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INSEGNARE SCIENZE IN TANZANIA

Grace Edwin Msangi insegna biologia in Tanzania e, insieme a tanti altri insegnanti, ha fatto parte del progetto Seedscience. Le piace fare semplici esperimenti per spiegare la scienza e si mette sempre in gioco per migliorare la scienza del suo Paese. Conosciamola meglio!

Perché hai scelto di diventare un’insegnante? Quando è iniziata la tua passione per la scienza?

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La mia passione per la scienza è iniziata molto tempo fa, quando ero ancora bambina: quando avevo cinque anni amavo tutto ciò che riguardava le piante, creavo giardini e me ne prendevo cura… Poi, più avanti, le cose sono un po’ cambiate perché ho iniziato ad appassionarmi anche alla medicina e assistevo chi si stava male. Allora, vista la mia passione, mio padre mi ha aiutata per arrivare a studiare scienze. Così mi sono laureata in farmacia e ho lavorato come infermiera, anche se ad un certo punto ho capito che avrei voluto aiutare le persone non stando in ospedale ma a scuola, per aiutare bambine e bambini ad amare la scienza.

Come ti piace insegnare la scienza? E com’è insegnare la scienza in Tanzania?

Mi piace incuriosire i miei studenti, anche con gli esperimenti, ricordandomi che sono loro i protagonisti e che, cioè, è importante che si mettano in gioco loro per primi. Ho potuto imparare tante cose come insegnante anche con progetti che il nostro governo fa per gli insegnanti, come il progetto Seedscience.

Ci sono diversi progetti per migliorare tutta la ricerca scientifica in Tanzania, anche per aiutare le ragazze a lavorare come scienziate.

Hai un messaggio particolare da lasciare a ragazze e ragazzi che leggono la tua intervista?

È importante scoprire che la scienza fa sempre parte della nostra vita a partire da quello che facciamo ogni giorno: la vita di un animale domestico, gli alberi che curiamo in giardino, l’ambiente che puliamo tutti i giorni… questa è scienza. E la scienza ha bisogno della mente curiosa!