GIORNALE DI AUGUSTA

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Leonardi Editore

Fondato nel 1976

Direttore Giorgio Càsole

Anno XI - Numero 41 - Luglio 2011

Esclusivo

€ 1,20

MAXCOM

PUZZA E ALTRO MUSCATELLO NON BISOGNA CANTARE VITTORIA AUGUSTA

DALLA A ALLA Z A CURA DELLA ASSOCIAZIONE

AUGUSTA PHOTO FREELANCE Inserto fotografico da staccare e conservare - n. 4

Brucoli


Sommario

Sommario

2 3 Editoriale 4 Augustani protestano per l’ospedale 6 Non bisogna cantare vittoria 7 Parla Carrubba Augusta non è apatica né sonnolenta 8 Maxcom puzza e altro 11 Donare sangue 12 Tragedia del lavoro nella rada 13 Vogliono togliere l’acqua ad un malato grave 20miliardi per bonificare il porto 15 Inserto fotografico n.4 Brucoli 19 Arrivano i cinesi? 20 Mare rosso 21 Morello, versamento doloso 22 “Ben tornato, Puccio” 23 I 2 nuovi assessori della giunta Carrubba 24 Francesco Migneco non viene invitato 26 Il trionfo delle rose 27 Al “Corbino” e al liceo “Mègara”, teatro e poesia 28 Corona save the beach 29 Inaugurazione sala espositiva APF

Periodico di interesse cittadino e dintorni Anno XI - Numero 41 - Luglio 2011 Direttore responsabile : Giorgio Càsole Fotocomposizione, impaginazione e stampa HI-TECH s.r.l. - Via XIV Ottobre, 76 - Augusta Tel. 0931.976311 - Fax 0931.973061 - hitechsrl@chd.it Inserti fotografici a cura APF Chiuso in tipografia il 7-7-2011 I pezzi non firmati si intendono del direttore e-mail: giornalediaugusta@chd.it Facebook: giornale di augusta LEONARDI EDITORE


Editoriale

Non vorremmo morire sulla strada per Lentini

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oiché il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, presieduto, nell’udienza del 12 maggio, da Rosalia Messina), ha deciso di non decidere, rinviando la patata bollente al TAR di Palermo, poiché l’assessore regionale alla Salute, Russo, non ha revocato il proprio decreto con il quale trasferisce importanti reparti del Muscatello all’ospedale di Lentini, finalmente, dopo tante riunioni, alcune davanti a un folto pubblico, dopo tante irresolutezze, per non dire dell’ignavia, di quei parlamentari nazionali e regionali che qui raccolgono i voti, finalmente, il comitato cittadino pro Muscatello ha organizzato uno sciopero generale per il 30 maggio. Finalmente. Sono anni, ormai, almeno tre, che chi scrive ripete questa nota sia sulla carta stampata, sia attraverso il web: occorre uno sciopero generale come quello storico del 28 dicembre 1960, in difesa del porto che i nostri vicini siracusani volevano “scipparci”. Ora i nostri vicini lentinesi, dopo

aver “occupato” il “Muscatello” con il personale paramedico, circa il 50 per cento, vogliono avere il privilegio di un ospedale tutto loro lasciando a noi le briciole. È una vergogna. Una vergogna che Augusta, il cui porto dà allo Stato milioni di euro in diritti, debba essere trattata come una cittadina agrumicola qual è Lentini. Qui, ad Augusta, paghiamo giorno dopo giorno lo scotto delle industrie inquinanti, corriamo il rischio d’essere colpiti da qualche missile, perché la nostra è un’area militare d’importanza strategica e si ha l’impudenza di pianificare un depotenziamento dell’ospedale pubblico che, sostanzialmente, significa la sua chiusura. La Regione Siciliana ha varato una legge per potenziare gli ospedali in aree ad alto rischio come la nostra e, invece di obbedire a una legge regionale, che cosa fa l’assessore Russo? Bellamente decreta il trasferimento di reparti a Lentini. Il TAR di Catania, investito della questione, invece di deliberare, se ne lava pilatescamente le mani,come se non fosse chiaro come la luce del sole il contrasto fra la legge regionale e il decreto dell’assessore Russo. Come mai questa decisione, viene da chiedersi. Qualcuno potrebbe rispondere: “C’è Villa Salus”, cioè una struttura medica convenzionata, cioè che riceve i soldi della Regione, soldi pubblici, cioè soldi nostri. Replica: “Ma è una struttura privata! “ Bene. Non vogliamo pri-

varcene. Consideriamola, allora, come quel “potenziamento” che la legge prevede per le aree a rischio. Ma non toglieteci il Muscatello. Lasciate i reparti, migliorateli anzi, con personale qualificato, fatelo diventare un centro di eccellenza per alcune specializzazioni. Se volete risparmiare, non pagate più i direttori delle Aziende sanitarie lo stipendi di 25o mila euro l’anno – vera offesa per la povera gente. Sono sicuro che si possono trovatre validi direttori con un quarto di quello stipendio. E Voi, assessori e “deputati” regionali, date l’esempio: riducetevi i Vs. stratosferici stipendi allineati a quelli dei senatori della repubblica, di cui pure i senatori dovrebbero vergognarsi in tempi in cui essi chiedono ai poveri cristi di tirare la cinghia e, invece, tutti, zitti zitti,si sono aumentati l’indennità di circa 1.200 euro mensili. Date a Lentini quello che spetta a un’area agrumicola, razionalizzate pure, ma sul serio, eliminando i doppioni, i veri sprechi, eliminate l’elefantiasi delle ASL o ASP. Piccolo è meglio, per certi aspetti, Fate amministrare la sanità dai medici. Esistono le specializzazioni in questo senso e non scegliete dirigenti su basi di appartenenza al clan. Non toglieteci il Muscatello. Non vorremmo morire sulla strada per Lentini

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30 MAGGIO AUGUSTANI PROTESTANO PER L’OSPEDALE

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re sei del mattino di lunedì 30 maggio: la giornata si preannuncia calda, dal punto di vista meteo e dal punto di vista morale. Fino a sera inoltrata del giorno prima è passata un’autovettura, con tanto di volantinaggio al seguito, per ricordare alla gente di Augusta lo sciopero dell’indomani in difesa dell’ospedale cittadino. Ricordando il gran numero di persone - circa diecimila - che, sabato 26 marzo, per la stessa ragione, sfilavano in corteo lungo la via principale per confluire nell’area della nuova darsena ad ascoltare la formidabile invettiva del pediatra Ricardo Fazio, ero convinto che, alle 6,15, Viale Italia fosse animato. Percorro quella via per recarmi nel punto di raduno, così come raccomandato dai numerosi messaggi in-

seriti nella rete telematica: gli abitanti della “Borgata” si rechino in Piazza America, nome comunemente usato in luogo di quello ufficiale, “Piazza Fontana”. Viale Italia e, sì, animato, ma secondo l’ordinario. C’è il solito bar, dove si fa una sosta prima d’andare a lavorare, ci sono rade automobili che sfrecciano nelle due direzioni di marcia; è aperta la chiesa di Santa Lucia, è semiaperta un’agenzia di pompe funebri. Si tratta di “segnali” scaramantici? Arrivo in Piazza Fontana in tempo per veder partire il corteo dei manifestanti, preceduti dal suono costante di un tamburo. Il corteo è sorvegliato da un nutrito stuolo di agenti di polizia di varie divise. In proporzione sono più gli uomini delle forze di polizia che i manifestanti.

Mi sembra già un brutto segno,anche perché il corteo non procede compatto, ma in ordine sparso: chi segue il tamburo, chi una donnina che impartisce ordini attraverso un megafono e non le par vero di impartirli a Enzo Inzolia, generale in congedo dei carabinieri, che mantiene fede al suo impegno di augustano attaccato alle radici: essere presente per manifestare la sua solidarietà. La stessa donnina vede defilato un politico priolese e lo insulta gratuitamente, solo perché politico o perché non è intruppato? Il corteo si scinde. Un gruppuscolo va a presidiare l’area del distributore Esso-Casalaina, per impedire a chi viene da fuori di entrare in città, un altro si dirige verso il ponte Federico II per recarsi nei pressi della piscina. Faccio marcia indietro, a piedi naturalmente, per capire meglio e, poco dopo, arrivo alla Porta Spagnola, in tempo per assistere al primo tentativo di forzare il blocco, compiuto da un ex giovane politico rampante, che ama collocare il suo sorriso su gigantografie e che avrebbe l’interesse a non perdere la calma, come prima non l’ha persa il collaudato esponente priolese che ad Augusta raccoglie messe di voti. L’ex giovane tuttora rampante, invece, gratifica di insulti il povero Mimmo Di Franco, componente del comitato pro ospedale, che in questo mo-


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mento rappresenta legalmente il comitato per aver firmato la richiesta di autorizzazione a svolgere la protesta. Scene simili si ripeteranno durante la giornata, ma non tutti reagiscono come l’ex giovane: tutti sono costretti ad andare a piedi se non vogliono scioperare e tutti vanno a piedi: dal medico Felice Ventura a uomini e donne in divisa della Marina Militare, da insegnanti e personale non docente delle varie scuole, che restano aperte (tutte, tranne il II istituto superiore): i dirigenti scolastici hanno ammonito: “Se non vi fanno passare con l’auto, andate a piedi”. Nessun ufficio pubblico è ufficialmente in sciopero. Da chi è stato proclamato lo sciopero cittadino? Da un comitato privato, che non può dettare legge in casa altrui. Può esercitare un’azione di persuasione e di pressione nei confronti dei privati, ma, certo, non può intervenire nelle pubbliche amministrazioni se non c’è un accordo congiunto con i sindacati. Non tutti i privati hanno aderito. Nell’isola centrostorico due bar, che si fronteggiano in centro, sono rimasti aperti a fare affari, come qualche tabaccheria e altri negozi, per non parlare degli sportelli bancari. È opinione consolidata che astenersi dal lavoro significa per i lavoratori provocare un disagio all’azienda per rivendicare un diritto. Lo sciopero o sit-in, come pure è stato definito, del 30 maggio aveva lo scopo di battersi per l’ospedale, a chi ha provocato disagio? Non sarebbe stato più logico

organizzare un sit-in nell’area portuale e in quella industriale o addirittura a Palermo? Com’è stato organizzato, allora, lo “sciopero” con tanto di blocchi nei punti nodali della città, se poi non si dà a tutti la possibilità di solidarizzare concretamente? Ecco una prima domanda che in molti si pongono, cui, per corollario, segue questa: Come mai è stato scelto un lunedì e non un sabato, come il 26, quando in migliaia scesero in piazza? Notoriamente, il sabato è il giorno in cui molti non vanno a lavorare. Per qualche ora, nella mattinata del 30, è stato bloccato il traffico ferroviario, ma non si è pensato a bloccare il traffico all’interno del porto e delle industrie inquinanti della raffinazione. Perché, come mai non è stato fatto? Solo se si bloccano queste attività produttive è possibile sperare in un’azione concreta, positiva, di revoca del famigerato decreto Russo volto a far chiudere il “Muscatello” come ospedale. È il porto di Augusta,

il nostro porto, quello per cui i nostri padri si batterono nella famosa, storica, giornata del 28 dicembre 1960, che dà all’erario, cioè alle casse pubbliche fior di milioni di euro, è dalle industrie inquinanti di raffinazione che parte il carburante per approvvigionare un terzo dell’ Italia. Non aver fatto questo non ha prodotto risultati, nemmeno dal punto di vista mediatico. Nessuno ci ha filati, nemmeno quel TGR siciliano che, spesso, manda inutili servizi da Palermo, come se fosse una tivvù cittadina. Se escludiamo un flash nella sera del 30, niente. Avete visto una telecamera della RAI? Altra domanda rivolta molto umilmente e cortesemente ai componenti il comitato: pensate sinceramente e realisticamente che l’assessore Russo revochi il decreto solo perché noi augustani ci chiudiamo a riccio e impediamo ai nostri concittadini di andare a sostenere un colloquio di lavoro o un esame universitario o perché impediamo ai poveri ambulanti di vendere la verdura o il pesce fresco? Giorgio Càsole

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NON BISOGNA CANTARE VITTORIA

Ma non avete capito niente! Per ora è tutto SOSPESO! non abbiamo vinto niente ancora! deciderà il TAR. Per questo non bisogna abbandonare tutto anzi più attivi di prima! il problema è che chi ha parlato ha detto tutto tranne questo, belle parole per incitare, ma i fatti?” Il passo, riportato fra virgolette, è il telegrafico commento, con tanto di avversativa sbattuta in faccia all’inizio, pubblicato alle 20,46 di mercoledì 1° giugno su Facebook , dal giovane Salvo Marturana, dopo aver ascoltato quanto riferito all’assemblea popolare conclusasi poco prima al Palajonio, dove tutti i sedili erano occupasti da tutti quei cittadini che erano ansiosi di conoscere le sorti dell’ospedale, dopo il sit-in del 30 maggio e dopo la convocazione in prefettura dei rappresentanti istituzionali, fra cui, ovviamente il sindaco Carrubba, e del comitato pro ospedale. Al Palajonio Carrubba ha avuto difficoltà a parlare, per via dei fischi e dei rumori contro la sua persona, così com’era stato fischiato il 26 marzo alla darsena e lo stesso 30 maggio quando aveva tentato di arringare i manifestanti, esortandoli a desistere. Bisogna riconoscere che, al Palajonio Carrubba, non s’è fatto intimidire e ha gradualmente risalito la china, attraverso

sapienti figure retoriche e ha riscosso n lungo applauso quando ha detto che gli augustani hanno vinto giacché l’ospedale non si tocca, i reparti che dovevano essere trasferiti non lo saranno, anzi quello di psichiatria farà ritorno ad Augusta. Lo stesso discorso, più stringato e, pour cause, autocelebrativo, è stato fatto dal portavoce del comitato, il pediatra Riccardo Fazio, e da una signora, applaudita al suo ingresso per aver capeggiato tenacemente un gruppetto di irriducibili, che volevano continuare anche dopo il 30 maggio. La gente è sciamata via soddisfatta. Qualche giorno fa era circolata la voce che un’altra manifestazione doveva essere organizzata in alto loco, dalla stessa amministrazione comunale, l’8 giugno. La voce è rimasta lettera morta. Il sindaco si è sperticato in lodi verso il prefetto Florena Vacirca, cui preme sopra ogni cosa, come a tutti i prefetti, l’ordine pubblico, la calma. E calma s’è ottenuta. Purché non sia calma piatta, vorremmo sommessamente aggiungere. Un ex assessore municipale, già politico di lungo corso, ci ha detto che non si deve abbassare la guardia, perché- ha ragione Salvo Marturana- per ora non abbiamo vinto niente. Tuto è stato bloccatop, bloccato in attersa che il TAR, Tribunale Amministrati-

vo Regionale, di Palermo decida, al posto dell’omologo di Catania che gli ha rinviato la palla, sul ricorso presentato dal Comune di Augusta per la mancata applicazione di una legge regionale che prevede il potenziamento delle strutture ospedaliere pubbliche nelle tre aree al rischio di crisi ambientale in Sicilia: Milazzo, Augusta, Gela, di cui Augusta è quella a più alto rischio, giacché, oltre a avere vicine le industrie inquinanti, come ce l’hanno Gela e Milazzo, Augusta corre il rischio derivante dalla presenza d’una base militare d’importanza strategica nazionale e corre anche il rischio sismico. Che cosa ha fatto, invece, l’assessore regionale alla Sanità, Russo? Ha decretato lo smantellamento del Muscatello. È stato revocato questo famigerato decreto, come fu revocato, dopo la manifestazione del 28 dicembre 1960, quello ministeriale, che stava per trasferire a Siracusa parte delle competenze sul porto di Augusta? NO! E allora perché cantare vittoria?

Nelle foto: momenti della manifestazione del 30 maggio


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PARLA CARRUBBA

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Continuiamo a percorrere più strade parallele per raggiungere l’obiettivo di difendere il nostro ospedale - ha detto il sindaco Carrubba - quella dell’interlocuzione con i rappresentanti istituzionali preposti; quella di attendere il responso legale del ricorso che il Comune ha presentato nel maggio del 2010, ritenendo la dotazione prevista per il Muscatello sottodimensionata rispetto alle reali esigenze del territorio e quella della protesta che ci ha già visti scendere in piazza con circa 15 mila persone, con tre successive giornate di sciopero che hanno coinvolto gli operatori

portuali». Il Tar di Catania ha rinviato gli atti del ricorso presentato dall’amministrazione comunale di Augusta contro il Decreto assessoriale. n. 753/2010 al Tar di Palermo per determinare la competenza a decidere. Nell’udienza del 12 maggio , la quarta sezione della sezione di Catania del Tribunale Amministrativo, presieduto da Rosalia Messina, ha disposto la trasmissione del fascicolo al presidente del Tar di Palermo degli atti relativi al ricorso contro il Decreto «Riordino, rifunzionalizzazione e riconversione della rete ospedaliera e territoriale della Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa», per il Distretto Sr2,

Augusta-Lentini. Decisione giunta a conclusione dell’udienza, alla quale, per il Comune di Augusta hanno presenziato i legali Pietro Coppa e Gianluca Rossitto, su richiesta dell’Avvocatura dello Stato che rappresenta nel procedimento l’Assessorato Regionale alla Salute, al fine di determinare la competenza a decidere. Il Tar di Catania avrebbe dovuto esprimersi sulla richiesta di immediata sospensiva del decreto assessoriale che prevede il trasferimento all’ospedale di Lentini dei reparti di Ostetricia e Ginecologia e Pediatria, attualmente al Muscatello di Augusta.

AUGUSTA NON È APATICA NÉ SONNOLENTA

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ll’indomani dello sciopero per l’ospedale Muscatello, il portavoce del Circolo SEL di Augusta. Filippo De Martino, ha sottolineato come il 30 maggio 2011 sarà ricordato come il giorno della svolta verso una città non più appellabile come qualunquista, apatica e sonnolenta. Sotto gli occhi di tutti è apparsa una città che scende in campo e lotta per difendere il suo ospedale. La manifestazione ha avuto i contorni di una lotta civile “composta”, aggettivo consono a chi è consapevole di essere nel giusto e di perseguire un fine basilare e imprescindibile per un territo-

rio che ospita cittadini, ambienti industriali e portuali. Una lotta senza colore, che ha superato le differenze politiche e partitiche e ha unito indistintamente tutte le forze cittadine. Era lecito supporre che i blocchi stradali avrebbero provocato disagi e danni economici non indifferenti, ma è altrettanto vero che il disagio arrecato è stato il minimo tributo da versare a causa di una politica sanitaria insensata. È innegabile il dispiacere che si prova davanti ad affermazioni distruttive che sottolineano solo i disagi e trascurano volontariamente il grande esempio di coesione sociale che

Augusta ha saputo dimostrare. L’augurio è che il Muscatello non sia chiuso o depotenziato: che la città non sia costretta ancora a scioperi che arrechino forti disagi e danneggino l’economia urbana, che il governo regionale recepisca i bisogni legittimi del territorio e che le forze politiche di governo della nostra città siano più attente di quanto dimostrato sino a oggi verso i problemi cittadini, e infine che la popolazione continui, con compostezza e orgoglio, a difendere il diritto all’assistenza sanitaria. Filippo De Martino per Sinistra Ecologia Libertà

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ESCLUSIVO/ Durissimo e documentato J’accuse dell’ex presidente del Consiglio di Quartiere “Borgata”, Carmelo Patanè, contro il deposito costiero che doveva essere spostato oltre tredici anni fa!

IN PIENO CENTRO URBANO

MAXCOM PUZZA E ALTRO

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gregio Direttore, Giorgio Càsole Sono Carmelo Patanè e abito nei pressi del deposito costiero Maxcom, deposito costruito negli anni Trenta del secolo scorso, quando il territorio era solo deserta periferia (allora era della Shell), che, con il tempo, è stato aggredito dall’ espansione della città di Augusta e che adesso si trova nel bel mezzo del Quartiere Borgata, ad altissima densità abitativa, tra abitazioni e strutture militari, con una popolazione che si aggira sui 10.000 abitanti. L’attività del deposito consiste nella movimentazione di materiale combustibile per il rifornimento di navi via mare e la movimentazione via terra attraverso autobotti piene di prodotto infiammabile. Il tutto avviene tramite serbatoi dove è contenuto il prodotto da movimentare. Tale attività, soprattutto la presenza di grandi serbatoi, suscita non poche preoccupazioni agli abitanti, per il timore di incidenti e comunque per la presenza di cattivi odori per chi abita nelle zone adiacenti. Per tale motivo, la legge di risanamento ambientale per la provincia di Siracusa, dal 1995, ha inserito il deposito Maxcom nei siti da rilocare e bonificare. Purtroppo, il progetto di riallocazione del 1995, che prevedeva il nuovo insediamento

in una nuova area fuori il centro urbano (D.P,R del 17 gennaio 1995 realizzabile in tre anni), non ha mai avuto seguito. Tale obiettivo si trova nel programma della precedente amministrazione e dell’attuale amministrazione del Comune di Augusta. Nelle zone adiacenti il deposito, da anni, gli abitanti si lamentano della presenza nell’aria di forti odori nauseanti che li costringono a chiudere finestre e altro per evitare che penetrino nelle abitazioni. Da anni, prima come consigliere della circoscrizione amministrativa “Borgata _Stazione _Granatello” e poi come presidente della stessa Circoscrizione, mi sono fatto portavoce di

queste proteste con delle petizioni dei residenti, evidenziando tale problema e la pericolosità che la presenza di serbatoi pieni di prodotto infiammabile rappresenta per i cittadini. Ecco una descrizione conoscitiva del deposito costiero Maxcom come da documentazione ufficiale. - Maxcom Petroli s.p.a., deposito costiero di Augusta, commercializza olio combustibile e gasolio. Tipologie di incidenti possibili sono: incendio di gasolio o olio combustibile; rilascio di sostanze tossiche da incendio (Fonte: scheda d’informazione della cittadinanza del Dipartimento regionale della Protezione civile). - Maxcom è inserito tra


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gli stabilimenti a rischio d’incidente rilevante (D.Lgs 334/99, artt. 6 e 8). Dal 2001 è inserito nell’elenco Regionale di tali siti. I residenti si sono attivati per evidenziare i problemi dei cattivi odori e della pericolosità dell’insediamento con petizioni verso gli organi competenti per l’individuazione delle sostanze responsabili dei cattivi odori ed ottenere almeno un maggiore controllo al problema. Inoltre dalla movimentazione via terra sono nate altre problematiche. Nel luglio 2000 e stata presentata agli organi competenti della Prefettura, Provincia e Comune una prima petizione dei residenti delle zone limitrofi la Maxcom per maleodorazioni, verosimilmente imputabili alle esalazioni da prodotti detenuti nel deposito. Nell’ agosto 2000, in risposta a tale petizione, è stata effettuata una conferenza dei servizi presso l’Assessorato all’Ecologia (Assessore Ippedico) del Comune di Augusta, con la presenza dei dirigenti Maxcom, il sottoscritto come primo firmatario della petizione, i responsabili del settore ecologia della provincia di Siracusa, l’ufficio Igiene pubblica (nella persona di Vincenzo Ingallinella) che dichiarava “...poiché si tratta di industria insalubre la Maxcom deve lasciare la sede attuale al più presto..”(D. del Ministero della Sanità del 05 settembre1994 – Guri n. 220 del 20/09/1994) e

si invitava il Sindaco di allora, Pippo Gulino, a intraprendere adeguati provvedimenti. Si decide inoltre, da parte dell’Assessorato Ecologia della provincia di Siracusa settore Ambiente, di posizionare nell’area ex campo Palma adiacente alla recinzione Maxcom una centralina di rilevamento ambientale per monitorare l’aria in zona. Nell’ottobre del 2001 la centralina rileva valori istantanei elevati, se pur sporadici, per il parametro degli idrocarburi non metanici (Fonte: Provincia regionale di Siracusa XII settore tutela ambientale) Nel giugno del 2002 seconda petizione, firmata dai residente delle vie via Barbarino, Cantera e zona campo Palma del quartiere Borgata, di denuncia nei confronti della Maxcom per l’aria irrespirabile, specie nei periodi caldi e in alcune fasce orarie. Altre due petizioni si aggiungeranno che saranno inviate oltre alla prefettura di Siracusa, anche al presidente della regione, assessorati regionali all’ambiente e protezione civile (agosto 2006- agosto 2008). Da notare che in anni precedenti a queste petizioni, sempre a causa dei cattivi odori, ne sono state fatte altre, fra le quali quella promossa dall’avvocato Puccio Forestiere. In seguito a quest’ultima si era cercato di trovare un accordo per la costruzione di alcune palazzine (di proprietà della Società).

La società si impegnava a rilocare il deposito in un’area individuata nei pressi di Punta Cugno. Quest’ accordo però non è andato a buon fine. Nel periodo marzo-giugno 2006, i valori degli idrocarburi non metanici superano nel periodo analizzato per parecchie volte, abbondantemente i valori di legge 200 ug/m3 (microgrammi/m3) - mediato in tre ore consecutive (D.P.C.M. 30/1983. I dati vengono rilevati dal laboratorio mobile n.1 Settore Ambiente Provincia Siracusa posto in via Cantera/zona ex campo Palma, adiacente al deposito costiero Maxcom). Nel periodo maggio - dicembre 2007, dalle rilevazioni effettuate dalla centralina della Provincia emerge la presenza di idrogeno solforato e di benzolo in aria, causa dei cattivi odori in zona, verosimilmente connessi alle attività del deposito. Questi dati si riescono a ottenere poiché i tecnici della Provincia posizionano nella centralina un nuovo sistema di monitoraggio che riesce a stabilire di quali sostanze si tratta poiché negli idrocarburici non metanici sono considerate migliaia di sostanze. Questa presenza di sostanze puzzolenti e cancerogene viene attribuita a un recupero di prodotti di sentina delle navi, scaricate nel deposito per il loro trattamento in vasche interne al deposito e poi recuperare il prodotto dopo averlo separato dall’acqua. Nell’ottobre 2008 in conferenza dei servizi presso il XII settore Tutela ambientale, viene presentato da Maxcom un progetto di prevenzione e controllo delle emissioni diffuse derivanti dall’attività del deposito. La conferenza di servizi era stata convocata in seguito a quanto rilevato dalla centralina, presenza di idrogeno solforato e

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sostanze puzzolenti, con ulteriore sopralluogo dei vari organi competenti, quali l’assessore all’ecologia del Comune di Augusta, il responsabile dell’ Ufficio Igiene di Augusta, il presidente del Quartiere Borgata e alcuni consiglieri di quartiere. Durante il sopralluogo si è constatato che le sostanze maleodoranti provenivano da una vasca di separazione acqua/ prodotto nel deposito. Veniva sospesa , da parte delle autorità, il trattamento delle acque dalle navi. In base al Decreto Regionale Assessorato del Territorio e dell’Ambiente del 24 settembre 2008 “Approvazione delle linee guida per il contrasto del fenomeno delle emissioni di sostanze odorigene nell’ambito della lotta all’inquinamento atmosferico” viene imposto alla società di abbattere le emissioni maleodoranti. Nel gennaio 2011 vi è un incremento delle autobotti che trasportano materiale infiammabile (da 20 a 35 stimati) dovuto al fatto che la centrale elettrica Enel Tifeo si approvvigiona di combustibile direttamente dal deposito costiero Maxcom. Febbraio 2011: realizzate le opere di captazione degli idrocarburi volatili all’interno del deposito. L’assessore all’ambiente del comune di Augusta e i responsabili della Provincia di Siracusa concedono di nuovo l’autorizzazione al trattamento in deposito di acque di sentina delle navi e continuare a monitorare la zona a prova dell’ abbattimento dei prodotti maleodoranti che si generano in questo trattamento. Cominciano le proteste dei residenti per il passaggio delle autobotti che congestionano il traffico, soprattutto quando attraversano Via Lavaggi per entrare o uscire dal deposito. Essi

creano una situazione di pericolo specie in concomitanza con la chiusura del vicino passaggio a livello. Da notare che le autobotti attraversano via Lavaggi per Via delle Saline, dove il manto stradale, a causa di questi mezzi pesanti continuamente viene deteriorato e necessita di interventi di manutenzione a spese del Comune, cioè di tutti noi.. Per quanto riguarda i cattivi odori vengono avvertiti dai residenti anche dopo l’installazione del sistema di abbattimento. Si avvertono molto intensi durante le ore notturne e nei giorni festivi. Naturalmente, la presenza di sostanze odorigene e di idrocarburi (idrogeno solforato) viene confermata dai valori della centralina anche se in concentra trioni più basse. La caratteristica della sostanza è di avere un cattivo odore (tipo quello prodotto da uova marce) a concentrazioni bassissime. L’aumento del numero di autobotti dal deposito è stato argomento di interrogazione da parte del consigliere comunale Sebastiano Salamone al presidente del Consiglio Comunale di Augusta, Amato, il quale avrebbe chiesto alla società la reale situazione per quanto riguarda le autobotti. Della risposta dalla società e del numero ufficiale di autobotti non se ne ha notizia. Successivamente, vi è stata in consiglio comunale un’ interrogazione all’amministrazione da parte del consigliere comunale Giuseppe di Mare che ha descritto la problematica del deposito, la mancata ri-

locazione, le varie petizioni dei cittadini per i cattivi odori e la pericolosità del deposito in centro urbano. Ha risposto a nome dell’amministrazione l’assessore all’ecologia,Accolla, sottolineando le modifiche apportate per abbattere i cattivi odori e che a breve sarebbe ripreso il trattamento delle acqua di sentina delle navi. Per la rilocazione del deposito al momento non aveva alcune notizie, sottolineando che al Comune sono stati chiesti dalla società 60 milioni di euro per la rilocazione. Non si sa bene a che titolo viene chiesta questa cifra poiché essendo una società privata l’amministrazione non può dare finanziamenti. Inoltre, come scritto nel DPR 17 gennaio 1995 ”il costo del trasferimento del deposito e la successiva bonifica del luogo era a carico della società “ la cifra stimata dell’intervento era di 60 miliardi di vecchie lire che la società doveva impegnare per tale opera. Concludo con una riflessione. Da parecchi anni per ottemperare alle leggi vigenti in materia, le imprese artigianali che emettevano sostanze nocive, quali carrozzieri, auto riparatori, elettrauto e distributori di carburanti sono stati rilocati fuori dal centro urbano, non si capisce come mai serbatoi di notevoli dimensioni contenenti prodotti infiammabili possano essere autorizzati a restare in pieno centro urbano. Carmelo Patanè


Solidarietà

31 maggio 2011 al liceo Mègara si dona il sangue

DONARE SANGUE

AIUTA A SALVARE VITE UMANE MA ANCHE A PREVENIRE TANTE PATOLOGIE

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l Gruppo Donatori Sangue Fratres di Augusta ha organizzato due giornate per promuovere la “donazione del sangue” nel piazzale del” Liceo Classico Mègara e Sezione Scientifica annessa” di Augusta con l’ausilio dell’autoemoteca Fratres. L’invito era rivolto a tutti gli studenti maggiorenni, ai docenti e al personale. Il prelievo di sangue di predonazione atto a verificare l’idoneità a donare è avvenuto il giorno 19 maggio ed è stato effettuato dai medici del centro trasfusionale dell’ospedale Muscatello e componenti il direttivo, Salvatore Di Fazio e Gianfranco Di Bono con la collaborazione di volontari della Fratres e della Misericordia di Augusta. La campagna di promozione ha riscontrato un notevole successo attraverso la grande ade-

sione degli studenti che hanno dimostrato una forte sensibilità e generosità. La donazione si è svolta in parte il 31 maggio al liceo e successivamente completata nella sala trasfusioni della sede sociale della Fratres, in Via Gramsci. Il dirigente scolastico, Giuseppe Sebastiano Adonia, e la sua la vice, Gabriella Rista, hanno raccolto con entusiasmo l’invito del presidente Fratres, Salvatore Ponzio, che si è detto particolarmente soddisfatto per la bella e pronta risposta a

testimonianza che, soprattutto i giovani, stanno sempre più prendendo coscienza dell’importanza di donare il sangue perché donare aiuta a salvare tante vite ma anche a prevenire tante patologie. La donazione del sangue dovrebbe essere un concetto non tanto legato all’emergenza bensì alla quotidianità e alla normalità. La promozione non è esclusivo compito del Gruppo Fratres, ma di ogni donatore e di ogni cittadino poiché la donazione del sangue, oltre a essere un gesto di grande altruismo, è un dovere civico nei confronti della collettività, un gesto di amore e di fratellanza di cui la società attuale ha un disperato bisogno. S. P.

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È MORTO DOMENICO SETTIPANI

TRAGEDIA DEL LAVORO NELLA RADA

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ortale incidente sul lavoro avvenuto in mare la mattina del 23 maggio, vigilia della festa patronale di S. Domenico, poco prima delle 8, intorno alle 7,40, nella rada di Augusta. Nell’incidente ha perso la vita Domenico Settipani (nel tondo) di 58 anni, che sarebbe dovuto andare in pensione il 1° luglio di quest’anno, mentre un secondo marittimo, Giuseppe Passanisi

di 43 anni, cognato di Settipani, è stato ricoverato in gravi condizioni al Centro grandi ustionati del presidio ospedaliero “Cannizzaro” di Catania. Giuseppe Passanisi, è stato trasportato all’ospedale, con un elicottero del 118, dopo un primo soccorso ricevuto presso il civico ospedale “Muscatello” di Augusta, lo stesso che si vorrebbe chiuso e per il quale si coglie l’occasione, seppur tragica, per ricordare che sono attualmente in atto un crescendo di iniziative contro la chiusura del presidio. Secondo una prima ricostruzione, i due uomini erano a bordo di una bettolina quando, nel corso delle manovre all’interno della rada, l’imbarcazione avrebbe violentemente urtato un deposito galleggiante, in quel momento sottoposto alle fasi di pulizia degli idrocarburi di scarto. I vapori contenuti nel deposito avrebbero causato una terribile deflagrazione, avvertita fino in terraferma dalla vicina

popolazione. Inutile ogni tentativo di soccorso da parte delle forze di polizia, della guardia costiera e dei vigili del fuoco recatisi immediatamente sul posto dove, dopo l’incidente, è intervenuta la squadra investigativa anti - infortunistica della procura di Siracusa, coordinata dal procuratore capo Ugo Rossi e dal sostituto Andrea Palmieri, per gli opportuni rilievi che daranno seguito alle indagini. Il sindaco di Augusta, Massimo Carrubba, accorso assieme all’ arciprete Gaetano Incardona sul luogo della tragedia, ha sospeso le celebrazioni civili dei festeggiamenti in onore del patrono san Domenico, funestate, per di più, dalla pioggia battente per tutto il giorno della vigilia. Folla di augustani ai funerali di Settipani celebrati, nell’ampia chiesa di Cristo Re, l’indomani, giorno della grande festa per la gente di Augusta. Del mortale incidente sul lavoro sono occupati anche i telegiornali nazionali ed è stato ricordato che questo è il terzo tragico evento avvenuto nel porto di Augusta nel giro di due anni. Giuseppe Tringali


Porto

VOGLIONO TOGLIERE L’ACQUA A UN MALATO GRAVE

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a Sai 8, la società che si occupa di riscuotere le bollette per il pagamento del consumo domestico di acqua, ha notificato un preavviso di distacco per un importo di euro 480,00 a un soggetto gravemente malato, due ictus,amputazione di una parte del corpo,insufficienza renale, dialisi tre volte la settimana e diabete. La notizia, di una gravità inaudita, è stata diffusa da Ja-

ckie Ajello, avvocato, già vicesindaco e assessore in viarie amministrazioni comunali, il quale è stato attraversato da un moto di autentica rabbia, tanto d’aver scritto: “ Credo sia il momento di combattere e denunziare questi banditi. La guerra comincia dalla Procura”. Questa notizia suscita tanto più indignazione in quanto, appena qualche giorno fa, il popolo italiano, attraverso i referendum, si è scagliato massicciamente

contro l’ipotesi del nucleare e contro la già avvenuta privatizzazione dei servizi idrici. Se mai ce ne fosse stato bisogno la denuncia pubblica dell’indignato avvocato Ajello dà la conferma ella ragione desl sì al referendum citato. Occorre adesso premere, anche attraverso pubbliche e concrete denunce alla Procura e attraverso campagne giudiziarie, come la cosiddetta class action, muoversi per far ritornare la gestione dei servizi idrici in mano pubblica. Cecilia Càsole

Intervista a Domenico Morello, responsabile del settore ambiente della Provincia regionale di Siracusa

20 MILIARDI

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PER BONIFICARE IL PORTO

a siracusana Stefania Prestigiacomo, ministra per l’ambiente, è in contrasto con i colossi petrolchimici che si affacciano sulla rada di Augusta. La Prestigiacomo vuole bonificare la rada addebitando il maggior numero di costi alle aziende inquinanti o che hanno inquinato. Le aziende rispondono, avviando processi legali sul piano amministrativo, che la responsabilità risale a dirigenti che ormai, da anni, non

hanno più nessun rapporto con le aziende stesse, e aggiungono che, in ogni caso, all’epoca non esistevano specifiche norme antinquinamento. Attualmente, si scontrano due correnti di pensiero: da una parte ci sono coloro che temono non vale la pena di compiere una bonifica radicale per via dei costi eccessivi, perché potrebbe impedire per molti anni lo svolgimento dell’attività portuale, con gravissimo danno per gli operatori e della città, dall’altra c’è chi afferma che l’ambiente ha subito troppi danni e bisogna porre riparo. La situazione è di stallo nono-

stante l’intervento di Ugo Rossi capo della procura aretusea, il quale ha dato mandato ad alcuni esperti per avere un responso circa la fattibilità di una bonifica che possa conciliarsi con lo svolgimento delle attività correnti nel porto. A riguardo abbiamo sentito l’opinione di Domenico Morello, responsabile del settore ambiente della Provincia regionale di Siracusa. - Ingegner Morello, allora, bonifica si o bonifica no? “Fino agli Settanta il 50% dei residui di lavorazione delle industrie veniva sversato direttamente nella rada di Augusta. Solo dalla fine del 1982 e l’inizio del 1983 i residui vengono incanalati verso il depuratore IAS”. - La presenza dei metalli

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Porto

pesanti nel fondo della rada è, dunque, massiccia? “Certamente e la natura si è vendicata con la ciclica moria dei pesci a causa della crescita abnorme delle alghe, tanto che nel corso degli anni è dovuta intervenire la magistratura, in primo luogo il pretore Condorelli. Occorre una compensazione.” - Nel senso che si deve bonificare il porto? “Sì e bisogna farlo cercando di trovare il giusto equilibrio fra le esigenze del porto e le esigenze ambientali derivate dall’analisi di rischio per la messa in sicurezza della rada.” - Chi deve pagare i costi della bonifica? “Devono intervenire lo Stato per una parte le aziende per l’altra.” - Le aziende, però, si oppongono al pagamento. “Ormai è assodato il principio che chi inquina deve pagare. Non c’è dubbio che dagli anni Cinquanta in poi le aziende hanno la responsabilità dell’inquinamento: chi più chi meno. Le aziende non possono obiettare che non c’erano leggi, perché era noto che certi metalli pesanti erano nocivi alla salute. Anche in assenza di norme specifiche, se sai che certe cose sono pericolose, non le devi fare.” - Come occorre agire, cosa

bisogna fare? “Occorre cercare una transazione che, però, non dev’essere considerata una sanatoria.” - Che cosa significa in concreto? “Significa che la bonifica dev’essere fatta nel rispetto dei tempi di un porto che certo non può essere chiuso al traffico per anni e significa anche che i costi addebitati alle aziende devono essere pagati dalle stesse aziende.” - A proposito di anni, quanto può durare un’operazione del genere? “Decenni. L’operazione può essere considerata, tuttavia, positiva anche per le prospettive di sviluppo in termini occupazionali.” - Cioè, ci saranno assunzioni a tempo determinato. E quanto può costare una simile operazione?

“Venti miliardi di euro per la messa in sicurezza della rada a terra e in mare fino a targia.” -Dopo il varo di norme antinquinamento le aziende hanno adeguato gli impianti? “Le aziende devono adeguare gli impianti, è certo: la ESSO, per esempio, sta rimodernando le caldaie applicando le migliori tecnologie disponibili. L’ENEL, che pure chiuderà nel 2015, ha speso dieci milioni di euro per adeguarsi alle nuove norme, con emissioni a BTZ ( Basso Tenore di Zolfo) inferiori alle 0,3% cioè meno inquinanti di prima.” - L’ENEL, dunque, smantellerà tutto l’impianto? “L’ENEL deve smantellare per obbligo di legge anche perché l’impianto è troppo desueto per poterlo adeguare alle nuove tecnologie.” - E l’area che oggi occupa l’ENEL? “Sarà disponibile sul mercato.” - Qual è la sua opinione sul rigassificatore? “Il rigassificatore è stato approvato in sede tecnica e deve rappresentare un ottimo volano di sviluppo e uno strumento per distribuire energia a basso costo alle popolazioni del comprensorio Augusta-Melilli-Priolo che per oltre cinquant’anni hanno dovuto subire soltanto i lati negativi del processo industriale.”


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Augusta dalla A alla Z

Inserto fotografico a cura dell’associazione APF

Brucoli n. 4


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1 - Castello Aragonese (Duccio Luglio) 2 - Tramonto sulla baia (Alfio Iacobello) 3 - Barche alla fonda (Romolo Maddaleni) 4 - Festa di S. Nicola (Giuseppe Scapellato) 5 - Diporto (Roberta Riera) 6 - Castello Aragonese (particolare) (Giuseppe Schermi) 7 - Al calar della sera (Walter Falzorgher) 8 - Veduta del Castello (Carmelo Micieli) 9 - In attesa del pescato (Felice Cucinotta) 10 - Porto canale (Maria Gadaleta) 11 - Squarcio sulla baia (Rina Spinali) 12 - Riflessi al mattino (Domenico Blandino)

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Porto

A MONACO DI BAVIERA I CINESI INTERESSATI AL NOSTRO PORTO

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ARRIVANO I CINESI?

a vocazione internazionale del porto di Augusta trova riscontro nel crescente interesse degli operatori asiatici nei confronti dello scalo siciliano. Al Transport Logistic, salone internazionale della logistica in corso a Monaco di Baviera, si è svolto un interessante incontro tra i rappresentanti dell’Autorità portuale di Augusta e i vertici del porto di Shenzhen, quarto scalo al mondo per movimentazione delle merci e porto di riferimento per i principali investitori internazionali. Il presidente di Assoporti, Francesco Nerli ha osservato: “I porti siciliani rappresentano la cerniera propulsiva per lo svi-

luppo dei traffici internazionali. I dirigenti del porto cinese di Shrenzen, quarto porto al Mondo, vedono nello scalo di Augustaun accesso privilegiato all’Europa. “Il Porto di Shenzhen è interessato a operare con i porti italiani” - ha affermato Dong Yan ‘Zhe, capo dipartimento della Commissione Trasporti del porto di Shenzhen - “penso che in futuro il porto di Augusta potrà lavorare con noi”. Il sistema portuale italiano, dunque, è sempre più protagonista dei traffici commerciali nel bacino del Mediterraneo. Per Francesco Nerli il potenziale di crescita dei porti del “Belpaese” è ancora elevato, e a giocare un

ruolo- chiave può essere proprio la Sicilia: “I porti italiani sono primi in Europa per numero di passeggeri e secondi nelle merci (statistiche Eurostat). È un sistema portuale vivo e importante. Ma possiamo fare molto di più, sia con i porti del Nord Adriatico e Tirreno, nei confronti dei traffici nella middle Europa, sia con i porti siciliani, per quanto riguarda lo sviluppo della rete delle autostrade del mare, dello short shipping, su nuovi traffici per lo sviluppo delle relazioni fra l’Europa e i paesi terzi e il Mediterraneo. I porti siciliani hanno un ruolo di cerniera propulsiva per lo sviluppo di quelle aree”. L.S.

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“Lungofogna” Rossini: Le ‘stramberie’ di una fogna a cielo aperto E non è la prima volta

MARE ROSSO

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re 12:10, circa.di sabato 23 aprile. Dal primo scarico fognario del cosiddetto Lungomare G. Rossini inizia a fuoriuscire copiosamente una sostanza liquida rossastra che, in pochissimi minuti, forma in mare un grosso alone stagnante. Avvertita immediatamente la Capitaneria, invia in loco una pattuglia. Gli uomini del nucleo operativo effettuano i dovuti rilevamenti fotografici e prelevano un campione delle acque reflue direttamente dallo scarico. Peccato che il ‘rossastro’ avesse già finito di gettarsi. Come ricorderete, tali episodi si sono già verificati in passato. L’ultima volta si trattava di un fluido verde

che si scoprì essere fluoresceina: colorante naturale gettato, secondo quanto riferiva la Guardia Costiera, dalla società di gestione del servizio idrico integrato (SAI 8) per testare il funzionamento della linea di scarico. Ci auguriamo, dunque, che anche stavolta sia stato così. Nonostante il colore diverso e meno intenso. In caso contrario, potrebbe trattarsi di reflui industriali

scaricati da chissà quale opificio, per evitare di sostenere gli oneri dello smaltimento richiesto per tutti i rifiuti speciali. Tutto ciò, ovviamente, in una qualunque città progredita e civile non potrebbe accadere, per il semplice fatto che non esisterebbero fogne a cielo aperto che deturpano coste e acque marine. Non accadrebbe se vi fosse un trattamento di depurazione, come peraltro imposto dalla legge. E non sarebbe mai accaduto, se le autorità competenti, nel tempo, avessero avuto a cuore il bene di questa città. Da anni, ormai, in qualità di semplici cittadini denunciamo lo scempio. E, continueremo a farlo sino a quanto non si arriverà a una soluzione che ponga fine a questa vergogna. Gianmarco Catalano (Studenti Non Indifferenti)


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RISPOSTA AGLI STUDENTI NON INDIFFERENTI DAL RESPONSABILE POVINCIALE SETTORE AMBIENTE

MORELLO, SVERSAMENTO DOLOSO DI SOSTANZE NOCIVE Domenico Morello, augustano di nascita e di residenza, dice che deve trovare urgente soluzione il problema della depurazione delle acque reflue. all’ingegnere Domenico Morello, dirigente settore territorio e ambiente della Provincia regionale, un elogio al gruppo degli «Studenti non Indifferenti» «che hanno dimostrato di amare la propria città», a seguito della fuoriuscita di liquido rossastro dalla fogna a cielo aperto del Lungomare Rossini, con sversamenti nel golfo Xifonio, esprimendo «non solo preoccupazione per la contaminazione dell’ambiente, ma vogliono essere da sprone affinché, non solo vengano accertate le cause di

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quel «mare rosso», ma vengano, altresì, ripristinate le condizioni di legalità». Nella sua nota Morello avanza alcune ipotesi e annuncia una bella notizia per la comunità augustana. «La Capitaneria di Porto” - scrive - “è intervenuta prontamente e ha effettuato dei prelievi di campioni che sono stati inviati al laboratorio provinciale dell’Arpa per le analisi necessarie all’accertamento della sostanza sversata. È ipotizzabile che la causa più probabile sia dovuta a qualche sversamento doloso di sostanze nocive provenienti da uno degli edifici antistanti il tratto di mare e immesse nella condotta fognante che porta direttamente i liquami a mare. Ritorna alla ribalta” - aggiunge l’ingegnere Morello - “l’annosa questione della depurazione delle acque reflue di Augusta che è ormai non ulteriormente rinviabile e che deve trovare urgente soluzione con la realizzazione del raddoppio del collettore

nord e il collettamento dei reflui al depuratore consortile Ias. Ciò eviterebbe altresì procedure di infrazioni comunitarie con danno per le casse comunali. Tutto ciò comporterà la modifica dell’attuale Parf (Piano regolatore fognario) che prevede, allo stato attuale, la depurazione e il completo riuso delle acque nel depuratore di Punta Cugno attraverso un processo di osmosi inversa. La Provincia regionale, assieme ad altri enti, è parte attiva nel risanamento e nella bonifica del nostro territorio. Tra le buone notizie posso comunicare che a breve si procederà alla bonifica del sito in cui sorge il Campo sportivo comunale, il cui piano dei lavori è allo stato avanzato e prossimo, pertanto, all’inizio dei relativi lavori, avendo i già superato tutte le fasi propedeutiche del Piano di Caratterizzazione, essendo stato il sito inserito in quelli di interesse nazionale». p.g.


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Politica

FORESTIERE SI RICANDIDA

“BEN TORNATO, PUCCIO!”

Ben tornato Puccio!” esclama così Mario Petrucci all’indirizzo di Puccio Forestiere, che ha appena concluso il suo discorso di presentazione di un nuovo movimento in seno al Partito delle libertà: il movimento ha per nome “Nuove Prospettive” e raggruppa quattro gruppi o associazioni che una volta erano articolazioni periferiche o extra moenia di Alleanza Nazionale. Si tratta del circolo” Venturini”, del circolo “Ezra Pound”, costola giovanile del primo, del circolo “Borsellino” e del movimento “La Destra - Alleanza Siciliana”. Dopo una serie di considerazioni sulla necessità di costituire

un partito con tutti i suoi organi, attraverso il tesseramento, e dopo una serie di annunci di eventi vari, Forestiere, che, nel 1994, fu eletto deputato del polo berlusconiano, in rappresentanza di Alleanza Nazionale, partito alleato, allora, di Forza Italia, dopo essere stato candidato alle elezioni successive, Puccio Forestiere ha annunciato che si candiderà nuovamente alle politiche. Ecco spiegato il senso della battuta a effetto, sopra citata, del fedelissimo Mario Petrucci, sostenuto da Francesco Papale. Petrucci e Papale vedono in Forestiere l’unico capo carismatico della destra in Augusta e dintorni, l’unico capace di calamitare

Da sin. Petrucci, P. Forestiere, Papale, C. Forestiere, Pasqua

consensi, dopo la fuoriuscita dal Polo della Libertà di quegli esponenti di Futuro e Libertà (Fli), che, ha sottolineato Forestiere citando Totò, “si sono buttati a sinistra” e dopo il passaggio ad altro partito di quel Pippo Gianni, ex sindaco di Priolo, che in Augusta ha pescato molti voti, eletto deputato regionale, come esponente del PdL, transitato da poco alla Camera, si è associato al gruppo cosiddetto dei “Responsabili”, che sostengono il governo Berlusconi. Forestiere ha ricordato l’impegno da lui profuso proprio da deputato a favore della costituzione dell’Autorità Portuale in Augusta e ha ribadito la necessità che Augusta abbia una rappresentanza politica che la faccia risollevare dal pantano in cui oggi si trova, in cui persino l’Autorità Portuale non è più gestita da un augustano che abbia a cuore esclusivamente gl’interessi di Augusta. Per suffragare questa tesi, Forestiere ha annunciato un convegno a breve scadenza per riportare Augusta al centro dell’attenzione e un’altra manifestazione cui dovrebbero presenziare il ministro alla Difesa, Ignazio La Russa o il capogruppo al Senato, Gasparri, o il vicepresidente dello stesso Senato, Nania, siciliani tranne Gasparri, tutti esponenti dell’ex Alleanza Nazionale.


Politica

Sono gli augustani Giuseppe Cassisi e Salvo Madonia

I DUE NUOVI ASSESSORI DELLA GIUNTA CARRUBBA

Auguri, assessore”, formuliamo ritualmente a Salvo Madonia, 46enne, medico, vicepresidente del consiglio d’istituto del liceo Mègara, qualche giorno dopo il suo insediamento nell’amministrazione comunale presieduta da Massimo Carrubba. “Condoglianze, piuttosto”, sorride, però, nel dirlo. - “Perché?”Domandiamo sorpresi, “Ma, come, con un Comune disastrato come il Nostro!” non aggiunge altro il neo assessore, di cui sconoscevamo fino a poco tempo fa, lo confessiamo sinceramente, non solo le idee politiche ma che fosse un uomo di partito. Invece, Salvo Madonia è un uomo del partito-

movimento voluto dall’ex democristiano Lombardo, attualmente “governatore” della Sicilia. Uomo di Lombardo e nuovo assessore della giunta Carrubba è anche il 52enne Giuseppe Cassisi, laureato in architettura, che svolge l’attività d’insegnamento nel liceo Corbino di Siracusa, dopo essere stato supplente per qualche anno, oltre una dozzina d’anni fa, al liceo “Mègara”. Cosa potranno fare questi due uomini nuovi per un Comune così disastrato come il nostro, come riconosce lo stesso Madonia? La domanda è d’obbligo, anche se i due si sono insediati circa 1 mese fa, lunedì 6 giugno, dopo il giuramento, cui era

Nella foto da sin.: Cassisi, Carrubba, Madonia

presente il deputato regionale Gennuso, lo stesso che tempo fa minacciò d’ incatenarsi a favore del nuovo ospedale di Lentini. Ospedale che, recentissimamente, è stato visitato dal governatore Lombardo, lo stesso ospedale cui dovrebbero essere trasferiti alcuni reparti dell’ospedale Muscatello di Augusta, secondo il decreto, non revocato a tutt’oggi, dell’assessore regionale alla Sanità, Russo, magistrato catanese in aspettativa, dello stesso tribunale che ha inquisito Lombardo per voti di scambio e per rapporti con cosche mafiose.

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Avvenimenti

IL COMUNE RICORDA I MORTI DEL 13 MAGGIO 1943, MA

FRANCESCO MIGNECO NON VIENE INVITATO

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l 68° Anniversario del bombardamento aereo statunitense su Augusta del 13 maggio 1943 che provocò sessantadue vittime civili e profonde distruzioni nell’abitato è stato celebrato, nell’ auditorium “Don Paolo Liggeri” del civico palazzo San Biagio, con una conferenza di carattere storico-militare organizzata dal Comune, in collaborazione con il “Museo della Piazzaforte”, rappresentato dal suo direttore, Antonello Forestiere. L’Assessore Fraterrigo ha informato che l’amministrazione comunale ha dichiarato ufficialmente con apposito atto amministrativo il 13 maggio giornata della memoria di quel luttuoso evento di guerra. Ha ribadito l’importanza del museo quale elemento indispensabile per l’attività scientifica di ricerca, manutenzione e tutela di ci-

Nelle foto: in alto, a sin. l’avv. Migneco a ds. il nosto direttore, maggio 2010 aula magna - teatro comunale; in basso a sin. il direttore Forestiere e l’assessore Fraterrigo, a ds. gli ammiragli Compiani e Ruzzittu, Palazzo S. Biagio, maggio 2011

meli militari relativi alle vicende storiche belliche in cui la città è stata coinvolta, oltre che quale volano di iniziative culturali autonome e in collaborazione con altri sodalizi aventi analoghe finalità. Il direttore Forestiere ha tratteggiato il quadro generale della situazione militare nel Mediterraneo nel 1943, evidenziando le ragioni che diedero origine al poderoso attacco aereo statunitense su Augusta. Si è soffermato ad approfondire le differenze operative adottate dagli inglesi e dagli americani in merito alle attività di bombardamen-


Avvenimenti

to, descrivendo poi caratteristiche e limiti del sistema difensivo antiaereo della Piazzaforte oltre che le fasi dell’attacco aereo alla città. Il siracusano presidente dell’associazione storico-culturale “Lamba Doria”, Alberto Moscuzza, ha affrontato, frutto di personali ricerche, il tema dei soccorsi dopo l’incursione soffermandosi sul ruolo e sull’organizzazione dell’U.N.P.A. (Unione Nazionale Protezione Antiaerea), anche attraverso l’esibizione di documenti originali dell’epoca riguardanti i componenti e i vari ruoli in cui era ripartita l’unità operante ad Augusta; in sala sono stati esposti alcuni cimeli della sua collezione privata, quali elmetti, maschere antigas, manifesti e documenti. Il presidente del “Gruppo Modellisti Città di Augusta”, Domenico Catalano, ha commentato il pregevole modello di bombardiere quadrimotore statunitense B-24D “Libera-

tor” realizzato in scala 1/48 dal gruppo modellisti e destinato a incrementare la collezione del “Museo della Piazzaforte”; è stato anche esposto in sala un plastico della città di Augusta con l’indicazione dei punti principali di scoppio delle bombe sganciate dalle due ondate di bombardieri americani. La serata ha avuto un gran successo di pubblico per il gran numero di persone presenti e per l’apprezzamento manifestato. L’unica nota stonata è sembrata l’assenza di chi avrebbe potuto raccontare con le sue parole l’esperienza di quella terribile giornata, quando, appena dodicenne, subì il trauma che si è portato dentro per un sessantennio, fino a quando, lo scorso anno, ha pubblicato un libro interamente dedicato a quell’evento, Augusta, 13 maggio 1943, pubblicato a sue spese, come per sciogliere un voto in memoria dei caduti, per liberarsi, psicoanaliticamente, di un peso che gravava nella sua

psiche. Ci riferiamo all’ottantenne Francesco Migneco, avvocato in pensione, già pretore onorario del circondario di Augusta, che, attraverso la sua preziosa, forse unica, testimonianza, avrebbe certamente dato un arricchimento alla serata rievocando i momenti di quella giornata, come li ha rievocati, in anni recenti, in varie occasioni pubbliche e private, di cui la stampa quotidiana si è occupata, battendosi sempre perché QUEI POVERI MORTI FOSERO RICORDATI, come ha fatto nel libro Augusta, 13 maggio 1943, l’inferno scese dal cielo, 2010, Leonardi Editore. Indimenticabile testimonianza offerta l’anno scorso, proprio di questi tempi, agli alunni del liceo “Mègara”, che lo ascoltarono con riverente silenzio, fino alla commozione. - Come mai non era presente alla serata?, abbiamo chiesto all’avv. Migneco. “Non mi hanno invitato”, è stata la malinconica risposta.

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Culto

Festa di “Santa Rita da Cascia” al Sacro Cuore

Il trionfo delle rose

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a vita e la spiritualità di Santa Rita da Cascia è uno dei doni più belli per la comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, per gli abitanti del quartiere Borgata di Augusta e per i tantissimi fedeli che ogni anno - nel giorno della memoria liturgica della santa degli impossibili - gremiscono la chiesa del Sacro Cuore, per dare testimonianza di una devozione vera e autentica sull’esempio di Santa Rita. Ancora oggi, Santa Rita da Cascia rappresenta un importante modello di santità per tutti, un richiamo costante all’amore di Dio e una luminosa testimonianza di fedeltà verso la Divina Provvidenza, che la santa ha dimostrato nelle diverse circostanze della sua vita. Il 22 maggio 2011 tantissimi fedeli hanno raggiunto la chiesa del Sacro Cuore di Gesù ad Augusta per chiedere e trovare for-

za, coraggio e speranza in Santa Rita. Una santa venerata in tutto il mondo perché universale è il suo messaggio di amore, trovando in lei il coraggio di ama-

re e perdonare anche di fronte al dolore. Momento ideale di preghiera e riflessione vissuto in un clima di perfetta letizia: il rosario, celebrazioni eucaristiche, benedizione delle rose e degli autoveicoli. Un festa - resa ancor più attenta e matura - con la celebrazione del triduo di Santa Rita iniziato il 19 maggio 2011 e conclusosi il 21 maggio 2011 rievocando la morte di Rita e l’ingresso della santa nella storia.

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Seby Gianino

unedì 30 maggio, nel plesso scolastico dedicato a Francescantonio La Face, della scuola “O.M.

Nelle foto: alcuni momenti delle celebrazioni


Sport

Al “Corbino” e al liceo “Mègara” si fa teatro e poesia con entusiasmo e disciplina Corbino”, si è tenuto il saggio conclusivo del corso PON “Esprimersi in italiano”, rivolto ai ragazzi di quarta e quinta elementare, tutor la maestra Franca Miraglia. Il corso è stato articolato in tre moduli, il terzo dei quali è stato affidato a Giorgio Càsole, docente di lettere al liceo Mègara, che ha puntato sui 150 anni dell’Unità d’Italia. Infatti, i giovanissimi allievi hanno interpretato testi letterari sul tema dell’Italia unita, scritti da autori di chiara fama, come Carducci e De Amicis. Agnese Catalano, Sarah Cristina, Roberta Di Bartolo, Carola Di Salvo, Federico Filianoti, Francesco Laface, Dario Lombardo, Daniela Morello, Isabel Pancaldo, Rachele Pittà, Giovanna Tobia, Francesco Vitali hanno recitato anche una breve poesia, con acrostico, dedicata all’Italia, composta durante il modulo condotto dallo stesso Càsole. Gli onori di casa sono stati fatti dalla dirigente scolastica Maria Concetta Castorina. L’ingresso era libero, come lo è stato, qualche giorno dopo, il 7 giugno nell’auditorium del civico palazzo San Biagio dove, a conclusione di un progetto POF del liceo Mègara, sono andati in scena gli studenti liceali diretti dal

prof. Giorgio Càsole, i quali hanno brillantemente interpretato I civitoti in pretura, una commedia in un atto di Nino Martoglio, in una lingua mista di italiano e dialetto siciliano, nell’ottica del recupero delle tradizioni siciliane, in vista dell’attuazione del decreto regionale che imporrà lo studio della lingua e della cultura della nostra Isola. La scena finale del litigio, svoltasi in platea davanti al pubblico, è stato un autentico colpo di teatro, che ha fatto sbellicare dalle risa i numerosi presenti. I giovani debuttanti, oltre ad avere divertito il pubblico, hanno ringraziato allo stesso tempo il pubblico per essersi tanto divertito con loro: Vito

Pantaleo (Masillara), Federica Briganti (avvocato), Eleonora Stella (p.m.) Cèline Villino (pretore) Gabriele Gulino ( cancelliere) Gabriele D’Urzo (usciere), Noemi Giangreco (Cicca Stònchiti), Sergio Fichera (messer Rapa), Laura Di Mauro (Violante). Una citazione a parte merita un’altra alunna del prof. Càsole, Dorotea Roggio, esibitasi in un applaudito assolo al sassofono in un’overture musicale, prima della rappresentazione vera e propria. G.T.

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Cronaca cittadina

AUGUSTA VINCE LA FINALE DELL’EVENTO

“CORONA

SAVE THE BEACH”

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’11 maggio 2011 nella splendida cornice del Foro Italico in concomitanza con gli Internazionali di Tennis ATP di Roma si è disputata la finalissima di beach-tennis Augusta-Valencia organizzata da Corona, sponsor ufficiale del torneo ATP. Corona si è posta l’obbiettivo di aiutare una città d’Europa a pulire il litorale e sensibilizzare la cittadinanza per il rispetto e la cura dei beni comuni. PartecipAgire, ha colto al balzo questa opportunità iscrivendo i “Litorali di Augusta” alla competizione. Quest’anno, approfittando

dello svolgimento del campionato mondiale, Corona ha deciso di gemellare le due spiagge finaliste con due indiscussi campioni del tennis. Il vincitore è stato infatti deciso con una singolare partita di beach-tennis tra l’italiano Andreas Seppi, numero uno d’Italia dal 2008 al 2010, che rappresentava Augusta e lo spagnolo Guillermo Garcìa-Lopez in rappresentanza dei valenciani di “Puerto de Sagunto”. Dopo un’avvincente partita, giocata punto su punto, Seppi si è imposto per 1715 consegnando la vittoria ad Augusta. Durante la cerimonia di premiazione,


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Corona ha consegnato l’attestato di vittoria a Francesco Blancato e Fabrizio Vaccaro, due agustani doc che hanno rappresentato la città nella competizione. Per guadagnare la finale tutte le squadre d’Europa hanno dovuto sensibilizzare i cittadini ed invitarli a votare su internet la spiaggia preferita (http:// www.coronasavethebeach.org/ it/finalistas/). Quest’anno, raccogliendo migliaia di consensi, Augusta

si è guadagnata il primo posto nelle preselezioni imponendosi con un plebiscitario 61% contro un 24% della seconda finalista Puerto de Sagunto, Valencia. Sicuramente i complimenti maggiori vanno a tutti i cittadini che hanno votato la nostra spiaggia dandoci l’opportunità di sottolineare l’amore per il nostro territorio e di porre l’attenzione sul degrado in cui versa. A tutti i cittadini che si sono spesi in estenuanti votazioni (anche notturne!) vanno dunque i più sentiti ringraziamenti da parte di PartecipAgire. Dobbiamo essere entusiasti per questo risultato che dimostra come con un piccolo sforzo comune si riescono ad ottenere risultati insperati! Grazie davvero di cuore a tutti. Si sottolinea

che questa grande vittoria è stata il preludio di una grande festa che si è tenuta alla fine di giugno. Corona si è infatti impegnata a organizzare un grande evento che coinvolgerà certamente tutti quei cittadini che hanno a cuore il futuro della propria città e che vorranno impegnarsi, divertendosi, nella cura del nostro litorale. Lungo tutto il Litorale in questa giornata di pulizia c’è sarà tanta musica e birra a volontà, gentilmente offerta dallo sponsor. Francesco Blancato (Progetto PartecipAgire)


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Opinioni

ASSOCIAZIONE AUGUSTA PHOTO FREELANCE

INAUGURAZIONE SALA ESPOSITIVA GUIDO MADDALENI

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naugurata alla presenza del sindaco Carrubba e di autorità civili, militari e religiose la sala espositiva “Guido Maddaleni” dell’Associazione “Augusta Photo Freelance”. La sala è stata benedetta dall’arciprete don Gaetano Incardona. Il presidente di APF, Romolo Maddaleni, ha preso la parola ricordando le finalità dell’associazione che si propone l’obiettivo di diffondere l’amore e la passione per la fotografia, collaborando con enti e istituzioni, con la commissione comunale di storia patria e con l’Unitre, al fine di valorizzare Augusta attraverso gli scatti dei suoi fotografi. La sala è stata intitolata a Guido Maddaleni, valoroso sommergibilista che si distinse durante la seconda guerra mondiale. Sei sue foto sono state esposte assieme al suo ricco medagliere. Presenti anche rappresentanti dell’associazione nazionale sommergibilisti italiani e i figli dell’eroico combattente. Compongono l’associazione: Romolo Maddaleni, Gianni D’Anna, Marco Moschitto, Alfio Iacobello, Corrado Di Mauro, Felice Cucinotta, Salvo La Ferla, Sebastian Brusca, Giuseppe Schermi, Walter Falzolgher,

Duccio Luglio, Maria Pitruzzello, Maria Gadaleta, Giuseppe Garufi, Tanino Cannavò, Cristina Usanza, Roberta Riera, Rina Spinali, Giorgio Italia, Giuseppe

Scapellato, Enrico Lombardo, Domenico Blandino, Carmelo Micieli, Eugenio Cappuccio, David James Lenaz, Gaetano Salemi.



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