DM oggetti Design Magazine N.17

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JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA | GENNAIO FEBBRAIO MARZO 2015 | ANNO V | NUMERO 17

AUX Aud$ 9,00 - AUT Á 6,00 - BE Á 5,50 - F Á 8,00 - D Á 7,00 - LUX 5,50 - PTE CONT. Á 5,00 - UK £ 4,50 - E Á 5,00 - USA $ 9,00 - CH CT CHF 7,00 - RC CHINA - HONG KONG

Quadrisfera realizzata da Mizar per la divulgazione scientifica esposta al Museo della Ceramica di Savona

MUSEO DELLA CERAMICA MOSTRE.MUSEI. MUSEO DELLA CERAMICA DI SAVONA> UGO LA PIETRA. PROGETTO DISEQUILIBRANTE TRIENNALE DESIGN MUSEUM> ALVAR AALTO. SECOND NATURE. VITRA DESIGN MUSEUM> EXPOMILANO2015. PADIGLIONE ITALIA. EATALY. ARTS&FOODS. EXPONENDO. FOOD. LA SCIENZA NEL PIATTO> SMARTFACTORY. DOTDOTDOT> IL GRUPPO MORONE> LIVINGDESIGN. LED LIGHTS> INTAVOLA. ALESSI> CARLO MORETTI> HEREND> RICHARD GINORI> ROYAL DOULTON> MODIGLIANI> VILLEROY&BOCH> WEDGWOOD> CONCEPTSTORE. SILVER GOLD ENNA> MY STYLE MILANO> FIERE2015. MILANO. PARIGI. FRANCOFORTE. BANGKOK. SHANGHAI>

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MUSEI&MOSTRE 22 24

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Alessi. Il progetto Tavole ad Arte Apparecchiare nel tempo e nella cultura Triennale Design Museum Milano Cucina&Ultracorpi a cura di Germano Celant Museo della Ceramica di Savona Fondazione A.De Mari e Comune Savona Ceramica d’Imola 1874 La più antica Cooperativa di produzione lavoro d’Italia Alvar Aalto - Second Nature Vitra Design Museum Weil am Rhein - Basilea I tesori della Fondazione Buccellati Da Mario a Gianmaria Buccellati 100 anni di storia dell’arte orafa Museo degli Argenti Palazzo Pitti Firenze Triennale Design Museum Milano Ugo la Pietra Progetto disequilibrante Prima grande mostra monografica sul lavoro di Ugo La Pietra dal 1960 a oggi

Sommario

G e n n a i o Fe b b r a i o M a r z o 2 0 1 5 N . 1 7 4





SMART FACTORY 60 66

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dotdotdot La cultura del progetto EXPO MILANO 2015 Mappa padiglioni EXPO2015 Padiglione Italia di Nemesi&Partners Triennale Design Museum. Arts&Food MUST Milano. Exponendo Museo di Storia Naturale di Milano Food. La scienza dai semi al piatto Il Gruppo Morone I volti dello stile Una sola proprietà e due canali diversi di distribuzione per B.Morone e Luigi Galli Giovanni Raspini L’argentiere

LIVING DESIGN 84 85 86 88 90 96

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Sommario

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Sommario

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DM Oggetti Design Magazine Gennaio Febbraio Marzo 2015

REDAZIONE EDITORE Direttore Responsabile Stefania Bosco di Camastra s.bosco@johnsons.it Relazioni Esterne Elisabetta Palma elisabetta.palma@johnsons.it Redazione Ombretta Bertini o.bertini@johnsons.it Rossella Crippa r.crippa@johnsons.it Paolo Lanzillotto p.lanzilloto@johnsons.it Grafica Editoriale Monica Zanardi Alessandro Guerrato Fabiane Calonga redazione@johnsons.it Collaboratori in Redazione Peppa Buzzi, Mariella Orlando, Margherita Treves, Paola De Toma, Stylist Bice Pogliaghi Trend Tessuti Nena Mazza n.mazza@johnsons.it Fotografi Studio Margutti, Gianandrea Piras

Johnsons International News Italia Srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano Tel 02 4398 2263 Presidente Amministratore Delegato Achille Palma Vice Presidente Tiziano Magni Produzione Gionata Caimi Distributore Esclusivo Edicola Italia Press - Di Distribuzione Stampa e Multimedia Srl 20090 Segrate (MI) Distributore Esclusivo Estero Johnsons International News Italia Srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano Tel 02 4398 2263 Stampa Fiordo Srl Servizio Abbonamenti Johnsons International News Italia Srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano

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www.oggettidesignmagazine.it Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 662 del 21/12/2010. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P.-D.L. 353/2003(conv. 27/02/2004 L .n.46) art. 1, comma 1, LO/MI.

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Ai sensi degli Art.7 e 10 del decreto Legislativo 196/2003 Vi informiamo che i Vostri dati personali sono trattati da Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano, Titolare del trattamento, e che le finalità del trattamento dei Vostri dati sono l’invio del presente periodico e/o di eventuali proposte di abbonamento, e/o l’elaborazione a fini statistici e/o la trasmissione di iniziative editoriali e/o commerciali di Johnsons International News Italia S.r.l.. I Vostri dati saranno trattati con le finalità sopra esposte dalle seguenti categorie di incaricati: addetti all’Ufficio Abbonamenti e Diffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addetti alle attività di Marketing, addetti alle attività di redazione. Vi ricordiamo che in ogni momento avete diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione e la cancellazione dei Vostri dati inviando una richiesta scritta a Johnsons International News Italia S.r.l. - Responsabile Trattamento Dati -, Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta da parte di Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Iva assolta dall’editore Art. 74 Dpr 633/72 e successive modifiche I comma lettera C. Esente da bollo Art. 6 II comma Dpr 642/72.

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„In un mondo iperconnesso, in cui comunichiamo costantemente in modo digitale, è sempre piĂš grande il desiderio di mettere per iscritto, in modo semplice, i propri pensieri e di sentire la carta tra le mani.“ www.leuchtturm1917.com 'LVWULEXLWR LQ ,WDOLD GD -RKQVRQV %RRNV VUO 7HO 3UHVHQWH D +20, 0LODQR 3DG 6WDQG 5


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Unità luminose scomponibili dell’installazione “Icarus” design David Trubridge acquisita nel 2012 dal Centre Pompidou di Parigi


OGGETTI DESIGN MAGAZINE PROGETTI WEB

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n progetto web tra cultura e impresa. Un nuovo modo di accostarsi all’arte che permette di scoprire, nei capolavori dell’arte antica e moderna, forme e funzioni degli oggetti quotidiani presenti sulle tavole apparecchiate nel corso dei secoli. Realizzato e prodotto dall’editore Nexo, con il sostegno di Alessi e la consulenza scientifica dell’Università degli Studi di Milano, il sito web www.tavoleadarte.it (Apparecchiare nel tempo e nella cultura) nasce con lo scopo di appassionare i lettori con giochi multimediali, video, strumenti di ricerca interdisciplinare e condivisione sui social network. Quando sediamo a tavola, compiamo un gesto quotidiano semplice e al contempo complesso, che rivela molto delle nostre abitudini personali ma anche delle consuetudini sociali e culturali condivise. E se ogni epoca ha visto caratterizzare la preparazione della tavola secondo lo stile e il gusto in voga, dietro a ciascun manufatto (piatti, posate, bicchieri) vi è anche la storia dei materiali che lo compongono e delle tecniche artigianali utilizzate per costruirlo. Dalle produzioni del XVII e XVIII

secolo, ricche di decori e rappresentazioni, si passa così al rigore del design industriale contemporaneo, che si contraddistingue per l’essenzialità funzionale e la semplicità delle forme. Attraverso gallerie di immagini d’arte, fotografie d’autore, oggetti di design e riferimenti cinematografici, il sito si articola nei seguenti canali a tema: Il piatto. L’arte di stare a tavola; Le posate. Raffinati strumenti; Il bicchiere. Protagonista eclettico e stravagante; La tazza. L’arte del tè e della cioccolata; La tazzina. Il rito quotidiano del caffè; Centrotavola e saliere. Preziosi ornamenti; Vassoio e piatti da portata. Dalla cucina alla tavola; Tovaglia e tovaglioli. I tessuti della tavola. Rivolto in particolare al mondo della scuola, il progetto Apparecchiare nel tempo e nella cultura ha visto la partecipazione anche di alcune delle principali realtà museali di Milano: sul sito sono visibili video educational con brevi interviste ai conservatori dei musei, che raccontano l’importanza dei preziosi oggetti conservati, non solo per il loro valore artistico ma anche per la loro originaria funzione d’uso. www.tavoleadarte.it www.alessi.com

ALESSI Il progetto Tavole ad Arte CON IL SOSTEGNO DI ALESSI UN PROGETTO WEB DEDICATO ALL’EVOLUZIONE DEL GUSTO, ALLA STORIA DELL’ARTE DI APPARECCHIARE E ALLE FORME DELLA SOCIALITÀ A TAVOLA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO ALESSI WWW.TAVOLEADARTE.IT

TAVOLE AD ARTE. In questa pagina: alcune immagini dal sito “Tavole ad Arte. Apparecchiare nel tempo e nella cultura”. In alto, da sinistra, la home page del sito www.tavoleadarte. it realizzato dall’editore Nexo con il sostegno di Alessi e dell’Università degli Studi di Milano. Sopra, le sezioni “Design italiano. Posate disegnate” e “Un capodanno di trasparenza. Cristalli d’autore”. Qui a sinistra, “A tavola con la scuola” e “Magnifici apparati.Il servizio alla francese” nel capitolo dedicato a “Il piatto. L’arte di stare a tavola”. 22


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

Cucina & Ultracorpi Triennale L’OTTAVA EDIZIONE DEL TRIENNALE DESIGN MUSEUM IN OCCASIONE DI EXPO MILANO 2015 PROPONE LA MOSTRA “CUCINA & ULTRACORPI” A CURA DI GERMANO CELANT TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

In occasione di EXPO Milano 2015 l’ottava edizione del Triennale Design Museum di Milano, che sarà inaugurata il prossimo 9 aprile, propone “Cucina & Ultracorpi”, una mostra curata da Germano Celant. Sviluppato in stretta collaborazione con la direttrice del museo, Silvana Annicchiarico, e il Triennale Design Museum, il nuovo allestimento trae ispirazione dal libro di Jack Finney del 1955 “L’invasione degli Ultracorpi” e dall’omonimo film di Don Siegel, entrambi riconosciuti come opere di rottura e profondo cambiamento nell’immaginario collettivo dell’epoca.

CUCINA&ULTRACORPI In questa pagina: la mostra “Cucina & Ultracorpi”, curata da Germano Celant, vuole raccontare la lenta e inesorabile trasformazione degli utensili da cucina in macchine e automi. L’intento è quello di tracciare l’evoluzione in Italia di cucine ed elettrodomestici, dalla loro introduzione fino al 2015, anche in relazione a episodi della progettazione dell’industria internazionale. Lo Studio Italo Rota ha creato un paesaggio meccanizzato per enfatizzare i risvolti ironici e inquietanti della relazione uomo-macchina.

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e nel Novecento nascono i primi “corpi tecnici” che aiutano a conservare, frantumare, impastare, mescolare il cibo, è solo con il boom economico del secondo dopoguerra, veicolati da pubblicità, radio e televisione, che gli “elettroutili” si diffondo in maniera capillare nelle case di tutti. Come nella narrazione fantascientifica di Finney gli alieni diventano cospiratori capaci di confondersi fra gli abitanti della Terra e prenderne il sopravvento, analogamente Cucina & Ultracorpi intende raccontare la lenta quanto inesorabile trasformazione degli utensili da cucina in macchine e automi. Una vera e propria “armata di invasori” che con l’avvento dell’industrializzazione è dilagata al punto da sostituire molte delle pratiche umane tipiche del cucinare. Con l’obiettivo di tracciare l’evoluzione, in Italia, di cucine ed elettrodomestici dalla prima esperienza documentabile fino al 2015, il display espositivo presenterà questa moltitudine di ultracorpi - dal frigorifero al microonde, dalla caffettiera al tostapane, dal bollitore al mixer, dalla friggitrice alla gelatiera - che si è sviluppata dalla prima industrializzazione alla diffusione di massa, dall’automazione alla rivoluzione digitale. Un universo alieno e ambiguo, utilitario ed ergonomico, messo in scena dallo Studio Italo Rota per rievocare un paesaggio meccanizzato che attinge agli ambiti e ai linguaggi più disparati (pubblicità, manuali, film, libri, giochi, fumetti) mostrando i risvolti ironici e inquietanti della relazione uomo-macchina. www.triennale.org 24

GERMANO CELANT Nato a Genova nel 1940 è uno storico dell’arte e curatore italiano, noto per aver coniato nel 1967 la definizione di “Arte Povera” per designare un gruppo di artisti - Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Pino Pascali ed Emilio Prini. Direttore della Fondazione Prada a Milano dal 1995, Celant è anche curatore della Fondazione Aldo Rossi a Milano e della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova a Venezia. Dal 1989 al 2008 è stato Senior Curator per l’Arte Contemporanea al Solomon R. Guggenheim Museum a New York, Direttore artistico della prima Biennale di Firenze nel 1996, Direttore della 47a Biennale di Venezia nel 1997, supervisore artistico di Genova 2004 - Capitale Europea della Cultura, oltre che di molte altre esposizioni. Nel 1987 è stato insignito del “Frank Jewett Mather Award”, massimo riconoscimento americano per la critica d’arte, e nel 2013 ha ricevuto il “The Agnes Gund Curatorial Award” dall’Independent Curators International.



OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO DELLA CERAMICA DI SAVONA

Il Museo della Ceramica È STATO INAUGURATO A SAVONA UN POLO MUSEALE D’ECCELLENZA DEDICATO ALLA MAIOLICA LIGURE, CON OPERE DI IMPORTANTI ARTISTI INTERNAZIONALI E STRUMENTI MULTIMEDIALI D’AVANGUARDIA PER SCOPRIRNE LA STORIA E LE RELATIVE TECNICHE DI LAVORAZIONE TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MUSEO DELLA CERAMICA DI SAVONA / FULVIO ROSSO 26


La “Quadrisferaâ€? è un caleidoscopio tecnologico che, grazie a un complesso gioco di monitor e specchi, permette di assistere a una multiproiezione di filmati sincronizzati sulla ceramica

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO DELLA CERAMICA DI SAVONA

MUSEO DELLA CERAMICA In queste pagine: allestimenti della Sala 6 con opere del XVIII secolo. Quadrisfera realizzata da “Mizar per la divulgazione scientifica”.

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e prime testimonianze risalgono tra il XV e il XVI secolo, quando il territorio inizia a produrre i laggioni, piastrelle ispirate agli azulejos ispano-moreschi e destinate a rivestire muri e pavimenti delle abitazioni di nobili e ricchi mercanti. A testimonianza del legame che unisce il territorio di Savona e Albisola a una produzione d’arte di singolare bellezza, il nuovo Museo della Ceramica di Savona, nato a dicembre 2014 grazie all’impegno e alla stretta collaborazione che ha visto la Fondazione A. De Mari e il Comune di Savona operare fianco a fianco nella creazione di un polo museale dedicato alla ceramica ligure, è uno dei più importanti musei d’arte ceramica al mondo con un migliaio di opere di grande valore artistico, dal XV secolo al contemporaneo, accuratamente selezionate dalle curatrici Cecilia Chilosi e Eliana Mattiauda. Sede del museo è il restaurato edificio quattrocentesco del Monte di Pietà - di proprietà della Fondazione A. De Mari - costruito nel 1479 per volere del Papa savonese Sisto IV e oggetto per l’occasione di un intervento progettuale a cura di

Armellino&Poggio Architetti Associati, Studio di Architettura Fallucca e Architetto Marco Ricchebono. Un intervento che ha reso necessaria l’adozione di soluzioni architettoniche destinate in primis alla conservazione e al recupero delle parti originarie, senza rinunciare a una ridefinizione degli spazi con la realizzazione di collegamenti verticali interni mirati a favorire la fruibilità pubblica dell’edificio, attraverso un percorso di visita lineare fra tutti e quattro i piani e un collegamento diretto con la Pinacoteca Civica, ospitata nell’adiacente Palazzo Gavotti. Forte di una tradizione che ha visto la produzione ceramica caratterizzare per oltre sei secoli l’arte, la storia e la cultura del savonese, il museo rappresenta sin dalle sue premesse l’espressione di un intero territorio e dell’eccellenza che ne ha fatto una realtà apprezzata in tutto il mondo. Un connubio – quello tra capacità artistica e manifattura produttiva – che ha reso possibile la collaborazione con pittori e scultori locali e internazionali nell’utilizzo della materia ceramica quale mezzo espressivo di grande potenziale e valore artistico.

Strumento multimediale ideato dal fisico Paco Lanciano, la Quadrisfera è una struttura che permette di assistere a una multiproiezione di filmati sincronizzati in un caleidoscopio tecnologico, grazie a un complesso gioco di monitor e specchi. Attraverso suoni e immagini l’allestimento narra, in modo suggestivo, la storia e gli sviluppi della ceramica ligure

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO DELLA CERAMICA DI SAVONA

MUSEO DELLA CERAMICA In queste pagine: ceramiche in stile “istoriato barocco” (seconda metà del XVIII secolo), attribuite a Bartolomeo Guidobono, allestite sotto l’affresco dello stesso artista raffigurante “Il Carro del sole”, e “Quadrisfera” realizzata da “Mizar per la divulgazione scientifica”. Nella pagina a destra, opere di arte contemporanea e design del XXI secolo.

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Al primo piano del museo si trovano le opere del XIX secolo provenienti dalla donazione Folco, il Presepe del ceramista Antonio Tambuscio e l’effige della Madonna di Misericordia

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el museo trovano spazio le raccolte di proprietà della Pinacoteca Civica, con l’antica vaseria dell’Ospedale San Paolo, la prestigiosa donazione del Principe Boncompagni Ludovisi e i pezzi donati o in deposito alla Pinacoteca a partire dal 2011 (raccolte Folco e Figliolia), a cui si aggiungono le ceramiche acquistate negli anni dalla Fondazione A. De Mari, come il corredo della farmacia Cavanna, la collezione Bixio e altre importanti opere tratte dalle edizioni della Biennale della Ceramica, realizzate da noti artisti e designer contemporanei fra cui Michelangelo Pistoletto, Adrian Paci, Yona Friedman, Alberto Garutti, Ugo La Pietra, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Pekka Harni e Franco Raggi. Con ingresso da piazza Chabrol, la visita al Museo della Ceramica comincia al secondo piano dove, sotto una volta affrescata, è possibile ammirare la prestigiosa sottocoppa “Il ratto di Europa” del 1721, un raro esempio datato e firmato del pittore savonese Gio Agostino Ratti, tra i maggiori interpreti della maiolica

ligure settecentesca. Il manufatto completa la trilogia di cui erano noti solo gli esemplari conservati rispettivamente al Kunstgewerbemuseum di Berlino e a Palazzo Madama di Torino. Nella stanza attigua, sotto “Il carro del Sole” e le volte dipinte nel XVII secolo da Bartolomeo Guidobono, sono esposti importanti pezzi di istoriato barocco che ben esprimono lo stretto rapporto instauratosi tra pittura e ceramica nel Seicento. Articolata su quattro livelli e organizzata per singole raccolte, cui si alternano sezioni ordinate secondo una disposizione cronologica e tipologica, l’esposizione prosegue con gli sviluppi degli stili classici della maiolica ligure, da quelli orientalizzanti al barocco, fino alla fioritura della ceramica settecentesca. Quest’ultima sezione, allestita all’interno di una scenografica struttura vetrata, si completa con un gruppo di manufatti (piccole plastiche e trionfi da tavola in maiolica, terraglia, biscuit e porcellana) che mostrano i frutti dell’attività dell’artista savonese Giacomo Boselli. 31


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO DELLA CERAMICA DI SAVONA

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alendo al terzo piano, il visitatore incontra quindi il corredo dell’antica spezieria dell’Ospedale San Paolo di Savona, che costituisce uno dei più importanti esempi dello stile “orientalizzante a tappezzeria”. L’allestimento ideato per ospitare i vasi, la cui morfologia si compone di sette forme base (“idrie” o “stagnoni” per le acque, “pillolieri” per le pillole, “fiaschette” per i semi, “albarelli”, “vasi da elettuari” e “vasi troncoconici” per le miscele grasse) è costituito da una scaffalatura che occupa l’intero perimetro delle pareti, dal pavimento al soffitto, ricreando virtualmente la suggestione di un’antica farmacia. E se la data di esecuzione della fornitura è il 1666, sotto il fondello gli esemplari riportano la marca con lo stemma della città di Savona, a indicare il luogo della loro fabbricazione: probabilmente la manifattura di

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Giuliano Salamone, dalle iniziali “GS” rinvenute sul collo del piede di alcuni pezzi. Nelle sale adiacenti la visita riprende in ordine cronologico con l’esposizione di opere dei primi del Novecento che illustrano l’aggiornarsi delle manifatture di Savona e Albisola e l’avvento, accanto alla tradizionale produzione in serie, di un nuovo impiego della ceramica come mezzo di espressione artistica sotto l’influenza delle arti decorative internazionali. Ne sono dimostrazione i numerosi servizi e oggetti di arredo dai tipici decori déco in terracotta verniciata sottovetrina e gli esempi, in maiolica mat, della declinazione razionalista del secondo Futurismo (1930-1935), tra cui gli oggetti progettati da Nicolaij Diulgheroff, la serie dei “Piatti del pane” di Berzoini e un grande piatto di Ongaro. Completano la sala numerose opere tra cui la “Deposizione” di


MUSEO DELLA CERAMICA In queste pagine: da sinistra, coppia di vasi ornamentali del XVIII secolo in maiolica (h 57 x 45 cm) della Manifattura di Savona, Collezioni della Pinacoteca Civica di Savona, e, sullo sfondo, la Sala 2 con affresco di Bartolomeo Guidobono. Macchina espositiva in vetro e acciaio appositamente studiata per allestire le ceramiche della Collezione Boncompagni Ludovisi. Qui a destra, ”La farmacia” dell’antico Ospedale San Paolo di Savona (1666).

Sassu, il “Cinghiale” di Fancello e la “Clessidra” di Lorenzini. Il luminoso open space del quarto piano è stato concepito con lo scopo di valorizzare la ceramica ligure creando le premesse per un suo futuro rinnovamento: firmate da una trentina di artisti e designer di fama internazionale, qui trovano posto le opere nate nei laboratori di progettazione e prototipazione attivati da Attese Edizioni nell’ambito delle Biennali della Ceramica nell’Arte Contemporanea. La visita si conclude al primo piano del museo con le ceramiche dedicate alla devozione popolare, fra cui si segnalano l’effige della Madonna di Misericordia e un ricco presepe del ceramista Antonio Tambuscio, costituito da 26 piccole plastiche in terracotta modellata a stampo e dipinte in vivace policromia con colori a freddo. In linea con l’impegno delle curatrici Cecilia Chilosi ed

Eliana Mattiauda di incrementare le risorse tecnologiche del museo e favorirne la presenza sui social network, l’esposizione offre anche un’importante componente multimediale. Tra gli avveniristici strumenti ideati dal fisico Paco Lanciano compare infatti una vetrina interattiva con racconti che introducono ai diversi percorsi della materia: le tecniche di lavorazione, i corredi delle farmacie, il vasellame da tavola e gli itinerari della sua diffusione. Ma soprattutto spicca la cosiddetta “Quadrisfera”: un caleidoscopio tecnologico che, grazie a un complesso gioco di monitor e specchi, permette di assistere a una multiproiezione di filmati sincronizzati. Per narrare, attraverso suoni e immagini suggestive, la storia e gli sviluppi della materia ceramica, ligure in particolare. www.museodellaceramica.savona.it 33


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

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gni regione italiana ha più specie vegetali di qualsiasi altro Paese europeo. E Piacenza, situata nel cuore della Pianura Padana, rappresenta uno straordinario esempio di biodiversità e ricchezza enogastronomica. In un edificio del ‘500, l’ Ex Cavallerizza in Stradone Farnese, a due passi dal centro e dalla stazione ferroviaria, Eataly Piacenza ha inaugurato lo scorso settembre uno spazio di 2.500 mq dedicati alla Biodiversità della Provincia Italiana. Grazie a un investimento di 6 milioni di euro, il format mantiene i suoi pilastri tradizionali - mangiare, comprare e imparare - mentre una sessantina di collaboratori animano i ristoranti tematici e informali: Salumi, Formaggi, Fritto e Verdure, Carne e Pesce, Pasta e Pizza. A cui si aggiungono la panetteria con il suo forno a legna, la pasticceria di Luca Montersino e la Gelateria Alpina Lait. Segno distintivo della filosofia di Eataly, il grande mercato si sviluppa su due piani, con 5.000 specialità per raccontare il meglio della

produzione agroalimentare italiana di qualità, con una particolare attenzione alle produzioni piacentine. L’enoteca, al piano terra accanto al corner di VinoLibero, espone le più importanti etichette del territorio e rappresenta il luogo adatto per l’aperitivo e la degustazione. Sempre al piano terra, non mancano poi la caffetteria Illy, la libreria di Librerie. Coop e il reparto dedicato ai complementi tavola, cucina e ai prodotti per la cura del corpo. L’usuale aula didattica di Eataly, dedicata alla divulgazione e all’apprendimento della cultura enogastronomica, è uno spazio per gli appassionati di cucina, a disposizione anche delle aziende per meeting ed eventi. Per dare maggiore servizio ai clienti, c’è lo spazio dedicato a CartaBCC, l’offerta di carte di pagamento delle Banche di Credito Cooperativo, e Banca Centropadana Credito Copoperativo, una banca locale che ha a cuore la propria gente, i valori del credito cooperativo e reinveste i profitti nel territorio completa l’offerta d www.eataly.it

Eataly Piacenza UNA LOCATION STORICA PER LA NUOVA SEDE DI EATALY A PIACENZA. 2.500 MQ CON 5.000 SPECIALITÀ AGROALIMENTARI E UNA SEZIONE DEDICATA ALLA BIODIVERSITÀ PIACENTINA TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO EATALY PIACENZA

EATALY PIACENZA In questa pagina: in alto, il patron di Eataly Oscar Farinetti durante l’inaugurazione di “Eataly Piacenza” e il reparto “Pasta&Pizza”. Qui a sinistra, la sede di Eataly nella ristrutturata ”Ex Cavallerizza” di Piacenza in Stradone Farnese, 39, con i ristorantini tematici e informali quali “I Salumi, Formaggi, Fritto e Verdure, Carne e Pesce, Pasta&Pizza”, la panetteria, la pasticceria di Luca Montersino e la Gelateria Alpina Lait. 34



OGGETTI DESIGN MAGAZINE COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA

COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA In questa pagina: in alto, pavimento porcellanato smaltato “Le essenze” di LaFaenzaCeramica e piastrelle della collezione “Le terre” di ImolaCeramica. Qui sopra e a fianco, alcune sale del Museo G. Bucci di Imola, che dal 1979 racchiude il patrimonio storico della Cooperativa Ceramica d’Imola.

Cooperativa Ceramica d’Imola NATO A FINE OTTOCENTO DA UNA FORTE VOLONTÀ DI PROGRESSO ECONOMICO, PRODUTTIVO E UMANO, È OGGI UNO DEI PIÙ GRANDI GRUPPI INTERNAZIONALI DELLA CERAMICA TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO PAOLO CROCENZI PER L’ARCHIVIO STORICO COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA

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ooperativa Ceramica d’Imola è la più antica Cooperativa di produzione lavoro d’Italia. Più di un secolo di tradizione ceramica per questa azienda che nasce nel 1874 con la cessione agli operai, da parte del proprietario Giuseppe Bucci, della propria fabbrica di stoviglie e maioliche per contribuire al “progresso dell’industria e al miglioramento economico dei lavoratori”. Oggi Cooperativa Ceramica d’Imola è un Gruppo leader di mercato nel settore pavimenti e rivestimenti, simbolo del Made in Italy nel mondo, con un fatturato di oltre 300.000.000 di euro, 7 stabilimenti e un livello di esportazioni attestato al 70% della sua produzione di piastrelle. Della Cooperativa fanno attualmente parte i marchi ImolaCeramica, La Faenza Ceramica, LeonardoCeramica e Clip Tile, Imolarte, ImolaTecnica. Nel rispetto dei principi di eco efficienza ed eco compatibilità l’azienda ha ottenuto la Certificazione Ambientale ISO 14001, la registrazione EMAS, il riconoscimento da parte dell’EU del progetto Life05 e i crediti di sostenibilità L.E.E.D. Presso la sede di Imola sorge il Museo aziendale G. Bucci, situato in un’ex vetreria del Settecento, oggi aperto al pubblico, che custodisce il patrimonio artistico dell’azienda che abbraccia le opere di oltre un secolo di collaborazioni con alcuni degli artisti più significativi del ‘900 quali Baj, Pomodoro, Tadini, La Pietra, Brindisi, Igor Mitoray, Joe Tilson e molti altri. www.beeitalian.it www.ccimola.com

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE VITRA DESIGN MUSEUM

ALVAR AALTO AL VITRA DESIGN MUSEUM UNA MOSTRA CHE ILLUMINA L’OPERA ONNICOMPRENSIVA DEL GRANDE GENIO DEL DESIGN FINLANDESE. TRA ARTE, NATURA E CONTEMPORANEITÀ TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO © VITRA DESIGN MUSEUM / © ALVAR AALTO MUSEUM / EINO MÄKINEN / ARMIN LINKE / 38


ALVAR AALTO. SECOND NATURE In queste pagine: sezione della mostra dedicata alle innovative sedute progettate da Alvar Aalto secondo i suoi studi sul legno curvato. In primo piano la celebre “Lounge Chair N° 43” (1937) in legno di betulla, cuoio e tessuto di lino realizzata per Artek, galleria e azienda fondata nel 1935 da Alvar Aalto insieme alla moglie Aino e due collaboratori, e i celebri “Stool N° 60”, sgabelli impilabili in legno di betulla (1933).

SECOND NATURE MAESTRO DI UN MODERNISMO A MISURA D’UOMO, DALLE RADICI NORDICHE E LA VOCAZIONE INTERNAZIONALE, AALTO È DA ANNOVERARSI FRA I PIÙ FAMOSI ARCHITETTI DEL MONDO ESTO PHOTOGRAFICS EZRA STOLLER / ANDREAS SÜTTERLIN 39


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Una sintesi completa dell’opera di Alvar Aalto a confronto con le opere di artisti come Alexander Calder e Jean Arp, tra modelli architettonici, disegni originali, mobili, lampade e oggetti in vetro

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ALVAR AALTO. SECOND NATURE In questa pagina: momenti della produzione dell’epoca delle lampade disegnate da Alvar Aalto negli anni ’50, tra le quali “Pendant Lamp A330” (1954), “Pendant Lamp A338” (1950), “Pendant Lamp A331”, nota come Beehive Lamp - Lampadario Alveare (1953), e “Hand Grenade Pendant Lamp” (1952).


Allestimento multimediale della mostra dedicato al Padiglione Finlandese all’Esposizione Internazionale di New York del 1939.

Ritratto di Alvar Aalto nel suo studio nel 1945.

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o storico e critico dell’architettura Siegfried Giedion lo chiamava “il mago del Nord”. Perché Alvar Aalto (18981976), designer e architetto di fama leggendaria, è una di quelle personalità geniali in grado di connettere in un unicum armonico uomo, arte e natura. L’attività di Aalto spazia dall’architettura al design di arredi e oggetti in vetro, fino alla pittura. Dal punto di vista architettonico appartiene alla folta schiera di maestri del movimento moderno insieme a Le Corbusier, Mies van der Rohe e Walter Gropius, tutti appartenenti alla generazione nata a cavallo tra Ottocento e Novecento, ed è stato il maggior esponente dell’architettura organica europea. Massimo artefice di un modernismo a misura d’uomo, Aalto ha creato edifici senza tempo come il “Paimio Sanatorium” (1933) e “Villa Mairea” (1939), sublimi intrecci di forme, materiali e volumi organici, ma anche opere come la “Paimio Chair” (1931-32) e lo “Stool N° 60” (1933), pietre miliari nello sviluppo dell’arredo contemporaneo, mentre il suo iconico “Vaso Savoy” (1936) è diventato il simbolo stesso del design finlandese. Oggetti

La sezione dedicata agli studi di Aalto sul legno curvato.

premiati da uno straordinario successo internazionale che ancora oggi, a distanza di decenni, rappresentano un punto di riferimento per progettisti e appassionati di design di tutto il mondo. Con la mostra Alvar Aalto - Second Nature il Vitra Design Museum mette in scena una grande retrospettiva che rivela nuovi e affascinanti aspetti della vita del grande architetto, la cui opera è vista attraverso un’angolatura più moderna, che esplora il legame dell’architettura organica di Aalto, intimamente collegata al paesaggio e alla natura della Finlandia, con artisti del suo tempo come László MoholyNagy, Jean Arp, Alexander Calder e Fernand Léger. La mostra mette a confronto le opere di questi e altri artisti con i progetti e le opere di Aalto, evidenziando il suo significato di figura chiave di un’arte d’avanguardia che ha spaziato dagli anni ’20 agli anni ’70, abbracciando diverse collezioni di mobili, oggetti in vetro, lampade e più di 400 edifici, tra i quali grandi progetti come la Finlandia Hall a Helsinki (1975), conclusa un anno prima della morte, e il Palazzo dell’Opera a Essen, realizzato postumo e aperto nel 1988. 41


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ALVAR AALTO. SECOND NATURE In queste pagine: sopra, veduta della sezione dedicata alle sedute progettate da Aalto, con il “Carrello da tè N° 900” (1937). In basso, sala dedicata ai progetti di architettura organica, con il “Paravento N° 100”, in pino laccato naturale, disegnato per Artek nel 1936. Nella pagina a destra, dall’alto, allestimento multimediale e panoramica della Biblioteca Comunale di Viipuri, oggi Vyborg, in Russia, progettata da Alvar Aalto tra il 1927 e il 1935; stanza con arredamento modernista e il palazzo “Finlandia Hall” di Helsinki, progettato come sala concerti, con un’ala adibita a centro congressi (1967/1971).

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lvar Aalto - Second Nature si dipana in quattro spazi espositivi, che trattano i diversi aspetti della vita e dell’opera di Aalto. Il primo spazio rappresenta il primo periodo della sua creatività fino al progetto del Sanatorio di Paimio (1928-1933), utilizzato in passato per la cura dei malati di tubercolosi, attivo ancora oggi come normale ospedale, in cui è evidente la vicinanza di Aalto alle correnti moderniste. Un progetto che significò per Alvar Aalto anche l’inizio della sua carriera di designer di mobili, in quanto fu il primo edificio progettato e interamente arredato con mobili e illuminazione disegnati da Aalto stesso. Il secondo spazio mette in luce la connessione di Aalto con la dimensione dell’arte e del dialogo con importanti artisti della sua epoca, rintracciabile in alcune opere di Alexander Calder e di Jean Arp, e in due costruzioni chiave di Aalto: Villa Mairea (1938-39) a Noormarkku in Finlandia e la Maison Louis Carré (1956-1959) a Bazoches-sur-Guyonne, in Francia. All’interno del terzo spazio è analizzata l’opera Aalto come designer di arredi, lampade e oggetti in vetro attraverso la storia della galleria e azienda Artek, fondata nel 1935 dallo stesso architetto insieme alla moglie, Aino Aalto, e due collaboratori, Maire Gullichsen e Nils-Gustav Hahl. L’azienda fu creata dichiaratamente “per vendere mobili” - progettati da Alvar Aalto - “e per promuovere la cultura moderna dell’abitazione attraverso mostre e altri mezzi”. Una delle innovazioni più ingegnose di Alvar Aalto è la gamba a L, brevettata nel 1933, e divenuta una componente standard dei mobili di Aalto, che egli chiamava “la sorella minore della colonna architettonica”.

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a gamba a L fu decisiva in quanto risolse il problema di fissare le gambe al piano del tavolo, della sedia o dello sgabello con delle viti direttamente al rispettivo piano di appoggio, risultando in una struttura straordinariamente solida. Così come gli arredi, anche le lampade progettate da Aalto erano pensate di volta in volta in relazione agli ambienti in cui dovevano essere collocate. Il quarto e ultimo spazio della mostra è dedicato alla carriera internazionale del designer nel periodo del dopoguerra e a importanti progetti di architettura e urbanistica, tra i quali la casa degli studenti Baker House (1946-1949), il Massachusetts Institute of Technology (Boston, Cambridge, USA) e il Centro Culturale di Wolfsburg (1958-1962). La bellezza dell’opera di Alvar Aalto illustrata nella mostra “Second Nature” è sottolineata dalla straordinaria fotografia del tedesco Armin Linke, incaricato di creare nuove immagini e riprese cinematografiche degli edifici più famosi di Aalto. Queste opere fotografiche si ritrovano in tutte le sezioni della mostra, intrecciandosi al dialogo con il materiale storico dagli archivi della Fondazione Alvar Aalto e di altri organismi internazionali che hanno concesso in prestito il proprio archivio. Alvar Aalto è stato uno spirito cosmopolita, un artista dal carattere rinascimentale, completo, con un forte interesse per tutte le arti compresi cinema, teatro e fotografia. Dal poeta Fernand Léger prese in prestito, adattandola a se stesso, la definizione di “direttore d’orchestra”: un homo faber che mirava a far convergere le arti in una sintesi armonica, un tutto sinfonico. “Rendere l’architettura più umana” disse Aalto nel 1960 “significa [...] un funzionalismo più vasto di quello puramente tecnico. Questo obiettivo può essere raggiunto soltanto [...] creando e combinando differenti elementi tecnici in modo tale che essi garantiscano all’essere umano la vita più armoniosa possibile”. 43


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ALVAR AALTO. SECOND NATURE In queste pagine: “Vaso Savoy” (1936), “Lampada Alveare” (1953), due dettagli della Biblioteca di Viipuri (1927/1935), collezione “Bölgeblick” disegnata da Aino Aalto (1936), ancora in produzione oggi con il nome “Aino Aalto” per l’azienda iittala.

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reò, così, spazi da vivere che risultano ancora oggi caldi e organici, magistralmente strutturati da una sublime combinazione di volumi e materiali, con pavimenti e soffitti a più livelli e un perfetto equilibrio di luce naturale ed elettrica. Ambienti che trasformarono l’ispirazione proveniente dall’arte e dalle forme naturali in una “seconda natura” per l’uomo moderno. Una concezione già evidente nei suoi progetti iniziali, come la Biblioteca di Vyborg (1927-1935), ma anche in edifici posteriori, di più ampio respiro, come il Kulturzentrum di Wolfsburg (1958-1962). Fu nel 1935, come abbiamo visto, che Aalto fondò Artek, concepito al tempo stesso come brand internazionale dell’arredo e come galleria di design, che divenne presto un indirizzo prestigioso per la cultura modernista di avanguardia e che sviluppò in breve, come disse 44

lo stesso Aalto, “attività mondiali”. L’espansione di Artek rifletteva l’ampio network internazionale del designer, che gli garantì duratura influenza anche nei dibattiti politici del tempo e che portò a innumerevoli commissioni in Paesi come Italia, Svizzera, Francia, Germania e Stati Uniti, con progetti molto diversi tra loro. Nel 1948 partecipò e vinse il concorso dell’Istituto Finlandese per le pensioni popolari di Helsinki, che sarà realizzato fra il 1952 e il 1956, un grande complesso in cui Aalto sperimentò l’utilizzo di materiali fonoassorbenti e un sistema di riscaldamento per irraggiamento. Mentre nel 1957, in occasione dell’Esposizione edile Interbau, progettò un condominio abitativo nel quartiere dell’Hansa a Berlino. In Italia, nel 1966, progettò il centro culturale di Siena e la chiesa di Riola, vicino a Bologna. A partire dagli anni ’50


ALVAR AALTO. SECOND NATURE In queste pagine: da sinistra, il “Sanatorio di Paimio” (1928/1933), Villa Mairea, Noormarkku, Finlandia (1939), dettaglio della scalinata di “Villa Mairea”, Maison Louis Carré, Bazoches-sur-Guyonne, Francia (1956/1959, 1961/1963). Sotto, “Poltrona” (1932), “Carrello da tè N° 900” (1937), “Stool N° 60” (1933), “Poltrona N° 400” (1936), “Poltrona N° 41” (1932).

Aalto ottenne prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects (1957) e la Laurea ad honorem conferitagli dal Politecnico di Milano. Nel 1965 tenne una grande mostra presso Palazzo Strozzi a Firenze, che lo presentò come uno tra i più grandi artisti europei del ventesimo secolo. Due anni dopo, nel 1967, fu inaugurato il Museo Alvar Aalto di Jyväskylä, in Finlandia. Progettato dallo stesso Aalto, il museo si occupa della catalogazione, conservazione ed esposizione dell’opera dell’architetto finlandese. Il suo ultimo progetto fu dedicato all’area universitaria di Reykjavík, in Islanda. Come disse lo stesso Aalto, “…si deve sempre ricercare una sintesi degli opposti... Quasi tutti gli incarichi progettuali comprendono decine, spesso centinaia, talvolta migliaia di fattori diversi e

contraddittori, riuniti in un’armonia funzionale soltanto dalla volontà dell’uomo. Quest’armonia non può essere raggiunta con strumenti diversi da quelli dell’Arte”. Tra gli oggetti che più hanno segnato l’immaginario del design contemporaneo, le sue collezioni di vasi “Savoy”, denominati “Aalto”, cioè “onda”, noti anche come “laghetti” perché ispirati alla sagoma irregolare dei laghi finlandesi, realizzati per la Fiera Mondiale di Parigi del 1937 e prodotti da iittala, ci ricordano incessantemente l’origine organica del suo pensiero, mediata attraverso la conoscenza dei materiali e dall’ambizione di presentare un oggetto della bellezza, una keatsiana “thing of beauty” che risponda a più funzioni e che sia al tempo stesso un continuo stimolo per l’immaginazione. www.design-museum.de 45


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO DEGLI ARGENTI DI PALAZZO PITTI FIRENZE

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l Museo degli Argenti di Palazzo Pitti ospita la mostra-evento I tesori della Fondazione Buccellati. Da Mario a Gianmaria, 100 anni di storia dell’arte orafa. A cura di Riccardo Gennaioli, la mostra è il frutto della collaborazione tra la Fondazione Buccellati e la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, che celebra la nascita di una nuova sala nella sezione del gioiello contemporaneo del Museo degli Argenti, con un nucleo di 32 preziose opere concesse in comodato. Si materializza così il sogno di Gianmaria Buccellati, figlio di Mario, il Principe degli orafi secondo Gabriele D’Annunzio, ed erede, per la critica, dell’arte sublime di Benvenuto Cellini. Frequentatore assiduo dei luoghi dell’arte e della cultura, durante un viaggio a Firenze nel 1968 Gianmaria rimane affascinato dalla visione dei vasi in pietre dure di Lorenzo il Magnifico e dei gioielli dell’Elettrice Palatina conservati al Museo degli Argenti. Ne nasce il desiderio di cimentarsi nella creazione di opere moderne analoghe, un lavoro lungo e dispendioso di mezzi ed energie che lo impegna nella ricerca delle pietre più pregiate, nello studio dei tagli e degli adattamenti più idonei alle montature in metallo prezioso. Il risultato sono i cosiddetti “Oggetti preziosi” - come sono stati definiti dallo stesso Gianmaria Buccellati - pezzi unici quali vasi, coppe e scatole di straordinaria fattura non destinati al mercato, bensì appartenenti alla sua collezione personale. Sono manufatti che testimoniano il suo forte legame con la cultura rinascimentale, barocca e rococò italiana ed europea. Come lo “Scrigno mediceo”, di forma decagonale e ispirato ai canoni architettonici del Rinascimento, con decorazioni in oro traforato e modellate con incisioni raffinate, o il Cratere delle Muse in giada, oro e argento.

Scrigno mediceo in oro giallo oro brunito e brillanti

Cratere delle Muse in giada oro e argento

Bicchiere in argento

I tesori della Fondazione Buccellati AL MUSEO DEGLI ARGENTI DI PALAZZO PITTI UNA MOSTRA PER CELEBRARE I 100 ANNI DI STORIA DEI CAPOLAVORI DI ARTE ORAFA DISEGNATI DA MARIO E GIANMARIA BUCCELLATI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MUSEO DEGLI ARGENTI PALAZZO PITTI FIRENZE

“Nella mia vita di gioielliere ho lavorato a lungo su me stesso per nutrirmi di conoscenza”, racconta Gianmaria Buccellati, “del resto, come si potrebbe mai realizzare qualcosa capace di sollecitare l’interesse e l’ammirazione altrui se non spinti, noi stessi, dal desiderio di conoscenza, dalla passione per l’abilità e l’ingegno umano, dalla curiosità multietnica e multitemporale?”. La rassegna di Palazzo Pitti presenta una selezione di oltre cento opere con gioielli, lavori di oreficeria e di argenteria disegnati da Mario e Gianmaria Buccellati in un secolo di attività. E se al fondatore Mario va il merito di aver fatto conoscere lo Stile Buccellati nel mondo, conquistandosi l’apprezzamento dei membri delle case regnanti, di pontefici e uomini di cultura, a Gianmaria spetta la riconoscenza per aver preservato e perpetuato un patrimonio fatto di passione, cultura visuale e virtuosismi tecnici, come la celebre tecnica “a tulle” o “a nido d’ape” che dona al metallo la leggerezza del tessuto attraverso un calibrato gioco di pieni e di vuoti, fra gli elementi identitari di Casa Buccellati. www.buccellati.com www.polomuseale.firenze.it 46


Ripple by poetic lab (2014)

Lobmeyr è distribuita in esclusiva in Italia da B.Morone www.bmorone.it

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

Più di mille opere fra dipinti, film, collage, mobili e ceramiche dal 1960 ai giorni nostri con l’obiettivo di mettere in luce l’aspetto umanistico di questo eclettico ricercatore e progettista 48


TRIENNALE DESIGN MUSEUM. MILANO UGO LA PIETRA. PROGETTO DISEQUILIBRANTE In queste pagine: Ugo La Pietra con la “Lampada Globo Tissurato” in metacrilato lavorato a freddo, produzione Poggi (1967). Qui sotto,“La Casa Telematica: Soggiorno”, dalla mostra curata con Gianfranco Bettetini e Aldo Grasso presso la Fiera di Milano nel 1982.

UGO LA PIETRA Progetto disequilibrante AL TRIENNALE DESIGN MUSEUM UNA GRANDE RETROSPETTIVA DEDICATA A UGO LA PIETRA, ERETICO DEL DESIGN E MODERNO ESPLORATORE DELLE CORRENTI VISIVE FRA ARTE, ARCHITETTURA, EDITORIA, CINEMA E TANTA RICERCA SPERIMENTALE TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO MAX ROMMEL / TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO COURTESY ARCHIVIO UGO LA PIETRA 49


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

La Pietra è unico perchè non appartiene a scuole, correnti e movimenti. Non ha mai sposato dogmi né ideologie. Non ha mai abbandonato la sua vocazione alla ricerca e alla sperimentazione

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oce milanese dell’architettura radicale, libero ricercatore nelle arti visive, allievo di Gio Ponti e Vittoriano Viganò, regista e attore, fumettista ed editor, Ugo La Pietra è un progettista eclettico, indagatore dei tic di una città nuova che sale dalle periferie e svela le contraddizioni della cultura imperante. Intellettuale a tutto tondo, formatosi fra lo storico bar Giamaica e le aule di Brera e del Politecnico, La Pietra è protagonista della nuova grande mostra monografica al Triennale Design Museum di Milano dal titolo “Progetto disequilibrante”, a cura di Angela Rui e visitabile fino a febbraio 2015. Oltre mille opere tra dipinti, film, collage, mobili e ceramiche per presentare le origini concettuali del suo pensiero, attraverso un racconto fatto di ricerche e sperimentazioni, oggetti e ambienti. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, di un percorso tracciato dal direttore del museo, Silvana Annicchiarico, per rendere omaggio agli artisti “non allineati”, gli eretici, i sommersi, gli emarginati dalla cultura ufficiale come Gino Sarfatti, Piero Fornasetti, Gherardo Fassa e, appunto, Ugo La Pietra. “La Pietra è unico perché non appartiene a scuole, correnti e movimenti. Perché non ha mai sposato dogmi né ideologie. Perché in cinquant’anni di lavoro non ha mai abbandonato la sua naturale vocazione alla ricerca e alla sperimentazione. Perché come un vero jazzista intreccia tutti i progetti a formare una sinestesia fra le arti”.

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TRIENNALE DESIGN MUSEUM UGO LA PIETRA Progetto Disequilibrante

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SEZIONI TEMATICHE Fenomenologia di Ugo La Pietra Mente - Spazio / Corpo - Spazio / Interno disequilibrante Abitare la città / Identità e memoria Controcampo: sperimentare itinerari sommersi L’invasione mediatica. Il mondo dentro casa Oltre le mura: Interno Esterno Il Giardino del ’700: un modello teorico Territori paesaggio e visione

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

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na metafora, quella della musica, legata alla passione di La Pietra per il clarinetto, suonato per decenni nei locali milanesi dal Capolinea alle Scimmie, e rivelatrice di un metodo di lavoro che rifiuta ogni manierismo per andare in avanscoperta di territori ancora inesplorati. Così eterogenea e complessa da risultare di difficile collocazione critica, l’attività di La Pietra ha attraversato i momenti più significativi della nostra storia recente, dal fermento artistico della Brera degli anni Sessanta alla contestazione del decennio successivo, dall’avvento della comunicazione mediatica di massa alle sue ricadute sul mondo domestico e psicologico. L’ operatore estetico La Pietra, come egli stesso ama definirsi, fa della quotidianità e dei comportamenti umani il proprio campo d’azione e di discussione, usando se stesso, il proprio corpo, gli amici, la casa, la città, per narrare, con ironia e sarcasmo, il rapporto viscerale fra l’individuo e l’ambiente. Dove per “ambiente” non si considera tuttavia il fattore strettamente urbano o ecologico, bensì la fenomenologia della realtà, amplificando il significato non solo del contesto progettuale, ma dell’intero bagaglio emotivo, antropologico ed esistenziale del nostro “stare al mondo”. Una delle immagini più note nella produzione di La Pietra è del resto rappresentata dal cosiddetto Commutatore: un dispositivo per una visione urbana alternativa formato da due tavole inclinate, appoggiate l’una all’altra, che mostrano la città 52


UGO LA PIETRA. Progetto Disequilibrante In queste pagine: la sezione espositiva “Controcampo: sperimentare itinerari sommersi”, con famiglie di oggetti suddivisi per gruppi geografici e rappresentativi della tematica del Genius Loci, risultato della ricerca di Ugo La Pietra per la valorizzazione della produzione artigianale culminata negli anni della curatela della fiera “Abitare il Tempo” a Verona.

a gradi d’inclinazione progressivi, con i tre elementi comprimari (città, paesaggio, uomo) in perenne disequilibrio fra loro. Ma la parte più inesplorata, e forse più radicale, dell’opera di La Pietra era e rimane la sua personale militanza verso la globalizzazione del mondo, grazie soprattutto all’avvicinamento, in tempi ancora non sospetti, al tessuto artigiano del Paese, nel tentativo di far riemergere una cultura che il design industriale aveva quasi completamente cancellato. Sono gli anni della consulenza in Federlegno e del glorioso ventennio di Abitare il Tempo, quando a Verona venivano organizzate mostre con centinaia di prototipi eccezionali e i designer venivano portati a Volterra per riscoprire la lavorazione dell’alabastro o in Friuli per quella del mosaico. Il settore del mobile mette La Pietra di fronte alla consapevolezza della vastità di un fenomeno produttivo sottotraccia, dando vita alla ricerca del cosiddetto Classico moderno che si espanderà nella categoria del Design territoriale. La grande mole di oggetti raccolti in mostra, volutamente messa in scena, nella sala centrale, come una distesa di aree geografiche, va dunque intesa come l’operazione più estrema di La Pietra, uno spaccato democratico e incomprimibile dove all’osservazione si aggiunge la “situazione” e ogni luogo diventa “atto”, frutto di una tradizione che affonda le sue radici nella storia dell’uomo e del suo passato artigiano. www.triennale.org 53


OGGETTI DESIGN MAGAZINE AZIENDE

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euchtturm1917 è un brand di proprietà di Lighthouse Album Publishers, con oltre 90 anni di esperienza nella produzione di cancelleria di alta qualità e un portfolio prodotti che comprende accessori per l’ufficio, strumenti di scrittura, agende e notebook. Insieme all’attuale proprietà, giunta alla quarta generazione con i fratelli Axel e Max Stürken, Philip Döbler, Managing Director e responsabile dello sviluppo del marchio, ha deciso di puntare sui dettagli funzionali “capaci di fare la differenza”, in stretta connessione con il mondo digitale. Punta di diamante della produzione di Leuchtturm1917, i notebook di ultima generazione sono provvisti di sommario, numeri di pagina, fogli a prova d’inchiostro, 8 pagine perforate e staccabili, nastro segna pagina, banda elastica di chiusura, tasca a soffietto interna, adesivi per l’archiviazione e l’etichettatura. Disponibili in 17 colori e 4 formati (master A4+, medium A5, pocket A6 e mini ~A7) sono prodotti nelle versioni a righe, a quadretti, con tratteggio o pagina bianca. “Spesso ci viene chiesto perché dedichiamo così tanto tempo allo sviluppo di taccuini in un’epoca di smartphone, tablet e iPad. È solo una questione di cultura. Un notebook scritto

a mano è unico come un’impronta digitale”, spiega Döbler. Ma se un notebook è utile per annotare i pensieri in un dato momento, i media digitali permettono di condividere le idee con altre persone, a prescindere dal tempo e dal luogo. Sviluppata da Leuchtturm1917 in collaborazione con l’azienda svedese Whitelines, la tecnologia Whitelines Link® mostra come i media digitali possono integrarsi con la comunicazione classica e migliorare il web 2.0. Whitelines Link App® consente infatti di registrare note e schizzi utilizzando lo smartphone e inviarli ad amici e conoscenti come un documento digitale. L’applicazione riconosce le pagine del notebook tramite acquisizione automatica e il documento generato in analogico può essere modificato in digitale, salvato, inviato via e-mail o reso direttamente disponibile tramite Dropbox, Evernote, Facebook, Twitter, Google+, GoogleDrive e altre piattaforme social. I notebook Leuchtturm1917 con tecnologia Whitelines Link® sono disponibili nelle versioni a righe o con tratteggio. Leuchtturm1917 è distribuita in esclusiva in Italia da Johnsons Books presso le migliori librerie, cartolerie e bookshop museali. www.leuchtturm1917.com www.johnsons.it

Leuchtturm1917 Notebook SPECIALIZZATO NELLA PRODUZIONE DI CANCELLERIA DI ALTA QUALITÀ, LEUCHTTURM1917 PRESENTA I NUOVI NOTEBOOK CON UN’AMPIA GAMMA DI COLORI E DETTAGLI FUNZIONALI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO LEUCHTTURM1917

LEUCHTTURM In questa pagina: da sinistra, notebook in vetrina presso la libreria “Mondadori” di Milano, sede del corner Leuchtturm1917. Qui a fianco, il corner espositivo al “Centre Pompidou” di Parigi. Sopra, lo stand “Leuchtturm1917 “a ”Paperworld” durante la fiera “Christmasword” a Francoforte. 54


rebecca

w w w. c r y s t a l e x . c z Ambiente 2015 | 13. - 17.2.2015 | Stand 4.2. - J 81


Foto Gianandrea Piras

100% Italia

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY

DOTDOTDOT In queste pagine: esempio di tecnologia “Moving Landscape” impiegata per intenti scenografici nello showroom progettato da dotdotdot all’interno del “Data Center Technology & Operations di Engineering” - leader in Italia nel software e servizi IT - a Pont Saint Martin, in Valle d’Aosta. Un ambiente comunicativo dedicato al cliente, il luogo che racconta i valori dell’azienda, le sue soluzioni, i progetti e i prodotti attraverso un percorso dimostrativo che rende “visibile l’invisibile”. Il grande tavolo funge da piattaforma di navigazione dei contenuti multimediali. Dotdotdot è uno degli esempi più interessanti di smart factory fondata nel 2004 da Giovanna Gardi, Laura Dellamotta, Alessandro Masserdotti e Fabrizio Pignoloni e basata sulla contaminazione tra arte, architettura, allestimento e design.

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SMARTFACTORY 61


OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY

Il Data Center Technology & Operations di Engineering di Pont Saint Martin. Fulcro dell’intervento di dotdotdot per Engineering è l’area demo dove il cliente vive esperienze immersive e interattive grazie a un tavolo che funge da piattaforma di navigazione dei contenuti multimediali. Il tavolo ha un feedback diretto con la grande parete curva videoproiettata, che diventa il supporto visivo dei contenuti multimediali.

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dotdotdot La cultura del progetto Una squadra di giovani creativi per un brand multidisciplinare tra arte, architettura, allestimento e design. Un’azienda “smart” che studia lo spazio, pubblico e privato, immaginando soluzioni d’arredo attraverso esperienze interattive e nuove tecnologie TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO DOTDOTDOT / STEFANIA DONNO

e la trasversalità e la capacità di creare corrispondenze tra le diverse forme di creatività sono le carte vincenti di quest’epoca liquida, ci sono realtà aziendali che sfidano ogni etichetta portando alla ribalta nuovi modi di concepire il lavoro. Come dotdotdot, studio di progettazione multidisciplinare che fonde arte, architettura, allestimento e design contaminandoli con nuove tecnologie e nuovi media.

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l suo interno architetti, designer, ingegneri, informatici, grafici e filosofi collaborano sullo stesso piano superando le separazioni disciplinari. Attraverso un patrimonio di competenze diverse e complementari dotdotdot si è posto un obiettivo stimolante e ambizioso: abbracciare il progetto in tutte le sue sfaccettature, facendo di ricerca e sperimentazione le basi per l’elaborazione di nuove architetture. Fondato a Milano nel 2004, dotdotdot conta sulla versatilità di quattro giovani progettisti dell’età media di trentacinque anni, distintisi per la loro attività emergente nell’ambito dell’exhibit and urban design. Giovanna Gardi, Laura Dellamotta, Alessandro Masserdotti e Fabrizio Pignoloni lavorano insieme ufficialmente dal 2004. In precedenza hanno fatto parte di un’associazione culturale per la realizzazione di happening artistici tra Milano e Bologna, un’attività maturata nell’ambito del settore eventi, dalla creazione di installazioni all’allestimento di serate a tema fino agli aspetti promozionali e di comunicazione. L’essere eterogenei è la segnatura della loro attività: la squadra conta infatti un designer, due architetti e un filosofo con la passione per le nuove tecnologie.

Interaction design Il concetto chiave è quello, attualissimo e urgente, di come “occupare lo spazio”. Il principale riferimento culturale è l’avanguardia della ricerca sull’Interaction Design, cioè l’attività di progettazione dell’interazionetra esseri umani e

sistemi meccanici e informatici, che, insieme alla capacità sempre più indispensabile di integrare la tecnologia all’interno del progetto, diventa il filtro attraverso il quale concepire lo spazio.

Face tracking Dotdotdot è stato tra i primi ad applicare al design il face tracking, un sistema di computer vision già presente nei cicli di lavorazione industriale, che consiste in una telecamera in grado di valutare se il prodotto è difettoso. Dotdotdot ha realizzato degli specchi interattivi in cui il sistema, riconoscendo il volto degli utenti, associa alla loro immagine riflessa delle animazioni parole o immagini.

Moving Landscape In altri progetti la tecnologia è impiegata per intenti scenografici come nel caso di Moving Landscape, allestimento curato per Citroën in cui una serie di forme geometriche complesse sono animate da proiezioni tridimensionali e diventano il supporto dei contenuti. E poi allestimenti per opere d’arte digitali che divengono essi stessi installazioni e performance, mediate o meno dalla tecnologia, percorse da ironia ed elementi ludici. Tra i progetti più recenti, dotdotdot ha progettato lo showroom, all’interno del Data Center Technology& Operations di Engineering, leader in Italia nel software e servizi IT, a Pont Saint Martin, in Valle d’Aosta. Un ambiente comunicativo dedicato al cliente, il luogo che racconta i valori dell’azienda, le sue soluzioni, i progetti e i prodotti attraverso un percorso dimostrativo che rende visibile l’invisibile. Suddivisione degli spazi, soluzioni d’arredo, esperienze interattive: dotdotdot per Engineering ha impiegato al meglio le proprie competenze di architettura, interior e interaction design. Fulcro dell’intervento è l’area demo dove il cliente vive esperienze immersive e interattive, grazie a un grande tavolo che funge da piattaforma di navigazione dei contenuti multimediali. Il tavolo ha un feedback diretto con la grande parete curva videoproiettata, che diventa il supporto visivo dei contenuti. 63


OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY

dotdotdot In questa pagina: dettaglio dell’installazione interattiva “Le voci della scienza” presso il MUST Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Sotto, installazioni interattive per l’“Orto Botanico” dell’Università di Padova e Laboratorio per rinnovare il sistema di cucine “Meccanica” di Demode engineering by Valcucine presso lo showroom Valcucine a Milano.

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’è poi il Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano (Arezzo), esposizione permanente concepita per mettere in mostra e valorizzare, in modo interattivo, le oltre 6500 storie scritte raccolte e conservate dal 1984 a Pieve Santo Stefano, presso l’Archivio Diaristico Nazionale. L’archivio pubblico raccoglie scritti di persone comuni in cui si riflette la storia d’Italia attraverso diari, epistolari e memorie biografiche. Un piccolo museo vivo, per il quale dotdotdot ha immaginato un’architettura che armonizzi tutte le tecnologie necessarie al funzionamento dell’installazione: impianto audio e video, sensori, microcontroller, luci e computer. Un altro progetto, realizzato a ottobre 2014, è stato l’allestimento della mostra itinerante Make in Italy, che ha iniziato il suo viaggio alla Maker Faire Rome. Una mostra-installazione per celebrare mezzo secolo di invenzioni italiane, per la quale dotdotdot ha progettato l’allestimento attraverso una narrazione cronologica modulare suddivisa per decadi. L’elemento espositivo, costituito da un box modulare, prende spunto dalle casse per imballaggio usate per trasportare e spedire merci. Gli oggetti in mostra vengono trasportati all’interno della propria cassa personalizzata, che durante la mostra diviene essa stessa il dispositivo espositivo.

dotdotdot In questa pagina: i fondatori di dotdotdot: da sinistra, Alessandro Masserdotti, Giovanna Gardi, Laura Dellamotta e Fabrizio Pignoloni.

L’interesse per la “cultura del fare” e per la progettazione di ambienti che interagiscono con gli individui è uno dei temi centrali della pratica di lavoro del gruppo di ricerca dotdotdot

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’è poi l’installazione interattiva permanente Le Voci della Scienza, ospitata all’interno del MUST Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Nata dalla volontà di avvicinare il pubblico non specialistico al mondo degli archivi tecnico-scientifici attraverso strumenti in grado di coniugare il rigore scientifico con una comunicazione coinvolgente, le Voci della Scienza è un’installazione in cui il visitatore entra fisicamente in uno spazio chiuso con una grande proiezione e incontra un archivista virtuale, intento a riordinare un universo di documenti fluttuanti nello spazio. L’interfaccia che permette di interagire con la proiezione è costituita da alcuni faldoni allineati lungo la parete. Estraendone uno, la nuvola di documenti proiettata nella stanza assume improvvisamente un ordine mentre le voci di due attori, vere e proprie “voci della scienza” evocate dal gesto del visitatore, interpretano, grazie a una rilettura drammaturgica dei documenti, alcuni frammenti della storia che si cela tra le carte del faldone. dotdotdot.it 65


OGGETTI DESIGN MAGAZINE EXPO MILANO 2015

Le due strutture EXPO GATE a Milano affacciate su Piazza Castello sono sedi di mostre ed eventi e centri d’informazione sull’Esposizione Universale. Il Padiglione Zero, progettato da Michele De Lucchi, introdurrà alla visita dell’area espositiva di EXPO: un’estensione di 1 milione di metri quadri, circondata dall’acqua e dal verde.

EXPO MILANO 2015 IL TEMA “NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA” HA ISPIRATO DIVERSE MOSTRE, ALCUNE GIÀ IN CORSO NEI MUSEI DI MILANO. PER INTRODURRE IL VISITATORE A UN’ESPERIENZA A 360° TESTO O. BERTINI / R. CRIPPA / REDAZIONE FOTO ARCHIVIO EXPO 2015 / NEMESI&PARTNERS /TRIENNALE DESIGN MUSEUM MUST. MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA MILANO PAOLO SOAVE / MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO F. STIPARI

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XPO Milano 2015 è un’Esposizione Universale con caratteristiche assolutamente inedite e innovative. Non solo una rassegna espositiva, ma anche un processo partecipativo che intende coinvolgere attivamente numerosi soggetti attorno a un tema decisivo: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un evento unico che incarna un nuovo concept di EXPO: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore. Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, 184 giorni di evento, oltre 130 partecipanti, un sito espositivo sviluppato su una superficie di un milione di metri quadri per ospitare gli oltre 20 milioni di visitatori previsti. I visitatori, coinvolti in prima persona in percorsi tematici e approfondimenti, hanno l’opportunità di compiere un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra. EXPO Milano 2015 sarà la prima Esposizione della storia a essere ricordata non solo per i manufatti realizzati ma soprattutto per il contributo al dibattito e all’educazione sull’alimentazione, sul cibo, sulle risorse a livello planetario.

Eataly a EXPO2015: 8.000 mq di Biodiversità italiana

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ataly sbarca a Expo 2015. Oscar Farinetti, patron della catena alimentare che punta sulla qualità del made in Italy, ha annuciato come racconterà al mondo la tradizione delle regioni italiane: 20 cucine perennemente in funzione, una per ogni regione, 120 chef chiamati a dirigerle nei sei mesi dell’esposizione, che troveranno spazio nella più vasta area di ristorazione mai vista: 8.000 mq - poco più di un campo da calcio - che ospiteranno degustazioni, pranzi, eventi e spettacoli legati all’educazione alimentare e alla corretta nutrizione. La vicinanza agli spazi tematici dedicati al rapporto tra alimentazione e arte e al cibo del futuro getterà un ponte ideale tra la storia e la cultura gastronomica italiana e il sistema di produzione e le modalità di consumo di domani. Oltre a servire circa 2,2 milioni di pasti, Eataly si avvarrà della collaborazione dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo per contribuire allo sviluppo degli argomenti cardine dell’Esposizione Universale. Come ha dichiarato Giuseppe Sala, Commissario Unico di Expo 2015, “l’esperienza di Eataly nel settore della gastronomia è uno dei migliori biglietti da visita con cui possiamo presentare il nostro Paese durante l’Esposizione Universale”. 67


OGGETTI DESIGN MAGAZINE EXPO MILANO 2015

PALAZZO ITALIA In questa pagina: rendering di Palazzo Italia, cuore simbolico dell’intero Padiglione Italia, e dettaglio della piazza interna del Palazzo, progettato dallo studio Nemesi&Partners.

Padiglione Italia ideato da Nemesi&Partners

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l progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso internazionale di progettazione aggiudicato dalla società EXPO 2015 nell’aprile 2013: su 68 progetti partecipanti è risultato vincitore il progetto dello studio di architettura Nemesi&Partners, realizzato in collaborazione con Proger e BMS Progetti per la parte ingegneristica e con il Prof. Livio De Santoli per la sostenibilità dell’edificio. Il progetto si sviluppa lungo il Cardo (asse nord-sud), uno dei due assi che, insieme al Decumano (asse est-ovest), struttura il masterplan del sito espositivo di EXPO, dedicato al tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Il Padiglione Italia prevede la realizzazione di Palazzo Italia (circa 13.000 mq su 6 livelli fuori terra) e degli edifici temporanei del Cardo (circa 10.700 mq su 3 livelli fuori terra). Per l’architettura di Palazzo Italia lo studio Nemesi&Partners è partito dall’idea di “coesione”, intesa come forza di attrazione che genera un ritrovato senso di appartenenza, dove l’energia della comunità è rappresentata dalla piazza interna, cuore simbolico del percorso espositivo. I quattro volumi architettonici che danno forma al palazzo ospiteranno la zona Espositiva (Blocco Ovest), la zona Auditorium - Eventi (Blocco Sud), la zona Uffici di Rappresentanza (Blocco Nord) e la zona Sale Conferenze - Meeting (Blocco Est). A dare risalto alle forme scultoree di Palazzo Italia sarà poi la ricca trama dell’involucro esterno: una texture geometrica unica e originale, capace di evocare visivamente l’intreccio casuale dei rami degli alberi, con una vela di copertura realizzata con vetri fotovoltaici da Stahlbau Pichler. www.expo2015.org 68


“Arts & Foods coinvolge tutti i media e i linguaggi: dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione, dalla fotografia alla pubblicità, dal design all’architettura, dal cinema alla musica e alla letteratura. E si articola con un andamento cronologico che copre il periodo dal 1851 - data della prima Esposizione Universale di Londra e dell’avvio della modernità - all’attualità, attraverso la creazione di ambienti dedicati ai luoghi e agli spazi del convivio, sia in ambito privato sia nella sfera pubblica - dalla sala da pranzo alla cucina, dal bar al cibo da viaggio - in cui arredi, oggetti, elettrodomestici e opere d’arte creano una narrazione di forte impatto visivo e suggestione sensoriale”. Germano Celant

ARTS&FOODS. TRIENNALE DESIGN MUSEUM In questa pagina: dall’ alto, “Servizio di bordo Alitalia”, design Joe Colombo (1972); “Artériosclérose” di Arman (1961); “Leaning Fork with Meatball and Spaghetti II” di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen (1994). Sotto, installazione “Dada” di Subodh Gupta (2014).

Arts & Foods Triennale Design Museum di Milano

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XPO Milano 2015 presenta Arts & Food, la grande mostra a cura di Germano Celant che si terrà al Triennale Design Museum di Milano dal 10 aprile al 1 novembre 2015. Si tratta dell’unica Area tematica a essere delocalizzata rispetto al sito espositivo di Rho-Pero, nel tentativo di fare dell’Esposizione Universale un’esperienza diffusa anche nel centro città. La mostra si propone di mettere a fuoco le diverse componenti semantiche che legano le arti al cibo, alla nutrizione e al convivio, in un’ottica globale che si relaziona a culture e aree geografiche differenti. Allestito negli spazi interni ed esterni della Triennale - 7.000 mq circa - il percorso espositivo propone un viaggio attraverso la storia dell’arte offrendo una lettura critica degli spazi e dei luoghi del convivio, degli utensili che hanno cambiato le nostre abitudini in cucina, della pubblicità e del packaging. Grazie alla regia architettonica dello Studio Italo Rota, lo spettatore può immergersi fisicamente in un registro narrativo in cui opere d’arte, disegni, maquettes di architetti, film, oggetti, documenti, libri, menu e copertine di dischi creano continue zone di contatto tra le arti visive e i diversi settori delle arti industriali e della cultura di massa. Il tutto attraverso un approccio curatoriale che intreccia ben tre anime: l’esposizione e la riproduzione di grandi capolavori d’arte provenienti dai più importanti musei del mondo; la presenza di opere contemporanee appositamente commissionate sul tema Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita, e il design, quello che la Triennale ha nel suo dna, rappresentato da una selezione degli oggetti più significativi e utili a spiegare il rapporto dell’uomo con il cibo, il consumo e la trasformazione degli alimenti. www.triennale.org 69


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Exponendo. MUST Museo della Scienza e della Tecnica

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l MUST Museo della Scienza e della Tecnica di Milano in collaborazione con EXPO2015, è di scena Exponendo, mostra interattiva di avvicinamento a EXPO2015 che vede protagoniste le Esposizioni Universali del passato, dalla prima, tenutasi a Londra nel 1851 nel leggendario Crystal Palace, a oggi. Il racconto è accompagnato da una selezione di filmati storici che permettono di immergersi nelle atmosfere di celebrazione del progresso vissute dai visitatori nelle diverse epoche, affiancato da un percorso denominato “Le grandi esposizioni”, che guida alla scoperta di 16 oggetti storici, esposti in tutto il Museo. Dopo l’iter nel passato, si passa alle installazioni sul tema di EXPO2015, che danno forma visibile ai diversi aspetti dell’alimentazione, come la Piastra Tecnologica, una superficie animata da proiezioni multiple che mostrano la pianta dell’area, adiacente alla Fiera di Milano Rho, e l’infrastruttura tecnologica dell’EXPO2015. L’ultima parte è dedicata a una selezione di filmati che raccontano le eredità lasciate dalle Esposizioni del passato e del presente, mentre con l’installazione interattiva “Finestre sul Tempo” bambini e ragazzi possono compiere un divertente viaggio nel tempo e nello spazio attraverso sei Esposizioni Universali. www.museoscienza.org

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EXPONENDO In questa pagina: dall’alto, la Piastra Tecnologica illuminata che illustra il sito espositivo di EXPO2015 e la grande ruota meccanica, creata pensando anche ai più piccoli, da girare per scoprire caratteristiche, storia, durata, funzionamento e dimensioni di un’Esposizione Universale.


FOOD. MUSEO DI STORIA NATURALE MILANO In questa pagina: curata da Dario Bressanini, la mostra è promossa da Comune di Milano e 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Fino al 28 giugno 2015. Dall’alto, una delle strutture interattive della mostra e dettagli della sala dedicata alle tipologie di riso della produzione recente. Qui sotto, “Struttura cipolla”, ©PEPE nymi, una delle icone dell’esposizione.

Food. La scienza dai semi al piatto. Museo di Storia Naturale

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estimoni di migliaia di anni di selezioni, trasformazioni, incroci spontanei o indotti, i semi sono alla base della nostra alimentazione. La mostra “Food. La Scienza dai semi al piatto” al Museo di Storia Naturale di Milano, uno dei più importanti eventi di divulgazione scientifica del programma “Expo in Città”, si snoda tra scenografiche immagini al microscopio, exhibit interattivi e video didattici, accompagnando il visitatore in un viaggio dal seme fin dentro il piatto finito. Una lezione sulla biodiversità, i cambiamenti in corso e le azioni messe in campo per preservarla. Un itinerario nel tempo e nello spazio alla scoperta della storia di alimenti base come riso, grano, cacao e caffè, senza dimenticare l’influenza dell’ambiente e della psicologia sul nostro consumo quotidiano di cibo. Ampio spazio è dedicato alla cucina, alla comprensione del funzionamento degli elettrodomestici (la risatrice, il tostino per il caffè, la temperatrice per la produzione del cacao); all’evoluzione delle ricette nelle varie epoche, messe a confronto per capire l’approccio al cibo nel corso dei secoli; agli errori più comuni che si compiono in cucina e al modo per evitarli, dalle tecniche di conservazione degli alimenti alla preparazione della maionese perfetta, fino alla sezione dedicata ai sensi e al loro potere sulla percezione del gusto. www.mostrafood.it 71


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Il Gruppo Morone e il futuro della distribuzione in Italia e in Europa. Bilancio di un progetto di successo dal 1968 e previsioni future sotto la gestione di Alessandra Magni e Robert Verhoeven

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Il Gruppo MORONE I Volti dello Stile Nasce nel 2015 il Gruppo Morone, con due marchi diversi, due diversi canali di distribuzione e una sola proprietà, che si giova dell’esperienza di due aziende leader nei rispettivi campi d’azione: B.Morone e Luigi Galli TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO STUDIO MARGUTTI

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ondata nel 1968 da Beppe Morone e Franco Magni, la B. Morone di Milano è una delle società di distribuzione nel settore dell’arte della tavola tra le più note e stimate in Italia. Basta citare alcuni tra i brand per i quali è agente generale nel nostro Paese per comprendere il prestigio di cui è circondata questa azienda che negli anni ha contribuito a diffondere e mantenere la cultura della bellezza.

La filosofia alla base della nuova gestione, in continuità con la precedente, non è rappresentare semplicemente dei prodotti, ma sostenere e far crescere una cultura: vendere non degli oggetti, dunque, ma un’emozione. Per rimanere competitivi in un periodo di crisi economica e forte cambiamento, è necessaria una visione concreta, a lungo termine e con flessibilità nell’immediato, in grado di mantenere un equilibrio da una parte tra i singoli marchi, e, dall’altra, tra azienda, negozio e fornitori.

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allo storico marchio Herend, la più grande manifattura di porcellana al mondo, simbolo di lusso ed eleganza Acquisizione della Luigi Galli senza tempo, alla porcellana di Wedgwood, più di 250 anni Un equilibrio sapiente, che ha visto un ulteriore riassetto con di storia per uno stile insuperabile che spazia dal classico al l’acquisizione, dal 1° ottobre 2014, dell’azienda Luigi Galli contemporaneo grazie a collaborazioni con designer di fama di Milano, agente generale per l’Italia di prestigiose aziende mondiale quali Jasper Conran e Vera Wang. attive nel settore delle arti della tavola e del regalo dal 1955. E poi il design firmato Driade, autentico laboratorio Per arrivare a una nuova realtà imprenditoriale, il Gruppo estetico nato nel 1968 dalla passione e della creatività della Morone, con due marchi diversi, due diversi canali di famiglia Astori, che oggi con Driadekosmo dà voce a un distribuzione e una sola proprietà, che si giova dell’esperienza nuovo linguaggio contemporaneo dell’oggetto attraverso le di due aziende leader nei rispettivi campi d’azione: B.Morone opere dell’architetto e designer Borek Sipek, le cui fantasie nel lusso e nel complemento d’arredo, con brand del calibro neobarocche trovano ispirazione nell’antico artigianato di Wedgwood, Herend, Driadekosmo, Moser, Zanetto, Waterford, boemo. Originalità, lusso ed eccellenza artigianale che Lobmeyr, David Trubridge, Cutipol, e Luigi Galli, orientata ritroviamo anche nelle collezioni di calici in cristallo della verso la cucina e i prodotti quotidiani di alta qualità con storica manifattura di Moser, fondata nel 1857 a Karlovy marchi quali Cristel, Kahla, Noritake, Wüsthof, Medard de Vary, nell’antica Boemia, così come negli argenti di design Noblat, Couzon, che hanno saputo studiare i mille gesti del del prestigioso laboratorio Zanetto, lavorati manualmente kitchen everyday per realizzare forme che ne interpretino al con tecniche tramandate da generazioni, oggi rinnovati per meglio la dinamica e le esigenze. dare vita a oggetti contemporanei di straordinaria bellezza. Tra questi l’azienda francese Cristel, che combina il costante Marchi esclusivi, di grande tradizione culturale e aggiornamento delle tecniche produttive a una cura per il imprenditoriale, che B.Morone ha saputo proporre e dettaglio di sapore ancora artigianale; le porcellane tedesche diffondere attraverso un’attenta selezione e uno spirito Kahla, nate nel 1844, oggi uno dei più innovativi produttori umanistico improntato al culto del bello. del settore, fortemente orientate al design e alla sostenibilità ambientale; il marchio Wüsthof, fondato nel 1814 a Solingen Cambio generazionale di gestione nel distretto tedesco dell’acciaio, specializzato negli Nel 2007 alla guida della storica azienda sono subentrati straordinari coltelli fucinati con il famoso logo a tridente; Alessandra Magni e Robert Verhoeven, che hanno e ancora le versatili porcellane giapponesi Noritake, le posate saputo estendere il proprio raggio d’azione verso nuovi e l’oggettistica per la tavola in acciaio Couzon, la porcellana orizzonti, cogliendo le opportunità che derivano dalla di Limoges rivista attraverso uno sguardo contemporaneo rapida evoluzione dei settori tavola, regalo e lifestyle. firmata Medard de Noblat. 73


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TEAM GRUPPO MORONE In questa pagina: prima fila in alto, da sinistra: Stefania Baldini, Tiziana Caramaschi, Paola Mazzolo, Sabina Gualtieri e Antonietta Del Vento. Seconda fila, da sinistra: Maristella Dorato, Barbara Crespi, Rosa Criaco, Alessandra Magni, Iaia Michi e Alice De Bortoli. Qui sopra, sedute, da sinistra, Carla Sgarella e Rita Antola.

Contiamo su una forza vendita integrata in cui gli agenti giocano un ruolo chiave. La passione nostra e del nostro staff è l’ingrediente decisivo per un successo a lungo termine Chiediamo ad Alessandra Magni e Robert Verhoeven come “lifestyle”. Seguendo questo obiettivo originario abbiamo è avvenuta l’acquisizione della Luigi Galli per capire cercato di creare un secondo canale parallelo a quello del lusso. questo cambiamento che, lungi dal fondere passivamente Facendo un piccolo passo indietro nel tempo, un’esperienza due realtà, ne ha moltiplicato i rispettivi tratti distintivi importante per quanto segue è stata l’acquisizione di mantenendo intatto il fertile differenziale, unito oggi dal Wedgwood Italia, di cui abbiamo assunto il personale punto di vista della proprietà. chiave, proteggendo così il capitale di esperienza maturato La nostra azienda è stata fondata da Beppe Morone con nel tempo, assicurando contemporaneamente una continuità una visione chiara che ha incluso sin dall’inizio marchi di di riferimento per i clienti. Facendo tesoro dell’esperienza altissima qualità. Egli ha tentato tuttavia di creare anche con Wedgwood abbiamo replicato con l’acquisizione della un secondo canale gemello, orientato al quotidiano, alla Luigi Galli. Ma, a differenza di Wedgwood Italia, in cui è cucina, a quello che con un termine inesatto chiamiamo oggi avvenuta una completa fusione, in questo caso c’è stata 74


TEAM GRUPPO MORONE In questa pagina: prima fila in alto, da sinistra: Marco Berni, Mirco Sgarbossa e Roberto Crescenzi. Seconda fila, da sinistra: Renato Fumagalli, Sergio Marchiori, Emanuele Elvezia e Renato Cazzaniga. Qui sopra, seduti, Lorenzo Ravetta (a sinistra) e Robert Verhoeven. La foto è stata scattata nell’ingresso della storica sede del Gruppo Morone a Milano.

Per noi il servizio tavola di lusso non è un oggetto da riporre, ma qualcosa di cui godere ogni giorno. L’imperativo è usare prodotti di alta gamma che aumentano la qualità della vita un’integrazione e la Luigi Galli, pur avendo cambiato proprietà, a livello del personale. Il cliente di Luigi Galli, quindi, potrà rimarrà un’azienda e un marchio a sé stante. Un marchio chiamare indifferentemente il numero di B. Morone o della prestigioso che fa già parte della cultura del nostro settore, Luigi Galli continuando ad avere la signora Barbara Crespi un nome che teniamo molto a tener vivo e che rappresenterà come referente di fiducia. il nostro secondo canale distributivo complementare con il Anche la forza di vendita di Luigi Galli, con agenti plurimandatari, non è cambiata. marchio B. Morone. Ciò che cambia è quindi la proprietà, che, insieme alla gestione, sarà condivisa dalle due aziende. Attraverso Come sarà gestito questo secondo canale? La storia, la cultura, i rapporti maturati nel tempo tra Luigi questa strategia sinergica avremo la possibilità di offrire ai negozianti un servizio più ampio, mantenendo intatte le Galli e i suoi clienti proseguiranno come prima. Come nel caso di Wedgwood abbiamo deciso per la continuità caratteristiche dei due marchi. 75


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“Non rappresentiamo semplicemente un prodotto. Noi proteggiamo e sosteniamo un’eredità, una cultura, un’innovazione. Vendiamo un’emozione. Cultura e qualità sono speculari e vanno sempre di pari passo”

IL “GRUPPO MORONE” il “Gruppo Morone” dal 2015 è una nuova realtà imprenditoriale, che si giova dell’esperienza di due aziende leader nei rispettivi campi d’azione: “B.Morone” nel lusso e nel complemento d’arredo e “Luigi Galli” orientata alla cucina e ai prodotti quotidiani di alta qualità. Una sola proprietà, con due diversi canali di distribuzione.

I MARCHI “B.MORONE” Wedgwood, Waterford, Royal Doulton, Cutipol, David Trubridge, Driadekosmo, Herend, Robert Haviland & C.Parlon, Lobmeyr, Moser e Zanetto. Tutti distribuiti in esclusiva in Italia da B.Morone, marchio del Gruppo Morone. 76

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I MARCHI “LUIGI GALLI” Atlantis, Aynsley, Cristel, Couzon, Fink, Kahla, Medard de Noblat, Noritake, Valsodo, Wüsthof. I marchi della Luigi Galli, società appartenente dal mese di ottobre 2014 al Gruppo Morone, sono distribuiti in Italia da un secondo canale di distribuzione attraverso agenti plurimandatari.


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uale posizionamento per i rispettivi canali paralleli? era molto visibile, con personaggi forti e caratterizzanti. Rispetto a B.Morone, Luigi Galli sarà il canale orientato Noi, rappresentanti di un cambiamento generazionale che alla quotidianità e alla cucina, con marchi molto forti come sta avvenendo anche a livello di negozianti e di fornitori, Kahla, Wüsthof, Cristel, Medard de Noblat, mentre B.Morone ci muoviamo in una realtà in cui ciascuno deve operare in manterrà il suo posizionamento sul lusso e il complemento sinergia con i partner per rendere possibile un nuovo giro d’arredo. Se prima della crisi ogni distributore poteva commerciale. contare su un core business di 2-3 marchi-pilastro, supportati Quali sono i vostri progetti per il futuro? da un numero variabile di marchi complementari per creare Prima di tutto stiamo preparando un’iniziativa per il rilancio un portafoglio completo, in questo modo noi vorremmo della Luigi Galli, che avverrà a inizio anno. arrivare ad avere due canali diversi e complementari, ciascuno Anche a livello di portafoglio ci saranno novità di rilievo, retto dai marchi esclusivi di riferimento, offrendo ai punti mentre continueranno gli eventi organizzati da B.Morone vendita una scelta di qualità a 360°. I due canali conteranno con la partecipazione in loco dei decoratori specializzati di su due forze di vendita differenti, con due diverse strategie. Herend e altre iniziative sul modello degli appuntamenti B.Morone continuerà a lavorare con agenti monomandatari “Tea Time con Wedgwood”, ospitati quest’autunno con ottima interni ed esclusivi, mentre Luigi Galli proseguirà con agenti accoglienza presso 14 negozi Max Mara con la partecipazione plurimandatari reclutati come agenzia. della food writer italiana Csaba dalla Zorza.

GRUPPO MORONE MILANO In questa pagina: Alessandra Magni e Robert Verhoeven, titolari del Gruppo Morone, con Lorenzo Ravetta, Direttore Commerciale. Del nuovo “Gruppo Morone”, in attività dal 2015, fanno parte la B.Morone e la società Luigi Galli, acquisita il 1° ottobre 2014. La sede del Gruppo Morone è a Milano nel palazzo storico della famiglia, in via Soresina.

Come vi siete mossi per comunicare il nuovo assetto e Queste attività vincenti presso i negozi verranno attivate quale feedback avete avuto finora? anche per i marchi e i negozianti di Luigi Galli. Il 1° ottobre 2014, subito dopo l’edizione autunnale di HOMI, abbiamo diramato una lettera per annunciare l’avvenuta Che cos’è la crisi e come bisognerebbe affrontarla? acquisizione della Luigi Galli. Il vero rilancio delle nuove Siamo convinti che la crisi non abbia creato i problemi del strategie tuttavia avverrà solo a gennaio, in concomitanza nostro settore, ma che li abbia semplicemente aumentati, con HOMI 2015, quando nascerà ufficialmente, presso il accelerati, messi in evidenza. nostro showroom, il Gruppo Morone. Dall’inizio della crisi il settore ha perso moltissimo e In questi tre mesi ci siamo presi del tempo per analizzare la quand’anche la congiuntura negativa finisse domani, non situazione e capire come gestire le nuove opportunità. Ogni sarebbe comunque facile tornare ai livelli precedenti il volta che si entra in un’azienda è necessario studiarla a 2008. fondo, capire la sua storia, le dinamiche virtuose che hanno La crisi ha sicuramente agito da filtro nei confronti di determinato il suo successo, come abbiamo già fatto nel 2008 quelle aziende che, sull’onda del boom precedente, si con la stessa B.Morone, e, nel 2013, con Wedgwood Italia. erano potute permettere di rinviare decisioni difficili, Nel caso di B.Morone l’azienda ha sempre avuto una gestione rinunciando a visioni coerenti, strategie chiare. molto forte, con grandi personalità illuminate alla guida. Per Si tratta di un processo di selezione naturale che tuttavia noi questo ha costituito una sfida importante, un invito dovrebbe essere gestito per evitare la scomparsa di tante da un lato a conservare amorevolmente un’eredità di storia realtà aziendali e culturali. Sarà necessaria una profonda e di conoscenza che ha valso all’azienda grande prestigio, collaborazione tra imprenditorialità e cultura per assicurare dall’altro a innovare, cautamente ma con una visione a 360°. che quel che esce dalla crisi sia un concentrato di quanto Anche nel caso della Luigi Galli la gestione precedente c’è di meglio. www.bmorone.it 77


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“Da anni vivo e lavoro nella mia casa sulle colline toscane, una villa del ‘500 dove ho costruito il mio atelier, quasi un laboratorio alchemico, una Wunderkammer che mi regala il senso dell’ora e del luogo. Qui disegno e progetto le mie creazioni. Amo stare fra le cere calde dei modelli che prendono forma. Amo profondamente l’argento, che mi dà emozioni infinite, mai scontate” 78


Giovanni Raspini L’argentiere Una passione alchemica dalle radici antiche Nelle creazioni di Giovanni Raspini, designer, argentiere e “homo faber” a 360°, lo stile e l’unicità di un marchio italiano in cui le radici plastiche classiche si fondono con gli elementi del progetto contemporaneo TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO GIOVANNI RASPINI

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a sempre appassionato di antiquariato e di storia della decorazione, Giovanni Raspini produce oggetti in argento, collezioni per la tavola e gioielli dal 1972. “Ho sempre amato l’argento” spiega Giovanni Raspini. “Sono un collezionista di oreficerie medievali e antiche, preferibilmente toscane. L’argento è astratto, puro, sembra una creatura notturna illuminata dalla luna piena”.

manualità. Grazie al disegno, l’idea primigenia è trasformata in un modello tridimensionale in cera, che sarà utilizzato per la successiva fusione. Tecnica antichissima, la fusione a cera persa consente di creare gioielli e oggetti di grande impatto emotivo. Terminata la costruzione vera e propria seguono la pulimentatura, la brunitura per i manufatti in argento, l’incastonatura se il gioiello indossa una pietra.

Per finire, il controllo di qualità e il packaging oscano, architetto e designer, Giovanni Raspini ha aziendale: nasce così lo stile Giovanni Raspini. progettato case, mobili, oggetti per la casa e gioielli. “Ho Negli ultimi anni all’argento ha affiancato il bronzobianco, studiato architettura presso l’Università di Firenze, dove ho lega nobile testata e sviluppata dall’argentiere toscano avuto professori che mi hanno insegnato a sognare, a vedere sino a ottenere oggetti unici per valore plastico e ricerca oltre, a materializzare concretamente le mie intuizioni. Con del design. Una collezione generata dal fuoco, dalla l’argenteria non hai i vincoli architettonici e burocratici forza del metallo, e come per l’argento, interamente della progettazione edile. Paradossalmente soltanto quando realizzata con l’antica tecnica della cera persa. ho smesso di fare l’architetto ho veramente cominciato a Celebre per i servizi tavola animalier, costellati da progettare sul serio”. E progettare, per Giovanni Raspini, meravigliose sculture in argento di coccodrilli, leopardi, significa guardare sempre avanti. “Volevo costruire i creature marine, ma anche per le cornici fiorite e per i miei pezzi, rendere vere le mie creazioni” prosegue il Charms personalizzabili, negli ultimi anni Giovanni Raspini designer, “così ho selezionato i migliori scultori, modellisti ha concentrato l’attenzione sul gioiello, creando nuove linee e tecnici, e ho iniziato. Un sogno di bellezza reso concreto dal gusto contemporaneo e dal grande potere evocativo. dalla grinta e passione che caratterizza tutto quello che Gioielli in argento, argento dorato, pietre preziose - Garden, facciamo”. L’azienda ha sede a Pieve al Toppo, in Valdichiana, Savana, Iris, Golden Rainbow, Star System e Facciamo le fra Arezzo, Siena e Firenze: la culla del Rinascimento. Corna - caratterizzati dall’alta cifra stilistica e dallo stile unico e irripetibile che ci riportano alle origini del brand, Il laboratorio alchemico di Giovanni Raspini tra forti suggestioni animalier, la delicatezza dei fiori, “Da anni vivo e lavoro nella mia casa sulle colline toscane, reminiscenze dell’oreficeria medievale e oggetti portafurtuna. una villa del ‘500 dove ho costruito il mio atelier, quasi un “Nella costante ricerca di sviluppo del brand cerchiamo laboratorio alchemico, una Wunderkammer che mi regala il di formare personalità interne per i progetti di senso dell’ora e del luogo. Qui, circondato dalle cose che marketing e comunicazione integrata, in un’ottica mi piacciono, disegno e progetto le mie creazioni. Amo globale di sistema prodotto” spiega Raspini. stare fra le cere calde dei modelli che prendono forma. Amo “Da qualche anno anche mia figlia - Costanza profondamente l’argento, che mi dà emozioni infinite, mai Raspini - è entrata in azienda, offrendo un scontate”. Uno degli aspetti più affascinanti dell’arte orafa è la contributo di primo piano per idee ed entusiasmo.”

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Celebre per le collezioni animalier, costellate da sculture in argento di coccodrilli, leopardi, creature marine, per le cornici fiorite e per i Charms personalizzabili, negli ultimi anni

Raspini ha concentrato l’attenzione sul gioiello, creando linee dal gusto contemporaneo

GIOVANNI RASPINI In queste pagine: a sinistra, secchi champagne con sculture in bronzobianco a soggetto tigre e pesci tropicali. Sotto, una selezione di cornici in bronzobianco e, in basso, i nuovi contenitori in vetro con tappo in bronzobianco. In alto, collana in argento della nuova collezione “Reef”. Qui, a lato, anello (a sinistra) e bracciale (a destra) in argento della collezione “Zebra”. Sotto, la campagna pubblicitaria PE 2015 con le collezioni, da sinistra, “Zebra”, “Cocco” e “Garden”.

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utti gli oggetti realizzati da Raspini sono ideati, modellati, costruiti e rifiniti esclusivamente in azienda. Un impegno di stile e concretezza che ha visto moltiplicarsi negli ultimi anni le Boutique Raspini esclusive del brand - a Roma, a Milano, a Monaco di Baviera, ad Arezzo, a Napoli, a Foligno, a Firenze - dove le creazioni dell’argentiere si confrontano con il mondo e l’incontro si fa moda. “Mi chiedo sempre cosa avrei fatto se non fossi diventato argentiere e gioielliere, se avessi continuato a fare l’architetto. Ma in fondo parliamo sempre di progetti e di mondi: dal macrocosmo delle grandi opere al microcosmo della bellezza preziosa, polvere di stelle da indossare o regalare ai nostri migliori affetti”. www.giovanniraspini.com

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ozze d’oro per la manifattura italiana e i maestri del Novecento. Il 2015 segna un anno importante per la commemorazione della scomparsa di Le Corbusier 50 anni fa e soprattutto per la celebrazione di una delle collezioni più significative del design contemporaneo: la Collezione Le Corbusier (LC) firmata dal grande architetto insieme con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. Data al 1964, gli autori ancora viventi, la firma da parte di Cassina del contratto per produrre i primi quattro modelli della Collezione LC, impostando un percorso filologico che ha segnato l’avviamento della Collezione Cassina “I Maestri”. Scegliendo Cassina, Le Corbusier ha riconosciuto la capacità industriale dell’azienda italiana a livello internazionale. www.cassina.com

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VENINI In questa pagina: “Edi Model 1�, design Alberto Biagetti (2014), lampade da terra e sospensione, dal chiaro rimando all’icona della luce ideata da Edison. Con questo omaggio al grande inventore, Biagetti pensa alla silhouette tradizionale della lampadina intervenendo direttamente sulla sorgente luminosa originaria - un filamento metallico - trasformata ora in vetro grazie alla fusione di cannette policrome che producono morbidi toni di luce.

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MDF Grafo Sofa System UN SEGNO GRAFICO ESSENZIALE PER IL SISTEMA COMPONIBILE DI ELEMENTI RIGIDI E IMBOTTITI “GRAFO SOFA SYSTEM” GARANZIA DELLA MASSIMA LIBERTÀ COMPOSITIVA TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MDF ITALIA 86


MDF ITALIA In queste pagine: da sinistra, libreria “Minima 3.0”, design Fattorini Rizzini + Partners, tavolo “Rock Table”, seduta e pouf “Flow”, design Jean Marie Massaud. Living area con il sistema componibile “Grafo Sofa System” e tavolini “K Tables”, design Victor Vasilev. Qui sotto, poltrona “Mia”, design Francesco Bettoni.

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emplice e flessibile, capace di modificare la propria forma secondo le esigenze del momento. Grafo Sofa System di Victor Vasilev per MDF Italia è un sistema componibile di 8 elementi imbottiti e 3 tavolini, che possono inserirsi con in qualsiasi contesto, dagli ambienti domestici agli spazi pubblici, con postazioni contenute, composizioni lineari, ad angolo, grandi isole e chaise longue. Il segno grafico, fonte d’ispirazione dell’intero progetto, genera una peculiare cucitura a contrasto lungo i bordi degli elementi imbottiti e sui cuscini, allo scopo di enfatizzare le proporzioni e creare continuità tra i diversi componenti. Lo schienale a ribalta incorporato al modulo garantisce inoltre comodità della seduta. www.mdfitalia.it 87


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FOSCARINI Mite e Glass Drop NELLE CREAZIONI DI FOSCARINI UNA SPINTA VERSO L’INNOVAZIONE CHE ABBRACCIA LE NUOVE POSSIBILITÀ OFFERTE DALL’EVOLUZIONE DELLE TECNOLOGIE LUMINOSE LED TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO FOSCARINI - DIESEL CREATIVE TEAM

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FOSCARINI In queste pagine: sopra, lampada “Glass Drop”, design Diesel Creative Team (2014), nella versione originale a sospensione. Qui a sinistra, “Glass Drop” nella nuova versione da tavolo. Nella pagina a sinistra, lampada “Mite”, design Marc Sadler (2014), nella nuova versione a LED, realizzata con la stessa tecnologia usata per le mazze da golf, un mix resistente e leggero di fibra di vetro e filo di carbonio o di Kevlar®, che funge contemporaneamente da decoro e struttura portante.

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rogettata da Marc Sadler, Mite è una grande lampada dalla forma innovativa e senza tempo. Oggi è disponibile nella nuova versione a tecnologia LED, che assicura minore consumo energetico, maggiore durata e sostenibilità, esaltando al contempo la magia luminosa di un’autentica icona del design. La lampada da terra “Mite”, insieme alla versione a sospensione “Tite”, si è aggiudicata il più autorevole premio mondiale di design,

il Compasso d’Oro ADI 2014. La lampada Glass Drop, firmata da Diesel Creative Team e trasformata in realtà grazie al know how di Foscarini, dal caratteristico corpo in vetro soffiato rivestito in alluminio cromato, si declina oggi in un’inedita versione da tavolo. Ispirata all’immagine di una goccia di metallo fuso, la nuova “Glass drop” tavolo condivide con l’omonima lampada a sospensione il vetro soffiato a bocca e il caratteristico effetto metallizzato. www.foscarini.com 89


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L’Oca Nera Home Collection DAL PROTAGONISTA DELL’ARREDO CASA PIÙ CONTEMPORANEO E RICERCATO, LA NUOVA COLLEZIONE 2015, FONTE D’ISPIRAZIONE DI PROPOSTE ORIGINALI PER L’HOME DECOR TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO L’OCA NERA 90


L’OCA NERA In queste pagine: quadro d’ambientazione con cornice, vaso basso, vaso alto e centrotavola della nuova Home Collection 2015.

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L’OCA NERA In questa pagina: sopra, tavolini piccolo, medio e grande in bianco e beige, cache-pot piccolo e grande della nuova linea “Armonie Naturali” (2015). A fianco, lampada “Helsinki” della linea “Lighting” (2015).

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L’OCA NERA In questa pagina: complementi d’arredo “Gallina” grande e piccola e serie di cornici quadrate della linea “Armonie Naturali” (2015).

La perfezione della semplicità, grafismi decorativi e armonie naturali per ambienti di charme. Il piacere dell’eleganza e le emozioni da ricordare nella casa de L’Oca Nera

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iving in elegance: una casa che esprime la personalità e lo stile di chi la abita, accogliente e dal vissuto internazionale, con dettagli che attingono alle tendenze più attuali. È la casa pensata e proposta nel nuovo catalogo Home Collection 2015 de L’Oca Nera, il marchio che della ricerca dello stile e dell’armonia formale nell’interior design&decoration ha fatto la propria missione. Al suo interno convivono perfettamente temi suggestivi, ideali per caratterizzare bellissime micro architetture d’arredo che sfidano il tempo e allo stesso modo sono capaci di apparire familiari e rassicuranti. In perfetta sintonia con le ultime tendenze del lifestyle e del design, la ricerca stilistica dell’azienda si concentra sull’innovazione, i dettagli raffinati e le lavorazioni artigianali che puntano su novità che fuggono il dejà-vù, per una casa capace di esprimere atmosfere eleganti e a tratti sorprendenti.

La modernità delle linee pulite, dei colori neutri e delle forme essenziali, archetipiche, è la base di partenza su cui si innestano oggetti di grande personalità e appeal, dallo spirito cosmopolita. È il caso ad esempio della nuova famiglia di prodotti Armonie Naturali, che comprende tavoli tondi in differenti diametri e altezze nei colori beige e bianco. Mensole e ripiani possono accogliere volumi modulabili ottenuti dalla composizione di lanterne e vasi differenti oppure resi originali con gli altri manufatti in ceramica, come gli svuotatasche bicolore a forma di cuore e le scatole tonde con coperchio, azzurre o grigie. Ricordano la magia del bosco i piccoli animaletti in vetro: orsi, anatre, volpi, ma anche pinguini e gallinelle. Inusuali e molto raffinati, questi oggetti in vetro fuso sono realizzati con lavorazioni artigianali e arricchiti con particolari accostamenti materici di lucido e opaco. 93


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L’OCA NERA In queste pagine: sopra, orologio quadrato piccolo e grande, disponibile nelle versioni colore bianco, verde, arancio e fango. Qui a fianco, cornici rettangolari, disponibili anch’esse nelle medesime versioni colore. Nella pagina a destra, quadro d’ambientazione e lanterna piccola, media e grande.

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La modernità delle linee pulite, dei colori neutri e delle forme essenziali e archetipiche è la base di partenza su cui si innestano gli oggetti di grande personalità e appeal firmati L’Oca Nera

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a brillante trasparenza del vetro interpreta nuovi vasi, portacandele, giare e lampade moderne, ideali per creare l’atmosfera giusta per il relax o rendere più suggestivi i momenti di convivialità. Il tempo è un dono ancora più prezioso se è scandito dalle lancette giuste: ecco allora nascere una serie di orologi quadrati sia da tavola che da parete, i cui quadranti giocano sui contrasti cromatici fra bianco, verde,

arancio e fango. Perfetti da abbinare ai portaritratto negli stessi toni. L’Oca Nera sa come rendere unico ogni ambiente. Un’elegante proposta di quadri astratti e figurativi trova una possibile alternativa di scelta nei numerosi pannelli decorativi che rendono palpabile l’emozione tattile delle textures grafiche. Il tutto si alterna alle cornici da parete, anch’esse proposte in varie fogge e dimensioni. www.locanera.it 95


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CINI&NILS In queste pagine: lampada a LED “FormaLa - FormaLa plus”, design Luta Bettonica (2012). Formata da nastri di luce in acciaio armonico, è disponibile in versioni con due tipi di alimentatore: integrato (FormaLa) o remoto (FormaLa plus).

CINI&NILS FormaLa UNA LAMPADA, INFINITE CONFIGURAZIONI. DA CINI&NILS, UN NASTRO DI LUCE DA MODELLARE A PIACIMENTO PER CREARE AMBIENTI SUGGESTIVI E ATMOSFERE INEDITE TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO CINI&NILS 96


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ini&Nils nasce nel 1969 dalla creatività e dalla passione di Franco Bettonica e Mario Melocchi. Dal lavoro congiunto dei due designer prendono vita diversi prodotti di grande modernità, alcuni dei quali, come le collezioni da Bar, da Tavola, da Scrivania, il Portariviste girevole, il Cubobar, il Tavolo da Gioco, fanno oggi parte della collezione permanente del MoMA di New York a dimostrazione del loro valore nella storia del design in Italia e nel mondo. Dai primi anni ‘90 a Franco Bettonica e Mario Melocchi si affianca in azienda Luta Bettonica, che nel 2002 diventa direttore artistico, progettando e seguendo lo sviluppo di lampade e sistemi illuminanti che hanno fatto conoscere Cini&Nils nel mondo. Tra le loro creazioni occupa un posto speciale la collezione FormaLa, lampada da interni, a LED che si presenta come un nastro di luce in acciaio armonico da modellare a proprio piacimento e posizionabile in infinite configurazioni. Disponibile in versione da parete o soffitto, dimmerabile (varialuce ndr), provvista di alimentatore “on board”, “FormaLa” consente un’illuminazione indiretta o diffusa e offre diverse soluzioni per creare ambienti suggestivi. La lampada è disponibile in quattro lunghezze: le più corte utilizzabili come semplice applique in ambienti più piccoli, le più lunghe per creare fantasiosi disegni luminosi su intere pareti. Grazie alla loro efficienza, bellezza e versatilità, le lampade e i sistemi Cini&Nils illuminano anche importanti spazi pubblici - musei, luoghi di culto, spazi commerciali, uffici, showroom, alberghi e ristoranti. www.cinienils.com

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marchio Rubelli nasce a Venezia a fine Ottocento, quando Lorenzo Rubelli rilevò la ditta di Giobatta Trapolin, celebre per la produzione di passamanerie, velluti controtagliati, soprarizzi, lampassi e broccati. Oggi il Gruppo Rubelli rappresenta una delle grandi eccellenze del made in Italy. Presso la sua tessitura sono prodotti la maggior parte dei tessuti Rubelli, Armani/Casa e i tessuti per i grandi progetti come i teatri La Scala e La Fenice. Telai jacquard elettronici di ultima generazione sono in grado di produrre tessuti per arredamento di tutte le tipologie, in fibre naturali, sintetiche e tessuti antifiamma in Trevira CS per il settore contract. Nelle collezioni 98

Rubelli i materiali originari sono reinventati grazie all’introduzione di elementi contemporanei, in linea con le tendenze stilistiche che permeano l’universo delle grandi Manifatture della porcellana. Proponiamo qui alcuni abbinamenti di grande charme, come i servizi tavola Wedgwood quali “Ashlar”, disegnato da Wedgwood Studio e ispirato a forme architettoniche, e “Flirt”, firmato da Vera Wang per Wedgwood, su tessuto Rubelli “Sallustio”: forme contemporanee si uniscono ai pattern tradizionali del pizzo sulla luminosa bone china dalle bordature in platino che risaltano contro il raffinato tessuto variegato. Wedgwood è distribuita in esclusiva in Italia da B.Morone di Milano.


TESSUTO RUBELLI PIATTI WEDGWOOD In queste pagine: tessuto “Sallustio” di Rubelli. Da sinsitra, piatto ottagonale della collezione “Ashlar” e piatti della collezione “Flirt” di Vera Wang per Wedgwood.

DESIGN IN TAVOLA TRA TENDENZE DESIGN E PATTERN GEOMETRICI, STORICI DECORI E TOCCHI PREZIOSI, LA PORCELLANA SI UNISCE ALLA COMPLESSA MATERICITÀ DEI TESSUTI CONTEMPORANEI REDAZIONALE A CURA DI NENA MAZZA TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO RUBELLI / B. MORONE / WEDGWOOD / HEREND / ALESSI 99


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l disegno floreale in rilievo del tessuto “Papilo” di Rubelli sottolinea la pienezza cromatica del decoro Hermitage della storica Manifattura di Herend, in cui la reminiscenza dei fasti imperiali si unisce alla raffinatezza di un design più sobrio e contemporaneo. In questa direzione vanno, di pari passo, le collezioni Rubelli che

puntano a uno stile di vita fatto di sfumature e matericità, fondendo interessanti contrasti tra colori e materiali: i tweed con filati metallici, le sete invecchiate con ricami decorativi, gli storici jacquard con pattern artistici contemporanei. Herend è distribuita in esclusiva in Italia da B. Morone di Milano

TESSUTO RUBELLI PIATTI HEREND In queste pagine: su tessuto “Papilo” di Rubelli, piatti della collezione “Hermitage”di Herend.

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ALESSI Design d’Autore SINTESI TRA CLASSICISMO, ARMONIA E ARCHETIPICITÀ, LA TAVOLA “DRESSED” DI ALESSI È ESALTATA DAL DISEGNO A RICAMO DI MARCEL WANDERS TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO ALESSI 102


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a serie Dressed, disegnata da Marcel Wanders nel 2011, comprende ogni aspetto della mise en place: Piatti e Servizi da tè e caffè in porcellana bianca, Posate in acciaio con decorazione coniata, Bicchieri in cristallo, Vassoio, Sottopiatto, Sottobottiglia e Sottobicchiere in acciaio inossidabile 18/10. Studiato per una completa apparecchiatura della tavola, il progetto prende il nome “Dressed” perché la esto didascalia decorazione, Antecab come inullati un belcum, vestito, temquos serve evel a far illaut risaltare dolesedis il contenuto alit rendisquis senza averne enihictiumeIhilia il sopravvento. Ilplignis designer ad moluptiosolandese si apienditae ha fatto vendaeptusda della decorazione ped mo unoquat dei suoi volorer baluardi, untiasimus utilizzandola aut ernatque in modo autanticonvenzionale, voluptaepera sumspesso quam, applicata spazi defilati, a volte addirittura in parti non visibili, un piacevole multisensoriale sin nihictio culparcinimagnim que estistrume voluptaque ipientibus enime creando voluptiorem est, nis effetto si corrum fugiam que l’utilizzo dell’oggetto. I segniectiis sono essusam ricchi, espressivi, tra il florealelam e ilvolestis barocco,anis ma est l’insieme riesce doluptat. durante Idestrum endae exped quia nullora endanducid magnat eumqui cus, ad essere elegante grazie anche contrasto fondo e decoro, tra bassorilievo parti moluptate lucide. Un intia dolorer ibuscip saperio. Est, einleggero porporibeati cus quial dolupta dittraque voluptas eatatempore adisci ecorro insieme che colloca decisamente nell’area “radicale” contemporanea. excerspero maioreperum essisi bla de nusant andelig enisinto blaccus,della imetprogettazione mo et vero qui re dolut alit www.alessi.com dis abo. Cia vid eum quaecti busante mporiorunt quam quiaeped unt latibus anditaepe et quas des voluptatende volum tat as dellate nam Marcel Wanders disegna la collezione con decoro a rilievo “Dressed” completa unt et odist, sitia in prae. ItatianHarumque as con conserem ullabo. Ut endam quaepellore peri blatisi nctemolor maioris Servizio di posate, Servizio di nimod piatti,moditam tazze qui tè e e Servizio di bicchieri quundae quam, di estrum incte ducidis maio. Enim voluptate sa caffè quaturiost audae elitat.Nem et ut et ipsam alis nonsent ureium rae nullatio ius, officie ndelendia dolum ad que mint ut ad et hiliasiment. Pit ommodio. Itatend andest estotatusam quid que voloreiur audae velibeatem hitatum dolupti rene nit aut dictur aspernamusam consed quae

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Richard Ginori Volière RIPRODUCE DODICI DIVERSI SOGGETTI GRAFICI IN OLTRE CINQUANTA VARIANTI DI COLORE CON PROFILO IN ORO ZECCHINO LA NUOVA COLLEZIONE TAVOLA, TÈ E CAFFÈ “VOLIÈRE” TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO RICHARD GINORI

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ura bellezza e fascino naturale per Volière, la nuova collezione Richard Ginori sintesi di maestria artigianale e patrimonio artistico della Manifattura. La collezione Volière si rivela nella forma Impero, segno distintivo della Manifattura e manifesto di rigore e bellezza. Un decoro prezioso, ispirato a disegni contenuti in ricercate pubblicazioni ottocentesche sulla botanica, riproduce dodici diversi soggetti grafici. I soggetti ritratti sono immagini di colibrì e altri uccelli su festoni incorniciati da motivi floreali delicatamente sottolineati da un profilo in oro zecchino, seguendo una speciale “ricetta” Richard Ginori. Ogni soggetto è stato scomposto nei tratti e nelle cromie in modo da realizzare una tavola colore in grado di riprodurre ogni tonalità, ogni dettaglio, ogni segno colore con un percorso cromatico di oltre cinquanta varianti colore. Il decoro in sovrasmalto, realizzato attraverso un particolare processo di cottura, protegge la brillantezza dei pigmenti impiegati. La collezione Volière, espressione del savoir faire e dell’artigianalità Richard Ginori, è disponibile in assortimento completo tavola, tè e caffè.

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CARLO MORETTI In queste pagine: collezione bicchieri “Bora”, soffiati a bocca e rifiniti a mano libera, firmati e datati. Un’icona ideata e prodotta dal 2001 in sei decori diversi ogni anno. Al 2014 se ne contano 90. 106


Carlo Moretti Bora e calici da collezione “BORA”, INAUGURATA NEL 2001, SI RINNOVA OGNI ANNO IN SEI DIVERSI DECORI CON UNA LINEA DI BICCHIERI INDIVIDUALI DA COLLEZIONE INSIEME AI SEI “CALICI DA COLLEZIONE” TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO CARLO MORETTI 107


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’espressione più compiuta dell’anima del cristallo veneziano vive nelle collezioni di Carlo Moretti. La sapiente manualità dei maestri vetrai dà vita a creazioni che trovano spazio presso i più grandi musei del mondo. La collezione “Bora”, inaugurata nel 2001 e rinnovata ogni anno in sei diversi decori presenta una serie di bicchieri individuali da collezione in Cristallo di Murano trasparente a sezione irregolare e profilo inclinato,

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proprio come se li avesse sospinti un vento di bora. I bicchieri, dalla sezione ovale irregolare, sono realizzati in Cristallo di Murano, soffiati a bocca e rifiniti a mano libera in diversi motivi decorativi applicati a caldo: murrine, cannette, festoni, macchie, fasce, anelli e spirali colorate, foglie d’oro e d’argento, colori trasparenti e in pasta. Tra i grandi successi di Carlo Moretti i Calici da collezione occupano un posto speciale. Nati nel 1990 da un’ idea di


Giovanni Moretti, i Calici da Collezione vengono proposti, da allora, in collezioni da sei esemplari ogni anno, ispirati al dialogo tra il segno contemporaneo e la secolare tradizione del cristallo soffiato. La raccolta completa dei 180 soggetti rappresenta una preziosa opportunità per i collezionisti di tutto il mondo, creazioni di un’impresa visionaria che con sapienza e lungimiranza ha saputo infondere grandi emozioni permeando l’intima dimensione della tavola e dell’abitare. www.carlomoretti.com

CARLO MORETTI In queste pagine: “Calici da collezione” in Cristallo di Murano soffiati a bocca, firmati e datati, rifiniti a mano libera in diversi motivi decorativi applicati a caldo di murrine, cannette, festoni, macchie, fasce, anelli, spirali colorate, foglie d’oro e d’argento, colori trasparenti e in pasta. 109


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VILLEROY&BOCH In queste pagine: la collezione “Anmut Flowers” (2014), in Premium Bone China. Qui sopra, piatti della linea “Anmut Flowers” tra elementi della collezione “Anmut My Colour”, in Premium Bone China con bordi in platino.

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Villeroy&Boch Living Table DECORI FLOREALI, GEOMETRIE DESIGN, INEDITE INTERPRETAZIONI DEL CLASSICISMO E NUOVI PARADIGMI DEL COUNTRY: LA TAVOLA CONTEMPORANEA DI VILLEROY & BOCH TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO VILLEROY & BOCH

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on la collezione Anmut Flowers, Villeroy&Boch si conferma ancora una volta trendsetter grazie alla costante ricerca di nuove forme e decorazioni per una tavola dallo stile inconfondibile. La gamma “Anmut Flowers” riprende la forma armonica sviluppata da Karl Leutner nel 1950 declinandola in una nuova versione fresca e floreale dal decoro colorato e giovane che trasmette un mix di romanticismo e dinamismo in linea con il mood contemporaneo. La linea comprende piatti, tazze, zuccheriera, lattiera e una selezione di ciotole combinabili sia con altri elementi della collezione, sia con i prodotti total white della linea base Anmut e con le tinte decise di Anmut My Colour.

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a collezione Artesano di Villeroy&Boch si espande con la linea “Artesano Provençal”, autentico mix di leggerezza e linearità cui l’affascinante decoro floreale conferisce un tocco di romanticismo urbano. Gli ornamenti di “Artesano Provençal”, frutto di un lavoro manuale accuratissimo, scaturiscono dal pennello dell’artista belga Isabelle de Borchgrave, che dai suoi viaggi in Provenza ha tratto ispirazione per i motivi floreali e i colori naturali della serie. L’artista ha scelto fiori di geranio declinati in un rosso-arancione brillante, rose selvatiche e boccioli di un viola intenso, intercalati con eleganza da una bordura stilizzata in verde rosmarino. Disponibile in una gamma da 29 pezzi, “Artesano Provençal” è realizzato in Porcellana Premium, lavabile in lavastoviglie e utilizzabile nel microonde.

VILLEROY&BOCH In queste pagine: la collezione “Artesano Provençal”. Il decoro a rose e gerani è opera dell’artista belga Isabelle de Borchgrave.

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Un design dalle linee nette, con proporzioni armoniche e attenzione alle esigenze alimentari contemporanee caratterizza le collezioni “La Classica Nuova” e “La Classica Contura”

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na moderna interpretazione di eleganza senza tempo si esprime nella collezione La Classica Nuova, con la quale Villeroy&Boch porta in tavola un lusso esclusivo ma privo di ostentazione. Le linee chiare abbinate a una straordinaria funzionalità rendono ogni elemento della serie un elemento di servizio e un oggetto di arredo al tempo stesso. La collezione include la tradizionale gamma di articoli per la tavola in Premium Bone China e una serie di accessori in vetro coordinati. Oltre alla collezione in bianco puro è stata creata una versione decorata, La Classica Contura, che può essere usata da sola o combinata con la versione bianca. La grafica, che si ispira allo stile architettonico tipicamente italiano delle cupole, sottolinea la pulizia del linguaggio del design, fatto di motivi grafici e linee sottili.

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VILLEROY&BOCH In queste pagine: la collezione “La Classica Nuova” in Premium Bone China e, nella pagina a sinistra, piatti della serie “La Classica Contura” che ne costituisce la versione decorata.

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VILLEROY&BOCH In queste pagine: collezione tavola “Artesano Original” in Premium Porcelain, resistente al lavaggio in lavastoviglie e indicata per il forno a microonde.

Titolo Servizio Pagine AB ILICTUR, SEQUATIOREM FUGIAS REM ESTOTA VOLUPTATI IMUS AUTEM RESTEMPOS SOLUPTA EPELLIQ UUNTEM DOLORESSI SIMUS ET OD REHENDAE ITAE. NAM IDUCILIS TESTO XXXXX XXXXXX FOTO ARCHIVIO XXXXXX

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inguaggio formale sofisticato e sapore artigianale caratterizzano la collezione tavola Artesano Original, capace di interpretare le radici dell’azienda nel mondo country in modo autentico e al contempo in chiave estremamente moderna. “Artesano Original” di Villeroy&Boch è una collezione flessibile e multifunzionale per l’uso quotidiano, composta da 32 articoli che permettono molteplici combinazioni e puntano sul sapiente accostamento dei materiali, tra cui Premium Porcelain, legno di acacia e sughero, che conferiscono alla serie una forza espressiva unica esaltando l’artigianalità dell’insieme. Lo stile country trova qui un’interpretazione contemporanea in cui il design è al servizio di uno stile di vita semplice e di una sintesi estetica tra diverse matericità, esaltando ciascun elemento in un insieme morbido, audace e rassicurante al tempo stesso. www.villeroy-boch.com

Pensata per un lifestyle contemporaneo in linea con la natura, la collezione “Artesano Original” accosta un design classico abbinato a materiali come legno di acacia, sughero e ardesia

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Tutti i pezzi integrano la collezione “Dressed” mentre gli elementi in legno compongono la nuova linea “Dressed in wood”, design Marcel Wanders (2015)

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ALESSI In queste pagine: da sinistra in alto, Vassoio, Tagliere da servizio e Vassoio in legno di faggio con decoro a rilievo, Portauovo in porcellana bianca, Marmellatiera a tre scomparti in porcellana con coperchi in acciaio inossidabile, Piatto e Tazza da colazione in porcellana bianca con decoro a rilievo (in foto anche qui sotto), Campana in PMMA con pomolo in legno di faggio, Centrotavola rotondo e Alzata in legno di faggio con decoro a rilievo, Zuccheriera in porcellana con coperchio e cucchiaino in acciaio.

ALESSI Dressed MARCEL WANDERS INTEGRA IL SERVIZIO DA TAVOLA “DRESSED” CON UN’INTERA GAMMA DI ACCESSORI PER UNA PRIMA COLAZIONE DI GRANDE STILE, IN CASA O IN HOTEL TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO ALESSI 119


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ALESSI In queste pagine: sopra, Vassoio in legno di faggio con decoro a rilievo della nuova collezione “Dressed in Wood� e Piatti e Tazze da colazione. Qui a destra, Cucchiaino in acciaio inossidabile. In basso, Marmellatiera a tre scomparti in porcellana con coperchi in acciaio inossidabile. Nella pagina a destra, Zuccheriera in porcellana con coperchio e cucchiaino in acciaio inossidabile e, in basso, Burriera in porcellana con coperchio in acciaio inossidabile e Cremiera in porcellana.

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na nuova gamma di accessori per servire la prima colazione con stile completa il Servizio da tavola Dressed disegnato da Marcel Wanders nel 2011. Pensata sia per una colazione da consumare tra le pareti domestiche che per una servita in hotel, la nuova collezione comprende tipologie classiche come la Cremiera, la Zuccheriera, la Burriera, la Marmellatiera, il Cucchiaino, il Coltello per burro, una serie di Barattoli, la Biscottiera, così come elementi inusuali come il Piatto da colazione, il Portauovo con il suo cucchiaino con l’estremità a martelletto e il Cucchiaio da latte macchiato. Per ognuno, il designer olandese pone l’attenzione ai dettagli delle forme e della decorazione, questa volta applicata solo in alcune parti, creando un’eleganza che richiama linee classiche e stilemi antichi riletti attraverso uno sguardo contemporaneo. Con una speciale novità: la collezione è ulteriormente arricchita da alcuni elementi in legno di faggio naturale che formano la nuova serie Dressed in wood, comprendente un Tagliere personale e un Tagliere da servizio, due Vassoi, un Piatto per formaggi, un’Alzata per torta, una Campana e un Centrotavola.

Con la nuova veste foggiata da Marcel Wanders per la collezione “Dressed” il concetto di “breakfast” si trasforma in uno speciale rituale quotidiano

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ALESSI In questa pagina: Set di Barattoli ermetici e Biscottiera in vetro con coperchio in acciaio inossidabile lucido della collezione “Dressed”, design Marcel Wanders (2015).

Un coperchio in acciaio inossidabile decorato caratterizza la nuova serie dei Barattoli e la Biscottiera in vetro, al cui interno una speciale campanella segnala il “furto” dei dolcetti

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er la loro versatilità i nuovi elementi della famiglia Dressed si prestano sia a un uso privato, sia all’impiego in locali pubblici e strutture alberghiere. L’elegante Portauovo “Dressed” è prodotto in due versioni: in porcellana bianca e in resina termoplastica nei colori nero, bianco, rosso e giallo. Con un tocco da maestro, Marcel Wanders affianca al Portauovo un nuovo strumento utile e ingegnoso per chi ama l’uovo cucinato alla coque: un Cucchiaino con una estremità a martelletto per rompere comodamente il guscio. Tre le posate, sempre in acciaio inossidabile, che compongono la serie “Dressed” dedicata al breakfast: un Cucchiaino, un Cucchiaio per latte macchiato e un Coltello per burro, questi ultimi due caratterizzati da una decorazione a rilievo. Il Coltello per burro presenta sulla punta un disegno concentrico che richiama un ricciolo di burro a conferma della funzione dell’oggetto. La serie “Dressed” comprende anche un Piatto da colazione 122


ALESSI In questa pagina: Portauovo in resina termoplastica con cucchiaino a martelletto in acciaio inossidabile, design Marcel Wanders (2015).

Il Cucchiaino per uovo alla coque con estremità a martelletto per rompere il guscio è disponibile in confezione da due elementi, o insieme al Portauovo nella versione in resina termoplastica in porcellana bianca con decoro a rilievo, caratterizzato da una doppia sede per ospitare una tazza o un portauovo con accanto del pane o dei biscotti. La Marmellatiera costituita da un vassoietto con tre scomparti - tipologia inedita per il catalogo Alessi - la Zuccheriera con cucchiaino, la Burriera e la Cremiera sono tutti prodotti in porcellana bianca. La Marmellatiera, la Zuccheriera e la Burriera sono provvisti di coperchi in acciaio inossidabile. Completano l’insieme anche quattro diverse dimensioni di Barattoli e una Biscottiera, realizzati in vetro e ingentiliti da un coperchio in acciaio inossidabile decorato. Nella Biscottiera il designer ha inserito un dettaglio curioso all’interno del coperchio: una campanella “antifurto” che suona ogni qual volta viene prelevato un dolcetto. Un modo originale di concepire un oggetto d’uso quotidiano, cui si aggiunge una dimensione ludica perfettamente integrata nell’eleganza dell’insieme. www.alessi.com 123


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Royal Doulton Fable Collection DA UNA GIOVANE ILLUSTRATRICE LONDINESE LA NUOVA COLLEZIONE TAVOLA ISPIRATA ALLE FIABE SCANDINAVE, PER DARE VITA A UNA TAVOLA PERSONALIZZATA ED ELEGANTE TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ROYAL DOUTON

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ROYAL DOULTON In queste pagine: complementi del servizio tavola “Fable” nei decori “Fable Blue e Red Tree” e “Fable Garland”, design Karolin Schnoor (2015).

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oyal Doulton, celebre manifattura inglese di porcellana fondata nel 1815, prosegue le recenti collaborazioni con i giovani talenti di Londra con l’illustratrice Karolin Schnoor, che firma la collezione tavola “Fable”, ispirata alla tradizione scandinava rivisitata secondo gli stilemi del design contemporaneo. La collezione, che comprende anche una gamma completa di bicchieri a completamento del set, si dipana in diversi filoni: “Fable Blue e Red Tree” con decori blu e rossi a motivo di albero, “Fable Accents” con uccellini e fiori stilizzati, “Fable Garland” con disegno a ghirlanda blu e “Fable White”, la variante total white. Il decoro accattivante e la possibilità di creare allestimenti personalizzati attraverso il mix delle diverse proposte rendono “Fable” particolarmente versatile e adatta a chi desidera creare in tavola un look sempre nuovo. Seguendo la passione per i colori vivaci e le linee pulite, influenzata dall’arte popolare e dalle illustrazioni dei libri per bambini, Karolin Schnoor ha riprodotto tutto il fascino del loro mondo incantato, segnando una nuova tendenza che unisce l’universo del design a quello dell’infanzia e del profondo Nord. Royal Doulton è distribuita in esclusiva in Italia da B.Morone di Milano. www.bmorone.it 125


OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

MODIGLIANI In queste pagine: complementi della collezione tavola in ceramica “Pop” cerchi e righe, design Modigliani (2014). Bicchiere “Tivoli Gocce Klimt”.

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Modigliani Collezione Pop CON LA SEDE CREATIVA DI FRONTE ALLA SCALINATA DI PIAZZA DI SPAGNA A ROMA, MODIGLIANI PRODUCE A MANO LE SUE COLLEZIONI IN MANIFATTURE RIGOROSAMENTE ITALIANE TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO GIANANDREA PIRAS

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

MODIGLIANI In queste pagine: vaso della collezione “Pop” quadri e complementi del servizio tavola e caffè delle collezioni “Pop” quadri, “Pop” cerchi e “Pop” righe, design Modigliani.

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unta sull’energia contagiosa del colore la linea Pop di Modigliani, ispirata a una delle più importanti correnti artistiche del Novecento. Disponibile in tre versioni, da selezionare e mescolare a piacere per creare il proprio servizio personalizzato, la collezione propone motivi geometrici formati dalla combinazione di cerchi, righe e quadri, esaltati sapientemente dagli smalti unici e dalla lavorazione manuale di Modigliani. Ricca di accessori e idee regalo, “Pop” è stata ideata per essere

venduta a prezzi più accessibili, senza tuttavia cedere a compromessi sul piano della qualità stilistica e produttiva. Forte di una lunga tradizione nel campo della ceramica e del vetro, Modigliani è dal 1983 garanzia di alta qualità, savoir faire artigiano e produzione al 100% Made in Italy. La linea “Pop” è abbinabile alle posate “Via Veneto”, dalla forma ergonomica e i colori brillanti, disponibili in nove versioni cromatiche, e i bicchieri “Tivoli Klimt”, caratterizzati dal decoro di coriandoli in vetro colorato. www.modigliani.it

Le ceramiche Modigliani sono fatte e dipinte a mano, garantite in lavastoviglie e microonde, e sono abbinate a un ampio assortimento di posate dai manici colorati, di calici e bichieri

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

Silver Gold Gioielleria IL NUOVO PROGETTO DELL’ARCHITETTO LEPRERI RIDISEGNA GLI SPAZI DI UN ELEGANTE PALAZZO STORICO NEL CENTRO DI ENNA E DONA UN’IDENTITÀ DINAMICA E CONTEMPORANEA ALLA STORICA GIOIELLERIA “SILVER GOLD” TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO PIERO GEMMELLARO 130


SILVER GOLD GIOIELLERIA In queste pagine: panoramica del grande salone centrale caratterizzato dagli archi a tutto sesto in mattoni rossi e dalle coperture intonacate con volte a crociera. La gioielleria ha sede nel centro storico di Enna in un’elegante palazzina Stile Liberty, in via Roma 265. 131


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

SILVER GOLD GIOIELLERIA In questa pagina: sopra, sezione espositiva dedicata alla cristalleria e alla gioielleria e, sotto, il salone centrale con lo scenografico modulo espositivo a forma di gondola riservato alla cristalleria.

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SILVER GOLD DI ENNA In questa pagina: sopra, vista prospettica degli ambienti con la successione degli archi a tutto sesto. Qui a sinistra, l’architetto Ulderico Lepreri, progettista e direttore dei lavori, titolare dello “Studio Ulderico Lepreri Design Project” di Milano, e l’architetto Davide La Marca, che ha collaborato alla realizzazione del punto vendita curandone anche il Visual merchandising.

L’armonizzazione degli ambienti è garantita da un impianto illuminotecnico omogeneo a LED e un progetto di Visual merchandising che ripartisce le aree per tipologia merceologica

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icavata in un palazzo storico nel cuore di Enna, la Gioielleria Silver Gold, appartenente oggi alla famiglia di Antonio Nasonte e diretta dalla figlia Anna Nasonte, nasce da un’opera di ripristino tipologico delle strutture preesistenti, che ha contemplato il rispetto degli ordini architettonici storici, delle volte a crociera e a botte, degli archi a tutto sesto. Un intervento di recupero che ha interessato non solo gli impianti di aria condizionata e di riciclo dell’aria, ma anche la ridefinizione dei prospetti, dei solai e delle parti strutturali. Cinque mesi di lavori che hanno portato a una perfetta fusione tra elementi architettonici di rilievo, materiali monocromatici, tinteggiature neutre e impianti di illuminazione. Il progetto e la direzione dei lavori sono stati affidati allo studio milanese Ulderico Lepreri Design Project, che in 25 anni di attività ha realizzato oltre 150 punti vendita per il settore, su tutto il territorio nazionale. Lo spazio di 450 mq che si è così creato si compone di una galleria d’ingresso, una vetrina-palcoscenico, un grande salone per le esposizioni, un’area per la gioielleria, una veranda a giorno delimitata da colonne doriche e magazzini ai piani interrati. L’armonizzazione degli ambienti e la progressione spaziale sono garantiti da un impianto illuminotecnico omogeneo dotato di fonti luminose a LED e da un progetto di Visual merchandising che ripartisce le aree per tipologia merceologica. 133


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

SILVER GOLD GIOIELLERIA In queste pagine: sopra, le vetrine espositive dedicate agli orologi e agli accessori e, qui sotto, l’area riservata ai gioielli. Nella pagina a destra, un’altra veduta del salone centrale dedicato agli oggetti della cristalleria.

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razie a un sapiente gioco dei contrasti che accosta muri in pietra a vista a complementi d’arredo di design, la Gioielleria Silver Gold accoglie il cliente in un’ambientazione unica e omogenea, dove le zone espositive dedicate alla pelletteria e all’argenteria sono sia ricavate all’interno di nicchie nelle murature sia ospitate su arredi di nuova concezione, senza soluzione di continuità tra le parti storiche dell’edificio e quelle di più recente costruzione. Al centro del salone principale, un modulo espositivo a forma di gondola è dedicato alla cristalleria, con gli oggetti trasparenti che sembrano galleggiare nello spazio, mentre tra le campate degli archi a tutto sesto i totem espositivi in legno di palissandro ospitano le creazioni della gioielleria e dei progettisti emergenti. Non è stata trascurata infine l’esposizione del design contemporaneo, dislocato su elementi neutri in acciaio e legno inseriti in un’area adiacente la

veranda centrale. E se gli impianti dell’aria condizionata sono mimetizzati attraverso le doppie pareti ricavate perimetralmente o nascosti nelle intercapedini, attraverso passaggi scavati nelle murature - e leggeri salti di quota - la distribuzione dei cinque grandi ambienti espositivi trasforma il percorso di visita in una continua sorpresa visiva per il cliente: il concetto spaziale che ne deriva salvaguarda l’assetto originario del palazzo producendo un’atmosfera di rarefatta luminosità e incredibile suggestione. Sinonimo di qualità, cortesia e accuratezza nella varietà di servizi erogati al cliente, la Gioielleria Silver Gold si è specializzata negli anni sull’alto di gamma e propone marchi di prestigio - solo per citarne alcuni - quali Herend, Rosenthal, Spode e Lladrò per le porcellane, Baccarat, Lalique, Venini e Riedel per i cristalli, Zanetto per gli argenti, Alessi, Sambonet e WMF per l’acciaio e il design. www.uldericolepreri.com www.silvergoldenna.it

L’intervento architettonico ha individuato cinque grandi ambienti espositivi dedicati alla gioielleria, all’argenteria, alla cristalleria, alla pelletteria, agli orologi e agli accessori

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

Aperto a Milano, dopo Forte dei Marmi e Roma, My Style by Lorenza Bellora nasce dalla grande tradizione dei fratelli Giuseppe e Lorenza Bellora nel settore tessile

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MY STYLE MILANO In queste pagine: Giuseppe Bellora, AD di My Style, con la sorella Lorenza Bellora, Direttore Creativo di My Style Bags

MY STYLE by Lorenza Bellora ECCELLENZA DEL “MADE IN ITALY”, MY STYLE BY LORENZA BELLORA SI CONTRADDISTINGUE PER L’ELEVATA QUALITÀ DEI SUOI ARTICOLI, REALIZZATI INTERAMENTE IN ITALIA TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO MY STYLE BY LORENZA BELLORA / IMPRONTE PHOTOGRAPHY 137


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

MY STYLE BY LORENA BELLORA. In queste pagine: Lorenza e Giuseppe Bellora con alcuni membri del loro team all’inaugurazione del nuovo negozio in via Vincenzo Monti a Milano. Scorci del negozio e dei prodotti esposti che rispecchiano lo stile elegante e raffinato che da sempre caratterizza tutte le creazioni di Lorenza Bellora. In tutti i concept store è possibile acquistare e personalizzare con il ricamo del proprio nome, o delle inizali, le borse del brand My Sryle Bags, incluse quelle della nuova collezione luxury, in camoscio e pelle (in foto nella pagina a destra). Questo servizio “su misura” si realizza in negozio o sul web dedicato.

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My Style Bags produce borse e borsoni dal design raffinato, che possono essere personalizzati con il ricamo di iniziali o nomi, in pochi minuti all’interno dei punti vendita

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y Style by Lorenza Bellora , brand che nasce dall’esperienza e dalla grande tradizione di Giuseppe e Lorenza Bellora nel settore tessile, ha aperto a Milano il suo nuovo concept store, nello scorso mese di dicembre, dopo il successo di Forte dei Marmi e di Roma. Eccellenza del Made in Italy e realtà in espansione, My Style by Lorenza Bellora si contraddistingue per l’elevata qualità dei suoi articoli, realizzati interamente in Italia e per la loro personalizzazione con iniziali e nomi: idee regalo, oggetti per la casa e accessori tessili, compongono e rendono uniche le collezioni di tutti i punti vendita. Produzioni “su misura”e progetti tessili speciali, sviluppati per arredare ogni spazio abitativo, sono i plus che definiscono il nuovo concept store milanese. Il negozio di 100 mq, nel cuore di via Vincenzo Monti a Milano, ricercato ed elegante secondo lo stile di Lorenza Bellora, si caratterizza per i toni caldi e raffinati del panna e del beige, per la cura dei dettagli, per il gusto un po’ retro delle vetrine sagomate e impreziosite da legno lavorato. All’interno dello store meneghino, come nei negozi di Roma e di Forte dei Marmi, spazio è dedicato anche a My Style Bags, marchio di accessori lanciato da Lorenza Bellora e già presente a Milano, oltre che a Padova e Sorrento, con due negozi monomarca: borse e borsoni dal design raffinato, possono essere personalizzati con il ricamo di iniziali o nomi, in pochi minuti all’interno dei punti vendita o sul sito web dedicato, diventando sofisticati ed esclusivi. Nel nuovo concept store milanese è possibile acquistare e personalizzare le borse della collezione luxury, camoscio e pelle. www.mystylebags.it 139


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Interior Life Stile CHINA 2015 Dal 18 al 20 Settembre a Shanghai

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Alessi Design at your Fingertips Una nuova frontiera d’acquisto

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Ambiente Francoforte 2015 Dal 13 al 17 Febbraio

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Messe Frankfurt Italia FIMI Forum Internazionalizzazione Made in Italy

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Proposte 2015 Villa Erba Cernobbio Dal 27 al 29 Aprile World Preview of Fabrics and Curtains 2015

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HOMI MILANO 2015 Dal 17 al 20 Gennaio a Milano

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News Aziende

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BIG+BIH Bangkok 2015 Dal 19 al 23 Aprile

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IHHS Chicago 2015 Dal 07 al 10 Marzo

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Maison&Objet Parigi 2015 Dal 23 al 27 Gennaio

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INDIRIZZI AZIENDE

ByShop

Sommario 140



OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP PROGETTI WEB

ALESSI Design at Your Fingertips NASCE UNA NUOVA FRONTIERA D’ACQUISTO INTERATTIVO GRAZIE ALL’INTRODUZIONE IN NEGOZIO DI TABLET CON UN’INEDITA APP PER SCOPRIRE I PRODOTTI IN STORE TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO ALESSI

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on “Alessi Encyclopedia - Design at Your Fingertips. Scopri le storie che si nascondono dietro ai nostri prodotti e sperimenta un nuovo modo di acquistare” il design Alessi è a portata di touch. In un momento in cui il dettaglio tradizionale si trova a dover affrontare un mercato fortemente cambiato dagli sviluppi del digitale e dal nuovo modo di interagire con brand e processo di acquisto dei consumatori, Alessi ha deciso di investire risorse importanti nello sviluppo di una soluzione che supporti i suoi clienti in questa fase, rinforzando la relazione con i consumatori e con l’azienda stessa. Alessi Encyclopedia - Design at Your Fingertips coinvolge la clientela in un’esperienza di shopping interattivo attraverso uno o più tablet presenti in negozio - in alcuni casi sarà possibile anche avere un grande schermo touch - dotati di una app realizzata ad hoc con cui far interagire i consumatori con i prodotti presenti in store e al contempo scoprire anche articoli non presenti. Mediante la stessa applicazione l’utente può inserire ciò che intende comprare in una wishlist che il commesso trasformerà in un atto d’acquisto concludendo la transazione. L’acquirente potrà così ritirare i prodotti in negozio o riceverli comodamente a casa sua in breve tempo.

I punti di forza del digitale secondo Matteo Alessi “Unendo l’esigenza di presentare al meglio tutti i nostri prodotti con la convinzione di poter sfruttare le opportunità offerte dall’evoluzione digitale a vantaggio del dettaglio offline - spiega Matteo Alessi, International Sales and Development Director Europe and Usa - abbiamo messo a disposizione di tutti i nostri clienti, partendo con una selezione di essi da settembre 2014, una soluzione che porta i punti di forza del digitale nei negozi fisici.” Recenti ricerche affermano che il 61% dei consumatori Europei vorrebbe poter approfondire con strumenti digitali le informazioni sui prodotti presenti nei negozi fisici e che il 63% vorrebbe poter ordinare prodotti non in assortimento. “Siamo convinti - prosegue Matteo Alessi - che la nostra soluzione migliorerà l’esperienza del consumatore attraverso la disponibilità di maggiori contenuti coinvolgenti sui prodotti presenti in store e la possibilità di accedere a tutta la ricchezza delle oltre duemila proposte dell’Enciclopedia Alessi, che include oggi diverse categorie tipologiche e conta più di duecento designer provenienti da tutto il mondo.” www.alessi.com 142


30. 1 – 3. 2. 2015

Diventate una star del settore Alla fiera leader mondiale degli addobbi per feste e delle decorazioni oltre 920 qualificati espositori provenienti da 39 paesi presentano il meglio del settore – “Seasonal Decoration at its best”. Approfittate di questa eccellente piattaforma di business e di tendenze per allacciare preziosi contatti con le star del settore. www.christmasworld.messefrankfurt.com

Seasonal Decoration at its best visitatori@italy.messefrankfurt.com Tel. +39 02-880 77 81

Informatevi subito!


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP MESSE FRANKFURT AMBIENTE 2015

Tendenza 2015 Humour + Curiosity

AMBIENTE 2015 Francoforte SI SVOLGERÀ DAL 13 AL 17 FEBBRAIO “AMBIENTE”, IL PIÙ IMPORTANTE EVENTO FIERISTICO MONDIALE DEI BENI DI CONSUMO CON OLTRE 145.000 VISITATORI E 4.700 ESPOSITORI TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO AMBIENTE MESSE FRANKFURT 144


Tendenza 2015 History + Elegance

AMBIENTE 2015 In queste pagine: quattro sono le tendenze stilistiche 2015: Clarity + Lightness, Craft + Culture, History + Elegance, Humour + Curiosity, sviluppate dall’ufficio stile bora.herke.palmisano.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP MESSE FRANKFURT AMBIENTE 2015

Tendenza 2015 Clarity + Lightness

Tendenza 2015 Craft + Culture

Quattro le tendenze stilistiche in scena nel 2015: Clarity + Lightness, Craft + Culture, History + Elegance, Humour + Curiosity, sviluppate come di consueto dall’ufficio stile bora.herke. palmisano. I trend più significativi per i settori tavola, cucina, interior design e articoli da regalo saranno presentati ad Ambiente 2015 durante una mostra allestita nella Galleria, di fronte all’esposizione degli oggetti prodotti dalle aziende selezionate per il “Premio Design Plus”. Ogni giorno avranno luogo visite guidate e conferenze sui nuovi trend emergenti. Area Talents

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Premio Design Plus


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al 13 al 17 febbraio 2015, a Francoforte, ritorna Ambiente, la più importante fiera mondiale dei beni di consumo, con attesi oltre 145.000 visitatori e 4.700 espositori dislocati nei suoi tre saloni tematici - Dining, Giving e Living - che comprendono l’intera gamma produttiva di complementi per la tavola, la cucina, la casa, dall’interior design alle idee regalo, dai gioielli ai prodotti per l’ambiente e per la persona. “Per il settore dei beni di consumo, Ambiente rappresenta la piattaforma commerciale più importante a livello mondiale”, ha affermato Thomas Kastl, direttore Messe Frankfurt Exhibition. “Qui vengono presentati prodotti provenienti da quasi 90 Paesi su una superficie superiore a quella di 46 campi di calcio. Un appuntamento da non perdere”. Perché Ambiente non è solo la piattaforma d’eccellenza per la presentazione delle novità del settore, ma offre anche un ricco programma di eventi, trend show, premiazioni e programmi dedicati ai giovani designer. L’Italia occupa il primo posto nella classifica delle nazioni più rappresentate tra i visitatori di Ambiente. Già oltre 300 aziende italiane hanno confermato i loro stand all’edizione 2015.

USA Paese partner di Ambiente 2015 Dopo Danimarca, Francia e Giappone, gli USA saranno il quarto Paese Partner di Ambiente 2015, accogliendo il passaggio di testimone dal Paese Partner 2014, il Giappone, nell’ambito di una cerimonia ufficiale. “Ambiente è la fiera leader a livello mondiale per quanto riguarda i nuovi trend del design per il settore dei beni di consumo” ha dichiarato il Console Generale statunitense Kevin

C. Milas durante la cerimonia di consegna. “È una piattaforma eccezionale per le aziende statunitensi dei settori arredamento e casalinghi che desiderano consolidare la loro posizione sui mercati internazionali”. L’evento prevede un ricco programma che comprende una mostra dedicata all’USA, una giornata a tema e numerosi eventi e iniziative collaterali.

Al centro, Nicolette Naumann, Vice President Ambiente, e Thomas Kastle, Direttore Ambiente

Partner Country Reception di Detlef Braun GF Messe Frankfurt

Premio Design Plus. German Design Award. Premio per l’innovazione in cucina. Premio Plagiarius Come di consueto, Ambiente farà da cornice a prestigiose premiazioni, come il Premio Design Plus,rivolto a prodotti di consumo capaci di coniugare design, estetica e funzionalità, il German Design Award, assegnato durante il primo giorno di fiera ai miglior prodotti di design contemporaneo, il premio Plagiarius, vero e proprio negative award per prodotti copiati, e infine il Premio per l’innovazione in cucina che onora gli investimemti delle aziende in tecnologia e design ergonomico.

Talents e Next e Solutions Rientrano nel progetto di promozione del design i programmi a costi agevolati messi a punto da Ambiente nelle aree denominate Talents e Next per mettere in condizione i nuovi volti del design di presentare idee, progetti innovativi e prototipi a un pubblico internazionale, avviando rapporti commerciali con potenziali produttori. In calendario anche la mostra Solutions, che avrà per tema soluzioni e idee intelligenti e metterà in scena le ultime novità degli espositori nell’ambito di soluzioni creative per la cucina e la tavola.

Contract Business Grazie all’introduzione del pacchetto d’iniziative Contract Business nel 2012, Ambiente è diventata in breve tempo un vero “hot spot” anche per il contract. “L’interior design è un elemento distintivo fondamentale e un fattore concorrenziale decisivo nel settore alberghiero e della ristorazione” ha dichiarato Thomas Kastl. “La gestione di grandi progetti, che prevedono forniture complete per hotel e ristoranti esclusivi, navi da crociera, first class e business class di compagnie aeree, impone il rispetto di standard elevati per ciò che riguarda l’impatto estetico e la qualità dei prodotti utilizzati. Ambiente è il luogo ideale per trovare una pletora di aziende leader di grande competenza ed esperienza in questi settori”. I professionisti e i decision maker del settore trovano qui contatti commerciali, competenze e soluzioni studiate su misura. Durante la fiera è possibile consultare la Contract Guide dove sono elencati tutti gli espositori del settore.

Piattaforma digitale di matchmaking e volume business Grazie a una piattaforma digitale di matchmaking con accesso limitato e verifica dei fornitori, i visitatori di Ambiente potranno raccogliere informazioni sulle aziende e fissare appuntamenti prima della fiera. Ambiente organizza inoltre dei tour esclusivi in hotel selezionati offrendo a decision maker e opinion leader la possibilità di gettare uno sguardo dietro le quinte e di acquisire interessanti informazioni. Ambiente svolge un ruolo significativo anche nel volume business. In qualità di principale piattaforma di sourcing al di fuori della Cina, la manifestazione presenta un’ampia offerta nella sezione Passage: all’interno di sei padiglioni i visitatori potranno trovare oltre 1.300 espositori provenienti da Cina, Hong Kong, India, Taiwan, Tailandia e molti altri Paesi. www.ambiente.messefrankfurt.com 147


OGGETTI DESIGN MAGAZINE FORUM FIMI MESSE FRANKFURT ITALIA

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ono stati oltre 180 i partecipanti al terza edizione nostra presenza sui mercati strategici, con una rete di eventi di FIMI Forum Internazionalizzazione Made in Italy sussidiari e indipendenti che ci consentono di portare il organizzato lo scorso novembre a Milano da Messe nostro brand in tutto il mondo ed essere partner globale per Frankfurt Italia in collaborazione con il Gruppo i nostri espositori”. Preceduto dai contributi di Carlo Alberto editoriale Class e dedicato al tema “Oltre il made in Italy: Carnevale Maffé, Professor of Strategy presso l’Università creatività e innovazione, driver del successo italiano nel Bocconi di Milano, e Philippe Daverio, storico dell’arte, mondo”. Appuntamento di riferimento per le piccole e medie autore e conduttore televisivo, che hanno animato il dibattito imprese italiane intenzionate a intercettare nuovi mercati, dedicato al tema “La grande bellezza: l’arte dell’export e FIMI ha contribuito a individuare fattori di successo, criticità l’export dell’arte”, il confronto fra case history di successo e strategie per favorire l’esportazione di prodotti e servizi. è stato moderato da Andrea Cabrini, Direttore di ClassCnbc. “Il made in Italy gode di ottima salute”, ha commentato I manager intervenuti alle due tavole rotonde sono: all’apertura dei lavori Donald Wich, Amministratore Delegato Elisabetta Bono, Contract Manager Fontana Arte; Giuliano di Messe Frankfurt Italia, “grazie soprattutto alla crescita Busetto, Presidente ANIE Automazione; Tomaso Carraro, delle esportazioni con un +2% nel biennio 2014/2015”. Presidente Assiot; Maurizio Cremonini, Marketing Business Un successo, quello del made in Italy nel mondo, riconducibile Development Comau; Domenico Guzzini, Presidente Fratelli a fattori esogeni come la svalutazione dell’euro, i bassi tassi Guzzini; Andrea Lupi, Amministratore Delegato Antoniolupi di interesse, la ripresa degli Stati Uniti e la crescita dei Design; Gianni Manzetti, Titolare Gruppo Farmen ICD; Michele Paesi emergenti; ma soprattutto a fattori endogeni come Montagna, Presidente Gruppo Alluflon; Alfonso Saibene la creatività (design, moda, gastronomia, Italian lifestyle), Canepa, Supply Chain & Sustainability Manager Canepa; l’innovazione di prodotto e dei processi produttivi, l’export Filippo Servalli, Corporate Marketing Manager Radici Group. system che guarda al modello tedesco, con un sistema “L’industria manifatturiera sta vivendo la quarta rivoluzione integrato fra Ministero dell’Economia, Camere di Commercio, industriale e ha sempre più bisogno d’innovazione” ha associazioni e partecipazioni a esposizioni e manifestazioni sottolineato Busetto: “nel futuro prossimo ci attende fieristiche. Come principale ente fieristico tedesco, Messe l’industria 4.0, in cui il mondo reale degli uomini dialoga Frankfurt è partner di oltre 2.000 imprese italiane che con quello virtuale delle macchine, a loro volta in dialogo espongono in Germania e nelle fiere satellite organizzate tra loro”. Ma per costruire questo futuro e uscire dalla in tutto il mondo. “Nelle nostre fiere”, ha spiegato Detlef congiuntura negativa attuale servono modelli d’impresa Braun, member of the Executive Board of Messe Frankfurt GmbH, virtuosi, che mettano al centro la sostenibilità intesa “gli espositori condividono i clienti con i loro competitor: come equilibrio di fattori ambientali, etici ed economici, un metodo che anche nell’era digitale si è dimostrato il legati alla tutela del paesaggio ma anche alle condizioni più efficace per stabilire relazioni commerciali con una dei lavoratori e alla gestione economica dell’impresa. clientela altamente selezionata. A questo si aggiunge la www.fimi.messefrankfurt.it

Messe Frankfurt FIMI Milano CREATIVITÀ E INNOVAZIONE SONO I DRIVER DEL SUCCESSO ITALIANO NEL MONDO SECONDO FIMI, IL FORUM DEDICATO ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MESSE FRANKFURT ITALIA

IL FORUM FIMI In questa pagina: promossi e organizzati da Messe Frankfurt Italia, il workshop “Fare Contract nel mondo”, svoltosi presso lo spazio “Under3” nella sede di Messe Frankfurt Italia, e gli interventi dei relatori del “Forum FIMI”, svoltosi al Magna Pars di Milano. Qui a sinistra, l’intervento di Detlef Braun, Member of the Executive Board of Messe Frankfurt. 148



OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP HOMI MILANO 2015

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ersonalizzazione, multiculturalità e attenzione alle nuove Hobby&Work, i visitatori troveranno aree tematiche come HOMI tendenze dell’abitare sono le premesse di HOMI 2015, il Sperimenta, dedicata alla ricerca e alla sperimentazione con Salone degli Stili di Vita, organizzato da Fiera Milano progetti di nuovi designers e artisti, e HOMI Special, dove dal 17 al 20 gennaio 2015. Con 1.500 espositori e scoprire proposte innovative e rivisitazioni interessanti. A HOMI oltre 80.000 visitatori attesi - di cui circa 12.000 stranieri 2015 si conferma il ritorno dell’area Creazioni, organizzata in secondo i dati confermati durante l’edizione di settembre, collaborazione con Artex (Centro per l’Artigianato Artistico e che ha visto un aumento dei buyers russi (in pole position), Tradizionale della Toscana) e dedicata all’artigianato d’arte e francesi e cinesi e il ritorno degli americani e dei giapponesi alle imprese che coniugano l’innovazione di tecniche e materiali - HOMI 2015 riconferma l’interesse dei suoi visitatori per il con il concetto del “saper fare” manuale, collocandosi alla carattere innovativo della manifestazione attraverso la convergenza di design e tradizione. Sempre all’interno dell’area declinazione dei suoi satelliti tematici, con ambientazioni “Creazioni”, HOMI Creazioni Design avrà poi un focus specifico di forte impatto emozionale in un percorso che integra spazi sulla ricerca, con designers e makers che presentano progetti espositivi e nuove aree dedicate al business, alla convivialità innovativi, mentre HOMI Maker Design Award ospiterà i e alla sperimentazione. All’interno dei satelliti Living Habits, vincitori dell’omonimo concorso rivolto ai creativi under 35 Home Wellness, Fragrances&Personal Care, Fashion&Jewels, che si affacciano al mondo del design e che, per la prima Gifts&Events, Garden&Outdoor, Kid Style, Home Textiles, volta, avranno l’opportunità di presentarsi al grande pubblico.

I NUMERI

HOMI RUSSIA 2014 A MOSCA

Con 8.160 visitatori e 120 aziende espositrici ha chiuso il 18 ottobre la prima edizione di “HOMI Russia”, che si è svolta in contemporanea con “I Saloni Worldwide” e durante la “Design Week Moscovita”. Il concept di HOMI Russia ha convinto gli operatori internazionali grazie alla sinergia tra Fiera Milano, Federlegno Arredo, SMI (Sistema Moda Italia) e ITA (Italian Trade Agency) unitamente alla partnership con ITE, forza commerciale sul territorio russo.

HOMI Milano 2015

È IL SALONE DEGLI STILI DI VITA GRAZIE AI 10 “SATELLITI TEMATICI”, UN PERCORSO CHE INTEGRA SPAZI ESPOSITIVI E AREE DEDICATE AL BUSINESS, ALLA CONVIVIALITÀ E ALLA SPERIMENTAZIONE TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO HOMI MILANO / FIERA MILANO

HOMI 2015 allestisce una mostra nello spazio TIM4EXPO dal 15 al 22 gennaio TIM4EXPO è la partnership tra Telecom Italia, Expo e La Triennale. “La Triennale di Milano è stata individuata quale sito ottimale per presentare le innovazioni tecnologiche della Digital Smart City di Expo 2015. TIM4Expo è il nome della sala permanente di 120 mq, posta a lato della Biblioteca della Triennale, in cui realizzare eventi B2B, aziendali, interni e con i clienti più importanti, ma anche una location pubblica, con ampia visibilità per installazioni digitali ed esposizioni a carattere culturale”. Così descrive lo spazio Paolo Teoducci - Responsabile Eventi Business Telecom Italia.

Con HOMISPHERE 2015 il contract incontra il food e l’ospitalità Concept dedicato ai settori dell’enogastronomia, dell’ospitalità e del contract, HOMISPHERE, curato da Alessandro Agrati e Lucy Salamanca, è una piattaforma innovativa finalizzata a creare percorsi visivi ed esperienziali secondo differenti stili di vita, pensata per far collaborare le aziende italiane dei settori arredo e complementi casa, tavola e cucina. A titolo esemplificativo, protagoniste di settembre sono state alcune aziende che hanno fatto del design e dello stile italiano la loro bandiera: Agape, Alessi, Angelopo, Artemide, Bonacina, Bormioli, Consonni, Delled, Newform, Oprandi, Ivano Redaelli, Risolì e Sambonet.

Le partnership fra Federlegno Arredo e Sistema Moda Italia Fiera Milano spa e Federlegno Arredo Eventi spa hanno unito le forze e le rispettive competenze mettendosi al servizio delle aziende italiane che operano nella filiera della casa. L’edizione di HOMI 2015 ospiterà infatti un’area curata da Federlegno Arredo Eventi in cui esporranno aziende del complemento d’arredo.

HOMI e SMI Sistema Moda Italia Continua nel 2015 la collaborazione tra HOMI e SMI, la Federazione Confindustriale dell’industria Tessile e Moda, che tornano a lavorare insieme per sostenere il Made in Italy. L’accordo offrirà opportunità e vantaggi alle aziende del comparto Tessile Casa, con l’obiettivo di favorire una maggiore internazionalizzazione del settore. www.homimilano.com 150



OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP NEWS AZIENDE

Casa Rosas Magie d’Inverno Si è conclusa lo scorso novembre la VII edizione di “Magie d’Inverno”, manifestazione biennale organizzata da Gioielleria Rosas di Nuoro e dedicata all’esposizione luxury di gioielli e orologi, oggettistica d’arredo, food&wine. Affluenza record per un’edizione che ha contato 32 espositori locali e ben 37 provenienti da tutta Italia. “Abbiamo battuto tutti i record e offerto a Nuoro e al suo territorio una vetrina di prestigio, grazie anche alle 70 testate giornalistiche presenti”, ha dichiarato Fabio Rosas, titolare di Rosas 1945 e Casa Rosas, concept store nato nel 2011 e dedicato all’oggettistica d’arredo, alla cucina e alle liste nozze. Durante l’evento è inoltre avvenuta la consegna del prestigioso “Premio Montblanc” alla presenza di Gianluca Borghi, Direttore Wholesale di Montblanc-Richemont Group. www.rosas1945.it

Webranking Web&Search Marketing Webranking, importante agenzia indipendente di Web&Search Marketing in Italia, fra le più certificate da Google nel mondo, inaugura la propria nuova sede aziendale a Correggio (Reggio Emilia). Con obiettivi di efficienza energetica, efficacia dei tempi di costruzione e ricerca di alto benessere organizzativo, ha dato vita a un nuovo spazio di lavoro ecosostenibile affidato all’architetto Luca Malavasi e dotato di impianto fotovoltaico, sistema domotico d’illuminazione, impianto di condizionamento e riscaldamento a ventilazione forzata. Webranking è una tech company che dal 1998 aiuta le aziende italiane e internazionali a promuoversi su Internet offrendo servizi di SEO, SEM, Display e video, Web Analytics, Usabilità e massimizzazione della presenza online. www.webranking.it

Carlo Moretti Kitzbühel Carlo Moretti ha inaugurato il nuovo punto vendita di Kitzbühel, un piccolo spazio affacciato su Vorderstadt al civico 29, nel cuore della cittadina austriaca. Lo spazio rettangolare, stretto e allungato, presenta un ordinato sistema espositivo a mensole su tutta la parete sinistra, attraverso il quale avviene l’illuminazione d’ambiente. Il progetto, ispirato al punto vendita Carlo Moretti realizzato nel 1979 dall’artista Paolo Martinuzzi a Venezia e curato dallo Studio Tapiro, si basa su un design essenziale e ricercato, con mensole scure di legno wengè, pavimenti a listoni, arredi in lamiera antracite, pareti e soffitto in marmorino schiacciato grigio scuro. In esposizione permanente una rappresentanza di tutte le collezioni della Carlo Moretti. www.carlomoretti.com

Alessi SpazioA HomeDesign SpazioA HomeDesign ha aperto a Venezia. Il negozio, che presenta un assortimento completo del mondo Alessi, è situato sulla via principale che collega la Stazione di Santa Lucia al Ponte di Rialto, lungo uno dei percorsi più frequentati della città. Il luogo ideale per conquistare l’interesse dei turisti con un’ampia gamma di prodotti dell’azienda: oggetti per la cucina, la tavola, la casa e articoli da regalo dei marchi AdiAlessi, Alessi e Officina Alessi. Il punto vendita di Venezia propone al suo interno i migliori esempi di design excellence Alessi, la Fabbrica del Design Italiano: dai bestseller che hanno attraversato i tempi e le mode fino alle novità più recenti. www.alessi.com

Villeroy & Boch Milano Nuovo look per il Flagship Store di Villeroy & Boch nella centrale via Montebello 35 a Milano. Il restyling del concept espositivo ha riaffermato l’importanza del mercato italiano per l’azienda tedesca che, con questo investimento, ha dimostrato di credere nelle potenzialità del nostro Paese. La superficie dello spazio espositivo è stata ampliata del 30%, con un’area dedicata all’intera collezione Villeroy & Boch, incluse le nuove categorie merceologiche legate al mondo dei gift e degli accessori kitchen, bath e wellness. All’evento, in rappresentanza degli shareholders e della famiglia fondatrice, ha presenziato Michel Von Boch, esempio unico di continuità nella gestione aziendale. www.villeroy-boch.it 152



OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE BITEC BANGKOK BIG+BIH

BIG+BIH Bangkok Aprile 2015 APPUNTAMENTO AD APRILE PER LA PIÙ PRESTIGIOSA FIERA ASIATICA DEDICATA AL LIFESTYLE, CHE NEL 2015 PROPONE UN’IMPORTANTE RICLASSIFICAZIONE DELLE CATEGORIE PRODOTTO TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO BIG+BIH BANGKOK INTERNATIONAL GIFT AND HOUSEWARE FAIR

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IG+BIH è la più grande fiera asiatica dedicata al settore lifestyle. La manifestazione fieristica consente agli imprenditori di mostrare le loro capacità potenziali attraverso la creatività del design e altre iniziative messe in campo durante l’evento. I partecipanti provengono da diversi Paesi nel mondo: BIG+BIH agisce in qualità di centro dove imprenditori, buyers, venditori e business partners possono incontrarsi, scambiarsi idee e stringere affari direttamente. Organizzata dal Dipartimento per la Promozione del Commercio Internazionale (DITP), il Ministero del Commercio, sostenuta dalla Federazione Thailandese per i Lifestyle Products (TLPF), formata da 7 associazioni legate ai prodotti lifestyle, la 39° edizione di BIG+BIH Aprile 2015 si svolgerà presso il centro espositivo BITEC, Bang-na, Bangkok, dal 19 al 23 Aprile 2015. Il bilancio dell’edizione precedente, svoltasi a ottobre

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2014, è stato ancora una volta positivo, come confermato da Nuntawan Sukuntanaga, direttore generale del Ministero del Dipartimento degli Affari per la Promozione del Commercio, che ha espresso estrema soddisfazione per i risultati di vendita conseguiti, specie considerata la difficile congiuntura economica a livello mondiale. BIG+BIH di ottobre 2014 ha potuto contare su diversi punti di forza: H.O.T - The Hospitality Object Thailand: la zona dedicata al design di oggetti e arredi è stata estesa fino a coprire 4000 mq, per venire incontro alle richieste del settore contract e ristorazione. Demark: mostra di 83 prodotti da 33 aziende thailandesi, già titolari del Design Excellence Award 2013. Designer of the Year: mostra sulle opere di 11 vincitori del premio Designer dell’Anno 2014, suddivisi in tre categorie.


BIG+BIH BANGKOK In queste pagine: alcuni momenti della 38ma edizione di BIG+BIH, in ottobre 2014, tenutasi presso il Bangkok International Trade and Exhibition Center (BITEC) a Bang-na, Bangkok. Grande la varietà di prodotti lifestyle in mostra: home deco, artigianato, design e tessuti per la casa, cancelleria, oggetti decorativi natalizi, cancelleria.

Per l’edizione BIG+BIH dal 19 al 23 aprile Aprile 2015 è prevista la partecipazione di circa 600 aziende nei settori regalo, decorazione, living e design, per un totale di 1600 espositori dalla Thailandia e dall’estero. Un appuntamento irrinunciabile per imprenditori e smart factories interessati non solo a trovare nuove ispirazioni ma anche a importare nuovi prodotti

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DEWA: progetto mirato ai processi di lavorazione dei residui agricoli per trasformarli in prodotti creativi destinati al mercato internazionale. I+D Style Cafe: estesa su uno spazio di 500 mq e allestita come un moderno caffè di tendenza, questa zona tematica ha esposto prodotti ecologici e naturalmente green. Top of OTOP: il meglio dei prodotti artigianali in chiave contemporanea, provenineti da ogni angolo della Thailandia a rappresentare i differenti stili regionali. New design products showcase: in mostra centinaia di collezioni design contemporaneo. Su un’area di oltre 40.000 mq si sono avvicendati ospiti da tutto il mondo, attestandosi particolarmente da Paesi quali Stati Uniti, Giappone, Malesia, Singapore, Germania, Taiwan,, Hong Kong, Francia, Australia e Cina. Grazie al successo dell’edizione di ottobre, la fiera si prepara per il turno

primaverile: BIG+BIH vedrà una riclassificazione delle categorie di prodotto e un nuovo layout della hall mirato a sottolineare le caratteristiche e l’estetica dei prodotti in esposizione, aumentandone esponenzialmente la capacità di attrazione per i visitatori e i potenziali buyers internazionali. I primi tre giorni di fiera saranno riservati a buyers, importatori, distributori e professionisti, mentre il pubblico potrà visitare BIG+BIH nelle ultime due giornate. Un appuntamento irrinunciabile per potenziali visitatori dal nostro Paese, tra imprenditori e smart factories interessati non solo a trovare nuove ispirazioni ma anche a importare nuovi prodotti in un’ottica di avvicinamento con un mondo, quello del Sud Est asiatico, denso di suggestioni e inedite opportunità. Chi desidera presentare idee e prodotti alle due edizioni annuali di BIG+BIH può inviare la propria candidatura alla fiera. www.thaitradeitaly.com www.bigandbih.com 155


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP IHHS 2015 CHICAGO

IHHS 2015 Chicago GRANDE ATTESA PER L’INTERNATIONAL HOME+HOUSEWARES SHOW DI CHICAGO, LA PIÙ IMPORTANTE FIERA DEL SETTORE CASA PER IL MERCATO AMERICANO, CHE OGNI ANNO PREMIA I PIÙ PRESTIGIOSI PUNTI VENDITA DEL MONDO, IN CALENDARIO DAL 7 AL 10 MARZO 2015 TESTO MARGHERITA TREVES FOTO ARCHIVIO IHHS (PH. OSCAR EINZIG) E MARGHERITA TREVES 156


È dal 1999 che il premio gia (Global Innovation Award) Retail viene assegnato ai punti vendita di articoli per la casa giudicati tra i migliori nel mondo. Un premio nato per sostenere l’innovazione e divenuto nel tempo il più autorevole del settore

L’ingresso dell’area Dine + Design

Lo Show Cooking Theatre

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na meta da non perdere per quei buyer, dettaglianti ad accogliere i visitatori: Dine + Design, dedicata alle e distributori, che desiderano proporre novità linee per la tavola, la cucina e il gourmet; Wired + Well, d’oltreoceano rivelatrici di tendenze e di stili di specializzata nei piccoli elettrodomestici; Clean, Contain vita diversi dai nostri. L’International Home + + Sustain, riservata ai prodotti per il bagno, la pulizia e Housewares Show, a Chicago dal 7 al 10 marzo 2015, ha l’organizzazione degli spazi in casa; Global Crossroads, confermato anche nel 2014 il suo ruolo di fiera leader per assegnata alle collettive di Paesi esteri, soprattutto asiatici. il mercato del Nord e Sud America, con una forte vocazione a raggio mondiale. Una manifestazione che da un lato A segnalare i brand con una forte propensione alla risponde a un modo di vivere improntato a consumi di cibo progettualità la sezione Discover Design, una galleria e bevande “on the go”, a una cucina poco ricca di piatti e di oggetti innovativi, fra i quali sono stati scelti a soluzioni per arredare e mantenere in ordine la casa che quelli meritevoli del gia (Global Innovation Award) per puntano alla funzionalità e alle grandi dimensioni; dall’altro l’innovazione di prodotto. Un premio più giovane rispetto al viene incontro alla ricerca di articoli per preparare pietanze gia Global Innovation Award per i migliori negozi al dettaglio, di diverse tradizioni, di piccoli elttrodomestici sempre più che è indice della maggiore sensibilità degli organizzatori performanti, di oggetti attenti alla sostenibilità ambientale. della manifestazione nei confronti di chi sperimenta forme, “Quest’anno si è notata” commenta Derek Miller, Vice colori, funzioni d’uso. Global Honorees, cioè premiati per Presidente Global Marketing dell’International Housewares il Global Innovation Award per l’innovazione di prodotto, Association (Ihs) che gestisce la rassegna “la crescita sono stati dunque, fra oltre cento aziende selezionate, di buyer da mercati chiave internazionali da tutto il i brand Magisso per la migliore collezione di design mondo, compresi Australia, Corea e parecchi Paesi europei. con Naturally Cooling Ceramics, servizio di accessori bar in ceramica, e, nella categoria migliore prodotto Ci sono state, inoltre, delegazioni da importanti Paesi di design, Crucial Detail per The Porthole, contenitore africani”. Canada, Messico e il resto dell’America Latina per infusi; Joseph Joseph per le forbici multiuso Twincontinuano a essere i Paesi da cui arriva il più alto numero cut Compact 2-in-1Scissors; Sagaform per Green - Mini di buyer. A visitare i 2.100 espositori, provenienti da Greenhouse, un fresco vaso per custodire una piantina. 45 Paesi, presenti al centro fieristico e congressuale McCormick Place, è stato un pubblico numeroso fin dal Tra i prodotti in esposizione nella Discover Design Gallery, primo giorno. “I 435 nuovi espositori” sono le parole a rappresentare il nostro Made in Italy, erano presenti di Phil Brandl, Presidente e Ceo dell’Ihs “e le oltre Alessi, Artelegno, Atmoshepere by Technodidattica, 10mila novità in esposizione hanno catturato molta DeaGourmet, Legnoart. Inoltre, nell’ottica di incoraggiare attenzione fra buyer e giornalisti”. L’Italia era presente nel proprio Paese i giovani e le aziende nazionali, dalle con oltre trenta aziende, tra dirette e rappresentate, con piccole realtà ai brand già affermati, l’International un’offerta focalizzata sugli strumenti di cottura e sugli Housewares Association continua a sponsorizzare due articoli per servire in tavola. Quattro le aree tematiche premi: IHA Innovation Awards, per la creatività nella 157


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP IHHS 2015 CHICAGO

Galleria Fiaba

Lerche design

K & Ö Home

Merci

Kookwinkel Bianca Bonte

The Super Cool (Melbourne)

realizzazione di oggetti e piccoli elettrodomestici, e Student Design Competition per i progetti presentati da studenti di istituti e università del design Usa. La manifestazione, al di là del ruolo di vetrina internazionale, svolge anche quello di appuntamento con la formazione e l’informazione grazie ai seminari con esperti, all’esposizione Pantone Color Watch, alla sezione Going Green. Senza trascurare l’intrattenimento culinario con gli show cooking, nell’ambito dei quali si sono esibite alcune celebrity come Buddy Valastro, star della serie “Il boss delle torte”, e Fabio Viviani, tra i protagoisti di “Top chef”. A rendere interessante una visita all’International Home + Housewares Show è anche la possibilità di vedere punti vendita delle maggiori catene di articoli per la casa, come Crate and Barrel, WilliamsSonoma, Sur La Table, The Container Store. E di fare una puntata da Eataly, secondo avamposto della catena di “alti cibi” italiani negli States, aperto a dicembre nell’elegante zona trendy del Magnificent Mile. www.housewares.org

Lakeland 158

The Super Cool (Westfield)


PARIS / JANUARY 23-27, 2015 / SEPTEMBER 4-8, 2015 PARIS NORD VILLEPINTE

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PARIS / 23-27 JANVIER 2015 / 4-8 SEPTEMBRE 2015 MAISON&OBJET - 20º ANIVERSARIO NATO E CRESCIUTO CON MAISON&OBJET POLS POTTEN A M&O DAL 1995

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INFO@SAFISALONS.FR SAFI ORGANISATION, A SUBSIDIARY OF ATELIERS D’ART DE FRANCE AND REED EXPOSITIONS FRANCE / SALONE RISERVATO AGLI OPERATORI / DESIGN © BE-POLES - IMAGE © FRANÇOIS COQUEREL


Indirizzi FIERE Christmasworld Ambiente Messe Frankfurt Italia srl Via Quintino Sella, 5 20144 Milano Tel. 02 8807781 Alessi spa Via Privata Alessi, 6 28882 Crusinallo Omegna (VB) Tel. 0323 868611 www.alessi.com Gruppo Morone srl B.Morone Via Soresina, 7 20144 Milano Tel. 02 48012016 Distributore esclusivo in Italia David Trubridge Herend Lobmeyr Moser Royal Doulton Wedgwood www.bmorone.it Borla Bohemia srl Viale Cirene, 4 20135 Milano Tel. 02 54001010 Rappresentante generale per l’Italia Crystalex www.borla.net Carlo Moretti srl Fondamenta Manin, 3 30141 Murano (VE) Tel. 041 736588 www.carlomoretti.com Giovanni Raspini spa Largo Torricelli, 1 52040 Pieve al Toppo (AR) Tel. 0575 410330 www.giovanniraspini.com

L’Oca Nera srl Via Ugo Foscolo, 7 62010 Montecassiano (MC) Tel. 0733 290050 www.locanera.it

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