DM oggetti Design Magazine N.18

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JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA | APRILE MAGGIO GIUGNO 2015 | ANNO V | NUMERO 18

AUX Aud$ 9,00 - AUT Á 6,00 - BE Á 5,50 - F Á 8,00 - D Á 7,00 - LUX 5,50 - PTE CONT. Á 5,00 - UK £ 4,50 - E Á 5,00 - USA $ 9,00 - CH CT CHF 7,00 - RC CHINA - HONG KONG

Padiglione Italia EXPO 2015 disegnato da Nemesi&Partners

PADIGLIONE ITALIA MOSTRE&MUSEI. MUSEO DEL VETRO DI MURANO> MUDEC. MUSEO DELLE CULTURE DI MILANO> LA BELLEZZA QUOTIDIANA. VILLA REALE MONZA> TRIENNALE DESIGN MUSEUM. ARTS&FOOD> EVENTI. EXPO 2015. FUTURE FOOD DISTRICT> BUONGIORNO CERAMICA!> SMART FACTORY. NEMESI&PARTNERS. URBAN DESIGN> LIVING LIGHT DESIGN & DESIGN GOURMET IN TAVOLA. WWW.OGGETTIDESIGNMAGAZINE.IT


OGGETTI DESIGN MAGAZINE OCCHIELLO

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via della spiga 48 milano


OGGETTI DESIGN MAGAZINE OCCHIELLO

Ripple light in Bamboo Plywood, design David Trubridge (2015) 2


David Trubridge è distribuito da B.Morone di Milano www.bmorone.it 3


MUSEI&MOSTRE 14

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Triennale Design Museum Arts&Foods. Rituali dal 1851 La grande mostra curata da Germano Celant. Unica area tematica di Expo Milano 2015 in città Terrazza Triennale Milano Il nuovo ristorante della Triennale MUDEC Milano Il nuovo Museo delle culture TDM. La bellezza quotidiana Villa Reale di Monza Un percorso nella Collezione Permanente del Triennale Design Museum. curato da Michele De Lucchi Maxxi Roma Local Icons. Greetings from Rome Una mostra firmata Alcantara progettata da Giulio Cappellini Buongiorno Ceramica! La prima grande festa della ceramica in 37 città con eventi, esibizioni, mostre Museo del Vetro di Murano I nuovi spazi espositivi ristrutturati di Palazzo Giustinian, sede del museo dal 1861. Oggi il museo fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia

Sommario

Aprile Maggio Giugno 2015 N.18 4


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SMART FACTORY 56

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EXPO 2015 Padiglione Italia Il progetto di Nemesi&Partners EXPO 2015 Future Food District I nuovi modi di interazione tra cibo e persone grazie alle nuove tecnologie e all’applicazione di Internet of Things

DESIGN IN TAVOLA 66 68 72 74 76 80 82 84 86

Carlo Moretti I Calici da collezione 2015 Rosenthal Design Plus Wedgwood Hibiscus Collection Royal Doulton Pacific Collection Schiavon Silver Plated e Bambù La Manifattura di Herend Richard Ginori Collezioni Uova Alessi Piatti KU e Posate MU Modigliani La forma del sogno

DESIGN GOURMET IN TAVOLA 90

Alessi Colombina fish

Sommario Aprile Maggio Giugno 2015 N.18 8


beauty to be treasured for ever

WWW.HEREND.COM • WWW.FACEBOOK.COM/HERENDPORCELAN BERLIN • SYDNEY • LONDON • MILAN • MOSCOW • NEW YORK • TOKYO HEREND È DISTRIBUITO IN ESCLUSIVA IN ITALIA DA B.MORONE • WWW.BMORONE.IT


DESIGN GOURMET IN TAVOLA 96 102

Kartell Chef e Designers in tavola Kahla Magic Grip Gourmet

LIVING LIGHT DESIGN 106 110 112

La luce di Carlo Moretti Lobmeyr by poetic lab MEISSEN Couture Home Colletion

OROLOGI&GIOIELLI 117 118 124

Alessi Orologi TIC15 Giovanni Raspini Stagioni di bellezza L’Orologio di Rosenthal

CONCEPT STORE 126 128

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Driade Il nuovo showroom di Milano Poltrona Frau Milano Il secondo flagshipstore a Milano all’interno di Palazzo Gallarati Scotti Gioielleria Le Gioie a Parete

BY SHOP FIERE 138 140

Proposte a Villa Erba Cernobbio SPS Italia 2015 La Fiera dell’Automazione in Italia

Sommario

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DM Oggetti Design Magazine Aprile Maggio Giugno 2015

REDAZIONE EDITORE Direttore Responsabile Stefania Bosco di Camastra s.bosco@johnsons.it Relazioni Esterne Elisabetta Palma elisabetta.palma@johnsons.it Redazione Ombretta Bertini o.bertini@johnsons.it Rossella Crippa r.crippa@johnsons.it Paolo Lanzillotto p.lanzilloto@johnsons.it Grafica Editoriale Alessandro Guerrato redazione@johnsons.it Collaboratori in Redazione Peppa Buzzi, Mariella Orlando, Olga Di Bartolo, Paola De Toma, Stylist Bice Pogliaghi Trend Tessuti Nena Mazza n.mazza@johnsons.it Fotografi Studio Margutti, Gianandrea Piras

Johnsons International News Italia Srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano Tel 02 4398 2263 Presidente Amministratore Delegato Achille Palma Vice Presidente Tiziano Magni Produzione Gionata Caimi Distributore Esclusivo Edicola Italia Press - Di Distribuzione Stampa e Multimedia Srl 20090 Segrate (MI) Distributore Esclusivo Estero Johnsons International News Italia Srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano Tel 02 4398 2263 Stampa Fiordo Srl Servizio Abbonamenti Johnsons International News Italia Srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano

La rivista è sfogliabile sul sito

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ALESSI Cavatappi “Alessandro M. - Duomo di Milano” in PA e zama cromata, decorato a mano. Edizione limitata 2015. Design Alessandro Mendini (2015) www.alessi.com 12

Ai sensi degli Art.7 e 10 del decreto Legislativo 196/2003 Vi informiamo che i Vostri dati personali sono trattati da Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano, Titolare del trattamento, e che le finalità del trattamento dei Vostri dati sono l’invio del presente periodico e/o di eventuali proposte di abbonamento, e/o l’elaborazione a fini statistici e/o la trasmissione di iniziative editoriali e/o commerciali di Johnsons International News Italia S.r.l.. I Vostri dati saranno trattati con le finalità sopra esposte dalle seguenti categorie di incaricati: addetti all’Ufficio Abbonamenti e Diffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addetti alle attività di Marketing, addetti alle attività di redazione. Vi ricordiamo che in ogni momento avete diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione e la cancellazione dei Vostri dati inviando una richiesta scritta a Johnsons International News Italia S.r.l. - Responsabile Trattamento Dati -, Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta da parte di Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Iva assolta dall’editore Art. 74 Dpr 633/72 e successive modifiche I comma lettera C. Esente da bollo Art. 6 II comma Dpr 642/72.

www.johnsons.it


„In un mondo iperconnesso, in cui comunichiamo costantemente in modo digitale, è sempre piĂš grande il desiderio di mettere per iscritto, in modo semplice, i propri pensieri e di sentire la carta tra le mani.“ www.leuchtturm1917.com 'LVWULEXLWR LQ ,WDOLD GD -RKQVRQV %RRNV 7HO


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM ARTS&FOODS

ARTS&FOODS. TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO In questa pagina: “Leaning Fork with Meatball and Spaghetti II” di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen (1994). A destra, installazione “Dada” di Subodh Gupta (2014). 14


Arts&Foods La Triennale per Expo 2015 LA MULTIFORME RELAZIONE FRA LE ARTI E IL CIBO È RIPERCORSA E ANALIZZATA IN ARTS& FOODS, LA GRANDE MOSTRA TEMATICA DI GERMANO CELANT INAUGURATA AL TRIENNALE DESIGN MUSEUM, L’UNICA AREA TEMATICA DI EXPO MILANO 2015 REALIZZATA IN CITTÀ TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO TRIENNALE DI MILANO 15


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM ARTS&FOODS

ARTS & FOODS In queste pagine: sopra, “Still life # 3” di Tom Wesselmann (1962) Estate of Tom Wesselmann/Licensed by VAGA, NY, NY. Photo Credit: Jeffrey Sturges. A sinistra, “Il poema del vestito di latte” di Filippo Tommaso Marinetti (1937), copertina illustrata a colori di Bruno Munari, Collezione Guido Andrea Pautasso, Milano. A destra, “Set prima classe Alitalia” di Joe Colombo e Ambrogio Pozzi (1970-1972) courtesy Alessandro Pedretti Design Collection, e “Pleats Please” di Issey MiyaKE (2008), Rue des Archives/FIA/ ©ISSEY MIYAKE

Dalla prima Esposizione Universale di Londra del 1851, il percorso espositivo propone una lettura critica dei luoghi del convivio, degli utensili da cucina, della pubblicità e del packaging

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xpo Milano 2015 presenta Arts&Food. Rituali dal 1851, la continue zone di contatto tra le arti visive e i diversi settori grande mostra a cura di Germano Celant inaugurata alla delle arti industriali e della cultura di massa. Il tutto attraverso Triennale di Milano in calendario fino al 1 novembre 2015. Si un approccio curatoriale che intreccia ben tre anime. Da una tratta dell’unica Area tematica a essere delocalizzata rispetto parte, l’esposizione e la riproduzione di grandi capolavori della al sito espositivo di Expo, nel tentativo di fare dell’Esposizione storia provenienti dalle più importanti istituzioni museali al Universale un’esperienza diffusa anche nel centro città. Con una mondo; dall’altra, la presenza di opere d’arte contemporanea prospettiva stratificata e plurisensoriale, la mostra si propone originali appositamente commissionate a partire dal tema di mettere a fuoco le diverse componenti semantiche che “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. In mezzo, quello che legano le arti al cibo, alla nutrizione e al convivio, in un’ottica la Triennale ha nel suo dna: il design, rappresentato da una globale che si relaziona a culture e aree geografiche differenti. selezione degli oggetti più significativi e utili a spiegare il Allestito negli spazi interni ed esterni della Triennale - 7.000 mq rapporto dell’uomo con il cibo, il consumo e la trasformazione circa tra edificio e giardino - il percorso espositivo propone un degli alimenti. “Arts & Foods coinvolge tutti i media e i viaggio attraverso la storia dell’arte offrendo una lettura critica degli linguaggi: dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione, spazi e dei luoghi del convivio, degli utensili che hanno cambiato dalla fotografia alla pubblicità, dal design all’architettura, dal le nostre abitudini in cucina, della pubblicità e del packaging. cinema alla musica e alla letteratura”, ha dichiarato Germano Grazie alla regia architettonica dello Studio Italo Rota, lo Celant. “E si articola dal 1851, data della prima Esposizione spettatore può immergersi fisicamente in un registro narrativo Universale di Londra, alla modernità, attraverso la creazione in cui opere d’arte, disegni, maquettes di architetti, film, di ambienti dedicati ai luoghi e agli spazi del convivio, sia in oggetti, documenti, libri, menu e copertine di dischi creano ambito privato sia nella sfera pubblica.”. www.triennale.org 16


ďŹ ne Italian silverware since 1957

www.schiavon.it


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEM MILANO

TERRAZZA TRIENNALE In questa pagina: palcoscenico del food e del design durante Expo 2015, è un ristorante temporaneo gestito dallo chef Stefano Cerveni. Cucina di alta qualità, innovazione e design sono le chiavi di lettura del progetto, che avrà una vita di 4 anni. La terrazza ha la vista sul Parco Sempione, sul Castello Sforzesco e sul nuovo skyline di Milano di Porta Garibaldi. La realizzazione del ristorante è stata possibile grazie anche a un finanziamento dei singoli cittadini.

Terrazza Triennale Innovazione e design DOPO IL RESTAURO DELLA STORICA TERRAZZA DELLA TRIENNALE DI MILANO ECCO IL NUOVO RISTORANTE AFFACCIATO SUL CENTRO DELLA CITTÀ. TRA ALTA CUCINA E FRIENDLY MOOD TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO © GIANLUCA DI IOIA - LA TRIENNALE DI MILANO

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n concomitanza dell’apertura della mostra “Arts & Foods” presso il Triennale Design Museum di Milano e con Expo 2015, apre al pubblico il nuovo Ristorante Terrazza Triennale disegnato da Paolo Brescia e Tommaso Principi di Studio OBR. Il progetto interpreta la tradizione della Triennale con una soluzione leggera, rigorosa e dinamica. Salendo sulla terrazza del Palazzo dell’Arte si viene accolti da un orto aromatico concepito dal paesaggista Antonio Perazzi, dietro il quale si articola il padiglione vetrato del ristorante. Una grande tenda mobile di 400 mq fluttua sospesa sopra il padiglione. Aprendosi completamente su un lato, la tenda fa sì che il padiglione funzioni come una serra bioclimatica termoregolante, permettendo agli ospiti di pranzare riparati dal sole o di cenare sotto le stelle. Come in una videoinstallazione, la tenda sospesa si anima di immagini e luci che rimandano agli eventi promossi da Triennale per Expo e offrendo ai propri ospiti un’esperienza unica tra alta cucina e design, sospesa

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tra parco e città. Il Ristorante ospiterà in inverno 50 coperti, in estate 120 coperti tra interno ed esterno. Lo chef Stefano Cerveni - una stella Michelin - guida un team composto da grandi professionisti: Fabrizio Ferrari nel ruolo di Executive Chef, Nicola Bonera Supervisor alla Cantina, Carlo Pierato Supervisor in Sala e Luis Hidalgo nel ruolo di Bartender. Il progetto del ristorante riprende la tradizione dell’osteria proponendo una cucina di alta qualità con un servizio dall’attitudine “friendly”: né il design, né l’alta cucina, devono essere infatti sinonimi di albagia in una città, come Milano, spesso accusata – a torto e a ragione - di una certa propensione al distacco. Lo Chef Cerveni, già proprietario del Ristorante Due Colombe al Borgo Antico, si rivolge a una clientela italiana e internazionale con grandi classici e piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave moderna, rimanendo fedele al concept che lo contraddistingue: materie prime che sanciscono il forte legame con il territorio e con l’Italia. www.triennale.org


via della spiga 48 milano


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MUDEC MILANO

MUDEC Milano PRESSO GLI SPAZI EX ANSALDO PRENDE IL VIA IL MUDEC, IL MUSEO DELLE CULTURE. UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA RICERCA E LA DIVULGAZIONE DELL’ARTE DI TUTTI I CONTINENTI TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ©MUDEC 2015 20


MUDEC MILANO In queste pagine: lo scalone d’ingresso del Mudec, il Museo delle Culture di Milano. primo museo italiano con una governance in partnership tra pubblico e privato. Il Comune di Milano ricopre la direzione scientifica del patrimonio, la sua valorizzazione e il coordinamento dell’attività del “Forum Città Mondo”. 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore è invece responsabile della programmazione e realizzazione delle grandi mostre internazionali. Nelle pagine seguenti, un interno e la hall centrale che forma una corte interna coperta. 21


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MUDEC MILANO

Il MUDEC, nato da un’operazione di recupero ideata da David Chipperfield dell’ex fabbrica Ansaldo, è un polo multidisciplinare dedicato alle diverse culture del mondo

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a aperto a Milano a fine marzo il MUDEC Museo delle Culture, polo multidisciplinare dedicato alle culture del mondo. Nato da un’operazione di recupero di archeologia industriale nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo, al n. 56 di Via Tortona, l’edificio reinterpreta originalmente gli spazi circostanti attraverso forme squadrate, rivestite di zinco con una struttura in cristallo. Autore del progetto è l’architetto David Chipperfield, che però intende disconoscere la paternità dell’opera. Il motivo risiederebbe nella pietra adoperata per la pavimentazione, a dire di Chipperfiled di qualità inferiore rispetto al convenuto. Il Comune di Milano ha preso le distanze e il Museo delle Culture ha aperto senza ulteriori indugi. Il nuovo spazio si distingue per la hall centrale di forma libera e organica, che genera a sua volta una corte interna coperta, pensata come luogo d’incontro fra le culture e le comunità. All’interno, distribuiti su un’area di 17.000 mq, si trovano le collezioni permanenti, le esposizioni temporanee, l’auditorium, le aree didattiche, lo spazio Junior, il Mudec Design Store e il settore dedicato alla ristorazione, con la caffetteria Mudec Bistrot e il ristorante Mudec Club, gestiti da Giacomo, già concessionario della ristorazione in Palazzo Reale e al Museo del Novecento. Nello spazio di design della caffetteria, versione contemporanea del Caffè letterario di Palazzo

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Mudec apre con due grandi mostre, “Mondi a Milano”, che esplora il legame di Milano con le esposizioni universali e le culture di tutto il mondo, e “Africa. La terra degli spiriti” Reale, si possono gustare brioche e lievitati per la colazione, piatti veloci in pausa pranzo, aperitivi. Il ristorante, al terzo piano con vista sull’architettura industriale, propone invece menu degustazione e la raffinata cucina dello chef toscano Giacomo Bulleri. MUDEC ha esordito con due mostre che ben si inseriscono nel palinsesto di Expo 2015: “Mondi a Milano” e “Africa, Terra degli Spiriti”. “Mondi a Milano” è l’omaggio che il Comune di Milano rivolge a Expo 2015 e illustra come la città abbia accolto le diverse culture non europee nel corso dei suoi più rilevanti eventi espositivi, dalle mostre di arti industriali nella seconda metà dell’Ottocento fino alla loro riformulazione nelle Biennali e Triennali degli anni Venti e Trenta del Novecento. Il visitatore attraversa cronologicamente le diverse esposizioni, cogliendo gli aspetti più caratteristici della rappresentazione di Paesi lontani in relazione al mutare del gusto e delle mode, ma anche le innumerevoli distorsioni dovute ai diversi momenti storici e politici. Progetti architettonici e ambienti sono stati ricostruiti per trasportare indietro nel tempo il visitatore che, attraverso accostamenti di oggetti e manufatti, dipinti, grafiche, stampe popolari, manifesti, fotografie, è invitato a riflettere sulle implicazioni ideologiche delle grandi esposizioni internazionali e sull’impatto del confronto di culture sulla società italiana. 23


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSE0 MUDEC MILANO

MUDEC. MILANO In questa pagina: sopra, esterno del Mudec. Qui a fianco, da sinistra: gruppo regale (Camerun, 1934), © Gerhard Merzeder/Collection Jean David; poggiatesta del “Maestro della capigliatura a cascata”, Repubblica Democratica del Congo, fine XIX secolo, © H. Schneebeli - A. Fritschi; figura di antenato, Repubblica Democratica del Congo, inizi del XX secolo, © Hughes Dubois.

Le opere in mostra illustrano la cultura africana della vita, della morte, del rispetto per gli antenati, spiegando come attraverso i manufatti artistici si interroghino gli spiriti e si plachino i demoni

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a seconda mostra, “Africa, Terra degli Spiriti”, è invece dedicata all’arte africana dal Medioevo a oggi. Il percorso, con oltre 200 pezzi, affianca capolavori della cultura occidentale a opere della tradizione culturale e religiosa africana, spiegandone l’importanza nella vita quotidiana delle popolazioni dell’Africa Nera. Tutto fuorché un’arte primitiva, ma un corpus che affonda in precise tradizioni formali, capace di parlare ai grandi maestri delle avanguardie occidentali. “Terra degli Spiriti”, abbiamo detto: perché è attraverso i manufatti artistici che si costruisce un ponte tra al di qua e al di là, tra uomo e spiriti di natura. L’esposizione si articola dunque in più sezioni che sviluppano ognuna un tema specifico: la qualità formale espressa da cinquanta fra i maggiori capolavori dell’Arte africana, gli oggetti collezionati anticamente nelle Wunderkammer delle corti europee e, insieme a questi, gli oggetti d’arte realizzati in Africa. Le

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maschere, le figure rituali e magiche, i feticci e gli oggetti di potere fino a una selezione di oggetti d’uso proposti come testimonianze originali di design offrono ai visitatori una visione del tutto nuova e imprevista dell’universo culturale e poetico del continente africano. Infine, le nuove frontiere della ricerca sull’arte africana sono documentate in specifiche sezioni che trattano di datazioni e dell’identificazione di alcune “mani dei maestri”. MUDEC è, finora, il primo museo italiano con una governance in partnership tra pubblico e privato. Il Comune di Milano ricopre la direzione scientifica del patrimonio, la sua valorizzazione e il coordinamento dell’attività del Forum Città Mondo. 24 ORE Cultura Gruppo 24 Ore è invece responsabile della programmazione e realizzazione delle grandi mostre di respiro internazionale e della gestione dei servizi aggiuntivi del MUDEC nelle diverse anime che lo compongono. www.mudec.it


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TDM. VILLA REALE DI MONZA

VILLA REALE DI MONZA In queste pagine: a sinistra, poltrona “UP5&6” di B&B Italia, design Gaetano Pesce (1969). Al centro, poltrona “Sacco” di Zanotta, design Gatti, Paolini, Teodoro (1968), e seduta “Pratone” di Gufram, design Gruppo Strum (1971). Il progetto di allestimento è di Michele De Lucchi, autore del restauro degli spazi del “Belvedere”, sede della mostra, e artefice del progetto di restauro della Triennale di Milano e degli spazi permanenti del Triennale Design Museum. 28


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TDM. La bellezza quotidiana PRESSO LA VILLA REALE DI MONZA, UN PERCORSO NELLA COLLEZIONE PERMANENTE DEL TRIENNALE DESIGN MUSEUM. CON UNO SPECIALE ALLESTIMENTO DI MICHELE DE LUCCHI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO FABRIZIO RADAELLI COURTESY TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO 29


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TDM. VILLA REALE DI MONZA

Gli spazi del Belvedere presso la Villa Reale di Monza sono dedicati alla valorizzazione della Rete dei Giacimenti del Design Italiano che fa capo al TDM Triennale Design Museum di Milano

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VILLA REALE MONZA. LA BELLEZZA QUOTIDIANA In queste pagine: allestita negli spazi del “Belvedere”, la mostra presenta una selezione di oltre 200 pezzi iconici, testimonianza dell’eterogeneità della storia del design italiano. Il percorso spazia dagli anni ‘50 a oggi, alternando le opere di grandi Maestri (da Gio Ponti a Piero Fornasetti, da Franco Albini a Bruno Munari, da Ettore Sottsass e Alessandro Mendini ad Andrea Branzi) a quelle di giovani designer (da Lorenzo Damiani a Martino Gamper, da Fabio Novembre ai Formafantasma). Tra i più rappresentativi in termini di innovazione formale e tecnologica applicata al prodotto, citiamo il servizio “Bombé” di Alessi del 1945, la “Lettera 22” di Marcello Nizzoli per Olivetti del 1950, la “Arco” di Achille e Pier Giacomo Castiglioni del 1962, la carriola “Carry-on” di Francesco Faccin del 2013, e la caffettiera di Alessi (in foto), design Riccardo Dalisi (1979/1987)..

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DM Triennale Design Museum porta avanti la propria missione di conservazione, promozione e valorizzazione del design italiano con un percorso nella propria Collezione Permanente allestito presso gli spazi del Belvedere della Villa Reale di Monza. Una selezione di oltre 200 pezzi iconici fra i più rappresentativi in termini di innovazione formale e tecnologica, organizzati cronologicamente dagli anni ’50 a oggi, alternando le opere di grandi maestri (Gio Ponti, Piero Fornasetti, Franco Albini, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Andrea Branzi) a quelle di nuovi e giovani designer (Lorenzo Damiani, Martino Gamper, Fabio Novembre, Formafantasma). Il progetto di allestimento dell’architetto Michele De Lucchi – già autore del restauro degli spazi del Belvedere e artefice del progetto di restauro della Triennale e degli spazi permanenti del TDM – è di grande pulizia formale con casse da imballo in legno naturale utilizzate come base per gli oggetti esposti.

Nell’intenzione degli amministratori, gli spazi del Belvedere saranno dedicati alla promozione e valorizzazione della Rete dei Giacimenti del Design Italiano, che fa capo al TDM, per creare un luogo di scambio e dialogo fra il design, che trova il suo territorio d’elezione nella Brianza delle piccole e medie imprese, e un patrimonio manifatturiero diffuso su tutto il territorio nazionale. Con l’ambizioso obiettivo di divenire piattaforma culturale capace di favorire l’integrazione fra competenze tradizionali e sperimentazioni di prototipazione rapida e stampa 3D, Villa Reale diventa sede di incontri, conferenze e lectures con il coinvolgimento di esperti del settore, designer, imprenditori, critici, docenti, economisti. Lo sviluppo di atelier mirati, rivolti agli addetti ai lavori come a un pubblico di semplici appassionati, con attività didattiche per i bambini e loro famiglie, consentiranno di realizzare e promuovere la ricerca, le tecniche, lo studio dei materiali e delle loro lavorazioni. www.triennale.org 31


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MAXXI ROMA

LOCAL ICONS Maxxi Roma AL MAXXI UNA CARTOLINA DA ROMA FIRMATA ALCANTARA, UN METAFORICO VIAGGIO NELLA CITTÀ ETERNA ATTRAVERSO LA REINTERPRETAZIONE CREATIVA DI ALCUNI OGGETTI-SIMBOLO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO MUSACCHIO IANNIELLO COURTESY FONDAZIONE MAXXI 32


LOCAL ICONS. GREETINGS FROM ROME In queste pagine: scorcio della mostra “Local Icons. Greetings from Rome” promossa da MAXXI e Alcantara e curata da Giulio Cappellini e Domitilla Dardi. Oggetti - simblo del design quali il “Fiasco tradizionale di “Progetti per Roma” di Laudani& Romanelli, la mano “Saluti da Roma” di Gentucca Bini, il porta tablet “Chiusino” di Patricia Urquiola, la “Vespa a pois“ con sella tricolore di Paola Navone, il “Carciofone” di Zanellato/Bortotto e le custodie per device tecnologici “Lalupa” di Stefano Giovannoni.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO MAXXI ROMA

MAXXI ROMA LOCAL ICONS In questa pagina: “Vespa a pois” tricolore di Paola Navone e il “Fiasco” di Laudani&Romanelli. Sopra, l’area dedicata agli oggetti in mostra in formato souvenir, la mano “Saluti da Roma” di Gentucca Bini, e dettaglio del paralume “Cupolone” di Lanzavecchia+Wai con il fregio architettonico delle cupole di San Pietro e del Pantheon su Alcantara stampata.

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on la mostra Local Icons. Greetings from Rome, il museo MAXXI e Alcantara iniziano un viaggio alla ricerca di quelle immagini che definiscono i luoghi della memoria propri di una cultura, rileggendoli alla luce di nuove progettualità. Ancora una volta la collaborazione tra MAXXI e Alcantara evidenzia il comune dialogo con la creatività e la profonda attenzione dedicata alla sperimentazione dei più diversi linguaggi. Alcantara interpreta sette progetti per una collezione ispirata a Roma e alla ricchezza del suo immaginario culturale, storico e popolare. Una collezione nata dal talento di autori che hanno prodotto oggetti entrati a far parte del nostro patrimonio di ricordi e di emozioni. Gentucca Bini, Lanzavecchia+Wai, Laudani&Romanelli, Paola Navone, Patricia Urquiola, Stefano Giovannoni, Zanellato/Bortotto: questi i protagonisti di Local Icons. La gestualità romanesca è protagonista nel progetto “Saluti da Roma” di Gentucca Bini, la “Dolce Vita” di Paola Navone è una Vespa a pois in tricolore, mentre il tradizionale “Fiasco” protagonista degli “Oggetti per Roma” di Laudani&Romanelli e il “Carciofone” di Zanellato/ Bortotto ci riportano ai sapori e ai colori delle trattorie di Trastevere. Una Roma ruspante, ma anche cólta, come quella di 34

Lanzavecchia+Wai, che all’interno dei loro paralumi “Cupolone” ripropongono il fregio delle cupole di San Pietro e del Pantheon su Alcantara stampata. Infine un omaggio all’antichità romana ne “Lalupa” di Stefano Giovannoni, una serie di custodie per device tecnologici dove il soggetto della lupa con i leggendari gemelli viene reinterpretato da Alcantara in un gioco di trafori e incisioni laser, e nel “Chiusino” di Patricia Urquiola, porta tablet che riproduce il tombino di Roma con l’iscrizione S.P.Q.R. “Difficile oggi trovare oggetti che possano essere delle vere e proprie icone locali” spiegano i due curatori, Giulio Cappellini per Alcantara e Domitilla Dardi Design Curator di MAXXI Architettura, che hanno coinvolto firme del design profondamente legate all’Italia. Il progetto MAXXI - Alcantara, giunto alla sua quarta edizione, è uno di quelli che meglio rispecchia la mission del MAXXI nella promozione dei talenti creativi di oggi. Come ha sottolineato Margherita Guccione, direttore di MAXXI Architettura, “la reinterpretazione degli autori del mondo del design è in sintonia con la vocazione alla contemporaneità che il MAXXI vuole rappresentare nella Città Eterna, con ricerche innovative come quelle nate dalla partnership MAXXI-Alcantara. www.fondazionemaxxi.it



OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS LIBRI & EVENTI

GIOVANNI RASPINI E FRANCESCO MARIA ROSSI In questa pagina: gli autori del libro durante una presentazione/dibattito presso un punto vendita cliente dell’Argenteria Raspini. Durante gli incontri, i clienti del punto vendita, insieme anche a personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, hanno la possibilità di confrontarsi e discutere con i co-autori sui nuovi codici di comportamento, sui canoni estetici e del buon gusto moderni.

L’eleganza del rospo di Raspini&Rossi GIÀ ACCOLTO CON SUCCESSO DURANTE LE PRESENTAZIONI PRESSO I PUNTI VENDITA RASPINI, È IN LIBRERIA IL PRIMO LIBRO DI RASPINI & ROSSI CHE DIVERTE E FA RIFLETTERE FOTO ARCHIVIO GIOVANNI RASPINI

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’eleganza del rospo. Manuale postmoderno di buona l’esatto contrario. Qui si parla del fare, dell’essere e dell’avere. educazione e cattivi pensieri (Cairo Editore) si sta Del lusso e della semplicità. Dell’etica e della morale. Se avviando a diventare un particolarissimo successo sia meglio indossare la cravatta o il papillon, oppure quale editoriale, oltre che un appuntamento imperdibile col sia la vera arte di far salotto. Si discorre amabilmente di costume e il galateo contemporaneo. Nelle varie presentazioni, eleganza, shopping e dell’aperitivo contemporaneo, oppure che hanno avuto luogo in tutta Italia, personaggi del di fenomenologia della mutanda.Cambiano i tempi, cambiano mondo della cultura e dello spettacolo hanno discusso del i codici di comportamento, cambiano i canoni estetici e libro assieme ai due autori Giovanni Raspini e Francesco del buon gusto. Tocca imparare come vivere e sopravvivere Maria Rossi. Architetto e designer dell’omonimo brand di all’oggi. Insomma tocca adeguarsi, come la rana che trova gioielleria il primo, giornalista, scrittore e cabarettista il bello il rospo. Perché non è facile interpretare il nuovo mondo secondo. Ambedue toscani, anzi aretini DOC, nella scia della “liquido”. Possono aiutarci proprio la flessibilità, l’intuizione, grande tradizione satirica di questa terra, da Pietro Aretino il buonsenso e una bella dose del vecchio, sano cinismo. I sino ai nostri giorni. Trattato sull’etichetta, baedeker, saggio valori e i punti di riferimento sono completamente cambiati, di costume, libello umoristico, manuale di sopravvivenza alla ma Raspini e Rossi sanno indicarci qual è ancora la merce più crisi: L’eleganza del rospo è tutte queste cose, ma anche preziosa: sicuramente tempo, spazio e silenzio. www.raspini.it

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE BUONGIORNO CERAMICA!

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BUONGIORNO CERAMICA! In queste pagine: da sinistra, mostra ceramica in palazzo storico e appuntamento in notturna presso il MIC di Faenza durante la Notte dei Musei 2014.

Buongiorno Ceramica! LA PRIMA GRANDE FESTA DELLA CERAMICA ATTRAVERSO TUTTA L’ITALIA, UNA TRE GIORNI LUNGO 37 CITTÀ TRA EVENTI, ESIBIZIONI, MOSTRE, DEGUSTAZIONI E STREET ART TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ©BUONGIORNO CERAMICA 39


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BUONGIORNO CERAMICA!

BUONGIORNO CERAMICA! In queste pagine: performace pubblica di cottura della ceramica in forno. Sotto, concerto a tema ceramica e laboratori di tornio a Faenza.

In 15 regioni italiane, lungo le vie e le piazze dei centri storici di 37 città e di piccoli borghi affascinanti, si apriranno le porte di musei storici, gallerie di design, atelier, fornaci e botteghe

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n 37 Città della Ceramica in Italia si svolgerà da venerdì 29 a domenica 31 maggio la tre giorni di Buongiorno Ceramica!, con oltre 100 eventi aperti al pubblico gratuitamente tra visite guidate, mostre, aperture straordinarie, opere live, laboratori, esibizioni. Ma anche performances musicali negli atelier, aperitivi con il maestro, incontri e dibattiti. Buongiorno Ceramica!, promossa dall’AiCC, l’Associazione Italiana Città della Ceramica, si pone l’obiettivo di portare all’attenzione e valorizzare l’importante tessuto culturale e sociale, produttivo ed economico, che ruota attorno al settore della ceramica artistica e tradizionale in Italia. Nella tre giorni da Nord a Sud, in 15 regioni, lungo le vie e le piazze dei centri storici di 37 città e di piccoli borghi affascinanti, si apriranno le porte di musei storici, gallerie di design, atelier, fornaci e botteghe. Si potrà fare shopping d’arte e ascoltare musica mentre si osserva dipingere o lavorare al tornio. L’insolito connubio tra street art e street food inviterà a stare all’aperto fino a notte fonda tra performances d’arte e degustazioni. Un viaggio che parte da Faenza - considerata in tutto il mondo la capitale della maiolica tanto che ancora oggi, ovunque, si usa la parola faïence per identificare la ceramica maiolicata - passa per Lodi e Bassano del Grappa e giunge quindi in Liguria, dove la ceramica nel ‘900 è stato il naturale mezzo espressivo di grandi artisti contemporanei. Il percorso prosegue verso Montelupo Fiorentino, località ancora densa delle atmosfere rinascimentali in cui sono nati straordinari capolavori della ceramica, e poi verso Deruta, Urbania (Marche), Castelli (Abruzzo) e Caltagirone (Sicilia), autentica punta di diamante della produzione ceramica storica e contemporanea. Una gigantesca mobilitazione della creatività e del saper fare artigiano, un risveglio di antiche tradizioni e nuove sensibilità artistiche. www.buongiornoceramica.it

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OGGETTI OGGETTIDESIGN DESIGNMAGAZINE MAGAZINEOCCHIELLO MUSEO DEL VETRO DI MURANO

MUSEO DEL VETRO In queste pagine: vista degli interni di Palazzo Giustinian, antica residenza dei Vescovi di Torcello, affacciata sul Canal Grande di Murano, sede del Museo del Vetro dal 1861. 42


MUSEO DEL VETRO Murano SPAZI ESPOSITIVI QUASI RADDOPPIATI, UN PROGETTO MUSEOGRAFICO RINNOVATO, ALLESTIMENTI E PERCORSI RIDISEGNATI PER ILLUSTRARE L’AVVENTURA DEL VETRO TESTO A CURA D FOTO ARCHIVIO MUSEO DEL VETRO DI MURANO 43


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO DEL VETRO DI MURANO

È

un museo completamente trasformato quello che ha recentemente riaperto al pubblico per raccontare una grande storia: quella del vetro. Spazi espositivi quasi raddoppiati, un progetto museografico totalmente rinnovato, allestimenti e percorsi ridisegnati per cogliere gli snodi chiave dell’avventura del vetro a Murano. Il Museo del Vetro di Murano è forse l’unico luogo al mondo dove l’arte del vetro è raccontata fin dalle sue origini: dai vetri romani dei primi secoli d.C. alle creazioni del Rinascimento, dai virtuosismi innovativi del Settecento all’insperata rinascita del vetro alla fine del XIX secolo e alle sperimentazioni del Novecento. L’ampliamento e il restyling sono avvenuti in concomitanza con il recupero di una parte delle ex Conterie, antico complesso industriale in cui si producevano le omonime perle di pasta vitrea di diversi colori, usate per formare eleganti collane, fiori e ricami su tessuto. Oggi questi ambienti sono diventati un affascinante white cube che mantiene le linee architettoniche dell’edificio preesistente e che unisce armoniosamente la luce artificiale a quella naturale proveniente dall’affaccio sulla Fondamenta Giustinian. Qui un’originale “onda del tempo”, scandita da circa 50 opere scelte dall’età romana al Novecento, introduce nel mondo del vetro, illustrando le tappe salienti della storia vetraria di Murano e delle relative evoluzioni tecnico-stilistiche. Con

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MUSEO DEL VETRO DI MURANO In queste pagine: la sezione del Museo dedicata aila produzione vetraria d’arte tra il ‘300 e il ‘600. Qui sotto, alcune coppe celebrative ed ecclesiastiche di epoca tardo rinascimentale.

il suo open space e i sette metri d’altezza, il nuovo volume è anche destinato a ospitare mostre ed eventi temporanei: primo fra tutti, fino al 30 maggio, un tributo allo scultore muranese del vetro Luciano Vistosi, scomparso nel 2010. Il percorso vero e proprio si dipana al primo piano nobile, dove il Museo propone la sua straordinaria collezione, presentata attraverso aree tematico-cronologiche con il riallestimento dell’intero sistema illuminotecnico. L’ingresso, di forte impatto, dà sul sontuoso salone centrale o portego, con l’affresco allegorico del soffitto realizzato da Francesco Zugno. Il grande ambiente è stato intitolato agli antichi Maestri muranesi ed è espressione della produzione vetraria dal Trecento al Seicento: l’Età dell’Oro del vetro di Murano. In quegli anni l’abilità delle fornaci veneziane raggiunse fama in tutta Europa: tra le innumerevoli invenzioni e innovazioni di quel periodo, a Venezia Angelo Barovier ottenne una sostanza pura chiamata cristallo, fu introdotta la decorazione graffita a punta di diamante o intaglio, vennero inventati il vetro ghiaccio, la lavorazione a filigrana, la tecnica a mezza stampatura. Molte le opere esposte, da manufatti con stemmi dogali e papali a creazioni famose come la celeberrima Coppa Barovier (1470 ca.), uno dei vetri più antichi al mondo tra quelli decorati a smalti policromi fusibili. 45


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO DEL VETRO DI MURANO

MUSEO DEL VETRO DI MURANO In queste pagine: sopra, area della mostra monografica dedicata al grande scultore muranese “Luciano Vistosi Scultore”, allestita solamente con cristalli bianchi e neri, spesso graffiti, in calendario fino al 30 maggio, nei nuovi spazi delle “Conterie” in occasione della riapertura del Museo del Vetro di Murano. Sono stati selezionati 30 lavori di Vistosi (1931-2010), figura di assoluto rilievo della ricerca artistica italiana. A destra, alcune delle opere esposte nella Sala dedicata alla contessa “Marie Angliviel de la Beaumelle Brandolini”, con vetri del Novecento e di noti artisti e designer. contemporanei.

Grazie alle tante fornaci tutt’oggi operanti a Murano, il Museo del Vetro è l’unico museo dedicato al vetro artistico inserito in un contesto ancora fortemente vitale e radicato sul terrirorio

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al salone si accede a una sorta di antro dedicato ai vetri d’epoca romana, presi a modello dai vetrai muranesi e capaci di ispirare designer e artisti del Novecento. Nella sala dedicata alle Origini, nicchie illuminate rivelano gli antichi vetri rinvenuti negli scavi di Enona, Asseria e Zara. Seguono le mode e la creatività del Settecento, con il “Trionfo” appartenuto alla famiglia Morosini, gli originali fixés sous verre e alcuni notevoli specchi muranesi. La sala dedicata al Gusto della mimesi tra Sette e Ottocento, con i soffiati in calcedonio, i famosi lattimi e la “stravagante” avventurina, segna il ritorno al vetro non trasparente, mentre nel soppalco affacciato sulle Conterie non poteva mancare un focus sulle perle veneziane e le murrine. Il periodo meno brillante del vetro a Murano è rievocato attraverso vetri, arredi e dipinti che richiamano il gusto mitteleuropeo d’inizio Ottocento e il dilagare in laguna di manufatti boemi, favorito dall’imposizione da parte del governo asburgico di dazi sulle importazioni di materie prime e sulle esportazione delle produzioni locali. Nel Novecento, infine, la rinascita, con le creazioni di Vittorio Zecchin, Archimede Seguso, Alfredo Barbini, Carlo Scarpa, Napoleone Martinuzzi che, assieme a straordinari maestri vetrai, hanno aperto la strada alla modernità. Prima di terminare il percorso, al piano terra, ecco infine una finestra sul design moderno e contemporaneo. In una sala intitolata a Marie Angliviel de la Beaumelle, poi Brandolini, la creatrice dei famosi goti, saranno esposte opere della collezione del Museo attualmente conservate nei depositi, esibiti lavori di giovani artisti, ospitate selezioni delle produzioni attuali dell’isola. www.museovetro.visitmuve.it

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100% Italia

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUST. MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA

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na mostra per illustrare ai visitatori di Padiglione alle pareti sono proiettate immagini di alimenti appetitosi. Italia come sia possibile ottenere prodotti alimentari Salendo al primo piano si arriva al cuore della mostra: qui sicuri, di qualità e in quantità sufficiente per tutti la giostra “Nutrire il pianeta” sfida il visitatore ad affrontare grazie all’industria e alle sue tecnologie. Il progetto, problematiche legate al tema di Expo per sfamare, entro il curato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia 2050, nove miliardi di persone. Ci si addentra poi nel mondo di Milano, si sviluppa all’interno del Padiglione Italia in uno della produzione, e l’industria diventa protagonista: ecco la spazio espositivo di 900 mq su due livelli per un percorso di 10 “giostra dell’efficienza”, che spiega come produrre di più, con sale, studiato per un pubblico internazionale di giovani, scuole meno sprechi, garantendo sicurezza e prezzi accessibili. Tra e famiglie. Un’esperienza interattiva ed emozionale che illustra installazioni audiovisive e percorsi interattivi, una sfida per la complessità e le connessioni della filiera agro-alimentare l’equilibrio tra azioni e risorse da affrontare operando tutti italiana. La prima sala conduce il visitatore in un viaggio insieme: l’intera filiera agroalimentare, con istituzioni, industria, attraverso i sensi: il meglio del made in Italy che si affetta, università, scuola, consumatori e distribuzione moderna, con la si versa, si trasforma. Piatti animati caratteristici del nostro consapevolezza che l’obiettivo non può essere raggiunto senza Paese sono immersi in suoni della convivialità italiana, mentre il contributo di scienza e tecnologia. www.museoscienza.org

Fab Food La Fabbrica del Gusto Italiano PER EXPO 2015, CONFINDUSTRIA E IL MUSEO DELLA SCIENZA DI MILANO PROMUOVONO UNA MOSTRA INTERATTIVA CHE SPIEGA LA COMPLESSITÀ DELLA NOSTRA FILIERA AGRO-ALIMENTARE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO © MUSEO NAZIONALE SCIENZA E TECNOLOGIA DI MILANO

PADIGLIONE ITALIA FAB FOOD EXPO 2015 In questa pagina: alcuni scorci della mostra “Fab Food - La Fabbrica del Gusto Italiano”, presso Cardo Sud-Est, all’interno di Padiglione Italia. Lo stimolo è riflettere su come le nostre scelte individuali influenzino quelle degli altri, acquisendo maggiore consapevolezza che il cibo è complessità, cultura, emozione.

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a l 1890

Rappresentante generale per l’Italia Viale Cirene, 4 - 20135 Milano Tel. 02 54001010 - Fax 02 54001060/20 e-mail: info@bohemia.it

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS TASTE FIRENZE

www.tortapistocchi.it

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’ nel 1990 che nasce la prima Torta Fondente di Cioccolato, nel ristorante fiorentino in cui Claudio Pistocchi operava come Executive Chef. Un grande cioccolatino morbido e cremoso, prodotto artigianalmente, senza l’aggiunta di zucchero e senza utilizzare nè uova, nè burro, nè farina.... solo cioccolato fondente extra, niente conservanti nè additivi. Pochi anni dopo assume il nome di TORTAPISTOCCHI per meglio identificarla dai primi tentativi di imitazione. La torta è cresciuta pian piano, facendosi strada nel mondo del cioccolato artigianale, fino a diventare il fenomeno che è oggi. L’innovazione e la continua ricerca non hanno tolto nulla all’artigianalità del prodotto che continua a essere fatto manualmente come allora.

www.frantoiomuraglia.it

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all’unione di due elementi della natura fortemente ancorati al proprio territorio d’origine quali l’arte dei vasi di ceramica e la produzione d’olio extravergine in Puglia, nasce una storia in cui si mescolano tradizione, innovazione, design, marketing, amore per la terra e ricerca costante di qualità. Le bottiglie d’olio a differenza del vino sono tutte molto simili tra loro e non valorizzano il prodotto, da qui l’idea di Frantoiomuraglia di fondere due elementi: l’arte della ceramica e l’olio delle due varietà autoctone più diffuse. Partendo da un prodotto di altissima qualità, lavorato con la massima cura e selezionato per ottenere equilibrio, fragranza e armonia di sapori, si è pensato di dargli una veste moderna e di design che lo valorizzi e lo renda unico.

www.luvirie.com

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itture per Papille è una nuova linea di prodotti Luvirie immaginata e creata per sorprendere. Nella sostanza, per il gusto intenso e naturale, nella forma, per la sua veste originale. La frutta come stumento e opera d’arte. Nel loro insieme ci piace definirle come pennellate di buon gusto, idee originali da posizionare in locali moderni, pop e di tendenza. “Pitture per papille” è una nuova forma di rispetto per chi produce e chi consuma, una forma che esprime e trasmette tutto l’impegno e la passione necessari per la ricerca delle migliori materie prime, per l’attenzione nelle lunghe fasi di preparazione che renda altrettanto unico il momento in cui il prodotto viene degustato, come un lento e gustoso colpo di pennello sulle nostre papille gustative.

www.biscotteriabettina.it

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n sogno cullato con amore nell’adolescenza, alimentato nei soggiorni a Londra, accarezzato nelle ore in ufficio in Italia. Realizzato oggi con Biscotteria Bettina, una piccola impresa familiare che sforna piccoli biscotti dolci e salati il cui segreto sono le materie prime scelte, le ricette esclusive e l’infinita passione. Innovazione e tradizione non si sono mai sposati così bene: Biscotteria Bettina nasce dal desiderio di Bettina di soddisfare la sua voglia di gustare biscotti un po’ diversi da quelli classici, biscotti speziati, fruttati. Il suo amore per l’Italia ha fatto nascere il primo biscotto ‘‘Tiramisù’’ ispirato al dolce italiano più famoso al mondo, connubio di cacao, caffè e vaniglia.

www.marinacalamai.it

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legante e raffinata Marina Calamai nasconde un anima giocosa, audace e creativa.Per golosi impenitenti le sue opere sono gioia infinita o sublime sofferenza. Piccole perle di creatività: gioielli unici, opere d’arte da ammirare e indossare, torte giganti, pasticcini roteanti, ciliegine e canditi che paiono veri, sono questi gli elementi che compongono i suoi macro ritratti di pasticceria. Irriverenti cappelli-torta appena sfornati, intriganti anelli pasticcino e i tableaux foulards sono le sue ultime creazioni da indossare. Il sito è un mare dolcissimo da navigare. 50





OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY

PADIGLIONE ITALIA NEMESI&PARTNERS Il progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso internazionale di progettazione aggiudicato da Expo 2015 nell’Aprile 2013. Su 68 studi partecipanti, è risultato vincitore il progetto di “Nemesi&Partners” realizzato con “Proger” e “BMS Progetti” per la parte ingegneristica, relativa alle strutture e agli impianti, e con il Prof. Livio De Santoli per la sostenibilità dell’edificio. Il progetto si sviluppa lungo il “Cardo”, uno dei due assi perpendicolari che, insieme al “Decumano”, struttura il master plan dI Expo 2015. Il Padiglione Italia è formato da “Palazzo Italia” (circa 13.000 mq su 6 livelli fuori terra) e degli “edifici temporanei del Cardo” (circa 10.700 mq su 3 livelli fuori terra). “Palazzo Italia” è ispirato a una “foresta urbana”. La “pelle” ramificata, disegnata dallo Studio Nemesi come involucro esterno dell’edificio, evoca una figuratività primitiva e tecnologica al tempo stesso. La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e di pieni dando vita a un’architettura-scultura che rimanda a opere di Land Art. La piazza interna, cuore simbolico e partenza del percorso espositivo, riunisce attorno a sé i quattro volumi che danno forma a Palazzo Italia. Vere e proprie quinte urbane, i quattro blocchi ospitano rispettivamente: la zona “Espositiva” (Blocco Ovest), la zona “Auditorium-Eventi” (Blocco Sud), la zona “Uffici di Rappresentanza” (Blocco Nord) e la zona “Sale Conferenze-Meeting” (Blocco Est). 54


SMARTFACTORY 55


OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY Fondatore nel 1997 di Nemesi, Michele Molè dal 2008 è alla guida di Nemesi&Partners - società di servizi integrati di architettura che affianca l’attività di progettazione di Nemesi - creata in partnership con l’architetto Susanna Tradati, curatrice della gestione strategico operativa di diverse commesse tra le quali il Padiglione Italia Expo 2015. Il terzo componente dello Studio è Francesco Delogu, fondatore insieme a Michele Molè di Nemesi, con una lunga esperienza di insegnamento universitario e di curatore di mostre di architettura internazionali

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STUDIO NEMESI Urban Design L’architettura di Nemesi tra innovazione tecnologica e approccio sensibile: la ricerca della profondità come forma di stile. Un’importante esperienza nella progettazione di uffici, residenze, infrastrutture, public building, spazi culturali e per il tempo libero TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO © LUIGI FILETICI / NEMESI&PARTNERS

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eometrie articolate, continuum spaziali fluidi, alternanze di vuoti e di pieni in stretta relazione con il paesaggio: questi i tratti distintivi dell’architettura Nemesi, in cui si fondono armonicamente approccio sostenibile e innovazione tecnologica.

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ondata nel 1997 dall’architetto Michele Molè, Nemesi è una delle massime realtà di riferimento nel panorama dell’architettura contemporanea in Italia e all’estero. Uno studio di architettura e design urbano dall’approccio rigoroso e sempre aperto a nuove esperienze, in cui la ricerca sul linguaggio architettonico è accompagnata dal costante controllo del progetto in tutte le sue fasi, dallo studio di fattibilità al concept architettonico, fino alla progettazione esecutiva e costruttiva. Come ha dichiarato Michele Molè “…pensiamo al progetto come un vero e proprio strumento di indagine “dall’interno” della struttura profonda della contemporaneità, un laboratorio in cui materiali spuri, provenienti dalle diverse espressioni estetiche contemporanee, si contaminano, aprendo a nuove e inattese possibilità di configurazione”. In un mondo sempre più liquido, per dirla con Zygmunt Bauman, riuscire a creare un filo conduttore che racconti con equilibrio il multiforme carattere del nostro tempo è una sfida che coinvolge il progetto a 360°. “È fondamentale mantenere un atteggiamento di curiosità, una linea rossa che aiuti a costruire i passaggi della progettazione, mettendo sempre in discussione la traiettoria intrapresa. [..] Dobbiamo cercare la profondità e lo spessore anche dentro la volatilità della cultura del consumo”. Dalla ricerca filosofica e scientifica sulla interdipendenza dei fenomeni complessi Nemesi persegue, dunque, la profondità come forma stilistica, in linea con il patrimonio culturale ed estetico della tradizione italiana. Dal 1997 Michele Molè, laureato in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, è, oltre che fondatore, unico titolare e direttore creativo dello Studio. Oggi, oltre a coordinare i team di progetto seguendo personalmente le diverse fasi progettuali, tiene regolarmente

lectures presso università e istituzioni culturali internazionali. Attraverso il suo lavoro di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi architettonici ha conseguito numerosi premi, tra cui la Medaglia al Benemerito della Cultura e dell’Arte della Presidenza della Repubblica Italiana. Dal 2008 è alla guida di Nemesi&Partners, società di servizi integrati di architettura che affianca l’attività di progettazione di Nemesi, creata in partnership con l’architetto Susanna Tradati, curatrice della gestione strategico-operativa di diverse commesse tra le quali il nuovo Padiglione Italia Expo Milano 2015. Il terzo componente dello Studio è l’architetto Francesco Delogu, che insieme a Michele Molè è uno dei fondatori di Nemesi, con una lunga esperienza di insegnamento universitario e di curatore di mostre di architettura a livello internazionale.

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ra Europa, Asia e Africa, Nemesi&Partners è autore di straordinarie realizzazioni architettoniche, destinate a lasciare un segno nella contemporaneità. Edifici museali, complessi residenziali, sedi aziendali, infrastrutture, hotel, edifici privati. In Italia Nemesi&Partners ha recentemente progettato, in partnership con Morphosis Architects, il Nuovo Centro Direzionale ENI di Milano (2011). Del 2004 è l’intervento di musealizzazione e riqualificazione urbana dei Mercati Traianei a Roma, e, sempre a Roma, nel 2007, la riconversione dell’ex Lanificio Luciani nel quartiere di Pietralata, attuale sede dello Studio, che ha saputo trasformare l’edificio, risalente agli anni ’40, dando vita a EXLL, autentica cittadella dell’arte e dell’architettura. Punto di attrazione di un vasto network che coinvolge imprenditori, professionisti e istituzioni culturali, EXLL è oggi una realtà che accoglie studi di architettura, di grafica e comunicazione, spazi espositivi e atelier, residenze di artisti e diverse realtà attive sul fronte culturale. All’interno dell’Ex Lanificio Studio Nemesi occupa circa 1.000 mq precedentemente adibiti a magazzino. L’architettura degli spazi riconvertiti gioca con la struttura preesistente moltiplicando le superfici dell’involucro originario, a volte rivelandone, altre nascondendone, i caratteri peculiari. 57


OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY

A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di catturare alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti, contribuendo a liberare l’atmosfera dallo smog

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o spazio si articola in open space a doppia altezza in cui l’essenzialità e il rigore della struttura originale sono stati mantenuti anche attraverso la scelta dei materiali principali: acciaio, vetro e pietra. Immaginando un paesaggio interno, contrappunto dello scenario naturalistico esterno, l’interno è stato concepito come un’articolazione tra aree lavorative e giardini d’inverno. Attraverso un sistema di pontili esterni affacciati sul fiume Aniene, lo Studio si affaccia verso l’adiacente Parco dell’Aniene, un’oasi di verde e di pace. Negli ultimi anni Nemesi&Partners si è affacciato a un mercato più ampio, di tipo internazionale, rafforzando la costruzione di un network di professionisti qualificati per la gestione di progetti complessi. L’ultima importante realizzazione è il Padiglione Italia per Expo Miano 2015. Simbolo della grande fabbrica creativa contemporanea, connotato da una forte sperimentalità, il progetto si sviluppa lungo il Cardo, uno dei due assi perpendicolari che, insieme al Decumano, struttura il master plan dell’Expo. Palazzo Italia, cuore del Padiglione, è ispirato a una foresta urbana in cui l’involucro esterno ramificato evoca una figuratività primitiva e tecnologica al tempo stesso. La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e di pieni, dando vita a un’architetturascultura che rimanda a opere di “Land Art”. Per l’architettura di Palazzo Italia, lo studio Nemesi è partito dall’idea di coesione intesa come forza di attrazione che genera un ritrovato senso di comunità e di appartenenza. L’energia della

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La sede di Nemesi&Partners occupa 1.000 mq all’interno di EXLL, che oggi è una realtà che accoglie studi di architettura, di grafica e comunicazione, spazi espositivi e atelier e attività culturali

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NEMESI&PARTNERS

In queste pagine: nella pagina a sinistra, rendering del Palazzo Italia a Expo 2015 Milano. Sopra, l’ex Lanificio Luciani nel quartiere di Pietralata a Roma, attuale sede di Nemesi&Partners, che ha dato vita a EXLL, autentica cittadella dell’arte e dell’architettura, punto di attrazione di un vasto network che coinvolge imprenditori, professionisti e istituzioni culturali, e il Nuovo Centro Direzionale ENI di Milano (2011) . Qui a sinistra, la Chiesa di Santa Maria della Presentazione (2002), Ph Andrea Lemolo.

comunità è rappresentata dalla piazza interna. Cuore simbolico e partenza del percorso espositivo, riunisce attorno a sé i quattro volumi che danno forma a Palazzo Italia: la zona Espositiva (Blocco Ovest), la zona Auditorium-Eventi (Blocco Sud), la zona Uffici di Rappresentanza (Blocco Nord) e la zona Sale Conferenze-Meeting (Blocco Est). L’architettura presenta degli appoggi a terra che simulano grandi radici che affondano nel terreno, mentre i volumi si liberano come chiome attraverso la grande copertura vetrata. Palazzo Italia è stato progettato in un’ottica sostenibile e concepito come edificio a energia quasi zero grazie anche al contributo del vetro fotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento per l’involucro esterno. L’intera superficie esterna, di 9.000 mq, è costituita da 900 pannelli di cemento “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TX Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di catturare alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. Palazzo Italia comprende il percorso espositivo, spazi per eventi al piano terra, spazi espositivi, di rappresentanza, per conferenze/meeting, per ristorazione, tra cui un ristorante Vip e una terrazza panoramica. L’edificio, che ospita spazi istituzionali e di rappresentanza del Governo Italiano, così come eccellenze del Made in Italy, nella fase post-Expo diverrà un polo per l’innovazione tecnologica. www.nemesistudio.it 59


OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY. FUTURE FOOD DISTRICT

EXPO 2015 Future Food District IL FUTURE FOOD DISTRICT È UN MICROCOSMO CHE SI PROPONE DI ESPLORARE MODI NUOVI DI INTERAZIONE TRA IL CIBO E LE PERSONE, UN DIALOGO OGGI POSSIBILE GRAZIE ALL’USO DI NUOVE TECNOLOGIE E ALL’APPLICAZIONE DEL CONCETTO DI INTERNET OF THINGS. TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO EXPO 2015 / FFD 60


FUTURE FOOD DISTRICT In queste pagine: renderimg del distretto “Future Food District” nel quale l’uomo è al centro della catena alimentare che, ripensata attraverso l’applicazione di nuove tecnologie, diventa più sostenibile e autosufficiente. L’interazione tra consumatori e prodotti diventa, anzi, torna a essere trasparente grazie alla mediazione di reti di informazioni.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE SMART FACTORY. FUTURE FOOD DISTRICT

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FUTURE FOOD DISTRICT In queste pagine: si potrà vivere un’esperienza inedita e interattiva di acquisto nel Supermarket del fututo allestito ad Expo 2015, attraverso display, schermi tattili, tavoli interattivi. Al suo interno potremo infatti riflettere sui modi in cui il cibo è e sarà prodotto, distribuito, preparato e consumato. Attraverso network di informazioni potremo interagire maggiormente con i prodotti e con i produttori, al fine di sviluppare una maggiore consapevolezza su ciò che consumiamo.

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l Future Food District (#FFD) presenta i possibili scenari legati all’applicazione estesa delle nuove tecnologie a ogni passaggio della catena alimentare. Curato da Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab al MIT Massachusetts Institute of Technology di Boston, il #FFD è posizionato nella parte sud di Expo 2015, in corrispondenza dell’Open Air Theatre e della passerella di collegamento con Cascina Merlata. Il Future Food District è un microcosmo che si propone di esplorare modi nuovi di interazione tra il cibo e le persone, un dialogo oggi possibile grazie all’uso di nuove tecnologie e all’applicazione del concetto di Internet of Things (per approfondire questo argomento, consultate i vari siti su Internet). Al suo interno potremo riflettere sui modi in cui il cibo è e sarà prodotto, distribuito, preparato e consumato. Attraverso network di informazioni potremo interagire maggiormente con i prodotti e con i produttori, al fine di sviluppare una maggiore consapevolezza su ciò che consumiamo. I motivi per visitarlo sono molteplici. Innanzitutto per esplorare un laboratorio di innovazione in cui tecnologie ed elementi naturali convivono e interagiscono, rendendo coinvolgente e sorprendente lo spazio di visita. Ma anche per provare un’esperienza inedita e interattiva di acquisto nel Supermarket, mediata da display, schermi tattili, tavoli interattivi, dove ciascuno potrà essere sia produttore, sia consumatore. Infine per sperimentare l’uso di tecnologie intuitive e divertenti nella Cucina, con l’aiuto di chef professionisti. In sintesi, quale visione del futuro offre? Nel Future Food District l’uomo è al centro della catena alimentare che, ripensata attraverso l’applicazione di nuove tecnologie, diventa più sostenibile e autosufficiente. L’interazione tra consumatori e prodotti diventa, anzi, torna a essere trasparente grazie alla mediazione di reti di informazioni. Come acquisteremo, cosa mangeremo, chi maneggerà il cibo e i prodotti in un futuro più o meno lontano prima che arrivino sulle tavole dei consumatori? Sono alcune delle domande a cui troverà risposta il visitatore di Expo Milano 2015 nel Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano, uno spazio nato dalla collaborazione tra Coop, il MIT Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati. Una fusione tra contenuti e valori di Coop e un mondo fatto di idee, design e nuove tecnologie proposte da Carlo Ratti. futurefooddistrict.com 63


Drinking Suite No.4 Design Ludwig Lobmeyr (1856)

LOBMEYR È DISTRIBUITO IN ESCLUSIVA IN ITALIA DA B.MORONE www.bmorone.it

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SCHIAVON In questa pagina: candelabro rotondo 7 fiamme modello “Imperiale” in metallo argentato, altezza 53 cm.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

I Calici da collezione di Carlo Moretti ISPIRATI AL DIALOGO TRA IL SEGNO CONTEMPORANEO E LA SECOLARE TRADIZIONE DEL CRISTALLO SOFFIATO, LA COLLEZIONE COMPLETA DEI 186 SOGGETTI REALIZZATI DAL 1990 RAPPRESENTA UNA PREZIOSA OPPORTUNITÀ PER I COLLEZIONISTI DI TUTTO IL MONDO TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO CARLO MORETTI

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offiati a bocca e rifiniti a mano libera in diversi motivi decorativi applicati a caldo di murrine, cannette, festoni, macchie, fasce, anelli, spirali colorate, foglie d’oro e d’argento, colori trasparenti e in pasta, firmati e datati singolarmente, prodotti in edizione limitata, i “Calici da Collezione” nascono nel 1990 da un’idea di Giovanni Moretti. Da allora vengono proposti ogni anno in collezioni di sei esemplari che rappresentano una preziosa opportunità per i collezionisti di tutto il mondo. I Cristalli Carlo Moretti sono dunque tutti realizzati singolarmente a mano, con un processo di preparazione della massa fluida eseguito secondo tecniche tradizionali atipiche. Questo percorso di produzione conferisce a ciascun elemento un valore unico e irripetibile. Eventuali piccole imperfezioni, differenze di sfumatura, presenza di bollicine o altre apparenti imperfezioni diventano pregiate segnature della lavorazione manuale, espressioni della tradizione dell’arte millenaria del cristallo di Murano. www.carlomoretti.com 67


OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN IN TAVOLA

ROSENTHAL Design Plus UNA PREZIOSA REINTERPRETAZIONE DI UN CLASSICO SENZA TEMPO NEL NUOVO DESIGN GRAFICO REALIZZATO IN ORO PER L’ICONICO SERVIZIO “TAC” DISEGNATO DA WALTER GROPIUS TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO © ROSENTHAL

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ROSENTHAL In queste pagine: servizio tè completo, piatti, coppa, ciotole e zuppiera della collezione tavola “TAC Skin Gold” (2014) su forma “TAC”, design Walter Gropius (1969).

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l celebre servizio “TAC” di Rosenthal, autentica icona della casa, è stato realizzato nel 1969 Walter Gropius, celebre architetto e designer tra i fondatori del Bauhaus. L’originario servizio da tè, dall’inconfondibile stile geometrico ed essenziale, è un’icona del design internazionale di assoluta attualità, tanto che l’azienda ha recentemente ampliato la serie con un nuovo decoro grafico realizzato in oro. La collezione “TAC Skin Gold”, creazione del team creativo Rosenthal, è il risultato di una sofisticata tecnica di rifinitura multipla che dona alle superfici un raffinato rilievo. La decorazione, realizzata tramite serigrafia, crea negli elementi cavi come la teiera una superficie liscia e satinata. Piccole tessere sovrapposte formano un mosaico che può estendersi all’intera superficie del piatto oppure emergere come contorno che va ad abbellire i bordi. Il nuovo decoro si ispira ai temi della struttura e del contrasto, già visibili nel design originale di Gropius, magnificando lo stile unico di questo classico senza tempo.

Il nome del servizio “TAC” è acronimo di “The Architects Collaborative”, gruppo di progettazione di cui faceva parte Gropius, fondato a Cambridge nel 1945 69


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ROSENTHAL In queste pagine: la collezione “Mesh Colour”, design Gemma Bernal (2015), versione in colore della linea “Mesh”, con le nuove colorazioni acqua, crema e noce.

ROSENTHAL In queste pagine: servizio tè “Cha”, design Federica Capitani. Nella pagina a destra, servizio tè “Wan”, design Sebastian Herkner. 70


Un trionfo di forme e inediti accostamenti di colori per la collezione “Mesh Color” (2015), nuova versione della gamma dining e gourmet creata dalla spagnola Gemma Bernal

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a collezione “Mesh”, caratterizzata da una straordinaria versatilità combinatoria e dal decoro a rilievo ispirato al bambù, si arricchisce quest’anno con la versione “Mesh Color”: un’estensione della gamma classic white a nuove colorazioni in linea con le tendenze del momento. Non solo la varietà delle forme, dunque, ci proietta nella dining culture contemporanea, ma oggi anche il colore, nelle nuances acqua, crema e noce applicate alla porcellana sottoforma di una speciale smaltatura a 1400 gradi. Disponibili per tutti gli elementi della collezione, questi colori creano un meraviglioso contrasto mix&match con la porcellana bianca, facendo emergere il carattere individuale di ogni forma e potenziando l’effetto del decoro a rilievo. L’innovativa collezione, creata dalla designer industriale Gemma Bernal, si amplia al tempo stesso con una ricca gamma di tazze, nuovi piatti piani rotondi e quadrati, la zuccheriera, la lattiera e la tazza per cereali. Rosenthal è distribuita in Italia da Sambonet Paderno Industrie. www.sambonet.com www.rosenthal.de 71


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Wedgwood Hibiscus Collection ISPIRA LA LINEA “HIBISCUS” UN DECORO DEL 1810 TRATTO DALLO STORICO ARCHIVIO DELLA MANIFATTURA INGLESE WEDGWOOD, SCELTA IRRINUNCIABILE PER UNA TAVOLA DI PRESTIGIO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO WEDGWOOD 72


WEEDGWOOD In queste pagine: la nuova collezione tavola “Hibiscus”, in fine bone china con bordi in oro dipinti a mano.

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spirata a uno storico motivo custodito nell’archivio Wedgwood e risalente al 1810, “Hibiscus” è una nuova e sofisticata collezione tavola in fine bone china con sottolineature in oro, completa di elementi classici e senza tempo. Diversi toni di blu orientale sono reinterpretati attraverso l’accostamento con linee geometriche e motivi floreali, in un eclettico e riuscito mix ideale per la casa contemporanea. I bordi di ogni elemento sono decorati a mano in oro a 22 carati, per un tocco finale di raffinata opulenza. Durevole e resistente, la fine bone china della Wedgwood Hibiscus Collection non è adatta al microonde per via del prezioso materiale della decorazione. Wedgwood è distribuita in esclusiva in Italia da B. Morone di Milano. www.bmorone.it 73


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Con la nuova collezione “Al Fresco” Wedgwood rielabora lo charme del celebre decoro “Wild Strawberry” declinandolo in una ricca serie di elementi tavola. E la convivialità si fa arte

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ell’iconico decoro “Wild Strawberry” con la nuova “Al Fresco Collection”, comprendente elementi per la tavola, da regalo e pezzi decorativi, progettati per completare, rendendolo più contemporaneo, questo decoro di grande successo in occasione del suo primo mezzo secolo di vita. Una linea che riconosce i mutamenti di tendenza nella contemporanea arte del ricevere, proponendo una peculiare alchimia di stile e funzionalità, espressa in elementi dal moderno design che vedono il decoro “Wild Strawberry” come fonte d’ispirazione per l’estate 2015. Lavorando sul colore e sul carattere inconfondibile del decoro, elementi esistenti sono rielaborati all’interno di una estesa gamma per la tavola, che comprende nuovi pezzi fortemente decorativi resi in delicati toni di verde con tocchi in oro. L’estetica femminile e pulita della collezione originale sono bilanciati con il complesso dettaglio dei motivi metallici della collezione, i cui toni caldi evocano il calore dell’estate. Coordinati agli elementi tavola in fine bone china ci sono nuovi calici in cristallo lavorato a mano, di grandi dimensioni e dalle linee morbide, decorati a intagli come i pezzi chiave dalla collezione, rappresentati dalla caraffa da cocktail, dalla brocca per l’acqua e dalle eleganti alzate per torte. Il servizio da ponce è costituito da un centrotavola con coperchio, decorato a mano con più di 1600 singoli tagli. Il fastoso centrotavola rappresenta la punta di diamante della collezione “Al Fresco”, combinando elementi in fine bone china, cristallo e decorazioni in metallo. Questa collezione altamente celebrativa insuffla nuova vitalità in un decoro molto amato, al tempo stesso consentendo di sbizzarrirsi allo stile individuale ed elevando la più semplice delle occasioni conviviali dalla quotidianità a una dimensione d’arte. Wedgwood è distribuito in esclusiva per l’Italia da B. Morone di Milano. www.bmorone.it

Più di 250 anni di eccellenza fanno di Wedgwood una scelta irrinunciabile per chi desidera un lusso elegante, espressione di un’autentica cultura della bellezza

WEDGWOOD In queste pagine: la nuova “Al Fresco Collection”, nata per celebrare, attualizzandolo, il leggendario decoro “Wild Strawberry” e comprensiva di elementi tavola, calici in cristallo e di una vasta gamma di accessori.

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Royal Doulton Pacific Collection BRAND PIONIERE DELL’INTERPRETAZIONE ARTISTICA DELLA PORCELLANA, DA 200 ANNI ROYAL DOULTON È DEPOSITARIO DI UNO STRAORDINARIO PATRIMONIO DI DECORI, FORME E COLORI TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ROYAL DOULTON

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in dal 1815 lo studio fondato da John Doulton e reso celebre dal figlio, Sir Henry Doulton, nella zona est di Londra, offre l’opportunità di esprimere la propria creatività ai giovani talenti della vicina London School of Art. Oggi Royal Doulton prosegue questa tradizione di ricerca mantenendo il contatto con gli artisti che gravitano nella capitale britannica. Le collezioni in fine china di Royal Doulton nascono dall’analisi delle nuove forme espressive e dalla costante ricerca, condotta nei loft, nei monolocali trendy e negli appartamenti della “nuova Londra”, di idee

inedite sul piano di materiali, modelli, colori e textures. Una versatile capacità di cogliere gli stimoli che ritroviamo nella collezione tavola “Pacific”, in cui gli elementi di ogni set sono disponibili in 6 diversi decori. Opzione ideale per il living attuale, la collezione “Pacific” presenta una palette coerente nella varietà, che permette ad esempio di abbinare un piatto da portata a pois (decoro “Dots”) a elementi dal decoro design. Un’atmosfera perfetta per una cena a base di tapas con gli amici o semplicemente per ogni giorno. Royal Doulton è distribuita da B. Morone di Milano. www.bmorone.it 75


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SCHIAVON In queste pagine: dalle collezioni del brand “Silver Plated”, portacaviale con contenitore in cristallo e pirofile della collezione “Bambù”, in metallo argentato, porcellana e manici in bambù.

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SCHIAVON Decor Plated e Bambù SCHIAVON, FORTE DELLA SUA ESPERIENZA NELLA LAVORAZIONE DELL’ARGENTO E DEL METALLO ARGENTATO, HA DATO VITA CON “DECOR PLATED” A UNA MOLTEPLICITÀ DI FORME E STILI CHE TROVANO LA LORO COLLOCAZIONE NATURALE IN OGNI SCENARIO ABITATIVO. TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO ARGENTERIA SCHIAVON 77


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L’argentatura ad alto spessore di Decor Plated, ottenuta con una speciale tecnica di finitura, resistente e adatta a un utilizzo frequente, mantiene intatto lo splendore dell’argento nel tempo

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SCHIAVON In queste pagine: qui sotto, il “Centrotavola Indonesia” della collezione “Contemporaneo” della linea “Decor Plated”, realizzato in metallo argentato, ma disponibile anche in argento. Nella pagina a sinistra, posate della collezione “Moderno” in metallo argentato e pirofile in porcellana con supporto in metallo argentato della collezione “Bambù” con manici in bambù.

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al 1957 un mondo di oggetti in argento e metallo argentato sono creati da Schiavon con un’abilità tutta italiana consolidata nel corso di una lunga tradizione, la stessa che ha sviluppato l’ampia e sfaccettata collezione “Decor Plated” composta di ciotole, alzate, portabuste, brocche, vassoi, candelieri, svuotatasche e posate. Le creazioni Decor Plated sono belle da guardare e facili da utilizzare. Pensate una a una per dare una nota di lusso contemporaneo ai diversi momenti della quotidianità. Ogni singolo pezzo è realizzato in metallo argentato di grande spessore, resistente e adatto a un utilizzo frequente, ottenuto con una speciale tecnica di finitura che mantiene intatto il suo splendore nel tempo. Schiavon, forte della sua lunga esperienza nella lavorazione dell’argento e del metallo argentato, ha saputo dare vita con Decor Plated a una molteplicità di forme e stili creando collezioni in grado d’incontrare esigenze, desideri e tendenze diversi che trovano la loro collocazione naturale in ogni scenario abitativo. Per avvicinare gusti lontani si è dato spazio alla collezione “Bambù”. Il sapore etnico della pianta asiatica si unisce alla classicità della porcellana in pirofile dall’accento orientale. I manici composti da bambù donano uno sguardo innovativo alla tradizione. La classe e precisione Schiavon si inserisce nelle rifiniture in metallo che circondano l’oggetto in un ordinato stile minimal. Il centrotavola “Indonesia” va ad arricchire la collezione “Contemporaneo” della linea Decor Plated. Elegante complemento per la tavola e la casa, realizzato in metallo argentato e disponibile anche in argento, Indonesia è ispirato alle tradizionali imbarcazioni da pesca indonesiane che solcano leggere l’oceano Indiano. Le sue forme pulite e sinuose hanno la straordinaria capacità di evocare lo scorrere degli scafi sulla superficie dell’acqua e di riprodurre atmosfere sofisticate ed esotiche. www.schiavon.it 79


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La Manifattura di HEREND SIMBOLO DI BELLEZZA, ELEGANZA E LUSSO, HEREND È LA PIÙ GRANDE MANIFATTURA DI PORCELLANA AL MONDO, CON OLTRE 700 ARTISTI TRA PITTORI E MODELLATORI TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO HEREND

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e collezioni in porcellana proposte nel 2015 rappresentano l’equilibrio tra tradizione e innovazione: mescolano infatti i segreti dei maestri del XIX secolo con le innovazioni del XXI secolo. Tutte le novità sono state realizzate in questo spirito, fondendo le tradizioni della pittura naturalistica e stilizzata con un sapore più moderno, come le colorazioni di tendenza delle collezioni di “Herend Colours” quali i servizi tavola “Jardin Zoologique”, “Papillon e Bombou” o “Écailles”. Questa straordinaria Manifattura ungherese, da sempre riconosciuta per la bellezza e l’eleganza delle sue creazioni e per l’attenzione al minimo dettaglio nel decoro, ha un vasto assortimento di forme, dimensioni e decori – declinati in differenti soluzioni – che rendono l’offerta di Herend praticamente infinita. Simbolo di bellezza, eleganza e lusso, Herend è la più grande Manifattura di porcellana al mondo, con oltre 700 artisti tra pittori e modellatori e un assortimento che comprende 16.000 forme e 4.000 decori differenti. I maestri di Herend sono sempre abili nel rinnovare i motivi tradizionali e adattarli alle aspettative e alle tendenze contemporanee. Herend in Italia è distribuita in esclusiva da B.Morone di Milano. www.bmorone.com www.herend.com

MANIFATTURA DI HEREND In queste pagine: i servizi tavola “Écailles” oro e grigio, nella pagina a sinistra. In questa pagina, “Jardin Zoologique” blu, disponibile anche nella versione turchese, entrambi in porcellana dipinta a mano della collezione “Herend Colours”. 81


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HEREND In queste pagine: selezione dei migliori decori realizzati a mano dalla manifattura ungherese. 82


La Manifattura di HEREND SIMBOLO DI BELLEZZA, ELEGANZA E LUSSO, HEREND È LA PIÙ GRANDE MANIFATTURA DI PORCELLANA AL MONDO, CON OLTRE 700 ARTISTI TRA PITTORI E MODELLATORI TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO HEREND

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RICHARD GINORI Collezione Uova RILEVATA NEL 2013 DA GUCCI, LEADER MONDIALE NEL SETTORE DELLA MODA E DEL LUSSO, RICHARD GINORI È TORNATA A ESSERE ESPRESSIONE D’ECCELLENZA NELL’ALTA MANIFATTURA ARTISTICA TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO RICHARD GINORI 84


RICHARD GINORI In queste pagine: in alto, dalla pagina di sinistra, la nuova collezione “Uova” con decori “Jaspè”, “Oriente Italiano Iris, Gigli Bianco, Indaco e Acquamarina”. Sotto, dalla pagina di sinistra, la collezione “Uova” nei decori “Oriente Italiano Marach, Albus e Porpor”, e, in questa pagina, “Oro di Doccia Magenta, Giada e Turchese”. Proposta in due differenti dimensioni, 13,5 cm (in questa pagina) e 21 cm, e molteplici decori, è realizzata interamente a mano nella storica pittoria della Manifattura. La collezione “Uova” è ispirata alle collezioni Tableware Richard Ginori.

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erfetti complementi d’arredo, sofisticati ed eclettici, gli oggetti della collezione “Uova”, dedicata al simbolo atavico di vita, rinascita e fertilità, rievocano nei decori le splendide collezioni Tableware Richard Ginori Oriente Italiano, Cartiglio, Paesaggio, Oro di Doccia, Gigli, alle quali si aggiunge il motivo decorativo Jaspé. Proposta in due differenti dimensioni - 13,5 cm e 21 cm - e molteplici decori realizzati a mano, la collezione “Uova” diviene emblema della vita che nasce e si rigenera. Ogni pezzo della collezione può custodire al suo interno piccoli oggetti o semplicemente adornare una parte della casa e della tavola con eleganza. www.richardginori1735.com 85


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ALESSI In queste pagine: servizio di piatti in porcellana bianca “KU”, design Toyo Ito (2006/2013), e servizio di posate in acciaio inossidabile 18/10 “MU”, design Toyo Ito (2013).

ALESSI Piatti KU e posate MU GRAZIE ALLE COLLABORAZIONI CON DESIGNER INTERNAZIONALI, ALESSI È RIUSCITA A DECLINARE LA CULTURA DELLA POSATA PER UN PUBBLICO SEMPRE PIÙ ATTENTO ALL’ EVOLUZIONI DELLO STILE TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO ALESSI

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a tavola Alessi: un compendio di bellezza e semplicità che ha trovato nel restyling apportato nel 2013 al servizio di piatti “KU”, disegnato originariamente nel 2006 dall’architetto giapponese Toyo Ito, una perfetta reinterpretazione. Realizzato in porcellana bianca, si compone di piatto piano, piatto fondo in due diverse capacità, piatto da dessert, piatto da portata ovale, insalatiera, tazza da caffè, sottotazza da caffè, tazza da caffè-filtrato, sottotazza da caffè filtrato e mug. Molto particolare il piatto fondo, proposto in due differenti misure che lo rendono utilizzabile anche come capiente ciotola. Un unico piatto da portata ovale, leggermente ridimensionato, ha sostituito le due versioni del servizio originale, per un assortimento più razionale. Il progetto del servizio di posate”MU”, nato contestualmente alla porcellana, ha richiesto invece qualche anno in più per la sua presentazione, per le difficoltà legate alla delicata sagomatura scultorea dei pezzi in acciaio. Realizzato in acciaio inossidabile con l’intento di “…trasporre nelle posate le sensazioni che abitualmente proviamo con le bacchette” come afferma il maestro Toyo Ito, vincitore del prestigioso Pritzker Prize 2013, “MU” presenta un’eleganza lineare “senza rinunciare alle caratteristiche biologiche delle piante”. www.alessi.com

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MODIGLIANI In queste pagine: servizio tavola “La Forma del Sogno”, bicchieri “Tivoli” nella versione trasparente e posate “Colonna Zebra”, che giocano con il contrasto cromatico bianco-nero delle ceramiche.

Modigliani La Forma del Sogno RICERCA E INNOVAZIONE PER LE NUOVE COLLEZIONI TAVOLA DI MODIGLIANI, DOVE IL DESIGN CREATIVO SI SPOSA PERFETTAMENTE CON LA MIGLIORE TRADIZIONE CERAMICA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MODIGLIANI 86


Nata da un’accurata ricerca e attenzione al design, la collezione “La Forma del Sogno” è realizzata in ceramica modellata a mano ed esaltata dal contrasto cromatico bianco e nero

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el cuore di Roma, di fronte alla scalinata di Piazza di Spagna, la sede creativa di Modigliani è sempre in grande attività. Con un approccio innovativo che guarda al design e alla funzionalità estrema, l’azienda propone a ogni stagione nuove linee e decori, combinando antiche tradizioni e attenzione ai dettagli, fedele alla vocazione di mantenere in Italia tutte le fasi di lavorazione. Fiore all’occhiello della produzione Modigliani, la salvaguardia della migliore qualità artigianale mette al centro l’opera dell’uomo, la manualità e l’esperienza dei suoi artisti, valorizzate da una costante ricerca votata all’innovazione estetica e formale. Caratterizzata da una linea pulita, che gioca con forme morbide e contrasti di colore, la collezione “La Forma del Sogno” è realizzata in ceramica modellata a mano, ideale per una tavola contemporanea dalla forte identità e dai gusti decisi. Una seduzione per gli occhi, che nasce da curve sinuose messe in risalto attraverso l’accostamento del bianco e del nero assoluti. Una proposta raffinata, che si accompagna perfettamente alla trasparenza cristallina dei bicchieri “Tivoli”, dalla

forma ergonomica come le posate “Colonna Zebra”, dove i manici continuano il dialogo cromatico delle ceramiche. Dal connubio fra design estremo e tradizione scaturisce anche la collezione “Frammenti”, dove elementi all’apparenza incompatibili, quasi contrastanti, diventano un concerto armonioso di forme e di decori, pezzi di storia e di memoria che cercano insieme un nuovo percorso comune. Riprendendo i decori storici della produzione ceramica toscana, Modigliani dà vita a un gioco fatto di piccoli frammenti, reinterpretati nel loro significato originario e accostati in soluzioni inedite, come in un ardito tentativo di restauro. Quasi un manifesto culturale, dedicato a un mondo capace di apprendere dal passato e di coniugare le diverse sfaccettature del presente. Una linea assolutamente attuale, eppure dal fascino antico, particolarmente adatta alla tinta dorata che caratterizza le posate “Trevi Ambra” nonché ai bicchieri e ai calici della collezione “Gran Paradiso”, così chiamata grazie alla struttura “craquelé” che trasmette il brivido dei ghiacci, quasi fosse scaturita direttamente dal cuore del massiccio alpino. www.modigliani.it 87



ALESSI In questa pagina: bollitore/teiera “Cha”, design Naoto Fukasawa (2014). Foto Archivio Alessi.

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Kartell Chef e designer in tavola IL DEBUTTO CON LE COLLEZIONI E ACCESSORI FIRMATI DA ANDREA BERTON, CARLO CRACCO, JEAN-MARIE MASSAUD, DAVIDE OLDANI, PHILIPPE STARCK E PATRICIA URQUIOLA. TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO KARTELL

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artell torna in tavola dopo oltre 40 anni mettendo Chef e Designer a confronto per la nuova era di “Kartell in Tavola” Jean-Marie Massaud presenta la sua prima collezione per Kartell, il set di piatti e vassoi “Namaste” in melamina caratterizzati da un design organico e asimmetrico che ricorda quello di sassi piatti. I piatti possono essere abbinati in modo da creare gradevoli nuance o contrasti bi-colore. La paletta cromatica è molto naturale e spazia dal nero al grigio, beige e arancio.

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nna Castelli Ferrieri e Franco Raggi di Centrokappa firmavano negli anni ‘70 le bellissime collezioni Kartell in Tavola. Già allora le collezioni attestavano l’approccio altamente sperimentale di Kartell su materiali e tecnologie (come l’iniezione del policarbonato) per dare vita a prodotti fuori dagli schemi, colorati, trasparenti e seducenti. Oggi sarebbero ancora attuali e alla moda. Nel 2014 il ritorno di Kartell su un progetto tavola che metta a confronto Chef e Designer sulla realizzazione di collezioni per la tavola sofisticata e giovane, glamour e pratica, elegante ed easy ad un tempo. Firmano le prime collezioni non solo alcuni designer della squadra Kartell (Philippe Starck con gli accessori “Ding Dong” e Patricia Urquiola con la più articolata linea “Jellies Family”), ma anche Jean-Marie Massaud con la sua prima linea “Namaste” e alcuni Chef stellati di fama internazionale come Andrea Berton, Carlo Cracco e Davide Oldani

“I.D.Ish by D’O” è la linea ideata dallo chef Davide Oldani, che riflette la sua particolare visione della cucina, tutta incentrata sui rituali del servire e del mangiare. Una prima parte della collezione è composta di piatti di colore bone china white che si ispirano alle quattro stagioni, (Piatto piano Summer, Piatto fondo classico Spring, Piatto fondo Oldani Winter, Piatto inclinato Autumn), abbinati a bicchieri da acqua e da vino, a una caraffa e a un set di posate. Tratto distintivo dell’intera collezione è l’impronta digitale apposta sul bordo di ogni piatto; l’idea ispiratrice permette un uso funzionale del piatto da servire, evitando che il pollice di chi serve tocchi l’interno: si tratta di una traccia netta ma di stile, fantasiosa e certamente unica.

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ellies Family” è l’originale collezione di ispirazione naturalistica, firmata dalla famosa designer spagnola Patricia Urquiola, che comprende piatti, vassoi, bicchieri, ciotole e caraffe. Tutti i pezzi consentono di apparecchiare una tavola colorata, creativa e originale, grazie all’impiego di un brillante materiale plastico colorato e trasparente, che cambia forme e riflessi al contatto con la luce. I colori sono tenui, delicati e facilmente accostabili. A proprio piacere si può optare per una tavola dal total look omogeneo e coerente, oppure giocare con le sovrapposizioni dei piatti e gli accostamenti di colori diversi in modo più ardito per un insieme originale e sofisticato. Kartell in Tavola torna dunque a proporre le sue collezioni con semplicità, leggerezza, ironia e al contempo con la serietà di un progetto completo, articolato e strutturato pensato per durare a lungo, per essere distribuito in tutto il mondo, al di là di confini geografici e di culture culinarie particolari. www.kartell.com

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La presenza della base in silicone antiscivolo, assicura la massima sicurezza d’uso, facendo aderire l’oggetto alla superficie d’appoggio e facilitando le comuni attività di preparazione

KAHLA Magic Grip Gourmet MAGIC GRIP SPOSA DUE LINEE DI PRODOTTI: LA CUCINA E LA TAVOLA, CON TRE FUNZIONALITÀ MAI APPLICATE PRIMA ALLA PORCELLANA: ANTISCIVOLO, ANTIRUMORE E ANTIGRAFFIO TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO KAHLA

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AGIC Grip è la nuova tecnologia messa a punto su due linee di prodotti Kahla, la Cucina e la Tavola, per assicurare performance d’eccellenza su tutte le destinazioni d’uso. Con “MAGIC Grip” si aggiungono tre nuove funzionalità mai applicate alla porcellana prima d’ora: antiscivolo, antirumore e antigraffio. Quante volte un piatto, una zuppiera, una ciotola possono scivolare accidentalmente da un tavolo o da una mensola? Quante volte la sovrapposizione dei piatti crea rumori fastidiosi, graffi e una generale instabilità? Ogni pezzo è fornito, sotto la base, di un filo in silicone trasparente con qualità antiscivolo e antirumore. La novità sta nel fatto che è integrato in forma permanente nella porcellana e non ha modo di staccarsi. Una soluzione perfetta che non teme il lavaggio in lavastoviglie, è igienica ed è sicura per gli alimenti. La linea Cucina comprende articoli in porcellana per la cottura in forno e per la preparazione delle vivande. La collezione si compone di pezzi realizzati in porcellana robusta che includono brocche, insalatiere, portasalse, ciotole, casseruole, forme per soufflé. Kahla è distribuita da Luigi Galli, marchio del GRUPPO MORONE. www.bmorone.com 103



CARLO MORETTI In questa pagina: lampada a stelo”Truba” della collezione 2015 “La luce di Carlo Moretti”..

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La luce di Carlo Moretti ACCANTO ALLE COLLEZIONI DI LAMPADE NATE DALLA RICERCA DI CARLO E GIOVANNI MORETTI, NASCE NELLA TRADIZIONE DELLA “FABBRICA D’AUTORE” UN NUOVO CATALOGO LUCE SVILUPPATO DAL DESIGN TEAM DELLA CARLO MORETTI ASSIEME A DIEGO CHILÒ TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO CARLO MORETTI 106


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n occasione del Salone Internazionale del Mobile 2015 ed Euroluce 2015, la Carlo Moretti presenta per la prima volta un proprio catalogo dedicato all’illuminazione, che comprende sia lampade classiche del suo repertorio, alcune delle quali sconosciute al grande pubblico, sia nuove realizzazioni dedicate al contract-lighting e al custom-project. Cinque le diverse collezioni nate dalla ricerca di Carlo e Giovanni Moretti, in parte realizzate con interventi dell’artista Paolo Martinuzzi. Le collezioni “Dune”, “Isole”, “Lumina”, “Maree” e “Mito” comprendono una ventina di corpi illuminanti: accanto a quelli di ispirazione classica, come le lampada “Bricola”, vi sono “Efra”, “Igra” e “Quati”, dal design sorprendente e originale, fino ad arrivare all’imponente “Drima”, al confine con la scultura. 107


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a Carlo Moretti è una “fabbrica d’autore”, tra le ultime rimaste a Murano. Fondata nel 1958 da Carlo e Giovanni Moretti, è stata acquisita nel 2013 da una holding veneziana attiva nel mondo del fashion e da due motivati manager provenienti dal settore. Oggi la Carlo Moretti è una fucina di straordinari progetti che danno vita a una continua evoluzione di forme e di colori, un’autentica rivoluzione negli oggetti della casa, che ha introdotto contrasti e accostamenti audaci e di grande raffinatezza, contribuendo in tal modo a educare il gusto del mercato italiano e internazionale. Basta osservare i vasi “Bastione”, dalla sezione esagonale irregolare che incarna perfettamente la sensibilità contemporanea, o la serie “Polaris”, che gioca su trasparenze colorate e rifrazioni di luce esaltate dalla superficie reticolata della tecnica balloton. Ogni oggetto è firmato a mano a punta di diamante, in modo da renderlo unico e inconfondibile.

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CARLO MORETTI In queste pagine: testo didascalia Antecab inullati cum, temquos evel illaut dolesedis alit rendisquis enihictiume

La produzione di collezioni realizzate in numero limitato, soffiate a bocca e rifinite a mano, certificate da un documento di garanzia con il numero di serie, la data e la tecnica di fabbricazione, ha contribuito all’affermarsi di un nome e di un marchio sinonimo di eccellenza e di qualità. Espressioni della tradizione millenaria del Cristallo di Murano, le collezioni storiche della Carlo Moretti sono permanentemente esposte in oltre venti Musei di Arte e Design contemporanei del mondo. www.carlomoretti.com

CARLO MORETTI In queste pagine: a sinistra, vasi “Bastione”, in Cristallo di Murano soffiato a bocca e rifinito a mano a sezione esagonale irregolare. Qui sopra, vaso “Polaris” in Cristallo di Murano soffiato a bocca e rifinito a mano, disponibile in sei colori trasparenti, realizzato con la tecnica balloton. Nelle pagine precedenti, le lampade “Igra”, a sinistra, ed “Efra”, a destra, entrambe disegnate da Carlo Moretti (1984) con interventi di Paolo Martinuzzi. 109


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING LIGHT DESIG

LOBMEYR Ripple by Poetic Lab PER LOBMEYR, PRESTIGIOSO BRAND AUSTRIACO DI CRISTALLO, POETIC LAB HA PROGETTATO LA STRAORDINARIA COLLEZIONE DI LUCE IN MOVIMENTO RUOTANTE DENOMINATA“RIPPLE” TESTO A CURA DI MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO LOBMEYR / POETIC LAB 110


LOBMEYR In queste pagine: moving light “Ripple”, design Poetic Lab (2013).

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oetic Lab è uno studio di design con sede a Londra, fondata dal designer Han Hsi Chen e Shikai Tseng. Il duo condivide una filosofia progettuale di base che combina ideologie e materiali per scrivere poesie con gli oggetti. Si tratta di un collettivo di design all’avanguardia grazie all’acquisizione di esperienze progettuali internazionali molto diverse, esperienze che li hanno messi in condizione di svillupare oggetti, sistemi di illuminazione e mobili concepiti da diverse prospettive globali. Con il prestigioso brand austriaco di cristallo Lobmeyr, Poetic Lab ha progettato la collezione di luce in movimento “Ripple” basate sulla rotazione di globi luminosi che proiettano sulle pareti magici riflessi, immergendo l’osservatore nella materia. “Ripple” è in grado di esprimere tutta la bellezza del cristallo grazie alla sua cupola in vetro soffiato a bocca che forma una misteriosa bolla trasparente “leggermente ruotante” che crea ombra e luce in un ripple (ondulazione ndr) in movimento in continua evoluzione. Ripple fa parte della collezione del Vitra Design Museum. Lobmeyr in Italia è distribuito da B.Morone di Milano. www.lobmeyr.com www.bmorone.com 111


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING LIGHT DESIGN

MEISSEN COUTURE HOME COLLECTION In queste pagine: lampade della collezione 2015 realizzate in ottone satinato, vetro bianco opaco e porcellana bianca, nelle due versioni a stelo (a sinistra) e da tavolo (a destra). 112


MEISSEN COUTURE® Home Collection TUTTO IL DISCRETO FASCINO DEL LUSSO EUROPEO E DELL’ELEGANZA DEGLI ANNI ‘20 NELLA COLLEZIONE MEISSEN COUTURE HOME 2015. FRA LAMPADE, ARREDI, TAPPETI E PEZZI UNICI TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO MEISSEN® ITALIA 113


OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIVING LIGHT DESIGN

MEISSEN COUTURE HOME COLLECTION In queste pagine: pouf e divano a due o a tre sedute in legno di quercia con inserti in porcellana e tessuto di “Meissen Couture Luxury Textile Collection”. Camera da letto con elementi di Meissen Couture Home Collection 2015. “Tappeti Mosaic” in seta e lana annodati a mano con pattern geometrico.

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Il gruppo MEISSEN® Italia, con sede a Milano, gestisce lo sviluppo dei segmenti Couture, Joaillerie e Home. Il flagship store VILLA MEISSEN COUTURE® è il centro di distribuzione internazionale

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a Manifattura tricentenaria di MEISSEN ha esteso agli esterni la propria collezione di lussuosi interni lifestyle in stile mid-century. MEISSEN COUTURE® Home Collection presenterà le sue nuove collezioni caratterizzate da arredi e tessuti di altissima qualità durante il fuori Salone del Mobile presso Villa Meissen a Milano, in via Monte Napoleone. L’attuale gamma di design di successo è stata dunque ampliata e integrata per la prima volta con eleganti sedie, tavoli e tessili per il segmento outdoor, elementi iconici destinati a giardini, terrazzi e yacht. Naturalmente, la casa di lusso ha fatto confluire anche in questa serie i suoi principali punti di forza, vale a dire la sua artigianalità più magistrale e il suo archivio ultra-tricentenario di colori, forme e decori. La caratteristica più considerevole di tutte le collezioni sono le “Spade Incrociate®” stilizzate, a volte usate come base per uno schienale, altre abilmente incorporate a mano nei rivestimenti. L’ecletticità costituisce un altro fil rouge che ispira l’intera collezione: ogni complemento d’arredo, infatti, è un esemplare unico, maestoso e dal carattere

accattivante, per favorire ogni possibile accostamento tra i diversi pezzi e per combinarsi con qualsiasi interno. Secondo lo spirito più autentico della maison, ogni oggetto non porta solo l’inconfondibile firma di MEISSEN COUTURE®, ma può essere ulteriormente personalizzato sulla base del gusto di ogni cliente. Seguendo questo principio estetico, il prezioso tappeto in seta e il tessuto in pendant “Royal Palace” sono caratterizzati da un motivo grafico che s’ispira ad uno storico mosaico pavimentale proveniente dall’archivio storico di MEISSEN COUTURE®. Fiore all’occhiello della collezione è senza dubbio il Guéridon, realizzato in due diversi stili di design e in due dimensioni: è qui che l’abilità artigianale e la creatività artistica nella lavorazione del legno, con intarsi in fine porcellana smaltata, raggiungono la loro massima espressione, insieme alle splendide lampade, con il medesimo motivo a spade forgiato a mano, che si ispirano alla George Lantern e sono arricchite da una preziosa filigrana dorata per divenire un richiamo visivo nei saloni, nelle lobby e nelle dining room. www.meissen. 115



ALESSI. Orologi da polso TIC15, design Piero Lissoni.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE OROLOGI&GIOIELLI

GIOVANNI RASPINI In queste pagine: bracciale, orecchini e collana in argento della nuova collezione “Garden”, design Giovanni Raspini (2015).

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GIOVANNI RASPINI Stagioni di bellezza UN MONDO NUOVO PER L’ESTATE DI GIOVANNI RASPINI TRA GIARDINI SELVAGGI, BRIVIDI ANIMALIER E CREATURE MARINE. ECCELLENZA E CREATIVITÀ DAL CUORE DELLA TOSCANA TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO GIOVANNI RASPINI 119


OGGETTI DESIGN MAGAZINE OROLOGI&GIOIELLI

Bracciali di diverse misure della collezione “Zebra”. Nella pagina a destra, in alto, collana della linea “Cocco” e, sotto, bracciali della collezione “Roulette”. Tutte le collezioni, disegnate da Giovanni Raspini, sono novità primavera/estate 2015.

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er la primavera estate 2015 Giovanni Raspini si conferma interprete puntuale e dinamico non solo delle tendenze attuali nel mondo del gioiello, ma anche dei sogni e dell’aspirazione alla bellezza che vive in ognuno di noi. Le nuove collezioni spaziano nelle diverse dimensioni della natura, dal fascino vegetale di un rigoglioso giardino, all’esotico manto di una zebra, fino alle misteriose e preziose creature del mare: gioielli unici per un marchio che da quasi cinquant’anni ricerca l’eccellenza e una cifra stilistica assolutamente personale. Con la collezione “Garden” il richiamo naturalistico si fa astratto nella straordinaria resa plastica dei gioielli: due collane, due bracciali di cui uno rigido a molla, tre modelli di orecchini e due anelli. Il motivo caratterizzante è sinuoso ed elegantemente irregolare: fili d’erba modellati in cera e poi fusi nell’argento vivo come elementi contemporanei - creazioni eleganti, leggere, che si distendono intorno al collo, al braccio e alle dita.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE OROLOGI&GIOIELLI

GIOVANNI RASPINI In queste pagine: anelli, orecchini, bracciali e collana in argento dorato della collezione “Marine”. Nella pagina a destra, collana in argento e pietre naturali della collezione “Reef”. Tutte le collezioni sono disegnate da Giovanni Raspini (2015).

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Con le nuove collezioni “Marine” e “Reef” Giovanni Raspini ci dà un assaggio dell’eleganza, della sensualità e dell’opulenza dell’estate che verrà. Tra preziosi coralli e stelle marine

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ebra, pensata per una donna di grande personalità, stella marina. Una collezione in argento dichiaratamente estiva, rappresenta la tradizione animalier di Giovanni Raspini, con abbellita dai colori cangianti del mare, resi dalle pietre naturali gioielli forti delle texture che richiamano il manto della zebra, in due sfumature di verde/azzurro e dai rami di corallo color e comprende tre bangle rigidi, due tipi di orecchini, un anello turchese. La collezione “Reef” si declina in una collana, un e una collana Chanel. La collezione “Cocco” unisce classicità pendente, un bracciale rigido a molla, due anelli e due orecchini. e stilemi animalier ed è caratterizzata da una catena molto Infine la collezione “Marine”, in cui è la luce pura, riflessa dal particolare con cappucci terminali con texture di coccodrillo. mare e dalla sabbia, a essere indossata sulla pelle nuda. Qui Due collane - di cui una grande con chiusura anteriore - e due ritroviamo la tradizione figurativa di Giovanni Raspini declinata bracciali in linea con il mondo luminoso di Giovanni Raspini in un’intera collezione con protagonista la stella marina. completano la collezione. “Roulette” appartiene invece alla Realizzata in argento dorato, abbellita in alcuni gioielli con grande famiglia dei Charms Giovanni Raspini. Con questa luminosi anelli in ceramica bianca, “Marine” comprende due collezione,l’argentiere toscano introduce un nuovo sistema collane, di cui una Chanel, un pendente con boule, tre bracciali di componibilità intuitivo e veloce, friendly, dedicato ai veri e un bangle, quattro tipologie di orecchini e due anelli, uno a amanti del gioiello personalizzato. Il bracciale base sarà infatti fascia e l’altro a cupola. Lavorati uno a uno, ideati, modellati e apribile, mediante un brisé, permettendo l’infilo dei vari charms. rifiniti esclusivamente in azienda, i gioielli di Giovanni Raspini Inoltre sono stati realizzati degli elementi passanti a infilo sono uniti da un destino di bellezza che ne fa uno di quei (in cinque tipologie diverse, di cui tre arricchiti da Swarovski). “lussi necessari” grazie ai quali la quotidiniatà tocca, per un Con “Reef”, Raspini riprende i temi a lui cari del corallo e della istante, la dimensione del sogno. www.giovanniraspini.com 123


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

BEA E MARTINA In questa pagina: scorcio del negozio di Dubai e delle collezioni. La “Luxory Collection”, classica ed elegante, gioca con ombre di satin e di un delicato bambù ecologico, la collezione estiva di biancheria ricorda il turchese del mare mediterraneo con i suoi cavallucci marini, i coralli e le stelle marine. Un tocco in più può essere dato da ricami personalizzati.

Bea e Martina a Dubai

UN PROGETTO GIOVANE, CREATIVO, ENERGICO E AMBIZIOSO, REALIZZATO A DUBAI. IDEATO E PROGETTATO DA SANDRA FANTINI, LO SHOWROOM ESPONE LE SUE COLLEZIONI PRODOTTE IN ITALIA TESTO ELISABETTA PALMA FOTO ARCHIVIO BEA E MARTINA

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ea e Martina è un brand lanciato nel 2014 da Sandra Fantini contemporaneamente all’inaugurazione del Dubai Design District, il primo centro creativo di design nel Medio Oriente. Molti nuovi brand di Dubai come Bea e Martina fanno parte di questo giovane progetto che promette di diventare un’icona della creatività cosmopolita. Disegnata a Dubai e realizzata interamente in Italia, propone biancheria da letto, da bagno, profumazioni per la casa di grande originalità. Alcuni coralli e profumi sono stati importati direttamente da Capri. Le collezioni, sono capolavori di creatività tessile con fantasie eleganti e raffinate, i tessuti sono pregiati e naturali, tutti rigorosamente made in Italy. È inoltre disponibile un servizio di personalizzazione con ricami di iniziali e nomi, per donare alla biancheria un tocco in più di unicità. In collaborazione con i migliori laboratori italiani Sandra Fantini ha realizzato una gamma unica di prodotti di bellezza, saponi, sali da bagno, lozioni, creme per rendere la casa una vera e propria spa. Le collezioni stagionali di Bea e Martina sono all’insegna del minimalismo, del glamour e del romanticismo. Combinano tessuti italiani di alta qualità con un mix di materiali, colori di tendenza e fantasie uniche. www.beaemartina.com

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DRIADE MILANO In questa pagina: Driade ha aperto le porte del nuovo showroom in Via Borgogna a Milano. Il progetto, interamente realizzato da David Chipperfield, rappresenta la prima espressione del lavoro congiunto tra l’azienda e il nuovo Art Director. Foto Enza Tamborra per Driade.

CONCEPTSTORE

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

Poltrona Frau Via Manzoni HA APERTO IL SUO SECONDO FLAGSHIPSTORE A MILANO, POLTRONA FRAU VIA MANZONI, CHE SI AFFIANCA A QUELLO DI VIA DURINI, DOVE UNA SUGGESTIVA “GALLERIA DELL’INTELLIGENZA DELLE MANI” RACCONTA TUTTA LA PASSIONE E IL KNOW-HOW DELLE FASI DI LAVORAZIONE TESTO A CURA DELLA REDAZIONE FOTO ARCHIVIO POLTRONA FRAU 128


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oltrona Frau ha aperto il suo secondo flagshipstore a Milano, in via Manzoni, 30 all’interno di Palazzo Gallarati Scotti, edificio dei primi del settecento in stile tardo barocco milanese dalle linee architettoniche sobrie e raffinate. L’apertura di Poltrona Frau Via Manzoni, che si affianca all’esistente showroom di Via Durini, rientra in una strategia di consolidamento finalizzata ad accentuare la visibilità del brand nel mercato italiano e internazionale. Lo spazio, che si sviluppa su più di 800 metri quadri, è molto articolato e si snoda in modo mai prevedibile nel cuore del Palazzo attraverso un susseguirsi di sale, gallerie, corti interne che invitano alla scoperta e stupiscono il visitatore. Alcune sale sono di particolare interesse artistico. Ne sono un esempio la sala con soffitto a cassettoni del 700. 129


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

POLTRONA FRAU In queste pagine: i diversi ambienti dal living al dining, dallo studio alla zona letto con pezzi storici e contemporanei. A sinistra, la “Saletta della Leathership®” con due librerie delle pelli, in cui sono riposte 120 pelli di una palette che conta circa 150 nuance.

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la “Sala del Camino”, totalmente affrescata da Carlo Innocenzo Carloni intorno alla prima metà del ‘700, già “sala di lettura” del “Circolo del Convegno” tra gli anni ‘20 e ‘30 del XX secolo, dove artisti, letterati, musicisti cosmopoliti si incontravano per offrire conferenze, lecture e corsi con obiettivi di interscambio culturale. La ristrutturazione è stata fatta in modo sapiente nel rispetto del valore storico e architettonico dell’edificio in armonia con i valori della marca. I colori neutri e i materiali caldi creano un’atmosfera intima e accogliente in cui si raccontano l’eccellenza e la storia centenaria di Poltrona Frau attraverso i prodotti, dal “Chester” datato 1912, fino a “Nivola” del 2014, ma anche attraverso immagini di archivio, disegni e fotografie della produzione che valorizzano l’heritage e il contenuto di alta artigianalità di tutta la produzione. Nella “Sala principale”, si alternano diversi ambienti sobri dal living al dining, dallo studio alla zona letto. Pezzi storici e contemporanei accostati con coerenza ed equilibrio. Dalla poltrona “Vanity Fair” del 1930, al divano “GranTorino” di Jean-Marie Massaud, vincitore del “Wallpaper* Award” nel 2014, dal letto “Mamy Blue” di Roberto Lazzeroni a “Lyra”, poltroncina del 1934 dalle linee morbide e femminili. E poi ancora il tavolo “Sangirolamo” di Achille e Pier Giacomo Castiglioni e la poltrona “Dezza” di Gio Ponti disegnata dal Maestro nel 1964. Nella “Saletta della Leathership®” due librerie delle pelli, in cui sono accuratamente riposte 120 pelli nei colori più innovativi di una palette che conta circa 150 nuance, inducono a vivere un’esperienza tattile e ad assaporare il calore del materiale che racchiude la passione e il know-how dell’azienda.

Filmati suggestivi come quadri animati nella “Galleria dell’intelligenza delle mani”. Ciascuno dei sei monitor racconta una delle principali fasi di produzione di Poltrona Frau. Un susseguirsi di gesti antichi, lenti e attenti che si ripetono in un ritmo senza tempo. La spazio prosegue nella “Galleria delle icone” ispirata ai tradizionali ed esclusivi circoli anglosassoni con una selezione di sedute da lettura e da relax dai colori caldi e a volte inaspettati. La galleria si apre nella “Sala delle colonne”, che prende luce da due piccole corti interne. Da qui attraverso un’apertura molto ampia si accede alla grande “Sala a cassettoni” che invita all’ingresso nella “Sala del Camino”, area di collegamento tra il flagshipstore di “Poltrona Frau” e quello della nuova boutique “Home di Bottega Veneta” che si sviluppa al di là di tale spazio. Qui vengono presentati, insieme a “John-John” e “T904” di Poltrona Frau, anche “Meta” e “Tassello”, realizzati da Poltrona Frau in esclusiva per Bottega Veneta, seguendo gli stessi valori legati all’artigianalità, all’eccellenza e alla qualità. www.poltronafrau.com 131


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

Gioielleria Le Gioie NEL CENTRO STORICO DI PARETE, IN PROVINCIA DI CASERTA, UN PROGETTO DELL’ARCHITETTO ULDERICO LEPRERI COMMISSIONATO DALLA FAMIGLIA ZITIELLO IN ATTIVITÀ DAL 1973 TESTO A CURA DI OMBRETTA BERTINI FOTO STUDIO BARRETTA

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LE GIOIE DI CASERTA In queste pagine: da sinistra Hall di ingresso con cupola in oro e banco reception in legno di palissandro. A seguire, vista prospettica del percorso che unisce gli ambienti con pavimenti e soffitti cromaticamente differenziati. 133


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

LE GIOIE DI CASERTA In queste pagine: sopra, vista prospettica del salone centrale dedicato alle collezioni di gioielleria e oggettistica. Qui a destra, foto dell’ architetto Ulderico Lepreri, progettista del punto vendita. A seguire spazi con soffitti a volte e ambientazione dedicata ai complementi cucina con piano cottura utilizzato per gli showcooking. Particolari architettonici delle pavimentazioni e dei controsoffitti progettati in chiave dinamica e arredi concepiti per l’arte della tavola e per le bomboniere.

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oniugare spazi espositivi e necessità legate al merchandising con l’esigenza di garantire il bello e l’armonia: è questa la costante che ricorre nelle scelte progettuali che l’architetto Ulderico Lepreri ha dedicato alla ristrutturazione del negozio “Le gioie” nel centro storico di Parete. L’architetto, che da venticinque anni si dedica alla progettazione dei più prestigiosi negozi di gioielleria e oggettistica d’Italia, dopo un approfondimento delle tematiche del settore – oltre 150 i punti vendita realizzati, tutti specializzati in luxury goods – è ormai un punto di riferimento stilistico del settore, con scelte progettuali che poggiano su una cifra stilistica unica - semplicità di forme, superfici calde create con materiali ricercati, scelte illuminotecniche mirate

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a ottenere il massimo risalto per i prodotti esposti, precise scelte merceologiche seguite da attenti progetti di visual merchandising. Per il negozio Le Gioie di Parete (Caserta), leader nel settore, l’idea base è stata quella di creare una successione di “habitat domestici”, che permettono al negozio di trasformarsi nel luogo personalizzato per eccellenza dove è possibile trovare ambienti dedicati non esclusivamente alla vendita, ma anche alla percezione sensoriale, quelli che l’architetto definisce “spazi emozionali”. Ogni prodotto è raccolto in aree tematiche dedicate e identificato da precise impostazioni espositive dislocate nella successione dei saloni archivoltati, collegati da portali prospettici, che ripropongono in chiave moderna l’atmosfera storica della vicina Reggia


di Caserta. Attraverso importanti opere di ristrutturazione muraria e impiantistica, si è riusciti a collegare i vari ambienti creando una succesione voltata di saloni illuminati da fonti nascoste. Il cliente è immerso così in atmosfere che hanno lo scopo di sensibilizzarlo all’arte, alla fruizione degli oggetti e a tutto ciò che, pur essendo proposto dalle aziende, viene veicolato da un canale diverso dai tradizionali supporti commerciali, in ambienti rilassanti e confortevoli. La filosofia che guida la realizzazione può sintetizzarsi in una massima chiave: “Un progetto unico creato su misura”. La filosofia progettuale dell’architetto Lepreri è infatti contraria a quella che vede i negozi costituiti da lay-out standard, accostati uno all’altro e tutti diversi tra loro per forme e colori, con

superfici obbligate, imposte e fisse, che rischiano di provocare una dissonanza ottica e ambientale con conseguente effetto di confusione e disorientamento per l’acquirente. Il negozio deve essere invece un progetto di architettura, in cui il rivenditore può sentirsi libero di scegliere dove e come esporre i prodotti in vendita, senza nessuna imposizione; uno spazio che deve identificarsi con il titolare, del quale bisogna valorizzare il marchio attraverso il rafforzamento della propria insegna. Seguendo questa filosofia i coniugi Zitiello, titolari del punto vendita, hanno creato insieme all’architetto Ulderico Lepreri un luogo esclusivo e personalizzato nel centro storico di Parete, luogo ideale per gli acquisti delle più prestigiose aziende del settore. www.uldericolepreri.com 135


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SPS IPC Drives Italia 2015 Dal 12 al 14 maggio Fiere di Parma

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Messe Frankfurt Italia SPS IPC Drives Italia Organizzata da Messe Frankfurt Italia è la fiera di riferimento in Italia dell’Automazione Industriale

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Proposte 2015 Villa Erba Cernobbio Dal 27 al 29 Aprile World Preview of Fabrics and Curtains 2015. Evento Observatory International organizzato da Ascontex Promotion

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News Tecnologia Le 10 aziende italiane in grado per innovazione salto tecnologico o nuovo modello di business di far concorrenza alle grandi aziende

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INDIRIZZI AZIENDE e FIERE

ByShop

Sommario 136

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PS IPC Drives Italia - sorella della tedesca SPS IPC Drives, fiera che si svolge a Norimberga da oltre vent’ anni diventata la manifestazione di riferimento dell’Automazione Industriale in Germania e in Europa - è la fiera annuale italiana organizzata da Messe Frankfurt Italia, che riunisce fornitori e produttori del mondo dell’Automazione Industriale, affermatasi come il più importante punto di riferimento per il panorama italiano. Grazie alla collaborazione dei principali player del settore, SPS IPC Drives Italia, che si svolgerà da martedì 12 a giovedì 14 maggio preso Fiere di Parma, offre ogni anno una proposta sempre più completa del panorama dell’Automazione Industriale, declinata in quattordici categorie merceologiche.Il progetto di SPS IPC Drives Italia trae linfa da un Advisory Panel composto da aziende di primissimo piano del settore e da un Comitato Scientifico, nel quale sono coinvolti ricercatori e i docenti dei dipartiemnti di competenza delle Università, i responsabili di automazione delle aziende, gli utilizzatori finali e i costruttori di macchine provenienti dalle maggiori realtà produttive italiane. SPS IPC Drives Italia, arrivata alla sua quinta edizione il prossimo mese di maggio, è diventata in 5 anni la Fiera di riferimento per l’Automazione Elettrica in Italia. Fiera di soluzioni e non solo di prodotti, si caratterizza per la presenza di tutti i principali fornitori di componenti e sistemi per l’automazione e per l’attenzione posta alle soluzioni tecnologiche e alla divulgazione delle applicazioni realizzate nei vari settori industriali. Agorà di confronto e di informazione offre ai visitatori aree espositive dedicate alle Università, ai Centri di Ricerca, alle Start-up e agli Integratori di Sistemi risultando di particolare interesse sia per i costruttori di macchine sia per gli utilizzatori finali. I convegni Scientifici, i Seminari e i Workshop a tema, completano l’offerta formativa. Un appuntamento da non perdere per progettisti, direttori tecnici, direttori di produzione, ma anche per titolari di aziende, amministratori delegati, direttori generali che qui possono incontrare gli interlocutori giusti a cui porre le proprie domande e soprattutto per trovare sempre delle risposte adeguate. www.spsitalia.it


OGGETTI DESIGN MAGAZINE OCCHIELLO

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP MESSE FRANKFURT ITALIA. SPS ITALIA 2015

MESSE FRANKFURT ITALIA. SPS ITALIA In questa paginea Donald Wich, AD Messe Frankfurt Italia, e Francesca Selva, Vice President Marketing&Operations. Lay-out dei 2 padiglioni di SPS Italia con dettaglio degli eventi speciali e dei luoghi di ristoro.

SPS Italia Una fiera che dura 365 giorni UNA SINERGIA DI EVENTI ACCOMPAGNA LA PROSSIMA EDIZIONE DI SPS IPC DRIVES ITALIA 2015 ANCORA IN CRESCITA DI ESPOSITORI E CON OTTIME PROSPETTIVE DI AUMENTO DI VISITATORI TESTO DI AMBRA FREDELLA FOTO ARCHIVIO SPS IPC DRIVES ITALIA / MESSE FRANKFURT ITALIA

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ttimi riscontri per la prossima edizione di SPS Italia, in calendario presso Fiere di Parma da martedì 12 a giovedì 14 maggio prossimi, con oltre 50 nuove aziende a bordo e con una previsione finale del +5%. L’edizione 2015 si prospetta un nuovo successo, il modo migliore per festeggiare la quinta edizione, primo lustro di questa fiera. In pochissime edizioni, SPS Italia è riuscita ad assumere un ruolo guida nell’ambito dell’Automazione Industriale a

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ADVISORY PANEL SPS Italia Tema dominante della prossima quinta edizione di SPS Italia, trait d’union di tutte le Tavole Rotonde e dei Convegni Tecnologici, è “Inustrie 4.0”. In sintesi, indica una strategia industriale che promuove lo sviluppo dell’informatizzazione delle industrie, in particolare manifatturiere, e che ha come obiettivo la creazione della “Fabbrica Intelligente” o Smart Factory, efficiente ed ergonomica. Questo sviluppo si basa sulle più recenti innovazioni tecnologiche, quali i sistemi di cyberfisica, la comunicazione wireless, l’Internet delle cose, la digitalizzazione, la stampa 3D, il cloud computing, la robotica e la sensoristica avanzata

livello nazionale e sta ora approcciando con determinazione alcuni mercati esteri con l’intento di portare visitatori da nazioni limitrofe. Una nuova sfida che nasce dalla volontà di aprire i confini di questa manifestazione senza però dimenticare che il focus principale è rappresentato dai costruttori di macchine e dagli utilizzatori finali italiani.

Le Tavole Rotonde di SPS Italia. Da sottolineare la forte attrattività che stanno rappresentando le tre Tavole Rotonde in programma per maggio. I settori Automotive, Pharma&Beauty e Food&Beverage faranno da traino sia per quanto riguarda gli aspetti applicativi che le novità tecnologiche. Il tema dominante, trait d’union di tutte le Tavole Rotonde e dei Convegni Tecnologici, sarà invece “Inustrie 4.0”. Per introdurre questo argomento, che seppur di grande interesse e attualità resta ancora poco esplorato e conosciuto, Messe Frankfurt Italia e ANIE Automazione hanno organizzato all’inizio dell’anno una esaustiva Tavola Rotonda Automazione 4.0: il futuro è già qui? presso la sede milanese di ANIE Associazione, con le aziende dell’Advisory Panel, leader del settore, OEM ed End User appartenenti al Comitato Scientifico. Una occasione per presentare la nuova APP di SPS, disponibile per i dispositivi iOS e Android con design e user experience aggiornati ai più recenti standard, che ha subito riscosso grande interesse. Un mezzo per tutti gli espositori di SPS Italia per segnalare e promuovere i propri eventi di settore, e per la stampa che supporta la manifestazione per comunicare le uscite delle testate specializzate. Tutto questo in un unico strumento, che va oltre i tre giorni di fiera e diventa il punto di riferimento per il settore dell’automazione 365 giorni all’anno. Ecco le nuove funzionalità della APP: uso off-line; possibilità di registrarsi a SPS Italia direttamente dalla APP; possibilità di salvare espositori ed eventi preferiti sul calendario del proprio device; funzioni di catalogo ampliate e migliorate, mappa cliccabile e ricerca espositori e calendario aggiornato con tutti gli eventi organizzati dagli espositori di SPS Italia e dalla fiera stessa durante tutto l’anno. www.spsitalia.com

ABB ANIE Automazione Aventics B&R Automazione Industriale Beckhoff Automation Bonfiglioli Mechatronic Drives Solutions Bosch Rexroth Eaton Esa Elettronica Festo Gefran Heidenhain Italiana Lapp Italia LTi Italia Mitsubishi Electric Omron Electronics Panasonic Electric Works Italia Pepperl+Fuchs FA Italia Phoenix Contact Pilz Italia Rittal Rockwell Automation Schneider Electric Sew-Eurodrive Sick Siemens Steute Italia

COMITATO SCIENTIFICO SPS Italia Alenia Aermacchi ANIE Automazione Anima Barilla G. e R. Fratelli Biesse Chiesi Farmaceutici Comau CRIT Dompé Eli Lilly Italia Fabio Perini Packaging Fameccanica.Data Ferrero Fiat Group Automobiles G.D Project Automazione Gruppo Loccioni I.M.A. Italcementi Lavazza Magneti Marelli Michelin Novartis V&D Ocme Pirelli Tyre Sacmi Imola Salvagnini Italia SCM Selex ES Sidel Group Tetra Pak Packaging Solutions Teva Italia 139


OGGETTI DESIGN MAGAZINE BY SHOP PROPOSTE A VILLA ERBA CERNOBBIO

Proposte 2015 Villa Erba Cernobbio ALLA SUA 23MA EDIZIONE, PROPOSTE APRE A UNA SELEZIONE DI PRODUTTORI STRANIERI CON L’EVENTO “OBSERVATORY INTERNATIONAL” ORGANIZZATO DA ASCONTEX PROMOTION TESTO A CURA DI NENA MAZZA FOTO ARCHIVIO PROPOSTE

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PROPOSTE

In queste pagine: a sinistra, e qui sopra, panoramiche interne ed esterne della struttura fieristica di Villa Erba a Cernobbio, sede di “Proposte”, e dell’imponente ingresso di accesso ai padiglioni. Sopra, a destra, Villa di Luchino Visconti, sede del concerto di inaugurazione. A destra, il Presidente di Proposte, Piercarlo Viganò..

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al 27 al 29 aprile, presso la prestigiosa location di Villa Erba a Cernobbio (Como), torna Proposte, Anteprima Mondiale del Tessuto d’Arredamento e Tendaggio. Le realtà di eccellenza del tessile d’arredo espongono le proprie collezioni in un salone fieristico dedicato esclusivamente ai professionisti del settore, che nel 2014 ha visto una progressiva internazionalizzazione, confermata anche dalle cifre: 6593 visitatori, di cui 2364 italiani e 4229 stranieri, con una percentuale di presenze del 64,15%. Rispetto al 2013, i visitatori sono aumentati del 7,19%, con un +2,65% di italiani e un +9,9% di stranieri. I prodotti esposti abbracciano una gamma unica per qualità, varietà ed eccellenza manifatturiera: tessuti jacquard in stile classico, tessuti contemporanei, tessuti con decori tridimensionali e materici, collezioni in pelle naturale stampate con effetto artigianale, collezioni in pelle tecnica laminate e lucidate, velluti a due livelli, tartan originali scozzesi e irlandesi, articoli per il contract con fibre tecniche speciali, tessuti in lana riciclabili e biodegradabili al 100%, stampati digitali, jacquard tridimensionali con filati crêpe di lino, moderni tweed colorati, bouclé stampati, prodotti in seta con finissaggi nano tecnologici, motivi geometrici e superfici effetto buccia d’uovo craquelé,

tendaggi e tessuti idrorepellenti, tendaggi uniti, classici, voile, mussole, sabbiati, epongé, tende antibatteriche, damaschi, broccati, taffetà, organdy, passamanerie, velluti di cotone in 50 varianti di colore e altri ancora. Dopo ventidue edizioni, quest’anno Proposte apre le porte a una qualificata rosa di produttori extraeuropei. Una decisione che rispecchia la profonda trasformazione che il mercato del tessile d’arredo sta vivendo negli ultimi anni, con una spinta sempre più marcata verso la globalizzazione. I criteri di selezione, anche in questo caso, sono stati confermati: hanno accesso a Proposte solo produttori di alto profilo per le collezioni prodotte, la correttezza commerciale e il rispetto delle regole internazionali di deontologia e sostenibilità. Proposte 2015 vedrà quindi la partecipazione di tre delle migliori realtà del panorama turco: Dina Vanelli, Penelope e Marteks. Un’altra novità di quest’anno è l’evento fuori salone International Observatory, organizzato da Ascontex Promozioni, che vedrà raggruppate al Grand Hotel di Como, al Cernobbio Shed (a pochi passi da Villa Erba e collegate a Proposte da bus navette) e a Villa Bernasconi aziende internazionali che in passato hanno esposto in varie location di Cernobbio. 34 gli espositori, di cui 17 turchi, 12 indiani e 4 dagli Stati Uniti. www.propostefair.it 141


OGGETTI DESIGN MAGAZINEBY SHOP NEWS TECNOLOGIA L’edizione italiana della Mit Technology Review, fondata da Alessandro Ovi e Romano Prodi, ha pubblicato l’elenco delle 10 aziende italiane in grado per innovazione, salto tecnologico o nuovo modello di business, di far concorrenza alle grandi aziende.

Almawave.it Almawve di Roma nasce nel 2008 con l’obbiettivo di proporre al mercato idee e soluzioni innovative, facili da usare, unendo visione di business e competenza tecnologica. Almawave governa le tecnologie sottostanti agli attuali driver di cambiamento: mobile, social, cloud e big data, proponendo soluzioni applicative “people centered”.

Bio-on.it Bio-on di Bologna nasce nel 2007 con l’intento di operare nel settore delle moderne Biotecnologie applicate ai materiali di uso comune con lo scopo di dare vita a prodotti e soluzioni completamente naturali, ottenuti da fonti rinnovabili o scarti della lavorazione agricola. .com

Brembo.com

La Brembo di Bergamo nasce nel 1961 sotto il controllo di Italo Breda e di Emilio Bombassei. In questi anni l’azienda è diventata leader incontrastata nel mondo dei sistemi frenanti. L’innovazione tecnologica e la continua ricerca sui materiali e le tecniche di lavorazione hanno reso Brembo un marchio di assoluto prestigio mondiale.

Coelux.com C L è una start-up CoeLux t t tecnologica fondata dal professor Paolo Di Trapani dell’Università dell’Insubria. Ha sede a Lomazzo all’interno del Parco Scientifico Tecnologico ComoNext. La CoeLux ha messo a punto un sistema ottico basato sulla nano tecnologia capace di riprodurre artificialmente la luce naturale e l’aspetto visivo del sole e del cielo.

Finceramica.it Finceramica, nata come spin-of dell’istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici del CNR, è oggi una società che sviluppa,produce e commercializza innovative soluzioni terapeutiche nel settore biomedico. Finceramica rappresenta il punto d’unione tra l’evoluzione millenaria dei processi ceramici e l’innovazione nei biomateriali, nelle bioscienze e nella “chirurgia rigenerativa”.

Greenrail.it Greenrail di Palermo è una delle start-up più interessanti a livello mondiale. Creata da tre giovani siciliani De Lisi, Manfredi e Greco, che hanno progettato una traversa ferroviaria ecosostenibile prodotta con plastica e pneumatici fuori uso che abbatte le vibrazioni , la rumorosità ed i costi di manutenzione delle linee ferroviarie, producendo energia al passaggio dei treni mediante un sistema piezoelettrico sottorotaia

Holostem.com Holostem è uno spin-off universitario, nato nel 2008 a Modena. È la prima azienda biotecnologica italiana interamente dedicata allo sviluppo, alla produzione, alla registrazione e alla distribuzione di prodotti per terapie avanzate basati su colture di cellule staminali epiteliali per terapia cellulare e genetica.

Horus.tecnology.it Horus è uno strumento tecnologico realizzato a Genova da alcuni universitari che è in grado di permettere ai ciechi o agli ipovedenti di cambiare vita. Horus ha una telecamera, microfoni, sensori di movimento e un meccanismo di conduzione che porta il suono all’orecchio senza cuffiette. .

Sun 4 People.org

Sun 4 People è una Onlus italiana con sede a Catania, che collabora con partner di diverse parti del mondo al fine di rispondere al problema delle malattie associate al consumo di acque contaminate, sviluppando un dispositivo denominato Sun4Water, che permette di produrre acqua potabile ed energia.

Texa.it Texa, fondata a Treviso nel 1992 da Bruno Vianello e Manuele Cavalli, è oggi tra i leader mondiali nella progettazione, industrializzazione e costruzione di strumenti diagnostici multimarca, analizzatori per gas di scarico, stazioni per la manutenzione dell’aria condizionata e dispositivi per la telediagnosi, destinati ad autovetture, moto, camion, imbarcazioni e mezzi agricoli. 142



Indirizzi FIERE HOMI MILANO Fiera Milano spa Strada Statale 33 del Sempione, 28 20017 Rho Milano Tel. 02 49971 www.homimilano.com Alessi spa Via Privata Alessi, 6 28882 Crusinallo Omegna (VB) Tel. 0323 868611 www.alessi.com

Meissen Italia srl Villa Meissen Via Monte Napoleone, 3 20121 Milano Tel. 02 894 237 25 www.meissen.com

Argenteria Schiavon srl Via Roma, 141 31020 Villorba (TV) Tel. 0422 608860 www.schiavon.it B.Morone srl Gruppo Morone Via Soresina, 7 20144 Milano Tel. 02 48012016 B.Morone distributore esclusivo in Italia di David Trubridge Herend Lobmeyr Moser Royal Doulton Wedgwood Luigi Galli distributore esclusivo in Italia di Kahla www.bmorone.it Borla Bohemia srl Viale Cirene, 4 20135 Milano Tel. 02 54001010 Rappresentante generale per l’Italia: Rona www.borla.net Carlo Moretti srl Fondamenta Manin, 3 30141 Murano (VE) Tel. 041 736588 www.carlomoretti.com Giovanni Raspini spa Largo Torricelli, 1 52040 Pieve al Toppo (AR) Tel. 0575 410330 www.giovanniraspini.com

L’Oca Nera srl Via Ugo Foscolo, 7 62010 Montecassiano (MC) Tel. 0733 290050 www.locanera.it Leuchtturm1917 Johnsons Books Per informazioni Tel. 02 4398 2263 www.leuchtturm1917.com

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Modigliani ID srl Via Gianbattista Vico, 1-3 00196 Roma Tel. 06 6781715 www.modigliani.it Richard Ginori GRG srl Viale Giulio Cesare, 50 50019 Sesto Fiorentino (FI) Tel. 055 420491 www.richardginori1735.com

Tendence Interior Lifestyle Tokyo Interior Lifestyle China Shanghai Messe Frankfurt Italia srl Via Quintino Sella, 5 20144 Milano Tel. 02 8807781 www.messefrankfurtitalia.it www.christmasworld.messefrankfurt.com www.ambiente.messefrankfurt.com

Maison&Objet Saloni Internazionali Francesi srl Via Caradosso, 10 20123 Milano Tel. 02 4343531 www.maison-objet.com

Taitù by Emilio Bergamin Via Romagna, 30 20090 Opera (MI) Tel. 02 90780606 www.taitu-eshop.com

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Rosenthal Sambonet Paderno Industrie spa S.R. 11km, 84 28060 Orfengo (NO) Tel. 03 21879830 www.sambonet.it

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Argenteria Schiavon srl Via Roma, 141 31020 Villorba (TV) Tel. 0422 608860 www.schiavon.it

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Gioielleria Le Gioie Via Vittorio Veneto, 56 81030 Parete (Caserta) Tel. 081 503 0347 www.le-gioie.it

Poltrona Frau spa Via Manzoni, 30 20122 Milano Tel. 02 6571205 www.poltronafrau.it

Shanghai New International Expo Centre (SNIEC) Messe Frankfurt Italia srl www.messefrankfurtitalia.it www.il-china.com

Tokyo Big Sight, West hall Messe Frankfurt Italia srl Via Quintino Sella, 5 20144 Milano Tel. 02 8807781 www.messefrankfurtitalia.it www.ifft-interiorlifestyleliving.com

Abitare il Tempo Verona Fiere spa V.le del Lavoro, 8 37135 Verona Tel. 045 8298001 www.abitareiltempo.com

Proposte Villa Erba - Cernobbio Proposte srl V.le Sarca, 223 20126 Milano Tel. 02 6434054 www.propostefair.it

BIG+BIH Bangkok International Gift Fair Bangkok International Houseware Fair Bitec Bangna Bangkok, Thailand Per informazioni Thailand Trade Centre Milano Via Albricci, 8 20122 Milano Tel. 02 89011467-77 www.thaitradeitaly.com www.bigandbih.com


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