UDINE & PROVINCIA _ Guida turistica

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Carnia

nografica permanente situata in una casa tipica. Da vedere anche le chiese (parrocchiale di San Lorenzo, l’antica chiesa di San Giovanni Battista con via Crucis, dipinti e altari e bellissimo campanile a cipolla).

© Stefano Gasparotto / Panoramio.com

© G.Del Fabbro

PRATO CARNICO

FORNI AVOLTRI Forni Avoltri è il comune più a nord della Carnia e quindi del Friuli Venezia Giulia. Lungo un’importante via di comunicazione con il Cadore, ha origini remote, testimoniate dalla scoperta di numerosi reperti paleolitici. Come altre zone della Carnia anche qui la Repubblica di Venezia sfruttò a lungo risorse minerarie e forestali, prelevando legname per gli arsenali e le palafitte per costruire in laguna. Forni oggi è turismo alpino in tutte le forme di attività all’aria aperta. Per chi ama le escursioni ci sono l’oasi faunistica del lago di Bordaglia, il monte Coglians (il più alto della regione), la creta di Tuglia, i monti Chiandin, Palis di Linch, Creta Bianca, Vas e Rif. E ancora il rifugio Marinelli e il monte Volaia e il sentiero Spinotti. In paese c’è una ricca mostra et-

Prato, il capoluogo della val Pesarina, si annuncia con un caratteristico campanile pendente (apparteneva a un antica chiesa) all’ingresso del paese. Da queste parti, immerso nei boschi, presidiava la strada un maniero utilizzato prima dai Longobardi e poi dai Patriarchi di Aquileia. Lungo la valle si incotrano anche Osais (bella chiesa, belle case) e Truia, la frazione più elevata della vallata, antico insediamento di boscaioli e minatori. A Orias ci sono dei vecchi stavoli di grande interesse per l’architettura rurale, testimoni di una civiltà contadina. Si arriva a Pesariis, centro urbano storico tra i più affascinanti della Carnia, punto di riferimento economico anche in passato per tutta la vallata. Case e dimore, eleganti e sobrie, di originale costruzione con tetti spioventi e coperti in tegole. Un insolito ma antico binomio caratterizza le due produzioni più tipiche della Val Pesarina: quella artigianale degli orologi e quella agricola dei fagioli. A Pesariis c’è il museo dell’orologio. Le montagne circostanti sono un eldorado per chi cerca sentieri per le cime o passeggiate tra i boschi.

ZUGLIO Pensi a Zuglio e vengono in mente gli antichi romani. Il piccolo paese attuale è stato, a partire dalla sua fondazione nel I secolo a. C., una vera e propria città di nome Iulium Carnicum. Il centro proteggeva la trafficata Via Julia Augusta che partiva da Aquileia e conduceva al Norico attraverso il Passo di Monte Croce. È stata per lungo tempo la città romana più settentrionale della penisola italica. Si ammirano ancora il foro e tanti reperti, rinvenuti in loco e in altre zone della Carnia, custoditi nel Museo Archeologico. Domina il paese dall’alto la goticheggiante Pieve di S. Pietro, considerata “matrice” (notevoli gli interni), tra i primi centri di diffusione del Cristianesimo in Carnia. Qui si svolge una festa importante a maggio: il “Bacio delle Croci”, incontro simbolico tra la croce professionale della Pieve e le croci astili di tutte le altre chiese. guida turistica  //  p. 131


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