Societa Solidale 2 marzo aprile 2015

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO SOCIETÀ SOLIDALE Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN

Anno XIII - N. 2 Marzo - Aprile 2015

L’Assemblea di Società Solidale Scuola & Volontariato Speciale 5 per Mille


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GLI SPORTELLI DEL CSV “SOCIETÀ SOLIDALE” CUNEO - (sede) - Via Mazzini, 3 - Orario: Lun. 15-18. Mar-Giov-Ven 8.30-13.00/15-18 CHIUSO mercoledì - Tel. 0171-60.56.60 - Fax 0171-64.84.41 e-mail: segreteria@csvsocsolidale.it ALBA - Corso Europa, 92 - Orario: Lun/Gio/Ven 8.30-13.00; Mart 8.30-13.30, 15-18.30; Merc 15-18; Ven 14.30-18.30. CHIUSO mercoledì mattina, lunedì e giovedì pomeriggio Tel. 0173-36.69.01 - Fax 0173-28.49.42 - Cell. 349-73.07.330 e-mail: alba@csvsocsolidale.it, progettazione.alba@csvsocsolidale.it BRA - Via Magenta, 35 - Orario: Lun 9-13, 15-18.30, Gio 9-13, 15-18.30 Tel. 0172-43.92.36 - Cell. 349-73.07.330 - e-mail: bra@csvsocsolidale.it FOSSANO - Via Roma, 97 - Orario: lunedì e giovedì dalle 9 alle 13 Tel. 339-76.23.653 - e-mail: fossano@csvsocsolidale.it MONDOVÌ - Via Trona, 3/B - Orario: Lun/Mar/Gio 8.30-13. CHIUSO mercoledì Cell. 348-12.87.944 - Tel/Fax 0174-55.47.86 - e-mail: mondovì@csvsocsolidale.it SALUZZO - Piazza Vittorio Veneto, 3 - Orario: Mer 9-13, Ven 15-18.30 Tel/Fax 0175-21.75.32 - Cell. 339-76.23.653 - e-mail: saluzzo@csvsocsolidale.it SAVIGLIANO - Via Garibaldi, 35 - Orario: Lun 15-18.30; Ven 9-13 Tel/Fax 0172-71.66.76 - Cell. 346-14.10.046 - e-mail: savigliano@csvsocsolidale.it

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La gioia del perdono per essere in pace

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o voluto pubblicare come foto di copertina questo vecchio ulivo con ai piedi una scritta “Pace” fatta con le pietre: è situato nel giardino del Getsemani a Gerusalemme, vicino all’ulivo che Paolo VI aveva fatto piantare nel lontano 1964 nel corso del suo storico Pellegrinaggio in Terra Santa: l’ho scattata a Pasqua che è vivificatrice di una nuova speranza per tutti e per questo ho voluto condividerla con tutti. Mai come in questo periodo è importante parlare di Pace e augurare la Pace. Paolo VI ricordava spesso che la Pace non è solo assenza della guerra, ma bisogna viverla tutti i giorni, nei nostri cuori e nei nostri comportamenti e nel mondo greco antico la pace non era da intendersi come la semplice astensione dal conflitto militare o una sua cessazione, ma veniva sempre strettamente associata a concetti che ne esprimono bene le altre dimensioni citate: tale associazione è presente già in età arcaica quando, in Esiodo, la sua personificazione, Eirene, è associata a Eunomia (il buon governo) e a Diche (giustizia). Apprendiamo inoltre dai mezzi di informazione che ogni giorno muoiono persone nelle guerre dimenticate (tutte quelle dove non c’è petrolio, l’oro nero), mentre altri muoiono per denutrizione, ma la pace si ha quando tutte le persone possono vivere una vita umana degna del suo nome, mentre andiamo verso una società con pochi inclusi che chiudono le porte ai meno fortunati. C’è quindi bisogno di una conversione del cuore, del dono e del per-dono, affinché entri in circolo e non si estingua. Vladimir Jankélévitch nel libro “Perdonare?” editato nel 1971 si chiede se “è tempo di perdonare o almeno di dimenticare? Vent’anni sono, a quanto sembra, sufficienti perché l’imperdonabile diventi miracolosamente perdonabile: con pieno diritto e da un giorno all’altro l’imperdonabile è dimenticato”… lui si riferiva allo sterminio degli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale, ma è possibile (perdonare) tutto questo? Perdonare appare impresa difficile per le nostre forze, legati come siamo al risentimento per i torti ricevuti, ai desideri di rivendicazione, alle maglie strette del dolore subito e della memoria offesa. Il vero perdono, se autentico, l’unico che richiede la conversione del cuore, porta alla gioia ed alla riconciliazione, alla libertà della pace ritrovata, con un nuovo inizio nella relazione con gli altri. Abbracciare i conflitti, abbattere i muri, immaginare e costruire la pace con un significativo contributo al bene comune della società, partecipando alle gioie ed alle sofferenze di tutto il popolo. Anche quando la Pace appare lontana, dobbiamo perseguirla con fervore per avvicinarla e se perseguiamo la Pace con perseveranza, la raggiungeremo.

Giorgio Groppo Presidente CSV Società Solidale


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ocietà Solidale

Periodico d’informazione del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cuneo Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Cuneo: n. 564 del 6/05/2003 Direttore Editoriale Giorgio Groppo presidenza@csvsocsolidale.it

Direttore Responsabile Giorgia Barile

In questo numero Editoriale ........................................................................... Pag. 3 Sommario .......................................................................... » 4 Scrivilo a Società Solidale ............................................... » 5 Chiedilo a Società Solidale ......................................... » 7

redazione@csvsocsolidale.it

L’Assemblea di Società Solidale ................................. » 8

Coordinamento Redazione Debora Sattamino

La testimonianza di chi convive con la malattia ................................................................ » 11

rivista@csvsocsolidale.it

Direzione, Amministrazione, Redazione Società Solidale Via Mazzini, 3 - Cuneo Tel. 0171-60.56.60 Fax 0171-64.84.41 E-mail: rivista@csvsocsolidale.it Hanno collaborato Cinzia Allocco, Barbara Bedino, Serena Bersezio, Manuela Biadene, Valentina Fida, Elisa Girardo, Paola Isaia, Clara Napoli, Susanna Ruffino, Samanta Silvestri, Noemi Tallone

Impaginazione e stampa L’Artistica Savigliano S.r.l. Gruppo Grafico Via Togliatti, 44 - 12038 Savigliano Tel. 0172-22.361 - Fax 0172-21.601 E-mail: info@lartisavi.it Copertina Foto di Giorgio Groppo.

La rivista è stampata in 3500 copie e viene inviata gratuitamente Questo numero, marzo-aprile è stato chiuso in redazione il 4 maggio 2015

Scuola e Volontariato .................................................... » 12 Il volontariato all’interno della Riforma del Terzo settore ............................................................. » 15 Notizie dal CSV ............................................................... » 17 Progettare nel sociale ................................................... » 19 Comunicare nel sociale ............................................... » 24 Speciale 5 per mille 2015 ........................................... » 25 Pensare alle donne di domani creando consapevolezza oggi .................................... » 29 Intervista all’associazione Lida di Cuneo ............... » 31 News dalle Associazioni .............................................. » 33 Fabio Gallo presidente Forum delle associazioni famigliari del Piemonte ............ » 40 Appuntamenti Solidali .................................................. » 41 Libri solidali ...................................................................... » 50


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Scrivilo a Società Solidale “Scrivilo a Società Solidale” è una rubrica di dialogo diretto tra redazione e Organizzazioni di Volontariato, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze ed informazioni. Per inviare il proprio contributo: redazione@csvsocsolidale.it

OGNI COSA HA IL SUO TEMPO Il CSV Società Solidale ringrazia Elvio per la testimonianza di volontario e trapiantato e per la fattiva collaborazione quotidiana. È l’inizio di un tempo nuovo in cui, però, resta fermo il ruolo di volontario: auguri da tutti! “Ogni cosa ha il suo tempo, chapeau a te per aver scelto quello giusto…” così mi ha scritto il mio collega e amico Pino Argiolas, presidente della delegazione Aitf di Cagliari, dopo la mia decisione di non più candidarmi alla presidenza della Delegazione di Cuneo. Ritengo appropriata questa considerazione: dopo ventidue anni di trapianto, la conseguente immediata attività in seno all’Aitf e poi vent’anni da presidente della Delegazione Cuneo, ritengo finita una stagione. Lascio l’associazione in ottima salute, guidata dalla nuova presidente Valentina Mondino giovane, entusiasta, volenterosa e capace, dal vice presidente Gigi Rovere con una collaudata esperienza alle spalle e da un Consiglio Direttivo affiatato e collaborativo, quindi nelle condizioni migliori per poter proseguire e incrementare le sue attività. Desidero ringraziare tutti per l’appoggio che mi hanno sempre generosamente offerto: da solo non avrei potuto fare tutto quello che insieme abbiamo realizzato. La stagione che oggi si conclude ebbe inizio quando, dopo molti anni di sofferenza, accertamenti, interventi, domande senza risposta, dubbi e incertezze, il 16 aprile 1993 mi fu finalmente trapiantato, all’Ospedale Molinette di Torino, un fegato nuovo da Mauro Salizzoni e fui assistito da un’equipe di infermiere e infermieri che è riduttivo definire eccezionale. La mia vita ebbe uno stravolgimento totale. Davanti a me si aprirono altri orizzonti; vivevo una nuova vita depurata dalle banalità del quotidiano, lasciando intatti, anzi accentuandoli, i valori veri dell’esistenza. Mi veniva concessa ancora l’opportunità di programmare il mio futuro, mentre immediatamente prima del trapianto non lo potevo più fare: non ero sicuro di arrivare al domani. Ancora ricoverato, ricevevo la quotidiana visita di tre persone meravigliose: Carlo Maffeo presidente dell’Aitf, trapiantato di fegato nel 1987 a Bruxelles, sempre dal professor Salizzoni, Antonio Rangioletti, il primo volontario AITF e la mitica Olga Ercole, segretaria e factotum dell’associazione, sempre disponibile in qualunque momento, pronta a smaltire eventuali pratiche e ad intervenire in qualsiasi circostanza. Appena dimesso aderii all’ancora giovane associazione - ho la tessera numero 87! - facendo mie le parole che avevo sentito pronunciare più volte da Maffeo: «Il trapianto ci ha ridato la vita, in quel momento abbiamo

firmato una cambiale, ora dobbiamo onorarla a favore della società, del nostro prossimo, degli altri». La mia attività incominciò subito, tanto che dopo appena quattro mesi organizzai un convegno presso l’auditorium della Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba al quale intervennero oltre a Carlo Maffeo e ai trapiantati del Piemonte, il professor Salizzoni, don Gianolio, cappellano di fabbrica della Ferrero e il professor Sergio Curtoni, al quale è poi stato intitolato il Centro Trapianti delle Molinette. Fu un bel dibattito, al quale purtroppo partecipai passivamente: mi sentivo bloccato, incapace di dire due parole in pubblico… ero ancora debole fisicamente. Per fortuna prese l’iniziativa Carlo Maffeo e tutto andò per il meglio. Con il passare del tempo mi rinforzai fisicamente e psicologicamente. Proseguendo l’attività di volontariato, ad un certo punto cedetti alle insistenze di Carlo Maffeo che mi chiedeva di costituire una Delegazione Aitf per la provincia di Cuneo. La costituimmo nel 1995, in pochi, ma convinti e consapevoli della nostra missione. Nel 1996 cadevano i dieci anni di trapianto di Regina Vaniglia, la prima trapiantata dal professor Salizzoni a Bruxelles e come associazione volevamo ricordarlo. Grazie all’appartenenza, mia e di Regina, alla famiglia degli Anziani Ferrero, ci venne concesso di usufruire del nuovo Auditorium della Fondazione, appena ristrutturato dopo la grande alluvione del 1994, per organizzare un convegno su “Trapianti e Cultura della Solidarietà” al quale parteciparono il dottor Bologna, medico della Fondazione e moderatore del convegno, i professori Salizzoni e Rizzetto dell’ospedale Molinette , i dottori dell’ospedale di Alba Cavalli nefrologo e Troni neurologo, Monsignor Dho, vescovo della diocesi di Alba, l’avvocato Bongiovanni, presidente del Consiglio comunale e i rappresentanti della Provincia, oltre naturalmente a Carlo Maffeo e alla dottoressa Anna Mirone, responsabile del progetto “Trapianti e Donazioni” della Regione Piemonte. La partecipazione della popolazione fu massiccia. Quando stavamo per iniziare mi si avvicinò una mia collega di lavoro pregandomi di seguirla un momento perché voleva presentarmi i suoi cognati che avevano qualcosa da dirmi. Mi trovai di fronte a Celso


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e Giovanna Boggione, i quali mi consegnarono una lettera. La aprii e subito sentii un colpo allo stomaco: erano i genitori di Giorgio Boggione deceduto nel 1995 a trent’anni in un incidente sul lavoro. Con la moglie di Giorgio, Monica, avevano dato il consenso al prelievo degli organi a scopo di trapianto e mi stavano chiedendo se potevano mescolarsi a noi trapiantati perché provavano la sensazione che fra noi ci fosse una parte del loro Giorgio. Naturalmente non riuscii ad arrivare alla fine della lettera, la commozione e le lacrime ebbero il sopravvento. A mala pena riuscii a rileggerla dal palco proponendo di considerarli nostri fratelli e di eleggerli a nostri secondi genitori. L’emozione coinvolse tutti i presenti e aleggiò nella sala per tutto il tempo. Il convegno fu un successo, fu quello che ci servì per abbattere il muro dell’indifferenza, della diffidenza e farci ascoltare dalla città. Anche i giornali e i media incominciarono ad interessarsi a noi. Ma il più grande successo lo ottenni io personalmente perché dall’incontro con Celso e Giovanna ebbi un’illuminazione. Capii che i familiari dei Donatori non vogliono essere ringraziati, ma capiti, compresi, accettati!! Intitolammo la Delegazione di Cuneo a Giorgio Boggione e Regina Vaniglia. Da quel giorno ad oggi, ogni volta che una donazione viene resa pubblica, scriviamo una lettera di ringraziamento ai familiari, li invitiamo alle nostre assemblee, consegniamo loro una targa in segno di gratitudine e da quel momento diventano nostri soci onorari. Sono trascorsi diciannove anni e la famiglie di Donatori con le quali siamo in contatto sono 108. È anche per questo che sostengo che ogni cosa ha il suo tempo: l’associazione è in salute, procede bene e quindi è il momento di passare il testimone. A tale proposito riporto quello che ho detto nel corso dell’assemblea: «Ho maturato la convinzione di non candidarmi più a presidente della delegazione. Ho comunicato i motivi della mia decisione ai colleghi del Consiglio Direttivo dai quali, devo dire, pur rammaricandosi di questa mia decisione, ho avuto ampia comprensione delle mie ragioni. Fra due mesi esatti compirò 85 anni. Se accettassi di fare ancora il presidente dovrei farlo fino a 90 anni e ho ragione di pensare che ciò non sia sostenibile. Ho la piena consapevolezza che ad una certa età, inevitabilmente, le forze, non solo fisiche, vengono ad indebolirsi, i problemi tendono ad ingigantirsi e diventano meno sopportabili; ciò, oltre ad influire negativamente sulla mia persona, rischierebbe di rallentare l’attività dell’associazione tutta, la quale ha bisogno di andare avanti e di migliorarsi. Per questo ritengo che anche nella nostra Delegazione, come un po’

in tutti i campi, sia necessario un ricambio generazionale in grado di portare forze fresche, con mentalità aperte ai cambiamenti, dinamicità e idee nuove. Questo non significa che voglio ritirami dall’attività dell’associazione; metterò a disposizione del nuovo presidente e del Consiglio Direttivo la mia esperienza e le mie conoscenze, continuerò a fare quanto posso, naturalmente con molta discrezione, senza invadere e far pesare la mia presenza, ma alleggerito dalla responsabilità della presidenza. Certo non andrò ai giardini a leggere il giornale, come si usa dire. Dopo oltre vent’anni di attività Aitf la sento casa mia, ci sto bene e, ripeto, con discrezione, intendo restarci!!! A questo punto ho il dovere e il piacere di fare alcuni ringraziamenti. Prima di tutto ai miei familiari, in particolare a mia moglie che in tutti questi anni mi è stata vicina sostenendomi, ai componenti del Consiglio Direttivo in carica e a tutti i Consiglieri che si sono succeduti nel tempo, agli amici trapiantati con i quali ho condiviso momenti bellissimi, agli amici dell’Aitf nazionale e delle varie delegazioni, ai volontari che operano alle Molinette, ai membri del Coordinamento Regionale dei Trapianti e delle Donazioni, agli amici delle associazioni del settore con le quali svolgiamo una proficua attività di diffusione della cultura della donazione degli organi, ai tanti, tanti amici che non nomino singolarmente perché l’elenco sarebbe troppo lungo. E poi un ringraziamento particolare ai familiari dei Donatori dai primissimi che sono entrati a far parte dell’associazione, a tutti quelli che sono venuti dopo. La loro sensibilità e disponibilità mi ha dato la consapevolezza che quanto stavo facendo era la cosa giusta, insieme alla forza di continuare nell’opera. Confesso che contattare persone che non conosci, che hanno perso di recente una persona cara, con il peso di un grande dolore, è un compito tutt’altro che facile. Averli conosciuti, essermi intrattenuto con loro, avergli parlato, aver ascoltato il loro dolore, aver pianto con loro, mi ha arricchito interiormente, mi ha fatto crescere come uomo, mi ha migliorato. Non conosco il mio Donatore e i suoi familiari e francamente per ovvie ragioni non ne sento la necessità. Ma conosco voi. Per me ognuno di voi è il familiare del mio Donatore e vi voglio bene così come ne voglio a loro. Grazie per tutto, cari amici, vi porterò sempre con me. Un forte abbraccio a voi che siete presenti, a quelli assenti e a tutti i familiari dei Donatori del mondo. Grazie. Ogni cosa ha il suo tempo». Elvio Marchetto

MATERIALE DI RICICLO PER L’ASSOCIAZIONE “FATE GLI GNOMI”

Sono la presidente dell’associazione Onlus “Fate gli Gnomi”. Noi siamo dei maghi del riciclo e cerchiamo cose che magari qualcuno vorrebbe buttare perché non sa cosa farsene. Stiamo preparando la festa Bosco Fatato e ci servirebbero le seguenti cose in particolare: le sottogonne di una volta, le “cappelline” di paglia o vecchi cappelli da donna, vestiti da donna un po’particolari, vecchi abiti da sposa. Li trasformeremo in costumi per le fate; poi ci servirebbero pizzi, nastri, tulle, fiori finti, addobbi di vario tipo, vecchi guanti da donna, stoffe, particolarmente se in tinta unita o a fiori e fantasie gradevoli, tende. Chi potesse aiutarci, può telefonare al numero 0172-40.646 oppure 333-65.45.192 Le nostre attività sono documentate sul sito dell’associazione www.fateglignomi.altervista.org. Grazie di cuore, Fiorenza Adriano


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Chiedilo a Società Solidale ? ???

L’iscrizione al Registro del volontariato

Nell’ottica di privilegiare gli strumenti di dialogo, che anche una rivista cartacea può adottare, si propone la rubrica “Chiedilo a Società Solidale”. Il CSV raggruppa i quesiti più ricorrenti nel periodo di riferimento e lo staff del Centro Servizi provvede, di volta in volta, a rispondere. Su questo numero si approfondisce un quesito ricorrente per gli uffici del CSV: l’iscrizione al Registro del Volontariato. Come premessa, ricordiamo che le organizzazioni di volontariato hanno l’obbligo di convocare l’assemblea, organo sovrano, almeno una volta l’anno, entro quattro mesi dalla chiusura dell’anno sociale per approvare il rendiconto consuntivo, accompagnato da una relazione descrittiva delle attività svolte e il bilancio di previsione. Siamo in regime di contabilità semplificata, quindi non esiste una forma specifica per i conti, è sufficiente che ci siano precisione e trasparenza nel riepilogo delle entrate e delle uscite dell’associazione. Le OdV utenti del CSV Società Solidale possono essere iscritte al Registro del Volontariato oppure potenzialmente iscrivibili, con statuto conforme, cioè alla legge 266 del 1991. L’iscrizione al Registro del Volontariato è una facoltà non un obbligo. È, però, condizione necessaria, in base all’articolo 6 della legge 266/1991, “per accedere ai contributi pubblici nonché per stipulare le convenzioni e per beneficiare delle agevolazioni fiscali”. Per poter, dunque, usufruire delle agevolazioni (a titolo di esempio: esenzione imposte di bollo e di registro; possibilità di accreditarsi al 5 per mille; possibilità di ricevere erogazioni liberali deducibili o detraibili) e avvalersi della qualifica di Onlus di diritto, ai sensi dell’articolo 10 del Decreto legislativo 460 del 1997, l’associazione di volontariato con statuto conforme deve iscriversi al Registro del Volontariato. Dal 2002 è la Provincia l’ente che si occupa della tenuta e dell’aggiornamento del registro. È ancora competenza della Regione, invece, la sezione del registro relativa agli organismi di collegamento e coordinamento a ca-

rattere regionale, interregionale e nazionale con sede legale nella Regione Piemonte. Iscrizione nella sezione provinciale del Registro Regionale del Volontariato Con la Legge Regionale 38 del 1994 sono stati istituiti i registri provinciali del volontariato. Possono iscriversi le organizzazioni aventi sede nella Provincia di Cuneo che svolgano attività di volontariato da almeno sei mesi dalla data di costituzione. L’Organizzazione di Volontariato chiede l’iscrizione in una delle seguenti sezioni del Registro regionale: • socio assistenziale • sanitaria • impegno civile e tutela e promozione dei diritti • protezione civile • tutela e valorizzazione dell’ambiente • promozione della cultura, istruzione, educazione permanente • tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico • educazione motoria, promozione delle attività sportive e tempo libero • organismi di collegamento e coordinamento Modalità di iscrizione Per iscriversi bisogna inoltrare domanda all’Ufficio Volontariato della Provincia che istruisce la pratica, e, nel termine di 90 giorni dal ricevimento della domanda, conclude l’istruttoria con l’iscrizione, la richiesta o il rigetto dell’istanza dando-

ne contestuale comunicazione all’associazione. Tali termini vengono sospesi nel caso in cui si renda necessario, per l’Ufficio, acquisire ulteriore documentazione rispetto a quella già presentata. L’avvenuta iscrizione viene comunicata alla Regione Piemonte per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale. La modulistica (“Domanda alla sezione provinciale del Registro regionale del Volontariato” e “Scheda di iscrizione”) è scaricabile dal sito www.provincia.cuneo.gov.it/volontariato/modulistica-volontariato oppure richiedibile presso la sede e gli sportelli del CSV Società Solidale. Con l’iscrizione al Registro l’OdV ha l’obbligo di: 1. Depositare lo statuto all’Agenzia delle Entrate, in esenzione da imposte di bollo e registro; 2. Assicurare i propri aderenti che prestano attività di volontariato contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività stessa, nonché per la responsabilità civile per i danni cagionati a terzi dall’esercizio dell’attività medesima. Trasmettere dichiarazione dell’avvenuta stipula alla Provincia e all’Osservatorio nazionale per il Volontariato. 3. Trasmettere alle Province, entro il 31 luglio di ogni anno la documentazione necessaria alla revisione annuale del Registro.

Le OdV iscritte al Registro del Volontariato hanno l’obbligo di trasmettere, entro il 31 luglio di ogni anno, copia di: consuntivo; previsionale; relazione sulle attività svolte; verbale di assemblea che ha approvato il tutto. I documenti vanno trasmessi in Provincia, al nuovo indirizzo: Provincia di Cuneo - Direzione Servizi ai cittadini e imprese - Settore Politiche sociali e famiglia - Ufficio Volontariato - Corso Nizza 21 - 12100 CUNEO. La referente è Maria Assunta Bergesio: 0171-44.58.59, fax 0171-44.59.08, settore.politichesociali@provincia.cuneo.it. È possibile prenotare un colloquio di persona previo appuntamento telefonico.


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ASSEMBLEA ANNUALE DI SOCIETÀ SOLIDALE

I numeri relativi al 2014 del CSV cuneese confermano la sua rilevanza sul territorio provinciale Le associazioni socie del Centro Servizi Volontariato Società Solidale hanno votato all’unanimità la relazione sociale e il conto consuntivo relativi all’attività 2014 dell’ente. All’assemblea annuale, che si è svolta il 28 aprile a Cuneo presso la Sala San Giovanni, hanno partecipato i rappresentanti delle 336 Associazioni socie di Società Solidale. Il presidente Giorgio Groppo ha esposto i dati della Relazione Sociale e di Missione 2014. L’anno appena trascorso ha visto confermarsi il numero delle consulenze fornite al volontariato del territorio: sono state servite 1.413 Associazioni per un totale di 12.697 consulenze. Particolarmente significativa l’attività di promozione del volontariato: sono stati finanziati 117 progetti promozionali delle associazioni, sono stati redatti 104 comunicati stampa e realizzati 29 tra servizi Tg e video per attività delle associazioni. Società Solidale ha poi continuato a realizzare direttamente alcuni eventi tra cui la Fiera del volontariato, Muri di Cartapesta, la giornata del donatore e, novità del 2014, l’Open Day del volontariato in occasione della giornata regionale del volontariato. Particolarmente significativi i dati riguardanti il progetto scuola del CSV che nel 2014 ha visto coinvolti 25 Istituti di istruzione superiore, 1.300 studenti e 65 Associazioni. Per quanto concerne il settore formazione sono stati realizzati 16 Corsi di formazione che hanno coinvolto 213 volontari, e 20 Corsi specifici per le Associazioni suddivisi per Aree Tematiche. Inoltre, il CSV ha fornito 207 servizi di Centro Stampa a 147 Associazioni, per un totale di 164.904 tra

manifesti e locandine, 290.270 tra pieghevoli, inviti e cartoline e 59.439 tra calendari, segnalibri e opuscoli. Il presidente ha poi spiegato ai presenti le motivazioni per cui è stata sospesa l’edizione 2015 della Fiera del Volontariato: visto il minor numero di adesioni registrate, e dovendo gestire la meglio le risorse a disposizione, si è deciso di prendere una pausa di riflessione, utile per costruire insieme alle associazioni un nuovo progetto per il 2016. «Il CSV ha proposto un questionario per raccogliere idee e suggerimenti – ha concluso Groppo – ne stanno arrivando molti, segno che le associazioni si sentono parte attiva e integrante delle nostre attività». Ha dichiarato il presidente Groppo

in chiusura di assemblea: «I dati dell’anno appena trascorso sono incoraggianti e mettono in evidenza come il volontariato sia un patrimonio importante per la realtà provinciale. Anche nel 2014 ci siamo qualificati per i servizi erogati alle associazioni: il nostro obiettivo primario infatti è quello di sostenere e qualificare il volontariato della nostra provincia. Un altro dato importante riguarda la nostra presenza nelle scuole con progetti di sensibilizzazione mirata: in questi ultimi tempi sono proprio gli istituti scolastici a contattarci per continuare la collaborazione o attivarne di nuove. Questo ci rincuora e ci fa ben sperare, la scuola è infatti uno dei primi momenti di promozione del volontariato tra i giovani, e d è essenziale per garantire quel ricambio generazionale necessario per portare avanti l’operato solidaristico della Granda». La parola è quindi passata a Rosina De Luca, presidente del Collegio dei Revisori Contabili del CSV, che ha letto la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti e a Riccardo Moletti, consulente contabile del CSV, che ha illustrato lo stato patrimoniale e il rendiconto della gestione 2014 del CSV. Elisa Girardo


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CONSULENZA - ASSISTENZA Nell’anno 2014, il CSV Società Solidale ha erogato 12.697 consulenze (12.906 nel 2013) presso la propria sede e presso gli sportelli territoriali. 1800 1524

1600

4500

1616 1413

1400

4000

3000

1000

2500

800

2000

600

1500 1000

277

200

500

0

0

2003

2012

2013

2003

2014

12627

2013

2014

10000 8000 6000 4000 2000

1995

0 2003

2012

2014

Passaggi delle OdV presso la sede e gli sportelli del CSV per servizi di assistenza/consulenza. Comparazione anni 2003-2012- 2013-2014.

CUNEO

12906 11605

2013

Passaggi c/o CSV

Associazioni di Volontariato servite tramite servizi di assistenza/consulenza presso la sede e gli sportelli CSV. Comparazione anni 2003-2012 -2013-2014.

12000

2012

3689

1066

Associazioni servite

14000

3892

3500

1200

400

3817

Consulenze erogate

Associazioni servite 2013: n. 534 Associazioni Servite 2014:. n. 496 Potenziali Volontari 2013: n. 34 Potenziali Volontari 2014: n. 32 Istituzioni 2013: n. 28 Istituzioni 2014: n. 26 Passaggi in sede Associazioni e Volontari 2013: n. 929 Passaggi in Sede Associazioni e Volontari 2014: n. 1.003 Consulenze telefoniche 2013: n. 2.632 Consulenze telefoniche 2014: n. 2.323 Consulenze via mail 2013: n. 1.822 Consulenze via mail 2014: n. 1.872

Consulenze erogate dal personale CSV. Comparazione anni 2003 -20122013-2014.

Totale consulenze (telefoniche/mail e in sede) 2012: n. 4.984 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sede)2013: n. 5.383 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sede) 2014: n. 5.198

ALBA

BRA

Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2012: n. 2.865 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2013: n. 3.022 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2014: n. 3.045

Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2012: n. 845 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2013: n. 1.339 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2014: n. 1.557

Associazioni Servite 2013: n. 314 Associazioni Servite 2014: n. 264 Potenziali Volontari 2013: n. 38 Potenziali Volontari 2014 n. 16 Istituzioni 2013: n. 41 Istituzioni 2014 n. 10 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2013: n. 1016 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2014: n. 931 Consulenze telefoniche 2013: n. 1350 Consulenze telefoniche 2014: n. 1320 Consulenze via mail 2013: n. 656 Consulenze via mail 2014: n. 794

Associazioni Servite 2013: n. 185 Associazioni Servite 2014: n. 133 Potenziali Volontari 2013: n. 17 Potenziali Volontari 2014: n. 25 Istituzioni 2013: n. 12 Istituzioni 2014: n. 7 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2013: n. 422 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2014: n. 481 Consulenze telefoniche 2013: n. 610 Consulenze telefoniche 2014: n. 721 Consulenze via mail 2013: n. 307 Consulenze via mail 2014: n. 355


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CONSULENZA - ASSISTENZA MONDOVÍ

FOSSANO

Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2012: n. 961 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2013: n. 1.321 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2014: n. 1.142

Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2012: n. 386 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2013: n. 370 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2014: n. 267

Associazione servite 2013: 123 Associazioni servite 2014: n.98 Potenziali Volontari 2013: 6 Potenziali Volontari 2014: n.3 Istituzioni 2013: n. 2 Istituzioni 2014: n. 2 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2013: n. 641 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2014: n. 542 Consulenze telefoniche 2013: n. 521 Consulenze telefoniche 2014: n.446 Consulenze via e mail 2013: n. 159 Consulenze via mail 2014: n. 154

Associazioni Servite 2013: n. 114 Associazioni Servite 2014: n. 81 Potenziali Volontari 2013: 5 Potenziali Volontari 2014: 8 Istituzioni 2013: n. 1 Istituzioni 2014: n. 0 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2013: n. 141 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2014: n. 106 Consulenze telefoniche 2013: n. 119 Consulenze telefoniche 2014: n. 76 Consulenze via mail 2013: n. 110 Consulenze via mail 2014: n. 85

CEVA - GARESSIO - ORMEA

Dal mese di settembre 2009, il CSV Società Solidale, avvalendosi della presenza fissa di una Referente per la zona di Mondovì, ha attivato anche l’apertura di sportelli a Ceva, Garessio ed Ormea (presenza una volta/mese per sportello). SERVIZI Associazioni servite Potenziali volontari Istituzioni Passaggi in sportello Associazioni e volontari Consulenze telefoniche Consulenze via e-mail TOTALE CONSULENZE

CEVA

GARESSIO

ORMEA

2013

2014

2013

2014

2013

2014

41 2 1 65 32 34 131

45 1 1 61 62 63 186

33 2 1 15 30 18 65

29 1 1 20 36 20 76

19 1 0 11 23 3 37

28 0 0 11 37 29 77

SALUZZO

SAVIGLIANO

Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2012: n. 390 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2013: n. 332 Totale consulenze (telefoniche/mail e in sportello) 2014: n. 344

Totale consulenze (in sportello, telefoniche, via mail) 2012: n. 954 Totale consulenze (in sportello, telefoniche, via mail) 2013: n. 906 Totale consulenze (in sportello, telefoniche, via mail) 2013: n. 735

Associazioni Servite 2013: n. 106 Associazioni Servite 2014: n. 102 Potenziali Volontari 2013: n. 07 Potenziali Volontari 2014: n. 13 Istituzioni 2013: n. 02 Istituzioni 2014: n. 0 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2013: n. 162 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2014: n. 174 Consulenze telefoniche 2013:n. 100 Consulenze telefoniche 2014:n. 90 Consulenze via mail 2013: n. 70 Consulenze via mail 2014: n. 80

Associazioni servite 2013: n.147 Associazioni servite 2014: n.137 Potenziali Volontari 2013: n. 1 Potenziali Volontari 2014: n. 2 Istituzioni 2013: n. 6 Istituzioni 2014: n. 7 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2013: n. 490 Passaggi in Sportello Associazioni, Istituzioni e Volontari 2014: n. 360 Consulenze telefoniche 2013: n. 361 Consulenze telefoniche 2014: n. 328 Consulenze via mail 2013: n. 55 Consulenze via mail 2014: n. 47


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Testimonianze di Volontariato

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di Giorgia Barile

Preziosa testimonianza di chi convive con la malattia Continua la rubrica di “Società Solidale” dedicata ai testimoni della solidarietà in provincia di Cuneo. Su questo numero pubblichiamo il contributo di Patrizia, volontaria dell’associazione Vism di Bra. Per segnalare volontari speciali contattare la redazione via email all’indirizzo redazione@ csvsocsolidale.it. «La sclerosi ti sorprende e arriva anche se non ci avevi pensato». Siamo abituati bene in questo nostro mondo. Scegliamo di studiare, scegliamo un lavoro che ci piace, scegliamo sport, hobbies e ci sentiamo liberi. Da una malattia invece siamo scelti, senza diritto di obiezione. Lei ti sorprende all’improvviso e ti spiazza, non l’avevi prevista, non l’avevi mai presa in considerazione, sembrava succedesse solo agli altri e invece un giorno è capitato a me. Sclerosi multipla da un po’ secondariamente progressiva. Ci vogliono anni, se ti è concesso, per elaborare e affrontare con serenità quello che ti è successo e prima di rispettarla questa tua situazione passa molto tempo. Non è facile nemmeno parlarne. È un percorso la sofferenza, una deviazione obbligata sulla strada della vita da cui hai tutto da imparare. Prima però ti devi arrabbiare, devi urlare, piangere, prenderla con qualcuno, dire che non è possibile. È normale che succeda. La sclerosi in particolare col suo andamento a poussè, te lo permette di illuderti che non è vero. E per un po’ mentire a te stesso, non è cosi male. Presto o tardi tanto viene il momento in cui questo non sarà più possibile e capisci che ciò che i medici ti hanno detto è tutto terribilmente vero. Per me è stato quello il momento più difficile: constatare che non basta più un bastone, non basta più andare piano, fare attenzione a stringere bene il bicchiere nella mano per non farlo cadere. Capire che non ero più in grado di lavorare, e trovarmi dopo tanti anni a casa davanti a uno specchio a decidere la cosa più importante: se volermi bene lo stesso oppure no. A questo punto ti fermi e, cosa difficilissima, costretto, accetti di iniziare una nuova vita, quella diversa e faticosa che ti farà vedere, capire e apprezzare quanto non avresti mai potuto vedere, in un altro modo. Niente è più bello di qualcosa che non hai più. Non sarai mai più quello di prima e quello di prima devi lasciarlo andare. Farai fatica, ma ti alzerai per fare quello che riesci, senza disperare per quello che non puoi più. Imparerai la

pazienza anche se è difficile. Anche l’anima sembra in trappola, oggi ho tempo e voglia di dedicarmi ad altri e non ne sono più capace; vorrei aiutare e devo essere aiutata. Intorno ho persone buone. Quasi tutti non guardano la carrozzina su cui siedo, ma la persona che c’è sopra. Quelli che vedono solo la carrozzina mi fanno male, ma le perdono. Forse non è nemmeno facile guardarlo in faccia ciò che è diverso e il diverso sono io. Nella malattia diventi essenziale. Cambi l’ordine dei valori. Forse diventi persino migliore. Prendi coscienza della tua piccolezza, della tua impotenza e se cerchi Dio lo trovi. Ti abbraccia, forse ti stava aspettando. Con lui tutto è più facile, non sei più solo a fare questo difficile cammino e non importa se la strada che ora percorro non ci sono un sacco di persone che credevo amiche, ma solo qualcuna. Nascevo mezzo secolo fa, nonostante lei sono allegra, canto, recito, scrivo, bado alla casa, a un cane e una dozzina di gatti, faccio la mamma, navigo in rete, guido di nuovo la macchina, come faccio? Tutto a modo mio. Patrizia di Bra


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Scuola e Volontariato a cura di Valentina Fida

Il progetto “Scuola Giovani e Volontariato” del CSV “Società Solidale” è un percorso educativo finalizzato a stimolare attività di collaborazione tra studenti e volontari, rafforzare e diffondere esperienze di promozione del volontariato per e con i giovani della provincia di Cuneo. Le organizzazioni di Volontariato interessate a candidarsi come partner per progetti o a proporne altri son invitate a contattare il CSV per valutare percorsi e intrecciare risorse e competenze. Referente del Progetto Scuola e Volontariato del CSV Società Solidare: Valentina Fida – cell. 339-76.21.726

“FACCIAMO LA DIFFERENZA” La crescita attraverso l’incontro nelle sue accezioni di capacità di ascolto e di riconoscimento dell’Altro come interlocutore valido nella relazione comunicativa e, più genericamente, nelle relazioni interpersonali Si è concluso il ciclo di incontri svoltosi ad Alba in collaborazione tra CSV Società Solidale, Associazioni di Volontariato del territorio e Istituto di Istruzione Superiore Einaudi di Alba. Per 5 pomeriggi, i ragazzi si sono confrontati con i Volontari sul tema del “pregiudizio”, spesso legato a situazioni o persone con le quali le Associazioni svolgono la propria attività. Gli incontri sono stai aperti dall’Educatrice Referente del Progetto Scuola CSV, Valentina Fida, che ha introdotto la tematica del pregiudizio cercando di far riflettere i ragazzi su quanto questo condizioni i nostri pensieri, le nostre azioni escludendo e limitando la conoscenza dell’altro. Da questo spunto di riflessione, si sono poi introdotti i volontari delle Associazioni coinvolte (L’Arcobaleno, Lucio Grillo e Bakhita) che hanno portato la loro esperienza di sostegno all’“altro” andando oltre il pregiudizio. MARTINA (5D) descrive così l’inizio di questa esperienza: «Il primo incontro che si è tenuto con il CSV è stato dedicato all’introduzione al nostro percorso “Facciamo la differenza” che avremmo poi svolto con le Associazioni; in questo dibattito abbiamo discusso sul tema del pregiudizio. Dal confronto tra noi ragazzi, l’Educatrice del CSV e i nostri Professori di religione, con i quali avevamo già trattato l’argomento in classe, è emerso che il pregiudizio (parola che indica il

giudicare prima del conoscere), scaturisce soprattutto dalla paura. Paura di qualcosa che non si conosce appieno, oppure male; paura quindi di qualcosa che non rientra nei nostri canoni di “normalità”, paura del diverso. La discussione si è incentrata soprattutto sul tema dello straniero arrivando a toccare più aspetti del pregiudizio: l’omosessualità, la disabilità e l’obesità, ecc. Insieme, abbiamo capito che la conoscenza e l’empatia ci possono aiutare ad eliminare i pregiudizi». Nell’incontro con l’Associazione di Volontariato ARCOBALENO, è stato affrontato il tema del pregiudizio visto nel sistema carcerario, struttura presso la quale i volontari dell’OdV prestano la loro opera. Da tale appuntamento, sono scaturiti alcuni pensieri dei ragazzi, molto coinvolti dai racconti del Volontariato: «Il pregiudizio è un elemento costante durante il percorso di crescita di ciascuna persona, perché l’andamento della società che si sviluppa nella paura, fa sì che l’individuo chiuda la porta tenendo gli occhi aperti senza vedere». «…alunni e docenti sono rimasti stupiti durante l’incontro… è impressionante scoprire delle cose che all’inizio non si conoscevano… spesso siamo condizionati dalle informazioni della TV». «Ci è stata raccontata una giornata

tipica di un prigioniero nel carcere albese: nessuno dei presenti è riuscito a commentare o fare domande per quanto eravamo stupiti». «L’obiettivo degli incontri era la decostruzione del pregiudizio, dare nuove opportunità alle persone e non guardare al loro passato o come sono fisicamente ma per come sono e cercare di mettersi “nei loro panni”». «L’impressione finale degli alunni e dei docenti è stata positiva e si può dire che gli obiettivi sono stati raggiunti. E come dice il proverbio ‘non giudicare mai una persona… l’apparenza inganna’». Anche il Volontario dell’ OdV Arcobaleno, Domenico Albesano, ci ha lasciato le sue impressioni rispetto all’esperienza con i ragazzi dell’Einaudi. Una parola/intervento/domanda dei ragazzi che l’ha colpita in particolare modo e perché. Dei ragazzi mi ha colpito innanzitutto la presenza assai numerosa (trattandosi di un’attività pomeridiana e facoltativa) e attenta; Quanto ritiene utile lo scambio/incontro tra associazioni e studenti? Ho avuto l’ennesima conferma che la realtà del carcere è ben poco conosciuta; di conseguenza molte domande erano riferite ad


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aspetti concreti e “curiosi” della vita carceraria. Ho riscontrato positivamente la quasi assenza di pregiudizi negativi (o almeno non sono stati espressi, come invece mi era accaduto in altre occasioni); una ragazza all’uscita mi ha espresso il desiderio di impegnarsi come volontaria appena sarà maggiorenne. Lo scambio tra volontari e studenti è fondamentale, ma ancora più significativo è quello, già sperimentato con successo negli anni scorsi, tra gli studenti e gruppi di detenuti, con il coinvolgimento di volontari, docenti e operatori penitenziari. Una metafora per descrivere il volontariato. Nel caso della nostra Associazione, l’immagine dell’Arcobaleno (che viene dopo il temporale) sta a significare che nessuna vita è definitivamente persa, ma per ognuno esiste una possibilità di ripresa, di ripartenza, che i volontari possono agevolare e promuovere; Cosa direbbe ai ragazzi che non ha detto? Purtroppo il tempo limitato, occupato in gran parte dalla descrizione della situazione carceraria (su sollecitazione dei ragazzi), mi ha impedito di insistere adeguatamente sulla funzione rieducativa della pena (almeno così dovrebbe essere ai sensi dell’art. 27 della Costituzione). Nell’incontro con l’Associazione di Volontariato LUCIO GRILLO, che opera in ambio socio assistenziale, il tema del pregiudizio è stato affrontato rispetto alle persone di cui l’OdV si occupa: persone cadute nel baratro della droga, dell’alcol, del gioco d’azzardo, ecc. Anche in questo caso, i ragazzi hanno partecipato con molto interesse all’incontro e hanno lasciato alcuni pensieri: «Ci sono state narrate in particolare le vicissitudini che si svolgono a Casa Pina, dove vengono ospitate mamme tossicodipendenti o ex tossicodipendenti con i loro bambini piccoli. L’associazione è nata nel 2004 ed il suo nome, Lucio Grillo, lo di deve proprio ad un ragazzo, lui stesso tossicodipendente, che ha deciso di cambiare vita: da ex

tossicodipendente ha deciso di dare aiuto a chi nella vita è finito, come lui, in questo circolo infernale». «Non nascondiamo il fatto che ci sarebbe piaciuto ascoltare una testimonianza di chi ha vissuto questo dramma, oltre al racconto della volontaria. I racconti ci hanno colpito molto e ci hanno permesso una lunga riflessione; queste persone hanno dovuto soffrire sin dalla loro infanzia e si sono rifugiate in quelli che loro credevano paradisi, rivelatisi poi veri e propri inferni». «Quest’incontro, come tutti gli altri svolti a scuola, ci ha permesso di apprezzare di più l’immenso dono della vita che abbiamo e di cui troppo spesso ci dimentichiamo. Molte volte ci inventiamo problemi che poi non esistono in realtà, perché i veri problemi della vita sono questi…e non un mal di denti o una litigata con il fidanzato». «Chissà che qualcuno di noi possa, magari in futuro, diventare un volontario di questa o di altre associazioni dell’albese per donare un po’ di speranza a chi forse non he ha più». Anche la Volontaria dell’OdV Lucio Grillo, Loredana Di Cristo, ci ha lasciato le sue impressioni rispetto all’esperienza con i ragazzi dell’Einaudi. «Il mio intervento ha riguardato la mia esperienza come volontaria del servizio civile nazionale e, in seguito, dell’Associazione Lucio Grillo all’interno della comunità terapeutica residenziale Alice mamme e Bimbi. Ho cercato di spiegare ai ragazzi che la tossicodipendenza non è una “scelta di vita” finalizzata alla ricerca dello sballo, messaggio che spesso arriva dall’opinione pubblica, ma un fenomeno molto complesso dietro al quale ci sono situazioni di sofferenze e abusi, nonché di povertà relazionale e socio-culturale, spesso associati a disturbi mentali e di personalità». Una parola/intervento/domanda dei ragazzi che l’ha colpita in particolare modo e perché. Apprendere queste cose ha molto sorpreso i ragazzi ed ha acceso la loro curiosità rispetto alle storie del-

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le ragazze che negli anni sono state ospiti della struttura. Mi ha colpito molto il fatto che i ragazzi si aspettassero di incontrare un ex tossicodipendente, chiedendomi se io stessa avessi tale esperienza alle spalle, tant’è che alla fine dell’incontro hanno espresso il desiderio di recarsi in visita presso le comunità della Cooperativa Alice, presso la quale l’OdV opera a sostegno, per incontrare gli ospiti. I ragazzi hanno manifestato anche un forte interesse nei confronti della sorte dei bambini ospiti della struttura. Le loro domande vertevano sulle ripercussioni fisiche ed emotive che possono subire i più piccoli. Quanto ritiene utile lo scambio/incontro tra associazioni e studenti? Ritengo che lo scambio tra le associazioni di volontariato e gli studenti sia molto utile perché dà la possibilità ai giovani di conoscere realmente le problematiche sociali, sfatando i pregiudizi che troppo spesso ci vengono propinati e ci impediscono di comprendere fino in fondo come e perché nascono. E soprattutto ci impediscono di metterci in una posizione di ascolto e di contatto, rendendo ancora più difficile il processo di accettazione sociale e reinserimento delle persone che vivono situazioni di disagio e/o svantaggio. Una metafora per descrivere il volontariato. Il lavoro del volontario può essere immaginato come una goccia d’acqua nel mare. Benché ci possa sembrare di poco conto, senza il suo contributo non si potrebbero realizzare progetti più grandi e importanti. Ai ragazzi vorrei dire di non fermarsi mai a ciò che viene raccontato da televisioni e giornali, e non solo rispetto a fenomeni sociali come la tossicodipendenza, ma rispetto a tutto. Cosa direbbe ai ragazzi che non ha detto? Di porsi domande e ad andare oltre alle generalizzazioni. Finché non conosciamo in maniera diretta le persone e le loro storie, è faci-


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le dare giudizi generalizzati senza possibilità di replica. Prima di dare etichette dobbiamo ricordarci che siamo prima di tutto esseri umani con pregi e difetti e che la vita ci può portare a percorrere strade che non avremmo mai immaginato. Nell’Incontro di Chiusura i ragazzi hanno scelto delle immagini per descrivere l’esperienza (vedi sotto)

«I piccoli tasselli che rappresentano noi e le associazioni che abbiamo incontrato. Insieme abbiamo formato l’albero che mi da l’idea di futuro. I Lego sono costruzioni e noi dobbiamo costruire insieme agli altri il futuro; più i tasselli saranno diversi è più l’albero sarà bello e ricco». (Isabella)

«Ho scelto questa foto perché ho capito che solo attraverso l’incontro, la conoscenza è possibile abbattere i pregiudizi. Bisogna mettersi in gioco per abbattere la paura del diverso che una volta conosciuto magari è molto simile a me». (Ayou)

“Scegli un’immagine che rappresenta il percorso che hai fatto”

«Quest’immagine rappresenta delle persone che si uniscono, come abbiamo fatto noi, per parlare, incontrarsi, conoscersi e condividere pensieri rispetto a tematiche sociali. Ho partecipato al progetto perché voglio uscire dalla mia scatola e conoscere nuove realtà e situazioni che mi permettono di crescere». (Valentina)

«Rappresenta il succo di cosa abbiamo fatto in questo progetto. Persone diverse che si incontrano e si raccontano e che devono imparare a conoscersi abbattendo i pregiudizi. Tutti diversi ma con uguale diritti». (Noemi)

«In questo percorso abbiamo iniziato con una scatola e pian piano abbiamo costruito una lunga torre; ogni scatola rappresenta le informazioni che ci sono state date e chi hanno portato a riflettere». (Chiara)

«Ho scelto la metropolitana perché rappresenta per me il luogo dove si incontrano molte vite, una piccola concentrazione di mondo. Qui le persone si incontrano ed a volte si guardano con gli occhi del pregiudizio e solo conoscendosi e dedicandosi anche pochi minuti si possono cambiare le percezioni sbagliate che a volte proviamo». (Martina)

«Tutti questi colori ti permettono di mischiarti con la massa ma se guardi bene quest’immagine puoi individuare delle forme, in questo caso un pianoforte; ed il bello è pensare che una persona che è vittima di un pregiudizio possa finalmente diventare come le altre ed esser guidato a farti suonare… ovvero esprimere te stesso ed essere libero»…. (Franco)

«Quest’immagine rappresenta un’impresa…. e di conseguenza con tutte le difficoltà che si incontrano quando si vogliono fare delle cose grandi…nonostante ci siano mille difficoltà voglio comunque sperare in un cambiamento positivo…». (Nadia)


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Il volontariato all’interno della Riforma del Terzo settore Il Governo Renzi ha presentato lo scorso anno le “Linee guida per la riforma del Terzo settore” ed in data 20 settembre 2014 ha presentato il Progetto di Legge con la “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio Civile Universale”, ritenendolo un settore che “(…) dà forma e sostanza ai principi costituzionali della solidarietà e della sussidiarietà e che alimenta quei beni relazionali che, soprattutto nei momenti di crisi, sostengono la coesione sociale e contrastano le tendenze verso la frammentazione e disgregazione del senso di appartenenza alla comunità nazionale (…)” ponendosi tre obiettivi: 1) costruire un nuovo modello di Welfare partecipativo 2) valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dal Terzo settore 3) premiare in modo sistematico con adeguati incentivi e strumenti di sostegno tutti i comportamenti donativi e comunque prosociali dei cittadini. Facendo ciò riformando tra l’altro il Libro I Titolo II del Codice Civile nella parte che interessa anche il Volontariato, introducendo o rivisitando le norme in materia di “struttura di governance, affermando pienamente il principio democratico e partecipativo negli organi sociali“ e una maggiore “responsabilità degli organi di governo e obblighi di trasparenza e di comunicazione economica e sociale rivolti all’esterno” prevedendo un aggiornamento della Legge 266/91 sul Volontariato sulla base dei seguenti criteri: - formazione alla cittadinanza del volontariato nella scuola; - riconoscimento delle reti di volontariato di secondo livello; - revisione del sistema degli albi regionali e istituzione del registro nazionale; - ridefinizione dei compiti e delle modalità di funzionamento dell’Osservatorio nazionale; - riduzione degli adempimenti burocratici e introduzione di modalità adeguate e unitarie di rendicontazione economica e sociale; - introduzione di criteri più trasparenti nel sistema di affidamento in convenzione dei servizi al volontariato; - promozione e riorganizzazione del sistema dei Centri di servizio quali strumenti di sostegno e supporto alle associazioni di volontariato. Da dieci anni a questa parte, tutti i Governi che si sono succeduti, hanno previsto la modifica della regolamentazione del cosiddetto Terzo settore, per cui non ha destato sorpresa neppure questo Governo: per quanto riguarda il Volontariato, la proposta più credibile è stata quella della “Commissione Sestini” del Governo Berlusconi II e III, licenziando una proposta di legge di modifica della Legge 266/91 (Legge Quadro sul Volontariato) che, a causa della fine del Governo, è rimasta nel cassetto; ci ha provato poi la “Commissione Ferrero” del Governo Prodi II fermandosi ai primi articoli ed infine l’On. Mimmo Lucà se n’è occupato nella XV Legislatura con varie audizioni come Presidente

della Commissione Politiche sociali della Camera, senza addivenire a delle conclusioni. Per dirla con la massima di un ex ministro cuneese “molto è stato fatto ma molto resta da fare, molto è stato detto ma molto resta da dire” per cui vedremo se l’attuale Governo porterà alla luce una modifica organica di tutto il Terzo settore, della quale si sente la necessità. In data 9 aprile 2015 la Camera dei Deputati ha approvato il testo definitivo e voglio qui toccare solo alcuni punti, limitatamente alla parte che interessa le Organizzazioni di Volontariato. Si ritiene importante l’art. 4 (riordino e revisione della disciplina del Terzo settore e codice del Terzo settore) che prevede l’istituzione dell’albo unico, differenziandolo per appartenenza (Volontariato, Promozione Sociale, Cooperazione Sociale) così da evitare che Organizzazioni di Volontariato nazionali possano iscriversi a livello locale a differenti Albi non omogenei per tipologia, così come il controllo nella rendicontazione. Sono da chiarire meglio alcuni passaggi dell’art. 5 (attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso) laddove al 1° comma lettera a) afferma l’esigenza di “armonizzazione e coordinamento delle diverse discipline vigenti in materia di volontariato e di promozione sociale, valorizzando i princìpi di gratuità, democraticità e partecipazione e riconoscendo la specificità e le tutele dello status di volontario all’interno degli enti del Terzo settore”: su questo punto va fatta estrema chiarezza in quanto il principio di “gratuità” e il termine di “volontario” sono princìpi cardine della Legge 266/91, non presenti nelle altre legislazioni del Terzo settore. Afferma infatti l’art. 2 della Legge 266/91 (attività di Volontariato): 1. Per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. 2. L’attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse. 3. La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l’organizzazione di cui fa parte. Se questi princìpi sono salvaguardati, ben venga, ma se così non fosse, va difesa da parte delle Organizzazioni di Volontariato lo spirito originario delle Legge 266/91 con i due capisaldi, della gratuità e del dono. Sulla lettera d) “riconoscimento e valorizzazione delle reti associative di secondo livello” e la lettera e) “revisione dei centri di servizio” vogliamo fare una disamina più dettagliata, sugli articoli dell’attuale Legge 266/91.


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La modifica della Legge Quadro sul Volontariato Non c’è dubbio che quando all’inizio si è voluta la Legge 266 che in fondo, nel 1991 significava legittimare la presenza del volontariato nel nostro Paese a svolgere non solo compiti residuali, ma anche essenziali, non si pensava che lo sviluppo del volontariato fosse così forte e in fondo si riuscissero anche a superare le difficoltà che allora proprio andavano nel senso di una realtà pubblica ormai ratificata nel tempo. Oggi siamo invece in una situazione diametralmente opposta dove si tende a trasferire al privato le incombenze sociali che non riesce più a garantire il pubblico, anch’esso un errore. Molti sono stati i motivi che hanno spinto a rivedere la Legge 266/91, alcuni puramente associativi che andremo ad elencare, altri invece di natura fiscale e legislativi, in particolar modo il D. Lgs. 460/97 (Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità Sociale) e la nuova Legge Costituzionale n. 3 (Legge sul Federalismo) che trasferisce nuove competenze alle Regioni anche in materia di volontariato e Terzo settore. Oggi con la nuova delega al Governo, in merito alla Legge 266/91 dovrebbe essere riscritto il testo del primo comma dell’art. 1, ampliandone la portata, favorendo l’apporto originale del volontariato per il conseguimento “delle più ampie finalità di carattere sociale, civile e culturale“ per ricondurre di fatto nell’alveo della 266/91 le nuove realtà emergenti del volontariato, quali ad esempio il volontariato di advocacy. Vorremmo citare solo alcuni articoli che interessano le Organizzazioni di Volontariato di rilevanza nazionale che operano nell’area socio – assistenziale e sanitaria. Nell’art. 3 vi dev’essere il riconoscimento delle Organizzazioni di volontariato strutturate a valenza nazionale e il riconoscimento degli enti di coordinamento quali Organizzazioni di volontariato (esplicitato dal 1° comma lettera d) dell’art. 5 del Testo approvato il 9/04/2015), prevedendone l’istituzione di apposito registro e prevedendo altresì l’istituto della deroga (art. 3 bis) al principio di democraticità con particolare riguardo alla elettività delle cariche associative, favorendo così la possibilità degli iscritti di associazioni complesse a rilevanza nazionale, di votare gli organi direttivi e i bilanci tramite l’istituto del voto per delega, attraverso l’elezione dei delegati attraverso gli organi intermedi di coordinamento. L’art. 7 (Convenzioni) dovrebbe essere meglio specificato che la possibilità di stipulare convenzioni con gli Enti locali e le istituzioni, fosse limitata alle Organizzazioni di Volontariato iscritte negli appositi registri , per una maggiore trasparenza . All’art. 8 dovrebbero essere previste delle agevolazioni fiscali per le Organizzazioni di Volontariato e qualcosa in più sarebbe possibile fare , in quanto se è vero che non si può eliminare l’Iva sugli acquisti per un divieto della Comunità Europea, sarebbe possibile ad es. l’inserimento dell’Iva ridotta. È necessario che il Parlamento, attraverso la Delega al Governo, quando discuterà la bozza di riforma della L. 266/91, faccia definitivamente chiarezza in tal senso, in quanto attualmente le Onlus sono trattate ai fini dell’Iva come consumatori finali e non, come enti non lucrativi, intermediari con diritto a detrazione dell’Iva pagata. L’art. 12 dell’Osservatorio Nazionale del Volontariato, ripreso anche dalle Linee Guida di Riforma del Terzo settore, andrebbe profondamente ripensato. Su una riforma minima si dovrebbe prevedere un aumento dei componenti da 10 a 20 dei quali 10 nominati secondo la vigente legge (tra le organizzazioni di volontariato maggiormente rappresentative) e 10 tra le piccole associazioni di volontariato, prevedendo una maggiore rappresentanza attribuita alle realtà

espressive delle Regioni e degli Enti Locali, individuandone la rappresentanza dai Consigli e/o Consulte del Volontariato nate sul territorio. A riguardo dell’art. 15 sui Centri di Servizio per il Volontariato non vogliamo addentrarci nel contenuto della norma in quanto sappiamo che è un argomento spinoso ed assai dibattuto. Comunque possiamo affermare che è sbagliato voler interpretare il dettato del 1° comma della 266/91 vigente in termini estensivi (a favore dei Centri di Servizio) od in termini restrittivi (a favore delle Fondazioni Bancarie) . Il problema da affrontare è se i Centri di Servizio debbano finanziare direttamente anche i progetti delle Organizzazioni oppure svolgere solo le funzioni di consulenza, promozione, formazione, rinunciando al sostegno (attraverso elargizioni) del volontariato. Il loro finanziamento era ancorato ad 1/15 degli utili delle Fondazioni Bancarie, ma parametrato alle disponibilità dell’anno di pubblicazione della Legge 266 che era il 1991: da allora ci sono stati picchi in su, con anni nei quali i CSV avevano a disposizione una quantità eccessiva di somme disponibili, sino ai giorni nostri nei quali l’Acri si è dovuta inventare un nuovo accordo (tra l’altro con enti che non sono rappresentanti del volontariato come il Forum del Terzo Settore e CSV Net che rappresenta i CSV) per garantire il sostegno e l’attività dei Centri di Servizio per il Volontariato. Il testo coordinato approvato dalla Camera dei Deputati il 9 aprile u.s. si è soffermato all’art. 5 comma 1 lettera e), prevedendoli (lettera e/1) solo con “finalità di supporto tecnico, formativo e informativo” togliendo dalle proprie competenze , l’attività di “promozione del volontariato” di cui all’art. 15 della Legge 266/91 , ma ampliando i propri servizi agli “enti del Terzo Settore e per il sostegno di iniziative territoriali solidali”, prevedendo che (lettera e/3) ”al loro finanziamento si provveda stabilmente, attraverso una programmazione triennale, con le risorse previste dall’art. 15 delle legge 266/91“ che è un mero libro dei sogni in quanto nei bienni passati i fondi delle Fondazioni di origine bancaria pari a 1/15 degli utili non sono bastati a garantire il sostegno ai CSV che attualmente danno servizi unicamente alle Odv e non è sufficiente risparmiare risorse (lettera e/4) mettendo a carico degli enti designanti i costi di funzionamento degli attuali Comitati di Gestione dei Fondi Speciali per il Volontariato di ogni Regione. Il Governo con la legge Delega ed i decreti attuativi dovrebbe avere il coraggio delle grandi scelte e chiedersi: i CSV come disciplinati dall’art. 15 della 266/91 e del Dm 8 ottobre 1997, sono ancora attuali? Così come sono strutturati, sono veramente utili alle Organizzazioni di Volontariato? La loro strutturazione attuale, in parte con struttura Regionale ed in parte a livello provinciale, è ancora utile al territorio? Con la diminuzione delle risorse disponibili, riescono ancora ad essere utili al Volontariato locale? Credo sia opportuno arrivare ad una loro integrale riforma, partendo però da una visione chiara ed un punto fermo: i servizi dei CSV non devono sovrapporsi alle attività ed ai servizi delle Fondazioni di origine bancaria, ma devono erogare quei servizi che queste non hanno mai fatto, assistenza, consulenza e formazione del Volontariato. Giorgio Groppo In Home page del sito www.csvsocsolidale.it è disponibile il testo del DdL delega sulla Riforma del Terzo Settore approvato dalla Camera dei deputati il 9 aprile 2015.


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NOTIZIE dal CSV NOVITÀ DAL VOLONTARIATO AUTOCONVOCAZIONE DEL VOLONTARIATO ITALIANO Si è svolta il 9 maggio 2015, presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università Sapienza di Roma, l’Autoconvocazione del volontariato italiano. L’Autoconvocazione ha un proprio sito web www.autoconvocazionevolontariato.it dove è possibile leggere i materiali e aderire al documento “Il Volontariato italiano si autoconvoca”. L’iniziativa è promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore, il Centro Nazionale Volontariato (Cnv), la Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol), la Caritas Italiana, la Consulta del Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore e da CSVnet, in un momento storico particolare in cui si discute in Parlamento la Legge di riforma del Terzo Settore. L’autoconvocazione è un modo per rimettere al centro e riaffermare e approfondire significato, ruolo e prospettive del volontariato. Rappresenta, inoltre, l’avvio di un percorso con il quale si intende dare voce al volontariato italiano, coinvolgendo tutte le sue organizzazioni, dalle più grandi alle più piccole, per rimettere al centro dell’agenda politica la necessità di valorizzare un così importante patrimonio nazionale e creare le condizioni che ne liberino ulteriormente le energie, per rilanciarne valori fondanti come la gratuità, il ruolo politico e quello di advocacy soprattutto, per affermare riferimenti irrinunciabili come il protagonismo del mondo giovanile e la cooperazione intergenerazionale. FONTE: www.csvnet.it.

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a cura di Giorgia Barile

NOTIZIE DAL CSV I GESTI QUOTIDIANI E SILENZIOSI DEL VOLONTARIATO: IX EDIZIONE DEL CONCORSO FOTOGRAFICO Scadenza 3 giugno 2015 Società Solidale, Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cuneo, organizza il 9° Concorso Fotografico Bilancio Sociale e di Missione CSV – Scatti Solidali. Finalità del concorso è, in estrema sintesi, comunicare la realtà del volontariato nei diversi campi di intervento della attività del CSV Società Solidale. Il concorso fotografico, finalizzato all’integrazione iconografica dell’edizione annuale del Bilancio Sociale e di Missione del CSV Società Solidale, la cui pubblicazione è prevista nel mese di luglio 2015, si pone tre obiettivi: • rendere le Associazioni protagoniste dell’edizione annuale del Bilancio Sociale e di Missione CSV • stimolare i volontari appassionati di fotografia ad un’osservazione attenta del mondo del volontariato • creare un ponte tra Associazioni di Volontariato e CSV, sviluppando ulteriormente la collaborazione e la condivisione degli obiettivi e degli strumenti di promozione. Per un orientamento sui contenuti della pubblicazione è possibile consultare le precedenti edizioni del Bilancio Sociale e di Missione sul sito del CSV Società Solidale www.csvsocsolidale.it. Il concorso, a partecipazione gratuita, è aperto a due categorie di partecipanti: - singoli volontari operanti in Associazioni di Volontariato della provincia di Cuneo - Associazioni di Volontariato della provincia di Cuneo

NOVITÀ FISCALI AGGIORNAMENTO ELENCO PAGAMENTI 5 PER MILLE NON A BUON FINE Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è stato pubblicato l’aggiornamento degli elenchi delle disposizioni di pagamento di storni non andati a buon fine relativi agli anni finanziari dal 2007 al 2011. Sono disponibili gli elenchi delle disposizioni di pagamento emesse nel 2014 per i soggetti beneficiari del cinque per mille relativi a mandati non andati a buon fine (nbf) in precedenti ordini di pagamento. FONTE: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Modalità di iscrizione I partecipanti dovranno obbligatoriamente inviare o consegnare a mano: - Il modulo di iscrizione al concorso, disponibile sul sito e presso la sede e gli sportelli CSV, debitamente compilato e sottoscritto, anche relativamente al trattamento dei dati personali - Le stampe degli scatti realizzati in formato 20X30 cm (sono ammesse stampe su carte fotografiche), sul cui retro dovrà essere indicato il proprio nome e cognome, luogo e anno dello scatto, titolo dello scatto - Un Cd-Rom contenente le immagini in file digitali di alta qualità (formati *.jpg, *.jpeg, *.gif, *.bmp, *.tif); nel Cd-Rom dovrà essere indicato il proprio nome e cognome, luogo e anno dello scatto, titolo dello scatto.


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NOTIZIE dal CSV Il plico contenente i materiali dovrà pervenire o essere consegnato a mano entro il 3 giugno 2015 (in caso di spedizione farà fede il timbro postale) alla Segreteria del Concorso presso: Concorso Fotografico Scatti Solidali CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO SOCIETÀ SOLIDALE Via Mazzini, 3 – 12100 Cuneo. Per informazioni: tel. 0171-60.56.60 – Fax 017164.84.41, bilanciosociale@csvsocsolidale.it. Formato dei lavori I partecipanti dovranno inviare un massimo di sei opere inedite, in bianco e nero o a colori in formato max. 20X30 cm o in digitale; saranno ammesse foto non precedentemente pubblicate, per le quali il partecipante possiede tutti i diritti necessari. L’organizzazione si riserva di squalificare eventuali fotografie in gara, qualora esse violino le leggi o norme vigenti, nonché lavori giudicati sconvenienti. Le immagini in digitale dovranno essere presentate in un Cd-Rom; saranno ammessi file digitali di alta qualità (formati .*ipg; *.ipge; *.gif; *.bmp; *.tif). Valutazione dei lavori e Giuria La Giuria, formata da fotografi e rappresentanti del CSV Società Solidale e del mondo del volontariato si riunirà nella settimana dall’8 al 12 giugno 2015, valuterà i lavori pervenuti, stilerà una classifica degli stessi e selezionerà gli scatti che saranno inseriti nel Bilancio Sociale e di Missione. Gli autori degli scatti scelti saranno avvisati entro la fine di luglio 2015, a mezzo posta ordinaria. I nomi dei vincitori e le relative menzioni saranno resi noti sul sito web del CSV Società Solidale entro la fine di luglio 2015 e saranno ufficialmente comunicati in occasione della presentazione dell’edizione annuale del Bilancio Sociale e di Missione, prevista ad ottobre 2015. Durante tale manifestazione verrà consegnato uno speciale riconoscimento agli Autori delle foto pubblicate.

CORSI DI FORMAZIONE CSV È online il programma formativo 2015 del CSV. Di seguito i prossimi corsi in partenza (rivolti ai Volontari di Associazioni di Volontariato ai sensi della Legge 266/91): Associazioni di Volontariato & comunicazione esterna § Sede: SAVIGLIANO c/o Sportello CSV Società Solidale – Via Garibaldi, 35 § Data: sabato 9 maggio 2015 (orario indicativo: 9-13 / 14-18) è Il corso sarà ripetuto ad Alba nel mese di settembre

Internet e social network per promuovere il Volontariato § Sede: BRA c/o CNOS FAP – Via Rimembranze, 19 § Date: dall’11 maggio al 10 giugno 2015 – Giorni: lunedì e mercoledì (20 - 23) è Il corso si svolgerà anche a Cuneo a novembre Associazioni di Volontariato & aspetti amministrativi-contabili § Sede: BRA c/o Sportello CSV Società Solidale – Via Magenta, 35 § Data: sabato 16 maggio 2015 (orario indicativo: 9-13) è Il corso sarà ripetuto a Saluzzo nel mese di ottobre Associazioni di Volontariato & Progettazione – corso base § Sede: CUNEO c/o Sede CSV Società Solidale – Via Mazzini, 3 § Data: sabato 6 giugno 2015 (orario indicativo: 9-13/14-18) Per iscrizioni e/o informazioni è possibile contattare la Referente Formazione Susanna Ruffino tel. 017160.56.60, cell. 339-76.23.653, formazione@csvsocsolidale.it.

FIOCCO AZZURRO AL CSV Giovedì 30 aprile è nato Gioele, primogenito di Paola Isaia, collaboratrice del CSV Società Solidale. Dalla redazione di Società Solidale e da tutto il CSV i migliori auguri al piccolo e alla neo mamma!


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Progettare nel Sociale

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di Paola Isaia

La rubrica “Progettare nel sociale” vuole essere una finestra sulle attività che le Organizzazioni di Volontariato svolgono sul territorio. Il Centro Servizi per il Volontariato mette a disposizione delle OdV un servizio di affiancamento nella fase di attuazione dei progetti, seguito dalla Dottoressa Paola Isaia. È possibile contattarla via email all’indirizzo monitoraggio@csvsocsolidale.it o telefonicamente al numero 339-76.20.960. Un’interfaccia, dunque, tra il CSV e le Organizzazioni di volontariato finalizzata a creare un lavoro di rete sul territorio della provincia di Cuneo, monitorando le varie tappe e documentando le attività effettuate con fotografie ed articoli. In tal modo si condividono le risorse e le idee, per un volontariato sempre più integrato e diffuso.

In questo numero descriviamo gli ultimi 5 progetti di formazione presentati dalle OdV e approvati dal Centro Servizi Volontariato Società Solidale nell’ambito del bando di formazione anno 2014.

ASSOCIAZIONE ALTALENA Giocando s’impara Il 22 novembre abbiamo partecipato al primo incontro del corso di formazione “Giocando s’impara”, voluto dall’associazione di genitori Altalena di Savigliano in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato.

SOMMARIO ASSOCIAZIONE ALTALENA “Giocando s’impara” - Savigliano

ASSOCIAZIONE LILT “Corso base di formazione per volontari in ambito oncologico” - Cuneo

Gli obiettivi generali del progetto erano: - promuovere lo sviluppo di nuove competenze dei volontari dell’associazione; - promuovere il volontariato sul territorio e fornire un’adeguata preparazione a chi si appresta a entrare nell’associazione.

ASSOCIAZIONE GRANDA AMA

Gli obiettivi operativi sono stati: • aumentare le competenze relazionali nei confronti dei bambini e delle figure adulte con cui si

ASSOCIAZIONE AMICI DELLA CITTADELLA

“I volontari si riqualificano” - Mondovì

ASSOCIAZIONE ITACA “Dal disagio alla cura. La pratica teatrale come mezzo per migliorare le relazioni fra i volontari e gli utenti” - Racconigi

“Dall’ascolto all’accoglienza” - Mondovì

collabora, quali genitori, operatori, altri volontari; • stimolare la riflessione circa il ruolo del volontario nell’associazione e mettere a fuoco compiti e mansioni; • sviluppare una conoscenza teorica e pratica sul tema del gioco come strumento educativo e sulla promozione della relazione genitore-figlio tramite il gioco; • migliorare la capacità di gestione di animazioni per bambini e famiglie; • aumentare la coesione del gruppo di volontari dell’associazione. I contenuti formativi sono stati: consapevolezza del proprio ruolo nell’associazione; capacità di promozione della relazione genitorefiglio; competenze relazionali e comunicative del volontario; l’importanza del gioco quale stru-


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Chi è Altalena? L’associazione di genitori Altalena è un’OdV costituita ai sensi della Legge 266/1991 e iscritta negli appositi registri regionali, nata nel giugno 2005 per iniziativa di alcuni genitori saviglianesi. L’associazione Altalena nel tempo ha stretto legami con i soggetti che istituzionalmente si occupano dei servizi alla famiglia in ambito locale, dai responsabili dei servizi sociali del Comune di Savigliano al Consorzio Monviso Solidale alle diverse commissioni e istanze intermedie che operano nel suo raggio d’azione. L’attività principale statutaria dell’associazione si struttura su tre punti: - diffondere sul territorio la sensibilità verso una cultura ludica che valorizzi il momento formativo ed educativo del gioco, anche mediante la realizzazione di progetti ludici, pedagogici e socio-cultrali volti a valorizzare la partecipazione sociale e la cittadinanza attiva dei genitori; - sostenere la crescita dell’attenzione degli enti locali alle politiche educative del tempo libero per l’infanzia e l’adolescenza e, in particolare, agli spazi e alle opportunità di gioco e di socializzazione dei cittadini; - collaborare con le agenzie formative e gli enti che già operano sul territorio in settori simili, analoghi o affini o connessi con il proprio. L’associazione di genitori Altalena vive grazie all’impegno libero, volontario e gratuito di genitori che vogliono condividere le proprie esperienze e realizzare qualcosa di importante per la propria e per le altre famiglie. I volontari non sono tutti genitori, ci sono anche giovani che dedicano il loro tempo libero all’animazione dei bambini. Il numero di volontari nell’anno 2014 ammontava a 95 persone.

mento educativo; competenze tecniche animative, sviluppando capacità manuali, l’espressività del corpo e della voce; simulazione di una festa di compleanno. Chi desiderasse ulteriori informazioni sul progetto può rivolgersi ai volontari in sede in via Mutuo Soccorso, 8 a Savigliano, telefonare al numero 0172.

LILT Corso base di formazione per volontari in ambito oncologico L’Associazione LILT di Cuneo, in collaborazione con il CSV Società Solidale, ha svolto un progetto formativo suddiviso in due iniziative: la prima dal titolo “Corso base di formazione per volontari in ambito oncologico” e la seconda intitolata “Corso informativo sulle cure palliative”. La prima parte del percorso, rivolta ad aspiranti volontari, si è svolta dal 6 ottobre al 24 novembre, nelle date 6-13-20-27 ottobre, 3-10-1724 novembre. Tale corso, a sua volta, è stato strutturato in due moduli: il primo è una preparazione di base, di tipo informativo, aperta a tutti i partecipanti al corso per volontari promosso dalla Lilt; il secondo è un approfondimento specifico su tematiche di

tipo medico e psicologico, in riferimento all’ambito oncologico e alla cultura della relazione d’aiuto promossa dal volontario. Le lezioni hanno trattato i seguenti argomenti: - volontariato in oncologia: aspetti organizzativi, strutturali e psicologici; codice deontologico del volontario con il professor Giraudo presidente della Lilt Sezione Provinciale di Cuneo e la dottoressa Emanuela Pignata psicoterapeuta psiconcologa; - la crisi di identità del malato e della famiglia con la dottoressa Pignata; - il volontariato raccontato dai volontari con l’intervento dei volontari Lilt;

- la radioterapia e il day hospital con il dottor Elvio Russi Direttore S.O.C. Radioterapia ASO S. Croce e Carle di Cuneo; - nozioni di oncologia medica con il dottor Marco Merlano Direttore S.C. Oncologia. ASO S. Croce e Carle; - Hospice e cure palliative con il dottor La Ciura primario della S.C. cure palliative Asl CN1; - la prevenzione come mission della Lilt con il dottor Lorenzo Orione Direttore dell’Unità di screening Asl CN1; - la psicologia del lutto, la comunicazione e la relazione d’aiuto con il paziente, tra ascolto attivo ed empatia con la dottoressa Pignata. Gli obiettivi sono stati: • coinvolgere nuove persone e dare loro una formazione approfondita della patologia tumorale da più punti di vista: sanitaria, sociale, impatto psicologico sul malato e sui suoi familiari; • veicolare informazioni corrette che combattano i pregiudizi e le paure legati alle malattie tumorali, fornendo gli strumenti giusti al volontario per le sue relazioni con i malati oncologici e i loro famigliari; • fornire una maggiore conoscenza degli operatori, delle strutture in cui i volontari andranno ad operare e dell’associazione Lilt di cui diverranno volontari. Al termine del corso sono stati svolti dei colloqui con le psicologhe per verificare l’idoneità al volontariato in Lilt e scegliere l’ambito di intervento. I partecipanti alla seconda fase del percorso formativo sono stati vo-


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Chi è la LILT? La Lilt, impegnata nella lotta contro i tumori, dal 1922 opera, senza fini di lucro, su tutto il territorio nazionale. Collabora con lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti ed organismi impegnati in campo oncologico. La Lilt sostiene e promuove le iniziative per la riabilitazione del malato oncologico a livello fisico, psichico, occupazionale e sociale, offrendo anche servizi di assistenza domiciliare agli ammalati. Proprio per la delicatezza del tipo di volontariato è richiesta una formazione continua. L’obiettivo della Lilt è quello di costruire attorno al malato oncologico una rete di solidarietà, di sicurezza e di informazione. In questo senso i punti di forza della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori sono rappresentati dai 397 ambulatori dislocati su tutto il territorio nazionale e dai numerosi volontari al servizio della comunità. Attraverso le 106 Sezioni Provinciali la Lilt persegue le proprie finalità sul territorio nazionale. Le Sezioni sono organismi associativi autonomi (in molti casi riconosciute come Onlus) che operano nel quadro delle direttive e sotto il coordinamento della sede centrale di Roma e dei rispettivi Comitati Regionali di Coordinamento. Le attività statutarie principali sono: prevenzione primaria (stili e abitudini di vita, promozione della salute, informazione); prevenzione secondaria (promozione di una cultura della diagnosi precoce); attenzione verso il malato, la sua famiglia, il suo percorso di cura e di riabilitazione, assistenza psicologica, attività di trasporto, collaborazione con la ricerca, assistenza domiciliare.

lontari che hanno già seguito un precedente corso di base, svolto un importante tirocinio presso l’hospice di Busca e con una preparazione specifica in quanto svolgono un compito particolarmente delicato e difficile sotto il punto di vista psicologico, garantendo la loro presenza a fianco dei malati terminali e loro familiari. Gli obiettivi erano quelli di: - preparare un certo numero di persone affinché abbiano le competenze per stare vicine al malato e alla sua famiglia negli ultimi giorni di vita e possano fornire un supporto che allevi le difficoltà di tale momento; - formare sempre più personale ai principi delle cure palliative; - dare la possibilità di affrontare il fine vita in maniera dignitosa. Le date di svolgimento del corso sono state 9 e 28 febbraio. I contenuti formativi trattati sono stati i seguenti: principi, storia e glossario delle cure palliative, lavoro in equipe, aspetti di comunicazione, aspetti psicologici – spirituali - sociali, lutto e cenni di etica. La responsabile del corso e docente è stata la dottoressa Emanuela Pignata; sono intervenuti, inoltre, il dottor Pietro La Ciura Dirigente Medico Cure Palliative e il dottor Fabrizio Motta Medico palliatore. Chi volesse ulteriori informazioni

può rivolgersi in sede a Cuneo in Via Meucci 34, telefonare al numero 0171-69.70.57 oppure scrivere una e-mail a legatumori@gem.it

GRANDA AMA I volontari si riqualificano Il CSV Società Solidale ha organizzato, in collaborazione con l’associazione Granda Ama di Mondovì, il corso di formazione dal titolo “I volontari si riqualificano”. L’obiettivo del progetto era di offrire un’occasione importante di formazione a chi sceglie l’impegno nel gruppo AMA come facilitatore, un modo per ripensare a ciò che si fa e si prova nel momento in cui si aiuta chi è in difficoltà, ma anche per

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riflettere su cosa si riceve in cambio di una relazione connotata dalla reciprocità. L’associazione Granda AMA ha rilevato la necessità di offrire nel tempo un confronto periodico con un professionista esterno a tutti i facilitatori dei gruppi di auto mutuo aiuto per analizzare la dimensione emotiva quanto quella metodologica del proprio operare. Gli obiettivi operativi perseguiti dal corso sono stati: • fornire un’occasione di riflessione critica ai facilitatori dei gruppi di auto mutuo aiuto; • potenziare la consapevolezza operativa degli stessi; • promuovere il confronto e lo scambio di esperienze tra i facilitatori volontari; • sviluppare maggiormente la capacità di apprendere dall’esperienza; • analizzare e potenziare le motivazioni che sono alla base di un intervento di promozione del volontariato; • acquisire le nozioni fondamentali per elaborare proposte e progetti rivolti al territorio; • favorire la capacità di lavorare in gruppo per elaborare strategie di intervento condivise. Gli incontri hanno previsto l’impiego di una metodologia attiva, idonea a coinvolgere i partecipanti nel processo di apprendimento utilizzando stimoli strutturali e attivazioni pratiche per favorire il coinvolgimento. Alla forma attiva si sono affiancati momenti teorici e di riflessione guidata. Gli incontri si sono svolti nelle date 11, 25 novembre, 9, 16 dicembre


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Chi è GRANDA AMA? Nel mese di maggio del 2000 nasce a Mondovì l’associazione di Volontariato “Granda A.M.A”, così chiamata perché nata nella provincia di Cuneo detta “Granda”, con l’aggiunta dell’acronimo di Auto Mutuo Aiuto. Lo statuto afferma che “l’associazione aderisce alla filosofia, ai principi propri della metodologia dell’Auto Mutuo Aiuto che riconosce all’individuo, alla famiglia e alla comunità di rendersi artefici della propria crescita personale e/o sociale, e di promuovere cambiamenti nelle diverse realtà per una migliore qualità della vita”. Ispirandosi inoltre ai principi della solidarietà sociale, l’associazione si prefigge di promuovere la solidarietà in tutte le sue forme e, in particolare, di diffondere la cultura del volontariato nelle relazioni d’aiuto e dell’auto mutuo aiuto. L’associazione opera con le seguenti finalità: a) promuovere la cultura e la metodologia dell’auto aiuto sul territorio; b) favorire, stimolare, sostenere la nascita e la crescita dei gruppi di auto aiuto; c) agevolare una conoscenza specifica delle problematiche del territorio; d) attuare un coinvolgimento con le altre forze del volontariato; e) offrire ai facilitatori dei gruppi una formazione e una intervisione costante; f) promuovere la formazione di nuovi facilitatori dei gruppi di auto mutuo aiuto; g) suscitare una stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche private impegnate nel sociale. La prima fase di vita dell’associazione è stata caratterizzata dal processo di inserimento della stessa nel mondo del volontariato, tramite il Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale. Dalla fine del 2000 Granda A.M.A ha avuto una sede, condivisa con altre associazioni, a Mondovì presso lo sportello del CSV. L’associazione promuove corsi di formazione/informazione rivolti a volontari, facilitatori e partecipanti ai gruppi.

2014, 13, 27 gennaio e 10 febbraio 2015 e hanno affrontato i seguenti argomenti: il volontariato oggi; che cos’è l’auto mutuo aiuto; il facilitatore dei gruppi AMA; la relazione di aiuto; la comunicazione e l’ascolto; la gestione delle emozioni; la gestione dei conflitti; dar vita a un gruppo AMA. Chi volesse contattare l’associazione per ulteriori informazioni può telefonare al numero 338-65.38.061 o scrivere una email a grandaama@ gmail.com

ITACA Dal disagio alla cura. La pratica teatrale come mezzo per migliorare le relazioni fra i volontari e gli utenti L’associazione Itaca di Racconigi, in collaborazione con il CSV Società Solidale di Cuneo, ha organizzato il corso di formazione dal titolo “Dal disagio alla cura. La pratica teatrale come mezzo per migliorare le relazioni fra i volontari e gli utenti”. Gli obiettivi del corso sono stati: • formare un gruppo di volontari di Itaca, ai quali fornire le com-

petenze educative e relazionali necessarie ad utilizzare alcune tecniche teatrali per migliorare la capacità di cura nell’ambito del disagio; • fornire ai volontari gli strumenti per coltivare negli utenti la capa-

cità di ascolto e di valorizzazione di se stessi e dei propri vissuti; • facilitare la creazione di una rete fra le diverse associazioni di volontariato. I contenuti formativi affrontati sono stati la relazione, l’ascolto, le dinamiche di gruppo, la conoscenza dei propri limiti e delle potenzialità, attraverso il linguaggio corporeo e le tecniche di improvvisazione teatrale. Il percorso ha favorito lo sviluppo di competenze sulle problematiche relative all’integrazione dell’esercizio fisico nei processi di cura di persone con patologie croniche, disagio psichico e disabilità. I contenuti formativi sono stati affidati a formatori selezionati in base alle loro competenze professionali non solo in campo artistico, ma anche per la loro conoscenza del mondo del volontariato socio assistenziale. Le date del corso sono state: 5, 12, 19, 26, 28 novembre, 3, 10, 17 dicembre 2014, 7, 14,16, 21,23, 28 gennaio, 4, 11, 13, 18 febbraio 2015. Chi desiderasse ulteriori informazioni può scrivere una email a itaca.racconigi@gmail.com o telefonare al numero 0172-89.893.


N. 2 / 2015 | Società Solidale

Chi è ITACA? L’associazione Itaca nasce nel 2006 a Savigliano ed è iscritta al Registro del Volontariato dal 16/03/2007. Ha come scopo di promuovere la cultura, l’istruzione e l’educazione permanente. Vuole ideare uno spazio che favorisca, attraverso l’utilizzo dell’attività teatrale, la creazione artistica e il protagonismo del mondo giovanile con particolare attenzione alla prevenzione del disagio. Diventa luogo di incontro e confronto tra giovani, artisti, docenti, operatori socio-educativi; amplia la conoscenza e la diffusione del valore del patrimonio artistico-culturale presente sul territorio e produce materiale editoriale, audiovisivo, multimediale e informativo per rendere note le attività dell’associazione. L’associazione nasce sulla scorta dei positivi riscontri ottenuti dall’esperienza condotta con l’allestimento del laboratorio dello spettacolo Itaca, con il proposito di conferire continuità alle energie e alle risorse che vi sono coagulate intorno. Nel 2014 i volontari erano 30.

AMICI DELLA CITTADELLA Dall’ascolto all’accoglienza L’associazione Amici della Cittadella di Mondovì, in collaborazione con il CSV Società Solidale di Cuneo, ha organizzato il corso di formazione dal titolo “Dall’ascolto all’accoglienza”. Gli obiettivi del progetto sono stati: • accrescere in tutti i volontari le competenze e gli strumenti di base necessari per operare in un centro di ascolto; • fornire competenze e strumenti per migliorare il proprio volontariato. Le azioni svolte sono state: • fase promozionale di pubblicizzazione del corso; • fase di raccolta iscrizioni; • fase di accoglienza e di avvio del corso; • percorso formativo tenuto dal docente esterno. Sono state proposte metodologie didattiche differenziate (lezione frontale, esercitazione e simulata) in relazione al tipo di apprendimento specifico che andava attivato per raggiungere ciascuno degli obiettivi di apprendimento che il percorso di formazione si poneva (sapere, saper fare, saper

essere).Il corso è iniziato a Mondovì martedì 4 novembre con un “incontro introduttivo e motivazionale”; è proseguito venerdì 21 novembre con una riflessione sullo “stile di ascolto”; il 5 dicembre si è affrontato il tema del “lavoro d’equipe”; il 19 dicembre la “gestione del conflitto”; il 30 gennaio la “Gestione emozionale”; il 13 febbraio il “lavoro di rete”; il 27 febbraio “verifica” finale. L’associazione di volontariato “Amici della Cittadella” ha riunito tutte le proprie attività di accoglienza e sostegno a quanti vivono un disagio in un’unica sede, la Cittadella della Carità, che si è imposta negli anni quale importante punto di riferimento sul territorio. All’interno di questa sede sono presenti una serie di servizi tra cui il Centro di Ascolto, sportello aperto 5 giorni alla settimana con orario 9-12. L’apertura dello sportello è garantita dalla presenza di volontari che si alternano regolarmente e a cui compete l’importante compito di essere il primo tramite nei confronti della persona. Da parte dei nuovi volontari, ma anche da parte di quanti operano già da tempo, è emersa la necessità di svolgere un percorso formativo comune che permettesse

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di amalgamare e rendere coerenti le modalità d’azione. La rilevazione del bisogno formativo ha permesso di focalizzare i temi che rappresentano il nucleo delle competenze di base necessarie in un Centro di Ascolto. L’associazione ha quindi deciso di attuare questo corso di formazione di base rivolto a tutti i volontari e a quanti erano interessati ad avvicinarsi ad attività di volontariato in un Centro di Ascolto. Chi volesse contattare l’associazione può rivolgersi in sede in via Funicolare, 15 a Mondovì, scrivere una email a amicidellacittadellamondovi@gmail.com o telefonare al numero 339-19.50.164. Paola Isaia

Chi sono gli Amici della Cittadella? L’associazione Amici della Cittadella è apolitica e apartitica; ha per finalità l’elaborazione e la realizzazione di progetti di solidarietà sociale che realizzino una concreta promozione della persona in tutta la sua globalità, con particolare attenzione alla dimensione del rispetto della dignità umana, senza distinzione di sesso, cultura e religione. In particolare si propone: • la promozione integrale della persona, soprattutto degli “ultimi”; • la lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali attraverso percorsi di autonomia dell’individuo e pratiche di prevenzione del disagio; • la costruzione di una comunità solidale, con la diffusione di pratiche di cittadinanza attiva, giustizia sociale, corresponsabilità comune. Nel 2014 i volontari erano 75.


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Comunicare nel Sociale

a cura di Giorgia Barile

Nel mondo della solidarietà attraverso i media È la rubrica dedicata alla comunicazione sociale, una navigazione nel mondo dei mass media locali, nazionali e internazionali, dal punto di vista della solidarietà. Ciò che qua e là, dunque, il Volontariato propone attraverso i diversi mezzi di comunicazione di massa. CASSAZIONE CIVILE: DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA La Corte di Cassazione, con recente sentenza di merito, si è espressa ancora una volta sul delicato bilanciamento tra libertà di espressione e valore diffamatorio della cronaca giornalistica, ribadendo il proprio pregresso orientamento giurisprudenziale in materia. Nella sostanza emerge chiaramente come la Cassazione legittimi di fatto l’esercizio dell’attività di cronaca giornalistica, fino al punto in cui tale diritto non trascenda “in attacchi e aggressioni personali dirette a colpire, sul piano individuale, la figura morale del soggetto”. (Corte di Cassazione - Terza Sezione Civile , Sentenza 20 gennaio 2015, n. 839) FONTE: www.filodiritto.com. #DIAMOCIUNAMANO: LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DEL MINISTERO DEL LAVORO PER FAR CONOSCERE LA NUOVA MISURA È partita la nuova campagna di comunicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali #diamociunamano, la misura sperimentale - prevista dal Decreto Legge 90 del 2014 - dedicata ai cittadini che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito e che vogliano impegnarsi in una attività volontaria nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da comuni o enti locali. Il “claim” #diamociunamano riassume la volontà di valorizzare il coinvolgimento e la partecipazione attivi: il cittadino che beneficia di una misura di sostegno si rende disponibile ad un impegno volontario per dare un contributo alla vita della sua comunità. La campagna, realizzata in collaborazione con l’Anci e il Forum del Terzo Settore, che si occuperanno di sensibilizzare rispettivamente le Amministrazioni comunali e le associazioni, ha il duplice obiettivo di far conoscere le caratteristiche della nuova misura e fornire ai cittadini interessati ogni informazione utile per partecipare all’iniziativa. Lo spot #diamociunamano è diffuso attraverso le reti Rai e Mediaset e sui banner di alcuni siti web fra cui, in via prioritaria, sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali www.lavoro.gov.it e sul sito www. cliclavoro.gov.it. Oltre alla sezione dedicata alla campagna, sul sito del Ministero è già accessibile la sezione #diamociunamano nella quale sono illustrate le modalità di funzionamento dell’iniziativa e indicati i requisiti necessari per accedervi. Per informazioni: diamociunamano@lavoro.gov.it.

FILM DOCUMENTARIO “A POCHITUS A POCHITUS” L’associazione Don Stefano Gerbaudo di Centallo presenta “A pochitus a pochitus”, un film-raccolta di testimonianze di personaggi del territorio che hanno conosciuto don Gerbaudo, tra cui: Monsignor Biagio Mondino, Don Giovanni Genesio, Don Domenico Oggero, Lucia Manassero, Giuseppina Rinaudo, il Delegato Vescovile che ha condotto tutto il Processo Diocesano di beatificazione, alcune Suore e persone comuni. Sarà trasmesso al Nuovo cinema Lux di Centallo sabato 9 maggio e venerdì 5 giugno nella Sala polivalente del Castello Principi di Acaja di Fossano. L’associazione Don Stefano Gerbaudo è produttore e divulgatore del documentario. Il progetto è stato promosso da Monsignor Giuseppe Cavallotto – Vescovo di Fossano e Cuneo, dall’associazione Don Stefano Gerbaudo di Centallo, dalla Diocesi di Fossano, dalle Missionarie diocesane di Gesù sacerdonte (Cenacoline) e dalla parrocchia San Giovanni Battista di Centallo. È stato realizzato col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano e di tante piccole donazioni di soci. Il regista Sandro Gastinelli, titolare dello Studiouno di Boves, con la moglie Marzia Pellegrino, ha realizzato numerosi film su personaggi e sulle realtà ambientali, culturali e storiche. Con questo progetto l’associazione Don Stefano Gerbaudo crea uno strumento attraente di divulgazione e di formazione. Inoltre, promuove la conoscenza delle virtù eroiche di don Gerbaudo, del quale è in corso a Roma il processo di beatificazione, anche fuori del territorio diocesano. Il film sarà prodotto in 500 copie su supporto Dvd. IL SITO WEB CSV SI RINNOVA Si rinnova nella grafica e nei contenuti il sito del CSV Società Solidale www.csvsocsolidale.it. Il restyling è stato effettuato, da un lato, per il necessario aggiornamento dettato dai cambiamenti tecnologici e comunicativi, dall’altro per rispondere e avvicinare il CSV agli utenti, in linea con le nuove modalità di offerta dei servizi introdotte in tutti i CSV piemontesi nel 2015. Gli obiettivi di questo progetto comunicativo sono, in sintesi: rispondere meglio alle esigenze delle OdV; rendere più chiaro e immediato l’accesso ai servizi; essere accessibile anche dai diversi supporti mobili; migliorare l’informazione al Volontariato; facilitare l’interattività tra utente e CSV. Le OdV possono richiedere al CSV la realizzazione di una pagina Web sul sito del CSV, nella sezione “Associazioni online”. Tale spazio, essendo ospitato su dominio del CSV, non comporta costi di mantenimento ed è concesso gratuitamente. Per informazioni rivolgersi alla sede e agli sportelli CSV.


SPECIALE 5 PER MILLE 2015

“Società Solidale” il CSV propone un inserto staccabile come strumento per promuovere o dettagliare, di volta in volta, uno dei servizi gratuiti che fornisce a tutte le Odv della provincia di Cuneo oppure per approfondire un tema di particolare interesse. “Società Solidale” dedica lo Speciale al 5 per mille 2015. I contribuenti possono destinare una quota pari al 5 per mille dell’Irpef a finalità di interesse sociale. Il contributo è stato reso stabile dalla legge 23/12/2014, n. 190. Le Organizzazioni di Volontariato presentano la domanda d’iscrizione all’Agenzia delle Entrate in via telematica entro il 7 maggio 2015. È prevista la redazione di distinti elenchi per ciascuna delle tipologie di soggetti aventi diritto. L’Agenzia delle entrate predispone l’elenco degli enti del volontariato - OdV.

CONTROLLO DEI DATI

RENDICONTAZIONE

Una prima versione dell’elenco dei soggetti che possono beneficiare del 5 per mille 2015 è pubblicata sul sito www.agenziaentrate.it dal 14 maggio 2015. Entro il 20 maggio il rappresentante legale dell’ente o suo delegato può far correggere eventuali errori di iscrizione nell’elenco, rivolgendosi direttamente alla Direzione Regionale delle Entrate di competenza. L’elenco definitivo è pubblicato sullo stesso sito entro il 25 maggio 2015.

Anche quest’anno la legge prescrive l’obbligo di rendicontazione delle somme percepite da approvare entro un anno dal ricevimento delle stesse. Il rendiconto della destinazione delle quote del 5 per mille deve essere redatto entro un anno dall’effettiva percezione dell’importo spettante e, ai fini del calcolo del termine, si fa riferimento al mese di accreditamento dell’importo registrato dalla competente Tesoreria. La trasmissione del rendiconto e degli eventuali allegati da parte dei soggetti che vi sono tenuti deve avvenire al più tardi nei trenta giorni successivi al compimento dell’anno di riscossione dell’importo. I documenti giustificativi devono essere annullati da apposita dicitura attestante che la spesa è stata sostenuta con la quota del “5‰ dell’Irpef” percepita per l’anno di riferimento. Il rendiconto e gli allegati devono essere conservati, unitamente ai giustificativi di spesa, per almeno dieci anni presso la sede legale o presso altra sede da notificare ed essere messi a disposizione del personale amministrativo incaricato di ispezionarlo.

SECONDA DICHIARAZIONE Entro il 30 giugno 2015 il rappresentante legale dell’ente deve inviare – pena l’esclusione dall’elenco del 5 per mille – alla propria Direzione Regionale delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta – e firmata dal legale rappresentante - come richiesto dall’Agenzia delle Entrate, alla quale bisogna allegare fotocopia di documento di identità del sottoscrittore. L’invio può essere effettuato tramite raccomandata a/r oppure – novità di quest’anno – tramite posta elettronica certificata. Nelle scorse edizioni molte organizzazioni sono state escluse per aver adempiuto solo in parte (o non aver adempiuto affatto o in tempo) a questo obbligo. Dal 2012, chi adempisse in modo incompleto o successivamente al 30 giugno, potrà sanare il ritardo inviando entro il 30 settembre la documentazione completa alla Direzione regionale delle Entrate nelle modalità richieste, pagando contestualmente una sanzione di euro 258 tramite F24 (codice tributo 8115).

SCADENZE DEL 5 PER MILLE 2015 PER LE ODV Si ricorda che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, ad oggi, i contributi del 5 per mille destinati dai contribuenti fino al 2012. Le OdV possono vedere le somme che riceveranno sul sito www.agenziaentrate.it. L’elenco è aggiornato al 23 aprile 2015 (vedi tabella).

Enti del volontariato

Associazioni sportive dilettantistiche

Inizio presentazione domanda d’iscrizione

26 marzo 2015

26 marzo 2015

Termine presentazione domanda d’iscrizione

7 maggio 2015

7 maggio 2015

Pubblicazione elenco provvisorio

14 maggio 2015

14 maggio 2015

Richiesta correzione domande

20 maggio 2015

20 maggio 2015

Pubblicazione elenco aggiornato

25 maggio 2015

25 maggio 2015

Termine presentazione dichiarazione sostitutiva

30 giugno 2015 alle Direzioni Regionali dell’Agenzia delle Entrate

30 giugno 2015 agli uffici territoriali del Coni

Termine regolarizzazione domanda iscrizione e/o successive integrazioni documentali

30 settembre 2015

30 settembre 2015

Descrizione


Non sono ancora stati pubblicati i dati delle destinazioni 2013 e 2014.

RIFERIMENTI NORMATIVI Il 5 per mille 2015 è stato istituito con Legge 190/14. In sostanza, la norma applica le disposizioni del 5 per mille del 2010 anche a quello di quest’anno e degli anni a seguire, incluse le norme regolamentari (Dpcm) relative al funzionamento e alle scadenze della misura. La norma (art 1, c 154) ha incrementato il fondo destinato al 5 per mille che, a partire dal 2015, ammonta a 500 milioni rispetto ai 400 degli ultimi anni. Anche la regolamentazione del dispositivo (platea dei partecipanti, modalità di accesso) è stata stabilizzata e, a partire da quest’anno, non

sarà necessario attendere la legge di stabilizzazione per vedere confermata l’agevolazione. È prevista l’uniformità della rendicontazione per tutti i settori e l’obbligo per i ministeri coinvolti nell’erogazione delle somme di pubblicare le rendicontazioni degli enti non profit. Per ulteriori informazioni, si rimanda anche alle circolari 13 del 26 marzo 2015, 7 del 20 marzo 2014 e 6 del 21 marzo 2013, reperibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il contribuente, in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, può apporre la propria firma nello spazio attinente l’opzione prescelta (nel caso delle OdV, l’opzione è quella relativa alle Onlus) e – se ha individuato l’ente che intende beneficiare – deve riportarne il codice fiscale. Di seguito si riporta l’elenco delle OdV che si sono accreditate nel 2015 tramite il CSV Società Solidale.

ELENCO DELLE ODV CHE SI SONO ACCREDITATE AL “5 X 1000 - ANNO 2015” TRAMITE IL CSV Denominazione ODV

Area territ. Codice Fiscale ODV

90031440044 ACAT ALBA LANGHE E ROERO Alba AIB CANALE Alba 90040260045 Alba 90035090043 AIB MONTA’ AITF CUNEO Alba 90028570043 ALEC ALBA Alba 90039800041 AMPELOS Alba 90037570042 ANC ALBA Alba 90036460047 Alba 90035920041 ANPA ALBA ANZIANI INSIEME TREISO Alba 90038930047 ARCOBALENO Alba 90040810047 ARGOS Alba 90040880040 ASAVA Alba 90019250043 ASS.NE ITALIANA DONATORI CORNEA AIDC Alba 90026300047 ASS.NE MARTA E MARIA Alba 90039170049 ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO 90040140049 COTTOLENGHINO Alba AVE ALBA Alba 90041400046 Alba 81011260049 AVIS ALBA BAKHITA Alba 90037630044 Alba 90021230041 BOTTEGA DI ELIA Alba 90048820048 CANALE LIVE CANI RUBINI Alba 90045500049 Alba 90043460048 CASTRUM AYNALDI CENTRO CULTURALE Alba 90035190041 SAN GIUSEPPE CENTRO DON MARIO DE STEFANIS Alba 90043230045 CONFRATERNITA PUMPOR ED NEIVE Alba 90041000044 CONFRATERNITA MISERICORDIA SANTA CHIARA Alba 90028810043 Alba 90002240043 CVA DIAPSI ALBA Alba 90047500047

Denominazione ODV

Area territ. Codice Fiscale ODV

FAMIGLIARMENTE Alba 90046130044 FAMILUPIS Alba 90034680042 FATE GLI GNOMI Alba 90049330047 FORAVIA Alba 93039360040 GRUPPO VOLONTARI SOCCORSO LA MORRA Alba 91007870040 Alba 90035130047 I LUPI IL SICOMORO ONLUS Alba 90045970044 KAIRON Alba 90039610044 LA COLLINA DEGLI ELFI Alba 90042790049 LA TORRE CULTURA Alba 90049300040 LA VALIGIA DEI SOGNI Alba 90041080040 L’ARCOBALENO VIP Alba 90039400040 MAGAU Alba 96067330041 MONFORTE MARTINA LIBRI Alba 93052740045 MONTELUPESI Alba 90046040045 Alba 90026140047 PROTEGGERE INSIEME 90048580048 RECUPERAMIAMOLI Alba RICICLARTE Alba 90046310042 SERENITA’ VIA CAVO Alba 90017000044 STRANI VARI Alba 90041190043 90007580047 TELEFONO AMICO VOCE AMICA Alba Alba 90039480042 VIVA I NONNI 90043590042 VOLONTARI MONTEACUTESI Alba AIB BRA Bra 91023480048 Bra 91022750045 ALI SPIEGATE AMICI POMPIERI BRA Bra 91022930043 ANFORIANUS Bra 91026270040 ANPANA Bra 91024170044 ASD SPORTIAMO Bra 91023470049 Bra 91023850042 AVIS CHERASCO Bra 91013810048 AVO BRA Bra 91013370043 CAV BRA CENTRO CULTURALE SAN BERNARDINO Bra 91014890049


Denominazione ODV

Area territ. Codice Fiscale ODV

91026430040 CONFRATERNITA S. AGOSTINO Bra Bra 91023670044 GIACCHE VERDI GRANELLO DI SENAPE Bra 92016250414 GRUPPO CIVICO PROT.CIV.BRA Bra 91019060044 GRUPPO VOLONTARI 91007250045 PARROCCHIA S. GIOVANNI B. Bra Bra 91027550044 HAROLD HAUPWOOD Bra 91023870040 KARIBUNI LA CORDATA Bra 91027920049 L’ABITO Bra 91031520041 Bra 91031540049 LAW CARE Bra 91023200040 LIDA ALBA BRA Bra 91031080046 NOI PER TE PICCOLO TEATRO BRA Bra 91027680049 Bra 91025230045 PIEDI X TERRA SANTUARIO MADONNA Bra 91031490047 DEL POPOLO Bra 91025710046 VISM 91025280040 VOLONT. COTTOLENGHINO BRA Bra 95022400048 CQUADRO CAVALLERMAGGIORE Bra A.CU.MA.R. Cuneo 96037340047 Cuneo 96047550049 ABC PIEMONTE 96063480048 ACAT BORGO S.DALMAZZO Cuneo Cuneo 96074180041 ACSTE AIB BORGO S.DALMAZZO Cuneo 96037890041 Cuneo 96069260048 AIB CHIUSA PESIO Cuneo 96078660048 AIB PEVERAGNO Cuneo 96047900046 AIB ROCCABRUNA Cuneo 96029430046 AICE CUNEO Cuneo 96037610043 ALCASE ALICE CUNEO ONLUS Cuneo 96067980043 Cuneo 96056610049 AMICI BIBLIOTECA CUNEO Cuneo 96089500043 AMICI CASE DEL CUORE AMICI DI DEMONTE Cuneo 96081490045 Cuneo 80017580046 ANA CUNEO Cuneo 96076080041 ANOLF CUNEO ANTEAS Provincia di Cuneo Cuneo 96054810047 ARCANSIEL Cuneo 96088120041 ARIAPERTA Cuneo 96040220046 Cuneo 96075170041 ASS.NAZ.POLIZIA DI STATO ASS.NE NAZ. VIGILI DEL FUOCO Cuneo 96063930042 CUNEO AVO CUNEO Cuneo 96007710047 Cuneo 96082460047 AVSA CASA DELL’AMICIZIA Cuneo 96089620049 E DELL’ASCOLTO CB RADIO CLUB Cuneo 96049240045 BORGO SAN DALMAZZO CENTRO DON LUCIANO PASQUALE Cuneo 96063760043 Cuneo 96047830045 CENTRO DOWN CUNEO CLUB UNESCO ALBA Cuneo 90046360047 CONFRATERNITA MISERICORDIE CUNEO Cuneo 96073420042

Denominazione ODV

Area territ. Codice Fiscale ODV

Cuneo 96077130043 CONI VIP Cuneo 80023820048 CONSULTURIO UCIPEM Cuneo 96082700046 CUNEO NEL CUORE CUNEOBIRDING Cuneo 96072170044 96082470046 DIAMOGLI UNA ZAMPA BUSCA Cuneo 92018340049 DON STEFANO GERBAUDO Cuneo 96064370040 DONATORI SANGUE MICHELIN Cuneo DONNA X DONNA Cuneo 96057770040 FAMIGLIE A COLORI Cuneo 96085280046 Cuneo 96082250042 FAMILIAE FARMACISTI PC CUNEO Cuneo 96082480045 Cuneo 96072770041 FIORI SULLA LUNA Cuneo 96075470045 FRATELLANZA VLLAZNIA GENITORI PEVERAGNO Cuneo 96086600044 Cuneo 95023660046 GOMIV GRIMELDA Cuneo 96073650044 Cuneo 96090660042 GROW UP IDEE.COMUNITA’ Cuneo 96081000042 96076970043 IL CAMMINO DI SANT’ANNA Cuneo Cuneo 96036350047 IL CERCHIO CUNEO Cuneo 96087930044 LA VIA PER TUTTI Cuneo 96067480044 LIDA CUNEO Cuneo 03052430042 LIDA GATTILE LILT Cuneo 96046640049 Cuneo 96067340040 LIRETTA LOU VIOL Cuneo 96086740048 Cuneo 96084740040 MANO NELLA MANO Cuneo 96071300048 MARIA TERESA GHIGLIA Cuneo 96089870040 MASTRO GEPPETTO MENTEINPACE Cuneo 96065910042 NOI CON VOI PER CONTINUARE Cuneo 96078500046 A VIVERE 96079930044 NOSTRA SIGNORA DI LOURDES Cuneo Cuneo 96021570047 PEDO DALMAZIA PIEMONT DEV VIVE Cuneo 96055450041 Cuneo 96025270040 PRO NATURA Cuneo 96074470046 PSICOLOGI X I POPOLI Cuneo 96074320043 RAFAELA RINAUDO CONSIGLIO CENTRALE Cuneo 96033240043 SAN VINCENZO CUNEO Cuneo 96076350048 SANTUARIO MONSERRATO Cuneo 96028560041 SOS Cuneo 96032120048 TELEFONO DONNA Cuneo 96062340045 TERRA DEI BAGIENNI Cuneo 96071970048 UNIVOC VALLE STURA INSIEME Cuneo 96057940049 DIAMOCI UNA MANO Cuneo 96091000040 VIVERE CERVASCA Cuneo 96077720041 VOCI LIBERE VOGLIA DI CRESCERE Cuneo 96072310046 ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO COTTOLENGHINO Cuneo 96073730044 1 PAPA GOLF Fossano 92006400045 CB RADIO CLUB FOSSANO


28 | Società Solidale | N. 2 / 2015

Denominazione ODV

Area territ. Codice Fiscale ODV

AMICI DEL CUORE FOSSANO Fossano 92018730041 ANPA FOSSANO Fossano 92007510040 92015190041 ARTE E CULTURA SILVIA DOGLIANI Fossano Fossano 92003030043 AVIS FOSSANO CAV FOSSANO Fossano 92007400044 Fossano 92018580040 CRESCENDO FOSSANO DIABETICI FOSSANO SAVIGLIANO -SALUZZO Fossano 95019610047 GRUPPO INTERFORZE FOSSANO Fossano 92018950045 Fossano 95021790043 IN CORTILE GENOLA LIDA FOSSANO Fossano 92014310046 OASI LA MADONNINA Fossano 92011740047 Fossano 92007900043 SVAF Fossano 92014200049 TRINITA’ SOLIDALE 92018030046 UNITÀ MEDICO INFERMIERISTICA Fossano UNITÀ RADIOLOGICA Fossano 92020090046 VOLONTARIA PC Mondovì 93045850042 AIB PRIERO Mondovì 93037210049 AIRONE BIANCO Mondovì 93006140045 ANA MONDOVI’ Mondovì 93035070049 AUTISMO HELP Mondovì 93011910044 AVAS MONREGALESE Mondovì 93007490043 AVASTERA Mondovì 93019600043 AVIS FARIGLIANO Mondovì 93019790042 AVIS GARESSIO Mondovì 93035370043 AVIS MONDOVI’ Mondovì 93016820040 AVO MONDOVI’ CREATTIVITA’ Mondovì 93050920045 ELLISSE Mondovì 93044140049 Mondovì 93052110041 FAMIGLIE ADHD FRABOSA ASSOCIAZIONE Mondovì 93049290047 SOCCORSO PISTE Mondovì 93044870041 FUTURO DONNA IL TEMPO AMICO Mondovì 95050740047 Mondovì 93044260045 INSIEME PER DOGLIANI LA RONDINE Mondovì 92018680048 Mondovì 93039440040 L’ANELLO FORTE L’ANTENNA MISSIOMONDO Mondovì 93040350048 93039120048 LIDA CARRU’ MONDOVI’ CEVA Mondovì Mondovì 93038930041 LIDA GARESSIO MONDOQUI Mondovì 93044300049 MONDOVIP Mondovì 93040510047 PA VALLI MONREGALESI Mondovì 93042900048 Mondovì 93051200041 POMPIERI IN LANGA Mondovì 93046570045 RAGAZZI DI BAGNASCO Mondovì 93042450044 RETEBLU Mondovì 93035720049 RINASCITA VALLEBORMIDA Mondovì 93040990041 ROSA DEI VENTI 93042470042 SAN BIAGIO E MARIA VERGINE Mondovì SCACCIAPENSIERI Mondovì 93039570044 Mondovì 93040280047 SEA ALTA VAL TANARO ULMETA Mondovì 93052580045 Mondovì 93053010042 UNA ZAMPA PER LA VITA

Denominazione ODV

Area territ. Codice Fiscale ODV

VOLONTARIATO SACRA FAMIGLIA Mondovì 93040570041 ACAT SALUZZO Saluzzo 94035860041 Saluzzo 85009440042 ADAS 94044210048 AMICI CASA RIPOSO SAMPEYRE Saluzzo AMICI POMPIERI BUSCA Saluzzo 96067060044 Saluzzo 94031300042 CARPE DIEM Saluzzo 94041620041 ESSERCI EX ALLIEVE Saluzzo 03118380041 FAMIGLIE INSIEME PER Saluzzo 94035750044 94039780047 FRANCESCO VA IN BURKINA Saluzzo GUARDIA NAZIONALE AEZA Saluzzo 94042110042 INSIEME POLONGHERA Saluzzo 94043280042 95021900048 LA CASALGRASSO SOLIDALE Saluzzo Saluzzo 02726170042 L’AIRONE MANTA Saluzzo 94035300048 LIBERI DENTRO LIDA VIGILANZA VERZUOLO Saluzzo 94041440044 Saluzzo 94030710043 MUSICA E… Saluzzo 94036980046 POMPIERI DEL MONVISO SQUADRA ANTICENDIO Saluzzo 94016150040 AIB BAGNOLO Saluzzo 94028800046 TULLIA Saluzzo 96067740041 VOLONTARI ANNUNZIATA Savigliano 95017040019 ACAT SAVIGLIANO Savigliano 95021440045 ADES Savigliano 95018300046 ALTALENA AMICI BIBLIOTECA CAVALLERMAGGIORE Savigliano 95022390041 Savigliano 95017910043 ARSHA ATTIVITÈ E CULTURA Savigliano 95008140048 PER SAVIGLIANO Savigliano 95006140040 AVO SAVIGLIANO Savigliano 95005760046 CAV SAVIGLIANO Savigliano 95018230048 CIELO IN TERRA DIAPSI FOSSANO SAVIGLIANO SALUZZO Savigliano 95005710041 DON PIGNATA Savigliano 95018860049 Savigliano 95020160040 GABRIELLA BERTINO GIARI N’TUSSIA’ Savigliano 94028590043 Savigliano 95015890049 IL CERCHIO SAVIGLIANO Savigliano 03375990045 IL FIORE DELLA VITA LA TORRE Savigliano 95017950049 Savigliano 95023650047 LIBERALOTU’ L’ORA DI GENEROSITA’ Savigliano 95018630046 Dott. MAURIZIO FERRERO Savigliano 95019460047 MAI+SOLE Savigliano 95023330046 NATURA IN CITTA’ Savigliano 95019810043 NOI CON VOI SAVIGLIANO Savigliano 95019710045 PICCOLI PASSI 92009100022 SMILE CAVALLERMAGGIORE Savigliano Savigliano 91030580046 SOLIDALI PER CERVERE TEATROETERAPIA Savigliano 91238950371 UNDERGROUND Savigliano 95023350044 92018460045 VOTTIGNASCO SOLIDARIETA’ Savigliano


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Pensare alle donne di domani creando consapevolezza oggi La redazione di Società Solidale ha intervistato Elisa Bettoni, referente per la provincia di Cuneo dell’Associazione Progetto Endometriosi Onlus - Ape Onlus che è attiva nell’informazione finalizzata alla creazione di una consapevolezza sull’endometriosi, malattia cronica femminile. Quando è nata l’associazione in provincia di Cuneo? Qual è la Vostra mission? L’Associazione Progetto Endometriosi Onlus (Ape Onlus), ufficialmente costituitasi nel febbraio 2006, è un’organizzazione di volontariato con sede nazionale a Reggio Emilia che ha gruppi di sostegno attivi in diverse città d’Italia tra cui anche, dal 2013, Cuneo. Le fondatrici e il con-

siglio direttivo sono esclusivamente donne affette da endometriosi e l’associazione si finanzia unicamente tramite le donazioni e le somme ricevute grazie all’erogazione del 5 per mille. L’endometriosi è una malattia complessa, cronica e tuttora poco conosciuta, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, chiamato endometrio, in altri organi (ad esempio ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino e vescica), impianti di tessuto endometriale sono stati trovati anche in organi più distanti dalla pelvi (ad esempio reni, fegato, polmoni). L’endometriosi è ormono-dipendente e tutti i mesi, sotto gli effetti del ciclo mestruale, il tessuto impiantato in sede anomala va

incontro a un sanguinamento interno: ciò dà origine a cisti, infiammazioni croniche degli organi nei quali si impiantano questi focolai, cicatrici, aderenze e, in alcuni casi, infertilità. Per una malattia di cui non si conosco ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca è fondamentale: fare informazione per creare consapevolezza! L’Ape pensa alle donne di domani, creando consapevolezza nelle donne di oggi. Quali sono le principali attività che svolgete? Grazie al lavoro non retribuito delle volontarie e alle donazioni ricevute,


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l’Associazione è in grado di realizzare i seguenti progetti: - diffondere informazioni e conoscenza sulla malattia, perché l’endometriosi è una malattia molto diffusa, ma poco conosciuta anche tra gli stessi specialisti in ginecologia. Informare in questo caso è prevenire e intervenire in tempo. - Offrire sostegno attraverso la forma dell’auto-mutuo- aiuto: l’Ape ha attualmente attivi 17 gruppi Ama che offrono sostegno alle pazienti, perché crediamo che la sofferenza legata all’endometriosi si sconfigga anche recuperando il benessere psicofisico. - Condurre campagne di sensibilizzazione presso i Medici di Medicina Generale (Mmg) per fornire loro le conoscenze necessarie a individuare l’endometriosi nelle loro pazienti presso gli operatori dei consultori e presso le scuole (l’iniziativa consiste nell’organizzare momenti informativi e formativi tra le giovani delle scuole medie superiori nelle classi del quarto e quinto anno). L’Ape Onlus è un’associazione femminile. Quali sono le difficoltà che affrontate nella Vostra opera di volontariato? L’endometriosi è una malattia cronica, tuttora poco conosciuta, sot-

tovalutata e sottostimata. L’Ape Onlus combatte da anni contro l’ignoranza che aleggia ancora intorno alla malattia nonostante l’altissimo numero delle donne in età fertile, che ne sono affette. Combattiamo contro un sistema sanitario che non prevede ancora l’esenzione del ticket per tutte le donne con endometriosi, combattiamo contro la disinformazione e l’approssimazione, combattiamo affinché venga istituito un registro nazionale dell’endometriosi. Come riuscite ad avvicinare nuovi volontari? L’endometriosi è una malattia estremamente invalidante, che può arrivare a condizionare l’intera vita di una donna (sia fisica e soprattutto psicologica). Molto spesso i sintomi sono mal interpretati o minimizzati. Il processo diagnostico è molto lungo, occorrono in media dai cinque ai 10 anni prima di conoscere il nome e la causa de nostro dolore, molto spesso non siamo ascoltate o prese in considerazione dai numerosi professionisti che incontriamo durante il nostro lungo e tortuoso percorso verso la diagnosi. Come dico io… l’endometriosi non è solo una malattia che ti “distrugge” fisicamente, ma soprattutto psicologicamente.

Veniamo considerate “pazze”, “esagerate” per i nostri dolori, e, spesso, ci viene consigliato di rivolgersi ad uno psicologo per “farci aiutare”. E durante questo primo percorso che spesso le ragazze, ormai spaventate e smarrite, ci contattano tramite i social network, il sito e/o il forum (www.apeonlus.com) per chiedere un primo aiuto. Sul nostro territorio organizziamo tavoli informativi nelle fiere di paese, presso i centri commerciali, per dare più visibilità all’Ape e cercando di avvicinare ed aiutare più ragazze possibili. Nel mese di aprile abbiamo organizzato un primo e interessantissimo incontro di sostegno con Valentina Mondino (psicologa e psicoterapeuta sistemica relazionale). L’incontro ha avuto molto successo e sicuramente la collaborazione continuerà nei prossimi mesi. Quali sono le Vostre prospettive o i Vostri sogni nel cassetto? Come associazione speriamo di continuare a “crescere” ancora, al fine di migliorare la tutela della salute e le condizioni di vita, individuali e sociali, delle donne continuando a promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce dell’endometriosi, nonché il miglioramento della qualità delle cure, e promuovere altresì la conoscenza della patologia e dei suoi effetti in ambito sanitario sociale e lavorativo. In particolare il nostro sogno sarebbe arrivare un giorno ad essere “riconosciute” e ottenere una legge per l’endometriosi, il riconoscimento dell’invalidità e l’esenzione ticket e ovviamente che venga istituito il registro nazionale dell’endometriosi, importante per “fare la conta” delle pazienti e chiedere che vengano allocate maggiori risorse ad una patologia che colpisce un così grande numero di donne. Giorgia Barile

APE ONLUS ASSOCIAZIONE PROGETTO ENDOMETRIOSI Per informazioni sul Gruppo di Cuneo: cuneo@apeonlus.com; info@apeonlus.com www.apeonlus.com


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Intervista all’Associazione LIDA di Cuneo

di Debora Sattamino

La redazione di “Società Solidale” continua l’approfondimento dedicato ai diversi settori del volontariato. Si prosegue con l’esplorazione delle Associazioni che si occupano di animali. Contrariamente al campo ambientale le OdV che seguono questo filone sono in aumento. La maggior parte dei sodalizi di questo tipo rientra nel settore sanitario, ma alcune, quelle per esempio che si occupano dell’addestramento dei cani per la ricerca persone, nella Protezione civile, altre ancora nel settore della tutela ambientale. Su questo numero abbiamo posto alcune domande a Edgardo Filippi, presidente dell’associazione Lida di Cuneo Com’è nata l’Associazione? Può sembrare una domanda banale, ma vale la pena ricordare che l’associazionismo nasce per dare una risposta a un bisogno che la collettività sente e al quale l’istituzione ha difficoltà a risolvere in prima persona. Qual è il bisogno irrisolto? Dare la possibilità a coloro che costituiscono l’anello debole degli esseri viventi di poter godere di libertà, dignità e diritto a non soffrire. Chi sono gli iscritti della vostra associazione? Gli iscritti all’associazione Lega Italiana per i Diritta dell’Animale sono coloro che si riconoscono nello statuto della stessa la quale, a sua volta, si riconosce nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale: Articolo 1: Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza. Articolo 2: a) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali; c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo. Di cosa si occupa la Vostra associazione? E quali sono le maggiori attività che sono state svolte in questi ultimi anni? I nostri associati, condividendo soprattutto la Dichiarazione Universa-

le dei Diritti dell’Animale si sentono impegnati a promuovere questi concetti attraverso l’esempio e il dialogo e le attività di ogni giorno. Ogni giorno le gattare e i volontari rincorrono i gatti delle colonie feline per portare loro del cibo o catturarli per poterli curare. Ogni giorno siamo contattati da persone che ci segnalano casi di

animali in difficoltà o, peggio, maltrattati. Ogni giorno prendiamo contatto con le istituzioni responsabili per intervenire e definire le problematiche, inerenti animali e umani sul loro territorio di pertinenza. Ai fini di ottenere una formazione/ informazione più completa, sono stati proposti dei corsi di prepara-


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zione per aspiranti guardie zoofile: queste guardie saranno gli interlocutori, esperti, destinati a dialogare con quelle istituzioni che hanno il compito di sanzionare, in funzione della gravità del reato, i responsabili di comportamenti discordanti dalle leggi e dai regolamenti. L’associazione sente molto l’impegno a chiarire, a livello sociale, i comportamenti etici ed etologici corretti nei confronti degli animali. Accanto all’attività di comunicazione già funziona una sezione di vigilanza: interviene nell’accertamento delle violazioni alle leggi che sopavvedono allo stato di benessere degli animali. Una sezione Lida gestisce la conduzione di un rifugio per gatti in difficoltà gestita da Adriano Marangio. Come viene gestito il rapporto con la società contemporanea e quali sono le problematiche che dovete affrontare? I nostri interlocutori o, come si usa dire in gergo tecnico, i nostri portatori di interessi comuni sono, da una parte, i cittadini e, dall’altra parte, le istituzioni.

Mentre con i cittadini colloquiamo con le istituzioni, cerchiamo un dialogo di collaborazione. Il cittadino chiede e pretende un intervento rapido, conclusivo, soddisfacente per la propria coscienza e a costo zero. L’istituzione si aspetta da noi, associazioni, una collaborazione di sussidiarietà, conclusiva e a costo zero. Noi dedichiamo gratuitamente le nostre risorse umane e materiali; noi ci mettiamo la faccia ad andare a elemosinare piccoli aiuti materiali dalla gente che sentiamo sensibile: noi non viviamo di lasciti e sovvenzioni pubbliche. Ringraziamo alcuni privati che, al bisogno o periodicamente, ci elargiscono cibo o qualche quattrino (per sterilizzazioni e cure); un ringraziamento a quei veterinari che ci vengono incontro nelle emergenze sia in termini di disponibilità oraria che di benevolenza. Quali potrebbero essere possibili soluzioni a eventuali difficoltà che incontra un’associazione di volontariato che si occupa di animali? Che le difficoltà delle associazioni animaliste siano ”eventuali” è un eufemismo. Gli interventi dei volontari sul campo non sono di genere prettamente intellettuale: i gatti randagi non vivono di pensieri e parole!! Occorre un coordinamento, con incontri periodici, tra le associazioni e le istituzioni che rappresentano lo stato: comuni, asl, provincia, regione, forze di polizia locali e statali (carabinieri, polizia, guardia di finanza, corpo forestale dello stato). Occorre predisporre dei progetti per intervenire sul territorio nell’ambito della prevenzione: co-

municazione, interventi nelle scuole, convegni, tavole rotonde con le associazioni di categoria onde superare le visioni facilmente e puramente lobbystiche. Ci serve avere una sede a costo zero, per gestire le logistiche di prodotti e materiali, per raccogliere ed elaborare informazioni e dati delle criticità sulle quali intervenire. I gatti e i cani homeless devono, per interposta persona, avere un uscio dove bussare per elemosinare una ciotola di cibo.

SEZIONE COMUNALE CUNEO Corso Nizza 61 12100 CUNEO tel. 320 3609633 lidacuneo@virgilio.it SEZIONE LIDA GATTI Cuneo 3387155705 www.gattilecuneo.it SEZIONE FOSSANO 3338990717 pinco-pallino-club@libero.it SEZIONE BRA 3356594325 gentile.lidabra@gmail.com SEZIONE MONDOVI’-CEVA-CARRÙ 3288866491 lida.carrumondoviceva@gmail.com SEZIONE GARESSIO 3470941098 sezione.garessio.lida@alice.it LIDA VIGILANZA PROVINCIALE CUNEO 347 1056186 segreteria@lidavigilanzacuneo.it


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NEWS dalle Associazioni FAMIGLIE AL CENTRO: UN SOGNO DIVENTATO REALTÀ È stato presentato ufficialmente, mercoledì 15 aprile in un salone d’Onore comunale gremito di gente, il progetto Famiglie al Centro realizzato a Cuneo dall’associazione Fiori sulla Luna e Cooperativa Momo in collaborazione con la Fondazione I Bambini delle Fate. Una presentazione speciale che ha visto la partecipazione attenta e speranzosa di tante famiglie di ragazzi autistici. Erano loro, i destinatari finali del progetto, i protagonisti principali. Perché Famiglie al Centro è un progetto ambizioso che mira a migliorare concretamente la vita di questi ragazzi. «Il nostro metodo prevede che si lavori con spirito imprenditoriale – ha dichiarato Franco Antonello, Fondazione I bambini delle fate – e questo permette di finanziare già 24 progetti in 6 Regioni di Italia. Al momento sono 650 gli imprenditori che ci sostengono. Le associazioni del territorio con cui collaboriamo sono libere di attuare il progetto che meglio risponde alle esigenze del luogo: il nostro comitato medico scientifico segue quello che viene fatto, controlla dove vanno i fondi raccolti, e tutto viene rendicontato mensilmente sui quotidiani. È importante che insieme alla visibilità agli imprenditori ci sia anche la totale trasparenza». Presenti alla conferenza stampa oltre a Franco e Andrea Antonello, il Sindaco di Cuneo Federico Borgna, l’Assessore comunale al volontariato Gabriella Aragno, il vicepresidente della cooperativa Momo Roberto Saba, Claudia Pirotti referente del progetto per l’associazione Fiori sulla Luna e la responsabile commerciale della Fondazione su Cuneo Monica Rolfo. Presenti in massa tantissimi imprenditori, molti già facenti parte della squadra, alcuni in procinto di, altri ancora curiosi di saperne di più e di toccare con mano cosa realmente si può fare insieme alla Fondazione I bambini delle Fate.

La conferenza stampa è stata l’occasione per presentare anche il libro di Andrea “Baci a tutti”: nelle pagine del volume Andrea ci spiega come ci vedono i ragazzi autistici e ci racconta le differenze tra il loro mondo e il nostro. Un bel libro che regala speranza e gioia a tante famiglie, perché racconta che si possono fare cose meravigliose anche se si è un “po’ diversi”. Il progetto Famiglie al centro si propone proprio questo: consentire ai ragazzi autistici di fare cose meravigliose. Gli imprenditori cuneesi che hanno già aderito sono coloro che hanno trasformato un sogno in realtà per le prime 20 famiglie che usufruiranno del progetto, quelli che si uniranno consentiranno a tanti altri ragazzi di entrare a far parte della squadra e di migliorare la propria vita. Elisa Girardo

DA 70 ANNI AVIS CUNEO È UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA CITTÀ GRAZIE ALL’IMPEGNO DI TANTI VOLONTARI L’Avis Cuneo ha celebrato domenica 12 aprile, con grande successo di pubblico, il 70° Anniversario della sua fondazione. Dal 1945 la sezione cuneese, con dedizione e impegno, garantisce con tanti donatori, 1.600 nel 2014, il necessario sostengono agli ammalati e alle strutture sanitarie. La giornata ha visto la partecipazione del sindaco di Cuneo Federico Borgna, l’assessore comunale al volontariato Gabriella Aragno, l’Assessore regionale Alberto Valmaggia, il Presidente regionale Avis Giorgio Groppo e Giovanni Battista Barbero, ex presidente e colonna portante della sezione cuneese. A dirigere la cerimonia ufficiale e le premiazioni il Presidente Corrado Cosa e la Vicepresidente Rosina De Luca.


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NEWS NEWS NEWSN

Corrado Cosa, dopo aver raccontato il percorso dell’Associazione ha dichiarato: «Voglio ringraziare tutti i dirigenti e volontari che negli anni si sono susseguiti a dirigere la sezione cuneese. È grazie al loro impegno, alla loro dedizione alla causa, che oggi la nostra Avis gode

di splendida forma e che è un punto di riferimento prezioso per la nostra città. Un augurio e un pensiero – ha concluso Cosa – a chi non fa ancora parte di questa nostra famiglia perché sarà lui l’artefice della nostra storia futura. Per questo i nuovi donatori sono da coltivare in maniera attenta perché sono essenziali affinché i malati, i destinatari del nostro gesto d’amore, possano sempre contare sulla presenza di angeli custodi». Oggi l’associazione è una realtà importante del territorio: nel 2014 sono state raccolte 1522 sacche di sangue e sono stati registrati 75 nuovi donatori. Il numero dei donatori oggi conta il ragguardevole numero di 1.600 tra attivi, benemeriti e sostenitori. Ma, nonostante i risultati più che positivi, è necessario non abbassare mai la guardia: per questo motivo il consiglio direttivo, seguendo le orme dei predecessori, ha continuato a svolgere una forte promozione del dono


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SNEWS NEWS NEWS del sangue intraprendendo nuove iniziative per coinvolgere prima di tutto i giovani. «In questi 70 anni, – spiega ancora il presidente – benché sia cambiato lo scenario e siano cambiate anche le persone, il fabbisogno di sangue è rimasto invariato: continua, oggi come allora, ad essere fondamentale compensarlo con un gesto di generosità, anonimo, disinteressato e quindi assolutamente volontario. Il sentimento che caratterizza questo anniversario – ha concluso – è la gratitudine, quella che dobbiamo a tutti i donatori di ieri e di oggi, gli unici veri protagonisti della nostra storia, quelli che hanno lasciato un segno indelebile di altruismo nella nostra città». Elisa Girardo

21-29 MARZO 2015 - XV EDIZIONE DELLA SETTIMANA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA DELLA LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI Dal 21 al 29 marzo si è tenuta la XIII edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, uno dei principali appuntamenti della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’evento ha come obiettivo informare correttamente, sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per i vincere i tumori. Scienza e medicina sono concordi nell’affermare che più di un terzo dei tumori non si svilupperebbe se accompagnassimo ad una sana alimentazione, poche e semplici regole che aiutino a ridurre il rischio di sviluppare la malattia: praticare un’attività fisica regolare, non fumare, ridurre il consumo di alcol, alimentarsi con più frutta fresca e verdura. Se tutti adottassimo questi corretti stili di vita, si raggiungerebbe in tempi brevi una guaribilità complessiva dal cancro di oltre l’80 per cento. La Lilt promuove dunque in questa occasione le virtù della “dieta mediterranea”, celebre per le sue proprietà salutari, ed il consumo soprattutto dell’olio extravergine di oliva, testimonial storico della campagna, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore. Dal 21 marzo i volontari della Lilt della Provincia di Cuneo si sono mobilitati per essere presenti nelle principali piazze per offrire la bottiglia di olio extravergine di oliva - in cambio di un modesto contributo a sostegno delle attività promosse dalla Lilt (dalla prevenzione alla riabilitazione, dalla diagnosi precoce all’assistenza domiciliare) – accompagnata ad un utile opuscolo ricco di informazioni sui corretti stili di vita, con consigli e appropriate ricette di importanti chef nazionali. Erano

presenti anche i medici della Lilt per rispondere alle domande della popolazione. Per il secondo anno consecutivo la Fondazione Campagna Amica, si è fatta promotrice della “Settimana”, presso il mercati locali della provincia e dove erano presenti i volontari Lilt. Tutti gli eventi sono stati organizzati in collaborazione con il Centro servizi del Volontariato Società Solidale di Cuneo. La settimana della prevenzione oncologica si è svolta nei Comuni di Cuneo, Saluzzo, Alba, Bra, Mondovì, Ceva, Roccaforte Mondovì e Belvedere. Associazione Lilt

LA BACCHETTA DEL PITTORE Spettacolo organizzato dall’Associazione Diabete No Limits Domenica 15 marzo al Teatro Toselli di Cuneo, l’Associazione Diabete No Limits, in collaborazione con il Csv Società Solidale, ha proposto lo spettacolo teatrale “La bacchetta del pittore”: parole, musica e movimento che vanno in scena per sostenere l’attività dell’associazione e per promuovere, ad un numero sempre maggiore di persone, le problematiche legate alla patologia diabetica. Lo spettacolo che ha testi, musiche, scene e costumi dei Laboratori Cratere Bartòk, (l’orchestra era diretta da Pierangelo Gelmini ) nasce dalla semplice lettura di un libro. Nella storia ispiratrice tutto parte dall’amicizia e dalla collaborazione tra un bambino e un grande capaci di trovare una lingua comune. Il progetto ha dato vita a “officine di creatività” (dislocate a Cuneo e a Cantù), all’interno delle quali sono state guidate e coordinate elaborazioni teatrali, musicali, visive, motorie e testuali al fine di sviluppare un percorso che conduce a un prodotto teatrale rappresentabile e unificante. Attraverso lo spettacolo l’associazione Diabete “No Limits” voleva promuovere e sostenere, con le offerte raccolte, i campi scuola per educare i piccoli pazienti al controllo e alla gestione della patologia. I campi, della durata di una settimana, permettono ai bambini di vivere un’esperienza formativa unica, seguiti da personale sanitario e volontari. Durante i campi si cerca di offrire strumenti per poter affrontare la quotidianità con maggiore serenità e per raggiungere la convinzione che “Anche io, nonostante il diabete, posso fare tutto”. Lo spettacolo di sensibilizzazione è stata l’occasione per promuovere la grande azione che l’Associazione realizza in collaborazione con la struttura complessa di pediatria dell’ospedale cuneese: l’obiettivo è quello di offrire sostegno psicologico nelle nuove diagnosi dei bambini, i campi scuola sono una delle proposte concrete dedicate ai giovani pazienti. E.G.


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NEWS NEWS NEWSN IN OGNI PAESE UN ANGOLO DI PARADISO

Visite guidate con volontari alle Chiese di Cervasca e Vignolo Domenica 12 aprile, l’Associazione Vivere Cervasca era presente con volontari giovani e adulti nelle Chiese di Vignolo e Cervasca per proporre visite guidate gratuite. L’invito era rivolto a quanti volevano andare alla scoperta di un piccolo angolo di paradiso, presente in luoghi comuni quali le nostre Chiese, e allo stesso tempo sconosciuti nei loro tesori. L’evento è il punto di arrivo di un percorso strutturato che ha visto la realizzazione di due diversi corsi di formazione: uno di sei incontri (tre teorici e tre pratici) rivolto a oltre 30 adulti e un laboratorio di quattro incontri teorici e due pratici con otto studenti della Scuola media di Cervasca. Entrambi gli eventi formativi sono stati tenuti dalla storica dell’arte Elisa Cartei e dalla presidente di Vivere Cervasca Maria Bramardi che ha curato il profilo storico. Hanno collaborato alla docenza tenendo due lezioni anche i soci Lucia Renaudo e Giuseppe Tomatis. Il progetto è stato possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e vede la collaborazione dell’Associazione Volontari per l’Arte, dell’istituto Comprensivo di Cervasca delle Parrocchie di Cervasca e Vignolo. Il tutto patrocinato dai comuni di Vignolo e Cervasca. Domenica 12 aprile i volontari erano a disposizione per le visite guidate nelle Chiese di: San Bernardo, San Defendente, Santa Croce, Vignolo, San Michele, Cervasca. Avevamo cominciato due mesi prima con una proposta di formazione rivolta da un lato ad adulti, interessati a conoscere meglio storia e arte del proprio territorio ed, eventualmente, a proporsi come guide volontarie e, dall’altro, ai ragazzi di terza media, con un percorso parallelo ma specifico per giovanissimi in fase di scelta del proprio futuro umano e professionale. Da questi percorsi, si sono proposti poi per l’accoglienza e l’accompagnamento 15 adulti e otto ragazzi. 23 persone suddivise su sei parrocchiali e una confraternita, che in pochi giorni hanno approfondito lo studio dell’edificio scelto o affidato, con entusiasmo e impegno davvero notevoli. Un’organizzazione attenta, una diffusione dell’informazione capillare e incisiva (grazie anche al fondamentale supporto del CSV e al contributo della Fondazione Crc), gli inviti personali… hanno fatto il resto: le visite sono state almeno 260, divise in modo diverso tra le sei chiese, con l’interesse maggiore per S. Michele, l’antica unica parrocchiale di tutto il territorio. «In un momento in cui nel mondo l’ignoranza dell’uomo distrugge opere inestimabili, valorizzare e riscoprire le nostre origini non è da poco. Sicuramente è solo

l’inizio…» ha scritto un visitatore. E un giovane ha detto: «Davvero bellissima esperienza che voglio rifare il prima possibile». Bisogna avere fiducia: nella voglia delle persone di mettersi in gioco su nuovi compiti e attività (chi avrebbe detto che studenti, commercianti, pensionati e insegnanti avrebbero saputo fare così bene l’accompagnatore?), nei ragazzi, divenuti guide straordinarie e convincenti, nella voglia di molte persone di uscire dagli schemi e aprirsi alle novità. In fondo bastano tre cose: motivazione, fiducia (sentirsi capaci per i ragazzi è stato vincente!), impegno. La presidente di “Vivere Cervasca”

LA FATA DELLE BOLLE L’associazione Centro culturale San Paolo ha organizzato venerdì 17 aprile, alle 16, nella Biblioteca di Alba l’iniziativa“La fata delle bolle”: lettura, magia e avventura con Fulvia Degl’Innocenti. L’incontro era aperto ai bambini dai quattro anni in su, con ingresso libero.

UN FIORE E UN DOLCE PER LA SOLIDARIETÀ L’associazione Bakhita ha organizzato l’iniziativa Un fiore e un dolce per la solidarietà domenica 19 aprile sul piazzale della chiesa di Cristo Re, ad Alba. I volontari, all’uscita dalle messe, hanno offerto piantine e torte per raccogliere fondi da destinare alle famiglie in difficoltà. Per informazioni: 0173-35.818, 349-22.37.734.

FABRIZIO DE ANDRÈ “SMISURATA PREGHIERA” L’associazione Centro culturale Edith Stein ha organizzato l’appuntamento “Fabrizio De Andrè Smisurata preghiera”, risonanze nella letteratura, nella musica e nella spiritualità. Il ritrovo è stato alle 21 all’auditorium della Cassa di risparmio di Bra (via Principi di Piemonte, 12) a Bra. Ha condotto la serata Emanuele Forzinetti, con gli interventi di Fabio Bailo, Giorgio Garrone e Fabio Rondano.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO “STOP ALL’INDIFFERENZA” Quella che doveva essere una semplice serata di premiazione è diventata una bella occasione per riflettere su tematiche attuali ed importanti: si parla dell’incontro


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SNEWS NEWS NEWS svoltosi il 27 marzo alla Crusà Neira, organizzato dai giovani della San Vincenzo di Savigliano per premiare i vincitori del concorso letterario “Stop all’indifferenza”. L’iniziativa «nata dai giovani per i giovani», come spiega la responsabile Stefania Sito, era stata promossa nelle scuole della città lo scorso ottobre, per sensibilizzare gli studenti neomaggiorenni degli istituti saviglianesi verso i temi del volontariato e dell’impegno nel sociale. La giuria, composta da giovani laureati in materie umanistiche, ha valutato e corretto gli elaborati di 97 studenti, selezionandone 10 (alcuni scritti da singoli, altri a gruppi) per il conferimento di attestati di merito: si tratta dei temi di Stefano Coalova, Alessandra Chirico, Micol Bonavia, Alessandro Gentile, Maria Grazia Aimetta e Chiara Raimondi, dell’Istituto Cravetta-Marconi, e di Eleonora Schembari, Sofia Francesconi, Caterina Bertolini, Anna Dovetta, Andrea Lovera, Matteo Botta, Federico Amateis e Giulia Ponzi per l’Arimondi-Eula. Per la categoria “Poesia” è risultato invece meritevole il componimento di Ani Curri, studentessa dell’Arimondi. «La valutazione è stata difficile», ha detto la commissione giudicatrice, «tanti temi ci hanno colpiti ed è stato bello vedere che molti di questi ragazzi non sono indifferenti ai temi della povertà e dell’impegno sociale, come si nota anche da alcuni racconti che trattano di esperienze personali». Si è dichiarato molto colpito dall’impegno di questi ragazzi «non sdraiati» (rifacendosi al titolo di un libro di Michele Serra n.d.r.) anche un illustre ospite: Michele Brambilla, vicedirettore de «La Stampa», che ha elogiato l’iniziativa e ha

fatto un interessante intervento a proposito dei «giovani che non rimangono indifferenti, si appassionano e stupiscono». Durante la serata, inoltre, è intervenuto anche Maurizio Ceste, membro del direttivo nazionale della San Vincenzo, che ha dato alcuni ragguagli sul fondatore dell’associazione, Federico Ozanam, rifacendosi alla sua figura di docente universitario per ribadire l’importanza del ruolo degli insegnanti per l’educazione dei giovani. Infine è intervenuto Pier Paolo Carini, a.d. del Gruppo Egea, sponsor del concorso, che ha messo a disposizione una somma considerevole per dare un premio in denaro a tre elaborati tra quelli dichiarati meritevoli. Caterina Bertolini, con “L’incontro”, Andrea Lovera, Matteo Botta, Federico Amateis e Giulia Ponzi con


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NEWS NEWS NEWSN CONCORSO DI PROSA E POESIA DON CARLO PRANDI

“Era una notte nera e cupa”, e Eleonora Schembari, autrice di “Half light”, si sono aggiudicati 500 euro ognuno. I ragazzi hanno però dato ulteriore dimostrazione della loro «non indifferenza», devolvendo metà del premio ricevuto a tre associazioni di volontariato che operano sul territorio, la Croce Rossa di Carmagnola, la cooperativa l’Airone di Manta e l’associazione saviglianese “Gli Amici dell’Ospedale”. «Siamo molto soddisfatti per il successo del concorso e per la bella serata», ribadisce Stefania Sito, «e ci auguriamo che a questa 1^ edizione possano seguirne altre». Chiara Tavella

CHE BELLO! NE È VALSA LA PENA! “Che bello! Ne è valsa la pena!” è il titolo della nona edizione “CHE BELLO! della Rassegna “Buoni Frutti” NE è VALSA organizzata dall’associazione LA PENA!” Kairon. I bambini e i ragazzi di 70 classi dalle scuole dell’infanzia alle superiori raccontano collettivamente le loro esperienze arricchenti di conoscenza, comprensione e integrazione reciproca. • dal 5 al 13 maggio: mostra delle opere collettive dei ragazzi alla Biblioteca civica di Alba (cortile della Maddalena, orari: martedì/venerdì 9/12.30 - 14/18; sabato 9/12.30 - 14.30/18) • Venerdì 8 maggio dalle 9 alle 16: festa delle classi (all’oratorio del duomo di alba 10 classi presentano le loro esperienze e partecipano ai laboratori sulle diverse abilità) • dal 5 al 13 maggio: mostra fotografica itinerante “Il paese che sono io! - Ognuno è un posto bello dove abitare” in collaborazione con la fondazione Paideia alla Biblioteca civica di Alba con il patrocinio di:

Comune di Guarene

Nona edizione della Rassegna “Buoni Frutti”

I bambini e i ragazzi di 70 classi dalle scuole dell’infanzia alle superiori raccontano collettivamente le loro esperienze arricchenti di conoscenza, comprensione e integrazione reciproca

L’Associazione Culturale “Centallo Viva” indice la 18a edizione del concorso di prosa e poesia “Don Carlo Prandi”, sul tema “Nella fondina di mio nonno la polvere da sparo; nei nostri zaini pensieri di pace”, articolato nelle seguenti sezioni: • Sezione A: “Versi di guerra, versi di pace” poesia in lingua italiana • Sezione B: “Raccontare la guerra: i racconti di ieri, i racconti di oggi” prosa in lingua italiana • Sezione C: prosa “Raccontare la guerra: i racconti di ieri, i racconti di oggi” o poesia “Versi di guerra, versi di pace” nelle parlate locali (dialetti) con testo a fronte in italiano. Invece per: • Sezione giovani per autori fino a 20 anni • Sezione mini per alunni scuola dell’obbligo prosa o poesia sul tema: “La guerra incontra la pace: scambio di ettere e di esperienze di vita con un ragazzo della tua età che vive in un paese dove è in corso un conflitto”. Ogni autore potrà partecipare con un massimo di tre opere inedite (non più di due per sezione). Gli elaborati dovranno essere redatti in sette copie di cui cinque anonime e due chiuse in busta, complete delle generalità dell’autore (cognome, nome, indirizzo, numero telefonico) e inoltrato a: Associazione culturale “Centallo Viva” Premio “Don Carlo Prandi” c/o Serale Rosalba Reg. Crosia 354 - 12044 Centallo. Si chiede agli autori, per facilitare la preparazione dell’antologia, di inviare il testo degli elaborati in formato “.doc” (completo delle generalità dell’autore) anche all’indirizzo di posta elettronica: donprandi2015@gmail.com. Il termine per la presentazione delle opere è fissato al 13 giugno 2015. La partecipazione al concorso è gratuita per tutte le Sezioni. Eventuali informazioni potranno essere richieste anche: al 339-57.70.652 oppure allo 0171-21.10.06 (solo il lunedì e il venerdì, dalle 17 alle 19); via email: donprandi2015(at)gmail.com.

AVVICENDAMENTO ALLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE ARASIS, VOLUTA E CERCATA DAL PRESIDENTE USCENTE Dopo l’assemblea dei soci svolta il 21 marzo, che ha eletto il nuovo direttivo, lo stesso si è riunito il 30 marzo per la nomina del nuovo presidente e dei due vice-presidenti. Sebastiano Sampò, che da anni è impegnato nella lotta contro l’amianto e le bonifiche sul territorio, è


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SNEWS NEWS NEWS stato eletto presedente all’unanimità. Eletti all’unanimità vice presidenti Elio Sartorio e Giampiero Bonelli, che assieme a tutto il direttivo daranno gli apporti necessari. Si ricorda che l’Arasis, Associazione rischio amianto e sostanze inquinanti per la salute Mondovì e Val Tanaro, si è costituita nel 1997, come punto di riferimento per tutti coloro che sono stati colpiti, direttamente o nei loro affetti, dal problema amianto. A tutte queste persone Arasis offre assistenza e, qualora ne ravveda la necessità, il suggerimento di rivolgersi ai patronati sindacali, visto che sono questi ultimi ad avere titolo giuridico per inoltrare agli enti, tra i quali l’Inail, le pratiche di richiesta di malattia professionale, con tutto l’iter che ne consegue. La prima attività dell’associazione è stata la richiesta all’allora Asl 16 Mondovì-Ceva di svolgere attività di sorveglianza sanitaria sugli ex-esposti, concordato un piano di visite su base volontaria e gratuita, fino a un tetto di 500 persone. Tra il 1999 e il 2001 sono state eseguite 200 visite. Dagli esiti e dalle valutazioni, sia pur su un campione inferiore alle 500 visite previste, si era ravvisata la necessità di svolgere indagini più estese. Ma gli accertamenti vengono bloccati da una legge regionale nel 2002 per decisione dall’Assessorato alla sanità regionale, che affida ai medici di famiglia la sorveglianza sanitaria degli ex esposti. Tale scelta si è rivelata nel tempo, fallimentare, a giudizio degli epidemiologi. Seimila morti. Tanti ne ha fatti l’amianto in Italia nel 2014, di cui 2000 soltanto in Lombardia tra decessi per mesotelioma, tumore ai polmoni o altre patologie. E’ quanto rileva l’Ona, osservatorio nazionale sull’amianto . Inoltre, dopo la messa al bando nel 1991, si prevede che il picco di mortalità sarà nel 2020. L’amianto costituisce un pericolo anche nei manufatti, per un cui è necessaria un’attività di bonifica, che l’associazione vuole sollecitare, per migliorare il livello di salute di tutti i cittadini. L’ associazione invita tutte le persone a incontrarsi ed a aggregarsi al fine di svolgere un’attività di stimolo alle

istituzioni per ribadire che la sorveglianza sanitaria e la prevenzione devono essere svolta dalle Asl tramite gli Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro). Ma non di solo amianto si occupa l’Arasis, lo dice lo stesso nome dell’associazione …e sostanze inquinanti per la salute, di qui l’invito alla collaborazione con tutti quei comitati locali che nascono per la difesa della salute dei cittadini (esempio comitato di via Langhe, ma anche gruppi spontanei contro inceneritori o centrali a biomasse, a favore di aree da bonificare). L’Arasis aderisce al CSV (Centro Servizi per il Volontariato) Società Solidale e al Cipes Piemonte (Confederazione Italiana per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria) e collabora attivamente con l’Aiea (Associazione Italiana Esposti Amianto). Arasis Mondovì

UN CONCERTO DELL’AIDO DI CEVA PER RICORDARE I PRESIDENTI SCOMPARSI: OSCAR CASTI E ARMANDO GALLO Ha riscosso un ottimo successo il “Concerto per te” organizzato dall’Associazione Aido di Ceva e tenuto dal cantautore cebano Renato Casti con il “Clan 98” gruppo storico cebano. Tra i brani interpretati anche “Ti darò il mio cuore” scritta appositamente per l’Aido di Ceva. Il teatro come al solito era pieno di amici cebani e non che hanno voluto partecipare al concerto in ricordo del presidenti scomparsi Oscar Casti e Armando Gallo. Un pubblico caldissimo che ha sottolineato con lunghi applausi le ottime esecuzioni dei musicisti. Nel corso della serata il pubblico ha partecipato cantando insieme a Renato le canzoni più belle del suo repertorio. Infine si tenuto un intervento del presidente dell’Aido Gino Bezzone , del segretario Mario Barra e anche del presidente dell’Aido di Bra Gianfranco Vergnano. Presente anche il sindaco di Ceva Alfredo Vizio.


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Famiglia e solidarietà: cultura dei legami e responsabilità Fabio Gallo, volontario fossanese attivo nelle associazioni Papa Giovanni XXIII e Condividere, di recente, è stato nominato presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte. Società Solidale lo ha intervistato. Fabio Gallo quali sono gli obiettivi principali del suo programma da neo presidente del Forum? Vogliamo dare il nostro contributo per favorire una cultura dell’impegno teso a recuperare e rafforzare una cultura dei legami e delle responsabilità verso i più deboli, soprattutto i bambini e gli anziani che nella famiglia trovano sempre un riparo sicuro su cui fare affidamento. Stiamo vivendo un tempo in cui la cultura del disimpegno nelle relazioni tra gli adulti si sta insinuando nelle comunità locali anche con scelte politico-amministrative che spingono, sempre più, le persone verso una deresponsabilizzazione nelle relazioni interpersonali, contribuendo non poco a favorire la fragilità della famiglia. Non vogliamo arrenderci ad una società che fonda le sue basi fragili sulla sabbia, in cui tutto è precario, tutto si può legare e sciogliere in pochi mesi, il lavoro e il matrimonio e persino la casa sono sempre più nell’incertezza, con la conseguenza che la famiglia stessa, si indebolisce irrimediabilmente. Quali sono le emergenze più rilevanti riguardo alla famiglia? A nostro avviso è proprio il disimpegno inesorabile delle istituzioni nazionali verso le famiglie e i loro problemi. Quel poco che si fa è grazie all’impegno degli Enti locali, Comuni in testa, che, nonostante i tagli, continuano a dare risposte concrete, seppur non ancora completamente sufficienti. Lo Stato invece non riconosce il valore economico dei carichi familiari e, quindi, di una tassazione più equa che tenga conto di chi si prende cura di figli e familiari, ma illude i cittadini concedendo falsi diritti, che a vederli bene risultano privi di significato effettivo. Non siamo contro il riconoscimento di alcuni “diritti soggettivi”, laddove non ricevano già adeguata tutela nel nostro ordinamento giuridico/amministrativo, ma certamente siamo fermamente convinti che l’espansione senza fine di certi diritti soggettivi porti a situazioni di grande confusione, giuridica e non solo, con il rischio che a farne le spese siano prima di tutto proprio quei minori che si intende teoricamente tutelare. Alla fine il messaggio che passa è che sulla carta “tutti abbiamo diritto a tutto, ma nel concreto si ha poco o niente”. Ecco questo è il pericolo più grande: che lo Stato releghi la famiglia e le relazioni familiari ad un fatto privato, contraddicendo la nostra Costituzione che dice tutt’altro, lasciando ognuno nei suoi problemi. In provincia di Cuneo il suo nuovo incarico da pre-

sidente del Forum come si intreccia con gli altri impegni nel volontariato? Credo che dopo 20 anni di impegno nel sociale, questo nuova responsabilità venga come naturale prosecuzione di un percorso, fatto di belle e significative esperienze portate avanti insieme a tante persone incontrate che costituiscono il mondo del volontariato cuneese. Credo, grazie a buoni rapporti creati, di poter creare le sinergie utili al raggiungimento di risultati concreti. Oggi le politiche familiari in Piemonte e anche in provincia di Cuneo sono sviluppate a “macchia di leopardo”, in base alla sensibilità dei vari amministratori locali. Dobbiamo raggiungere maggiore omogeneità/equità di trattamento. In che modo, con quali politiche e strumenti, pensa si possa sostenere la genitorialità? Credo che uno dei valori e delle risorse più importanti che il Forum ha, sia il grande bagaglio di contenuti e proposte che in questi anni ha sviluppato a livello nazionale in rete con Università e altre istituzioni. Abbiamo nove commissioni che lavorano costantemente per l’elaborazione di contenuti: Fisco, Conciliazione Famiglia Lavoro, Scuola, Casa, gli strumenti sono tantissimi e molti di essi già testati in alcune realtà locali o anche in giro per l’Europa in Paesi dove sulla famiglia si fanno meno chiacchiere e più cose concrete. Cito solo una proposta lanciata da Monsignor Nosiglia presidente della Cep (Conferenza Episcopale Piemontese): introdurre anche da parte dello Stato corsi prematrimoniali civili. Oggi, secondo lei, la famiglia è ancora la prima palestra per la solidarietà? Certo! La famiglia da sempre è la palestra della solidarietà e della gratuità ed anche oggi il suo valore è indiscutibile. È il luogo per eccellenza del legame affettivo. Alla famiglia è chiesto di prendersi cura dei legami che costituiscono la fitta trama che sostiene la persona nel suo processo di crescita e che incrementano la qualità della vita di una comunità. Ma è anche il luogo generativo di responsabilità. Ecco! Quello che è cambiato rispetto al passato non è la famiglia, ma in questa cultura eccessivamente individualista, la paura degli adulti di prendersi responsabilità e, soprattutto, tenervi fede nel tempo, incapaci di coltivare relazioni significative e profonde che resistano alle scosse della vita. Questo complica notevolmente le cose, moltiplicando notevolmente la trama delle relazioni e delle sfaccettature che la famiglia assume, diventando fortemente disorientante per le persone più fragili, soprattutto i bambini, che rischiano di diventare le prime vittime di adulti che inseguono miti di “false libertà”. Giorgia Barile


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Appuntamenti Solidali LA FINALE DEL CAMPIONATO BASKIN

FESTEGGIAMENTI A MIROGLIO

Domenica 19 aprile presso la palestra Uisp di via Montegrappa in Bra si sono giocate le varie partite per le finali interregionali Piemonte – Valle d’Aosta del campionato italiano di Baskin. Primi a scendere in campo sono stati i giocatori di Aosta 2 contro i Bears di Sportiamo. I nostri giovani atleti hanno vinto la partita ottenendo il 5° posto in graduatoria con il punteggio di 49 a 15 realizzando un bel gioco di squadra per il quale hanno ricevuto i complimenti dai loro allenatori. Sono poi seguite le partite di play-off che hanno visto confermare vincitori i già campioni uscenti di Aosta 1 che hanno battuto la squadra di Borgomanero. Al terzo posto si è classificata la 1ª squadra di Sportiamo, gli Eagles, che dopo una gara giocata punto a punto con grandissimo impegno ha avuto la meglio su quella di Arona. Il risultato finale di 43 a 42 fa capire quanto sia stata combattuta la partita. Ma il tabellone luminoso che ha via via mostrato l’evolvere dei risultati legati alla palla e ai canestri, non ha saputo, e nemmeno poteva, rendere lo spirito di impegno totale di tutti, dai primi agli ultimi, l’amicizia e la vera sportività sottolineata dai mille applausi, che sono state il filo conduttore dell’intera giornata e dell’intero campionato. Sinergia e collaborazione tra i volontari Sportiamo hanno permesso che tutto si svolgesse nei migliori dei modi, rafforzati dalla simpatica presenza dei Clown terapisti e da quella degli assessori Gianni Fogliato e Luciano Messa che hanno premiato simbolicamente tutte le squadre partecipanti. Ringraziamo per la loro presenza Riccarda Bravi, che ci segue sempre con affetto, l’amministrazione comunale di Bra, l’amico Vergnano, Giusy, Maria Grazia della mensa comunale, Barbero Enzo, i genitori che hanno fatto da refertisti per tutta la giornata, gli allenatori e tutti i volontari. Con questa giornata si è concluso il campionato del 2014/15 che è un importante occasione di confronto per gli atleti, ma è anche un laboratorio dove i tecnici e allenatori possono valutare e modificare il regolamento di gioco e i metodi di classificazione degli atleti affinché venga garantito a giocatori con capacità diverse di essere ugualmente incisivi nel gioco di squadra. Grande pregio di questo sport.

Nello scorso mese di febbraio, come avviene oramai da numerosi anni, l’Associazione San Biagio ha promosso gli annuali festeggiamenti in onore di San Biagio, titolare della locale Parrocchiale, presente il Sindaco del Comune di Frabosa Sottana, Adriano Bertolino ed altre Autorità civili e religiose. Dopo le abbondanti nevicate dei giorni precedenti che hanno contribuito a disegnare uno scenario ammaliante per bellezza e luminosità senza peraltro alcun intralcio per la viabilità, domenica 8 febbraio un sole brillante e solo occasionalmente velato, ha favorito lo svolgimento dei festeggiamenti dedicati a san Biagio vescovo e martire, che la chiesa cattolica festeggia liturgicamente il 3 febbraio, titolare della parrocchiale e co-Patrono di Miroglio di Frabosa Sottana. La Comunità del Borgo, unitamente al gruppo dei tradizionali villeggianti tornati per la circostanza, sono stati parte dell’intensa giornata che ha avuto due momenti particolarmente significativi: uno, liturgico, con la celebrazione della Messa e il successivo rito della benedizione della gola, l’altro, conviviale, con il pranzo sociale al Ristorante “delle Alpi” nel corso del quale sono stati consegnati il “Riccio d’oro 2014” e il “Sanbiagino d’oro 2015” attribuiti con differente significato e scopo – come avviene da un decina di anni – dalla già citata Associazione, a persone meritevoli. La chiesa, con l’altare finemente addobbato e il quadro raffigurante il Santo opportunamente illuminato, ha accolto i numerosi fedeli che hanno partecipato alla liturgia e, successivamente, con pazienza, hanno ordinatamente atteso il loro turno per la benedizione della gola. Il rito viene compiuto nel giorno della festa del Santo - spesso invocato per la guarigione di persone affette da mal di gola e da ogni altro male a ciò correlato - utilizzando le candele benedette nel giorno della festa della Presentazione di Gesù al tempio, detta anche della Candelora, che ricorre il giorno precedente a quella del santo. Il pranzo, che è stato un ulteriore momento di socializzazione comunitaria e ha permesso il rinnovarsi di amicizie e ricordi, predisposto dallo chef Roberto Ponzo del ristorante “Delle Alpi”, è stato dedicato all’antico mondo delle consuetudini alimentari del passato tra le quali, particolare successo, hanno avuto i ravioli di castagna che recentemente hanno ricevuto la De.Co. e sono stati presentati in diverse occasioni pubbliche. L’atteso momento della attribuzione dei riconoscimenti si è materializzato nel corso del pranzo. Il Sindaco del Comune di Frabosa Sottana, Adriano Bertolino, che ha condiviso l’intera giornata con la comunità mirogliese, ha proceduto alla consegna, per conto dell’Associazione San Biagio, la targa ricordo del “Riccio d’oro 2014” – che, ancorchè assegnato lo scorso ottobre nella giornata dedicata al “Ringraziamento per i frutti della terra”, non era stato materialmente ritirato per una improvvisa indisposizione dell’Amministratore della Società – alla Tekno-Ambiente di Genova, rappresen-

Associazione Sportiamo di Bra


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Appuntamenti Solidali LUOGHI E TRADIZIONI: la cappella di San Marco in Val Maudagna

tata, per la circostanza, da Marco Moreschini, Amministratore Delegato della Società; la motivazione dell’assegnazione, che sottende l’aiuto in materiali didattici che la società annualmente mette spontaneamente a disposizione, è stata “quale riconoscimento per il disinteressato e ripetuto sostegno alle attività promosse dall’Associazione”. Il Cancelliere della Curia di Mondovì, Canonico Beppe Bongiovanni, gentilmente intervenuto anche per testimoniare il legame di cordiale Amicizia con la popolazione del Borgo, ha invece provveduto a consegnare, subito dopo, la targa ricordo del “Sanbiagino d’oro 2015” al Canonico Antonio Danna, attribuito con l’importante e significativa motivazione che lo ringrazia “per il suo impegno pastorale a servizio di tutta la comunità di Miroglio, costantemente esercitato con umiltà e carità”. L’incontro conviviale si è concluso con la formulazione dei ringraziamenti ai presenti, ai premiati, alle Autorità intervenute, da parte dell’Associazione di volontariato San Biagio. Al momento del commiato, l’arrivederci alla “Festa dei fiori di primavera” che l’Associazione San Biagio ha promosso in concomitanza con l’inizio della stagione primaverile, convenzionalmente datata in coincidenza con l’equinozio di primavera (20-21 marzo) e in previsione della tradizionale manifestazione estiva di “Miroglio in fiore”. Il 21 marzo, alla Comunità locale è stato offerto un vaso fiorito: simbolo gioioso di vitalità e speranza, messaggio di fiducia e solidarietà che, a volte, può essere o anche solo apparire difficile da esprimere a parole. Con questa semplice iniziativa l’Associazione San Biagio ha avviato un progetto ambizioso, ma nello stesso tempo possibile e fors’anche banale, denso di significato, che auspica possa tradursi in un beneficio per l’intera vallata: cercare di far diventare il territorio, un prezioso scrigno colorato nel quale il desiderio di passeggiare all’aria aperta tra fiori e piante di varia e suggestiva tipologia, sia l’ingrediente della stagione primaverile che progressivamente dismette, lungo le pendici dei monti, l’abito bianco della neve per lasciare spazio al verde brillante dell’erba. Un ambiente che, reso allegro e attraente dalla varietà di colori e forme, invita ad avvicinarsi nuovamente alla natura attraverso la riscoperta del piacere del contatto con essa. Alberto Verardo

L’Associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana ha come fine, tra gli altri, quello di promuovere la cultura e il recupero delle tradizioni ed è in questo ambito che, da qualche tempo, coltiva la valorizzazione di una piccola quanto importante cappella campestre di remote origini, e cura la memoria di quanto essa ha rappresentato per la valle. La piccola cappella è dedicata a San Marco Evangelista ed è situata ad un paio di chilometri dalla frazione di Miroglio di Frabosa Sottana, verso le stazioni sciistiche di Artesina e Pratonevoso, in località Pellone. Collocata al centro della strada, divide la carreggiata nei due sensi di marcia e, al viaggiatore che la percorre verso l’alta Valle, appare in tutta la sua austera semplicità in modo quasi improvviso, catturandone l’attenzione. A navata unica, ha origini ignote e remote; luogo sacro e sede di celebrazioni liturgiche, nel periodo dal 1850 al 1856 è rimasta interdetta al culto per il suo grave stato di abbandono. Risanata nelle sue parti strutturali e restituita alla popolazione, verso il 1890 è stata ampliata con la realizzazione del presbiterio e del coro che gli hanno fatto assumere l’attuale forma rettangolare. Gli affreschi originari interni furono realizzati nel 1899, come riporta la scritta posta sopra l’archivolto della porta di ingresso nella parte interna, presumibilmente da un artista locale. Più recentemente, nel 1988, dopo un rinnovato risanamento degli intonaci, gli stessi affreschi sono stati restaurati e parzialmente ricostruiti dal pittore Aurelio Cattò, facendo assumere nuovo decoro alla cappella che presenta oggi un ciclo pittorico molto originale nello stile e vivace nei colori. È un’arte semplice, un po’ elementare, se ad osservarla è l’occhio del critico pittorico, ma certamente permeata dell’amore e della devozione di un artista che offre le sue pur umili capacità per una preghiera dipinta. I soggetti evangelici rappresentati sono molteplici, tutti ruotano attorno alla figura della Madonna sottolineandone la centralità e facendo, nel medesimo tempo, da corollario agli evangelisti. I dipinti in essere sono una evoluzione di quelli originari in quanto, nonostante l’accurato intervento di miglioramento compiuto a suo tempo anche sui prospetti esterni dell’edificio per impedirne le infiltrazioni umide, non è stato possibile procedere ad un recupero complessivo: unica parziale eccezione, il medaglione di facciata raffigurante il volto di San Marco Evangelista. Anche il prospetto esterno era originariamente dipinto e presentava una ricchezza di immagini rilevante; purtroppo, per il loro avanzato stato di degrado che li proponeva alla vista come banali chiazze di colore, non è stato possibile recuperarne alcuno. Lo scorso anno, l’interno è stato arricchito con una artistica “Via Crucis” in terracotta offerta dal gruppo “Le vie dell’arte” di Genova. Una antica usanza legata ad un preciso lascito parrocchiale risalente al 1860 circa - tempi nei quali la vita di montagna non prevedeva abbondanza e talvolta per-


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Appuntamenti Solidali

metteva di sfamarsi solamente con le castagne dei boschi che, raccolte, venivano essicate e poi consumate nei molti modi possibili - prevedeva che ciascuno di coloro che intervenivano processionalmente alla celebrazione religiosa in onore del Santo (25 aprile), ricevessero una porzione di pane. I tempi erano allora e rimasero a lungo difficili e quel pane, che rappresentava un piccolo aiuto per il sostentamento materiale delle famiglie, veniva offerto come gesto di benedizione per il pellegrinaggio compiuto e non come elemosina, per rispettare la dignità di quelle persone umili e povere. Ottant’anni dopo, negli anni della lotta partigiana contro il giogo nazi-fascista, la Cappella fu costantemente accessibile a chiunque avesse avuto necessità di ricovero, sia viandante che montanaro, che ivi si riparava dalle intemperie nelle salite in quota. In quel periodo, più precisamente il 14 gennaio 1944, la Val Maudagna diede il proprio tributo di sangue alla lotta di liberazione. Erano le prime ore del mattino, quando 11 partigiani ed un civile appena svegli, stavano consumando una frugale colazione, quando furono raggiunti dalle truppe fasciste che li colsero di sorpresa, uccidendone alcuni e catturandone altri, poi seviziati e fucilati, senza pietà. A strage compiuta, lo scenario era impressionante: cadaveri nei pressi della casa dalla quale erano appena usciti, altri davanti alla Cappella di San Marco, un altro all’interno della stessa in un vano tentativo di fuga: tutti in atteggiamenti irreali dovute ai movimenti istintivi di protezione o al tentativo di afferrare le proprie armi per una improbabile difesa; scodelle riverse con ancora qualche pezzo di pane intriso nel latte e sangue in ogni dove. L’atto pietoso della composizione dei miseri resti all’interno della cappella del Pellone avvenne già pochissimo tempo dopo ad opera dei contadini del borgo che avevano sentito gli spari e che si erano preoccupati anche di diffondere la notizia. Molti furono coloro che, nascostamente, giunsero sul posto per rendere omaggio a quel gruppo di giovani così brutalmente trucidati ed impressionante fu vedere quei corpi privi di vita quasi galleggiare su di un lago di sangue, del loro sangue innocente che, superata la soglia di ingresso della Cappella, usciva in rivoli all’esterno.

I corpi oramai ricomposti, per quel che era stato possibile, furono trasportati su di un carretto trainato da un mulo, a Miroglio, nella Cappella di Sant’Antonio (che sorgeva nei pressi dell’attuale spiazzo antistante il “Museo della Montagna e della sua Gente”, parte del quale è stato destinato ad ospitare un campo da bocce); i cadaveri vennero poi fotografati da don Beppe Bruno, il “prete dei ribelli”, come sarà poi definito. Deposti in casse funebri procurate dopo non pochi affanni da alcune persone rimaste nell’ombra, le salme furono poi avviate ai loro rispettivi luoghi di sepoltura. Nel frattempo, alcuni dei paesani che si erano adoperati nel pietoso compito, tra i quali l’allora Parroco di Frabosa Sottana, furono portati presso il comando tedesco di Ceva per essere interrogati e solo dopo diversi giorni ritornarono alle loro abitazioni, al loro lavoro quotidiano, alla loro missione. Questi eventi sono tornati ad assumere, da qualche tempo, rilevanza e crescente significato per la puntigliosa azione di recupero della memoria svolta dall’Associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana che – specialmente negli ultimi anni – ha cercato e ottenuto il coinvolgimento di autorità civili e militari che continuano nel rapporto dopo averlo progressivamente implementato. Oggi è commovente vedere i numerosi fedeli provenienti anche da località vicine che hanno un legame con la storia partigiana di quei luoghi, stringersi sull’esiguo sagrato della Cappella dove viene pronunciata l’orazione ufficiale, benedetta la lapide e, all’ombra della bandiera nazionale che testimonia l’ideale di libertà che ha ispirato la lotta partigiana, fatti riecheggiare i nomi dei partigiani caduti. Alberto Verardo

ATTIVITÀ AIB 1° TRIMESTRE 2015 E AGGIORNAMENTI METEO A conclusione di questo primo trimestre del 2015 l’ispettorato provinciale di Cuneo stila un primo resoconto in merito alle attività legate all’ estinzione degli incendi boschivi ed alle principali attività di protezione civile in situazione di attenzione o emergenza delle squadre che operano sul territorio.


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Appuntamenti Solidali Dal 1 gennaio con l’incendio di Carnino (alta Val Tanaro) fino all’ultimo evento nel comune di Perletto in Valle Bormida sono state 56 le uscite delle squadre cuneesi, per un totale di 245 volontari impiegati, quasi 1.200 ore e più di 3.000 km percorsi; questi i dati per quanto riguarda le attività legate all’estinzione di incendi. Per le attività di pattugliamento, cioè quelle legate al monitoraggio preventivo del territorio contiamo ad oggi (31 marzo) 35 interventi svolti dalle squadre. Per quanto riguarda le attività di protezione civile in emergenza gli Aib si sono dimostrati presenti ed attivi sul territorio sia nelle situazioni di criticità legate alla caduta delle piante per le nevicate sia per quanto riguarda le forti raffiche di vento che hanno interessato il cuneese nei giorni scorsi ma anche nella giornata di ieri; l’ultimo intervento che ci è stato segnalato è quello effettuato dalla squadra Aib di Bagnolo Piemonte, intervenuta sul territorio del proprio comune per taglio alberi caduti a causa delle fori raffiche di vento. Il quadro previsionale in merito al rischio incendi sul territorio ci segnala una nuova fase in cui sarà necessario prestare attenzione per quanto riguarda le attività legate all’accensione dei fuochi sul territorio. È previsto infatti che sulla maggior parte del territorio cuneese il grado sarà molto elevato sia per la giornata di oggi che quella di domani. A questo proposito vogliamo ricordare che in caso di avvistamento di incendi boschivi è sempre opportuno segnalare il fatto al 1515 del Corpo Forestale dello Stato o al 115 dei Vigili del fuoco. Per quanto riguarda la nostra provincia sono in fase di preparazione importanti e significative attività di prevenzione e momenti di ritrovo per i volontari Aib del cuneese ma non solo, eventi per cui verrà data comunicazione al momento opportuno. Daniele Cora

Vice ispettore provinciale - Uff. Stampa Aib Provincia di Cuneo

FESTEGGIATI I 55 ANNI DEI DONATORI DI SANGUE DELL’ADAS RUFFIA Una bellissima giornata, trascorsa in solidarietà e amicizia. Parliamo della festa per il 55esimo anno di fondazione del gruppo dei donatori di sangue dell’Adas di Ruffia che si è tenuta domenica scorsa 19 aprile in paese. Già dal primo mattino Ruffia si è colorata di labari e stendardi: erano, infatti, presenti tutti i gruppi dell’Adas di Saluzzo più due sezioni Avis, Monasterolo e Scarnafigi. Alle ore 9 i partecipanti, tra cui il presidente dell’Adas Saluzzo Luciano Biadene, si sono ritrovati per l’accoglienza e il rinfresco presso il chiosco di piazza Nuova; alle ore 9.45 c’è stata l’intitolazione ai Donatori di sangue dei giardinetti comunali presso il parco sportivo («l’inaugurazione è stata un momento toccante» ha ricordato il capogruppo dell’Adas di Ruffia Dimitri Rista) dove c’è stata l’investitura della madrina del gruppo: si

Lo striscione dell’Adas ha aperto la sfilata dei labari.

tratta di Luciana Ferrero di Ruffia. Poi la suggestiva sfilata dei labari, accompagnati dalla Filarmonica Morettese, per il paese, da via Silvio Pellico a piazza Castello, da via Vittorio Veneto al cimitero: qui, alle 10.40 è stata deposta una corona di alloro al monumento ai Caduti. Sul sagrato della chiesa hanno avuto un omaggio tutti i donatori che hanno fatto la prima donazione o i nuovi iscritti all’Adas; poi sono stati premiati i donatori benemeriti. Ecco l’elenco: 2ª medaglia d’oro a Franco Ferrero; 1ª medaglia oro a Giovanni Chiavassa; medaglia d’Argento a Giancarlo Ferrero, Rino Giletta e Giovanni Michele Mondino; medaglia di Bronzo a Eliana Ferrero e Giampiero Boaglio; diploma di Benemerenza a Alberto Chiavassa, Fabrizio Ferrero, Dede Plepi e Dimitri Rista. Alle 11.15 è stata celebrata la Messa nella quale don Giovanni Gullino ha ricordato i donatori scomparsi, mentre il vice capogruppo Alberto Chiavassa ha letto la preghiera del donatore. La festa è poi proseguita al ristorante “Gusti & Sapori”. «Voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato, la popolazione di Ruffia, e i volontari che hanno permesso la realizzazione di questa giornata – ha detto il capogruppo Dimitri Rista –. E poi l’Amministrazione comunale, il gruppo Alpini e la Protezione civile di Ruffia, la banca CrSavigliano, il biscottificio Bon Gust, la tabaccheria Lumello, il caseificio Rabbia, Davide Monge che ha realizzato il basamento su cui è stata apposta la targa dell’intitolazione dei giardini, Gie impianti elettrici, l’agenzia di assicurazioni Zurigo di Saluzzo, Cicli Mattio di Piasco». Paolo Biancardi Tratto da Il Saviglianese del 22 aprile

SECONDO COMPLEANNO DEL MUSEO DELLA MAGIA DI CHERASCO Il 25 aprile è stato festeggiato il secondo compleanno del Museo della Magia di Cherasco, organizzato tra gli altri anche dall’Associazione Amici del Mago Sales. Il museo è aperto con l’orario dei giorni festivi dalle 9,30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Con visite guidate e spettacolo del mago Sales alle 16.15. Alla sera nel


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Appuntamenti Solidali cortiletto del museo (il giardino delle fate) si è svolto un Grande Spettacolo di magia con la partecipazione di Alexander, Carlo Cicala, Ivan, Sales – presentati da Walter Rolfo. Durante la manifestazione sono stati raccolti contributi a vantaggio dei progetti della Fondazione Mago Sales (per informazioni info@museodellamagia. it). Domenica 26 aprile dopo la messa celebrata da don Silvio al pomeriggio si sono svolte dimostrazioni di gruppi di prestigiatori, giocolieri e artisti di strada. Il museo in questi due anni ha ampliato l’esposizione di oggetti magici con nuovi ambienti e numerosi allestimenti. Praticamente ha raddoppiato gli spazi espositivi con curiosi e magici percorsi. Solo in questi ultimi mesi sono passati più di 13.000 visitatori (piccoli e grandi). Ancora adesso, il museo ha fatto il pieno con le gite scolastiche. Un grandissimo successo, al di là di ogni aspettativa, che ha portato il museo della magia tra i musei maggiormente visitati in Piemonte. “Un sogno, un progetto, un impegno, un’idea, una sfida: non c’è parola che non si adatti al Museo della Magia di Cherasco, che il Mago Sales è riuscito in solo due anni a trasformare nella ‘’Casa del sorriso’’. Un sorriso che sembra non lasci mai don Silvio Mantelli (questo il nome secolare), soprattutto quando, estraendo una carta a sorpresa da un grosso mazzo, mostra al suo pubblico il volto di un bimbo che vive lontanissimo dalla ‘’Città delle paci’’ e dal suo elegante benessere. Per quel bimbo e per tanti come lui o come lei (senza distinzione di colore, lingua, regione del mondo o religione), il Mago Sales si sta battendo da quando era giovane”. Il Museo, al di la della visita, propone esibizioni magiche, didattica, scuola di magia e visite guidate. Attraverso la magia, con il suo carattere di immediatezza e universalità, è possibile trasmettere un messaggio di gioia e di speranza, raggiungere i bambini e gli adulti di tutto il mondo, farli sorridere, meravigliarli, stupirli. Infatti il museo della magia è una vetrina stupenda per pubblicizzare e realizzare i messaggi di solidarietà della “Fondazione Mago Sales Onlus: una struttura fondata da più di 10 anni dallo stesso don Silvio, che si propone di raccogliere fondi per aiutare i bambini delle missioni del mondo a vivere meglio il dono della vita.

PER RICORDARE IL SETTANTESIMO DELLA RESISTENZA L’Associazione Beato Padre Giuseppe Girotti – Giusto fra le Nazioni in collaborazione con il “Centro Culturale San Giuseppe onlus” e la Città di Alba, hanno organizzato mercoledì 22 aprile, presso il Cinema Teatro Moretta di Alba la proiezione del cortometraggio ’’Ci sono dolori che non hanno tempo. Demetrio Castelli, Carlo Cavallotto, Agostino Morando: martiri a Pollenzo”, realizzato dai ragazzi della Scuola Media “G. Vida-Pertini di Alba. Durante la serata è stato anche proiettato il video “La Memoria è Giustizia”, dedicato alla strage di Sant’Anna di Stazzema e realizzato per la Giornata della Memoria 2015.

DIECI ANNI CON L’AUSER DI SAVIGLIANO: IL SODALIZIO CHE SOSTIENE GLI ANZIANI SOLI Celebrato venerdì 24 aprile il decennale dell’Associazione Auser. La serata, organizzata in collaborazione con il CSV Società Solidale e il comune di Savigliano, si è svolta al Teatro Milanollo. A fare gli onori di casa, la presidente Maria Teresa Bravo, che ha premiato i soci fondatori: Pompeo Garrone, Rocco Ferraro, Giorgio Giolitti, Vincenzo Sansone, Pietro Lanfranco, Domenica Montà, Francesco Sabetta, Amelio Licheri, Giuseppe Fissolo e Lorenzo Mana. Una targa è stata poi consegnata alla fondatrice e prima presidente Anna Maria Turini (ritirata dalla figlia Paola). La presidente Bravo ha ricordato brevemente l’attività dell’associazione, che si svolge a sostegno degli anziani: le principali iniziative dei volontari sono volte a combattere la solitudine delle persone ed a sostenerle nelle attività quotidiane (spese, visite mediche, piccoli lavori). Durante la serata è stato anche presentato il progetto “Il primo approccio al paziente anziano e al paziente fragile con disagi psichici e cognitivi” ed è stato ricordato il servizio dei Pony Auser, effettuato dagli studenti dell’Eula e del Cravetta. Atal proposito è stato sottoscritto il “comodato d’uso gratuito” per dieci anni di un defibrillatore che sarà installato al Cravetta. All’Eula, invece, sono stati donati – sempre in “comodato d’uso gratuito” per dieci anni – due monitor che saranno utilizzati per le informazioni agli studenti. Al termine delle celebrazioni, la compagnia La Scossa del teatro del Marchesato di Saluzzo ha messo in scena la commedia “La Tiella” di Valerio Dell’Anna. Redazione de Il Saviglianese del 29 aprile 2015

La premiazione dei soci fondatori al teatro Milanollo prima dello spettacolo teatrale.

AUTISMO E FAMIGLIA Giovedì 7 maggio presso la sala conferenze di Mondovì in corso Statuto, l’Associazione Autismo Help e l’Associazione Granda Ama hanno organizzato un incontro sul tema “Autismo e Famiglia” ovvero vivere meglio nel contesto famigliare con un soggetto autistico, l’apporto dei gruppi di auto mutuo aiuto. Sono intervenuti Maurizio Arduino responsabile del Centro autismo sindrome di Asperger di Mondovì che ha


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Appuntamenti Solidali trattato il tema “La risorsa del mutuo aiuto per le famiglie con soggetti autistici” e Elena Moltini psicologa e consulente dei gruppi di auto mutuo aiuto di Granda Ama che trattato il tema “Che cosa è l’auto mutuo aiuto, le caratteristiche dei gruppi”. Sono seguite testimonianze di famigliari che partecipano ai gruppi di auto mutuo aiuto.

LA SINFONIA PER L’ENDOMETRIOSI RIEMPIE IL TEATRO MILANOLLO DI SAVIGLIANO L’Associazione Ades di Savigliano venerdì 18 aprile ha riempito il Teatro Milanollo con una serata all’insegna della musica e della sensibilizzazione. Sul palco, brillantemente mixati da una vulcanica Anna Chiara Busso, si sono alternati i Lego White Big Band, (gruppo musicale nato nel 2013 per l’ampliamento del progetto didattico del gruppo fiati del Liceo musicale Ego Bianchi di Cuneo), le ginnaste dell’Associazione Sportiva Ars Armonica e le cantanti Eleonora Conforti, Caterina Chiappera e Ivana Negro. La serata ha visto la partecipazione dei rappresentanti del comune di Savigliano, delle volontarie Ades e delle specialiste che collaborano con il sodalizio per fornire assistenza qualificata alle donne affette da endometriosi. Sono intervenute la Psicoterapeuta Petra Senesi, la nutrizionista Elisa Gagliano e l’Avvocato Federica Casasole. L’Associazione Ades infatti fornisce assistenza su tematiche specialistiche così da dare un aiuto concreto alle donne che affrontano questa difficile situazione: grazie alla nutrizionista è possibile avere consigli sulle

di fornire supporto e sostegno alle donne affette da endometriosi e alle loro famiglie, alle persone in cerca di informazioni sul tema e di promuovere e stimolare la ricerca medica e scientifica sulla malattia stessa. Si può contattare l’Associazione Ades tramite e-mail info@ associazioneades.it o telefonando al 342 0481855. Per conoscere meglio il sodalizio visitare il sito www.associazioneades.it/ e la pagina facebook www.facebook. com/associazioneades.

I MUGHETTI NEL BOSCO DEL COLONNELLO L’associazione Monforte Martina Libri - Momali - ha organizzato domenica 3 maggio la passeggiata I mughetti nel bosco del Colonnello P. D. Martina per la fioritura dei mughetti; lungo il percorso si sono osservati rari fiori selvatici (orchidee, sigillo di Salomone, caprifoglio, etc ...). Al ritorno merenda campagnola sulla terrazza affacciata sul centro storico del paese e visita al museo.

STRABRA CON SPORTIAMO Domenica 12 aprile, il sindaco Bruna Sibille, affiancato dal Vice Gianni Fogliato e dell’assessore Luciano Messa, ha dato il via alla “StraBra2015”, un evento organizzato dalla Uisp con il patrocinio del Comune di Bra e che ha visto la partecipazione di migliaia di atleti. Sulla linea di partenza non poteva mancare l’associazione Sportiamo onlus di Bra con i suoi instancabili ragazzi accompagnati da tanti volontari. Quest’anno abbiamo avuto anche la straordinaria partecipazione di Elena, in carrozzina, spinta in salita e poi frenata nella discesa di san Matteo, da un numeroso gruppo di volontari. Bellissimo esempio di condivisione e aiuto e dello spirito della StraBra. Sportiamo Bra

tematiche inerenti l’alimentazione e la malattia, l’avvocato fornisce l’assistenza necessaria per far valere i propri diritti, nonostante un quadro normativo ancora lacunoso a livello nazionale e la psicoterapeuta dà sostegno psicologico a chi si trova a far fronte ad una nuova condizione di vita. Chi necessita di consulenza può contattare le specialiste direttamente dal sito www.associazioneades.it. La serata ha visto anche l’intervento della dottoressa Alice Peroglio, ginecologa dell’ospedale di Mondovì, che ha fornito un quadro clinico della malattia e ha aiutato i presenti a comprenderla meglio. L’Associazione Ades è nata a Savigliano con la volontà di diffondere la conoscenza dell’endometriosi, informare e sensibilizzare sulle problematiche relative alla patologia,

L’ATTIVITÀ SVOLTA DAL “GRUPPO VOLONTARI DEL SOCCORSO” DI LA MORRA Costituita il 4 aprile1987 con atto notarile, l’associazione “Gruppo volontari del soccorso” (iscritta al Registro Regionale del Volontariato – settore Sanità – ) ha per scopo il trasporto con ambulanza degli ammalati ed infortunati presso ospedali e case di cura per visite,


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Appuntamenti Solidali terapie e ricoveri. Operando in zona collinare dove la popolazione è spesso anziana e sola ed i collegamenti con gli ospedali sono più difficili i volontari, quando necessario, affiancano al trasporto l’ assistenza alle persone trasportate .I 92 iscritti, che in vario modo partecipano alle attività del Gruppo, anche nel 2014 hanno dovuto rispondere alle sempre più numerose richieste di trasporto con ambulanza provenienti da ammalati ed anziani di tutto il territorio comunale e delle zone limitrofe. Il servizio è svolto da volontari che prestano gratuitamente la loro opera. Gli utenti donano libere offerte per le spese di gestione solo se ne hanno la possibilità. I soci onorari nominati nella festa annuale del Gruppo Volontari del Soccorso sostengono le attività dell’Associazione in vari modi. L’attuale ambulanza è stata acquistata con l’aiuto di enti, aziende e cittadini. È utile l’opera dei volontari durante manifestazioni , attività sportive , iniziative di altre associazioni ed è continuata la collaborazione con le locali Casa di Riposo e Casa di Riposo delle Suore Luigine di La Morra. Nel corso dell’anno sono entrati in servizio 5 nuovi volontari che hanno frequentato il Corso Trasporto Infermi, organizzato da Asava di Alba ed altri hanno frequentato il corso per l’utilizzo del defibrillatore. Fanno parte dell’Associazione anche due infermiere professionali. Nel 2014 abbiamo svolto 325 servizi di trasporto ed assistenza (rappresenta il nostro record storico e richiede un costante impegno da parte del Direttivo e di tutti i soci). L’aumento del numero dei servizi non ha pregiudicato la qualità degli stessi come testimoniato in più occasioni dagli utenti. Il presidente Aldino Bono

PET – THERAPY PER SPORTIAMO Sportiamo sabato 21 marzo ha festeggiato il primo giorno di primavera in compagnia di “cagnolini e cagnoni” della signora Rinuccia del Doggy Park dell’America dei Boschi. L’idea di questo pomeriggio insieme è nata per promuovere l’attività, che l’associazione da circa un anno propone ai ragazzi disabili: la Pet- therapy e per far capire a tutti i benefici che si possono trarre da essa. Nello splendido giardino dove Sportiamo ha la sede in via Piumati 112, sono arrivati tre simpatici amici a quattro zampe, Tommy , Virgola e Neve e hanno portato una grossa ventata di allegria ad ogni ragazzo presente. Ringraziamo i ragazzi del Free-Way sempre presenti e le signore dell’Enpa che sono venute ad aiutare perché

la giornata funzionasse al meglio e hanno portato un omaggio per ogni ragazzo. Sportiamo Bra

ALBA: PRESENTATI I “NIDI DI PRIMAVERA” NELL’AMBITO DEL PROGETTO “LA NATURA PER TUTTI, TUTTI PER LA NATURA” Venerdì 20 marzo nell’emiciclo della Scuola Primaria “Umberto Sacco” di Alba sono stati presentati i Nidi di Primavera, nell’ambito del progetto “La natura per tutti, tutti per la natura” Diverse classi della scuola “U. Sacco” hanno decorato cassettine nido realizzate con materiali di riciclo dai volontari dell’Associazione Riciclarte Onlus per poi essere posizionate sugli alberi del giardino scolastico dove gli uccelli potranno trovare riparo durante l’inverno ristabilendo parzialmente l’equilibrio naturale e riducendo gli insetti dannosi come zanzare, afidi e altri. L’iniziativa più ampia ha già previsto, nello scorso anno scolastico 2013-2014, la realizzazione e il posizionamento di casette nido e mangiatoie per consentire di conservare e aumentare la popolazione di uccellini nei parchi albesi decorati e firmati dai bimbi della scuola Primaria “G. Rodari” e già posizionati sugli alberi del Percorso Vita nel parco di San Cassiano durante la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (novembre 2013) dedicata al paesaggio, alla bellezza e alla creatività. La presentazione dell’iniziativa è stata introdotta dall’assessore all’Ambiente del Comune di Alba Massimo Scavino. «Un saluto caloroso a questa bella comunità di giovani ambientalisti albesi – ha detto ai bambini Massimo Scavino – Ringrazio l’Associazione Riciclarte Onlus che è sempre più attiva nella nostra città e collabora con la scuola e gli insegnanti in questo esercizio virtuoso rendendo pratiche le famose tre “r”: ridurre, riciclare, recuperare. Voi siete davvero bravi perché oltre a ridurre, recuperare e riciclare, trasformate quello che è un rifiuto in un’opera d’arte dando un servizio alla nostra fauna. È un elemento su cui nel corso degli anni si è dibattuto molto poco. Si è fatto poco sul come mantenere il nostro eco sistema e la nostra fauna. Ora, grazie all’intervento degli ornitologi della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Cuneo vogliamo segnare una piccola eccellenza ambientale della nostra città e sarà bello vedere i prossimi ospiti di questi nidi. Intanto buon lavoro». «Per festeggiare il primo giorno di Primavera – ha spiegato Laura Moglia dell’Associazione Riciclarte Onlus – abbiamo voluto portare ai bimbi un concreto esempio di come l’uomo possa essere utile agli uccellini, mostrando loro un nido abitato nell’inverno all’interno di una cassettina nido realizzata nella prima edizione del Progetto con materiale riciclato e rivestita di tappi in sughero. Ci teniamo a dare sempre un ritorno, un seguito, a tutte le attività che proponiamo. Se i bimbi toccano con mano l’utilità delle loro azioni saranno ancor più capaci


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Appuntamenti Solidali

di sensibilizzare le loro famiglie su questi temi». L’esperto ornitologo dell’Osservatorio e centro di inanellamento di Baldissero d’Alba Professor Mimmo Ferro ha coinvolto e appassionato i numerosi e attentissimi bimbi intervenuti rispondendo alle loro domande e curiosità. «Una rondine porta al nido fino a 1.000 insetti al giorno – ha spiegato Mimmo Ferro – un bell’esempio di aiuto reciproco tra uomo e natura. I maschi fanno le acrobazie in volo – le parate – per dimostrare alle femmine di essere abili nel momento in cui sarà necessaria la ricerca del cibo ai piccoli. Le migrazioni avvengono più per avere a disposizione cibo e acqua non ghiacciata che non per cercare temperature più elevate avendo gli uccelli già temperature corporee di circa 40°». All’incontro hanno partecipato, oltre ai bimbi e agli insegnanti anche l’accompagnatore naturalistico Alberto Ricca e la vice Presidente dell’associazione “A Tutta Educazione” Stefania Biglia che ha distribuito ai bimbi eco-giochi cruciverba e quiz preparati ad hoc sul tema trattato nella giornata.

I DUE 25 APRILE Si è conclusa con la serata di gala al teatro Toselli la lunga maratona di incontri ufficiali, visite alle scuole, cerimonie nei municipi e nei luoghi della Resistenza, che ha portato la delegazione portoghese dei “ Capitani d’Aprile” a visitare Cuneo e dintorni, in occasione della celebrazione del 25 aprile. L’unicità della data che accumuna la “rivoluzione dei garofani” portoghese (25 aprile 1974) con il giorno della Liberazione italiana (25 aprile 1945), di cui si celebra quest’anno il settantennio, ha portato alla realizzazione di questo evento culturale che ha coinvolto come promotori l’associazione Terra dei Bagienni-Onlus e l’Anpi provinciale a cui si sono aggiunti come partner il Comune di Cuneo, la Provincia, i comuni di Beinette, Borgo San Dalmazzo, Boves, Chiusa Pesio e Peveragno, l’Istituto Storico per la Resistenza e la Storia Contemporanea in Cuneo e Provincia, il CSV Società Solidale e l’associazione 25 de Abril di Lisbona. Nella tre giorni cuneese, la delegazione composta dal Gen. Vasco Lourenço e dal Comandante João Falcão De Campos ha incontrato le scuole secondarie di primo grado dei cinque comuni, è stata ricevuta in visita ufficiale da tutti i comuni , ha visitato il Museo Casa Galimberti, il Museo della Resistenza di Chiusa Pesio, il cimitero e sacrario Partigiano di Certosa di Pesio, il Sacrario partigiano di Boves e il memoriale della Deportazione a Borgo San Dalmazzo;

ha inoltre partecipato alla cerimonia ufficiale di omaggio al Monumento alla Resistenza di Cuneo alla presenza dei gonfaloni e di sindaci ed amministratori. Lunedì mattina presso il cinema Monviso con la sala gremita di allievi di diversi istituti superiori si è tenuto un convegno sui due 25 aprile condotto dal Umberto Mosca, docente universitario e critico cinematografico che ha introdotto, mediante un attento mixaggio di immagini tratte da cineteche italiane e portoghesi , i temi più significativi del convegno evidenziati nelle relazioni di Michele Calandri e Gigi Garelli dell’Istituto Storico di Cuneo, di Floriana Rizzetto dell’istituto Storico di Padova e ovviamente negli interventi di Vasco Lourenço e Falcão De Campos. Il convegno è stato poi ripetuto la sera per tutti i cittadini. Martedì , ultimo appuntamento al teatro Toselli con “I due 25 aprile”: la compagnia teatrale “canzonEteatro” di Mondovì con lo spettacolo titolato “25 aprile, coincidenze di libertà”, ha salutato gli ospiti portoghesi attraverso un reading musicale che ha voluto rievocare i momenti più significativi del faticoso ritorno alla libertà dei due popoli mediante letture e canzoni che hanno sottolineato la passione e il coraggio civile di cui hanno dato prova intellettuali, uomini politici,artisti, studenti, militari e civili nell’opposizione al fascismo. Teatro colmo in ogni ordine di posti con una nutrita presenza di “vecchi partigiani”, di rappresentanti delle associazioni dei combattenti e reduci, di amministratori e semplici cittadini ma soprattutto di tanti giovani , in particolare le giovani guide culturali e ambientali volontarie di Terra dei Bagienni che hanno collaborato alla gestione dell’accoglienza e dell’assegnazione posti. Oltre seicento garofani rossi di carta, realizzati dalle scuole medie di Beinette e Chiusa Pesio sono stati distribuiti ai presenti dagli alunni delle stesse scuole come omaggio agli amici di Lisbona, attori significativi della Rivoluzione dei Garofani. Da segnalare anche il ruolo che ebbe il Gen .Vasco Lourenço nella storia della rivoluzione portoghese e negli anni a seguire: Comandante della Compagnia di Cacciatori nella guerra coloniale in Guinea Bissau dal 1969 al 1973, fu tra coloro che agirono in modo decisivo il 25 aprile 1974. Membro della commissione di Coordinamento del Mfa ( Movimento forze armate) , del Consiglio di Stato e del Consiglio dei 20, assunse il comando della Regione Militare di Lisbona in prossimità del 1975 (anno delle prime libere votazioni) e venne nominato Governatore militare della stessa nell’agosto 1976 , carica che mantenne fino all’aprile 1978. Attualmente è presidente dell’ Associazione 25 de Abril di Lisbona. Prima della partenza i due “Capitani d’Aprile” hanno ringraziato


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Appuntamenti Solidali per la calorosa accoglienza ricevuta e affermato che «… questa intensa esperienza in provincia di Cuneo ci darà nuova forza per affrontare le nuove sfide che ci aspettano nel nostro paese e insieme potremo lavorare per un mondo più equo e una società più giusta e solidale».

Enrico Falco

SCUOLADOZIONE: QUAL È IL RUOLO DI GENITORI E INSEGNANTI? Venerdì 17 aprile ha avuto luogo presso l’Anfiteatro della Scuola primaria Gianni Rodari di Alba, la serata “Scuoladozione - Adozione e scuola alla luce delle nuove linee guida del Miur sull’inserimento scolastico dei bambini adottati. Qual è il ruolo di genitori ed insegnanti?”. È stata organizzata dall’associazione Famiglie Adottive Ama in collaborazione con l’Equipe sovrazonale Adozioni di Alba, Bra e Alta Langa del Consorzio Socio-Assistenziale Alba, Langhe, Roero e con il patrocinio del Comune di Alba e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della Regione Piemonte. È stata una serata per noi molto importante, abbiamo avuto modo di mettere in campo la forte collaborazione del Gruppo e l’entusiasmo di tutti i membri ha generato un momento di incontro partecipato e sentito. Ha voluto essere una serata rivolta in modo particolare alle insegnanti, al corpo docenti, operatori in campo educativo e genitori adottivi. La partecipazione è stata numericamente soddisfacente: circa sessanta insegnanti e cinque dirigenti dei plessi scolastici di Alba e dintorni oltre a numerosi genitori. Abbiamo voluto portare all’interno della scuola, per arrivare tra i banchi, una riflessione sul tema dell’adozione: una realtà che deve essere affrontata in una prospettiva dinamica di essere famiglia, aperta al cambiamento e al confronto. Questa prospettiva implica il pensare alla costruzione di ruoli educativi condivisi e condivisibili con le varie “realtà” educative, prime fra tutte appunto la Scuola, intesa come luogo di formazione e crescita, attraverso un insieme di azioni sinergiche che si integrino e rafforzino a vicenda. L’incontro é stato condotto da Barbara Barrera, psicologa che collabora da anni presso l’ente Associazione Nova di Torino per le adozioni internazionali e da Daniela Rosso docente presso l’Istituto comprensivo La Morra. Si è affrontato il tema dell’adozione a scuola sia dal punto di vista istituzionale, fornendo informazioni normative circa procedure e protocolli ministeriali esistenti in materia (con riferimento specifico alle Linee Guida del Miur), sia dal punto di vista didattico, offrendo utili spunti e strumenti a docenti ed operatori/educatori scolastici presenti in sala. È emerso come la famiglia abbia una forte necessità di interpellare l’istituzione scolastica nella gestione educativa della differenza e dell’aprirsi, necessariamente, all’interculturalità nel percorso di formazione e crescita del proprio figlio soprattutto quando il bambino, parlando di adozione internazionale, ha origini straniere. Si è così creato un momento di condivisione e confronto tra Famiglia e Insegnante, con l’obiettivo di creare un dialogo costruttivo e al tempo stesso fornire al docente

strumenti di lavoro utili ed operativi che possano essere di aiuto concreto nella costruzione di una “genitorialità sociale”. Un essere genitori e famiglia che, come è emerso, continua in primis a scuola con il rispetto e la dovuta attenzione nell’affrontare in modo appropriato la storia e le origini del bambino/a adottato/a attraverso messaggi educativi condivisi dagli adulti di riferimento e dai compagni stessi. Abbiamo voluto riunire insieme insegnanti, genitori, operatori socio sanitari, educatori, mossi tutti dal comune obiettivo di affinare le capacità di accoglienza e di valorizzazione delle differenze in una prospettiva attenta e costruttiva. La risposta c’è stata e un seme è stato lanciato. Speriamo che il terreno si riveli fertile affinché da questa serata nascano altri momenti di incontro e confronto e possano attuarsi progetti, percorsi educativi specifici dedicati all’accoglienza interculturale iniziando proprio tra i banchi di scuola. Paola Chiapasco Presidente di Famiglie Adottive Ama

PASSAGGIO IN INDIA Serata dell’Associazione Con te che si propone di conoscere per capire. Giovedì 7 maggio nella Sala Conferenze di Palazzo Taffini a Savigliano l’Associazione di volontariato Con te, con la collaborazione dell’Associazione culturale saviglianese prometeo e della Banca Crs, ha organizzato la serata “Passaggio in India”. L’appuntamento si propone di trasmettere il messaggio Conoscere per capire e vuole allargare gli orizzonti della cittadinanza sull’India, paese molto attrattivo per il suo patrimonio risalente a molti secoli fa, ma allo stesso tempo difficile da comprendere. L’India è infatti una miniera di tesori culturali e naturali di grande rilevanza per la storia e la civiltà mondiale. Le diverse culture hanno lasciato tracce visibili in svariati settori e rappresentano un ricco patrimonio culturale e una fiorente tradizione popolare tramandata di generazione in generazione sotto forma di amore e coraggio. La serata, moderata da Giulio Ambroggio, ha trattato diversi argomenti collegati alle religioni e culture, all’India oggi e alla sua influenza sul nostro territorio. Nello specifico si è discusso di: “Religioni e culture” con Avtar Singh Rana, presidente onorario della comunità Sikh del Piemonte, “India oggi e domani” con Chandandeep Singh, pubblicitario e grafico di Torino, “India a Cuneo” con Daljit Singh Hansra, presidente della comunità Tempio Singh di Marene.


50 | Società Solidale | N. 2 / 2015

LIBRI SOLIDALI dal Centro di Documentazione CSV

A cura di Susanna Ruffino

Il Centro di documentazione dedicato al non profit è disponibile presso la sede del Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” con un’ampia scelta. I libri si possono consultare o richiedere in prestito. Per informazioni: 0171-60.56.60. La Biblioteca è consultabile anche online nell’apposita sezione sul sito www.csvsocsolidale.it. Sara De Carli

LE CHIAVI DELLO SCRIGNO

Il metodo riabilitativo della Lega del Filo d’Oro Vita – pp. 95 La Lega del Filo d’Oro è nata il 20 dicembre 1964 per le persone sordocieche; inizialmente ha pensato a quelle persone forse più per un senso di responsabilità etico-morale che non per la disponibilità di risorse specifiche funzionali ai loro programmi educativi o riabilitativi. Nel frattempo, però, ha anche investito nel cercare risorse (mezzi di intervento) che potessero modificare il suo impegno morale in un impegno che fosse professionale e morale allo stesso tempo. In quella ricerca di risorse scientifiche ha stabilito rapporti con professionisti a livello nazionale ed internazionale. Ha sviluppato poi un Centro di Ricerca che potesse provvedere ad adattare soluzioni esterne e svilupparne di nuove con implicazioni pratiche visibili fin da circa la metà degli anni Ottanta. Questo sviluppo ha chiarito in maniera definitiva che il suo lavoro non doveva essere tanto quello di prendere in carico persone che prima mai nessuno aveva considerato riabilitabili, ma soprattutto quello di fissare degli obiettivi educativo-riabilitativi e di misurare gli effetti dell’intervento in relazione a tali obiettivi, in sintonia con il metodo scientifico. Oggi all’interno della Lega del Filo d’Oro si sviluppano soluzioni innovative rivolte ovviamente all’utenza seguita ma di cui può beneficiare anche un’utenza esterna, nel mondo, che nulla ha a che vedere con la disabilità psicosensoriale. In pratica, la Lega del Filo d’Oro è

passata dall’essere un ricettacolo di soluzioni innovative proposte da altri a divenire prima un integratore di quelle proposte e poi, conseguentemente, un innovatore, uno sviluppatore di proposte nuove e quindi un esportatore di soluzioni nuove, di cui il futuro avrà sempre più bisogno. La Lega del Filo d’Oro dovrà inevitabilmente sviluppare risorse ancora più raffinate e funzionali, risorse che permettano di dare un prospettiva di beneficio e di miglioramento anche per queste persone. Naturalmente si sta attrezzando per essere all’altezza di questa nuova sfida e sta investendo moltissimo in attività di ricerca. Indice Nota di edizione di Francesco Marchesi – Prefazione di Giulio Lancioni – Rendere possibile l’impossibile. L’origine – Tutti sono educabili. Il metodo – Pionieri del fundraising. Il modello organizzativo – Un’eccellenza che non sia un’eccezione. La formazione – Biscottini e microswitch. La ricerca scientifica – L’estetica del tatto. La progettazione degli spazi – Ancora oltre. La riabilitazione continua – Un aiuto ad alta fedeltà. La famiglia e i volontari – Intervista a Rossano Bartoli – Galleria fotografica

Aa.Vv.

GENERARE POSSIBILITÀ NEI TERRITORI

Un percorso con i giovani tra diritti e responsabilità Gruppo Abele – pp. 96 “Albachiara” nasce dalla felice intuizione e dalla ferma volontà di due soggetti molto diversi fra loro: la Provincia di Pistoia e il Gruppo Abele di Torino, un’amministrazione locale e un’associazione, ma nel tempo a questi due soggetti se ne aggiungeranno molti altri: scuole, associazioni e cooperative sociali, reti sociali e gruppi, enti locali e regioni, sino a comporre una fitta rete presente in tutto il Paese. Il percorso Albachiara nasce anche dall’esperienza della rivista “Macramè”, rivista che si occupava di diritti e cittadinanza insieme ai giovani, organizzando con loro forum locali e costruendo insieme i contenuti dei numeri monografici. Alcuni soggetti poi hanno da subito collaborato alla promozione di questo percorso: l’associazione Libera, innanzitutto, e poi altre significative realtà operanti in varie parti d’Italia. La storia di Albachiara affonda le sue radici in un’esperienza che precedette di qualche anno il suo “avvio” ufficiale, avvenuto nel 2004 con il primo Campus di Montecatini. L’incontro tra Provincia di Pistoia e Gruppo Abele avvenne perché un’idea nuova stava nascendo e quell’idea si chiamava Macramè: un progetto di comunicazione rivolto ai giovani e composto da un sito web e una rivista destinata ai giovani, scritta con il loro contributo attraverso alcuni forum di discussione attivati in varie scuole d’Italia. Una tensione comune animava i due soggetti: il dare voce ai giovani, renderli protagonisti su temi importanti come quelli della legalità, della giustizia sociale, della cittadinanza e dei diritti. Dall’aprile del 2004 il Campus, senza più mancare ad un appuntamento, è divenuto un luogo nel quale giovani e adulti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo si incontrano e si confrontano su

esperienze vissute; uno spazio nel quale si riflette sui temi della cittadinanza agita e negata a livello locale e globale, e si cerca di mettere a punto proposte concrete di lavoro. Si tratta quindi di un cammino che si arricchisce ogni anno con quanti, strada facendo, condividono questo percorso fatto di fatica e passione, di impegno e coerenza; un cammino che trae forza ed entusiasmo dal Campus ma non vuole limitarsi a questo. Indice Prefazione – Parte prima: Il percorso 1. Albachiara si presenta: un “appello ai naviganti 2. Uno sguardo al cammino percorso: passato, presente e futuro di Albachiara 3. Schede di presentazione del progetto 4. La cittadinanza in otto parole: la Carta di Montecatini - Parte seconda: Il metodo 5. Tra sogno e realtà: introduzione al metodo di Albachiara 6. Imparare l’arte della cittadinanza 7. Il campus come dispositivo educativo 8. Contesti che educano 9. La rete a sostegno dei percorsi educativi locali - Parte terza: Le esperienze 10. L’esperienza di Albachiara: la parola ai protagonisti 11. Luce è libertà. L’esperienza di Eco.S.Med. e della Fondazione di Comunità di Messina - Parte quarta: I temi 12. E le stelle stiamo a guardare. Giovani e desiderio. Intervista a G. Cappello 13. Giovani cittadini crescono. Lo sviluppo locale di un territorio e i giovani. Intervista a L. Martignetti 14. Si può crescere senza i giovani? Riflessioni conclusive 15. Bibliografia


N. 2 / 2015 | Società Solidale

Con il Patrocinio di:

Comune di Borgo San Dalmazzo

Medaglia d’oro al Valore Civile

IX Giornata Provinciale del

DONATORE DI SANGUE Borgo San Dalmazzo Domenica 14 Giugno 2015 PROGRAMMA ore 09:00

Ritrovo partecipanti presso P.zza Meridiana lato Chiesa Gesù Lavoratore Formazione corteo in Via Giovanni XXIII (Parcheggio macchine c/o Piazzale Martini - vicino CRI)

ore 09:30

Partenza corteo da Via Giovanni XXIII, C.so Barale, L.go Argentera, Via Garibaldi, Piazza Martiri

ore 10:30

Celebrazione S.Messa nella Chiesa di S.Dalmazzo con il Coro Polifonico di Monserrato preceduta dalle esibizioni del Complesso Bandistico della Città di Cuneo e del Gruppo Sbandieratori Borgo San Martino di Saluzzo.

ore 12:00

Discorsi Autorità e Volontari presso Auditorium Ex Opificio Bertello

ore 13:00

Pranzo presso Locali Ex Opificio Bertello.

Il corteo dei partecipanti per le vie cittadine sarà accompagnato dal Complesso Bandistico della Città di Cuneo e dal Gruppo Sbandieratori Borgo San Martino di Saluzzo.

Per informazioni: CSV “Società Solidale” - 0171.605660

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SOCIETA’ SOLIDALE Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cuneo

Concorso

Fotografico

Bilancio Sociale CSV Scatti Solidali

“I gesti quotidiani e silenziosi del volontariato”

Il concorso fotografico, finalizzato all’integrazione iconografica dell’edizione annuale del Bilancio Sociale e di Missione del CSV Società Solidale, si pone tre obiettivi: Rendere le Associazioni protagoniste del Bilancio Sociale e di Missione Stimolare i volontari appassionati di fotografia ad un’osservazione attenta del mondo del volontariato Creare un ponte tra Associazioni e CSV, sviluppando ulteriormente la collaborazione e la condivisione degli obiettivi e degli strumenti promozionali

Il testo completo del Bando su www.csvsocsolidale.it e presso gli sportelli CSV

CALENDARIO CONCORSO 2015 - termine accettazione delle opere: 3 Giugno 2015 - riunione della Giuria: 8 – 12 Giugno 2015 - comunicazione risultati (anche su sito web CSV): entro fine Luglio 2015 - presentazione Bilancio Sociale e di Missione e riconoscimento vincitori e relative menzioni: Ottobre 2015

Segreteria Concorso Concorso Fotografico Scatti Solidali CSV SOCIETA’ SOLIDALE Via Mazzini, 3 – 12100 Cuneo Tel. 0171 605660 – Fax 0171 648441 Email: bilanciosociale@csvsocsolidale.it


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