La Squilla - Anno XLII - N. 3 Marzo 2015

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ANNO XLII - N. 3

MARZO 2015 MENSILE D’INFORMAZIONE

RELIGIOSA, CULTURALE, SOCIALE

Direzione, Amministrazione, Redazione: SPELLO, Via dell’Ospedale, 11 - Autor. trib. di Perugia n. 431 del 15/1/1973 - Le Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) Art. 1 Comma 1, DCB Perugia - stampa Tip. Recchioni - Foto di testata: Marco Ronchetti

Grazie per la vita

Non snobbiamo il Venerdì Santo

a cura del Direttore Mario Manini Con un nobile ed encomiabile gesto di donazione degli organi una nostra concittadina ha ridato la vita ad altri esseri umani

Quante volte la nostra attenzione si è focalizzata su aspetti negativi della società. Abbiamo evidenziato i disagi che serpeggiano nella nostra quotidianità, con degli eventi negativi che spesse volte hanno colpito ambiti familiari. Morti improvvise, omicidi e suicidi tra le mura domestiche che fanno sorgere tanti e tanti interrogativi sul nostro modo di vivere e sul modo di rapportarsi con la società. Difficoltà evidentissime di giovani che con la loro labilità psicologica, qualche volta ignorata o non compresa fino in fondo, non riescono a superare le piccole e grandi difficoltà della esistenza terrena. Qui si apre un discorso molto lungo e variegato per individuare le vere cause che inducono alcuni a compiere atti così tragici. Ma questa non è l’argomentazione del nostro intervento, lo faremo in altra occasione. Ora si vuole sottolineare invece un atto di incalcolabile umanità che ha distinto una nostra concittadina morta recentemente che ha voluto fare dono dei suoi organi per ridare vita e speranza. Grazie a questa donazione alcuni possono sperare ancora in una vita normale. Allora solo un pensiero ed un sincero plauso mi vengono dal cuore: brava lei e i suoi familiari che con un gesto così generoso hanno fatto capire quanto importante sia il dare nuova vita a chi la stava irrimediabilmente perdendo. Dovrebbe essere questa una nuova concezione del vivere civile valida per tutti: la donazione degli organi è il momento più nobile per chi la effettua ed il più atteso per chi la riceve. Tra noi, purtroppo, ancora vive un stagnante senso di distacco da ciò. Invece questo encomiabile gesto di altruismo ed amore per il prossimo dovrebbe essere la molla vincente di ogni nostro pensiero sul destino terreno. Mi auguro che cominci a prendere corpo e sostanza una nuova mentalità; cioè che i nostri organi, quando non avranno più una propria funzione per il nostro corpo, siano a disposizione di chi ha ancora una speranza di vita.

Carissimi, si avvicina sempre di più la Pasqua, che come sappiamo, per noi cristiani è il centro di tutto l’anno liturgico, poiché celebriamo il mistero della nostra fede: Cristo morto, sepolto e risorto! Vorrei attirare la vostra attenzione sull’importanza della partecipazione alle celebrazioni comunitarie e sulla necessità di trovare tempo in questi giorni per la preghiera personale. Gli orari dei vari appuntamenti comunitari li trovate sul pieghevole che vi è stato consegnato durante la visita per la benedizione alle vostre famiglie. Con molto rammarico debbo constatare che è venuta meno la sensibilità da parte dei credenti a trovare modo e tempo di raccogliersi in preghiera in questi giorni così importanti e dico questo pensando al particolare giorno del Venerdì santo in cui la Chiesa commemora la beata Passione del Signore Gesù Cristo e adora la ss. Croce. È vero che il giorno è lavorativo per molti, ma è altrettanto vero che per gli studenti, casalinghe e pensionati non dovrebbe esserlo. Eppure durante la funzione liturgica in questo giorno la partecipazione è molto scarsa! Non che mi interessi il numero dei partecipanti, ma mi preoccupa la poca sensibilità sia di educare i piccoli che crescono a vivere questi momenti importanti, sia il fatto che non si avverta da parte dei grandi la necessità di vivere uno dei momenti di preghiera più significativi del calendario liturgico. Vorrei invitarvi anzitutto a rendere il venerdì santo un giorno particolare: un modo potrebbe essere la visita al cosiddetto “sepolcro” meglio detto “luogo della reposizione” in cui è custodito il SS. Sacramento (questo lo si può fare nella mattinata, presso la Chiesa del Monastero di Santa Maria Maddalena); osservando l’astinenza da carni e altri piaceri, nonché il digiuno; scegliere di non accendere la TV, oppure di non navigare in internet; di fare silenzio, magari per pregare un po’ di più. Sono molte le cose che abitualmente facciamo e che potremmo sospendere in quel giorno per dargli un tono diverso! Molto partecipata è la Via Crucis in questo giorno, e ciò è cosa

buona, tuttavia vengo a sottolineare che questa pratica devozionale non ha la stessa valenza della celebrazione pomeridiana della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Fatta eccezione per chi lavora e magari non ha la possibilità di prendere un permesso, o per chi non ha la possibilità di uscire a motivo della malattia i quali possono seguire dalla televisione la trasmissione delle celebrazioni, agli altri raccomando vivamente di esserci nel pomeriggio del venerdì santo per vivere insieme la celebrazione della Passione del Signore e sollecito tutti a fare in modo di trovare tempo e modo per la preghiera personale. Non vi chiedo la luna, vi invito soltanto ad essere…cristiani! Don Diego Casini, priore-parroco

AVVISO Rinnovi eseguiti tramite bollettino postale L’ufficio postale ci ha comunicato n. 2 ricevute completamente in bianco. Vi invitiamo a verificare la vostra ricevuta del bollettino se coincide con le due matrici riportate di seguito. Contattare la Redazione al numero 0742/652823 (ore serali) oppure lasciare un messaggio in segreteria. La Redazione

ULTIMO AVVISO PER RINNOVO ABBONAMENTO SOSTENETE IL NOSTRO MENSILE, NON ABBANDONATECI Il 31 marzo scade inderogabilmente il termine per il pagamento dell’abbonamento per l’anno 2015. Se volete continuare a ricevere La Squilla rinnovate l’abbonamento entro tale termine. Se ciò non avverrà saremo costretti, nostro malgrado, a sospendere l’invio. Ricordiamo ai nostri amici lettori che l’abbonamento è scaduto il 31 dicembre 2014. Per i rinnovi o nuovi abbonamenti si potrà utilizzare il c/c postale n.14580062 intestato a: Associazione Culturale “La Squilla”. Oppure ci si potrà recare al bookshop della chiesa di S. Maria Maggiore o all’edicola di Luciano Armillei sita in Piazzale della Pace a Spello.

Nell’occasione è doveroso un ringraziamento particolare a Luciano Armillei che gratuitamente sta offrendo un grande servizio alla nostra testata. La Redazione de “La Squilla” Augura a tutti i lettori una

Buona P B Pasqua

Sommario

Via Antonio Mollari, 12 Loc. Paciana FOLIGNO (Pg) T. 0742.23214

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Auguri alla Confraternita La scuola si racconta I periodici cattolici resistono Concorso ifeelCUD 2015 Gli stuzzichini Dal 1 marzo torna ifeelCUD Petali di Spello 2015 Olivocultura Passaparola A proposito di Venerdì Santo Per ricordare

Don Diego Casini Ist. G. Ferraris M. Manini CEI G. Sozi CEI M. Crisanti L. Tardioli J. Busti Don Diego Casini La redazione


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Auguri alla Confraternita del SS. Sacramento di Santa Maria Maggiore Giorni lieti segnalati dai lettori a cura di Giuseppe Del Dottore (tel. 0742.301992)

43 anni insieme

Olindo Fortini Assunta Ciancaleoni

Olindo ed Assunta il 27 dicembre scorso hanno festeggiato i loro 43 anni di matrimonio con il figlio, la nuora e il nipotino un bel traguardo per questa esemplare famiglia. Auguri sinceri vengono espressi anche dall’intera Redazione de La Squilla.

Ricorre quest’anno il 450° anniversario dell’aggregazione della Confraternita del SS. Sacramento di Santa Maria Maggiore alla Confraternita del SS. Sacramento di Santa Maria sopra Minerva in Roma. Ovviamente la presenza della Confraternita presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore in Spello, risale a tempi molto più antichi dell’anno 1565. Tuttavia il primo documento ufficiale conosciuto che ne attesti l’esistenza rimane la bolla di aggregazione, conservata negli archivi della parrocchia di Santa Maria Maggiore, che porta la data del 14 agosto 1565. Festeggeremo quindi l’evento

Un libro sui settimanali diocesani? Il direttore de Il Nuovo Torrazzo di Crema ? don Giorgio Zucchelli, presidente della Fisc, FederaIL SE IL SETTIMANALE SETT NAL A AL LE L E DIO DIOC OCESANO Ociuto... DIOCESANO zione Italiana i to... ciuto.. osciuto questo sconos Settimanali Cattolici, per sei anni (20052010) ne conosce vita, morte e miracoli e ha voluto raccontarli in un volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana, per rompere il silenzio su questa bella realtà dei giornali delle Chiese italiane. Sì, perché in ogni diocesi si legge il proprio settimanale, ma probabilmente pochi sanno che esistono altre 193 testate analoghe, nelle 225 diocesi d’Italia, che pubblicano ogni settimana circa 800.000 copie. È una presenza notevole dunque, anche se nei media nazionali non se ne parla mai. Ecco perché il settimanale diocesano risulta uno sconosciuto e l’autore tenta di rimediare con questo suo libro. La storia di ciascuno di essi infatti è reperibile in pubblicazioni locali, ma non è ancora stato scritto un testo che ne offra un’adeguata visione d’insieme. L’autore racconta la storia dei giornali diocesani, partendo dal Movimento Cattolico Italiano dell’Ottocento nel quale molti di essi affondano le radici. Poi una dettagliata fotografia dei

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GIORGIO ZUCCHELLI

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La tua solidarietà è il nostro futuro

L’Associazione Arcobaleno di Spello, che gestisce attività a favore dei diversamente abili, RINGRAZIA SENTITAMENTE tutti coloro che nell’anno 2014 hanno scelto di donare il 5 per mille all’Associazione stessa, contribuendo alla realizzazione delle attività programmate. Rinnoviamo l’invito apprezzando la solidarietà già espressa, a sottoscrivere la scelta anche per il conto corrente annuo. Ogni intervento è prezioso: DONATE IL 5 PER MILLE AL SEGUENTE CODICE FISCALE: 9100922054

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Italo e Giuseppina hanno festeggiato nella Chiesa di S. Maria Maggiore e poi in famiglia le nozze d’oro. Entrambi sono stati parte attiva nella comunità parrocchiale attraverso la Caritas locale. Coniugi di fede vissuta e testimoniata che hanno trasmesso anche alla figlia Rinalda. Su questa esemplare famiglia il Signore continui ad effondere la sua costante benedizione.

volta. Mi preme sottolineare quanto sia importante la presenza delle Confraternite in una comunità parrocchiale, poiché garantiscono sia una continuità di preghiera sia una collaborazione fattiva nei vari momenti importanti della vita parrocchiale, come le feste patronali e le altre ricorrenze devozionali (ad esempio il mese dei morti, oppure le varie festività della Madonna). Come parroco non posso nascondere l’orgoglio di svolgere il ministero in una parrocchia che vanta la presenza di ben quattro confraternite che non solo esistono sulla carta (come è per molte altre parrocchie) ma che contano numerosi membri che ne garantiscono la vita e la vivacità, e ne amministrano in modo lodevole i beni ad esse appartenenti. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i membri delle Confraternite tutte (SS. Sacramento in Santa Maria Maggiore, SS. Sacramento in San Lorenzo Martire, SS. Sacramento in Armenzano, SS. Nome di Maria in Santa Maria Maggiore), e auguro buona festa particolarmente alla Confraternita del SS. Sacramento di Santa Maria Maggiore, per il suo importante compleanno.

Don Diego Casini, priore-parroco

Il settimanale cattolico. Questo sconosciuto

Nozze d’oro

Italo Marini Giuseppina Battistelli

in più momenti durante questo anno, nei giorni particolarmente significativi per la Confraternita stessa. Inizieremo il prossimo 15 marzo, con la celebrazione eucaristica nella quale i membri della Confraternita rinnoveranno pubblicamente la loro adesione alla Confraternita medesima esprimendo la loro disponibilità a promuovere il culto della SS. Eucaristia. Inoltre, nella stessa celebrazione verranno annoverati nella Confraternita i nuovi membri che hanno espresso il desiderio di volersi impegnare a rendere culto alla SS. Eucaristia. La solennità del Corpus Domini sarà un altro appuntamento importante per celebrare la ricorrenza dell’anniversario; inoltre il 15 agosto e poi il giorno della Chiusura del mese dei morti, che concluderà anche l’anno dell’anniversario. Spero che tutta la comunità parrocchiale prenda parte ai vari appuntamenti di festa che verranno ricordati di volta in

periodici attualmente esistenti in Italia, regione per regione, e delle loro diverse tipologie. Infine un breve excursus sul pensiero della Chiesa a riguardo dei media, dalla Etsi Nos di Leone XIII, la prima enciclica che ha promosso la stampa cattolica, al Concilio, al recente messaggio di papa Francesco. Per i settimanali diocesani ne viene un identikit ben preciso di giornali d’evangelizzazione. Non testate d’opinione, ma prima di tutto d’informazione. Testate che s’appassionano per la difesa e la promozione dei valori cristiani, quotidianamente e in occasione di celebri iniziative come il Referendum sulla Legge 40 del 2005. Testate che formano società civili e comunità ecclesiali, con direttori e giornalisti motivati, perché sanno che il loro non è un lavoro, ma una missione. Perché tutto è carità: persino la lingua con la quale si comunica. Insomma, una panoramica generale di questo universo ecclesiale che soffre purtroppo la crisi odierna di tutta l’editoria. Don Zucchelli vuole contribuire al rilancio di questi periodici, non intende scrivere un libro che sia l’ultima fotografia di gruppo dei settimanali diocesani. Ma sono necessarie alcune scelte e per far queste scelte bisogna aver ben chiare le caratteristiche del prodotto. L’autore dedica molto spazio a dimostrare che i settimanali diocesani devono essere innanzitutto giornali d’informazione, perché il racconto della vita di un territorio, illuminata dalla fede, fa crescere nell’opinione pubblica, una certa visione della realtà e della storia. Inoltre, giornali di opinione per diffondere direttamente e

testimoniare i valori umano-cristiani. Giornali infine di servizio di cui la gente di un territorio finisce per non poterne fare a meno. Il tutto per dimostrare che è ancora possibile una forte presenza dei media diocesani, anche in questo periodo di crisi. “Ritengo non sia più rinviabile - si legge nell’introduzione - che la Cei raduni attorno a un tavolo gli stati generali della comunicazione ecclesiale italiana, da Avvenire, ai quotidiani cattolici, ai più grandi rotocalchi, ai settimanali diocesani, alle radio e tv locali, all’agenzia Sir, per abbattere gli attuali steccati e studiare insieme un progetto di rilancio globale della comunicazione ecclesiale che crei forti sinergie interne, pur garantendo le autonomie, e potenzi l’informazione locale, ponendo subito alcuni paletti. Ad esempio: “vietato” alle diocesi chiudere qualsiasi testata fino a nuovo ordine, fino cioè a un nuovo riassetto del sistema, per non rischiare di buttare all’aria un patrimonio secolare di straordinario valore. Una sorta di “linea del Piave”: da qui non si retrocede! Secondo: creare subito un pool di professionisti all’altezza. Ciascuna diocesi dovrebbe deputare almeno un prete e/o alcuni laici alla formazione universitaria specifica: saranno i direttori, i giornalisti e i responsabili delle comunicazioni sociali dei prossimi anni, protagonisti del progettato rilancio.” Il Settimanale Diocesano. Questo sconosciuto-Libreria editrice Vaticana pp. 508 euro 20,00 La Redazione

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La scuola si racconta... Uniti contro il cancro Come tutti gli anni la nostra scuola ha partecipato alla vendita delle “arance della salute” per l’ A.I.R.C, l’associazione che fin dal 1965 si occupa di sostenere, con i fondi raccolti, la ricerca per combattere il cancro. Il 29 gennaio abbiamo avuto un incontro con la presidentessa del comitato A.I.R.C. dell’Umbria, la Sig.ra Elisabetta Puccetti, con una biologa, la Dott. ssa Valeria Nofrini e con un volontario dell’associazione, il Sig. Mario Chiara. Gli intervenuti ci hanno fornito informazioni sulla malattia e sull’importanza della ricerca, ma anche sullo stile di vita e l’alimentazione giusta per prevenirla. Durante la mattinata i ricercatori ci hanno mostrato delle immagini e dei video riguardanti la formazione e lo sviluppo del tumore che è una massa di cellule malate che si forma nel momento in cui c’è un errore nella loro riproduzione, si crea una cellula malata che continua a moltiplicarsi e non

Uscita didattica presso l’azienda “Il Castellaccio”

svolge più il proprio compito. Per prevenire la malattia è necessario evitare il fumo, l’alcol, la cattiva alimentazione, la sedentarietà e l’esposizione ai raggi del sole senza protezione. In questi ultimi anni la ricerca ha fatto passi da gigante, infatti alcuni tipi di tumori che prima necessitavano di terapie molto invasive, ora si curano con dei semplici medicinali. Pensiamo che in questo incontro ognuno di noi si sia fatto un’idea sulla malattia e abbia avuto la possibilità di mettersi nei panni di chi ogni giorno deve combatterla o viverla in famiglia. Abbiamo capito che con il tumore non si deve scherzare per cui bisogna prendere le giuste precauzioni per evitarlo. Noi siamo contenti di aver dato un piccolo contributo per aiutare la ricerca e le persone che sono malate. Scuola secondaria di primo grado Classe II sez. B

Nessuno è perfetto Il 28 gennaio nella nostra classe sono venuti dei rappresentanti dell’associazione “INFORMAGIOVANI” di Spello. Con loro c’era anche un ragazzo disabile in carrozzina, di nome Fabrizio. Inizialmente si sono presentati e poi ci hanno consegnato dei foglietti dove bisognava scrivere la nostra opinione sulla disabilità. Tutti i fogli sono stati messi in una scatola e poi, mentre parlavamo del concetto di disabilità, gli operatori dell’associazione leggevano i nostri pensieri, uno ad uno. Parlando di Fabrizio e della sua vita di ogni giorno, abbiamo scoperto che la sua quotidianità non è noiosa come la immaginavamo, perché lui fa le stesse nostre attività anche se in modo diverso. Abbiamo visto alcuni filmati legati al tema che stavamo affrontando e abbiamo

compreso che nessuno è perfetto e che non si devono giudicare le persone in base a dei preconcetti. A conclusione dell’attività ci è stato proposto un gioco a coppie in cui uno dei due faceva da guida all’altro, cercando di non mandarlo a sbattere contro qualche ostacolo; inizialmente ci sembrava un po’ sciocco poi però ci siamo dovuti ricredere perché quello che noi abbiamo fatto giocando, nella realtà di un disabile succede ogni giorno. Questo incontro è stato molto interessante e ci ha fatto comprendere che le persone sono tutte uguali, indipendentemente dalle difficoltà che hanno.

Scuola secondaria di primo grado Classe II sez. B

“Come mi gira la giornata” I ragazzi di seconda media della G. Ferraris a confronto con la disabilità Nel mese di febbraio il Servizio InformaGiovani di Spello ha organizzato una bellissima iniziativa con le classi seconde della scuola media G. Ferraris riguardante il delicato tema della disabilità. Per fare questo, è stato essenziale il contributo dato da Fabrizio, l’autore del video “Come mi gira la giornata” attraverso cui i ragazzi sono venuti a conoscenza di come lui affronta la sua disabilità, non con rassegnazione, ma con tanto entusiasmo e voglia di fare sempre qualcosa, per sé e per gli altri. Difatti, Fabrizio svolge tutta una serie di attività “normali”, che, a una prima riflessione, potrebbero essere considerate difficili se non impossibili: gioca a basket, guida la macchina, fa volontariato … sì, perché Fabrizio, che nel nostro immaginario avrebbe bisogno di aiuto, invece lo dà, dedicandosi alla clown terapia nel reparto di pediatria dell’ospedale di Foligno, attraverso l’Associazione O.A.S.I. Così, partendo dall’idea che i ragazzi avevano del concetto di “disabile”, e attraverso l’esperienza diretta di Fabrizio e di altre persone come lui, viste attraverso una serie di video proiettati in classe (tra cui “Pro

Infirmis – Nessuno è perfetto” https://www. youtube.com/watch?v=zjOxwMzPA-A), si è giunti ad una riflessione comune su questa tematica. La disabilità, infatti, non è sinonimo di malattia: la stessa patologia produce effetti disabilitanti diversi a seconda della persona e del contesto su cui agisce. In alcuni casi, per esempio, una persona può smettere di essere disabile nel momento in cui non esistono più barriere architettoniche che limitano le sue possibilità di interazione con l’ambiente. In questo articolo vogliamo condividere con tutti voi, lettori de La Squilla, una frase emersa durante le discussioni con gli alunni, che ci sembra riassuntiva di questa iniziativa, nella speranza che la società tutta venga sensibilizzata ed operi per eliminare gli ostacoli architettonici e i pregiudizi che troppo spesso rendono ancora difficile la vita:“la disabilità è un piccolo ostacolo per grandi persone”.

InformaGiovani Spello Federica Ragni Maria Grazia Tucci

Mercoledì 4 febbraio, noi alunni delle classi terze ci siamo recati nell’azienda agricola e forestale “Il Castellaccio” di Spello, associata al vivaio regionale di Gubbio, sorti entrambi grazie all’UmbraFlor, la più grande realtà di produzione vivaistica dell’Umbria e una delle più importanti in Italia. Accompagnati da freddo e pioggia, abbiamo preso l’autobus e abbiamo trovato ad accoglierci il dottor Sandro Vitali, il quale ci ha fatto riflettere su quanto noi tutti siamo fortunati a vivere in Italia, un modello, dal punto di vista agricolo e culinario, per tutto il mondo, fatto questo molto rilevante soprattutto quest’anno nel quale il nostro paese ha l’onore di ospitare l’EXPO. In seguito ha passato la parola al dottor Simone Bartolini (figlio di agricoltore, si è laureato in agraria ed ora impegnato in un dottorato di ricerca) che ci ha illustrato in modo approfondito cos’è e di che cosa si occupa l’UmbraFlor, delle ricerche che fa, della gestione del verde pubblico e privato e di tutto ciò che riguarda la ricerca applicata alla florovivaistica. All’interno dell’azienda sono organizzati stage formativi gestiti dall’associazione Erasmus +, che danno prospettive molto ampie, dato che: insegnano come “inventare l’arte”. Ci ha poi spiegato i vari lavori che si svolgono nel centro, approfondendo in particolare quello dell’agronomo, che, a sua volta, si divide in più settori, dal marketing al rapporto con i clienti. In particolare il Castellaccio, oltre ad offri-

re una vasta disponibilità di piante per alberature stradali, per verde urbano e per ripristino ambientale, è specializzato nella produzione di piante tartufigene certificate su base morfologica e biomolecolare, cipressi Bolgheri e Agrimed brevettati dal CNR per la resistenza al cancro (Seiridium cardinale), olmi Plinio e San Zanobi resistenti alla grafiosi (Ophiostoma novo-ulmi) e noci innestati da frutto e da legno. Il vivaio Il Castellaccio garantisce un’elevata professionalità maturata in 50 anni di attività e per la presenza di sei agronomi nel proprio staff tecnico. Dopo la presentazione ci è stata offerta la merenda, a base di bruschette fatte con i loro prodotti; purtroppo a causa del cattivo tempo non abbiamo potuto visitare il vivaio ricco delle loro coltivazioni. È stata un’esperienza molto educativa ed istruttiva che ha arricchito le nostre conoscenze nel campo agricolo, ma anche, più in generale, in quello lavorativo. Inoltre, i responsabili hanno consigliato a tutti quelli tra noi interessati ad approfondire le tematiche relative al settore agro-vivaistico di studiarlo, ma, cosa più importante, di praticarlo, poiché, nonostante oggi sia preso poco in considerazione, offre buone prospettive di lavoro. Chiara Di Lorenzo, Beatrice Bucciarelli Clesse 3^ B Scuola secondaria di primo grado


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La t-shirt della salvezza Effemeridi del mese il Sole il 1° sorge alle 06.36 6 0 tramonta alle 17.50 l’11 sorge alle 06.20 tramonta alle 18.01 il 21 sorge alle 06.03 tramonta alle 18.13

la Luna ilil 1° tramonta alle 03.50 sorge alle 14.07 l’11 tramonta alle 09.12 sorge alle 23.37 il 21 sorge alle 06.35 il ttramonta alle 19.45

Le giornate si allungano Il 1° si hanno 11h14m di luce solare mentre il 31 se ne hanno 12h39m. Si guadagnano in un mese 1h25m di luce. La Luna è crescente dal 1° al 4 e dal 21 al 31. Calante dal 6 al 19. Luna Piena il 5; Luna Nuova il 20.

Proverbiando Basta una stella per far sera, basta un’ape per far primavera. Marzo un sole e un guazzo Due ceppi nel cortile: uno per marzo e uno per aprile.

curiosario Venerdì 20 marzo Equinozio di Primavera

Astronomicamente parlando la nuova stagione prende avvio con l’equinozio, giorno in cui notte e dì hanno uguale durata. Di lì in poi, le giornate prenderanno ad allungarsi. E un tempo l’arrivo della bella stagione coincideva pure con il giorno dedicato a san Benedetto, patrono d’Europa. “Per san Benedetto la rondine sotto il tetto” ci ricorda uno dei più noti proverbi italiani, ma oggi non è più così, perché l’amato Santo si celebra oggi l’11 luglio.

nella dispensa Fiori di nasturzio sott’aceto

Squisiti per insaporire insalate e salse, hanno anche virtù digestive. Raccogliete i fiori in boccio, di mattina ma badando che non ci sia la rugiada. Scegliete boccioli ben formati e duri, lavateli e asciugateli bene. Scottateli per almeno 5 minuti in acqua leggermente salata in ebollizione, scolateli e fateli aasciugare all’omcanovaccio. Metteteli bra, su un canov nei vasetti e vern satevi dell’aceto bianco bollente bi fino a coprirli. Tappate e lasciate riposare per un mesi. paio di me

buono a sa sapersi Una mela... per il marmo

“Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Così un vecchio proverbio sottolinea le benefiche virtù del noto frutto. E le bucce? Anche queste hanno più di un’utilità: ad esempio strofinandole dalla parte della polpa sui ripiani di marmo li sgrasserà rendendoli lucidi come mai li abbiamo visti! Anche un catino di acqua in cui si sarà diluito un cucchiaio di aceto risulterà di uguale efficacia. Ricordarsi però di asciugare sempre.

L’ultima creazione di don Venanzo Peppoloni, che conosciamo tutti tanto per la sua ironica simpatia quanto per la sua preparazione culturale e finezza intellettuale, è la T-Shirt della Salvezza (così l’ha voluta battezzare), ideata e realizzata a seguito della strage di Parigi avvenuta lo scorso 8 gennaio presso la sede di Charlie Hebdo. Dopo l’attentato in segno di solidarietà si è indossata una maglia che recava la scritta “je suis Charlie”, e non solo sulle maglie, ma un po’ dovunque si poteva leggere la medesima scritta. Don Venanzo ha pensato di utilizzare questa frase per offrire un messaggio cristiano. La potete osservare nella foto. Eccone la spiegazione: a fare da sfondo una silhouette di matite che rappre-

sentano l’arma di derisione e dissacrazione. Tra queste matite ce n’è una soltanto rossa e capovolta che rappresenta Gesù Cristo che nel mistero dell’incarnazione ha offerto la sua “protesta”d’amore, pagando con il sangue. La scritta si legge in due momenti: in un primo momento “Je suis” (Io Sono); in un secondo momento “Je Suis Jesus” (Io Sono Gesù). Si può apprezzare l’originalità dell’intuizione e della realizzazione grafica di quest’opera simbolica, che potrebbe essere utilizzata come “divisa” per un gruppo o una squadra cristiana! O semplicemente un mezzo per dire pubblicamente di essere orgogliosamente cristiani! Se qualcuno fosse interessato ad averla, la si può prenotare presso il Book

Shop di Santa Maria Maggiore. Il costo è di euro 10,00 (dieci/00) l’una. Don Diego - priore parroco

I periodici cattolici resistono nonostante la crisi Tagli consistenti sono stati messi in atto dal governo centrale soffocando in maniera drammatica le voci dell’informazione locale. Intervento allarmante del Presidente della Fisc, Francesco Zanotti Nel mese scorso è partita una campagna di comunicazione denominata “Meno Giornali = Meno Liberi” lanciata da nove associazioni e sindacati del settore, fra cui la Fisc, tendente a sensibilizzare l’opinione pubblica e le forze politiche sul grave problema del pluralismo dell’informazione messo in grave rischio di sopravvivenza e sull’urgenza di una riforma dell’editoria. Il primo atto è una petizione, pubblicata sul sito www.menogiornalimenoliberi.it e su tutti i social network con l’hashtag#menog iornalimenoliberi, con cui si chiede di mettere mano ai tagli immotivati del contributo diretto all’editoria e di avviare subito un tavolo di confronto sull’indispensabile riforma dell’intero sistema dell’informazione (giornali, radio, tv, internet). Sono oltre 200 le testate non profit che rischiano di chiudere sul territorio nazionale e che non avranno più alcuna possibilità di far conoscere la loro voce di informazione locale. Una situazione alquanto preoccupante perché, se ciò avvenisse su questi parametri, vedremmo decapitare il pluralismo dell’informazione riservando solo così a pochi il diritto di far conoscere il proprio pensiero. Un altro anno nero per i 190 settimanali cattolici che fanno capo alla Fisc (la Federazione che li raggruppa a livello nazionale). La crisi economica, la pubblicità che viene meno, insieme agli abbonamenti e alle vendite in edicola, stanno infliggendo un duro colpo ai giornali del territorio. Senza dimenticare la batosta dei tagli ai contributi pubblici all’editoria. Ci sarà un futuro per queste testate? E, nell’immediato, come sarà il 2015? La parola a Francesco Zanotti, presidente della Fisc. Il 2014 probabilmente passerà alla storia come uno degli anni più bui della Fisc. Qual è lo stato di salute attuale dei settimanali? “Il 2014 è uno degli anni più bui a motivo della crisi economica che incide anche sulla vita delle nostre redazioni. Diminuisce la pubblicità, diminuiscono gli abbonamenti e le vendite in edicola, nonostante la carta

stampata locale tenga molto di più rispetto a quella nazionale. E, purtroppo, diminuiscono in maniera costante e rapida, fino ormai all’estinzione, i contributi pubblici all’editoria. Tutti questi fattori stanno mettendo in crisi l’intero sistema, compresi i nostri giornali”. Una situazione complessa, insomma, in cui il nodo più intricato è rappresentato dai tagli al Fondo per l’editoria. Certo è che, complice anche la crisi, l’opinione pubblica non vede con favore il sostegno pubblico ai giornali… “I contributi non sono un regalo di Stato a una casta di privilegiati. Lo ribadisco per l’ennesima volta, ma non mi stancherò mai di ripeterlo, perché quanto passa nell’opinione pubblica non corrisponde alla realtà. Si tratta di un sostegno al pluralismo nell’informazione. Invece, continua a passare un ostracismo basato sull’emotività e non sul ragionamento. La verità sta tutta nella risposta a una semplice domanda: è meglio avere due o tre giornali tra cui scegliere quando si va in edicola o alcune decine? È preferibile una sola voce o diverse voci?” In che modo i settimanali si stanno riposizionando rispetto a questi sostegni che vengono meno? “Da tempo siamo convinti che bisogna pensare ai nostri giornali come se i contributi non esistessero. Il guaio è che il taglio drastico è avvenuto in un periodo terribile e senza preavviso. L’ultima sforbiciata è relativa ai contributi 2013 già messi in bilancio. Su questi, diversi giornali hanno avuto anticipazioni bancarie. Solo qualche settimana fa il governo, per vie informali, ha fatto sapere che l’intero Fondo era di 20 milioni di euro, poi raddoppiati per raggiungere circa il 50% della dotazione dello scorso anno. Questo significa che noi, confinati in quella che io chiamo riserva indiana del 5% (quella dei periodici non profit), dovremo dividere 2 milione di euro: circa 1 milione per i 70 settimanali Fisc che prendono contributi. Tre anni fa, nonostante i

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tagli, eravamo a 3,9 milioni di euro per i soli giornali Fisc. Chiunque può comprendere il salasso”. Ci sono margini per poter sperare in un’inversione di tendenza? “Il territorio, che da sempre ci caratterizza, può costituire la nostra carta vincente. E poi ci sono la passione per il nostro lavoro e per l’uomo, quello che vive nelle periferie, senza dimenticare le questioni italiane e del mondo intero. Grazie al Sir, intuizione geniale dei nostri fondatori, possiamo spaziare su ogni argomento. Nulla è escluso dall’interesse dei nostri giornali, come nulla è escluso dall’esperienza cristiana. Ed è proprio su questa che dobbiamo fondare l’inversione di tendenza. I nostri giornali devono farsi sempre più compagni di viaggio, devono farsi prossimi all’uomo di oggi, spesso smarrito, disorientato, in cerca di senso”. Le nuove tecnologie non possono offrire un aiuto? Oppure rischiano di diventare un ulteriore problema per le testate Fisc, che fondamentalmente sono cartacee? “Carta stampata e Rete insieme. Alleate, non concorrenti. L’una prolunga l’altra. La carta stampata dà autorevolezza e visibilità alla nostra presenza nella Rete. Se Internet è un luogo da abitare, come tante volte ci siamo detti, lì vogliamo esserci, ma con il nostro tratto caratteristico: leggere la realtà alla luce del Vangelo e dare una parola di speranza a chi spesso non sa più a chi affidarsi”. Nel 2016 ricorre il 50° di fondazione della Fisc. Come ci si preparerà? “Stiamo pensando ad alcuni eventi da tenere nel 2016. Per ora non posso dire di più. Il vero dato oggi è che vorremmo arrivare tutti quanti, nessuno escluso, al 2016. Anzi, se possibile, vorremmo essere di più”. Come sarà il 2015 per i settimanali? Come vede il futuro al netto dei vari problemi? “Il nostro futuro sarà sempre accanto alla gente e alla ricerca della verità. Non potrà mai essere diverso il nostro modo di lavorare. Per tanti dei nostri giornali è così da oltre 100 anni. La nostra storia e la nostra tradizione sono certamente importanti, ma vanno interpretate nel contesto di questi anni difficili. In ogni caso, l’anelito alla felicità che alberga in ogni cuore umano rimane inalterato, da sempre. È lì che possiamo farci prossimi, alla maniera del buon samaritano”. Mario Manini


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IE O CH NI S C A R O RO HI C C R N A C COE P RO L R R PA PE E I

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Gli Stuzzichini di Giuliano Sozi

tragitto casa-lavoro dura due ore al giorno e lo smog causa più morti delle sigarette.

L’angolo del pensionato

IL PREZZO DELLA SETA

(a cura di Alvaro Bucci per FNP/CISL)

La seta arrivò in Europa dall’oriente attraverso la famosa Via della Seta. Viene prodotta dalla larva del lepidottero Bombyx mori. E’ frutto di una lavorazione che comprende diverse delicate fasi (essiccazione dei bossoli, trattura e torcitura del filo,ecc). Tale complesso procedimento è la causa dell’elevato prezzo di questo tessuto. Il quale dall’antichità ha sempre incantato per la sua rarità e bellezza.

I DIVERSI COLORI DEGLI OCCHI MEGALOPOLI La Cina, per contenere crescita e consumi interni, punta a concentrare la popolazione in megalopoli da 80 milioni di abitanti. Pechino nei prossimi 15 anni si espanderà del 71%. L’emergenza inquinamento sfugge al controllo dell’amministrazione. L’acqua scarseggia, quella potabile quasi non esiste più, l’aria viene definita “inadatta alla vita umana”, i terreni non sono coltivabili a causa dei veleni industriali, il

Il colore dipende dall’iride, una membrana situata dietro la cornea e davanti al cristallino. Ciò è dovuto a un pigmento chiamato melanina, lo stesso che determina il colore della pelle e dei capelli. La quantità del pigmento è determinata geneticamente, quindi, di regola, da genitori bruni con capelli scuri si hanno figli dalle stesse caratteristiche. Ma le eccezioni sono tutt’altro che infrequenti, per caratteri derivati da individui non prossimi in linea temporale.

Psicologica-Mente a cura della dott.ssa Silvia Desantis - psicologa psicoterapeuta

Adolescenza: che fatica crescere! L’adolescenza, nel linguaggio comune, indica quel periodo della vita compreso fra l’infanzia e l’età adulta, durante il quale si verificano una serie di cambiamenti evolutivi radicali: la maturazione biologica del corpo; lo sviluppo cognitivo; lo sviluppo delle capacità sociali. I cambiamenti puberali possono iniziare a manifestarsi tra i 9 e i 14 anni: aumento dell’altezza, aumento del peso ossa e muscoli, accumulo tessuto adiposo; sviluppo organi genitali; sviluppo caratteri sessuali secondari. Le risonanze psicologiche di questa maturazione biologica riguardano lo sviluppo della propria identità: la percezione di sé, coerente e integrata; l’accettazione del proprio corpo; anticipo o ritardo nello sviluppo; il passaggio dalla dipendenza dalla famiglia verso il gruppo dei pari. Le neuroscienze hanno evidenziato le grandi trasformazioni maturative che avvengono nel cervello: diverse aree cerebrali specializzate si coordinano per produrre pensieri e comportamenti in cui si integrano intelletto, emozione e comportamento. E’ saliente il conflitto fra desideri di autonomia e bisogni di dipendenza: anche la famiglia deve adeguarsi a non rispondere più soltanto ai bisogni di accudimento di quello che era un bambino. L’adolescente sperimenta così emozioni contrastanti e sentimenti ambivalen-

ti, specie nei riguardi dei genitori dello stesso sesso: “non sono più un bambino, ho un corpo che funziona come il tuo, posso fare anche io quello che fai tu”. Alla ricerca della propria identità sessuale, la mente e il corpo hanno bisogno di allenarsi al confronto con l’adulto e tutte le occasioni sono buone per mettersi alla prova (genitori, professori, allenatori). Diventare maturo non è un compito semplice e non segue delle traiettorie regolari: è un percorso tumultuoso, spesso disarmonico proprio perché convergono su di sé le pressioni biologiche, le aspettative sociali e i conflitti psicologici che non sempre sono sostenibili allo stesso livello, come nei momenti di maggiore stress (alla fine dell’anno scolastico per esempio). Questa è sicuramente la fase più creativa e stimolante della vita di un individuo, ma sarà in base alle risorse acquisite dall’infanzia, alla capacità di regolare i propri stati affettivi, che i ragazzi potranno sviluppare comportamenti negativi e positivi: si potranno alternare periodi di estrema chiusura e fuga da situazioni, argomenti e ambienti, ma anche momenti di grande apertura e confidenza. In maniera saggia, gli adolescenti cercano validi motivi per fidarsi dell’altro e vogliono essere convinti della bontà delle idee di un adulto.

Bonfanti: Mattarella uomo di rigore, competenza e rigore “A nome mio e della Federazione Nazionale dei Pensionati della Cisl desidero esprimere le felicitazioni e gli auguri al neo Presidente della Repubblica Mattarella”. Con queste parole il segretario generale della Cisl Pensionati, Gigi Bonfanti, saluta l’elezione di Sergio Mattarella alla più alta carica dello Stato. “Sale al Quirinale un servitore dello Stato che

ha combattuto con fermezza la criminalità organizzata. La sua rigorosa onestà, insieme alla profonda competenza ed esperienza – conclude Bonfanti - gli permetteranno di svolgere in modo integerrimo il compito importante di garante delle istituzioni e di unità nazionale al quale è stato chiamato”.

Incontri FNP nei territori - Nominati i delegati FNP in tutti i comuni

Come già riferito nel precedente numero, un intenso programma di riunioni sindacali è stato promosso dal segretario regionale della FNP dell’Umbria, Dante Terradura, d’intesa con i coordinatori di zona Giovanni Marini, Mario Propersi e Mariano Mariani, rappresentanti delle varie realtà comunali dei territori di Assisi-Bastia Umbra, Foligno e SpoletoValnerina. Si è trattato di una trentina di riunioni di direttivi e di iscritti che, a partire dal 27 ottobre, si sono svolte quasi ogni giorno fino ai primi giorni di dicembre. Argomenti in discussione sono stati la situazione politicosindacale, con particolare riferimento alla piattaforma rivendicativa unitaria dei pensionati “NonSiamoSereni”, le problematiche

sociali esistenti nei vari territori e l’individuazione di un “Delegato comunale” della FNPCISL per ogni comune. Questi i nominativi dei delegati comunali individuati: per la RLS/ FNP di Foligno: Ronchetti Chiaro (Foligno), Longarelli Antonio (Spello), Napolini Enrico (Montefalco), Morganti Vittorio Franco (Sellano), Rufini Alessandro (Gualdo Cattaneo), Mancini Giancarlo (Bevagna), Mariani Beatrice (Trevi), Cesaretti Modesto (Nocera Umbra), Pesciaioli Rodolfo (Valtopina); per la RLS/FNP di Bastia Umbra - Assisi: Vincenti Teseo (Bastia Umbra), Epifani Settimio (Cannara), Damiani Piero (Assisi), Massini Rolando (Bettona), Lilli Arnaldo (Valfabbrica); per la RLS/FNP di Spoleto - Valnerina: Dominici Francesco (Spoleto), Campello sul Clitunno (Mazzoli Francesco), Fantaulli Giuseppe (Castel Ritaldi), Palermi Maria (Giano dell’Umbria), Ceselli Prima (Preci), Piccinelli Emilio (Poggiodomo), Taschin Carlo (Monteleone), Aielli Luca (Vallo di Nera), Valeriani Luigi (Sant’Anatolia di Narco), Budassi Amedeo (Cerreto di Spoleto), Allegretti Giuseppe (Scheggino), Caso Pietro (Cascia), Silvestri Benedetto (Norcia).

Corsi di aggiornamento sindacale Allo scopo di assicurare la più adeguata e puntuale azione operativa e di rappresentanza dei nuovi delegati comunali e dei recapitisti, perché possano rispondere puntualmente alle richieste dei pensionati, il segretario regionale e coordinatore territoriale Dante Terradura ed i coordinatori delle RLS/FNP Mario Propersi, Mariano Mariani e Giovanni Marini hanno rilevato l’esigenza di offrire agli stessi “maggiori approfondimenti di indirizzi comportamentali e di specifica qualificazione per lo svolgimento dell’incarico sindacale” loro assegnato, rendendoli quindi “adeguatamente formati e costantemente informati sulle politiche della FNP”. Hanno pertanto programmato un apposito “Corso formativo ed informativo” , sulle tematiche utili a raggiungere le finalità prefissate, articolandolo

territorialmente in due giornate distinte, per le RLS-FNP di Foligno e Bastia Umbra/Assisi, che si è tenuto a Foligno il 28 gennaio scorso, e per la RLS-FNP di Spoleto/Valnerina, che si è tenuto a Piedipaterno di Vallo di Nera il 3 febbraio scorso. Il programma dei lavori ha previsto, in entrambe le giornate, una relazione del Segretario regionale Dante Terradura sul ruolo e sull’attività sindacale dei recapitisti e dei delegati comunali. Sulla nuova normativa ISEE ha relazionato il Vice-Presidente dei CAF dell’Umbria Giovanni Marini, sui servizi della CISL il Direttore dell’INAS di Foligno Fabio Bocchini e, infine, sulle tematiche sindacali del tesseramento e del proselitismo hanno relazionato Mario Propersi e Mariano Mariani.

Riceviamo e pubblichiamo Il Piano integrato di recupero “Centro storico” rappresenta una grande opportunità per Spello: i lavori relativi al secondo stralcio del progetto stanno progressivamente interessando le principali vie e piazze riqualificando l’immagine della nostra già “splendidissima” città. L’attenzione del Comune di Spello non si limita però alle sole aree comprese nell’attuale secondo stralcio del PIR; è vo-

lontà dell’Amministrazione comunale creare i presupposti per inserire, nel prossimo terzo stralcio dei lavori, interventi di miglioramento di ulteriori vicoli, come via delle Mura già oggetto di precedenti azioni di potenziamento della pubblica illuminazione.

Ufficio Stampa Comune di Spello

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Dal primo marzo torna ifeelCUD Il concorso nazionale rivolto alle parrocchie che premia progetti di utilità sociale

www.ifeelcud.it Destinando l’8xmille aiuterai la tua parrocchia. È questo lo slogan che promuove in tutte le comunità il concorso ifeelCUD, giunto alla sua quinta edizione. Ogni parrocchia potrà parteciparvi iscrivendosi su www.ifeelcud.it e ideando un progetto di utilità sociale per la propria comunità. Concorrerà così alla vincita di un contributo economico per la realizzazione dell’idea proposta. In palio 8 premi, da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 15.000 euro, ai quali si aggiunge, per le parrocchie che abbiano presentato anche un video, il premio del pubblico per il filmato più votato online. “Questo bando nazionale, rivolto alle parrocchie, ha come obiettivo contribuire

a far realizzare progetti di utilità sociale che spesso poi diventano valide alternative e risposte concrete alle famiglie in difficoltà, ai giovani e agli anziani. Penso in particolare ad alcune parrocchie in contesti sociali a rischio o caratterizzati da povertà e disoccupazione anche giovanile”, afferma Matteo Calabresi responsabile del Servizio Promozione della C.E.I. “Lo scorso anno - continua Calabresi fu possibile dare una mano alle parrocchie vincitrici che presentarono opere utili a tutta la comunità: un centro d’ascolto per i giovani, spazi ricreativi per gli anziani e per le attività sportive dei ragazzi, un laboratorio solidale, un doposcuola. Speriamo di poter fare altrettanto anche quest’anno”.

Le parrocchie verranno premiate da un’apposita giuria in base alla qualità del progetto che presenteranno, secondo criteri pubblicati sul sito. Quindi, una volta scelte le 8 vincitrici, queste saranno, in seconda battuta, ordinate in graduatoria in base alle schede CU* (ex CUD) raccolte. Per partecipare basta ideare un progetto, creare una squadra e iscriversi online sul sito www.ifeelcud.it in accordo con il parroco a partire dal primo marzo. Per chi vuole è possibile realizzare anche un video che illustri l’idea che si intende realizzare. Per poter partecipare sarà necessario organizzare una raccolta delle schede allegate al modello CU (almeno 30) per la scelta dell’8xmille tra le persone

esonerate dalla dichiarazione dei redditi. Ogni scheda sarà inserita in busta chiusa e portata ad un CAF (meccanismo nel regolamento in allegato 1). Tutti gli approfondimenti sul concorso su www.ifeelcud.it dal primo marzo. *I titolari del solo modello CU (ex CUD) sono coloro che possiedono esclusivamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Tuttavia possono destinare l’8xmille attraverso l’apposita scheda allegata al CU. In alternativa a questa scheda, si può utilizzare quella allegata alle istruzioni del Modello Unico, fascicolo 1 (scaricabile da www.ifeelcud.it).


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Petali di Spello 2015

Angolo della memoria

Dodici eventi per promuovere la cultura

A cura del Circolo Cine Foto Amatori Hispellum

Un fiore composto da 12 petali come simbolo dei piĂš importanti eventi culturali e promozionali della cittĂ di Spello. E’ “Petali di Spello 2015â€?, la programmazione dei principali appuntamenti che si svolgeranno nel corso dell’anno che il Comune di Spello ha presentato nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Sala Fiume della Regione Umbria alla presenza dell’assessore regionale alla cultura e turismo Fabrizio Bracco, del sindaco Moreno Landrini e dell’assessore comunale alla cultura e turismo Irene Falcinelli. Il filo conduttore del progetto è la valorizzazione e promozione di Spello oltre i propri confini. La manifestazione ha alzato il sipario il 28 febbraio con la quarta edizione del Festival del Cinema, ottenendo un grande consenso di pubblico. Dal 3 al 7 aprile si svolgerĂ la Via Crucis d’Autore, sotto la direzione artistica del maestro Elvio Marchionni, un itinerario religioso da percorrere per rievocare la sofferenza del Cristo e per scoprire tra le piazzette e le vie del centro storico l’arte dei pittori. Sempre in aprile, dal 15 al 19, Subasio con Gusto, rassegna delle erbe campagnole, che vuole far conoscere le piĂš apprezzate erbe del territorio umbro, cercando di unire la tradizione popolare, il turismo ambientale e paesaggistico alla cultura enogastronomica. Nel mese di maggio, dal 29 al 31, Villa Fidelia ospiterĂ I giorni delle Rose. Dal 30 maggio al 7 giugno seguiranno Le Infiorate di Spello che, in occasione del Corpus Domini, coloreranno le vie della cittĂ con stupende decorazioni floreali. Il 4 luglio ci sarĂ la premiazione del concorso Finestre, Balconi e Vicoli fioriti. Di seguito, dal 22 al 25 giugno, la Master Class “Bel cantoâ€?, alta formazione musicale per cantanti lirici con docente la prof.ssa Daniela DessĂŹ. Dal 27 luglio al 1 agosto è in programma il 6°

Corso Internazionale di Musica Medievale del Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broeggâ€?. Durante il mese di agosto, dall’8 al 30, Incontri per le Strade con lo scopo di promuovere la cultura del territorio attraverso le manifestazioni artistiche tradizionali del borgo. Dal 20 al 23 agosto Hispellvm, che rievoca i fasti della vita imperiale; a settembre, dal 4 al 6, la seconda edizione dello Spello Photo Fest. Da ottobre PASSAparola – leggi, gusta, pensa‌, a seguire Oleide, dal 13 al 15 novembre e L’Oro di Spello- Sagra dell’Olivo e Festa della Bruschetta, dal 20 al 22 novembre. Durante le feste natalizie Spello Splendens, Spello in festa – Natale & dintorni e, nel 2016, il Premio Pro-Spello. Un evento speciale qualificherĂ ancora di piĂš questo cammino: dal 24 maggio al 12 luglio la mostra fotografica Sensational Umbria di Steve McCurry si trasferirĂ â€? a Spello con l’esposizione “Spello and the Umbrian territoryâ€? e verrĂ ospitata nelle Sale Medievali della Pinacoteca Civica e nelle Torri di Properzio. “La presentazione delle proposte culturali e promozionali per il 2015 – afferma il sindaco Moreno Landrini - è un passo importante in un percorso che vede il Comune cuore pulsante di una programmazione che arricchisce il calendario degli eventi della Regione Umbria. Anche cogliendo l’occasione di Expo 2015, ci impegneremo a far conoscere le proposte, le iniziative e la vita di una cittĂ â€œvivaâ€? come la nostra sempre piĂš attenta al vissuto, alla storia e al paesaggio: oggi piĂš che mai, siamo convinti che le realtĂ autentiche possano essere conosciute, apprezzate e valorizzate solo con la migliore organizzazione e pianificazioneâ€?.

In questo numero ci corre l’obbligo di ricordare a tutti voi ciò che hanno compiuto i nostri avi: mi riferisco alle gesta della Grande Guerra del 1915-18. PoichĂŠ quest’anno ricorre il centenario, ho scelto una foto che ritrae un momento di convivio di alcuni nostri concittadini a Plezzo (Albania): la foto reca la data del 6 Luglio 1915. Oggi noi siamo orgogliosi di poterne custodire la memoria. Per ricordare il centenario della Grande Guerra, Il Circolo Cine Foto Hispellum indice ed organizza una mostra fotografica. Con il presente, voglio invitare tutti i cittadini, gli istituti scolastici, le Associazioni, le Istituzioni Pubbliche, Private e Religiose, a collaborare a questa inizia-

tiva, fornendo, qualora possibile, vecchie foto del periodo storico sopra citato, che saranno prontamente restituite ai legittimi proprietari. Le foto potranno essere lasciate presso la sede del Circolo Cine Foto Hispellum, via Poeta n.2 (Porta Montanara), o presso la sede dell’InformaGiovani, Piazza Kennedy n.2. Contatti: Ennio Angelucci 347/5813929 InformaGiovani Spello 0742/302287 Prossimamente daremo ulteriori informazioni. Il Presidente Ennio Angelucci

Mariarita Crisanti

Successo per il corso di potatura

Spello nella classifica del sito “Architecture & design� Con il concorso Finestre, Balconi e Vicoli Fioriti, Via Borgo San Sisto IV si aggiudica l’ottavo posto

Con la consueta e ottima cena che sabato 21 febbraio si è svolta al centro sociale San Felice, seguita dalla consegna degli attestati di partecipazione, si sono conclusi i due corsi di potatura, olivi, viti e piante da frutto. Il primo organizzato dal centro sociale San Felice, il secondo organizzato dallo stesso centro sociale in collaborazione con l’Associazione Pro Limiti. Durante la serata sono venuti a trovarci l’assessore all’Agricoltura Regione Umbria Fernanda Cecchini, il Sindaco Moreno Lan-

drini, il vice Sindaco Gian Primo Narcisi. Ringraziamo tutti i partecipanti, quest’anno oltre 80 iscritti, gli istruttori Moreno Moraldi per le piante da frutto, Franco Famiani per gli ulivi, Giovanni Breccoloni per le viti. Ricordiamo che si svolgerà a fine marzo, proprio a Spello, la gara di potatura regionale. Per info: www.regione.umbria.it

Emanuele De Santis

Via Borgo San Sisto IV nella top ten delle 45 cittĂ al mondo che si contraddistin-

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guono per strade “addobbateâ€? dai magici colori di fiori e piante. Il prestigioso sito “Architecture & designâ€? ha recentemente stilato una classifica delle cittĂ con percorsi “piĂš pittoreschiâ€? grazie al tripudio di colori che lo spettacolo della natura offre ai visitatori al rinnovarsi delle stagioni. E in questa classifica, Spello si piazza all’ottavo posto sorpassando cittĂ come Porto Alegre (Brasile), Taiwan e diverse localitĂ australiane. Nella classifica anche un’altra bellezza italiana, Positano che si colloca al quindicesimo posto. Sul podio invece troviamo Molyvos (Grecia), Bonn (Germania) e Valencia (Spagna). Soddisfazione per il prestigioso riconoscimento internazionale è stato espresso dal sindaco Moreno Landrini il quale ha ricordato la cura e l’amore da sempre riservata dagli abitanti del centro storico ai propri vicoli e balconi. Via Borgo San Sisto IV non è comunque nuova a questi riconoscimenti: il vicolo si è aggiudicato diversi premi nel corso delle dieci edizioni del concorso “Finestre, balconi e vicoli fioritiâ€? che ogni anno la Pro Loco IAT di Spello in collaborazione con il Comune e l’Associazione Le Infiorate di Spello, propongono per incentivare e valorizzare gli aspetti estetici, ambientali e turistici della cittĂ attraverso la decorazione floreale dei suoi vicoli, spazi urbani e particolari abitativi. Le splendide immagini delle 45 cittĂ possono essere ammirate sul sito “Architecture & designâ€?.

Ufficio Stampa Comune di Spello


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Pagina 9 Ed a quel suon diresti Che il cor si riconforta. I fanciulli gridando Su la piazzuola in frotta, E qua e là saltando, Fanno un lieto romore: E intanto riede alla sua parca mensa, Fischiando, il zappatore, E seco pensa al dì del suo riposo.

Olivocultura, un convegno su aspetti climatici e burocratici Il Frantoio di Spello ha organizzato un momento di approfondimento per fare il punto sulla situazione attuale e futura dell’olivocultura nel territorio Il 14 febbraio il Frantoio di Spello ha organizzato un convegno dal titolo “Olivocultura: cambiamenti climatici e burocratici”. L’iniziativa ha visto coinvolti tutti gli olivicoltori e soci dello stesso Frantoio che, con l’aiuto di esperti, hanno analizzato il problema dell’olivocultura in relazione soprattutto ai recenti avvenimenti che, quest’anno, non hanno permesso l’olivocoltura stessa. Al convegno sono intervenuti Claudia Santinelli e Moreno Moraldi su “2014 senza olio….e nel futuro? La mosca dell’olivo e altre patologie: cosa fare nei prossimi anni”. Si è innanzitutto parlato dei cambiamenti climatici. L’argomento è importante, anche perché i cambiamenti climatici vengono spesso sottovalutati. Bisogna porre in atto tutti i rimedi affinché la situazione non diventi più grave, perché si aprono una serie di scenari, dai più pessimistici ai più ottimistici. Ma se lo scenario più pessimista immaginabile è quello secondo cui i limiti di anidride carbonica e gas serra nell’atmosfera sono stati da tempo superati, il più ottimistico è quello che stiamo per arrivare al limite e che la natura si sta in qualche modo ribellando. Le alluvioni, le siccità, come è stato detto al convegno, sono il segnale che, superato o meno il limite, in qualche modo bisogna fermarsi. Negli ultimi 10 anni la temperatura media è infatti aumentata e le precipitazioni sono decisamente più intense. Il clima, in generale, è cambiato, e di questi cambiamenti bisogna prendere coscienza, perché questi sono dovuti all’azione dell’uomo. Sarebbe bene ridurre ed azzerare tutto ciò che è possibile, la direttiva europea Piano 20 20 20, si propone appunto di contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili tramite obiettivi vincolanti per i Paesi membri dell’Unione Europea. Un referente dell’Ispettorato centrale per la tutela della Qualità e Repressione delle Frodi dei prodotti agroalimentari di Perugia ha chiarito come ci debba essere un’attenzione specifica per i prodotti più particolari. Fino all’anno scorso il differenziale in euro tra l’olio nostrano ed estero era basso, ma in alcune aree dell’Italia la produzione di olio è stata svantaggiata a causa soprattutto dello spostamento delle reti durante la raccolta dell’olivo. Il sud quest’anno, inoltre, ha avuto gli stessi problemi per quanto riguarda la raccolta stessa, e si è andata a creare una situazione spiacevole che negli ultimi due anni si è cercato di contrastare attraverso una missione così detta “Olio di carta” che consiste nel contrastare i comportamenti scorretti che fanno sì che

Cucinare con gusto a cura di Adriana Mengarelli

Colomba pasquale

Ingredienti: 3 uova, 100 grammi di burro o margarina, 200 grammi di zucchero, 350 grammi di farina, 200 grammi di latte, 1 limone grattugiato, 1 arancia grattugiata, 1 bustina di lievito pizzaiolo (per torte salate) istantaneo, 100 grammi di arancia candita, 1 pizzico di sale, 2 fialette di aroma mandorla, 100 grammi di zucchero

l’olio, che arriva dalla Grecia, venga spedito nelle zone di produzione dell’olio caricandolo come olio da classificare e poi venga rispedito, etichettato come olio extravergine di Oliva. Al fine di contrastare questi atteggiamenti scorretti, ci sono stati due regolamenti europei. Il primo aiutava il consumatore a capire quello che stava acquistando attraverso un sistema di etichettatura, ma questo ha fatto sì che il prezzo salisse, e a causa di questo le vendite sono scese. Il prodotto italiano non riusciva a soddisfare la richiesta. La seconda normativa imponeva di implementare un sistema di tracciabilità su tutti i prodotti al fine di riuscire a capire perché un prodotto non veniva considerato conforme, e quindi la tracciabilità doveva essere rivolta a tutti i prodotti sul territorio nazionale. Attraverso il regolamento 229 del 2012 la tracciabilità è stata spalmata a tutto ciò che fa riferimento all’olio di oliva, attraverso un sistema più puntuale che fa sì che, chiunque commercializzi l’olio, debba registrarlo. Il dottor Alessandro Stoga ha parlato di “Aiuti all’olivicoltura nel triennio 2015-2018”, attraverso le operazioni collettive di mantenimento degli uliveti ad alto valore ambientale e/a rischio di abbandono, la dimostrazione pratica di tecniche alternative all’impiego di prodotti chimici per la lotta alla mosca dell’olivo, che ha come obiettivo di implementare un sistema di monitoraggio delle condizioni meteorologiche e dello sviluppo dei principali patogeni dell’olivo di modo da poter fornire informazioni precise e puntuali alle aziende che aderiscono al programma di monitoraggio stesso fornendo anche informazioni sulle tempistiche e metodiche di intervento. Attraverso inoltre il miglioramento dei sistemi di irrigazione e delle tecniche culturali, attraverso iniziative di formazione e di comunicazione, attraverso assistenza tecnica alla produzione, all’industria di trasformazione oleicola, alle imprese di produzione delle olive da tavola, ai frantoi e alle imprese di confezionamento per quanto riguarda aspetti inerenti alla qualità dei prodotti, ed infine attraverso un miglioramento delle condizioni di coltivazione di raccolta, di consegna e di magazzinaggio delle olive prima della trasformazione e connessa assistenza tecnica. E’ poi intervenuto il sindaco Moreno Landrini ed è seguita degustazione di prodotti con olio extravergine di oliva DOP UMBRIA a cura di “con Cri Cri”. Letizia Tardioli a granelli e 150 grammi di mandorle intere per guarnire. Stampo per colomba da grammi 750. Infornare a forno caldo per 40 minuti a 40-50 gradi poi proseguire la cottura a 180 gradi per 40 minuti. Esecuzione: battere i rossi di uovo con lo zucchero, aggiungere tutti gli ingredienti, amalgamare sempre molto bene, aggiungere il lievito e in ultimo mettere le chiare montate a neve, versare il composto nello stampo, guarnire con zucchero a granelli, mandorle ed infornare.

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(Leopardi)

C’E’ SABATO E SABATO Or la squilla dà segno Della festa che viene;

(Ogni lettore, se vuole, faccia il confronto con il giorno di oggi. E, sempre se vuole, ne tragga una sua personale conclusione) (19 – 2 – 15)

Il presente e il futuro della città

La città è un progetto che nasce dalla volontà di vivere insieme, un progetto radicato nella storia, nella cultura, aperto alla speranza. La città è un coacervo di contraddizioni che non è agevole interpretare. Certamente è fattore di modernità e di sviluppo, ambito di sedimentazione di risorse culturali, sociali, di conoscenza che diventano brodo di coltura dell’innovazione e della sua diffusione. Ma è anche luogo di separatezze, di divisioni, di frammentazioni, talvolta di segregazioni. Ad ogni buon conto sempre più si presenterà come mosaico di popolazioni diverse, ognuna con una propria idea del vivere e del fruire la città. Con questa immagine della città Lorenzo Caselli, professore emerito dell’Università di Genova, ha introdotto una delle due sessioni dell’intenso programma del XXXV Convegno Bachelet, tenutosi di recente alla Domus Mariae di Roma, sul tema “Il presente e il futuro delle città: verso un nuovo umanesimo?”. Un convegno, in evidente nesso con il prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze, che si è articolato in due giorni di riflessioni, attraverso due sessioni: la prima per “Ripensare il modello di sviluppo urbano” e la seconda per studiare “La sfida della ri-generazione di relazioni capaci di produrre valore e legami”. Verso una città “inclusiva, resiliente, sostenibile e sicura” è stato il tema della relazione della prima sessione tenuta da Luigi Fusco Girard, dell’Università Federico II di Napoli. “Fra 25 anni - ha osservato tra l’altro - saremo 2,5 miliardi in più. Dove andranno a finire tutte queste persone? Nelle baraccopoli, negli slum, nei quartieri degradati delle nostre città? Oggi avvie-

ne proprio questo. Eppure il modello della grande città che si espande a dismisura continua a costituire un biglietto da visita per tanti Paesi”. Pensare la città del futuro è quindi un problema complesso, ma, per Fusco Girard, “serve un nuovo paradigma capace di porre al centro non l’economia, non la ricchezza, non l’ecologia, ma l’uomo e la sua pienezza relazionale”. Uno dei punti della sua tesi di partenza afferma che “si migliora il benessere e la qualità della vita ma anche la capacità attrattiva (talenti, investimenti, ecc.) se si rendono più dense le relazioni, tali da generare legami capaci di attivare nuove catene di valore” ed ha di seguito delineato, tra l’altro, le caratteristiche di una città “smart”, “della salute” e “rigeneratrice”. A conclusione della prima sessione, Mons. Ignazio Sanna, Arcivescovo di Oristano, ha affrontato il tema de La città luogo del sacro, invitando alla fine a ricordarci che “nella città ci sono tanti altari nei quali si offrono sacrifici della solitudine, della disperazione, della prova; ci sono tanti santuari della sofferenza dove si consumano giorni di dolore e di abbandono. Allora oltre che nelle chiese e luoghi di culto si deve servire a questi altari nel visitare questi santuari. Dobbiamo uscire dai recinti sacri per annunziare il Vangelo di Gesù e testimoniare lo stile delle beatitudini alle persone che non varcano le soglie delle nostre chiese. Bisogna avere il coraggio di andare incontro a Cristo dove si fa riconoscere e cioè nel mondo dei poveri, dei sofferenti e degli emarginati”. Alvaro Bucci


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PASSAparola, Marco Buticchi incontra gli studenti dell’Istituto G. Ferraris Sabato 21 Febbraio, nella Sala dell’Editto del Comune di Spello, si è svolto il seminario “Come diventare scrittore” tenuto dallo scrittore, inserito nella collana “maestri” del romanzo d’avventura, Marco Buticchi agli alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo di Spello. Il seminario rientra nell’ambito del ciclo d’incontri di “PassaParola leggi, gusta e pensa” Prima Rassegna Letteraria del Comune in collaborazione con Sistema Museo e l’Accademia degli Inquieti. Organizzatrice dell’evento Sara Ruffinelli. L’incontro si è aperto con il saluto di benvenuto del sindaco di Spello, Moreno Landrini, che sottolinea come sia un grande piacere ospitare lo scrittore e la giovane platea in un incontro-confronto; anche l’assessore

Irene Falcinelli e la scuola ringraziano per questa grande opportunità. Buticchi, scrittore spezzino di fama internazionale, primo italiano a essere stato pubblicato da Longanesi, dice di essere felice di stare in mezzo alla gioventù; l’autore racconta la sua vita di scrittore che s’intreccia inevitabilmente con quella personale, passa dalla nascita del suo primo racconto, che nessuno volle pubblicare, fino alla vittoria del premio Salgari. Sostiene che si legge per evadere, e non si vogliono ascoltare le cose dozzinali della vita quotidiana. Uno dei messaggi più importanti che vuole trasmettere ai ragazzi è quello che scrivere non significa solo farsi leggere da tante persone per avere successo e fama, ma si scrive anche per lasciare una memoria di

se stessi, si scrive per restare eterni, e la scrittura è l’unico modo possibile, si scrive per la pura e semplice passione, come ha fatto lui. Un altro consiglio che dà a questi ragazzi è di non arrendersi di fronte alle prime difficoltà, e che per lui più importante che ricevere riconoscimenti dagli addetti del settore, è parlare e incontrare le persone e i ragazzi in particolare. Devo dire che questo incontro con lo scrittore Marco Buticchi, aperto e disponibile al dialogo, è stato molto interessante e i ragazzi sono stati veramente fortunati. Magari avessi avuto, alla loro età, quest’opportunità! Jenny Busti

I nati del 74 di nuovo insieme con le loro maestre

Il 15 Febbraio, insieme alla mia collega Enrica Ambrogioni, ho incontrato gli alunni nati nel 1974. Rivedendoli, nella mia mente, si è alzato un turbinio di ricordi. Negli anni ’70, infatti, insieme a dei colleghi pieni di buona volontà e pronti ad affrontare nuove esperienze e nuovi sistemi educativi, formammo un equipe per la scuola a tempo pieno, il famoso “full time”. Quando accogliemmo questi bambini, oggi quarantenni, già avevamo concluso un intero ciclo di “full time”. Con l’aiuto di direttori e ispettori

super competenti avevamo fatto un buon cammino di sperimentazione e, nonostante i contrasti interni ed esterni alla scuola, stavamo raggiungendo dei buoni risultati. Avevamo visitato altre realtà umbre a tempo pieno e con i colleghi ci scambiavamo esperienze, idee nuove anche a proposito di una valutazione degli alunni diversa dalla famosa pagella. Abbozzammo una scheda che dai voti numerici passava ad un giudizio ben più elastico e plausibile. A questo incontro i nostri alunni sono sta-

ti felici di rivedere sia la maestra di attività linguistica e storia sia la maestra di attività logico-matematica e geografia. Già da allora, essendo laureata in lingua e letteratura straniere, introdussi l’insegnamento della lingua inglese. Tutti hanno ammesso che la scuola elementare oltre ad averli istruiti li ha educati al bello, al buono e al vero. Nella pergamena che Marinella Fioriti ci ha consegnato c’è scritto: “…… mi aiutavate a capire la differenza tra il bene e il male; mi avete insegnato che esistono le regole e che vanno rispettate”. Scherzando hanno voluto ricordarmi la famosa poesia che ogni sabato avevano da imparare a memoria ma nello stesso tempo grati di averli fatti esercitare in quella facoltà intellettiva che oggi giorno è sottovalutata. Purtroppo uno di loro non c’è più. In un incidente stradale Massimiliano Sodi ha perso la vita. Noi, nel pomeriggio abbiamo invitato i suoi genitori donando loro una pergamena preparata dall’allora scolaro Don Giovanni Zampa: “troppo veloci gli anni corsi tra i banchi; troppo veloci gli anni trascorsi in questa vita. Un tempo il gioco ci toglieva il fiato, ora il dolore. Ma veloce torna a battere il cuore, non solo della memoria, soprattutto della speranza certa di tornare a correre insieme”. Con la promessa che ci rivedremo presto abbiamo augurato a tutti di continuare a vivere secondo quei principi inculcati in loro durante l’età infantile.

Fanny Morosini Natale

Bonaventura da Bagnoregio Nel calendario liturgico è festeggiato il 14 marzo

Bonaventura nacque nella Tuscia, ai confini tra i territori di Viterbo e di Orvieto, intorno al 1217-1218 secondo alcuni agiografi, nel 1221 secondo altri, in una famiglia benestante. Il padre Giovanni era medico,

la madre, Ritella, una donna pia e timorata di Dio, lo chiamarono Giovanni. Lo stesso Santo ricorda nella – Legenda Minor- come venne guarito quando era bambino da una gravissima malattia grazie all’intercessione di San Francesco al quale la madre si era rivolta. Una leggenda narra che la madre portò il bambino da Francesco, di passaggio a Bagnoregio, il quale, preso il bambino tra le braccia esclamò: “Oh, la buona ventura! Oh la buona ventura!”. Dopo la guarigione, la madre Ritella, per ricordare la grazie ottenuta, decise di chiamare il figlio non più Giovanni ma Bonaventura. Il ragazzo fu educato nel convento francescano che si trova fra Civita e Rota, terminati i primi studi elementari e medi, Bonaventura fu mandato a Parigi, era il 1236. Dopo essersi laureato in arti nel 1242-1243, entrò nell’ordine serafico assumendo il nome di

Bonaventura. Insieme con il noviziato compì il quinquennio teologico nel convento parigino sotto la guida di Alessandro d’Hales e di Alberto Magno, dove ebbe modo di stringere con Tommaso d’Aquino un amicizia che sarebbe durata tutta la vita. Nel frattempo venne consacrato sacerdote e, conseguito il titolo di baccelliere nel 1248, cominciò ad insegnare e commentare i vangeli di Luca e di Giovanni. Nel 1253, conseguita la licenza, diventò maestro reggente insegnando teologia: la sua fama richiamava molti studenti fra cui i futuri papi Gregorio X e Innocenzo V. In un capitolo generale dei frati i padri provinciali lo elessero ministro generale, Bonaventura prese subito in mano le redini dell’ordine che attraversava un periodo difficile e lo segue a pag. 12

l’Arte di Vivere Preghiera per il buon umore Signore, donami una buona digestione E anche qualcosa da digerire. Donami la salute del corpo E il buon umore necessario per mantenerla. Donami, Signore, un’anima semplice Che sappia far tesoro di tutto ciò che è buono E non si spaventi alla vista del male Ma piuttosto trovi sempre il modo Di rimettere le cose a posto. Dammi un’anima che non conosca la noia I brontolamenti, i sospiri, i lamenti E non permettere che mi crucci Per quella cosa troppo ingombrante Che si chiama Io. Dammi, Signore, il senso del buon umore. Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo Per scoprire nella vita un po’ di gioia E farne parte anche agli altri. Amen San Tommaso Moro Questa preghiera è stata composta da Tommaso Moro, uomo politico e cancelliere di Enrico VIII d’Inghilterra, fatto decapitare dallo stesso re rifiutando la sua rivendicazione di farsi capo della Chiesa Anglicana. Gli insegnamenti che Tommaso ci vuole trasmettere si offrono a noi importanti. Il buon umore si rende necessario per la salvaguardia della salute fisica con l’aumento delle difese immunitarie. L’esperienza del bene compiuto ci deve accompagnare negli atti quotidiani. Saper accettare e stare agli scherzi, nella giusta misura, producono gioia, una convivenza pacifica e armoniosa. Giuseppe Del Dottore

Amore “Amore”, poesia bellissima dedicata alla donna della sua vita: “Rosa”, con i loro 70 anni di matrimonio. Chi la scrive è Vincenzo Albi, poeta di 92 anni. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo, mi auguro che continui a scrivere per molto tempo ancora. Alba Romani

Eri solo presente nella mente, nel cuore, poi, improvvisamente, sei apparsa come d’incanto: dolce, inusuale, rara perla luminosa come goccia di rugiada preziosa, e ti incontrai….Dono raro della sorte: comparisti solo quando cessai di cercarti e scoppiò dentro il terremoto dell’Amore. Vincenzo Albi


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Basta soldi ai giornali, dice qualcuno Sì, però… Però ci sono più di 200 giornali in Italia che fanno informazione come nessuna grande testata mai potrà fare. Però dovrai rinunciare al tuo quotidiano locale, al settimana-

le della tua comunità, alla rivista che la pensa come te. Però c’è un mondo di 3000 persone che rischia il posto di lavoro. E che risparmio è? In pochi anni il fondo pubblico per l’editoria è calato del 90%. Però questo Paese potrà fare a meno dell’informazione libera? Quella senza profitti, senza padroni, senza catene?. Senza fondo per l’Editoria non profit l’informazione libera va a fondo: firma anche tu, adesso.

A proposito di Venerdì Santo

Chi ha qualche capello bianco ricorda che per adornare il cosiddetto “sepolcro” meglio detto “Altare della reposizione” era solito usare la veccia, o altre varietà di piante leguminose (ad esempio le lenticchie), che venivano seminate 4-5 giorni dopo il mercoledì delle ceneri e venivano poi portate il giovedì Santo. La veccia (vicia sati-

va) è una pianta erbacea spontanea appartenente alle leguminose foraggere minori. Spesso la si ritrova come pianta infestante nei cereali, tanto che nei tempi passati si raccoglievano i semi di veccia dallo scarto del grano o dell’orzo. La tradizione popolare religiosa la utilizza come pianta per abbellire l’Altare della Reposizione, dopo esser stata coltivata al buio per farla diventare bianca. Ne risulta una pianta mesta, triste ma carica di vita: la morte di Gesù non è fine a sé stessa ma si compie in funzione della resurrezione. I migliori luoghi per far crescere la veccia sono le cantine e le ghiacciaie sotterranee. Un luogo del genere mi è capitato di vederlo in una casa in via Consolare. Ormai per questo anno è tardi, ma per l’avvenire, se qualcuno avesse buona volontà, può preparare qualche vaso di veccia o simili per adornare l’Altare della Reposizione nella nostra parrocchia. La cosa è molto gradita!

Don Diego - priore parroco


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per ricordare ❉ ❉ ❉ ❉ ❉ ❉ ❉ Giancarlo Angelucci spellano d.o.c. Capotecnico delle Ferrovie Italiane, lavora e si trasferisce a Lecco, fino al suo pensionamento. Si sposa con Margherita, dalla quale ha due figli: Lorenzo e Stefano. Lorenzo è sposato con Ida, con la quale ha due figlie, Chiara e Giulia: si sono trasferiti nel Galles. Stefano invece è sposato con Karim, e vivono insieme al loro figlio Giovanni in Olanda. Giancarlo, da pensionato, ha contattato il Padre Somasco Attilio Basso (deceduto da due anni), che era stato l’ultimo rettore del collegio Vitale Rosi, e tramite questo, lui, la signora Angela Nocchi e il signor Luigi Santarelli hanno rievocato momenti storici riguardanti il Collegio, che sono poi stati elaborati in vari articoli stampati su La Squilla. Il materiale è stato utilizzato sia per una ricerca storica realizzata dal Circolo Cine Foto Hispellum, sia per la Cerimonia di riapertura della Scuola Vitale

Rosi. Purtroppo Giancarlo ci ha lasciati l’otto febbraio di quest’anno. Siamo felici di ricordarlo e di ringraziarlo perché, anche se lontano, ha sempre collaborato con il giornale come cittadino D.o.c. La Redazione

Nello Gubbini Nello ha terminato recentemente la sua esistenza terrena. L’ultimo periodo è vissuto nella sofferenza ma con serena accettazione. Ho conosciuto Nello fin da ragazzino quando ha dovuto emigrare in Svizzera per lavoro, l’ho rincontrato quando, ritornato in Italia, ha lavorato presso le Officine Rapanelli. Quando i nostri cari ci lasciano hanno sempre qualcosa da trasmetterci in eredità, Nello ci ha lasciato la sua generosità d’animo e il suo sorriso conciliante. Lo ricordiamo perché affezionatissimo al nostro giornale La Squilla . La redazione si unisce al dolore dei familiari e l’augurio che facciamo loro è di essere sempre sorretti dal conforto della Fede. Il Signore, da parte sua, gli conceda la beatitudine del Paradiso Giuseppe Del Dottore

Numeri Utili • CHIESA DI S. MARIA MAGGIORE 0742/301792 • CHIESA DI S. LUCIA 0742/651441 • CHIESA DI SANTA CROCE IN LIMITI 0742/651276 • COMUNE DI SPELLO 0742/30001 - Fax 0742/300044 • SPELLO RISPONDE NUMERO VERDE 800-550955 • SPORTELLO DEL CITTADINO 0742/300050 - fax 0742/300070 • PRO-LOCO IAT www.prospello.it - 0742/301009 • INFORMAGIOVANI DI SPELLO 0742/302287 • CARABINIERI 0742/651115 • POLIZIA MUNICIPALE 0742/300028 • CROCE ROSSA ITALIANA DI SPELLO 0742/301050

• ASL-DISTRETTO SANITARIO 0742/302016 • GUARDIA MEDICA 0742/302016 - 0742/339010 • FARMACIA BARTOLI 0742/301488 • FARMACIA BUATTINI-SOZI 0742/651148 • V.U.S. - PRONTO INTERVENTO ACQUA 800-663036 • V.U.S. - PRONTO INTERVENTO GAS 800-904366 • PROTEZIONE CIVILE DI SPELLO 334/6050102 • ENEL UFFICIO GUASTI 803.500 • UFFICIO POSTALE DI SPELLO 0742/300842 • TAXI 334/5704218

segue da pag. 6

Bonaventura da Bagnoregio governò per 17 anni fino alla morte. Durante un viaggio nel 1259 si trattenne per 2 mesi in meditazione alla Verna dove scrisse – L’itinerario della mente in Dio – opera significativa sul cammino dell’uomo alla ricerca di Dio. Bonaventura, con il capitolo generale del 1260, a Narbona si dedicò alla sua riorganizzazione; furono approvate le costituzioni generali partendo in primis dalla regola di San Francesco, venne realizzato il primo codice minoritico. Nello stesso capitolo i padri incaricarono Bonaventura di scrivere un racconto sulla vita di San Francesco, fusione dei due precedenti. Bonaventura, che aveva un debito di riconoscenza e gratitudine per Francesco, si recò in Italia documentandosi con grande rigore e scrisse la – Legenda Maior – che è anche un capolavoro letterario. Nel 1263 Bonaventura presenziò alla traslazione del corpo di sant’ Antonio da Padova. Non sappiamo se Bonaventura ritornò nella sua Bagnoregio, sebbene probabile, visti alcuni documenti in relazione al suo soggiorno nella tuscia , tra Orvieto e Viterbo… A Bagnoregio si trovò nell’autunno del 1271, quando i 18 cardinali, radunati da 3 anni per eleggere il successore di Clemente IV, non riuscivano ad accordarsi; Bonaventura suggerì di affidare a 6 di loro la facoltà di scegliere il nuovo pontefice. Grazie all’assemblea più ristretta si giunse alla figura di Tebaldo di Piacenza , discepolo del Santo alla Sorbona, che prese il nome di Gregorio X. E’ invece infondata la leggenda secondo la quale Bonaventura nel 1270 consigliò ai viterbesi di chiudere a chiave i cardinali impedendo loro di uscire finché non avessero eletto il nuovo Papa:

La natura nostra alleata

a cura di Adriana Mengarelli

Ciliegio

dato che in quell’anno il Santo era a Parigi, e ritornò in Italia solo nella tarda primavera del 1271. In ogni modo papa Gregorio X, facendo tesoro dell’esperienza viterbese, stabilì nel concilio di Lione del 1274 la istituzione e regolamentazione del conclave ( CUM CLAVE…). Il 28 maggio 1273 papa Gregorio X nominò cardinale Bonaventura: affinché potesse partecipare autorevolmente all’assemblea conciliare che doveva sancire la riunione con i greci, i quali si erano divisi dalla chiesa romana, perché non avevano accettato come verità di fede che lo Spirito santo procede dal Padre e dal Figlio e non soltanto dal Padre. Poco dopo l’inizio del concilio Bonaventura si dimise da generale dell’ordine per potersi dedicare totalmente ai suoi nuovi compiti, ma il 15 luglio 1274 morì estenuato dalle fatiche degli ultimi mesi. Fu sepolto nella chiesa di san Francesco a Lione, traslato poi nel 1434 nella nuova chiesa gotica. Durante la traslazione fu fatta la ricognizione del copro e si scoprì che la lingua era rimasta intatta, come a sant’Antonio da Padova. Papa Sisto IV nel 1482 lo proclama Santo, per i tanti miracoli compiuti sia in vita che dopo la sua invocazione una volta morto. A Bagnoregio San Bonavenutra, che nel 1588 papa Sisto V proclamò – Dottore della Chiesa – è festeggiato il 14 luglio ed il 14 marzo: anniversario della scoperta della lingua intatta del Santo.

A cura di Giuliana Chiucchi Tratto da: Santi d’Italia – ed. BU

Sono molte le varietà del ciliegio, sempre molto apprezzate fin dai tempi più remoti. Molto noto l’uso dei peduncoli del frutto, sapore amaro e astringente, a scopo diuretico e sedativo delle infiammazioni delle vie urinarie. Si fanno bollire 30 grammi di peduncoli in un litro di acqua per 5 minuti, si versa poi il liquido su mezzo chilogrammo di ciliegie e mele affettate, lasciando riposare per circa 20 minuti. Si passa poi il tutto per un panno con leggera pressione e si ottiene un liquido da conservare, come diuretico, antiartritico, antigottoso e antiuricemico. Per una cura depurativa e regolarizzante, è sufficiente cibarsi di sole ciliegie, per 2-3 giorni.

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Direttore Responsabile MARIO MANINI Tel. 0742.301726 - 339.2111746 Redattore Capo MARIARITA CRISANTI Amministrazione, Segreteria, Informazioni, Cambio d’indirizzo: Il Segretario Amministrativo - Tel. 338.3955245 - Fax 0742/302082 Collaborazione tecnica CIRCOLO FOTOGRAFICO HISPELLUM Unione Stampa Periodica Italiana Per contattare la Redazione de La Squilla, potete utilizzare anche la casella di posta elettronica, inviando le vostre comunicazioni al seguente indirizzo:

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