TABULA Orrobre 2019

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INFORMA

Anno VI - n.12/2019 - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 c. 1, copia: 0,10

N.97 - ottobre 2019

PERIODICO DELLA FNP CISL MONZA BRIANZA LECCO

CONOSCERE IL WELFARE PER MIGLIORARLO


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EDITORIALE

AVANTI UN ALTRO…

DAL GOVERNO GIALLO VERDE…AL GOVERNO GIALLO ROSSO Abbiamo avuto modo, durante la pausa estiva, di seguire le vicende del governo. Il cosiddetto GOVERNO DEL CAMBIAMENTO è cambiato e ora ne abbiamo uno nuovo. Siamo al 66mo governo della Repubblica. Fatti due conti, la durata media di un governo è di un anno e tre mesi. Non entro nel merito se era meglio andare a votare o meno, se invece di questo governo se ne potevano fare altri e se invece del presidente Conte ce ne potevano essere altri al suo posto. Come sindacato ci rapportiamo con ogni governo sui fatti che producono, se cioè rispondono alle nostre richieste e se con noi si rapportano e concordano soluzioni adeguate e condivise. Da subito abbiamo messo in guardia il nuovo governo chiedendo un incontro sul da farsi e ricordando che CGIL CISL e UIL hanno presentato una puntuale piattaforma al governo già un anno fa. Quella piattaforma è il nostro riferimento su cui confrontarci. Ancor di più: il 9 ottobre 10.000 delegati sindacali si sono riunti ad Assago per sottolineare a tutti i nostri iscritti, al governo e al paese Italia che siamo determinati a proseguire, passo dopo passo, sulla strada del confronto per risollevare le sorti del paese e dare risposte concrete alle nostre richieste. Non a caso la manifestazione di Assago aveva come slogan “DALLE PAROLE AI FATTI. LAVORO, AMBIENTE, GIOVANI, FISCO, PENSIONI “. E’ ancora presto per esprimere dei giudizi. Ci sentiamo però di riconoscere che questo governo ha uno stile diverso in quanto ci ha convocato, ci ha ascoltato e ci ha dato disponibilità a fissare un calendario di incontri che sono già iniziati. E’ dalle parole ai fatti che ci misureremo… Abbiamo già avuto modo, su queste pagine, di parlare delle nostre richieste. Oggi voglio sottolineare velocemente le richieste più specifiche che riguardano noi pensionati: RIPRISTINO DI UN SISTEMA DI RIVALUTAZIONE delle pensioni, l’ALLARGAMENTO DEI BENEFICIARI DELLA 14ESIMA, IL TAGLIO DELLE TASSE sulle pensioni, LA LOTTA ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE FISCALE, il FINANZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, il SUPERAMENTO DELLE LISTE D’ATTESA E L’ABOLIZIONE DEI TICKET, gli INVESTIMENTI SULLA MEDICINA del territorio nelle cure intermedie e nella domiciliarità, una LEGGE SULLA NON AUTOSUFFICIENZA a sostegno di milioni di anziani e delle loro famiglie. Certo le nostre richieste, per essere soddisfatte, implicano che bisogna avere risorse economiche da spendere e la situazione del nostro paese è critica,

ma nella nostra piattaforma indichiamo anche dove trovare le risorse: lotta all’evasione e all’elusione fiscale. L’Italia vanta un disonorevole primato in Europa: siamo in testa alla classifica dell’ evasione fiscale con 191 miliardi. Seguono la Germania con 125 mld, la Francia con 117mld , l’ Inghilterra con 87 mld, la Spagna con 60 mld e così via… Francia e Germania, che spesso in Europa puntano il dito contro l’Italia, dovrebbero tacere. Su un totale di evasione fiscale in Europa di 825 mld, il nostro paese ha una quota del 23%. 191 mld di evasione fiscale sono pari a quattro finanziarie. Detto in altre parole a quattro bilanci annuali dello Stato. Non va dimenticato che gli italiani nascondono nei paradisi fiscali circa 140 mld e pure occorre sapere che le tasse evase sulle entrate fiscali sono pari al 23%. Nel 2006 si recuperavano con la lotta all’evasione fiscale 4,5 mld, nel 2019 si prevede di arrivare a 19,2 mld …siamo ancora decisamente distanti dai livelli di soddisfazione. Il presidente Conte ha promesso un piano di lotta, non ancora ben precisato, all’evasione e all’elusione forte e deciso . Noi che paghiamo fino all’ultimo e paghiamo anche per i furbi, siamo legittimati a suggerire che bisogna investire con persone dedicate ai controlli, alle verifiche incrociate, con l’istituzione di agenzie specifiche, con persone preparate nell’analisi dei dati da incrociare. Diversamente chi evade continua a farlo. Favorire l’uso dei pagamenti elettronici aiuta ma non risolve…bisogna arrivare al punto che chi evade deve avere effettivamente paura a farlo, perchè ci dovrebbe essere un vero sistema di controllo che oggi manca. Su un altro versante noi pensionati dovremmo rivendicare un sistema fiscale più mite rispetto a chi lavora e ciò avviene in diverse forme negli altri paesi in Europa, ma oggi ci accontenteremmo di una riforma fiscale che sgravi lavoratori e dipendenti. Il presidente Conte nel suo discorso alle camere per la presentazione del progamma di governo a più riprese ha detto “meno prodighi nel parlare e più generosi nei fatti“. Siamo d’ accordo anche noi , aspettiamo i fatti e se non arrivano non staremo con le mani in mano. Giorgio Galbusera Segretario generale FNP MBL

INFORMA - Periodico - Aut. Trib. n° 7 del 20/11/04 - Dir. resp.: Barbara L. - Stampa: Nuova Grafica


WELFARE

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NEGOZIAZIONE SOCIALE AL VIA TUTTI I CITTADINI SONO INTERESSATI Quando parliamo di Negoziazione sociale con le Amministrazioni locali, siamo erroneamente portati a pensare che sia una materia che riguarda solo la categoria dei pensionati. E’ vero che, in genere, i temi maggiormente affrontati sono quelli che vanno dalla spesa sociale, alla cura degli anziani, alla attenzione verso le persone più fragili. Ma noi sappiamo, per l’esperienza acquisita nei numerosi incontri che facciamo con i Comuni della Provincia di Monza Brianza e in quella di Lecco, che questi sono solo alcuni dei temi trattati. Molti altri sono gli argomenti che incidono sulla vita quotidiana e sulla situazione economica di tutti i cittadini. Per fare un esempio: come si vede dalla tabella qui sotto che illustra l’incidenza dell’aliquota Irpef sulla busta paga dei lavoratori dipendenti, il fatto che un Comune applichi o non applichi l’esenzione per le fasce di reddito più deboli, ha delle conseguenze molto importanti.

Reddito

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0,5%

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100

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400

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600

700

800

Così come avere una amministrazione locale che applica o non applica la progressività, sempre in relazione all’Irpef, e differenzia le aliquote per fasce di reddito, incide in maniera rilevante sull’economia famigliare. Infatti per un reddito fino a 15mila euro un’aliquota dello 0,3% vale 45 euro all’anno, mentre un’aliquota dello 0,8% ne vale 120 all’anno. Certe volte l’azione negoziale fatta in azienda, per ragioni di andamento aziendale o per la situazione generale, riesce ad ottenere solo scarsi aumenti salariali, magari anche dopo momenti di tensione e di scioperi. Ebbene, la differenza fatta dall’amministrazione comunale applicando aliquote più o meno alte nei diversi paesi di residenza, può, per alcuni lavoratori, ridurre se non vanificare gli incrementi salariali così difficilmente ottenuti. Proprio per questo, l’azione di negoziazione sociale viene portata avanti con la collaborazione e l’aiuto da parte della Confederazione, che appunto tutela e tiene a rappresentare tutte le categorie dei lavoratori dipendenti. Altro punto cruciale è da dove proviene il riconoscimento alle Organizzazioni Sindacali. Chi da a al sindacato l’autorità a Negoziare con le Amministrazioni locali in nome e per conto dei cittadini ? Questo lo si può ben comprendere considerando che, su un gettito complessivo dell’addizionale irpef comunale di 4,9 miliardi di euro, il 95% viene versato da lavoratori dipendenti e pensionati. Mentre il 94% degli 11,9 miliardi di Euro dell’addizionale regionale viene pagato sempre da lavoratori e pensionati. Questa situazione autorizza, se non addirittura impone alle Organizzazioni Sindacali di farsi carico di una negoziazione con le autorità locali, quantomeno per chiedere conto di come vengono utilizzate tali risorse. Ecco, dunque, il motivo per cui la Negoziazione Sociale non riguarda solo la categoria dei pensionati, ma tutti i cittadini delle varie realtà comunali. In conclusione, riteniamo, quindi, che questa modalità di azione sindacale non vada solo mantenuta, ma ampliata il più possibile, con la partecipazione attiva anche delle categorie dei lavoratori, vista la finalità comune che è quella di difendere e tutelare i redditi di tutti, lavoratori e pensionati, e le situazioni delle persone più fragili e indifese. Enrico Civillini


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WELFARE

SANITÀ IN DISCUSSIONE

Lo scorso 11 ottobre, si è tenuto a Meda un convegno sulla sanità, organizzato dalle sezioni di zona dei sindacati dei pensionati. La conclusione della serata è stata affidata a Giuseppe Saronni, segretario della Fnp Monza Brianza Lecco. Abbiamo ritenuto utile rivolgergli alcune domande. Eccole. Perché ritieni utile che si parli di questo argomento? Innanzi tutto occorre precisare che stiamo parlando della sanità lombarda, sarebbe diverso se dovessimo analizzare i sistemi sanitari di altre regioni. E’ onesto, infatti, riconoscere che la nostra sanità si colloca tra le eccellenze mondiali. Ad oggi si situa al 13° posto nel mondo per capacità di risposta. Queste premesse sono però valide se collocate nel contesto attuale. Dal nostro punto di vista occorre intervenire su alcuni fattori e occorre farlo velocemente perché i primi segnali di degrado cominciano a manifestarsi. Si accentueranno velocemente se non si trovano risposte efficaci ai problemi della popolazione che invecchia, delle professionalità sanitarie che mancano, delle scarse risorse destinate alla ricerca, nonchè alla scarsa integrazione tra il sociale e il sanitario, nella quasi totale centralità dell’ospedale nella presa in cura rispetto alla presa in carico, diffusa sul territorio. Parlarne, raccogliendo i disagi dei cittadini, ci permette di focalizzare le priorità e di esercitare un’azione sindacale utile a convincere la politica e i dirigenti del nostro sistema sanitario che occorre

cambiare e farlo in fretta, che la soluzione sta nel collocare il sistema pubblico in un contesto paritario con il sistema privato convenzionato. Insomma, la nostra preoccupazione è motivata dalla errata progettualità sulla quale la politica lombarda sta indirizzando le scelte di fondo. Perché il titolo parlava di sanità “in crisi”? Introdurre il termine “crisi” nel titolo del convegno ha voluto significare una visione prospettica, oltre che segnalare ciò che già oggi si manifesta. proviamo a essere più chiari con due esempi. L’idea collegata al nuovo modello di “presa in carico” dei pazienti cronici ha sicuramente un fondamento di qualità. Pensare di affidare il paziente ad un gestore che lo segue in tutti i passaggi necessari a migliorare il suo percorso di cura e di vita, è una buona cosa. Ma se il progetto si scontra con medici di medicina generale che lo avversano, con un sistema ospedaliero carente di specialisti, con liste d’attesa vergognose, senza una rete di soggetti che dialoghino, equivale a realizzare uno strumento valido che viene vanificato da una macchina sanitaria che non è in grado di dargli gambe. Infatti, i pazienti non aderiscono, se non in misura ridotta. Stesse osservazioni valgono per il progetto dei Presst e dei Pot acronimi che intendono la realizzazione di presidi territoriali che agevolino i bisogni sanitari dei cittadini, sollevando gli ospedali, in particolare i Pronto soccorsi, nei casi di

A Monza operativo lo sportello sociale Dopo gli sportelli di Lecco, Barzanò, Desio, Giussano, Lentate sul Seveso, Merate, Seregno, Seveso, Vimercate, ha iniziato la sua attività, il giovedì dalle 14,30 alle 17 lo sportello di Monza. L’indirizzo è quella della Cisl ovvero via Dante 17/A e il numero di telefono cui fare riferimento è 039 2399218 Ricordiamo che gli sportelli hanno il compito di ascoltare, informare e orientare rispetto ai servizi presenti sul territorio e alle agevolazioni per le persone fragili. I destinatari del servizio sono anziani, disabili, famiglie, lavoratori e giovani, ovviamente iscritti alla Cisl.


WELFARE

interventi di ridotta gravità. Idea buona e utile, ma anche in questo caso le carenze ricordate prima, con l’aggiunta del mancato coinvolgimento dei comuni e delle istituzioni del territorio, stanno vanificando l’efficacia dell’idea. Sono solo due esempi. La morale valida per tutto il sistema è che prima di avviare progetti è indispensabile adeguare la macchina sanitaria nel suo complesso, a partire dalla carenza e instabilità del personale. Quali sono gli elementi più significativi emersi dal dibattito? Credo che il dibattito abbia condiviso i nostri spunti di criticità. Il sentire dei cittadini presenti, tra l’altro numerosi, ha manifestato, anche con episodi a carattere personale, un disagio e condiviso ciò che abbiamo evidenziato. Il paradosso, quando si parla di sanità, è che tutti, istituzioni comprese, condividono l’urgenza di intervenire. Nei fatti il tempo passa e i fattori di crisi si aggravano e aumentano. Cosa sta facendo il sindacato? Il Sindacato, e la Cisl in particolare, si muovono su tre direttrici. La prima, nei confronti di Regione Lombardia, titolare della maggior parte delle responsabilità. Abbiamo presentato un’”agenda sanità” con la quale abbiamo chiesto all’assessorato competente di aprire un tavolo di confronto. Nell’agenda abbiamo elencato i fattori su cui è necessario intervenire con una legislazione urgente e efficace. Il confronto è avviato a sostegno delle nostre richieste. Abbiamo già realizzato iniziative di mobilitazione. Qualche risultato è già stato raggiunto con l’accordo sulle cure intermedie di cui si parla nelle pagine seguenti. Proseguiremo sia nella discussione che nelle iniziative a sostegno. La seconda direttrice riguarda i tavoli di confronto territoriali con Ats e Asst. Con loro stiamo verificando che tipo azioni vengono messe in campo per rendere meno gravi situazioni quali:

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liste d’attesa, carenze di personale, organizzazione dei servizi sanitari, azioni di prevenzione. I confronti proseguiranno anche nei prossimi mesi. Nel percorso di confronto coinvolgiamo anche i comuni e tutti i soggetti di governo del territorio. La terza direttrice attiene all’impegno nell’informare i cittadini. Continueremo a produrre materiale informativo e a promuovere assemblee e incontri. Solo facendo conoscere e chiedendo sempre più partecipazione, riusciremo a modificare le tendenze in essere. Possiamo garantire che la Cisl, su questi temi, sarà in prima fila e continuerà nell’azione informativa.

E’ in corso la campagna antinfluenzale Perché è importante vaccinarsi?

Il vaccino antinfluenzale consente di prevenire forme gravi e complicate di influenza e di ridurre la mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave.

Chi deve vaccinarsi?

Sulla base di tali indicazioni, ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione.

ATTENZIONE:

I cittadini dovranno verificare presso il proprio medico curante gli orari e le modalità per essere vaccinati. In alternativa anche i centri vaccinali delle ASST di Monza, Vimercate e Lecco offrono la possibilità di vaccinarsi contro l’influenza: sui loro siti è possibile trovare i riferimenti per verificare gli orari e le modalità di accesso alla vaccinazione.


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IL PRESSING SINDACALE SULLA REGIONE DÀ RISULTATI Migliorano le degenze sul territorio e perde posizioni il superticket

Il 30 luglio scorso le tre sigle sindacali regionali, insieme alle Federazioni sindacali dei pensionati, Funzione Pubblica e Medici, hanno firmato con Regione Lombardia un importante accordo che riguarda principalmente il riordino della rete delle degenze territoriali e l’ampliamento dell’esenzione dalla compartecipazione al superticket. RIORDINO DELLA RETE DELLE DEGENZE TERRITORIALI L’intesa prevede che Regione Lombardia riorganizzi la rete delle strutture territoriali extra ospedaliere (sub acuti, post acuti e cure intermedie) riconducendole sotto il nome di Degenze di comunità. Queste strutture, ad esempio l’Istituto Frisia di Merate o la Residenza Sant’Andrea di Monza, sono già esistenti sul nostro territorio e destinano alcuni posti letto a pazienti che provengono da ospedali o dal proprio domicilio e sono in condizioni tali da non richiedere assistenza ospedaliera, ma non sono ancora sufficientemente stabilizzate per consentire un rientro nella propria abitazione, che spesso è inadeguata per un intervento ap-

propriato. Si tratta di una assistenza più leggera rispetto a quella dell’ospedale, con l’obiettivo di completare il percorso di stabilizzazione e accompagnamento del paziente al proprio domicilio o, in alternativa, verso altre soluzioni di ricovero di lungo periodo come Rsa (case di riposo) o Rsd (Residenze sanitarie per disabili). In particolare i posti di degenza di comunità saranno articolati in due livelli: • livello base, per pazienti senza necessità di riabilitazione e che richiedono assistenza di tipo prevalentemente infermieristico; • livello avanzato, per pazienti che, in seguito alle conseguenze di un evento acuto (es. trauma, ictus), necessitano ancora di supporto medico e di procedure diagnostiche e terapeutiche che non devono essere necessariamente eseguite in ospedale. I destinatari delle Degenze di Comunità sono prevalentemente anziani e soggetti fragili, con problematiche sanitarie che si riferiscono principalmente a tre casistiche: • pazienti affetti da un aggravamento dello stato generale di salute (es. infezione vie urinarie, broncopneumopatie croniche, broncopolmoniti non complicate) che necessitano di ricovero per inadeguatezza del domicilio o mancanza di supporto familiare; • pazienti con patologie croniche riacutizzate o di tipo evolutivo (es. patologie cardiache croniche dopo fase di scompenso o malattie degenerative del sistema nervoso); • pazienti dimessi da ricovero, pronto soccorso o reparti ospedalieri specialistici che necessitano di proseguimento di terapia e riabilitazione sotto controllo sanitario (es. esiti di ictus, TIA, tromboflebiti). Accogliendo una delle richieste sindacali, si prevede inoltre la realizzazione in ogni Azienda sociosanitaria territoriale (Lecco, Monza e Vimercate) di un Centro Multiservizi con il ruolo di supportare la presa in carico delle situazioni che, in fase di dimissione da degenze di comunità oppure al domicilio, necessitano di accompagnamento ad altra soluzione residenziale. La figura di un infermiere con conoscenza della rete dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari del territorio e delle relative modalità di accesso, avrà la funzione di interagire con le strutture di ricovero e il familiare di riferimento della persona assistita, facilitando anche il raccordo con l’Assistenza Domiciliare Integrata.


WELFARE AMPLIAMENTO ESENZIONE SUPERTICKET Per quanto riguarda l’ampliamento dell’esenzione sul superticket, l’accordo di luglio ha introdotto alcune modifiche che saranno efficaci non appena la delibera già approvata dalla giunta sarà pubblicata. In particolare si prevede l’introduzione di nuove esenzioni dal superticket sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Si tratta della riduzione del solo superticket, cioè l’importo aggiuntivo introdotto, a seguito di una legge dello stato, da Regione Lombardia nel 2011 sui costi delle prestazioni. Questa esenzione ad oggi era già prevista per i cittadini con reddito del nucleo familiare fiscale, riferito all’anno precedente, non superiore a 18.000 € (codice E15). La novità sta nel fatto che l’esenzione sul superticket viene ampliata alle seguenti tipologie di nuclei familiari: • Nuclei familiari fiscali con reddito superiore a 18.000 € e inferiore o uguale a 30.000 € con almeno un minore convivente presente nel nucleo; • Nuclei familiari fiscali con reddito superiore a 30.000 € e inferiore a 70.000 € con almeno due minori conviventi presenti nel nucleo; • Nuclei familiari fiscali con reddito inferiore o uguale a 90.000 € con un componente disabile titolare di esenzione per invalidità. Anna Fumagalli RINNOVI CODICI ESENZIONI Durante il mese di settembre alcuni cittadini hanno ricevuto una comunicazione di Regione Lombardia che invitava a rinnovare i codici di esenzione entro il 30 settembre 2019. Coloro che hanno ricevuto questa comunicazione sono persone già titolari di codici di esenzione E02/E12 (disoccupati), E13 (cassintegrati), E30 ed E40 (esenzioni sui farmaci per patologie croniche e rare). Da quest’anno queste tipologie di esenzione non si rinnovano più automaticamente, quindi è responsabilità degli interessati verificare la sussistenza dei requisiti e rinnovare annualmente le esenzioni presentandosi presso qualunque farmacia, presso gli sportelli di scelta e revoca delle ASST o on-line sul proprio fascicolo sanitario elettronico. Tutte le altre tipologie di esenzioni invece, principalmente quelle degli ultra65enni per reddito (E01/E05), dei titolari di assegno sociale (E03) o pensione minima (E04), le esenzioni per età e reddito sui farmaci (E14) o sui superticket legate al reddito (E15) vengono rinnovate

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automaticamente a marzo di ogni anno sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’automatismo non vale però nel caso in cui la persona non abbia presentato una dichiarazione dei redditi che consenta di ricostruire il nucleo familiare fiscale. In questo caso i soggetti che ritengono di aver diritto all’esenzione devono presentare annualmente l’autocertificazione secondo le modalità precedentemente esposte. Per chi non avesse presentato il rinnovo entro il 30 settembre 2019 non c’è alcun problema, se non che verrà temporaneamente sospeso il codice di esenzione di cui è titolare; in ogni caso è sempre possibile in ogni momento rinnovare le esenzioni tramite autocertificazione. Anna Fumagalli

SANATORIA TICKET INEVASI RICORDIAMO I TERMINI PER I PAGAMENTI Il problema delle autocertificazioni sbagliate, spesso involontarie, riguarda migliaia di pensionati e cittadini lombardi e, come sindacati, si è concordato di trovare soluzioni percorribili, legalmente, anche per gli anni a venire. Ricordiamo dunque, dopo aver spiegato i vari aspetti nel numero di aprile, le scadenze previste dalla legge regionale: 31 dicembre 2019 per chi: o ha ricevuto entro il 31 dicembre 2018 il “verbale di accertamento”, o ha ricevuto entro il 31 dicembre 2018 la “ordinanza - ingiunzione”, o non ha ricevuto dall’ATS nessuna notifica ma ritiene di non essere in regola con il pagamento. 30 aprile 2020 per chi: o ha ricevuto dopo il 31 dicembre 2018 il “verbale di accertamento”, o ha ricevuto dopo il 31 dicembre 2018 la “ordinanza - ingiunzione”,


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WELFARE

I MILLE VOLTI DELLA POVERTÀ

Una indagine della Caritas riguarda anche i territori di Monza Brianza e Lecco La CARITAS Ambrosiana ha presentato a Milano l’ultimo rapporto sulla povertà. Il direttore della Caritas ambrosiana Luciano Gualzetti nell’introdurre l’indagine conoscitiva cita Papa Franceso, quando ammonisce: “Bisogna partire dagli ultimi. Perché solo partendo da loro si risolvono i problemi di tutti” Nel 2018 sono state 13.195 le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto della Caritas. Oltre il 37 per cento sono italiani, evidenziando come la fragilità non sia solo una caratteristica degli stranieri. L’indagine è stata condotta tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2018. Le note stese dai volontari a seguito dei colloqui hanno fatto emergere la presenza di disagio psicologico o patologie psichiatriche su almeno il 10% del totale degli utenti. “Per chi è caduto nelle maglie della crisi, il lavoro e il reddito sono i principali problemi”, ha sottolineato nella sua relazione Gualzetti La maggiore vulnerabilità di queste persone è da mettere in relazione con l’impoverimento delle famiglie, dovuto alla crisi economica e alla difficoltà sulla gestione della vita quotidiana. Ad aver chiesto aiuto alla Caritas sono soprattutto persone anziane e sole, che godono di livelli di scolarità bassa o che sono disoccupate da molto tempo. A chi dice “prima gli italiani” andrebbe chiesto quali politiche per gli italiani poveri sono state eliminate a causa degli immigrati. La risposta è: nessuna. Dietro questa retorica si nasconde spesso l’incapacità della politica di dare risposte. Povertà nel Lecchese. Anche in questo territorio aumentano gli italiani che chiedono aiuto ai centri di ascolto Caritas. L’indagine nel territorio è stata condotta su un campione significativo 1.645 utenti, raccolte in 4 centri di ascolto decanali. I bisogni rilevati sono pressoché quelli di sempre: l’unico cambiamento riguarda la diminuzione dei bisogni relativi a situazioni familiari, molto presente nelle indagini precedenti, mentre, pesa la voce “senza dimora”. Le problematiche legate al bisogno di occupazione sono in calo. Benché, dunque, gli immigrati rappresentino ancora la maggioranza degli utenti dei servizi erogati dalla Caritas, negli anni della crisi il loro numero è andato diminuendo. Dall’analisi dei dati chi chiede aiuto ai centri di ascolto nel Lecchese sono soprattutto donne (54%). Gli italiani hanno in prevalenza tra i 35 e 54 anni, gli stranieri sono in media più giovani: il 35% dei regolari ha tra 25 e i 34 anni. I bisogni più diffusi sono il lavoro (57,9%), il reddito (43,5%), la casa (il 6,6%) Se ci spostiamo sui territori di Monza Brianza sono ancora le donne quelle che chiedono una mano con

più facilità. In questo territorio, la povertà, che è sempre stata ai margini, ora è in crescita: sono persone che, spinte dalla necessità, oggi vengono allo scoperto. “Ci siamo trovati ad affrontare - dicono i volontari - problemi di vario genere che fino a poco tempo fa non esistevano. Diverse famiglie hanno chiesto aiuto per pagare le bollette. Indispensabile l’intervento caritativo per evitare che alle famiglie venisse staccata la corrente”. Si tratta per lo più di famiglie italiane, di cui la metà ha fino a tre figli. Più di un terzo ha un’età compresa tra i 45 e i 54 anni. Il 43,7% ha una licenza di media inferiore, ma c’è anche chi ha ottenuto un diploma e anche una laurea. Il 45,2% è disoccupato, ma quasi la metà (49,6%) non ha un reddito sufficiente, nonostante abbia un lavoro. La Fnp non è estranea alla lotta per evitare che ancora più persone scivolino verso l’indigenza. Nella negoziazione sociale che si svolge coi comuni, questi temi emergono in continuazione. Ma anche ad un livello intercomunale, nei piani di zona, i pensionati della Cisl partecipano ai tavoli in cui si discute su come dare attuazione agli interventi che vengono decisi dal legislatore nazionale. Ad esempio, negli ultimi mesi, l’impegno principale è quello di rendere più efficace uno strumento come il Reddito di cittadinanza che patisce il modo improvvisato con cui è stato concepito. In tali contesti assumono valore le esperienze maturate nei nostri “sportelli sociali”. Un’ultimissima annotazione: in questi giorni l’Accademia reale svedese delle Scienze ha assegnato il premio Nobel per l’economia congiuntamente a Banerjee, Duflo e Kremer, per l’approccio sperimentale nella lotta alla povertà.Nella motivazione si segnala come i tre vincitori “hanno introdotto un metodo diverso per ottenere risposte affidabili nella capacità di lottare in concreto contro la povertà”, e questa è veramente una notizia positiva. Franco Montrasio


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CONOSCERE IL WELFARE PER MIGLIORARLO Se avete sfogliato le pagine che precedono, vi sarete resi conto di quanti e quali temi siano contenuti sotto il sostantivo “welfare”. Dai servizi sociali locali alla sanità, sono tutti oggetto della attenta considerazione da parte della Fnp. Non per nulla, ormai da tempo, è in atto un ampio programma formativo indirizzato a tutti i pensionati che operano nelle molte sedi della Cisl Monza Brianza Lecco. Di volta in volta, nelle varie sessioni che si sono già svolte, sono stati approfonditi gli aspetti che, in un modo o nell’altro, toccano la vita delle persone con i loro bisogni. Lo scopo di tutto ciò è quello di conoscere per poter dare risposte efficaci e documentate, ben sapendo che si tratta di una materia in continua evoluzione. Ma conoscere le risorse messe a disposizione da parte dei vari soggetti che si occupano di welfare, non è sufficiente. Occorre anche sapere perché e come si è andato strutturando negli anni lo stato sociale fino a giungere a quell’apparato, più o meno efficiente, che oggi vediamo. Un esempio di come abbia mosso i primi passi quello che oggi chiamiamo “welfare”, lo abbiamo proprio ai confini del nostro territorio, ed è un esempio di grande valore, tanto da aver meritato il titolo di “Patrimonio dell’Unesco”. Si tratta del villaggio di Crespi d’Adda, in provincia di Bergamo. Proprio lì si è recata la Fnp per aprire il nuovo anno formativo. In quel luogo si intravedono, infatti, alcuni elementi, a volte contraddittori fra loro, che poi si svilupperanno formando le strutture portanti dello stato sociale. In primo luogo ci si accorge di una struttura urbanistica studiata in modo di rendere vivibi-

le e salubre l’ambiente, con le case dotate di giardino e orto. Ampi viali alberati e parchi intorno. Ci sono, poi, un servizio di assistenza sanitaria e luoghi comuni per l’igiene come la vasca dei bagni pubblici. Tutto ciò è stato realizzato quasi 150 anni fa da un imprenditore “illuminato”, Silvio Crespi, intorno alla tessitura che portava il nome della sua famiglia. Gli interessava avere a disposizione dei lavoratori in salute e ben disposti a far funzionare in modo efficiente la fabbrica? Può darsi, e la discussione fra gli studiosi è ancora aperta sull’impronta paternalistica dell’impresa. Sta di fatto che, ad esempio, le regole per evitare infortuni sul lavoro erano avanzatissime. Dunque, la visita è valsa a ricostruire l’inizio del percorso che ci ha condotti dove siamo e a comprendere le fondamenta su cui si è costruito l’edificio nel quale siamo. Ma è anche stato un richiamo alla responsabilità, nostra e di chi dovrà decidere le linee di politica sociale, nel momento in cui si cerca di ri-orientare il welfare verso nuovo obiettivi. A.M.

16 NOVEMBRE

Roma, Circo massimo ore 9,30 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A SOSTEGNO DELLA PIATTAFORMA UNITARIA E PER UNA LEGGE NAZIONALE SULLA NON AUTOSUFFICIENZA Nel nostro paese ci sono 3 milioni di persone non autosufficienti, la maggior parte delle quali sono anziane. Un’emergenza nazionale di cui nessuno parla. Un peso insostenibile per milioni di famiglie, che se ne fanno carico da sole e che rischiano di finire in povertà. Una risposta delle istituzioni finora inadeguata, disorganizzata e frammentata nella spesa, nelle risorse, negli interventi, nei servizi e nelle responsabilità tra enti diversi. Servono soluzioni. Serve una legge nazionale.


PREVIDENZA

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ASSICURAZIONE INAIL CONTRO GLI INFORTUNI DOMESTICI “INFORTUNI CASALINGHE” Con la legge n.493/99 è stata costituita, presso l’INAIL, l’assicurazione obbligatoria per la tutela del rischio infortunistico, e conseguente invalidità permanente, derivante dal lavoro svolto in ambito domestico. Dall’entrata in vigore della norma nel 2001 e fino al 2018, tale obbligo assicurativo riguardava le persone, indifferentemente se donna o uomo, con età compresa tra i 18 e i 65 anni che svolgevano il lavoro di cura dei componenti la famiglia e della casa in ambito domestico, senza vincolo di subordinazione, che prestavano lavoro domestico in modo abituale e inclusivo. Con nota del 29/01/2001 l’INAIL sostiene che sono soggetti all’assicurazione anche i pensionati che non hanno compiuto i 65 anni. All’assicurazione non si applica il principio della automaticità delle prestazioni, pertanto sono indennizzabili gli infortuni accaduti dal giorno successivo alla data della regolarizzazione, mediante l’iscrizione e il pagamento del premio. NOVITA’ DAL 2019 Per l’anno 2019, fermo restando tutto quanto precedentemente stabilito dalla norma n.493/99, con la legge di bilancio sono state approvate sostanziali modifiche e cioè: innalzamento dell’età fino a 67 anni, adeguando cosi, di fatto, l’obbligo all’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia; aumento del valore del premio, portandolo da euro 12,91 a euro 24 annui. Inoltre, dal 2019 questa assicurazione corrisponde l’indennizzo per i casi di infortunio domestico dai quali sia derivata una inabilità permanente al lavoro non inferiore al 16%. In precedenza dal 2007 al 2018 il danno permanente doveva essere pari o superiore al 27%. L’onere di 24 euro per il 2019 non è dovuto e resta a carico dello Stato, per le persone con età fino a 67 anni e con redditi propri annui lordi (ai fini Irpef) non superiori a euro 4.468,11, o appartenenti a nuclei familiari con reddito pari o inferiore a euro 9.626,22. Per questi soggetti il costo assicurativo viene assunto dallo Stato, però per la copertura del rischio è indispensabile inoltrare domanda all’INAIL accompagnata da autocertificazione con la quale si attestano le condizioni di reddito inferiori o pari agli

importi sopra ricordati stabiliti per l’esonero. Nel mese di settembre 2019, l’INAIL ha inviato una comunicazione agli assicurati, con relativi bollettini, invitandoli a regolarizzare la loro posizione entro il mese di ottobre 2019. Questa comunicazione è stata recapitata a coloro i quali hanno versato il premio in misura ridotta, cioè euro12,91 anziché il nuovo importo 2019 pari a 24 euro, ed a coloro che avevano omesso l’intero versamento perché hanno superato i 65 anni. Purtroppo per il 2019, come già ricordato, l’età è stata innalzata a 67 anni, pertanto essi sono soggetti al versamento intero perché non frazionabile. Chi possiede i requisiti di legge, ovvero età e funzione ai lavori domestici, ma non paga l’assicurazione, può essere soggetto ad una sanzione da parte dell’INAIL, graduata in relazione al periodo di trasgressione e per un importo non superiore all’equivalente del premio pari a euro 24,00 per l’anno 2019. Ovviamente chi non si regolarizza mediante iscrizione e non effettua il pagamento in caso di infortunio domestico non ha diritto ad alcuna prestazione risarcitoria. Stefano Buzzi


PREVIDENZA

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ATTENZIONE AL MODELLO “RED” Scadenza al 28/2/2020, è sempre utile farsi assistere dai servizi Cisl e Fnp

Il modello “RED” è una dichiarazione annuale dei redditi personali e dei familiari, obbligatoria per il pensionato che riscuote somme aggiuntive alla pensione. Questa comunicazione permette all’INPS di verificare la sussistenza delle condizioni reddituali, consentendo così all’Istituto di continuare ad erogare prestazioni previdenziali e/o assistenziali integrative collegate al reddito. Le prestazioni aggiuntive, nella maggior parte dei casi riguardano coloro che percepiscono integrazioni per trattamento al minimo, maggiorazioni sociali, assegno nucleo familiare, quattordicesima, pensione sociale o assegno sociale, pensione di reversibilità (SO) o assegno di Invalidità. Si sottolinea che l’Istituto Previdenziale non è tenuto ad inviare comunicazione di richiesta del mod. RED ai cittadini pensionati. Le dichiarazioni riguardano i redditi conseguiti nel 2018 e devono essere compilate ed inviate solo per via telematica entro la scadenza fissata per il 28 febbraio 2020. Non devono presentare il mod. RED 2019 i pensionati residenti in Italia, che abbiano già dichiarato integralmente tutti i redditi del nucleo familiare tramite il mod. 730 o Unico e non possiedono redditi esenti o esclusi dalla dichiarazione. Si precisa però che la dichiarazione RED deve essere resa anche nei casi in cui il titolare presenti la dichiarazione al fisco, ed il coniuge o altro familia-

re – incidente sulla prestazione - sia fiscalmente a carico. Sono tenuti a presentare invece il mod. RED i pensionati che non comunicano integralmente al fisco la situazione reddituale, o perché non hanno presentato la dichiarazione reddituale oppure perché hanno delle tipologie di reddito influenti sulle prestazioni come quelle assoggettate all’imposta sostitutiva, i redditi da lavoro autonomo o le prestazione di collaborazione, i redditi da lavoro o da pensione erogati da Stati esteri, i redditi da capitale (ad es. interessi bancari, postali, dei BOT dei CCT e altri Titoli di Stato o altri proventi di quote di investimento) e infine le prestazioni assistenziali in denaro erogati dallo Stato o da altri enti Pubblici. Per la trasmissione telematica dei redditi, ma anche per la sola verifica, suggeriamo di rivolgersi al Servizio Caaf/Cisl o alle sedi Fnp, che daranno le informazioni e l’assistenza adeguata per l’invio della dichiarazione. Chi è in possesso del Pin/INPS o CSN può avvalersi della procedura telematica disponibile sul portale INPS: fascicolo previdenziale, procedura RED semplificato. Si ricorda che la mancata presentazione del RED può comportare la revoca delle prestazioni liquidate e, successivamente, il recupero delle somme già corrisposte mediante provvedimento di indebito emesso dall’INPS. Stefano Buzzi

Nuovo presidente del Comitato provinciale Inps di Monza Stefano Buzzi, che firma queste pagine e collabora al settore sociale e previdenziale della Fnp MBL, è stato eletto presidente del Comitato provinciale Inps di Monza, su indicazione della Cisl . Il Comitato, oltre a discutere e decidere sui ricorsi presentati dai cittadini, ha il compito di vigilare sulla qualità dei servizi erogati sul territorio dall’Istituto. A lui gli auguri di buon lavoro dai lettori e dalla redazione di Tabula.


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TRACCE PER RIFLETTERE

Trieste, incontro con una città dai molti volti Cisl e Fnp proseguono un percorso formativo rio di Redipuglia, la Risiera di San Sabba, le foibe di Basovizza, visita tematica alla città e all’ ex-ospedale psichiatrico dove ha lavorato Franco Basaglia, e, infine, visita (con degustazione di vini) alla Villa Russiz a Capriva del Friuli, Gorizia. In ogni luogo incontreremo i confini, le diversità, la violenza. Infine, giovani guide non “tradizionaConfini che chiudono o che permetli”, in giro per la città, ci hanno fatto tono lo scambio tra persone, merci, incontrare una Trieste sconosciuta ai pensieri, culture, confini che vengono più. Per esempio quella delle “pancoabbattuti o che ritornano gole” venditrici di pane o delle “veninaspettatamente. derigole” venditrici di pesce. Donne La diversità dei soldati nei che, negli anni cinquanta varcavaLa sua posizione di confine l’ha messa alla diversi schieramenti in guerno quotidianamente il confine che prova ripetutamente nel passato e le vecra, tra i vicini di casa ma separava la zona A dalla zona B del chie cicatrici, ancora evidenti nei luoghi e stranieri per lingua e culTerritorio Libero, protettorato internelle persone, sono portate con la fierezza tura, quella tra i “matti” e nazionale imposto dalle forze alleate e l’orgoglio che conosce solo chi ha combati “normali”. Diversità come dopo la Seconda Guerra Mondiale. tuto per la libertà. ostacolo o come ricchezza. Donne che, ogni giorno e tutti i giorni Dall’inferno delle Foibe e della Risiera di E la violenza che, manifesta dell’anno, percorrevano decine di chiSan Sabba al rigore del marmo immacolao sotterranea, fisica o psilometri a piedi per rifornire di pane, to dei palazzi. Strade pulite, pulitissime, cologica, come un filo rosso latte, molluschi ed ortaggi il mercato nonostante la folla di giovani e turisti che attraversa la storia degli uodiffuso che ha caratterizzato le piazle riempiono giorno e notte. Tutto parla di mini e delle donne di questa ze e le strade di Trieste per quasi tre fierezza e orgoglio per la dignità ritrovata, regione. secoli. anzi riconquistata, con il sangue. E poi abbiamo ascoltato stoNegli scritti di alcuni dei partecipanti Un grande insegnamento per la mia generie che raccontano del supealla due giorni troviamo tutta la ricrazione che ha avuto tutto, o quasi, servito ramento dei confini, dell’acchezza che questo viaggio ci ha regasu un piatto d’argento. Che per conveniencettazione della diversità e lato. za personale scambia giusto e sbagliato, a di uno stare insieme in pace. Maria Grazia giorni alterni, senza un minimo di dignita’. Impariamo dagli uomini e donne del passato perche’ anche oggi, scegliere da che parte stare, vuol dire difendere la nostra libertà e la nostra dignità. Con fierezza e orgoglio. Trieste: testimonianza del vaA Trieste, i crocevia attraversati Michela lore delle diversità e della inteconsentono di guardare tutte

“Confine, diversità, violenza: sono le parole che ci accompagneranno in questi due giorni. Una chiave di lettura, non l’unica, con la quale vi chiedo di guardare i luoghi, le storie e le persone che incontreremo”. Sono le prime parole di Corrado, subito dopo i saluti. Corrado Maffioletti, giovane educatore delle Acli di Bergamo, sarà la nostra guida in questo viaggio di due giorni (sabato 28 e domenica 29 settembre) che la Cisl e la Fnp Monza Brianza Lecco hanno proposto ai propri attivisti, continuando il percorso di formazione che ci ha fatto incontrare, negli anni scorsi, don Lorenzo Milani, don Giuseppe Dossetti, don Primo Mazzolari. Questa volta andiamo a Trieste e il programma prevede: visita al Sacra-

Pensieri

le persone che li attraversano. Il pensiero libero supera i muri e i confini. Confine. Trieste mi ha insegnato che il confine non è il luogo della marginalità ma quello dell’ascolto, dell’incontro e dell’accoglienza e della apertura all’altro. Quindi più che al centro è importante stare sul confine. La bellezza non è un lusso ma ossigeno per la vita e non può esistere senza la libertà. La memoria non ha valore se non interroga il presente.

grazione possibile. Nelle vicende della storia: avere il coraggio di chiedere scusa. Avere la forza di perdonare. Avere l’allegria di iniziare cose nuove per continuare il cammino.


TRACCE PER RIFLETTERE Percorrendo i luoghi che abbiamo visitato, ho cercato di immaginare i tanti orrori lì vissuti, i suoni, i volti, le storie, i dolori. Penso a tutte quelle persone a cui è stata strappata la dignità attraverso umiliazioni degradanti e spaventose; penso a quei bambini/e, a quei ragazzi/e, a quei giovani a cui è stata negata la gioia di scoprire la vita. Non servono le parole. Il silenzio assordante che permea quegli spazi, vale molto di più. E una domanda, sempre la stessa, rimbomba in me: “Com’è stato possibile tutto questo?”. Non trovo risposte a ciò che senso non ha, ma che ancora oggi si ripete, in altro modo: si costruiscono muri, si allestiscono blocchi navali... siamo indifferenti alle storie e alle tragedie di uomini, donne e bambini che scappano da guerre, fame, ingiustizie, in cerca di un futuro migliore i cui sogni finiscono però con la loro vita in fondo al mare. Dalle ceneri di questi orrori può nascere però anche qualcosa di bello. Ne è un esempio ciò che è diventato l’ex ospedale psichiatrico, grazie a Basaglia, il parco San Giovanni: da luogo di sofferenza a luogo di bellezza, un’ideale di integrazione e compartecipazione di risorse umane, culturali e generazionali diverse. Racchiude, in uno spazio aperto a tutti, attività che vanno dall’aerea educativa a quella dei servizi alla persona, da quella dell’aggregazione a quella della condivisione di esperienze culturali, dalle attività di inserimento lavorativo all’università.

Forti emozioni, giornate intense, non per il lungo viaggio o i numerosi luoghi visitati ma per le persone speciali che abbiamo incontrato che ci hanno guidato a conoscere Trieste e la sua complicata storia, in modo nuovo. I loro racconti ci hanno avvicinato alle sofferenze di queste comunità di CONFINE che hanno sperimentato una doppia VIOLENZA ma si Due giorni a Trieste che ci hanno permesso di ripercorrere decenni di storia talvolta travagliata ma anche gloriosa e profondamente legata alle sue radici. Trieste sempre all’avanguardia nella valorizzazione della donna, libera, indipendente e laboriosa. Un viaggio per ammirare la bellezza architettonica che si fonde tra il mare e l’altopiano carsico. Un viaggio per ricordare come ogni violenza sull’uomo non debba più ripetersi. Un viaggio per ascoltare giovani

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sono salvate riconoscendo che la DIVERSITA’ è un valore da proteggere. Anche visitando l’ex Ospedale Psichiatrico abbiamo capito che qui è avvenuto un cambiamento epocale perché anche al diverso è stato riconosciuto il diritto alla libertà e alla bellezza e il “Giardino delle rose” ne è il segno evidente. Tina guide profondamente appassionate alla storia e alla cultura triestina, tanto da riuscire a trasmetterci forti emozioni con i loro racconti. Un viaggio per conoscere volti nuovi, un’occasione per parlare e confrontarsi con persone che vivono e collaborano nel mondo Cisl, quindi un’ottima opportunità di condivisione e apertura verso l’altro. Ecco…in queste poche righe consegniamo a tutti voi il nostro ricordo di viaggio che ci ha entusiasmato ed affascinato. Marta ed Elvira

Una disumanità che si converte e diventa il simbolo di un’eccellenza che tentano di copiare in tutto il mondo, che costituisce una ricchezza per la città, da scoprire e valorizzare. Gabriella

Ci sono luoghi che ti toccano nel profondo, luoghi dell’anima, luoghi che respiri e riconosci. Percorrendo i viali dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste ho riconosciuto il dolore nascosto tra le grate delle persiane delle camere della prigionia, ho respirato il rifiuto e l’abbandono di quelle menti alienate e di quei corpi diversi e rifiutati. Ho sentito su di me lo sguardo di chi in passato scrutava il mondo “fuori”

e lo faceva con gli occhi della follia lucida. Ho sentito i sospiri di quegli spiriti celati tra le mura decorate con eleganza per salvare il decoro e placare le coscienze. E come sempre accade, le vittime più deboli sono sempre le donne, allontanate, rifiutate e abusate proprio da chi ne doveva preservare la salute e l’integrità. Il degrado dell’animo di chi sente di poter esercitare un potere si può

declinare in molteplici forme e oggi come allora non si esita a spezzare le vite di quelle donne che hanno scelto di non sottomettersi. In passato era sufficiente piegarne la volontà rinchiudendole, escludendole dalla società e privandole della loro identità. Oggi le si uccide! Rita


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TRACCE PER RIFLETTERE A Trieste abbiamo anche conosciuto un’interessante esperienza sociale vinicola collegata ad un’opera di accoglienza per bambini particolari. Si tratta della Fondazione Villa Russiz a Capriva del Friuli, Gorizia, verso il confine della Slovenia nella zona del Collio. La villa-castello si scorge anche da lontano nel mezzo della campagna friulana coperta da innumerevoli campi di vigneti che inseguono l’ondulato terreno. L’uva è ancora in maturazione, pendono i grappoli pieni scoperti dalle foglie dei tralci per accelerarne il processo, sopra invece il fogliame è ancora rigoglioso. Intorno al castelletto, elevato rispetto ai campi, c’è un discreto parco con annessi laboratori e cantina.

Quando ho saputo che il nostro viaggio a Trieste sarebbe iniziato con la visita al Sacrario di Redipuglia mi è sembrata una scelta fuori contesto rispetto al programma complessivo del viaggio. Questa sensazione si è rafforzata in me di fronte alla retorica che trasudava dal complesso di quel monumento, nessuna pietà per i poveri morti gettati in quella guerra terribile, nessuna idea di riconciliazione tra chi si era combattuto con ferocia su quei monti. Eppure di fronte a quella sterminata gradinata, da subito, si sono generate delle riflessioni che inizialmente confuse mi si sono via

Una signora di origine argentina ci accoglie e racconta la storia di questa famiglia nobile proprietaria della tenuta vinicola che aveva anche un occhio al sociale; infatti la moglie aveva fatto costruire un edificio per accogliere bambini orfani e con qualche disagio. Alla sua morte è stata costituita una Fondazione che permette all’azienda la produzione di vino e devolvendo l’utile al mantenimento della struttura di accoglienza. Un bell’esempio di economia sociale. La degustazione dell’ottimo vino con formaggi e affettati tipici della zona ha concluso la due giorni in bellezza, stanchi ma contenti. Rachele

via chiarite nel proseguimento del viaggio a Trieste. Mi è sembrato infatti che tutto quello che poi abbiamo visto: la Risiera, le Foibe, l’Ospedale psichiatrico, potesse avere lì la propria origine. Una guerra che non è mai finita perché alla sua conclusione non sono seguite nè pietà, nè riconciliazione; ha creato le premesse per gli orrori che hanno continuato a colpire le popolazioni civili prima, durante e dopo il secondo conflitto mondiale. L’Ospedale psichiatrico poi, chiuso grazie all’impegno del dott. Basaglia, in fondo suggella questo percorso : la follia ci accompagna tutti, a noi l’impegno di

Una città di mare? Non solo. Italiana? Sì in parte. Le cose sono chiare? Bianco di qua e nero di là? Proprio per niente. La patria del caffè? Non dirmelo! Ecco, davvero tante sorprese: storiche, sociologiche, economiche.... ho conosciuto in due giorni un pezzo di Italia che racconta un pezzo di Europa e buona parte delle terre balcaniche. Le sorprese più grandi sono state sapere che è stata la culla del caffè, come lo conosciamo oggi. Che sia considerata “la città più a sud del nord Europa”, ma soprattutto come è stata capace, nei secoli, di fare della sua vocazione “di confine”, di “crocicchio” degli imperi e di terra di nessuno la sua forza commerciale. Sì perchè con

conoscerla e di riconoscerla per non farle prendere il sopravvento. Sandro

l’intuizione del porto franco e divenuta davvero l’anello di congiunzione tra oriente ed occidente e..... ha fatto la sua fortuna! Ma, quello che davvero non avrei mai pensato è che, più di due secoli fa, abbia mutuato dall’impero asburgico la “patente di tolleranza”: quando si trovano cento famiglie di una stessa etnia, guadagnano il diritto di costruirsi una scuola, un luogo di culto e di mantenere la propria lingua..... Ora pensate al giorno d’oggi e al filo spinato, ai muri e alle morti in mare senza soccorso: siamo progrediti o tornati verso l’età della pietra? Sergio


TRACCE PER RIFLETTERE IMMIGRAZIONE SENZA PREGIUDIZI Lo scorso 20 settembre, presso il Politecnico di Lecco, la Cisl Monza Brianza Lecco ha organizzato un convegno il cui titolo «Immigrazione, una sfida per l'Europa e per l'Italia» dice, da solo, l’attualità dei temi affrontati. Abbiamo chiesto agli operatori che si occupano quotidianamente di questi temi, Annalisa Caron e Andrea Massironi, di farci un quadro della situazione nei nostri territori. Ecco le loro risposte. 1. Quanti sono i migranti nelle nostre provincie di Lecco e Monza e perché nella percezione il dato è molto più alto? Gli stranieri, compresi i cittadini comunitari, sono 78.827 nella provincia di Monza e Brianza e 28.108 in quella di Lecco (dati Istat). Molte ricerche hanno dimostrato, anche recentemente, che gli italiani hanno una percezione molto distorta dell’immigrazione: il 73% della popolazione sovrastima la presenza di immigrati ed è anche in forte crescita il sentimento ostile nei loro confronti. Perché accade tutto ciò? L'errore di percezione è la conseguenza non solo di scarsa informazione e del radicamento di molti pregiudizi in ampi strati della popolazione ma anche della strumentalizzazione martellante e continua del fenomeno migratorio da parte di politici pronti a cavalcare il malessere delle fasce più fragili della popolazione. Bisogna però ricordare che la percezione ha poi effetti reali e concreti nella vita quotidiana, di cui non si può non tener conto. 2. Perché e come si alimentano le paure nei confronti dei migranti soprattutto da parte delle fasce di popolazione più anziane? La campagna politico - mediatica degli ultimi anni ha avuto un ruolo decisivo nella creazione del binomio immigrato/nemico. Il contesto sociale caratterizzato dalla crisi economica e del welfare state ha creato i presupposti perché le fasce più povere e quelle più anziane, lasciate a sé senza risposta ai loro disagi e problemi, fossero facile preda dei messaggi e della comunicazione anti- immigrati. 3. Ma allora bisogna accogliere tutti sempre e comunque? L’accoglienza, soprattutto per quanto avviene sotto i nostri occhi, quotidianamente, nel Mediterraneo, è un dovere. Chiaramente l'Italia non può fare tutto da sola né per quanto riguarda l'accoglienza né per cercare di dare una risposta

alle cause che provocano le emigrazioni dall'Africa e dall'Asia. L'Unione Europea se non fosse bloccata dai meccanismi di voto che prevedono l'unanimità per molte decisioni del Consiglio Europeo (composto dai capi di Stato o di governo dei paesi dell’UE) potrebbe fare meglio tanto nella gestione dell’accoglienza che nella messa in campo di una reale politica estera e della cooperazione. 4. Come ha funzionato l’accoglienza in questi territori e quali sono stati i danni degli ultimi decreti? Nei nostri territori molti degli enti gestori hanno optato per l’accoglienza diffusa, evitando forti concentrazioni di richiedenti asilo in un’unica o poche strutture. Il modello dell’accoglienza diffusa ha l’obiettivo di realizzare reali percorsi di integrazione dei migranti: le persone ospiti non devono essere parcheggiate in attesa di una decisione, ma devono poter essere soggetti attivi nella nostra società. Per questo alcuni fra gli enti gestori più importanti hanno investito molto nella formazione linguistica e professionale (tirocini e borse lavoro) affinché queste persone potessero avere delle opportunità di realizzazione. Questo tipo di esperienza ha avuto successo anche perché ha potuto contare sul prezioso apporto offerto dalla rete dell’associazionismo locale. Con le modifiche apportate lo scorso anno è stato eliminato il permesso di soggiorno per motivi umanitari, ovvero la tipologia di tutela più flessibile nel sistema di accoglienza, si è reso più difficile la stabilizzazione delle persone che hanno ottenuto questa forma di protezione e con la riduzione delle risorse si è indebolito il sistema di accoglienza. 5. Quali servizi realizza la Cisl per gli immigrati? La Cisl attraverso i propri sportelli offre da anni servizi dedicati ai cittadini stranieri. In particolare si offre supporto nel rinnovo dei titoli di soggiorno, nelle istanze volte ai ricongiungimenti familiare e all'ottenimento della cittadinanza italiana. Il servizio è aperto anche ai cittadini italiani che sovente necessitano di informazioni per regolarizzare lavoratori e/o lavoratrici di origine straniera.

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TRACCE PER RIFLETTERE

CLIMA, ECOLOGIA E SALUTE: PROBLEMA EDUCATIVO, ANCHE. Penso che una grande mano la possano dare i nonni ai loro nipotini. La generazione di mezzo è meno avvezza ai sacrifici, essendo cresciuta nel pieno del boom economico e quindi con molti mezzi a disposizione. I nonni odierni hanno fatto in tempo a provare privazioni di ogni tipo durante la guerra e nel primo dopoguerra dove, ad esempio, l’acqua non costava poi molto, ma non sempre c’era, soprattutto nei periodi estivi e quindi andava economizzata. I raccolti dei contadini, non ancora assorbiti dall’industria, andavano soggetti alle intemperie, la meccanizzazione era scarsa, il lavoro era molto, la raccolta non sempre era sufficiente; e così la gioventù cresceva già “temprata”, dalle emergenze, alle rinunce. Ora, dopo cinquant’anni di crescita economica, tecnologica, culturale, siamo giunti ad un punto critico della vita sul nostro pianeta. Abbiamo sfruttato le energie del sottosuolo e del suolo fino al punto in cui la natura si sta ribellando, abbiamo cambiato gli equilibri naturali e siamo in balia di fenomeni che non possiamo più controllare. Ora dobbiamo tornare indietro per cercare una nuova strada, cercare prodotti non inquinanti, o andare avanti così, sapendo di preparare una terra invivibile ai nostri nipoti. Ecco, proprio loro saranno la salvezza dell’ambiente, se noi li sapremo educare a fare ciascuno il proprio dovere ed essere responsabili nell’uso delle risorse. Spegnere le luci quando non servono; usare l’acqua con parsimonia nell’igiene personale e nella pulizia

della casa, così come i detersivi, le plastiche, ricordando ai bambini che tutto finisce nell’acqua che usiamo per vivere e che presto o tardi arriva al mare, nel quale vivono le specie di cui ci nutriamo. Oltretutto, la depurazione dell’acqua costa sempre più perché le sostanze inquinanti sono in aumento e l’avidità e spregiudicatezza di talune industrie, la coltivazione intensiva e spinta dell’agricoltura, aggravano sempre più la situazione. Possiamo raccontare loro le nostre storie di bambini meno esigenti e ricchi, ma felici in un ambiente più sano. Non si tratta di fermare il progresso, ma di agire da responsabili e usare le risorse naturali con saggezza per custodire bene ciò che ci è stato consegnato. Occorre grande consapevolezza nei nonni perché la sappiano trasmettere ai nipoti; è un dovere civico impellente, degno della nostra categoria di pensionati e di esseri umani pensanti. Meditiamo, gente, meditiamo… Rachele Pennati

NONNI: UNA RISORSA IMPORTANTE Il 2 ottobre si è celebrata in tutta Italia la festa dei nonni. Istituita solo 11 anni fa, la ricorrenza impegna regioni, province e comuni nell’organizzazione di iniziative ed eventi per valorizzare il ruolo dei nonni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è forte sostenitore della giornata dedicata ai più anziani, ha ricordato che «si deve avere un dovere di riconoscenza e di sostegno per coloro che hanno dato la vita, hanno fatto crescere e affermare nel mondo le persone che oggi sono protagoniste della vita sociale. Le generazioni che oggi sono protagoniste della vita nel nostro come in altri Paesi lo devono agli anziani e devono farsi carico della riconoscenza, del rispetto, del sostegno nei loro confronti». Ma, come in anni precedenti, anche papa Franceso non ha potuto mancare a esprimere il suo pensiero. Tra l’altro, il secondo giorno di ottobre coincide, nel calendario cattolico, con il ricordo liturgico degli Angeli Custodi.

Si sa quanto papa Francesco ami i nonni, e come si consideri “nonno” lui stesso. In numerose occasioni ha chiesto ai giovani di stare vicino ai loro anziani, per assorbirne la saggezza, e ha esortato i nonni a «non tirare i remi in barca» perché «abbiamo bisogno dei sogni dei nonni, e di ascoltare questi sogni». Papa Bergoglio ha fatto ricorso ad un’immagine: “Gli anziani sono parte integrante della società e rappresentano le radici e la memoria di un popolo. Testimoniano che, anche nelle prove più difficili, non bisogna mai perdere la fiducia in Dio e in un futuro migliore. Sono come alberi che continuano a portare frutto: pur sotto il peso degli anni, possono dare il loro contributo originale per una società ricca di valori e per l’affermazione della cultura della vita”. A tutti i nonni della Fnp la redazione di TABULA augura di conservare la salute per continuare a trasmettere ai propri nipoti la loro saggezza. F. M.


DALLE SEDI FNP

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SEDI FNP: LUOGHI IN CUI LA VITA PULSA Sono tante le sedi sindacali in cui la presenza dei pensionati è insostituibile. Ce n’è una quasi in ogni paese. Proprio per questo la Fnp mette una cura particolare per fornire un aiuto a coloro che ogni giorno incontrano tante persone con i bisogni più diversi. La testimonianza che abbiamo raccolto dà un’idea di quello che accade quotidianamente. ...è un giorno come un altro: ore 8.30 si apre la sede di zona. Davanti alla porta si trovano già due persone ad aspettare. Si saluta e li si fa accomodare. Intanto l’operatore del patronato Inas si sistema per incominciare e così pure l‘operatore caf. Il volontario fnp si mette all‘accoglienza fornito del fogli appuntamenti. Incomincia chiedendo quale appuntamento abbiano le persone presenti, nel mentre suona il telefono: è un lavoratore che chiede delle dimissioni volontarie da un’azienda. Il volontario spiega che le dimissioni si devono dare on line e che la Cisl mette a disposizione un apposito servizio, gratuito per gli iscritti e a pagamento per i non iscritti. Date le spiegazioni, fornisce il numero di telefono per prenotare l‘appuntamento. Intanto l‘agente sociale che collabora con l’Inas, dalla sua scrivania, incomincia a sistemare i fascicoli per l‘archiviazione e a sentire chi chiede informazioni per tutto ciò che riguarda gli aspetti pensionistici e previdenziali, facendo un utile filtro all‘operatore. Nel frattempo chi è alla reception ha già risposto ad altre telefonate che hanno richiesto nell‘ordine: informazione sull‘isee per l‘università della figlia; isee per bonus luce e acqua; cosa fare per la domanda di naspi (ex disoccupazione) e ha indirizzato tre pensionati forniti del loro pin dispositivo alla scrivania fnp per la compilazione del red, i quali, essendo soggetti che per due o più anni di fila hanno dichiarato che oltre alla pensione/i in godimento non hanno altri redditi, l‘inps ha comunicato loro che non possono rivolgersi al caf e che il red va fatto on line. La Fnp, per i propri iscritti, mette a disposizione computer e operatore per trasmette-

re all‘inps la certificazione on line. Sono intanto arrivati gli iscritti che hanno prenotato la compilazione degli assegni familiari, servizio gestito dalla Cisl con il supporto di un volontario fnp al mattino e dell‘operatrice tecnica al pomeriggio del mercoledì in cooperazione applicativa con l‘Inas. Entrano in sede altre persone per chiedere informazioni sulla pensione di cittadinanza, sulla compilazione dell‘assegno nucleo familiare, invalidità civile. Intanto continuano le telefonate per le richieste di informazione su orari di apertura e presenze in sede degli operatori di categoria. Arriva anche il sindacalista di zona che ha fissato un appuntamento con un proprio delegato aziendale…Non ce ne siamo neppure accorti, ma è arrivata l‘ora della pausa pranzo, la sede si svuota… Ore 15 si riapre con alla reception l‘operatrice tecnica e non più il volontario. Si riprende il filo: entrano le persone a chiedere informazioni a farsi compilare il modulo degli assegni familiari, a chiedere per i vari bonus, per i permessi di soggiorno per la compilazione dei red e vari modelli inps. Dalle 16 in avanti fino alle 18.30, qualche volta oltre, fanno presenza gli operatori delle categorie: alcuni a giorni e orari fissi, altri su appuntamento. L‘operatrice continua a rispondere alle telefonate…. è arrivata sera…. domani è un altro giorno. Alberto Agudio

Mercoledì 20 novembre ore 21 Presso il circolo culturale S.Giuseppe, via Cavour 25 a Seregno verrà presentato il libro “Lavoro e cristianesimo. Un problema aperto” di Sandro Antoniazzi e Costantino Corbari Presenti gli autori, interverranno Giorgio Galbusera, Fnp e Sergio Colomberotto, Acli


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DALLE SEDI FNP

LA ZONA DI MERATE AD AOSTA Attivisti, volontari e iscritti FNP della zona di Merate si sono recati in compagnia in visita alla Valle d’Aosta presso il castello di Issogne, la stessa città di Aosta e presso una buona ed interessante cantina sociale che coinvolge undici comuni valdostani i cui soci sono impegnati nel funzionamento della cantina. Un modo per conoscere la storia che fu, le famiglie potenti, tradizioni culturali locali, la buona cucina e il buon bere, elementi indispensabili di una buona vita sociale.

…QUELLI DI OGGIONO A CREMONA Volontari e collaboratori della zona di Oggiono hanno visitato, il 19 settembre, Cremona. Con la guida hanno potuto apprezzare le bellezze della città e sono anche stati accolti nell’aula dove si svolge il consiglio comunale. Poi visita al caseificio Stallone per conoscerne gli apprezzati prodotti.

E LE ZONE DI MONZA, BIASSONO E LISSONE A TREVISO Anche quest’anno, grazie alla FNP che ci permette di organizzare questa gita “culturalgastronomica”, siamo riusciti a visitare con i nostri iscritti un pezzetto di bella Italia. Nei giorni 11 e 12 settembre siamo infatti andati “ Alla scoperta della Marca Trevigiana”. La prima tappa è stata Castelfranco Veneto e il suo centro storico, dove, con l’aiuto di una brava guida, abbiamo potuto ammirare la famosa tavola “Madonna col Bambino in Trono”: capolavoro del 1505 di Giorgione, illustre artista nativo di Castelfranco. Pomeriggio dedicato alla visita di Treviso: una sorpresa, per molti di noi, la bellezza del centro storico. Il secondo giorno, visita a Vittorio Veneto, la città nata nel 1866 dall’unione di due centri, Ceneda e Serravalle, con il suo Duomo e la Loggia del Sansovino.

Nel pomeriggio, in pullman, e sempre con l’aiuto della guida, abbiamo percorso la via del Prosecco, da quest’anno nominata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. A conclusione, la tappa in una tipica cantina del luogo, per una apprezzatissima degustazione.

MARTEDÌ 3 DICEMBRE, IN MATTINATA, VERRÀ INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI BEVERATE Un nuovo luogo di socialità animato dai volontari di Fnp Monza Brianza Lecco. TUTTI GLI ISCRITTI SONO INVITATI


TEMPO LIBERO

19

LECCO

MONZA

Via Besonda, 11 Tel. 0341.275.444 lecco@grignaexpress.it

Via Dante Alighieri, 6 Tel. 039.23.99.347 monza@grignaexpress.it

MERATE

tutti i nostri programmi su www.grignaexpress.it

Via Trento, 10 Tel. 039.99.09.105 merate@grignaexpress.it

MERCATINI DI NATALE DI 1 GIORNO sabato 23 novembre sabato 23 novembre domenica 24 novembre sabato 30 novembre sabato 30 novembre domenica 1 dicembre domenica 1 dicembre sabato 7 dicembre sabato 7 dicembre domenica 8 dicembre domenica 8 dicembre sabato 14 dicembre sabato 14 dicembre domenica 15 dicembre domenica 15 dicembre sabato 21 dicembre sabato 21 dicembre

Lindau

MERCATINI DI NATALE DI PIÙ GIORNI

€ 45

Canale di Tenno e € 43 Rango Trento e Levico

€ 40

Innsbruck

€ 45

Brunico e Bressanone

€ 46

Montreux

€ 48

Aosta, marché vert Noël

€ 36

Merano e Lagundo

€ 43

Bremgarten e Zug

€ 42

Borghi gardesani

€ 34

Natale in Valle Vigezzo € 32 Vipiteno e Bressanone. € 46 Basilea

€ 46

Verona

€ 34

Parma e Grazzano Visconti

€ 35

Torino

€ 32

Bolzano

€ 42

OGGIONO

Via I maggio, 4/6 Tel. 0341.576.110 int. 4 martedì e venerdì 9.00-12.00

23 – 24 Autunno in Friuli novembre tra storia e gastronomia

€ 265

23 - 24 novembre Graz: Avvento In Stiria

€ 180

23 - 24 novembre Colmar e Strasburgo

€ 185

30 novembre - 1 dicembre Dal lago di Costanza alla Foresta Nera € 195 30 novembre - 1 dicembre Nancy perla della Lorena

€ 215

30 novembre - 1 Stoccarda e il mercatino dicembre medievale di Esslingen

€ 190

6 – 8 dicembre Heidelberg; Magonza Worms e Spira 7 – 8 dicembre Gubbio l’albero più grande al mondo

€ 365

7 – 8 dicembre Lione e Annecy 7 – 8 dicembre Bienne e Berna

€ 230

7 – 8 dicembre Altotting e Kufstein 14 – 15 dicembre Innsbruck e Swarovski

€ 225

€ 160 € 255

€ 180

14 – 15 dicembre Monaco e Murnau

€ 180

14 – 15 dicembre Rothenburg e Ulm

€ 200

30 novembre – 2 dicembre Copenhagen

€ 435

7 – 10 dicembre Londra Canterbury e Rochester

€ 610

SHOPPING NATALIZIO domenica 24 novembre

outlet Serravalle

€ 27

domenica 1 dicembre

artigiano in fiera Milano

€ 25

NATALE E CAPODANNO IN LIGURIA 24 dicembre – 7 gennaio ALASSIO - Hotel Adler***

€ 1.080

FINALE LIGURE - H. Corallo***

€ 965

SAN BARTOLOMEO - Hotel La Marina***

€ 1.015

Epifania La Befana a Firenze 5 – 6 gennaio € 165


TEMPO LIBERO

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Tour di Capodanno

29 dicembre – 1 gennaio Capodanno gastronomico in Molise

26 gennaio – 16 febbraio € 1.250 Tenerife Alpiclub Jacaranda fbb 13 gennaio -3 febbraio 3 - 17 febbraio 17 febbraio – 2 marzo

€ 595

30 dicembre – 1 gennaio Lione € 390 Venezia € 495 30 dicembre – 2 gennaio Capodanno in Romagna € 570 Capodanno tra piatti tipici regionali e città d’arte – Bologna, Viterbo, Orvieto, Gubbio, Firenze € 670

Capodanno al mare

Versilia mezza giornata a Pistoia, giornata intera a Firenze, una serata danzante in hotel con musica dal vivo 29 dicembre - 4 gennaio € 680

€ 1.975 € 1.635 € 1.635

Inverno in Liguria in bus

Finale Ligure, Pietra Ligure Alassio e Sanremo Dal 5 gennaio soggiorni quindicinali a partire da € 600

ISCHIA IN BUS primavera soggiorni quindicinali Hotel Terme Villa Svizzera dal 22 marzo a partire da 880 Hotel Terme San Lorenzo dall’8 marzo a partire da 880 Hotel Hermitage e Park Terme dal 20 febbraio a partire da € 798

Liguria 27 dicembre – 7 gennaio Alassio - Hotel Europa e Concordia**** € 1.040 San Bartolomeo - Hotel La Marina*** € 850 Finale Ligure - H. Corallo*** € 815

Anteprima tour 2020

Ischia Ischia Hotel Terme San Lorenzo - bus 29 dicembre – 3 gennaio 2020 € 610 29 dicembre – 4 gennaio 2020 € 680 29 dicembre – 6 gennaio 2020 € 815

Aosta fiera di Sant’Orso Sacra di San Michele Il Trenino del Bernina, carrozza panoramica e pranzo Parata dei fiori a Sanremo Ferrara Trenino delle Centovalli Sacra di san Michele Forte Fenestrelle

Hotel Terme La Villa Svizzera - bus 28 dicembre – 2 gennaio 2020 € 580 28 dicembre – 4 gennaio 2020 € 715

Carnevale

Borgogna Venezia Mentone

14 – 16 febbraio in definizione in definizione

27 febbraio – 2 marzo € 1.260 1 – 4 marzo € 535

Saldi all’outlet di Serravalle

Firenze e Uffizi Assisi Napoli, Salerno e Paestum Trieste e il castello di Miramare Monaco e il museo oceanografico Ravenna e Ferrara

€ 365

Spettacoli

Singin in the rain - musical 8 dicembre Milano Teatro nazionale € 60 I Legnanesi “Non ci resta che ridere” Assago Teatro della Luna 19 gennaio, 26 gennaio, 9 febbraio, 16 febbraio, 23 febbraio – pomeridiano € 62

Inverno al sole

Benidorm Gran Hotel Bali fbb 7 – 28 gennaio 3 settimane 7 – 21 gennaio 2 settimane 21 gennaio – 4 febbraio 2 settimane 4 - 18 febbraio 2 settimane 18 febbraio – 3 marzo 2 settimane 3 – 17marzo 2 settimane 17 – 31 marzo 2 settimane Marsa Alam Eden Village Gemma Beach

Dubai e Abu Dhabi Lisbona e Fatima

€ 1.235 € 895 € 915 € 935 € 955 € 975 € 995

Madrid e Toledo Petra e Giordania Londra Matera


QUI ANTEAS

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IL PROGETTO “TI ACCOMPAGNIAMO NOI” DI ANTEAS BRIANZA PREMIATO CON UN PULMINO In prima linea tra le fasce più fragili della città il gruppo dei volontari Anteas Brianza di Vimercate festeggia l’arrivo di un nuovo mezzo di trasporto. L’inaugurazione è avvenuta sabato 12 Ottobre alla RSA San Giuseppe di Vimercate; Il presidente di Anteas Brianza, Alfredo Puglia ha idealmente consegnato il nuovo Fiat Doblò, attrezzato per il trasporto di disabili in carrozzina, ai 30 volontari attivi del gruppo locale. Il nuovo automezzo contribuirà a rispondere alle richieste di trasporto dei cittadini quali disabili, anziani e persone sole che necessitano di trasporto per terapie o esami presso strutture sanitarie. Un passo importante reso possibile grazie al contributo dei cittadini vimercatesi, della fondazione delle Farmacie Comunali Vimercatesi, della FNP-CISL MBL e della Fondazione comunità di Monza e Brianza che aveva selezionato il progetto Anteas “ti accompagniamo noi” del 2018. L’evento è stato l’occasione per promuovere un incontro tra le diverse Associazioni di volontariato locali invitate per una riflessione sul bisogno di “Accompagnamento Sociale“ nel nostro territorio e sulle possibilità di migliorarlo. Alle 16:30 i saluti iniziali della dott.ssa Carla Riva presidente della RSA, San Giuseppe e l’apertura degli interventi introdotti da una breve presentazione di Alfredo Puglia sul bilancio sociale di Anteas Brianza. Quindi Milena Buffon di Offerta Sociale ha presentato un recente studio sui trasporti sociali per disabili in carico ai 22 comuni dell’ambito vimercatese. E’ stata poi la volta del consigliere del-

la fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Andrea Flumiani e di diverse altre associazioni tra le quali Avolvi e Dori Delgrossi di Vimercate, Avulss di Agrate e Volontari Bellusco che hanno sottolineato la necessità e la volontà di creare una rete sovracomunale. “C’è una domanda che non riusciamo a soddisfare ed è importante soffermarci per capirne le cause” - ha commentato, mostrando alcuni dati Fabrizio Tognotti, vice presidente di Anteas Brianza e coordinatore del gruppo di Vimercate – “il bisogno c’è, ma le risorse sono disponibili solo parzialmente”. La Fnp-Cisl, presente con il suo segretario Beppe Saronni, ha ribadito l’impegno per sostenere le varie iniziative a carattere sociale e la costante attenzione alla contrattazione per migliorare il welfare di comunità. A conclusione l’intervento dell’assessore Simona Ghedini che ha ringraziato le realtà di volontariato locali, quindi la benedizione dell’automezzo da parte del parroco don Mirko Bellora con le foto di rito ed il rinfresco finale offerto da Anteas Brianza.

Anteas Lecco e gruppo di Merate cercano nuove voci per il coro anteas. Il coro ha svolto, finora, un compito di animazione in provincia di Lecco presso case di riposo ed in particolari manifestazioni locali. Per questo servizio sociale e per il gusto dello stare insieme, imparare a cantare insieme, per se stessi e per la gioia

degli altri invitiamo i pensionati a partecipare alle attività del coro dando la propria adesione presso la sede di Merate in Via Trento 10 (tel 039 9905239) oppure sede Anteas Lecco tel. 0341 1880777 ed FNP Lecco tel. 0361 275667.


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QUI ANTEAS …ANCHE A LECCO UN NUOVO MEZZO PER ANTEAS Con la benedizione di don Agostino, responsabile della Casa don Guanella di Lecco, presso la sede di ANTEAS Lecco “Casa della solidarietà e della Terza Età”, è stato inaugurato il nuovo mezzo sponsorizzato per il trasporto di anziani e disabili. Il mezzo andrà a sostituirne un altro giunto ormai alla consunzione dopo avere percorso qualche centinaia di migliaia di chilometri per servire la popolazione più fragile di Lecco e dintorni. Alla inaugurazione era presente anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio.

Centro anziani Brugherio in vacanza al mare I volontari di Anteas Brianza, che gestiscono centro diurno per anziani in convenzione col comune di Brugherio, hanno organizzato, in collaborazione con l’agenzia Grignaexpress di Monza, un soggiorno a Igea Marina.

Dal 1 al 15 giugno 40 persone, guidate dall’ex presidente di Anteas Angelo dal Ben e dai volontari Antonio Donzello e Lucillo Sarti, hanno soggiornato all’Hotel Teti. Fra le attività svolte, ha avuto particolare successo il torneo di bocce cui hanno partecipato 16 coppie. E’ risultata vincitrice la coppia Maria Tomasi (di anni 91!!!) ed Enrico Mauri; a seguire Giovina Di Prinzio con Lucillo Sarti; Lina Tornetta e Domenico Di Girolamo; Antonia Grieco e Michele Cerzetto. La premiazione si è conclusa con una piacevole serata danzante offerta dall’Albergo e con gli opportuni ringraziamenti a tutti i partecipanti. Questo momento di aggregazione sociale e di partecipazione ad un evento ricreativo, mette in evidenza lo sforzo che quotidianamente Anteas con i suoi bravi volontari è chiamata a svolgere nelle tante attività di volontariato sociale e socio assistenziale.

SCOPRIAMO IL TERRITORIO Una bella giornata di settembre è propizia per una passeggiata alla Riserva Naturalistica di Sartirana a Merate. Il Gruppo Operativo Locale Anteas Merate l’ha organizzata il 9 Settembre scorso. Guidato dall’ex Presidente della riserva, il gruppo ha camminato per

circa due chilometri sui sentieri e le passerelle del parco, ammirando platani secolari, olmi, betulle, specie rare di conifere, brughiere, canneti, stagni, canali, ed infine il lago che si adagia nella conca popolato da folaghe, cormorani, airone cenerino ecc. Un piccolo lago incantato in cui si specchia la cima del Resegone, le colline bergamasche e le ville che lo contornano. Purtroppo per incompetenza o incuria il lago si sta riempiendo di alghe che a lungo andare danneggiano la vita e la fauna del lago. Comunque sia, una passeggiata in una bella giornata gustata come il miglior piatto e respirata come un toccasana. La serata trascorsa all’Osservatorio di Merate dove si ammirano le tecnologie per l’esplorazione dello spazio, ha chiuso la giornata; purtroppo in quel momento il tempo non è stato favorevole alla visione di Giove e Saturno. Peccato.


CREATIVITÀ

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SESTA EDIZIONE CONCORSO DI LETTERATURA ED ARTI FIGURATIVE organizzato da FNP CISL E e ANTEAS Monza-Lecco

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE Art 1 Il concorso, giunto alla sua sesta edizione, organizzato da Pensionati CISL e ANTEAS Monza – Lecco, è riservato a tutti i pensionati, iscritti e non iscritti, delle province di Monza Brianza e Lecco. Sono previste le seguenti sezioni: - POESIA A TEMA LIBERO. E’ prevista la presentazione di 1 solo testo, in tre copie di cui una recante la firma dell’autore, senza limiti di lunghezza, dovrà essere inedito e non premiato in altri concorsi (pena la non valutazione) Se in dialetto dovra essere presentato con allegato la traduzione in lingua italiana. Inoltre si dovrà allegare la scheda di partecipazione e la liberatoria debitamente firmata. - RACCONTO A TEMA “EPISODIO SIGNIFICATIVO AVVENUTO DURANTE L’ATTIVITA’ LAVORATIVA” E’ prevista la presentazione di 1 solo testo, in tre copie di cui una recante la firma dell’autore e contenuto in due cartelle. Inoltre si dovrà allegare la scheda di partecipazione e la liberatoria debitamente firmata. - FOTOGRAFIA A TEMA LIBERO E’ prevista la presentazione di 1 solo scatto, formato cm 20x30 a colori o in bianco/nero. Inoltre si dovrà allegare la scheda di partecipazione e la liberatoria debitamente firmata. - PITTURA A TEMA LIBERO E’ prevista la presentazione di 1 sola opera, eseguita con qualsiasi tecnica pittorica. L’opera potrà essere presentata con cornice o senza, ma con la dovuta attaccaglia. L’opera pittorica dovrà essere presentata (a differenza delle altre sezioni) solo l’ultima settimana di marzo 2020. Inoltre si dovrà allegare la scheda di partecipazione e la liberatoria debitamente firmata. Art 2 Non è prevista nessuna quota di partecipazione. I partecipanti dovranno compilare in ogni parte la scheda di partecipazione e consegnarla con gli elaborati o le opere figurative in busta chiusa. Art. 3 La consegna delle opere (ad eccezione della sezione Pittura) dovrà essere effettuata presso le sedi sindacali CISL FNP della zona, agli indirizzi qui sotto specificati, oppure tramite lettera raccomandata, oppure a mezzo

mail - Concorso di Letteratura e Arti figurative FNP pensionati CISL – Via Besonda, n. 11 – 23100 LECCO mail: fnp.brianza. lecco@cisl.it ANTEAS LECCO – C.so Monte Santo 12 – 23100 LECCO – mail: lecco@ anteaslombardia.org - Concorso di Letteratura e Arti figurative FNP pensionati CISL – Via Dante, n. 17/A – 20052 MONZA BR – mail: fnp.brianza.lecco@cisl.it ANTEAS BRIANZA – Via Dante 3 - 20052 MONZA BR – mail: brianza@anteaslombardia.org entro e non oltre il 29 febbraio 2020 Art. 4 Sono previsti tre premi ai primi tre classificati per ogni categoria: - Euro 200 in buono libri + diploma di riconoscimento - Euro 100 in buono libri + diploma di riconoscimento - Euro 50 in buono libri + diploma di riconoscimento Art. 5 Gli elaborati e le opere figurative saranno valutate dai seguenti componenti della giuria: - Alessandra Spreafico (ex insegnante) - Carla Colombo (pittrice-poetessa) - Mariadele Rossi (insegnante) - Giovanni Lischio (ex insegnante –scrittore) - Giorgio Galbusera (Segretario Generale FNP CISL Monza Brianza-Lecco) Art. 6 E’ prevista la cerimonia di premiazione il cui luogo e data saranno comunicati in tempo utile per garantire la presenza dei partecipanti. Art. 7 FNP – CISL è responsabile dei dati sensibili e del trattamento dei medesimi, avrà cura degli elaborati e realizzerà una silloge contente tutti gli elaborati presentati, la cui distribuzione sarà gratuita. Solo le opere pittoriche e fotografiche saranno restituite al termine della cerimonia di premiazione. E’ possibile il ritiro della scheda di partecipazione/ liberatoria presso le sedi sopra indicate o presso le segreterie. Recapiti telef. FNP CISL MONZA – 039 2399219 FNP CISL LECCO 0341 275667 mail fnp-brianza.lecco@cisl.it


LA TESSERA CISL DA DIRITTO A CONVENZIONI TRA CUI: Polizza Infortuni La convenzione con la compagnia assicuratrice UNIPOLSAI offre agli iscritti FNP una polizza che prevede, in caso di ricovero a seguito di infortunio, con franchigia di due giorni: • un indennizzo giornaliero di € 30,00 per i primi 30 giorni e, nel caso di ricovero continuativo, di € 50,00 per i successivi fino al 60°giorno • una indennità aggiuntiva di € 15,00 in caso di sospensione dell’invalidità di accompagnamento • un rimborso pari al 50% e fino a un massimo di € 125,00 delle spese per acquisto o noleggio di carrozzelle ortopediche, di apparecchi protesici e terapeutici di qualsiasi tipo, sostenute entro i 90 giorni dalla data di dimissione dall’istituto di cura • una diaria di € 30,00 fino a 4 giorni, per terapie di riabilitazione e sostegno L’indennizzo si somma al rimborso delle altre coperture assicurative dell’iscritto ed è esente da qualsiasi tipo di tassazione. Fondo di solidarietà furti e scippi Il Fondo di Solidarietà non ha articolazioni assimilabili ad una assicurazione, in quanto il finanziamento è a totale carico della Federazione. Il Fondo interviene in caso di furto o scippo subito dall’iscritto che, entro 30 giorni dall’evento, si dovrà recare presso la sede FNP più vicina portando la denuncia in originale presentata all’autorità competente (Carabinieri o Polizia di Stato) entro 10 giorni dall’evento oltre a un documento di identità in corso di validità. Rimborsi: 1 - Furto di denaro contante fino a 150,00€ 2 - Furto del cellulare fino a 80,00€ 3 - Furto di oggetti d’oro 50,00€ cadauno (massimo 3 oggetti) 4 - Rifacimento a seguito del furto della carta di identità 20,00€, della patente 30,00€, chiavi e serrature 50,00€. Nel caso in cui il furto riguardi due o più voci sopra elencate, il massimale non potrà risultare superiore a 80 euro In caso di cumulo delle voci (1,2,3,4) il rimborso non può superare il massimale di 250 euro. Nel caso in cui venisse presentata una denuncia che riguarda più soggetti iscritti si potrà procedere al rimborso degli oggetti indicati dall’autorità competente come rubati riferiti a ciascun soggetto.

CONTATTI FNP Monza Brianza - Lecco Monza - Via Dante 17/A tel. 039 2399218 Lecco - Via Besonda, 11 tel. 0341 275667 - 0341 275440 mail: fnp.brianza.lecco@cisl.it


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