Guide Entomologiche TRICOTTERI

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eneralità – I Tricotteri sono insetti acquatici a metamorfosi completa con adulti subaerei. Le larve di molti Tricotteri costruiscono astucci mobili, nei quali vivono, assemblando con una secrezione sericea sabbia, frammenti vegetali, sassolini, lembi di foglioline recisi ad arte od altri materiali reperiti nei substrati. Alcune li realizzano con sola seta, altre addossano tubuli incrostati di fango ai sassi, altre tessono veri e propri tubuli o imbuti setosi che si afflosciano se estratti dall’acqua. Altre costruiscono rifugi fissi di sassolini dai quali escono e rientrano procurando il cibo grazie a reti da pesca. Altre ancora, predatrici, vivono libere vagando nei substrati. Non tutte costruiscono astucci, ma tutte al termine della vita larvale costruiscono un fodero pupale, talvolta adattando quello larvale, per compiere la ninfosi, terminata la quale la ninfa matura sfarfalla. Le immagini tengono, a riposo, le quattro ali membranose rivestite di peli (da cui il nome) accoppiate a falde di tetto spioventi a ricoprire l’addome. Somigliano a piccoli lepidotteri, ma le ali non hanno scaglie e sono privi di spirotromba. Hanno lunghe e sottili antenne, apparato boccale con palpi articolati di numero uguale (equipalpi) o diverso (inequipalpi) nei due sessi. Zampe lunghe con speroni, addome di 10 segmenti munito di armature genitali, fondamentali per la classificazione (maschi), ma che richiedono l’esperienza di specialisti. Questa guida si basa su caratteri più appariscenti e facili quali, per gli adulti, la venulazione alare, i palpi mascellari, la presenza o assenza di ocelli, il numero degli speroni ed altri aspetti quali, ad esempio, la dimensione dell’insetto e la lunghezza delle antenne. Larva suberuciforme: capo piegato a 90° relativamente all’asse longitudinale del corpo (Phryganea sp.). Larva campodeiforme: capo sullo stesso asse del corpo (Hydropsyche pellucidula).

Larva eruciforme: inclinazione del capo inferiore a 90°, ma oltre 45°(Potamophylax cingulatus).

TIPI DI LARVE

(Disegni di Lanzoni Bruna su originali di Moretti G.P., vedi Bibliografia).


Note sulle famiglie - In rosso ed in blu sono indicati rispettivamente le larve e gli adulti delle famiglie facilmente riconoscibili per caratteri evidenti o astucci particolari. La numerazione riprende la corretta successione sistematica. 1. Rhyacophilidae – Popola ogni genere di acqua. Larva libera, predatrice, riconoscibile all’istante, adulto solo con la chiave. 2. Glossosomatidae – Popola ogni tipo di torrente con fondo di sassi e pietre. Le larve realizzano rifugi a cupola o tenda canadese, piatti sotto, con due aperture. Adulti simili ai Rhyacophilidae. 3. Hydroptilidae – Microtricotteri, piccolissimi, adulti identificabili per la dimensione e le lunghe frange di peli sulle ali. Le larve, piccole e campodeiformi, costruiscono rifugi in seta, di regola compressi e aperti alle estremità, altre volte inglobanti sabbia e filamenti algali. Popolano ogni ambiente eccetto le acque vorticose. 4. Philopotamidae – Frequenti. Popolano torrenti con acque anche vorticose. Gli adulti di molte specie hanno le ali punteggiate di giallo. Le larve campodeiformi costruiscono e vivono in reti di seta tubolare con apertura ad imbuto, oppure a nido di rondine o semplicemente tubuliformi. 5. Hydropsychidae – Diffuse ovunque, dai freschi ruscelli alle acque del piano moderatamente inquinate. Adulti facili da riconoscere per la linea scura appa-

(Disegni rielaborati graficamente, da Moretti G.P., vedi Bibliografia).

MORFOLOGIA DELLA LARVA (Limnefilide).

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rentemente elicoidale negli antennomeri prossimali, e per le antenne lunghe e sottili. Larve campodeiformi che vivono in rifugi fissi adiacenti alla rete da pesca. Larve dotate di ciuffi di tracheobranchie sotto l’addome. 6. Polycentropodidae – Meno frequenti dei Philopotamidae, ai quali somigliano come aspetto esteriore, ne condividono l’ambiente torrentizio. Le larve costruiscono reti da pesca a imbuto o di altra foggia. Adulti con ali molto pelose e bordo distale più arrotondato della “norma”. 7. Psychomyidae – Famiglia che popola quasi ogni ambiente. Adulti piccoli con colorazioni di regola scure e uniformi. Larve Campodeiformi che vivono in rifugi tortuosi di seta incrostati di sabbia e detriti vari, sempre aderenti ai ciottoli. 8. Ecnomidae – Genere monospecifico: E. tenellus. Popola, si fa per dire, acque stagnanti o lente. 9. Phryganeidae – I più grandi dell’Ordine. Famiglia facilmente diagnosticabile con la chiave. Anche le larve. Vivono in acqua ferme o lente e sono pressoché assenti in acque correnti. 10. Brachycentridae – Popolano i torrenti ed un tempo erano compresi nei Sericostomatidae. Di regola presentano palpi grossi e pelosi, spesso tenuti sollevati a ricoprire il capo. Larve con astucci quadrangolari di frammenti vegetali di larghezza ridotta rispetto ai Lepidostomatidae. 11. Limnephilidae – Famiglia numerosissima, aiutano la determinazione degli adulti i palpi mascellari dei maschi, di tre articoli, la presenza di ocelli e gli speroni sulle tibie (1-3-3; 1-3-4). 12. Goeridae – Larve eruciformi identificabili facilmente per l’astuccio robusto formato da un corpo centrale cilindrico di sabbia con inseriti sassolini laterali stabilizzanti, di maggiore mole. Popola acque veloci di monte e del piano. 13. Lepidostomatidae – Famiglia frequente. L’articolo basale delle antenne è largo e peloso e spesso lo è anche l’ultimo dei palpi. Larve con astucci (solo Lepidostoma) quadrangolari di frammenti vegetali di larghezza rilevante, maggiore che nei Brachycentridae. Oppure conico, arcuato, di ghiaia o pietruzze. Ambienti reofili, crenon e igropetrici. 14. Leptoceridae – Adulti facilmente riconoscibili per le antenne argentate lunghissime, anche oltre il doppio delle ali, l’insetto invece è scuro e peloso. Prediligono acque lente. Larve con astucci di regola sottili, di sabbia o frammenti vegetali, spesso con fuscelli longitudinali. 15. Sericostomatidae – Frequenti in torrenti collinari e montani, adulti immediatamente riconoscibili per i palpi mascellari del maschio rigonfi e pelosi rialzati davanti al capo a formare una sorta di maschera e dal numero degli speroni sulle tibie: 2-2-4, che condivide con i soli Helicopsychidae. Larve eruciformi con astucci cilindroconici lisci. 16. Helicopsychidae - Unico genere, unica specie, Larva con curioso e singolare fodero a chiocciola. 17. Odontoceridae – Famiglia monospecifica: O. albicorne. A parte l’aspetto generale, l’adulto è riconoscibile per le lunghe antenne visibilmente dentate sul lato interno, la larva per la macchia bruna “ad ancora” sul clipeo.


Note su raccolta e conservazione (macrofotografia pag 38) - Nelle acque veloci dei torrenti e nelle acque correnti in genere le larve (e, per chi ne volesse disporre, le uova, gli stadi giovanili e le pupe) dei Tricotteri si raccolgono a vista sollevando le pietre dal fondo, o i depositi di residui vegetali o i filamenti di erbe ed alghe sommerse. Nei bassi fondali è facile vederli sulle pietre o tra la ghiaia del fondo. Si può anche utilizzare un retino tenuto puntato sul fondo e smuovendo con gli stivali le pietre a monte in zone a sensibile corrente, oppure raschiando i substrati. Negli interstizi dei massi in torrente è facile, con un po’ di allenamento visivo, individuare i tubuli setosi di Philopotamidae e Polycentropodidae tenuti aperti dalla corrente pochi cm sotto la superficie, ed anche fotografarli senza estrarli dall’acqua, dove si affloscerebbero. Gli accessori necessari sono una bacinella ove lavare le pietre e uno spazzolino morbido per farle cadere nella bacinella dai sassi tenuti sospesi sopra di essa. Nelle marcite, nei laghi e nelle acque lente i Tricotteri si catturano nei pressi delle rive con bassi fondali. Relativamente alle finalità, per associare macrofotografie alle larve conservate, una valida soluzione è riprenderle sul posto con opportuna attrezzatura fotografica, poi conservarle in flaconcini con alcol a 70/75°. Alcune note per le riprese fotografiche sono a pagina 38 di questa guida. Per l’allevamento degli stadi acquatici si rimanda alle pubblicazioni specializzate. Ecco le specie piu comuni che occorre aspettarsi nei campionamenti, relativamente alla geonemia. Specie della zona superiore - Crenon e rhithron (sorgenti e ruscelli): Allogamus auricollis Allogamus uncatus Rhyacophila tristis Tinodes antonioi Philopotamus montanus Philopotamus ludificatus Agrypnia pagetana Drusus discolor Lepidostoma hirtum Brachycentrus montanus Silo nigricornis Crunoecia irrorata Wormaldia mediana Wormaldia occipitalis

Specie della zona intermedia - Iporhithron (torrenti) Epipotamon (parte superiore dei fiumi): Rhyacophila torrentium Rhyacophila vulgaris Rhyacophila dorsalis Hydropsyche instabilis Hydropsyche angustipennis Potamophylax cingulatus Halesus radiatus Halesus digitatus Allogamus antennatus Allogamus auricollis Sericostoma pedemontanum Odontocerum albicorne Rhyacophila foliacea Rhyacophila simulatrix

Specie della zona inferiore Potamon (fiumi): Rhyacophila dorsalis Hydropsyche pellucidula Hydropsyche modesta Psychomyia pusilla Polycentropus flavomaculatus Tinodes waeneri Cheumatopsyche lepida Hydroptila angulata Ecnomus tenellus

Acque stagnanti e laghi: Tinodes waeneri, Ecnomus tenellus, Agrypnia varia, Phryganea nattereri, Phryganea bipunctata, Phryganea striata. 5


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a determinazione sistematica dei tricotteri, assai complicata, è attualmente basata sulla morfologia degli organi genitali. In alternativa, per identificare le 19 famiglie italiane, è possibile ricorrere ad altre strutture morfologiche meno complesse, quali le venulazioni alari, i palpi mascellari, gli speroni sulle tibie, gli ocelli e poi, quali criteri grossolani, ma utili, la dimensione dell’insetto e la lunghezza delle antenne rispetto alle ali. Interpolando questi elementi è possibile strutturare una chiave dicotomica di facile utilizzazione. Oltre alla chiave illustrata da immagini, vengono qui proposte le tabelle dei caratteri citati. In Italia i Tricotteri sono presenti (dati dell’anno 2002) con 19 famiglie suddivise in 92 generi e 381 specie, oggi aumentate a ca. 420 unità. Affrontarli tutti è impossibile anche in un’opera libraria di ampia portata, anche la determinazione sistematica di tutti i generi è improponibile fuori dall’ambito specialistico. Qui ci accontenteremo di determinare, di larve mature ed immagini, le 19 famiglie considerate, una piccola parte dei generi ed alcune specie facilmente riconoscibili. Lo stadio di pupa non è trattato.

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uadro riassuntivo delle famiglie, dei generi e delle caratteristiche principali dei Tricotteri italiani.

adulti

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. li a n ica . L ap ore nte i e le el er ss rc st a fo po re p a al sem li ica è ap e le rior el rc te fo a an al

i lp . pa e ei ei ♂ pr d id em s ol ri tic lla ono 5. ar sce i s a ♀ d o r m e e l l Ne um ia n igl in m fa

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1) Rhyacophilidae 5♂

1,2,3,4,5

1,2,3,-,5

3-4-4

oc+

mc-

dc-

Rhyacophila + ti en es ti pr sen li el as oc elli oc i on ie er tib sp lle su

ge i( er no en so ) /g n ti re no pla ne ari m ge ri r nte ne i co qu

Eventuali dati mancanti significa che variano da genere a genere


2) Glossosomatidae 5♂

1,2,3,4,5

1,2,3,-,5

2-4-4

oc+

mc-

dc+

Glossosoma, Agapetus, Synagapetus, Catagapetus, Ptilocepus 3) Hydroptilidae -,2,3,-,- -,2,-,-,Hydroptila, Stactobia, Orthotrichia, Oxyethira, Aliotrichia 4) Philopotamidae

5♂

1,2,3,-,5

2-4-4

oc+

mc+

dc+

1,2,3,-,5

2-4-4

oc-

mc+

dc+

3-4-4

oc-

mc?

dc?

mc+

dc+

Philopotamus, Wormaldia, Chimarra 5) Hydropsychidae

5 ♂

1,2,3,4,5

Hydropsyche, Cheumatopsyche, Diplectrona 6) Polycentropodidae 5♂

1,2,3,4,5

1,2,-,-,5

Polycentropus, Holocentropus, Neureclipsis, Cyrnus, Plectrocnemia 7) Psychomyidae

5 ♂

-,2,3,4,5

-,2,3,-,5

2-4-4

oc-

1,2,3,4,5

-,2,-,-,5

3-4-4

oc- mc+

dc+

2-4-4

oc+ mc-

dc+

Psychomyia, Tinodes, Lype 8) Ecnomidae

5 ♂

famiglia monospecifica: Ecnomus tenellus 9) Phryganeidae

4 ♂

Phryganea, Agrypnia, Oligostomis, Oligotricha, Trichostegia 10) Brachycentridae

3 ♂

2-3-3

oc-

Brachycentrus, Micrasema 11) Limnephilidae

3 ♂

1,2,3,-,5

1,2,3,-,5

oc+ mc-

dc+

Famiglia ricca di generi (29) e specie (108). Generi: Apatania, Drusus, Ecclisopteryx, Cryptothrix, Metanoea, Leptodrusus, Monocentra, Limnephilus, Colpotaulius, Grammotaulius, Glyphotaelius, Anabolia, Phacopteryx, Rhadicoleptus, Potamophylax, Acrophylax, Leptotaulius, Halesus, Melampophyilax, Anisogamus, Parachiona, Enoicycla, Stenophylax, Micropterna, Mesophylax, Allogamus, Consorophylax, Chaetopteryx, Pseudopsilopteryx. 12) Goeridae

3 ♂

Goera, Lithax, Silo, Silonella

1,2,3,-,5

1,2,3,-,5

2-4-4

oc-

mc-

dc+ 7


8

13) Lepidostomatidae 3♂

2-4-4

oc-

mc-

dc+

oc-

mc-

dc+

Lepidostoma, Lasiocephala, Crunoecia 14) Leptoceridae

5 ♂

1,2,3,-,5

1,2,3,-,5

Athrisopdes, Ceraciea, Mystacides, Triaenodes, Eroiesis, Oecetis, Setodes, Leptocerus, Adicella 15) Sericostomatidae 3♂

1,2,3,-,5

1,2,-,-,5

2-2-4

oc-

mc-

dc+

1,-,-,4,5

1,-,-,-,5

2-2-4

oc-

mc-

dc+

2-4-4

oc-

mc-

dc+

Sericostoma 16) Helicopsychidae

5 ♂

Famiglia e genere monospecifici: Helicopsyche crispata 17) Odontoceridae

5 ♂

1,-,-,-,5

1,2,3,-,5

Famiglia e genere monospecifici: Odontocerum albicorne Le tabelle che seguono sono elaborate dal sig. Luciano Tosi, che ringraziamo.

Piccole Medie mm 3-9 mm 10-13 Psychomyidae Rhyacophilidae Hydroptilidae Glossosomatidae Leptoceridae Goeridae Helicopsychidae Philopotamidae Ecnomidae Hydropsychidae Polycentropodidae Tabella delle Brachycentridae Lepidostomatidae dimensioni

INEQUIPALPI: Limnephilidae Phryganeidae Sericostomatidae Goeridae Brachycentridae Lepidostomatidae EQUIPALPI: tutte le altre famiglie

N

Grandi mm 14-25 Phryganeidae Limnephilidae Odontoceridae Sericostomatidae

ei Tricotteri i palpi mascellari delle femmine sono sempre costituiti da 5 articoli, mentre nei maschi di alcune famiglie gli articoli dei palpi possono essere in numero inferiore, quindi di 3 o 4 articoli. La famiglie ove i maschi presentano questa caratteristica sono dette inequipalpi, le altre equipalpi.

Tabella degli ocelli Ocelli presenti: Rhyacophilidae Glossosomatidae Hydroptilidae Philopotamidae Phryganeidae Limnephilidae Goeridae Ocelli assenti: tutte le altre famiglie

N

el verificare la presenza degli ocelli occorre attenzione per le eventuali pubescenze che possono precluderne l’altrimenti facile visione.


Tabella delle antenne Antenne pi첫 lunghe delle ali: - Odontoceridae - Leptoceridae - Hydropsychidae Antenne ed ali di uguale lunghezza: - Limnephilidae - Sericostomatidae Antenne pi첫 corte delle ali: - tutte le altre famiglie Genere n째 speroni (i pi첫 significativi) sulle tibie Rhyacophila 3-4-4 Glossosoma 2-4-4 Agapetus 2-4-4 Hydroptila 0-2-4 Philopotamus 2-4-4 Wormaldia 2-4-4 Hydropsyche 2-4-4 Polycentropus 3-4-4 Psychomyia 2-4-4 Tinodes 2-4-4 Ecnomus 3-4-4 Phryganea 2-4-4 Agrypnia 2-4-4 Brachycentrus 2-3-3 Limnephilus 1-3-4 Stenophylax 1-3-4 Allogamus 1-3-3 Anabolia 1-3-4 Potamophylax 1-3-4 Drusus 1-3-3 Halesus 1-3-3 Goera 2-4-4 Silo 2-4-4 Lepidostoma 2-4-4 Lasiocephala 2-4-4 Leptocerus 0-2-2 Mystacides 0-2-2 Setodes 0-2-2 Athripsodes 2-2-2 Sericostoma 2-2-4 Notidobia 2-2-4 Helicopsyche 2-2-4 Odontocerum 2-4-4

Famiglie con lo stesso numero di speroni sulle tibie speroni sulle tibie

Famiglie

Glossosomatidae Philopotamidae Hydropsychidae Psychomyidae Phryganeidae Goeridae Lepidostomatidae Odontoceridae Sericostomatidae Helicopsychidae Rhyacophilidae Polycentropodidae Ecnomidae Hydroptilidae

2-4-4

2-2-4

3-4-4

(vedi tab. generi)

Brachycentridae

2-3-3

fam. Limnephilidae gen. Halesus gen. Drusus 1-3-3 gen. Allogamus gen. gen. gen, gen.

Limnephilus Stenophylax Anabolia Potamophilax

fam. Leptoceridae gen. Leptocerus gen. Mystacides gen. Setodes gen. Athripsodes gen. Triaenodes

1-3-4

0-2-2 2-2-2 1-2-2

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Le ali dei Tricotteri - Ecco, nel primo disegno, i principali rami delle venu-

lazioni, con i loro nomi e le sigle. La nervatura alare principale forma poi forcelle apicali e cellule all’interno dell’ala (vedi immagini al centro e in basso in questa pagina): queste sono importanti per la diagnosi sistematica delle famiglie. Nell’affrontare le venulazioni occorre considerare che, nell’insetto a riposo, il bordo anteriore dell’ala si trova in basso, pertanto sul dorso dell’insetto le ali sono a contatto per il bordo

nomi delle venulazioni


posteriore. Le due biforcazioni principali del settore radiale, le due biforcazioni principali della mediana e la biforcazione della prima cubitale formano a loro volta (con ulteriori biforcazioni) 5 forcelle apicali (vedi figura), ma non sempre queste sono tutte presenti. Ogni forcella è indicata da un numero e la successione numerica caratterizza un gruppo. Le due biforcazioni principali del settore radiale, della mediana e lo spazio tra mediana e prima cubitale formano tre spazi definiti cellule (discoidale, mediana e thyridiale), le prime due possono essere chiuse se una venatura trasversale chiude lo spazio o aperte se essa manca. Nelle ali posteriori dei tricotteri la forcella apicale n. 4 non è mai presente.

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Chiave degli adulti: famiglie

1. Tricotteri di piccola dimensione ed assai pelosi di lunghezza fino a 5 mm, raramente 6 mm, sia il corpo che le ali sono assai pelosi, possono essere confusi con microlepidotteri, ma non hanno scaglie lucide, le ali sono bordate da lunghi peli, più lunghi sulle ali posteriori al punto che la loro lunghezza è maggiore della larghezza dell’ala. Antenne più corte delle ali anteriori, non hanno cellula discoidale nelle ali posteriori, palpi mascellari di 5 articoli nei due sessi, l’ultimo articolo non è pieghevole e allungato . . Hydroptilidae

Microtricotteri, i più piccoli dell’ordine. Sopra e a destra: Hydroptila sp.

- Tricotteri più grandi, maggiori di 5 mm e con frange nelle ali relativamente corte . . . . . 2 2. Palpi mascellari (♂) costituiti da 5 articoli (equipalpi)

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- Palpi mascellari dei maschi con meno di cinque articoli (inequipalpi:maschi con 3 o 4 articoli), in alcune specie l’ultimo articolo dei palpi mascellari è tenuto davanti alla testa a formare una sorta di maschera (Sericostomatidae) . . . . 16 Inequipalpi sono le famiglie dove i maschi presentano meno di 5 articoli nei palpi mascellari. Le femmine ne hanno sempre 5.

3. Ultimo articolo dei palpi mascellari più lungo o lungo come l’assieme degli altri articoli, comunque due o tre volte più lungo del quarto: . . . . . . 4

Philopotamus sp. L’articolo distale dei palpi mascellari è lungo, flessibile e sottile.

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- Ultimo articolo del palpo mascellare non piĂš lungo del precedente . . . . . . 8

Rhyacophila italica, palpi labiali e mascellari in evidenza.

4. Ocelli presenti . . . . Philopotamidae - Ocelli assenti . . . . . 5 A destra, assenza di ocelli: Hydropsychidae (H. pellucidola). Qui sotto, presenza di ocelli: Philopotamidae (P. montanus).

ocelli

Gli ocelli richiedono attenzione nell’individuazione, poichè possono essere celati dalle pubescenze.

.


5. Tricotteri con tibie delle zampe anteriori con tre speroni, dei quali due apicali ed uno pre-apicale . . . 6 Attenzione: gli speroni occorre distinguerli dalle spine eventualmente presenti, che sono piĂš piccole e scure. Nella foto si osservano gli speroni delle tibie delle zampe anteriori, mediane e parzialmente le posteriori di un Polycentropodidae: formula 3-4-4.

- Tricotteri con tibie delle zampe anteriori con due speroni (apicali) . . . . . . . 7

.

6. Secondo articolo dei palpi mascellari corto, sub-eguale al primo, entrambi appaiono corti e tozzi . . Polycentropodidae - Secondo articolo dei palpi mascellari chiaramente piĂš lungo del primo, quasi lungo come il terzo . . Ecnomidae

corto e tozzo

secondo articolo

lungo 15


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