Tabula pensionati cisl settebre 2014 pdf

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N. 83 - Settembre 2014

Spec Azeta P iale ensiona ti Spedizione: abb. postale, art. 1, comma 1, D.L. n. 353/03 (conv. legge n. 46 del 27/02/2004)

In questo numero FISCO E PENSIONI MISURE A SOSTEGNO DELLA FRAGILITA’ TASSE SULLA CASA LA RIFORMA DELL’ISEE QUESTONI DI EREDITA’


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dalla segreteria

NON STIAMO SERENI Va ricollocato il ruolo sociale di anziani e pensionati nel nuovo contesto economico, sociale e culturale

Nei mesi scorsi pensionati e anziani hanno dato sfogo al loro disagio sottoscrivendo, senza tracce di vittimismo o di rassegnazione, le migliaia di cartoline consegnate al Presidente del Consiglio che hanno uno slogan preciso e significativo “Non stiamo sereni”. I pensionati non sono, come troppi luoghi comuni li disegnano, un’isola felice al riparo della crisi. Gli anziani continuano ad essere una grande risorsa di esperienza e di senso civico, un patrimonio di impegno e disponibilità sociale. D’altra parte, non possiamo ignorare le conseguenze di un processo di invecchiamento della società che accentra diffusi fenomeni di fragilità e marginalità che spesso non trovano risposte adeguate nei servizi socio sanitari, perciò è necessario approfondire temi e linee guida individuati dalla Regione Lombardia con il suo Libro Bianco, confrontandoli con le nostre considerazioni e proposte. Al sindacato spetta un ruolo importante e un dovere: ricollocare il ruolo sociale di anziani e pensionati, dando loro il giusto valore in un contesto economico, sociale e culturale cambiato. Non si può dimenticare il loro impegno nel volontariato, nell’animazione sociale, culturale, nella cura domestica e nella rete delle relazioni sociali. Per dare voce agli anziani e pensionati,

le Federazioni SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL, hanno aderito con convinzione alla nuova fase di mobilitazione e di iniziative rispetto alle emergenze espresse anche nel nostro territorio messo in ginocchio dalla crisi e da politiche di governo che non stanno producendo effettivi interventi migliorativi. In questi giorni, è in atto la mobilitazione in assemblee zonali, a cui sono invitati pensionati e lavoratori per arrivare all’approvazione finale delle proposte contenute nella piattaforma unitaria. Non entro nel merito delle proposte che trovate nelle prossime pagine ma ritengo importante evidenziare lo sforzo fatto dalle Segreterie nazionali nel costruire una piattaforma che ha tenuto conto delle trasformazioni demografiche della famiglia che ha modificato le relazioni e i rapporto tra le generazioni. Si chiedono atti concreti per recuperare il valore delle pensioni con un sistema di rivalutazioni che non sono un privilegio. Occorre individuare meccanismi che compensino la perdita di valore del potere d’acquisto evitandone il progressivo impoverimento come succede da anni. Le tabelle delle pagine successive, evidenziano la situazione nel nostro territorio. Vanno recuperate risorse là dove ci sono impegnandosi concretamente. E vanno ridotti gli sprechi e i privilegi e condotta una seria e decisa battaglia contro l’evasione fiscale, così sarà possibile una vera riduzione della pressione fiscale. Le politiche fiscali rappresentano uno strumento essenziale per aiutare lo sviluppo di un paese, rendendo più equo e sostenibile il carico fiscale per tutti i cittadini. Occorre rendere strutturale il bonus anche per gli anni a venire estendendolo anche ai pensionati in ragione del

fatto che in Italia le pensioni sono gravate da un prelievo fiscale che è circa il doppio della media OCSE (24% contro il 12,7%).

Quale protagonismo del sindacato oggi?

Il sindacato ha cercato di incidere senza forti iniziative e si è cosi creata l’idea che il silenzio poteva giustificare l’esclusione dello stesso nella discussione su fattori e tematiche che lo coinvolgono. Il buon senso e l’oculatezza del sindacato, sono stati interpretati come debolezza. Serve uscire dal disorientamento, confermando il sindacato come attore sociale, storico e autonomo che sostenga, di fronte ai cambiamenti della società italiana, soluzioni praticabili, dimostrando coraggio nell’assunzione di responsabilità. In questi giorni non pochi poteri forti hanno raffreddato i loro originari slanci verso il primo ministro, sostenendo che la luna di miele di Renzi con l’opinione pubblica, se non è tramontata, è agli sgoccioli. Noi rimaniamo convinti che si stia consumando l’ultima occasione per uscire dall’inerzia della provvisorietà e dell’immobilismo. Il governo ha presentato l’agenda dei prossimi 1000 giorni; la CISL è pronta ad appoggiarlo su obiettivi forti e di cambiamento, chiedendo più lavoro, sviluppo economico, lotta alle rendite, ai poteri forti, alla burocrazia e al corporativismo che frenano il cambiamento in settori chiave dell’energia, delle infrastrutture e della lotta alla corruzione. Il sindacato è chiamato ad essere concreto, senza enfasi e demagogie sempre attento e adeguato ai reali bisogni di chi rappresenta. Marco Colombo Segretario generale Fnp Cisl Monza Brianza Lecco


fisco&pensioni

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www.cisl.it

FISCO ESODATI

&

• Per far crescere il Paese e creare nuova e buona occupazione • Per e combattere l’evasione

EVASIONE FISCALE

PREVIDENZA GIOVANI

PENSIONI

• Per eliminare le rigidità e le ingiustizie del sistema previdenziale

CAMBIARE IL FISCO E LA PREVIDENZA bile determinare la necessaria riduzione della tassazione sul lavoro e sulle pensio-

assemblee in tutto il territorio nazionale le ragioni dell’equità e la necessità di nuove politiche per lo sviluppo e la creazione di lavoro .

La situazione economica del nostro Paese è tutt’ora caratterizzata dalla crisi, e i sette anni trascorsi hanno determinato una crescente disoccupazione. Un cambiamento vero del nostro Paese deve riguardare, per la CISL, la Legge sulle pensioni che ha determinato non solo ingiustizie per lavoratori e lavoratrici e penalizzazioni dei pensionati, ma soprattutto un blocco del mercato del lavoro e l’assenza di un futuro previdenziale per i giovani. Inoltre la CISL ritiene che senza

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affrontare il nodo dell’evasione fiscale sia impossibile determinare la necessaria riduzione della tassazione sul lavoro e sulle pensioni, oltreché produrre maggiore giustizia fiscale. La Cisl è impegnata a sostenere l’iniziativa avviata insieme alla CGIL e alla UIL sui temi della previdenza e dell’evasione fiscale, sottoponendo ai lavoratori, attraverso assemblee in tutto il territorio nazionale, le ragioni dell’equità e la necessità di nuove politiche per lo sviluppo e la creazione di lavoro.

Per la Cisl è necessario cambiare la legge Fornero e le sue rigidità, restituendo maggiore scelta alle persone nell’accesso al pensionamento, anche per dare risposte più efficaci ai lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale e a chi svolge lavori particolarmente faticosi e pesanti. Occorre affrontare con urgenza i seguenti problemi: GIOVANI Bisogna garantire ai giovani e a chi svolge lavori precari e saltuari una pensione adeguata, rendendo obbligatoria la previdenza complementare, potenziando il riconoscimento dei contributi figurativi, migliorando le prestazioni per i parasubordinati e rivedendo i criteri e le modalità di revisione dei coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione in base alle diverse aspettative di vita dei vari settori produttivi. Occorre smascherare le false partite iva e contrastare l’utilizzo improprio dei contratti a progetto e di associazione in partecipazione. ESODATI è necessario individuare soluzioni definitive che offrano agli


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fisco&PENSIONI

esodati, a partire da coloro che sono stati coinvolti in processi di crisi aziendale, risposte certe anche per gli anni a venire, riconoscendo il diritto di accedere al pensionamento coi vecchi requisiti. PENSIONATI Occorre rivedere l’attuale sistema di rivalutazione dei trattamenti pensionistici, individuando meccanismi e strumenti che tutelino più efficacemente il potere di acquisto delle pensioni. Il reddito dei pensionati va difeso anche attraverso una diversa politica fiscale e delle tariffe, sia a livello nazionale che a livello locale. PREVIDENZA COMPLEMENTARE è indispensabile rilanciare l’adesione dei lavoratori, in tutti i settori produttivi, attraverso lo sviluppo di un’adeguata educazione ed informazione previdenziale e mediante soluzioni contrattuali.

FISCO

Per la CISL è necessario ridurre il carico fiscale su lavoro e pensioni e valorizzare la lotta all’evasione a livello nazionale e locale, utilizzando quanto recuperato dai Comuni per garantire i servizi ai cittadini, senza ricorrere all’aumento della fiscalità locale. BONUS 80 EURO Il bonus fiscale deve diventare strutturale anche per gli anni a venire, estendendolo ai pensionati e allargandone la fruizione agli incapienti con reddito da lavoro dipendente e assimilato e ai titolari di Partite iva iscritti alla gestione separata Inps, entro le stesse condizioni di reddito previste attualmente.

CALENDARIO ASSEMBLEE UNITARIE FNP MBLC ZONA MONZA ZONA

DATA

DESIO

09/09

VIMERCATE

11/09

SEREGNO

22/09

CARATE

24/09

MONZA

26/09

LUOGO SALA COMUNALE Via F.lli Cervi 25 CENTRO S.GEROLAMO Vimercate CENTRO PAST.MONS.RATTI Via Cavour 25 Seregno SALA BIBLIOTECA Lissone SALA CIRCOSCRIZIONE 3 S.Rocco

CALENDARIO ASSEMBLEE UNITARIE FNP MBLC ZONA lecco ZONA

DATA

LAGO

10/09

LECCO

23/09

oggiono

23/09

barzanò

24/09

merate

24/09

valsassina

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calolzio

26/09

RIDURRE LE TASSE Tutte le risorse recuperate dalla lotta all’evasione vanno destinate alla riduzione del carico fiscale che grava sui lavoratori e sui pensionati, dando continuità e piena operatività al Fondo di riduzione della pressione fiscale. In una prospettiva di riforma strutturale bisogna favorire un rapporto più equilibrato fra tassazione diretta ed indiretta, rendendo il sistema fiscale più progressivo su tutto il reddito e i patrimoni. Occorre sostenere le famiglie, prevedendo un complessivo aumento dei benefici fiscali attualmente concessi.

LUOGO CENTR.AGGRE.ANZIANI Bellano SEDE SINDACALE CGIL Sala incontri SALA CIVICA Oggiono SALA CIVICA Barzanò SALA CIVICA Merate Viale Lombardia SALA CONSILIARE Comune di Casargo CIRCOLO ARCI Foppenico RIDURRE L’EVASIONE FISCALE L’evasione comporta ogni anno minori entrate per oltre 180 miliardi di euro, appesantendo le tasse su chi le paga. Per questo è necessario rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie); introdurre meccanismi di contrasto di interessi che consentano a chi compra di portare in detrazione le relative spese, facendo emergere il fatturato oggi occultato.


PENSIONI

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LE PENSIONI Nel panorama complesso e svariato delle pensioni in Italia, i numeri che si possono consultare tra gli archivi dell’Istat parlano molto chiaro da soli. Se si osserva la statistica del 2012, vediamo che l’importo medio annuo delle pensioni femminili è di 8.965 euro (60,9% delle pensioni) contro quello maschile di 14.728 euro. Oltre la metà delle donne (52%) percepisce meno di 1000 euro, contro 1/3 degli uomini (32,2%). Il numero di uomini che superano 5.000 euro mensili di pensione è cinque volte

superiore a quello delle donne.

I dati locali

Lecco: 47% delle pensioni VO è inferiore a 1.000 euro, di cui il 37 % è inferiore a 500 euro. Monza: 44% delle pensioni VO è inferiore a 1.000 euro, di cui il 33 % è inferiore a 500 euro. A livello locale nelle province di Lecco e Monza Brianza, il dato che balza all’occhio, da una lettura più approfondita della banca dati INPS, al di là delle differenze tra donne e uomini, è quello che dimostra il progres-

sivo impoverimento delle pensioni nell’anzianità più avanzata. Più l’età aumenta più si registra la perdita del potere di acquisto delle pensioni a causa della mancata e adeguata rivalutazione degli importi pensionistici. Ecco spiegato il senso della nostra richiesta di un meccanismo di rivalutazione che assicuri un recupero reale del costo della vita, all’interno della piattaforma Fisco-Previdenza di CGIL-CISL-UIL, nel paragrafo che riguarda i pensionati. Anna Fumagalli (Vedi tabelle alla pagina seguente)


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pensioni PENSIONI VO DI IMPORTO INFERIORE A 1.000 EURO PER GENERE Lecco

Donne Uomini TOTALE

Numero pensioni 27.533 7.167 34.700

Importo medio mensile € 496,14 € 501,38 € 497,22

PENSIONI VO DI IMPORTO INFERIORE A 1.000 EURO PER GENERE Monza

Donne Uomini TOTALE

Numero pensioni 56.549 16.820 73.369

Importo medio mensile € 520,21 € 549,60 € 526,95

PENSIONI VO CLASSIFICATE PER IMPORTO Lecco Importo medio mensile 34.700 € 497,22 38.167 € 1.728,98 400 € 5.990,89

Numero pensioni inferiori a 1.000 € tra 1.000 € e 4.999 € superiori a 5.000 €

PENSIONI VO CLASSIFICATE PER IMPORTO Monza Importo medio mensile 73.369 € 526,95 93.019 € 1.766,58 1.515 € 6.043,29

Numero pensioni inferiori a 1.000 € tra 1.000 € e 4.999 € superiori a 5.000 €


sanità

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Sanità: a proposito di misure a sostegno della fragilità Nell’ultimo numero di Tabula avevamo già trattato l’argomento relativo alle misure emanate dalla Regione Lombardia (Dgr 740), concordate con il sindacato, a sostegno di alcune aree della fragilità degli anziani, ma non solo. Si tratta in sostanza del contributo mensile di 1000 euro erogato, indipendentemente dal reddito posseduto, dall’ASL di competenza, alla famiglia che cura a casa propria una persona affetta da gravissima disabilità e che necessita di assistenza continua nelle 24 ore. In particolare il contributo viene assicurato, previa valutazione multidimensionale integrata di carattere socio sanitaria e assistenziale (ASL e Comune), alle persone: malate di SLA; in stato vegetativo; in stato di dipendenza vitale in età inferiore a 65 anni. Va ricordato che, prima di questo provvedimento, i malati di

Periodico di informazione Numero 83

SLA potevano ricevere un contributo compreso tra 1500 e 250 euro, ora portato a 1000 euro. Quelli in stato vegetativo ricevevano un contributo di 500 euro diventato ora di 1000 euro. Le persone in stato di dipendenza vitale con meno di 65 anni, che non ricevevano nulla, ora ricevono 1000 euro al mese. Pertanto occorre riconoscere che, stante la condizione di gravissima disabilità, la negoziazione sindacale con la Regione Lombardia, ha operato nella direzione di una maggiore equità nel sostenere la famiglia, raggiungendo un numero maggiore di casi gravi. Inoltre, l’altra delibera Regionale, nella misura B2, che interviene sul profilo solo assistenziale, prevede l’erogazione di un contributo aggiuntivo (fino a 800 euro mensili) da parte del distretto territoriale, per la fornitura di servizi o prestazioni, regolate

con voucher, collegato però in questo caso al reddito (ISEE). Diamo di seguito qualche dato concreto della fruizione da parte degli utenti: ASL MONZA E BRIANZA Finanziamento regione ad ASL per sperimentazione territoriale € 1.697.000,00 VALUTAZIONI MULTIDIMENSIONALI EFFETTUATE N° 251 BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO MENSILE AL 30 GIUGNO N° 148 Prima della delibera Regionale, i titolari del contributo erano solo 89 ASL LECCO Finanziamento regione ad ASL per sperimentazione territoriale € 631.105 VALUTAZIONI MULTIDIMENSIONALI EFFETTUATE N° 75

Registrazione: n. 1.198 del 5 ottobre 1996 presso il tribunale di Monza

Coord. redazionale: Gianfranco Colombo

Editore: Ust Cisl Brianza

Stampa: RDS Webprint - Arcore (MB)

Direttore responsabile: Sergio Gianni

Organizzazione editoriale: CSE Colombo Servizi Editoriali

Una copia:  0,52 Abbonamenti: annuo  10,00 sostenitore  25,00 Chiuso in tipografia il 25.09.2014 Tiratura: 55.000 copie

Consultateci sui siti: www.cisl.lecco.it/fnp • www.cislbrianza.it/fnp • www.fnp.cisl.it • www.fnplombardia.cisl.it


8 BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO MENSILE AL 30 Giugno N° 71 Prima della delibera Regionale, i titolari del contributo erano solo 37

Le nostre preoccupazioni

Un dato che desta preoccupazione è che le risorse assegnate basteranno ancora solo per pochi mesi nel 2014. Questa sperimentazione Regionale, frutto anche di un accordo sindacale, ha fatto emergere un numero importante di persone con disabilità. Complessivamente si registra che, mentre le persone affette da motoneurone (SLA) e quelle in stato vegetativo erano quasi tutte già note alle ASL, al contrario non erano note molte

sanità situazioni di persone con età inferiore a 65 anni, con altre patologie gravi. Questo è il primo risultato importante che afferma la validità del percorso intrapreso sulla domiciliarità per la cura della non autosufficienza. Ora, alla luce di questi risultati, il problema è la continuità degli interventi. Le risorse stanno per finire ed è perciò importante incalzare la Regione sulla ridefinizione del modello di intervento ma, soprattutto, sul rifinanziamento, per evitare che le famiglie coinvolte, improvvisamente si trovino senza il contributo finora erogato. Come FNP/CISL riteniamo che la ripartizione del fondo nazionale per la non autosufficienza del 2014, pari a 340 milioni di euro,

di cui 51,7 milioni destinati alla Regione Lombardia, debbano essere prontamente destinati al sostegno della fragilità in ambito familiare. Il nostro obiettivo è quello di sostenere la ‘’CURA” e “CHI CURA”, secondo una logica di “INTEGRITà” della famiglia, che valorizzi le relazioni, nel rispetto degli affetti e della sensibilità delle persone che la compongono. Tuttavia gli ideali si devono coniugare alle motivazioni: cosa c’è di più debole e indifeso nella società, se non la persona in stato di gravissima disabilità e con essa, la famiglia che se ne prende cura? La strada intrapresa ci sembra giusta, ma il traguardo è ancora lontano, per cui serve crederci e lavorare in tale direzione. Stefano Buzzi


tasse

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CHE COS’è LA IUC? In seguito alla Legge di Stabilità 2014, sono state effettuate importanti modifiche alla precedente normativa tributaria sugli immobili: è stata infatti, introdotta la IUC, Imposta Unica Comunale. Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili collegato alla loro natura e valore, mentre l’altro è collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU) di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili e terreni edificabili, con l’esclusione dell’abitazione principale e una pertinenza, di due componenti riferite ai servizi comunali, che si articolano nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia di possessori che di utilizzatori di immobili e nella tassa dei rifiuti urbani (TARI) destinata alla copertura dei costi comunali per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

LEGGE DI STABILITA’ 2014

I.U.C.

Imposta Unica Comunale

IMU (ex Ici)

TASI

TARI (ex Tarsu/Tia)

IMU (Imposta Municipale Unica)

E’ soggetto all’IMU chiunque detenga un diritto reale su un immobile in proprietà, o in usufrutto; l’imposta grava su terreni, fabbricati, aree edificabili e pertinenze, a prescindere dall’utilizzo. La Novità IMU dal 2014 prevede che l’imposta municipale pro-


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tasse

pria non si applica al possesso dell’abitazione principale e della pertinenza della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 ed A/9. Per abitazione principale s’intende l’immobile iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare nella quale il possessore ed il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente, mentre per pertinenza dell’abitazione principale s’intendono esclusivamente gli immobili classificati nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie indicate anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo. Con delibera comunale può essere considerata abitazione principale l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata, questo vale anche per l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata.

TASI (Tassa Servizi Indivisibili)

La TASI è il tributo dovuto per la copertura dei servizi indivisibili (ad esempio: illuminazione pubblica, verde pubblico, pulizia strade, etc.). Il presupposto è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell’imposta municipale propria e di aree edificabili, sono esclusi dalla TASI i terreni agricoli. La base imponibile per il calcolo della TASI è quella prevista per l’applicazione dell’IMU ossia rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente che varia a seconda della categoria dell’immobile. Non paga la TASI chi possiede l’abitazione principale categoria catastale A1, A8 e A9, e relative pertinenze; abitazioni non locate (a disposizione), terreni agricoli e gli immobili di cui alla categoria catastale D/5 e D/8. Paga la TASI chi possiede l’abitazione principale e tutte le altre unità immobiliari di proprietà delle categorie catastali A/2, A/3, A4, A5, A/6 e A/7 e relative pertinenze; nel caso in cui l’unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso dal titolare, l’occupante versa la TASI nella misura di un minimo del 10% ad un massimo del 30% dell’ammontare complessivo della TASI; l’applicazione di tutto que-

sto viene stabilita da ogni singolo Comune.

TARI (Tassa Rifiuti Urbani)

La TARI è il tributo dovuto per coprire il costo totale del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il presupposto per il pagamento è il possesso, l’occupazione o la detenzione di locali o di aree scoperte, adibiti a qualsiasi uso anche se di fatto non utilizzati, potenzialmente suscettibili di produrre rifiuti urbani. Ai fini dell’applicazione del tributo, ed in particolare del calcolo della componente rifiuti dello stesso, i locali e le aree sono distinti in: • utenze domestiche, comprendenti le abitazioni ed i locali accessori e pertinenziali delle stesse (box, cantine, ecc.); • utenze non domestiche, comprendenti tutte le altre tipologie di locali ed aree di tipo commerciale e industriale. La TARI si compone di una parte fissa ed una parte variabile; per quanto riguarda le utenze domestiche si paga in base ai mq dell’abitazione e ai componenti del nucleo familiare, mentre per le utenze economiche si paga in base a degli indici merceologici diversi tra settori stabiliti dalla legge. Quanto sopra sono le norme di carattere generale inerenti la IUC (IMU, TASI, TARI) stabilite dalla legge di stabilità 2014, mentre in base alla legge delega 42/99, la così detta legge sul federalismo fiscale, i Comuni hanno una totale autonomia sulla fiscalità locale. Infatti i Comuni possono stabilire di attivare o meno le imposte locali previste per legge, essi hanno il potere di applicare o meno l’addizionale comunale IRPEF, di decidere se stabilire l’aliquota unica o progressiva e esentare alcune fasce di reddito, di definire per la TASI le percentuali minime e massime e l’introduzione di esenzioni per alcune categorie di cittadini. Queste decisioni, che possono essere molto diverse da un Comune all’altro, devono essere previste dagli appositi Regolamenti Comunali che disciplinano l’Imposta Unica Comunale (IUC) e questo avviene annualmente in occasione dell’approvazione del Piano Economico Finanziario (bilancio di previsione) da parte del Consiglio Comunale. La Fnp Cisl, attraverso gli incontri di contrattazione sociale territoriale con i comuni del territorio, promuove l’adozione di regolamenti il più possibile equi e sostenibili in modo da ridurre gli effetti che la fiscalità locale produce sui redditi di lavoratori e pensionati. Giuseppe Redaelli


isee

La riforma dell’ISEE L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, in vigore dal 1998, che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari per regolare l’accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie erogate dai diversi livelli di governo. In generale, l’ISEE viene utilizzato ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali e sanitarie agevolate o ai servizi in compartecipazione alla spesa in ambito comunale. La situazione economica è valutata tenendo conto del reddito di tutti i componenti della famiglia, del loro patrimonio (valorizzato al 20%) e, attraverso una scala di equivalenza, al numero dei componenti il nucleo familiare.

Perché l’ISEE va riformata

La riforma dell’ISEE rappresenta un passo fondamentale per migliorare l’equità sociale. Specialmente in una fase così difficile per le famiglie italiane, duramente colpite dalla crisi economica, l’accesso a tariffe agevolate alle prestazioni sociali va riconosciuto a chi ne ha maggiormente bisogno, mentre va rafforzata la lotta contro gli abusi, come quelli frequentemente segnalati dalla Guardia di Finanza, che comportano una indebita fruizione di prestazioni e agevolazioni da parte di alcuni cittadini disonesti a scapito di altri maggiormente bisognosi, nonché la penalizzazione dei cittadini più onesti. La riforma, fortemente auspicata e voluta dal sindacato e dagli operatori del settore, ancora in attesa di entrare in vigore, è finalizzata a rendere più corretta la misurazione della condizione economica delle famiglie. Di conseguenza, il nuovo ISEE: • Fa emergere il reale reddito disponibile incluse anche le somme fiscalmente esenti;

• Dà un maggior peso alla componente patrimoniale; • considera le caratteristiche dei nuclei familiari con carichi particolarmente gravosi, come le famiglie numerose (con tre o più figli) e quelle con persone con disabilità; • riduce l’area dell’autodichiarazione, consentendo di rafforzare i controlli e ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate.

Cosa cambia per l’accesso alle prestazioni?

L’applicazione dell’ISEE consente agli enti erogatori (regioni, comuni, università, ecc.) di utilizzare l’ISEE come indicatore della situazione economica effettiva e i cittadini sono garantiti del fatto che la loro condizione economica è valutata secondo criteri più equi, definiti univocamente su tutto il territorio nazionale. L’ISEE rappresenta solo un misuratore della condizione delle famiglie, mentre la determinazione delle soglie per l’accesso alle prestazioni o la compartecipazione ai costi resta di competenza dell’ente erogatore del servizio. Perciò, gli enti erogatori devono definire o adeguare i regolamenti con l’individuazione delle nuove soglie per tenere conto delle variazioni intervenute nell’indicatore.

Meno possibilità di abusi, minori adempimenti burocratici, controlli più stringenti

Con il nuovo sistema, solo una parte dei dati utili per il calcolo dell’ISEE sarà autocertificata. D’ora in poi i dati fiscali più importanti (ad esempio, il reddito complessivo e i dati relativi alle prestazioni ricevute dall’INPS), saranno compilati direttamente dall’Amministrazione attingendo alle banche dati di archivi

11 propri o dell’Agenzia delle Entrate. Con l’ISEE vigente, finora, in cui tutto è auto-dichiarato, si è verificata una sistematica sottodichiarazione sia del reddito (anche rispetto al reddito Irpef) sia del patrimonio. Con riferimento al patrimonio mobiliare, ad esempio, l’80% dei nuclei familiare dichiara di non possedere neanche un conto corrente o libretto di risparmio, dato non coerente con quelli pubblicati dalla Banca d’Italia. Le omissioni del patrimonio in dichiarazione ISEE saranno quasi impossibili in quanto verrà richiesto il valore medio annuo della consistenza di depositi e conti correnti. (attraverso la valorizzazione della componente depositi e conti correnti bancari e postali mediante il riferimento alla consistenza media annua).

Considerare le modifiche della condizione economica intervenute durante l’anno

L’ISEE fa riferimento al reddito dell’ultima dichiarazione che a sua volta si riferisce all’anno precedente. Ma, specialmente in situazioni di crisi economica, la condizione delle persone può cambiare anche rapidamente. Per questo, tenendo conto delle esperienze già in atto in vari Comuni e in altri paesi europei, si introduce la possibilità di calcolare un ISEE “corrente”, riferito cioè ad un periodo di tempo più ravvicinato, in caso di variazioni superiori al 25% dell’indicatore della situazione reddituale dovute a variazioni della situazione lavorativa, quali: risoluzione, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa dei lavoratori a tempo indeterminato; mancato rinnovo contratto di lavoro a tempo determinato o contratti di lavoro atipico; cessazione di attività per i lavoratori autonomi.

Una definizione più ampia di reddito

Con il nuovo ISEE si adotta una definizione ampia di reddito, in cui ven-


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isee

gono inclusi – a fianco del reddito complessivo ai fini Irpef – tutti i redditi tassati con regimi sostitutivi o a titolo di imposta (ad esempio contribuenti minimi, cedolare secca sugli affitti, premi di produttività, ecc.), tutti i redditi esenti e quindi anche tutti i trasferimenti monetari ottenuti dalla Pubblica Amministrazione (assegni al nucleo familiare, pensioni di invalidità, assegno sociale, indennità di accompagnamento, ecc.), i redditi figurativi degli immobili non locati e delle attività mobiliari. Con il nuovo ISEE le diverse tipologie di reddito vengono trattate in modo da migliorare l’equità, favorendo

massimo di 5.000 euro) le spese relative alla situazione di disabilità, certificate a fini fiscali: spese sanitarie per disabili, spese per l’acquisto di cani guida, spese sostenute per servizi di interpretariato per le persone sorde e spese mediche e di assistenza specifica per i disabili

le situazioni di maggiore bisogno, come quelle che riguardano le persone con disabilità più grave, medio grave, non autosufficienza. Per le persone non autosufficienti è poi ammessa la deduzione dei costi dei servizi di collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale o della retta dovuta per il ricovero presso strutture residenziali. Viene infine introdotta la possibilità per tutti di sottrarre (fino ad un

del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare. Tale regola viene incontro alla necessità di differenziare la condizione economica dell’anziano non autosufficiente che ha figli che possono aiutarlo in qualità di tenuti agli alimenti e tenuto conto dei propri carichi familiari diretti - dalla condizione di chi non ha alcun sostegno prossimo per fronteggiare le spese per il ricovero in struttura. Al fine di

Prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria per persone adulte

Per le prestazioni erogate in ambiente residenziale a ciclo continuativo si applicano regole di calcolo diverse. Si tiene conto della condizione economica anche dei figli

evitare comportamenti opportunistici, le donazioni di cespiti parte del patrimonio immobiliare del beneficiario avvenute successivamente alla prima richiesta di ricovero continuano ad essere considerate nel patrimonio del donante. Analogamente, e per lo stesso motivo, sono considerate nel patrimonio del donante le donazioni effettuate nei tre anni precedenti la richiesta di ricovero, se in favore di persone tenute agli alimenti.

Prestazioni agevolate rivolte a beneficiari minorenni

A meno di casi particolari, ai fini dell’accesso a prestazioni per i bambini ciò che conta è la condizione economica di entrambi i genitori. Con il nuovo ISEE viene stabilito il principio che il genitore non convivente nel nucleo familiare, non coniugato con l’altro genitore, che abbia riconosciuto il figlio, fa parte del nucleo familiare del figlio, a meno che non sia effettivamente assente dal nucleo (genitore coniugato con persona diversa dall’altro genitore; legale separazione, ecc.). Si tratta di una previsione necessaria per differenziare la situazione del nucleo in cui il genitore è davvero solo (per morte o allontanamento o irreperibilità dell’altro genitore o costituzione di un’altra famiglia) da quella in cui l’altro genitore naturale ha semplicemente un’altra residenza anagrafica, magari per scelta puramente opportunistica a fini fiscali. Di conseguenza l’ISEE del nucleo familiare con figli, viene integrato con una componente aggiuntiva, calcolata sulla base della situazione economica del genitore non convivente. Giuseppe Redaelli


convegno

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CRESCITA, EQUITà, RIPRODUZIONE SOCIALE. IDEE PER IL CAMBIAMENTO Consiglio generale Fnp Cisl: Roma 19-20 maggio 2014

E’ stata una felice intuizione quella della Segreteria FNP CISL Nazionale di convocare il Consiglio Generale Nazionale dedicando una sessione di studio sulle prospettive di una società invecchiata, in crisi di identità e, per

quanto riguarda il sindacato, in obbligo di ripensamento. Del nostro territorio hanno partecipato i componenti, eletti al Congresso, dell’organismo nazionale, e siamo grati agli organizzatori di aver saputo porre all’attenzione

pubblica questioni di vitale importanza per tutti. Professori universitari e ricercatori di grosso calibro e di sicura affidabilità, come Giulio Sapelli, Stefano Bartolini, Angelo Paldolfo, Cesare Pacioni, Salvatore Na-


14 toli, e testimoni come Graziella Grace, italo australiana, e Peter Sheldon, studioso anglosassone dei sistemi associativi di rappresentanza, hanno interloquito per due giorni, intorno ai temi annunciati, nella grande sala Lancisi del Complesso Monumentale Santo Spirito accanto al Vaticano. Viviamo un’epoca di transizione nella quale si evidenziano i disastri della perversione finanziaria capitalistica con le crisi che si sovrappongono e non si risolvono, creando l’aumento esponenziale dell’emarginazione di lavoratori espulsi dal lavoro. Il precariato giovanile, la povertà sempre più diffusa, il fenomeno dell’immigrazione clandestina incessante abbandonata all’Italia. Tutto questo arriva dopo un periodo medio lungo, in cui si è verificato uno svuotamento di alcuni valori fondamentali che costituiscono la sana società. Tutti questi problemi interpellano anche il Sindacato in quanto corpo intermedio della Società che ha il compito della tutela dei propri iscritti e di individuare le politiche da perseguire per conseguire i propri scopi. I relatori hanno insistito sul fatto che in questa crisi così profonda ciò che salva la Società Umana è la Cultura. Essa deve sempre avere un posto centrale nella società insieme alla qualità delle relazioni umane. In una fabbrica il lavoro operaio è importante e dignitoso tanto quanto quello dei colletti bianchi e lo è ancor più se è permeato da buone relazioni umane tra lavoratori, anziani e giovani. Inoltre, buone relazioni parentali diffondono armonia anziché problemi. Le buone relazioni sociali sono, oltretutto, gratuite, non costano nulla allo Stato; al contrario, la litigiosità costa anche econo-

convegno micamente (ad esempio le liti condominiali finiscono spesso in tribunale, per cui servono soldi per le cause). Le buone relazioni tengono lontane la solitudine, la paura, l’isolamento, l’instabilità familiare. Tutto gratuitamente. La rincorsa ad aumentare i beni privati costosi che spesso si sostituisce al vuoto relazionale, va a scapito dei beni comuni gratuiti, non è questa la crescita economica che salva il mondo. La scuola andrebbe finanziata e qualificata soprattutto nella fase dell’infanzia in cui è fondamen-

entrata al lavoro, dei poveri e anziani.

Basta con i privilegi!

Vi sono super garantiti e persone che non hanno nessuna garanzia; si tratta di togliere qualche garanzia a chi ne ha molte e dirottarle verso chi non ne ha. Dobbiamo accontentarci del meno per avere più relazioni, creare una società meno costosa e più solidale. Ciò che è certo è che avremo davanti un lungo periodo di stagnazione durante la quale la crescita non ci sarà e quindi dobbiamo evitare che questo si trasformi in una bomba sociale lavorando in senso più sociale e relazionale.

Cosa può fare il sindacato

tale l’educazione/formazione del bambino. Le spese sanitarie andrebbero prevenute anzitutto con il miglioramento delle relazioni tra le persone che generano benessere. I lavori di cura vanno rivalutati, dando valore alla persona, anche se si cambia solo un pannolone. L’organizzazione urbana della città va rivista, come l’organizzazione del lavoro e come tutti i media (la pubblicità va drasticamente ridotta). Occorre rifondare la piccola cooperazione; infatti, la grande cooperazione si comporta come una grande industria tradendo l’originalità dell’esperienza. Il binomio ”possesso/competizione” ha distrutto la società, occorre sostituirlo con Housing Sociale: giovani che aiutano anziani, e via di questo passo. Insomma dobbiamo pensare di far funzionare al meglio la società, occupandoci di più dei giovani e della loro

Il sindacato può fare molto, promuovendo forme di lavoro che impieghino più persone; gestioni mutualistiche senza, però, smantellare quello che di pubblico è valido e doveroso, ad esempio rendendo contrattualmente obbligatoria l’iscrizione dei giovani ai fondi pensione; favorendo la partecipazione dei lavoratori alla produzione del lavoro; lavorando sulle fasce sociali marginali, rendendo visibile il lavoro nascosto. Va poi premiato il merito; non è l’intelligente che merita, ma colui che ci mette del suo, che dà il meglio di sé in ogni ambito. Le capacità individuali devono tornare utili a molti. In un’azienda dovrebbe giocare un ruolo importante la capacità di inventiva del soggetto che diventa flessibilità positiva che arricchisce tutti. Certo, il sindacato per essere credibile e autorevole nei confronti delle Istituzioni pubbliche e private deve essere “un agente di moralità” e deve dialogare con altri Enti Associativi; non può più pensare di essere l’unico ad avere la titolarità della rappresentanza sociale. Rachele Pennati


adempimenti

Questioni di eredità: ecco cosa fare Quando muore un parente, spesso non si ha la lucidità per affrontare tutte le pratiche che la burocrazia richiede. Cerchiamo quindi di riassumerle e di indicare una facile strada per adempiere a questi incombenti.

Che cosa fare appena avvenuto il decesso

Se il decesso è avvenuto in casa, per prima cosa occorre avvisare il medico curante affinché accerti le cause della morte e compili il certificato ISTAT. In secondo luogo occorre chiamare il medico necroscopo incaricato dalla Asl competente il quale, non prima di 15 ore dal decesso ma non oltre le 30 ore dallo stesso, procederà all’accertamento della morte e a redigere apposito certificato. Infine un parente o una persona a ciò delegata, entro le 24 ore dal decesso, deve recarsi presso l’ufficio dello Stato Civile in Comune a denunciare la morte del proprio congiunto consegnando i due certificati sopra menzionati. Se invece la morte avviene in ospedale o in casa di cura, la struttura sanitaria provvede ad approntare le due certificazioni che poi un parente o una persona delegata consegnerà in Comune all’atto della denuncia di morte.

Adempimenti successivi al decesso

Dopo il decesso si devono curare una serie di formalità e di adempimenti non direttamente inerenti le esequie. La successione ereditaria La successione ereditaria rappresenta il passaggio del patrimonio attivo e passivo da un soggetto deceduto ad altri soggetti, gli eredi. Prima di compiere qualunque atto relativo ai beni del deceduto è opportuno raccogliere informazioni al fine di non vedersi precludere la possibilità di rinunciare all’eredità. L’eredità può essere: - accettata in modo puro e semplice; - accettata con beneficio di inventario; - rinunciata (il verbale di rinuncia all’eredità deve essere redatto dal cancelliere del Tribunale competente per residenza o da un Notaio e deve essere effettuata entro 3 mesi dalla data del decesso. Il coniuge che rinuncia all’eredità mantiene comunque il diritto alla pensione di reversibilità e il diritto di abitazione sulla casa coniugale. In mancanza di un testamento i beni del defunto spettano agli eredi legittimi, (il coniuge, anche separato,

15 i figli e, in assenza di figli o di nipoti, gli ascendenti (i genitori). Pubblicazione del testamento. Dove e come Se il defunto aveva redatto un testamento occorre procedere alla sua pubblicazione per renderlo efficace nei confronti di tutti gli eredi e legatari. L’operazione si svolge dinnanzi al Notaio, quello presso cui il defunto aveva fatto o depositato il proprio testamento o quello scelto dagli eredi se questi ultimi sono in possesso di un testamento olografo (cioè non depositato dal notaio, ma scritto di proprio pugno dal testatore e conservato in luogo privato). Dichiarazione di successione Dopo la morte di una persona bisogna informare il fisco del passaggio del patrimonio agli eredi. Entro un anno dalla morte si deve registrare presso l’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione, pena l’applicazione di sanzioni. Rivolgendovi al CAF CISL vi verrà illustrato, sulla base delle disposizioni di legge, ogni dettaglio ed ogni opportunità in relazione ai beni oggetto della successione. Gli istituti di credito Prima cosa da farsi è informare, di persona o tramite raccomandata A/R, della morte del proprio congiunto la banca depositaria dei risparmi di quest’ultimo. Ricevuta la notizia molti istituti bloccano il conto corrente e gli altri titoli e non consentono alcuna operazione su di essi, si tratta di una normale procedura atta a garantire la banca, da un lato, e i chiamati all’eredità, dall’altro, contro il rischio di occultamento in via fraudolenta del denaro e dei beni ereditari. Per rientrare in possesso dei risparmi depositati si deve consegnare all’istituto di credito una copia registrata presso l’Agenzia delle Entrate della dichiarazione di successione, ossia quel documento riportante tutti i beni di proprietà del defunto al mo-


16 mento della morte, coi i relativi valori. Tuttavia, ancor prima è necessario chiedere alla banca di fare i conteggi di tutte le posizioni già intestate al defunto e in essere alla data del decesso, nonché di consegnare agli eredi un documento riepilogativo di tali calcoli contenente gli importi dei conti correnti, dei titoli, fondi ecc. rivalutati alla data dell’apertura della successione. Questo documento servirà per la compilazione della dichiarazione di successione e andrà allegato a quest’ultima nel momento in cui verrà depositata per la registrazione all’Agenzia delle Entrate. Una volta consegnata alla Banca la dichiarazione di successione, quest’ultima rilascia i risparmi agli eredi, svincolando i conti correnti e i depositi amministrati contenenti tutti i titoli come ad esempio le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni di investimento ecc. Il lavoro e la pensione Del decesso devono essere informati: – il datore di lavoro; – gli istituti di credito; – l’Ente pensionistico di riferimento: se il deceduto era un pensionato Inps, l’erede deve presentare all’ufficio che eroga la pensione il certificato di morte, la fotocopia della carta d’identità del defunto e la copia del testamento autenticato (se esiste) dando disposizione all’Ente per effettuare il conguaglio a nome suo. – gli istituti assicurativi: se esistevano polizze sulla vita o di altro tipo occorre provvedere quanto prima a comunicare l’accaduto rispettando i tempi e modi eventualmente previsti nelle condizioni di polizza. Le assicurazioni Le assicurazioni stipulate dal defunto possono essere di diversa natura. Dopo accurata ricerca si dovrà procedere ad informare la compagnia di assicurazione in merito al decesso della persona interessata. Gli eredi hanno anche l’obbligo di effettuare il cambio di intestazione dell’assicurazione Rc auto. Pur non esistendo

adempimenti termini perentori è comunque consigliabile rivolgersi tempestivamente alla compagnia assicuratrice per le opportune verifiche. Le utenze domestiche Sono i vari contratti per il telefono (fisso, mobile o internet), il gas, la luce, la TV, l’acqua, i rifiuti ecc. Non sono previsti termini temporali perentori per il subentro nell’intestazione di bollette, tasse e contratti legati agli immobili, ma si consiglia di provvedervi in tempi brevi. Disdetta del contratto: telefonare al numero verde indicato nelle bollette e trasmettere le informazioni richieste. Per le utenze locali presentarsi agli uffici di zona con l’ultima bolletta e lettura del contatore. Subentro al contratto: prima di procedere, come per la disdetta, a contattare il gestore, munirsi del codice fiscale dell’interessato al subentro. In merito al canone Rai occorre comunicare (con lettera alla Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 Sportello Abbonamenti TV - casella postale 22, 10121 Torino) il decesso del titolare e la variazione di abbonamento. L’erede dovrà chiedere l’annullamento di quello del defunto indicando luogo e data del decesso. Istituti previdenziali ed assistenziali, rendita Inail Pensione di reversibilità: in caso di decesso di un lavoratore dipendente, gli eredi vantano, nei confronti del datore di lavoro, tutti i diritti maturati dal dipendente (liquidazione, indennità di preavviso, etc.). I superstiti che hanno diritto alla reversibilità della pensione possono rivolgersi agli Istituti preposti o ad un Patronato. Se il decesso è derivato da infortunio sul lavoro, da infortunio in itinere o da malattia professionale, agli eredi compete un assegno. Adempimenti fiscali Gli eredi rispondono degli adempimenti fiscali in essere della persona defunta e ne danno comunicazione agli uffici dell’Agenzia delle Entrate competente. Uno solo degli eredi

presenta la dichiarazione dei redditi per conto del defunto. Il possesso di immobili determina l’obbligo di versare l’IMU, TASI ecc., calcolata fino alla data del decesso a nome del contribuente deceduto. Dalla data del decesso in poi l’IMU sarà dovuta dagli eredi. Passaggio di proprietà veicoli iscritti al PRA Il veicolo lasciato dal defunto non deve essere inserito nella dichiarazione di successione, ma bisogna modificarne l’intestazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) trascrivendo negli archivi l’accettazione di eredità e aggiornando la carta di circolazione presso la Motorizzazione Civile. Occorre presentarsi presso gli uffici dell’ACI, con una serie di documenti riguardanti il veicolo, gli eredi, il defunto e l’eventuale testamento. Possesso di armi Dare immediata comunicazione alla questura e chiedere apposita autorizzazione a conservarle. Ottenuto il nullaosta si provvederà a fare la denuncia di detenzione di armi in carta bollata. Spese mediche Le spese mediche del defunto, se pagate dopo il decesso, possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi degli eredi che hanno sostenuto l’onere anche se il documento di spesa è intestato al deceduto. Spese funebri L’art.15, comma 1, lettera d) del D.P.R.917/86 stabilisce che le spese funebri sostenute da persone fisiche in dipendenza della morte di soggetti indicati nell’art.433 c.c. (ossia coniuge, figli e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle) e di affidati o affiliati danno diritto ad una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19% per un importo massimo di Euro 1.549,37 per ciascun decesso. Le spese funebri comprendono: onoranze e trasporto funebri, oneri cimiteriali per concessione, sepoltura, incisioni. Caf Cisl


EVENTI Vimercate: il volontario Aldo Benedetti festeggia gli 80 anni

L’Anteas Brianza, sezione operativa di Vimercate, ha festeggiato gli 80 anni del suo volontario Aldo Benedetti. Alla presenza del vicepresidente Fabrizio Tognotti, dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune Carla Riva e dei numerosi volontari intervenuti, è stata consegnata

al festeggiato una targa ricordo. Aldo fu tra i primi a supportare nel 2011 la nascente sezione Anteas di Vimercate: già da almeno 6 anni prestava attività di volontario presso il Comune, per fronteggiare le sempre più numerose richieste di trasporto di persone bisognose e diversamente abili.

17 La sezione Anteas di Vimercate ne ha tratto beneficio, attingendo dalla sua esperienza, maturata negli anni nella gestione di mezzi e persone. Alla consegna della targa ricordo l’assessore Riva ha ringraziato Aldo e tutta la sezione Anteas per la collaborazione con il Comune, iniziata nel 2011, e che ha via via ha assorbito una parte sempre maggiore dell’attività di trasporto in carico ai Servizi sociali della città, consentendo all’assessorato di concentrarsi sui casi più gravi e sull’attività di interfaccia organizzativa con le famiglie. “E’ evidente che il volontariato fa bene allo spirito ma anche alla salute - ha detto il vice presidente Tognotti - ora la nostra Sezione avrà l’ambizioso obiettivo di festeggiare il suo primo volontario che raggiunge il traguardo dei 90 anni. L’augurio è certamente rivolto in primis ad Aldo Benedetti che ha accettato la sfida. Grazie Aldo per tutto quanto ci hai regalato in questi anni. La nostra Sezione Anteas e i nostri numerosi assistiti ti abbracciano con affetto.”

Premio di Poesia 2014 La 3° rassegna del premio di poesia FNP si è svolta nell’antico convento della Fondazione G. Scola di Brugora nel comune di Besana Brianza. Il 1° premio è stato assegnato a Giuliana Biella con la poesia “Naufraghi”; il 2° a Maria Anzani con “Un soffio”; il 3° a Carla Colombo con “…e te ne andavi”. Un premio speciale per la poesia dialettale è stato assegnato ad Angelo Bonacina con “I boeri purgatif”.


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EVENTI

Cascina Rampina

Il tema dell’agricoltura biologica affascina gli appassionati di giardinaggio e orticoltura. Cascina Rampina di Monticello Brianza offre un esempio di coltivazione biologica di ortaggi e frutti di bosco. Una trentina di pensionati della zona di Barzanò hanno organizzato una visita guidata all’azienda, gustando prodotti buoni e facendo tesoro dei consigli per ottenere cose buone dalla terra senza inquinarla.

Gita a Bologna

Pensionati delle zone di Barzanò e Merate in gita a Bologna.

Consulta Monte Barro

La consulta anziani di Lecco si è recata presso l’Eremo del Monte Barro per la tradizionale festa estiva con musica e buon cibo cucinato dal gruppo Anziani di Oggiono.

Gemellaggio pensionati Lecco-Meda

In una bella giornata di maggio un pullman carico di pensionati dei rioni Maggianico e Chiuso di Lecco si è recato a Meda per incontrare don Gaudenzio ivi Parroco attuale, ma in passato Parroco di Maggianico, nonché don Cristiano coadiutore nativo di Maggianico. Due felici coincidenze che hanno fatto decidere ai due coordinatori FNP di Lecco e Meda di organizzare questo incontro a cui ha preso parte anche un gruppo di pensionati del posto.

Evviva la festa della mamma Anche quest’anno, nella prima decade di maggio, la FNP –Cisl, Pensionati della sede di Calolziocorte, ha organizzato presso la casa di riposo, Madonna della fiducia di Calolziocorte, la festa della mamma. Possiamo dire con soddisfazione, che è stata una bella festa che ha coinvolto tutti gli ospiti. La nostra iniziativa è ormai una consuetudine al fine di portare un po’ di entusiasmo, gioia e allegria. Un ringraziamento, va alla Direzione dell’Istituto e tutto il personale, sempre generosi e disponibili, che ci concedono questi momenti, per portare un sorriso e stare tutti in lieta compagnia con un po’ di musica. Visto il risultato e la gradita accoglienza ricevuta, ci stimola a ritornare con tanta gioia da parte nostra.


tempo libero LECCO

MONZA

Via Besonda, 11 Tel. 0341.275.444/6 lecco@grignaexpress.it

ex I Viaggi di Tabula Via Dante Alighieri, 6 Tel. 039.23.99.347 monza@grignaexpress.it

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OGGIONO

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Gite d’autunno 12 ottobre Forte di Bard, le Marché 4 - 5 ottobre Lucca e Pistoia 18 - 19 ottobre Firenze e Uffizi 23 - 26 ottobre Roma e Viterbo 19 ottobre Arte e gastronomia nelle Langhe 25 - 26 ottobre Friuli: arte e sapori 31 ottobre - 2 novembre Arezzo e il casentino 22 novembre Cremona, festa del torrone

€ 440,00 € 62,00

Avvento e feste natalizie

€ 30,00 € 180,00 € 190,00

€ 220,00 € 290,00 € 37,00

€ 700,00 € 530,00 € 630,00 € 570,00

Speciale prenota prima con Alpitour - quota per 2 persone Maldive Bravo Alimathà, a.i. 10 - 18 novembre Santo Domingo Bravo Viva Dominicus Palace, a.i. 13 - 21 dicembre

Via I maggio, 4/6 Tel. 0341.1768.485 martedì e venerdì 9.00-12.00

Gran Canaria Iclub Tabaiba&Maspalomas Princess, f.b. 8 - 15 dicembre e 15 - 22 dicembre € 1.530,00 Tenerife Guayarmina Princess, f.b. 24 novembre - 1 dicembre € 1.620,00 Sharm Bravo Shams Alam, a.i. 29 novembre - 6 dicembre € 1.390,00

Ischia Autunno Hotel Hermitage e Park Terme 26 ottobre - 9 novembre Hotel terme don Pepe 9 - 23 novembre Hotel Terme Villa Svizzera 26 ottobre - 9 novembre Hotel Terme Villa Svizzera 9 - 23 novembre

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€ 3.530,00

€ 2.600,00

Mercatini di Natale di 1 giorno domenica 23 novembre Outlet Serravalle sabato 29 novembre Innsbruck domenica 30 novembre Trento e Levico sabato 6 dicembre Bolzano domenica 7 dicembre Brunico e Bressanone; Canale di Tenno, Arco di Trento e Riva del Garda lunedì 8 dicembre Bremgarten e Zug; Bologna; Milano Fiera Artigianato sabato 13 dicembre Verona e il Fierone di Santa Lucia; Iseo, i Mercatini del Gusto e il treno dei sapori domenica 14 dicembre Merano e Lana; Montreux Mercatini di Natale di 2 giorni 22-23 novembre apertura mercatini in Alsazia a Colmar 29 - 30 novembre FRIBURGO in Foresta Nera con Riquewihr e Guebwiller GRAZ e i mercatini della Stiria!! 6 - 7 dicembre CHOCOLART A TUBINGA e lo splendido borgo di CALW 7 - 8 dicembre STRASBURGO e il pan pepato!! BADEN-BADEN e KARLSRUHE, futuristica città a forma di sole!


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tempo libero

6 - 8 dicembre La romantica NORIMBERGA con Ravensburg e il borgo medievale di Biberach! 13 -14 dicembre STOCCARDA e il mercatino medievale di ESSLINGEN MONACO e UBERLINGEN, borgo medievale affacciato sul lago di Costanza!

Tenerife Sol Princesa Dacil Mahdia El Mouradi mahdia Djerba Hotel Castille

Natale e capodanno in Liguria 24 dicembre - 7 gennaio in bus ALASSIO - Hotel Adler*** ALASSIO - Hotel BelSit/Al Mare*** ALASSIO - Hotel Majestic*** FINALE L. - H. Corallo***

Anteprima epifania in bus 4 - 6 gennaio Costa Azzurra - Roma - Benessere in Croazia

Capodanno al mare 27 dicembre - 7 gennaio in bus ALASSIO Hotel Europa e Concordia****

€ 915,00 € 900,00 € 940,00 € 855,00

ALASSIO Hotel Bristol*** ALASSIO Hotel Mediterranee **** PIETRA LIGURE Hotel Minerva***

€ 860,00 no cenone € 700,00 € 880,00 € 695,00

28 dicembre - 4 gennaio Capodanno in Versilia Hotel***

€ 660,00

SCIACCAMARE 26 dicembre - 1 gennaio

€ 825,00

ISCHIA In bus - 28 dicembre - 2 gennaio Hotel Terme San Lorenzo; Grand Hotel Terme d’Augusto In treno Grand Hotel Terme d’Augusto 28 dicembre - 2 gennaio 28 dicembre - 4 gennaio

Anteprima tour di Capodanno in bus Umbria - Marche - Borghi di Toscana - Croazia - Riccione - Berlino

teatri 26 dicembre teatro Nazionale- Dirty dancing 1 gennaio teatro Carcano - Giselle (gran balletto di Mosca) 6 gennaio Teatro Nuovo – Sette spose per sette fratelli 18/25 gennaio 1/8/15 febbraio I legnanesi, La finestra sui cortili Milano teatro Nazionale € 54,00 prezzo speciale per chi prenota e salda entro il 28 ottobre, dopo tale data € 59,00 22 febbraio Cinecittà, Christian De Sica 12 aprile Taxi a due piazze, Guidi e Ingrassia

Anteprima 2015 Tenerife 3 settimane 5 gennaio - 26 gennaio Iclub Jacaranda (fbb) € 1.600,00 Iclub Park Hotel Europe (AI) € 1.818,00 Hotel Guayarmina & Bahia Princess (fbb) € 1.920,00 € 710,00 € 849,00

Capodanno in montagna Predazzo hotel Vinella*** 26 dicembre - 2 gennaio Anteprima capodanno mare estero da Bergamo 30.12 - 6.01 Marsa Alam Shoni Bay Lanzarote Hotel Sol lanzarote

Marsa Alam - Floriana Blu Lagoon**** 3-4 settimane 29 novembre - 20 dicembre € 800,00 10 gennaio - 7 febbraio € 890,00 Inverno 2015 in Riviera in bus Finale Ligure, Pietra Ligure, Alassio, Sanremo Partenze quindicinali dal 3 gennaio Torino - Ostensione della Sacra Sindone 22 aprile, 10 maggio, 16 maggio, 24 maggio, 8 giugno, 14 giugno, 17 giugno 2015


proposte notizie viaggi utili

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LE PROSSIME SCADENZE FISCALI L’attività fiscale da settembre a fine anno è intensa e tante sono le scadenze fiscali che interessano i contribuenti sia lavoratori dipendenti che pensionati. Di seguito una sintesi delle principali scadenze.

Blocco o riduzione acconto di novembre da modello 730/2014

La comunicazione, all’ente pensionistico o al datore di lavoro, va fatta tassativamente entro il 30 settembre. Occorre valutare con molta attenzione l’opportunità di bloccare o ricalcolare l’acconto Irpef 2014 perché in caso di errore di valutazione si viene sanzionati dall’Agenzia delle Entrate. Si consiglia di verificare la propria situazione presso il caf.

SOLLECITI RED e modelli ICRIC/ICLAV/ACCAS

L’INPS, dalla prima settimana di settembre, invia un “bustone” ai pensionati per i quali non risultano ancora acquisiti i dati reddituali RED anno 2013 e anno 2011 e ICRIC/ICLAV/ACCAS anno 2012. Si tratta rispettivamente di dichiarazioni sulla situazione reddituale e dichiarazioni di responsabilità che interessano i percettori di indennità di accompagnamento, indennità di frequenza o assegno mensile di assistenza.

VARIAZIONI RECAPITI ZONA MERATE DAL MESE DI OTTOBRE BRIVIO, presso il Comune IL LUNEDì DALLE ORE 9.30 ALLE ORE 10.30 IMBERSAGO presso Mediateca Comunale il lunedì DALLE ORE 10.45 ALLE ORE 11.30

Sulla lettera sono indicate tutte le informazioni inerenti la data di scadenza di presentazione del modello, che è quella del 15 febbraio 2015, tranne per il modello 503 AUT, per i residenti in Italia le cui pensioni siano assoggettabili alla trattenuta per lavoro autonomo che scade il 30 settembre. Si consiglia di contattare i ns. caf per verificare se il modello deve essere compilato, per fissare un appuntamento e conoscere la documentazione necessaria da produrre. Il servizio è gratuito.

da ISE che la domanda ISEU che consente di ottenere, qualora si abbiano i requisiti, la riduzione della seconda rata di iscrizione e altre agevolazioni. Si ricorda che per le università convenzionate l’invio dell’ISEU avviene direttamente in modo telematico per le altre deve provvedere lo studente alla presentazione cartacea. Si ricorda che ogni università ha proprie scadenze per l’invio o la consegna della domanda ISEU.

Fondo sostegno affitto alle famiglie in grave disagio economico 2014

Per queste prestazioni, nella maggior parte dei casi, occorre tenere conto delle scadenze stabilite dai Comuni o altro ente (assistenza domiciliare, buoni scuola…) in altri casi la scadenza è personale e legata alla pratica elaborata l’anno precedente e quindi, di norma, si tratta di un rinnovo (bonus energia e gas, tessera trasporti regionale, social card…).

Le domande possono essere presentate presso il Comune di residenza dove è attivo lo Sportello Affitto 2014 o presso un Caf convenzionato con il Comune. La presentazione delle domande deve avvenire nel periodo: 15 SETTEMBRE 2014 - 31 OTTOBRE 2014. E’ necessario essere in possesso della domanda ISEE che può essere compilata gratuitamente presso il caf. Il contributo erogabile è fisso e pari a: • € 2.000,00 per soggetti con un valore Isee-fsa non superiore € 5.500,00; • € 1.500,00 per soggetti con un valore Isee-fsa compreso tra € 5.500,01 ed € 9.500,00. Per avere diritto al contributo oltre al limite ISEE-FSA occorre essere in possesso di altri requisiti, per informazioni più dettagliate si consiglia di contattare il CAF e il SICET.

ISE e ISEU

Presso il caf è possibile compilare gratuitamente sia la doman-

ALTRE PRESTAZIONI LEGATE ALL’ISE

IN BREVE... Zona di Carate

E’ stato nominato il nuovo coordinatore di zona di CARATE nella persona di GIOVANNI VENIER.

Inas Carate

INAS la nuova operatrice della sede di CARATE è GABRIELLA COSENTINO che sostituisce Marco COLOMBO destinato all’ufficio di Monza.


22 730 2014 integrativo

Se il modello 730 presentato quest’anno deve essere modificato a favore del contribuente è possibile presentare un modello 730 integrativo entro il 25 ottobre tramite il caf. L’INPS o il sostituto di imposta effettueranno il conguaglio a credito nella pensione o busta paga di dicembre. Se ci si accorge dopo questa data che la dichiarazione deve essere corretta o se la dimenticanza/errore comporta una differenza a debito occorre presentare il modello UNICO, in questi casi si ha tempo fino alla fine di settembre 2015.

MODELLO UNICO 2014 ordinario o MODELLO UNICO 2013 integrativo

Chi non ha ancora presentato la dichiarazione dei redditi ha tempo fino al 30 settembre, questa data è anche l’ultima per il contribuente che deve rettificare una dichiarazione presentata lo scorso anno.

notizie utili DICHIARAZIONE modello UNICO 2014 tardivo

Dal primo ottobre ed entro il 29 dicembre, il contribuente può presentare la dichiarazione dei redditi pagando oltre alle eventuali imposte anche una sanzione ridotta pari a euro 25,00 per la presentazione tardiva. Come per l’unico integrativo eventuali crediti possono essere riportati come eccedenza per il prossimo anno o chiesti a rimborso all’Agenzia delle Entrate.

SECONDO ACCONTO IRPEF

I contribuenti che hanno presentato il modello UNICO devono versare il secondo acconto 2014 entro il 30 novembre. I contribuenti che hanno ricevuto assistenza presso i ns. caf sono già in possesso del modello F24 per il versamento.

TASI (Tassa Servizi Indivisibili) e IMU

E’ la principale novità di quest’anno. Passata la scadenza del 16 giugno che ha coinvolto diversi

P

M E R

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E O P

A I S

In occasione della esposizione universale di Milano EXPO 2014 il tema del prossimo concorso di poesia sarà: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA. Si accettano elaborati in poesia o prosa. NOVITA’ Per la straordinaria manifestazione mondiale si istituisce una sezione artistica/pittorica del concorso di poesia. Il tema è il medesimo. Invitiamo tutti gli interessati a prendere contatti con le nostre sedi di Monza e Lecco per ulteriori dettagli inviando entro la fine di marzo gli elaborati.

contribuenti per il pagamento della prima rata TASI, entro il 16 ottobre ci saranno nuovi contribuenti chiamati al pagamento della prima rata, si tratta dei cittadini che possiedono immobili nei Comuni che non hanno deliberato l’imposta entro il 23 maggio ma lo hanno fatto o faranno entro il 10 settembre. Se il Comune non ha invece deliberato nulla entro il 10 settembre, la norma prevede il pagamento con le aliquote di legge e il pagamento della TASI dovuta in un’unica rata (acconto e saldo) entro il 16 dicembre. La scadenza del 16 dicembre riguarda poi tutti i proprietari degli immobili con il pagamento della seconda rata IMU, della seconda rata TASI o della prima e seconda rata TASI. Anche per la TASI, ogni Comune può decidere le aliquote da applicare, eventuali agevolazioni legate al possesso di determinati requisiti (es. ISEE del nucleo famigliare, figli…), gli immobili sui quali pagare e chi deve pagare infatti a differenza dell’IMU la TASI potrebbe interessare anche l’inquilino per una percentuale che va dal 10 al 30%, il Comune può anche deliberare di non applicare la tassa all’inquilino. Il contribuente che possiede immobili in più Comuni deve tenere conto di ogni delibera comunale e quindi potrebbe essere interessato a tutte le scadenze. Alcuni Comuni effettuano il servizio di calcolo ai loro cittadini. Per quanto riguarda invece la TARI (tassa rifiuti) in questo caso il contribuente non deve provvedere al calcolo ma riceve direttamente dal Comune il bollettino da pagare o il modello F24, la scadenza dei pagamenti varia da Comune a Comune.


notizie utili

Truffe, raggiri, furti, scippi Si sa che nel periodo estivo si verificano ed intensificano episodi malavitosi sia nelle abitazioni che per strada o nei parchi. Ovunque occhi indiscreti osservano i movimenti delle persone ed aspettano il momento buono per entrare in azione. Non passa giorno che i giornali e TV locali ne danno notizia e a farne le spese sono spesso pensionati. Come comportarsi? Come difendersi? Ecco alcuni consigli generali utili. Tenere in casa pochi soldi, non lasciarli nei cassetti del comò o

dell’armadio. Questa pratica è troppo conosciuta dai ladri. Non introdurre in casa persone non conosciute, che si presentano per fare controlli, senza che siano stati richiesti dall’utente; gli Enti (Inps, Banche, Posta, Luce, Gas, Telefono) non mandano mai persone a casa, contattano solo via telefono. Se dovesse insistere ad entrare chiamate telefonicamente uno dei vostri familiari, ma non aprite prima che il vostro familiare sia arrivato. Quando si esce di casa portare solo documenti indispensabili, e pochi soldi.

ATTENZIONE!

I pensionati che ricevono prestazioni assistenziali, titolari di reversibilità, invalidità civile, assegni familiari ecc…, riceveranno a breve dall’INPS il “bustone” contenente la documentazione per la compilazione dei mod. RED. La scadenza dell’operazione è il 15 febbraio 2015. Preghiamo i pensionati che dovessero ricevere il “bustone” di contattare i nostri uffici NON PRIMA DELLA META’ DI OTTOBRE 2014 in quanto il CAF Cisl è occupato nella compilazione della TASI.

23 Furti in appartamento. Dotarsi di una buona porta blindata con lo spioncino ed una catenella fissata allo stipite e alla porta, rinforzare gli stessi stipiti. Chi possiede oro e gioielli valuti l’opportunità di inserire una cassaforte murata. Falsi venditori. Fra i venditori porta a porta seri, vi possono essere dei truffatori che cercano di vendere congegni per l’acqua, rilevatori di fughe di gas di scarsa qualità, biancheria ecc… Tenere in considerazione i consigli generali. Se decidete di acquistare, fatevi rilasciare lo scontrino fiscale, chiedendolo prima di mollare i soldi, e la garanzia se si tratta di un apparecchio. Offerte di servizi telefonici, gas, elettricità, via telefono. E’ prudente non accettare subito, ma informarsi, presso familiari o conoscenti vicini, dell’entità dell’offerta e dell’opportunità di accettarla. In ogni caso c’è sempre la possibilità di recedere dal contratto entro pochi giorni con raccomandata e ricevuta di ritorno. Scippi. Non portare con sé grosse somme di denaro; quando è necessario, distribuirli nei vestiti, mai nella borsa e nel portafogli. Camminare verso l’interno del marciapiede con la borsetta verso l’interno. Se si verifica il furto della borsa con le chiavi e carte di credito, documenti, procedere subito alla denuncia presso i carabinieri o polizia, cambiare le serrature dell’appartamento, recarsi in banca per fermare carte di credito o bancomat ecc.. La tessera di iscrizione alla FNP CISL dà diritto a rimborsi per furti ed infortuni. Contattate subito un nostro operatore nella sede di zona portando con voi la denuncia ai Carabinieri e copia di documento di identità. FIDARSI è BENE, NON FIDARSI è MEGLIO!



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