Guide Entomologiche PLECOTTERI

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eneralità - I Plecotteri sono insetti emimetaboli di media e grande dimensione (5-33 mm), con larve simili agli adulti. Le larve sono dotate di due cerci articolati antenniformi, mentre in alcuni gruppi di adulti i cerci sono poco o nulla sviluppati. Sono presenti sempre lunghe antenne articolate. Presentano corpo allungato e depresso, a volte cilindrico. I colori sono prevalentemente brunastri o giallastri e/o grigio scuro. Solo alcune specie presentano colorazione giallo viva. Nelle larve, dette neanidi prima di sviluppare le teche alari e ninfe dopo, sono ben distinguibili i tre segmenti del torace: protorace, mesotorace e metatorace, distinti in noto dorsale, sterno ventrale e pleure laterali, che prendono quindi il nome di pronoto, mesonoto e metanoto nel versante dorsale e prosterno, mesosterno e metasterno nel versante ventrale. Nelle larve, mesonoto e metanoto portano entrambi un paio di astucci alari la cui forma è importante per la determinazione sistematica. In alcuni gruppi sono presenti, nel torace presso la zona anale, mai nell’addome, tracheobranchie di ciuffi di filamenti o protuberanze carnose. L’addome è costituito da 11 segmenti o uriti. Di questi, un numero variabile ad iniziare dai prossimali è ben distinto in urotergo dorsale e urosterno ventrale da pieghe membranose laterali, mentre gli uriti posteriori sono formati da un unico anello privo di distinzione tra urosterno ed urotergo. Il numero di questi uriti è variabile ed è un elemento importante nelle chiavi dicotomiche. L’undicesimo segmento addominale, assai ridotto, è diviso in un epiprocto dorsale, saldato al decimo segmento, e in due paraprocti ventrali. Le zampe sono formate, oltre che da coxa (anca) e trocantere, da

Larva di Perlidae (Dinocras cephalotes)


femore, tibia e tarsi sempre di tre articoli. Gli articoli dei tarsi sono fondamentali per determinare le famiglie ed alcuni generi, relativamente alle loro proporzioni. Terminano con un pretarso portante due unghie. Oltre ai palpi mascellari di 5 articoli vi sono anche i più corti palpi labiali di 3 articoli. Gli adulti sono assai simili alle larve. Sono dotati di 4 ali membranose, con venature longitudinali e trasversali importanti nella diagnosi. Le ali sono tipicamente tenute sovrapposte piatte sul dorso oppure, in alcune specie o gruppi, semiarrotolate attorno all’addome. I plecotteri adulti mostrano volo rettilineo e incerto, specie quelli di maggiore dimensione. Possono inoltre presentare fenomeni di microtterismo e brachitterismo, specialmente in relazione ai maschi. Ambiente ed etologia - I plecotteri sono piuttosto sensibili all’inquinamento e questo ha portato alla quasi scomparsa delle specie fluviali. Prediligono comunque le acque fresche e pure dei torrenti. Le larve delle specie appartenenti alla superfamiglia Perloidea (fam. Perlidae, Perlodidae, Choloperlidae) sono predatrici e posseggono mandibole e denti aguzzi (vedi foto con particolari della bocca), da adulti cessano di cibarsi. Le specie della superfamiglia Nemouroidea (Taeniopterygidae, Nemouridae, Capniidae, Leuctridae) sono tagliuzzatori e raschiatrici e si cibano di muschi e detriti vegetali. Da adulti possono ancora cibarsi di alghe e licheni. Questi criteri alimentari non sono rigidi; per vari motivi entrambi i gruppi possono mostrarsi onnivori. Vi sono specie prettamente invernali e primaverili, solo pochi gruppi continuano a sfarfallare a stagione inoltrata, specie a quote più elevate. Per sfarfallare si arrampicano sui sassi o sui rami che escono dall’acqua e qui, dopo aver ancorato l’esuvia, compiono l’ultima muta. Si accoppiano sempre a terra, tra la vegetazione o le pietre delle rive. Gli adulti possono vivere da pochi giorni fino ad alcune settimane. Note sulle chiavi - Considerata la gerarchia sistematica dei Plecotteri qui si propongono le chiavi (stadi preimmaginali ed immaginali) per la determinazione delle famiglie e successivamente dei generi, entrambe arricchite di note ed opportuna iconografia. Adulto di Perlidae (Dinocras ferreri)

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Gerarchia sistematica dei Plecotteri presenti nella regione italiana Superfamiglie

Famiglie

Sottofamiglie

Generi

Dictyogenus

Perlodidae

Perlodinae

Besdolus Isogenus Perlodes

Systellognatha Isoperlinae

(superfamiglia Perloidea)

Perlidae

Isoperla Dinocras

Perlinae

Perla Chloroperla

Chloroperlidae

Chloroperlinae

Siphonoperla Xanthoperla

Taeniopterigynae Taeniopterigydae

Taeniopteryx Brachyptera

Brachypterainae

Rhabdiopteryx Amphinemura

Euholognatha

Nemoura

Nemouridae

Nemurella

(superfamiglia Nemouroidea)

Protonemura Capnia Capnioneura

Capniidae

Capnopsis

Leuctridae

Leuctrinae

Leuctra Tyrrhenoleuctra


Generi e specie dei Plecotteri presenti nella regione italiana Dictyogenus D, alpinus, D. fontium Besdolus Besdolus ravizzarum (ex D. ventralis) Isogenus I. nubecula Perlodes P. microcephala, P. intricata, P. jurassica Isoperla

I. grammatica, I, rivulorum, I. insularis, I. carbonaria, I. saccai (altre specie rare o poco note: I. alpicola, I. andreinii, I. hyblacea, I. ilvana, I. obsura, I. oenotriae, I. orobica)

Dinocras D. cephalotes, D. ferreri, D. megacephala (non contemplata) Perla P. marginata, P. burmeisteriana, P. grandis, P. bipunctata, P. illiesi Chloroperla C. tripunctata, C. susemicheli Siphonoperla

S. montana, S. torrentium

Xanthoperla X. apicalis Taeniopteryx

T. kuehtreiberi, T. mercuryi, T. nebulosa, T. schoenemundi, T. stankovitchi

Brachyptera B. trifasciata, B. seticornis, B. monilicornis, B. calabrica, B. risi, B. auberti Rhabdiopteryx

R. alpina, R. neglecta

Amphinemura

A. standfussi, A. sulcicollis, A. triangularis

Nemoura N. cinerea, N. mortoni, N. flexuosa, N. sinuata, N. obtusa (rare o poco note: N. fulviceps, N. hesperiae, N. marginata, N. minima, N. gulviceps, N. palliventris, N. undulata) Nemurella N. pictetii Protonemura

P. nimborum, P. brevistyla, P. nitida, P. salfii, P. lateralis, P. intricata, P. praecox, P. macrura, P. caprai, P. ruffoi, P. ichnusae, P. lagrecai, P. tyrrhena, P. ausonia (altre specie rare o poco note)

Capnia C. vidua, C. nigra, C. bifrons Capnioneura C. nemuroides, C. petricola Capnopsis C. schilleri (rara) Leuctra L. geniculata, L. braueri, L. nigra, L. major, L. armata, L. rosinae, L. leptogaster, L. budzi, L. fusca, L. mortoni, L. moselyi, L. archimedis, L. meridionalis, L. hexacantha, L. hippopus, L. alpina, L. insubrica, L. inermis, L. teriolensis (numerose altre specie, anche frequenti, poco note) Tyrrhenoleuctra

T. zavattarii (Sardegna e Corsica) 5


Venulazione alare dei plecotteri

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Sotto: larva di Plecottero, morfologia in visione dorsale.


Chiave delle famiglie: adulti 1. Articoli 1 e 3 dei tarsi subeguali (il 2° articolo può essere più corto o simile agli altri due). Articoli distali dei palpi labiali larghi quanto gli articoli prossimali. Glosse e paraglosse di analoga lunghezza (Filipalpia, gruppo Euholognatha, superfamiglia Nemouroidea) . . . . . . . . . 2 I caratteri immediatamente evidenti, spesso visibili a occhio nudo negli insetti a riposo e facilmente nelle immagini fotografiche, per distinguere i due gruppi sono quindi gli articoli dei palpi e dei tarsi.

- Terzo articolo dei tarsi più lungo dei primi due articoli misurati assieme. Articolo distale dei palpi più sottile degli articoli prossimali. Glosse chiaramente più corte delle paraglosse (Setipalpia, gruppo Systellognatha, superfamiglia Perloidea) . . . . . . . . . . 5

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2. I tre articoli dei tarsi sono subeguali

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Taeniopterygidae

Gli articoli dei tarsi subeguali consentono di determinare la famiglia Taeniopterygidae con certezza. Il carattere è visibile ad occhio nudo nell’insetto a riposo. Alcune specie di questa famiglia presentano la figura a “X” nelle nervature trasverse del settore radiale come i Nemouridae, ma questi presentano il secondo articolo dei tarsi assai più corto degli altri due.

- Articoli 1 e 3 dei tarsi chiaramente più lunghi dell’articolo 2, assai più corto . . 3


3. Nell’ala anteriore sono presenti un massimo di 3 nervature trasverse nel campo cubitale . . . Capniidae Simili ai Leuctra, ma con venulazione alare semplificata e assenza della “doppia scala” di nervature trasverse tra le cubitali e tra Cu1 e mediana.

- Ala anteriore con più di 3 nervature trasverse nel campo cubitale . . 4 Caratteristica di svariate specie è la cosiddetta “doppia scala”, formata dalle nervature trasverse tra le cubitali e tra Cu1 e la mediana.

4. Le nervature trasverse del settore radiale formano una tipica figura ad “X” (vedi foto e disegni) . . . . Nemouridae La caratteristica figura ad “X” è condivisa con alcuni Taeniopterygidae (Rhabdiopteryx) e Capniidae. Le ali sono leggermente flesse lungo l’asse longitudinale, ma non tanto come nei Leuctridae. 9


- Le nervature trasverse del settore radiale non formano una figura ad “X” come sopra . . . . . Leuctridae

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Gli adulti dei Leuctridae sono tipici per tenere, a riposo, le ali decisamente semiarrotolate attorno al corpo (caratteristica condivisa con i generi Taeniopteryx e Brachyptera).

5. Ala posteriore con un massimo di due nervature anali (non ramificate) Chloroperlidae

Plecotteri di piccola e media dimensione, giallo vivo. Poche specie. Sul campo è più agevole verificare, meglio se con un lentino, l’ultimo articolo dei palpi mascellari, assai più stretto (circa un quarto) del penultimo.

- Ala posteriore con più di due nervature anali . 6


6. Ala anteriore: nessuna nervatura trasversa oltre ad rs e rm nel settore radiale. PiÚ di due nervature trasverse in C ed R1. R2+3 è ramificata presso il bordo apicale. R4+5 origina dalla vena trasversa rm. Nessuna maculazione opaca su rs . . . . Perlidae

Grandi Plecotteri brunastri, talvolta con disegni giallastri, arancioni o rossicci e addome talora giallastro. Nella foto: Dinocras ferreri in posizione scomposta.

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- Ala anteriore: come sopra, ma con una maculazione opaca su rs ed R4+5 [disegno A] che origina distante dalla vena trasversa rm. Oppure: il settore radiale presenta un reticolo di nervature trasverse [disegno B] più o meno irregolari e più di due nervature trasverse tra C ed R1 [disegno C]. Oppure ancora [disegno D]: rs ed rm sono le sole nervature trasverse del settore radiale e non vi è che una sola nervatura trasversa (raramente due) tra C ed R1 . . . Perlodidae

A sinistra: disegno A. Maculazione su rs e R 4+5 che origina distante da rm.

A destra: disegno B. Settore radiale con reticolo più o meno irregolare di nervature trasverse.

A sinistra: disegno C. Come dis. B, ma con più di due nervature trasverse tra C ed R1.

A destra: disegno D. rs ed rm sono le sole nervature trasverse del settore radiale ed una sola (di rado due) nervatura trasversa tra C ed R1. Specie medie e grandi, spesso con disegni che facilitano l’identificazione. La venulazione varia nei generi, l’ala posteriore ha due venulazioni anali. Foto: Isoperla carbonaria.


Chiave delle famiglie: larve 1. Articoli distali dei palpi mascellari e labiali chiaramente più sottili dei prossimali. Glosse più corte delle paraglosse. Labbro superiore più di due volte più largo che lungo. Terzo articolo dei tarsi lungo più del doppio dell’assieme dei primi due (Setipalpia, gruppo Systellognatha, superfamiglia Perloidea) . . . . 2 Anche nelle forme larvali i caratteri diagnostici principali per distinguere le due sottofamiglie sono gli articoli dei tarsi e dei palpi.

La forma degli astucci alari è importante per determinare le famiglie, ma esclude le neanidi, che richiedono l’osservazione di altri caratteri.

- Articolo distale dei palpi mascellari e labiali di spessore simile ai due articoli prossimali. Glosse della stessa lunghezza delle paraglosse. Labbro superiore meno di due volte più largo che lungo. Terzo articolo dei tarsi più corto o meno di due volte più lungo dell’assieme degli altri due. (Filipalpia, gruppo Euholognatha, superfamiglia Nemouroidea) . . . . . . . . . 4

Come per gli adulti, l’ultimo articolo dei palpi mascellari, se largo come i precedenti, individua la superfamiglia Nemouroidea. 13


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