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DONNE E SCIENZA IN INDIA di Martina Tardivo (redazione)

Ed ecco raggiunta la prossima tappa del nostro viaggio, l’India: chissà come funziona la scienza lì! Ne abbiamo parlato con Aashima Dogra, co-fondatrice del progetto “The Life of Science.com”, che come scopo ha proprio quello di raccogliere le testimonianze di scienziate e scienziati che lavorano in India per poi far conoscere alla popolazione le loro storie, e con queste il mondo della scienza indiano.

Aashima, innanzitutto ci incuriosisce sapere come da piccoli ci si avvicina alla scienza in India. Naturalmente a scuola, ma ci sono anche libri e programmi tv dedicati, e perfino centri interattivi, simili a musei, dove i bambini possono partecipare ad attività che li avvicinano alla scienza. Inoltre, un’iniziativa che mi piace molto è quella del bus scientifico, come il progetto “Banao Bus” dell’associazione Agastya. Con questo bus gli insegnanti di scienze vanno di villaggio in villaggio, portando con sé “solo” una valigia, che però contiene un grande tesoro: una miriade di materiali con i quali i bambini possono sperimentare e conoscere la scienza!

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In che cosa la scienza in India è diversa rispetto ad altre parti del mondo?

L’attività scientifica in India è al pari di quella dell’Europa, degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito, in particolare nel campo dell’ingegneria. Ma, in confronto ad altri Paesi, il nostro governo investe meno denaro nella ricerca. Non pensate peró che la scienza in India sia considerata poco importante, anzi! Molte famiglie vorrebbero che i loro figli si interessassero alla scienza, il problema è che spesso per coltivare questa passione devono trasferirsi in altri Paesi.

In India, chiunque può diventare uno scienziato?

Sì, ma per molti è un percorso pieno di ostacoli. Innanzitutto, nel passato gli scienziati erano persone provenienti dai livelli piú alti della società, e cambiare questo tuttora non è facile. Inoltre la maggior parte degli scienziati sono uomini: pensate che solo il 15% sono donne! Durante gli studi il numero di uomini e donne è lo stesso, ma terminata la formazione, dopo il dottorato, il numero di donne che lavorano nella scienza scende di molto.