Postillare #30

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i disegni di

floriana Romeo il settimanale per tutti Postillare Rivista di Debora Collotta, Salvo Morisca, Francesca Taormina Grafica e impaginazione Salvatore Morisca Autori degli articoli in questo numero Libri - Francesca Taormina Comunicato stampa - SpazioCultura “Una Postillina a Santiago De Compostela� - Debora Collotta Cucina - Antonio Morisca (letortediantonio.blogspot.it) Turismo e Cultura - Francesca Taormina e Bartolomeo Carota Cinema - Salvatore Morisca Movida a Palermo e dintorni - Francesca Taormina e Bartolomeo Carota Speciale Postillare - Salvatore Morisca

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sfoglia la rivista su www.postillare.altervista.org


in questo numero

pg 1 - Speciale | Il nuovo Postillare pg 3 - Postillina a Santiago I nomi della pioggia

pg 5 - Il permanere della mentalita’ araba pg 6 - Libro | “Il paradiso perduto”

pg 8 - SpazioCultura | “Il gigante controvento” pg 9 - SpazioCultura | “Io amo”

pg 10 - Movida | I “Dolin Dalton Band” pg 11 - Inter vista a Claudia Sala pg 12 - Un po di dolci

pg 13 - Ricette buone, sane, siciliane (naturalsicilia.it) pg 14 - Il Vangelo del Venerdi pg 15 - La Bacheca


Il nuovo Postillare| di Salvatore Morisca

Postillare (davvero) ovunque!!

In occasione del numero 30 della nostra rivista, i nostri Postillini riescono, insieme al nostro amico fraterno “siculopedico” Salvatore Grassadonia, a festeggiare al meglio il traguardo raggiunto con la creazione del nuovo sito web! E’ ufficiale il nuovo sito sarà www.postillare.it (raggiungibile anche adesso!) dove troverete oltre ad alcuni articoli già presenti nella rivista, altre news nuove e fresche di giornata e ovviamente i video dal nostro canale Youtube. Ma le soprese non sono finite qui: per essere ancora più raggiungibili senza nessun problema, Postillare può essere sfogliato sulla piattaforma ISSUU.com. Un sito dove ospita riviste online di tutto il mondo e consultabile anche attraverso le app per smartphone e tablet, disponibile su AppStore e GooglePlay.

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Tutto molto semplice basta appunto installare l’app e poi seguirci sul nostro account (www.issuu.com/postillarerivista) dove troverete tutti i numeri passati delle riviste.

Con il numero 30 raggiungiamo gli 8 mesi di vita della rivista: un traguardo importante che ci rende fieri di questa nostra creatura che è cresciuta, e continua a crescere settimana dopo settimana con sacrificio e constanza! Un modo alternativo per combattere la crisi che ci abbatte e che soprattutto penalizza noi giovani con la mancanza di un lavoro: un grazie particolare a Voi lettori che ci regalate soddisfazioni e dei vostri incitamenti a continuare: cercheremo di non demordere, ma per farlo abbiamo bisogno del vostro supporto. Ancora grazie!


Cinema| di Salvatore Morisca

Film da vedere al cinema questa settimana

“Tutto puo’ cambiare”

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Una postillina a Santiago de Compostela | di Debora Collotta

I nomi della pioggia

¡Hola! ¿Què tal? La scorsa settimana vi ho parlato della pioggia, però solo da poco ho scoperto che esistono diversi nomi per indicare i diversi tipi di pioggia qui in Galizia! Iniziamo dal più semplice: lluvia.

È il termine generale per riferirsi alla maggior parte delle precipitazioni. Può avere qualsiasi intensità, anche se solitamente si usa per indicare una pioggia tra debole e moderata.

La llovizna è una pioggia molto debole, in cui spesso le gocce sono molto fine e includono anche come sprizzi di aria polverosi. Popolarmente si chiama garúa, orvallo, sirimiri, pringas o calabobos. Il chubasco (o chaparrón) è una pioggia di corta durata, generalmente di intensità moderata o forte che può essere accompagnata da vento. Foto di Debora Collotta

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La tormenta eléctrica è una pioggia accompagnata da attività elettrica e abitualmente da vento moderato o forte, e da grandine. Può avere intensità da molto debole a torrenziale ed è secca. Ufficialmente si classifica come “giorno di tormenta” quello in cui almeno un osservatore sente un tuono.

Per completare il discorso sulla pioggia voglio anche aggiungere che mi sono accorta che qui c’è una vera e propria moda del “paragua”. Esistono ombrelli di tutti i tipi e mi piacerebbe trovare il tempo per fare qualche foto e mostrarvi la sfilata a cui quotidianamente si assiste per le strade di Santiago. Anche io ho comprato il mio ovviamente: un ombrello Il aguacero è una pioggia torrenziale, generalmente di trasparente (ha la sua utilità, cioè ti permettere di non camcorta durata. minare guardandoti i piedi) con dei cuoricini (anche questo ha un suo perché: è carinissimo!!!). Il monzón `una pioggia molto intensa e costante. Lunedì ho avuto un’ora di pausa tra le lezioni e siccome ho La manga de agua (o tromba) è un fenomeno meteorolo- dimenticato le chiavi dentro casa (dettagli…) mi sono rigico di piccole dimensioni però molto intenso che me- trovata “costretta” a fare un giro per la città in attesa che scola vento e pioggia in forma di turbini e vortici. rientrasse la mia coinquilina per poter prendere i libri per le seguenti lezioni del pomeriggio. Il rocío non è propriamente una pioggia, però è comun- Per fortuna avevo con me la macchina fotografica e mi è que una precipitazione acquosa. Si forma nelle notti venuto in mente di girare un video: intervistare gli strafredde e prive di nebbia per condensazione della umidità nieri chiedendo la prima parola italiana che gli veniva in dell’ambiente. mente.Non è stato facile, perché sono un poco diffidenti e alcuni non parlano spagnolo (perché si trovano più tuSi usano anche molti termini legati alla pioggia: risti che nativi, specialmente in zona vecchia) e altri non Zarzallar (piovere fino e in modo continuo); chuviñar o sanno nessuna parola italiana (pizza e pasta ormai sono lapiñar: piovere poco; patiñar: piovere soave; poallar: piog- internazionali e il loro cervello le scarta). gia spessa; pulpizar (come a colpetti); marmañar: piovere Ho incontrato un gruppo di amici molto gentili. Ad uno finemente; mocallar: piovere in modo fino e intenso; fro- di loro ho perfino firmato il gesso del braccio! Sono spaallar: pioggia lenta e persistente; zarrapicar: piovere molto; gnoli e non penso leggeranno qui, però ho pubblicato su orballar: piovere fino pero intenso; marmuzar o borraxar: facebook la foto di gruppo che mi hanno chiesto di scatpiovere fino; patañar: una mezza pioggia; chubascar: pio- targli (sperando la vedano). vere molto e forte con vento; choviscar: pioggia persistente. chuveirar: piovere intensamente pero poco tempo; Il video si intitola: “Che parole italiane conoscono gli strapingotar: quando cadono gocce grosse pero poco intense; nieri?” e lo potete trovare sul nostro canale youtube. Ho già pensato ad un altro video, però per il momento treboar: piovere abbondantemente (e con tuoni). Insomma solo con questi termini il mio vocabolario spa- non vi svelo niente. Spero di avere un po’ di tempo libero presto per realizzarlo. Besitos! gnolo esplode!

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Turismo e cultura | di Francesca Taormina e Bartolomeo Carota

Turisti in... Sicilia

Il permanere della mentalita’ araba

Cacciati via gli Arabi dall'Italia nel 1072 (a Noto solo nel 1091), ancora per molti decenni le terre italiane e soprattutto siciliane, che erano state islamizzate, mantennero non solamente usi e costumi arabi ma molto di più. Dopo le scimitarre dei guerrieri e dopo vari matrimoni con gli indigeni, arrivarono gli insegnamenti dei sapienti che crearono scuole di cui anche gli indigeni facevano parte. Gli Arabi furono nostri maestri durante il Medioevo, trasmettendoci il retaggio culturale della Grecia antica e regalandoci le loro nuove invenzioni. Ai contadini insegnarono come irrigare e scavare i pozzi. La scienza araba fu la base di quella moderna che anni dopo avrebbe espresso Galilei. Si pensi all'invenzione di nuove materie come l'algebra e la trigonometria che potenziarono l'astronomia. A Palermo fiorirono scuole mediche e a Catania si tentarono operazioni chirurgiche con nuove tecniche. Senza dimenticare i poeti o i filosofi arabi che influenzarono la nostra cultura come ad esempio Averroè che fu anche medico, o gli architetti che costruirono palazzi e reti stradali di cui abbiamo ancora testimonianza. Ma l'impronta più grande l'hanno sicuramente lasciata nella lingua. Molti termini che noi utilizziamo sono di origine araba e sono rimasti nel nostro dialetto: Cala, Càlata, Ras, che sono entrati in composizione con nomi di luogo; termini di utensili vari come caraffa o burgiu o di fiori e piante come zagara. Questo lessico, confluito nell'italiano prima e nel siciliano poi, ha dato origine ad un dialetto fatto di parole antiche come la storia dei nostri avi. Una sorta di ricchezza da tutelare e da tramandare perchè senza le nostre tradizioni e la conoscenza di ciò che siamo stati non possiamo pretendere di definirci veramente liberi di sapere e di pensare. A tal proposito, propongo una poesia di Ignazio Buttitta, poeta siciliano contemporaneo scomparso nel 1997:

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Un populu mittilo a catina spugghiatilu attupatici a vucca è ancora libiru. Livatici u travagghiu u passaportu a tavola unni mancia u lettu unni dormi, è ancora riccu. Un populu diventa poviru e servu quannu ci arrobanu a lingua addutata di patri: è persu pi sempri. Diventa poviru e servu, quannu i paroli non figghianu paroli e si mancianu tra d'iddi. (Un populu tratto da “Lingua e dialettu” - 1970)


Libri | di Francesca Taormina

Francesca consiglia...

“Il paradiso perduto”

Cari amici, quello che Vi consiglio questa settimana è un libro abbastanza impegnativo ma che tutti almeno una volta nella vita dovremmo assolutamente leggere. Un poema epico in versi sciolti che racconta l'episodio biblico della caduta dell'uomo, ovvero la cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva dopo aver ceduto alla tentazione ad opera di Satana. Il personaggio principale dell'opera è Lucifero, l'angelo caduto, presentato da Milton come un essere estremamente ambizioso che sfida Dio e fa una guerra contro il Paradiso, per poi essere sconfitto e fatto precipitare in terra. Il poema narra così due vicende: quella di Lucifero che, dopo che con gli altri angeli ribelli è stato scaraventato da Dio nell'Inferno, decide di avvelenare la Terra appena creata; e poi quella di Adamo ed Eva, due individui con

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Lo sapevi che..

passioni e carattere che si lasciano tentare da Lucifero e quindi dal peccato. Lucifero, per vendicarsi di Dio, convince Eva facendo leva sulla sua vanità e le fa mangiare il frutto proibito dell'Albero della Conoscenza. Adamo, avendolo scoperto, mangia anche lui il frutto. In tal senso, Milton dipinge Adamo come una sorta di eroe ma anche come più peccatore di Eva. Dopo questo episodio, essi hanno ancora passioni e quindi caratteristiche sessuali ma con una malizia e con una sensualità che prima non conoscevano. Essi si rendono conto del peccato commesso ma viene mostrata loro una sorta di possibilità di redenzione attraverso la visione di Gesù Cristo. Intanto però vengono cacciati dall'Eden e costretti a vivere sulla terra un'esistenza di dolore e sacrifici. Il Dio dipinto da Milton è quindi onnisciente e onnipotente, ha conoscenza degli eventi futuri ma non predestina in quanto ciò negherebbe l'idea del libero arbitrio e quindi la continua scelta dell'uomo tra bene e male. Un'opera scritta in versi ma facilmente comprensibile, per la sua struttura molto simile a romanzi epici come l'Iliade e l'Odissea, che Vi porterà a riflettere sulle definizioni stesse di giustizia e ingiustizia facendoVi schierare a volte dalla parte del peccato, altre dalla parte della redenzione.

“E quindi maledetto quel suo amore, se l'amore o l'odio essendo ormai per me la stessa cosa mi procura solo un eterno dolore. Ma no, maledetto piuttosto tu che liberamente scegliesti la tua volontà contro la sua volontà, e così ingiustamente ti rammarichi. Me miserevole! per quale varco potrò mai fuggire l'ira infinita, e l'infinita disperazione? Perché dovunque fugga è sempre inferno: sono io l'inferno; e nell'abisso più fondo un altro abisso ancora più profondo si spalanca, e minaccia di divorarmi, e a confronto l'inferno che subisco mi sembra essere un cielo.” (Libro IV – Lucifero, in vista dell'Eden, è assalito da molti dubbi e da molte sensazioni come paura, invidia e disperazione).

Lo sapevate che in Cataluña esiste il castells? Si tratta di una spettacolare tradizione popolare che consiste nel costruire torri umane. 2


Comunicato Stampa| di “Spazio Cultura”

Il Gigante controvento

Sabato 18 ottobre alle ore 17:30, alla Mondadori Multicenter, via Ruggero Settimo 16/18, presentazione della novità editoriale di Spazio Cultura Edizioni Il Gigante controvento. Michele Pantaleone: una vita contro la mafia di Gino Pantaleone. Il libro ripercorre 60 anni di vita di Michele Pantaleone, scrittore, giornalista e politico italiano, studioso del fenomeno mafioso. Persona fortemente scomoda ai più, è stato il primo a denunciare le connivenze tra mafia e politica. Era esperto sulle dinamiche mafiose nella Sicilia a cavallo della seconda guerra mondiale. Tra le sue opere più note i libri, “Mafia e Politica” (Einaudi, 1962) e “Antimafia: occasione mancata” (Einaudi, 1969), testi di grande importanza per avere offerto una chiara definizione di cosa è la mafia. All'incontro, oltre all'autore, parteciperanno per un dibattito, moderato dal giornalista Nino Amadore, l'avvocato Lino Buscemi, che ha curato la prefazione, il professore Tommaso Romano, che ha scritto la postfazione e il sociologo Carlo Marchese, autore di un contributo inserito nell'opera. Sarà presente anche il pittore Pippo Madè, che ha concesso l'utilizzo del suo quadro per la realizzazione dell'immagine di copertina del libro. Durante l'incontro sono previsti degli interventi musicali eseguiti dal violoncellista Gabriele Maria Ferrante.

"Il Gigante Controvento nasce dalla minuziosa, appassionata ricerca di Gino Pantaleone (singolarmente omonimo del grande Michele) il quale, fra non poche difficoltà e sacrifici, ha impedito che si perpetuasse l’incredibile quanto ingiusta azione di rimozione dalla memoria collettiva di uno scrittore e di un uomo politico, che ha avuto il merito storico e letterario di accendere i fari sulla mafia e sulle connivenze con la politica e di avere parlato per la prima volta di antimafia. Un libro senz'altro necessario per far conoscere alle giovani generazioni e al vasto pubblico un intellettuale e un politico che ha speso la sua vita per liberare la Sicilia dalle tante mafie, che ancora l’affliggono."

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Lo sapevi che..

Lo sapevate che esiste un movimiento che si chiama cittaslow? Il suo obiettivo é quello di preservare luoghi autentici e tranquilli dove porter andare in vacanza: turismo di qualitá per godere una buona vita. Ci sono attualmente 100 cittá che fanno parte di questa rete. Tra i requisiti di ammissione c'é il recupero delle tradizioni e della gastronomia locale.

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Comunicato Stampa| di “Spazio Cultura�

Il nuovo saggio di Vito Mancuso

"Io amo. Piccola filosofia dell'amore"

Lunedi 20 ottobre alle ore 20.45, nella Chiesa di San Francesco Saverioall'Albergheria, piazza San Francesco Saverio, verrĂ presentato il libro diVito Mancuso "Io amo. Piccola filosofia dell'amore", Garzanti Libri 2014.

Che cos’è l’amore? Come si riconosce la passione erotica? Che cosa la distingue dalle altre emozioni? Come vivere l’amore? Il tema della sessualitĂ , con opinioni su omosessualitĂ , matrimonio e contraccettivi, discusso con coraggio e originalitĂ . Qual è il messaggio dell’amore? L’esperienza individuale dell’amore entra in relazione con l’universalitĂ . Queste le questioni trattate nel nuovo saggio del teologo laico Vito Mancuso.

Dopo il saluto ed una breve introduzione di don Cosimo Scordato, il giornalista Nuccio Vara dialogherà con l'autore. Seguirà un dibattito aperto al pubblico. L'evento è promosso dalla casa editrice Garzanti, da Spazio Cultura Edizioni Libreria Macaione e dalla Rettoria di San Francesco Saverio.

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Movida a Palermo e dintorni | di Francesca Taormina e Barti Carota

Doolin Dalton Band

Mettete una serata post partita della Nazionale allo stadio, mettete che siete affamati e che dovete per forza mangiare qualcosa per non svenire e aggiungete che con due carissimi amici decidete di vedervi in un posto vicino allo stadio dove fanno dell'ottimo cibo. E' così che con molto piacere abbiamo visto e ascoltato per la prima volta i Doolin Dalton che hanno suonato venerdì sera al Ricovero. Innanzitutto dobbiamo premettere che non sempre una band ci colpisce la prima volta che la vediamo e invece con loro è successo. Siamo stati trascinati dal loro modo di fare musica e di divertirsi e farci divertire cantando le canzoni più famose degli Eagles, dei Credence e dei Beatles e qualche canzone italiana riarrangiata. Ma vediamo da vicino chi è questa simpaticissima band. I Doolin Dalton nascono nell'estate del 2009, dall'interesse comune di tre amici verso un tipo di musica facente parte del movimento della West Coast degli anni

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70/80, musica spesso ricca di particolari armonie vocali. La band prende il nome dal titolo di un famoso brano degli Eagles contenuto nell'album “Desperado”. I fondatori, Massimo Sanfilippo, Tony Bracco e Valerio Militello, facevano già parte di una storica nota band palermitana, i Road Runners. Inizialmente in trio, ai Doolin Dalton si aggiunge quasi subito Alessio Parco che completa l'organico della band sia dal punto di vista strumentale che con l'apporto della quarta voce. Dopo un lungo percorso, la band debutta il 5 marzo 2010. Nel corso del 2011 fanno dei cambiamenti nel loro repertorio approdando su altri generi con nuove canzoni sempre ricche di armonie vocali. Infatti adesso si possono ascoltare brani dei Beatles, Beach Boys, Earth Wind & Fire, Kool & the Gang e anche qualche evergreen italiana riarrangiata a modo loro. Si sono esibiti in diversi palchi di numerosi locali palermitani e non come Kalesa, Palab, Al Ricovero, La Cuba, Atelier Montevergini, Villa


Filippina, Tenuta Gatto Corvino di Marina Di Ragusa, nonché anche in alcune manifestazioni di beneficenza come quella del 09/04/2014 tenutasi al Teatro Jolly di Palermo che li rivedrà nuovamente esibire per la sua seconda edizione prevista per il 01/11/2014, insieme ad artisti come Gianni Nanfa, Ernesto Maria Ponte, Sergio Vespertino ed Antonio Pandolfo.

I Doolin Dalton sono: Massimo Sanfilippo - chitarra acustica, elettrica, voce; Tony Bracco - chitarra acustica, elettrica e voce; Valerio Militello - voce e cajon; Alessio Parco - basso e voce.

Intervista a Claudia Sala – La musica “oltre i suoi passi”

Una ragazza coi piedi per terra ma molto sicura di sé e di ciò che vuole dalla vita. E' questa l'impressione che ho avuto di Claudia quando l'ho intervistata. Giovanissima, eppure può già vantare una lunga carriera di cantante. Davanti a sé ha ancora tante prospettive e tanti sogni da realizzare. Il primo si è già realizzato, quasi per caso. Siamo a marzo e i Sonorha ricercano una voce femminile per un loro singolo. Claudia, senza troppo sperare per l'umiltà che la contraddistingue, ha voluto provare convinta che comunque sarebbe stata un'impresa difficile da superare. E invece no. In pochissimo tempo non solo si è ritrovata a registrare il singolo “Oltre i suoi passi” con i Sonorha, ma lo hanno presentato insieme all'Arena di Verona lo scorso 14 settembre, in occasione del Festival Show. Il pezzo, lo si capisce ascoltandolo, sembra scritto per essere cantato da lei. La sua particolare voce e la maestria dei fratelli Luca e Diego Fainello, hanno reso questa

canzone veramente unica anche perché il brano affronta un tema molto toccante che è quello del legame forte tra due persone che sopravvive anche alla morte. In questi giorni è uscito il video clip del singolo con la regia di Franco Lanfredi. Il video è stato girato nel veronese in location favolose come il Parco delle Cascate di Molina e il Castello di Valeggio sul Mincio. Gli abiti che Claudia indossa sono della stilista palermitana Cristina Esposito. A tratti sembra ancora non crederci a ciò che ha vissuto ed è quasi palpabile l'emozione che leggo nei suoi occhi quando racconta questa esperienza che, come tutte le esperienze fatte nella sua carriera, le ha lasciato veramente tanto. Ma lei, come dicevo prima, non si è montata la testa e tiene i piedi per terra e nei prossimi giorni la riascolteremo cantare nelle sue Tribute band nei locali di tutta la Sicilia. L’intervista completa la trovate sul nostro canale YouTube 10


di letortediantonio.blogspot.it

Un po di dolci...


Cucina | di dott. Alessandro Tutone - www.naturalsicilia.it

Ricette buone, sane, siciliane

La cucina siciliana affonda le proprie origini nella storia che ha vissuto l'isola stessa. Posizionata al centro del Mediterraneo, la Sicilia ha subito nei secoli dominazioni da parte di popoli diversi: Fenici, cartaginesi, greci, romani, arabi, francesi e spagnoli. Queste culture, questi mondi, influenzandosi a vicenda, hanno lasciato loro testimonianza oltre che sulla lingua, sull'architettura e sulle usanze, anche sulla cucina dei siciliani. Ciò giustifica la moltitudine e la varietà delle pietanze siciliane, di fondo distinguibili in ricche ed elaborate quelle di provenienza nobile borbonica e in povere e semplici quelle di provenienza contadina. Esempi di piatti appartenenti al mondo borbonico sono i pasticci e i dolci, esempi di piatti tipici della cultura popolare contadina sono il tonno, la caponata, le focacce e la famosissima pasta con l'aglio e l'olio. In realtà la distinzione appena considerata può avere una valenza meramente storica poiché, riferendosi alla cucina siciliana in genere, si intende una vasta gamma di piatti gustosi, colorati e carichi di tradizione. Esempi sono: la Sfincia con la ricotta in onore delle festività di S. Giuseppe, l'abbuffata di Arancini per S. Lucia in alcune aree della Sicilia occi-

dentale ed il pane con la salsiccia consumato per accompagnare il carro allegorico carnevalesco di Peppe Nappa a Termini Imerese. La lista appena citata è breve e non rende merito alle tantissime altre prelibatezze preparate e consumate per le numerose ricorrenze isolane. In questa sezione del Portale Naturalsicilia, vogliamo presentarvi un ricettario con i piatti della tradizione tipica siciliana, spesso ipercalorici, rivisitati in chiave light per permettervi di coccolare il vostro palato senza per questo rovinarvi la linea. Inoltre le ricette sono corredate, laddove ritenuto opportuno, di preziosi suggerimenti per gestire gli eccessi e di informazioni nutrizionali inerenti le pietanze presentate. Riteniamo doveroso sottolineare che per inseguire obiettivi di forma o anche solo per mantenerli, è necessario rivolgersi ad esperti in nutrizione presso appositi centri. Infine, il nostro auspicio in questo contesto, come la stessa Mission del Portale di cui facciamo parte, è quello di portare alto il vessillo della nostra amata isola. Dott . Alessandro Tutone Esperto in nutrizione e dietetica NaturalSicilia Staff

N.b. Tutte le ricette sono per due persone.

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Il Vangelo del Venerdi Dal vangelo secondo Luca. (Lc 12, 1-7) Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.

Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

La foto

della settimana

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Fico d’India nel dettaglio Foto di Debora Collotta


La bacheca

Humor, annunci e dediche...

I consigli del “Guru� Sono felicemente fidanzato, ma mi manca la mia migliore amica.. non abbiamo piu' lo stesso rapporto di prima. Vorrei che tutto fosse piu semplice. La mia ragazza e' gelosa della mia amica e la mia amica della mia ragazza, ma cosi non mi sento felice. E nemmeno lo sarei al contrario. Sei un tantino confuso! Bisogna sapere essere capaci di distinguere i due rapporti. Le gelosie pero' (specialmente tra donne) non si possono nascondere. Quando fai delle scelte, inevitabilmente ci sono delle conseguenze. Tu come stai meglio?munque sono anche importanti).



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