DM oggetti Design Magazine N.21

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JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA | GENNAIO FEBBRAIO MARZO 2016 | ANNO VI | NUMERO21

VIII Triennale Design Museum Milano

CUCINE&ULTRACORPI MOSTRE&MUSEI. TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO. CUCINE&ULTRACORPI> MUSEO MAXXI ROMA. TRANSFORMERS> VITRA DESIGN MUSEUM. THE BAUHAUS#ITSALLDESIGN> MMM MESSNER MOUNTAIN MUSEUM. MMM CORONES > SMARTFACTORY&RESTAURANT. EATALY TORINO> EATALY MILANO> LIVING&LIGHTDESIGN. CASSINA> ALESSI> NATEVO BY FLOU> INGO MAURER> L’OCA NERA> DESIGNINTAVOLA. ALESSI> VILLEROY&BOCH> WWW.OGGETTIDESIGNMAGAZINE.IT


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14 Triennale Design Museum Cucine&Ultracorpi Una mostra curata da Germano Celant e sviluppata in stretta collaborazione con Silvana Annicchiarico direttrice del Triennale Design Museum 22 MMM Messner Mountain Museum MMM Corones Il sesto progetto museale di Reinhold Messner a Corones progettato da Zaha Hadid 28 Vitra Design Museum The Bauhaus#itsalldesign 30 Museo Maxxi Roma Transformers

OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE&MUSEI

VITRA DESIGN MUSEUM

Il Bauhaus al VITRA DESIGN MUSEUM

CURATA DA JOLANTE KUGLER. “THE BAUHAUS #ITSALLDESIGN” È UNA MOSTRA CHE CELEBRA IL BAUHAUS COSTUTITO DA GROPIUS COME FORMAORE DI UN NUOVO “CREATORE SOCIALE” TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO VITRA DESIGN MUSEUM

In questa pagina: citiamo gli artisti creatori del Bauhaus rappresentati nella mostra; ci sono Marianne Brandt, Marcel Breuer, Lyonel Feininger, Walter Gropius, Wassily Kandinsky e molti altri.

OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE&MUSEI

MAXXI ROMA

MUSEO MAXXI Transformer

UNA MOSTRA IN CUI I VISITATORI OSSERVANO E PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DI UNA REALTÀ NUOVA, CONDIVIDENDO L’ESPERIENZA DI COLORO CHE QUELLA REALTÀ TRASFORMANO TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY MUSEO MAXXI / MUSACCHIOIANNIELLO

MUSEI&MOSTRE

In questa pagina: dall’alto, di Choi Jeonghwa, ”Hubble Bubble”, una foresta verde sospesa. “Golden Lotus”, “Life Life” fatta di lunghi palloncini

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LIVING&LIGHT DESIGN I Maestri di Cassina I nuovi Orologi da parete di Alessi Ingo Maurer Led and Oled L’Oca Nera Home and Purity Natevo by Flou Il design della luce

Sommario

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Sommario

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DM Oggetti Design Magazine Gennaio Febbraio Marzo 2016 REDAZIONE

Direttore Responsabile Stefania Bosco di Camastra s.bosco@johnsons.it Relazioni Esterne Elisabetta Palma elisabetta.palma@johnsons.it Redazione Mariella Orlando redazione@johnsons.it Grafica Editoriale Alessandro Guerrato alessandro.guerrato@johnsons.it Collaboratori in Redazione Ombretta Bertini, Rossella Crippa Elena Sartor, Paola De Toma Trend Tessuti Nena Mazza n.mazza@johnsons.it Fotografi Archivio Aziende/Musei

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ROSENTHAL

LA COLLEZIONE “MESH” DESIGN GEMMA BERNAL (2015) Le collezioni “Mesh” e “Mesh Color”, caratterizzate da straordinaria versatilità combinatoria e dal decoro a rilievo ispirato al bambù, si arricchiscono quest’anno con la versione “Mesh Line”: un’estensione della gamma a nuove colorazioni in linea con le tendenze del momento. Non solo la varietà delle forme, dunque, ci proietta nella dining culture contemporanea, ma anche il colore, nelle nuances acqua, crema e noce applicate alla porcellana sottoforma di una speciale smaltatura a 1.400 gradi. Disponibili per tutti gli elementi della collezione, questi colori creano un meraviglioso contrasto con la porcellana bianca, facendo emergere il carattere individuale di ogni forma e potenziando l’effetto del decoro a rilievo. L’innovativa collezione, creata dalla designer Gemma Bernal, si amplia al tempo stesso con una ricca gamma di tazze, nuovi piatti piani rotondi e quadrati, la zuccheriera, la lattiera e la tazza per cereali. Rosenthal è distribuita in Italia da Sambonet Paderno Industrie. www.sambonet.com www.rosenthal.de 2


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Le versioni “Mesh Color”, a sinistra, e “Mesh Line” della linea “Mesh”, con le nuove colorazioni acqua, crema e noce. 3


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

CUCINE&ULTRACORPI

ISPIRATA AL LIBRO DI FANTASCIENZA “L’INVASIONE DEGLI ULTRACORPI” DI JACK FINNEY, VOLUTA DA SILVANA ANNICCHIARICO E CURATA DA GERMANO CELANT, LA MOSTRA RACCONTA L’ INESORABILE TRASFORMAZIONE DEGLI UTENSILI DA CUCINA IN MACCHINE E AUTOMI. UN UNIVERSO MAGICO E SORPRENDENTE MESSO IN SCENA DALLO STUDIO ITALO ROTA TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO / GIANLUCA DI IOIA

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

CUCINE&ULTRACORPI

In queste pagine: qui sopra, “La Cucina. Luogo di passione” di Gaetano Pesce (2015). Sotto, a destra, “Satellite Kitchen” di Luigi Colani (1969), e, sotto, a sinistra, l’armata dei frigoriferi “Freshplus” di Electrolux (2013). Nella pagina a destra, veduta della sezione “Tagliare&Mixare”.

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Il display espositivo presenta un universo di cosiddétti “ultracorpi” - dal frigorifero al microonde, dalla caffettiera al tostapane, dal trita rifiuti alle cappe assorbenti, dai bollitori ai mixer, dalle friggitrici alle gelatiere - che hanno sostituito dal XIX secolo molte pratiche umane del cucinare

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viluppata in stretta collaborazione con Silvana Annicchiarico, Direttore del Triennale Design Museum dal 2007, e inaugurata in occasione di Expo Milano 2015 ma tutt’ora in corso fino al 21 febbraio, questa ottava edizione della mostra annuale organizzata dal Triennale Design Museum Milano dal titolo Cucine&Ultarcorpi - curata da Germano Celant - è ispirata sin dal titolo al libro di fantascienza L’invasione degli Ultracorpi, scritto da Jack Finney nel 1955, e all’omonimo film, tratto dal romanzo, girato da Don Siegel, celebri personaggi che si sono sempre imposti come autori di opere di rottura e cambiamento nell’immaginario collettivo. Nello scenografico universo magico e sorprendente messo in scena dallo Studio Italo Rota, la mostra racconta di alieni che da “invasori” divengono “cospiratori” capaci di confondersi e insinuarsi tra gli abitanti della terra. Entrano nel quotidiano degli esseri umani, attuando una rivoluzione interna della società, invasa così da forze aliene che si mescolano agli umani e ne assumono la forma per prendere il sopravvento. Analogamente, Cucine&Ultracorpi” vuole raccontare la lenta quanto inesorabile trasformazione degli utensili da cucina in macchine e automi. Un’armata “di invasori” che, dalla metà del XIX secolo con l’avvento dell’industrializzazione, è dilagata arrivando a sostituire molte pratiche umane del cucinare. 17


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

CUCINE&ULTRACORPI

In questa pagina: sopra e sotto, vedute della sezione dedicata al “Ghiaccio” con i frigoriferi Fiat degli anni ‘50, la serie il Milione di Ignis (1962), l“Oz” di R. Pezzetta (1998), il prototipo di frigorifero - lavagna “Chalk Chalk” di A.Villas per Ardo (2008). Al centro, veduta della sezione dedicata agli “Allarmi”.

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CUCINE&ULTRACORPI In queste pagine: veduta della sezione dedicata al “Fuoco” con cucine a gas e piani cottura presentati per tipologia ed epoca.

Inaugurata in occasione di Expo 2015, la mostra presenta un universo di cucine ed elettrodomestici dalla prima industrializzazione all’automazione fino all’innovazione digitale

L

’intento della mostra è quello di tracciare l’evoluzione in Italia dei “cospiratori”, cucine ed elettrodomestici, dalla prima apparizione documentabile fino all’attuale progettazione industriale. Il display espositivo presenta dunque questo universo di ultracorpi - dal frigorifero al microonde, dalla caffettiera al tostapane, dal trita rifiuti alle cappe assorbenti, dai bollitori ai mixer, dalle friggitrici alle gelatiere - che si è sviluppato dalla prima industrializzazione alla diffusione di massa, dall’automazione all’innovazione digitale. Questo transito dal manuale al tecnologico è affiancato da artefatti complementari come pubblicità e manuali, film e documentari, libri e giochi. Il tutto in un universo magico e sorprendente come fosse una cucina fantascientifica - messo in scena dallo Studio Italo Rota, che evoca questo paesaggio meccanizzato attingendo agli ambiti e ai linguaggi più disparati che vanno dalla sci-fi (fantascienza ndr) all’horror, dalla favola al fumetto. E mostrando nel contempo risvolti comici e tragicomici, ironici e inquietanti della relazione essere umanomacchina. Un viaggio dunque a ritroso nella storia della Cucina italiana, ma con un tono nettamente fantascientifico. 19


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

Un viaggio a ritroso nella storia della Cucina italiana, ma con un tono nettamente fantascientifico: questo il mondo magico e sorprendente messo in scena dallo Studio Italo Rota

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ltre 350 opere provenienti soprattutto dalla Collezione Permanente del Triennale Design Museum sono dunque le protagoniste di questa sorprendente, avveniristica narrazione della quotidianità casalinga: un’esercito di frigoriferi, forni a microonde, bollitori, friggitrici, tostapane, tutti opere di designer e progettisti di fama internazionale, che hanno inevitabilmente contribuito a plasmare, negli anni, l’iconografia del cuore pulsante di ogni casa. Una bella edizione di mostra del Triennale Design Museum, da non perdere, perfettamemnte documentata. www.triennale.org 20

CUCINE&ULTRACORPI

La sezione dedicata a “L’aroma del caffè” è raccontato attraverso una selezione di oltre 100 esemplari di macchine elettriche raccolte in una grande libreria che ne restituisce storia ed evoluzione dai primi del Novecento a oggi. Fra le macchine esposte l’“Europiccola” della Pavoni del 1961 (prima macchina da caffè espresso con caratteristiche analoghe a quelle da bar ma adatta all’uso domestico grazie alle dimensioni contenute), la “Baby Gaggia” di Makio Hasuike per Gaggia del 1977 e la “Coban” di Richard Sapper per Alessi del 1997. Qui sopra, installazione “Minikitchen” di Joe Colombo per Boffi del 1963 (2015).


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE&MUSEI. MMM CORONES

MMM CORONES MMM MESSNER MOUNTAIN MUSEUM MMM CORONES (2.275 M) È L’ULTIMO NATO DI UN CIRCUITO DI 6 MUSEI DEDICATI ALL’ALPINISMO TRADIZIONALE E IDEATI DAL CELEBRE ALPINISTA REINHOLD MESSNER. PROGETTATO DA ZAHA HADID E ALLESTITO IN UNA STRUTTURA CHE OFFRE UNA VISITA SPETTACOLARE SULLE GRANDI PARETI DELLE DOLOMITI E DELLE ALPI, RIPERCORRE LA STORIA DI QUELLA CHE È CONSIDERATA LA DISCIPLINA PRINCIPE DELL’ALPINISMO TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY MMM MESSNER MOUNTAIN MUSEUM / HARALD WISTHALER 22


MMM MESSNER MOUNTAIN MUSEUM. MMM CORONES

In queste pagine: ideato da Reinhold Messner, il “MMM Messner Mountain Museum” è un circuito museale suddiviso in sei diverse sedi nell’arco alpino. La sede centrale è a “Castel Firmiano”, nei pressi di Bolzano. Le altre 5 sedi dei musei sono all’interno di “Castel Juval” (abitazione di Messner in Val Venosta), dedicato al mito e alla sacralità della montagna; a “Solda”, nella frazione di Stelvio, dedicato al mondo dei ghiacci; presso il “Forte Monte Rite” a Cibiana di Cadore, dedicato alla roccia e all’alpinismo dolomitico; nel “Castello di Brunico” in Val Pusteria, dedicato ai popoli della montagna; a “Plan de Corones”, in una struttura all’avanguardia (in foto il rendering) che porta la firma del celebre architetto anglo/iracheno Zaha Hadid, dedicato alla storia dell’alpinismo.

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onsiderato da Reinhold Messner il punto culminante del suo progetto museale, MMMCorones racconta la disciplina e la storia dell’alpinismo e dell’arrampicata delle grandi pareti nella sesta e ultima sede del circuito dei MMM Messner Mountain Museum. Situato a Corones - tra la Val Badia, la Valdaora e la Val Pusteria - è stato inaugurato lo scorso luglio 2015 sulla cima del Plan de Corones, a 2.275 metri. Pogettato dal celebre architetto Zaha Hadid, occupa una superficie di circa 1.000 metri quadri, comprendenti un’area d’ingresso, tre livelli di spazi espositivi per mostre permanenti e temporanee, un piccolo auditorium e un un piccolo bookshop. 23


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE&MUSEI. MMM CORONES

MMM CORONES

In queste pagine: le scalinate e gli spazi di accesso ai piani sorrorrenai del museo, con esposizioni di dipinti e sculture e oggetti dalle collezioni di Messner, reliquie, citazioni e opere d’arte.

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L’ingresso a Plan de Corones e la terrazza esterna di circa 40 mq del MMM Corones sono proiettati su uno splendido panorama a 240° che spazia dalle Alpi dello Zillertal all’Ortles fino alle Dolomiti

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l museo è dedicato al tema “roccia” e alla vita degli alpinisti, illustrati attraverso oggetti delle collezioni di Reinhold Messner. La realizzazione architettonica dell’idea è stata affidata allo studio di Zaha Hadid, l’architetto di fama mondiale più talentuoso e innovativo del momento. Questa combinazione è frutto della straordinaria collaborazione fra tre soggetti di prim’ordine, tre autorità indiscusse ognuna nel proprio campo, quale appunto Reinhold Messner per quanto riguarda la storia dell’alpinismo tradizionale, Skirama Plan de Corones per quanto attiene al turismo montano con impianti e strutture d’eccellenza, insieme alla star mondiale dell’architettura contemporanea Zaha Hadid. Il Museo ha uno sviluppo prevalentemente sotterraneo, articolato su diversi piani tanto che, nonostante i 1.000 metri quadrati di superficie che sono disponibili, solo una minima parte di essi richiede costruzioni fuori terra, a tutto vantaggio della componente paesaggistica, dato il ridottissimo impatto visivo della struttura rispetto all’ambiente naturale in cui la stessa sorge. La soluzione costruttiva sotterranea, grazie alla quale il Messner Mountain Museum Corones gode di una temperatura interna costante durante tutto l’anno, e garantisce un’ottimizzazione anche in termini di efficienza energetica. Il livello superiore ospita dunque l’area d’ingresso con le casse, un piccolo Museum-shop e il guardaroba completo di armadietti. Un sistema di scalinate a cascata conduce i visitatori ai sottostanti tre livelli espositivi, fino a raggiungere il livello più basso. Una superficie espositiva centrale, che rappresenta il “cuore” del Museo, offre spazi adeguati per esposizioni temporanee a tema e presentazioni varie. 25


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE&MUSEI. MMM CORONES

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el loro cammino, che termina al livello più basso della struttura, i visitatori si troveranno di fronte a delle grandi finestre panoramiche, fino a raggiungere una terrazza esterna di circa 40 metri quadrati di superficie, dalla quale potranno godere dello splendido panorama a 240°, spaziando dalle Alpi dello Zillertal all’Ortles, fino alle Dolomiti. In questo modo sarà intensificato il rapporto fra l’ambiente montano esterno e il tema del Museo, le gigantesche pareti di roccia che incarnano la disciplina principe dell’alpinismo. Su questo livello è stata prevista inoltre una piccola sala cinematografica con una ventina di posti a sedere, per le proiezioni a tema. Per entrare più a fondo nello spirito e nelle collezioni di questo eccezionale museo citiamo le parole stesse di Reinhold Messner: “Da Plan de Corones, lo sguardo spazia nelle quattro direzioni, spingendosi oltre i confini provinciali: dalle Dolomiti di Linz a est all’Ortles a ovest, dalla Marmolada a sud alle cime della Zillertal a nord. Le vetrate del museo restituiscono le immagini della mia infanzia - le Odle e il Pilastro di Mezzo del Sasso di Monte Croce, l’ascensione più difficile della mia vita - così come i ghiacciai granitici che sovrastano la valle Aurina. All’interno della montagna, il museo ripercorre l’evoluzione dell’alpinismo moderno, i miglioramenti ottenuti nel corso degli ultimi 250 anni per ciò che riguarda l’attrezzatura, i trionfi e le tragedie che si sono consumati sui fianchi delle più famose montagne del

mondo, dal Cervino al Cerro Torre al K2, e la rappresentazione delle imprese di noi alpinisti, per quanto contraddittorie esse possano apparire. Come negli altri musei del circuito, l’alpinismo è raccontato attraverso reliquie, citazioni, opere d’arte (dipinti e sculture) e la trasposizione, all’interno dell’MMM Corones, della scenografia montana che lo circonda. Nel mio ruolo di narratore dell’alpinismo tradizionale non intendo né esprimere giudizi né drammatizzare. Piuttosto, l’obiettivo è quello di condensare le esperienze di chi, come me, ha fatto proprio il confronto tra l’uomo e la montagna. Al centro del museo non vi sono imprese sportive o primati bensì i grandi personaggi dell’alpinismo, oltre a filosofi e pionieri che hanno osato “la transizione aurea“ dall’idea al fare, prescindendo dal perché. In lingua ladina, Corones significa “corona”. Plan de Corones, la celebre montagna dello sci e delle escursioni, la vetta dei deltaplanisti e dei parapendisi, ospita oggi quello che considero il punto culminante del mio progetto museale: un luogo del silenzio e della decelerazione che offre panorami indimenticabili, uno spazio in cui ritirarsi e lasciare che la percezione si apra verso l’alto, verso l’oltre. La montagna diviene così uno spazio esperienziale, parte della nostra cultura. Viviamola in modo nuovo, facendo volare lo spirito al di sopra di ogni vetta. Reinhold Messner www.messnermountainmuseum.com www.mmmcorones.com

MMM CORONES

In questa pagina: l’alpinista Reinhold Messner. La scalinata che conduce ai tre livelli sotterraneIi del Museo e l’esposione di oggetti strumenti da alpinismo.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS MOSTRE

VITRA DESIGN MUSEUM THE BAUHAUS #ITSALLDESIGN In questa pagina: le diverse installazioni dei quattro gruppi tematici in cui è divisa la mostra.

Il Bauhaus al VITRA DESIGN MUSEUM

CURATA DA JOLANTE KUGLER. “THE BAUHAUS #ITSALLDESIGN” È UNA MOSTRA CHE CELEBRA IL BAUHAUS COSTITUITO DA GROPIUS COME FORMATORE DI UN NUOVO “CREATORE SOCIALE”

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TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY VITRA DESIGN MUSEUM

on la grande mostra The Bauhaus #itsalldesign, in calendario fino al 28 febbraio 2016, il Vitra Design Museum presenta un ampio panorama del design del Bauhaus. La mostra comprende una gran varietà di pezzi d’esposizione rari, in parte mai presentati fin d’ora, di design, architettura, arte, film e fotografie. Contemporaneamente, la mostra confronta il design del Bauhaus con le attuali tendenze del design e con opere di designer, artisti e architetti del nostro tempo. In questo modo, The Bauhaus #itsalldesign manifesta un’attualità sorprendente di questa istituzione culturale. Tra gli artisti creatori del Bauhaus rappresentati nella mostra ci sono Marianne Brandt, Marcel Breuer, Lyonel Feininger, Walter Gropius, Wassily Kandinsky e molti altri. L’obiettivo del Bauhaus statale, che fu costituito da Walter Gropius nel 1919, era di formare un nuovo tipo di creatore. All’interno del Bauhaus, egli doveva acquisire conoscenze elementari artigianali e artistiche, ma anche nozioni della psiche umana, del processo della percezione, dell’ergonomia e della tecnica - tutti aspetti di un profilo che, ancora oggi, caratterizza il mestiere di un designer. Al Bauhaus, però, la sensibilità per il design assegnava al

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designer anche un’importante incarico realizzativo: egli non doveva creare soltanto degli oggetti di uso quotidiano, ma partecipare attivamente alla riorganizzazione sociale. Con questo il Bauhaus si colloca all’inizio di un’ampia concezione del design reclamata tutt’oggi con grande enfasi: sotto il lemma di Social Design, Open Design oppure design thinking viene di nuovo discusso come i designer possono inserire il loro lavoro in un contesto più vasto e come possono formare la società. Partendo da questa prospettiva attuale, la mostra osserva il Bauhaus come un laboratorio della modernità, che è strettamente collegato alle tendenze del design di attuale. L’esposizione è divisa in quattro gruppi tematici e inizia con la prospettiva sul contesto storico e sociale del Bauhaus. Nella seconda parte sono esaminati degli oggetto iconici. Un’altra parte si occupa del tema dello spazio. Qui il Bauhaus si manifesta come il primo esperimento totale artistico della modernità, dove la diffusione del design veniva messa alla prova in ogni ambito della vita. L’ultima parte si occupa della comunicazione del Bauhaus, dalle tipografie e delle mostre, attraverso l’arte cinematografica sperimentale e la fotografia. www.vita.com


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MAXXI ROMA

MAXXI. TRANSFORMERS In queste pagine: la foresta verde sospesa”Hubble Bubble” dell’artista coreano Choi Jeong-Hwa. La mostra è in calendario fino al 28 marzo.

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Museo MAXXI. Transformers

AL MUSEO MAXXI DI ROMA, FIRMATO DA ZAHA HADID, UNA SORPRENDENTE MOSTRA IN CUI I VISITATORI OSSERVANO E PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DI UNA REALTÀ NUOVA, CONDIVIDENDO L’ESPERIENZA DI COLORO CHE QUELLA REALTÀ LA TRASFORMANO TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY MUSEO MAXXI / MUSACCHIO & IANNIELLO / FREDRIK NILSEN 31


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MAXXI ROMA

MAXXI. TRANSFORMERS

In questa pagina: i palloncini colorati del progetto “Life Life” di Choi Jeong-Hwa. Sotto, da sinistra, Capula 18 “Dodecahedron” di Pedro Reyes e le sedie del progetto “Post Forma” di Martino Gamper.

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urata da Hou Hanru con Anne Palopoli è in svolgimento al MAXXI di Roma (fino al 28 marzo 2016) una coinvolgente mostra culturalmente all’avanguardia - di forte impatto sociale e ambientale, costantemente stimolante - denominata Transformers, interpretata dai progetti del coreano Choi Jeong-Hwa, del franco-potoghese Didier Fiuza Faustino, dell’italiano Martino Gamper e del messicano Pedro Reyes - i quattro Transformers autori della mostra - che sono al contempo artisti, designer e attivisti sociali. Attraverso dunque le opere di questi creatori, la realtà si trasforma in un’altra realtà, che accende la fantasia, stimola la riflessione, invita alla condivisione e all’esperienza, a vedere oltre. Come attraversare una foresta sospesa e scoprire che è fatta di 3.000 scolapasta in plastica (progetto “Happy Happy”), ascoltare la melodia prodotta da un’orchestra fatta di armi (progetto “Disarm”), sedersi su una sedia che con interventi in tessuto ha cambiato la sua forma originale (progetto”100Chairsin100Days)) o immaginarsi soli in mezzo al mare aggrappati a una boa gigantesca (progetto “Lampedusa”), solo per citarne alcuni. Il nostro mondo è in trasformazione, una combinazione di analogico e digitale che sta modificando il modo di vivere. Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui ci definiamo come esseri umani e dunque trasformazione è oggi la parola chiave delle nostre esistenze. Di fronte a questo mutamento epocale, numerosi autori hanno messo in atto tentativi rivoluzionari di risposta alla sfida, sia attraverso forme di resistenza che di innovazione.

Insieme al pubblico, i 4 “transformers” - Choi Jeong-Hwa, Didier Fiuza Faustino, Martino Gamper e Pedro Reyes - danno vita al museo MAXXI di Roma a una mostra visionaria e stimolante

MAXXI. TRANSFORMERS

In questa pagina: sculture “Disarm Instruments” realizzate con armi del progetto “Disarm” e l’ “orchestra di armi” di Didier Fiuza Faustino. Sopra, la cascata di perle “Cosmos” di Choi Jeong-Hwa. 33


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MAXXI ROMA

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l coreano Choi Jeong-Hwa, ispirandosi alla saggezza e all’estetica popolare, trasforma “installazioni artistiche e architettoniche” in manifestazioni provocatorie a sostegno dei buoni valori e di una vita felice. Il franco-portoghese Didier Fiusa Faustino mette alla prova la percezione comune dello spazio e la convenzionalità dei nostri comportamenti, attraverso dispositivi che ci costringono a un confronto con i nostri limiti fisici e mentali, in una nuova realtà contraddistinta dalla tensione tra urgenze sociali e richieste di libertà. L’italiano Martino Gamper adotta la cultura della collaborazione nota come DIY (Do-It-Yourself), reinterpretando l’idea del fare attraverso il riciclaggio e l’atto del reinventare. Il messicano Pedro Reyes fa sì che l’interazione sociale possa intraprendere nuovi percorsi, utilizzando il realismo e la pace come mezzi di resistenza contro la violenza e la guerra. “I creatori - afferma Hou Hanru, Direttore Artistico del MAXXI e curatore della mostra - sono sognatori straordinari. I loro atti creativi sono ispirati da un forte impegno sociale e ambientale nei diversi contesti geopolitici odierni. Sono capaci di trasformare il quotidiano in fantastico e viceversa; trasformano il basso in alto, il vecchio in nuovo, il banale in arguto, il triste in gioioso e il vizio in virtù...” Ad accogliere il visitatore nella piazza del museo, a testimonianza anticipatrice della diversità degli intenti della mostra, il visitatore viene accolto dall’installazione Golden Lotus

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di Choi Jeong-hwa, un gigantesco fiore di plastica dai petali dorati di 10 m di diametro che, gonfiandosi e sgonfiandosi, riproduce la sensazione del respiro. Nelle gallerie interne ancora tre dei suoi spettacolari lavori: Cosmos, una cascata di perle colorate che suggerisce l’immersione tra miriadi di costellazioni; Hubble Bubble, una foresta verde sospesa in cui il pubblico può entrare, esplorare, perdersi, e Life Life, installazione fatta di lunghi palloncini colorati che ogni giorno si rinnova grazie sia al loro progressivo cadere, sgonfiarsi e scoppiare sia all’intervento dei visitatori che possono gonfiarne e aggiungerne altri.

MAXXI.TRANSFORMERS

In queste pagine: i petali dorati “Golden Lotus” del progetto di Choi Jeong-Hwa che, gonfiandosi e sgonfiandosi, riproducono la sensazione del respiro. Nella pagina a sinistra, dettaglio dei 3.000 colapasta colorati in plastica del progetto “Happy Happy” di Choi Jeong-Hwa.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MAXXI ROMA

MAXXI. TRANSFORMERS

In questa pagina: la gigantesca boa del progetto “Lampedusa” di Didier Fiuza Faustino, collocata di fronte a una grande riproduzione de “La Zattera della Medusa” di Géricault.

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roseguendo il percorso, si incontra il progetto Post Forma di Martino Gamper, una collezione di sedie che, con interventi di tessuto filato a mano e vetro soffiato, cambiano, si modificano, si trasformano. La sedia implica riposo, socialità, dialogo, scambio. Il pubblico del MAXXI può utilizzare le sedie di Gamper e attivare così quelle relazioni di partecipazione sociale connesse al sedersi.

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ono l’emblema della violenza e dell’aggressività, ma possono diventare musica e veicolare un messaggio di pace. Così Pedro Reyes, formazione da architetto che ama esplorare gli spazi e sfidare le convenzioni, trasforma pistole e fucili in un’orchestra meccanica con l’installazione Disarm (vedi pag.17), realizzata con i resti delle armi raccolte e distrutte dall’esercito messicano. In mostra anche Disarm Instruments: cinque sculture realizzate anch’esse con armi, che riproducono strumenti musicali come violino, basso, xilofono, flauto di pan e bastone della pioggia.

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hiude il percorso di mostra il progetto Lampedusa, l’installazione site specific di Didier Fiuza Faustino, artista e architetto che esplora la relazione intima e intensa tra le condizioni sociali del corpo e la produzione dello spazio, che ha realizzato una gigantesca boa in polistirolo cui aggrapparsi per salvarsi la vita, collocata di fronte a una grande riproduzione de La Zattera della Medusa di Géricault. Altrettanto forte e inquietante la sua opera Body in Transit, una cassa progettata per poter essere appesa al carrello di un aereo, uno spazio minimo pensato per il trasporto degli emigranti clandestini, un lavoro di “design” di denuncia presente nelle collezioni del Centre Pompidou a Parigi. Ultimo lavoro esposto di Didier Fiuza Faustino è Exploring Dead Buildings 2.0, una installazione che l’artista ha realizzato a L’Avana, nell’edificio utopistico progettato nel 1961-65 dall’architetto italiano Vittorio Garatti destinato a una scuola di danza mai entrata in funzione, ma oggi tornata a nuova vita grazie a questo progetto. www.fondazionemaxxi.it 36


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Collezione “Buongiorno!�, design Modigliani (2016) www.modigliani.it info@modigliani.it Tel. 0039 06 6781715


OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS DESIGN

CASSINA

In questa pagina: la collezione “Miniature” delle sedute LC1, LC2, LC3 e LC4 progettate nel 1927/1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, realizzata in occasione dei 50 anni dalla messa in produzione della collezione LC.

CASSINA I MAESTRI Miniature LC

CASSINA PROPONE LE MINIATURE DELLE SEDUTE LC1, LC2, LC3, LC4 PROGETTATI DA LE CORBUSIER, PIERRE JEANNERET E CHARLOTTE PERRIAND IN OCCASIONE DEI 50 ANNI DI PRODUZIONE TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY CASSINA

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n occasione dei 50 anni della collezione LC e da oggi in esclusiva, Cassina propone le Miniature LC di alcune delle icone della collezione con un omaggio alle sedute LC1, LC2, LC3, LC4 progettate nel 1927/1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, classici intramontabili che l’azienda produce dal 1965. Quattro sono le sedute della collezione Miniature in scala 1:6, che si allineano alle ricerche condotte sulla collezione in collaborazione con la Fondation Le Corbusier e gli eredi dei co-autori, poiché realizzate con gli stessi nuovi autentici colori e le stesse pelli e cuoi utilizzati per i modelli in scala 1:1. Un grande lavoro di precisione e di attenzione ai dettagli condotto da artigiani italiani: una vera e propria miniaturizzazione degli originali Cassina. Nel 1922 Le Corbusier dà inizio a una attività professionale presso il nuovo atelier di rue de Sèvres a Parigi insieme al cugino Pierre Jeanneret col quale condivide ricerche e criteri di progettazione con intesa profonda e duratura, testimoniata per tutta la

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vita. Insieme, nell’ottobre 1927, decidono di avvalersi del contributo di una giovane architetto già presente sulla scena architettonica operativa del momento: Charlotte Perriand. La loro collaborazione, che durerà sino al 1937, si rivelerà estremamente fruttuosa, soprattutto per quanto riguarda la creazione di mobili e il sodalizio risulterà oltremodo valido sia per il portato culturale delle loro affermazioni sia per i risultati professionali. É proprio con Charlotte Perriand che i due affrontano all’unisono il problema innovativo de l’équipement d’intérieur de l’habitation con risultati di fascino intellettuale e insieme con esiti positivi sul piano imprenditoriale. Tuttora, per il contributo produttivo promosso da Cassina, persiste un interesse sia nell’ambito concettuale, sia nella qualità conquistata e si verifica un’attesa sempre più crescente su ciascun oggetto previsto dalla collezione. Tutti i modelli della collezione Cassina per il loro elevato contenuto artistico e particolare carattere creativo, sono tutelati dal diritto d’autore, un istituto giuridico universalmente riconosciuto e tutelato. www.cassina.com


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Collezione “Panarea�, design Modigliani (2016) www.modigliani.it info@modigliani.it Tel. 0039 06 6781715


Foto Archivio MyLed

Lampade “ZBOWL” del brand Myled disegnate da Giorgio Zaetta (2011)

HI.PROJECT Srl Via Mario Luciani 4/E 32032 Feltre (Belluno) www.hiproject.it


www.myled.it


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHTDESIGN

CASSINA I CONTEMPORANEI

In queste pagine: divano, tavolini e chaiselongue componibile della collezione “Scighera”, design Piero Lissoni (2015).

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LIVING&LIGHTDESIGN 43


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHT DESIGN

CASSINA I MAESTRI

In queste pagine: tavolo “Rio”, design Charlotte Perriand (1962), in rovere naturale verniciato con finitura low gloss, inserti in paglia di Vienna. Nella pagina a destra, tavolo “LC6” design Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. 44


I Maestri di CASSINA

ALCUNE RIEDIZIONI STORICHE E EDIZIONI DI DESIGN CONTEMPORANEO DALLE COLLEZIONI “CASSINA I MAESTRI” E “CASSINA I CONTEMPORANEI” FINO A “CASSINA SIMON COLLECTION” NATA DALL’ACQUISIZIONE DI SIMON NEL 2013 TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY CASSINA

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l celebre tavolo Rio che fu progettato in due diverse dimensioni da Charlotte Perriand, fa parte della Collezione Cassina I Maestri. La riedizione che Cassina propone oggi è quella del primo progetto del 1962 eseguito per l’abitazione di Jacques Martin, a Rio in Brasile, che prevedeva anche una lunga panca sempre in paglia di Vienna e legno. Tra il 1962 e 1967 Charlotte Perriand adattò questo tavolo per l’ Ambasciata del Giappone a Parigi ampliandolo nelle dimensioni. Rio è costituito da sei spicchi sfalsati e di diverso raggio che creano un bordo esterno in massello articolato e un foro centrale che diviene centro di gravità spaziale. La bellezza inconsueta di questo tavolo lo rende una vera opera decorativa per la casa oltre a essere un oggetto funzionale.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHT DESIGN

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l sistema Scighera di divani e sedute, disegnato da Piero Lissoni nel 2015 per Cassina, porta il nome dedicato alla nebbia in dialetto lombardo. Scighera significa addensamento di nebbia fitta, quella che sembra avvolgerti come una nuvola morbida. La seduta è infatti ampia e accogliente, i braccioli generosi, i cuscini morbidi e l’aspetto invitante. Scighera non è solo confortevole ma anche funzionale: ciascuna seduta è dotata di un poggiatesta ribaltabile grazie a un meccanismo che permette di piegarlo in base alle preferenze di posizione, per conversare o per rilassarsi. Nella posizione abbassata l’appoggio rimane a filo bracciolo enfatizzando ancora di più la linearità del modello. Il sistema può essere rivestito in pelle o tessuto ed è caratterizzato da una cucitura con profilo a costina arricchita con un filo di tessuto grosgrain a vista disponibile in 4 varianti di colore: beige, tabacco, caffè e grigio. “Scighera” è completato da una serie di tavolini di appoggio in diverse forme e altezze. I tavolini si abbinano perfettamente al divano in quanto hanno la stessa base metallica e il piano in marmo bianco

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CASSINA I CONTEMPORANEI. CASSINA SIMON COLLECTION

In queste pagine di “Cassina I Contemporanei” divano, tavolini e chaise-longue componibile “Scighera”, design Piero Lissoni (2015). Qui sopra, contenitori modulari “Dadà” di “Cassina Simon Collection”, design Kazuhide Takahama (1965), in rovere massello e in noce Canaletto,massello, con la possibilità di scegliere tra tre colori di finitura per l’interno: verde salvia, rosso amaranto, blu notte.

di Carrara, marmo nero Marquiña o vetro retroverniciato con effetto specchiante color rosso mattone o caffè. A seguito dell’acquisizione nel 2013 del marchio storico Simon, fondato da Dino Gavina e Maria Simoncini negli anni ‘60, Cassina continua oggi la ricerca per sviluppare progetti dai ricchi archivi Simon. È nata così Cassina Simon Collection di cui in queste pagine presentiamo la riedizione di Dadà, un versatile contenitore modulare in legno che può essere organizzato in combinazioni infinite per l’organizzazione degli spazi in perfetta armonia con il progetto originale del 1965 del suo progettista Kazuhide Takahama. Gli elementi rettangolari di “Dadà” possono essere fissati tra di loro e arricchiti con mensole e cassetti per realizzare delle composizioni d’impatto per tutti i tipi di spazi. Cassina ha proposto una selezione di configurazioni fisse tra cui un elemento angolare da costruire intorno al divano, una composizione a muro e una libreria asimmetrica che funge da centro stanza. Contrariamente, si può scegliere di costruire in autonomia il proprio sistema a seconda delle esigenze personali. www.cassina.com 47


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHT DESIGN

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’ ampia raccolta di Orologi da parete del catalogo Alessi - disegnati da Achille Castiglioni, Michael Graves, Alessandro Mendini, Aldo Rossi, Philippe Starck e i Fratelli Campana - si arricchisce nel 2016 di cinque nuove firme - Daniel Libeskind, Studio Job, Abi Alice, Giulio Jacchetti e Mario Trimarchi - ognuna delle quali propone una propria originalissima interpretazione di un tema affascinante e stimolante come quello della misurazione del tempo. Daniel Libeskind, architetto decostruttivista e teorico dell’architettura tra i più attivi e vivaci di questo inizio secolo, fa il suo ingresso nell’Universo Alessi con il progetto di un Orologio da parete, denominato Time Maze, che cerca di dare forma al tempo. “Il tempo non è circolare: - afferma il progettista - può sterzare all’improvviso per segnare l’evento inaspettato - come l’orologio stesso”. Time Maze è un labirinto rosso che disegna un ritmo spezzato sulla parete, in fondo “il tempo è un labirinto di connessioni nascoste e di piacevoli interazioni”. L’Orologio richiama nelle sue linee interconnesse anche il linguaggio architettonico dell’autore fatto di motivi discontinui, superfici spaccate, tagli e aperture. Il profondo interesse di Daniel Libeskind per la nozione di tempo si riscontra infatti in alcuni dei suoi progetti più iconici come il Jewish Museum a Berlino, il Royal Ontario Museum e il master plan per il World Trade Center di New York. Prodotto in acciaio colorato con vernice epossidica rossa, Time Maze ha il meccanismo nel centro della geometria di linee, nel punto in cui si dipartono le due lancette nere. Le lancette, in alluminio tinto con resina epossidica, si intersecano alla struttura dell’orologio creando con lo scorrere delle ore un gioco di sovrapposizioni e contrasti. La lettura del tempo è facilitata da alcuni piccoli fori che ricostruiscono l’esatta posizione delle ore sul quadrante.

“Time Maze”, disegnato da Daniel Libeskind, è un Orologio da parete in acciaio colorato rosso che è entrato a far parte del catalogo Living Accessories di Alessi dedicato ai piccoli complementi d’arredo

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I nuovi Orologi da parete di ALESSI SI INSERISCONO NELL’AMPIA RACCOLTA DEL CATALOGO LIVING ACCESSORIES DI ALESSI SEI NUOVI OROLOGI DA PARETE DISEGNATI DA DANIEL LIBESKIND, MARIO TRIMARCHI, GIULIO IACCHETTI, STUDIO JOB E ABI ALICE TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY ALESSI / MATTEO IMBRIANI 49


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Disegnato da Mario Trimarchi, l’Orologio da parete “La Stanza dello Scirocco” è realizzato in “acciaio” inossidabile a finitura lucida, in “bianco” per la versione in acciaio nero e “in nero” per i modelli con quadrante in acciaio lucido e acciaio bianco

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a Stanza dello Scirocco è un nucleo di oggetti che nasce attorno all’atmosfera astratta e immobile di un luogo magico: “la stanza dove si è costretti a stare per ripararsi dall’afa, nelle vecchie grandi case di campagna in Sicilia, aspettando che lo scirocco si plachi.” Architetto siciliano, Mario Trimarchi si è ispirato alla suggestione di un ricordo d’infanzia, per creare a partire dal 2009, una collezione di accessori per la casa caratterizzati da geometrie scomposte dal vento. L’Orologio da parete La Stanza dello Scirocco è realizzato in tre versioni. In acciaio inossidabile a finitura lucida e in acciaio verniciato con resina epossidica nel colore nero oppure bianco, tutte con lancette a contrasto. In nero per i modelli con quadrante in acciaio lucido e acciaio bianco. In bianco per la versione in acciaio nero. Per realizzare le forme irregolari del quadrante esagonale e delle tessere che lo incorniciano vengono impiegate le tecniche di taglio al laser e piegatura della lastra d’acciaio. Anche questo progetto sperimenta nuovi linguaggi nelle forme del design in grado di dare risalto alla lavorazione della lastra d’acciaio tagliata e piegata, processo di fabbricazione fortemente connesso con la storia produttiva di Alessi.

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Disegnati da Giulio Iacchetti in bianco o arancio, l’orologio da parete “Ora In” ha una forma ad angolo ideale per il posizionamento fra le pareti mentre “Ora Out” è un orologio da spigolo facilmente utilizzabile nei punti poco sfruttati della casa o del luogo di lavoro

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on gli Orologi da parete Ora In e Ora Out, Giulio Iacchetti inventa una soluzione originale per misurare il tempo e sfruttare lo spazio spesso inutilizzato di angoli e spigoli della casa o dello spazio di lavoro. Rispettivamente ideati per inserirsi in un angolo oppure a cavallo di uno spigolo, questi due orologi gemelli, per il loro design dalle linee essenziali e senza decori, si adattano facilmente a ogni tipo di contesto integrandosi in tutti gli stili d’arredo. Ora In ha una forma ad angolo che permette di inserirlo tra le pareti, Ora Out è invece un orologio da spigolo che permette di utilizzare punti della stanza solitamente poco sfruttati. Per entrambi la lettura dell’ora può avvenire anche da punti di vista non perpendicolari all’orologio. La forma rotonda del quadrante, privo di indicazione delle ore, presenta un lieve avvallamento. Realizzati in resina termoplastica, Ora In e Ora Out sono stati pensati dall’autore in bianco o arancio per creare continuità con la tonalità delle pareti oppure sfruttare un contrasto di colore, giustapponendo tinte diverse.

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on Infinity Clock, la designer Abi Alice traduce in un progetto ricercato la sfida che Alessi ha lanciato ad alcuni progettisti per la creazione di oggetti da realizzare nelle officine dello stabilimento della sede a Crusinallo di Omegna. Luogo storico dove, dagli anni ’20 del secolo scorso, si lavora il metallo applicando alle pratiche artigianali le nuove possibilità offerte dalle avanguardie tecnologiche. Affascinata dalla geometria e dalla matematica, Abi Alice disegna un Orologio da parete scultoreo che nasce da una riflessione sul concetto di tempo: curve regolari e continue che generano un movimento infinito come l’incessante scorrere delle ore. Infinity Clock è realizzato in acciaio verniciato con resina epossidica Super White, sottoponendo la lastra di acciaio a elaborate operazioni di taglio laser, piegatura, curvatura e saldatura. Il colore scelto dall’autrice, il bianco opaco Super White e il quadrante privo di numeri, contribuiscono entrambi a esaltare il senso d’indeterminatezza del tempo. Le lancette blu marcano ore e minuti.

L’Orologio da parete “Infinity Clock” disegnato da Abi Alice è composto da curve regolari e continue che sembrano generare un movimento infinito come l’incessante scorrere delle ore

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er dare forma all’Orologio da parete Dotty Clock, la designer australiana Abi Alice si è lasciata ispirare dagli antichi sistemi di misurazione basati sull’osservazione dei movimenti solari e dalle forme geometriche di oggetti d’uso comune come gli adesivi rotondi e colorati, “sticky dots” in inglese. Il cerchio è il segno distintivo di Dotty Clock, presente nel corpo dell’orologio e nella parte terminale delle lancette. La vivacità dei colori è un altro elemento progettuale: la designer sceglie il bianco Super White, il giallo e il turchese in contrasto al rosso o al bianco delle lancette. Particolare degno d’attenzione, la lancetta dei secondi che si sviluppa lungo tutto il diametro del quadrante. Prodotto mediante taglio laser della lastra di acciaio, Dotty Clock traduce in un oggetto domestico l’incessante esplorazione del possibile creativo con cui Alessi coinvolge il suo network di designer, per scoprire nuovi linguaggi in grado di dare risalto alla lavorazione della lastra d’acciaio, processo produttivo tuttora eseguito nello stabilimento della sede a Crusinallo.

Abi Alice disegna anche l’Orologio da parete “Dotty Clock” in acciaio colorato che si ispira ai sistemi di misurazione dell’ora basati sulla osservazione dei movimenti solari

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l primo esito della famiglia di oggetti che il duo fiammingo Studio Job sta sviluppando per Alessi è l’Orologio da parete Comtoise, versione contemporanea di un orologio antico. Il nome fa riferimento ai modelli prodotti in Francia dalla fine del ‘600, realizzati prendendo spunto dalla struttura degli orologi da edificio. I comtoise erano inoltre contraddistinti da rappresentazioni iconografiche che segnavano l’evoluzione storica del paese attraverso elementi simbolici. Studio Job ne propone una rivisitazione moderna per le abitazioni del terzo millennio. La decorazione di Comtoise raffigura i frutti del bene e del male. Lettere d’amore, farfalle e libellule in contrapposizione ad aerei da combattimento e cannoni da guerra. La cornice, in banda stagnata, un materiale leggero che contrasta con la ricchezza dei disegni, risulta pervasa dalle figure a rilievo, colorate e accattivanti. Il quadrante, delimitato da un contorno giallo, segna le ore con numeri arabi. Artisti-designer, Job Smeets e Nynke Tynagel operano a metà tra il mondo industriale e quello delle arti applicate realizzando progetti, spesso in edizione limitata, che coniugano abilità artigianale con un linguaggio d’avanguardia, fortemente espressivo e ricco di simbologie. www.alessi.com

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Disegnato dallo Studio Job e ispirato al modello del pendolo comtoise del XVII secolo, l’Orologio da parete “Comtoise” ne è un’accativante rivisitazione moderna con cornice in banda stagnata con figure a rilievo colorate, ricche di simbologie quali lettere d’amore, farfalle e libellule in contrapposizione ad aerei da combattimento e cannoni da guerra

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INGO MAURER

In queste pagine: sopra e a destra, l’architetto Ingo Maurer (foto Tom Vack) e le lampade da tavolo “What We Do Counts”, design Ingo Maurer (2015). Il balloon con i moduli a LED integrati ruota di 360° e può essere variato in altezza. Sotto, la lampada da tavolo “Dew Drops Table”, design Ingo Maurer Team (2013), e, a destra, la lampada da tavolo OH LED ONE, design Ingo Maurer (2015), con due moduli OLED di LG Chem fissati su una sottile lastra di materiale sintetico trasparente.

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INGO MAURER LED and OLED SONO SEMPRE LAMPADE DI ULTIMA GENERAZIONE TECNOLOGICA E DI FORTE IMPATTO ESTETICO QUELLE PROGETTATE DAL CELEBRE ARCHITETTO TEDESCO INGO MAURER

TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY INGO MAURER / TOM VACK AND TEAM, DR. ALBRECHT BANGERT, AXEL SCHMID, PETER WACHOWICH, HAGEN SCZECH

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INGO MAURER

In questa pagina: sotto, lampada da tavolo “Bastardo”, design Bernhard Dessecker (2001) / Ingo Maurer (2015). Sopra, lampade da tavolo “Lucellino LED” e “ Five Butterflies”, design Ingo Maurer (2015).

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i tratta di un prototipo tecnologicamente avanzato messo a punto dalla genialità dell’architetto tedesco Ingo Maurer, di grande impatto estetico, che sottolinea con determinazione l’importanza del fare umano “quello che facciamo conta”. Stiamo parlando di What We Do Counts, una lampada da lavoro a forma di balloon che parla da sé. È in alluminio e acciaio, il balloon con i moduli LED integrati ruota di 360° e può essere variato in altezza. Con OH LED ONE Ingo Maurer riprende appositamente il disegno e concetto di EL.E.DEE creata nel 2001, prima lampada da tavolo in assoluto disponibile sul mercato con LED. La fonte di luce di questa nuova versione tuttavia non sono LED - diventati standard nel corso dell’ultimo decennio - bensì due moduli OLED di LG Chem, fissati su una sottile lastra di materiale sintetico trasparente. Una lampada da lavoro particolare, che offre una luce ottima per persone affascinate dall’innovazione. E’ realizzata in vetro, acciaio inossidabile, materiale sintetico. L’inclinazione della lampada può essere regolata mediante un giunto a sfera. I moduli OLED hanno una durata di vita di 15.000 ore.

INGO MAURER

In questa pagina: lampada a stelo “New Drops”, design Ingo Maurer (2015).

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prima vista Lucellino LED non sembra essere altro che la classica lampadina alata, famosa creazione di Ingo Maurer, presentata nel 1992 e diventata il suo marchio caratteristico. Durante lo sviluppo di “Lucellino LED” l’obiettivo è stato di apportare il meno modifiche possible, tranne la sostituzione della lampadina. Non è stato un compito facile considerato che la lampada consiste in una lampadina e un paio di ali. Dopo un lungo processo di ricerca, in stretta collaborazione con Ingo Maurer, è stata sviluppata dall’azienda giapponese Toshiba Materials la lampadina TRI-R basata su una sofisticata tecnologia LED che non ha soltanto le sembianze della classica lampadina opaca, ma reagisce anche come tale nel dimmerarla. Mentre le lampade a LED dimmerabili diventano normalmente solo meno chiare nel regolare l’intensità luminosa, questa lampadina cambia anche il colore della luce. Nel definire la resa cromatica, “Toshiba Materials” si è orientate sullo spettro della luce del sole. La nuova lampadina a LED per “Lucellino LED” è quindi un capolavoro tecnologico. E’ realizzata in vetro, ottone, materiale sintetico, ali in piume d’oca lavorate a mano. Altro esempio di tecnologia avanzata applicata alla ricerca nella luce è Dew Drops, lampada a stelo costituita da una pellicola trasparente in materiale sintetico con 750 LED integrati. Le due aste sono fissate alla base tramite giunti a sfera, che ne regolano l’inclinazione. Funzionale e sempre orientata alle necessità dell’utente è Bastardo, una lampada a stelo oppure da tavolo basata sia sul disegno della lampada Prototype di Bernhard Dessecker, (2001), sia su componenti di creazioni precedenti di Ingo Maurer. Il nome nasce da questa ambiguità che la rende appunto Bastarda. Ovviamente il tutto con un’ottima qualità di luce ed efficienza energetica grazie a LED di ultima generazione. www.ingo-maurer.com 59


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L’OCA NERA

In queste pagine: lampada da terra, quadri con cornice (cm 76x76), vasi alto e basso, plaid fango, cuscini azzurro e acquamarina. 60


L’OCA NERA Home and Purity ALLE COLLEZIONI DAL DESIGN CONTEMPORANEO SI AFFIANCA LA NUOVA LINEA D’ECCELLENZA “HOME PURITY” DEDICATA AI DETERGENTI PER LA CASA, GLI OGGETTI E IL BUCATO TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY L’OCA NERA 61


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHT DESIGN

L’OCA NERA

In queste pagine: lampade e, qui sotto, centrotavola, grande e piccolo, e porta candela filo nero, medio e alto. Nella pagina a destra, lampada e giara grande e giara piccola.

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Obiettivo de L’Oca Nera è la ricerca di un lusso discreto e misurato tradotto in forme pulite di design contemporaneo espresse in colori di tendenda e realizzate con passione artigianale

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i arricchisce di nuovi soggetti, floreali e astratti, la collezione dedicata ai quadri. Lampade vasi e centrotavola sono proposti in forme e materiali diversi: filo nero in metallo, ceramica, vetro, cristallo, e acciaio. Nuovo il tema dei cuscini ricamati. Insieme ai plaid, amplia la proposta decorativa dei complementi in tessuto. Sempre alla ricerca di conferire bellezza ed eleganza a oggetti di uso pratico, L’Oca Nera

presenta Home Purity la nuova collezione di detergenti per la pulizia della casa, realizzata in co-brandig con Danhera Italy, nata per prendersi cura della casa e delle persone che la abitano. Privi di sostanze tossiche, di componenti artificiali e profumazioni nocive, i prodotti Home Purity garantiscono protezione e benessere alla casa, alle persone e all’ambiente. Per sfogliare il catalogo Home Collection 2016 e Home Purity 2016 www.locanera.it.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHT DESIGN

L’OCA NERA

In queste pagine: la collezione “Home Purity”, nuova linea di detergenti per la casa.

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rande novità nel 2016 in casa de L’Oca Nera. Si concretizza e viene presentata Home Purity la collezione di detergenti per la casa realizzata in co-branding con Danhera Italy. Home Purity nasce per prendersi cura della casa, degli oggetti e delle cose care alle persone che la abitano. Home Purity è una raffinata linea di detergenti dedicati alla casa, pensati e realizzati nel rispetto delle persone che la abitano e dell’ambiente. Tutti i prodotti Home Purity sono biodegradabili, biocompatibili di alta qualità e atossici. Sicuri al 100% e privi di componenti artificiali e coloranti. Le profumazioni pregiate ed esclusivamente di origine vegetale sono atossiche, delicate e gradevoli. Prendersi cura della propria casa diventa così un rituale piacevole e sicuro. I detergenti hanno una elevata efficacia in grado di pulire e proteggere tutte le superfici della casa, preservandone nel tempo la bellezza e l’integrità. Le gradevoli profumazioni, tutte di origine vegetale e atossiche, rendono più sicura e piacevole la pulizia della casa. Le specifiche funzioni d’uso sono molteplici. La linea dedicata al Bucato - biancheria, capi delicati, neri e colorati, bucato baby - è completa e ha profumazioni gentili. L’origine esclusivamente vegetale di detergenti e ammorbidenti li rende particolarmente indicati per le pelli sensibili o delicate. La collezione Prestige esprime e racchiude quanto di meglio vi sia nella ricerca della detergenza ad altissimo livello, dedicata alla cura della casa e al bucato. La delicata e preziosa profumazione al Sandalo del Kashmir ne completa l’eccellenza. Si tratta di una collezione straordinaria, all’avangradia nel settore dell’oggettistica, introdotta con lungimiranza da L’Oca Nera nell’ottica di contribuire a diminuire l’inquinamento ambientale. www.locanera.it 65


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHT DESIGN

NATEVO BY FLOU

In queste pagine: sopra, tavollo “LP” e, sotto, poltrona “Nuvola”.Nella pagina a destra, libreria “Super 8”, con illuminazione incorporata.

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NATEVO Il design della luce APPARTIENE ALL’AZIENDA FLOU, LEADER NEL SETTORE DELL’ARREDO, IL BRAND NATEVO CHE PRODUCE MOBILI ILLUMINATI CAPACI DI CREARE EFFETTI SCENOGRAFICI SORPRENDENTI TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY NATEVO 67


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING&LIGHT DESIGN

NATEVO BY FLOU

In queste pagine: tavolo “ Plettro” e sedie “Tube”. Nella pagina a destra, tavolo “Woofer” con illuminazione incorporata.

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atevo è una linea di mobili e oggetti di design ispirati a un rivoluzionario concetto di illuminazione residenziale, una serie di oggetti capaci non solo di dare luce all’ambiente che li circonda ma anche di creare effetti scenografici sorprendenti e inaspettati. Grazie alla collaborazione con alcuni designer, come Carlo Colombo, Pinuccio Borgonovo e lo studio ThesiaProgetti ecco una collezione di poltroncine, sedie, tavoli, tavolini e oggetti d’arredo che danno un nuovo significato all’idea di luce. La sedia Tube, la poltrona Nuvola di luce, le librerie CCLight e Super8, i tavoli Plettro LP e Woofer, i tavolini Pulsar, l’appendiabiti Ski e la consolle Peak sono solo le punte d’eccellenza di un progetto che vuole essere molto più che una semplice collezione di design. Natevo, infatti, vede anche cambiare i processi produttivi di un’azienda leader di mercato in base alle esigenze delle persone che desiderano realizzare la loro idea di ambiente da vivere, valorizzare, illuminare, giorno dopo giorno. Per la prima volta un brand, vestendo i panni di una sorta di realizzatore di idee, chiede a progettisti, architetti, designer ma soprattutto ad appassionati, come immaginerebbero e realizzerebbero un oggetto d’arredo dotato di luce innata. E parte così un’iniziativa che prevede l’arricchimento della collezione iniziale con numerosi altri oggetti che saranno realizzati e prodotti in base al gradimento che riscuoteranno dall’audience. Il tutto gestito attraverso una piattaforma di crowdsourcing sul sito dedicato. www.natevo.com

Da un’ispirazione Flou, ecco Natevo. Il design con la “luce dentro” realizzato grazie a un rivoluzionario processo d’illuminazione messo a punto da questa azienda leader che oggi è anche in grado di cambiare i propri processi produttivi in base alle esigenze delle persone

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE OCCHIELLO

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VALCUCINE

In questa pagina: cucina “Artematica Olmo Tattile” design Gabriele Centazzo (2013). www.valcucine.com

DESIGNINTAVOLA

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

David Chipperfield trae ispirazione per “Tonale” dalle ceramiche coreane, giapponesi e cinesi associando alla purezza della forma la delicata poetica delle tonalità utilizzate dal pittore bolognese Giorgio Morandi

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ALESSI Il servizo da tavola Tonale IL SERVIZIO DA TAVOLA “TONALE”, DISEGNATO DA DAVID CHIPPERFIELD E PRESENTATO CON SUCCESSO NEL 2009, ARRICCHISCE LA VARIETÀ DI PEZZI PRESENTI NELLA COLLEZIONE CON DUE NUOVE TIPOLOGIE: IL VASO PER FIORI E IL PIATTO DA PORTATA, E DUE NUOVE TONALITÀ DI COLORE, PALE BLUE E PALE GREEN TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY ALESSI / SIMON MENGES

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

Alcuni abbinamenti pittorici delle differenti composizioni realizzabili con le due nuove tonalità “Pale Green” e “Pale Blue” in cui sono realizzati i 2 nuovi “Vasi per fiori” e alcuni elementi del servizio tavola “Tonale” di Alessi in ceramica stoneware. Il piatto da portata rettangolare è disponibile in due dimensioni nella sola versione “Light Grey”

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oncepito dall’architetto inglese David Chipperfield come esercizio di affinamento della funzionalità degli oggetti nel mondo del casalingo, il progetto Tonale trae ispirazione dalle ceramiche coreane, giapponesi e cinesi associando alla purezza della forma la delicata poetica delle tonalità utilizzate dal pittore bolognese Giorgio Morandi nelle sue opere. Un’armonia di forme e colori che si riscoprono nel Vaso per fiori, un semplice volume tronco/conico poggiato su una base più ampia, e nel Piatto da portata, un rettangolo con bordi lievemente rialzati. Realizzati in ceramica stoneware con superficie satinata all’esterno e finitura levigata all’interno, il Vaso per fiori “Tonale” è proposto in due dimensioni e in due colori - la versione più grande in Pale Blue, la più piccola in Pale Green - mentre il Piatto da portata “Tonale” è disponibile in due dimensioni nella sola versione Light Grey. Con le nuove tonalità Pale Green e Pale Blue - applicate al Bicchiere, alle Tazzine, al Piatto fondo, alle Ciotole, all’Insalatiera e ai nuovi Vasi per fiori - si affiancano ai toni caldi e terrosi della serie originaria due toni più freddi che richiamano elementi naturali come l’acqua e il cielo. Modernità e versatilità contraddistinguono gli elementi del Servizio da tavola “Tonale”, che invita a creare armoniose composizioni ed equilibrati abbinamenti pittorici. www.alessi.com

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

Villeroy&Boch Artesano Provençal e Lavander DECORI FLOREALI E TONI PASTELLO NELLE COLLEZIONI “ARTESANO” ISPIRATE ALLA CAMPAGNA PROVENZALE E ALLE FIORITURE DI LAVANDA. PER UNA TAVOLA ELEGANTE E CONTEMPORANEA TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY VILLEROY&BOCH 76


VILLEROY&BOCH

In queste pagine: i molteplici elementi del servizio tavola in Premium Bone Porcelain “Artesano Provençal” e “Artesano Provençal Lavander” con decori di Isabelle de Borchgrave (2015); calici da vino “La Divina”; bicchieri per acqua della serie “Colour Concept” e posate della collezione“One”.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

VILLEROY&BOCH

In queste pagine: elementi del servizio tavola “Artesano Provençal”, con decoro di Isabelle de Borchgrave (2014), in Premium Bone Porcelain, e alzata in legno di acacia.

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“Artesano Provençal” e “Artesano Provençal Lavander” nascono dai disegni dell’artista belga Isabelle de Borchgrave che si è ispirata allo splendore dei campi di lavanda della campagna provenzale

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elicati fiori color porpora e boccioli dal rosso profondo incorniciati da un bordo nelle tonalità del viola caratterizzano la collezione Artesano Provençal Lavender che aggiunge così delicati tocchi di lavanda al primo motivo floreale della fortunata collezione Artesano Provençal di Villeroy & Boch. Disegnata dalla famosa artista belga Isabelle de Borchgrave, la serie interpreta uno stile country-chic in chiave moderna grazie alle linee ben definite della collezione in Premium Bone Porcelain. La serie Artesano Provençal Lavender richiama e riunisce così tutta la bellezza della campagna francese e lo splendore dei suoi campi di lavanda, dai quali l’artista belga ha tratto ispirazione. Le tinte vivaci e i disegni floreali sia di “Artesano Provençal” - caratterizzata da fiori di geranio dalle sfumature arancio e boccioli di rose selvatiche incorniciati da un elegante decoro color verde rosmarino - che di “Artesano Provençal Lavender” possono essere facilmente combinati con la semplicità del design contemporaneo delle collezioni in bianco di Artesano Original, servizio selezionato per il prestigioso Good Design Award di Chicago. Ai servizi tavola si affianca tutta un’ampia serie differenziata di complementi e accessori di servizio molto utili e ideali per i classici momenti di convivio giornaliero della famiglia. La decorazione è eseguita con tecnologia litografica su Premium Bone Porcelain, il servizio è lavabile in lavastoviglie, gli articoli sono disponibili singolarmente o come set da regalo. 79


OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

VILLLEROY&BOCH

In queste pagine: l’ampia serie di elementi della collezione “Artesano Original”, introdotta nel 2014, realizzati in Premium Porcelain, in legno di acacia e sughero e in vetro borosilicato.

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rtesano Original è la collezione per la tavola di Villeroy&Boch che presenta un linguaggio formale sofisticato e dal sapore artigianale, capace di interpretare le radici dell’azienda nel mondo country in modo autentico e al contempo in chiave estremamente moderna. Artesano Original è una collezione flessibile e multifunzionale per l’uso quotidiano. Si compone di 32 articoli che permettono molteplici combinazioni e puntano sul sapiente accostamento dei materiali, tra cui Premium Porcelain, legno di acacia e sughero, che conferiscono alla serie una forza espressiva unica ed esaltano l’artigianalità dell’insieme. La serie in vetro Artesano Hot Beverages completa la collezione. La linea offre a tutti gli intenditori di tè e caffè il bicchiere giusto per la loro bevanda preferita. Ogni elemento è realizzato a mano in vetro borosilicato e resistente sia alle alte che alle basse temperature, senza trascurare il design essenziale ed elegante. Tutti resistenti in lavastoviglie e nel microonde.

Artesano Originain in Premium Porcelain è composta di 32 elementi in materiali diversi che ottimizzano le molteplici combinazioni possibili in tavola per ogni momento conviviale della giornata

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

VILLEROY&BOCH

In queste pagine: collezione “Anmut Flowers” (2014), in Premium Bone China. La collezione “Anmut” è stata sviluppata per la prima volta da Karl Leutner negli anni Cinquanta. 82


Un’ampia gamma floreale nei colori di tendenza con attenzione alla resa estetica è realizzata nel servizio “Anmut Flowers” sulla bella forma di design anni 50 “Anmut” di Villeroy&Boch

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nmut Flowers è un decoro floreale colorato e giovane che trasmette un mix di romanticismo e dinamismo. Miscela unica di romanticismo e classica eleganza, il decoro Anmut Flowers è realizzato sulla forma di bel design Anmut sviluppata in bianco da Karl Leutner nel 1950 per Villeroy&Boch. Declinata in una versione dall’immagine fresca e floreale - quasi pennellata a tinte forti sui piatti e i complementi - è adatta a una tavola per amanti del decoro floreale di tendenza contemporanea. L’ampia gamma di elementi per tutte le occasioni della giornata comprende piatti, tazze, zuccheriera, lattiera e una selezione di ciotole combinabili sia con altri elementi della collezione che con i prodotti total white di Anmut e con le tinte decise di Anmut My Colour, disponibile in diversi colori e decori con una vasta possibilità di personalizzazione. www.villeroy-boch.it 83


OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY&RESTAURANT

EATALY Milano Smeraldo

SITUATO NELLA SEDE DELL’EX TEATRO SMERALDO “EATALY MILANO” DÀ LAVORO A PIÙ DI 350 GIOVANI IN OLTRE 5.000 MQ SUDDIVISI SU 3 LIVELLI TRA VENDITA, RISTORAZIONE E DIDATTICA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO EATALY MILANO SMERALDO

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EATALY MILANO SMERALDO

In queste pagine: l’ingresso di Eataly Smeraldo, che Oscar Farinetti ha voluto dedicare alla musica, con le gigantografie di alcuni cantanti famosi come Mina, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Adriano Celentano, Lucio Dalla, De Andrè, Renato Zero, Gino Paoli, Ray Charles, David Bowie, Bruce Springsteen.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY&RESTAURANT

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ll’ingresso dell’ex teatro, sopra le quattro colonne a Fritto, Pasta, Pizza e Rosticceria), e poi 5 luoghi dedicati alla mosaico verde, architettura originale oggi restaurata, produzione artigianale a vista, con la pasta fresca di Michelis, spiccano le gigantografie di Celentano, Mina, Gaber, la panetteria con forno a legna, la pasticceria “Golosi di Salute” Iannacci. Dentro, tre piani ariosi e grandiosi con il di Luca Montersino, il panino “Ino” di Alessandro Frassica e la meglio della produzione agroalimentare italiana e un’attenzione “Piadineria” dei Fratelli Maioli. Mentre la mozzarella ha il suo particolare alle eccellenze lombarde. Con un investimento di spazio speciale: un vero e proprio laboratorio caseario con il 40 milioni, Eataly Milano Smeraldo dà lavoro a 350 giovani mozzarella show di “Miracolo a Milano”. Custode di mestieri in oltre 5.000 mq divisi su tre livelli tra vendita, ristorazione preziosi che si stanno perdendo, insieme a quel senso della e didattica e, al centro, un palco semicircolare che si affaccia tradizione che ha fatto grande l’Italia, Eataly Milano Smeraldo sull’area del mercato e tutte le sere ospita musicisti affermati è un mondo completo: al piano terra si trovano infatti anche e giovani esordienti. Il format rimane quello classico: 15 la libreria di Librerie Coop, il reparto dedicato ai casalinghi luoghi di ristorazione tematici e informali con i relativi con tutti gli accessori per la cucina e l’area riservata alla cura banconi per la vendita (Salumi, Formaggi, Carne, Pesce, Verdure, del corpo. In omaggio alla città di Milano e al suo ruolo di

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capitale mondiale del design, grande spazio è riservato poi al settore con arredi firmati Riva 1920, Knoll, Kartell, Costa Group, Lissoni, iGuzzini. E due aule didattiche al secondo piano disegnate da Arclinea e Valcucine dove si svolgono corsi di cucina ed educazione alimentare per adulti e bambini. Luogo di eccellenza di Eataly Milano Smeraldo, affacciato con una grande vetrata su piazza XXV Aprile, il ristorante gourmet Alice è gestito dalla chef Viviana Varese, una stella Michelin, con la maître Sandra Ciciriello. Qui, oltre ai classici tavolini, realizzati da Riva 1920 in legno massello di briccola, ricavato da antichi pali della laguna di Venezia, si potrà prenotare anche un bellissimo tavolo comune creato da legno fossile della Nuova Zelanda e disegnato da Renzo e Matteo Piano. www.eataly.it

EATALY MILANO SMERALDO PIAZZA XXV APRILE

In queste pagine: il format di Eataly è quello classico e comprende 15 luoghi di ristorazione tematici e informali con i relativi banconi per la vendita (Salumi, Formaggi, Carne, Pesce, Verdure, Fritto, Pasta, Pizza e Rosticceria) e 5 luoghi dedicati alla produzione artigianale. Al secondo piano sono presenti due aule didattiche, disegnate da Arclinea e Valcucine, dove si svolgono corsi di cucina ed educazione alimentare per adulti e bambini. Eataly Milano Smeraldo ha ricevuto nel 2014 il “Best New Retail Concept” al World Retail Congress, evento leader del settore.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY&RESTAURANT

Eataly Torino Lingotto CON SEDE NELL’EX OPIFICIO CARPANO NEL QUARTIERE MIRAFIORI, EATALY TORINO LINGOTTO, APERTO DA OSCAR FARINETTI NEL 2007, È IL PRIMO MERCATO ENOGASTRONOMICO IN ITALIA DOVE POTER COMPRARE, STUDIARE E DEGUSTARE CIBI DI ALTA QUALITÀ TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO EATALY TORINO 88


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY&RESTAURANT

EATALY TORINO

Eataly si presenta come un supermercato delle eccellenze dove le referenze sono suddivise per categoria merceologica: vi è l’area dei salumi e dei formaggi, della carne e del pesce; e poi l’ortofrutta, la panetteria, i cereali, la pasta fresca, gli analcolici e la cantina. Cibi e bevande di qualità in oltre 2.500 metri quadri di mercato con cucine didattiche, libreria, enoteca, ristoranti tematici e reparti espositivi.

Gli 11.000 mq dell’area di Eataly Torino Lingotto ospitano 8 ristoranti tematici, 2 caffè bar, un’agrigelateria e la pasticceria, oltre al primo supermercato di alimenti di alta qualità in Italia

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utto ha inizio con un’attenta analisi della situazione un grande supermercato dove le referenze sono suddivise per del mercato agroalimentare italiano, delle sue categoria merceologica: vi è l’area dei salumi e dei formaggi, peculiarità e delle nicchie economiche che lascia della carne e del pesce; e poi l’ortofrutta, la panetteria, i scoperte. Correva l’anno 2007 quando Eataly, progetto cereali, la pasta fresca, gli analcolici e la cantina. Cibi e d’avanguardia nato dalle logiche visionarie e imprenditoriali bevande di qualità in oltre 2.500 metri quadri di mercato. di Oscar Farinetti, apre il suo primo punto vendita a La considerazione degli aspetti positivi legati alle piccole Torino, nella vecchia fabbrica del vermouth Carpano di realtà enogastronomiche (dalle aziende agricole ai fronte al Lingotto. E se i frammenti storici dell’antico ristoranti di lusso) e della grande distribuzione (dalle catene opificio sono conservati nel Museo Carpano al primo piano, di ristorazione a quelle dei supermercati), ha portato Oscar entrando nello stabile è possibile percepire fin da subito Farinetti all’elaborazione di quella che egli stesso chiama l’eccezionale opera di ristrutturazione e adattamento svolta “la teoria dei contrasti apparenti”. Ovvero se Eataly vuole per accogliere corsie, scaffalature, cucine didattiche, libreria, funzionare come realtà alternativa al lusso per pochi e enoteca, ristorantini tematici e reparti espositivi con i alla scarsa qualità per molti, deve essere necessariamente relativi banconi. Eataly Torino Lingotto si presenta come “informale ma autorevole, autoironica ma orgogliosa, onesta

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Realtà alternativa al lusso per pochi e alla scarsa qualità per molti, Eataly esalta la territorialità dei prodotti, grazie anche alla consulenza strategica di Fondazione Slow Food ma furba”. La politica di Eataly si traduce così nell’esaltare la territorialità dei prodotti, grazie anche alla partnership con Slow Food, e nel proporre luoghi e momenti dedicati alla didattica dell’alimentazione. Certo un espediente di marketing inserito in una logica promozionale, ma anche il tentativo di creare consumatori più consapevoli e dunque più responsabili. L’idea di poter acquistare, imparare e persino mangiare all’interno dello stesso luogo è del resto molto attraente, con una scelta che spazia dalla Pasta di Gragnano dei pastifici “Afeltra”, “Pastaio di Gragnano” e “Garofalo” alle specialità di carne affidate all’esperienza di Sergio Capaldo, fondatore dell’associazione di allevatori e Presidio Slow Food “La Granda”, dalle acciughe di Vicente Marino ai migliori formaggi italiani scelti e affinati da

Fiorenzo Giolitto, dalle verdure di stagione ai “Golosi di Salute” di Luca Montersino. Il calendario di appuntamenti preparato da Eataly Torino Lingotto per la prossima stagione prevede un ciclo di lezioni e degustazioni dedicate alle “rivoluzioni alimentari”, per illustrare i momenti storici in cui si sono verificati cambiamenti epocali nelle abitudini alimentari umane, alla “cucina glutenfree” insieme allo chef Diego Bongiovanni e in collaborazione con AIC (Associazione Italiana Celiachia), alle buone abitudini a tavola e la cucina del benessere, per recuperare e mantenere uno stile alimentare vario ed equilibrato. Senza dimenticare poi le lezioni con la Scuola de La Cucina Italiana, dedicate alle specialità di Sicilia e Sardegna, e gli incontri con i produttori e le grandi cantine. www.eataly.it 91


AMBIENTE TENDENZE 2016/17

Functional Simplicity

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Messe Frankfurt AMBIENTE Fiera di Francoforte 12/16 Febbraio

CHRISTMASWORLD Fiera di Francoforte Dal 29 Gennaio al 2 Febbraio 95 HOMI MILANO 2016 FIERA DI MIlANO RHO Dal 29 Gennaio al 1 Febbraio 96 INDIRIZZI AZIENDE e FIERE

Futuristic Couture

Composing Freedom

ByShop

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Sommario

Artisanal Gardening


CHRISTMASWORLD 29 GENNAIO/02 FEBBRAIO 2016 FRANCOFORTE Piattaforma delle tendenze internazionali, Christmasworld è la più importante fiera di settore del mondo dedicata alle decorazioni per le festività natalizie. Con attesi oltre 33.300 visitatori, a Christmasworld 2016 - 29 Gennaio/2 Febbraio 2016 - espongono più di 920 aziende internazionali provenienti da 42 Nazioni raggruppate nei settori “Christmas&Advent”, “Seasonal Decorations&Gifts”, “Florists’ Requisites&Garden Decoration”, “Candles&Fragrances”, “Visual Merchandising&Light”, “Ribbons&Wrapping” e “Asian Christmas&Decoration”. Un programma ricco di Mostre ed Eventi speciali, presentazioni e incontri con esperti di tendenze guida il compratore nelle sue scelte di acquisto mettendolo in condizione di crearsi il miglior assortimento possibile.


Puntate su Ambiente 2016 per aprirvi nuove opportunità nel mercato internazionale. Tutte le novità per il prossimo anno vi attendono alla principale fiera dei beni di consumo del mondo. Sperimentate di persona le future tendenze e fatevi ispirare dalla varietà dell’offerta per assortimenti con un mix vincente di prodotti. Per informazioni e biglietteria online: ambiente.messefrankfurt.com Tel. +39 02-880 77 81 visitatori@italy.messefrankfurt.com

Italia

Paese partn

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Ambiente 20

16

61311-038_AM_allg_DMOgetti_210x285 • CD-Rom • ISO 39 • CMYK • tg: 24.09.2015

DU: 16.10.2015 Italien

12 – 16. 2. 2016


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iera leader internazionale del settore, Ambiente è l’appuntamento numero uno al mondo dedicato ai prodotti per la tavola apparecchiata, per la cucina e agli articoli casalinghi e da regalo, ai gioielli, agli accessori moda e ai prodotti per il wellness, così come agli articoli da decorazione, all’oggettistica per la casa e ai complementi d’arredo. Ambiente rappresenta “The Show” per l’intero settore. È un evento senza pari a livello mondiale per la vastità e l’ampiezza della sua offerta produttiva che non teme confronti. Durante le cinque giornate di Ambiente oltre 4.800 espositori presentano i loro prodotti e le loro innovazioni a più di 135.000 visitatori provenienti da 152 nazioni. Un ampio ventaglio di eventi, incontri con le aziende, programmi per i giovani designer, trend show dedicati agli stili di vita di tendenza e premiazioni, affiancano il visitatore nell’ottimizazione delle sue scelte d’acquisto.

Ambiente 2016 Francoforte

AMBIENTE È IN SINTESI LA PIÙ IMPORTANTE VETRINA INTERNAZIONALE DELLE NOVITÀ DEL SETTORE - SPECCHIO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MONDIALE - E LA FIERA PIÙ INTERNAZIONALE PER ESPOSITORI E VISITATORI DA SEI CONTINENTI. TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO COURTESY MESSE FRANKFURT 95


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP FIERA DI FRANCOFORTE

FUNCTIONAL SIMPLICITY

In queste pagine: 1 Alessi/Pierre Chamin 2 Moomoo Architects,3 iitala/Björn dahlström,4 Flos/Michael Anastassiades,5 Araer/Fattorinn+Rizzini +Partners6 Menu/Jan Kochanski7 Brabantia,8 Clemens Auer, 9 J & LLobmeyr/Adolf Loos,10 Menu/Norm Architects,11 IIttaIa/Antonio Citterio & Glen Oliver Löw,12 Tod’s/Nendo,13 Arper/Antti Kotilainen,14 Bitossi Home,15 EpobicyIes/Bob Schiller,16 Hay/Shane Schneck

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iferimento per le nuove tendenze, vetrina per il design e più importante piattaforma fieristica per gli ordini commerciali, Ambiente rappresenta l’indiscusso appuntamento di inizio anno per l’intero settore dei beni di consumo. Dal 12 al 16 febbraio 2016 si riuniscono a Francoforte non solo i key player del settore, ma anche le piccole aziende che forniscono esclusivi prodotti di nicchia. L’ampia offerta espositiva di Ambiente è organizzata in tre sezioni tematiche: Dining, Living e Giving. La parte est del quartiere fieristico - padiglioni dall’1 al 6 - è interamente occupata dal settore espositivo Dining, mentre Giving e Living si dividono la parte ovest. Ambiente, in quanto fiera multisettoriale, copre l’intera gamma produttiva del settore dei beni di consumo: dai prodotti per la tavola apparecchiata, la cucina e gli articoli casalinghi, alle idee regalo, all’interior design e all’oggettistica per la casa.

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lcuni eventi speciali di Ambiente. Trend, design, innovazione, idee. I trend di Ambiente: mostra rappresentativa di quattro tendenze stilistiche (nelel foto) con visite guidate e conferenze sui trend. Design Plus: i prodotti vincitori del premio di design in mostra nella Galleria di Ambiente Mostra Solutions: soluzioni intelligenti e innovazioni funzionali nei settori tavola, cucina e articoli casalinghi Talents: programma di promozione dei giovani designer

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ono circa 400 le aziende italiane che espongono ad Ambiente nell’ambito dei saloni tematici Dining, Living e Giving e fra queste si contano marchi leader internazionali quali Alessi, Bialetti, Dialma Brown, Ghidini Cipriano, Guzzini, Millefiori, RCR Cristalleria Italiana, Rino Greggio Argenterie, Tescoma e Tognana Porcellane. Queste sono alcune delle aziende presenti nella mostra la “Dolce Vita” curata da Paoloa Navone. L’Italia è il quinto “Paese Partner” ospite di Ambiente ntitolata Dolce Vita e curata dal rinomato designer Paola Navone, la mostra presenta un’ampia gamma di prodotti italiani caratterizzati da design innovativo e con elevati standard qualitativi. “L’Italia è il Paese Partner perfetto per Ambiente. Con Paola Navone abbiamo reclutato una top designer che porterà un pezzo di Dolce Vit ad Ambiente”, ha dichiarato Nicolette Naumann, Vicepresidente Ambiente e Tendence. La milanese e cosmopolita Paola Navone ha selezionato alcuni prodotti che hanno contribuito a rendere famosa l’Italia come nazione esportatrice: stoviglie, bicchieri, vasellame, pentole, padelle e ogni tipo di utensile da cucina. Tutto tassativamente nei colori della bandiera italiana verde, bianco e rosso, un vero tributo allo stile di vita mediterraneo. “L’anima dell’Italia - che è ciò che vorrei trasmettere nella mostra - è la maestria artigianale che nasce da antiche tradizioni e si fa strada fin nel presente. È il modo tipicamente italiano di vivere la convivialità, sedendosi semplicemente attorno a un tavolo in compagnia di amici e gustandosi del buon cibo in un’atmosfera gioiosa”, ha spiegato Paola Navone.

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el caffé Rimini Rimini, ideato dal designer Giulio Iacchetti, i visitatori sono proiettati nella speciale atmosfera di una tipica località di villeggiatura italiana. “Da sempre la riviera romagnola rappresenta la meta prediletta di tanti turisti per trascorrere le vacanze in totale relax. Il mio obiettivo è ricreare all’interno di Ambiente un angolo dedicato alla gioiosa cultura italiana, in cui i visitatori possano respirare l’atmosfera di una terra così speciale”, ha spiegato il designer.

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esse Frankfurt è uno degli enti fieristici leader mondiali che vanta un fatturato di circa 645 milioni di euro e un organico di oltre 2.297 collaboratori. Il Gruppo Messe Frankfurt vanta una rete mondiale composta da 29 società affiliate e circa 57 sales partner internazionali. Grazie a questa rete Messe Frankfurt è presente in oltre 160 Paesi. In più di 40 poli fieristici del mondo si svolgono manifestazioni Made by Messe Frankfurt. Nel 2015 Messe Frankfurt ha organizzato un totale di 132 fiere, di cui oltre la metà all’estero. I 592.127 mq di superficie di cui dispone Messe Frankfurt a Francoforte sono attualmente occupati da dieci padiglioni. Inoltre l’azienda gestisce due centri congressi. La Società fieristica è in mano pubblica: la Città di Francoforte detiene il 60% e il Land Assia il 40%. www.ambiente.messefrankfurt.com 97


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP NEWS AZIENDE

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euchtturm1917 è un brand di proprietà di Lighthouse Album Publishers, con oltre 90 anni di esperienza nella produzione di cancelleria di alta qualità e un portfolio prodotti che comprende accessori per l’ufficio, strumenti di scrittura, agende e notebook. Insieme all’attuale proprietà, giunta alla quarta generazione con i fratelli Axel e Max Stürken, Philip Döbler, Managing Director e responsabile dello sviluppo del marchio, ha deciso di puntare sui dettagli funzionali “capaci di fare la differenza”, in stretta connessione con il mondo digitale. Punta di diamante della produzione di Leuchtturm1917, i notebook di ultima generazione sono provvisti di sommario, numeri di pagina, fogli a prova d’inchiostro, 8 pagine perforate e staccabili, nastro segna pagina, banda elastica di chiusura, tasca a soffietto interna, adesivi per l’archiviazione e l’etichettatura. Disponibili in 17 colori e 4 formati (master A4+, medium A5, pocket A6 e mini ~A7) sono prodotti nelle versioni a righe, a quadretti, con tratteggio o pagina bianca. “Spesso ci viene chiesto perché dedichiamo così tanto tempo allo sviluppo di taccuini in un’epoca di smartphone, tablet e iPad. È solo una questione di cultura. Un notebook scritto

a mano è unico come un’impronta digitale”, spiega Döbler. Ma se un notebook è utile per annotare i pensieri in un dato momento, i media digitali permettono di condividere le idee con altre persone, a prescindere dal tempo e dal luogo. Sviluppata da Leuchtturm1917 in collaborazione con l’azienda svedese Whitelines, la tecnologia Whitelines Link® mostra come i media digitali possono integrarsi con la comunicazione classica e migliorare il web 2.0. Whitelines Link App® consente infatti di registrare note e schizzi utilizzando lo smartphone e inviarli ad amici e conoscenti come un documento digitale. L’applicazione riconosce le pagine del notebook tramite acquisizione automatica e il documento generato in analogico può essere modificato in digitale, salvato, inviato via e-mail o reso direttamente disponibile tramite Dropbox, Evernote, Facebook, Twitter, Google+, GoogleDrive e altre piattaforme social. I notebook Leuchtturm1917 con tecnologia Whitelines Link® sono disponibili nelle versioni a righe o con tratteggio. Leuchtturm1917 è distribuita in esclusiva in Italia da Johnsons Books presso le migliori librerie, cartolerie e bookshop museali. www.leuchtturm1917.com www.johnsons.it

Leuchtturm1917 Notebook

SPECIALIZZATO NELLA PRODUZIONE DI CANCELLERIA DI ALTA QUALITÀ, LEUCHTTURM1917 PRESENTA I NUOVI NOTEBOOK CON UN’AMPIA GAMMA DI COLORI E DETTAGLI FUNZIONALI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO LEUCHTTURM1917

LEUCHTTURM

In questa pagina: da sinistra, notebook in vetrina presso la libreria “Mondadori” di Milano, sede del corner Leuchtturm1917. Qui a fianco, il corner espositivo al “Centre Pompidou” di Parigi. Sopra, lo stand “Leuchtturm1917 “a ”Paperworld” durante la fiera “Christmasword” a Francoforte. 98


„In un mondo iperconnesso, in cui comunichiamo costantemente in modo digitale, „In un mondo iperconnesso, in cui comunichiamo costantemente in modo digitale, è sempre più grande il desiderio di comunichiamo mettere per iscritto, in modo semplice, propri „In un mondo iperconnesso, in cui costantemente in modo idigitale, „In un mondo iperconnesso, in cui costantemente in modo idigitale, è sempre più grande il desiderio di comunichiamo mettere per iscritto, in modo semplice, propri e didi sentire la carta tra le mani.“ è sempre più grande pensieri il desiderio mettere per iscritto, in modo semplice, i propri è sempre più grande pensieri il desiderio mettere per iscritto, in modo semplice, i propri e didi sentire la carta tra le mani.“ pensieri e di sentire la carta tra le mani.“ pensieri ewww.leuchtturm1917.com di sentire la carta tra le mani.“ www.leuchtturm1917.com

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP FIERA DI MILANO

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i avvicina l’appuntamento con HOMI, il Salone degli Stili di Vita che racconta il design e l’eleganza per la casa e la persona, a fiera milano dal 29 gennaio. Tante le aree dedicate alle dimensioni dello stile e gli interessanti eventi per vivere al meglio il gusto di essere e abitare: a HOMI le intuizioni del design e della bellezza per la casa e la persona sono protagoniste attraverso layout espositivi che uniscono nuove esperienze estetiche a suggerimenti originali su come vivere gli oggetti che animano il nostro quotidiano. Sempre al centro del format i satelliti tematici - Living Habits, Home Wellness, Fragrances & Personale Care, Fashion & Jewels, Gifts & Events, Garden & Outdoor, kid Style, Home Textiles, Hobby & Work - che sono il cuore pulsante della mostra, insieme alle diverse aree speciali ed eventi di HOMI, sempre indirizzati al business, alla convivialità e alla sperimentazione.

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i confermano così le preziose sezioni tematiche di HOMI Sperimenta, dedicate alla ricerca dove è possibile scoprire innovazioni e interessanti rivisitazioni e le aree di Creazioni, organizzate in collaborazione con Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, che propongono prodotti nati dalla ricerca di imprese in grado di coniugare l’essenza innovativa e di ricerca con il concetto del “saper fare” manuale applicato all’innovazione di tecniche e materiali in oggetti che uniscono design e tradizione. Le aziende di Creazioni, italiane e internazionali spesso di piccole dimensioni, producono con capacità tecniche e manuali elevatissime, sperimentando spesso nuovi modelli creativi.

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n particolare l’avanguardia della creatività si propone ancora una volta come il punto di riferimento nell’area Creazioni designer, dedicata ai giovani e ai talenti emergenti che si affiancano anche ai 6 giovani creativi vincitori del concorso Homi Maker Design Award, competizione che si rivolge ai giovani produttori, artigiani/artisti/ designer under 35, che operano nel campo dell’artigianato artistico di ispirazione contemporanea. Un’iniziativa che HOMI sostiene da anni per incoraggiare i giovani a innovare e per far emergere nuovi universi creativi.

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el Satellite Living Habits grandi protagonisti la Decorazione della Casa in tutte le sue forme e la Tavola e la Cucina che rappresentano una delle dimensioni più interessanti di HOMI, il valore della convivialità e la bellezza dello stare insieme. Si confermano anche le esperienze di innovazione e fantasia che coinvolgeranno gli operatori all’interno dell’area HOMI FOOD dedicata ai prodotti agroalimentari di qualità caratterizzati da una forte ricerca nell’ambito del packaging più originale e capace di creare valore.

HOMI MILANO Eventi 2016 A

nche LA MAGNIFICA FORMA, la mostra che coniuga design e artigianato d’arte e si basa sul concept dell’interazione fra il Made in Italy e i nostri Beni troverà nuova vitalità. I giovani designer protagonisti di questa quinta edizione, sono chiamati a impegnarsi, sempre sotto la direzione di Anna Del Gatto, in un progetto di rivisitazione di oggetti d’ispirazione tratti dal nostro passato storico-artistico, proponendoli sotto nuove prospettive, grazie anche alla capacità di utilizzo di nuove tecnologie. L’allestimento della mostra prevede l’ esposizione degli oggetti esistenti in accostamento a quelli rielaborati e sarà metafora di un percorso simbolico verso un possibile Nuovo Design e gli scenari stilistici che ne potrebbero discendere. Gli oggetti e le aziende selezionate appartengono alle migliori produzioni italiane di Vetro e Cristallo, Porcellana e Ceramica, Argento e Plexiglas.

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i confermano poi, la seconda edizione di HOMICLASS che ospita, all’interno della simulazione di un palazzo storico, eccellenze e prodotti di aziende che propongono atmosfere di un “nuovo classico” e tramandano uno stile italiano riconosciuto al mondo per la sua unicità e bellezza e HOMISPHERE, il concept di HOMI che declina i nuovi stili di vita nelle espressioni dell’enogastronomia, dell’ospitalità e del contract e che, rivolgendosi ad un segmento di mercato alla ricerca di gusto, comfort, design ed esclusività, disegna nuovi format per offrirli al visitatore con il gusto e l’eleganza del made in Italy.

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ontinua anche il percorso di HOMI OUTDOOR, progetto che mette in luce la bellezza valorizzando la progettazione degli spazi e degli oggetti, in quella dimensione così particolare che è l’Outdoor, e HOMI WELLNESS che disegna invece nuovi stili di vita muovendosi nella dimensione rilassata del benessere. Ma a gennaio è anche tempo di Festivity, la sezione dedicata agli addobbi natalizi e alle decorazioni per le feste e presepi, posizionata quest’anno all’interno del padiglione 5, insieme e in sinergia con il settore più tradizionale della decorazione di HOMI. Festivity è l’occasione per scoprire le proposte e le nuove tendenze della dimensione più allegra e colorata degli ambienti da vivere, complementare anche con i satelliti GIFT&EVENTS e HOBBY & WORK di HOMI, dedicati agli articoli da regalo, alla cartoleria, agli articoli per scrittura e per l’ufficio.

T

ornerà anche l’area HOMI KIDS STYLE, che dopo la positiva edizione di settembre 2015, amplia lo spazio dedicato a prodotti, scenari e stili per i più piccoli. Tante aree, una sola atmosfera: quella di HOMI, la manifestazione che dà spazio allo stile.

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Indirizzi FIERE&AZIENDE HOMI MILANO Fiera Milano spa Strada Statale 33 del Sempione, 28 20017 Rho Milano Tel. 02 49971 www.homimilano.com

Christmasworld AMBIENTE

Alessi spa Via Privata Alessi, 6 28882 Crusinallo Omegna (VB) Tel. 0323 868611 www.alessi.com B.Morone srl Gruppo Morone Via Soresina, 7 20144 Milano Tel. 02 48012016 B.Morone distributore esclusivo in Italia di David Trubridge Herend www.bmorone.it Borla Bohemia srl Viale Cirene, 4 20135 Milano Tel. 02 54001010 Rappresentante generale per l’Italia: Crystalex www.borla.net Giovanni Raspini Argenterie Giovanni Raspini spa Largo Torricelli, 1 52041 Pieve al Toppo (AR) Tel. 0575 410330 www.giovanniraspini.com

L’Oca Nera srl Via Ugo Foscolo, 7 62010 Montecassiano (MC) Tel. 0733 290050 www.locanera.it

Rosenthal Sambonet Paderno Industrie spa S.R. 11km, 84 28060 Orfengo (NO) Tel. 03 21879830 www.sambonet.it

Villeroy&Boch Arti della Tavola srl Via Sandro Sandri, 2 20121 Milano Tel. 02 655849.1

www.villeroy-boch.it INDIRIZZI ARREDO Cassina spa Via L. Busnelli 1 20821 Meda (MB) Tel. 03 623721 www.cassina.com

Maison&Objet Saloni Internazionali Francesi srl Via Caradosso, 10 20123 Milano Tel. 02 4343531 www.maison-objet.com

Interior Life Style China Shanghai New International Expo Centre (SNIEC) Messe Frankfurt Italia srl Via Quintino Sella, 5 20144 Milano Tel. 02 8807781 www.messefrankfurtitalia.it www.il-china.com

Interior Lifestyle Tokyo Tokyo Big Sight, West hall Messe Frankfurt Italia srl Via Quintino Sella, 5 20144 Milano Tel. 02 8807781 www.messefrankfurtitalia.it www.ifft-interiorlifestyleliving.com

Myled Hi.Project srl

Abitare il Tempo Verona Fiere spa

Via Mario Luciani, 4/E 32032 Feltre (Belluno) Tel. 0439 310098

V.le del Lavoro, 8 37135 Verona Tel. 045 8298001 www.abitareiltempo.com

Natevo by Flou

Proposte Villa Erba - Cernobbio Proposte srl

www.myled.it

Via Cadorna, 12 Meda (MB) Tel. 0362 373 373 www.natevo.com

Modigliani ID srl Via Gianbattista Vico, 1-3 00196 Roma Tel. 06 6781715 www.modigliani.it

Ulderico Lepreri Design Project surl

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www.messefrankfurtitalia.it www.christmasworld.messefrankfurt.com www.ambiente.messefrankfurt.com

Monaco di Baviera Ingo Maurer GmbH Kaiserstrasse 47 80801 Monaco di Baviera Tel. 0049 89 3816060 www.ingo-maurer.com

Ingo Maurer GMBH

Leuchtturm1917 Johnsons Books Per informazioni Tel. 02 4398 2263 www.leuchtturm1917.com

Taitù by Emilio Bergamin Via Romagna, 30 20090 Opera (MI) Tel. 02 90780606 www.taitu-eshop.com

Messe Frankfurt Italia srl Via Quintino Sella, 5 20144 Milano Tel. 02 8807781

Via dei Grimani, 2 20144 Milano Tel. 02 473211 www.uldericolepreri.com

V.le Sarca, 223 20126 Milano Tel. 02 6434054 www.propostefair.it

Eataly Torino Lingotto Via Nizza, 230 10026 Torino www.eataly.it

Eataly Milano Smeraldo Piazza XXV Aprile, 10 20121 Milano www.eataly.it


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