Il matrimonio per procura Anzi, per WhatsApp - di Diego Giorio

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Sportello Inverso Il matrimonio per procura Anzi per WhatsApp

a cura di:

Diego Giorio Responsabile Servizi Demografici ed Elettorali del Comune di Villanova Canavese (TO)

Il matrimonio per procura Anzi per WhatsApp i solito il matrimonio comporta la presenza fisica dei due sposi, che si presentano davanti alla comunità e dichiarano di essere una coppia. Si tratta di un approccio comune praticamente a tutte le culture, anche a quelle più primitive, oppure che riconoscono la poligamia o che accettano una certa promiscuità, quindi — al di là della forma della celebrazione — possiamo pensare che il matrimonio sia in qualche modo insito nel patrimonio genetico dell’umanità, anzichè essere frutto di un mero condizionamento culturale.

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pre è oggettivamente possibile incontrarsi e non sempre è possibile rimandare la cerimonia. Cosa si può fare?

Il castello di riti aiuta a dare solennità all’evento, mentre la presenza di amici e parenti — soprattutto i primi, che si possono scegliere, mentre i secondi sono a volte un ingombrante ed inevitabile obbligo — contribuisce a rendere speciale un momento (quasi) unico nella storia della propria vita.

In entrambi i casi, comunque, il matrimonio avviene con la presenza fisica degli sposi: magari in un letto se non in grado di alzarsi, oppure per interposta persona se uno dei nubendi è in missione all’estero, ma sempre con due persone presenti a dichiarare la propria (o l’altrui) volontà.

Che poi spesso a questo momento felice seguano periodi burrascosi, che sfociano nella separazione, più o meno consensuale, è un altro discorso. Non so quale percezione abbiano i colleghi, ma a volte mi sembra di registrare più separazioni e divorzi che matrimoni; un anno poi ho avuto il 100% di matrimoni annotati con il divorzio: neppure una coppia è sopravvissuta.

Finora non era mai stata realisticamente ipotizzata una procedura diversa, così come non era mai stato ipotizzato di potersi diplomare o laureare a distanza, di gestire l’ufficio stando a casa propria o di celebrare un processo in videoconferenza.

Però oggi la vita ci porta spesso lontano, per cui non sem-

Le nostre norme contemplano il caso del matrimonio in pericolo di vita, che velocizza le procedure e consente al celebrante di uscire dalla Casa comunale, nonchè il matrimonio per procura, applicabile ai militari in tempo di guerra oppure se uno sposo risiede all’estero e ricorrono gravi circostanze, da sottoporre alla valutazione del giudice.

In realtà molti lavori venivano già svolti da remoto anche senza averne la percezione: quando registriamo una residenza ci colleghiamo, direttamente o attraverso il gestio-

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nale comunale, a sua volta spesso installato su un server e non sul nostro PC, ad un archivio centrale i cui server sono situati a Roma: stiamo già lavorando da remoto, quindi farlo dall’ufficio oppure dalla nostra abitazione o dall’Australia cambia poco. Un paio d’anni fa, durante una visita in ospedale, mi è stata prescritta una lastra al torace: è stata fatta immediatamente, ma il medico radiologo era in altro ospedale a qualche chilometro di distanza. Il referto è ugualmente arrivato in pochi minuti: oggi le lastre sono digitali e vengono esaminate su un monitor: che lo schermo si trovi a due metri o a venti chilometri dall’apparecchiatura piuttosto che in un altro continente è totalmente indifferente. Il Covid ha estremizzato molte situazioni: la didattica che fino a ieri era essenzialmente in presenza, salvo qualche videocorso professionale, si è dovuta spostare repentinamente sul WEB, la telemedicina ha dovuto diffondersi per supplire alle carenze di organico e per consentire visite di pazienti infetti senza mettere a rischio nè il medico nè i pazienti visitati successivamente; il lavoro da casa è diventato diffuso sia nel pubblico che nel privato, convegni e seminari si sono spostati sulle varie piattaforme di meeting virtuale, che infatti hanno visto un incremento d’uso del 3000%. E i matrimoni? Perchè dev’essere necessaria una presenza fisica per pronunciare il fatidico sì, quando con qualunque smartphone da 100 euro si può gestire una videochiamata con sposi e testimoni? Non si sente più sicuro anche il celebrante, in tempi di pandemia? Non è un editoriale a dover analizzare gli aspetti giuridici,

che demandiamo agli articoli scientifici, fondamento della Rivista, ma commentiamo qui gli aspetti etici e pratici, partendo da un caso reale verificatosi nel Comune di Saronno, che ha visto due sposi ammalati di Covid celebrare il matrimonio in videoconferenza, su autorizzazione ministeriale(1). E neppure è stato l’unico caso al mondo(2)! Certo, una situazione particolare richiede soluzioni fuori dagli schemi e ci auguriamo tutti che la pandemia venga presto superata così da poter riprendere la normale vita sociale, celebrazioni incluse. Tuttavia in tutto il mondo si sono visti approcci creativi per superare questo periodo di crisi, come il matrimonio drive-through, dove gli sposi si sono piazzati davanti alla porta a salutare gli ospiti che scorrevano in auto per presentare gli auguri e ritirare il pacchetto col pranzo di nozze, riprogettato in versione da asporto(3). Insomma, come si sono evoluti nel tempo gli abiti, le formule, le procedure, non escludiamo a priori che un matrimonio a distanza sarà possibile e normale in un futuro più o meno prossimo, al di là della pandemia, come sarà normale frequentare anche online determinati corsi o sarà normale lavorare da remoto per una certa parte del tempo. Chi ha già vissuto qualche decennio può rendersi conto di come sia cambiata la nostra vita ed il nostro lavoro rispetto agli anni 70-80 dello scorso secolo, e non è ragionevole pensare che l’evoluzione sia finita qui e che determinate procedure debbano rimanere sempre uguali a se stesse in un mondo che corre veloce.

1) https://ilsaronno.it/2020/12/16/covid-sposi-in-quarantena-primo-matrimonio-in-videoconferenza-a-saronno/#:~:text=Covid%2C%20 sposi%20in%20quarantena%3A%20primo%20matrimonio%20in%20videoconferenza%20a%20Saronno,-Di&text=SARONNO%20%E2%80%93%20 Nozze%20in%20quarantena%20per,ottenuto%20di%20sposarsi%20in%20videoconferenza. 2) https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/matrimonio-a-distanza-per-una-ragazza-di-verona-e-il-compagno-colombiano-lei-seguir-lacerimonia-su-skype_24854027-202002a.shtml

3) https://gds.it/articoli/mondo/2020/12/21/malesia-10-000-invitati-alle-nozze-ma-tutti-in-auto-primo-matrimonio-drive-thru-per-aggiraredivieti-3196418b-3e7e-47a8-aa9c-b5e5d116b5b9/#:~:text=Ci%20sarebbero%20dovuti%20essere%20solo,Lo%20riporta%20la%20Bbc.

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