente produzioni personali Trasformare immagini e materiali

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Ricercare informazioni in testi di diversa natura applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, costruire mappe e schemi, ecc...) Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono Intervenire in modo pertinente nella conversazione, rispettando il proprio turno Usare un linguaggio corretto e appropriato rispetto al tema dell'acqua. Esprimere con chiarezza le proprie opinioni La vita lungo i fiumi Il mare come risorsa L'Italia fisica Principali elementi di un corso d'acqua. Il percorso del fiume: dalla sorgente alla foce Principali fiumi italiani: caratteristiche e collocazione nel territorio L'acqua nell'alimentazione quotidiana Utilizzo consapevole dell'acqua Lettura dell'etichetta dell'acqua naturale. L'inquinamento di fiumi, laghi e mari Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, capacità (in riferimento al tema trattato dell'acqua) e usarle per effettuare misure e stime Gli stati della materia L'acqua e le sue proprietà Il ciclo dell'acqua Gli esseri viventi degli ambienti acquatici Approfondimento di un ecosistema acquatico (fiume, lago, mare) e catena alimentare. Software di scrittura, disegno, presentazione “Il Piave”: ascolto e comprensione del brano; riconoscimento dei vari strumenti musicali; canto del brano; esecuzione con diamonica di una semplice trascrizione Saper realizzare prodotti grafici, plastici e pittorici (plastico/cartone animato)


Fasi di applicazione / Esperienze attivate

L’iniziativa è stata approfondita con le tematiche inerenti le 3 A (Ambiente, Agricoltura, Alimentazione). Visione degli episodi “I Mini Cuccioli”. Conoscenza dei personaggi. Visita alla sorgente, al tratto medio e alla foce del fiume. Visita ad una Fattoria Didattica.

Tempi

Secondo quadrimestre

Metodologia

 Lezione frontale  Conversazioni guidate  Lavoro in coppia  Apprendimento cooperativo  Apprendimento laboratoriale  Procedure di ricerca  Apprendimento intervallato  Drammatizzazioni  Costruzione ed uso di organizzatori grafici della conoscenza (mappe mentali/concettuali) Interne

Risorse umane

Mezzi e strumenti

Modalità di valutazione

Libro di testo Testi di consultazione Schede predisposte Attrezzature e strumenti tecnici Materiale di facile consumo Picture cards

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Brainstorming Circle time Classe capovolta Didattica meta cognitiva Giochi e simulazione Peer to peer (tutoring tra pari) Problem solving Role playing Hands on Altro: ………………………………

Esterne

Le insegnanti      

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Interrogazioni orali Rielaborazioni Prove di comprensione di testi Esecuzione di calcoli Risoluzione di problemi Questionari a risposta multipla Completamenti

Castaldi del Museo di Codissago (BL); guida naturalistica; operatori alimentari.  Materiale audio-visivo  LIM / PC  Laboratorio di informatica  Attrezzature  Cruciverba e giochi linguistici  Altro: …………………………..      

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Corrispondenze Vero/Falso Attività grafiche Descrivere ed interpretare dati utilizzando tabelle e grafici Pianificare compiti assegnati Altro: realizzazione di un plastico sul fiume e il suo ambiente naturale; lezione frontale degli allievi (progettazione, regia, scenografia) sul percorso di apprendimento Autovalutazione.


SCHEDA TEMATICA – AMBIENTE Custodire l’acqua, l’aria e il suolo Il tema ambientale rappresenta un contenitore ampio che accoglie al proprio interno tutti gli altri temi relativi agli stili di vita perché si rivolge all’uomo come soggetto di un Ecosistema. Il pianeta Terra è un sistema integrato complesso in cui sono riconoscibili quattro compartimenti principali:    

la litosfera, composta da minerali e rocce; il suo strato più superficiale è il suolo l’idrosfera, insieme delle acque superficiali (oceani, laghi, fiumi, ghiacciai) e sotterranee l’atmosfera, involucro gassoso che avvolge il globo terracqueo la biosfera, insieme degli organismi viventi che vivono sul pianeta (tra cui l’uomo).

Questi diversi compartimenti sono strettamente interconnessi tra loro, al punto che qualunque cambiamento operante in uno di essi ha inevitabilmente delle ripercussioni anche sugli altri. Negli ultimi decenni, l’attività umana ha modificato profondamente l’equilibrio ambientale, con effetti spesso nefasti. Uno dei principali problemi deriva dall’immissione nei vari compartimenti ambientali di grandi quantità di sostanze (dette inquinanti) che ne alterano le caratteristiche, a una velocità tale da superare quella dei naturali processi di autoregolazione dell’Ecosistema. Il risultato è il progressivo accumulo di inquinanti nelle varie matrici ambientali (aria, acqua, suolo, esseri viventi) e il crescente surriscaldamento del pianeta. Anche se i fenomeni dell’inquinamento e del riscaldamento globale sono processi su vasta scala, ciascuno di noi può contribuire a contenerli adottando nella propria vita quotidiana piccoli accorgimenti. Leggendo il seguente decalogo, scoprirete che molte di queste azioni quotidiane sono le stesse che servono per mantenersi sani e in forma: infatti, la cura del proprio benessere e di quello dell’ambiente vanno di pari passo, anzi si potenziano a vicenda, perché un ambiente più sano e pulito migliora ulteriormente la nostra salute e il nostro benessere! DIECI SEMPLICI AZIONI QUOTIDIANE PER PROTEGGERE IL NOSTRO AMBIENTE 1. Muoviamoci a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici ogni volta che possiamo: lasciando a casa l’auto, non inquiniamo l’aria e risparmiamo molta anidride carbonica, che fa surriscaldare il nostro pianeta. 2. Non esageriamo con il riscaldamento d’inverno e l’aria condizionata d’estate: programmiamoli su temperature moderate e riduciamo al massimo le dispersioni di calore o di freddo attraverso le porte e le finestre; in questo modo si risparmiano energia e inquinanti. 3. Facciamo attenzione ai piccoli sprechi di energia che, sommandosi, possono fare la differenza: ad esempio, lasciare la luce accesa o l’acqua aperta anche quando non se ne ha bisogno. 4. Per svolgere le nostre attività quotidiane (come salire le scale, impastare un dolce o avvolgere una tapparella) sfruttiamo la forza dei nostri muscoli anziché affidarci sempre

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alle macchine: anche questo è un modo per risparmiare energia e quindi inquinamento e anidride carbonica. 5. Mangiamo molti alimenti vegetali (frutta, verdura, legumi) e non esageriamo con quelli di origine animale: produrre un Kg di alimento di origine animale richiede un consumo di acqua ed energia molto maggiore rispetto a un Kg di alimento di origine vegetale; di conseguenza, comporta maggiori emissioni di anidride carbonica e di sostanze inquinanti. 6. Privilegiamo i prodotti di origine locale: poiché provengono da distanze più brevi, essi generano meno emissioni dovute ai trasporti. 7. Preferiamo i vegetali di stagione: la frutta e verdura fuori stagione in genere viene trasportata da lontano e conservata in celle frigorifere, con consumo di energia e perdita di preziose vitamine; inoltre, è più probabile che essa sia trattata con pesticidi. 8. Se possibile, scegliamo cibi ottenuti in modo naturale, senza sostanze chimiche, pesticidi e conservanti (leggiamo bene le etichette). 9. Nelle nostre case, usiamo con parsimonia detergenti, solventi e pesticidi, che vanno a finire nell’aria, nelle acque o sul terreno. 10. Sforziamoci di ridurre la produzione di rifiuti e smaltiamo correttamente quelli che produciamo: facciamo la raccolta differenziata seguendo con cura le indicazioni del nostro gestore e prestando attenzione ai rifiuti più pericolosi (pile elettriche, farmaci, prodotti chimici e oli esausti), che richiedono particolari precauzioni per lo smaltimento. PROPOSTE PER L’EDUCAZIONE AMBIENTALE DELLE NUOVE GENERAZIONI L’obiettivo di un percorso formativo ed educativo rivolto alle nuove generazioni consiste prioritariamente nel favorire la creazione di una Cultura che riconosca l’essere umano come un coprotagonista nella storia del mondo e, per questo, strettamente vincolato alle molteplici interconnessioni con il mondo animato e inanimato che lo circonda. Qualunque percorso di promozione di stili di vita volti, in ultima analisi, al miglioramento della salute delle nuove generazioni, non può quindi prescindere dalla consapevolezza etica e scientifica della necessità di conoscere, tutelare e proteggere la casa di tutti, cioè l’ambiente che ci circonda. Solo attraverso la costruzione, grazie alla scuola, di una visione olistica consapevole dell’imprescindibile rapporto tra l’ambiente e la salute sarà possibile favorire la crescita di una generazione che ponga un freno allo sfruttamento sconsiderato delle preziose risorse dell’ambiente che ci circonda, garantendo una speranza per il mondo di domani. Tutto questo richiede la nascita di un pensiero strategico di lungo respiro, che permetta di attivare, nel tempo più breve possibile, un’inversione radicale di tendenza allo sviluppo economico, che, come gli scienziati hanno già dimostrato, sta portando la specie umana all’estinzione dentro un mondo inquinato, surriscaldato, sempre più ostile, che si ribella all’eccessivo e irrazionale sfruttamento. Vale la pena di evidenziare che le recenti direttive ambientali emanate dall’Unione Europea, recepite a livello nazionale dal Testo Unico in materia ambientale (D.Lgs. 152/2006), contengono in nuce proprio questo fondamentale concetto filosofico: il diritto delle diverse matrici ambientali a essere quello che erano in origine, nel loro stato naturale. Prima di allora e, purtroppo, ancora oggi, i controlli sull’ambiente erano tutti orientati a giudicare le matrici ambientali non sulla base della loro qualità intrinseca, bensì dell’assenza di sostanze inquinanti appositamente ricercate. Il concetto di qualità di una matrice ambientale intesa come insieme di caratteristiche che la matrice avrebbe in condizioni naturali e originali, in assenza di influenze antropiche, è rivoluzionario dal punto di vista culturale ed è ancora in fase di accoglimento, anche nelle culture più avanzate.

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Nei paragrafi seguenti delineeremo quindi i punti cardine di un percorso di Formazione e di Educazione che affianchi alla conoscenza teorica e all’azione concreta anche una visione etica di Nei paragrafi seguenti quindi i punti di un percorso di Formazione e di profondo rispetto per la delineeremo natura che ci circonda, capacecardine di apprezzarla innanzitutto per il suo valore Educazione per che laaffianchi alla conoscenza teorica e all’azione concreta una visione di intrinseco, sua vicinanza con l’essere umano e, solo in ultima anche istanza, per la suaetica utilità profondo rispetto la natura indispensabile allaper nostra vita. che ci circonda, capace di apprezzarla innanzitutto per il suo valore intrinseco, per la sua vicinanza con l’essere umano e, solo in ultima istanza, per la sua utilità indispensabile Per saperne di alla più nostra vita. Sito web del Ministero dell’Ambiente: Per saperne di più http://www.minambiente.it/ Sito web del Ministero dell’Ambiente: Sito web dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA): http://www.minambiente.it/ http://www.isprambiente.gov.it/it Sito web dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA): Sito web dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV): http://www.isprambiente.gov.it/it http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/educazione-per-la-sostenibilita/educazione-ambientale Sito web dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV): Sito web del WWF Italia – calcolatore dell’impronta ecologica: http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/educazione-per-la-sostenibilita/educazione-ambientale http://www.improntawwf.it/ Sito web del WWF Italia – calcolatore dell’impronta ecologica: http://www.improntawwf.it/

Approfondimenti: l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo Proponiamo di seguitol’inquinamento due approfondimenti sulle principali fontiedidel inquinamento di aria, acqua e suolo e Approfondimenti: dell’aria, dell’acqua suolo sugli effetti nocivi dell’inquinamento stesso per la salute dell’uomo e dell’ecosistema in generale. Come vedremo, la di distinzione fra approfondimenti le diverse matricisulle ambientali, purfonti essendo utile dal punto di vista didattico, Proponiamo seguito due principali di inquinamento di aria, acqua e suolo èe artificiosa perché le varie matrici sono interconnesse. Questo fa sì che le sostanze inquinanti immesse uno sugli effetti nocivi dell’inquinamento stesso per la salute dell’uomo e dell’ecosistema in generale. in Come dei tre compartimenti inevitabilmente trasmigrino agli altri due compartimenti, rendendo l’inquinamento vedremo, la distinzione fra le diverse matrici ambientali, pur essendo utile dal punto di vista didattico,un è fenomeno diffuso le e molto difficilesono da contenere. artificiosa perché varie matrici interconnesse. Questo fa sì che le sostanze inquinanti immesse in uno dei tre compartimenti inevitabilmente trasmigrino agli altri due compartimenti, rendendo l’inquinamento un Inquinamento dell’aria fenomeno diffuso e molto difficile da contenere.

Nei Paesi economicamente sviluppati, l’inquinamento atmosferico dipende da tre fonti principali: gli impianti Inquinamento dell’aria di riscaldamento, il traffico veicolare e gli impianti industriali. Tra questi ultimi un impatto rilevante è esercitato dalle centrali produttrici di energia: infatti solo una parte di tutta consumiamo trae Nei Paesi economicamente sviluppati, l’inquinamento atmosferico dipende dal’energia tre fonti che principali: gli impianti origine da fonti rinnovabili (idroelettrica, solare, eolica), mentre il resto viene ottenuto mediante di riscaldamento, il traffico veicolare e gli impianti industriali. Tra questi ultimi un impatto rilevante è combustione di centrali fonti fossili come ildicarbone, petrolio il metano. quandoche si valuta l’effetto di esercitato dalle produttrici energia:ilinfatti soloe una parte diPertanto, tutta l’energia consumiamo trae un’attività umana sull’inquinamento atmosferico bisogna considerare anche la quota di inquinamento origine da fonti rinnovabili (idroelettrica, solare, eolica), mentre il resto viene ottenuto mediante generata dalladiproduzione che è servita per quell’attività. combustione fonti fossilidell’energia come il carbone, il petrolio e il metano. Pertanto, quando si valuta l’effetto di L’aria inquinata è una miscela di sostanze i cui effetti tossici possono potenziarsi vicenda. Molte di esse un’attività umana sull’inquinamento atmosferico bisogna considerare anche la aquota di inquinamento vengono trasportate dai venti a notevole distanza dal punto di emissione, prima di depositarsi al suolo per generata dalla produzione dell’energia che è servita per quell’attività. forza di gravità oppure perché trascinate dalle precipitazioni. L’aria inquinata è una miscela di sostanze i cui effetti tossici possono potenziarsi a vicenda. Molte di esse

vengono trasportate dai venti a notevole distanza dal punto di emissione, prima di depositarsi al suolo per Iforza principali inquinanti sono: dalle precipitazioni. di gravità oppureatmosferici perché trascinate  polveri sottili: particelle piccolissime in sospensione nell’aria, che vengono inalate e possono raggiungere la I principali sono: parte piùinquinanti profondaatmosferici dei bronchi e dei polmoni; oltre ad avere un’azione irritante, veicolano sulla loro altreparticelle sostanze piccolissime tossiche che in in sospensione questo modonell’aria, entranoche in contatto i tessuti polmonari; le polveri  superficie polveri sottili: vengonocon inalate e possono raggiungere la sottili vengono emesse in tutti i processi di combustione (es. caldaie, caminetti, stufe, motori di veicoli, parte più profonda dei bronchi e dei polmoni; oltre ad avere un’azione irritante, veicolano sulla loro processi superficieindustriali) altre sostanze tossiche che in questo modo entrano in contatto con i tessuti polmonari; le polveri  ossidi di zolfo: sono gasinirritanti che vengono generati nei(es. processi di caminetti, combustione in presenza zolfo, sottili vengono emesse tutti i processi di combustione caldaie, stufe, motori didiveicoli, mediante reazione con l’ossigeno dell’aria; tra i combustibili contenenti zolfo vi sono il carbone, il gasolio e processi industriali) la benzina, mentre il metano non ne contiene; gli ossidi di zolfo causano infiammazione a livello delle  ossidi di zolfo: sono gas irritanti che vengono generati nei processi di combustione in presenza di zolfo, mucose cui vengono in contatto (occhi, gola, bronchi, polmoni); con l’acqua, essi sie mediantecon reazione con l’ossigeno dell’aria; tranaso, i combustibili contenenti zolfo reagendo vi sono il carbone, il gasolio

la benzina, mentre il metano non ne contiene; gli ossidi di zolfo causano infiammazione a livello delle mucose con cui vengono in contatto (occhi, naso, gola, bronchi, polmoni); reagendo con l’acqua, essi si

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trasformano in acido solforico, composto estremamente corrosivo responsabile del fenomeno delle piogge acide, che danneggiano la vegetazione, la fauna acquatica e i manufatti  ossidi di azoto: anch’essi sono gas irritanti che si formano in tutti i processi di combustione mediante reazione tra l’ossigeno e l’azoto naturalmente presenti nell’aria; gli ossidi di azoto causano infiammazione delle mucose respiratorie e contribuiscono al fenomeno delle piogge acide perché a contatto con l’acqua si trasformano in acido nitrico  ozono: è un “inquinante secondario” che si genera in presenza di ossidi di azoto quando l’irraggiamento solare è intenso, ossia d’estate nelle ore più calde della giornata; è molto irritante per le mucose respiratorie  monossido di carbonio: si produce nei processi di combustione incompleti (ad es. caldaie e motori mal funzionanti, caminetti poco efficienti) ed è molto pericoloso perché può portare alla morte per ipossia; negli ambienti aperti si disperde rapidamente mentre in quelli chiusi può accumularsi raggiungendo concentrazioni letali in breve tempo  anidride carbonica: anch’essa è un prodotto della combustione; la sua pericolosità per l’uomo non è diretta, bensì mediata dal fatto che questo gas è il principale responsabile dell’effetto serra e quindi del riscaldamento globale  benzene: sostanza volatile contenuta nella benzina, tossica e cancerogena per le cellule del sangue (anemia aplastica, leucemia)  benzopirene e altri idrocarburi aromatici: sostanze volatili prodotte dai processi di combustione, cancerogene per il polmone  metalli pesanti: vari metalli come piombo, mercurio, cadmio, cromo, nichel e arsenico sono tossici per l’essere umano; un tempo la benzina era una fonte importante di inquinamento atmosferico da piombo, ma con l’avvento delle benzine senza piombo questo problema si è molto ridimensionato; attualmente, il rilascio di metalli pesanti in atmosfera è causato principalmente da processi industriali. È stato ampiamente dimostrato che l’inquinamento atmosferico ha effetti nocivi sulla salute umana sia a breve sia a lungo termine. A breve termine, i picchi di inquinamento si accompagnano a un aumento dei casi di infezioni respiratorie, di riacutizzazioni di patologie respiratorie croniche come asma e bronchite e di mortalità nelle persone in precarie condizioni di salute. A lungo termine, si ha un aumento dell’insorgenza di nuovi casi di asma e bronchite cronica e di tumore al polmone. Nel 2013 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’OMS ha classificato l’inquinamento atmosferico come cancerogeno certo per la specie umana. Inoltre, vi sono prove scientifiche che l’inquinamento dell’aria favorisca anche l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Effetti nocivi si riscontrano anche a carico di altri organismi viventi, come gli organismi acquatici (soprattutto attraverso l’acidificazione delle acque) e le piante. Inoltre, l’anidride carbonica, prodotto ineliminabile di qualunque processo di combustione, è il principale gas responsabile dei cambiamenti climatici: il suo accumulo nell’aria fa sì che la radiazione termica di origine solare riflessa dalla superficie terrestre, anziché disperdersi nello spazio, rimanga intrappolata nell’atmosfera, causandone il progressivo surriscaldamento. I cambiamenti climatici stanno già provocando una catena di conseguenze negative per l’essere umano e per l’ambiente tutto: progressiva desertificazione di vaste aree del globo, aumento dei fenomeni meteorologici estremi, ondate di calore (che provocano un aumento della mortalità tra le persone con salute più fragile), scioglimento dei ghiacci e innalzamento del livello dei mari, migrazione di varie specie viventi in nuove zone (ad es., la tropicalizzazione del clima sta favorendo la massiva diffusione di insetti vettori di malattie infettive in Paesi come l’Italia).

Inquinamento dell’acqua e del suolo L’idrosfera è composta da due sistemi collegati tra loro: le acque superficiali (fiumi, laghi, mari) e le acque sotterranee (falde superficiali e profonde). Questi due sistemi a loro volta sono alimentati dalle acque meteoriche (ossia dalle precipitazioni, direttamente o tramite i ghiacciai) e sono pertanto in collegamento sia con l’atmosfera sia con la litosfera. Le precipitazioni, infatti, trasportano con sé le sostanze presenti nell’aria o nel suolo, anche quelle inquinanti, che possono così raggiungere il sistema delle acque. A loro volta le acque, se contaminate, possono inquinare i suoli che attraversano, soprattutto quando sono usate per irrigare. Dal suolo gli inquinanti possono essere risollevati nell’atmosfera dai venti oppure possono contaminare i vegetali risalendo attraverso le radici. Le acque possono essere inquinate da numerosissimi contaminanti, sia chimici sia microbiologici. In generale, nei Paesi evoluti come il nostro l’acqua potabile è molto sicura perché sottoposta a rigorose procedure di

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controllo e depurazione. Altrettanto non si può dire, tuttavia, delle acque che vengono utilizzate per irrigare o per abbeverare gli animali, spesso prelevate da falde superficiali o corsi d’acqua esposti a possibile contaminazione. I sistemi di depurazione in uso per l’acqua potabile sono estremamente costosi e quindi difficilmente applicabili ad altri tipi di acque. Tra le sostanze che destano maggiore preoccupazione nei Paesi economicamente sviluppati vi sono i cosiddetti inquinanti organici persistenti: composti perlopiù di sintesi industriale (quindi non presenti in natura) che l’ambiente naturale non è in grado di smaltire, se non in modo estremamente lento. Tra questi si annoverano moltissime sostanze di uso comune, ad esempio detergenti, solventi, insetticidi, fungicidi, erbicidi e composti contenuti nelle materie plastiche. A causa della loro scarsa biodegradabilità, questi composti si accumulano progressivamente nelle varie matrici ambientali, esercitando vari effetti tossici che in molti casi devono ancora essere studiati e compresi a fondo. Per essere rimossi dalle acque, essi richiedono sistemi di depurazioni complessi e dispendiosi. Inoltre, alcuni di questi composti hanno un’altra proprietà molto insidiosa: gli organismi viventi che li assorbono non riescono ad eliminarli abbastanza velocemente e pertanto li accumulano nei loro tessuti. Quando gli animali predatori mangiano organismi contaminati (ad es. piante, insetti o animali più piccoli) assumono tutta la dose inquinante che le loro prede avevano accumulato in sé nell’arco della vita, concentrandola a loro volta nel proprio corpo. Il risultato è un progressivo accumulo delle sostanze inquinanti lungo la catena alimentare il che fa sì che gli organismi all’apice della catena (come l’uomo) possano arrivare a introdurre con l’alimentazione dosi molto elevate. Un’altra categoria di inquinanti delle acque e del suolo molto difficili da eliminare è quella dei metalli pesanti (mercurio, piombo, cadmio, cromo, arsenico, nichel). Essi derivano perlopiù da processi industriali, ma anche dallo smaltimento non corretto dei rifiuti (ad es., le pile elettriche contengono mercurio, cadmio e nichel) o dallo spargimento sui campi di pesticidi e fertilizzanti contaminati. Questi metalli, se assunti in dose eccessiva, possono nuocere gravemente alla salute umana causando disturbi renali e gastrointestinali, patologie neurologiche, anemia, neoplasie e difetti nello sviluppo neurologico del feto e del bambino.

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SCHEDA TEMATICA – AGRICOLTURA Conoscere i metodi di produzione e la storia dei prodotti del territorio VENETO TERRA DA GUSTARE La storia della cucina appartiene alla storia della cultura dell’uomo, intrecciandosi con quella dell’arte e della poesia, del teatro, della musica, delle religioni. Spesso addirittura influenzandola. Tra le cucine regionali italiane, quella veneta si contraddistingue per completezza di ricettario, in virtù di una morfologia territoriale estremamente varia: mare, montagna, collina, pianura, laghi, fiumi e torrenti, ma anche valli e lagune. Questo ha consentito la natura. Il resto, e il più, lo hanno fatto l’intelligenza e la fatica delle donne e degli uomini che, nel gioco secolare del prova e riprova, hanno manipolato tante risorse fino all’eccellenza. La storia ha dato una mano: il risultato è una tavola imbandita di piatti, dove si mescolano raffinatezze patrizie e sapori contadini, gusti indigeni e aromi forestieri. Piatti che si accompagnano alla ricca gamma dei vini veneti, capace di soddisfare i diversi gusti dei consumatori. Questo è il Veneto: un ricco e diversificato patrimonio che non è solo alimentare, ma racchiude in sé anche tutti i valori e i saperi di una regione dalla grande storia. PRODOTTI TIPICI E TERRITORIO: GLI SCENARI In una società come quella di oggi, caratterizzata dalla globalizzazione dell’economia e dalla crescente omogeneizzazione di gusti e stili di vita, il consumatore – certamente più informato e consapevole di una volta in fatto di alimentazione – tende sempre più a ricercare nel cibo, accanto a irrinunciabili elementi di sicurezza e salubrità del prodotto, considerati di fatto come dei prerequisiti, e ad aspetti nutrizionali e di servizio, anche lo strumento per vivere la storia, la tradizione e la cultura di un territorio. Fra i vari fattori che stanno caratterizzando il modello europeo di produzione e consumo alimentare, assume una particolare importanza proprio il recupero del legame con la propria terra, anche attraverso le produzioni agroalimentari, che del territorio costituiscono spesso l’espressione più autentica e ricca di significati storico-sociali e conviviali. Nel Veneto, grazie alle specifiche vocazioni pedo-climatiche e alle capacità tecnico-professionali degli operatori, è forte la propensione a produrre e valorizzare i prodotti tipici, come dimostra anche l’elevato numero di denominazioni di origine (D.O.P. e I.G.P.) e di prodotti agroalimentari tradizionali. I prodotti D.O.P. e I.G.P. In base al regolamento comunitario n. 2081/92, pilastro della politica europea della qualità, nato con l’obiettivo di valorizzare la specificità di alcuni prodotti, per quanto riguarda il loro metodo tradizionale di fabbricazione o la loro origine, e nel contempo di proteggere e informare il consumatore, vengono distinte due categorie di denominazioni protette: le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche. - 43 -


La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) designa prodotti collegati in modo molto stretto alla regione geografica di cui portano il nome. Per poter beneficiare di una D.O.P. devono esistere due condizioni:  la produzione delle materie prime e la loro trasformazione fino al prodotto finito devono essere effettuate nella regione delimitata di cui il prodotto porta il nome;  la qualità o le caratteristiche del prodotto devono essere dovute, essenzialmente o esclusivamente, all’ambiente geografico del luogo d’origine, dove per ambiente geografico si intende l’insieme dei fattori naturali ed umani, come ad esempio il clima, la qualità del suolo, il know-how locale. Anche l’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) designa prodotti collegati alla regione di cui portano il nome, ma tale collegamento è meno stretto o di natura diversa rispetto alla D.O.P. Per l’attribuzione di una I.G.P. devono sussistere due condizioni:  il prodotto deve essere originario della regione geografica di cui porta il nome. Contrariamente a quanto previsto per la DOP, è sufficiente che solo una delle fasi di produzione sia stata effettuata nella zona delimitata: per esempio, le materie prime che intervengono nella produzione possono provenire da un’altra regione;  deve esistere un collegamento tra il prodotto e la regione da cui prende nome. Tuttavia questa caratteristica, diversamente da quanto previsto per la denominazione d’origine, non deve essere predominante o esclusiva, essendo sufficiente un collegamento oggettivo più leggero, che può consistere semplicemente nella reputazione del prodotto se essa risulta dalla sua origine geografica. I prodotti agroalimentari tradizionali Il tema della valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari non si esaurisce con le denominazioni di origine: con l’art. 8 del decreto legislativo n. 173 del 30 aprile 1998, sono state emanate da parte del Governo disposizioni per individuare i cosiddetti “prodotti agroalimentari tradizionali” e, con il successivo decreto n. 350 dell’8 settembre 1999, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha approvato il regolamento che disciplina nei dettagli la materia. I prodotti agroalimentari tradizionali vengono definiti quelli le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono praticate in un certo territorio nel tempo in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, per un periodo comunque non inferiore a 25 anni. Spetta alle Regioni, in base al decreto 350/99, individuare i prodotti tradizionali agroalimentari presenti nel proprio territorio, realizzare gli elenchi regionali di tali prodotti e inviarli poi al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che provvede a inserirli in un “Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali”, pubblicato, aggiornato e divulgato dallo stesso Ministero. L’azione di recupero, conservazione e rilancio dei cosiddetti “prodotti tradizionali” potrà contribuire certamente a promuovere e diffondere ulteriormente le produzioni agroalimentari nazionali e regionali tipiche e di qualità, anche in connessione con la valorizzazione enogastronomica e turistica del territorio, di cui il cibo e il vino – come, ad esempio, già previsto con l’istituzione delle strade del vino e dei prodotti tipici – rappresentano gli elementi di base. Agricoltura sostenibile e agricoltura biologica Negli anni ‘50 l’agricoltura estensiva fu sostituita da un’agricoltura intensiva completamente dipendente dall’uso di fitofarmaci, concimi ed erbicidi sintetici.

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Queste sostanze sono divenute, nel tempo, indispensabili per produrre quantità sempre maggiori di alimenti e l’abuso di prodotti chimici ha contribuito in parte agli attuali problemi di inquinamento ambientale. Oggi si parla di agricoltura sostenibile per uno sviluppo sostenibile: secondo la Commissione Mondiale per l'Ambiente e lo Sviluppo, è considerato sostenibile lo sviluppo che considera i bisogni alimentari delle attuali generazioni senza compromettere quelli delle generazioni future. L'agricoltura sostenibile (detta anche eco-compatibile o integrata) è quella che, oltre a produrre alimenti e altri prodotti agricoli, migliora le risorse naturali dell'azienda agraria, la qualità complessiva dell'ambiente e la qualità della vita per gli agricoltori e l'intera società. Chi si occupa di agricoltura sostenibile diventa così custode del territorio, della natura e della salute dell’uomo. Le tecniche agricole in grado di rispettare l'ambiente e la biodiversità consistono in quei processi naturali che consentono di preservare la "risorsa ambiente", evitando così il ricorso a pratiche dannose per il suolo, l'utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, le monocolture e monosuccessioni, e utilizzano invece fonti energetiche rinnovabili. I modelli agricoli più diffusi in Italia che utilizzano i principi e le tecniche sostenibili sono l'agricoltura biologica e quella biodinamica. L'agricoltura biologica è l'insieme di tecniche colturali e di allevamento che permettono di produrre cibi senza l'impiego di prodotti chimici di sintesi. Si utilizzano tecniche tradizionali, non convenzionali, come la fertilizzazione organica, ampie rotazioni colturali con piante che arricchiscono il terreno di elementi fertilizzanti, controllo meccanico delle infestanti, consociazioni tra colture. L'agricoltura biodinamica si basa sugli insegnamenti di Rudolf Steiner che, nel 1924, presentò i risultati delle sue ricerche per una nuova agricoltura che potesse essere alternativa all'agricoltura industriale che produceva alimenti sempre meno "vitali". Si fonda su una concezione "olistica", in cui tutto è connesso e tutti gli elementi devono essere in equilibrio. L'azienda agricola deve essere considerata come un organismo in relazione con l'ambiente circostante, con l'intero pianeta e anche con il cosmo e le costellazioni. Anche il terreno deve essere mantenuto in uno stato di equilibrio con tutti i suoi organismi per ottenere alimenti di alta qualità. AGRI – CULTURA CHE NUTRE Agri-cultura: un gioco di parole, per valorizzare il ruolo della campagna nella vita della società post-industriale, per promuovere la qualità e la genuinità dei prodotti della grande tradizione agricola italiana e per sviluppare a tutto campo il dialogo con il cittadino-consumatore. Il legame tra l’agricoltura e la società passa prima di tutto attraverso la comunicazione diretta, ossia la capacità degli imprenditori di essere dei “testimonial” primari e fondamentali. Ciò premesso, c’è da rilevare che dobbiamo fare i conti con il fatto che il settore agricolo non ha le stesse possibilità che hanno altri settori di utilizzare la leva della comunicazione di massa per ottenere più potere e più influenza nella società. Questo per limiti oggettivi e soggettivi: oggettivi perché l’agricoltura muove interessi finanziari e di potere comunque limitati e per di più parcellizzati, e a questo il sistema dei media è particolarmente sensibile, e soggettivi perché essa non ha sempre realizzato quei processi di crescita culturale che le consentono di far maggiormente valere il suo “potere contrattuale” con il cittadino-consumatore.

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Bisogna allora rimuovere i limiti oggettivi, aggregando meglio gli interessi agricoli all’interno della catena agroalimentare, e quelli soggettivi, affinando le capacità di determinare l’orientamento dei consumi alimentari verso la qualità e la tipicità della produzione italiana. Consumare un prodotto tipico può rappresentare un’ulteriore occasione per conoscere la campagna e considerarla veramente amica, avendo la consapevolezza che sia il risultato di una elaborazione di tecniche e metodologie tradizionali. Stiamo parlando di una cultura del rurale che oltre a farci prendere coscienza di un’alimentazione che deve partire dalla testa, anziché dallo stomaco, si configura come un’ancora di salvezza per un territorio vastissimo. Ancora di salvezza che diventa una sfida sociale per creare quel tessuto socio-economico nei comuni rurali della nostra penisola. L’agri-cultura in questo caso nutre il territorio di imprenditori, di famiglie agricole e di altre realtà che nell’insieme contribuiscono alla cura e salvaguardia di un bene della collettività irriproducibile: l’ambiente. Tornando al concetto “alimentare” di cultura che nutre è fondamentale un percorso di formazione e di educazione alimentare, di recupero di conoscenze e tecniche di lavorazione tradizionali, al fine di rilanciare i prodotti delle nostre campagne per quel legame profondo e connaturato all’identità culturale dei luoghi. Valorizzazione della qualità, una qualità scientificamente definita da parametri chimico-fisici e organolettici e non solo da attraenti spot pubblicitari; tipicità, come identità di una precisa caratterizzazione geografica, e genuinità dei prodotti alimentari che le nostre aziende agricole offrono al mercato. Imprese agricole, dunque, come ambasciatrici di un patrimonio di inestimabile valore, un bagaglio storico di sapori e una ricchezza di saperi da promuovere e salvaguardare, ricordando sempre e comunque la loro capacità di esercitare un ruolo multifunzionale estremamente positivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio agricolo. Percorsi didattici legati all’agricoltura e al cibo Cibo come strumento del vivere sano, cibo come stile di vita, espressione di socialità, strumento di incontro e scambio fra i popoli, ma cibo anche come specchio della storia, della cultura, delle tradizioni, dell’economia di un territorio. Ciò è particolarmente vero per il Veneto, dove diventa strategico far riemergere con chiarezza gli antichi legami tra culture gastronomiche originali e differenziate e produzioni locali sullo sfondo di quelle caratteristiche territoriali che tanto contribuiscono alla sua peculiare bellezza. Alimentazione è stile di vita, con valutazione delle problematiche relazionali, delle paure, delle deviazioni e dei giochi di potere insiti nell’alimentazione, e analisi del significato affettivo dei cibi e dei collegamenti con i contesti familiari e sociali nei quali vengono consumati. Il cibo come testimonianza di tradizione, cultura e territorio, con analisi di come e perché si mangia, di quali messaggi si ricevono o si inviano attraverso le scelte alimentari, dei modelli di consumo, delle mode e degli stereotipi che spesso si associano ai cibi e ai comportamenti alimentari, alla scoperta dei valori culturali e storici degli alimenti. Alimentazione e sistema agro-alimentare, per imparare a leggere, in modo consapevole, i vari passaggi – dalla produzione alla trasformazione alla conservazione – che permettono di far giungere al consumatore prodotti tipici e di qualità. Che senso ha il gusto? La sfera sensoriale dell’uomo contemporaneo si è notevolmente impoverita, il tempo ristretto e la velocità della civiltà moderna ci stanno privando dei canali per

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assaporare lentamente il mondo. Per recuperare tatto, gusto e odorato – strumenti impareggiabili per una conoscenza non superficiale dell’ambiente e di se stessi – si possono utilizzare percorsi educativi attivi con l’utilizzo di laboratori di analisi sensoriale. Un orto a scuola per seminare un futuro sostenibile Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto insieme agli alunni delle scuole è coltivare prima di tutto dei saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare, ma anche un modo per ritrovare, ricercare dei sapori, spesso dimenticati. Coltivare è un modo per imparare. Imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l’importanza dei beni collettivi e delle conoscenze altrui. Saperi di altre generazioni e di altre culture. Coltivare l’orto è un’attività interdisciplinare adattabile a ogni età, un’occasione di crescita in cui si impara condividendo gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo. La pratica dell’orticoltura permette di “imparare facendo”, di sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette agganci reali con l’educazione alimentare e il cibo. Approfondimento: Ritornare all’agricoltura contadina, intervista a Massimo Angelini autore del libro “Minima Ruralia” “Se vuoi cercare le verdure, la frutta e i grani di una volta […], lascia da parte internet, dimentica il telefono, non ti curare di cosa se ne dice o se ne legge. Se li vuoi cercare, bisogna che ti muovi a piedi, paese per paese, cascina per cascina; e non ti scoraggiare quando ti dicono che sono scomparsi: qualche volta sono solo 'invisibili' allo sguardo e alla memoria. Ci vuole pazienza, gusto per l’ascolto e rispetto perché chi è anziano, se ancora li conserva, accetti di mostrarteli o di mostrarne la semenza”. È questo il consiglio con cui Massimo Angelini – autore, docente, studioso e “coltivatore d’idee nell’orto”, come si definisce lui stesso – accoglie i lettori nelle prime pagine di “Minima Ruralia” (Pentagora Edizioni, aprile 2013), una guida alla riscoperta delle tradizioni contadine italiane. Scopo del viaggio, recuperare quell’antico legame fra uomo e natura, quella dimensione oggi cancellata dall’industria del cibo, che frappone macchine e sostanze chimiche fra il contadino e il suo campo, ponendosi in una logica di mero sfruttamento delle risorse offerte dalla terra. Da sempre l’agricoltura è un punto d’incontro fra natura e cultura, fra i cicli biologici spontanei e l’intervento migliorativo umano. È possibile individuare il 'punto di rottura' che ha portato dall’attività contadina tradizionale all’agroindustria? Non so se si possa individuare un preciso punto di rottura, ma osservo che questa rottura è avvenuta e ora pare insanabile. Quello che oggi appare evidente è che l’agricoltura contadina e quella industriale non sono aspetti differenti di una medesima attività, distinguibili su parametri quantitativi – minore o maggiore estensione, produzione, mercato e capitale – ma attività del tutto differenti e, per ciò che riguarda gli effetti sociali ed ecologici, opposte. L’agricoltura contadina mira a conservare la fertilità della terra, la quantità di acqua disponibile, la diversità di colture e, all’interno di ciascuna coltura, di varietà, laddove, invece, l’agricoltura industriale agisce

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come un’attività estrattiva, mineraria: erode la fertilità, consuma le risorse di acqua, riduce la diversità in termini di colture e varietà. E potremmo ribaltare questa contrapposizione su molti altri piani: sociale e culturale, prima di tutto. Forse un fattore di rottura, non l’unico, può essere riconosciuto nel diverso modo di porsi dell’uomo di fronte alla natura e alla storia: prima organico, simbolico; oggi frammentario e astratto, con l’uomo separato dal cielo come dalla terra e autocentrato sul proprio sé in un vortice di scissione e isolamento. In questo caso, se questa ipotesi meritasse un approfondimento, dovremmo ricercare la rottura nelle radici della modernità, tra XII e XIII secolo. Estratto da Scuola ambulante di agricoltura sostenibile Per saperne di più Cultura che nutre: Strumenti per l’educazione alimentare – Kit per gli insegnanti della scuola primaria Programma “Comunicazione ed Educazione alimentare” – ISMEA (disponibile a richiesta presso la Direzione Turismo – Regione del Veneto) Per conoscere i prodotti tipici e di qualità e i prodotti agroalimentari tradizionali: http://www.piave.veneto.it/web/consumatori/prodotti-tipici-di-qualita Per scaricare i libriccini “Io mangio bio” e “Oco Tarcisio racconta la campagna: breve storia per conoscere l’agricoltura biologica”: https://www.facebook.com/pages/Fattorie-DidatticheAperte/251673794877584?sk=app_208195102528120 Per informazioni sull’agricoltura biologica: http://ec.europa.eu/agriculture/organic/downloads/infographics_it Per scaricare manuali e documenti sull’educazione alimentare partendo dalla terra – Regione Lombardia: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Agricoltura%2FDGLa yout&cid=1213414745638&p=1213414745638&pagename=DG_AGRWrapper

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Il progetto regionale “Fattorie didattiche” Una nuova forma di turismo rurale. Percorsi di educazione alimentare e ambientale per scuole e famiglie. Il cittadino oggi esprime sempre più il bisogno di stare a contatto con la natura, desidera appropriarsi dell’essenza più profonda del territorio, scoprendone la storia e le tradizioni ma anche le storie delle persone che la vivono; per questi motivi si sta sempre più affermando anche in Veneto il turismo rurale, per la sua capacità di offrire al visitatore la possibilità di allineare il proprio ritmo a quello naturale del fluire del tempo, a quello dell’ambiente naturale, concedendosi il lusso di “osservare”, “ascoltare” e “gustare”. Se questo è vero per tutti i turisti, che trovano nella campagna veneta un insieme di segni della natura e tracce lasciate dalle generazioni passate, lo è ancora di più per i più piccoli! Le Fattorie Didattiche, diffuse in tutto il territorio regionale, sono un esempio della coerenza produttiva con le risorse del territorio, l'esplorazione della valenza ambientale dell'agricoltura e i primi e i veri custodi del paesaggio rurale. Con la recente legge regionale 10 agosto 2012, n. 28, così come modificata dalla legge regionale n. 35/2013, si è inteso creare un quadro giuridico nel quale collocare le fattorie didattiche, accanto al turismo rurale, all’interno della consolidata legislazione che riguarda specificatamente l’agriturismo, l’ittiturismo e il pescaturismo. Tante e diversificate sono le attività, teoriche e pratiche, che comprendono percorsi di conoscenza che vanno dagli aspetti strettamente alimentari -per “imparare facendo” le attività legate alla produzione agricola e alla trasformazione dei prodotti dell'agricoltura, la stagionalità e la tipicità dei prodotti di qualità, le ricette specifiche di ogni territorio- a quelli ambientali e naturalistici -che offrono la possibilità di avvicinarsi alle aree protette e ai diversi ecosistemi attraverso il cammino, l’esperienza e il gioco- da quelli legati alla cultura e alle tradizioni -con visite ai Musei della civiltà contadina, ai Musei etnografici, ai parchi e alle Ville venete del territorio- fino a percorsi di vacanza attiva, dando la possibilità a piccoli e grandi di fare escursioni nella natura con i cavalli o con gli asini, e di cimentarsi con la canoa e il rafting. Il tutto, nelle Fattorie didattiche, avviene in strutture sicure e accoglienti, accompagnati da guide straordinarie, gli agricoltori, sempre più spesso donne e giovani che all’agricoltura stanno tornando con una spiccata sensibilità verso i bisogni generati dal proprio territorio di appartenenza sotto il profilo sia ambientale che sociale, e quindi con uno sguardo attento al passato ma anche con una grande attenzione verso l’innovazione e la sperimentazione. Ogni anno, per tradizione la seconda domenica di ottobre, la Regione organizza, in collaborazione con le Associazioni Professionali Agricole, la Giornata delle fattorie didattiche aperte. L’evento, dedicato ai bambini, agli insegnanti e alle famiglie, offre la possibilità di vivere una giornata in fattoria sperimentando percorsi e attività, con una particolare attenzione all’uso consapevole e sostenibile di cibo, acqua ed energia. Per conoscere ed essere aggiornati sull’Elenco regionale delle fattorie didattiche e sulle diverse iniziative organizzate per le scuole e per le famiglie, è possibile consultare il sito della Regione http://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/elenco-fattorie-didattiche e la pagina Facebook Fattorie didattiche aperte.

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Il programma europeo “Frutta e verdura nelle scuole” Il Programma ha l’obiettivo di migliorare la salute pubblica attraverso la promozione del consumo di frutta e ortaggi, fino al raggiungimento della quantità giornaliera di 500 grammi consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per contrastare l’insorgenza di importanti patologie croniche della società odierna, quali le malattie cardiovascolari, l’obesità e il diabete. È gestito e coordinato a livello nazionale dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in collaborazione con le Regioni e prevede, da un lato, la distribuzione di prodotti ortofrutticoli agli alunni delle scuole primarie – di età compresa tra i 6 e gli 11 anni – lontano dai pasti, in sostituzione della merenda mattutina o pomeridiana e, dall’altro, la realizzazione di misure di accompagnamento con azioni di approfondimento e sensibilizzazione mediante le quali l’informazione e l’abitudine al consumo di frutta e verdura vengono veicolate in modo accattivante e coinvolgente. I prodotti, oltre a essere distribuiti nel rispetto della stagionalità, anche al fine di valorizzare i singoli territori, le filiere corte e gli acquisti locali, provengono da sistemi rispettosi dell’ambiente (produzione integrata, produzione biologica) o sono a marchio di qualità (denominazione di origine protetta – DOP, indicazione geografica protetta – IGP). Le misure di accompagnamento si basano sui seguenti concetti comportamentali:  conoscenza corretta e diretta del prodotto anche tramite l’esperienza sensoriale;  conoscenza non solo del prodotto, ma anche della sua origine e tipicità;  conoscenza della coltura: dalla pianta al frutto, attraverso il suolo la cui qualità si riflette su quella dei prodotti;  contatto con la natura e la campagna e conoscenza dell’ecosistema agricolo. Per saperne di più è possibile consultare il sito www.fruttanellescuole.gov.it Inoltre si possono trovare delle deliziose ricette a base di frutta e verdura al seguente link: www.areflh.org/images/stories/PDF/Dossiers/Consommation_Diete_md/Livre_Recettes__IT.pdf

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SCHEDA TEMATICA – ALIMENTAZIONE Mangiare in modo vario, equilibrato e con gusto secondo il modello alimentare mediterraneo Mangiare è uno dei piaceri della vita quotidiana e può dare un contributo fondamentale al nostro benessere. Infatti, le patologie che affliggono maggiormente i Paesi sviluppati (obesità, ipertensione arteriosa, diabete mellito, malattie cardiovascolari, neoplasie) hanno tra le loro cause principali proprio un’alimentazione scorretta, vale a dire troppo ricca di grassi, zuccheri e sale e povera di acqua, vitamine, sali minerali e fibre. Inoltre, nutrirsi in modo sano migliora la qualità della vita, aiutando a sentirsi attivi, pieni di energia e di buon umore. È importante acquisire fin da piccoli un rapporto salutare con il cibo, che possa perdurare anche nelle età successive. Gli atteggiamenti e le abitudini radicatisi nell’infanzia sono difficili da modificare in seguito. Inoltre, già da bambini si può soffrire delle conseguenze negative di un’alimentazione scorretta. L’esempio più preoccupante è quello del sovrappeso: in Veneto, circa il 17% dei bambini che frequentano la scuola primaria è in sovrappeso e il 6% addirittura obeso (dati del sistema di sorveglianza “OKkio alla SALUTE” – anno 2014). È ampiamente dimostrato che i bambini in sovrappeso tendono a rimanere tali anche da adulti, il che comporta per loro un maggiore rischio di sviluppare patologie croniche rispetto ai bambini normopeso. Pertanto, il sovrappeso in età pediatrica, oltre a minare il benessere fisico e psicologico di chi ne è affetto, costituisce anche un’ipoteca pesante sulla salute futura della popolazione. Alimentarsi in modo sano non richiede particolari conoscenze. Basta godere di ciò che la natura ci offre, tenendo a mente alcuni principi fondamentali che valgono a ogni età: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10)

Mangiare un po’ di tutto: ciascun tipo di alimento contiene alcune sostanze nutritive indispensabili che altri alimenti non offrono Privilegiare i cibi freschi e semplici, limitando il consumo di alimenti industriali o elaborati che contengono in genere molti grassi, zuccheri e sale Prediligere gli alimenti ricchi di acqua e fibre (verdura, frutta, cereali integrali, legumi) che fanno bene all’intestino e saziano a lungo, senza essere troppo calorici Mangiare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione, variando i colori, per fare il pieno di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti Assumere tutti i giorni latte e yogurt, fonte preziosa di calcio e vitamine Mangiare regolarmente pesce, che fornisce acidi grassi essenziali benefici Evitare i cibi molto salati e scegliere il sale iodato, usandolo con parsimonia Bere tanta acqua, costituente fondamentale del nostro organismo Fare ogni mattina una colazione completa (comprendente sia carboidrati sia proteine), per iniziare la giornata con il piglio giusto Fare 5 pasti al giorno, moderando le quantità, per avere sempre a disposizione l’energia che serve (per gli spuntini sono ideali frutta, verdura oppure uno yogurt).

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LA PIRAMIDE ALIMENTARE Per aiutare le persone a costruire un proprio regime alimentare equilibrato, in cui tutti i nutrienti necessari siano presenti nelle giuste proporzioni, è stata elaborata la piramide alimentare. Essa rappresenta graficamente la composizione ideale della nostra dieta, con alla base gli alimenti da consumare più volte al giorno e negli strati successivi, procedendo verso il vertice, quelli da assumere con frequenza sempre più diradata. Di seguito viene riportato un esempio di piramide alimentare adatta per gli individui in crescita. Una PORZIONE (per adulti) corrisponde a: 

Verdura: cruda a foglia 80 g, ortaggi o cotta 200 g (es. 2-3 pomodori, 3-4 carote, 1 finocchio)

Frutta fresca: 150 g (es. 1 frutto medio, 2 frutti piccoli)

Frutta secca: 30 g (es. una manciata di mandorle o nocciole, 4 noci)

Pasta e riso: 80 g (se pasta all’uovo fresca: 100 g)

Pane: 50 g (es. un panino piccolo)

Prodotti da forno, cereali per la colazione: 30 g (es. un pacchetto di crackers, 3-4 fette biscottate, 3-5 biscotti)

Patate e altri tuberi: 200 g

Legumi: freschi 150 g; secchi 50 g

Pesce, crostacei e molluschi: freschi/surgelati 150 g; in scatola 50 g

Carne fresca/surgelata: 100 g

Salumi: 50 g (es. 3 fette di prosciutto)

Uova: 1 uovo

Formaggio: fresco 100 g; stagionato 50 g

Latte e yogurt: 125 g

Olio e burro: 10 g (es. 1 cucchiaio di olio)

Torte, dolci al cucchiaio: 100 g

Per Iolanda: nella pagina a fianco (che non so se sia a destra o a sinistra, ma fa lo stesso) inserisci la figura della piramide alimentare definitiva che ti mando in allegato… e ovviamente cancella questa parte di testo ma so che lo puoi fare! 

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LE SOSTANZE NUTRITIVE NECESSARIE AL NOSTRO CORPO Carboidrati Sono la nostra principale fonte di energia e dovrebbero fornire il 50-60% delle calorie introdotte ogni giorno con l’alimentazione. Esistono due tipi di carboidrati: quelli complessi (amido contenuto nei cereali, nei legumi e nelle patate) richiedono una digestione prima di poter essere utilizzati dall’organismo; quelli semplici (zuccheri contenuti in frutta, dolci, miele, latte) sono invece prontamente utilizzabili. I carboidrati semplici devono essere consumati con moderazione (max 15% dell’energia totale) perché il loro rapido assorbimento provoca un picco del livello di zucchero nel sangue che sottopone a stress il metabolismo; inoltre, sono meno sazianti rispetto ai carboidrati complessi e inducono pertanto ad assumere una quantità maggiore di calorie, con il rischio di ingrassare; non da ultimo, favoriscono l’insorgenza di carie. Proteine Servono a costruire la struttura del corpo (es. muscoli, ossa ecc.). I nostri tessuti si rinnovano continuamente, pertanto hanno bisogno di un costante apporto di proteine, che dovrebbero rappresentare il 10-15% di tutta l’energia introdotta quotidianamente con l’alimentazione. Agli adulti è raccomandata l’assunzione quotidiana di circa 0,9 g/kg di peso corporeo ideale; nei soggetti in crescita si ha ovviamente un fabbisogno maggiore: 1,3 g/kg nei lattanti, 0,95-1,00 g/kg in bambini e adolescenti. Gli alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte) contengono proteine definite “nobili” perché costituite da aminoacidi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre autonomamente e quindi deve per forza assumere dall’esterno. Le proteine dei vegetali, invece, sono considerate meno nobili perché non forniscono tutti gli aminoacidi essenziali; fa eccezione l’abbinamento legumi + cereali, ottima fonte proteica. Lipidi Sono una fonte di energia ad alta densità (9 kcal/g, contro le 3,75 kcal/g dei carboidrati e le 4 kcal/g delle proteine) e servono anche a fabbricare alcuni fondamentali componenti del corpo, come le membrane delle cellule e vari tipi di ormoni. Pertanto non devono mai mancare nell’alimentazione. In generale, è consigliabile coprire il 20-35% del fabbisogno energetico quotidiano mediante assunzione di lipidi; la percentuale sale al 40% per i lattanti e al 35-40% per i bambini fino a 3 anni. Se si eccede nel consumo, oltre ad affaticare la digestione si può incorrere in un accumulo di lipidi nel sangue (colesterolo “cattivo”) che a lungo andare può condurre a restringimento delle arterie. I lipidi non sono tutti uguali: quelli saturi contenuti nel burro, nel formaggio, nel grasso della carne e in alcuni oli vegetali (es. olio di palma e di cocco) tendono a far aumentare il colesterolo cattivo e quindi non dovrebbero superare il 10% dell’energia totale; vanno preferiti i lipidi monoinsaturi (es. olio d’oliva, grasso della frutta a guscio) e polinsaturi (es. olio di semi, grasso del pesce e della frutta a guscio) che fanno aumentare il colesterolo “buono” e contribuiscono anche a mantenere fluido il sangue. Vitamine Queste sostanze non apportano energia e non hanno nemmeno un ruolo strutturale, ma sono indispensabili per l’organismo perché fungono da cofattori per gli enzimi che consentono alle nostre cellule di sopravvivere e svolgere le loro funzioni. Molte di esse hanno anche un’azione

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antiossidante in grado di contrastare i naturali processi di degenerazione cellulare che contribuiscono all’invecchiamento, alle malattie cardiovascolari e ai tumori. Alcune vitamine vengono fornite prevalentemente da determinati tipi di alimenti, che quindi non devono mancare nella dieta: ad es. la vitamina C e l’acido folico sono abbondanti in frutta e verdura, la vitamina B12 e la vitamina D in carne, pesce, uova e latticini, la vitamina E in semi e frutta a guscio. Sali minerali Sono indispensabili per molteplici funzioni corporee, che spaziano dalla costituzione delle ossa (calcio e fosforo) al trasporto dell’ossigeno nel sangue (ferro), dal funzionamento della tiroide (iodio) alla trasmissione dei segnali elettrici nelle cellule del sistema nervoso, del cuore e dei muscoli (sodio, potassio, calcio, magnesio); anche in questo caso, solo un’alimentazione varia consente di raggiungere per ogni minerale la quantità necessaria all’organismo (ad es. ferro attraverso carne, pesce e uova; calcio attraverso i latticini; potassio e magnesio attraverso frutta e verdura; iodio attraverso sale iodato e pesce). Fibre Sono carboidrati complessi (es. cellulosa) che il nostro intestino non è in grado di digerire. Si trovano in abbondanza in cibi come frutta, verdura, cereali integrali e legumi. Svolgono una funzione meccanica di “pulizia” del tratto digerente, controllando l’assorbimento di zuccheri e grassi e impedendo che la mucosa intestinale venga a contatto troppo a lungo con sostanze tossiche e cancerogene presenti negli alimenti. Inoltre favoriscono il regolare svuotamento dell’intestino e saziano quasi senza fornire calorie. Per tutti questi motivi sono di grande aiuto nel prevenire sovrappeso, diabete, malattie cardiovascolari, tumori del colon, stipsi e diverticolosi colica. Per saperne di più Sezione sull’alimentazione del sito web del programma ministeriale Guadagnare Salute: http://www.guadagnaresalute.it/alimentazione/default.asp Sito web del Centro di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione: http://nut.entecra.it/ Sito web sulla piramide alimentare dell’Istituto di Scienza dell’alimentazione dell’Università La Sapienza di Roma: http://www.piramidealimentare.it/ Portale Veneto Nutrizione: http://www.venetonutrizione.it/site/index.php/home Linee guida Regione del Veneto sulla nutrizione scolastica (ottobre 2013); scaricabili in PDF dal sito web: http://www.venetonutrizione.it/site/index.php/documentazione Dati epidemiologici aggiornati su sovrappeso, alimentazione e stili di vita dei bambini in Veneto: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/okkio-alla-salute Materiale didattico del Ministero della Salute sugli stili di vita sani: http://www.epicentro.iss.it/focus/guadagnare_salute/PincStumentiDidattico.asp http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=1714&area=stiliVita&menu=progetti

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SCHEDA TEMATICA – ATTIVITÀ MOTORIA Muoversi per star bene con se stessi e con l’ambiente Il nostro corpo è fatto per muoversi e la carenza di adeguato movimento, tipica della nostra società, ha un forte impatto negativo sulla salute e il benessere. Spesso, quando si parla di attività motoria, si pensa allo sport; in realtà, è da considerarsi “attività motoria” qualunque sforzo compiuto dal sistema muscolo-scheletrico che comporti un dispendio di energia superiore a quello che si ha in condizioni di riposo. Questo significa che per mantenersi fisicamente attivi non è necessario iscriversi a una palestra o entrare in una squadra di pallavolo, ma basta svolgere regolarmente alcune attività spontanee alla portata di tutti, ad esempio camminare, pedalare, correre, saltare, arrampicarsi, fare le scale, curare il giardino ecc. Le persone poco abituate a muoversi tendono ad associare l’attività fisica all’idea della fatica. Se però avessero la pazienza di accostarsi gradualmente al movimento fino a farlo diventare un ingrediente della loro vita quotidiana, avrebbero modo di apprezzare tutti i benefici di uno stile di vita attivo. Alcuni di questi compaiono quasi subito: senso di maggiore benessere generale, muscolatura più tonica e articolazioni più sciolte, migliore coordinazione ed equilibrio, funzionalità intestinale più regolare, sonno più ristoratore, miglioramento dell’umore e dell’energia, colorito più sano. Per chi persevera, sono in serbo ulteriori vantaggi, come una maggiore facilità a mantenere o recuperare la linea, la riduzione della pressione arteriosa, il miglioramento del metabolismo degli zuccheri e dei grassi (riduzione di glicemia, trigliceridi e colesterolo “cattivo” e aumento del colesterolo “buono”), il rafforzamento delle ossa. Nel lungo termine, praticare costantemente attività motoria è una vera e propria “assicurazione” contro le malattie: è dimostrato che essere fisicamente attivi riduce il rischio di sovrappeso, diabete mellito, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale, vari tipi di tumori (mammella, colon, prostata, endometrio), fratture osteoporotiche, cadute, deterioramento cognitivo e depressione. Come per la sana alimentazione, l’età evolutiva rappresenta una fase molto importante per acquisire confidenza con il movimento e farlo diventare una piacevole abitudine. Inoltre, l’attività motoria è fondamentale per una crescita armoniosa: essa previene il sovrappeso, stimola lo sviluppo degli apparati muscolo-scheletrico, respiratorio e cardiovascolare, affina la coordinazione neuro-motoria, potenzia l’autostima e le competenze sociali, permette il costituirsi di un buon patrimonio di massa ossea. Purtroppo le statistiche mostrano che solo a una minoranza di bambini viene offerta la possibilità di accantonare questo formidabile capitale di salute: secondo il sistema di sorveglianza “OKkio alla SALUTE”, nel 2014 solo il 20% dei bambini veneti della scuola primaria svolgeva un’ora o più di attività fisica per 5-7 giorni la settimana (NB: l’Organizzazione Mondiale per la Sanità raccomanda per i bambini e gli adolescenti almeno un’ora al giorno) e il 5% era addirittura inattivo. Vediamo quindi quali sono i livelli di attività motoria raccomandati dall’OMS per le diverse categorie di persone. 

Bambini e adolescenti (5-17 anni): almeno 60 minuti al giorno di attività motoria moderata-vigorosa (continuativa oppure in due sessioni di 30 minuti ciascuna); per almeno

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3 volte a settimana l’attività dovrebbe essere vigorosa e includere esercizi per il rafforzamento osseo e muscolare. 

Adulti (dai 18 anni in poi): - almeno 150 minuti a settimana di attività motoria moderata OPPURE - almeno 75 minuti a settimana di attività motoria vigorosa OPPURE - una combinazione equivalente di attività motoria moderata e vigorosa in sessioni cumulabili di almeno 10 minuti ciascuna; in aggiunta, attività di potenziamento dei principali gruppi muscolari almeno 2 volte a settimana. 

Persone con mobilità ridotta o problemi di salute che impediscono di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati per la popolazione generale: dovrebbero adattare tipologia, frequenza e intensità dell’attività motoria alle loro specifiche condizioni, mantenendosi comunque più attivi possibile.

COME SI FA A CAPIRE QUANTO È INTENSA UN’ATTIVITÀ MOTORIA? Quantificare con precisione l’intensità di un’attività motoria richiede la misurazione dell’energia spesa dall’organismo per il suo svolgimento, il che è possibile solo con l’ausilio di apposita strumentazione. Tuttavia, alcuni metodi semplici consentono ai non addetti ai lavori di determinare con buona approssimazione il livello di intensità dello sforzo, basandosi sulla frequenza cardiaca raggiunta e sulle proprie percezioni fisiologiche, come illustrato nella seguente tabella. Un sistema di valutazione ancora più semplice e intuitivo si basa sulla respirazione e la capacità di parlare e cantare (il cosiddetto “talk test”). Intensità

Frequenza e profondità respiro

Talk test

Leggera

Normali o appena aumentate

Si riesce a parlare e cantare senza fatica

Moderata Aumentate

Si riesce a parlare ma non a cantare

Vigorosa

Si fa fatica anche a parlare

Molto aumentate

Come si può intuire, l’intensità di uno stesso sforzo non è uguale per tutte le persone, ma dipende dalla costituzione fisica, dall’età, dal sesso e dal grado di allenamento. Ad esempio, camminare alla velocità di 6 km/h costituisce un’attività molto leggera per un giovane maratoneta allenato mentre può essere un’attività vigorosa per una persona anziana sedentaria. Pur tenendo presente questa avvertenza, in linea di massima possiamo classificare come segue i vari tipi di attività.  -

Attività motoria leggera Camminata a passo tranquillo (<6 km/h) Bicicletta ad andatura tranquilla (<8 km/h in piano) Stretching Golf (usando il trattorino per gli spostamenti) Lavori domestici leggeri: es. spolverare, passare l’aspirapolvere Giardinaggio leggero: es. potare i fiori Attività professionali che richiedono di stare fermi seduti o in piedi muovendo solo le mani (es. lavoro d’ufficio, in negozio, guida veicoli leggeri)

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Attività motoria motoria moderata moderata Camminata a passo sostenuto (almeno 6 km/h) Bicicletta alla velocità di 8-15 km/h in piano o in leggera salita Nuoto o esercizi in acqua a ritmo tranquillo Yoga, ginnastica di intensità moderata, sollevamento pesi leggeri Golf (trasportando le mazze) Tennis in doppio Danza aerobica a ritmo moderato Ballo a ritmo moderato Lavori domestici moderati: es. pulire i pavimenti o i vetri Giardinaggio: usare un tosaerba a motore, rastrellare il prato Attività professionali che richiedono di camminare a lungo o movimentare pesi leggeri (es. lavoro domestico, fare il cameriere, guidare veicoli pesanti, usare attrezzi automatici pesanti, accudire infermi)

 -

Attività motoria vigorosa Corsa e marcia Bicicletta in piano (velocità di >15 km/h) o in salita Nuoto prolungato o esercizi in acqua a ritmo sostenuto Tennis in singolo Danza aerobica a ritmo intenso Ginnastica a ritmo sostenuto, sollevamento pesi cospicui Pallavolo, pallacanestro, calcio Lavori domestici pesanti: es. spostare mobili Giardinaggio: usare un tosaerba senza motore, spaccare la legna Attività professionali che richiedono di correre o movimentare pesi cospicui (es. fare il muratore, spalare, scavare, scaricare furgoni, lavorare nei campi o in fattoria).

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Come si vede, moltissime attività e incombenze quotidiane possono essere sfruttate consapevolmente per aumentare il nostro livello di attività motoria, senza per forza dover dedicare all’esercizio fisico tempo e denaro ad hoc. Ad esempio, andare a scuola, al lavoro o a fare la spesa a piedi o in bicicletta, portare a spasso il cane, giocare all’aperto con figli e nipoti, curare la casa e il giardino e non lasciarsi mai sfuggire l’occasione di fare le scale sono tutti stratagemmi che ci aiutano a mantenerci attivi. Il segreto è proprio questo: integrare l’attività motoria nella nostra vita quotidiana, aggiungendo qualche volta a settimana attività più pianificate come camminate, corse, gite in bicicletta, partite, nuotate, ginnastica ecc., secondo i gusti e le possibilità individuali. Questo invito alla spontaneità vale a maggior ragione nel caso dei bambini: per loro il movimento è l’attività più naturale che ci sia ed è importante che essi siano incoraggiati e facilitati nello sperimentare questo loro istinto. Il gioco libero all’aperto insieme ai coetanei dovrebbe essere la componente principale dell’attività motoria in età evolutiva perché, oltre a esercitare adeguatamente il sistema cardio-respiratorio, i muscoli e le ossa, stimola la creatività e la socializzazione. Fondamentale è anche consentire ai bambini di andare e tornare da scuola a piedi o in bicicletta, anche nell’ambito di gruppi organizzati come i Pedibus: in questo modo il tragitto quotidiano casa-scuola non solo diventa un’ulteriore occasione di movimento, ma aiuta i bambini ad appropriarsi del proprio ambiente di vita, a imparare le regole della convivenza e ad arrivare in classe più attivi e concentrati, facilitando l’apprendimento.

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CI AVETE FATTO CASO? Le scelte più benefiche per il nostro organismo sono anche quelle più benefiche per l’ambiente! E l’ambiente, se lo trattiamo bene, ci ripaga con ulteriore salute. Se tutti noi, ogni volta che possiamo, ci muovessimo a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici lasciando a casa l’automobile, godremmo di aria più pulita, strade più sicure, ambienti di vita più accoglienti e gradevoli. Si risparmierebbero così moltissimi disturbi respiratori, incidenti stradali e disturbi da stress. Purtroppo, in un tessuto urbano e sociale costruito su misura di automobile, fare scelte di mobilità sostenibile non è sempre facile e richiede una forte consapevolezza culturale. In quest’ottica è ancora più importante abituare i bambini ad amare il movimento, nella speranza che da adulti essi possano farsi promotori di un nuovo modo di vivere. Per saperne di più Sezione sull’attività fisica del sito web del programma ministeriale Guadagnare Salute: http://www.guadagnaresalute.it/attivita/default.asp Dati epidemiologici aggiornati su sovrappeso, alimentazione e stili di vita dei bambini in Veneto: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/okkio-alla-salute Sito web del programma MuoverSì della Regione del Veneto: http://muoversidipiu.it “MuoviMondo: manuale per la didattica interculturale del movimento e degli stili di vita sani nelle scuole”, pubblicato dalla Regione del Veneto; scaricabile in PDF dal sito web: http://muoversidipiu.it/materiali-e-informazioni/ “Andiamo a scuola da soli. Percorsi di autonomia e movimento casa-scuola: indicazioni operative”: manuale operativo pubblicato dalla Regione del Veneto; scaricabile in PDF dal sito web: http://muoversidipiu.it/materiali-e-informazioni/ Sito web “La mia scuola va in classe A” collegato al progetto europeo PUMAS per la promozione della mobilità sostenibile: http://www.scuolainclassea.eu/

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EPPUR SI MUOVE Sergio Manfio L’obiettivo di questo capitolo è di aiutarvi a entrare nel mondo del cartone animato per imparare a utilizzare le potenzialità di questa tipologia di linguaggio nel percorso educativo scolastico. Quali sono i motivi che possono giustificare la scelta di realizzare un cartone animato in classe? Primo: proporre un lavoro che utilizza un linguaggio nei confronti del quale i bambini dimostrano un grande interesse. Quindi se il progetto è condotto correttamente potrà avvalersi di un “effetto entusiasmo” molto elevato. È da tenere conto che l’effetto entusiasmo si può spegnere con molta facilità. Secondo: utilizzare il processo di produzione di un cartone animato come strumento per comprendere le modalità di lavoro e per svelare i “trucchi e i segreti” connessi a questo medium. Terzo: utilizzare il processo di produzione, che è estremamente articolato, per organizzare nei minimi dettagli un’esperienza di lavoro di gruppo che potrà risultare molto significativa. Ovviamente senza dimenticare il contenuto. Analizziamo ora punto per punto.

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Proporre un’attività che fa riferimento a un linguaggio nei confronti del quale i bambini dimostrano un grande interesse.

Si è cominciato dicendo che il cartone animato raccoglie un interesse molto alto. E’ chiaro che l’interesse dei ragazzi nei confronti dei cartoni animati è fortemente indirizzato da quello che vedono quotidianamente in televisione e quest’ultima purtroppo propone una varietà molto limitata (!) rispetto alle numerose possibilità offerte dall’animazione. Bisogna far conoscere tutto ciò che può essere in qualche modo correlato al mondo dell’animazione: mi riferisco per esempio a modalità di utilizzo di tecniche di animazione come il decoupage e la pixillation, solo per citare le più affascinanti. Un discorso a parte va fatto su come superare il concetto che il bambino si è fatto dell’animazione. Quello che quotidianamente vede è il trionfo degli effetti speciali, degli artifici. È difficile per un giovane accedere al simbolismo che può essere rappresentato dalla semplice raffigurazione del movimento, per esempio delle lettere dell’alfabeto. Come possiamo far fare una significativa esperienza nell’ambito dell’animazione (cartone animato) che non si scontri con quella che è la sua esperienza televisiva in proposito? Cercare di entrare anche involontariamente in competizione con le produzioni televisive vorrà dire creare nei ragazzi o delle aspettative che non riusciranno ad esaudire, o far vivere loro un’esperienza di fallimento, sia per aver affrontato un lavoro troppo complesso e lungo che non vedrà mai la luce, sia perché la qualità di ciò che si produrrà, per quanto alta possa essere, non si avvicinerà mai a quella dei professionisti.

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Non dimentichiamo la notevole capacità critica dei ragazzi rispetto ai loro lavori. Per prima cosa quindi non dobbiamo scimmiottare i cartoni animati tradizionali, in altre parole non vanno proposte realizzazioni che presentino dei personaggi e delle azioni che metterebbero in grossa difficoltà anche un esperto animatore professionista. Credo che questo aspetto vada affrontato con molta attenzione in quanto l’esperienza di lavoro del mio gruppo nelle scuole dimostra, senza equivoci, che il pericolo di imbarcarsi in imprese “faraoniche” è sempre in agguato dietro la lavagna. Bisogna cercare di “rappresentare il movimento” nel modo più semplice possibile. Come? Qui entra in ballo la vostra creatività. Abbiamo fatto una prova chiedendo ai bambini e agli insegnanti di disegnare un animale utilizzando le lettere dell’alfabeto o i numeri. I risultati immediati sono stati molto simili a quello che vedete qui sotto.

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Dopo un paio di incontri siamo stati costretti a ridurre fino a eliminare le “I” e le “O” che, diciamoci la verità, non contribuivano a quel che si può definire un buon risultato creativo. Poi abbiamo cominciato a fare qualche passo in avanti:

Avete capito che cosa sono? Provate a vedere quanti ne avete indovinati. Soluzione in fondo alla pagina.

Se ne avete indovinati 4 o 5 avete una buona dose di spirito creativo. Se ne avete indovinati 3 vi viene consigliato un po’ di allenamento. Se ne avete indovinati 1 o 2 avete molto su cui lavorare. Non è previsto il caso che non ne abbiate indovinato nessuno.

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Tartaruga, rana, polipo, farfalla, coniglio.


Quindi facciamo un’altra prova con i numeri.

Soluzione a fondo pagina.

La cosa più bella che abbiamo visto fare da un bambino con le lettere è questa coccinella o “quccinella” se preferite.

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Balena, cigno, lumaca, pipistrello.


Una precisazione: il comportamento creativo non deve essere assunto come punto di partenza della personalità dei bambini bensì come traguardo da perseguire, frutto di un percorso di apprendimento chiaro e definito. Le produzioni originali non nascono per caso ma sono il superamento, in termini di divergenza, di processi mentali ben acquisiti. Il cosiddetto pensiero creativo, alla stregua di altre tipologie di pensiero, va aiutato a nascere e a svilupparsi attraverso l’utilizzo di tecniche idonee. Non è che i bambini siano “naturalmente creativi”: possiamo però affermare che sono aiutati dal fatto di non aver ancora pienamente interiorizzato gli stereotipi tipici dell’adulto. E’ nostro compito identificare un percorso che aiuti i bambini a individuare l’esistenza di diverse risposte rispetto a un problema, partendo dal presupposto che il prodotto di un’elaborazione non è mai completamente determinato dalle informazioni date. Quindi le finalità formative di un percorso di educazione alla creatività possono essere riconosciute come: • Originalità • Intuizione • Divertimento • Fluidità del pensiero • Varietà delle soluzioni proposte • Capacità di “costruire” su elementi dati senza lasciarsi legare da restrizioni dovute all’abitudine • Capacità di pensare a usi insoliti di un oggetto, superando ogni tipo di “fissità funzionale” • Capacità di trasformare le cose uscendo dallo schema dato • Capacità di mettere insieme dati sconcertanti-incompatibili • Limitare la resistenza al cambiamento • Tendenza al dissenso, accoglienza del nuovo, capacità di ascoltare, valutazioni di alternative, riconoscimento dell’errore, rifiuto del conformismo • Sviluppo del pensiero ipotetico

Compiti per casa: Ritagliate su un cartoncino tutte le lettere del vostro nome e del vostro cognome e provate a combinarle tutte, per realizzare un disegno possibilmente non astratto. Dopo aver fatto una rapida irruzione nel campo della creatività come elemento base per infondere entusiasmo in tutto ciò che facciamo, vorrei presentarvi una mia rilettura di una fiaba a tutti nota. Il tema è sempre quello della creatività.

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POLLICINO

(ovvero: i bambini sono creativi?) Ripartiamo da quando Pollicino ha fallito il tentativo di segnare il percorso per tornare a casa usando le briciole di pane al posto dei sassolini che purtroppo non aveva potuto raccogliere. Molti tra di noi possono pensare che tutto si può rimproverare a Pollicino ma non di non aver utilizzato la sua creatività. Noi siamo certi che i bambini siano creativi per natura. Mi limito solo a una sintetica osservazione che spero sia condivisa. La creatività si basa sulla consapevolezza e sulla conoscenza che ci sono delle regole da superare; la creatività non può svilupparsi in assenza di competenza preliminari. Quella che noi crediamo di riconoscere nei bambini come creatività è in realtà solo capacità di fantasticare. Volo di un pensiero incontrollato: ed è per questo che Pollicino ha fatto un gesto di fantasia e non di creatività. Ha scelto, sbagliando, le briciole di pane, se avesse avuto la consapevolezza di un gesto creativo avrebbe usato qualcosa di non commestibile. Che ne so, dei pezzi di lana del suo maglione, delle bacche rosse velenose che crescono in tutti i boschi del mondo, o altro a scelta. Comunque Pollicino non si deve preoccupare: visto che la sorte lo ha sottratto alle fauci dei lupi avrà tempo di rimediare, trovando una buona insegnante che lo indirizzi a una sana pratica di educazione alla creatività. È indubbio che parlare di creatività suscita interesse! Forse perché la incontriamo di rado. Da parte mia vorrei sottolineare un passaggio che vi ho presentato nella rielaborazione della fiaba di Pollicino tratta da un mio lavoro dal titolo “52 Fiabe per bambini raccontate agli adulti”. Il passaggio è il seguente: “La creatività si basa sulla consapevolezza e sulla conoscenza che ci sono delle regole da superare, la creatività non può svilupparsi in assenza di competenze preliminari.” Questo è un presupposto essenziale per ribadire la necessità di “creare” dei percorsi che sviluppino un’educazione alla creatività. La cosa non è facile, ci si rende immediatamente conto di quante opinioni diverse e contrastanti si possano esprimere sulla creatività, di quanti significati le si possano attribuire. Proviamo a riflettere: creativo è ciò che piace senza interesse, probabilmente (almeno in prima battuta) non ha alcun valore “pratico” e sicuramente nessuna “utilità” intesa nel senso tradizionale del termine. Apprezziamo le cose utili quando ne entriamo in possesso: la creatività invece è contemplazione, ammirazione, presumibilmente una esperienza autonoma e una ricerca non programmabile. Possiamo dire che la ricerca della creatività è una ricerca disinteressata che non ha, purtroppo, alcun punto di riferimento assoluto e che si basa sull’esperienza di chi prova a esplorarla. È difficile con questa premessa parlare di universalità dell’esperienza creativa. Eppure di fronte a un “gesto creativo” tutti noi siamo in grado di riconoscerlo immediatamente senza essere capaci di esprimerne le motivazioni. Sappiamo che ci troviamo di fronte a qualcosa di creativamente interessante ma non sappiamo come dimostrarlo, perché la creatività è libera e non corrisponde ad alcun criterio se non al piacere che si prova entrando in contatto con essa.

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2 - Il processo di produzione come strumento per comprendere le modalità di lavoro e per svelare i “trucchi e i segreti” connessi a questo medium.

Di seguito trovate lo schema completo del processo di produzione di un cartone animato. Preproduzione: • Elaborazione dell’idea - stesura del soggetto (per le serie televisive è richiesto un piano dell’opera che presenti l’evoluzione del racconto nel corso delle puntate) • progettazione dei personaggi, definizione dei loro caratteri e riferimenti grafici (da un punto di vista grafico devono essere elaborati, oltre alla definizione dei personaggi, la loro costruzione per forme geometriche, i turn around dei personaggi, la definizione delle inquadrature principali, le espressioni ricorrenti, il lip-synch, le relazioni relative alle dimensioni con gli altri personaggi, si devono indicare gli errori da evitare, vengono inoltre studiati i movimenti principali, camminate, corse, ecc.) • stesura della sceneggiatura (per quanto riguarda il mio lavoro di sceneggiatore e di regista preferisco preparare una sceneggiatura che descriva accuratamente anche le inquadrature, i movimenti di macchina e tutti i dettagli che voglio vengano messi in evidenza) • spoglio della sceneggiatura (viene annotato tutto ciò che deve essere disegnato per quella sceneggiatura: personaggi secondari, oggetti, scenografie, effetti speciali, ecc.) • realizzazione e controllo dello story-board • registrazione dell’audio guida • battitura della colonna audio • realizzazione dei fogli macchina • realizzazione delle scenografie di riferimento. Produzione: Realizzazione dei disegni chiave delle animazioni - realizzazioni delle animazioni controllo delle animazioni anche in relazione alle scenografie - coloritura – controllo finale. Postproduzione: Montaggio delle inquadrature - doppiaggio - realizzazione della colonna musicale - rumori ed effetti. Partiamo dall’elaborazione dell’idea. Analizzerò uno dei cartoni animati realizzati per l’iniziativa “Raccontiamo la salute con 3 A” utilizzando proprio il lavoro fatto dai ragazzi e dagli insegnanti. Ricordo che i personaggi erano stati stabiliti in precedenza utilizzando i Mini Cuccioli.

Potrete trovare il cartone a questo link: https://youtu.be/Lt5LK1s9SUM

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RACCONTIAMO LA SALUTE CON 3A: AMBIENTE, AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE È un invito rivolto a tutte le classi delle scuole primarie della Regione del Veneto a ideare un breve racconto a disegni per un cartone animato su questi temi: • Ambiente: custodire l’acqua, l’aria e il suolo • Agricoltura: coltivare prodotti tipici e di qualità • Alimentazione: mangiare sano (frutta e verdura nel rispetto della stagionalità). Elaborazione dell’idea: Lavorare sui temi (le tre A) suggeriti dalla proposta. Ora mettetevi comodi che vi racconto la storia. Soggetto: “È una bella giornata di sole e Cilindro e Senzanome passeggiano insieme. È così bello che decidono di fare un picnic, così Cilindro decide di tornare a casa per prendere dell’ottima frutta. Senzanome vede avvicinarsi un temporale e i fulmini distruggono le mele. Era stata Maga Cornacchia ad aver creato la tempesta. Senzanome corre a casa di Cilindro per avvisarlo del pericolo. Insieme studiano un piano per sconfiggere Cornacchia. Cornacchia li scopre e usa un potere magico contro di loro. Subito Senzanome lancia della frutta contro quel potere. Le vitamine contenute nella frutta annientano il potere cattivo di Maga Cornacchia, che sviene.”

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PROGETTAZIONE DEI PERSONAGGI, DEFINIZIONE DEI CARATTERI E RIFERIMENTI GRAFICI. Per facilitare la riproduzione dei personaggi vengono fornite le costruzioni per forme geometriche dei personaggi.

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Ecco come il personaggio si presenta nella sua rotazione.

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Il carattere dei personaggi si manifesta anche attraverso espressioni che vengono codificate in anticipo dal regista con l’aiuto del capo disegnatore, dato che ricorrono piÚ volte in una serie cartoon.

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Vengono anche definite le relazioni di grandezza dei personaggi.

Per ora ci fermiamo qui.

STESURA DELLA SCENEGGIATURA: Esterno prato (giorno). 01: Piano intero di Cilindro e Senzanome che arrivano su un prato. Cilindro: Qui si sta benissimo! (Senzanome alza un cartello con scritto: ”Bello”) (Due mele vengono depositate sull’erba.) Cilindro: Che ne dici se facessimo un picnic qui? (Senzanome alza un secondo cartello con scritto: ”OK”) Cilindro: Allora torno a casa per prendere la merenda. Dell’ottima frutta, queste due mele non bastano. 02: Arrivano nelle nuvole in cielo e dei fulmini che scendono dalle nuvole colpiscono le mele. Interno grotta di Maga Cornacchia (giorno). 03: P.I. di Maga Cornacchia all’interno della sua grotta. Maga Cornacchia: Ah, ah, ah, ce l’ho fatta. Distruggerò tutta quella salutare frutta. Interno casa di Cilindro (giorno). 04: P.I. di Cilindro, entra in campo Senzanome che alza il cartello con raffigurata una mela colpita da un fulmine. 05: P.M. di Cilindro. Cilindro: Dobbiamo trovare la soluzione. Ma certo, le vitamine! Esterno prato (giorno). 06: P.I. di Cilindro con Senzanome sopra la testa, entra in campo Maga Cornacchia con una bacchetta magica. Prima che cominci a usarla Cilindro e Senzanome le scagliano contro delle mele e la Maga sviene. (Nella realizzazione del cartone abbiamo preferito raccontare la storia attraverso il discorso indiretto.) SPOGLIO DELLA SCENEGGIATURA: Oggetti (mele, pentolona di Maga Cornacchia, sedia e lampada della casa di Cilindro, bacchetta magica) Effetti speciali (fulmini, potere vitamine).

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STORYBOARD: Lo story board è la rappresentazione grafica della sceneggiatura.

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Registrazione dell’audio guida, battitura della colonna audio, realizzazione dei fogli macchina. Sono operazioni non necessarie per il lavoro cui si fa riferimento. Realizzazione delle scenografie di riferimento. Sfondi (prato, interno caverna di Maga Cornacchia, interno casa di Cilindro) Produzione: Realizzazione dei disegni chiave delle animazioni - realizzazioni delle animazioni - controllo delle animazioni anche in relazione alle scenografie coloritura - controllo finale. Queste operazioni non sono necessarie per il lavoro cui si fa riferimento. nel lavoro con iragazzi abbiamo costruito insieme delle macchine di precinema che spiegano come si deve fare per ottenere una sequenza di disegno.

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Compiti per casa: armatevi di cartoncino, forbice, matita, colori e riproducete una delle macchine di precinema, anche inventando una semplice sequenza di disegni da inserire .

1 Il Cinemulinello Volete provare? Tagliate queste strisce, e unitele tra loro con un po’ di colla come nel disegno qui sotto. Poi stendete della colla sul retro e piegate la striscia di carta come nel disegno. Inserite una matita nel centro, ruotate il Cinemulinello fra le dita e...

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pappagallo

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4 Lo Zootropio Questa macchina di precinema è un antenato del cartone animato. Dopo aver costruito il magico cilindro con le fessure, come indicato qui sotto, potrete divertirvi a disegnare anche voi le vostre sequenze di immagini in movimento e farli vedere ai vostri amici.

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Utilizzare il processo di produzione, che è molto articolato, per organizzare nei minimi dettagli un’esperienza di lavoro di gruppo che potrà risultare molto significativa.

Una breve premessa

Quando parliamo delle giovani generazioni ci viene logico pensare al futuro, nel senso che la proiezione del problema è appunto rivolta al futuro. Il fatto è che spesso questa proiezione tende a far sì che quello che si può fare oggi, passi in secondo piano. Quante volte abbiamo sentito dire la frase “i bambini sono il nostro futuro” oppure “sono i bambini che cambieranno il mondo”? Queste frasi nella realtà non hanno alcun significato concreto, nel senso che se i bambini sono il nostro futuro noi non possiamo dimenticare che siamo il loro presente e non si riesce a capire con quali mezzi i bambini potrebbero essere in grado di cambiare il mondo. È evidente che la soluzione in termini temporali non può che essere il tempo presente, cioè “oggi”. Dobbiamo cominciare da subito (e siamo già in grande ritardo) ad affrontare i problemi, nel caso specifico quelli collegati al lavoro che ci accingiamo a fare. Ecco come un percorso sulla realizzazione di un cartone animato può intervenire nel processo di formazione di un bambino: può predisporre a un atteggiamento critico, alla cooperazione, all’osservazione, alla ricerca di rendere concrete le idee e, perché no, al divertimento! All’inizio di questa dispensa ho accennato che il tutto deve avvenire “senza dimenticare il contenuto”. Relativamente al problema dell’informazione dalla quale deve scaturire lo sviluppo di un pensiero critico rimando ai capitoli che riguardano le tematiche di questa iniziativa e il loro approfondimento. Cooperazione: La cooperazione è il giusto opposto dell’individualismo che spesso fa capolino nelle dinamiche dei nostri gruppi classe. Realizzare un lavoro insieme significa collaborare per ottenere un risultato comune. È evidente che in una proposta complessa e articolata come la produzione di un cartone animato è indispensabile che il lavoro proposto sia studiato con molta attenzione. Bisogna calcolare i tempi, far sì che tutto si armonizzi e che quindi la divisione dei compiti sia molto ben organizzata. Questo prevede che gli insegnanti abbiano le idee molto chiare sugli obiettivi e sui risultati che vogliono ottenere.

Credo che sarebbe molto utile che gli insegnati provassero a fare il cartone animato all’interno di un laboratorio pensato ad hoc. Apro solo una parentesi riguardante il fatto che gli insegnanti si devono sentire assolutamente coinvolti nel lavoro della classe. Quante volte ho sentito dire da insegnanti: “Ma io non so disegnare!”. È una frase che dovrebbe sparire dal vocabolario di un docente, non tanto perché potrebbe non essere vera, quanto perché per realizzare un lavoro come quello che ci accingiamo a compiere basta solamente controllare che la punta della matita sia dalla parte corretta e poi il resto viene da sé. Provare per credere.

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Per essere sicuro che questo punto sia chiaro aggiungo la considerazione che segue: La creatività è un percorso da fare assieme a qualcuno che ti aiuta. Più o meno come imparare a scrivere. Ma come chi insegna a scrivere di solito ha imparato a scrivere, chi educa alla creatività dove ha imparato a farlo? Voglio raccontarvi un fatto che reputo divertente e che, come si dice, “porta acqua al nostro mulino”. Stavo provando a ridurre per uno spettacolo teatrale la fiaba “Il Pifferaio magico” ma nessuno sa veramente come finisce. C’è solo una domanda che frulla per la testa quando si pensa a questa fiaba: “Ma che razza di personaggio è questo pifferaio magico che, siccome non lo hanno pagato, rapisce tutti i bambini del paese e li racchiude in una grotta… e chi si è visto si è visto!” La fiaba, come sapete, viene risolta da un bambino che, più piccolo degli altri, si attarda e quindi non entra nella grotta. Siccome ricorda la melodia della canzone, si costruisce un piffero e ripete la musica che fa aprire la grotta e libera i bambini. Quando i bambini escono dicono al piccolino “il Pifferaio ti vuole parlare”. Poi la fiaba finisce: “Così il piccolo bambino entrò senza aver timore nella grande montagna, curioso di scoprire il mistero della musica magica.” Se tu concludi il racconto di una fiaba in questo modo il bambino a cui la stai raccontando ti prende il libro dalle mani e te lo sfascia in testa. Quindi mentre cercavo di inventarmi un finale più brioso per il Pifferaio, sono entrato casualmente in un negozio di un’importante catena di abbigliamento per l’infanzia. C’erano anche dei libri, insomma a farla breve in uno scaffale ho trovato il cartonato de “Il Pifferaio magico”. Un segno del destino? Indubbiamente! In 30 secondi (i cartonati sono fatti così!) sono arrivato al finale: ero curioso, molto curioso. Ma ecco la sorpresa: “I bambini di Hamelin marciavano compatti, coi faccini sereni, allegri e soddisfatti. Solo uno che aveva una gamba fratturata correva per raggiungerli con l’aria preoccupata. Vedendoli andar via per non tornare più che fece il Borgomastro? Prova a dirmelo tu!” Certo, il libro finiva proprio in questo modo. Me lo immagino il bambino che vorrebbe sapere come va a finire la fiaba e che invece rimane con gli occhi sbarrati e le labbra protese, incerto se piangere o mangiare a morsi quell’inutile cartonato. Ma siccome i bambini sono creativi per natura, che si arrangino! Ma pensa se tu andassi al cinema e sotto finale sentissi una voce che ti dice soavemente: “L’assassino sta per essere smascherato perché ha commesso un imperdonabile errore! Quale?” E poi scorrono beffardi i titoli di coda… Concludo questo breve paragrafo per dire una cosa ovvia ma che è giusto sottolineare. Il lavoro particolare proposto dal progetto consente di valorizzare in modo particolare quegli allievi che hanno poca simpatia per le attività così dette curriculari e che invece si esprimono molto bene nei settori che hanno a che fare con disegno, inventiva, creatività, ecc. Un buon motivo per coinvolgerli e farli sentire importanti. Osservazione: L’osservazione è una parente stretta della creatività. Mi limito a suggerire di provare a scoprire i disegni che la natura crea e nasconde sopra un pavimento di marmo o di legno, sul tronco di un

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albero, su una foglia, un sasso, ecc. Si profila una caccia grossa interessante e straordinaria che vi posso assicurare, entusiasmerà oltre ai bambini anche gli adulti che si lasceranno coinvolgere in questo gioco.

Compiti per casa: Cercate di scoprire i disegni che la natura crea e poi accuratamente nasconde. Fotografate le “opere d’arte” che scoprite. Potenzialità operativa: Questo è un aspetto del processo formativo che è spesso dimenticato, nel senso che più il tempo passa e la scolarizzazione avanza, più si tende a creare una dicotomia insanabile tra i processi mentali e il modo in cui tali processi mentali si concretizzano. In altre parole, noi tendiamo a pensare a come le cose potrebbero cambiare o come noi vorremmo che le cose cambiassero, ma nel concreto non riusciamo a trovare alcuna opportunità affinché questo accada. Trovare alcune occasioni per fare in modo che questo possa succedere, è assolutamente importante. Senza voler semplificare eccessivamente, è evidente che la realizzazione di un lavoro che può essere mostrato ad altre persone e provocare attenzione e ammirazione, dà ai bambini che l’hanno fatto la sensazione, e vorrei dire la certezza, che non hanno lavorato per nulla! Se poi chi può decidere sull’utilizzo dei media prendesse in esame anche questi piccoli contributi come qualcosa di importante, forse alcuni non insignificanti dettagli del nostro modo di relazionarci con i più giovani potrebbero cambiare! (in meglio, ovviamente) Ma di questo parleremo un’altra volta. Buon lavoro.

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LA PRIMA EDIZIONE DI “RACCONTIAMO LA SALUTE” Esperienze delle insegnanti che hanno partecipato a “Raccontiamo la Salute con 3 A” “Raccontiamo la Salute” ha mosso i suoi primi passi nell’anno scolastico 2015/2016, partendo dalle tre A di Ambiente, Agricoltura e Alimentazione. Trattandosi di un’iniziativa nuova, a fine anno eravamo desiderosi di capire che cosa ne pensassero gli insegnanti che avevano deciso di aderire. Pertanto, abbiamo chiesto a tutti gli insegnanti che avevano partecipato di raccontarci l’esperienza fatta insieme ai loro alunni, mettendo in luce le tematiche e le competenze che essa aveva consentito di sviluppare e le eventuali difficoltà incontrate. Abbiamo ricevuto numerose risposte, che pubblichiamo nelle pagine seguenti. Sono molto diverse l’una dall’altra: alcune hanno un taglio tecnico e un’impostazione molto strutturata, altre invece prediligono un approccio più narrativo ed emozionale. Tutte, però, evidenziano come “Raccontiamo la Salute con 3 A” abbia costituito un’occasione preziosa e divertente per sollecitare competenze non solo cognitive ma anche emotive e sociali, consentendo a tutti gli alunni di esprimersi in modo creativo. Si è trattato insomma di un’esperienza di inclusione che ha cementato le classi intorno a un compito comune, stimolandole a esplorare e far propri temi molto importanti sia per l’individuo sia per la società. Questo ci riempie di soddisfazione e ci sprona a consolidare e ampliare questo percorso negli anni futuri. Gli Organizzatori di “Raccontiamo la Salute”

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Scuola Primaria “Collegio Brandolini Rota” di Oderzo (TV) Classi terze Con frequenza sempre maggiore verifichiamo che le giovani generazioni, cresciute spesso in un tessuto che ha perso i contatti con la sana cultura agricola, abituate ad una distribuzione che dimentica il concetto di stagionalità e territorialità per diffondere una globalità che può essere ricchezza, ma anche dispersione, condizionate da un mercato che prima invita ad essere consumatori inconsapevoli di prodotti industriali e poi favorisce disturbi alimentari fornendo modelli fisici impossibili da imitare, necessitano di un'educazione alimentare che le aiuti a districarsi con conoscenza tra le innumerevoli proposte, le guidi verso un cammino consapevole rispettoso della salute. Coinvolgere gli alunni avvicinandoli all’ambiente alla scoperta dei prodotti del proprio territorio, all'importanza di un'alimentazione sana e consapevole, nonché all’educazione di un corretto stile di vita. Queste le linee guida che hanno accompagnato e accompagneranno i bambini in un arco triennale alla scuola primaria del “Collegio Brandolini Rota” di Oderzo (TV). Quest’anno in particolare le classi terze hanno affrontato un’Unità Didattica di Apprendimento che partendo dalla scoperta della sorgente del fiume Piave, li ha accompagnati in un viaggio reale e sperimentale sia nel tratto medio del fiume che alla sua foce. I bambini hanno abbracciato un’esperienza diretta di carattere naturalistico dall’acqua, alla flora, alla fauna legate ad un fiume che ha offerto loro un’immagine di sé assolutamente sconosciuta benché sovrastino le acque durante gli spostamenti legati alla routine quotidiana. Il progetto ha permesso di affrontare le tematiche legate al rispetto ambientale poiché è proprio ai bambini di oggi che spetta un gran compito: quello di far vergognare noi grandi che, di rispetto per l’ambiente, ne abbiamo avuto troppo poco. Qui è stato inserito lo storyboard legato ai Mini Cuccioli desiderosi di prendersi cura di un ambiente abbandonato ed inquinato per rivalutarlo come luogo di produzione ortofrutticola. La tappa successiva è stata la visita di un orto didattico legato al progetto “Più frutta nelle scuole” dove i bambini hanno sperimentato attraverso i 5 sensi l’empatia con un seme, una pianta, un frutto, una verdura. Un ulteriore passo sarà la creazione di una serra scolastica dove i bambini si cimenteranno nella produzione di un orticello da cui otterranno verdure da condividere con gli altri alunni. UNITA’ DI APPRENDIMENTO Denominazione Compito - prodotto

Exponiamoci al territorio: il fiume Piave Raccolta cartacea di materiale inerente le origini, usi e costumi legati al fiume Piave e all’importanza dell’acqua come dono naturale. Competenze chiave e Comunicazione nella madrelingua specifiche Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi. Comunicazione nelle lingue straniere Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette. Competenze di base in scienze e tecnologia Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell’intervento antropico negli ecosistemi. Imparare a imparare Acquisire e interpretare l’informazione. Individuare collegamenti e relazioni; trasferirli in altri contesti. Competenze sociali e civiche Assumere responsabilmente, a partire dall’ambito scolastico, atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria. Sviluppare modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo. Spirito di iniziativa e imprenditorialità Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti.

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Utenti destinatari Tempi Insegnanti coinvolti Metodologia Risorse umane interne/esterne Strumenti Materiali utilizzati

Consapevolezza ed espressione culturale IDENTITÀ STORICA Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia della propria comunità. GEOGRAFIA E USO UMANO DEL TERRITORIO Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico. Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico. ESPRESSIONE CORPOREA Utilizzare gli aspetti comunicativo-corporei del messaggio corporeo. Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita. Alunni delle classi terze Anno scolastico 2015/2016 Team docenti di classe Lezione, discussione, lavoro di gruppo. Insegnanti della classe, esperti, alunni. Lavagna LIM, riviste, computer, stampante, fotocopiatore, scanner. Cartelloni, colori, raccoglitore, cartoncini, stoffe.

L’insegnante: Claudia Gaudenzi

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Istituto Comprensivo “L. Da Vinci” di Mestre (VE) Classe terza A Il progetto è stato inserito come percorso interdisciplinare che vedeva coinvolte le Scienze ed Arte e immagine. Sin dalla prima classe ho svolto attività che tendevano a rendere consapevoli i miei alunni sull'importanza di svolgere una merenda sana, scegliendo alimenti il più possibile salutari per la loro crescita, aderendo all'iniziativa proposta dal Dipartimento di Prevenzione. Ho pertanto accolto favorevolmente anche il progetto di quest'anno, "Raccontiamo la salute con 3 A", perché permetteva di affrontare in modo più accattivante l'argomento alimentare ed ambientale nel suo complesso. L'uso dell'immagine, del cartone animato e soprattutto disegnare personaggi, che tutti i bambini conoscevano, ha reso le attività ancor più motivanti e gradite. I bambini si sono impegnati a riprodurre le immagini dei protagonisti, seguendo le tecniche di disegno proposte dagli Alcuni, hanno riflettuto sulla creazione della storia cercando di darle un significato profondo, affinché comunicasse un messaggio. Si sono confrontati e a gruppi hanno creato le filastrocche da inserire, hanno ricercato le rime per renderla più spiritosa. Devo aggiungere che il mio ruolo è stato marginale, i miei interventi solo organizzativi e di gestione generale. I bambini hanno prodotto disegni curati, puliti nel segno e nel colore, mettendo in gioco tutte le loro competenze, ognuno con le proprie peculiarità. Le attività hanno potenziato aspetti cognitivi e formativi, hanno contribuito a sviluppare competenze di tipo scientifico, volte oltre che all'acquisizione di comportamenti finalizzati al rispetto ambientale anche al consolidamento di sane abitudini, per un corretto stile di vita. Si sono inserite benissimo nella realizzazione di un clima sereno, obiettivo costantemente presente nella mia programmazione didattica, che permettesse di monitorare gli alunni anche sotto il profilo relazionale. La visita alla Fattoria ha inoltre permesso di avvicinarsi alla realtà del territorio. Gli alunni hanno seguito un percorso sulla panificazione e hanno potuto avvicinarsi a numerosi animali, che in molti non avevano mai visto, potendoli toccare, accarezzare e osservare in un contesto naturale. L’insegnante: Patrizia Inio

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Scuola Primaria “Divisione Julia” di Arcade (TV) Classi quinte A e B La proposta didattica di “Raccontiamo la salute con 3 A” si è perfettamente inserita in un percorso didattico sviluppato nei precedenti anni scolastici, in particolare in classe quarta, su sana alimentazione, comportamenti sostenibili, biodiversità. Gli alunni padroneggiavano pertanto conoscenze e competenze che hanno potuto utilizzare per ideare le sceneggiature degli storyboard e questo ha costituito una solida base da cui partire. È risultato abbastanza facile, grazie alla preparazione personale ottenuta attraverso la frequenza di corsi di formazione organizzati dal Gruppo Alcuni sulla realizzazione di un cartone animato (Colori, carta e cartoni – Dal segno al sogno) seguiti negli scorsi anni, fornire ai ragazzi le informazioni necessarie per realizzare lo storyboard, la “sceneggiatura disegnata”. Le due classi inoltre possedevano buone competenze nella gestione del lavoro di gruppo, ben sviluppate nel corso degli anni, ed avevano già affrontato molteplici esperienze relative a percorsi di tipo trasversale. L’attività ha molto coinvolto ed appassionato tutti i ragazzi, i vari gruppi hanno gestito autonomamente le varie fasi della realizzazione di uno storyboard dimostrando di padroneggiare molteplici competenze chiave e specifiche, per cui il percorso si è rivelato un’ottima prova in situazione attraverso la quale è stato possibile verificarne la padronanza: Comunicazione nella madrelingua:  Produrre testi con particolare scopo comunicativo Imparare ad imparare:  Individuare collegamenti e relazioni, trasferire in altri contesti Spirito di iniziativa e intraprendenza:  Effettuare valutazioni, valutare alternative, prendere decisioni  Assumere e portare a termine un compito  Pianificare il lavoro, realizzare un progetto Competenze sociali:  Partecipare all’attività di gruppo confrontandosi con gli altri, valutando le varie proposte, assumendo e portando a termine ruoli e compiti  Confrontarsi con gli altri ascoltando il punto di vista altrui Consapevolezza ed espressione culturale:  Utilizzare tecniche, codici specifici del linguaggio iconico Per l’uscita didattica la scelta è caduta sulla Fattoria Didattica “Topinambur” di Treviso presso la quale esperti capaci e coinvolgenti hanno proposto agli alunni un laboratorio sulla “pacciamatura”, tecnica agronomica utilizzata in agricoltura biologica, arricchito da una lezione teorica attraverso la quale sono state affrontate le seguenti tematiche: - Che cos’è un agro-ecosistema e come funziona - Che cos’è la biodiversità e a cosa serve - Il suolo: un organismo vivente poco conosciuto - Perché l’agricoltura biologica? Questa uscita si è rivelata la più adeguata conclusione di un percorso arricchente che ha coinvolto, appassionato, stimolato le due classi. L’insegnante: Francesca Zanatta

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Scuola Primaria “G. Marconi” di Fossò (VE) Classi quinte A e B Questa per me è stata la prima volta che ho partecipato con la mia classe a una iniziativa del genere perché, non essendo un’insegnante di scienze, mi sentivo meno coinvolta in determinati argomenti. Poi, però, ho pensato che l’iniziativa, rivolta a promuovere la salute a 360°, potesse essere letta in maniera più globale, come un percorso teso a presentare stili di vita corretti, per se stessi e per gli altri. In tutto questo, ho avuto modo di far riflettere i bambini sull’importanza di custodire il nostro ambiente, coltivare prodotti tipici e di qualità e mangiare sano, il tutto divertendosi, perché realizzare un fumetto è stata un’attività molto coinvolgente e piacevole. Le attività dunque si sono integrate perfettamente con le programmazioni curricolari di Scienze, Geografia, Arte, Educazione alla Convivenza Civile ed Educazione Ambientale. Ma in una prospettiva di un apprendimento che deve durare tutto l’arco della vita, è fondamentale intendere l’insegnamento come teso allo sviluppo di competenze soprattutto sociali e civiche. Le competenze sociali sono collegate al benessere personale e sociale e richiedono la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese come risorse per se stessi, per la propria famiglia e per l’ambiente sociale immediato di appartenenza e la conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può contribuire. Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa in società sempre più diversificate comunicando in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri. Tutte queste competenze sono state implementate nel corso delle attività svolte dai bambini e anche l'uscita in Fattoria Didattica ha apportato un valore aggiunto a tutto il percorso, in quanto i bambini hanno avuto modo di toccare con mano quanto studiato sui libri attraverso esperienze concrete. Riscoprire il contatto con la natura, con gli animali e con il verde è stato sorprendente! Vi ringrazio per la splendida occasione che ci avete dato. Alla prossima avventura! L’insegnante: Grazia Simone

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Scuola Primaria “G. Leopardi” di Padova Classi terze A e B Sono un’insegnante di Italiano e da subito ho colto l’occasione per far lavorare i miei alunni sul discorso diretto e indiretto: le classi hanno inventato la storia, ne hanno costruito un copione che è stato in seguito trasformato in fumetto. L’iniziativa ha consentito di implementare la competenza dei bambini nel passare da una tipologia di testo all’altra; inoltre ha consentito di lavorare sia in modo unitario sia attraverso il lavoro di gruppo. Le insegnanti sono state molto soddisfatte nel vedere come i bambini hanno saputo utilizzare spontaneamente quanto appreso durante le lezioni:  Classe terza A – I bambini hanno giocato sulla differenza dei nomi maschile/femminile corrispondente a frutto/albero ed inoltre hanno tirato in ballo proprio Giacomo Leopardi e due versi a loro conosciuti  Classe terza B – I bambini avevano affrontato in Geografia il nucleo tematico della collina ambientando così la vicenda proprio in collina. L’iniziativa è stata utile nel fornire uno spunto in più per trattare in maniera trasversale tematiche di educazione alla salute ed educazione alimentare. Quest’ultima viene affrontata con una certa continuità dato che la nostra scuola è a tempo pieno. Infine volevo sottolineare la valenza positiva che ha avuto per i nostri alunni la possibilità di visitare una Fattoria Didattica: si sono sentiti premiati… e hanno già chiesto se l’anno prossimo potranno partecipare ancora al progetto. Ringrazio anche a nome delle colleghe con cui ho lavorato. Parteciperemo sicuramente alla prossima iniziativa, magari con un numero maggiore di classi. L’insegnante: Elisabetta Ferro

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Scuola Primaria “A. Manzoni” di Bergantino (RO) Salve, sono un’insegnante di attività alternative. Ho partecipato al vostro progetto “Raccontiamo la Salute con 3 A” coinvolgendo alunni di diverse classi e diverse età. Gli studenti hanno risposto con entusiasmo, mettendo a disposizione abilità e competenze, prima fra tutte: senso di iniziativa e imprenditorialità. Infatti il primo step ha impegnato i ragazzi nell’organizzazione del progetto stesso: distribuire i compiti, riconoscendo in se stessi e nei compagni le abilità per raggiungere un obiettivo comune. Essendo bambini nati in Italia ma provenienti da famiglie straniere che spesso cambiano Comune di residenza, questo progetto ha contribuito a una maggiore conoscenza del territorio e delle sue peculiarità, sviluppando non solo competenze sociali e civiche, ma anche consapevolezza ed espressione culturale, sensibilizzando i ragazzi alle problematiche dell’ambiente e ad acquisire comportamenti corretti per la salvaguardia e la valorizzazione dello stesso. Per ultima, ma non per importanza, comunicazione nella madrelingua che, soprattutto in questo particolare gruppo di lavoro, ha richiesto un maggior impegno dovuto alle difficoltà date dalla lingua, ma che non ha mancato di dare esiti positivi. Come insegnante ritengo sia stata un’esperienza del tutto positiva, ho rivestito il compito di arbitro all’interno di una squadra con grandi potenzialità. Sono stata pronta a fischiare per un fuori gioco, ma ad alimentare spirito di gruppo e autostima nelle proprie capacità. L’insegnante: Luana Reggiani

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Scuola Primaria “G. Mazzini” di Maserà di Padova (PD) Classi prime e classe seconda L’iniziativa “Raccontiamo la Salute con 3 A: Ambiente, Agricoltura, Alimentazione” è stata sviluppata nella nostra scuola da parte di ben cinque classi, quattro prime e una seconda. Si è approfondito il tema dell’alimentazione in vista dell’obiettivo di educare i bambini, fin da piccoli, ad un corretto stile di vita. Attraverso la costruzione del racconto con i Mini Cuccioli, i bambini hanno imparato molte cose sui cibi e sull’importanza di consumare la frutta e la verdura, nel rispetto della stagionalità. L’attività si è inserita nel percorso curricolare in modo trasversale coinvolgendo diverse discipline: Italiano, Arte e Immagine, Scienze, Storia. Lo storyboard è stato realizzato attraverso la modalità del lavoro di gruppo, in cui i bambini, adeguatamente sollecitati dall’insegnante e motivati dall’idea di lavorare su un cartone in fieri, hanno costruito uno storytelling collettivo. La collaborazione e la condivisione tra compagni sono risultati una parte fondamentale del percorso. Ecco che, in modo spontaneo, sono state implementate diverse competenze chiave:  Comunicazione nella madrelingua: attraverso l’utilizzo del linguaggio e dell’espressione orale  Competenze sociali e civiche: attraverso la condivisione operativa del lavoro e l’abitudine ad una sana alimentazione  Imparare ad imparare: attraverso la partecipazione attiva di ciascuno con l’apporto del contributo personale  Competenza digitale: attraverso l’utilizzo di strumenti atti alla comunicazione multimediale. La scuola ha usufruito, inoltre, dell’opportunità di partecipare ad un viaggio in Fattoria Didattica. L’uscita, effettuata a Gavello (RO), presso la Fattoria “La Galassa”, immersa nei meleti, si è realizzata come un laboratorio esperienziale, dove i bambini hanno potuto vedere, toccare, manipolare, trasformare, nonché gustare, la frutta e altri cibi genuini offerti dai gestori della fattoria. Ciò è risultato un valore aggiunto al percorso svolto. A conclusione di esso, possiamo affermare che è risultato molto valido e arricchente per tutti gli alunni nonché apprezzato dalle loro famiglie. Le insegnanti: Michela Orlando e Barbara Saviolo

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Scuola Primaria “Monte Grappa” di Borso del Grappa (TV) Classi seconda e terza La visita didattica a “IL CASON DELLE MERAVIGLIE” Il Cason delle Meraviglie è una Fattoria Didattica immersa in un angolo di paradiso. Si trova a Treschè Conca tra le montagne dell'Altopiano di Asiago, con una spettacolare veduta sulla riviera Roanese e sulle montagne di confine. Giunti in prossimità del Cason, una volta imboccata una stradina bianca, passo dopo passo vi accorgerete di entrare in un posto magico e incontaminato, fino ad arrivare ad una piccola malga che risale ai primi del '900, abbracciata da tre antichi ciliegi selvatici all'interno di una vasta zona di prato, pascolo e bosco. Questo è il Cason delle Meraviglie e qui si svolge la maggior parte delle attività. La Fattoria Didattica invita a mantenere un legame con la natura. Ci sono stati proposti vari percorsi didattici e noi abbiamo scelto:  Il ciclo del latte: la mungitura a mano e il burro di una volta  Laboratorio: la costruzione di un erbario. I bambini hanno vissuto in prima persona per ciò che è vero e genuino, è stato loro trasmesso l'amore per la Terra, la gioia di una semplice passeggiata tra i pascoli e l'affetto per ogni animale. Un modo divertente per imparare e crescere insieme!

COMPETENZE SPECIFICHE/DI BASE SCIENZE

COMPETENZE SPECIFICHE/DI BASE GEOGRAFIA

COMPETENZE SPECIFICHE/DI BASE TECNOLOGIA

 Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle.  Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi.  Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse.  Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico.  Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico.  Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico.  Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo.  Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.  Individuare le potenzialità, i limiti e i rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.

Le insegnanti: Ivana Bonivento, Stefania Nascinguerra e Barbara Brion

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Scuola Primaria “I. Nievo” di Scorzé (VE) Classi seconde A e B Ho deciso di partecipare all’iniziativa “Raccontiamo la Salute con 3 A” perché si collegava al nostro progetto di plesso “L’orto a scuola”. Quest’anno abbiamo coltivato, nell’orto della scuola, il radicchio rosso tardivo, seguendo le varie fasi di lavorazione per ottenere il cuore del radicchio. Successivamente, nel mese di febbraio, i bambini delle classi 2^A e 2^B hanno visitato un’azienda agricola del territorio (Rio San Martino) che coltiva con passione questo prodotto italiano di eccellenza. La scelta, quindi, di inventare una breve storia, che avesse come protagonisti i Mini Cuccioli e il radicchio, non è stata casuale. Mi è sembrata un’ulteriore opportunità per verificare quanto i miei alunni avessero appreso, in particolare in ambito scientifico. Tutti hanno dimostrato fin da subito un grande entusiasmo per questo concorso, motivati dal fatto che i loro disegni sarebbero potuti diventare un cartone animato dei Mini Cuccioli. Inoltre, altri bambini, magari su “Rai YoYo”, avrebbero potuto conoscere il radicchio e come si produce. Erano desiderosi di vincere per capire da vicino come si realizza un vero cartone animato. Gli alunni hanno collaborato insieme positivamente, lavorando in coppia o in piccolo gruppo, aiutandosi a vicenda. I disegni di entrambe le classi seconde sono stati esposti durante la Mostra della creatività che si è svolta nella nostra scuola nei giorni 13 e 14 maggio. Difficoltà incontrate Non è stato semplice, pur avendo ben chiaro il tema centrale, scegliere la scena di apertura (dove si trovano i Mini Cuccioli all’inizio, come e perché vengono a contatto con il radicchio). È importante, soprattutto con gli alunni di classe seconda, fermarsi e rileggere la storia di base per monitorare se si sta procedendo insieme. Inoltre, bisogna ricordare ai bambini di utilizzare gli stessi disegni e colori per le scene che si ripetono. Questa attività ha attivato le seguenti COMPETENZE  Comunicazione nella madrelingua: ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.  Competenza di base in scienza e tecnologia: utilizza le sue conoscenze scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.  Spirito di iniziativa e imprenditorialità: dimostra originalità e spirito di iniziativa; è in grado di realizzare semplici progetti.  Competenze sociali e civiche: ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.  Imparare ad imparare: ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. L’insegnante: Eugenia Bovo

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Scuola Primaria “I. Nievo” di Scorzé (VE) Classi terze A e B La proposta di costruire con i bambini una storia a cartone animato è stata subito accolta con entusiasmo. Il tema della storia è stato scelto prendendo spunto dall’esperienza del progetto “ORTO” che abbiamo portato avanti per tutto l’anno scolastico nella nostra scuola. Quando ho presentato i personaggi della storia è stata una festa: i Mini Cuccioli hanno aumentato l’entusiasmo generale. I ragazzi hanno lavorato a gruppi per costruire le sequenze della storia di classe. Si sono impegnati nel disegno, hanno collaborato tra loro: i più bravi hanno aiutato i meno bravi. Le sequenze della storia sono state scritte a computer dai bambini. Nel disegnare i Mini Cuccioli, facevano a gara per farli più somiglianti agli originali. Questa attività ha attivato le seguenti COMPETENZE CHIAVE e specifiche:  Comunicazione nella madrelingua: ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.  Competenza di base in scienza e tecnologia: utilizza le sue conoscenze scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.  Competenze digitali: usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.  Spirito di iniziativa e imprenditorialità: dimostra originalità e spirito di iniziativa; è in grado di realizzare semplici progetti.  Competenze sociali e civiche: ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.  Imparare a imparare: ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Questa esperienza sarà l’apertura ai nuovi percorsi di Scienze, Geografia e Storia per le nostre future classi IV^ A-B.

L’insegnante: Paola Marangon

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Scuola Primaria “G. Noventa” di Noventa di Piave (VE) Classi seconde A e C Perché ho aderito al progetto “Raccontiamo la Salute con 3 A”? Perché il progetto propone di insegnare e trasmettere contenuti differenti, anche complessi, e sviluppare le capacità cognitive e creative innescando pratiche didattiche che consentono la realizzazione di un ambiente inclusivo per tutti, ma proprio tutti, gli alunni. Perché la produzione di multimedialità rende i bambini protagonisti attivi e capaci di appropriarsi di codici di linguaggio diversi e, nello specifico, l’idea di realizzare un cartone animato affascina. Il motivo lo dice sé, nel suo nome: anima – ovvero dà vita – all’azione. Perché sia la fase di fruizione che di produzione del cartone animato consentono, attraverso il disegno, di esprimere i vissuti, manifestando emozioni e desideri. Perché, operando con vari materiali per giungere a trasformare una serie di immagini statiche in immagini in movimento, si “concretizza” la connessione tra il lavoro digitale e quello artigiano. Perché questo tipo di esperienza favorisce l’attivazione di processi cognitivi significativi e facilita l’implementazione di tutte le competenze chiave europee e/o delle life skills indicate dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Perché il progetto mira a supportare e sollecitare la creatività, si propone come foriero di sfide intellettuali, è occasione per implementare le capacità di problem solving e di elaborazione di ipotesi alternative, promuove lo sviluppo del pensiero critico e di quello divergente, incoraggia la partecipazione attiva e l’autonomia… in altre parole, promuove il benessere di tutti e di ciascuno Quali competenze chiave / life skills sono state implementate dall’esperienza? L’implementazione delle competenze chiave/life skills ha riguardato nello specifico le seguenti dimensioni cognitive, metacognitive, affettive e relazionali.

Competenze chiave europee

Life skills indicate dall’OMS

 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia  Competenza digitale  Imparare a imparare  Spirito di iniziativa e imprenditorialità

   

Capacità di risolvere problemi Capacità di prendere decisioni Senso critico Creatività

 Sviluppo del pensiero logico e spaziale.  Uso delle conoscenze per spiegare il mondo.  Comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.  Utilizzo con dimestichezza e spirito critico delle tecnologie.  Sviluppo del pensiero computazionale inteso come definizione di procedure che vengono poi attuate da un esecutore, che opera nell'ambito di un contesto prefissato, per raggiungere degli obiettivi assegnati.  Organizzazione del proprio apprendimento sulla base di quanto appreso in precedenza.  Traduzione delle idee in azione.  Attivazione di creatività, innovazione, capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi.

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Competenze chiave europee

Life skill indicata dall’OMS

 Comunicazione nella madrelingua  Comunicazione nelle lingue straniere

 Comunicazione efficace

Espressione e interpretazione di concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni.

Competenze chiave europee

Life skills indicate dall’OMS     

 Consapevolezza ed espressione culturale  Competenze sociali e civiche

  

Autocoscienza Gestione delle emozioni Gestione dello stress Empatia Capacità di relazionarsi con gli altri

Espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni (musica, arti dello spettacolo, letteratura e arti visive…). Partecipazione efficace e costruttiva alla vita sociale. Dimensione sociale dell’apprendimento.

Quali ambiti disciplinari ha coinvolto? L’esperienza, che ha assunto inevitabilmente un carattere interdisciplinare, si è inserita all’interno della programmazione di classe seconda riferita agli ambiti di Italiano, Scienze, Tecnologia, Matematica, Geografia, Arte e Immagine. In che modo l’esperienza si è integrata nell’attività curriculare o con altre iniziative in corso? L’esperienza è stata pensata interagendo all’interno del percorso educativo - didattico predisposto a inizio anno per la classe. Non sono state fatte sovrapposizioni o estensioni di quanto già in atto, ma piuttosto si è cercato di ri-organizzare creativamente il percorso intrapreso allo scopo di mirare, in modo più accurato, a potenziare il potenziale di tutti e di ciascuno attraverso l’adozione di tre concetti chiave: didattica inclusiva, creatività e metacognizione. Le attività sono state suddivise in tre blocchi temporali così strutturati: 1. Informazione, ovvero illustrazione delle principali nozioni tecnico-scientifiche necessarie ad affrontare le proposte successive: i contenuti disciplinari del programma di Scienze (A come Ambiente: la risorsa acqua) e le modalità operative necessarie a realizzare uno storyboard. CONTENUTI

ATTIVITÀ

Le caratteristiche dell'acqua Le trasformazioni dell'acqua Il ciclo dell’acqua L’uso dell'acqua nella vita dell'uomo, delle piante e degli animali…

TEMPI 2 ore

Attività laboratoriali e/o di approfondimento con uso di video/documentari, letture, discussioni, riflessioni personali, classificazioni, indagini statistiche

L’acqua nell’ambiente rurale

2 ore 4 ore 4 ore

2 ore

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2. Progettazione, ovvero ideazione della storia e suddivisione in sequenze. CONTENUTI

L’ambiente/l’acqua, una risorsa da proteggere

Lo storyboard: le scene (inquadrature, narrazioni e dialoghi)

ATTIVITÀ

TEMPI

Lavoro di gruppo (4/5 alunni): invenzione di storie

2 ore

Condivisione delle storie elaborate dai gruppi e scrittura storia collettiva

2 ore

Suddivisione della storia nelle sequenze necessarie a realizzare lo storyboard

2 ore

Le scene dello storyboard: definizione delle “inquadrature”, delle narrazioni e dei dialoghi di ciascuna scena

2 ore

3. Realizzazione, ovvero attuazione del progetto (concretizzazione dello storyboard). CONTENUTI

ATTIVITÀ

TEMPI

Realizzazione dei disegni/scene

Lavoro individuale e/o di coppia

2 ore

Composizione dello storyboard

Lavoro di classe (uso della LIM)

2 ore

Quali difficoltà sono state incontrate?  

La complessità del lavoro: è necessaria un’importante azione di coordinamento tra le insegnanti dei diversi ambiti disciplinari che, inevitabilmente, vengono tutti coinvolti. La definizione dello storyboard: la richiesta attiva processi cognitivi complessi per alunni “alle prime armi” (alunni di classe seconda).

Quale valore aggiunto ha apportato la visita in Fattoria Didattica? La visita alla Fattoria Didattica (Agriturismo Ca’ Menego – Loc. Summaga – Portogruaro) ha avuto una valenza significativa sia dal punto di vista didattico che educativo/formativo: ha sollecitato negli alunni la motivazione, la curiosità e l’interesse all’argomento di indagine proposto in un clima di serena e partecipata condivisione. La fattoria, ancora una volta, ha confermato la sua peculiarità di luogo ideale in cui osservare di persona la natura e il lavoro agricolo, per scoprire come nascono i prodotti alimentari, come vivono gli animali e quali sono i mestieri della campagna. L’insegnante: Oriana De Bortoli

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Scuola Primaria “G. Noventa” di Noventa di Piave (VE) Classe terza A Il progetto ha coinvolto gli alunni e l’insegnante di Italiano della classe terza A a tempo pieno. La maggioranza degli alunni ha mostrato interesse e ha partecipato in modo attivo e con entusiasmo a tutte le fasi del progetto. Sono partita dalle attività didattiche finalizzate all’analisi del testo e via via alla produzione di brevi racconti. Il percorso è stato, in più fasi, supportato dall’uso delle nuove tecnologie multimediali. I bambini sono stati quindi guidati all’ideazione e creazione di un breve racconto e alla suddivisione in sequenze narrative. Una volta prodotte le storie sono stati realizzati i disegni dello sfondo (il luogo in cui si svolge la storia) e dei personaggi che sono protagonisti della storia. Nella prima fase di lavoro i bambini sono stati condotti gradualmente alla individuazione degli elementi essenziali di un racconto (personaggi, fatti, luoghi…). Nella seconda fase di lavoro i bambini hanno scritto i testi da utilizzare per il cartone animato. La terza fase è stata quella dedicata alla realizzazione delle immagini: sfondo e personaggi. L’esperienza è stata nel complesso molto positiva, ha incontrato l’entusiasmo degli alunni e quindi ha alimentato la loro motivazione. Ritengo che questo sia sicuramente l’elemento più positivo che ho riscontrato, quindi tra i vantaggi si può senz’altro inserire il coinvolgimento degli alunni e la loro motivazione a svolgere le attività previste dal progetto. Un altro aspetto molto positivo è stato dato dal fatto che gli alunni hanno avuto modo di lavorare insieme, in stretta collaborazione tra di loro, uniti da un unico obiettivo e impegnati per la buona riuscita di un lavoro comune. Se da un lato il fatto di dover condividere le risorse a disposizione ha talvolta rappresentato una difficoltà, dall’altro è divenuto occasione di crescita intesa come accettazione delle regole e dell’altro, come sviluppo della capacità di affrontare le difficoltà e superarle, come scambio e confronto tra pari. Competenze chiave europee e specifiche utilizzate: 

 

Comunicazione nella lingua madre  Leggere, comprendere e interpretare testi scritti  Riconoscere l’utilità dell’informazione per gli scopi prefissati Competenze sociali e civiche  Collaborare e risolvere i conflitti dove necessario Spirito di iniziativa e imprenditorialità  Assumere e portare a termine compiti e iniziative  Pianificare e organizzare il proprio lavoro per realizzare un semplice progetto

Obiettivi specifici: 

Italiano  Costruire sulla base di quanto detto testi  Confrontare testi diversi  Comprendere oralmente e per iscritto i punti essenziali  Comprendere il significato globale di un testo Arte  Progettare elaborati ricercando soluzioni organizzative originali  Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa Educazione civica  Collaborare e risolvere conflitti  Realizzare il progetto del proprio lavoro  Rispondere del prodotto finito alle richieste

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Strumenti:  

Testi prodotti da diversi gruppi di alunni Fogli da disegno e matite colorate

Tempi: 

Secondo quadrimestre durante le ore di Italiano ed Arte

Soluzioni organizzative:  

Lezione frontale per la sistemazione dei concetti Gruppi di lavoro a diversa valenza formativa, sia per la realizzazione dei testi che degli elaborati artistici.

Visita alla Fattoria Didattica La visita alla Fattoria Didattica (Apicoltura Marcon – Volpago del Montello) è stata sicuramente un’esperienza positiva e certamente ci è servita per avvicinare i bambini alla campagna, al mondo agricolo, alla sua storia, alle sue tradizioni, alla sua cultura alle sue molteplici funzioni volte a migliorare la qualità della vita. In questa fattoria, infatti, gli alunni hanno potuto conoscere le api: la loro utilità in natura e nell'agricoltura; la costruzione delle arnie e la lavorazione della cera; come si ottengono i diversi tipi di miele e gli altri prodotti dell'alveare. Alla visita hanno partecipato anche gli alunni della classe seconda B a tempo pieno che hanno accolto di buon grado la proposta di unirsi a noi grazie alla disponibilità di posti nel pullman. L’insegnante: Emilia Sirico

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Scuola Primaria “G.C. Parolari” di Zelarino (VE) Classi prime A e B L’Istituto Comprensivo Parolari di Zelarino sostiene da anni diversi progetti volti al benessere del bambino e alla salvaguardia dell’ambiente. Il plesso Parolari, in particolare, aderisce ai seguenti progetti:  Pedibus  bike to school  progetti per l’educazione alimentare: “Merenda sana” e “ Frutta e verdura nelle scuole”, cultura di una sana alimentazione e prevenzione all'obesità infantile  raccolta differenziata  diritti dei bambini  adesione alla giornata "Mi illumino di meno"  progetto educazione stradale  progetto di plesso PUMAS  progetti sportivi Basket e Coni  Family run. La nostra programmazione d’istituto per classi parallele ha previsto, inoltre, l’articolazione della proposta formativa attraverso l’adempimento di un format (riportato qui sotto). L’adesione alla Vostra proposta ha, quindi, favorito l’ampliamento dell’offerta formativa, favorendo l’inserimento delle attività progettate per la partecipazione all’iniziativa “Raccontiamo la Salute con 3 A” nella programmazione didattica interdisciplinare. Titolo dell’unità formativa di apprendimento all’interno della quale è stata inserita l’iniziativa “Raccontiamo la Salute con 3 A”: QUATTRO PASSI NELLE STAGIONI

Matematica Geografia

Storia

Scienze

Italiano

TRAGUARDI – COMPETENZA DISCIPLINARE

OBIETTIVO/I

 Partecipa a scambi comunicativi rispettando il

 Partecipare a conversazioni e discussioni.  Ascoltare semplici testi narrativi.  Scrivere sotto dettatura e copiatura.

 Sviluppa atteggiamenti di curiosità.  Individua nei fenomeni somiglianze e

 Svolgere raggruppamenti, insiemi e tabelle di

turno.  Ascolta e comprende testi cogliendone il senso e le informazioni principali.  Scrive semplici frasi/testi.

sintesi sulle classificazioni operate.

differenze.  Rispetta e apprezza il valore dell’ambiente.

 Saper osservare i viventi presenti nell’ambiente

 Organizza le informazioni e le conoscenze.  Individua successioni, contemporaneità e

 Saper comprendere i concetti di durata, ciclicità,

 Si orienta nello spazio usando i riferimenti

 Saper leggere e comprendere semplici percorsi.

 Ricerca dati e costruisce rappresentazioni.  Risolve facili problemi legati all’esperienza.

 Saper leggere e rappresentare semplici grafici e

durate.  Racconta i fatti vissuti. topologici.

circostante.

contemporaneità e successione.

tabelle.

 Saper risolvere semplici problemi utilizzando strategie.

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Educazione all’immagine Ed. fisica Musica

 Produce immagini con varie tecniche e

 Saper produrre semplici manufatti, anche in

strumenti.  Osserva e coglie immagini visive in opere artistiche.

occasione di ricorrenze.

 Saper intuire il messaggio in un’opera d’arte.

 Esplora diverse possibilità espressive della

 Saper riprodurre da solo o in gruppo semplici

voce, di oggetti e strumenti.  Esegue collettivamente semplici brani musicali.

brani.

 Saper usare il corpo, la voce, gli oggetti.

 Utilizza il linguaggio corporeo per esprimere

 Saper utilizzare il proprio corpo in relazione al

stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze teatrali.

sé, agli altri e agli oggetti.

Competenza/e chiave del cittadino europeo cui l’unità concorre: comunicazione nella madrelingua, competenza matematica, competenze di base in scienza e tecnologia, competenze sociali e civiche. Competenza attesa per tutto il percorso:  padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti  ascoltare, comprendere, leggere, produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi  risolvere situazioni problematiche  collaborare e partecipare nel rispetto degli altri  sensibilizzarsi al rispetto e alla conservazione dell’ambiente. CONOSCENZE                

ABILITÀ

Osservare l’ambiente circostante la scuola. Usare strumenti per migliorare l’osservazione. Riconoscere le caratteristiche delle stagioni. Formulare semplici ipotesi relative ai fenomeni osservati. Operare classificazioni. Passare dall’esplorazione senso-percettiva alla rappresentazione grafica del vissuto. Seriare e classificare in base alle proprietà. Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza. Intervenire nelle conversazioni attenendosi all’argomento. Riconoscere ed utilizzare gli organizzatori spaziali e temporali. Rappresentare graficamente lo spazio esplorato. Utilizzare in forma creativa modalità espressive e corporee. Leggere e rappresentare con schemi e tabelle. Ascoltare se stesso e gli altri utilizzando voce, corpo e strumenti. Ricercare soluzioni figurative originali. Saper realizzare prodotti grafici, plastici e pittorici.

 Interagire in una conversazione formulando         

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domande e dando risposte pertinenti, su argomenti di esperienza diretta. Individuare, comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Osservare, descrivere, confrontare, correlare elementi della realtà circostante. Ascoltare e rispettare i punti di vista altrui. Collaborare nel piccolo gruppo. Formulare ipotesi e previsioni. Eseguire un’attività tenendo conto delle istruzioni date. Sperimentare la capacità musicale di oggetti e strumenti. Elaborare creativamente produzioni personali. Trasformare immagini e materiali.


Atteggiamenti/comportamenti (ovvero i modi di porsi dell’allievo) oggetto di osservazione:  mostrare interesse e atteggiamento di disponibilità  cooperare nella produzione espressiva e manipolativa  utilizzare strategie personali per superare i problemi  saper lavorare in modo autonomo  saper usare strategie di organizzazione. Situazioni di realtà e autentiche per mobilitare le competenze:  favorire l’esplorazione e la scoperta  incoraggiare l’apprendimento collaborativo  promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere  valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni  realizzare attività in formato di laboratorio interno ed esterno alla scuola  usare in modo flessibile gli spazi scolastici. Compito autentico: non è stato effettuato lo stesso compito autentico per le classi coinvolte in quanto i percorsi di sviluppo del format sono stati diversi. Criteri di ponderazione della valutazione:  verifiche  lavori a coppie e di gruppo  compiti individuali  osservazione di atteggiamenti e comportamenti durante la cooperazione di gruppo.

ARTICOLAZIONE DELL’UNITÀ E NOTE METODOLOGICO-DIDATTICHE TIPO DI UNITÀ E TEMPI DI REALIZZAZIONE: modalità interdisciplinare, durante tutto l’anno scolastico a partire da metà ottobre, in attività disciplinari e laboratoriali. Momenti salienti dell’unità

Note metodologico-didattiche

Esplorazione spazio

 Uscita nel territorio, nel giardino della scuola  Uscite didattiche varie

Osservazione del materiale raccolto

 Raccolta materiale con consegne specifiche ai gruppi  Attività a classi aperte  Cooperative learning

Verbalizzare – raccontare

   

Classificazione (colore – forma – dimensione)

 Cartelloni per raggruppamenti, insiemi, seriazioni

Rappresentazione

    

Produzione

 Manipolazione e costruzione, usando varie tecniche (stampa, frottage…)  Prodotti espressivi tridimensionali

Conversazione e annotazione delle osservazioni Brainstorming Raccolta in elaborati Letture, racconti, filastrocche, poesie Fascicoli tematici Cartelloni e poster Quaderni di lavoro individuali Mostre finali Allestimenti in classe e nell’atrio

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Criticità e loro risoluzione:  necessità di conoscere il gruppo classe, le loro capacità, le loro relazioni  lavorare in piccoli gruppi per costruire le storie, difficoltà data principalmente dall’età anagrafica dei bambini. Conclusione dei lavori La conclusione dei lavori svolti in itinere ha visto le due classi prime impegnate rispettivamente nelle seguenti rappresentazione teatrali per i genitori:  classe 1^A: “Il bosco incantato”  classe 1^B: “Dove sono finite le 4 stagioni?" Le insegnanti: Rita Rossi e Caterina Tabuso

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Scuola Primaria “G. Pascoli” di Vittorio Veneto (TV) Classe terza Il lavoro si è svolto da marzo ad aprile, durante le ore di Scienze, Inglese, Italiano e Arte e Immagine. Gli alunni avevano svolto a gennaio-febbraio un percorso di scienze con attività di CLIL in lingua inglese sul tema dell’acqua e questo ci ha permesso di sfruttare le conoscenze già acquisite per testare le competenze raggiunte. È stato chiesto ai bambini di riflettere sull’importanza dell’acqua come bene prezioso e di come la distribuzione non fosse però equa nella nostra società. Poi abbiamo pensato che spesso ci si confronta con altri che “hanno più di noi” e questo poteva essere trasferito anche in questo contesto. I personaggi dei Mini Cuccioli degli Alcuni ci hanno ispirato alcuni atteggiamenti legati alla loro personalità: ad esempio Diva si pavoneggiava rinfrescandosi in una grande piscina e godeva nel raccontarlo a chi era meno “fortunato” di lei. Questa “fortuna” seguiva un crescendo fino ad arrivare alle situazione di scarsità di acqua che caratterizzano i luoghi desertici del nostro pianeta. Le espressioni usate nei fumetti in inglese erano legate al fatto che “Wonderful Water” era per noi il bene prezioso, meraviglioso da non sprecare, perché non equamente distribuito. L’elaborazione grafica dello storyboard è stata svolta a gruppi, dopo che erano stati presentati i personaggi e ideata la storia attraverso una discussione comune. Le competenze chiave che abbiamo implementato sono sia disciplinari che trasversali. Scienze  Esplorare la realtà con un approccio scientifico: osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, evidenziare un problema, formulare ipotesi, proporre e realizzare semplici esperimenti.  Individuare nei fenomeni somiglianze e differenze, fare misurazioni, registrare dati significativi, identificare relazioni spazio/temporali  Avere atteggiamenti di cura verso l'ambiente e apprezzarne il valore. Sviluppare la capacità di:  Descrivere fenomeni della vita quotidiana.  Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia …).  Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua…) e ad opera dell’uomo (coltivazione, industrializzazione …). Inglese (e Italiano)  Comunicare in modo comprensibile ed efficace riutilizzando espressioni e frasi memorizzate relativamente a semplici informazioni di routine. Sviluppare la capacità di:  Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone e situazioni note. Arte e Immagine Esprimersi e comunicare: Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi. Osservare e leggere le immagini: Essere in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini e messaggi multimediali.  Esprimere per immagini sensazioni ed emozioni.  Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.  Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo i diversi codici e le sequenze narrative; decodificare in forma elementare i diversi significati. [dal Curricolo Verticale dell’IC2° Vittorio Veneto “A. Zanzotto”] Competenze chiave di cittadinanza europea  la comunicazione in lingue straniere;

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imparare ad imparare (organizzare il proprio lavoro sia a livello individuale che in gruppo); le competenze sociali (personali, interpersonali e interculturali) e civiche (utili per la partecipazione attiva e la convivenza);  senso di iniziativa e di imprenditorialità (che significa saper tradurre le idee in azione, facendo uso di creatività e innovazione e della capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi);  consapevolezza ed espressione culturali (che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, in questo caso le arti visive nella produzione di uno storyboard). Naturalmente queste competenze di cittadinanza sono state raggiunte solo in forma parziale, iniziale, considerando che gli alunni frequentano la terza elementare.  

La visita alla Fattoria Didattica di Nervesa della Battaglia (TV), il “Bosco delle Acacie”, è stata la perfetta conclusione di questo percorso: un’immersione nella natura che ha “scatenato” negli alunni la felicità ingenua e infantile del contatto con la natura, accompagnati dai gestori, innamorati di piante e animali della loro fattoria e capaci di trasmettere questo amore. Un esempio di giornata sana in cui ambiente, alimentazione e agricoltura (la merenda era a base di frutta di stagione!) sono state le nostre parole d’ordine, già anticipando anche la quarta A: attività fisica, all’aria aperta! Grazie dell’opportunità! Le insegnanti: Cristina De Negri, Serena Fardin, Elena Ferrari e Ida Triadantasio

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Scuola Primaria “R. Sorio” di Mussoi, Belluno Classi prima e seconda

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione Utenti destinatari

CORRO LONTANO PERCHÉ MANGIO SANO RACCONTIAMO LA SALUTE CON 3A Classe 1 e 2 Scuola Primaria di Mussoi

Coordinatori:

Cola Maria Luisa e D'Incà Chiara

Competenze chiave/competenze culturali

Evidenze osservabili

Competenze sociali e civiche (promozione della salute)

Gli alunni fanno scelte alimentari consapevoli e corrette per le loro merende e i pranzi al sacco durante le uscite didattiche e modificano i comportamenti sedentari. CONOSCENZE (in ogni riga gruppi di conoscenze riferiti a una singola competenza) Acquisizione di conoscenze e sviluppo di capacità di scelta di stili di vita sani.

ABILITÀ (in ogni riga gruppi di abilità conoscenze riferiti ad una singola competenza) Sa cosa fa bene e cosa fa male al proprio corpo. Consolidamento degli schemi motori di base, sviluppo delle capacità coordinative e condizionali.

Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la padronanza del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali. Conosce le regole dei giochi. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. Fase di applicazione  incontro informativo iniziale rivolto alle insegnanti svolto dal personale del Dipartimento di Prevenzione su: corretta alimentazione e promozione dell’utilizzo del sale iodato e di una adeguata merenda; evidenze scientifiche sui benefici dell’attività fisica  7 lezioni pratiche in palestra gestite da insegnanti laureati in scienze motorie che affiancheranno il docente nell’attività, per permettere l’acquisizione delle competenze necessarie (6 +1 lezione preparatoria alla festa finale) da ottobre ad aprile, 1 intervento al mese  18 maggio festa conclusiva allo Stadio Comunale di 3 ore  Partecipazione al Concorso regionale "Raccontiamo la Salute con 3 A" Tempi Tutto l'anno scolastico Esperienze attivate  7 lezioni di educazione motoria e festa dello sport  2 laboratori sulla conoscenza di frutta e verdura attraverso i sensi e sull'importanza di una sana alimentazione  Merenda sana tutti i giorni a scuola con una raccolta di bollini per ogni bambino  Raccolta di dati  Ottenere i colori da frutta e verdura e utilizzarli per realizzare dei disegni  Visita ad una Fattoria Didattica  Invenzione e illustrazione di una storia/fumetto per promuovere il consumo di frutta e verdura e realizzazione di un cartone animato con il Gruppo Alcuni di Treviso Metodologia Attività laboratoriali e di gruppo Risorse umane  Le insegnanti di classe e la collaboratrice scolastica  Polisportiva Mondo Sport interne e esterne  Dietiste del Dipartimento di Prevenzione ULSS 1  Gruppo Alcuni

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UNITÀ DI APPRENDIMENTO Discipline coinvolte Valutazione

Scienze, Italiano, Geografia, Educazione motoria, Educazione all'immagine, Matematica Attraverso l'osservazione, con l’ausilio di un'apposita griglia, delle abitudini alimentari degli stili di vita degli alunni, soprattutto durante l'intervallo.

Le insegnanti: Maria Luisa Cola e Chiara D’Incà

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Scuola Primaria “Vittorino da Feltre” di Feltre (BL) Classe quinta Considerazioni sull’esperienza “Raccontiamo la Salute con 3 A” L’attenzione al proprio territorio e allo star bene ha accompagnato gli alunni di quinta, negli anni di scuola primaria, attraverso l’osservazione e lo studio dell’ambiente (flora, fauna, agricoltura, ecc.): uscite e visite guidate, oltre che la lettura di testi adatti e lezioni tenute da esperti, hanno dato la possibilità di conoscere e approfondire tematiche importanti legate al territorio e di rilevare aspetti positivi e problematiche. Competenze chiave Progettare, operando collegamenti e relazioni per realizzare una storia in collaborazione e raccontarla, permette di comunicare messaggi, ma soprattutto aiuta il bambino a maturare una certa consapevolezza di se stesso con gli altri nel proprio ambiente per agire in modo sempre più autonomo e responsabile. Lavorare sulla storia ha sicuramente messo in atto nei bambini processi di crescita e maturazione verso queste competenze chiave. La visita alla Fattoria Didattica ha dato la possibilità, oltre che di conoscere una realtà in cui natura e cultura si mescolano, anche di vivere una giornata in un luogo in cui si respira un certo equilibrio tra uomo e ambiente. I bambini, nella riflessione sull’esperienza, hanno manifestato il loro “stare bene” insieme in quel posto. L’insegnante: Michela Scotti

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Scuola Primaria “G. Pascoli” di Cinto Euganeo (PD) Presentazione Unità di Apprendimento “Dalla terra alla tavola con salute” Nella scuola primaria “G. Pascoli” di Cinto Euganeo è in atto un progetto di educazione ambientale dal titolo “Una scuola a cielo aperto” che coinvolge tutte le classi del plesso e, come suggerisce la denominazione, vuole proporre agli alunni una modalità di apprendimento che va oltre i confini dell’aula. Uno dei percorsi descritti nel progetto riguarda il nostro orto scolastico, dove i bambini, con l’aiuto di esperti, genitori e nonni, hanno la possibilità di sperimentare la fatica del lavoro, conoscere le principali verdure e la loro stagionalità, osservare e registrare i cambiamenti dovuti al trascorrere del tempo, mettersi in gioco nelle relazioni e nel lavoro di squadra. I bambini sono stati protagonisti attivi in questo percorso di apprendimento e di crescita personale ed hanno vissuto, sperimentato, condiviso nuove emozioni e sensazioni attivando tutti i sensi. Le tematiche affrontate sono state approfondite in classe attraverso la ricerca, lo studio, i lavori di gruppo, i laboratori con esperti, utilizzando il linguaggio proprio di ogni disciplina. Con le verdure dell’orto è stato organizzato un pranzo a Km zero che ha contribuito notevolmente ad aumentare il consumo di verdura nei bambini proprio perché prodotta da loro. Con le zucche sono state realizzate le statuine per il Presepe. In questo contesto si inserisce l’attività con i Mini Cuccioli che ha permesso agli alunni di rivedere il lavoro svolto, di operare collegamenti e relazioni, di prendere decisioni, di collaborare per la realizzazione di un prodotto finale. I bambini si sono subito mostrati molto interessati nel creare una loro storia e la possibilità di trasformarla in un cartone animato li ha entusiasmati e resi tutti partecipi. Le tecniche di disegno proposte hanno permesso di semplificare e rendere accessibile a tutti ciò che sembrava complicato realizzare da un punto di vista grafico. Per molti disegnare è stata una vera soddisfazione: superato lo scoglio del tratto a matita, gli alunni hanno potuto concentrarsi sui contenuti, sulle scene, sui colori da utilizzare. Sottolineiamo poi che è stato facile per i bambini immedesimarsi nei personaggi proposti proprio perché i Cuccioli utilizzano un linguaggio semplice. Trasmettere messaggi con queste modalità si è rivelato efficace e molto coinvolgente. Dialoghi, giochi, canzoni e drammatizzazioni di una storia su frutta e verdura, con un esperto di lingua inglese, hanno completato le attività. A ottobre è stata effettuata la visita didattica alla “Vecchia fattoria” di Bonavicina (VR), un’altra importante occasione per far conoscere ai bambini la provenienza del cibo e alcune fasi della sua lavorazione.

Le insegnanti: Ivana Albertin e Mariaelena Liberni

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