Violenza contro le donne di girolamo daniela 3a

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LA VIOLENZA SULLE DONNE Daniela Di Girolamo III A


“sono violenza contro le donne tutti gli atti di violenza diretti contro il sesso femminile, che causano o possono causare alle donne una danno o delle sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, l‟assoggettamento o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata”. La Dichiarazione sull‟eliminazione della violenza contro le donne


UN FENOMENO MONDIALE La violenza contro le donne è la violenza perpetrata contro le donne basata sul genere , ed è ritenuta una violazione dei diritti umani. Termine usato molto spesso per definire la violenza contro le donne è il termine violenza di genere . l fenomeno non riguarda solo un determinato sistema politico o economico, ma è presente a livello mondiale in qualsiasi società, indipendentemente dal grado di benessere, dalla razza e dalla cultura. Le violenze di cui sono vittime le donne possono essere raggruppate in tre grandi categorie a seconda dei luoghi in cui si esercitano, e cioè la famiglia, lo Stato e la collettività. Per ciascuna di queste categorie le violenze possono essere di tipo fisico, psicologico o sessuale.


VARIE FORME DI VIOLENZA


VIOLENZA DOMESTICA • La violenza domestica è esercitata soprattutto nell'ambito familiare o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atteggiamenti persecutori, percosse, abusi sessuali, delitti d'onore, uxoricidi passionali o premeditati.


VIOLENZA ISTITUZIONALE La violenza istituzionale comprende tutte le forme di violenza esercitate o tollerate dallo Stato. In molti Paesi le leggi e la mentalitĂ sono apertamente discriminatorie. Le donne non hanno il diritto di guidare, di votare, di scegliersi il marito, di ereditare, di aprire un conto in banca. A volte devono anche subire pratiche stabilite dalla tradizione: mutilazioni genitali, crimine dâ€&#x;onore, infanticidio selettivo, che priva innumerevoli donne della vita stessa.


VIOLENZA SOCIALE E ECONOMICA La violenza sociale ed economica è quella esercitata sul luogo di lavoro, a scuola, nella collettività in generale. Anche quando sono protette dalla legge e non subiscono alcuna aggressione o pratica discriminatoria ufficiale, nella vita quotidiana le donne sono sottomesse a violenze meno visibili connesse alla loro appartenenza al genere femminile: possibilità diverse di accedere all‟educazione e al mercato del lavoro, disuguaglianza dei salari, ripartizione ineguale dei compiti domestici.


Questa violenza “è la manifestazione di un rapporto fra

uomini e donne storicamente disuguale che ha condotto gli uomini a prevaricare e a discriminare le donne, frenando la loro emancipazione, ed è uno dei principali meccanismi sociali ai quali è dovuta la subordinazione delle donne agli uomini”. Dichiarazione delle Nazioni Unite


PROBLEMI ETICI • La sua enorme diffusione non significa che è naturale o inevitabile, ma piuttosto che è l‟espressione di valori e tradizioni storicamente e culturalmente radicati, alla base dei quali c‟è la volontà da parte dell‟uomo di affermare e mantenere il proprio dominio sulla donna, e la difficoltà da parte di quest‟ultima di ribellarsi.

• Questo tipo di violenza è ciò che si chiama violenza di genere, praticata cioè sulla base dell‟appartenenza al genere maschile (che la esercita) e al genere femminile (che la subisce).


• Palazzo Ducale ospita ,nel Cortile Maggiore “Zapatos Rojos “, centinaia di paia di scarpe rosse per dire “basta” alla violenza di genere. • Iniziativa proposta e compiuta in Italia ( Genova e Milano).


REFUSE ABUSE PovertĂ , emarginazione, analfabetismo, ma anche paura, vergogna, prostrazione, perdita di autostima, sfiducia nella giustizia, impediscono a molte donne di difendersi o di reagire agli abusi. Per uscire dal circolo vizioso della violenza bisogna fornire alle donne i mezzi per riappropriarsi dei loro diritti, ma soprattutto abbandonare lâ€&#x;ideologia della supremazia maschile. Lâ€&#x;intervento di organismi internazionali, governi locali e associazioni per la difesa dei diritti umani sono importanti.


Lâ€&#x;evoluzione delle mentalitĂ passa per una presa di coscienza collettiva e attraverso lâ€&#x;educazione delle generazioni future.


… I diritti delle donne una responsabilità di tutto il genere umano ; lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell‟ umanità; il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso di tutta l‟ umanità … Kofi Hannan


POSIZIONI DELLE DIVERSE RELIGIONI


“Quando è ragazza, dipenda dal padre; dal marito quando è giovane; dai figli alla morte: la donna non sia mai indipendente”.

La negazione del valore della donna in quanto tale, e non solo per la sua posizione di moglie e di madre, consentì la diffusione della pratica del suicidio rituale compiuto dalle vedove che spesso si immolavano sul rogo del marito.


Il buddhismo considera la violenza contro le donne un atto gravissimo. Le donne danno la vita e in questo senso sono superiori agli uomini.


Nel CORANO si legge: “Gli uomini sono preposti alle donne, perché Dio ha prescelto alcuni esseri sugli altri e perché essi donano dei loro beni per mantenerle; le donne sono dunque devote a Dio e sollecite della propria castità, così come Dio è stato sollecito con loro; quanto a quelle di cui temete atti di disobbedienza, ammonitele , poi lasciatele sole nei loro letti, poi battetele; ma se vi ubbidiranno, allora non cercate pretesti per maltrattane; ché Iddio è grande e sublime”


Nell‟ebraismo permangono, derivanti dalle tradizioni arcaiche, prescrizioni e tabù relativi alla sessualità, sentita come impura e peccaminosa. In una società maschilista il sospetto e il timore della carne si traduceva in sospetto per la donna: l‟uomo viene sollevato dalle sue responsabilità con la scusa della provocazione della donna, ed è su quest‟ultima che si scarica la colpa.


• La tradizione antifemminista è propria delle società arcaiche

filtrata nell‟ebraismo prima e nel cristianesimo poi aggravata dall‟esegesi del primo capitolo del Genesi che vedeva nel peccato originale un peccato di sesso e ne addossava la responsabilità primaria alla donna .

• Il pensiero della Chiesa si è evoluto “L‟uomo e la donna sono

creati, cioè sono voluti da Dio. in una perfetta uguaglianza, per un verso, in quanto persone umane, e, per l‟altro verso, nel loro rispettivo essere di maschio e di femmina. „Essere uomo‟, „essere donna‟è una realtà buona e voluta da Dio: l‟uomo e la donna hanno un „insopprimibile e pari dignità”.”


POTERE ALLE DONNE Grazie all‟ avviata emancipazione, la donna sta crescendo nel suo complesso, ha la possibilità di decidere delle propria vita in modo autonomo e ha superato lo stadio di dipendenza. La donna occidentale è ambiziosa e bisognosa di potersi affermare nella società. Ma questi requisiti non bastano per porre fine ai tabù, alle violenze, ai soprusi ,in quanto DONNE, e agli insulti che ogni giorno portano alla morte di moltissime donne.


CITANDO ALCUNE CELEBRI FRASI …


“La donna è mobile qual piuma al vento, muta d‟accento – e di pensiero. Sempre un amabile, leggiadro viso in pianto o in riso, – è menzognero. “ da Rigoletto di Giuseppe Verdi


“Una bella donna non è colei di cui si

lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti. “

Lucio Anneo Seneca


VARIE ASSOCIAZIONI


Possiamo concludere con uno slogan particolarmente significativo , diretto e emblematico .....



STOP ALLA VIOLENZA!


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