Comunità in Dialogo - Dicembre 2019

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CALVISANO - MALPAGA MEZZANE - VIADANA Editore don Tarcisio Capuzzi - Dir. resp. Gabriele Filippini - Aut. Trib. Bs n. 31/97 del 7/8/97 - Anno XXXIII - N° 270 - Fotocomposizione e Stampa: Grafinpack - Calvisano (BS)

DICEMBRE 2019

IL "Sì" CHE CAMBIA LA VITA

Dall’8 dicembre al 6 gennaio la parola di Dio della liturgia ci propone una serie di incontri che avendo Gesù bambino come filo conduttore vanno ad interpellare diverse persone. Il tutto inizia dall’incontro fra l’angelo Gabriele e Maria confermato e sostenuto dalle parole di un angelo apparso in sogno a Giuseppe. La relazione fra Giuseppe e Maria è messa alla prova dalla presenza dello Spirito Santo che permette l’incarnazione di Dio. I due genitori non sono accolti in nessun alloggio a Betlemme, tanto che Gesù verrà alla luce in una stalla e deposto in una mangiatoia. La Sacra Famiglia ha come prima dimora una stalla! Gli angeli annunciano la nascita del Figlio di Dio ai pastori, i quali guidati dalle loro parole vanno ad adorare Gesù bambino. Gli ultimi incontri sono quelli fra i Magi e Re Erode, i Magi e Gesù e infine l’avvertimento dell’angelo ai Magi di percorrere una strada di ritorno evitando Re Erode. Ognuno di noi può scorgere in uno di questi personaggi un tratto che lo rappresenta, o in uno di questi incontri una modalità di relazione che assomiglia alla propria nei confronti di Dio. Non si tratta di fare un salto nel passato, ma di reinterpretare nel presente la nostra vita di cristiani. Tutte le persone umane della vicenda hanno temuto di perdere, nell’incontro con Gesù o con gli angeli, qualcosa della loro vita. Maria, Giuseppe, i pastori, i Magi hanno però aperto il loro cuore all’incontro con Gesù. Hanno detto i loro Sì, e da essi è nata una nuova storia, una nuova vita! Questo Natale che tutti gli anni si presenta, ci aiuta a tenere

viva la nostra fede, ci ricorda che Dio desidera stare con noi, incarnarsi nella nostra vita, essere nostro fratello. Gli angeli vengono ad invitarci ad essere più vicini al Signore, ad andare da Lui, ad adorarlo per poi tornare, ‘glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro’ (Lc 2, 20). Tante sono le persone nella nostra comunità che dicono dei Sì, giorno dopo giorno, nella quotidianità e nel silenzio… il Sì dei bambini disponibili ad accorgersi dei bisogni dei loro coetanei, il Sì delle persone che operano nella gestione e cura di Oratorio e Chiesa, il Sì degli adolescenti che con la loro forza esplosiva contagiano chi li affianca, il Sì di chi con i suoi dubbi e le sue domande permette di crescere a se stesso e a chi lo affianca, il Sì di tutti coloro che dedicano il loro tempo per aiutare gli altri, il Sì di chi fa il primo passo per rispettare l’ambiente, il Sì di chi affianca i nostri bambini nei cammini di catechismo e ACR, il Sì di chi dedica passione, tempo e professionalità in ambito sociale e politico per il bene comune, il Sì dei genitori che educano i figli rispettandone la personalità, il Sì di tutti gli educatori di adolescenti, giovani e adulti che cercano di creare cammini che diano risposte alla vita di ciascuno, il Sì di chi sceglie di vivere con gioia e speranza la propria vita, il Sì di chi si prende cura di famigliari ammalati o disabili, il Sì dei nostri sacerdoti che con pazienza e costanza ci riportano sempre alla fonte della nostra fede. Grazie a tutti per il segno vivo della possibilità di superare il timore per lasciare spazio all’incontro con Cristo. Dio, dal canto suo, è sempre disposto a dire per sempre “sì”: per sempre sarà Dio-con-noi. Ed è questo il Sì che cambia la nostra vita. "Andiamo dunque fino a Betlemme»: così dissero e fecero i pastori. Pure noi, Signore, vogliamo venire a Betlemme. La strada, anche oggi, è in salita: va superata la vetta dell’egoismo. Voglio arrivare a Betlemme, Signore, perché è lì che mi attendi. E accorgermi che Tu, deposto in una mangiatoia, sei il pane della mia vita. Ho bisogno della fragranza tenera del tuo amore per essere, a mia volta, pane spezzato per il mondo. Prendimi sulle tue spalle, buon Pastore: da Te amato, potrò anch’io amare e prendere per mano i fratelli. Allora sarà Natale, quando potrò dirti: “Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti amo” Papa Francesco, Omelia notte di Natale, 2018 A cura di Francesca e Roberto

DON TARCISIO E DON FILIPPO AUGURANO A TUTTE LE COMUNITÀ UN SANTO NATALE E UN SERENO NUOVO ANNO


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NATALE L’evangelista Luca nel raccontarci l’evento del Natale, della nascita di Gesù, al capitolo due, al versetto sette, ci dice che Maria lo avvolse in fasce: un atto di tenerezza e di affetto che solo una madre può fare, un tenerlo tra le braccia prima di deporlo nella culla, per poi consegnarlo definitivamente al mondo. Un primo distacco, forse il più doloroso dalla sua creatura che ha tenuto nel grembo per nove mesi; un distacco reso meno sofferente da questo amorevole avvolgere in fasce che a me sembra un abbraccio. In verità, il Natale è anzitutto l’abbraccio di Dio al mondo, agli uomini e alle donne di sempre. Per questo nostro Signore è venuto nel mondo: per avvolgere in un grande abbraccio il creato e le creature. La storia umana di Gesù è fatta di abbracci che hanno accolto e consolato, abbracci che hanno rimesso in piedi e mostrato la misericordia, abbracci che hanno avvicinato e fatto vedere l’amore… l’abbraccio della croce per amore e dalla croce verso l’umanità intera; l’abbraccio, dunque, della Salvezza. Il Natale, nella storia dell’oggi, è Cristo che torna ad abbracciare tutti: buoni e cattivi, grandi e piccoli, sentimentali e non, perchè tutti hanno bisogno di un abbraccio. Con il suo abbraccio dà inizio alla storia dell’amore con l’umanità. Dio abbraccia perchè vuole tenerci stretti a Lui, cullati tra le sue braccia, consolati dalla sua voce, avvolti dal suo amore. Nella culla di Nazareth c’è il sunto di un amore visibile: tutti abbracciano tutti. Sia così per le nostre famiglie, nelle nostre case, tra gente di ogni luogo, tra popoli e culture, con gli ultimi della terra. Il Figlio dell’Altissimo, che si è piegato in un abbraccio senza fine, doni a tutti la speranza della vita. Auguri.

PERCHé SONO NATO, DICE DIO Sono nato nudo, dice Dio, perché tu sappia spogliarti di te stesso. Sono nato povero, perché tu possa considerarmi l'unica ricchezza. Sono nato in una stalla, perché tu impari a santificare ogni ambiente. Sono nato debole, dice Dio, perché tu non abbia mai paura di me. Sono nato per amore, perché tu non dubiti mai del mio amore. Sono nato di notte, perché tu creda che io posso illuminare qualsiasi realtà. Sono nato persona, dice Dio, perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso. Sono nato uomo, perché tu possa essere "dio". Sono nato perseguitato, perché tu sappia accettare le difficoltà. Sono nato nella semplicità, perché tu smetta di essere complicato. Sono nato nella tua vita, dice Dio, per portare tutti alla casa del Padre. Lambert Nolen

Don Tarcisio

UNA PROPOSTA EDUCATIVA DI VALORE L'insegnamento della religione cattolica a scuola Qualche tempo fa è stato pubblicato un nuovo volume intitolato “Una disciplina alla prova”, che si propone come un’indagine accurata sullo stato di salute dell’insegnamento della religione cattolica in Italia di fronte alla secolarizzazione e al mutamento delle metodologie e dei percorsi intrapresi dalla scuola; da questo studio dettagliato, che ha coinvolto un campione significativo di insegnanti e di alunni, emerge l’immagine di una disciplina che mostra di essere ancora oggi molto vitale, dato che circa il 90% degli studenti decide di avvalersene come preziosa occasione di crescita, e che ci rivela come gli alunni abbiano buone conoscenze sui contenuti sostanziali della Bibbia e una certa consapevolezza etica. Ma ciò che soprattutto pare interessante rilevare è come i docenti abbiano indicato nella “volontà di offrire ai giovani una formazione religiosa” la motivazione più significativa che li spinge a portare avanti con impegno il proprio compito educativo: una scelta che esprime la disponibilità “a essere presenti in attività formative e in ruoli di responsabilità nel contesto scolastico”, assumendo funzioni di coordinamento e di aiuto nei confronti dei propri colleghi. Certamente si tratta di un servizio prezioso, di cui ogni scuola si rende conto giorno dopo giorno, ma che sembra importante poter evidenziare e valorizzare. È una passione, quella degli insegnanti di religione cattolica, che non viene meno neppure di fronte alle tante criticità. Nell’ultimo messaggio della presidenza della CEI in vista della scelta di avvalersi dell’IRC si afferma che approfittare “delle opportunità offerte dall’insegnamento della religione cattolica a scuola permette di trovare negli insegnanti delle persone professionalmente molto qualificate, ma anche testimoni credibili di un impegno educativo autentico,

pronti a cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni persona e ad accompagnare ciascuno nel suo personale e autonomo percorso di crescita”. Dunque, l’insegnante di religione cattolica è la persona della sintesi tra fede e cultura, tra Vangelo ed esperienza storica, tra necessità degli studenti e aspirazioni delle nuove generazioni. Un compito bello, ma certo non semplice! Com’è senz'altro noto, l’insegnamento della religione cattolica è altro rispetto alla catechesi vissuta in parrocchia, poiché l’Intesa del 2012 fra lo Stato e la Chiesa cattolica ribadisce che tale disciplina è impartita “secondo indicazioni didattiche che devono essere conformi alla dottrina della Chiesa e collocarsi nel quadro delle finalità della scuola”. In tal senso, frequentare questo insegnamento potrebbe essere utile come formazione culturale anche a chi, pur non essendo cattolico, vuole comprendere meglio la società e la cultura in cui vive; ma per le comunità cristiane, soprattutto, diviene motivo per promuovere la pastorale dello studio e per ribadire che poter imparare qualcosa in più è sempre meglio che non fare nulla. Come genitori cristiani che vivono il mondo dell’educazione, è importante promuovere e sostenere la scelta dell’insegnamento della religione cattolica a scuola, poiché ciò può educare molti studenti a modificare l’immagine ingannevole di un’ora superflua o inutile alla propria formazione scolastica, generata magari dalla comodità di una pausa nella mattinata o di un minore impegno nello studio. L’invito, dunque, è di interrogarsi, come unità pastorali, in merito al valore scolastico dell’insegnamento della religione cattolica a scuola oggi come occasione di approfondimento culturale del pensiero cristiano, come spazio per il confronto e il dialogo con l’altro e come luogo di sviluppo dell’intelligenza degli alunni in ambito religioso. prof. Giovanni Ghidinelli Responsabile per l’IRC Ufficio per l’Educazione, la Scuola e l’Università Diocesi di Brescia


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IL SALE DELLA TERRA

a cura di Monica Gavazzi

VENGA IL TUO REGNO Una delle immagini più ricorrenti e più complesse dei Vangeli è il Regno di Dio, di cui invochiamo la venuta ogni volta che recitiamo il Padre nostro. Ma cos’è il Regno di Dio? Verrebbe da pensare al ritorno di Cristo alla fine dei tempi, quando ci saranno nuovi cieli ed una nuova terra, i morti risorgeranno “e il suo regno non avrà mai fine”, come diciamo nel Credo. Ma in realtà il Regno di Dio è già presente oggi, in mezzo a noi, dentro di noi, e Gesù ne parla spesso con immagini semplici, tratte dalla vita quotidiana, senza darne una definizione teologica, ma facendo appello alla nostra esperienza. Una serie di parabole sul Regno si trova nel capitolo 13 del Vangelo di Matteo. Anzitutto, il Regno è cosa preziosa, che si può trovare, e perdere, e poi trovare di nuovo: è come un tesoro sepolto in un campo, per il quale puoi vendere tutti i tuoi averi, a costo di sembrare pazzo; è come una moneta

perduta, che una donna cerca affannosamente, spazzando tutta la casa, e chiamando poi le vicine per festeggiare, quando la ritrova. In secondo luogo, è una cosa piccola, ma solo apparentemente insignificante: è come un minuscolo seme di senape, che però, quando germoglia, diventa un grande arbusto, sui cui rami gli uccelli fanno il nido; è come un pugno di lievito, che però fa fermentare una gran massa di farina. Inoltre, il Regno non è un’acquisizione pacifica: il seminatore, che è il Padre, getta ogni volta buon seme, ma non sempre chi lo riceve è disposto ad accoglierlo, e così buona parte del seme va perduta, tra gli affanni e le tribolazioni della vita di tutti i giorni. Inoltre, c’è sempre un nemico che semina zizzania in mezzo al grano, ed occorre resistere alla tentazione di fare pulizia nell’immediato, per non rischiare di distruggere il raccolto. Infine, il Regno è come la rete di un pescatore, che rac-

coglie tutti i pesci, ma solo alcuni sono alla fine giudicati buoni. Il Regno, perciò, è già qui: è in noi, ogni volta che accogliamo la Parola di Dio con gioia, e la mettiamo in pratica. E tuttavia non è ancora realizzato, e attraversa molte tribolazioni, prima di compiersi definitivamente al ritorno di Cristo. E per alcuni non si realizzerà mai, non perché Dio sia un giudice terribile, ma perché loro stessi, liberamente, scelgono di non essere terra fertile, di non cercare ciò che hanno perduto, di non avere la pazienza di aspettare che il seme germogli: “Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha”. Solo l’albero buono continuerà a produrre frutto. Riflettiamo bene, quindi, ogni volta che diciamo “venga il tuo regno”, perché con questa invocazione ci impegniamo a realizzarlo, anzitutto, dentro ognuno di noi.

PIÙ TARDI È TROPPO TARDI a cura di A.T. Nel mese di ottobre 2019 si è celebrato un Sinodo sull’Amazzonia, nel quale non si è parlato solo di questa terra meravigliosa e travagliata, ma anche di noi. Voluto da Papa Francesco in persona, fa seguito ai contenuti ecologici della sua enciclica Laudato si’, e secondo il Pontefice “ci ha dato modo di ascoltare la voce dei poveri e di riflettere sulla precarietà delle loro e delle nostre vite, minacciate da modelli di sviluppo insostenibili”. Se vogliamo sintetizzare in un’unica parola le molteplici idee e prospettive del Sinodo sicuramente possiamo scegliere: Conversione. CONVERSIONE ECOLOGICA La Chiesa ha assunto la piena consapevolezza che la sua dottrina sociale ha oggi a cuore la difesa del pianeta e che essa va in rotta di collisione con interessi politici ed economici. Il rapporto tra cristianesimo e vita del mondo è apparso innervato da un sano realismo, al di là di ogni ideologia, assumendo i tratti di un impegno deciso dal valore globale, sempre frutto dell’impulso evangelico che chiede una "conversione ecologica". CONVERSIONE CULTURALE In questo senso altro elemento chiaro è stato il desiderio della Chiesa di una «conversione culturale», capace di dare una risposta che sia autenticamente cattolica alla richiesta di immergere pienamente l’annuncio del Vangelo e la liturgia in una cultura specifica, valorizzando le tradizioni, i simboli e i riti originari. Ma anche in modo tale che il Vangelo purifichi e raffini le culture nelle quali si innesta. Giunge dunque a maturazione il dibattito ecclesiale sui riti locali e sulla inculturazione. CONVERSIONE SINODALE Infine appare chiara l’opzione e la «conversione» sinodale della Chiesa. Il ruolo dei laici, e in particolare della donna, è stato al centro del dibattito. Vescovi e sacerdoti fanno quel-

lo che possono, attraversando grandi distanze, ma le comunità vivono grazie all’impegno dei laici e delle laiche. Si è dispiegata davanti ai padri una Chiesa tutta ministeriale sulla quale ci si è interrogati per approfondire che cosa significhi che la Chiesa è fondata sul Battesimo. D’altra parte l’ipotesi dei sacerdoti sposati (diaconi permanenti debitamente formati per sostenere la vita delle comunità cristiane attraverso la predicazione della Parola e la celebrazione dei Sacramenti nelle zone più remote della regione amazzonica, considerando la vasta estensione del territorio e la scarsità di ministri ordinati) non è stata per nulla fondata sulla messa in discussione del celibato, ma sull’ascolto del dramma percepito dell’assenza dei sacramenti nella vita ordinaria di tanti fedeli. Infine appare chiara l’opzione e la «conversione» sinodale della Chiesa.


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I COMANDAMENTI SECONDO PAPA FRANCESCO a cura di Fausto Accini

La sesta Parola del Decalogo: “Non commettere adulterio” evidenzia che l’amore fedele di Cristo è la luce per vivere la bellezza dell’affettività umana. Infatti, la nostra dimensione affettiva è una chiamata all’amore, che si manifesta nella fedeltà, nell’accoglienza e nella misericordia. L’amore come si manifesta? Nella fedeltà, nell’accoglienza e nella misericordia. Questo comandamento si riferisce esplicitamente alla fedeltà matrimoniale, e dunque è bene riflettere più a fondo sul suo significato sponsale. Ci possiamo domandare: questo comando di fedeltà, a chi è destinato? Solo agli sposi? In realtà, questo comando è per tutti, è una Parola paterna di Dio rivolta ad ogni uomo e donna. Ricordiamoci che il cammino della maturazione umana è il percorso stesso dell’amore che va dal ricevere cura alla capacità di offrire cura, dal ricevere la vita alla capacità di dare la vita. Diventare uomini e donne adulti vuol dire arrivare a vivere l’attitudine sponsale e genitoriale, che si manifesta nelle varie situazioni della vita come la capacità di prendere su di sé il peso di qualcun altro e amarlo senza ambiguità. Chi è dunque l’adultero, il lussurioso, l’infedele? È una persona immatura, che tiene per sé la propria vita e interpreta le situazioni in base al proprio benessere e al proprio appagamento. Quindi, per sposarsi, non basta celebrare il matrimonio! Occorre fare un cammino dall’io al noi, da pensare da solo a pensare in due, da vivere da solo a vivere in due: è un bel cammino! Lavoriamo, parliamo,

decidiamo, incontriamo gli altri con atteggiamento accogliente. Ogni vocazione cristiana è sponsale. Il sacerdozio lo è perché è la chiamata, in Cristo e nella Chiesa, a servire la comunità con tutto l’affetto, la cura concreta e la sapienza che il Signore dona. Alla Chiesa non servono aspiranti al ruolo di preti , ma servono uomini ai quali lo Spirito Santo tocca il cuore con un amore senza riserve per la Sposa di Cristo. Nel sacerdozio si ama il popolo di Dio con tutta la paternità, la tenerezza e la forza di uno sposo e di un padre. Così anche la verginità consacrata in Cristo la si vive con fedeltà e con gioia come relazione sponsale e feconda di maternità e paternità. Ogni vocazione cristiana è sponsale, perché è frutto del legame d’amore in cui tutti siamo rigenerati, il legame d’amore con Cristo. A partire dalla sua fedeltà, dalla sua tenerezza, dalla sua generosità guardiamo con fede al matrimonio e ad ogni vocazione, e comprendiamo il senso pieno della sessualità. La creatura umana, nella sua inscindibile unità di spirito e corpo, e nella sua polarità maschile e femminile, è realtà molto buona, destinata ad amare ed essere amata. Il corpo umano non è uno strumento di piacere, ma il luogo della nostra chiamata all’amore, e nell’amore autentico non c’è spazio per la lussuria e per la sua superficialità. Gli uomini e le donne meritano di più di questo! Dunque, il comandamento «Non commettere adulterio», pur se in forma negativa, ci orienta alla nostra chiamata originaria, cioè all’amore sponsale pieno e fedele, che Gesù Cristo ci ha rivelato e donato (Rm 12,1)

INCONTRI INTERPARROCCHIALI PER ADULTI 2019-2020 Anche quest’anno il Gruppo Adulti di Azione Cattolica di Calvisano propone una serie di incontri per gli Adulti del nostro Comune. Il tema dell’anno è “Il tempo che passa” visto nelle differenti declinazioni. Il tempo della vita…il tempo della fede. Agli incontri sono invitati sia gli aderenti all’AC, sia tutti coloro che vorranno approfondire questa tematica di catechesi grazie alla presenza di alcune importanti testimonianze. A seguire vi proponiamo le date, gli argomenti ed i relatori che interverranno. 22 Novembre 2019: Il tempo dell’impegno. Intervento di Angela Bertelli (rappresentate ACR) e Daniela Galvagni (vicepres. settore adulti) 06 Dicembre 2019: Tempo senza fine. Relatore Don Alfredo Scaratti. 20 Dicembre 2019: Veglia di preghiera Natalizia preparata dai Giovani e Adulti di Calvisano 10 Gennaio 2020: Il tempo della pace. Lettera del Papa in occasione della Giornata Mondiale della Pace

2020. Relatore Padre Piamartino Fabio Vinaschi 24 Gennaio 2020: Approfondimento in gruppo sul tema della pace 07 Febbraio 2020: Tempo e Memoria. Intervento del Vescovo Mons. Domenico Sigalini 21 Febbraio 2020: Tempo e Memoria. Analisi dell’incontro col Vescovo e confronto di gruppo con l’aiuto degli animatori 06 Marzo 2020: Il tempo come successione di attimi irripetibili. Ci guiderà il Parroco Don Tarcisio 21 Marzo 2020: Analisi dell’incontro col Parroco e confronto all’interno del gruppo 04 Aprile 2020: Attesa della Pasqua nella dimensione personale e comunitaria. Relatore Don Flavio Dalla Vecchia, biblista e docente universitario 17 Aprile 2020: Tempo Imprevisto. Interverrà Madre Canossiana Liliana Chioda Vi aspettiamo.

"UN TEMPO PER..." “Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo” (dal libro di Qoèlet). C’è un tempo per fermarsi e un tempo per ripartire. C’è, nella vita di ogni giovane che muove i primi passi nelle stanze degli adulti, un tempo per le domande e un tempo per cercare le risposte, per contemplare, tacere o parlare, per mettersi in ascolto… ancora, per pregare. E spesso, troppo spesso, questo tempo non c’è, è poco, è faticosamente strappato alle giornate trafelate e col fiato corto. I giovani adulti hanno bisogno di tempo, un tempo per sé, per fermarsi e … formarsi, ancora. Nell’ultima assemblea triennale dell’Azione Cattolica era emersa l’esigenza dei “giovani non più tanto giovani, ma neanche troppo adulti” di avere uno spazio formativo proprio, differente da un gruppo giovani ed un gruppo adulti già attivi in Parrocchia… un gruppo più simile alle proprie necessità per ritmi, contenuti, esperienze dei partecipanti. Nasce così quest’anno un nuovo gruppo in Parrocchia, di matrice associativa (che fa della condivisione in gruppo il proprio linguaggio pastorale) ma indirizzato a chiunque dai 27 ai 40 anni suppergiù, da Calvisano e frazioni, senta il desiderio di prendervi parte. Gli incontri pensati per quest’anno avranno una cadenza mensile e si arricchiranno della presenza di relatori e testimoni, alternando momenti di condivisione e confronto, a momenti di preghiera a

costellare i tempi forti della liturgia. Per offrire a chi lo desidera un’occasione di fare sintesi del proprio tempo, unendo storie e significati e provando a fare discernimento nelle pieghe confuse dei nostri tempi, con una Lanterna ben salda in mano, l’unica possibile. Per cercare, ancora. Gli animatori Elisa, Francesca e Michele Qui il calendario degli incontri: Venerdi 29.11.2019 “AVERE CURA DEL MIO TEMPO: LA MIA STORIA PERSONALE ED IL TEMPO CON DIO” con la presenza di sr Agnese, comunità Cascinamariet Ultima settimana di Avvento (data da definire): preghiera di Natale Venerdi 24.01.2020 “QUANDO IL TEMPO SI FA DIFFICILE: IL TEMPO DELLE CRISI” presenza di testimoni Domenica 08.03.2020 “IL TEMPO DELLA CROCE, RITIRO PASQUALE” con il Parroco Don Tarcisio Giovedì 09.04.2020 : veglia del giovedì Santo Venerdì 08.05 2020 “AVERE CURA DEI NOSTRI TEMPI” con la presenza del prof. Gianluca Galimberti Venerdì 29.05.2020: Santo Rosario in oratorio


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Di recente, alcune vicende hanno coinvolto la senatrice a vita Liliana Segre: - Approvazione del ddl “Istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza” di cui la senatrice era prima firmataria, il 31 ottobre scorso, in Senato, con 151 voti favorevoli e ben 98 astenuti - dopo pochi giorni, l’assegnazione, da parte del Prefetto di Milano, di una scorta alla senatrice, a seguito di insulti e minacce ricevute. Riteniamo opportuno proporre, senza alcun intento polemico o politico, i due articoli seguenti quale contributo alla riflessione personale e comunitaria.

“QUALE FUTURO SPETTA A UN PAESE COSTRETTO A METTERE SOTTO SCORTA UN’OTTANTANOVENNE SOPRAVVISSUTA AD AUSCHWITZ?” La nomina di Liliana Segre (nata il 10/09/1930) a senatrice a vita, ricevuta il 19 gennaio 2018 dal Presidente della Repubblica Mattarella, non poteva essere più tempestiva e importante in un momento in cui l’Europa e l’Italia sono attraversate da un’onda oscura di antisemitismo che giunge al negazionismo e dal pullulare di un’intolleranza razzista. “ Che cosa accadrà quando gli ultimi sopravvissuti saranno tutti scomparsi? Se già oggi, nonostante le nostre testimonianze, i numeri di matricola tatuati sul braccio, c’è chi nega le stragi dei lager nazisti, che cosa accadrà nel prossimo futuro?” «Il mio impegno nel tramandare la Memoria, contrastare il razzismo, costruire un mondo di fratellanza, comprensione e rispetto, in linea con i valori della nostra Costituzione, continuerà anche in Parlamento» ha dichiarato la neoeletta senatrice, stupita per quanto le sta accadendo: «Sono solo una donna qualsiasi, una nonna. Cercherò di portare in Senato voci e volti che rischiano di perdersi nell’oblio, sommersi nell’indifferenza. Sono le migliaia d’italiani, appartenenti alla minoranza ebraica che, nel 1938, furono espulsi dalle scuole, dalle professioni, dalla società. Perseguitati, braccati, vennero deportati verso la soluzione finale, per l’unica colpa di essere nati». Liliana Segre, a 60 anni, dopo una lunga riflessione, uscì dal silenzio della sua vita privata di madre di tre figli, per incontrare migliaia di

studenti in tutta Italia. Nelle scuole, per ridare un nome, un volto a quelle persone, a quei momenti che hanno segnato per sempre la sua vita, come l’ha segnata il numero di matricola 75190, tatuato sul suo braccio, che non ha mai voluto cancellare, raccontava, suscitando commossa attenzione, del suo arrivo, il 30 gennaio del 1944, ad Auschwitz-Birkenau, con la mano nella mano di quel padre che aveva cercato in tutti i modi di salvarla e dal quale brutalmente la separarono subito. Non lo rivide mai più. Nel lager incontrò «mostri» che obbedivano ciecamente e con diabolico sadismo a un editto di morte e di annientamento. Conobbe il male del mondo che le rubò crudelmente l’adolescenza: persone uccise senza alcun motivo, per un bestiale impulso, bambini strappati dalle braccia delle madri, assassinati come a un tiro al piattello, donne violate nella loro femminilità, soltanto un numero, in balia dei loro aguzzini che decidevano la loro morte con un solo cenno di mano..."Io sull’odio mi sono formata, sono diventata grande, nella solitudine assoluta di Auschwitz. Lo scudo e la difesa nei confronti dell’odio hanno una sola parola: amore, se non avessi avuto così tanto amore, non so se avrei resistito. E quindi l’unica barriera contro l’odio è l’amore, prima e dopo". Di queste parole noi dobbiamo conservare la vibrazione e la memoria perché tutto ciò non debba più accadere. Fausto Accini

ASSOCIAZIONE IDEANDO Gentilissima Senatrice Liliana Segre, le scriviamo perché ci è impossibile tacere, ci smuove un irrefrenabile bisogno di dire No a questo clima nauseabondo di intolleranza, ci preme esprimere vicinanza a Lei e a tutte le persone ogni giorno vittime di odio e sopraffazione. Siamo l’associazione “Ideando-idee per educare”, con Lei ci siamo incontrati e conosciuti nel gennaio del 2017, al Binario 21, a Milano. In quell’occasione abbiamo avuto la sorpresa e l’onore di ascoltare dalla sua voce il racconto della sua vita, ci siamo emozionati con Lei ed insieme abbiamo elevato la nostra preghiera a tutte le vittime dell’olocausto, insieme abbiamo detto “Mai più!”. Da qualche anno nella nostra piccola comunità, Calvisano, in provincia di Brescia, promuoviamo il progetto educativo dal titolo: “Memoria del Bene e Memoria del Male”, che intende ricordare le tante situazioni di odio, intolleranza, sopraffazione, sentimenti questi che hanno condotto in modo paradossalmente irragionevole e deplorevole a genocidi di massa. Per questo con pari intensità celebriamo la Giornata della Memoria e la Giornata dei Giusti dell’umanità con la dedicazione ogni anno di un albero nel Giardino dei Giusti sito nel nostro paese. Il nostro progetto educativo, si rivolge ad adolescenti e giovani ed ha l’intenzione di smuovere dall’indifferenza e dal senso di impotenza per incentivare all’assunzione di responsabilità individuale e collettiva per la promozione del Bene e della solidarietà empatica e concreta nei confronti di chi ci vive accanto, indipendentemente dalla connotazione politica, dal colore della pelle, dallo stato sociale,

dal credo religioso, dalle scelte più intime e personali. Con il suo racconto, la sua testimonianza verace e sobria, profonda e mai retorica, è stata per noi la “piccola e brillante stella in cielo” che ha fortificato le intenzioni e ci ha dato slancio nel proseguire questo processo di formazione e sensibilizzazione per noi e per le nuove generazioni. In questo momento di prova ci sentiamo di esprimerle tutto il nostro sostegno, di trasmetterle tutto l’affetto di cui possiamo; non si stanchi mai di educare al Bene, al rispetto, alla tolleranza, continui a smuoverci dall’indifferenza! Ci uniamo anche noi alla sua scorta, una scorta morale, per aiutarci, tutti insieme, ad identificare i germi del male, a respingere la tentazione del non esporsi, a creare un sentimento forte e incoraggiante di riflessione e denuncia storica. Chi pensa che l’odio possa essere associato, anche minimamente, ad una libera espressione di sé o del proprio pensiero ne è complice e in parte anche fautore. Ciò non nobilita certo l’uomo. C’è modo di contrapporsi all’odio? Sì! Finchè avremo testimoni coraggiosi di ciò che è accaduto in passato e sentinelle attente a riconoscere le avvisaglie di una storia che può replicarsi. C’è speranza a tutto ciò? Sì! Ha scritto il cardinal Martini: “la speranza non è una predizione, ma un orientamento dello spirito e del cuore. La speranza non è ottimismo, ma la certezza che quello che si fa ha un senso, che si abbia successo o meno”. La speranza di cui Lei è portatrice, e della quale noi ci nutriamo, è un moto del cuore quasi irrazionale e nasce dalla capacità di vedere nelle pieghe della storia, oltre il male che ha subito, il Bene possibile, il Bene che c’è ora, oltre l’odio, dentro gli esseri umani. Ci sentiamo a Lei vicini! Con affetto e stima. Calvisano, 10/11/2019 (lettera inviata)


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CALENDARIO LITURGICO PASTORALE DOMENICA 15 DICEMBRE

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durante la S. Messa delle ore 10.30 – Benedizione dei bambinelli da mettere nel presepio. CONCORSO PRESEPI: in chiesa, sui tavolini, ci sono i moduli per le iscrizioni delle visite ai presepi nelle case che vanno consegnate presso il bar dell’oratorio..

LUN. 16 - MAR. 17 - MER. 18

COMUNIONI NELLE CASE

VENERDÌ 20 DICEMBRE

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dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00 – CONFESSIONI. alle ore 14.30 – CONFESSIONI per i ragazzi del catechismo. alle ore 20.30, nella chiesa della Disciplina – MOMENTO DI PREGHIERA DI NATALE, aperta a tutti, animata dai gruppi adulti e giovani adulti di Azione Cattolica. Alle ore 17,30 – PREGHIERA PER IL NATALE con la Scuola per l’infanzia A. Bonaldi.

SABATO 21 DICEMBRE

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dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00 - CONFESSIONI. Alle ore 15.00 – CONFESSIONE, UNZIONE DEI MALATI E SANTA MESSA alla Casa di Riposo.

LUNEDÌ 23 DICEMBRE

Dopo la messa delle 8,30: ore 9-12 e 14-19 confessioni

MARTEDÌ 24 DICEMBRE

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Dopo la S. Messa delle 8.30 – CONFESSIONI per tutto il giorno (sono presenti 3 sacerdoti per le confessioni, fino alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00. Alle ore 23.30 – UFFICIO DELLE LETTURE della notte di Natale con il canto del Coro S. Cecilia.

MERCOLEDÌ 25 DICEMBRE

NATALE DEL SIGNORE – La S. Messa si celebra alle ore: 8.00 – 10.30 – 18.30. alle ore 18.00 – Vespri Solenni.

GIOVEDÌ 26 DICEMBRE

SANTO STEFANO - la S. Messa si celebra alle ore 8.00 - 10.30 e alle ore 15.10 alla Casa di Riposo.

VENERDÌ 27 DICEMBRE

VISITE AI PRESEPI E BENEDIZIONI DELLE FAMIGLIE (dalle 9.00 alle 11.00 - dalle 15.00 alle 18.00).

SABATO 28 DICEMBRE

VISITE AI PRESEPI E BENEDIZIONI DELLE FAMIGLIE (dalle ore 9.00 alle ore 11.00 ).

MARTEDÌ 31 DICEMBRE

SAN SILVESTRO – La S. Messa si celebra alle ore 18.30 (prefestiva).

MERCOLEDÌ 1 GENNAIO

MARIA SS. MADRE DI DIO - La S. Messa di celebra alle ore: 8.00 – 10.30 – 18.30.

LUNEDÌ 6 GENNAIO

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EPIFANIA DEL SIGNORE – La S. Messa si celebra alle ore: 8.00 – 10.30 – 18.30. Alle ore 16.00 – CELEBRAZIONE PER LA SANTA INFANZIA con il bacio a Gesù Bambino e la premiazione dei presepi.

Nati alla Grazia

ELIA LUCCINI

ROLFI BEATRICE

ALUIGI MIA

SAVOLDI LORENZO

CORNELIO IRIS

MIGLIORATI EMMA

PASTORINI GAIA

FILIPPINI RICCARDO


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COMUNITÀ IN DIALOGO

CENNI DI STORIA LOCALE le quarantaquattro chiese di Calvisano (sesto articolo) In questo articolo scriverò alcuni cenni relativi alla chiesa di Santa Maria Nascente, Parrocchiale di Mezzane, e alla precedente edificazione esistente in loco. Continuando nella numerazione precedentemente impostata, questi due edifici si collocano al numero 26 e 27. Non esistono pubblicazioni e studi specificamente dedicati a Mezzane. Alcune notizie si possono comunque ricavare, oltre che dai testi già precedentemente indicati, dal recente “Calvisano tra arte, architettura e paesaggio”, 2019, nel quale io ho trattato proprio il capitolo riferito ad alcune delle chiese esistenti a Calvisano. Inoltre si può facilmente accedere a quanto viene riportato in “chiese delle Diocesi italiane”, censimento presente in internet, nel quale si trova anche Mezzane. L’esistenza della cappella di Santa Maria de Mezanis viene attestata nella Bolla di Papa Urbano III del 10 dicembre 1186. Questo nucleo ecclesiale fu ampliato intorno al 1350. Tale chiesetta si può collocare all’incirca dove si trova l’attuale sacrestia. Possiamo pensarla, visto lo “stile compositivo” delle chiese calvine, come un edificio non molto grande, con aula unica, una sola entrata, finestrato su uno dei lati. Molto probabilmente vi era un solo altare dedicato alla Madonna, addossato alla parete di fondo. Il soffitto era quasi certamente a travatura, con tavelle di cotto. Sul lato sud-est della cappella, si può presumere che si trovasse un luogo cimiteriale. (In tutto questo periodo Mezzane era un luogo fiorente, governato dai De Mezanis. Essi erano una famiglia / un gruppo di famiglie - una dinastia, diremmo oggi - politicamente ghibellina. Facile arguire che lo stesso toponimo “Mezzane” sia derivato da essi. Possedevano terreni siti tra Montichiari-Calvisano-Carpenedolo nonché vari edifici, sempre in quei paesi. Fatto sta che…gli homines dei tre paesi suddetti concordarono di sterminare questi Mezzani e dividersi le terre di loro proprietà. Di questa vicenda ha scritto Mons. Angelo Chiarini in: “Montechiaro 1404: l’eccidio dei Mezzani : una tragica pagina di storia (1997)”, volume ben documentato che è andato a colmare una …“dimenticanza” da parte della storiografia locale. Cosa sarebbe stata Mezzane senza questa tragica pagina? Oso asserire che la sua intera storia avrebbe potuto essere diversa, probabilmente portandola al rango di “paese”). “Dopo la visita pastorale, nel 1566, il Bollani ordinò che fosse riedificata la cadente parrocchiale. Il 12 aprile 1569 venivano delimitati i nuovi confini delle parrocchie di Mezzane, Calvisano e Acquafredda e il 22 ottobre dello stesso anno, il vicario generale della diocesi decretava la riedificazione della chiesa. Questi lavori furono ultimati nel 1582”. Un'iscrizione sul fianco esterno ovest della chiesa testimonia l'ampliamento anche di questo edificio. Lo sviluppo di tale idea è da collocare a partire dal 1730; i lavori furono eseguiti tra il 1750 ed il 1760, e fecero assumere alla chiesa l’attuale forma compositiva di ambito culturale lombardo e stile tardo barocco. La torre campanaria, che si trova sul fianco nord-ovest della chiesa, è invece del 1829. La chiesa non ha l'orientamento classico degli edifici religiosi, con abside a est, trovando la sua edificazione sull’asse nord-sud, con ingresso a sud. Nel 1952 gli interni della chiesa vennero affrescati dal pittore Battista Giuseppe Simoni (nativo di Adro; 1909-1983). I lavori relativi al Battistero si datano tra il 1973 e il 1975. Il sagrato è stato sistemato nel 1987. Il censimento di cui ho detto, indica dubitativamente una data anche ai seguenti lavori realizzati ai fini dell’adeguamento liturgico: presbiterio: intervento strutturale e rifacimento dell’altare maggiore e aggiunta di balaustre: intervento strutturale databile anni ’70 (?) - rimozione delle balaustre = 1975 (?). Riporto per intero quanto scritto, relativamente alla struttura e alla facciata della chiesa, nel censimento di cui ho detto. Questo perché tali descrizioni sono molto belle, precise e pertinenti, utilizzando un linguaggio colto, anche se forse non di semplice lettura: “L'interno è a navata unica, scandita da lesene, con copertura a volta a botte. Il presbiterio rettangolare, si prolunga verso un'abside

Eccidio dei Mezzani, dipinto murale presso l'editore Zanetti Montichiari semicircolare. Le superfici interne sono intonacate, con presenza di decorazioni pittoriche. Un cornicione, leggermente aggettante, percorre il perimetro interno e segna il punto di innesto della volta a botte di copertura dell'aula”. “La facciata presenta due registri, delimitati da altrettanti marcapiani, coronati da frontone mistilineo completo da acroteri, posti in corrispondenza al colmo e alle linee di gronda. Quattro paraste in stile ionico scansionano l'intero prospetto e inquadrano: in mezzeria, il portale di ingresso completo di frontone triangolare, sormontato da finestrone rettangolare coronato da cornicione mistilineo; ai lati: due bassorilievi nella parte inferiore e due nicchie contenenti altrettante statue nella parte superiore”. All’interno sono quantomeno da segnalare (riporto, pur con alcune aggiunte, quanto ho scritto nel recente testo su indicato): • sopra l’Altar Maggiore, la pala raffigurante la Natività di Maria Vergine, titolazione della stessa parrocchiale. L’opera, di inizio 1500, è attribuita al fiorentino Andrea del Sarto. (Questi nacque a Firenze il 16 luglio 1486 e morì, sempre a Firenze, il 29 settembre 1530. Giorgio Vasari lo definì pittore "senza errori", elogiandone la perfezione formale, la rapidità e la sicurezza d'esecuzione. Rinnovò il repertorio tradizionale attraverso l'accentuazione del respiro monumentale delle figure nonchè la variazione della cromia e della tecnica; nel corso degli anni andò accentuando l'intensità devozionale dei soggetti e sviluppò importanti ricerche sul colore). • lateralmente al presbiterio e all’altare si trovano altre tele, ad oggi non sufficientemente studiate, neppure relativamente ad una supposta datazione delle stesse (“natività di Gesù”, “adorazione dei magi”, “crocifissione”, “Madonna addolorata”). • nell’abside: vetrate artistiche. Tra esse sono molto interessanti quelle raffiguranti le parabole del buon pastore e del vignaiolo. • a sinistra dall’ingresso: statua del Cristo morto e, al di sopra, quadro forse cinquecentesco, raffigurante il “Battesimo di Gesù” (opera da studiare, per una consona attribuzione). • interessante è anche il settecentesco paliotto marmoreo dell’Altare, impreziosito da intarsi a foglie e racemi vegetativi. In posizione centrale allo stesso, inscritta in mandorla, è raffigurata l’ostensione della Particola, con scritta IHS, in un ostensorio raggiato ai cui lati spiccano due angioletti festanti. • sull’ambone e sul battistero: bronzetti della seconda metà del 1900, dell’artista Oscar Di Prata. (Oscar nacque a Brescia il 10 agosto 1910 e morì, sempre a Brescia, il 5 gennaio 2006. È stato uno dei più significativi artisti bresciani del Novecento ed è particolarmente noto per i suoi affreschi ed i suoi mosaici in cui traspare sempre una profonda religiosità. Notevole anche il ciclo di dipinti presente negli ambienti dell’ex seminario diocesano). • Sul lato esterno della chiesa, verso l’oratorio, è collocata una lapide, opera dell’artista, nostro caro compaesano, Agostino Zorzetti. Essa ricorda una visita, effettuata in bicicletta, del futuro Papa Giovanni Paolo II, allora solo sacerdote, ad uno dei suoi Maestri, Parroco proprio a Mezzane. Pietro Treccani


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CRONACHE BREVI Durante la 18esima edizione del Convegno aziendale dell'Osservatorio Fedeltà, lo scorso 26 ottobre la calvisanese Valentina Pasotti -ora manager di una multinazionale a Milano- ha ricevuto un premio speciale per la laurea eccellente conseguita al termine degli studi all'Università di Parma. Complimenti. Il 7 novembre, presso l'oratorio di Viadana, il Gruppo Vivo, volontari dal 1993, (che tiene compagnia agli anziani con diverse iniziative durante l'arco dell'anno) ha incontrato l'Amministrazione comunale al completo. Durante l'incontro al sindaco Angelo Formentini è stata donata una vetrofania recante il logo del sodalizio (una quercia a simboleggiare la longevità, la forza e la saggezza), realizzato in occasione del 25° anno di fondazione. L'associazione "Insieme per il dopo di noi" nell'ultimo periodo si é data parecchio da fare per raccogliere fondi da destinare poi ai disabili che un domani si troverebbero soli alla scomparsa dei genitori. A tal proposito nel cascinale della famiglia Lesioli (a Mezzane) i ragazzi si sono prestati ad essere immortalati in costumi ed ambientazioni contadine, al fine di realizzarne un calendario ad hoc da mettere in vendita e sostenere così i progetti in cantieri del gruppo. Di più: i volontari insieme al Cameb e alla Pro Loco Montichiari domenica 10 novembre hanno organizzato una colazione solidale presso la suggestiva cornice di villa Mazzucchelli a Borgosotto, riscontrando una grandissima partcipazione: centinaia i presenti. Infine, anche la compagnia teatrale dialettale "Cafè di Piöcc" ha voluto contribuire alla causa, devolvendo al sodalizio l'incasso del proprio spettacolo andato in scena il 15 novembre al teatro Gloria di Montichiari. Il 5 novembre una "coppia di giovanotti", Maria Bulgari e Bruno Scarpella (rispettivamente classe 1926 lei e 1925 lui), ha festeggiato il 70esimo anniversario di matrimonio. Da parte nostra, giungano tantissimi auguri. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne il 25 novembre l'associazione Ideando e la biblioteca comunale hanno ospitato nella sala delle Tele lo scrittore Luca Martini

a cura di Emmezeta

per la presentazione del suo libro "Le parole giuste" e una riflessione di Monica Gavazzi (volontaria della Casa delle donne a Brescia) per riflettere appunto sul linguaggio discriminatorio nei confronti del genere femminile, purtroppo in voga oggigiorno. Per sensibilizzare ulteriormente la comunutà sul tema, è stato inoltre realizzato un filmato (fruibile sui canali social) che "mette a nudo" alcuni stereotipi degli uomini per le donne: atteggiamenti che devono essere superati.

SPORT RUGBY: I GIALLONERI AL TOP IN ITALIA, FATICANO NELL'EPCR. Giovani, veterani...vincenti: il mix con cui è stato costruito il Kawasaki Robot Calvisano del nuovo presidente Angelo Zanetti (eletto come successore di Alessandro Vaccari) e del confermatissimo coach Massimo Brunello sta ripagando le aspettative dopo la vittoria dello scorso campionato. Consegnate agli archivi le prime tre giornate di Top 12, i gialloneri - reduci dal settimo titolo della loro storia messo in bacheca - guidano infatti la classifica a punteggio pieno. Lo stesso non si può invece certo dire per l'European Rugby Challenge Cup (meglio conosciuta con l'acronimo Epcr). Tuttavia qui, nella competizione continentale, è nota l'alta caratura degli avversari. Riuscire a strappare la qualificazione per la fase successiva equivarrebbe allora ad un'autentica impresa, ad oggi comunque difficile da raggiungere sulla carta. CALCIO, CALVINA: PRIMA BRUTTA, POI BELLA...LONTANO DA CALVISANO Una partenza da dimenticare, un ultimo periodo quasi del tutto da incorniciare. Ecco le due facce della Calvina: la squadra del nostro paese, che continuiamo a seguire, seppur con minore attenzione (e passione), dato che da due stagioni gioca le partite interne lontano da Calvisano. Ovvero: dopo aver "preso in prestito" il Mundial '82 di Carpenedolo l'anno scorso, da agosto il team si

Matrimoni

GUERRESCHI STEFANO CON CORSINI ALICE

SALOMONI SIMONE CON VITALI SILVIA

GALUPPINI ALBERTO CON BERSELLI MARTA


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è spostato al Tre Stelle di Desenzano del Garda. Il tutto dettato dall'impossibilità del "nostro" stadio San Michele di ospitare gare di serie D. Una categoria, questa, difesa a denti stretti a maggio (evitando i play out per la retrocessione) e che la neo dirigenza (il presidente Roberto Marai succeduto in estate a Marco Vaia, insieme al direttore sportivo Eugenio Olli ed al direttore generale Stefano Tosoni) intende ancora mantenere, con una rosa in larga parte rinnovata. A tal proposito, da qui la scelta di affidare a luglio la guida tecnica al calvisanese Matteo Serafini. Appese le scarpette al chiodo, l'ex centravanti del Brescia ha però pagato a caro prezzo le 7 sconfitte consecutive (una in Coppa e le altre in campionato) in avvio, subendo l'esonero. Al suo posto è così stato chiamato Michele Florindo, il quale ha portato entusiasmo all'ambiente, oltre a risultati positivi: 4 i successi incamerati in 6 match. La strada per la salvezza è lunga, ma il peggio pare comunque essere alle spalle. ATLETICA: DOPPIO RECORD PER STEFANO MIGLIORATI Quattro minuti, 7 secondi e 42 centesimi: tanto ha impiegato il giovane calvisanese Stefano Migliorati per correre il Miglio a Rodengo Saiano, battendo il record bresciano che resisteva dal 1984. Pochi giorni prima nel meeting di Rovereto aveva stabilito il nuovo record provinciale per gli 800 mt con il tempo di 1' 46'' 82.

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PELLEGRINAGGIO A LOURDES Dal 6 al 10 ottobre 2019 quattrocento bresciani, guidati dal Vescovo Pierantonio Tremolada hanno partecipato al pellegrinaggio a Lourdes organizzato dall'Unitalsi. Occasione speciale per rivivere i luoghi della devozione mariana è stata la ricorrenza del 175° anniversario della nascita di Bernadette Soubirous, la piccola veggente alla quale la Madonna apparve nella cittadina francese. Anche un gruppo di calvisanesi ha partecipato al pellegrinaggio ed io ero tra loro. Era il mio primo pellegrinaggio e per me è stata un'esperienza caratterizzata dalla gioia e da un profondo senso di unità, armonia e fede. Mi sono resa conto che Lourdes è un luogo eccezionale, qualunque sia il "livello" della Fede con cui vi si arriva. Si può percepire la sensazione di essere più vicini al divino e si avverte il fervore dei pellegrini che giungono da tutto il mondo. Sono stata colpita dal senso di condivisione che i momenti di preghiera vissuti con gli altri pellegrini riescono ad infondere in ciascuno dei partecipanti. Mi hanno emozionato l'atmosfera e i gesti di solidarietà concreta tra tutte le categorie di persone: anziani, giovani, malati, volontari, barellieri. Tutti erano sereni, consapevoli di essere lì per condividere gesti di fede e di amore, disponibili ad aiutarsi e a donare qualcosa, anche un semplice sorriso agli altri. Vorrei ringraziare mia nonna, che mi ha invitata a partecipare a quest’esperienza unica, e il gruppo di Calvisano che mi ha resa partecipe in ogni momento e mi ha fatto sentire a mio agio in ogni situazione. Ringrazio anche tutte le altre persone che ho incontrato, soprattutto le persone anziane del gruppo Unitalsi con le quali ho condiviso il tempo del pellegrinaggio: ho ricevuto molto da tutti loro e sono tornata decisamente più ricca. Sandra Bernardelli

50° Anniversario di matrimonio Figli, nipoti, parenti ed amici, il 7 novembre, hanno festeggiato il 50° anniversario di matrimonio di Caterina Provinciale e Mario Vaccari. Condividiamo, di cuore, auguri e felicitazioni.


COMUNITĂ€ IN DIALOGO

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Terza di Ottobre

4 Novembre

25* anniversario Bruno & Delia

Gita a Montisola

50*Anniversario Mauro & Rosanna


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COMUNITÀ IN DIALOGO

SANTO NATALE 2019 NEGLI AVVISI “Apparve la bontà del Signore” I pastori vollero vedere, si levarono e si misero in cammino. La notte era buia ma la speranza accesa nei loro cuori illuminava i loro passi. Auguro la gioia di percorrere insieme e uniti i sentieri della speranza. (don Luigi Lussignoli)

I bambini del Catechismo di Malpaga Vi porgono affettuosi Auguri di Buon Natale Un ringraziamento particolare a tutti i volontari della Parrocchia

IN CHIESA O SU FACEBOOK ORATORIO MALPAGA, POTETE TROVARE IL PROGRAMMA DELLE PROSSIME INIZIATIVE

ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO

LAUREE Nella vita di uno studente la laurea è un traguardo molto importante ed è con orgoglio ed ammirazione che la comunità di Malpaga porge, insieme ai miglior auguri di Buon Natale, vivissime congratulazioni con l’auspicio di un radioso prosieguo nel campo del lavoro, alle neolaureate e alla loro famiglia: Silvia De Stanchina, il 19/12/17 ha conseguito la Laurea Magistrale in Matematica per le Applicazioni Economiche, Finanziarie e per l’Impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia, discutendo la tesi: “Analisi di dati biomedici per la diagnosi di sarcopenia”. Relatore Prof. Daniele Tessera, co-relatore Prof.ssa Giulia Giantesio. Linda Brontesi, il 31/10/18 ha conseguito la Laurea in Dietistica presso l’Università degli Studi di Brescia, con una votazione di 110/110 e lode, discutendo la tesi sperimentale: “Studio clinico trasversale non interventistico sulle abitudini alimentari nei pazienti con malattia infiammatoria cronica intestinale”. Relatrice Prof.ssa Chiara Ricci, co-relatrice dott.ssa Barbara Zanini Melissa Moretti, il 18/04/19 ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Linguistiche e letterature straniere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia, con una votazione di 106/110, discutendo la tesi “Letteratura nell’era digitale: il ruolo dei Social Media e App nell’evoluzione del romanzo”. Relatore Prof. Franco Lonati.

IN MEMORIA

IN RICORDO DI FABIO PAGNONI 27/12/2018 - 27/12/2019

Pietro Mor e Luigia Cioli hanno festeggiato, il 12/09/2019, i sessant’anni di matrimonio: sessant’anni di una unione solida ed inscindibile che ci ha insegnato quanto siano sacri i valori del matrimonio e della famiglia. Figli, nipoti ed amici condividono con gioia il loro traguardo ed augurano loro di continuare la loro esperienza di coppia ancora per molto tempo.

IN RICORDO DI AUGUSTO SPERANI 18 SETTEMBRE 2019 Lo scorso 18 Settembre è venuto a mancare l'amico Augusto Sperani di anni 57. L'intera comunità di Malpaga si è stretta intorno ai suoi familiari per esprimere con dolore la sincera vicinanza. Augusto è stato un amico che non dimenticheremo. Di lui vogliamo ricordare la sua disponiblità, il suo carattere allegro sempre pronto a regalare a tutti un sorriso o un caloroso saluto. Grazie Augusto! Ti ricorderemo nella preghiera. Continua a salutarci dal cielo.


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GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO Ogni seconda domenica di novembre, ormai da 69 anni, si celebra la Giornata del Ringraziamento in concomitanza della festa di San Martino. Data che segna, ancora oggi, la fine dell’anno agrario e l’inizio di quello nuovo e che per secoli ha indicato la scadenza dei rapporti di lavoro ed il rinnovo dei contratti d’affitto. Durante questa giornata, la Chiesa vuole attirare l’attenzione dei fedeli al mondo rurale e alle sue problematiche, sottolineando come la terra e l’agricoltura siano luoghi di relazione privilegiata e profonda con il Creatore e con i fratelli. Da anni le nostre quattro parrocchie celebrano la giornata insieme, alternandosi nell’ospitare l’evento. Quest’anno, domenica 10 novembre, la si è organizzata a Mezzane, con un aperitivo di benvenuto, e dopo la S. Messa con pranzo per gli agricoltori all’Oratorio, grazie all’impegno del volontariato. Abbiamo accolto con ammirazione ed entusiasmo la sfilata di trattori di colori e dimensioni differenti. Alcuni bambini vestiti con abiti della tradizione contadina, ci hanno portato alla mente ricordi ed esperienze significative, di un passato semplice, ma colmo d’amore. Sempre fedeli e fiduciosi nella Divina Provvidenza, la S. Messa è stata celebrata nella nostra

parrocchiale da Don Filippo Stefani, presenti Autorità civili e militari, fra cui il sindaco Angelo Formentini e l’assessore all’agricoltura Pierangelo Bartoli e tanti Agricoltori. “Padre Santo, noi vogliamo ringraziarTi per questo dignitoso lavoro che ci hai affidato, chiamandoci a continuare sulla terra la Tua opera creatrice”. Con questa preghiera, gli Agricoltori, hanno reso grazie al Signore per aver donato loro quell’attaccamento alla terra, alla natura ed ai suoi frutti. La festa è continuata sul sagrato della Chiesa con la Benedizione degli Agricoltori e dei loro mezzi agricoli: questi giganti non sono soltanto un mezzo di trasporto o di lavoro, ma sono un fedele compagno ed amico di lunghe ed a volte difficili giornate. Consapevoli dell’impegno e della costanza che viene loro richiesta, gli Agricoltori sono fieri e consapevoli della loro professione. Oggi ancora più che in passato, i prodotti agricoli sono ricercati, identitari di genuinità, invito alla convivialità, espressione della nostra cultura, legati ai sapori ed alle tradizioni antiche. Vogliamo anche noi rendere grazie al Signore e pregare per il mondo agricolo, perché l’amore nei confronti della natura sia giustamente riconosciuto, valorizzato e salvaguardato.

FESTA SAN DIONIGI Finalmente Domenica! Ma questa è una domenica speciale: festeggiamo San Dionigi Areopagita, il nostro Santo Patrono. Nei giorni precedenti ci siamo preparati attraverso la confessione, la S. Messa ed i Vespri ed ora le campane suonano a festa per invitarci alla Santa Messa solenne, animata dal nostro emozionante e coinvolgente coro. E così in un clima di ascolto e preghiera la nostra comunità inizia a vivere questa giornata. La festa religiosa è vissuta come elemento di condivisione, di crescita della vita comunitaria, espressione della gioia di vivere, creando legami, per giocare, cantare e relazionarsi con i propri compaesani. Questo ci porta ad incontrarci con entusiasmo anche nel pomeriggio. Nel parco dell’ Oratorio un gruppo di volontari ha organizzato una vera e propria sagra all’insegna del semplice e sano divertimento. Fresche ed argentine risate evidenziano i protagonisti indiscussi: i nostri bambini. “Armati” degli ormai immancabili dionigini, si cimentano in giochi dal sapore tradizionale come il lancio degli anelli, il tiro delle freccette, la gara di bocce, il trucca bimbi... certo non può mancare un torneo di briscola per

papà, zii, nonni. Grande novità di quest’anno è il “gioco senza frontiere” in perfetto ed autentico stile mezzanese, dove grandi e piccoli scherzano e si dilettano insieme. Disteso sul prato, accanto a dei colori, un lungo telo bianco attende che ognuno di noi lasci l’impronta della propria mano. In poco tempo questo telo bianco e vuoto si trasforma in una moltitudine di mani, di colori diversi, di dimensioni diverse, di espressioni diverse: siamo noi! Simboleggia la nostra comunità: individui diversi che insieme possono colorare e donare armonia. La festa giunge al termine, ci attende una golosa merenda, dono di mamme, zie, nonne e dei nostri volenterosi volontari. Tra svariate leccornie e stuzzichini di vario genere, nel mezzo della tavola imbandita spiccano tre lunghi filoni di pane e nutella che in pochissimi minuti vengono divorati. Sono queste ore di festa che palesano quanto la nostra piccola comunità sia in realtà una grande comunità, dove tutti collaborano: chi organizza i giochi, chi cucina, chi intrattiene i bambini, chi pulisce e riordina. Sono tanti i volontari che amano la nostra parrocchia ed a loro va il nostro sentito grazie.


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COMUNITÀ IN DIALOGO

Le modalità ed il luogo della sua morte, non sono certe, essendo stato confuso con altri Santi dello stesso nome. Testimoniò la sua fede con il martirio nella sua città. Una approfondita nota sul nostro Patrono, è stata espressa da Papa Benedetto XVI° nell’Udienza del 14 maggio 2008.

LA COMUNITÀ DI MEZZANE RICORDA CON AFFETTO:

ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO SANTO PATRONO SAN DIONIGI AREOPAGITA Nacque nella città di Atene, da nobile e ricca famiglia pagana, verso l'anno ottavo dopo Cristo. Dotato dalla natura d'un ingegno sveglio, si diede agli studi frequentando i più celebri maestri d'Atene e, poichè amava lo studio dell'astronomia, si recò in Egitto, trovando là i maestri più famosi in tale materia. Secondo quel che narrano gli Evangelisti, alla morte di Nostro Signore sulla croce il sole si oscurò e le tenebre coprirono tutta la terra. Dionigi si trovava allora nella città di Eliopoli e poiché conosceva bene il corso degli astri, ritenne quel fenomeno straordinario, e non sapendolo spiegare altrimenti disse: “O il Padrone della natura soffre, o il mondo va in rovina.” Ritornato nella città natia, per la grande fama del suo sapere e per la sua nobiltà, fu eletto giudice e posto tra i sapienti dell'Areopago. Da questa carica gli venne l'appellativo di Areopagita. Un giorno alcuni di questi giudici incontrarono l'Apostolo Paolo che predicava sulla pubblica piazza, ed avendo udito che annunciava un nuovo Dio, invitarono l’Apostolo a recarsi all'Areopago, ove avrebbe esposta la sua dottrina con agio e comodità. Davanti ai giudici, Paolo mise in opera tutta la sua eloquenza e tutti gli argomenti filosofici, per convincere quei pagani sulla vanità delle loro credenze e per indurli a credere nell'unico vero Dio, creatore del cielo e della terra. Ma quei superbi sapienti non seppero comprendere la nuova verità e deridendo Paolo sciolsero l'adunanza. Solo Dionigi, membro dell'Areopago, e una certa donna Damaris, aderirono al messaggio di Paolo (poi San Paolo), come raccontato da San Luca nel XVII capitolo degli Atti degli Apostoli. Dionigi, toccato dalla grazia divina, chiamato Paolo in disparte, si fece istruire più minutamente, e poi battezzare, diventando uno dei discepoli più zelanti dell'Apostolo, tanto che dopo tre anni venne dallo stesso S. Paolo consacrato vescovo d'Atene. Tutto era da fare. Di cristiani non vi erano che quei pochissimi convertiti da S. Paolo. Dionigi si diede tutto alla nuova missione con preghiera, sacrifici, predicazione, opera di persuasione individuale, riuscendo a stabilire una fiorente comunità di cristiani. Ha governato per molti anni la Chiesa di Atene e guadagnato molte anime a Cristo.

ZORZETTI PAOLO di anni 86

BELLINI ROSA DELL'AGLIO di anni 88

FEDERZONI CANDIDA di anni 69

MARINI GIOVANNI di anni 88

PEZZI AMORE di anni 94

ROSSI LUCIA SALVI di anni 75

FERRARI VALENTINO di anni 80

TONELLI FRANCESCO di anni 91


COMUNITÀ IN DIALOGO

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PARROCCHIA S. MARIA ANNUNCIATA VIADANA SAGRA 2019 La comunità di Viadana, come da tradizione, si ritrova a far festa per la seconda di ottobre, la Solennità della Madonna del Rosario. Quest’anno il programma religioso è stato ricco e molto partecipato: durante la settimana, alla mattina,recita delle Lodi e del Rosario; per due sere si è celebrata la Santa Messa nelle Famiglie; sabato sera la Santa Messa Pre-Festiva celebrata da Don Stefano Bertoni attuale parroco di Rezzato, vecchia conoscenza della Comunità di Viadana, dato che nell’estate del 2017 ha prestato servizio nella nostra Parrocchia per un paio di mesi prima dell’ingresso di Don Tarcisio;. Domenica Solennità della Madonna del Rosario la Santa Messa è stata celebrata da Don Carlo Tartari Vicario Episcopale per la Pastorale dei Laici; a conclusione del programma religioso la Processione con la statua della Madonna per le vie del Paese presieduta da Don Tarcisio e accompagnata dalla Banda di Calvisano che, conclusa la Processione, ha intrattenuto i presenti con una breve concerto. Ricco, anzi ricchissimo, il programma in Oratorio, iniziato giovedì con la Gara di Briscola: un ristretto, affezionato numero di persone ha partecipato anche quest’anno calorosamente alla gara, qualcuno iscrivendosi anche più volte. Il venerdì per il secondo anno è stata organizzata una Cena con Delitto dal Gruppo i Palcolizzati dell’associazione Ideando rappresentando lo spettacolo “Assassinio sul Jet Express” che ha riscosso enorme successo facendo il tutto esaurito, offrendo ai giovani l’occasione di ritrovarsi e stare insieme in allegria. Sabato e domenica due giorni pieni di attività: un affiatato gruppo ha animato i giochi per tutte le età dai più tradizionali ai più fantasiosi, dopo aver collaborato insieme agli instancabili papà all’allestimento dei vari spazi dedicati alla Sagra; fondamentale il servizio cucina che con i piatti della tradizione ha deliziato i Viadanesi e i loro amici; non poteva mancare il Ballo Liscio accompagnato da Orchestre che hanno suonato dal vivo; a conclusione domenica sera l’estrazione dei premi della Lotteria. Un contributo importante nello svolgimento della sagra è stato dato dalle mostre. Hanno esposto le loro opere: • L’artista Ilario Mutti, con sculture in bronzo e terracotta e disegni a china • La pittrice Stefania Carini, con tele a olio, realizzate con la tecnica della spatola, e raffinate ceramiche dipinte a mano • Il pittore Bruno Azzini, con opere a olio e collage che hanno attirato l’attenzione di molti visitatori per la loro originalità • Il giovane artista Gianni Coppini, con minuziosi e piacevoli disegni a pastello molto realistici • Sandro Alberti, con fantasiose creazioni in ferro battuto e lavorato

Daniela Sora ha presentato, oltre alle belle ceramiche e all’oggettistica creativa, il suo studio olistico Kaleido

L’A.B.E., Associazione Bambino Emopatico Onlus, coordinato da Simona Zoli e volontarie, ha organizzato con successo la pesca per la raccolta fondi. Per finire, un buon successo anche per la mostra del libro curata da Marina Panella: tante le persone interessate ai vari testi; dei tanti libri esposti quelli per bambini sono stati i più apprezzati e venduti. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questa Sagra 2019, anche ai ragazzi delle medie che hanno venduto i biglietti per le vie del Paese e all’instancabile Agnese che è riuscita a vendere tutti i blocchetti della lotteria. Grazie a chi mette tutto il proprio impegno per la buona riuscita! Ci vediamo l’anno prossimo ancora più numerosi!

GRUPPO VIVO Superati i primi 25 anni di attività, il Gruppo VIVO ha fermato il tempo regalandosi un logo. Come simbolo rappresenta una quercia, che testimonia la tenacia e la longevità. Apprezzate anche le medaglie che sono state distribuite ai frequentatori del gruppo. Nel secondo semestre abbiamo registrato un significativo aumento di frequentatori sia uomini che donne. Confermate le attività svolte direttamente in oratorio, con interventi qualificati sempre ben graditi da tutti. Molto gettonata la storia di Calvisano che diversi relatori ci stanno raccontando (Treccani, Busseni, Guerreschi, Rossi) mentre le uscite, oltre che a luoghi di culto sono state indirizzate verso industrie in genere che lavorano carne, latte, pasta, ferro ecc..Soprattutto siamo entrati nelle aziende locali, dove siamo stati accolti con favore e un po’ di sorpresa positiva.

Ma oramai siamo a Natale e il 19 dicembre chiuderemo gli incontri con la consueta cena conviviale e per lo scambio degli auguri e darsi appuntamento al 2020 dove la programmazione è già a buon punto. Qualche variazione capita sempre e per non perdere la possibilità dell’uscita bisogna accettare. E’ chiaro che il gruppo VIVO si muove grazie al volontariato che è innato in tanti di noi. Perciò continueremo a ringraziare queste persone che operano gratuitamente calmierando i costi in modo tale da permettere a tutti la partecipazione alle visite. Il gruppo VIVO riprenderà a metà Febbraio 2020. A tutti voi che ci seguite porgiamo gli auguri di buon Natale e per l’anno prossimo tanta salute e serenità per restare ancora insieme. Grazie Per i volontari L.C.


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COMUNITÀ IN DIALOGO

CATECHISMO VIADANA 2019 PRIMA ELEMENTARE Interparrocchiale itinerante Calvisano-Malpaga-Viadana. Catechisti: Chiara Beffa SECONDA ELEMENTARE Catechisti: Manuela Mutti QUARTA ELEMENTARE Catechisti: Mara Ferrari - Giada Agliardi QUINTA ELEMENTARE Catechisti: Tina Savoldi - Margherita Caruso GRUPPO PRIMA MEDIA Catechisti: Maria Mazzoletti - Paola Accini GRUPPO SECONDA MEDIA Catechisti: Annalisa Ghizzardi - Lucia Zaniboni GRUPPO ADOLESCENTI E GIOVANI Catechisti: Sara - Elisa Frattini - Chiara Beffa Ivan Ferrari - Giuseppe Tellaroli

Battesimo di Mutti Gioele

Battesimo di Bergamaschi Perla

CALENDARIO PASTORALE

AVVENTO-NATALE martedì 03 dicembre

20:30

in Oratorio Incontro per Giovani ed Adulti

domenica 15 dicembre

11:00

Santa Messa con Benedizione del Bambino Gesù

mercoledì 18 dicembre

Dalle 20:00 alle 22:00

Confessioni dei Giovani e degli Adulti

sabato 21 dicembre

Dalle 15:00 alle 17:00

Confessioni per Tutti

domenica 22 dicembre

alle 14:30

Confessioni per i Bambini del Catechismo

VIGILIA DI NATALE martedì 24 dicembre

24:00

Santa Messa Solenne

NATALE DEL SIGNORE mercoledì 25 dicembre

11:00

Santa Messa Solenne

SANTO STEFANO mercoledì 26 dicembre

11:00

Santa Messa

sabato 28 dicembre

18:30

Santa Messa Pre-Festiva della Santa Famiglia Gesù, Maria e Giuseppe

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE domenica 29 dicembre

11:00

Santa Messa

martedì 31 dicembre

18:30

Santa Messa Pre-Festiva di Maria Santissima Madre di Dio

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO mercoledì 01 gennaio

11:00

Santa Messa

sabato 04 gennaio

18:30

Santa Messa Pre-Festiva della II Domenica dopo Natale

II DOMENICA DOPO NATALE domenica 05 gennaio

11:00

Santa Messa

EPIFANIA DEL SIGNORE lunedì 06 gennaio

11:00

Santa Messa Solenne

GRUPPO VIVO IN VISITA A MORIMONDO


COMUNITÀ IN DIALOGO

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RICORDIAMO INSIEME...

Rubrica dedicata a coloro che ci hanno lasciato in questi mesi per rinnovare il ricordo e la preghiera per questi nostri concittadini.

Manenti Giuseppe di anni 78

Vaia Bruno di anni 83

Mori Andrea di anni 95

Malacarne Franco di anni 82

IN MEMORIA

Nodari Archero di anni 88

Marchetti Mario di anni 69

Arrivabene Iole 30/10/2018 - 30/10/2019

Spedini Carlo 04/11/2015 - 04/11/2019

Sei sempre nel cuore di chi ti ama

I tuoi cari ti ricordano sempre

Braga Domenico 25/08/1919 - 05/04/1999 Facchetti Mafalda 29/11/1925 - 05/10/2013 Siete sempre nei nostri cuori

CARITAS CALVISANO

Venturini Osvaldo 23/11/1994 - 23/11/2019

Bassini Fabio 02/08/1970 - 12/12/2016

Moglie e figlia ti ricordano con tanto affetto

Sei sempre nei nostri cuori. I tuoi cari

Calvisano, 17.11.2019 Desideriamo ringraziare la cittadinanza di Calvisano per la generosa partecipazione alla pesca di beneficenza tenutasi come di consueto la prima Domenica di Ottobre. In un clima sereno e familiare, la Vostra sensibilità e disponibilità si è tradotta in Offerte pari ad € 1.340 (comprensivi di contributi extra elargiti da persone e famiglie della nostra comunità). Cogliamo l’occasione per ricordare che i giorni disponibili per la consegna di indumenti, mobili e suppellettili per la casa in Viale Stazione 18, sono i seguenti: Sabato: dalle 14 alle 16 (indumenti, mobili) Lunedì: dalle 14 alle 16 (indumenti) Il Gruppo Caritas

Cornale Angelo 9/12/1999 - 09/12/2019 Nel 20' anniversario della tua scomparsa moglie e figli ti ricordano sempre con affetto


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