DM oggetti Design Magazine N.16

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JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA | NOVEMBRE DICEMBRE 2014 | ANNO IV | NUMERO 16

AUX Aud$ 9,00 - AUT Á 6,00 - BE Á 5,50 - F Á 8,00 - D Á 7,00 - LUX 5,50 - PTE CONT. Á 5,00 - UK £ 4,50 - E Á 5,00 - USA $ 9,00 - CH CT CHF 7,00 - RC CHINA - HONG KONG

Galleria Campari Sesto San Giovanni Milano

CHRISTMASTIME

MUSEI. GALLERIA CAMPARI. MUSEO D’IMPRESA> LE FORME DEL RAME. TRIENNALE MILANO> EQUILIBRIUM. MUSEO SALVATORE FERRAGAMO> CHRISTMAS TIME. OGGETTI REGALO TENDENZE 2015> NATALE IN TAVOLA. ALESSI> CARLO MORETTI> ROSENTHAL> VILLEROY&BOCH> TOPGOURMET. KITCHEN DESIGN> LE NUOVE COLLEZIONI DI PENTOLE> EATALY SMERALDO MILANO WWW.OGGETTIDESIGNMAGAZINE.IT


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2>;;4I8>=4 >A84=C4 8C0;80=> Un fiore stilizzato, conosciuto nella tradizione delle ceramiche fiorentine come motivo del “garofano” e reinterpretato da Gio Ponti nel 1946, è il decoro principe delle proposte Tableware e Giftware “Oriente Italiano”. Scenari di alba e tramonti si plasmano con la precisione dell’aerografo e la fantasia del colore creando un meraviglioso intreccio decorativo su piatti, vasi, svuotatasche, set tazze caffè con coperchio e potiche. Pervinca, azalea, iris, porpora, albus, bario, malachite, vermiglio, citrino e cipria sono i toni che in un elegante gioco di sfumature regalano colore alle forme degli oggetti. La collezione Tableware è realizzata su forma “Antico Doccia” ed è disponibile in assortimento completo tavola, tè e caffè. Nella pagina accanto Tazze da caffè con coperchio della collezione Giftware “Oriente Italiano”.



MUSEI&MOSTRE 16 22

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Museo Galleria Campari Sesto San Giovanni Milano Tomaso Buzzi alla Venini Fondazione Giorgio Cini onlus Le stanze del vetro Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Triennale Design Museum Milano TRAME. Le forme del rame Museo Salvatore Ferragamo Firenze Equilibrium Musée des Beaux Arts di Parigi Petit Palais Grandes Galeries Baccarat. La Légende du Cristal Ceramica Made in Umbria 21 aziende per il progetto “Il banchetto contemporaneo” 14.Biennale d’Architettura di Venezia Fundamentals

IN TAVOLA 55 58 60 62 64 66 68 70

CARLO MORETTI Calici da collezione RICHARD GINORI Volière WEDGWOOD Palladian HEREND Victoria Grande ROSENTHAL Versace Medusa Gala ROSENTHAL Chambre Bleue VILLEROY&BOCH Mariefleur Gris ALESSI Dressed

Sommario Novembre Dicembre 2014 N.16 6


Collezioni Daisy


LIVING DESIGN 73 78 82 84

MDF Grafo sofa system e Tense table ALESSI Design in movimento Il Novecento di POLTRONA FRAU LALIQUE Bleu Nuit

CHRISTMAS TIME 87 90 94 96

La tavola di LE JACQUARD FRANCAIS GIOVANNI RASPINI Bronzobianco SCHIAVON Design Mix ALESSI Jumbo e Cargo box

TOP GOURMET 98 102 104 106 107

EATALY Milano Smeraldo VALCUCINE New Logica System THOMAS Sunny Day SCHIFFINI Mesa e One12 KnINDUSTRIE Tower collection

NATALE IN TAVOLA 109 112 114 116

ALESSI My Christmas Time IITTALA Rosso cranberry Il Natale VILLEROY&BOCH HUTSCHENREUTHER Fantasy Forest

BY SHOP 118 128

ANTICIPAZIONI FIERE 2015 Indirizzi Aziende

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE FOCUS ON PANERAI

PANERAI LABORATORIO DI IDEE Un design semplice e lineare, fedele a quello del 1936, e un contenuto tecnico sofisticato che si rivela solo agli occhi più attenti: il nuovo “Radiomir 3 Days GMT Oro Rosso - 47mm” è una Special Edition di grande eleganza che offre l’affascinante combinazione tra storia, design e tecnica che gli amanti dell’alta orologeria ricercano. Dal punto di vista estetico, protagonista della nuova Special Edition è l’armoniosa combinazione tra il blu intenso del quadrante e del cinturino in alligatore con la calda sfumatura dell’oro rosso 5Npt della cassa, una lega che deve la sua colorazione e la sua resistenza all’ossidazione a un’elevata componente di rame unita a una percentuale di platino. Il design della cassa e del quadrante offrono l’inconfondibile semplicità e chiarezza di lettura di tutti gli orologi Panerai, preziosa eredità del passato della marca: la cassa ha le forme a cuscino tipiche del primo orologio creato nel 1936 da Officine Panerai per gli incursori della Regia Marina Italiana e ha la misura storica di 47 mm di diametro; il quadrante, con struttura a sandwich e finitura satiné soleil, è animato solo da alcuni elementi di grande utilità come il classico contatore dei secondi a ore nove e il datario a ore tre. L’ampio oblò sul lato fondello consente di ammirare il calibro P.3001/10, interamente sviluppato e realizzato nella manifattura Officine Panerai di Neuchâtel. Il calibro, 3 a carica manuale, ha la funzione GMT, di grande utilità per i viaggiatori che desiderano uno strumento in grado di indicare l’ora di due fusi orari diversi, e tre giorni di riserva di carica, con l’indicatore della riserva di marcia residua sul retro. Il nuovo Radiomir 3 Days GMT Oro Rosso – 47mm (PAM00598) è una Special Edition realizzata in 200 esemplari ed ha un’impermeabilità testata fino a 5 bar (circa 50 metri di profondità). www.panerai.com


OFFICINE PANERAI RADIOMIR 3 DAYS GMT ORO ROSSO – 47MM

OFFICINE PANERAI RADIOMIR 1940 TOURBILLON GMT ORO ROSSO – 48MM


DM Oggetti Design Magazine Novembre Dicembre 2014

REDAZIONE EDITORE Direttore Responsabile Stefania Bosco di Camastra s.bosco@johnsons.it Relazioni Esterne Elisabetta Palma elisabetta.palma@johnsons.it Redazione Ombretta Bertini o.bertini@johnsons.it Rossella Crippa r.crippa@johnsons.it Paolo Lanzillotto p.lanzilloto@johnsons.it Grafica Editoriale Monica Zanardi Alessandro Guerrato redazione@johnsons.it Collaboratori in Redazione Peppa Buzzi pepperbi@libero.it Mariella Orlando Federica Serva Trend Tessuti Nena Mazza n.mazza@johnsons.it

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Fotografi Archivio Aziende

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ALESSI Orologi da polso in acciaio inossidabile 18/10, nella versione nero e con cinturino in pelle, pelle bianco, bianco quadrante nero, design Frédéric Gooris (2014). www.alessi.it

Ai sensi degli Art.7 e 10 del decreto Legislativo 196/2003 Vi informiamo che i Vostri dati personali sono trattati da Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano, Titolare del trattamento, e che le finalità del trattamento dei Vostri dati sono l’invio del presente periodico e/o di eventuali proposte di abbonamento, e/o l’elaborazione a fini statistici e/o la trasmissione di iniziative editoriali e/o commerciali di Johnsons International News Italia S.r.l.. I Vostri dati saranno trattati con le finalità sopra esposte dalle seguenti categorie di incaricati: addetti all’Ufficio Abbonamenti e Diffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addetti alle attività di Marketing, addetti alle attività di redazione. Vi ricordiamo che in ogni momento avete diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione e la cancellazione dei Vostri dati inviando una richiesta scritta a Johnsons International News Italia S.r.l. - Responsabile Trattamento Dati -, Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta da parte di Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Iva assolta dall’editore Art. 74 Dpr 633/72 e successive modifiche I comma lettera C. Esente da bollo Art. 6 II comma Dpr 642/72.

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30. 1 – 3. 2. 2015

Diventate una star del settore Alla fiera leader mondiale degli addobbi per feste e delle decorazioni oltre 920 qualificati espositori provenienti da 39 paesi presentano il meglio del settore – “Seasonal Decoration at its best”. Approfittate di questa eccellente piattaforma di business e di tendenze per allacciare preziosi contatti con le star del settore. www.christmasworld.messefrankfurt.com

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO GALLERIA CAMPARI

Museo GALLERIA CAMPARI NEL QUARTIER GENERALE DEL GRUPPO CAMPARI A SESTO SAN GIOVANNI, ALLE PORTE DI MILANO, UN PROGETTO MUSEALE MULTIMEDIALE E INTERATTIVO PER RACCONTARE LA STORIA DELL’APERITIVO ROSSO PIÙ FAMOSO AL MONDO DAL XIX SECOLO AI NOSTRI GIORNI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO GRUPPO CAMPARI

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GALLERIA CAMPARI In queste pagine: la sala “Introduzione” al secondo piano della Galleria Campari inaugurata nel 2010 in occasione dei 150 anni di vita dell’azienda - dove sono presentati i dati del successo del Gruppo Campari nel mondo. Con un portfolio articolato su tre segmenti (spirit, wine e soft drink), il Gruppo Campari è presente in 190 Paesi nel mondo.

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a sua inconfondibile bottiglietta conica, disegnata da Fortunato Depero nel 1932, è ancora oggi l’icona dell’aperitivo italiano. Se l’avventura del Campari comincia al “Caffè dell’Amicizia” di Novara nel 1860, è solo nella città meneghina che nasce la leggenda del grande “bitter all’uso d’Hollanda”, più comunemente bitter Campari, una ricetta segreta ottenuta dall’infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in una miscela di alcool e acqua, dall’aroma intenso e il colore rosso rubino. Ritrovo abituale per un pubblico di borghesi illuminati, aristocratici, politici, musicisti e attori, il “Caffè Campari” all’ombra della Madonnina, all’angolo tra piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele II, diventa ben presto il laboratorio dove il geniale fondatore, Gaspare Campari, crea alcuni degli elisir che avrebbero reso l’aperitivo made in Italy famoso nel mondo, segnando nei primi anni del nuovo secolo la trasformazione della bottega artigianale in un’impresa capace di espandersi oltre confine, in Argentina, Uruguay, Brasile, Perù, Stati Uniti e Messico. 17


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO GALLERIA CAMPARI

GALLERIA CAMPARI In queste pagine: la sala “Introduzione” dedicata alla storia del Gruppo Campari, con 4.000 gocce rosso Campari che scendono dal soffitto e l’immagine del fondatore Gaspare Campari, e, nella pagina a destra, installazioni multimediali dedicate alla comunicazione pubblicitaria. Nel Gift&Book Shop si possono acquistare immagini artistiche e memorabilia Campari.

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lteriore fiore all’occhiello nell’ambito di Museimpresa, comunicazione Campari dal 1926 al 1936, Bruno Munari, l’associazione che riunisce i musei e gli archivi d’impresa, uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della promossa da Assolombarda e Confindustria, la Galleria grafica del XX secolo, attivo per Campari dal 1932 agli anni Campari rappresenta uno spazio dinamico, interattivo e ’80. E poi Federico Fellini, che nel 1984 firma il primo spot multimediale, dedicato al rapporto tra il marchio Campari per Campari, e Ugo Nespolo, sperimentatore ante litteram e la sua comunicazione attraverso l’arte e il design. di film pop e d’animazione in 3D che nel 1990 orchestra Inaugurata nel 2010 in occasione dei 150 anni di vita la pubblicità Campari per i Campionati mondiali di calcio dell’azienda, la “Galleria Campari” sorge negli spazi della ospitati dal nostro Paese. Suddivisa su due livelli, la “Galleria storica palazzina Liberty di Sesto San Giovanni, l’edificio Campari” dedica il primo piano all’arte e alla comunicazione nato nel 1904 quale primo stabilimento di produzione del marchio, mentre il secondo piano si focalizza sulla industriale a opera di Davide Campari, figlio del fondatore comunicazione del prodotto, con la ricostruzione di bar Gaspare, e oggi inserita nel contesto del nuovo quartier reali e fantastici, attraverso gli strumenti del mestiere e generale del Gruppo Campari grazie all’intervento l’utilizzo di media non convenzionali. Un percorso libero e dell’architetto Mario Botta. E se fin dall’inizio è evidente non rigorosamente cronologico, un’esperienza interattiva ai fondatori la necessità di saper comunicare il prodotto per fatta di elementi sensoriali e virtuali, come la parete renderlo universalmente riconoscibile, artisti di ogni genere alta 32 metri dove sono proiettate le tappe fondamentali si sono cimentati nella rappresentazione dell’essenza della storia Campari, il carpet, o viale cittadino, che del marchio, attraverso i registri narrativi che hanno accompagna il visitatore attraverso un viaggio evocativo caratterizzato le diverse correnti artistiche. Nell’Archivio tra suoni, immagini e profumi, o il grande tavolo provvisto Campari compaiono così i nomi di Fortunato Depero, fra di postazioni touch screen dove poter sfogliare alcune i protagonisti del movimento futurista e autore della rare pubblicazioni custodite nell’Archivio Campari.

La Galleria Campari è stata inaugurata nel 2010 per i 150 anni di vita dell’azienda, con la collaborazione di AP Consulting e la supervisione di Armando Peres, direttore del progetto

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO GALLERIA CAMPARI

GALLERIA CAMPARI In queste pagine: sopra, al secondo piano della Galleria, la riproduzione di un vecchio tram delle “Officine Breda” con maniglie Campari e la sala “Vintage”, con le maxi teche a forma di fiche da gioco. Qui a destra, la sala “Design”, la lampada “Campari Light”, design Raffaele Celentano per Ingo Maurer Studio (2002), e l’ingresso al secondo piano della Galleria con la grande “C” rossa di Campari che emerge dal pavimento.

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ontributi unici nel loro genere, come il “Cantastorie” di Sergio Tofani, quelli di Ugo Mochi, Primo Sinopico e Bruno Munari, ma anche il “Libro imbullonato” e le “Parole in Libertà” di Fortunato Depero. Proseguendo la visita al primo piano della Galleria, alle belle immagini tratte dai “Calendari Campari” seguono una proiezione delle più celebri campagne pubblicitarie e il reportage fotografico, a cura di Edoardo Romagnoli, dedicato al nuovo stabilimento di Novi Ligure inaugurato nel 2004. L’esperienza si completa con una curiosa “Macchina del Tempo”, la Time Traveller, e un centinaio di opere su carta tra chine, pastelli, tempere e manifesti litografici di Milton Glaswer, Roberto Sambonet, Ugo Mochi, Primo Sinopico, Sergio Tofano, Nicolaj Diulgheroff, Marcello Dudovich, Marcello Nizzoli, Leonetto Cappiello. Con l’ingresso al secondo piano, dove la grande “C” di Campari emerge dal pavimento per accogliere il visitatore, il prodotto ritorna visibile, tangibile, reale. Nella prima stanza, una suggestiva cascata di oltre 4.000 gocce rosso Campari pendono dal soffitto, simbolo dell’anima del famoso bitter, mentre su uno schermo a forma di bottiglia scorrono tutti i numeri del successo dell’azienda. Ma è solo nella seconda e terza stanza, ribattezzate rispettivamente “Bar” e “Vintage”, che il visitatore scopre finalmente come nasce il mito. Fra shaker, bicchieri di ogni foggia e dimensione, vecchi menu, posaceneri, vassoi e bottiglie, la quotidianità della vita da bar è scandita dalla luce delle lampade di Ingo 20


Maurer e dagli orologi originali degli anni ’60 e ’70, mentre sulla parete campeggia una riproduzione in scala 1 a 2 di un tram delle “Officine Breda” con maniglie originali Campari. Sinonimo di socialità e dell’arte del gioco, un castello di gigantesche carte Modiano ricorda poi il tipico gadget per i baristi degli anni ’50, accanto a maxi teche a forma di fiche e a un’enorme bottiglia di plexiglass rosso che fa da cornice alle cartoline da collezione. Nell’ambiente successivo, dedicato ai “Gadget”, un jet costruito come fosse un aeroplanino di carta porta il marchio Campari in giro per il mondo: è il trionfo delle insegne pubblicitarie, che rendono il marchio riconoscibile da tutti grazie a un linguaggio quotidiano e di uso comune. Il percorso si conclude infine così com’è iniziato: mentre nell’ultima stanza, dedicata al “Design”, il visitatore può riascoltare le interviste ai designer che negli anni hanno celebrato e interpretato Campari e Camparisoda (Matteo Thun, Marco Benesch, Marco Milan, Matteo Ragni), una carrellata di 60 bottiglie ripercorre visivamente l’evoluzione dell’aperitivo rosso dall’Ottocento ai nostri giorni. La Galleria Campari nasce dalla collaborazione con AP Consulting e la supervisione di Armando Peres, direttore del progetto, e Marina Mojana, alla quale è stata affidata la direzione artistica. Gli architetti Paolo Maria Fumagalli e Fabrizio Confalonieri dello studio Cree hanno sviluppato e supervisionato gli allestimenti mentre la società Cogitanz si è occupata del progetto di interaction design. www.camparigroup.com 21


OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS MOSTRE

VENINI In questa pagina: in alto, coppa delle mani in vetro laguna e vasi in vetro alga a più strati di colore con applicazione di foglia d’oro. Al centro, brocche con bocca a cuore in vetro incamiciato, vasi in vetro alga e alba e coppa in vetro laguna a più strati di colore con applicazione di foglia d’oro. Qui a destra, coppe in vetro incamiciato a più strati di colore e applicazione di foglia d’oro.

Tomaso Buzzi alla Venini

A “LE STANZE DEL VETRO” UNA MOSTRA CHE CELEBRA IL GUSTO ITALIANO DEGLI ANNI TRENTA NELLE OPERE REALIZZATE PER VENINI DALL’ARCHITETTO MILANESE TOMASO BUZZI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ENRICO FIORESE COURTESY LE STANZE DEL VETRO

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ello spazio espositivo permanente, nato dalla collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung, le Stanze del Vetro sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia ospitano la mostra Tomaso Buzzi alla Venini a cura di Marino Barovier. Visitabile fino all’11 gennaio 2015, si tratta del terzo appuntamento, dopo le mostre di Carlo Scarpa e Napoleone Martinuzzi, dedicato alla storia della vetreria Venini e parte di un progetto culturale pluriennale per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria del XX e XXI secolo. Architetto colto, designer curioso, raffinato progettista d’interni, oltre che collaboratore della rivista “Domus”, il milanese Tomaso Buzzi lavora per le figure più importanti dell’alta borghesia italiana. Laureato al Politecnico di Milano, Buzzi fu amico di Gio Ponti e membro dell’associazione “Il Labirinto” insieme ad architetti e imprenditori come lo stesso Ponti, Michele Marelli e Paolo Venini, intenti a “promuovere la diffusione nella casa delle moderne arti decorative”. Fra i più 22

importanti creatori del gusto italiano degli anni Trenta, quando nel 1932 arriva sull’Isola di Murano l’architetto porta con sé un approccio sperimentale alla forma e ai materiali, insieme a un notevole bagaglio culturale e alla sua profonda conoscenza dell’arte antica. La mostra ripercorre questa breve ma fruttuosa collaborazione, documentata attraverso le 200 opere selezionate e i disegni originali catalogati nell’archivio Venini. Oggetto di una personale riscoperta e approfondimento, è nell’arte etrusca che Buzzi cerca i modelli per creare manufatti nuovi e originali, che se da un lato non negano la loro ispirazione storica dall’altro esaltano le caratteristiche plastiche e materiche del vetro. Ciò avviene con la sperimentazione di un nuovo tessuto vitreo – il vetro incamiciato a più strati di colore e applicazioni di foglia d’oro – e l’utilizzo di particolari zoomorfi. La nuova tecnica inventata da Buzzi trasforma radicalmente l’aspetto dei vetri prodotti fino ad allora dalla Venini, contribuendo all’esigenza di rinnovamento dell’azienda. www.lestanzedelvetro.it


„In un mondo iperconnesso, in cui comunichiamo costantemente in modo digitale, è sempre piĂš grande il desiderio di mettere per iscritto, in modo semplice, i propri pensieri e di sentire la carta tra le mani.“ www.leuchtturm1917.com 'LVWULEXLWR LQ ,WDOLD GD -RKQVRQV %RRNV 7HO


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

TRAME. Le forme del rame MATERIA DI ESPRESSIONE ARTISTICA E APPLICAZIONI TECNOLOGICHE, LA MOSTRA PRESENTA LE FORME DEL RAME TRA ARTE CONTEMPORANEA, DESIGN, TECNOLOGIA E ARCHITETTURA, CON IL PROGETTO GRAFICO DI MIGLIORE + SERVETTO ARCHITECTS TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO TRIENNALE DI MILANO 24


TRAME. LE FORME DEL RAME In queste pagine: qui sotto, installazione “Verticale” di Remo Salvadori (1990-97). Nella pagina a sinistra, sulla parete, “Copper Carpet”, design Nacho Carbonel (2013) e “Limited moths”, design mischer’traxler studio (2008), e, sul fondo, “Teatro del mondo” di Aldo Rossi (1980) e “We the People” di Dahn Vo (2011). A cura di Antonella Soldaini ed Elena Tettamanti, la mostra si è avvalsa dell’apporto alla ricerca di Giampiero Bosoni, Ico Migliore e Francesca Olivini, dell’Istituto Italiano del Rame e di un Comitato Scientifico costituito da Giampiero Bosoni, Maurizio Decina, Fiorenzo Galli, Ico Migliore e Vicente Todolí.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

TDM7. TRIENNALE DESIGN MUSEUM In queste pagine: la grande stanza vetrina che apre il percorso museale e accoglie in un solo colpo d’occhio una selezione di oggetti rappresentativi dei tre periodi storici prescelti e, nella pagina a destra, un’altra immagine del nuovo allestimento del Triennale Design Museum.

TRAME. LE FORME DEL RAME In queste pagine: sopra, la sezione dedicata al Design con, a sinistra in primo piano, poltrona “Cu 29”, design Tom Dixon (2006), e divano “How High the Moon”, design Shiro Kuramata (1986). Sotto, al centro, lampade “Artichoke” (1958) e “Copper Pendant” (1928), design Poul Henningsen, chandelier “Tunisia” (2012), “Paravento 070” design Dimore Studio (2014), e tavolo “Isabò” (2013), design Giacomo Ravagli. Sugli scaffali a parete, da sinistra, sgabello “Plopp copper standard” (2010) e sedia “Chippensteel” (2009), design Oskar Zieta, lampada “Pipistrello”, design Gae Aulenti (1965), lampada “Lta 12 Ventola”, design Luigi Caccia Dominioni (1991), lampada “Strand”, design Andrew Clancy (2013), tavoli “Matka”, design Gunjan Gupta (2013), vasi “Grid”, design Jaime Hayon (2008), e, sul fondo, abito avanguardistico in rame di Prada (2009).

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riennale di Milano, Eight Art Project e Istituto Italiano dalla trama - da cui il titolo dell’esposizione - tra le diverse del Rame, con il patrocinio di European Copper forme di espressione del rame nell’arte contemporanea, nel Institute, hanno presentato “Trame. Le forme del design, nella tecnologia e nell’architettura, con un itinerario rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e fatto di opere d’arte, oggetti d’uso comune, applicazioni architettura”. La mostra è dedicata al rame nelle sue molteplici tecnico-scientifiche, documentazione fotografica e video: forme e modalità d’uso, funzionali ed estetiche. Impiegato un percorso che accomuna autori provenienti da esperienze oggi nei più avanzati campi della tecnologia, presente in diverse, che di questo materiale hanno sfruttato in modo microprocessori e altri componenti elettronici, in medicina innovativo le qualità formali, strutturali e plastiche. Le opere il rame e i suoi composti venivano utilizzati già dal tempo presenti nella sezione dedicata all’Arte contemporanea degli Egizi e dei Greci, quando erano prescritti per l’igiene segnalano momenti culturali significativi quali l’Arte Povera personale grazie alle loro proprietà antimicrobiche. Metallo e la Minimal Art, accostando le opere di figure storiche resistente, duttile e malleabile, nel settore dell’energia il rame come Lucio Fontana e Fausto Melotti a lavori di Carl Andre, è tra i principali e più efficienti conduttori, a costi accessibili Marco Bagnoli, Luciano Fabro, Eliseo Mattiacci, Marisa Marz e compatibile con la sostenibilità ambientale. A cura di - per citarne solo alcuni - fino a giungere a esponenti delle Elena Tettamanti e Antonella Soldaini, il progetto nasce ultime generazioni come Andrea Sala, Alicja Kwade e Danh Vo.

Il rame, filo conduttore della mostra TRAME, ha accomunato autori provenienti da esperienze diverse, che di questo materiale hanno saputo sfruttare le qualità formali, strutturali e plastiche

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

TRAME. LE FORME DEL RAME In questa pagina: la sezione dedicata all’Architettura con, in primo piano, modellino del “Deutsches Historisches Museum” di Berlino (1980), su progetto di Aldo Rossi, e modellino della “Torre Velasca di Milano” (1958), su progetto dello studio di architettura BBPR, fondato nel 1932 da Gian Luigi Banfi, Ludovico Barbiano di Belgioioso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers.

A conclusione della mostra in Triennale, l’allestimento della sezione di Tecnologia sarà riproposto all’interno del percorso permanente del Museo della Scienza e delle Tecnologia di Milano

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econdo una trama comune affidata al rame, le opere di significativa, la sezione riservata all’Architettura ospita questi artisti dialogano tra loro tramite lastre lucide, alcuni modellini di progetti firmati Herzog & de Meuron ossidate e acidate, assemblaggi di fili intrecciati, associazioni (Signal Box di Basilea e Museo De Young Memorial di San inaspettate con altri materiali e parabole riflettenti. Francisco), Renzo Piano (National Center for Science and Considerato il primo metallo a essere plasmato dall’uomo, Technology di Amsterdam), Aldo Rossi (Teatro del Mondo per alcune sue proprietà specifiche e per la particolare a Venezia), Steven Holl Architects (uffici di Sarphatistraat espressività coloristica, il rame è utilizzato da sempre per di Amsterdam) e James Stirling (Padiglione del Libro realizzare oggetti d’uso e ornamentali, con risultati spesso Electa). Infine, grazie al MUST Museo Nazionale della sorprendenti e inconsueti. Nella sezione Design, personalità Scienza e della Tecnologia di Milano, la sezione riservata come Luigi Caccia Dominioni, Gae Aulenti, Antonio Citterio, alla Tecnologia presenta numerosi oggetti e applicazioni Ron Arad e Martì Guixé si sono così cimentate nella nel campo dei trasporti, del settore agroalimentare e in progettazione di manufatti attratte dalla lucentezza del ambito domestico, con minerali e rame in vari stadi di metallo, così come dai suoi processi ossidativi e dalla sua produzione, macchine elettromagnetiche e alternatori, evoluzione tecnologica. In mostra è presente una selezione interfacce di computer, telefoni e rilevatori di particelle. A di oggetti - prestati da musei e gallerie di tutta Europa - a cui conclusione della mostra in Triennale, parte di questo ultimo sono affiancati alcuni capi disegnati da Romeo Gigli e Miuccia allestimento, progettato dallo studio Migliore + Servetto Prada, sperimentazioni avanguardistiche delle proprietà del Architects, sarà riallestito proprio all’interno del percorso rame nel campo della moda. Più ristretta, ma ugualmente museale permanente del MUST di Milano. www.triennale.org

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PARIS / JANUARY 23-27, 2015 / SEPTEMBER 4-8, 2015 PARIS NORD VILLEPINTE

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PARIS / 23-27 JANVIER 2015 / 4-8 SEPTEMBRE 2015 MAISON&OBJET - 20º ANIVERSARIO NATO E CRESCIUTO CON MAISON&OBJET POLS POTTEN A M&O DAL 1995

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO SALVATORE FERRAGAMO FIRENZE

MUSEO SALVATORE FERRAGAMO L’ARTE DEL CAMMINARE IN MOSTRA A FIRENZE CON “EQUILIBRIUM”, IL NUOVO PROGETTO ESPOSITIVO DEDICATO ALLO STUDIO DELLA POSTURA E DELL’EQUILIBRIO IN MOVIMENTO, A PARTIRE DA MODELLI E BREVETTI DI SALVATORE FERRAGAMO TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MUSEO FERRAGAMO FIRENZE 30


EQUILIBRIUM In queste pagine: immagini della mostra “Equilibrium� presso il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, ideata e curata da Stefania Ricci e Sergio Risaliti, in calendario fino al 12 aprile 2015. 31


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO SALVATORE FERRAGAMO FIRENZE

EQUILIBRIUM In queste pagine: sopra, la prima sala, con i modelli di scarpe storiche create da Salvatore Ferragamo fino agli anni Cinquanta del Novecento, e, qui sotto, la sesta sala, dedicata agli eroi del circo, agli acrobati e ai funamboli. Nella pagina a destra, gli studi di Ferragamo sull’arco plantare e le forme in legno create per clienti famose.

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La mostra “Equilibrium” parte dallo studio di Salvatore Ferragamo sull’anatomia dell’arco del piede e la connessione fisica e spirituale tra le parti del corpo coinvolte nell’atto del camminare

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amminare in scarpe comode e sentirsi felici è stata la prima preoccupazione di Salvatore Ferragamo. Ma come fare? Come poter aiutare i piedi a stare bene all’interno delle calzature? La deambulazione e la danza, la postura e la vertigine del vuoto, la leggerezza e la fatica, la scalata e la conquista del sé. Sono questi i temi della mostra Equilibrium allestita presso il Museo Ferragamo di Firenze per festeggiare i 60 anni dalla nascita del Centro della Moda Italiana, visitabile sino al mese di aprile 2015. Fondatore dell’omonima maison fiorentina, Salvatore Ferragamo era ossessionato dalla camminata comoda: “Quando cominciai a studiare anatomia, individuai il primo indizio per la soluzione del problema nella distribuzione del peso del corpo sull’articolazione del piede. Scoprii che quando stiamo in piedi il nostro peso poggia direttamente sull’arco plantare: una piccola superficie di pochi centimetri sostiene tutto il nostro peso che, quando camminiamo,

si sposta da un piede all’altro”. Giovane studente ai corsi serali di anatomia della University of Southern California, Ferragamo si convince che solo la conoscenza approfondita dello scheletro lo avrebbe aiutato a realizzare le scarpe perfette. Brevetta quindi una lamina d’acciaio, il cambrione, che sostenendo l’arco plantare permette al piede di muoversi come un pendolo inverso, regalando l’equilibrio della camminata. Ideata e curata da Stefania Ricci e Sergio Risaliti, “Equilibrium” incrocia dati oggettivi, documenti, suggestioni iconografiche, manufatti di alto valore artigianale, immagini significative del Novecento e del nostro secolo, capolavori artistici eccezionalmente prestati dai più grandi musei del mondo. Le opere di Edgar Degas e Auguste Rodin, quelle di Henri Matisse, Pablo Picasso, Fernand Léger, Paul Klee, e poi Bill Viola e Marina Abramovic, si susseguono nelle sale del museo affiancate a opere e reperti archeologici di straordinario valore. 33


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO SALVATORE FERRAGAMO FIRENZE

EQUILIBRIUM In queste pagine: in alto, la seconda sala, dedicata al racconto del salto evolutivo intercorso tra la prima camminata dei nostri progenitori, avvenuta in Africa 3,6 milioni di anni fa, e lo sbarco sulla Luna del 1969, e, nella pagina a destra, i video presenti nella prima sala, fra cui un’intervista a James Ferragamo, nipote di Salvatore. Qui a fianco, altre immagini delle sale espositive.

Salvatore Ferragamo brevetta una lamina d’acciaio, il cambrione, che sostenendo l’arco plantare, permette al piede di muoversi come un pendolo inverso, regalando l’equilibrio della camminata

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ome il Piede di una Nike proveniente dal Foro di Augusto e il Rilievo con Menadi danzanti del Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, i dipinti di Antonio Canova e i disegni di Plinio Nomellini, gli scheletri danzanti di Alessandro Allori e le fotografie di Eadweard Muybridge, pioniere della ritrattistica fotografica. Nella quinta sala poi, anche una sezione dedicata alla fenomenologia del camminare: un’installazione con riprese da filmati di repertorio per mostrare una serie di camminate esemplari, da quelle di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e Mohandas Ghandi a quelle dei regnanti (la regina Elisabetta II d’Inghilterra), dei leader politici (Mao Tse Tung, John F. Kennedy, Fidel Castro), degli attori (Charlie Chaplin) o dei dittatori (Hitler e Mussolini). “L’uomo, il primo dei primati ad adattarsi alla stazione eretta, è anche il primo dei saltimbanchi”, ha scritto nel 2004 il saggista francese Jean Clair. Che accosta la prima deambulazione umana all’esercizio del funambolo (dal latino “funambus”, composto di “funis”, fune, e “ambulare”, camminare), soggetto prediletto delle avanguardie artistiche dei primi del Novecento. Protagonisti della sesta sala, saltimbanchi e funamboli propongono, infatti, una mitologia alternativa a quella della tradizione classica, e le figure dell’acrobazia e dell’equilibrio, comprese le “attitudes” e gli “arabesques” di un’aggraziata danzatrice, stanno tra la scimmia e l’angelo in volo, tra l’orango e l’Apollo del Belvedere in Vaticano. Se il primate non avesse utilizzato le mani, oltre 3,5 milioni di anni fa, sollevandosi spaventato nel vuoto, non avremmo potuto raggiungere nessuna evoluzione: prima delle parole e delle cose, sono i passi nello spazio e nel tempo a

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Completa questa mostra storica un film di Francesco Fei ed Emanuele Enria con interviste a Wanda Ferragamo, Philippe Petit, Reinhold Messner, Eleonora Abbagnato, Will Self e Cecil Balmond fare la differenza tra noi e gli altri esseri viventi. Le impronte dei nostri progenitori africani hanno rappresentato un salto evolutivo decisivo, il preambolo necessario e fondante di opere come “L’Equilibrista” di Paul Klee, icona di una stagione tanto creativa quanto libera che affida al pittore un compito rischioso. Lasciandosi alle spalle il mondo delle geometrie perfette, delle belle proporzioni, di civiltà che vissero in armonia con la natura, l’artista non può che immaginare di camminare in bilico sul vuoto, disegnando traiettorie imprevedibili secondo armonie dissonanti, sperimentate in campo musicale da Igor Stravinskij con la “Sagra della primavera” e Arnold Schönberg con il “Pierrot lunaire”. Ancora una volta la vita di Salvatore Ferragamo si rivela foriera di ispirazioni, propone temi da sviluppare, suggerisce argomenti trasversali da approfondire mettendo a confronto i diversi linguaggi dell’arte, della moda, del cinema e della letteratura, accostando epoche distanti tra loro secondo un principio di “archeologia trasversale”. Il tutto a partire dai suoi celebri modelli, come le zeppe multicolori create per Judy Garland nel 1958 o le decolleté di Marylin Monroe: un totale di 84 modelli di calzature storiche realizzate dal maestro, 100 forme e ben 27 brevetti. A completamento della mostra, un film realizzato da Francesco Fei in collaborazione con Emanuele Enria, con interviste a Wanda Ferragamo, Philippe Petit, Reinhold Messner, Eleonora Abbagnato, Will Self e Cecil Balmond. Personalità di fama internazionale che spiegano al pubblico i concetti fondamentali di “Equilibrium” dal proprio punto di vista e secondo la propria esperienza di vita, il lavoro artistico, la professione. www.ferragamo.com 35


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO PETIT PALAIS PARIGI

MUSEO PETIT PALAIS PARIGI BACCARAT. “LA LÉGENDE DU CRISTAL” In queste pagine: in primo piano, lampadario “Zénith 84 luci” in cristallo trasparente e rosso. Nella pagina a destra, lo specchio moltiplica la mise en place con commandes spéciales realizzate per i potenti del mondo, dal Presidente americano Roosevelt all’Imperatore del Giappone. La mostra “Baccarat. La légende du cristal” presso il Petit Palais di Parigi è in calendario fino al 4 gennaio 2015. 36


Baccarat La légende du cristal È IN MOSTRA AL “PETIT PALAIS” DI PARIGI UNA STRAORDINARIA RETROSPETTIVA CHE RACCOGLIE 500 CAPOLAVORI PROVENIENTI DALL’ARCHIVIO STORICO BACCARAT, DA MUSEI E COLLEZIONI PRIVATE TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO © ARCHIVIO BACCARAT / LAURENT PARRAULT / VINCENT BEZARD / SASKIA LAWAKS 37


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO PETIT PALAIS PARIGI

BACCARAT “LA LÉGENDE DU CRISTAL” In queste pagine: sopra, la spettacolare scenografia dei due party inaugurali organizzati da Baccarat, dal Petit Palais e da Paris Musées. Sullo sfondo, il lampadario celebrativo con 250 luci. A fianco, ingresso del Petit Palais e servizio di vasi e bicchieri dall’Archivio Baccarat. Sotto, il “Candelabro dello Zar”, commissionato dallo Zar Nicola II nel 1896. Nella pagina a destra, insegna della boutique storica di Baccarat a Parigi, in rue du Paradis, e vasi “Médicis”, dall’Esposizione Universale dell’Est della Francia, Nancy (1909).

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elle Grandes Galeries del Petit Palais - Musée des Beaux Arts di Parigi, al culmine dei festeggiamenti per il suo 250esimo anniversario, Baccarat mette in mostra una selezione di oltre 500 pezzi storici, straordinaria testimonianza del virtuosismo dei suoi artigiani. Atteso appuntamento culturale dell’autunno-inverno parigino, è la prima retrospettiva dedicata alla più illustre manifattura di cristalleria al mondo dopo la mostra tenutasi al Museo delle Arti Decorative di Parigi in occasione del Bicentenario, nel 1964. In armonia con le architetture del Petit Palais, eretto per l’Esposizione Universale del 1900, “Baccarat. La légende du cristal” presenta le creazioni realizzate per le grandi esposizioni del periodo compreso tra il 1823 e il 1937, quando la Manifattura acquista notorietà internazionale attirando le commissioni dei grandi del tempo. Tra le opere presentate, il visitatore ritroverà così il monumentale vaso Negus, il tavolo da toilette della duchessa di Berry, i vasi Simon e poi i servizi realizzati per i potenti del mondo intero, dai reali di Francia allo Zar Nicola II, fino all’Imperatore del Giappone e alla corte dei Maharaja. Provenienti in massima parte dalla collezione privata della Manifattura, con prestigiosi prestiti arrivati dal Musée d’Orsay, dal Louvre, dal Museo Nazionale della Ceramica di Sèvres, dal Conservatorio Nazionale delle Arti e dei Mestieri, dal castello di Compiègne e dai musei di Nancy, le opere sono presentate secondo criteri di affinità stilistica o di appartenenza a un comune contesto creativo, mentre numerosi disegni e documenti d’archivio inediti consentono di ripercorrere la genesi delle creazioni esposte. Con uno spazio speciale dedicato al bicchiere Harcourt, commissionato da Re Luigi Filippo nel 1840. La mostra è stata curata da Michaela Lerch-Moulin, conservatore Baccarat Heritage, e Dominique Morel, conservatore capo del Petit Palais. www.baccarat.it 39


OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS DESIGN

“Mug G.&P.” di Gialletti e Pimpinelli

“Maschio e femmina” di Rampini

“Coppa” di Mastro Giorgio

“La Giulia bella sei tu” di Ubaldo Grazia Maioliche

Quadrìlobo di C.A.F.F.

“Albarelli” di L’Antica Deruta

Ceramica Made in Umbria LA COLLEZIONE “IL BANCHETTO CONTEMPORANEO” NASCE IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO ITALIANO DESIGN DI PERUGIA PER PROMUOVERE LA CERAMICA ARTISTICA UMBRA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO CERAMICA MADE IN UMBRIA

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e in Italia sono presenti 36 centri di antica tradizione ceramica, l’Umbria da sola ne vanta ben 4: Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto. Promosso da Regione Umbria e CEU (Centro Estero Umbria) con l’obiettivo di rinnovare il settore della ceramica artistica umbra nel rispetto della sua tradizione secolare, il progetto “Ceramica Made in Umbria” ha coinvolto 21 fra le migliori aziende del territorio a vocazione artigianale. Ne è nata una collezione, ribattezzata “Il banchetto contemporaneo”, dove la riscoperta dei decori tradizionali diventa la matrice di una nuova estetica contemporanea. In collaborazione con L’Istituto Italiano Design di Perugia e con la supervisione di Elisabetta Furin, docente e designer, gli artigiani locali si sono prestati a un fecondo dialogo con il mondo del design, coinvolgendo diversi settori merceologici, da quello più tradizionale della tavola a quelli più attuali del complemento d’arredo, del gift e dell’arredamento. Il “simposio”, elemento 40

centrale della cultura classica ed etrusca, diventa così un catalizzatore di innovazione e un veicolo di promozione dell’artigianato artistico: una tendenza, quella del ritorno alla convivialità sociale con la crescente diffusione di aperitivi, banqueting e degustazioni, che si rispecchia nella maiolica e nelle sue origini funzionali. Per questo approccio innovativo alla progettazione, alcuni prodotti della collezione si richiamano al settore agro-alimentare, componente rilevante dell’economia umbra, e all’identità storica del territorio: la fiasca, le tazze da convento, il bevi-se-puoi, il bacile e il quadrilobo sono alcuni degli elementi rivisitati. Rivolta al mercato del contract e del retail, ma anche alla committenza privata di alto livello, che guarda al nostro Paese come la capitale mondiale dell’arte e dei luxury goods, la collezione gioca con i contrasti sensoriali dialogando anche con un materiale insolito come il cachemire, altro settore d’eccellenza della produzione umbra. www.ceramicamadeinumbria.it


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS AZIENDE

www.conforti.it Nel 1912 nasce il Laboratorio Conforti in una piccola bottega artigiana nel centro storico di Verona. Specializzata nella produzione di casseforti per il mercato orafo e il mercato bancario, diventa presto fornitore della Banca d’Italia e degli altri Istituti Bancari italiani. Oggi Conforti punta al mercato del lusso con le Conforti Exclusive Safes: casseforti nate per essere esibite in salotti, uffici e negozi di gioielleria, che uniscono l’elemento di sicurezza al design. Nella realizzazione dei prodotti Exclusive Safes, Conforti diventa un collettore di alte professionalità italiane: maestri artigiani che hanno saputo abbinare al metallo del mezzo forte la lavorazione ad arte di preziosi materiali, ottenendo un prodotto di eccellente fattura.

www.franchigroup.it Per la terza edizione di Marmomacc & the City, la mostra di sculture e installazioni in pietra nel centro di Verona in parallelo con la fiera Marmomacc, la Franchi Umberto Marmi ha presentato la vasca “Ovum” firmata da Archizero. Di forma organica, Ovum si caratterizza per il sistema a sfioro, in cui l’acqua non è un elemento ma parte integrante. La scelta del marmo calacatta e del tipo di blocco è il frutto della collaborazione di Franchi Umberto Marmi con UpGroup che ha realizzato la vasca nei suoi laboratori di Massa. Il felice connubio di forma e materia crea un unicum assolutamente armonico. Ed è così che, quasi magicamente, le venature del marmo sgorgano dalla vasca rendendo il tutto estremamente organico, fluido e dinamico.

www.daviltravertini.com Specializzata nella lavorazione di marmi e derivati, la Davil Travertini di Lucignano (Arezzo) si muove secondo una linea di gusto contemporaneo, di rispetto delle tecniche artigianali e valorizzazione del prodotto originale. Dall’intenzione di trasformare e proporre materiali lapidei per la progettazione e la realizzazione di ambienti particolarmente accoglienti, l’azienda ha creato una tecnica che dona alla superficie della pietra una finitura vissuta, simile a una durevole patina naturale. Le innumerevoli possibilità combinatorie cromatiche e dimensionali delle sue collezioni danno ampio spazio alla creazione “su misura” sia indoors sia outdoors (come la piscina, in foto). Tra colonne e capitelli, scale e balaustre, caminetti e fontane, sino al miglior design contemporaneo.

www.decastelli.it Ha aperto in corso Monforte a Milano il Flagship Store De Castelli, azienda veneta che unisce design, artigianato e arte nell’attenzione specialistica per i materiali. Ideato da Michele De Lucchi, il monomarca è un piccolo gioiello dove ferro, alluminio, acciaio, ottone e rame sono i protagonisti. De Lucchi ha concepito lo spazio suddividendolo in tre zone: galleria materica, mostra fotografica di realizzazioni De Castelli e alcuni pezzi di design che l’azienda ha selezionato dal proprio catalogo. Un concept espositivo in evoluzione, punto d’incontro con gli architetti per lo sviluppo di progetti da realizzare nelle Officine De Castelli, tra tecnologie innovative e profonda conoscenza dei materiali.

www.nerosicilia.com Il marchio Nerosicilia tratta pietra lavica naturale estratta dalle pendici dell’Etna e lavorata a fuoco secondo un concept in sintonia con rigidi principi ecologici. Il legame con la cultura del territorio accompagna l’innovazione tecnologica attuata dal brand, che permette, tramite le sue creazioni, di possedere una porzione del vulcano più attivo d’Europa trasformata in un elemento per l’abitare contemporaneo. 80×300 è la dimensione delle lastre che Nerosicilia mette a disposizione degli architetti per garantire massima libertà progettuale. Le lastre non subiscono applicazioni di smalti o additivi chimici. Il vetro utilizzato per i decori è riciclato al 100%. La lavorazione è brevettata. 44


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE 14.BIENNALE DI ARCHITETTURA VENEZIA

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na Biennale di ricerca puntata più sull’architettura che sugli architetti. Un’occasione per fare il punto su come è cambiata l’arte del costruire nel corso degli ultimi cento anni. Ha grandi ambizioni e molte novità questa 14. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, affidata alle cure dell’architetto e urbanista olandese Rem Koolhaas, fra i più influenti e discussi teorici dell’architettura contemporanea, osservatore acuto dei fenomeni sociali ed esperto stratega della comunicazione. “Il ruolo e il compito che il curatore si è assunto differisce profondamente da quello di allestitore di presenze altrui, e cioè di architetti chiamati a testimoniare se stessi, la loro opera e i loro pensieri, secondo lo schema seguito negli anni passati”, ha voluto puntualizzare il Presidente della Biennale, Paolo Baratta. Molto più che un semplice aggiornamento di stili, linguaggi e nuove tendenze, la mostra vuole dunque essere una narrazione collettiva, dove il lavoro sperimentale diventa l’unica e fragile ricetta per costruire un futuro possibile e necessario. E dove l’architettura torna finalmente a essere un tavolo di riflessione sulla storia, un antidoto alle diffuse tendenze al conformismo e all’indifferenza, anche nel campo dell’arte e dell’architettura.

Fundamentals. UN PROGETTO AMBIZIOSO PER RIPERCORRERE LA STORIA DELLA MODERNITÀ NEGLI ULTIMI CENTO ANNI, CON UNA SEZIONE DEDICATA AGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI PRIMARI E LA COMPRESENZA DI PERFORMANCE DI DANZA, MUSICA, CINEMA E TEATRO TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO FRANCESCO GALLI / GIORGIO ZUCCHIATTI / COURTESY BIENNALE ARCHITETTURA VENEZIA 46


PADIGLIONI NAZIONALI ABSORBING MODERNITY: 1914-2014 Per la prima volta i 65 Padiglioni Nazionali partecipanti (ai Giardini, in Arsenale e in altri luoghi della città) sviluppano un unico tema e indagano i momenti decisivi di un percorso secolare di modernizzazione, svelando la capacità di culture materiali e ambienti politici diversi di trasformare una modernità generica in una specifica. In foto, sala ”Un paesaggio contemporaneo” © CZA all’interno della mostra “Innesti/Grafting” (Pad Italia).

ARSENALE MONDITALIA Una scansione dell’Italia costituita da 82 film, 41 progetti di ricerca e la fusione dell’Architettura con i settori Danza, Musica, Teatro e Cinema della Biennale di Venezia. Ogni progetto di ricerca rappresenta delle condizioni uniche e specifiche, ma tutti insieme costituiscono un ritratto complessivo del Paese ospitante: l’Italia.

PADIGLIONE CENTRALE ELEMENTS OF ARCHITECTURE La mostra sottopone ad analisi gli elementi architettonici fondamentali dei nostri edifici (pavimenti, soffitti, porte, finestre, balconi, scale, ecc.), con esempi di ogni tempo e luogo messi a confronto in stanze dedicate.

14. Biennale Architettura Venezia CURATA DA REM KOOLHAAS, INFLUENTE TEORICO DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA, CON 40 PAESI PRESENTI È UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTA COME IL PIÙ IMPORTANTE APPUNTAMENTO DEL MONDO DELL’ARCHITETTURA. IN CALENDARIO FINO AL 23 NOVEMBRE

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE 14.BIENNALE DI ARCHITETTURA VENEZIA

BIENNALE ARCHITETTURA MONDITALIA. ARSENALE In queste pagine: in alto, riproduzione della “Tabula Peutingeriana” e “The Remnants of the Miracle” di Luka Skansi. Qui sopra, progetti “Mediterranea”, a cura di AUC, Cédric Libert e Thomas Raynaud, e “Italian Limes”, a cura di Folder, tutti presso la mostra “Monditalia” all’Arsenale. Qui sotto, la sezione dedicata ai “soffitti” all’interno della mostra “Elements of Architecture” nel Padiglione Centrale. Nella pagina a destra, la sezione dedicata alle diverse tipologie di “soffitti” e “porte”.

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ensata per gli addetti ai lavori ma anche per un pubblico più variegato, Fundamentals - così Rem Koolhaas ha ribattezzato la sua biennale - accoglie tre esposizioni fra loro complementari: Absorbing Modernity: 1914-2014, Elements of Architecture e Monditalia. E se i Padiglioni Nazionali, quest’anno 65 di cui ben 10 alla prima presenza, sono stati invitati a sviluppare un unico tema, raccontando le utopie, gli ostacoli, i fallimenti e i risultati inattesi che l’architettura moderna ha saputo generare, entrando in collisione con le tradizioni e i paesaggi originali di ogni diversa regione del mondo, il Padiglione Centrale accoglie la mostra Elements of Architecture. La scommessa del curatore è chiara: di fronte a una diffusa crisi di senso e di contenuti della cultura architettonica internazionale, Koolhaas propone un azzeramento dei parametri con cui guardiamo allo spazio urbano e la necessità di tornare ai suoi elementi primari. Frutto di un inedito lavoro di ricerca presso la Harvard Graduate School of Design e della collaborazione con esperti provenienti dall’industria e dal mondo accademico, la mostra presenta, stanza dopo stanza, storie di pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate, balconi, corridoi, camini, servizi, rampe, scale mobili, ascensori.

Dopo diverse biennali dedicate al contemporaneo, “Fundamentals” curata da Rem Koolhaas si concentra sulle “storie”, per indagare lo stato attuale dell’architettura e immaginare il suo futuro Ovvero le infinite sperimentazioni artigianali e industriali che hanno fatto evolvere ognuno di questi elementi nella storia dell’uomo. Anticipazione di un lavoro più cospicuo, da approfondire attraverso le pubblicazioni e le tavole sinottiche consultabili nel padiglione, la mostra sembra voler rappresentare la fine delle “grandi narrazioni”, l’impossibilità di una visione sintetica a favore di “micronarrazioni che si rivelano concentrandosi sul piano del particolare e del frammento”. Una tendenza tassonomica inserita in un allestimento semplice, caratterizzato da pareti bianche ricche di testi, immagini e materiale pubblicitario di settore. E se a scomparire è l’edificio nel suo complesso, sostituito dall’equilibrio fra le sue parti, vero è che molte ricerche, e non solo in ambito architettonico, si muovono ormai da tempo nell’orizzonte del database, dell’atlante digitale e di altre forme incrementali e collaborative di conoscenza, a cominciare dalle piattaforme di open source design. Nella navata centrale delle Corderie dell’Arsenale, una gigantesca riproduzione su stoffa della “Tabula Peutingeriana” accompagna quindi il visitatore lungo lo sviluppo della mostra Monditalia. Si tratta di un’antica mappa del mondo risalente all’Impero romano, e dunque antecedente all’invenzione della moderna cartografia, che fa propria una visione deformata eppure analitica dell’esistente. 49


OGGETTI DESIGN MAGAZINE 14.BIENNALE DI ARCHITETTURA VENEZIA

Ingresso a “Un paesaggio contemporaneo”

Padiglione Venezia

La mostra “Un paesaggio contemporaneo”

Padiglione Centrale. Mostra Elements of Architecture 50

Sezione “Balcony”

Sezione “Floor”


Sezione “Toilet”

Lampade Foscarini nel bookstore

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na chiave di lettura efficace per comprendere la sequenza ritmata di micro allestimenti che segue, composta da 41 progetti di ricerca, 82 film, e poi sessioni di danza, musica e teatro. Frammenti schizofrenici di un Paese sospeso tra parodia e bellezza sublime, simboleggiate dalle luminarie di Santa Rosalia e alcuni dettagli dell’affresco del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti. Il ritratto di un Paese fondamentale, unico nel suo genere, ma anche emblematico di una situazione globale, nella quale molte nazioni si trovano in bilico fra il caos e la piena realizzazione del loro potenziale. Nella mostra del Padiglione Italia il curatore Cino Zucchi interpreta la direzione suggerita da Rem Koolhaas ai Padiglioni Nazionali (Absorbing Modernity: 1914-2014), partendo dall’assunto che “l’architettura italiana dalla prima guerra mondiale a oggi mostra una modernità anomala, rappresentata dalla grande capacità di interpretare e incorporare gli stati precedenti attraverso metamorfosi continue”.

Sezione “Window” Brooking National Collection

Non adattamenti formali a posteriori del nuovo rispetto all’esistente, ma piuttosto “innesti” capaci di trasfigurare le condizioni del contesto. Ovvero la capacità tutta italiana di inglobare in una costruzione diversi periodi e diverse architetture, diverse storie ed espressioni del gusto. E se il processo di modernizzazione ha coinvolto nell’ultimo secolo l’intera penisola, Cino Zucchi assume il caso di Milano come esemplare laboratorio del moderno, mostrando come progetti dalla grande carica trasformativa si sono confrontati con la struttura urbana preesistente. Raccolti in “cappelle” monotematiche ai lati del percorso principale, gli episodi spaziano dalla Fabbrica del Duomo ai progetti per la sua facciata, dai bombardamenti del 1943, e la conseguente ricostruzione, fino alla Triennale occupata del 1968. E poi il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta, rappresentato attraverso le figure degli architetti Luigi Caccia Dominioni, Mario Asnago e Claudio Vender. Protagonista della seconda sala denominata Un paesaggio contemporaneo, l’Italia intera è presentata attraverso un collage di ben 85 architetture: cartoline autografe di architetti stranieri per offrire un’interpretazione sintetica della particolare condizione italiana vista da diversi angoli del mondo, accompagnate dalla video installazione “Paesaggi Abitati” a cura di Studio Azzurro. Ad aprire e chiudere il percorso espositivo due segni, due “innesti” fisici nel contesto dell’Arsenale firmati dallo stesso Zucchi: Archimbuto, il grande portale arcuato dell’ingresso adiacente le Gaggiandre, e il Nastro delle Vergini, una panca scultura che si snoda tra gli alberi dell’omonimo giardino, realizzata recuperando la grande scritta metallica del vecchio Padiglione Italia. 51


OGGETTI DESIGN MAGAZINE 14.BIENNALE DI ARCHITETTURA VENEZIA

San Michele in Borgo, Pisa (2001) di Massimo Carmassi

BIENNALE ARCHITETTURA PADIGLIONE ITALIA “INNESTI / GRAFTING” In queste pagine: a destra, “Concorso Palazzo del Littorio”, Roma (1934), Archivio Terragni. Antonio Carminati, Pietro Lingeri, Ernesto Saliva, Giuseppe Terragni e Luigi Vietti, con Luigi Bartolini, Marcello Nizzoli e Mario Sironi. 52

La Rinascente, Roma (1957-61) di Franco Albini e Franca Helg


La mostra sita nella sala delle “Tese delle Vergini” all’Arsenale

Edificio in Corso Italia, Milano (1949-55) di Luigi Moretti

Innesti/grafting” è il titolo, ma soprattutto la chiave di lettura, che Cino Zucchi, nominato dal Ministero dei beni e delle attività culturali curatore del Padiglione Italia per la Biennale Architettura 2014, ha scelto per sviluppare la direzione suggerita da Rem Koolhaas ai padiglioni nazionali, “Absorbing Modernity 1914/2014”. All’ingresso della mostra “innesti/grafting”, una sezione introduttiva descrive mediante brevi testi e immagini i caratteri peculiari dell’architettura moderna italiana dell’ultimo secolo e le sue radici in quella più antica. Come Michelangelo ingloba i palazzi preesistenti nella nuova sistemazione del Campidoglio, così secoli dopo i concorrenti del concorso per il “Palazzo del Littorio” devono confrontarsi con le imprescindibili presenze del Colosseo e della Basilica di Massenzio. Nella mostra del “Padiglione Italia” non c’è l’idea di un’evoluzione lineare, bensì l’esame di singoli episodi o eventi progettuali legati nel tempo da relazioni inaspettate. La proposizione fondamentale del Padiglione, l’”innesto” come leitmotiv dell’architettura italiana nei secoli, è rappresentata sia con la lettura dei progetti esposti sia attraverso la struttura stessa del percorso espositivo e del suo impianto scenico, con una selezione di trasformazioni edilizie antiche e nuove che mostrano la complessa dialettica tra innovazione e rispetto della “forma urbana” preesistente. www.labiennale.org

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS AZIENDE

www.i-moon.biz Il visibile interpreta l’invisibile. Nella forma dell’occhiale, la forma dell’anima. iMoon project nasce da una “visione notturna” di Marco Cazzaniga in una notte di luna piena a Ibiza. Osservando gli ospiti della notte, si accorge che la maggior parte delle persone indossa, come accessorio, occhiali da sole per proteggersi da luci e sguardi indelicati. Tale immagine suggerisce l’idea degli occhiali da luna, cioè di occhiali che, mantenendo l’elemento fashion, migliorano la visione notturna grazie a lenti speciali. La base filosofica che ispira “iMoon Project” è il movimento lunare nelle sue quattro fasi. Ogni fase lunare influenza in modo diverso lo stato d’animo delle persone: quattro fasi lunari, quattro stati d’animo, quattro modelli di occhiali, quattro colori diversi.

www.riedel.com Riedel, azienda familiare che vanta una storia di 300 anni e che ha rivoluzionato il mondo dei bicchieri da degustazione di vini e superalcolici, annuncia il debutto del Bicchiere Coca-Cola, ispirato dalla celebre forma della bottiglia originale e studiato per esaltare il gusto della bevanda stessa. La sua forma, frutto di innumerevoli indagini da parte di un team di esperti di Coca-Cola, è stata sviluppata con il supporto di un gruppo di degustatori coordinato da Georg J. Riedel, 10ª generazione alla guida di Riedel. Un bicchiere unico per un piacere inimitabile, capace di catturare l’aroma e il gusto inconfondibile della bibita offrendo un’esperienza sensoriale irripetibile.

www.soffioitaly.com Soffio è il nuovo marchio italiano per un lifestyle di alta qualità. Fondato nel Centro Industriale Conciario di Arzignano (Vicenza), “Soffio” è il risultato di numerosi studi all’estero, di una conoscenza ereditaria delle materie prime e di una consolidata collaborazione con un importante studio di design. Dopo continue ricerche, i suoi ideatori sono finalmente pronti a condividere la loro passione per la pelle naturale e il design, mettendoli in connessione tra di loro. Come Macbook Sleeve Backpact (in foto), accessorio dalla grande versatilità, che si può usare infatti sia come valigetta o borsa a tracolla, sia come zaino o come semplice busta. Basta solo regolare o rimuovere la cinghia.

www.faber-castell.it Il punto più alto della collezione Graf Von Faber-Castell è rappresentato dalla penna dell’anno la cui prima edizione risale al 2003. Gli esclusivi strumenti di scrittura sono tutti in edizione limitata, realizzati con materiali preziosi e ispirati alle opere e ai personaggi storici più grandi del mondo. La nuova limited edition 2015, Sanssouci Postdam, s’ispira all’affascinante architettura del palazzo Sanssouci costruito secondo le direttive di Federico II. Questo splendido oggetto unisce il marmo di serpentino verde al prezioso crisoprasio, pietra preziosa disponibile oggi solo nei mercati di antiquariato in quanto non esistono più miniere dalle quali sia possibile estrarla.

www.exnovo-italia.com Exnovo crea, progetta e realizza piccole produzioni e serie limitate di lampade e oggetti d’arredo dal design esclusivo, avvalendosi di collaborazioni con giovani e talentuosi designer, artisti e artigiani che tengono alto il valore del Made in Italy. Ciò che caratterizza il marchio è l’impiego di tecnologie d’avanguardia che esaltano il sapere e le competenze artigianali. La tecnologia 3D Printing si mette al servizio dell’artigianato per dar vita a creazioni che esprimono l’idea di una creatività illimitata, impossibili da realizzare con i tradizionali processi produttivi, ma coerenti con i canoni di bellezza formali della cultura italiana. 54


DESIGN INTAVOLA

“Calici da Collezione 2014” di Carlo Moretti 55


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

Carlo Moretti Calici da collezione IL CATALOGO DI CARLO MORETTI SI ARRICCHISCE DI DECORI IMPRONTATI AI COLORI SIMBOLO DELL’ITALIANITÀ, DECLINATI IN SOLUZIONI ORIGINALI E DAL DESIGN CONTEMPORANEO TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO CARLO MORETTI 56


CARLO MORETTI In queste pagine: in questa pagina, bicchieri da collezione individuali “Bora”. Nella pagina a sinistra, “Calice da collezione” (2014), coppetta “le diverse” (2014), bicchiere “i diversi” (in primo piano) e bicchiere “Bora” (2014), tutti da collezione individuale.

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ati nel 1990 da un’idea di Giovanni Moretti, i “Calici da Collezione” vengono proposti, da allora, in collezioni da sei esemplari ogni anno, ispirati al dialogo tra il segno contemporaneo e la secolare tradizione del cristallo soffiato a bocca e rifinito a mano. Preziosa opportunità per i collezionisti di tutto il mondo, la raccolta completa dei 180 soggetti si è arricchita quest’anno di una nuova versione con murrine, cannette, fasce, anelli e spirali nei colori verde, bianco e rosso. La medesima scelta cromatica che caratterizza anche le coppette a sezione ovale “le diverse” e le collezioni di bicchieri “i diversi” e “Bora”, questi ultimi dalla forma inclinata come se sospinta dal vento. www.carlomoretti.com 57


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

RICHARD GINORI Volière DAGLI ARCHIVI STORICI DI RICHARD GINORI PRENDE VITA UNA NUOVA COLLEZIONE ISPIRATA A PREZIOSE STAMPE OTTOCENTESCHE, TRA COLIBRÌ E FESTONI IN ORO ZECCHINO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO GRG RICHARD GINORI 58


RICHARD GINORI In queste pagine: la nuova collezione tavola “Volière” in porcellana.

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spirata a tavole dipinte a mano dell’archivio storico Richard Ginori, la nuova collezione “Volière” presenta un decoro prezioso che unisce il fascino delle antiche stampe di botanica e ornitologia all’eleganza dell’oro. Modellati su disegni provenienti da ricercate pubblicazioni ottocentesche, colibrì, capinere e uccellini esotici compaiono su festoni incorniciati da motivi floreali, sottolineati da un profilo in oro zecchino. La collezione Volière è tra le creazioni Richard Ginori protagoniste della mostra dedicata alle Collezioni Tableware e Giftware 2014, da poco inaugurata presso lo Spazio Limentani, a Roma, e aperta fino al 31 Dicembre 2014. www.richardginori1735.com 59


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

WEDGWOOD Palladian IMMAGINARIO PALLADIANO ED ELEGANZA NEOCLASSICA PER UNA COLLEZIONE DAL FASCINO ANTICO, TRA SPUNTI CONTEMPORANEI E UNIVERSO FASHION TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO WEDGWOOD 60


WEDGWOOD In queste pagine: il servizio tavola “Palladian”. Nella pagina a sinistra, tazza tè e piatti di diverse dimensioni in due decori: uno ispirato a “Palladio”, l’altro tratto dallo storico servizio “Wedgwood Frog” commissionato da Caterina la Grande di Russia.

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on la collezione tavola “Palladian”, ispirata ai disegni di Andrea Palladio, Wedgwood rilegge la bellezza apollinea del Rinascimento italiano alla luce di colori caldi e metallici, scelti in linea con le tendenze fashion del 2014. Un servizio versatile e multiforme che, ispirandosi anche allo storico “Wedgwood Frog Service”, commissionato da Caterina la Grande, accosta ai colonnati delle ville italiane le classiche dimore della campagna inglese, realizzate nei toni delicati del rosa polvere. La collezione “Palladian” include quattro piatti di differenti dimensioni, piatto fondo, tazza caffè e tazza da tè con piattino, teiera, zuccheriera, cremiera e scodella per la colazione. Pensato per le grandi occasioni, il servizio “Palladian” presenta una straordinaria varietà di consistenze, colori e decori che agiscono in sinergia per un allestimento tavola di sicuro effetto. In Italia Wedgwood è distribuita da B.Morone di Milano. www.bmorone.it www.wedgwood.co.uk 61


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HEREND In queste pagine: salsiera e piatto del servizio tavola “Victoria Grande”(2014), il cui decoro è ottenuto ingrandendo i dettagli del pattern di base del servizio “Victoria”, per ottenere un suggestivo effetto contemporaneo. 62


HEREND Victoria Grande L’EVOLUZIONE MINIMALISTA E CONTEMPORANEA DELLO STORICO DECORO AMATO DALLA REGINA VITTORIA IN UNA NUOVA LINEA CHE GUARDA AL FUTURO, RISPETTANDO IL PASSATO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO HEREND

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ra gli oltre 3000 decori per cui la manifattura di Herend va famosa, la collezione “Victoria” vanta sicuramente il più celebre. Presentato durante la prima Esposizione Universale del 1851 a Londra, il servizio piacque così tanto alla regina Vittoria da indurla a ordinarne subito un set per il castello di Windsor. Nel 2014 lo storico decoro si è rinnovato nella collezione “Victoria Grande”, che ne ingrandisce i motivi di base, sottolineandone le peculiarità in un’originale combinazione di monocromie. Le caratteristiche della pittura eseguita a mano risultano particolarmente suggestive sui motivi ingranditi su cui ogni dettaglio spicca con rinnovata vitalità. Herend è distribuita in Italia da B. Morone di Milano. www.bmorone.it 63


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ROSENTHAL Versace Medusa Gala ICONICA, OPULENTA, PREZIOSA. CON “MEDUSA GALA” E “MEDUSA GALA GOLD” LA COLLEZIONE “MEDUSA” SI AMPLIA ESPONENZIALMENTE. NEL SEGNO DEL LUSSO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ® ROSENTHAL 64


ROSENTHAL MEETS VERSACE In queste pagine: le collezioni dei servizi tavola “Medusa Gala” e “Medusa Gala Gold”(2014).

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omparsa per la prima volta nel 1993 come servizio tavola, la serie “Medusa” è una delle collezioni più ampie del brand Rosenthal meets Versace. Ad arricchire questa storica linea nasce quest’anno “Medusa Gala”, nuova gamma per la tavola dal carattere fortemente decorativo che integra il glamour della linea Versace Lifestyle. Ispirata ad atmosfere opulente e aristocratiche, il suo design ripropone i tradizionali decori Versace, dall’iconica testa di Medusa agli intricati ornamenti barocchi, con l’ulteriore contrasto di bianco e oro per un allestimento di grande contemporaneità e charme. Per chi aspira a una tavola veramente regale, c’è anche la linea “Medusa Gala Gold”: ornata a foglia d’oro con un motivo a nastri, rappresenta l’estremo approdo del lusso. Rosenthal meets Versace è distribuito in Italia da Sambonet Paderno Industrie. www.corporate.sambonet.it www.rosenthal.de 65


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ROSENTHAL Chambre Bleue “CHAMBRE BLEUE” È IL NUOVO DECORO DI “SANSSOUCI”, STORICO SERVIZIO CHE PRENDE IL NOME DALLA RESIDENZA ESTIVA DI FEDERICO IL GRANDE DI PRUSSIA. TRA DESIGN E ROCOCÒ TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ROSENTHAL 66


ROSENTHAL In queste pagine: il decoro “Chambre Bleue”, design Regula Stüdli (2014), del servizio tavola “Sanssouci”

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a Sala Voltaire presso il palazzo reale di Sanssouci, a Potsdam, è la fonte di ispirazione per il nuovo decoro “Chambre Bleue” firmato da Regula Stüdli, una delle più famose designer tessili svizzere. Rami, boccioli, fiori, farfalle, aironi, uccellini canori, illuminati da tocchi dorati reminiscenti del Rococò, richiamano i motivi ornamentali intagliati nella camera degli ospiti che il re Federico II il Grande di Prussia riservava all’amico Voltaire in visita a Sanssouci, residenza estiva del sovrano costruita tra il 1745 e il 1747. La designer Regula Stüdli, specializzata nei settori del fashion e dell’interior design, fa rivivere tutta la grazia e la vitalità dell’atmosfera incantata di Sanssouci, la più celebre delle regge “senza pensieri” in un decoro al di là del tempo, classico, fresco e attuale. Rosenthal è distribuito in Italia da Sambonet Paderno Industrie. www.corporate.sambonet.it www.rosenthal.de

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VILLEROY&BOCH Mariefleur Gris IL LUSSUREGGIANTE GIARDINO FIORITO DELLA COLLEZIONE “MARIEFLEUR GRIS” SI TINGE DI UN’ELEGANTE TINTA GREIGE, NUOVA TENDENZA CROMATICA DELLA STAGIONE TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO VILLEROY & BOCH 68


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i arricchisce di nuovi prodotti in greige, fra le ultime tendenze colore nel settore design e arredo, la collezione per la tavola “Mariefleur Gris” di Villeroy & Boch. Dedicata agli amanti delle atmosfere country che non vogliono rinunciare a un tocco di fine eleganza, la collezione coniuga un disegno moderno con una spiccata componente di greige, ravvivata da tinte fresche e brillanti. In premium porcelain e ideale anche per l’utilizzo in forno microonde, la collezione comprende nuovi piatti da insalata, piatti da portata e ciotole, ora disponibili, oltre che con la classica sagoma circolare, anche nella più recente versione ovale. Se poi il caffè è la più popolare bevanda calda al mondo, anche il tè è ormai diventato parte integrante della nostra vita quotidiana. L’assortimento di “Mariefleur Gris” include servizi da caffè e tè i cui singoli elementi sono liberamente combinabili e scambiabili tra loro secondo il proprio gusto personale, ai quali si aggiunge anche la nuova teiera con il medesimo decoro. www.villeroy-boch.it

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esto didascalia Antecab inullati cum, temquos evel illaut dolesedis alit rendisquis enihictiumeIhilia plignis ad moluptios si apienditae vendaeptusda ped mo quat volorer untiasimus aut ernatque aut voluptaepera sum quam, sin nihictio culparc imagnim que estistrume voluptaque ipientibus enime voluptiorem est, nis si corrum fugiam que doluptat. Idestrum endae exped quia nullora ectiis essusam endanducid magnat lam volestis anis est eumqui cus, intia dolorer ibuscip saperio. Est, in porporibeati cus qui dolupta dit que voluptas eatatempore adisci corro moluptate excerspero maioreperum essi bla de nusant andelig enisinto blaccus, imet mo et vero qui re dolut 69


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

ALESSI Dressed SINTESI TRA CLASSICISMO, ARMONIA E ARCHETIPICITÀ, LA TAVOLA ALESSI È ESALTATA DAL DISEGNO A RILIEVO DI “DRESSED” DISEGNATO DA WANDERS TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO ALESSI 70


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a serie “Dressed”, disegnata da Marcel Wanders nel 2011, comprende ogni aspetto della mise en place: Piatti e Servizi da tè e caffè in porcellana bianca, Posate in acciaio con decorazione coniata, Bicchieri in cristallo, Vassoio, Sottopiatto, Sottobottiglia e Sottobicchiere in acciaio inossidabile 18/10. Studiato per una completa apparecchiatura della tavola, il progetto prende il nome “Dressed” perché la decorazione, come un bel vestito, serve a far risaltare il contenuto senza averne il sopravvento. Il designer olandese ha estofatto didascalia della decorazione Antecab inullati uno dei cum, suoitemquos baluardi, evel utilizzandola illaut dolesedis in modo alit anticonvenzionale, rendisquis enihictiumeIhilia spesso applicata plignis ad in moluptios spazi defilati, si apienditae a voltevendaeptusda addirittura inped parti monon quatvisibili, volorercreando untiasimus un piacevole aut ernatque effetto aut multisensoriale voluptaepera sum durante quam, dell’oggetto. segni sono ricchi, espressivi, tra il enime floreale e il barocco, masil’insieme riesceque ad sin l’utilizzo nihictio culparc imagnimI que estistrume voluptaque ipientibus voluptiorem est, nis corrum fugiam essere Idestrum elegante endae e leggero grazie contrasto tra endanducid fondo e decoro, tralam bassorilievo e parti lucide. cus, Un doluptat. exped quia anche nulloraalectiis essusam magnat volestis anis est eumqui insieme chesaperio. si colloca nell’area “radicale” progettazione contemporanea. intia dolorer ibuscip Est,decisamente in porporibeati cus qui dolupta della dit que voluptas eatatempore adisci www.alessi.com. corro moluptate excerspero maioreperum essi bla de nusant andelig enisinto blaccus, imet mo et vero qui re dolut alit dis abo. Cia vid eum quaecti busante mporiorunt quam quiaeped unt latibus anditaepe et quas des voluptatende volum tat as dellate nam unt et odist, sitia in prae. ItatianHarumque as con conserem ullabo. Ut endam quaepellore peri blatisi nctemolor maioris quundae quam, estrum incte ducidis maio. Enim voluptate nimod moditam qui sa quaturiost audae elitat.Nem et ut et ipsam alis nonsent ureium rae nullatio ius, officie ndelendia dolum ad que mint ut ad et hiliasiment. Pit ommodio. Itatend andest estotatusam quid que voloreiur audae velibeatem hitatum dolupti rene nit aut dictur aspernamusam consed quae

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING DESIGN

VENINI In questa pagina: lampade della nuova collezione “ZOE”, design Doriana e Massimiliano Fuksas (2014), realizzate in Rosso Opalino, Talpa Opalino e in Viola Opalino. 72


MDF In questa pagina: poltrone “Mia”, design Francesco Bettoni (2014), rivestimento in tessuto, sfoderabile grazie a una elegante zip che delinea il tratto dei braccioli.

LIVING DESIGN SEZIONE DEDICATA ALLE MIGLIORI AZIENDE ITALIANE ED EUROPEE PRODUTTRICI DI ARREDI E OGGETTI PER LA CASA CONTEMPORANEA 73


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MDF Grafo sofa system e Tense table UN SEGNO GRAFICO ESSENZIALE PER IL SISTEMA COMPONIBILE DI ELEMENTI IMBOTTITI “GRAFO” E LA LINEA DI TAVOLI “TENSE”, OGGI DISPONIBILE ANCHE IN NUOVE FINITURE E COLORI TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MDF ITALIA 74


MDF ITALIA In queste pagine: divano “Grafo”, design Victor Vasilev, con cuscini in tessuto “Dune” e “William”, libreria “Minima 3.0”, design Fattorini + Rizzini + Partners, pouf “Flow”, design Jean-Marie Massaud, tavolo “K Table”, design Victor Vasilev, e poltrona “Mia”, design Francesco Bettoni.

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emplice e flessibile, capace di modificare la propria forma secondo le esigenze del momento. “Grafo Sofa System” di Victor Vasilev per MDF Italia è un sistema componibile di 8 elementi imbottiti e 3 tavolini, che possono inserirsi con sobrietà in qualsiasi contesto, dagli ambienti domestici agli spazi pubblici, con postazioni contenute, composizioni lineari, ad angolo, grandi isole e chaise longue. Il segno grafico, fonte d’ispirazione dell’intero progetto, genera una peculiare cucitura a contrasto lungo i bordi degli elementi imbottiti e sui cuscini, allo scopo di enfatizzare le proporzioni e creare continuità tra i vari componenti. Lo schienale a ribalta incorporato al modulo garantisce inoltre comodità della seduta. 75


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING DESIGN

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a famiglia di tavoli “Tense” per MDF Italia, progetto del 2008 di Piergiorgio e Michele Cazzaniga, premiato nel 2011 con la Menzione d’Onore al XXII Compasso d’Oro ADI per “la significativa innovazione tecnologica che permette di realizzare campate fino a 400 centimetri”, è oggi presentato in nuove finiture e colori. “Tense” è disponibile nelle varianti: “Monomaterico” bianco opaco, in resina acrilica e minerali di roccia, e “Monocromatico” nei colori nero, tortora e rosso opaco, in resina acrilica e MOREMATT, la nuova interpretazione del laminato stratificato ad alta pressione, sviluppato sulle migliori caratteristiche dei prodotti di laminazione. www.mdfitalia.it

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MDF ITALIA In queste pagine: tavolo “Tense”, design Piergiorgio e Michele Cazzaniga, seduta, sgabello e pouf della collezione “Flow”, design Jean Marie Massaud, mobili componibili “Inmotion”, design Neuland Industriedesign.

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ALESSI Design in movimento OGGETTI D’USO QUOTIDIANO PRENDONO VITA GRAZIE A FORME DINAMICHE, NUOVI MATERIALI E COLORI INEDITI. IL DESIGN SECONDO ALESSI, TRA IMMAGINAZIONE E PRATICITÀ TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ALESSI 78


ALESSI In queste pagine: dall’alto, Fruttiera “Twist Again” nelle due versioni in acciaio inossidabile e in acciaio colorato, design Odile Decq (2014), Centrotavola in rattan “Vime”, design Fratelli Campana (2014). Nella pagina a sinistra, Fruttiere in acciaio inossidabile, anche nella nuova versione in acciaio e resina termoplastica, della collezione “Mediterraneo”, design LPKW-Emma Silvestris.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING DESIGN

ALESSI In queste pagine: Centrotavola “La Trama e l’Ordito” in malta i.design Effix®, design LPWK-Desall-Luca Galbusera (2014). Nella pagina a destra, in alto, Cestini, Centrotavola e Vassoi rotondi “Enamel Paint”, in acciaio colorato con resina epossidica a effetto smalto, design Claudia Raimondo (2014) e, in basso, Fruttiere traforate “ecco!” in acciaio colorato, design Massimo Mariani (2013). 80


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’è un modo peculiare per gli oggetti inanimati di prendere vita: attraverso la loro forma. Il movimento è la caratteristica principale del nuovo progetto di Odile Decq. La Fruttiera “Twist Again” ha origine da una lamiera tagliata e piegata in modo da creare una forma dinamica, simile a un vortice di linee e superfici che si diffondono dal centro dell’oggetto. Un’unica struttura di fibre intrecciate compone il Centrotavola “Vime”, disegnato dai fratelli Campana: realizzato in rattan interamente a mano, il suo nome indica la qualità più pregiata di questa fibra, modellata in un’ampia base che si allunga in uno stelo nel quale è possibile inserire un ramo, fresco o secco, per completare in modo personale l’oggetto. Le Fruttiere della collezione “Mediterraneo” di LPWK-Emma Silvestris ricreano il profilo di creature marine nel metallo e la famiglia “Joy” di Claudia Raimondo si allarga, introducendo nella collezione un’originale tecnica di smaltatura nei colori blu e Pomegranate. Simili a gioielli, il Cestino rotondo, il Centrotavola e il Vassoio rotondo risplendono in mille sfaccettature di luce e colore. Da diversi anni Alessi conduce con Claudia Raimondo importanti ricerche sui processi di finitura del metallo, che con la serie “Enamel Paint” trova una contemporanea interpretazione di tecniche antiche. Insoliti e versatili, gli oggetti Alessi vivono due vite: quella del progetto e quella dell’uso, sempre personalizzato e unico. Come l’originale Fruttiera “ecco!” di Massimo Mariani. www.alessi.com

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Il Novecento di POLTRONA FRAU LA COLLEZIONE DI DIVANI “NOVECENTO” DI ROBERTO LAZZERONI FONDE ELEMENTI CLASSICI DAGLI ARCHIVI DI POLTRONA FRAU CON SOLUZIONI ESTETICHE CONTEMPORANEE TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO POLTRONA FRAU

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POLTRONA FRAU In queste pagine: divano e poltrona della collezione “Novecento”, design Roberto Lazzeroni (2014), con rivestimento in pelle Frau® Heritage, Nest, Soul, Century o del Color System. Libreria “Albero”, design Gianfranco Frattini (fine anni ’50). Le mensole sono posizionabili a piacere sulle forature dei montanti, da un minimo di otto a un massimo di dodici.

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el divano “Novecento” Roberto Lazzeroni fonde elementi classici dagli archivi di Poltrona Frau con soluzioni estetiche contemporanee. Le forme arrotondate di schienale e braccioli citano la tradizione, ma le lavorazioni si semplificano. Le superfici in pelle abbandonano le arricciature del passato per diventare lisce e pulite. Il molleggio della seduta, ottenuto con molle biconiche in acciaio legate a mano e appoggiate su cinghie di juta, richiama le sedute storiche di Poltrona Frau. La struttura portante è in faggio stagionato, l’imbottitura è in poliuretano espanso lavorato a stampo per i braccioli e in poliuretano espanso e piuma d’oca per lo schienale. “Novecento” comprende i divani due e tre posti large, oltre a una poltrona. Gianfranco Frattini (1953-2004) progetta alla fine degli anni ’50 un oggetto quasi visionario: la libreria “Albero”. Un’icona fino ad oggi poco conosciuta, che Poltrona Frau propone in un’accurata riedizione. Autoportante, girevole, liberamente componibile, definirla una semplice libreria è quasi riduttivo. Si tratta piuttosto di una scultura o di una spettacolare installazione da centro stanza, composta di pochi elementi collegati fra loro da un ingegnoso assemblaggio, che rivela l’attenzione di Gianfranco Frattini per le leggi della statistica e della dinamica. www.poltronafrau.com 83


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING DESIGN

LALIQUE Bleu Nuit DALLA RICERCA CREATIVA E TECNICA NEGLI ARCHIVI DELLA MAISON NASCE UNA COLLEZIONE DI PREZIOSI VASI E CIOTOLE NELLA NUOVA INTENSA COLORAZIONE BLU NOTTE TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO LALIQUE 84


LALIQUE In queste pagine: qui sopra, vaso “Mossi XXL” (a sinistra) e vasi “Medusa”, piccolo e grande. Nella pagina a sinistra, in primo piano, vaso “Fantasia” (a sinistra) e ciotola “Nemours”. In secondo piano, vasi “Tortue” (a sinistra) e “Brindille”.

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rutto di un’eredità culturale e artistica caratterizzata dalla maestria nel contrasto tra il cristallo lucido e satinato, la collezione “Bleu Nuit” di Lalique incarna una suggestiva commistione di sapere tradizionale e innovazione. La ricerca tecnica sui pigmenti all’origine delle nuove colorazioni ha portato Lalique a rivisitare la sua storia, i suoi codici e i suoi motivi iconici: le creazioni più emblematiche, a cominciare dal vaso “Medusa”, dalle linee lunghe e fluide rifinite da immaginarie goccioline d’acqua, sono così rieditate in un’inedita versione blu notte, capace di esaltare tutto il fascino lussuoso del cristallo. Inesauribile fonte d’ispirazione di René Lalique, la natura, vegetale e animale, è il filo di Arianna di questo sorprendente mondo poetico e mitologico, che comprende anche i vasi “Fantasia”, “Tortue” e “Brindille”, la ciotola “Nemours” e il vaso “Mossi” nella versione XXL, nata nel 2010 a partire dal modello originale del 1933. Lalique è distribuita in Italia da Messulam di Milano. www.lalique.com 85


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La tavola di Le Jacquard Français IL GRANDE NORD SCANDINAVO È PROTAGONISTA DELLE COLLEZIONI TESSILI NATALIZIE, CON DECORI A FIOCCHI DI NEVE IN UN’INEDITA VERSIONE IN ROSSO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO LE JACQUARD FRANÇAIS 86


LE JACQUARD FRANÇAIS In queste pagine: canovacci cucina in cotone nei decori “Filtrer” e “Raper”. Sotto, “Fondant au chocolat” e “Hamburger”. Nella pagina a sinistra, tovaglia e runner della nuova collezione natalizia “Fleurs de Givre” in cotone 100% pettinato a fibra lunga.

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n rosso brillante o nei toni freddi che vanno dal bianco all’azzurro ghiaccio per un Natale da Regina delle Nevi, “Fleurs de Givre” (fiori di ghiaccio) è la tovaglia dedicata alle festività che si allontana dal cliché andando ad attingere al vocabolario stilistico del Grande Nord, fatto di linee pulite ed essenziali. Realizzata in edizione limitata, in cotone 100% pettinato a fibra lunga, la collezione “Fleurs de Givre” comprende tovaglia in tre differenti misure, petit carré decorativo, tovagliolo, set americano e runner in tre misure. Le Jacquard Français, specializzata nella biancheria damascata per la tavola e la cucina, nasce nel 1888 in Francia, a Gérardmer, nei Vosgi, un’area geografica vocata alla tradizione tessile. Ancora oggi tutto viene prodotto in modo artigianale, utilizzando però tecniche d’avanguardia. In particolare, è la tecnica di tessitura “jacquard” a caratterizzare la produzione, con una vasta gamma di colori e abbinamenti sempre diversi. www.le-jacquard-francais.fr 87


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CHRISTMAS TIME

GIOVANNI RASPINI Bronzobianco LE COLLEZIONI REGALO PER LA CASA SI ARRICCHISCONO DI CONTENITORI PER LA CUCINA, SCATOLE E CASSETTIERE PORTAGIOIE IN LEGNO NERO LACCATO TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO GIOVANNI RASPINI 90


GIOVANNI RASPINI In queste pagine: barattoli “Corallo”, “Conchiglia”, “Ninfea”, “Farfalla” e “Leone”, in Bronzobianco e vetro. Sotto, fruttiera “Serpente” in Bronzobianco. Nella pagina a sinistra, cornice “Coccodrillo”, scatola “Tigre” e specchiera “Margherite” in ferro.

Giovanni Raspini propone i nuovi contenitori cilindrici in vetro per cucina, con tappi in Bronzobianco decorati da coralli, conchiglie, ninfee e dalle figure del leone e del coccodrillo

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE CHRISTMAS TIME

GIOVANNI RASPINI

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In queste pagine: sopra, da sinistra, scatola “Corni” con carte da gioco, scatola sigari “Coccodrillo” e scatola portagioie “Levriero”, in legno nero laccato e soggetti in Bronzobianco. Qui a destra, alzata “Orchidea”. Sotto, cassettiere portagioie “Mare” e “Puma” (nella pagina a destra), in legno nero laccato e maniglie in Bronzobianco.

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maggio di Giovanni Raspini alla casa contemporanea, “Bronzobianco” è la lega nobile che l’argentiere toscano ha testato e sviluppato sino a ottenere oggetti unici per valore plastico e ricerca del design. Una collezione generata dal fuoco e dalla forza del metallo, realizzata, come per l’argento, con l’antica tecnica della cera persa. Per l’Autunno Inverno 2014/15 la collezione “Bronzobianco” firmata Giovanni Raspini si arricchisce di nuove creazioni all’insegna delle tendenze più attuali e presenta le grandi specchiere rotonde e rettangolari in ferro con decori, dove luce e materia s’incontrano nel gioco degli opposti, e i contenitori cilindrici in vetro per cucina di varie misure, con i tappi decorati da coralli, conchiglie, ninfee e dalle figure del leone e del coccodrillo. Sempre della stessa collezione, anche la scatola “Corni” con carte da gioco, le scatole portagioie “Levriero” e per sigari “Coccodrillo” in legno nero laccato con soggetti in Bronzobianco, le cassettiere portagioie in legno nero laccato decorate con conchiglie e dettagli animalier, le cornici in ferro da decorare a piacere con le divertenti calamite con tema l’alfabeto, lo sport e il mondo dell’infanzia. www.giovanniraspini.com

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Schiavon Design Mix ORIGINALITÀ DELLA RICERCA ESTETICA, ATTENZIONE AL DESIGN E ALL’ALTA QUALITÀ DELLE LAVORAZIONI PREGIATE CHE ACCOSTANO L’ARGENTO A LACCHE DI COLORI DIVERSI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO ARGENTERIA SCHIAVON

SCHIAVON In queste pagine: bicchiere per vino e brocca della collezione “Design Mix”, design Giulio Cappellini (2011). Nella pagina a destra, “Candelieri 1 fiamma”, cilindrici e cubici, “Brocca bombata contemporanea” e, sotto, centrotavola della linea “Leaf”, design Matteo Nunziati (2014). 94


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all’incontro dell’arte argentiera con il design contemporaneo nasce “Design Mix”, la collezione per la casa firmata Schiavon, storico marchio trevigiano custode della migliore cultura argentiera italiana. Frutto della collaborazione nata sin dal 2011 con Giulio Cappellini, la collezione comprende ciotole, portacandele, alzate, bicchieri e piccoli contenitori: un mix di storia e innovazione, che coinvolge i materiali e accosta l’argento a lacche, declinate in colori diversi, con il risultato di pezzi di eccellenza formale e qualitativa. Un’attenzione, quella di Schiavon per il design, incarnata anche dalla collezione per la tavola realizzata quest’anno da Matteo Nunziati, che opta per una reinterpretazione in chiave contemporanea delle classiche linee curve tipiche dell’arte barocca: composta da centrotavola, brocca, vaso e vassoio, disponibili in due diverse misure, “Leaf” si caratterizza per il design essenziale e dinamico. Per il Natale, l’argenteria propone inoltre una nuova linea dal design geometrico con candelieri a 1 fiamma, cilindrici e cubici, accanto a una brocca bombata rivisitata in stile contemporaneo, un portacaviale rotondo, un porta campagne, una cloche rotonda, un set di posateria e un bicchiere flute laccato rosso. www.schiavon.it

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ALESSI Jumbo e Cargo box ACCESSORI COME IL GANCIO DA TAVOLO PER LA BORSA E LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI ANNI ‘50 SI TRASFORMANO IN OGGETTI DI DESIGN DAL CARATTERE PRATICO E ORIGINALE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ALESSI

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n oggetto può rappresentare se stesso, oppure qualcos’altro. Il design Alessi è al servizio delle forme e delle loro metamorfosi più geniali. Come nel caso del Gancio da tavolo per borsa “Jumbo”. Firmato dal designer belga Frédéric Gooris per la collezione “Objets-Bijoux”, “Jumbo” è un oggetto raffinato e divertente, che raffigura un piccolo elefante giocoliere in equilibrio sopra a una palla. Realizzato in un pezzo unico in microfusione d’acciaio inossidabile a finitura lucida, “Jumbo” è dotato di una proboscide che forma un gancio utile a sostenere la borsa, rimanendo in perfetto equilibrio sul bordo del tavolo. Ispirato alla forma delle cassette per gli attrezzi degli anni ’50, il contenitore multiuso “CARGO box”, disegnato da BIG-GAME, trasferisce la funzionalità di questo classico strumento ai più diversi contesti. Adatto a contenere ogni sorta di utensili, utilizzabile a casa così come in ufficio, “CARGO box” è un oggetto versatile, insignito nel 2014 di due importanti riconoscimenti internazionali: il premio “Swiss Design Award” e il “Wallpaper Design Award”, conferito dall’omonima rivista britannica. www.alessi.com 96


ALESSI In queste pagine: contenitore multiuso “CARGO box” in PMMA con manico in legno, design Big-Game (2014). A sinistra, della collezione “Objets-Bijoux”, Gancio da tavolo per borsa “Jumbo”, design Frédéric Gooris con Sebastiano Tosi (2014), in acciaio inossidabile 18/10.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

EATALY Milano Smeraldo SITUATO NELLA SEDE DELL’EX TEATRO SMERALDO “EATALY MILANO” DÀ LAVORO A 350 GIOVANI IN OLTRE 5.000 MQ SUDDIVISI SU 3 LIVELLI TRA VENDITA, RISTORAZIONE E DIDATTICA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO EATALY MILANO SMERALDO 98


EATALY MILANO SMERALDO In queste pagine: l’ingresso di Eataly Smeraldo, che Oscar Farinetti ha voluto dedicare alla musica, con le gigantografie di alcuni cantanti famosi come Mina, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Adriano Celentano, Lucio Dalla, De Andrè, Renato Zero, Gino Paoli, Ray Charles, David Bowie, Bruce Springsteen.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

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ll’ingresso dell’ex teatro, sopra le quattro colonne a mosaico verde, architettura originale oggi restaurata, spiccano le gigantografie di Celentano, Mina, Gaber, Iannacci. Dentro, tre piani ariosi e grandiosi con il meglio della produzione agroalimentare italiana e un’attenzione particolare alle eccellenze lombarde. Con un investimento di 40 milioni, Eataly Milano Smeraldo dà lavoro a 350 giovani in oltre 5.000 mq divisi su tre livelli tra vendita, ristorazione e didattica e, al centro, un palco semicircolare che si affaccia sull’area del mercato e tutte le sere ospita musicisti affermati e giovani esordienti. Il format rimane quello classico: 15 luoghi di ristorazione tematici e informali con i relativi banconi per la vendita (Salumi, Formaggi, Carne, Pesce, Verdure, Fritto,

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Pasta, Pizza e Rosticceria), e poi 5 luoghi dedicati alla produzione artigianale a vista, con la pasta fresca di Michelis, la panetteria con forno a legna, la pasticceria “Golosi di Salute” di Luca Montersino, il panino “Ino” di Alessandro Frassica e la piadineria dei Fratelli Maioli. Mentre la mozzarella ha il suo spazio speciale: un vero e proprio laboratorio caseario con il mozzarella show di “Miracolo a Milano”. Custode di mestieri preziosi che si stanno perdendo, insieme a quel senso della tradizione che ha fatto grande l’Italia, Eataly Milano Smeraldo è un mondo completo: al piano terra si trovano infatti anche la libreria di Librerie Coop, il reparto dedicato ai casalinghi con tutti gli accessori per la cucina e l’area riservata alla cura del corpo. In omaggio alla città di Milano e al suo ruolo di


capitale mondiale del design, grande spazio è riservato poi al settore con arredi firmati Riva 1920, Knoll, Kartell, Costa Group, Lissoni, iGuzzini. E due aule didattiche al secondo piano disegnate da Arclinea e Valcucine dove si svolgono corsi di cucina ed educazione alimentare per adulti e bambini. Luogo di eccellenza di Eataly Milano Smeraldo, affacciato con una grande vetrata su piazza XXV Aprile, il ristorante gourmet “Alice” è gestito dalla chef Viviana Varese, una stella Michelin, con la maître Sandra Ciciriello. Qui, oltre ai classici tavolini, realizzati da Riva 1920 in legno massello di briccola, ricavato da antichi pali della laguna di Venezia, si potrà prenotare anche un bellissimo tavolo comune creato da legno fossile della Nuova Zelanda e disegnato da Renzo e Matteo Piano. www.eataly.it

EATALY MILANO SMERALDO In queste pagine: il format di Eataly è quello classico e comprende 15 luoghi di ristorazione tematici e informali con i relativi banconi per la vendita (Salumi, Formaggi, Carne, Pesce, Verdure, Fritto, Pasta, Pizza e Rosticceria) e 5 luoghi dedicati alla produzione artigianale. Inaugurato in marzo in occasione del 166° anniversario delle Cinque Giornate di Milano, Eataly Milano Smeraldo è dedicato alla “musica” in onore della sua prestigiosa sede. Lo scorso 30 settembre Eataly Milano Smeraldo ha ricevuto il “Best New Retail Concept” al World Retail Congress 2014, l’evento leader del settore.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE KITCHEN DESIGN

VALCUCINE New Logica System È UN’EVOLUZIONE DELL’ ERGONOMIA DI “LOGICA SYSTEM” 1996 L’INNOVATIVO SCHIENALE DI “NEW LOGICA SYSTEM” 2014 CHE NASCONDE TUTTE LE ATTREZZATURE DI CUCINA TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO VALCUCINE

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VALCUCINE In queste pagine: programma cucina “New Logica System & Artematica Vitrum Arte”, design Gabriele Centazzo (2014), con ante in vetro molato di Artematica Vitrum by Valcucine Design Department (2014)

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a sempre attenta a soddisfare i bisogni dell’utente finale, Valcucine ha svolto un’accurata analisi sull’utilizzo delle cucine tradizionali mettendo a punto alcuni accorgimenti per migliorare l’interazione fra l’uomo e l’intero “sistema cucina”. Dopo aver rivoluzionato l’ergonomia in cucina disegnando nel 1996 lo schienale “Logica System”, caratterizzato da 80 cm di profondità, canale attrezzato, cestoni estraibili, pensili con ante a ribalta, Valcucine presenta oggi “New Logica System”. Un innovativo schienale in grado di ospitare e nascondere, all’occorrenza, tutta una serie di attrezzature come scolapiatti, bilancia, piccoli elettrodomestici, contenitori estraibili per cucinare, portabottiglie, prese elettriche, monitor, portarotoli, rubinetto, ganci porta mestoli e persino la cappa. Inoltre, nella versione a isola di “New Logica System” si può progettare lo spazio parzializzando la vista di chi lo vive: la presenza del volume dello schienale crea infatti una separazione tra la cucina e la zona pranzo o living, consentendo raccoglimento e intimità senza dover rinunciare all’ampiezza della stanza. Alta tecnologia, semplicità formale e linee essenziali sono poi le caratteristiche principali di “Artematica”, un programma dotato di grande versatilità con modelli ispirati a materiali differenti, dal vetro al legno, dall’acciaio alla pietra, pensati per consentire la massima personalizzazione. In particolare, con la versione “Artematica Vitrum Arte” Valcucine Design Department ha sviluppato una speciale tecnica per realizzare su vetro vari disegni a intarsio: un processo altamente tecnologico, ma che affonda le sue radici nella tradizione artigianale. www.valcucine.it 103


OGGETTI DESIGN MAGAZINE KITCHEN DESIGN

THOMAS Sunny Day FRESCA, COLORATA E GIOVANE. LA COLLEZIONE “SUNNY DAY” SI AMPLIA CON COLORI INEDITI, TRE SET DI CANDELIERI E NUOVE LINEE PENSATE PER I PIÙ PICCOLI TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO THOMAS

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THOMAS In queste pagine: elementi del servizio tavola e prima colazione delle collezioni “Sunny Day” e “Sunny Day Happy Kids” (2014).

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ella e accessibile. La collezione “Sunny Day” è un compendio di frizzante contemporaneità che segna un nuovo trend giocato sul doppio binario dell’individualità e della convivialità. Una gamma di 26 colori caratterizza la linea, che si amplia con il vibrante “neon yellow” e il fresco “Baltic green”. Ogni elemento è realizzato in porcellana antigraffio a prova di lavastoviglie e utilizzabile nel forno a microonde. La linea si arricchisce oggi con la collezione “Sunny Day Kids” a misura di bambino: piccoli set da tre pezzi – piattino, mug, scodella per cereali – con tre diversi decori che vedono protagonista TOM, la nuova mascotte della Thomas disegnata da Oliver Kurth. “Sunny Day Happy Kids” comprende anche il nuovo “My Mini Baking Day”, set da cinque elementi per la cottura in forno di dolci, completo di grembiule e berretto da chef, guanto in cotone e cucchiaio in legno e silicone. Tra le novità della collezione “Sunny Day” ci sono anche i nuovi candelieri in legno colorato, disponibili in set da tre pezzi nei toni del rosso, del verde e del blu. Thomas è distribuito in Italia da Sambonet Paderno Industrie. sambonet.it www.rosenthal.de 105


OGGETTI DESIGN MAGAZINE KITCHEN DESIGN

SCHIFFINI In questa pagina: sopra, cucina “Mesa”, design Alfredo Haberli (2014). Sotto, cucina “One12”, design Alfonso Arosio e Giuliano Giaroli (2014).

Schifini Titolo SCHIFFINI e KnINDUSTRIE

AB ILICTUR, SEQUATIOREM FUGIAS REM ESTOTA VOLUPTATI IMUS AUTEM RESTEMPOS AVANGUARDIA TECNOLOGICA ED ECCELLENZA NELLA FUNZIONALITÀ DEL DESIGN PER SOLUPTA EPELLIQ UUNTEM DOLORESSI SIMUS ET OD REHENDAE. ITAE. NAM IDUCILIS ITESTO NUOVI SISTEMA CUCINA DI SCHIFFINI E LE LINEE TAVOLA GOURMET DI KNINDUSTRIE XXXXXX XXXXXXX FOTO XXXXX XXXXX TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO SCHIFFINI / FOTO ARCHIVIO KNINDUSTRIE 106


KNINDUSTRIE In questa pagina: servizio tavola “Tower collection”. In basso, piatto fondo “Sky “della linea “Assiette D’O” e “Verres D’O” disegnata dallo Chef Davide Oldani.

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a linea “Tower collection” di KnIndustrie è servizio di piatti e recipienti per la tavola molto funzionale che suggerisce un nuovo stile nella mise en place. Il cerchio è il segno geometrico di riferimento del progetto, che diventa cilindro basso negli inediti piatti senza bordo, e man mano cresce in altezza nelle ciotole, nella teiera, nella mug fino a comporre, impilando i pezzi, una candida torre in porcellana bianca. “Mesa”di Schiffini è la cucina della memoria, il ricordo della grande tavola famigliare dove riunirsi per mangiare e preparare il cibo, con le sue ante decorate che rimandano ad atmosfere di calda accoglienza. Rigore e asimmetria, decoro e semplicità, sono le caratteristiche di questo modello prodotto nelle laccature lucide ed opache. “One12”, la cucina dal design essenziale e compatto, reinterpreta la linearità delle cucine senza maniglia. L’apertura delle ante e cassetti avviene tramite la particolare sagomatura esclusiva realizzata sulla costa superiore che garantisce una perfetta impugnatura. É realizzata in una nuova versione in laminato opaco HPL antimpronta, le strutture sono realizzate in una nuova finitura melaminica bianca. www.schiffini.com www.knindustrie.com

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ADIALESSI In questa pagina: “Palle Presepe”, design LPWK - Marcello Jori (20122014). La collezione si amplia per il Natale 2014 con 4 nuovi personaggi: “Babbonatale”, “Babbarenna”, “Fioccodineve” e “Uffoguffo”. Prodotta in vetro soffiato decorato a mano, è proposta in due differenti dimensioni, con diametro 9 cm e in set da 2 pezzi con diametro 6.

NATALE IN TAVOLA


OGGETTI DESIGN MAGAZINE NATALE IN TAVOLA

ADIALESSI My Christmas Time TUTTA LA MAGIA DI UN NATALE CONVIVIALE CON I NUOVI PIATTI NATALIZI E GLI ELEMENTI DELLE COLLEZIONI CULT “PALLE PRESEPE”, “PRESEPE ALESSI” E “LE FIABE” TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ALESSI

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ALESSI In queste pagine: “Presepe Alessi” e Figure della collezione “Alice nel paese delle meraviglie”, design LPWK - Massimo Giacon. Nella pagina a sinistra, Piatti panettone “Happy Snowtime” e “Christmas Spiral”, design LPWK - Massimo Giacon.

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a proposta Alessi per servire in tavola i dolci delle festività si arricchisce di due nuovi Piatti per panettone decorati con le illustrazioni di Massimo Giacon: “Happy Snowtime” e “Christmas Spiral” (32 cm di diametro) in porcellana bianca decorata sottosmalto. Il progetto del “Presepe Alessi”, ideato da Massimo Giacon nel 2007, si arricchisce di sette nuove Figure: “Nello Pastorello” con la pecorella “ciao ciao”, il panettiere “Peppino Panino”, il suonatore d’organetto “Jimmy Melody” con la scimmietta “Monkey Money” e il dromedario “Dario Dromedario” con la palma “Palmita”, realizzate in porcellana bianca decorata a mano, con colori ceramici lucidi e brillanti. Escluso “Peppino Panino”, proposto singolarmente, le Figure sono vendute in set di due pezzi. Di LPWK - Massimo Giacon è anche la nuova serie di figure in porcellana che racconta un classico delle storie fantastiche: “Alice nel paese delle meraviglie”. Giacon raccoglie la sfida di ricreare il mondo di Lewis Carroll dando vita, in modo coloratissimo e pop, alle Figure di Alice con il Bianconiglio e della Regina di Cuori con il Cappellaio Matto. www.alessi.com

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE NATALE IN TAVOLA

IITTALA Il Rosso cranberry LA BRILLANTE TRASPARENZA DEL MIRTILLO ARTICO IN UNA NUOVA COLORAZIONE ECOFRIENDLY CHE VEDE IL ROSSO PROTAGONISTA ASSOLUTO SULLA TAVOLA DEL NATALE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO IITTALA 112


IITTALA In queste pagine: sopra, camino “Kaasa”e vaso “Alvar Aalto”. Qui a sinistra, gruppo di votivi “Alvar Aalto” e “Kivi”, coppa “Taika” e, sopra, “Birds by Toikka”. Sotto, elementi della collezione “Taika”, tazze “Teema”, candelabri “Nappula” e calici “Essence”. Nella pagina a sinistra, brocca e calici “Essence” e coppetta “Kastehelmi”, tutti in Rosso cranberry.

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ittala lancia il nuovo colore Rosso cranberry dedicato agli oggetti in vetro. Delicato e trasparente come quello del mirtillo nordico, grazie all’eliminazione del cadmio il Rosso cranberry è una colorazione in linea con l’impegno eco-friendly assunto dal brand negli ultimi anni. La nuova tonalità, che sostituisce il precedente rosso iittala, è presente in tutte le collezioni in vetro pressato e soffiato a mano, dai vasi “Aalto” ai prodotti “Kastehelmi”, alle ciotole “Maribowl”, al camino “Kaasa”, ai votivi “Kivi” e ai celebri “Birds by Toikka”. Come ha suggerito Alfredo Häberli: “Non abbiate paura di osare con il colore, soprattutto a Natale”. E prosegue consigliando di apparecchiare la tavola con diversi tipi di rosso utilizzando il servizio di piatti “Origo” in abbinamento con la classica collezione tavola “Teema”, disegnata negli anni ‘50 da Kaj Franck, e i bicchieri da vino “Essence” ed “Essence Plus”, disegnati da Häberli. Aggiungendo i portacandele “Nappula” e “Kivi” per rendere più intima l’atmosfera, le coppette in vetro della collezione “Kastehelmi”, che celebra quest’anno il 50esimo anniversario, ideali per i dolci di Natale, e le tazzine da espresso “Taika”, ispirate alla tradizione finlandese. Iittala è distribuita in Italia da Fiskars Italy. www.fiskars.it www.iittala.com

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE NATALE IN TAVOLA

Il Natale di Villeroy&Boch

VILLEROY&BOCH

In queste pagine: PROPOSTE PERinullati LA cum, TAVOLA E LA CASA ISPIRATE AI CLASSICI TEMI INVERNALI PER testo didascalia Antecab CELEBRARE LA FESTA temquos evel illaut dolesedis alit PIÙ IMPORTANTE DELL’ANNO SECONDO LA MIGLIORE TRADIZIONE rendisquis enihictiumeCRIPPA FOTO ARCHIVIO VILLEROY & BOCH TESTO ROSSELLA 114


VILLEROY&BOCH In queste pagine: collezione “Winter Bakery Delight” e, nella pagina a sinistra, collezione “Modern Christmas”.

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on l’avvento del periodo natalizio la casa di Villeroy & Boch si veste di un’atmosfera intima e accogliente, con decorazioni dalla forte carica emozionale capaci di evocare solennità e coesione familiare. Apprezzata dai gourmet e con un assortimento che si arricchisce ogni anno di nuovi pezzi, la collezione per la tavola “Winter Bakery” è l’ideale per deliziare il palato con le specialità culinarie tipiche dell’inverno come cupcake, dolcetti e torte, senza dimenticare le bevande calde come ponce, vin brulé e cioccolata. Composta da complementi tavola combinabili e con una tavolozza colori che spazia dal rosso acceso al bianco luminoso, con inserti di verde, giallo e arancione, la collezione comprende anche nuovi ornamenti da appendere, portacandele di diverse dimensioni e contenitori in porcellana dalle forme più svariate. La gamma di prodotti Villeroy & Boch dedicata al Natale si completa con la linea di ornamenti natalizi “Modern Christmas” e la serie di profumatori per ambienti “Home Fragrances - Esprit de Noël”. Infine, anche per il 2014 è stata sviluppata una “Annual Christmas Edition” in serie limitata e impreziosita da raffinati decori in oro e blu. www.villeroy-boch.com 115


OGGETTI DESIGN MAGAZINE NATALE IN TAVOLA

HUTSCHENREUTHER Fantasy Forest IL FASCINO DELL’OGGI CONVIVE CON I MOTIVI TRADIZIONALI NELLA NUOVA COLLEZIONE REGALO PER NATALE CHE UNISCE PORCELLANA, TESSILI, LEGNO E METALLO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO HUTSCHENREUTHER 116


HUTSCHENREUTHER In queste pagine: figure e complementi della collezione per il Natale 2014 “Fantasy Forest”.

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iù di settanta tra articoli regalo e figure in porcellana per la nuova collezione natalizia di Hutschenreuther, manifattura fondata in Baviera nel 1814, dal 2009 appartenente al Gruppo Sambonet Paderno Industrie. Gli animali del bosco sono il soggetto della nuova linea, che riunisce cervi, volpi, ermellini e piccoli gufi. La collezione comprende portalumini, piatti per dolci, mug e candelieri. La ricca gamma di articoli e la combinazione dei materiali impiegati - porcellana, vetro, tessuti, legno, metallo - insieme ai tradizionali colori delle festività, con i classici rosso, verde e bianco, creano un universo fantastico, moderno e fiabesco. Per rendere unica la suggestiva atmosfera del Natale, Hutschenreuther presenta anche i pendenti natalizi in porcellana firmati dall’artista danese Ole Winther con pigne, campane, calzettoni dell’Epifania dal design tradizionale rivisitato. Una selezione di oggetti in “Special Edition” celebra il 200mo anniversario dalla nascita di Hutschenreuther, tra i quali una serie di mug a edizione limitata con il decoro originale “Christmas Bell” del 1978 di Ole Winther. Hutschenreuther è distribuita in Italia da Sambonet Paderno Industrie. www.sambonet.com www.hutschenreuther.com 117


Sommario ByShop 118

MAISON&OBJET Parigi Nord Villepinte 23-27 Gennaio 2015

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EXPO MILANO 2015 Nutrire il pianeta Energie per la vita EXPO GATE Milano

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HOMI MILANO Fiera Milano Rho 17-20 Gennaio 2015

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MESSE FRANKFURT Fiera di Francoforte >Heimtextil 14-17 Gennaio 2015 >Christmasworld 30 Gennaio - 3 Febbraio 2015 >Ambiente 13-17 Febbraio 2015

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INDIRIZZI AZIENDE

MAISON&OBJET 2015 Parigi DAL 23 AL 27 GENNAIO APPUNTAMENTO A MAISON&OBJET, LA FIERA INTERNAZIONALE DEDICATA AI NUOVI MODI DI VIVERE IL DESIGN E LA DECORAZIONE D’INTERNI TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO MAISON&OBJET

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roiezione fedele e futuribile del living che sarà, Maison &Objet è tra le più importanti fiere dedicate al design, all’interior decoration e all’oggettistica a livello mondiale. Forte dei dati dell’edizione di settembre, che ha segnato 85.000 visitatori, 3.000 espositori, dei quali il 45% rappresentato da marchi internazionali, Maison&Objet è diventata luogo d’incontro per eccellenza dei professionisti del settore. La fiera offre infatti offre una visione a 360° delle tendenze, delle necessità e delle aspettative dei mercati globali. Decorazione, design, arredo, accessori, tessuti, fragranze per ambienti, design per la tavola: la grande piattaforma parigina del lifestyle, ai confini tra business e creatività, fornisce soluzioni per le esigenze dei visitatori da tutto il mondo. Quest’anno la ricca diversità riflessa dalla manifestazione ha per tema dominante lo “Sharing”, cioè la “Condivisione”. Un concetto che comprende ogni sfera del vivere contemporaneo, dalla comunicazione attraverso i new media – Twitter, Facebook, i blog – allo spazio casalingo: nell’era 118

digitale il network dell’informazione produce nuovi strumenti e nuove pratiche in un’ottica di collaborazione, di condivisione creativa che si riflette negli spazi del vivere quotidiano. Un pensiero che si ripropone nell’universo del design configurando i nuovi modi del vivere insieme, scambiando informazioni, beni, servizi ed esperienze. Due i settori principali dell’evento: l’Home Fashion (ethnic chic.MIC, home textiles, cook+design, interior decoration, craft, actuel, interior accessories, press/partners) e Luxury & Design (Scènes d’intérieur, Scènes d’intérieurs editeurs, M&O Projets, Now! Design à vivre). Diverse mostre segnano la manifestazione, tra cui “Smart Life”, presso la Hall 7, sulla condivisione dell’informazione presso le culture digitali e sugli oggetti che le rendono possibili, “Experiential”, che ridisegna la relazione tra uomo e oggetto alla luce del potere della tecnologia di rendere materiale l’invisibile, “Words”, sulla permanenza e la potenza della parola grafica in un mondo sempre più digitalizzato. www.maison-objet.com



OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP FOCUS ON EXPO 2015

EXPO GATE MILANO

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In queste pagine: sopra, le due nuove strutture dell’EXPO GATE di Milano affacciate su Piazza Castello, in via Beltrami, sedi di esposizioni ed eventi e del centro informazioni sull’EXPO 2015, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. Qui a destra, i rendering della mappa del quartiere espositivo e del Padiglione Italia, progettato dallo studio Nemesi&Partners.

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EXPO CENTRE

FRUTTA & LEGUMI

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LEGENDA:

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AREE TEMATICHE

AREE EVENTI

AREE DI SERVIZIO

CLUSTERS

PARTECIPANTI UFFICIALI CON PADIGLIONE PROPRIO

SPEZIE


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l progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso internazionale di progettazione aggiudicato dalla società EXPO 2015 spa nell’aprile 2013: su 68 progetti partecipanti è risultato vincitore il progetto dello studio di architettura Nemesi&Partners, realizzato in collaborazione con Proger e BMS Progetti per la parte ingegneristica e con il Prof. Livio De Santoli per la sostenibilità dell’edificio. Il progetto si svilupperà lungo il Cardo (asse nord-sud), uno dei due assi che, insieme al Decumano (asse est-ovest), struttura il master plan del sito espositivo di EXPO Milano 2015, dedicato al tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Il Padiglione Italia prevede la realizzazione di Palazzo Italia (circa 13.000 mq su 6 livelli fuori terra) e degli edifici temporanei del Cardo (circa 10.700 mq su 3 livelli fuori terra). Per l’architettura di Palazzo Italia lo studio Nemesi&Partners è partito dall’idea di “coesione”, intesa come forza di attrazione che genera un ritrovato senso di appartenenza, dove l’energia della comunità è rappresentata dalla piazza interna, cuore simbolico del percorso espositivo. Vere e proprie quinte urbane, i quattro volumi architettonici che danno forma al palazzo ospiteranno la zona Espositiva (Blocco Ovest), la zona Auditorium-Eventi (Blocco Sud), la zona Uffici di Rappresentanza (Blocco Nord) e la zona Sale Conferenze-Meeting (Blocco Est). A dare risalto alle forme scultoree di Palazzo Italia sarà poi la ricca trama dell’involucro esterno: per il design di questa particolare “pelle” i progettisti hanno disegnato una texture geometrica unica e originale, capace di evocare visivamente l’intreccio casuale dei rami degli alberi, con una vela di copertura realizzata con vetri fotovoltaici da Stahlbau Pichler. Per tutte le informazioni su EXPO MILANO 2015 sono state allestite due strutture temporanee denominate EXPO GATE affacciate su Piazza Castello a Milano, in via Beltrami. www.expo2015.org

EXPO MILANO 2015 IN QUALITÀ DI CENTRI D’INFORMAZIONE SULL’EXPO 2015, SONO STATI APERTI AL PUBBLICO DUE “EXPO GATE”, STRUTTURE TEMPORANEE SEDI DI INCONTRI, MOSTRE ED EVENTI

BIO MEDITERRANEO

ISOLE

TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO EXPO MILANO 2015 / NEMESI&PARTNERS

ZONE ARIDE PARCO DELLA BIODIVERSITÀ

LAKE ARENA

SLOW FOOD

CEREALI & TUBERI

COLLINA MEDITERRANEA

PALAZZO ITALIA

OPEN-AIR THEATRE FUTURE FOOD DISTRICT ART & FOOD TRIENNALE DI MILANO

AZIENDE

PADIGLIONE ITALIA

SOCIETÀ CIVILE

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP FIERA HOMI MILANO

HOMI MILANO 2015 È IL SALONE DEGLI STILI DI VITA GRAZIE AI 10 “SATELLITI TEMATICI”, UN PERCORSO CHE INTEGRA SPAZI ESPOSITIVI E AREE DEDICATE AL BUSINESS, ALLA CONVIVIALITÀ E ALLA SPERIMENTAZIONE TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO HOMI / FIERA MILANO 122


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ersonalizzazione, multiculturalità e attenzione alle nuove tendenze dell’abitare sono le premesse che hanno ispirato HOMI, il Salone degli Stili di Vita, organizzato da Fiera Milano dal 17 al 20 gennaio 2015. Con 78.324 visitatori (11.300 stranieri), 1.300 espositori (20% stranieri), HOMI 2014 di settembre ha visto un aumento dei buyers russi (in pole position), francesi e cinesi e il ritorno degli americani e dei giapponesi. Il carattere innovativo della manifestazione continuerà ad esprimersi anche a HOMI 2015 attraverso la declinazione dei suoi satelliti tematici, con ambientazioni di forte impatto emozionale in un percorso che integra spazi espositivi e nuove aree dedicate al business, alla convivialità e alla sperimentazione. All’interno dei satelliti Living Habits, Home Wellness, Fragrances&Personale Care, Fashion&Jewels, Gifts&Events, Garden&Outdoor, kid Style, Home Textiles, Hobby&Work, i visitatori troveranno aree

tematiche come HOMI Sperimenta, dedicata alla ricerca e alla sperimentazione con progetti di nuovi designers e artisti, e HOMI Special, dove scoprire proposte innovative e rivisitazioni interessanti. A HOMI 2015 si conferma il ritorno dell’area Creazioni, organizzata in collaborazione con Artex (Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana) e dedicata all’artigianato d’arte e alle imprese che coniugano l’innovazione di tecniche e materiali con il concetto del “saper fare” manuale, collocandosi alla convergenza di design e tradizione. Sempre all’interno dell’area “Creazioni”, HOMI Creazioni Design avrà poi un focus specifico sulla ricerca, con designers e makers che presentano progetti innovativi, mentre HOMI Maker Design Award ospiterà i vincitori dell’omonimo concorso rivolto ai creativi under 35 che si affacciano al mondo del design e che, per la prima volta, avranno l’opportunità di presentarsi al grande pubblico.

I NUMERI

HOMI RUSSIA 2014 A MOSCA

Con 8.160 visitatori professionali ha chiuso il 18 ottobre la prima edizione di “HOMI Russia” a Mosca con 120 aziende espositrici coinvolte. Svoltosi in contemporanea con “I Saloni Worldwide” e durante la “Design Week Moscovita”, il concept di HOMI Russia ha convinto gli operatori internazionali grazie alla sinergia vincente tra Fiera Milano, Federlegno Arredo, SMI (Sistema Moda Italia) e ITA (Italian Trade Agency) unitamente alla partnership con ITE, forza commerciale sul territorio russo. Un gioco di squadra vincente che ha visto in prima linea anche le istituzioni, tra cui la Regione Sicilia, workshop e convegni gestiti da professionisti e personalità del settore

HOMI 2015 allestisce una mostra nello spazio TIM4EXPO dal 15 al 22 gennaio TIM4EXPO è la partnership tra Telecom Italia, Expo e La Triennale. “La Triennale di Milano è stata individuata quale sito ottimale per presentare le innovazioni tecnologiche della Digital Smart City di Expo 2015. TIM4Expo è il nome della sala permanente di 120 mq, posta a lato della Biblioteca della Triennale, in cui realizzare eventi B2B, aziendali, interni e con i clienti più importanti, ma anche una location pubblica, con ampia visibilità per installazioni digitali ed esposizioni a carattere culturale”. Così descrive lo spazio Paolo Teoducci - Responsabile Eventi Business Telecom Italia.

Con HOMISPHERE 2015 il contract incontra il food e l’ospitalità Concept dedicato ai settori dell’enogastronomia, dell’ospitalità e del contract, HOMISPHERE, curato da Alessandro Agrati e Lucy Salamanca, è una piattaforma innovativa finalizzata a creare percorsi visivi ed esperienziali secondo differenti stili di vita, pensata per far collaborare le aziende italiane dei settori arredo e complementi casa, tavola e cucina. A titolo esemplificativo, protagoniste di settembre sono state alcune aziende che hanno fatto del design e dello stile italiano la loro bandiera: Agape, Alessi, Angelopo, Artemide, Bonacina, Bormioli, Consonni, Delled, Newform, Oprandi, Ivano Redaelli, Risolì e Sambonet.

Le partnership fra Federlegno Arredo e Sistema Moda Italia Fiera Milano spa e Federlegno Arredo Eventi spa hanno unito le forze e le rispettive competenze mettendosi al servizio delle aziende italiane che operano nella filiera della casa. L’edizione di HOMI 2015 ospiterà infatti un’area curata da Federlegno Arredo Eventi in cui esporranno aziende del complemento d’arredo.

HOMI e SMI Sistema Moda Italia Continua nel 2015 la collaborazione tra HOMI e SMI, la Federazione Confindustriale dell’industria Tessile e Moda, che tornano a lavorare insieme per sostenere il Made in Italy. L’accordo offrirà opportunità e vantaggi alle aziende del comparto Tessile Casa, con l’obiettivo di favorire una maggiore internazionalizzazione del settore. www.homimilano.com 123


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP MESSE FRANKFURT AMBIENTE 2015

Partner Country reception di Detlef Braun GF Messe Frankfurt

TENDENZE STILISTICHE 2015 Quattro le tendenze stilistiche in scena nel 2015: Clarity + Lightness, Craft + Culture, History + Elegance, Humour + Curiosity, sviluppate come di consueto dall’ufficio stile bora.herke. palmisano. I trend più significativi per i settori tavola, cucina, interior design e articoli da regalo saranno presentati ad Ambiente 2015 durante una mostra allestita nella Galleria, di fronte all’esposizione degli oggetti prodotti dalle aziende selezionate per il “Premio Design Plus”. Ogni giorno avranno luogo visite guidate e conferenze sui nuovi trend emergenti.

Tendenza 2015 Clarity + Lightness

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Tendenza 2015 Craft + Culture


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al 13 al 17 febbraio 2015, a Francoforte, ritorna Ambiente, la più importante fiera mondiale dei beni di consumo, con attesi oltre 145.000 visitatori e 4.700 espositori dislocati nei suoi tre saloni tematici - Dining, Giving e Living - che comprendono l’intera gamma produttiva di complementi per la tavola, la cucina, la casa, dall’interior design alle idee regalo, dai gioielli ai prodotti per l’ambiente e per la persona. “Per il settore dei beni di consumo, Ambiente rappresenta la piattaforma commerciale più importante a livello mondiale”, ha affermato Thomas Kastl, direttore Messe Frankfurt Exhibition. “Qui vengono presentati prodotti provenienti da quasi 90 Paesi su una superficie superiore a quella di 46 campi di calcio. Un appuntamento da non perdere”. Perché Ambiente non è solo la piattaforma d’eccellenza per la presentazione delle novità del settore, ma offre anche un ricco programma di eventi, trend show, premiazioni e programmi dedicati ai giovani designer. L’Italia occupa il primo posto nella classifica delle nazioni più rappresentate tra i visitatori di Ambiente. Già oltre 300 aziende italiane hanno confermato i loro stand all’edizione 2015.

USA Paese partner di Ambiente 2015 Dopo Danimarca, Francia e Giappone, gli USA saranno il quarto Paese Partner di Ambiente 2015, accogliendo il passaggio di testimone dal Paese Partner 2014, il Giappone, nell’ambito di una cerimonia ufficiale. “Ambiente è la fiera leader a livello mondiale per quanto riguarda i nuovi trend del design per il settore dei beni di consumo” ha dichiarato il Console Generale statunitense Kevin C. Milas durante la cerimonia di consegna. “È una piattaforma eccezionale per le aziende statunitensi dei settori arredamento e casalinghi che desiderano consolidare la loro posizione sui mercati internazionali”. L’evento prevede un ricco programma che comprende una mostra dedicata all’USA, una giornata a tema e numerosi eventi e iniziative collaterali.

AMBIENTE 2015 Francoforte È IL PIÙ IMPORTANTE EVENTO FIERISTICO MONDIALE DEDICATO AI BENI DI CONSUMO CON OLTRE 145.000 VISITATORI E 4.700 ESPOSITORI. ALLA “FIERA DI FRANCOFORTE”, DAL 13 AL 17 FEBBRAIO TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO AMBIENTE MESSE FRANKFURT

Talents e Next e Solutions Rientrano nel progetto di promozione del design i programmi a costi agevolati messi a punto da Ambiente nelle aree denominate Talents e Next per mettere in condizione i nuovi volti del design di presentare idee, progetti innovativi e prototipi a un pubblico internazionale, avviando rapporti commerciali con potenziali produttori. In calendario anche la mostra Solutions, che avrà per tema soluzioni e idee intelligenti e metterà in scena le ultime novità degli espositori nell’ambito di soluzioni creative per la cucina e la tavola.

Premio Design Plus. German Design Award. Premio per l’innovazione in cucina. Premio Plagiarius Come di consueto, Ambiente farà da cornice a prestigiose premiazioni, come il Premio Design Plus,rivolto a prodotti di consumo capaci di coniugare design, estetica e funzionalità, il German Design Award, assegnato durante il primo giorno di fiera ai miglior prodotti di design contemporaneo, il premio Plagiarius, vero e proprio negative award per prodotti copiati, e infine il Premio per l’innovazione in cucina che onora gli investimemti delle aziende in tecnologia e design ergonomico.

Contract Business Grazie all’introduzione del pacchetto d’iniziative Contract Business nel 2012, Ambiente è diventata in breve tempo un vero “hot spot” anche per il contract. “L’interior design è un elemento distintivo fondamentale e un fattore concorrenziale decisivo nel settore alberghiero e della ristorazione” ha dichiarato Thomas Kastl. “La gestione di grandi progetti, che prevedono forniture complete per hotel e ristoranti esclusivi, navi da crociera, first class e business class di compagnie aeree, impone il rispetto di standard elevati per ciò che riguarda l’impatto estetico e la qualità dei prodotti utilizzati. Ambiente è il luogo ideale per trovare una pletora di aziende leader di grande competenza ed esperienza in questi settori”. I professionisti e i decision maker del settore trovano qui contatti commerciali, competenze e soluzioni studiate su misura. Durante la fiera è possibile consultare la Contract Guide dove sono elencati tutti gli espositori del settore.

Piattaforma digitale di matchmaking e volume business Grazie a una piattaforma digitale di matchmaking con accesso limitato e verifica dei fornitori, i visitatori di Ambiente potranno raccogliere informazioni sulle aziende e fissare appuntamenti prima della fiera. Ambiente organizza inoltre dei tour esclusivi in hotel selezionati offrendo a decision maker e opinion leader la possibilità di gettare uno sguardo dietro le quinte e di acquisire interessanti informazioni. Ambiente svolge un ruolo significativo anche nel volume business. In qualità di principale piattaforma di sourcing al di fuori della Cina, la manifestazione presenta un’ampia offerta nella sezione Passage: all’interno di sei padiglioni i visitatori potranno trovare oltre 1.300 espositori provenienti da Cina, Hong Kong, India, Taiwan, Tailandia e molti altri Paesi. www.ambiente.messefrankfurt.com 125


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