Postillare #40

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Postillare Rivista di Debora Collotta, Salvo Morisca, Francesca Taormina

Grafica e impaginazione Salvatore Morisca

Autori degli articoli in questo numero Libri - Francesca Taormina Postillina di ritorno da Santiago - Debora Collotta Rubrica Farmaceutica - Debora Collotta Ricette - NaturalSicilia.it Turismo e Cultura - Francesca Taormina e Bartolomeo Carota Comunicati Stampa - SpazioCultura Comunicati Stampa - Luigi Pio Carmina Cinema - Salvatore Morisca, Lavinia Alberti Musica - Francesca Taormina Eventi a Palermo e dintorni - Bartolomeo Carota e Francesca Taormina invia il tuo articolo su Postillare@gmail.com sfoglia la rivista su www.postillare.it

i disegni di

floriana Romeo


in questo numero pg 1 - Speciale Postillare

pg 2 - Postillina di ritorno da Santiago pg 3 - Turismo e Cultura pg 5 - Rubrica straniera

pg 7 - Rubrica Farmaceutica

pg 8 - Libro ! “Tutti i difetti che amo di Te” pg 9 - Cinema | Addio a Francesco Rosi pg 10 - Intervista a Francesco Vannini

pg 11 - Comunicato Stampa “SpazioCultura”

pg 12 - Comunicato Stampa | L. Pio Carmina pg 13 - Comunicato Stampa “Come d’incanto Sposi”

pg 15 - Appuntamenti da segnare in agenda pg 16 - Ricetta di NaturalSicilia.it pg 17 - Il Vangelo del Venerdi pg 18 - La Bacheca

Dal 6 Dicembre 2014 al 27 Gennaio 2015 - C.C. Conca d’Oro - Palermo


Anno nuovo, Postillare nuovo!

Carissimi lettori di Postillare, la Nostra rivista diventa mensile! Abbiamo fatto questa scelta editoriale per regalarVi un giornale di approfondimento culturale più ricco.

Da quest’anno più video di approfondimento, disponibile sul nostro Canale YouTube (www.youtube.com/postillare) che accompagneranno la vostra lettura. Interviste, Spettacoli, Cultura vi accompagneranno anche sui nostri canali Social e sul nostro sito www.postillare.it Allora non perdete il 41esimo numero che uscirà il 16 febbraio 2015, sempre tramite il canale ISSUU.com/postillarerivista 1


Postillina di ritorno da Santiago | di Debora Collotta

Sicilia bianca come una sposa

La Sicilia si è vestita di bianco la vigilia di capodanno regalandoci magnifici paesaggi, soprattutto in alcuni paesini di montagna. Sono infatti passata da Godrano e poi ho pranzato a Cefalá Diana: insieme costituiscono la cosiddetta unione dei comuni "Dalle Terme Arabe ad Oltre Alpe Cucco": sembrava di essere in Trentino! L'abitato di Cefalá Diana è dominato dalle rovine del castello, risalente al XIII secolo posto in cima a Pizzo Chiarastella: ho scattato una foto dalla strada prima di entrare in paese perché aveva le sembianze come di un grande presepe! Quanti mi è sembrato di essere piombata in uno dei tanti bei sogni che mi capita ultimamente di fare sulla Sicilia (questa volta innevata, vestita di bianco come una sposa). Dopo pranzo avevamo voglia di un cannolo a Piana degli Albanesi, ma la neve alta non ci ha permesso di avventurarci, cosi siamo passati a Cefalù per vedere il mare e confermare cosi di stare davvero in Sicilia! Devo ammettere che Cefalù' in inverno sembra completamente diversa, pero mi è piaciuto scoprirla in vesti "nuove"! Chiaramente non poteva mancare una visita al Duomo che dentro sembra racchiudere la luce divina! Se passate a Cefalá Diana potrete visitare una mostra gratuita di presepi e votare il più originale. La mia attenzione è stata attirata da due: uno fatto con la tecnica dell'amigurumi e uno con componenti di automobile!

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Turismo e cultura | di Francesca Taormina e Bartolomeo Carota

Turisti a...Palermo

Uomini e opere palermitani

Busto che raffigura Giacomo Serpotta

Due stucchi di Giacomo Serpotta nella Chiesa di S. Agostino (alias S. Rita) Palermo, fine del XVII secolo

Le prime notizie attendibili della sua attività risalgono al 1682 con l’incarico di eseguire una statua equestre di Carlo II per la città di Messina. Prima aveva collaborato con il fratello Giuseppe alla decorazione di vari oratori palermitani, che nell’800 andarono distrutti. La sua inventiva entusiasmò i palermitani che gli conferirono l’incarico di decorare l’intero Oratorio di Santa Cita, costruito nel 1680. L’opera è monumentale e meravigliosa al punto da far considerare il suo autore uno dei massimi scultori del suo tempo e il più grande interprete dello stucco barocco. E non può che essere così se si guarda la parete di fondo dove è riprodotta “La Battaglia di Lepanto” o le pareti laterali dove sono raffigurati i “Misteri del Rosario”. Altre opere del Serpotta conservate a Palermo sono le decorazioni dell’Oratorio di San Lorenzo (16891710), dell’Oratorio del Rosario di San Domenico, quelle di San Francesco D’Assisi e di S. Agostino. -G.B. Filippo Basile nasce a Palermo nel 1825 e muore nel 1891 dopo aver raggiunto, con le sue opere, un successo mondiale. E’ lui che ha ideato il Teatro Massimo, incominciato nel 1875 e compiuto solo ventidue anni dopo da suo figlio Ernesto. I lavori furono rallentati a causa di lunghe polemiche sul costo dell’opera, la sua ubicazione e l’andamento dei lavori. Stilisticamente il teatro è un incontro tra il neoclassicismo siciliano e il classicismo romano, che il Basile aveva molto studiato e approfondito. Ma la fama del Massimo non è dovuta solo alla sua grandiosa mole ma anche alle sue caratteristiche tecniche. L’area totale del teatro è di 7730 metri quadrati che ne fanno il terzo teatro del mondo dopo l’Opera di Parigi e quella di Vienna. Inoltre è il secondo al mondo per l’ampiezza del palcoscenico con i suoi 1214 metri quadrati contro i 1390 dell’Opera di Parigi.

Tante volte, scrivendo di un monumento o di un’opera in genere, citiamo appena i nomi dei fautori di tanta bellezza. Ma chi erano i più grandi scultori, architetti, pittori e letterati palermitani? Facciamo un viaggio nella vita di alcuni di questi Francesco Lojacono, pittore, nasce a Palermo nel importanti personaggi. 1841. Studiò col Palizzi a Napoli e nel 1860, allo scoppio della rivoluzione, lo troviamo tra i garibalGiacomo Serpotta nasce nel 1656 nel popolare dini per l’unità d’Italia. Anni dopo, tornato all’arte, quartiere della Kalsa a Palermo. Imparò dal padre si dedicò alla pittura del paesaggio siciliano, così l’arte della scultura fino ai 13 anni. Dopo quel mo- ricco di sole e di luce. Fu infatti definito da molti “il mento cominciò a fare pratica nelle tante botteghe ladro del sole”, tanto bene sapeva produrre gli stuartigiane disseminate in tutta la città, dove avevano pendi effetti della luce nei suoi paesaggi siciliani. già operato Antonio Ferraro e Vincenzo Gagini. Tra le sue opere conservate nella Galleria d’Arte 3


Moderna a Palermo troviamo “Vento in montagna”, “Veduta di Palermo”, “Villa ai colli”. Altri suoi dipinti sono conservati nella Galleria nazionale d’arte moderna a Roma- Morì il 28 febbraio 1915.

Le paludi, 1895-1900 (Fondazione Cariplo) di Francesco Lojacono

Giuseppe Pitrè nasce a Palermo il 21 dicembre 1841. Per tutta la vita coltivò con passione gli studi sul folklore che lo portarono a raccogliere la grande quantità del prezioso materiale di documentazione, che si trova ora nell’omonimo museo. Egli fu medico, storico, letterato. Fu Presidente dell’Accademia di Scienze e Lettere di Palermo e senatore del Regno d’Italia. La sua opera più importante è formata dai 25 volumi della Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, iniziata nel 1871 e terminata nel 1913. Nel 1880 fondò l’Archivio delle tradizioni popolari per dare maggiore impulso alle raccolte di materiale folkloristico che servisse per studi successivi. I 33 volumi di questa rivista contengono preziosi documenti di letteratura popolare, di novellistica, di mitologia e di etnologia. E’per questo motivo che Pitrè si può considerare il fondatore della scienza folkloristica in Italia. Continua il prossimo numero

Pescatori davanti a Monte Pellegrino. Di Francesco Lojacono

Busto che raffigura Giuseppe Pitrè

Giuseppe Pitrè, la musica popolare e il carteggio col Maestro Francesco Paolo Frontini

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Rubrica straniera | di Debora Collotta

Maria Lurie

Cuando te vas un semestre de Erasmus conoces a muchísima gente. Las preguntas más frecuentes son¿ Cómo te llamas? Y ¿ De dónde eres?

La primera pregunta es muy fácil de responder pero la segunda puede ser más difícil. En nuestro mundo la globalizacion juega un gran papel.

Hoy en día mucha gente vive en un país diferente del que nació.Cada día escuchamos música inglesa en la radio, aprendemos, por ejemplo, francés en la escuela y por la tarde comemos comida italiana, como pasta. En mi opinión, las definiciones de un país y su cultura hoy en día están más mezcladas. Cada cultura va a ser influida de alguna u otra manera. ¿Cómo es por ejemplo el típicamente alemán? ¿ O el chino? ¿ el italiano?. Yo por ejemplo he vivido en Alemania toda mi vida, nací en Rusia y a mí me encanta la cultura española. Después de cinco meses de mi estancia en Santiago de Compostela puedo decir que la respuesta a la pregunta “¿ De dónde eres?” no es tan importante. Yo creo que ni una nacionalidad ni una lengua materna define a una persona, es decir, todos somos humanos y la nacionalidad es solo un concepto inventado. Después de mi Erasmus, nunca voy a decir “ los chinos o los mexicanos son así.” Porque cada uno es único y no es justo definirlo con los estereotipos de nacionalidades. Nosotros somos una generación con muchísimas posibilidades y tenemos que disfrutarlas.

Podríamos cambiar el mundo dejando de pensar en estereotipos. Conocer maneras diferentes es en mi opinión muy enriquecedor. Para concluir, ¿ tú sabes de dónde eres?

Maria Lurie

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Cinema | di Salvo Morisca

Film da vedere questa settimana

“Exodus: Déi e Re”

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Rubrica Farmaceutica| di Debora Collotta

“Il ruttino”

Il linea generale quando i bambini poppano ingeriscono un po’ d’aria e siccome questa può formare delle bolle nello stomaco, causando fastidio e una sensazione di pienezza, bisogna aiutarlo a espellerla. Tutti i bambini sono diversi, ed ognuno ha le sue esigenze. È molto comune questa necessità di espellere l’aria quindi ovviamente è uno dei temi che si affrontano quando nasce un bambino. Le nonne e la maggior parte delle mamme consigliano di far fare il ruttino, ma in alcuni casi ci si preoccupa troppo se il bambino non riesce a farlo. Certi neonati hanno bisogno di espellere aria più spesso di altri. Altri invece non ne hanno bisogno, quindi non allarmatevi se non lo avete sentito e non battete in modo vigoroso ininterrottamente sulla schiena del malcapitato facendo chilometri su e giù per il corridoio… Anche nel caso in cui il bambino si addormenta dopo il pasto, non è necessario disturbarlo. Accettate i consigli, soprattutto da chi ha esperienza e informatevi il più possibile, ma state tranquilli perché riuscirete subito a stabilire una sorta di telepatia con il vostro bambino e a capirlo anche se non è ancora capace di parlare!

Tanti auguri a tutte le neomamme e tra le tante a Veronica Tosini che il 3 gennaio ha dato alla luce Andrea, un bellissimo bambino!

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Lo sapevi che..

Lo sapevate che la carota ha molte proprietà? L’abbondante pectina che contiene la carota è quasi uno specifico per gli ulcerosi dell’intestino, in quanto svolge una azione protettiva e lievemente emostatica. La carota ha proprietà antianemiche, antidiarroiche, antisettiche, cicatrizzanti, detergenti, diuretiche, emollienti, galattogoghe, lassative, sedative, stimolanti, toniche e vermifughe.

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Libro | di Francesca Taormina

“Tutti i difetti che amo di te” Buon anno a Voi cari lettori di Postillare! Il primo libro letto per Voi quest’ anno è di una scrittrice che con il suo primo romanzo, “Ti prego lasciati odiare”, è diventata il fenomeno letterario del 2013. Il romanzo è stato ai primi posti nella classifica dei libri più venduti con i diritti alla Colorado Film per la trasposizione cinematografica e ha vinto il Premio Bancarella. Ma andiamo alla trama del romanzo in questione. Sara Di Giovanni, affermato avvocato, viene nominata amministratore del patrimonio di Ethan Phelps, ricco rampollo che spende tutti i suoi soldi tra bar, locali e oggetti di lusso. Sara è molto determinata a raggiungere il suo obiettivo e non si lascia incantare dai modi di Ethan che cerca di ammorbidirla. Si scontrano da subito perché lui vuole continuare a fare la vita sregolata fatta fino a quel momento e lei invece non cede di un passo. Il loro rapporto però è destinato a trasformarsi in qualcosa di più complicato ed eccitante. Riuscirà Sara a gestire con fermezza anche questo aspetto? Un romanzo divertente, romantico senza essere troppo sdolcinato e ricco di colpi di scena che vi farà sognare e sorridere. Consigliato a chi piacciono le storie un po’ strambe e fuori dal normale.

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Lo sapevi che..

Curiosità della serie TV The Big Bang Theory. L'ascensore è sempre rotto, così vediamo Sheldon e Leonard (e anche Penny) fare ogni volta tre piani di scale a piedi. Il perché è stato spiegato nel ventiduesimo episodio della terza stagione. Sheldon ha inavvertitamente impedito a Leonard di rivelare un piano segreto a una spia nordcoreana, interrompendoli mentre facevano sesso, e sempre Sheldon ha salvato la vita ai suoi amici, chiudendo un esperimento letteralmente esplosivo di Leonard nell'ascensore 8


Cinema | di Lavinia Alberti

Addio a Francesco Rosi, il regista del dopoguerra

Il 2015 si apre con un lutto nel mondo della settima arte: la morte del regista Francesco Rosi. Il regista e sceneggiatore napoletano si è spento all’età di 92 anni a Roma. Era considerato una delle più importanti figure del dopoguerra. Iniziò la sua carriera nel mondo dello spettacolo nel ’46, come assistente di Ettore Giannini e lavorò anche a fianco di Luchino Visconti per La terra trema (1948) e Senso (1953). Negli anni successivi contribuì al successo di film, come I vinti di Michelangelo Antonioni (1953) e Proibito (1954), di Mario Monicelli. Due anni più tardi, nel 1956, sarà co-regista, insieme a Vittorio Gassman, nel film Kean -Genio e sregolatezza. L'anno della sua definitiva emancipazione sarà il ’58, quando realizzerà il suo primo lungometraggio La sfida, che otterrà poi il consenso della critica. L’anno successivo dirigerà uno dei grandi attori italiani: Alberto Sordi ne I magliari (1959), storia di un immigrato che, dalla Germani all'Italia, si troverà faccia a faccia con la camorra. Il cineasta della realtà, a partire dagli anni ’60 racconterà i mutamenti della nostra società e darà vita, con uno suo stile asciutto e concreto, al primo cinema d'inchiesta. All’interno di questo filone, l’autore napoletano si mostra interessato all'evoluzione della società italiana, nel bene e soprattutto nel male. Ciò che più gli interessava descrivere era la denuncia della corruzione, della malavita e dell’assenza dello Stato, tratto peculiare del meridione d’Italia e non solo. I suoi film sono ambientati in varie regioni della penisola: dal Lazio alla Campania, alla Sicilia; quest’ultimo è il caso del film Salvatore Giuliano (1962), che racconta la vita di un bandito il quale fondava la sua esistenza sul contrabbando con la complicità di un movimento indipendentista. Un anno dopo Rosi lavorerà ad un altro capolavoro: Le mani sulla città. Esso rappresenta, forse, una dei capisaldi della sua filmografia, uno dei film più noti insieme a tanti altri; è la storia di un costruttore edile, un uomo che vive nella totale illegalità. Con questo film Rosi racconta la sua Napoli deturpata dallo sfruttamento edilizio. Negli anni ’70 affronterà ancora temi scottanti in Uomini contro, volto a denunciare l’atrocità della guerra. In seguito girerà Il caso Mattei, Lucky Luciano (1973), film che riscosse grande successo grazie anche all’interpretazione dell’attore milanese Gian Maria Volontè.; poco dopo realizzerà anche la versione cinematografica di Cristo si è fermato ad Eboli (1979) tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Levi, sempre con Volonté protagonista. In tempi più recenti, nel 1990, realizzerà Dimenticare Palermo, anch’esso film di denuncia sociale e di malavita, tratto dall’omonimo romanzo di Edmonde Charles-Roux,. Ciò che accomuna i film d’inchiesta del regista scomparso è il fatto che i suoi personaggi trasformano l’illegalità, il malaffare e l’omertà in modo di 9


Musica | di Francesca Taormina

Intervista a Francesco Vannini

vivere, offrendo per tale ragione molteplici spunti di riflessione allo spettatore. Chi si può immedesimare e rispecchiare nei suoi film (e ci si riferisce a quelli d’inchiesta), è soprattutto il cittadino meridionale, colui che vive immerso in una realtà potenzialmente splendida e amena, ma concretamente soffocata dal degrado e dal sudiciume delle periferie, e soprattutto dalla mentalità e l’incuria di una popolazione rozza, omertosa, il cui paradosso sta nel fatto che essa sembra non patire tutto questo, vivendo come se nulla fosse (un po’ come i pesci che non si accorgono di nuotare nell’acqua torbida). Tale tipo di società è descritta nel film precedentemente citato (Dimenticare Palermo, film dai temi molto toccanti, soprattutto per un siciliano). I suoi film, proprio per il taglio giornalistico e d’inchiesta, descrivono una realtà nuda e cruda, spiazzano, lasciano di stucco proprio per l’estrema verità: forniscono allo spettatore un vero e proprio specchio della società. Come ha dichiarato Rosi stesso in una recente intervista: «fare cinema significa contrarre un impegno morale con la propria coscienza e con lo spettatore».

Tante risate e allegria. È questo che abbiamo vissuto durante l'intervista a Francesco Vannini. Per chi non lo conoscesse giá, Francesco è un cantautore palermitano che collabora come chitarrista all'interno della band Non dire no, tributo a Battisti e come chitarrista e voce nella band Tributo a De Gregori, I vecchi amici. E, fresco fresco, cosa più recente, fa parte di un nuovo trio, Dimmi di sì, insieme a Daniele Davì e Ferdinando Piccoli, 3 talenti che insieme promuovono la musica cantautoriale.

Noi però abbiamo voluto intervistarlo in occasione della prossima uscita del suo album.

Recentemente il regista Paolo Sorrentino ha così commentato la sua scomparsa:

«Francesco Rosi è stato uno dei più grandi registi del mondo, non solo italiani. Esistono dei registi, che sono pochissimi nel mondo, portatori di mondi che sono capaci di costruire dei mondi e lo fanno attraverso l'invenzione di metodi e di stili e Rosi era uno dei pochissimi registi che ha portato all'attenzione di tutti dei mondi».

Ciò che lo caratterizzava era una ricerca della verità senza compromessi e senza indugi, e pochi registi lo hanno fatto. Con lui se n’è andato un regista che ha dato un grande contributo non solo al cinema, ma anche al giornalismo.

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Comunicato Stampa | di SpazioCultura

I libri di “Apertura a Strappo” A Spazio Cultura i libri di "APERTURAASTRAPPO": Mondo Ridens e L'ingenua tampicedda in un'unica presentazione. Ballate ittiche e narrazioni surreali. Le novità editoriali di Raimondo Quagliana e Lorenzo D'Acquisto.

Sabato 17 gennaio alle ore 18:00, a Spazio Cultura Libreria Macaione, via M.se di Villabianca, 102, incontro con il collettivo "APERTURAASTRAPPO" che presenteranno due libri autoprodotti Mondo Ridens di Raimondo Quagliana (ama scrivere biografie brevi) e L'ingenua tampicedda di Lorenzo D'Acquisto (fotografo e poeta porticellese). Apertura a strappo è un collettivo di autori, lettori, musicisti performer che movimenta un blog, che spiega cosa è la mafia nelle scuole, che organizza reading nelle librerie e nelle piazze. "Uno dei due scrive trilussate con pesci che parlano, l'altro racconti senza testa né coda; uno dei due è geniale, l'altro pensa di esserlo. La letteratura alta più di 1,60mt descrive il lettore ancor prima che l'autore. Leggere R.Q. e L.D. è un tuffo in mondi paralleli dove regna la disidentificazione. Importante! ... Entrambi hanno la barba". Durante l'incontro può succedere di tutto un po'... Comunicato Stampa | di SpazioCultura

“Le porte di Camico Soprana” A Spazio Cultura "Incontriamo gli Autori": Tommaso Romano e Bernardo Puleio presentano il nuovo libro di Vito Lo Scrudato, dedicato alla comunità di Cammarata, Le porte di Camico Soprana. In mostra le opere pittoriche del maestro Gaetano Porcasi che illustrano il volume.

Venerdì 16 gennaio alle ore 17:30, a Spazio Cultura Libreria Macaione, via M.se di Villabianca, 102, incontro con il Professore Vito Lo Scrudato, Dirigente del Liceo Classico Umberto I, autore del libro Le porte di Camico Soprana, una raccolta di novelle pubblicato da Pietro Vittorietti Edizioni. «Le porte delle quali questo volume attraverso una serie di novelle narra, anche con i travolgenti colori della tavolozza di Gaetano Porcasi, sono le porte della gente, le porte degli uomini e delle donne che ci circondano, in definitiva le nostre stesse porte, le porte che chiudono le case del paese assunto a metafora. Questo paese tanto vero quanto immaginario è Camico Soprana, un paese che si affaccia sul precipizio verso oriente e che conduce lo sguardo lontano verso le valli del nisseno e dell’ennese fino al cono innevato del vulcano Mongibello. Un paese che impareremo a conoscere con le parole di Vito Lo Scrudato e i colori di Gaetano Porcasi, un artista che sembra uscito dalle viscere della nostra terra per narrarcene la consistenza, il sapore, l’odore, il colore». A presentare l'opera editoriale saranno il poeta, scrittore, editore Prof. Tommaso Romano e il Professore Bernardo Puleio. Vito Lo Scrudato ha voluto dedicare il suo libro alla sua cittadina Cammarata e alla comunità intera (la gente di Cammarata) i veri protagonisti delle novelle e per l'occasione parteciperanno il sindaco Vito Mangiapane e l'Assessore ai Lavori Pubblici e Pubblica Istruzione Francesco Centinaro in rappresentanza dei cittadini. Da segnalare che saranno messi in mostra le opere pittoriche del maestro Gaetano Porcasi, presente anche lui per un breve intervento, che illustrano il libro. Gradita anche la partecipazione della responsabile della Casa editrice Maria Elena Vittorietti. Al termine dell'incontro verranno offerti in degustazione delle prelibatezze dei Monti Sicani proposti dallo chef Prof. Salvo Mangiapane, Presidente di "Cammarata Slow Food". 11


Comunicato Stampa | di Luigi Pio Carmina

Cultura, Comunita’, Conoscenza, Coscienza, Curiosita’

Nel giugno 2014 è stato creato un blog dall’autore Luigi Pio Carmina, dal titolo “Cultura, Comunità, Conoscenza, Coscienza, Curiosità”. Queste sono le cinque C, le cinque Colonne dell’umanità, su cui basare un risveglio degli animi e delle menti. In più si aggiunge la C di Carmìna, cioè la poesia, come stile di vita basato sui versi e sulle emozioni. Analizzando il logo del blog si denota subito la presenza di un’isola ricca di foreste e boschi, che può essere la Sicilia o qualsiasi altro “territorio”, infatti la forma non corrisponde con nessun’ isola tra quelle esistenti nel pianeta, e allo stesso tempo potrebbe rappresentarle tutte, infatti non è altro che il simbolo della terra e dell’ambiente nel suo insieme. A circondare tutto c’è il mare, la base della vita. È un mare dal colore verde, perché sì inquinato, ma al contempo portatore di speranza. In questa terra, come in qualsiasi luogo, non può non esserci Cultura, quella di ogni singolo popolo; Comunità che è l’insieme dei rapporti di tutti gli uomini, con la condivisione di sensazioni e pensieri; Conoscenza, per lottare e difendere i propri diritti; Coscienza di essere uomini e in quanto tali pieni di sogni e ideali, strumenti di pace qualora lo si desideri per gli altri; Curiosità per crescere, imparare e sperimentare, motore di ogni esperienza. Nel tempo sono state create sei rubriche periodiche. Per “La recensione del lunedì” vengono pubblicate recensioni, come indica il titolo stesso, su libri, riviste, musei, eventi, sculture, pitture, talenti interpretativi e artistico/culturali, musica e film. Per la rubrica “Parole sociali in dialoghi territoriali” vengono pubblicate ogni martedì interviste che ruotano nell’ambito territoriale, atte a dare voce al sociale, uno degli obiettivi del blog. Ad essere intervistati sono migranti, editori, guide museali, ideatori di riviste, professori e maestri, membri di associazioni umanitarie, universitarie e territoriali, lavoratori, organizzatori di eventi, direttori di teatri, autori, fotografi e chi si occupa dei fenomeni attuali. Il mercoledì, per la rubrica “Etologicamente creando” si parla di animali, con un titolo provocatorio per chi ancora basa il suo pensiero sul creazionismo e non sull’evoluzionismo. Il giovedì per l’”Atlante temporale” si narra di uno o più fatti accaduti nel passato il cui anniversario ricade in quel giorno o nei giorni vicini. I fatti sono tradotti poi nella lingua parlata nel luogo dove è avvenuto l’evento, e infine si traduce in lingua esperanto per l’intera popolazione mondiale, per sensibilizzare al suo utilizzo, per comunicare senza barriere, senza necessariamente utilizzare la lingua di un solo popolo dominante, non dimenticando contemporaneamente di valorizzare tutte le lingue, soprattutto le minoranze e i dialetti che tendono a scomparire. Il venerdì di discute di antropologia con la rubrica “Antropologicamente meditando”, il sabato si descrivono musei con la rubrica “Errando in musei e luoghi”. In più scopo del blog è quello di informare sulle verità celate dai media con la sezione “Informa la realtà”, promuovere attività culturali e artistiche, con la sezione “Promozione artistica e culturale”, promuovere attività lavorative, dall’artigianato ai piccoli bottegai, con la sezione “Promozione territoriale”. Inoltre è possibile leggere i link che riportano alle pubblicazioni in riviste, siti e antologie di racconti, poesie e aforismi dello scrittore. È possibile trovare gli spazi dedicati al romanzo pubblicato nel 2011 “Racconti Hunderground”, agli eventi organizzati, e a tutte le ulteriori attività.

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Comunicato stampa | di SpazioCultura

“Come d’incanto Sposi” Quinta edizione per la Fiera “Come D’Incanto Sposi”, il matrimonio a Palermo fra nuovi stili e temi di tendenza

Dal 15 al 18 Gennaio 2015 a Palermo presso Villa Chiaramonte Bordonaro (via delle Croci, 21)

Quattro giorni di vetrina e intrattenimento per i futuri sposi per conoscere i trend delle nozze 2015 Dal tema Fiat o Industrial o fotografia Vintage, allo stile anni Venti o Shabby chic ispirato al secolo scorso, a quello hippy fino al sobrio e originale Urban style. Sono alcuni dei temi dal gusto un po’ retrò del matrimonio 2015 che si ispira all’arte e al Novecento. Questi sono solo alcuni dei temi proposti per le nozze alla rassegna sposi Come d’Incanto Sposi che dal 15 al 18 Gennaio aprirà le porte della storica villa Chiaramonte Bordonaro (Via delle Croci, 21 pressi via Libertà – Palermo) e proporrà fra le sue stanze dallo stile classico un viaggio attorno alle tendenze nozze per il 2015. Quattro giorni di vetrina e intrattenimento con ingresso gratuito per conoscere e toccare con mano le nuove proposte, gli stili, le novità e le mode bridal che faranno tendenza nel 2015. Ma anche un percorso di idee e consigli per le coppie prossime alle nozze per organizzare al meglio il giorno del sì nel segno del buon gusto grazie alla presenza di aziende selezionate di alta qualità. Tanti gli espositori presenti nella location prestigiosa per la rassegna organizzata da Eventi e Design di Laura Sparacio che vanno dai servizi per il banchetto alle foto, dagli abiti per lo sposo e la sposa ai viaggi di nozze, dalle bomboniere all’arredamento casa, dagli allestimenti all’addobbo floreale, dalla musica all’intrattenimento per gli invitati e così via. Esposizione ma anche spettacolo e intrattenimento insieme a Zulù - Tribù di talenti e la scuola di danza Balletto di Palermo, che nel corso della quattro giorni realizzeranno delle performance animate e balletti con scenografie in linea con l’eleganza della villa e il tema romantico della rassegna. Gli artisti proporranno coreografie e scenografie con abiti, trucchi, musiche e danze dal charleston al gospel: un viaggio temporale attraverso luoghi, stili, sonorità ed epoche differenti che fotografano l’amore e il matrimonio come elemento di continuità sempre uguale ma sempre diverso. Un grande spettacolo di fuoco chiuderà ogni sera il viaggio virtuale attraverso il quale gli ospiti verranno condotti tra sapori d’oriente e polvere di stelle. Previsti inoltre momenti di ristoro con the e cioccolata calda e biscotti per i visitatori e ancora happy hour con degustazioni di vini delle cantine siciliane e prodotti tipici locali. Come d’Incanto Sposi è anche sul web con il portale comedincantosposi.it: una vetrina on line e uno spazio interattivo per le coppie ricco di suggerimenti, facilities e servizi per guidare i preparativi alle nozze nell’era del 2.0 e per rispondere alle esigenze del budget low cost. Ad oggi il portale conta oltre 300 aziende iscritte che offrono servizi sul matrimonio. Questi gli orari di apertura della fiera al pubblico con ingresso gratuito: - Giovedì 15 e Venerdì 16 Gennaio, dalle 16.00 alle 23.00 - Sabato 17 Gennaio, dalle 16.00 alle 00.00 - Domenica 18 Gennaio, dalle 16.00 alle 00.00. 13


Cinema | di Salvo Morisca

Film da vedere questa settimana

“Si accettano miracoli�

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Eventi a Palermo e dintorni| di Francesca Taormina - PUBBLICIZZA IL TUO EVENTO: postillare@gmail.com

Appuntamenti da segnare in agenda...

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Ricetta| di NaturalSicilia.it

Cavolfiore al forno

Pulite i cavolfiori, privateli delle porzioni in eccesso, riduceteli in pezzi e poneteli a cuocere in una pentola con dell’acqua bollente leggermente salata. Togliete i cavolfiori dall’acqua di cottura quando sono ancora al dente, conservate un bicchiere dell’acqua. A parte preparate una salsetta unendo olio, la farina, il timo e il bicchiere di acqua di cottura dei cavolfiori. Mettete i pezzi di cavolfiore in una teglia da forno rivestita con della carta apposita, aggiungete la salsetta, lasciate cadere sopra i pezzetti di tuma. Regolate la temperatura del forno a 160°C e fate cucinare per 20 minuti, quindi condite con un filo d’olio evo. Ingredienti per 2 persone: • Un cavolfiore di dimensioni modeste • 30g circa di tuma • Mezzo cucchiaio di farina • Timo, olio evo q.b. Consiglio Nutrizionale La ricchezza in Sali minerali quali potassio, calcio, iodio, ferro, ha fatto sì che questi ortaggi siano fin dall’antichità inclusi in percorsi terapeutici.

I cavolfiori aumentano le difese immunitarie, sono pertanto utili per contrastare il colesterolo e l’insorgenza del cancro. Ai cavolfiori vengono anche riconosciute proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antibatteriche.

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Il Vangelo del Venerdi

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 2,1-12. loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». «Si recarono da lui con un paralitico» Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono riposto neanche davanti alla porta, ed egli annun- messi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? ziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli lettuccio e và a casa tua». si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodasu cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Fi- vano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». gliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor Arcobaleno al “Giardino Inglese” di Palermo - Foto di Debora Collotta

La foto

della settimana 17


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Speranze d’aurora

La notte abbaia, ma non morde. Stringe, ma non addenta. Fa stridere il cuore, quando alcuni rami sono recisi, e il tempo ha portato via pure le foglie. Ma quanto prima ... "adda passà a nuttata", e il sorriso di una misteriosa luna, è già speranza per una fulgida aurora. Yuri Testaverde

I consigli del “Guru” Siamo innamoratissimi ma purtroppo siamo di religioni diverse. Non tanto diverse perché io sono cattolica e lui evangelista, pero' lo vedo come un ostacolo troppo grande, soprattutto all'ora del matrimonio e della educazione dei figli. Non voglio convertirmi o convertirlo, perché comunque amiamo un unico Dio, pero' come si fa?

Affidatevi al Signore e all'ora del matrimonio non so se si possa celebrare in entrambe le chiese. L'educazione dei figli sarà difficile..ma saranno loro a scegliere, l'importante è trasmettere dei buoni principi!



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