La Squilla - Anno XLI - N. 11 Novembre 2014

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ANNO XLI - N. 11 NOVEMBRE 2014 MENSILE D’INFORMAZIONE

RELIGIOSA, CULTURALE, SOCIALE

Direzione, Amministrazione, Redazione: SPELLO, Via dell’Ospedale, 11 - Autor. trib. di Perugia n. 431 del 15/1/1973 - Le Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) Art. 1 Comma 1, DCB Perugia - stampa Tip. Recchioni - Foto di testata: Marco Ronchetti

Fermare la violenza: un monito ed un impegno inderogabile per tutta l’umanità

Andrea Angelucci, sempre vivo nel Un nuovo ricordo della sua città e non solo anno liturgico Non solo commemorazione della tragica fine del giovane sottoufficiale dei carabinieri, ma anche un’iniziativa atta a dare un serio contributo alla sicurezza stradale per i nostri giovani

a cura del Direttore Mario Manini Ormai siamo giunti ad un punto così alto di amplificazione della violenza nel mondo che occorre senza mezzi termini dire BASTA, BASTA!! Sì, non lo nego, io sono un appassionato di sport, quindi, appena posso, mi siedo davanti al televisore per guardarmi alcune discipline sportive, con predilezione spiccata per il calcio. Lo confesso, negli ultimi tempi non è che anche quest’ambiente mi susciti più tanto entusiasmo come una volta per i suoi tanti risvolti fatti di imbrogli e di truffe, ma, secondo me, tra tutti i mali di questo nostro mondo, credo che questo sia uno dei minori. Sì, perché non riesco più a seguire i programmi che canali pubblici e privati ci propongono tutti i giorni. La violenza, tema principale ed appetitevole per milioni di telespettatori, che ha dato il via a tanti appuntamenti pomeridiani e serali, studiati e fatti solo per avere un apprezzabile riscontro della così detta audience, ma che non fanno altro che indagare su fatti delittuosi, omicidi commessi con atrocità inverosimili, delitti tra le mura domestiche, con una grande percentuale di uxoricidi. Processi che ospiti ed addetti ai lavori presenti in studio si arrogano il diritto di celebrare con sentenze opinabili. Sì, la televisione è diventata un’aula di tribunale dove ognuno ha la presunzione di pronunciare una sua sentenza che, però, essendo solo frutto della sua intuizione professionale o psicologica, non dà la certezza dell’innocenza o della colpevolezza dell’incriminato. Insomma dove giriamo lo sguardo c’é sempre un momento della giornata e della serata in cui si parla con il megafono della violenza, quella micidiale arma che sta distruggendo tutta la nostra esistenza, vuoi quella familiare, tanto quella della società internazionale. Non voglio nemmeno commentare le atrocità che, nel nome di una fede religiosa, vengono compiute portando a decapitare un altro essere umano. Ma come si fa a commettere un simile crimine, con quale coraggio puoi portare un coltello al collo di un uomo e decidere la sua fine, soltanto perché quel soggetto si è trovato nel posto sbagliato e nel momento sbagliato in quel luogo? Pensiamo solo a quanti si trovano in questa situazione di rischio solo perché stanno portando aiuto e sostegno a gente sofferente. Anche Papa Francesco ha ribadito a chiare note che non è possibile uccidere un nostro simile in nome di Dio. Allora ci dobbiamo domandare del perché accadano simili cose ! Io ho una mia convinzione ed è questa: tutto ruota intorno all’argomento famiglia. Dove c’è un sano nucleo familiare, è raro, ma possibile, che ci si trovi a vivere momenti di violenza ma, quando l’aria di casa segue a pag. 2

Momento della cerimonia in piazza della Repubblica Una grande giornata quella vissuta a Spello sabato 27 settembre scorso, una giornata di sport, solidarietà, educazione e sicurezza stradale, ma soprattutto il ricordo di Andrea Angelucci, il giovane carabiniere di Spello morto, all’età di 36 anni nella notte tra il 1 e 2 ottobre del 2009, dopo essere stato investito dall’auto di un bandito in fuga ad un posto di blocco nella montagna del folignate. Fortemente voluta dalla famiglia, papà Dario, mamma Rosella, il fratello Daniele, per il quarto anno si è svolta l’iniziativa del Memorial Andrea Angelucci alla cui realizzazione ha dato un forte contributo organizzativo Gianluca Insigna, vice brigadiere in forza alla caserma carabinieri di Spello, un evento calcistico e non solo che negli anni ha visto protagoniste formazioni calcistiche amatoriali di carabinieri, magistrati, giornalisti e tanti altri. In campo quest’anno c’erano la Nazionale Italiana dei Sindaci, ben 15 primi cittadini arrivati da diverse città italiane, la squadra degli Amici di Andrea, una rappresentativa dei Carabinieri della Regione Umbria e la Nazionale di calcio Vittime della Strada Onlus. L’evento, rispetto agli anni passati, è stato impreziosito da una iniziativa di grande spessore sociale che ha visto la partecipazione di studenti dell’Istituto Comprensivo, grazie alla disponibilità della dirigente scolastica Maria Grazia Giampè. Quasi trecento ragazzi, oltre a molti genitori, sono stati impegnati in lezioni sulla circolazione stradale e di primo soccorso, che hanno messo in pratica guidando automobili elettriche biposto nel percorso realizzato dal “Magnum Rally” in Piazza della Repubblica, con la partecipazione del presidente dell’Aci di Perugia Ruggero Campi. Molte le personalità presenti: il sindaco di Spello Moreno Landrini, il vice presi-

dente della Giunta regionale Carla Casciari, l’assessore provinciale Donatella Porzi, il cardiologo Giuseppe Bagliani, l’avvocato Gianmarco Cesari, presidente dell’osservatorio vittime e avvocato dell’Associazione italiana vittime della strada, l’avvocato Marco Pisapia di Cava dei Tirreni, il colonnello provinciale dell’Arma dei carabinieri Angelo Cuneo, il comandante della compagnia di Foligno Antonio Memoli e il comandante della stazione di Spello Massimo Trementozzi. Altra presenza di grande prestigio quella dei campioni di pugilato di ieri e di oggi, insieme al responsabile tecnico Raffaele Bergamasco c’erano: Clemente Russo, Roberto Cammarelle, Maurizio Stecca, Vincenzo Mangiacapre, Fabio Introvai, Manuel Cappai, Simone Fiori, Salvatore Cavallaro. Nel corso della giornata sono stati inoltre raccolti fondi destinati in parte all’Associazione Italiana vittime della strada ed in parte all’acquisto di giochi per bambini da realizzare nei nuovi giardini di Vallegloria di Spello. La Nazionale dei Sindaci dal suo canto ha voluto dare un ulteriore personale contributo con una donazione in denaro all’Associazione. Per la cronaca, quella sportiva davvero marginale nella circostanza, il Memorial di calcio Andrea Angelucci se lo è aggiudicato la squadra dei Carabinieri che ha avuto la meglio su quella dei Sindaci, mentre al terzo e quarto posto si sono classificate rispettivamente le formazioni degli amici di Andrea e la Nazionale Vittime della Strada. Ma alla fine, e questo è il vero significato dell’evento, ha vinto la solidarietà e nel contempo è tornato a vivere tra noi Andrea il cui ricordo è e resterà sempre nel cuore della gente di Spello e non solo. Fausto Fratini

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Carissimi, come sapete il calendario liturgico non segue quello civile, quindi l’inizio dell’anno liturgico non coincide con il 1° di gennaio, bensì con la prima domenica di Avvento, che quest’anno cade il 30 novembre. Si apre davanti al nostro cammino questo tempo di Avvento che ci permette di ravvivare nel cuore l’attesa della venuta del Salvatore, un’attesa che dovrebbe scandire ogni giorno del pellegrinaggio terreno del credente, ma che in questo tempo forte della liturgia, senza dubbio, viene sollecitata alquanto dai testi che la Liturgia di Avvento propone. Vorrei condividere con voi, cari lettori, alcuni spunti di riflessione circa l’attesa cristiana. Anzitut-

to qualunque attesa di una persona esige una preparazione, più o meno impegnativa. Dal momento che aspettiamo il Signore, Colui che dovrebbe essere l’Amato per ognuno di noi, la preparazione all’incontro con Lui credo debba essere veramente fatta con serietà e diligenza. Occorre anzitutto fare pulizia dentro e fuori di noi: non si può iniziare quindi che con una buona confessione dei nostri peccati, almeno per la pulizia interiore; per quella fuori di noi, dovremmo cercare di assumere uno stile di vita essenziale: meno televisione, meno rusegue a pag. 3

Il Calendario 2015 Nel prossimo numero di dicembre troverete il calendario 2015 de “La Squilla” assieme al bollettino postale per il rinnovo dell’abbonamento.

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Un secolo di vita per Luisa Mazzoni La redazione Anno scolastico 1971/72 E. De Santis Passa parola J. Busti Un padre è un padre L. Tardioli Gli stuzzichini G. Sozi Conversazioni d’arte Informagiovani Spello La scuola si racconta Ist. G. Ferraris Cei ASD Spello nuova stagione G. Brunetti San Martino G. Chiucchi Per ricordare La redazione


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Piacere… siamo il gruppo ricreativo Santa Luciola!

Un secolo di vita per Luisa Mazzoni

Giorni lieti segnalati dai lettori a cura di Giuseppe Del Dottore (tel. 0742.301992)

Battesimo

Stella Cruciani La piccola Stella ha ricevuto il Sacramento del Battesimo nella Chiesa di S. Maria Maggiore. Grande gioia per il papà Pietro, la mamma Giorgia, i nonni Mauro, Flavia, Leonardo e Paola. A Giorgia l’Angelo Custode conceda la sua costante protezione per una crescita nella Fede, in bontà e in buona salute.

Matrimonio

Daniele Santioni e Silvia Antonini

Gruppo ricreativo di Santa Luciola Il 1 ottobre scorso si è ufficialmente formato il “Gruppo Ricreativo Santa Luciola”, un’ associazione con sede a Capitan Loreto volta ad organizzare eventi ricreativi, ma anche ad affrontare e cercare di risolvere le problematiche di Capitan Loreto. L’associazione, nella sua prima riunione ufficiale, ha stabilito i ruoli che ognuno di noi andrà ad occupare. Il direttivo è composto da: Olindo Fortini presidente, vice presidente Giorgio Cantoni, segretario Jessica Cantoni, tesoriere Leonardo Laloni. Ricoprono il ruolo di consiglieri: Angela Capponi, Daniela Ronchetti, Daniele Laloni, Delvais Cantoni, Francesco Mancinelli, Giulia Serenelli, Lorenzo Rondoni, Michele Ronchetti, Serena Del Pia, Stefania Ciancabilla e Tiziana Fastellini. Ufficialmente l’associazione si è formata in questi giorni, ma sostanzialmente lavoriamo insieme da diverso tempo. Il gruppo nasce con la Parrocchia di S. Lucia nel 2009 partecipando

alla festa della bruschetta dove ci siamo distinti portando a casa sempre ottimi risultati per la nostra vivacità, spontaneità e allegria ma, soprattutto, impegno e voglia di inventarci sempre qualcosa di nuovo e divertente. Nel tempo poi, per nostre esigenze, abbiamo deciso di staccarci dalla Parrocchia e di creare questa nuova associazione che oggi vi stiamo presentando. Anche quest’anno parteciperemo alla festa della bruschetta che si terrà il 22-23 novembre a Spello. Come negli ultimi anni saremo parte attiva della festa presentando alla gara tre carri. Dalle 9.30 di domenica mattina ci troverete a Vallegloria dove rappresenteremo scene di vita contadina riproducendo la “benfinita”. Con questo vi porgiamo il nostro invito a partecipare numerosi alla festa, il divertimento è assicurato! Gruppo Ricreativo Santa Luciola

L’angolo della memoria (a cura del Circolo Foto Amatori “Hispellum”)

Daniele e Silvia hanno coronato il loro sogno d’amore nella Chiesa di San Claudio con la cerimonia officiata da Padre Gabriele Faraghini dei Piccoli Fratelli. Immensa felicità per i genitori Lino, Paola, Giuseppe e Giuseppina e per i rispettivi familiari. Ai bravi e simpatici Daniele e Silvia il Signore conceda una unione salda all’insegna della Fede e tutte le grazie necessarie alla loro vita.

Nozze d’oro

Giorgio Righetti e Maria Cappelletti Nel lontano 1920/25, un gruppo di amici amanti della musica, si ritrovava a fare degli spettacoli con il tipico organetto. Proprio in questa immagine riconosciamo il nostro concittadino Umberto Benedetti detto “De Pijò”, famiglia contadina spellana i cui ni-

Giorgio e Maria hanno celebrato il loro 50° anniversario di matrimonio lo scorso 18 ottobre con la gioia e l’affetto di tutti i parenti più stretti. Dopo la benedizione delle nuove fedi e la conferma della loro unione davanti a Dio nella chiesa di Santa Luca, i festeggiamenti sono continuati in un agriturismo della zona con un buon pranzo, durante il quale gli sposi hanno ringraziato parenti e amici. AUGURI…..

poti, oggi, nella stessa terra, gestiscono un agriturismo. Saremmo molto lieti che qualche lettore de La Squilla riconoscesse, guardando questa foto, altri componenti del gruppo musicale. Ennio Angelucci

Il 23 agosto 2014 Luisa Mazzoni ha iniziato la scalata ai 100 anni. Parenti ed amici, riuniti in preghiera nella chiesa di Limiti e poi nella adiacente sala “Carlo Carretto” per un rinfresco, sono stati lieti di festeggiarla e di esprimerle tutto il loro affetto. I familiari ringraziano calorosamente Don Piero che ha officiato la Santa Messa, il nipote, Luigi Santarelli, che ha organizzato la festa, coloro che ne hanno preso parte anche con opere di misericordia e Sua Eccellenza Monsignore Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, che alcuni giorni dopo è passato a farle un saluto. Un ringraziamento speciale, infine, alla festeggiata che, con la sua forza e il suo attaccamento alla vita, è un esempio e un fondamentale punto di riferimento per quanti le vogliono bene. La Redazione segue da pag. 1

Fermare la violenza: un monito ed un impegno inderogabile per tutta l’umanità è irrespirabile e densa di tensioni, tutto può succedere. Non dimentichiamo che la violenza non è solo fisica, ma anche psicologica. E qualche volta quest’ultima ha un effetto molto più dirompente nell’animo umano che quella fisica, sconvolge la vita per sempre portando la vittima ad avere un’esistenza difficilissima. Allora è giunto il momento di dire a chiare note BASTA a tutte queste trasmissioni televisive che non fanno altro che implementare questo fenomeno della violenza e non danno alcun messaggio positivo a noi e specialmente alle giovani generazioni, molto fragili e spesse volte vulnerabilissime dal punto di vista psicologico. Ci sarebbe molto altro da dire su quest’argomento, ma lo faremo in un’altra occasione. Per adesso partiamo da una riflessione da fare nelle nostre famiglie, nelle scuole e nei luoghi di convivenza civile perché si possa mandare un messaggio in grado di far nascere o risorgere quel sentimento di sensibilità, cristianità vera e umanità che, per egoismi ed interessi economici, è stato annientato o sotterrato per troppo tempo, con le conseguenze che ogni giorno possiamo constatare.

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Anno scolastico 1971/72, la sezione D di nuovo insieme

Come eravamo

Come siamo Il 1 di ottobre, una volta era questa la data che scandiva l’inizio della scuola, fu così anche per noi, allora bambini della prima elementare, sezione D anno scolastico 1971/72. Dopo ben 43 anni abbiamo deciso di rincontrarci proprio il primo ottobre, trascorrendo insieme una serata fantastica, ricca di emozioni e storie da raccontare. Il primo ricordo doveroso è andato alla nostra

maestra e ai nostri compagni che non ci sono più, poi a ognuno di noi sono ritornate in mente le piccole avventure e le marachelle degli anni passati insieme a scuola. Come al solito, dopo un incontro ci si dà un nuovo appuntamento e quello del prossimo anno è mitico, l’arrivo dei cinquant’anni. Emanuele De Santis

segue da pag. 1

Un nuovo anno liturgico more, meno distrazioni. Il cuore deve essere messo in condizioni di ascoltare la voce del Signore: aggiungiamo un po’ di preghiera, assiduità alla celebrazione eucaristica domenicale, creare un appuntamento in famiglia per pregare insieme. A questo proposito sarebbe utile realizzare la corona d’avvento in casa, disponendo quattro ceri da accendere di volta in volta per tutte le quattro domenica di avvento, in un luogo ben visibile della casa, di modo che ogni volta che vi passiamo davanti possiamo avere l’occasione di ricordarci l’impegno della preghiera e della preparazione alla venuta del Signore. L’accensione della candela potrebbe essere fatta la domenica prima di mettersi a tavola, magari pregando insieme in Padre Nostro o utilizzando il formulario della preghiera che troverete in Chiesa. In questo tempo di Avvento potremmo prepararci anche impiegando il tempo libero per fare qualche gesto di carità fraterna: una visita alle persone anziane, contribuire alla raccolta di denaro, di viveri e di indumenti per la Caritas parrocchiale, così da condividere la provvidenza di Dio con chi è nel bisogno, inoltre sarebbe cosa gradita al Signore e utile per la nostra serenità, fare pace con le persone con cui

abbiamo avuto dei dissapori o litigi. Sembra retorica tutto quanto vi sto dicendo, ma dobbiamo ricordare che è proprio questo che ci viene raccomandato: l’amore a Dio e l’amore al prossimo. In questi ultimi tempi sono tanti i segni che vengono a ricordarci che dobbiamo seriamente convertirci al Signore: la minaccia della guerra, le malattie sempre più numerose, i cambiamenti climatici, l’instabilità sociale, l’egoismo e la chiusura nei confronti dei rapporti interpersonali, la superficialità con cui viviamo il tempo che inesorabilmente corre verso il futuro, tutto ci richiama ad una urgenza di rivedere il nostro stile di vita per cercare di diventare persone migliori. Questo è quanto il Signore si aspetta da noi. Questo è quanto giova al nostro vero bene. Carissimi, credo sia giunto il momento di rimboccarci le maniche per camminare verso un futuro che sarà migliore nella misura in cui oggi noi ci impegniamo ad essere migliori. Iniziamo dal nostro piccolo della vita quotidiana, “il Signore poi completerà per noi la sua opera” (cfr Sal 137,8).

Don Diego Casini, priore-parroco

Inaugurato il centro diurno sui disturbi alimentari E’ nato a Spello il nuovo centro diurno Iris che aiuterà giovani ragazze a superare i disturbi del comportamento alimentare. Uno spazio arredato come una vera e propria casa, accogliente e colorata, situato presso il Distretto Sanitario n° 3 del complesso di San Filippo, il primo servizio del genere attivato in Valle Umbra che ospiterà, sin da subito, 8 ragazze d’età compresa fra 14 e 25 anni che, dalle 9 alle 17, saranno accolte ed assistite da un équipe medica multidisciplinare. Uno psichiatra, uno psicologo, un dietista ed un nutrizionista guideranno le giovani ospiti nei momenti della merenda mattutina, del pranzo e della merenda pomeridiana. Insieme ad educatori ed operatori le giovani ragazze - come spiegato dalla dottoressa Antonia Tamantini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Foligno - verranno rieducate al proprio rapporto con il cibo partecipando attivamente alla scelta e al confezionamento dei pasti, un lavoro pratico con e sul cibo per sperimentare un nuovo rapporto con lo stesso e permettere un superamento progressivo delle paure connesse al consumo Il direttore generale ASL Umbria 2 Sandro Fratini dei pasti. Il taglio del nastro è stato al taglio del nastro preceduto dalla presentazione del il presidente dell’Associazione “Il Bucaneve” servizio nella sala dell’Editto del Palazzo del Maria Grazia Giannini. L’accesso al centro Comune. Presenti il sindaco di Spello Moreno Iris, che presume un periodo di terapia di cirLandrini, l’assessore comunale alle politiche ca sei mesi, dopo i quali verrà adottato un sociali Chiara Zuccari, il direttore generale regime terapeutico di mantenimento, avverrà della Usl Umbria 2 Sandro Fratini, il direttore solo tramite servizio ambulatoriale. Il processanitario Imolo Fiaschini, il direttore amminiso di training per la familiarizzazione con il strativo Roberto Americioni, il direttore del dicibo prevede anche momenti di riflessione, di stretto Socio-sanitario di Foligno Paola Meniterapia di gruppo e di attività motoria. chelli, il direttore dipartimento salute mentale di Foligno Antonia Tamantini, il vice presidenMariarita Crisanti te dell’Associazione “Il Girasole” Tilde Fabi e


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Cinquant’anni di ordinazione sacerdotale per don Sergio Andreoli Effemeridi del mese il Sole il 1° sorge alle 06.32 2 tramonta alle 16.54 4 l’11 sorge alle 06.45 tramonta alle 16.43 il 21 sorge alle 06.57 tramonta alle 16.35

la Luna ilil 1° tramonta alle 00.02 sorge alle 13.43 l’11 tramonta alle 10.39 sorge alle 20.50 21 sorge alle 05.33 ilil 2 tramonta alle 16.08 t

Le giornate si accorciano Il 1° si hanno 10h22m di luce solare e il 30 se ne hanno 9h23m: si perdono 59m di luce. La Luna è crescente dal 1° al 5 e dal 23 al 30. Calante dal 7 al 21. Luna Piena il 6; Luna Nuova il 22.

Proverbiando Per tutti i Santi la neve è già nei campi. Pastrano e stivali preservano da molti mali. Per santa Caterina tira fuori la fascina.

curiosario 1° novembre Festa di Ognissanti Quello di Ognissanti, o Tutti i Santi, era un giorno importante pure per le previsioni meteo: “Se il giorno dei Santi il sole ci sta, un buon inverno va”. La festa, che celebra i Santi e i martiri del Paradiso, risale alla fine del secolo VIII, quando l’episcopato franco la introdusse al posto dei festeggiamenti per il Capodanno celtico che cominciava il 1° novembre. Fu però soltanto nel 1475 che papa Sisto IV la rese obbligatoria per la Chiesa. Tracce dei riti celtici sono invece rintracciabili in Halloween nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre.

nella dispensa Gelatina di melagrana g Sgranare 2 kg di melegrane e togliere bene le pellicine intorno orno ai chicchi. Cenntrifugarli, filtrare il succo, pesarlo e versarlo in una pentola di acciaio. Unire 500 g di zucchero, un’arancia e cuocere ’ a fuoco basso per circa un’ora. Invasare calda e sterilizzare per 20 minuti.

buono a sapersi Uno zerbino speciale Ora che l’autunno giunge con le sue piogge, può accadere di risalire in casa dall’orto, dal giardino o da una passeggiata in campagna, con le scarpe sporche di terra e di fango. Ecco che in questi casi il normale zerbino risulta inefficace. Si può però rimediare realizzandone uno davvero speciale, una sorta di “raschiatutto” che si preparerà utilizzando i tappi delle bottiglie di acqua minerale. Basta prendere una tavola e fissarveli con i chiodi, sistemandoli in modo tale che i dentini siano rivolti verso l’alto.

Chiedo scusa agli Spellani, perché il 16 agosto ho celebrato solo nella Chiesa di Santa Maria Maddalena, delle Monache Agostiniane, in Via Cavour, il Cinquantesimo Anniversario della mia Ordinazione Sacerdotale, avvenuta per le mani del Vescovo Monsignor Siro Silvestri, nella Chiesa di Santa Croce, dell’ antichissima Abazia di Sassovivo di Foligno. Ci sarà, prima o poi, l’occasione per farlo, in una

giornata festiva, anche nella Chiesa dedicata all’Assunta, che mi vide chierichetto, dopo il 1944, quando arrivai in paese da Collemancio di Cannara? In ogni caso, ci tengo a ricordare che, se sono prete, lo devo al Signore, non c’è dubbio, ma anche, un po’, a Spello. A Spello, infatti, sono andato all’Asilo Infantile Comunale animato dalle Suore della Sacra Famiglia, con Suor Edvige e Suor Giovanna. A Spello

ho frequentato l’Azione Cattolica, promossa da Don Angelo Cappotti, Vice di Don Bernardo Angelini. A Spello - dove hanno operato anche padre Giocondo, Cappuccino, Padre Giuseppe e Padre Serafino, Conventuali -, come accennavo sopra, ho servito la Messa; non solo, però a Santa Maria Maggiore, con Don Luigi Pomponi, ma anche, anzi soprattutto, a Santa Maria Maddalena, con Padre Michele Rutigliano e poi Padre Potito Lanotte, Somaschi del Collegio “Vitale Rosi”. Da Spello sono partito per frequentare, in Seminario, a Foligno, la Quinta Elementare - che allora si chiamava Preparatoria, in vista della Scuola Media -, avendo come Maestro Don Umberto Formica, Vice-Rettore del Seminario, retto da Don Venanzo Crisanti e amministrato da Don Gino Ferri, al tempo del Vescovo Monsignor Secondo Chiocca. Purtroppo, nell’estate del 1954, alla fine della III Media, con la mia Famiglia - Mamma Francesca, Papà Olivo, mia Sorella Teresa e mio Fratello Luigi -, lasciai Spello, per raggiungere Sterpete, senza sapere bene - quell’anno - il perché. Ora, però, rieccomi a Spello, ospite della Foresteria del Monastero di Santa Maria Maddalena - ribattezzata da me Villa Andreoli -, prete da mezzo secolo, con il forte desiderio di esserlo per molti anni ancora.

Che vi pare, amici lettori del mensile La Squilla? donsergiose@gmail.com

“PASSA PAROLA. Leggi, gusta, pensa…”, al via la prima rassegna letteraria città di Spello “Passaparola leggi, gusta e pensa” è il titolo della prima rassegna letteraria città di Spello; il 9 ottobre 2014, nella sala degli Zuccari del comune si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento, alla presenza del sindaco Landrini, dell’assessore alla cultura Falcinelli, Domenico Barone dell’Accademia degli Inquieti, Marcello Cingolani de “Il Formichiere”, della preside dell’istituto comprensivo “G. Ferraris” M. Grazia Giampè e dell’organizzatrice dell’evento, insieme al comune, Sara Ruffinelli. Era un’idea che c’era da tanto tempo e siamo riusciti a realizzarla, afferma il sindaco, tutto questo grazie a degli incontri fortunati; questa rassegna è strutturata in modo interessante da ottobre ad aprile per un totale di sette incontri. Il primo cittadino sostiene che questa iniziativa arricchisce ulteriormente il nostro paese, è “un altro petalo per Spello” tra i tanti. L’assessore Falcinelli, dopo aver prima ringraziato il sindaco per aver reso concreto questo sogno, valuta opportuno, visto che siamo alla prima edizione, di essere flessibili per assestare il tiro e migliorare. Poi l’assessore passa ad illustrare il programma della rassegna, che si propone lo scopo di coinvolgere tutto il paese; è per questo che il comune offre il servizio di navetta gratuito per il centro storico, saranno coinvolti i ragazzi della terza media, una sezione sarà dedicata ai giovani autori che avranno la possibilità di leggere pubblicamente i loro manoscritti, per questa prima edizione toccherà a Clau-

dia Biribao, Stefano Preziotti e Diego Fois. Uno degli aspetti più innovativi è che sono stati scelti autori poliedrici e per tutti i gusti, e che, dopo la presentazione dei loro libri, si potrà trascorrere qualche ora con gli scrittori grazie alla formula “A cena con l’autore” curata dall’associazione ristoratori di Spello. Complice questa rassegna, a breve saranno attivati progetti specifici per i più piccoli “Nati per leggere” (0-6 anni) e laboratori didattici dedicati alla scuola primaria, che avranno luogo nella biblioteca comunale “Giacomo Prampolini”. Si ringrazia la scuola di cucina “Peccati di gola” che offrirà degli aperitivi. La preside Giampè si dichiara entusiasta di questa iniziativa, che ritiene sia un’occasione nuova da non perdere, per i ragazzi sarà una nuova esperienza perché avranno la possibilità di leggere e approfondire dei testi con gli autori stessi. Per la scuola, continua la Preside, la lettura è fondamentale, perché l’apprendimento passa per essa; inoltre la lettura sviluppa abilità cognitive che altrimenti rimarrebbero inespresse. Il contributo che darà l’Accademia degli Inquieti alla rassegna, è molto importante. Domenico Barone sottolinea che quando hanno cominciato a riflettere insieme all’assessore su cosa poter fare per la cultura che a causa della crisi, è stata relegata tra gli ultimi posti per importanza, gli è venuta l’idea, essendo un’associazione culturale, che si occupa di teatro, di offrire gratuitamente la lettura dei testi da parte dei propri attori. La rassegna si è

aperta il 12 ottobre con l’incontro con Catena Fiorello che ha presentato il libro “Un padre è un padre”. Come mai è stato dato questo titolo alla rassegna? Perché con il passaparola si trasmette la lettura, ma da ora anche la nostra rassegna, e soprattutto perché la lettura nutre non solo la mente ma anche il corpo. Jenny Busti

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“Un padre è un padre” Catena Fiorello ha presentato a Spello questo bel volume ricco di emozioni

L’autrice Catena Fiorello “Un padre è un padre” è un libro di Catena Fiorello, uscito in tutte le librerie dal 18 giugno 2014. Il libro è stato scritto due anni fa ed è ispirato alla storia di una bambina di Roma di quattro anni, Regina, una bambina simpatica, brillante e bellissima che era stata rifiutata dal padre il quale non voleva in alcun modo conoscerla. Catena Fiorello non fa moralismo, afferma che non si può sapere che cosa ha vissuto il padre, che cosa ha passato e quali erano le sue idee; questa é una storia imperniata su cosa significa essere abbandonati e sul trovarsi da soli fuori dalla propria volontà. La storia di “Un padre è un padre” non è solo la storia di una ragazza, Paola Florio, abbandonata dal padre prima ancora che nascesse e della sua forza di volontà nel ritrovarlo, ma è anche un tracciato di odio e di amore, nello sfondo di una Catania del 1980. La città in quegli anni vive uno dei suoi periodi più bui, ma nel romanzo l’autrice vuole soprattutto sottolineare la bellezza di Catania e ridare dignità ad un luogo pregno della violenza della mafia che faceva affari con la politica. Parallelamente alla storia della protagonista scopriamo, infatti, questa bellissima città. Paola Florio vive nel quartiere della Civita, il luogo più antico e barocco di Catania, ma questo è un quartiere popolare, snobbato dalla gente benestante. La ragazza, che ha 22 anni, deve fare i conti con una vita difficile; la mamma è morta a 45 anni, il padre l’aveva abbandonata ancora prima che nascesse. Angela Florio, la mamma di Paola, aveva conosciuto Roberto a Milano quando era approdata anni prima con il sogno di fare l’indossatrice ed era tornata in Sicilia quando Paola aveva solo un anno. Il libro comincia nel momento

in cui Paola decide di scrivere una lettera al padre. La madre, infatti, pochi giorni prima di morire, le aveva lasciato un biglietto con su scritto il vero indirizzo del padre, pregandola di scrivergli una lettera. Paola, però, comincia ad avere dei dubbi quando il padre decide di scendere subito in Sicilia, la prima volta per un giorno, la seconda volta per cinque giorni, dando alla protagonista la possibilità di conoscerlo, di sapere che ha una famiglia, una moglie e dei figli. Paola sa che deve aspettare in silenzio, impaurita dal fatto che possa perderlo di nuovo. Dopo la prima visita subentrano storie di altri personaggi, troviamo zio Antonio che le fa da padre, la nonna che vive ad Aci Castello e Sandy e Milena. Quest’ultime sono due ragazze che si amano, in un periodo in cui essere gay voleva dire essere diversi. Prendendo spunto dalla storia di due ragazze del liceo che frequentava, dala scrittrice, in “Un padre è un padre” viene affrontato anche questo tema sensibile che risulta scottante anche nel 2014, con un finale che lascia l’amaro in bocca al lettore. Alla fine del libro tutti i personaggi hanno trovato la loro collocazione. L’io narrante, che risulta essere Paola Florio ormai adulta, nelle ultime pagine del romanzo chiarisce quali sono i temi principali su cui questo si regge. “Un padre è un padre” parla di odio, d’amore e di Dio. Spiega come la vita della madre di Paola, Angela, sia stata interamente condizionata da quello che credeva essere odio per Roberto. Tale sentimento l’ha consumata fino a pochi giorni prima di morire, quando comprende che il sentimento per Roberto era ben differente dall’odio. Paola è inconsapevolmente più saggia della madre. Ella non si lascia consumare dall’ostilità per un padre che l’ha abbandonata, ma ricerca la verità con l’intenzione di conoscerlo. Quando Paola va a parlare con lo zio Antonio, nel finale del libro, capisce che “chi odia rimane fregato”, perché l’odio è un sentimento che è capace solo di consumarti; ed è ancora più intuibile la posizione della scrittrice se si pensa che, originariamente, il titolo del libro sarebbe dovuto essere “L’odio non esiste”. Come Catena Fiorello tiene a sottolineare, l’odio, dopotutto, non è un sentimento presente nemmeno in natura e, anche se l’essenza dell’odio è l’elemento portante di questo romanzo, la sua lettura ed interpretazione ci fanno capire come un sentimento così importante e negativo nasconda spesso soltanto amore. Letizia Tardioli

Sant’Angela da Foligno “La verità sulla grande mistica di Foligno stenta ad affermarsi, nonostante che Papa Francesco l’abbia canonizzata. Una imprecisione si nota talvolta, quando si sente parlare di lei. La si definisce “religiosa”. Ma lei non lo era. Infatti, sebbene avesse aderito a quello che oggi viene chiamato Ordine Francescano Secolare, e che in passato era definito Terz’Ordine Francescano, è sempre restata laica. Chi legge, sicuramente conosce qualche “terziaria”, che vive nella sua città. Non si deve confondere con una “religiosa”. Le suore - pensate a quelle, che operano in alcuni ospizi - e le monache - per esempio, le agostiniane, le clarisse e le benedettine - sono sì “religiose”, che hanno fatto una “professione” speciale. Angela, “terziaria” era e resta “laica”: nubile prima, sposata e madre, poi, e infine vedova. Anche per questo la sua figura affascina, oggi. È un

bel segno dei tempi, che fa comprendere che la strada della santità non è proibita a nessuno; ci si può circolare liberamente e con grande fantasia. Essa, infatti, consiste nel dare tutto il proprio cuore al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, che, una volta entrati pienamente nella vita di qualcuno, sanno fare bene la loro parte e compiono prodigi. Questo è avvenuto in Sant’Angela da Foligno, grande per le sue esperienze mistiche e per la sua dottrina spirituale, oltre che per la sua vita di penitenza e carità”. Da: Sergio Andreoli, Trilogia “made in Spello”, Youcanprint Self-Publishing, Tricase (Lecce), 2014. donsergiose@gmail.com

Don Sergio Andreoli

La tragica storia dei matti di guerra Annacarla Valeriano è autrice di un importante studio, che ha per titolo”Ammalò di testa. Storia del manicomio di Teramo 1880 - 1931” I “matti di guerra”: furono circa quarantamila i soldati

che dalle trincee traslocarono in ospedale psichiatrico. Uno spaesamento traumatico, che non fu compreso dalla classe medica, allora per la gran parte subalterna allo schema nazional - patriottico e perciò tendente a considerare l’alienazione dei reduci di guerra come frutto di tare ereditarie. In realtà la cosiddetta “sindrome isterica” era una modo inconsapevole di ribellarsi alla vita di trincea. Il libro è un importante documento, che rivela ingiustizie e abusi della classe medica del tempo: corrispondenze negate, lettere degli internati mai giunte a casa per la censura del personale medico. Questo della Valeriano è un libro che documenta la disperazione degli esclusi e l’arrogante inadeguatezza dei ceti dirigenti.

Come Achille: il suo Murales a Spello Nuovo Murales nella Sede del A.S.D. calcio di Spello

Come Achille, giovane artista autore dell’ultimo palio della Quintana di Foligno, ha messo a disposizione la sua arte per realizzare un nuovo murales presso la sede dell’A.S.D. Calcio di Spello. La realizzazione del murales è stata possibile grazie alla collaborazione tra l’InformaGiovani di Spello e la A.S.D. Calcio rappresentato dal Presidente Giacomo Brunetti. Come Achille, che da anni collabora con l’Informagiovani e ha esposto anche come artista della Parete 3x2, ha gentilmente risposto ad alcune domande riguardo a questa sua opera mentre si trovava per lavoro in Calabria, a Rosarno, per un suo nuovo progetto, un workshop sulla rigenerazione urbana. Egli ha scelto di realizzare questa sua opera usando la tecnica artistica del Murales poiché la ritiene la più idonea per il contesto in cui si sarebbe trovata: “la ritengo la più veloce ed espressiva per tutti gli avventori degli impianti sportivi: i murales rappresentano il mezzo più istintivo e veloce per esporre concetti ad un pubblico vasto più o meno cosciente del messaggio trasmesso.”

Ci informa inoltre che ha ripreso l’idea di questo murales da una decorazione che si trova in un piatto donato dalla città di Alfonsine alla A.S.D. SPELLO, dove è raffigurata una stretta di mano: infatti, “il murales di Spello rappresenta due mani che si stringono, che sono poi inserite al di sopra di una serie di raggi azzurri che tagliano in due un pallone da calcio.” Per realizzarlo, ha usato i colori sociali dell’associazione sportiva: il bianco, il rosso e il blu. La stretta di mano è simbolo di fratellanza e di unione nello sport, che deve appunto unire e non dividere: fair play, contro la discriminazione razziale. Invitiamo tutti i lettori della Squilla, e non, a recarsi presso la sede dell’A.S.D. Calcio di Spello per ammirare questa opera. Intanto, vi proponiamo una foto gentilmente concessa dall’artista e realizzata da Ennio Angelucci, Presidente dell’Associazione Cine Foto Amatori Hispellum, per darvi un’anteprima. InformaGiovani Spello Federica Ragni Maria Grazia Tucci


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Gli Stuzzichini di Giuliano Sozi

rosse bacche del caffè, inizialmente mangiate e diventate poi la bevanda ufficiale dell’Islam. Dopo una prima ostilità della Chiesa ortodossa etiope che riteneva l’infuso immorale per i suoi fedeli, il caffè entrò a far parte delle tradizioni locali e di rituali in cui il chicco dell’Arabica si associava al cardamomo o alla radice di zenzero o di cannella.

LA LEZIONE di LE GOFF

Le origini del caffè L’aromatica bevanda deve il suo nome alla regione di Kafa, in Etiopia, dove le piante di Arabica crescono da secoli spontanee nella foresta pluviale. Proprio qui, verso il 400 a.C., è cominciato il consumo delle

Jacques Le Goff, l’importante storico francese, era solito dire: “Ritengo che, per essere un grande studioso, occorra anche essere un grande essere umano”. Verità sacrosanta che mette giustamente in primo piano l’importanza fondamentale dei valori umani. Il vero uomo di cultura non si accontenta di accumulare nozioni, di raccogliere notizie, ma usa questo materiale per costruire dei valori, che siano in grado di apportare un autentico miglioramento alle condizioni morali e culturali dell’umanità.

In memoria di Fratel Carlo Carretto

Il 4 e 5 ottobre u.s., presso il complesso di San Girolamo di Spello, l’Azione Cattolica Italiana ha organizzato un momento in memoria di Carlo Carretto, in collaborazione con il Comune di Spello, i Piccoli Fratelli di Jesus Caritas ed i Piccoli Fratelli del Vangelo, nel giorno dell’anniversario della sua morte. Da circa 4 anni l’Azione Cattolica ha preso in gestione Casa S. Girolamo, per farne il Polmone Spirituale dell’Associazione: fine settimane su tematiche sociali e spirituali nello stile della preghiera, del silenzio, della condivisone, in modo sobrio seguendo l’impronta che Carlo, negli anni, aveva dato all’eremo dove aveva accolto tantissime persone. La casa riceve persone da tutta Italia dell’associazione e non, che ricercano un momento di serenità, di meditazione, di silenzio alle pendici del monte Subasio; i pellegrini trovano in S. Girolamo tale spazio per una preghiera sulla tomba di Carlo, per una giornata o una settimana. In tale spirito

l’Azione Cattolica ha pensato a questa due giorni di eventi: sabato 4, circa 70 persone, di varie regioni, del Veneto in particolare, hanno assistito nel chiostro della Casa, alla lettura degli scritti di Carlo Carretto da parte di Ancilla Oggioni accompagnata dal sottofondo musicale del chitarrista Federico Ceriola. In particolare Ancilla ha preso a riferimento gli scritti dell’esperienza nel deserto. Profetiche le parole lette, talmente attuali e veritiere da dubitare della distanza temporale…del suo amore viscerale per la Chiesa come braccio dell’amore di Cristo per noi, amore che supera tutte le miserie e debolezze della chiesa stessa; del suo essere nel deserto più vicino al Signore, lontano da tutti i rumori e tentazioni ma al tempo stesso chiamato da Dio a tornare “nel mondo”, per testimoniare la Sua Parola nel deserto delle città, e come essere nel mondo ma del mondo… Conclusione del momento di Memoria, domenica 5 ottobre, la celebrazione eucaristica presieduta dall’Assistente nazionale dell’Azione Cattolica Adulti Don Emilio, il quale riprendendo le parole di Carlo ed il messaggio di Papa Francesco dell’evangelii gaudium, ha evidenziato che la prima opera missionaria riguarda ciascuno di noi, il cambiamento all’interno di ogni persona, il sapere osservare con altri occhi alla luce della Parola di Dio. Vissuto questo, saremo capaci di testimoniarla nei luoghi concreti della nostra vita: lavoro, scuola, casa rendendo straordinario l’ordinario, nell’esempio di Carlo Carretto e del suo ricercare la Santità del quotidiano. Quando desiderate fermarvi anche per un solo istante a ripercorrere la vita di Carlo o ascoltare la meraviglia del silenzio del Subasio, vi aspettiamo a Casa S. Girolamo. Azione Cattolica di Spello

Ristorante I Ill

Wania

Pinturicchio

Festival delle generazioni Ritorniamo ancora sul “Festival delle generazioni” che, organizzato dalla FNP-CISL nazionale, si è svolto, come noto, a Firenze dal 2 al 4 ottobre scorso ed ha avuto come tema “Né vecchi né giovani:cittadini”. Un impegno che ci eravamo assunti, tenuto conto soprattutto delle tematiche affrontate nei vari incontri, soprattutto tavole rotonde. Come la tavola rotonda dal titolo “Italia Viceversa” che ha affrontato i temi della crescita economica e del debito pubblico con un occhio rivolto al ruolo della politica, sempre più ossessionata dal problema di far quadrare i conti. E alla quale hanno partecipato l’ex segretario generale della CISL Raffaele Bonanni, il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, il costituzionalista Michele Ainis e l’economista Giulio Sapelli. Interessante la riflessione di quest’ultimo che, in occasione dell’inaugurazione del Festival, ha affrontato il tema generale del Festival “Né vecchi, né giovani: cittadini”. Riferendosi alla crisi ed alle sue problematiche, Sapelli ha osservato che il problema sta nella mancata crescita del PIL, che non si potrà realizzare senza una crescita demografica, legata a sua volta all’incremento della base occupazionale. Per Sapelli, inoltre, bisogna smontare la macchina ideologica e menzognera del debito pubblico come lotta tra generazioni. Perché nessuno ha rubato niente a nessuno. E tantomeno sono gli anziani a rubare ai giovani, visto che molto spesso sono proprio i nonni che aiutano economicamente figli e nipoti. Proseguendo nell’analisi delle cause particolari della crisi nel nostro Paese, Sapelli si è riferito ai tassi di attività della popolazione, che sono tra i più bassi nel mondo. Ossia, “in percentuale si inizia tardi a lavorare e si finisce più presto di quanto non accada in altri paesi europei”. “La popolazione attiva, invece di allargarsi, si è secolarmente ristretta, senza tuttavia che a questo restringimento si sia accompagnato un aumento della produttività del lavoro. Ciò ha costituito l’ambiente più idoneo per il calo degli investimenti e per il calo della propensione all’investimento in attesa di profitto”. E se si vuole aumentare il tasso di attività, per Sapelli, bisogna abbassare l’età del pensionamento per fare in modo di far entrare nel mondo del lavoro le nuove generazioni ed invertire il trend degli ultimi decenni che ha visto il mercato interno restringersi per un eccessivo spostamento di ricchezza dal lavoro al capitale. Piattaforma dei pensionati sulla “Casa” Le segreterie unitarie SPI/Cgil, FNP/Cisl e UILP/Uil dell’Umbria, visto il persistere delle crescenti difficoltà sul problema dell’abitare degli anziani, hanno ritenuto necessario aprire una Vertenza umbra sulla Casa con la Giunta regionale, l’ANCI Umbria, comuni capofila di ambito sociale e con l’ATER. E si sono quindi dati appuntamento a Perugia il 26 settembre con tutti i componenti dei loro Consigli generali per discutere e definire la bozza della Piattaforma. L’obiettivo che si pongono le Organizzazioni Sindacali

è quello di “sviluppare un confronto di merito che rimetta al centro le politiche abitative partendo dalla necessità di realizzare programmi condivisi attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche: nazionali, regionali e comunitarie. Il tutto dentro un’ottica di compartecipazione per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato esistente, il superamento delle barriere architettoniche, dentro e fuori la propria abitazione e interventi sul risparmio energetico”. SPI/ Cgil, FNP/Cisl e UILP/Uil dell’Umbria, in particolare chiedono, tra l’altro: alla Regione dell’Umbria di: applicare la legge nazionale 13/1989 relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche in abitazioni private effettuando la liquidazione di competenza regionale in tempi molto più brevi degli attuali; destinare maggiori risorse al sostegno degli affitti dovuti da conduttori di abitazioni private ultra 65enni; attuare la riforma della legge regionale n. 23/2003 e successive modifiche, in materia di ERP che dia maggiore tutela agli anziani ultra 65enni e alle proprie famiglie; incentivare, anche attraverso consistenti sgravi fiscali, i lavori di ristrutturazione delle abitazioni private con interventi destinati al recupero di importanti quote energetiche; all’ANCI Regionale Umbria: riqualificazione spazi pubblici, recupero zone degradate da destinare in particolare ad attività aggregative e ad aree verdi attrezzate; interventi manutentivi della viabilità pedonale con particolare impegno al superamento di tutte le barriere architettoniche; detrazioni fiscali sulle tariffe dei servizi necessari all’utilizzo della propria casa utilizzando lo strumento dell’ISEE dell’anno scorso; dismissione del patrimonio pubblico abitativo di proprietà dei comuni dando garanzie all’inquilino ultra 65enne impossibilitato all’acquisto. Presidio di protesta davanti all’ANCI Si sono ritrovati in tanti, nella mattinata di giovedì 16 ottobre scorso a Perugia, davanti alla sede regionale dell’ANCI, i pensionati di SPI/CGIL, FNP/CISL e UILP/UIL per effettuare un presidio di protesta. Un presidio di protesta motivato da una serie di rivendicazioni: contro i tagli dei governi nazionali agli enti locali, in particolare su sanità e sociale (che riducono anche le attività del volontariato e del terzo settore); per la riduzione e progressività delle imposte locali, una seria lotta all’evasione fiscale, riduzione dei costi della politica, l’eliminazione degli sprechi ed un intervento selettivo sulle municipalizzate e partecipate; per una reale semplificazione del rapporto comune-cittadini; per realizzare riforme che portino alla semplificazione istituzionale e all’unione dei comuni. Chiedono in particolare al Governo nazionale: 1) un intervento strutturale di ridefinizione dell’assetto dell’imposizione locale al fine di renderla sostitutiva e non aggiuntiva di quella nazionale; 2) di rivedere e semplificare la TASI introducendo meccanismi di salvaguardia che tutelino i redditi e garantiscano l’equità.

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Conversazioni d’arte

l’Arte di Vivere

Grande successo per il progetto promosso dall’Informagiovani di Spello e Montefalco Si è concluso a Spello, nel migliore dei modi, la prima edizione del ciclo di due incontri del progetto “Conversazioni d’Arte”, scambio e condivisione tra giovani artisti sui temi del paesaggio e del ritratto nelle diverse epoche storiche nel territorio umbro tra pittura e fotografia. Il primo incontro, che si era tenuto a Montefalco nel pomeriggio di sabato 6 Settembre, aveva avuto come location il Museo di San Francesco di Montefalco e, grazie all’intervento di Serena Marinelli, responsabile del museo coop. Sistema Museo, e di Luigi Gambacurta, Presidente dell’Associazione Studio e Ricerca delle tradizioni popolari umbre Marco Gambacurta, era nata una conversazione sulla vita di San Francesco e sull’evoluzione della sua rappresentazione iconografica, il tutto prendendo spunto dal ciclo absidale di affreschi di Benozzo Gozzoli. Sabato 27 Settembre, invece, le Conversazioni d’Arte sono approdate a Spello. L’inizio è stato nella Pinacoteca Civica, dove, dopo i saluti dell’Ass. alle Politiche Sociali di Spello Chiara Zuccari, lo storico d’arte Giulio Proietti Bocchini e la volontaria di Servizio Civile e laureanda in Storia dell’Arte Contemporanea Federica Ragni hanno accompagnato i partecipanti nella scoperta delle opere d’arte della nostra città. I giovani artisti hanno così potuto osservare la Madonna con Bambino di Andrea d’Assisi detto “Ingegno” e conoscere la storia del suo fortunato ritrovamento in Germania nel 2004, dopo che era stata rubata negli anni Sessanta dalla Chiesa di

S. Maria Maggiore. Hanno riconosciuto le strade, le mura, le porte e i palazzi di Spello nel ritratto che della nostra città ha fatto nel XVII sec. Antonio Grecchi nell’opera “Madonna con il Bambino, San Felice Vescovo e il Beato Andrea Caccioli”: prova che con il passare dei secoli Spello è rimasta pressoché la stessa, tanto che già nella seconda metà del 1500 era presente un ulivo sopra la torre di Porta Consolare. La curiosità di un giovane artista ha fatto poi scoprire a tutti i partecipanti che, una volta restaurato, un quadro deve conservare delle piccole parti che possano mostrare com’era l’opera prima dell’intervento e se fate attenzione noterete queste piccole parti “originarie” nell’opera del Grecchi. La seconda parte di Conversazioni d’Arte si è svolta all’interno della Cappella Baglioni, affrescata dal Pinturicchio. Qui è stato impossibile non ammirare con stupore la grazia dei volti ritratti e la bellezza del paesaggio. e da ultimo, venire a conoscenza della storia di uno dei personaggi, la vecchia Gabrinia, protagonista malvagia di un’antica leggenda spellana e ritratta proprio da Pinturicchio nella Disputa tra i Dottori. Alla fine i nostri si sono recati nella Sala dello Stemma della Chiesa di Santa Maria Maggiore, gentilmente messa a disposizione dal Parroco Don Diego, dove gustando un aperitivo, hanno discusso di fotografia insieme al fotografo Achille d’Aloè del Circolo Cine Foto Amatori Hispellum: luce, foro stenopeico, differenza tra fotografia e arte per quanto riguarda la rappresenta-

Gli eroi di Saati e Dogali Ricordo di una triste pagina della nostra storia

Il tavolo dei relatori Domenica 12 Ottobre, nella Sala Petrucci del Comune di Spello, si è svolta la cerimonia in ricordo degli eroi di Saati e Dogali, promossa dal Presidente del Circolo Cine Foto Hispellum Ennio Angelucci e presenziata dal Sindaco di Spello, Moreno Landrini, e dall’Ass. alle Politiche Sociali Chiara Zuccari. Durante la cerimonia è intervenuto lo scrittore Mario Salvitti, il quale con le sue ricerche storiche e pubblicazioni è impegnato a mantenere viva la memoria del tragico massacro di 500 giovani soldati nelle località di Saati e Dogali in Eritrea, avvenuto il 26 Gennaio 1887. Il battaglione, comandato dal tenente colonnello Tomma-

so De Cristoforis, fu attaccato mentre si stava dirigendo in aiuto del forte italiano di Saati. All’altezza della località di Dogali, diecimila soldati abissini guidati da Ras Alula si abbatterono contro i soldati italiani, i quali, marcatamente inferiori di numero, resistettero eroicamente finché non furono travolti dai nemici. Pochi furono i superstiti e moltissime giovani vite furono spezzate, tra queste anche quella di Giovanbattista Giacomucci, originario delle nostre zone. Il tragico evento scosse il popolo italiano, tanto che ci furono forti proteste contro la politica coloniale del governo e il ministro degli esteri dovette dimettersi. A Roma fu

Le buone maniere Chi usa le buone maniere vive in pace perché non ha nemici

zione della profondità, ritratti fotografici di paesaggi fatti con il cibo (se non ci credete cercate su Google il fotografo Carl Warner), Impressionismo … Questi i temi piacevolmente trattati nell’ultima parte di queste interessanti Conversazioni d’Arte. Esperienza ricca, piacevole e notevolmente stimolante, che i Servizi Informagiovani di Spello e Montefalco sono stati entusiasti di organizzare e che speriamo siano un trampolino di lancio per successive edizioni, anche in altri borghi nella nostra regione e con nuove tematiche. InformaGiovani Spello Federica Ragni Maria Grazia Tucci eretto un obelisco in memoria dei caduti al centro del piazzale antistante la stazione Termini (il piazzale stesso fu ribattezzato “dei Cinquecento” , in onore dei circa cinquecento soldati caduti) e in moltissime località, su iniziativa delle autorità locali e della cittadinanza, furono realizzati monumenti e lapidi. Ai giorni nostri il massacro di Saati e Dogali viene ricordato il 26 Gennaio di ogni anno nella città di Lanciano (CH) con una cerimonia che ha ricevuto il tricolore del Presidente della Repubblica. La cerimonia di Spello si è conclusa con l’omaggio di tre medaglie fatto dallo scrittore Mario Salvitti, rappresentante della città di Lanciano, alle Nostre Autorità e al Presidente del Circolo Cine Foto Hispellum. Il Circolo Cine Foto Hispellum è stato onorato di promuovere questa iniziativa, visto che crede fermamente nel valore della memoria. Memoria del passato per capire da dove veniamo e per interrogarci sul nostro presente, anch’esso, purtroppo, segnato da guerre che forse sono evitabili. Il Circolo Cine Foto Hispellum, oltre ad essere un punto di riferimento per gli appassionati di fotografia, continua a rendere un buon servizio alla cittadinanza, impegnandosi a promuovere, come ha sempre fatto, iniziative legate a tematiche culturali e sociali. InformaGiovani Spello Maria Grazia Tucci

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Usare le buone maniere è un esercizio difficile e attualmente sempre meno praticato. Basta osservare i dibattiti televisivi, gli scontri nei seggi parlamentari e le reazioni di alcuni automobilisti quando si trovano in auto. Si è sempre detto che c’è modo e modo di dire le cose; infatti, usando le buone maniere, si ottiene il dialogo e si chiariscono le controversie. E’ invalso l’uso di aggredire verbalmente il prossimo per presunti torti subiti, quando le stesse contestazioni possono essere fatte con delicatezza. L’uso delle buone maniere deve partire dalla famiglia, deve essere praticato tra coniugi e figli per estendersi nel lavoro e nei vari ambienti frequentati. La scuola e le aule di catechismo devono essere i luoghi privilegiati per l’apprendimento. Ma l’apprendimento non basta, è necessario praticare le buone maniere con costanza. Ed è proprio sulle buone maniere che si costruisce una società pacifica, perché alla base di tutto c’è la mitezza che è anche una questione di stile della persona. Giuseppe Del Dottore


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La scuola si racconta...

S. Croce di Limiti in festa

L’inizio di una nuova avventura! La sera della vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico, quante emozioni! Cominciare tutto da capo: nuova scuola, nuovi insegnanti, nuovi compagni, tanti libri e tante materie! Confusione, ansia, paura, smarrimento, ma anche entusiasmo e curiositĂ di iniziare una nuova avventura, rivedere gli amici di sempre, conoscerne altri, imparare tante cose nuove! Dormire? Impossibile!! Mille domande nella testa: come saranno i professori? GiĂ il primo giorno di scuola ci faranno fare i test d’ingresso, un’interrogazione o un tema? Che vestito mettere? Lo zaino è pronto? Ho dimenticato qualcosa? Ăˆ meglio controllare. Finalmente arriva la mattina: è ora di alzarsi! Anche la pancia brontola per l’emozione! Colazione e preparativi super veloci‌via di corsa a scuola. Nella piazza una marea di gente che aspetta il suono della campanella. Nella confusione ritrovare i vecchi amici dĂ piĂš sicurezza; il tempo di scambia-

re qualche parola con loro, l’abbraccio di mamma e papĂ e‌DRIIIIN suona la campanella. Impossibile camminare‌ tutti spingono di qua e di lĂ , ci si sente come una pallina del flipper. Appena entrati, siamo accolti in Aula Magna da alcuni professori, dalla Dirigente Scolastica, dal Sindaco e dall’Assessore all’Istruzione che ci augurano un buon anno scolastico e ci raccomandano di impegnarci sempre al massimo. La mattinata continua conoscendo altri insegnanti che ci spiegano il Regolamento di Istituto e le materie che insegnano, ci fanno fare varie attivitĂ divertenti e interessanti e ci mostrano gli ambienti della nuova scuola. Che dire? Questa scuola non è niente male!! Allora godiamoci queste medie!!

Classe 1°A Scuola Secondaria di 1° grado “G. Ferrarisâ€? - Spello

A scuola di sicurezza Ogni anno i familiari e il Comune di Spello ricordano con delle manifestazioni il Maresciallo Capo dei Carabinieri Andrea Angelucci, deceduto nell’ottobre del 2009 ad un posto di blocco a Volperino di Foligno. Quest’anno, il 27 settembre, in occasione del quinto memoriale, è stata organizzata la 1° Giornata di Educazione Stradale - Magnum Rally – a Scuola di Sicurezza con la collaborazione dell’ Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS). All’evento abbiamo partecipato anche noi studenti dell’Istituto Comprensivo “G Ferrarisâ€? di Spello. Nella prima mattinata ci siamo cimentati in una lezione teorica sui pericoli stradali e gli effetti provocati dall’alcool e dalla droga sulla guida. Queste informazioni ci sono state fornite dal Maresciallo dei Carabinieri di Spello, Massimo Trementozzi, che ha anche ricordato il sacrificio di questo giovane e coraggioso ragazzo che è venuto a mancare mentre portava a termine il suo dovere. Successivamente è intervenuto il dottor Bagliani, cardiologo, che ci ha illustrato con delle slides i tipi di droga e i loro effetti dannosi sul nostro organismo. Infine Simone Casciola, titolare di una

scuola guida e Barbara Casciola della Polizia Municipale di Spello, ci hanno ricordato che quando si usa il motorino occorre sempre indossare il casco ben allacciato per la nostra sicurezza e quella degli altri. Nella seconda parte della mattinata siamo scesi in Piazza della Repubblica, dove abbiamo trascorso qualche ora diversa dal solito. Era stato organizzato un piccolo percorso stradale che ha permesso a noi studenti di “darci alla pazza gioiaâ€?, guidando macchine elettriche. Persino il nostro Capo di Istituto, Professoressa Maria Grazia Giampè ha partecipato, guidando insieme a un alunno della 3^C. Il percorso stradale era ben organizzato, con tanto di strisce pedonali, segnali stradali e semafori. Un nostro compagno di classe è stato addirittura intervistato dal TG regionale esprimendo un suo parere sull’iniziativa. Siamo stati veramente contenti di aver partecipato a questa manifestazione che ci ha permesso di ricordare il nostro concittadino Andrea e nello stesso tempo di conoscere la strada, i suoi pericoli e le sue avversitĂ .

La parrocchia di S. Croce di Limiti è stata in festa il 31 Agosto per i bambini della Prima Comunione accompagnati dalle catechiste Maria Giovanna e Gaia e il 7 settembre per la Santa Cresima amministrata dal Vescovo Gualtiero Sigismondi. I ragazzi sono stati preparati dalle catechiste Patrizia e Barbara. Il Parroco Don Piero ha voluto sottolineare che quest’anno gli eventi

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si sono svolti in un clima di raccoglimento e di preghiera e piÚ attento ai Sacramenti. Alla Parrocchia di Limiti e al Parroco Don Piero l’augurio di proseguire il cammino di Fede in una comunità viva, accogliente, aperta a tutti sullo stile di Papa Francesco.

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I VALORI DEL DARE ono ancora pochi coloro che conoscono l’esistenza e il perchĂŠ delle Offerte destinate al sostentamento dei sacerdoti. Perciò ogni anno si celebra una Giornata Nazionale la domenica di Cristo Re, per far scoprire a tanti fedeli un modo ulteriore di essere affidati gli uni agli altri, ripetendo il gesto con cui si provvedeva agli “uomini di Dioâ€? nelle comunitĂ cristiane delle origini. Una giornata speciale che potrĂ contribuire a far crescere la sensibilitĂ verso il ruolo e l’opera dei sacerdoti, cosĂŹ come il vincolo di comunione tra fedeli e presbiteri nella nostra Chiesa.

S

Non ce lo nascondiamo: è il dare meno facile nella comunitĂ ecclesiale italiana. E’ il dare a chi non abbiamo sotto gli occhi, a chi è lontano e non conosciamo. Ăˆ il dare ai 36 mila preti diocesani attraverso le Offerte deducibili intestate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero. Eppure un dare del genere rappresenta un gesto moderno che dimostra concretamente corresponsabilitĂ , solidarietĂ , condivisione e ampio senso di appartenenza ecclesiale. E’ un comportamento che allarga la visuale. Ăˆ una sorta di grandangolo ecclesiale. Fa vedere che non c’è soltanto il “mioâ€? prete, il prete della mia comunitĂ verso il quale non manco di generositĂ . Ma ci sono anche gli altri preti di cui, assieme ad altri fedeli, mi prendo cura. Compresi quelli ormai anziani o malati o ancora forti nel corpo che, coerenti con il Vangelo, combattono le mafie e difendono il creato e le sue creature. Pensare a tutti i sacerdoti, e donare anche un solo euro, è quindi una manifestazione concreta di tanti valori che spingono ad un forte, vero, sano sentimento di comunione fraterna. E non è importante il “quantoâ€? si dona ma il “comeâ€? si dona. Con il cuore, cioè con gioia. Ecco allora che questa Offerta, che non a caso si chiama Insieme ai sacerdoti, è quel dare che unisce e che costruisce la Chiesa comunione, annullando distanze e gelosie. Ăˆ quel dare che rende possibile la perequazione: non ci sono preti ricchi accanto a preti poveri e a tutti è garantita una base comune. Ăˆ un dare dal formidabile valore educativo per i fedeli e che, allo stesso tempo, impegna ogni sacerdote a vivere e testimoniare a tempo pieno, con coerenza e credibilitĂ , il Vangelo. (MARIA GRAZIA BAMBINO)

SCOPRI LE OFFERTE. FAI CRESCERE LA COMUNIONE. Sono Offerte diverse da tutte le altre, perchĂŠ sono espressamente destinate al sostentamento dei nostri preti diocesani. Dal piĂš lontano al tuo parroco. CHI PUĂ’ DONARE L’OFFERTA PER I SACERDOTI? Ognuno di noi. Per sĂŠ, per la famiglia o il gruppo parrocchiale. Importante è che il donatore corrisponda ad una persona fisica (ad esempio: Mario Bianchi, e non “famiglia Bianchiâ€? nĂŠ “parrocchiani S. Giorgioâ€?). COME POSSO DONARE? - con conto corrente postale n. 57803009 intestato a “Istituto Centrale Sostentamento Clero - Erogazioni liberaliâ€?, Via Aurelia 796 - 00165 Roma - con uno dei conti correnti bancari dedicati alle Offerte, indicati sul sito www.insiemeaisacerdoti.it nella sezione “Come donare-Bonifico bancarioâ€? - con un contributo diretto all’Istituto sostentamento clero della tua diocesi. La lista degli IDSC è su www.insiemeaisacerdoti.it nella sezione “Come donare-Versamento direttoâ€? - con carta di credito CartaSĂŹ chiamando il numero verde CartaSĂŹ 800 825 000 o donando online su www.insiemeaisacerdoti.it. DOVE VANNO LE OFFERTE DONATE? All’Istituto Centrale Sostentamento Clero che le distribuisce equamente tra i circa 36 mila preti diocesani. Assicura

cosĂŹ una remunerazione mensile tra 860 euro al mese per un sacerdote appena ordinato, e 1.338 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati e 600 missionari nel Terzo mondo. PERCHÉ OGNI PARROCCHIA NON PUĂ’ PROVVEDERE DA SOLA AL SUO PRETE? L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e fedeli e per dare alle comunitĂ piĂš piccole gli stessi mezzi di quelle piĂš popolose, nel quadro della “Chiesa comunioneâ€? delineata dal Concilio Vaticano II. E’ diversa la destinazione. Ogni parrocchia infatti dĂ il suo contributo al parroco che può trattenere dalla cassa parrocchiale per il suo sostentamento 7 centesimi al mese per abitante (quota capitaria). Ma nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria. PERCHÉ DONARE L’OFFERTA SE Câ€™Ăˆ GIĂ€ L’8XMILLE? Offerte e 8xmille sono nati insieme nel 1984, con l’applicazione degli accordi di revisione del Concordato.

L’8xmille oggi è uno strumento ben noto, e non costa nulla in piĂš ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore verso la corresponsabilitĂ : comportano un piccolo esborso ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa il 2% del fabbisogno, e dunque per remunerare i nostri sacerdoti bisogna ancora far riferimento all’8xmille. PERCHÉ SI CHIAMANO ANCHE “OFFERTE DEDUCIBILIâ€?? PerchĂŠ si possono dedurre dal reddito imponibile nella dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 1.032,91 euro l’anno.


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Asd Spello: avvio di stagione pieno di novità

Domenica 19 ottobre presso gli impianti sportivi, di fronte ad un pubblico di altri tempi, oltre cinquecento persone, l’Asd Spello ha presentato alla cittadinanza le squadre di calcio che affronteranno la prossima stagione sportiva. Effetto cromatico e colpo d’occhio bellissimo con oltre duecento atleti e venti tecnici a sfilare sotto le tribune per testimoniare che l’obiettivo di ricostruzione del calcio nostrano, prefissato quattro anni fa, è stato pienamente raggiunto e soddisfatto. Tante, tantissime

sono le novità che accompagneranno la prossima stagione dell’Asd Spello. Fra tutte, quella più importante, è sicuramente l’affiliazione alla Football Academy del Perugia Calcio, presente alla manifestazione con alcuni bambini della scuola calcio oltre alle storiche “Vecchie Glorie” guidate dall’inossidabile Franco Vannini. Folta anche la rappresentanza delle autorità intervenute, dall’Amministrazione Comunale al Comitato Regionale Umbro della FIGC, alla BCC di Spello e Bettona, al Comitato

Locale della Croce Rossa. A raccontare i momenti salienti della giornata c’era Marco Taccucci che ha aggiunto, alle indiscusse doti professionali, senso di appartenenza e tanta disponibilità verso la sua città. Il pomeriggio è stato allietato dalla presenza dei ragazzi della Clown-Terapia di Foligno che con i loro giochi, scherzi e mimiche, hanno contribuito ad arricchire il salvadanaio della beneficienza che quest’anno andrà all’Associazione “Arcobaleno” di Spello. Infine, il calcio giocato con un trian-

Emotional Umbria A Bevagna, all’interno dell’Ecological Festival, una mostra per riscoprire il nostro territorio A Bevagna da venerdì 10 a domenica 12 ottobre, si è svolto il primo festival nazionale dei corretti stili di vita, l’Ecological festival. Festival che presentava il tema centrale dell’ecologia, con attenzione puntata sull’ambiente, che prevedeva seminari, convegni e itinerari alla scoperta del patrimonio artistico e culturale del territorio. Affascinante l’esposizione della “Urban Bees - il mondo delle api urbane” e, in particolar modo, la mostra “Emotional Umbria – visioni emozionali del paesaggio umbro” nella Chiesa di Santa Maria Laurentia, a cura del fotografo spellano Sante Castignani che ho avuto il piacere di incontrare per una breve intervista,il quale mi ha spiegato innanzitutto come si è inserita la mostra all’interno del contesto del festival Ecological di Bevagna, affermando che l’idea era quella di raffigurare un’Umbria spesse volte rappresentata senza figura umana, con ambienti che sono stati depauperati dalle città. Le fotografie esposte nella mostra fanno parte di un

progetto più grande, che è ancora in corso, e le cui foto possono risalire a sette o otto anni fa, come possono essere più recenti, di tre o quattro anni fa. Il fotografo Castignani continua comunque a lavorare su questo progetto, con una mostra destinata a future tappe e ad altri progetti in altre città, ed in particolare uno molto ambizioso in cantiere. Ciò che il fotografo è riuscito a mostrarci è una rappresentazione delle realtà naturali e della presenza dell’uomo in modo equivalente, perché spesso si associa ogni diversa città dell’Umbria a degli eventi, in quanto di ogni città si conoscono appunto gli eventi e le attrazioni principali. Ma quello che vuole sottolineare Sante Castignani è che l’Umbria ha molto di più da offrire e da dire, perché è una regione ricca di suggestioni, soprattutto legate alla solitudine, alla malinconia che sono anche gli aspetti che più attirano un turismo raffinato, ossia la ricerca della pace e del silenzio. C’è quindi l’esigenza di rappresentare attraverso la mostra una

terra diversa da quella che molti conoscono. Le fotografie sono riuscite a mostrarmi un lato dell’Umbria su cui non mi ero mai soffermata, e sono rimasta stupita dal sen-

golare rievocativo dal sapore vagamente Felliniano fra il Perugia, lo Spello e un mix di temerari che hanno sfidato le leggi della fisica, senza peraltro sfigurare, nei confronti dei più celebrati avversari. E poi il calcio vero, quello serio, giocato dai bambini del 2005 del Perugia e dello Spello. La grande abbuffata finale ha concluso una giornata davvero memorabile e non solo dal punto di vista meteorologico. Giacomo Brunetti

so di pace e di malinconia che queste mi hanno trasmesso. Il tema dominante delle fotografie è la realtà pura e semplice, con una prospettiva dominata dalle montagne e dai paesaggi naturalistici che ci ricordano che siamo soggetti alla natura, sfumature di città come Perugia, Todi, Assisi, Orvieto che difficilmente vengono colte dalla gente. Sono fotografie che rappresentano una realtà immutata, come se il tempo non fosse passato, ed inoltre c’è una raffigurazione basata sulla contemplazione che trasuda pace attraverso la presenza dominante del verde e dell’ambiente che sembra quasi far provare soggezione. “Emotional Umbria è il Grand Tour dei nostri giorni; scenari maestosi ove tuttora regna il silenzio che accolse Goethe o Corot. Rovine già antiche ai tempi dei Romantici, la natura aspra e impietosa, l’uomo con la sua rara presenza. Lontana dagli eventi, dalle rievocazioni, dal turismo superficiale, esiste ancora una terra in grado di generare emozioni intense, perfino dolorose.”

Letizia Tardioli

Ancora donazioni dall’Associazione Alexandre Turrioni Dopo aver donato l’attrezzatura necessaria al trasporto in ambulanza dei bambini, da 0 a 18 Kg, al Reparto Pediatrico dell’Ospedale di Foligno, della quale era sprovvisto, l’Associazione di Promozione Sociale Alexandre Turrioni ha portato avanti altre attività come l’adozione a distanza di una bambina del

Madagascar, l’inizio del Fantacalcio annuale, la creazione del sito ufficiale dell’Associazione www.alexandreturrioni.it e sta ancora lavorando per una donazione al Dynamo Camp di Pistoia: un campeggio sensoriale per bambini affetti da malattie a volte incurabili. L’Associazione vuole regalare una setti-

mana di campeggio ad un bambino che ne necessita, diventando così AMBASCIATORI DYNAMO ed entrando a far parte di una realtà che, a livello mondiale, conta molto per tutte quelle famiglie colpite da malattie importanti. L’Associazione continua comunque a collaborare con gli enti locali come il

Comitato Capitan Loreto con il quale è stato organizzato il Motoraduno di luglio. Intanto si progetta già il futuro, che ci riserverà molte novità, soprattutto durante il periodo natalizio.........a presto! Lucia Paoli

Calimero agli “arresti domiciliari” Vi ricordate di Calimero il tenero cagnolino che tutti i giorni da casa sua percorreva ininterrottamente le vie del paese? E’ da un po’ di tempo che nessuno lo vede più in giro, così i più affezionati hanno iniziato a preoccuparsi e a chiedere informazioni. La proprietaria, la signora Graziella Fortini, ci ha riferito che Calimero qualche mese fa è stato ritrovato nei pressi dell’Eremo delle Carceri di Assisi. E’ probabile che qualcuno ce lo abbia portato volontariamente, perché sembra impossibile che possa aver percorso da solo tutta questa strada. Alcune persone lo hanno avvistato e hanno subito

chiamato la guardia forestale, ma avrebbero potuto chiamare direttamente i proprietari, dato che Calimero indossa un collarino con una medaglietta dove è inciso il numero di telefono di casa. Calimero è stato riportato a casa sano e salvo, ma ai proprietari sono stati fatti vari controlli fino ad arrivare al pagamento di una multa. Resoconto finale di tutto ciò è che Calimero non può più allontanarsi dalla sua abitazione, per evitare richiami futuri; sono costretti a tenerlo in casa in quanto fuori non avendo recinzioni sarebbero obbligati a legarlo per non farlo scappare. E’ evidente che il cane sta soffrendo perché

è privato della sua possibilità di stare a contatto con la gente che lui tanto ama. Calimero è un cane affettuoso, buono, simpatico e non invadente, tanto da non meritarsi questi “arresti domiciliari”. La signora Graziella si chiede come mai ci sia tanta rigidità in casi come questo, quando poi si sorvolano avvenimenti più gravi. Il nostro augurio è quello di rivedere Calimero al più presto per le vie di Spello.

Alessandra De Luca Sara De Luca


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San Martino Nel calendario liturgico si celebra l’11 novembre

Il primo biografo Sulpicio Severo, che ebbe modo di frequentarlo negli ultimi anni, riferisce che Martino nacque a Sabaria, una cittadina della Pannonia, odierna Ungheria, fra il 316-317. I genitori era pagani e nel paganesimo educarono il figlio anche quando la famiglia si trasferì a Pavia, in Italia, a causa della promozione al rango di tribuno del padre che apparteneva all’esercito. No-

nostante ciò Martino iniziò ad interessarsi al cristianesimo e a 12 anni chiese di essere accolto fra i catecumeni. Il padre si oppose con forza costringendolo ad entrare nell’esercito, diventando “circitor”, aveva il compito di fare la ronda di notte a cavallo e la sorveglianza delle guarnigioni. Durante una ronda incontrò sulla porta della città di Amiens, nella Gallia, un povero tremante di freddo che chiedeva aiuto ai passanti. Martino non aveva che la clamide di cui era vestito così, brandita la spada, la divise a metà donandone una parte al povero. La notte seguente, mentre dormiva, vide il Cristo che vestito della parte del suo mantello diceva agli angeli: “Martino che è solo catecumeno mi ha coperto con la sua veste”. Questo episodio divenne talmente popolare nel Medioevo da ispirare pittori e scultori, fra cui Simone Martini che lo dipinse nel ciclo di affreschi della chiesa Inferiore di S. Francesco di Assisi. A 20 anni Martino chiese di lasciare l’esercito per diventare definitivamente soldato di Cristo, l’Imperatore l’accusò di essere un codardo; allora il Santo rispose che, in nome di Gesù, era pronto ad affrontare il nemico da solo disarmato. Preso in parola venne mandato davanti alle truppe ma, proprio in quel momento, gli avversari chiesero la pace senza combattere. Si gridò al miracolo e Martino fu lasciato libero di seguire la sua vocazione. Partì subito per Poitiers e dal vescovo Ilario ottenne la diaconia e la funzione di esorcista. Dopo qualche mese,

Amaro destino Amaro destino; ogni persona che ama la bontà, schiava la fai, vittima la rendi! Sempre più intenso lavori: mai t’arrendi, di fronte alla pietà ch’a dominarti chiama.

Rassomigli al rematore d’una barca, che spavaldo, le quete onde va a solcare. Ma dall’ambizione sentirsi sopraffare, la rovesciano nell’abisso, e lì, si sbarca.

Il tuo poter maligno, fortemente spinge nel luogo di rovina, quell’anime sottratte alla virtù, che come madre, ora combatte col mal di te amico, quando a se le stringe.

Tu pure, un giorno sprofonderai senza alcun rimpianto; destino maledetto!... I fanghi imputriditi ti faran da letto, ed il mondo più non subirà dolenti guai.

Al fin cadute nelle tue mordenti spire, difficile sarà uscirne senza il pianto. Allora con ardore, ti darai gran vanto d’esser potente, su chi non può reagire.

si, muovendosi spesso per evangelizzare le campagne, esorcizzare gli ossessi e sanare i malati. Sul finire dell’autunno del 397 Martino si recò nella parrocchia di Contade per mettere pace tra i chierici ma, quando stava per ripartire per Tours, si ammalò: aveva circa 80 anni; sentendosi morire si fece stendere su un cilicio e su un letto di cenere dove trascorse gli ultimi giorni pregando. Dopo la morte, avvenuta l’8 novembre, venne riportato a Tours, dove i funerali furono celebrati l’11 novembre. L’energica attività missionaria si accompagnò ai tanti miracoli ed alla guarigione di tanti malati, in particolare quelli sofferenti di dissenteria, in quegli anni causa di tantissimi decessi. Fino al 1562 Tours fu una delle mete più frequenti di pellegrinaggio in Europa; inoltre si contano molte chiese in onore di Martino non solo in Francia, ma anche in Italia, Spagna, Germania e Paesi Bassi. A Roma fu il primo Santo non Martire ad essere venerato grazie a papa Simmaco (498-514 d.C.) che gli dedicò una basilica sull’Esquilino: l’odierna S. Martino ai Monti. Il vescovo Felice di Belluno, verso la metà del VI secolo, gli dedicò la cattedrale della città veneta eleggendolo a patrono, perché guarito miracolosamente dietro invocazione del Santo. A cura di Giuliana Chiucchi Tratto da: “Santi d’Italia”; autore A. Cattabiani; ediz. Bur

Osteriaccia, torna a “vivere” la pista di pattinaggio dopo 15 anni

Sante Gregori

Associazione Città dell’Olio, l’assessore comunale Falcinelli è il nuovo coordinatore regionale L’assessore comunale al turismo, Irene Falcinelli, è il nuovo coordinatore regionale dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. L’elezione, avvenuta a Palazzo Candiotti a Foligno, ha visto anche la nomina di tre vice coordinatori, gli assessori comunali Giovanni Patriarchi di Foligno, Giusy Moretti di Giano dell’Umbria e Giuseppe Funari di Montefranco. L’Associazione, fondata a Larino (Campobasso) nel 1994, riunisce enti locali a chiara vocazione olivicola, con l’impegno di promuovere l’olio extravergine di oliva quale prodotto fondamentale nella tradizione agricola, alimentare e culturale del nostro paese e a valorizzare i suoi territori di produzione. La nuova governance umbra, che potrà contare sull’appoggio del vice sindaco di Trevi, Stefania Moccoli, entrata nel Consiglio nazionale, è già al lavoro per raggiungere

esortato in sogno a visitare la patria ed i genitori, andò a Milano, poi in Pannonia dove convertì la madre, nei Balcani e di nuovo a Milano. Nel frattempo l’imperatore Costanzo esiliò il vescovo Ilario in Asia Minore e Martino decise di stabilirsi prima in un eremo alle porte di Milano poi nell’isoletta ligure della Gallinaria con un eremita egizio, cibandosi solo di radici. Qui secondo il suo biografo, Martino compì il primo miracolo: avendo mangiato una pianta velenosa, in prossimità della morte rafforzò la preghiera fugando così il pericolo ed il dolore. Ritornato Ilario in Gallia, Martino decise di raggiungerlo a Poitiers ritirandosi in una sua villa a Ligugè, dove soggiornò per una decina di anni ed insieme a tanti discepoli costituì il più antico monastero di Europa. In questi luoghi, ad opera di Martino si ebbero due miracoli: risuscitò un catecumeno ed uno schiavo suicida. Nel 371, morto Ilario, i cristiani di Tours dovendo scegliere un nuovo vescovo, decisero di eleggere Martino, ma per vincere la sua resistenza, preferendo egli la vita eremitica, ricorsero ad un sotterfugio: gli chiesero di andare a guarire la moglie di un certo Rustico. Sulla strada in una imboscata lo catturarono e lo portarono a Tours dove fu proclamato vescovo. Martino andò a vivere in una casetta di legno presso la chiesa poi, per evitare le visite dei curiosi, si trasferì in un eremo a 2 miglia dalla città, fondando così il monastero di Marmoutier. Martino continuava a seguire la sua dioce-

una serie di obiettivi, tra cui l’inserimento del paesaggio olivicolo umbro nel registro nazionale del paesaggio rurale storico, la promozione di una corretta alimentazione tra i ragazzi con iniziative nelle scuole primarie, il miglioramento della sinergia con gli oleari e il sistema camerale per avviare una maggiore collaborazione con la Regione Umbria a partire dal prossimo Piano sviluppo rurale. “A breve – ha commentato l’assessore Falcinelli - incontreremo tutti i soggetti istituzionali umbri che fanno parte dell’Associazione nazionale, a partire dalla “Strada Regionale” e “Il Consorzio di tutela Dop”, per iniziare un percorso finalizzato a cogliere le numerose opportunità che questa Associazione potrà veicolare sui nostri territori”. Ufficio Stampa Comune di Spello

Bambini e ragazzi, alcuni avvicinatisi di recente al pattinaggio, altri che lo praticano da anni a livello agonistico. Sono stati loro i protagonisti, nel pomeriggio di domenica, dello spettacolo grazie al quale la pista di pattinaggio degli impianti sportivi dell’Osteriaccia è finalmente tornata a vivere. Una grande emozione per tutti i presenti, ad iniziare dai vertici dell’A.s.d. Pattinaggio artistico Spello, che dopo 15 anni di inattività della pista spellana, sono tornati a vedere i propri atleti esibirsi “a casa”. A rendere possibile tutto ciò è stato il recente rifacimento della pavimentazione della pista, che ora tornerà ad essere il luogo in cui si svolgeranno gli allenamenti dei giovani atleti, che daranno seguito alla decennale tradizione sportiva del pattinaggio artistico a Spello. A guidarli in questa esperienza sarà Cinzia Falcinelli e con lei le insegnanti dell’A.s.d. Pattinaggio artistico Spello. All’iniziativa sono intervenuti anche il sindaco di Spello, Moreno Landrini e l’assessore allo sport, Chiara Zuccari, che hanno espresso la propria soddisfazione per un importante luogo di aggregazione,

oltre che di sport, che torna finalmente a vivere e ad essere frequentato da molti giovani. “Uno spazio - ha dichiarato Landrini - inserito negli impianti sportivi in una posizione facile da raggiungere dagli spellani e che, grazie alla sua attività, arricchisce ancor più l’offerta formativa per i bambini e i ragazzi andando ad aggiungersi alle innumerevoli possibilità offerte dalla Polisportiva Julia Spello e alle discipline che possono essere praticate anche all’interno del palazzetto dello sport”. “Uno spazio inserito in un’area verde tranquilla ed ospitale nel quale bambini e ragazzi possono svolgere sport ma possono anche - ha aggiunto l’assessore Zuccari - trovare un luogo di aggregazione e crescita. A tutti loro e alla società i migliori auguri - ha concluso l’assessore - per l’importante attività intrapresa, che ha anche il merito di tornare a far rivivere un importante spazio rimasto vuoto e inutilizzato per 15 lunghi anni”.

Michela Dominici Ufficio Stampa Comune di Spello


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per ricordare ❉ ❉ ❉ ❉ ❉ ❉ ❉ Adalgisa Angelucci ved. Roscini Adalgisa, della tua vita potremmo raccontare tanto. Una vita lunga, ricca di esperienze e di coraggio, illuminata dal tuo spirito generoso, dalla tua deliziosa simpatia, dal tuo essere determinata e forte, anche quando le difficoltà hanno bussato alla porta. Potremmo raccontare tanto e farne un libro, ma le parole non servono poi a molto. Si muore veramente quando non resti nel cuore di chi hai incontrato in vita. Ma se così non è allora tu vivrai ancora, cara Gisa, perché nel cuore di chi hai amato sei presente più che mai. Vivrai nei nostri gesti di ogni giorno, nei nostri pensieri, nei nostri ricordi. Vivrai nei nostri cuori, che adesso sono un po’ smarriti, ma che presto sapranno ritrovare il tuo sorriso e la serenità.

Rolanda Susta ved. Pascucci Martedì 16 settembre nonna Rolanda si è spenta circondata dall’affetto dei suoi cari. Sicuramente sarà molto felice di vedere nel suo amato giornale, La Squilla, uno spazio tutto per lei con una dedica con cui la famiglia la ricorda a tutti coloro che l’hanno conosciuta. Regalaci, o mamma, da lassù dove tu sei, ancora tanto amore da portare nei nostri cuori dolenti, siamo sicuri che ancora e per sempre veglierai su di noi. La tua famiglia

Otello Martelli Domenica 14 settembre a Civitavecchia albeggiava ed un gabbiano, volando verso il mare, ha colto il tuo ultimo respiro e lo ha portato in alto nel cielo. Così te ne sei andato in punta di piedi come

La famiglia

Numeri Utili • CHIESA DI S. MARIA MAGGIORE 0742/301792 • CHIESA DI S. LUCIA 0742/651441 • CHIESA DI SANTA CROCE IN LIMITI 0742/651276 • COMUNE DI SPELLO 0742/30001 - Fax 0742/300044 • SPELLO RISPONDE NUMERO VERDE 800-550955 • SPORTELLO DEL CITTADINO 0742/300050 - fax 0742/300070 • PRO-LOCO IAT www.prospello.it - 0742/301009 • INFORMAGIOVANI DI SPELLO 0742/302287 • CARABINIERI 0742/651115 • POLIZIA MUNICIPALE 0742/300028 • CROCE ROSSA ITALIANA DI SPELLO 0742/301050

• ASL-DISTRETTO SANITARIO 0742/302016 • GUARDIA MEDICA 0742/302016 - 0742/339010 • FARMACIA BARTOLI 0742/301488 • FARMACIA BUATTINI-SOZI 0742/651148 • V.U.S. - PRONTO INTERVENTO ACQUA 800-663036 • V.U.S. - PRONTO INTERVENTO GAS 800-904366 • PROTEZIONE CIVILE DI SPELLO 334/6050102 • ENEL UFFICIO GUASTI 803.500 • UFFICIO POSTALE DI SPELLO 0742/300842 • TAXI 334/5704218

avevi vissuto: sempre attento, vigile, generoso, disponibile verso tutti, robusto sostegno nel sopportare l’immenso dolore per la perdita del nostro amatissimo Massimo. Ci mancherai e prenderemo esempio da te nell’affrontare la vita che ci rimane Con affetto tua moglie Rina e tua figlia Michela

Marcello Donati Papà in questo momento vorremmo dirti alcune cose... alcune te le avremo gia’ dette piu’ volte.... altre forse sono sempre rimaste nel nostro cuore.. grazie per averci dato la vita, per averci amato e cresciuto secondo i migliori principi..... per averci insegnato il rispetto e l’educazione....... per averci trasmesso la passione per lo sport .... per averci fatto capire che l’amicizia è un valore assoluto.... grazie per averci insegnato che ogni piccolo gesto a favore degli altri e’ un gesto importante (le tue tante donazioni di sangue all’avis

La natura nostra alleata

a cura di Adriana Mengarelli

La Calendola

ne sono la testimonianza tangibile) grazie per averci trasmesso la tua passione per la musica e per averci allietato in tanti momenti con il tuo amato pianoforte... grazie per tutto quello che nel corso della tua vita hai fatto per noi...... grazie grazie perche’ sei stato il padre migliore che potessimo avere!!! perdonaci se qualche volta noi non siamo stati come avresti voluto!!!

ti vogliamo bene Mario e Giorgio

Gilda Antiseri ved. Santarelli Il 10 ottobre 2014 Gilda è mancata all’affetto dei suoi cari dopo una vita trascorsa nella fede cristiana, nel lavoro e nel servizio alla famiglia. Il Signore le conceda il riposo della pace concessa a tutti i giusti. Gilda resterà sempre nel cuore di quanti le vollero bene. I pronipoti

La calendola, detta anche Fiorancio, è un’erba perenne diffusa in tutti i paesi mediterranei, spesso coltivata per farne aiuole nei giardini. Fiorisce da marzo a settembre ma, se riparata dal freddo, anche in inverno. In medicina se ne utilizzano le foglie e i fiori freschi. In cosmesi si utilizza la tisana di calendola: 50 grammi di fiori in 1 litro di acqua bollente da lasciare raffreddare, ottima per pulire la pelle e togliere il trucco o il grasso sovrabbondante. La calendola fa parte anche del miscuglio della “Tisana delle 5 erbe”quale depurativa e diuretica: 10 grammi di fiori di calendola, 10 grammi di fiori di lavanda, 5 grammi di borragine, 5 grammi di fiori di ginestra e 5 grammi di fiori di viola mammola. Diluire un pizzico di questa miscela in una tazza di acqua bollente e addolcire con zucchero; ottima come depurativa, sedativa, lassativa e diaforetica.

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