Vangelo di matteo lafiandra martina 1c

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LAVORO SVOLTO DA:

MARTINA LAFIANDRA IC

I LIBRI SACRI


Il Vangelo secondo Matteo è uno dei quattro vangeli canonici del Nuovo Testamento

e uno dei tre vangeli sinottici.


APPROFONDIMENTO: VANGELO I Vangeli sono libri che raccontano la vita e la predicazione di Gesù Cristo. La parola “Vangelo” deriva dalla parola greca ευαγγελιον che, attraverso il latino evangelium, significa letteralmente “lieto annunzio”, “buona notizia”. In particolare, il Vangelo di Matteo è detto sinottico perché se si mette il testo dei tre vangeli su tre colonne parallele, in uno sguardo d’insieme (appunto, sinossi) si notano molte somiglianze nella narrazione, nella disposizione degli eventi,ma anche frasi quasi uguali.


San Matteo

apostolo ed evangelista, di professione esattore delle tasse, fu chiamato da Gesù ad essere uno dei dodici apostoli. San Matteo era anche chiamato Levi, in quanto pubblicano, era membro di una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. In effetti a quell'epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all'erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente.

MATTEO

I sacerdoti, per rispettare il primo comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l'immagine dell'imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l'imperatore. Gesù passò vicino a Levi e gli disse semplicemente “Seguimi”. E Matteo, alzatosi, lo seguì. Immediatamente Matteo tenne un banchetto a cui invitò, oltre a Gesù, un gran numero di pubblicani e altri pubblici peccatori.


-composizione -autore -lingua -stile -destinatari -struttura e contenuto


Composizione L'anno di composizione del Vangelo non è noto con precisione. Sebbene sia di recente emersa una tendenza a datare il vangelo prima del 70, la maggioranza degli studiosi data questo vangelo tra il 70 e la fine del I secolo. L'opera deve essere stata composta entro la fine del primo secolo, perché le opere di Ignazio di Antiochia, in particolare la lettera agli Smirnesi (107-110), presuppongono la lettura del Vangelo di Matteo e presentano forti indizi «per la sua conoscenza delle lettere paoline e del Vangelo di Marco». Lo stesso autore della Didaché (scritta intorno al 100) mostra a suo volta di conoscere questo vangelo.


Autore

Il testo è anonimo, in quanto non presenta il nome dell'autore. La tradizione cristiana antica attribuisce a Matteo apostolo la composizione dell'omonimo vangelo, risalendo agli scritti di Papia di Ierapoli, nella prima metà del II secolo, il quale affermò che Matteo raccolse i detti di Gesù scrivendoli nella lingua degli Ebrei; non risulta siano mai stati proposti altri autori. A partire dal XVIII secolo gli esegeti biblici hanno messo in discussione la possibilità che Matteo abbia scritto questo vangelo. Allo stato attuale non ci sono evidenze sufficienti per attribuire la redazione finale del testo a Matteo o a un altro autore, ma la maggior parte degli studiosi moderni preferisce comunque attribuire Matteo a un anonimo cristiano che scrisse verso la fine del I secolo. Hanno, però, proposto diverse identità per l'autore di questo vangelo: uno scriba o un rabbi ebreo convertito, un giudeo ellenizzato, un gentile convertito che conosceva bene la fede ebraica, o il membro di una "scuola" di scribi all'interno della comunità giudeo-cristiana.La maggior parte degli studiosi si orienta per un autore giudeo-cristiano, piuttosto che per un gentile. Secondo Gerd Theissen, ad esempio, il testo attuale non sarebbe opera di Matteo, ma è probabile che una delle fonti utilizzate per la sua stesura, la fonte Q, fosse ricondotta all'apostolo. Howard Clark Kee ricorda invece come gli insegnamenti e i detti di Gesù furono tramandati oralmente finché non furono infine messi per iscritto. Poiché l'attribuzione è molto antica e poiché Matteo è una figura relativamente poco rilevante nella prima letteratura cristiana, l'attribuzione a Matteo ha comunque ancora i suoi sostenitori. Secondo R.T. France, ad esempio, l'apostolo Matteo, per i contenuti e il tono di questo vangelo, rimane il candidato più probabile.


Lingua La maggior parte degli studiosi neotestamentari ritiene che il Vangelo secondo Matteo sia stato composto in greco. C'è però un'ampia discussione sull'esistenza di una precedente edizione in aramaico, così come è da valutare la storia della redazione dello scritto attuale in relazione alle sue fonti.

All'interno del testo, è ravvisabile una diffusa dimensione giudaico-cristiana, la quale suggerisce un autore di estrazione giudaico-cristiana che scrisse per cristiani di simile estrazione, per i quali enfatizza il soddisfacimento in Cristo delle profezie dell'Antico Testamento. Gesù è raffigurato come il promulgatore di una nuova legge i cui miracoli sono una conferma della sua missione divina. Alcuni studiosi hanno suggerito che il riferimento di Papia ad una raccolta di detti di Gesù da parte di Matteo sia ad una versione più antica del vangelo scritto in lingua aramaica e che fu usata dall'autore del Vangelo secondo Matteo.


Stile Il vangelo è scritto in un buon greco, in linea con lo stile dei Settanta, la traduzione greca della Bibbia di epoca ellenistica. Il periodare è semplice e predilige frasi brevi collegate dalla congiunzione "e". Il testo presenta diversi tratti tipicamente semitici; ad esempio l’espressione “Regno dei cieli”, presente solo in Matteo e che riprende l’espressione usata da Gesù per evitare l’utilizzo del nome di Dio. Frequente e l'applicazione del parallelismo, per cui ad un'affermazione viene fatta seguire la negazione del suo contrario.


Molto probabilmente il vangelo di Matteo Destinatari è stato scritto per una comunità di ebrei cristiani.


Struttura e contenuto Secondo la maggior parte degli studiosi, il Vangelo di Matteo appare strutturato in sette parti. 1.Nascita ed infanzia di Gesù; 2.La promulgazione del Regno dei Cieli: – –

Sezione narrativa Discorso della Montagna

3.La predicazione del Regno dei Cieli: – –

Sezione narrativa: dieci miracoli; Discorso apostolico

4.Il mistero del Regno dei Cieli: – –

Sezione narrativa Discorso in parabole

5.La Chiesa, primizia del Regno dei Cieli: – –

Sezione narrativa Discorso ecclesiastico

6.L'avvento definitivo del Regno dei Cieli: – –

Sezione narrativa Discorso escatologico

7.Passione e Risurrezione di Gesù


“Amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi odia e pregate per chi vi perseguita e vi calunnia, affinchĂŠ siate figli del padre vostro che sta nei cieli, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.â€?


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