Pocket Salute Novembre 2016

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LA GUIDA TASCABILE DEDICATA AL TUO BENESSERE

PocketSalute - Periodico mensile - Sanicomunica srls editore - Reg. Tribunale - Pescara n. 24/08 del 77/11/2008

ULCERE CUTANEE

ULCERE, FERITE GRAVI E PIEDE DIABETICO CHINESIOLOGIA

COS'È IL FLOATING NEWS DAL MINISTERO

L'IMPORTANZA DELLE VACCINAZIONI IN ETÀ PEDIATRICA

EDIZIONE ABRUZZO - MARCHE - NOVEMBRE 2016 - COPIA OMAGGIO

CHIRURGIA E RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO

SVILUPPO DI EMOZIONI COMPLESSE E BALBUZIE SCOLASTICHE

PET-THERAPY E ANZIANI: QUANDO LA RELAZIONE CON IL CANE AIUTA


Abruzzo


Marche


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Direttore responsabile Daniele Giangiulli Direttore editoriale Giulia Mincarini Redazione redazione@pocketsalute.it Pubblicità 328 9327888 info@pocketsalute.it

La redazione di Pocket Salute, nella precedente edizione, Ottobre 2016, ha erroneamente scritto il nome del centro medico inserendo solo la parola “Fisiomed” invece del nome corretto ovvero “Associati Fisiomed”. Sollevando la proprietà della struttura da qualsiasi responsabilità legata al nome della stessa, la redazione si scusa sia con i titolari del Centro Medico Associati Fisiomed sia con i nostri lettori.

Novembre 2016

I ‘voucher della salute’ Il rame nell' Alzheimer Cos'è l'extrasistolia Diagnosi precoce con fibroscan L'infertilità di coppia Corsi e formazione - Scienze mediche UNICH Correzione della presbiopia Il palloncino intragastrico News dal Riuniti di Ancona

PocketSalute - Periodico mensile Sanicomunica srls editore - ROC Reg. Tribunale Pescara n. 24/08 del 77/11/2008 PoketSalute marchio registrato

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Trattamenti riabilitativi del pavimento pelvico I 'voucher baby-sitting' Cos'è il floating Nobelguide: implantologia guidata La lipoemulsione La pet-teraphy ed i suoi benefici Ulcere, ferite gravi e piede diabetico

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Sviluppo di emozioni complesse e balbuzie scolastiche La vaccinazione antipneumococco L'importanza delle vaccinazioni in età pediatrica

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Comunicati

PRESENTATI I ‘VOUCHER DELLA SALUTE’ PER ASSICURARE LA CONTINUITÀ DELLE CURE DEI BAMBINI AL TERMINE DELL’ETÀ PEDIATRICA, DAI 14 AI 22 ANNI

Un carnet di voucher da utilizzare come visite specialistiche in strutture convenzionate del Sistema Sanitario Nazionale. Secondo i dati ISTAT in Italia sono oltre 300.000 i pazienti tra i 15 e i 17 anni che soffrono di almeno una patologia cronica1. Roma, 21 novembre 2016 - “Dove ci sono bambini c’è un’età dell’oro”. Le parole del poeta, filosofo e scrittore tedesco Novalis devono essere sfuggite al nostro Sistema Sanitario Nazionale, che trascura una larga fetta di popolazione, quella compresa tra i 14 e i 22 anni di età. L’assistenza pediatrica del nostro SSN si interrompe, infatti, al compimento dei 14 anni. Secondo i dati ISTAT 2015, in Italia sono oltre 300.000 i pazienti tra i 15 e i 17 anni che soffrono di almeno una patologia cronica (circa il 20% del totale dei giovani). La maggior parte di loro (229.000, circa il 13%) è affetto da malattie allergiche, mentre 24.000 ragazzi (1,3%) soffrono di disturbi nervosi1. Tradotto: nei prossimi 8 anni avremo circa 900.000 adolescenti (di età compresa fra 15 e 22 anni) affetti da malattie croniche che necessiteranno di una presa in carico specifica ed adeguata da parte del SSN. Per fare fronte a questa enorme richiesta di cure e privilegiando gli aspetti di prevenzione primaria e l’attenzione anche all’adolescente “sano”, la Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA) propone i ‘Voucher della salute’ e lancia una provocazione, un’operazione culturale di sanità pubblica: rendere 6

consapevoli i ragazzi che hanno delle necessità sanitarie da soddisfare e che è fondamentale iniziare un percorso assistenziale. Nata sulla scia dei recenti Voucher della cultura, l’iniziativa dei Voucher della Salute coinvolge l’aspetto medico globale e si pone l’obiettivo di assicurare la continuità delle cure dei ragazzi al termine dell’età pediatrica, tra i 14 e i 22 anni. Ma cosa sono, in concreto, i Voucher della Salute? Si tratta di un vero e proprio carnet di voucher, da utilizzare come visite specialistiche nella salute pubblica, in strutture convenzionate, che ogni Regione potrà decidere di usare per le cure primarie sul territorio sia presso il pediatra sia presso il medico dell’adulto. “Abbiamo scattato una foto del reale – afferma il Dott. Piernicola Garofalo, Presidente SIMA – e ci siamo accorti con stupore che esiste una larga fascia di ragazzi sani per i quali il Sistema Sanitario Nazionale non prevede visite mediche”. “Il nostro intento – prosegue Garofalo – è proprio quello di smuovere il SSN, che non incentiva i ragazzi ad intraprendere un percorso di presa di consapevolezza della propria salute. Bisogna quindi fornire ai giovani gli strumenti assistenziali, colmare questo vuoto sanitario ed investire in ‘cultura della salute’. Il sistema dei Voucher della Salute prevede visite specialistiche che rispettino il principio di equità, mentre eliminano quello dell’uguaglianza. Le visite si potrebbero infatti utilizzare tutte nello stesso settore: ad esempio, dai disturbi dell’alimentazione ai problemi legati alla crescita fino a quelli in ambito riproduttivo. Secondo la SIMA il sistema dei Voucher avrà un duplice vantaggio: da un lato darà ai ragazzi autonomia e capacità di autogestione della propria salute; dall’altro renderà meno rigido il Sistema Sanitario Nazionale adeguando l’offerta sanitaria lì dove c’è un’interruzione della copertura sanitaria stessa. Francesco Demofonti Ufficio Stampa SIMA Tel. 06 68134260 – Cell. 338 4376425 f.demofonti@gascommunication.com www.poketsalute.it


Comunicati

IL RUOLO DEL RAME NELL’ALZHEIMER Milano il 22 novembre. Il punto della Dott. ssa Squitti, del Fatebenefratelli di Brescia

I difetti nel metabolismo del rame hanno un ruolo in alcune malattie come il morbo di Wilson, la malattia di Menkes e l’Alzheimer: ne parlerà martedì 22 novembre, alle 11, all’Humanitas di Milano (building 7%8, sala E), la dottoressa Rosanna Squitti dell’Irccs Istituto Centro San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia, insieme alla dottoressa Maria Luisa Malosio, dell’Irccs Humanitas.«La maggior parte degli studi sul rame nella malattia di Alzheimer», spiega la Squitti, «sono condotti da ricercatori Italiani in collaborazione anche con esperti internazionali come il Prof A.I Bush, la Prof Martha C. Morris e il Prof George G. Brewer, uno dei massimi esperti nella malattia di Wilson. I dati in nostro possesso hanno dimostrato che sulla malattia di Alzheimer e su altre patologie neurologiche, come Parkinson e Declino Cognitivo Lieve, considerato precursore dell’Alzheimer stesso, è evidente un disturbo nel metabolismo del rame». In questi studi, il Fatebenefratelli di Brescia, all’avanguardia per la qualità e quantità di pubblicazioni sull’argomento – collabora con il professor Stephen G. Kaler, uno dei massimi esperti mondiali delle mutazioni genetiche che influiscono su tale metabolismo, che ha scoperto nuove mutazioni ed è impegnato in nuovi approcci di terapia genica. Aggiunge Squitti: «Il rame è un metallo essenziale, presente nella nostra dieta, ed è alla base della respirazione, della produzione dei globuli rossi e bianchi. Svolge delle funzioni vitali nel metabolismo www.poketsalute.it

dei muscoli del tessuto connettivo e scheletrico e soprattutto del cervello. I difetti nel metabolismo di questa sostanza influenzano malattie come le demenze, in particolare l’Alzheimer, e disturbi del movimento come il Parkinson». Il motivo per cui il rame è coinvolto nella malattia di Alzheimer è che esso è un elemento altamente reattivo, catalizzatore o più semplicemente innesco di reazioni chimiche tra le quali primariamente quelle dello stress ossidativo, quando sfugge dal controllo delle proteine che ne regolano il metabolismo come ad esempio la ceruloplasmina. Questa proteina lega il 95% del rame in circolo mentre il rimanente 5%, detto rame ‘libero’ o rame ‘non-ceruloplasminico’ appunto, è un rame scambiabile tra le varie componenti proteiche del siero che, se supera certi livelli (1.6 micromolare), diventa altamente tossico. Gli studi condotti dal Fatebenefratelli dimostrano che i livelli più alti di questo particolare tipo di rame correlano con i deficit sia di natura cognitiva, sia neurofisiologica e anatomica, come l’atrofia, cioè la morte dei neuroni che si evidenzia con indagini di Neuromaging del cervello, come la Risonanza Magnetica Nucleare, ma anche con i marker di malattia che sono presenti nel liquido cerebrospinale.«Questa nostra ricerca», precisa la Squitti, «ha dimostrato che i pazienti che al tempo iniziale avevano un valore di rame non-ceruloplasminico maggiore di 1,6 micromolare avevano triplicato il rischio di sviluppare l’Alzheimer, e la transizione da Mild Cognitive Impairement a demenza franca avveniva con una velocità più rapida (circa un anno e mezzo) rispetto ai soggetti con valori di rame non-ceruloplasminico normale (tempo di conversione di 4 anni)». Ufficio stampa Fatebenefratelli Brescia

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Marche


Abruzzo

Cardiologia

COS'È L'EXTRASISTOLIA L'extrasistole è una anomalia del battito cardiaco in genere benigno, sintomatico più di uno stato di stress che di una cardiopatia occulta. Tuttavia, qualche volta, invece, l'extrasistole può essere l'unico segnale di disturbi cardiaci gravi che vanno assolutamante indagati. In cosa consiste, e come si manifesta, l'extrasistole? Per comprenderlo, dobbiamo dare un'occhiata all'interno del muscolo cardiaco. Questo è composto da quattro cavità, due superiori (gli atri), e due inferiori (i ventricoli). Il battito del cuore in condizioni di salute e normalità, si origina solo negli atri, ma quando si parla di extrasistole, avviene il contrario. In pratica in alcuni momenti i battiti possono essere anticipati a livello ventricolare con delle contrazioni che precedono l'impulso atriale. Una sintomatologia di questo tipo deve preoccuparci solo se si verifica troppo di frequente, se ci fa sentire "strani", se abbiamo già una cardiopatia o se c'è qualcuno in famiglia che soffre di cuore. In tutti questi casi è bene sottoporsi ad una visita accurata. Come si interviene una volta scoperta una extrasistole ventricolare? In genere questa anomalia del battito non è pericolosa, e quindi chi ne soffre deve solo esserne consapevole e ridurre i fattori di rischio, come il fumo, l'eccessiva attività fisica, i livelli di stress e la pressione sanguigna se è iperteso. Se, però, l'extrasistole è "solo" la spia di una cardiopatia più grave, si dovrà intervenire, laddove possibile, sul problema principale. Se avete l’extrasistole e una malattia cardiaca sottostante rilevante o con sintomi gravi, il cardiologo potrebbe raccomandare lo studio elettrofisiologico (ESP). Si tratta di una prova eseguita con cateteri per controllare se esiste un rischio di aritmie ventricolari potenzialmente fatali, durante lo studio elettrofisiologica grazie all’utilizzo di sistemi di mappaggio tridimensionali si può eseguire l’ablazione trans catetere. Nell’ablazione cardiaca si applica una forma di energia che, danneggiando una sezione limitata di tessuto, la rende inattiva. Come molte procedure cardiache attuali, l’ablazione non richiede l’apertura completa del torace. Al contrario, l’ablazione è una procedura, relativamente www.poketsalute.it

non invasiva, che prevede l’inserimento di cateteri (elettrocateteri), che sono “fili flessibili” o “tubicini”, nei vasi sanguigni, attraverso un sito posto nell’inguine o nel collo, e la loro progressione fino al cuore. Il percorso di tali fili, dal punto di ingresso fino al muscolo cardiaco, è “guidato” da un fluoroscopio, una macchina a raggi x, che fornisce immagini continue “live” del catetere e dei tessuti. Una volta che il catetere raggiunge il cuore, tramite gli elettrodi posti sulla punta del catetere stesso, vengono raccolti dati ed eseguite una vasta varietà di misure elettriche. Tali informazioni consentono l’ individuazione e la localizzazione del sito elettrico difettoso. Durante questa “mappatura elettrica,” l’aritmologo o elettrofisiologo, può provocare l’aritmia di nel caso essa non sia già presente al momento dell’intervento. Tutti questi eventi avvengono in totale sicurezza per il paziente in considerazione della presenza di personale esperto e della adeguatezza dei mezzi a disposizione e sono necessari per ottenere la posizione precisa del tessuto “malato”. Una volta che tale sito è individuato, viene utilizzata un’energia per distruggere una piccola quantità di tessuto in maniera tale da interrompere il flusso elettrico anomalo attraverso il cuore e garantire il mantenimento del ritmo normale (sinusale).

DOTTORI M. FAUSTINO, T. AGRICOLA Specialisti in cardiologia Staff cardioaritmie.com Ospedale SS Annunziata Chieti Dott. Massimiliano Faustino Tel: 347 3578209 Email: massimilianof29@gmail.com Ospedale Spirito Santo Pescara Dott. Tullio Agricola Tel: 085 4252917 Email: t.agricola@cardioaritmie.com Sito web: cardioaritmie.com

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Marche

Diagnostica

AL CENTRO MEDICO ASSOCIATI FISIOMED, UN PASSO AVANTI NELLA DIAGNOSI PRECOCE DELLE MALATTIE DEL FEGATO GRAZIE AL FIBROSCAN –S.W.E. L’esame permette di tenere sotto controllo l’evoluzione di alcune malattie del fegato. Un’indagine molto meno invasiva del tradizionale prelievo di tessuto e per l’attrezzatura che sfrutta, ricorda un po’ l’ecografia. Controllare la salute del fegato con un esame indolore, non invasivo e che consente diagnosi precoci oggi è possibile grazie a una nuova metodica francese, detta Fibroscan o Elastografia epatica (con tecnica share wave). Gli scorretti stili di vita, soprattutto in campo alimentare, possono favorire lo sviluppo di malattie metaboliche quali diabete, ipercolesterolomia ed ipertrigliceridemia che spesso sono campanelli d’allarme per patologie non solo del cuore, ma anche del fegato. Molto importante, quindi, è fare diagnosi accurate e precoci. Da oggi, grazie strumenti quali il Fibroscan, I pazienti hanno a disposizione un ‘alleato’ prezioso.

superiore in corrispondenza del lobo destro del fegato. Questa sonda emette una vibrazione meccanica che viaggia all’interno del fegato con una velocità diversa a seconda che l’organo sia sano o che ci siano fibrosi e/o cirrosi, che rendono più duri i tessuti. La sonda è collegata a un computer che calcola la velocità cui le vibrazioni meccaniche raggiungono il fegato e le traduce in un numero, che indica lo stato di salute del fegato. A chi può essere prescritto L’esame può essere prescritto a qualsiasi malato che soffre di una malattia del fegato che comporta un rischio di fibrosi e di cirrosi. In genere deve essere ripetuto 1-2 volte l’anno e, in un prossimo futuro, diventerà l’esame di routine per chi soffre di una malattia del fegato. Vantaggi 1. non è invasivo, né doloroso ma ugualmente affidabile; 2. può essere ripetuto frequentemente; 3. offre risultati oggettivi; 4. è rapido: in 10-15 minuti fornisce una diagnosi certa. Inoltre è in grado di misurare la stadiazione della fibrosi epatica, di fondamentale importanza per definire la prognosi e indirizzare le scelte terapeutiche nei pazienti con epatite cronica. Per le sue caratteristiche, dunque, il fibrosan con tecnica “share wave” , è particolarmente utile per un monitoraggio nel tempo delle malattie epatiche, della loro evoluzione e della risposta al trattamento.

Che cosa è in grado di diagnosticare L’esame permette di tenere sotto controllo l’evoluzione di alcune malattie del fegato, tra cui l’epatite B, l’epatite C, senza bisogno di ricorrere al prelievo bioptico di parte del tessuto dell’organo (che comunque rimane il Gold Standard). L’esame, infatti, è molto meno invasivo del tradizionale prelievo di tessuto e per l’attrezzatura che sfrutta, ricorda un po’ l’ecografia. Si tratta di un’apparecchiatura dotata di una sonda, che viene appoggiata sull’addome

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DOTT: GIUSEPPE LUCHETTI Medico chirurgo specialista in Oncologia Associati Fisiomed Centro Medico Via Natali 1 Macerata (MC) Tel: 0733 202880 Email: associatifisiomed@live.it Sito web: associatifisiomed.it Social:

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Abruzzo

Andrologia

L’INFERTILITà DI COPPIA: L'IMPORTANZA DI VALUTARE GLI SPERMATOZOI

Gli spermatozoi, in condizioni fisiologiche, sono caratterizzati da una testa, un collo, da un tratto intermedio e da una coda (o flagello). Per poter definire uno spermatozoo “normale” è necessario che ognuna di tali parti sia priva di anomalie. L’OMS stabilisce che un individuo con almeno il 4% di spermatozoi con una forma normale non ha problemi di fertilità; a livelli inferiori parliamo di infertilità maschile per teratozoospermia con conseguente difficoltà ad ottenere una gravidanza per via naturale. Il test che si effettua per diagnosticare questa condizione è l’analisi della morfologia degli spermatozoi che permette di individuarne le atipie. Le alterazioni nella morfologia spermatica possono impedire allo spermatozoo non solo di fecondare con successo l’ovocita ma anche lo sviluppo del futuro embrione; infatti spermatozoi di forma anomala hanno un più basso potenziale di fecondazione e possono contenere un DNA alterato. I parametri classici di valutazione degli spermatozoi, quali lo spermiogramma, non bastano infatti per analizzare a fondo un eventuale danno all’embrione apportato dal partner maschile. Sono quindi necessari esami più approfonditi per identificare le alterazioni strutturali a carico del nucleo dello spermatozoo, dell’ossidazione e della frammentazione del DNA degli spermatozoi. Lo studio della morfologia è di prezioso aiuto per

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indirizzare alla corretta diagnosi e pertanto richiede un’analisi dettagliata e scrupolosa. La condizione di spermatozoi “anomali” può essere causata da una moltitudine di cause tra cui il varicocele, infezioni del tratto riproduttivo, infiammazioni, abuso di alcool e droghe, traumi ma anche da trattamenti chemioterapici e radioterapia in pazienti oncologici. E’ fondamentale trattare tempestivamente i pazienti con anomalie della morfologia per ottenere una gravidanza spontanea, senza ricorrere necessariamente alla Fecondazione in Vitro. La qualità degli spermatozoi è determinante per una procreazione di successo ma anche e, soprattutto, per il futuro embrione sia nella fecondazione naturale che nella fecondazione assistita. E’ necessario adottare pertanto un’alimentazione sana, ricca di verdure e frutta fresca, per riequilibrare la presenza di vitamine e antiossidanti nell’organismo, eliminare il fumo di sigaretta ed evitare di esporsi a sostanze tossiche e ossidanti, anche di inquinamento ambientale. Inoltre, non devono mai mancare dalla dieta Vitamina C, zinco, selenio, Vitamina B12, L-arginina e la L-carnitina, che migliorano la qualità dello sperma e quindi favoriscono la fertilità.

STUDIO MEDICO LEDDA BOTTARI Specialisti in urologia-andrologia-ginecologia Via Trento 138, Pescara Tel: 085 4216710 Email:info@studioleddabottari.it Sito web: studioleddabottari.it

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Abruzzo

Formazione & Ricerca

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, ORALI E BIOTECNOLOGICHE UNICH Direttore prof. Sergio caputi

Il Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche è ubicato nel Nuovo Polo Didattico all’interno del Campus Universitario di Chieti. La struttura si sviluppa nel contesto della Cittadella della Scienza su un’area di oltre 10.000 mq in un edificio multi-livello, dove ai piani inferiori si svolge l’attività clinica mentre in quelli superiori si trovano gli ufficiamministrativi, i laboratori di Ricerca e le aule multimediali per la Didattica. Presso la struttura si svolgono fondamentalmente 3 tipi di attività scientifiche che sono riassumibili in Ricerca, Didattica e Clinica. Il Dipartimento è organizzato per eseguire Ricerca di base, in vivo e in vitro, mediante numerosi laboratori di ricerca all’avanguardia, tutto nel rispetto delle normative di legge vigenti. Da tantissimi anni si tengono corsi teorici-pratici utilizzando le aule multimediali, i laboratori e le 40 postazioni odontoiatriche presenti, certificati ISO 9001. RICERCA Di base • Biologia molecolare • Fisica e chimica molecolare • Morfologia cellulare • Istologia e istomorfometria Applicata • Biomateriali • Biointegrazione tissutale

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Cellule staminali

Clinica • Trial clinici nazionali e internazionali sull’uomo e l’animale DIDATTICA Caro Collega Di seguito troverà la lista completa dei corsi odontoiatrici attualmente istituiti presso il nostro Dipartimento. Per informazioni potrà contattare il personale ai numeri 08713554180/4070 o mandare una mail agli indirizzi postlaurea.dsmob@unich.it e scaputi@unich.it. La brochure è scaricabile sul sito www.dismob.unich.it Cordiali saluti Sergio Caputi Pre Lauream • Cl Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria • Cl Magistrale in Igiene Dentale Post Lauream • Sc. SPECIALIZZAZIONE Chirurgia Orale • Sc. SPECIALIZZAZIONE Ortognatodonzia • Sc. SPECIALIZZAZIONE Odontoiatria Pediatrica Master • II Livello Ortodonzia ATM e Tecnologie Digitali • II Livello in Alta Formazione e Qualificazione in Terapia del Dolore • II Livello in Scienze Regolatorie del Farmaco • II Livello in Medicina Estetica Corsi di perfezionamento • Medicina Legale Odontostomatologica • Radiologia Odontostomatologica e Maxillofacciale • Chirurgia Parodontale Applicata • Parodontologia Clinica e Peri-implantologia • Igiene Dentale e Terapia Parodontale non Chirurgica • Igiene e Profilassi in Odontoiatria Pediatrica Sportiva • Odontoiatria Pediatrica

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Odontostomatologia dello Sport Ausili cosmetici e Medicina Estetica in Odontoiatria Chirurgia Orale Rigenerazione Ossea in Chirurgia Orale Protesi Dentaria ed Implantoprotesi Odontoiatria Estetica Minimamente invasiva

Corsi di formazione • Tecnologie protesiche • Assistente studio odontoiatrico I, II, II livello I Corsi di Formazione in Assistente di Studio Odontoiatrico di I, II e III livello sono organizzati dal Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnoligiche dell’Università degli studi “G.d’Annunzio” di Chieti e Pescara. Il Corso di Formazione in Assistente di Studio Odontoiatrico di I livello ha durata di un anno ed è rivolto a tutti coloro che intendono compiere, in un tempo ragionevolmente breve, un percorso formativo teorico-pratico che possa consentire un più agevole accesso al mercato del lavoro in un settore che richiede sempre più personale qualificato. Per accedere al Corso il requisito minimo è il possesso del Diploma di istruzione secondaria superiore. Il numero massimo di posti disponibili è 80 iscritti; tuttavia a giudizio del Consiglio di Corso, tale numero potrà essere variato. Per l’accesso al Corso i candidati

saranno sottoposti ad un test di 25 domande a risposta multipla su argomenti di cultura generale e di anatomia di base. Il contributo di iscrizione al Corso è fissato in € 400,00 rateizzabile in due rate da €200,00. Il tirocinio teorico-pratico, per il quale è previsto l’obbligo di frequenza, si svolgerà presso i servizi clinici del Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche e in altre strutture convenzionate, per la parte pratica, mentre le lezioni teoriche sono svolte dai docenti del Corso presso le aule multimediali del Dipartimento. LA CLINICA La struttura Clinica Odointoiatrica si avvale di unità operative specialistiche: Conservativa, Pedodonzia, Parodontologia, Igiene Orale, Ortodonzia e Gnatologia, Logopedia e Posturologia, Otorinolaringoiatria, Endodonzia, Chirurgia Orale, Odontostomatologia, Implantologia, Protesi Dentaria, Prime Visite, tutti ubicati in box riservati, a servizio dei quali sono presenti una sala di radiologia computerizzata con TAC CONE-BEAM, un attrezzatissimo laboratorio odontotecnico e una sala di sterilizzazione centralizzata. Fin dagli inizi il Dipartimento si è contraddistinto per la puntuale applicazione di normative, sia strutturali che organizzative, ponendo particolare attenzione ai vari processi della struttura che hanno come unico obiettivo il raggiungimento della Qualità Totale.

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Medicina dello sport Farmacologia Patologia generale Oncologia Medicina predittiva Scienze dell’alimentazione Anestesiologia Chirurgia generale Fisioterapia Biotecnologie

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Abruzzo

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CORREZIONE DELLA PRESBIOPIA L' ultima novità per evitare gli occhiali: Elettrostimolazione del muscolo ciliare Quando l'età avanza si comincia a far fatica nel vedere bene da vicino: è arrivata la presbiopia! Il metodo più semplice e tradizionale per rimediarvi , dopo aver eseguita una visita oculistica, è quello di ricorrere all'acquisto del giusto occhiale correttivo prescritto. Altri metodi utilizzabili sono le lenti a contatto progressive, la correzione con Laser ad Eccimeri, o in caso di intervento di cataratta si può far inserire una lente intraoculare multifocale. Desideriamo oggi introdurvi all'ultima novità a nostra disposizione, l'elettrostimolazione del muscolo ciliare, che è un nuovo metodo non invasivo e non doloroso per correggere la presbiopia non molto avanzata.

Questa tecnica parte dalla constatazione che la presbiopia è dovuta alla ridotta efficienza contrattile del muscolo ciliare, parallelamente ad una ridotta elasticità del cristallino. E' pertanto necessario avere un muscolo ciliare più efficiente per ottenere una buona ampiezza accomodativa e continuare a vedere bene da vicino. Così come avviene per l'elettrostimolazione dei muscoli scheletrici, quella per il muscolo ciliare è ugualmente in grado di migliorarne la loro contrattilità. I soggetti ideali sono quelli che non hanno un grosso difetto refrattivo e con un'età compresa tra i 40 ed i 50 anni. Il medico oculista farà sdraiare il paziente su una poltrona reclinabile o lettino e dopo aver instillato www.poketsalute.it

un collirio anestetico, applicherà sull'occhio una lente a contatto sclerale munita di sottile elettrodo collegato al dispositivo emettitore degli stimoli. Una volta posizionata la lente il medico farà partire il programma di elettrostimolazione, che avrà la durata di 8 minuti per occhio, alternando 6 secondi di stimolo a 6 di pausa. La sensazione sarà quella di un leggero formicolio all'interrno dell'occhio, con intensità dell'emissione graduata preliminarmente in modo progressivo per ogni paziente. La procedura dovrà essere eseguita con una dose iniziale di 4 trattamenti in due mesi, seguita da un trattamento di mantenimento ogni 3 mesi. Sarà poi utile l'instillazione di un collirio a base di inositolo, per reintegrare il muscolo di un fondamentale precursore dei mediatori del processo contrattile ed allungare il tempo di beneficio del risultato raggiunto. Questa nuova tecnica potrà quindi allontanare per diversi anni il ricorso alla correzione ottica per tutte quelle persone che non hanno mai sopportato l'idea di diventare schiavi degli occhiali sin dai primi momenti della loro presbiopia.

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Chirurgia bariatrica

COME FUNZIONA IL PALLONCINO INTRAGASTRICO Inserimento, rimozione ed effetti collaterali Il palloncino intragastrico è un dispositivo medico che aiuta ad assumere il controllo del peso. Questo dispositivo infatti induce sensazione di sazietà, riducendo la pulsione verso il cibo e, in associazione ad una dieta ipocalorica bilanciata e ad un programma integrato di attività fisica e terapia comportamentale, consente al paziente obeso di modificare il proprio corpo in modo sicuro ed efficace, migliorando la propria salute e qualità della vita. Indicazioni Il palloncino intragastico è concepito per facilitare il dimagrimento di persone obese (indice di massa corporea, BMI > 30 Kg/m2 con comorbidità, oppure BMI > 35 anche senza comorbidità) e che non siano riuscite a ottenere una perdita di peso prolungata con altri programmi per il controllo del peso. Può essere particolarmente utile per le persone gravemente obese candidate ad interventi di chirurgia bariatrica e non: l'utilizzo del BIB finalizzato a ridurre il peso di un/a paziente prima di un intervento chirurgico può infatti limitare i rischi associati alla chirurgia. Inserimento e rimozione Il palloncino intragastrico consiste in un palloncino soffice ed espansibile, collegato ad un tubo di posizionamento, che permette al medico endoscopista l’inserimento per via orale nello stomaco. Il medico esegue prima una esofago-gastro-duodenoscopia e, se non si osservano controindicazioni, si procede al posizionamento del palloncino facendolo passare dalla bocca nell’esofago ed infine nello stomaco. Il palloncino viene inserito sgonfio nello stomaco e viene successivamente gonfiato con soluzione fisiologica sterile e blue di metilene. Il palloncino riempie parzialmente lo stomaco ed i pazienti che lo usano riportano una sensazione di sazietà.

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Il PI va rimosso dopo 6 mesi dall’inserimento. La rimozione viene eseguita per via orale, sotto guida endoscopica: Il palloncino viene forato e desufflato, per essere poi prelevato e rimosso definitivamente con un’apposita pinza da estrazione. Rischi Come tutte le procedure medico-chirurgiche esiste il rischio di reazioni impreviste, sconosciute e complicanze. Queste variano da un individuo all’altro. Le possibili complicanze sono: disidratazione e squilibrio elettrolitico, lesioni gastriche (ulcerazioni, sanguinamenti, perforazioni) o anestesiologiche (depressione respiratoria). Per ovviare ad alcune di queste complicanze potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico. Se il palloncino si dovesse sgonfiare l’emissione di urine o vomito blu segnalerà il problema. Effetti Collaterali E' possibile che per i primi giorni successivi al suo posizionamento nello stomaco il PI causi nausea o vomito, ben controllabili farmacologicamente. C'e anche la possibilità che si assista a scarsa perdita di peso, usualmente legata a scarsa aderenza alla dieta da parte del paziente. D’altronde, c'è anche la possibilità che si verifichi un dimagrimento eccessivo o non controllato, che potrebbe avere conseguenze negative per la salute. Pertanto, è opportuna una sorveglianza clinica periodica dei pazienti durante il trattamento.

DR. ANDREA FORMIGA Specialista in chirurgia bariatrica AmIAs Studio infermieristico Putignano (BA) Tel: 371 1098682 Sito web: palloncinointragastrico.it

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News dagli Ospedali Riuniti

UNA GRANDE FONDAZIONE PER UN GRANDE OSPEDALE

La Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona ONLUS nasce nel 2009, con l’obiettivo di migliorare il livello della qualità dell’assistenza attraverso l’umanizzazione della cure, il rispetto, l’empatia, la comunicazione; migliorare la qualità del soggiorno e il comfort dei pazienti e dei familiari; sostenere lo sviluppo della ricerca scientifica e la formazione del personale; migliorare l’ambiente di lavoro perché un ambiente sereno permette una più positiva relazione tra chi cura e chi è curato.

Marche di ogni mese, Specialisti interni (dermatologi, nutrizionisti, chirurghi plastici, ecc.) e Professionisti esterni (esperti di maquillage, estetisti, hair stylist, esperti in tecniche di rilassamento e in psicoterapia olistica) sono a disposizione gratuitamente delle donne affette da tumore seguite dalla struttura ospedaliera di Ancona. Sempre in Clinica di Oncologia Medica è stato sviluppato il progetto Music Day. Una volta al mese i Musicisti dell’Accademia Musicale di Ancona sono presenti nella sala di attesa della Clinica per offrire “musica dal vivo” a pazienti e familiari. Ma perché la Musica in Ospedale e soprattutto perché in un reparto oncologico? Perché la Musica è una cura, una medicina: l’ascolto e il percepire una sonorità diversa da quella usuale degli ambienti di cura permettono di ridefinire la relazione tra chi cura ed è curato in termini di alleanza terapeutica.

I progetti della Fondazione In questo periodo la Fondazione sta lavorando su alcuni progetti in cui crede molto. Clinica di Oncologia Medica, diretta dalla Prof. Rossana Berardi Qui la Fondazione ha trovato un ambiente innovativo, orientato alla sperimentazione di percorsi di cura, che vanno al di là della medicina tradizionale e che ne diventano complemento e sinergia, perché il lavoro e l’attenzione sono incentrate sulla persona. Così è nato il Progetto “La nuova me, pink room in pink day”: una stanza tutta rosa per le donne che seguono un percorso oncologico. Il pink day e la pink room son un tempo e uno spazio di cura speciali e di bellezza. Nella pink room, le donne possono trovare tutto quanto può servire per affrontare in senso positivo il proprio aspetto fisico e gestire gli eventuali disagi estetici derivati dai trattamenti. Il primo lunedì

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La Musica è empatia, perché invita all’ascolto, permette di vivere meglio il tempo in ospedale, dove le attese possono creare disagio e aumento dello stress, fattori che inibiscono la costruzione di una valida compliance tra operatore e paziente. Attualmente stiamo lavorando per il miglioramento dell’accoglienza e del comfort nelle sale di attesa per i familiari dei pazienti ricoverati nelle rianimazioni: avere un parente in Rianimazione rappresenta sempre una grande sofferenza per i congiunti che non si vorrebbero mai allontanare, vorrebbero rimanere vicino, essere presenti. A questa persone desideriamo offrire un ambiente riservato e accogliente.

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Marche Vivere il tempo in ospedale rappresenta una dimensione personale difficile sia per i ricoverati che per i familiari. Una risposta è stata data dalla Fondazione in collaborazione con l’AVULSS (Associazione di Volontariato presente in Ospedale con oltre 100 volontari) con il progetto “un libro sul cuscino”. Nelle sale di attesa di molti reparti di degenza sono state allestite librerie dove sono stati collocati libri di vario genere: thriller, narrativa, saggistica, storia, poesia, eccetera. Le persone che lo desiderano possono accedere alla “biblioteca” senza formalità e riportare il libro dopo la lettura. I libri, se in ottimo stato, vengono donati alla Fondazione da privati cittadini, nella logica che un libro non si butta mai via, ma si dona, affinché anche altri ne possano usufruire.

Clinica di Endocrinologia: i disturbi del comportamento alimentare (DCA) raggruppano una serie di malattie derivate dall’errato comportamento alimentare molto comuni nei Paesi occidentali soprattutto nei giovani. Si tratta di un insieme di malattie psico-somatiche che coinvolgono sia la sfera psicobiologica individuale quanto la sfera sociale in cui si muove il malato (disturbi di relazione con la famiglia, livello socioculturale). Il riconoscimento di tali patologie è alla base del progetto nato a sostegno dei pazienti. La Fondazione ha promosso e sostenuto in questi ultimi anni tale progetto, volto a prendere in carico il paziente e ad avviarlo a un percorso personalizzato che vede

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il coinvolgimento di numerose figure professionali. Ora il percorso diagnostico-terapeutico è ben definito come dimostra il numero sempre crescente di pazienti che si rivolgono alla struttura. I positivi risultati ottenuti fanno si che gli operatori sanitari coinvolti proseguano la strada intrapresa e che i malati si rivolgano con fiducia crescente al progetto di diagnosi e cura di tali patologie.

MARISA CARNEVALI PRESIDENTE FONDAZIONE OSPEDALI RIUNITI di ANCONA onlus Sede legale: Via Conca, 71 61126 Torrette di Ancona Tel: 071 596.5237 Cell: 339 6183580 Email:fondazione@ospedaliriuniti.marche.it Sito: fondazioneospedaliriuniti.it Facebook: Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona

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Abruzzo

Fisioterapia e riabilitazione

TRATTAMENTO CHIRURGICO E RIABILITATIVO DEL PAVIMENTO PELVICO

Diventare incontinenti ha quale effetto immediato il generarsi di sentimenti di inferiorità, e gli effetti negativi di tale sintomo sono estesi ad ogni espressione dell’individuo, dal sociale al professionale, dalla vita affettiva a quella sessuale. Ecco perche riabilitare il pavimento pelvico significa curare e prevenire queste disfunzioni prima del loro naturale aggravarsi. Il trattamento chirurgico

Il pavimento pelvico detto anche anche "perineo", è l’insieme di muscoli e legamenti che chiudono il piccolo bacino, ed è situato nella parte inferiore dell’addome. Il perineo con i suoi attacchi perimetrali sul bacino, costituisce un sostegno per gli organi importanti quali l’utero, la vescica , l’intestino e il retto. Alcune alterazioni del perineo, conseguenti a gravidanza e parto e/o a menopausa, possono causare disturbi della statica pelvica (prolasso dell’utero, della vagina, della vescica e del retto) o incontinenza urinaria e fecale, oppure ancora stipsi e dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali). Quando i muscoli del pavimento pelvico si indeboliscono a causa di una predisposizione genetica, o dell’età, o dei parti, essi non esercitano più la funzione di sostegno degli organi pelvici. Ne derivano i disturbi di natura anatomica con conseguente prolasso dell’utero (isterocele), della volta vaginale in donne isterectomizzate, della vescica (cistocele) o del retto (rettocele) e disturbi di natura funzionale quali : • Perdita di urina sotto sforzo e minzione urgente; • Incontinenza urinaria; • Dolore durante rapporto sessuale; • Difficoltà nel trattenere gas intestinali; • Senso di peso in zona perineale; • Frequenti risvegli notturni per urinare; • Presenza di prolasso genitale di 1 e 2 grado.

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Oltre alle tecniche chirurgiche tradizionali di riparazione fasciale nel caso di prolasso uterovaginale si attuano tecniche di chirurgia protesica mini invasiva. Fino ad oggi il trattamento chirurgico del prolasso uterino ha quasi sempre previsto l’isterectomia (asportazione dell’utero) anche in caso di organo sano. Dal 2009 il dott. Giorgio febo responsabile dell’ambulatorio di uro-ginecologia del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale s. Spirito di pescara diretto dal dott. Maurizio rosati, ha adottato le nuove tecniche chirurgiche per la correzione del prolasso utero vaginale utilizzando reti ultraleggere e tecniche sempre meno invasive. È nata cosi la ingynious una tecnica di correzione del prolasso pelvico che permette di conservare l’utero. L’intervento prevede una anestesia spinale, viene eseguito per via vaginale con una singola incisione all’ interno della vagina e senza alcuna via d’accesso

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Abruzzo percutanea e trans-muscolare.

chinesiterapia che comprende tecniche come:

Il trattamento riabilitativo Le tecniche riabilitative del pavimento pelvico hanno tutte come obiettivo il miglioramento della performance perienale in modo da consentire al perineo di esplicare al meglio le sue funzioni di supporto dei visceri pelvici. Le tecniche cardine della riabilitazione pelvi perineale sobno rappresentate da : • fisiokinesiterapia pelvi perineale • biofeedback • stimolazione elettrica funzionale.

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La fisiokinesiterapia ha come obiettivo la presa di coscienza e il rinforzo della muscolatura perineale mediante esercizi specifici da eseguire inizialmente sotto guida di un terapista e successivamente dopo opportuno insegnamento a domicilio. Il protocollo si articola in fasi sequenziali: 1. Presa di coscienza del muscolo elevatore dell’ano e della regione perineale 2. Eliminazione di eventuali sinergie agoniste e antagoniste 3. Training muscolare dell’elevatore dell’ano 4. Automatizzazione dell’attività muscolare perineale in concomitanza con gli stress della vita quotidiana. 5. Eventuali esercizi da effettuarsi con l’ausilio di strumenti quali elettrostimolatori e/o biofeedback che permette di oggettivare con segnali visivi l’entità della contrazione. La tecnica appresa permette di mantenere costante nel tempo un buon tono muscolare, con sicuri vantaggi per il proprio benessere. E’ importante che le donne comprendano l’importanza della buona funzionalita del pavimento pelvico per il loro benessere attuale e futuro, affinchè non venga a mancare la motivazione all’esercizio. Il programma riabilitativo perineale e globale posturale è complesso e prevede l’utilizzo variamente combinato di tutte le modalità terapeutiche conservative dove il vero cardine riabilitativo è la

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Esercizi del pavimento pelvico; Lavoro fascio connettivale; Stretching per via vaginale (operatore); Autostreching (paziente).

La terapia è personalizzata e scelta in base alle patologie dei soggetti e al loro stile di vita.

Il centro di riabilitazione KINESIS srl, situato a Pescara in viale Regina Margherita 15, si sviluppa su una superficie di 350 mq. Dal 1993, svolge attività riabilitativa trattando, in modo particolare, il recupero di lesioni ortopediche, permanenti e croniche, adottando metodi all’avanguardia e ponendo soprattutto l’accento sugli aspetti sociali che spesso accompagnano le disabilità. La famiglia Turriziani svolge l'attività da oltre 20 anni in collaborazione con medici specialisti all'avanguardia . Il Dott. Giorgio Febo, medico chirurgo specialista in Ginecologia e Ostetricia, Responsabile Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia Ospedale Santo Spirito Pescara, visita presso il nostro centro per tutte le patologie del pavimento pelvico.

CENTRO DI RIABILITAZIONE KINESIS Fisioterapia e Riabilitazione Viale Regina Margherita 15, Pescara Tel: 085 374203 Email: info@fisiokinesis.com Sito web: fisiokinesis.com

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News da Confartigianato

VOUCHER PER IL SERVIZIO DI BABY SITTING - ACCESSO AL BENEFICIO PER LE LAVORATRICI AUTONOME Si comunica che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2016 il decreto ministeriale 1° settembre 2016, che prevede l’estensione dell'erogazione del voucher per l'acquisto dei servizi di baby-sitting o per far fronte agli oneri dei servizi per l'infanzia, alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici in sostituzione del congedo parentale (cfr. circolare Inapa n. 38 del 5 ottobre 2016). Tuttavia, risulta che le procedure per l’invio delle domande all’INPS da presentare entro il 31 dicembre 2016 non sono ancora disponibili e, considerato che il beneficio compete entro il primo anno di vita del bambino, l’assenza delle specifiche procedure potrebbe impedire in tutto o in parte la fruizione del beneficio stesso. Al riguardo la scrivente si è interessata presso la Direzione Prestazioni a sostegno del reddito per la segnalazione di alcuni casi; in data odierna, si è appreso che la suddetta Direzione sta predisponendo una circolare attualmente al vaglio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - finalizzata a fornire le necessarie indicazioni operative per il rilascio della procedura per l’inoltro della domanda di accesso ai benefici. Inoltre, a seguito della suddetta segnalazione, sembrerebbe che sarà assunta una norma di salvaguardia (anche di natura amministrativa) al fine di evitare tale penalizzazione. L’Inapa è il Patronato della Confartigianato. E’ presente in ogni Ufficio della Confartigianato con il compito di risolvere i problemi che i cittadini quotidianamente incontrano nei confronti della Previdenza Sociale, dell’Inail, delle Aziende Sanitarie e di tutti gli altri enti pubblici di previdenza ed assistenza, fornendo assistenza all’espletamento

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Abruzzo di ogni pratica, sia in fase ordinaria che in fase di contenzioso amministrativo, medico e legale. L’assistenza è gratuita ed a favore di tutti i cittadini, oltre che degli imprenditori artigiani, loro familiari, collaboratori e dipendenti. Le principali pratiche • Domande di pensione: vecchiaia, invalidità, inabilità, reversibilità, assegno sociale; • Ricostituzione e supplementi pensione; • Controllo contributi previdenziali INPS di tutte le categorie; • Versamenti volontari; • Controllo minimali di retribuzione ai fini contributivi; • Assegno al nucleo familiare; • Accredito servizio militare; • Cure termali; • Indennità malattia e maternità; • Domande di disoccupazione; • Ricongiunzione altri fondi pensionistici; • Indennità di mobilità; • Limiti di reddito per prestazioni INPS; • Calcolo pensioni; • Integrazione al minimo; • Applicazione sentenze Corte Costituzionale; • Malattie professionali; • Infortuni; • Rendite superstiti; • Invalidità civile, cecità civile; • Indennità di accompagnamento; • Ratei eredi; • Consulenza medico-legale; • Prestazioni del pubblico impiego; • Dichiarazioni RED (per la sola raccolta della documentazione che successivamente l’operatore del CAAF elabora); • Dichiarazioni ISEE (per la sola raccolta della documentazione che successivamente l’operatore del CAAF elabora). Responsabile: Mario Proietti Addetto: Debora De Nicola e-mail: patronatoinapa@confartigianato.ch.it

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Medical Team

Reumatologo Dott. Graziano Piergiacomi R

fisioreum  Visite Ortopediche

Ortopedico Dott. Alberto Busilacchi

 Visite Reumatologiche  Fisioterapia  Riabilitazione  Trattamenti osteopatici Adulti e Bambini

Nutrizionista Dott.ssa Arianna Vignini

Radiologo Dott. Vittorio Piloni

 Ecografie muscolo tendinee  Visita Nutrizionistica (holter metabolico, analisi impedenziometrica)

 Personal Trainer

Ecografie Muscolo Tendinee Dott. Egidio Tittarelli

FISIOREUM Via Guazzatore 189 Osimo Ancona 60027 Tel. 071 723 1225 www.fisioreum.it Dal Lunedì al Venerdì 08:0013:00 / 15:00-20:00 Sabato 08:00-13:00


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Chinesiologia

COS'È IL FLOATING La tecnica del galleggiamento ed i suoi benefici Dott. Di Paolo, cos’è il Floating? Il Floating (Galleggiamento) è una tecnica di deprivazione sensoriale. Questo significa che tutti gli stimoli ai quali siamo costantemente sottoposti vengono ridotti al minimo. Si svolge in una stanza comoda e accessibile con 25cm d’acqua satura di sale di Epsom (solfato di magnesio) a temperatura corporea controllata, dove il soggetto si immerge supino e galleggia senza alcuno sforzo per circa 60 minuti. In questo modo tutte le tensioni fisiche ed emotive o mentali vengono sciolte, e si raggiunge un profondo rilassamento. E’ la tecnica più efficace contro lo stress e la tensione psico-fisica, oltre che per altri benefici più specifici. La tecnica nasce negli USA durante gli anni ’50 per merito del dr. John C. Lilly, psicoanalista e neuroscienziato del National Insitute of Mental Health e si è evoluta nel corso degli ultimi decenni, creando un’ampia letteratura scientifica sugli effetti del Floating. Quali benefici apporta? Il Galleggiamento ha una vasta gamma di effetti positivi, tra i tanti: viene usato dagli atleti per migliorare l’ossigenazione dei tessuti, ridurre l’acido lattico e i tempi di recupero post infortunio o allenamento; aiuta a ridurre l'ansia, l’insonnia, le contratture e gli attacchi di emicrania. La presenza di una tale quantità di magnesio, poi, ha proprietà linfodrenanti e depurative, contrasta i dolori e migliora la qualità della vita nell’artrite reumatoide, fibromialgia, diabete. Consiglio di visitare il nostro sito o contattarci per ottenere una panoramica più approfondita.

da un filtro a cartuccia, un brominatore e un sistema a raggi UV, ma non dimentichiamo che nella vasca sono disciolti 500 kg di sale che di fatto rendono l’ambiente ostile a qualsiasi forma di vita. Da dove nasce l’idea di aprire un centro Floating? Durante un’esperienza di lavoro negli USA sono venuto a contatto con la tecnica del floating e da lì è nata l’idea di diffondere anche in Italia la cultura del galleggiamento e degli innumerevoli benefici che esso apporta. Ad oggi FisicalMed è l’unico floating center del centro/sud Italia e abbiamo anche una fitta rete di collaborazioni e contatti con centri floating in tutto il mondo, soprattutto negli USA e in nord Europa. Ci tengo a precisare che il centro non offre solo galleggiamento, ma anche diversi tipi di massaggi, applicazioni Kinesiotaping del Dr. Kenzo Kase e servizi di Chinesiologia. Inoltre ho l’onore di poter collaborare con professionisti quali osteopati, ortopedici, fisioterapisti, dietisti e psicoterapeuti proprio per la completezza e l'efficacia del trattamento.

DR. MATTIA DI PAOLO Dottore in Scienze e Tecniche dell'Attività Motoria Preventiva e Adattata Floating Manager Massaggiatore Operatore Kinesio Taping Method Istruttore di Fitness

Come viene garantita l’igiene dentro la vasca? Il sistema di filtraggio della nostra vasca è accurato e rigoroso: vi sono ben quattro sistemi di sterilizzazione che garantiscono la totale igiene per chi vi si immerge. Tra una seduta e l'altra l'acqua viene filtrata più volte

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Osteopatia

DEFOREST OSTEOPATHY INSTITUTE SCUOLA DI OSTEOPATIA A PESCARA Deforest Osteopathy Institute é una facoltà privata di osteopatia offrendo due possibilità di formazione. Una formazione di Tipo I (OMS : organisation mondiale de la santé) destinata a chi ha conseguito un diploma di scuola superiore con maturità o equivalente e una formazione di Tipo II (OMS) per soggetti con una formazione precedente in qualità̀ di operatori sanitari (Medici, Fisioterapiste, Laureati ISEF, Odontoiatri,…). Il programma d’insegnamento è il programma consigliato in Europa (Francia, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Italia) dalle accademie e dall’OMS per il riconoscimento accademico della formazione. Queste formazioni, in questo periodo, sono organizzate da strutture private con collaborazioni accademiche e pedagogiche attive di università o strutture di insegnamento superiore. Modalità e organizzazione La durata del corso di formazione in osteopatia è di cinque anni e comporta almeno 4000 ore di attività formativa. La didattica del corso è di norma organizzata per ciascun anno di corso su una durata complessiva non inferiore a 30 settimane. Le ore di attività formativa necessarie allo studente per il conseguimento della laurea in osteopatia comprendono circa 1200 ore di materie base dell’area medica biologica – scientifico e 2800 ore d’insegnamento teorico-pratico dell’area osteopatica da cui 1000 ore di tirocinio clinico. Il corso comprende attività finalizzate a fornire la conoscenza base nei settori indicati, nonché un’adeguata preparazione relativa alla prevenzione, diagnosi e trattamento osteopatico dei disordini posturali, delle disfunzioni del sistema neuro – muscolo – scheletrico. Prevede riguardo agli obiettivi specifici menzionati, l’obbligatorietà di attività costituite da tirocini, esercitazioni cliniche, stage e laboratori; elaborazione di tesi sperimentale o compilativa.

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Abruzzo Perché scegliere la scuola Deforest a tempo pieno? Ormai riconosciute da decenni, le scuole di osteopatia a tempo pieno (Full Time) sono presenti in quasi tutti i paesi europei (Francia, Gran Bretagna, Belgio) e L’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha dato pieno riconoscimento a questo tipo di scuole e di insegnamento. La scuola a tempo pieno ha numerosi vantaggi: • La frequenza quotidiana facilita l’apprendimento e instaura un rapporto positivo e fruttuoso tra gli allievi e i docenti. • Viene eliminato il percorso classico che fino ad oggi vedeva lo studio dell’osteopatia appannaggio unico dei diplomati in professioni sanitarie e IUSM. In questo modo (non essendo necessario la laurea in fisioterapia o dello IUSM) l’allievo accorcia il proprio percorso di studi: 5 anni per quanto riguarda l’osteopatia a tempo pieno contro i 8 anni tra laurea di fisioterapia e corso di osteopatia a tempo parziale. • L’ingresso nel mondo del lavoro è in questo modo velocizzato sia dal punto di vista temporale che dal punto di vista professionale. • il diplomato della scuola a tempo pieno impara a fondo la professione osteopatica e la applica dal giorno successivo al diploma. Scuola di osteopatia Pescara-Deforest osteopathy institute Per maggiori info visitate i seguenti siti: scuolaosteopaticapescara.it istitutoosteopatiapescara.it osteopatica.it deforest.eu

DR. EDDY DEFOREST Osteopath D.O. I.W.G.S. Parigi Direttore scuola osteopatica Pescara-Roma Corso Vittorio Emanuale II 257/5, Pescara Tel: 085 27077 Email:deforestosteo@yahoo.it

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Odontoiatria

NOBELGUIDE, IMPIANTI DENTALI CON MASSIMA PRECISIONE DIGITALE

Un concetto di trattamento completo per la diagnosi, la pianificazione del trattamento basata su criteri protesici e la chirurgia implantare guidata. Grazie ai notevoli passi avanti sostenuti dall’odontoiatria moderna oggi è possibile pianificare e programmare con massima precisione e scrupolosità l’intervento d’implantologia dentale. Si riduce cosi’ al minimo il discomfort per il paziente e garantendo un eccellente risultato estetico, funzionale duraturo. Attraverso l’ausilio di strumenti diagnostici e software innovativi, come la t.c. cone beam riusciamo ad ottenere la ricostruzione tridimensionale delle strutture ossee rendendo cosi' possibile programmare al meglio l’inserimento delle fixtures implantari, con grande rispetto per le strutture ossee, vascolari e nervose del paziente. Grazie all'ausilio di una apposita mascherina, dima chirurgica, appositamente pre forata possiamo procedere all’inserzione programmata delle viti in titanio biocompatibili, che una volta osteointegratesi, simuleranno alla perfezione la radice naturale dei denti fungendo cosi’ da solido supporto per corone estetiche in zirconio ceramica e ceramica integrale. Già nella stessa giornata è possibile avere una prima sistemazione provvisoria della dentatura per accompagnare la guarigione dei tessuti e l’osteintegrazione degli impianti.

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Posizionamento Prevedibile Degli Impianti Dentali NobelGuide è un concetto di trattamento completo per la diagnosi, la pianificazione del trattamento basata su criteri protesici e la chirurgia implantare guidata per tutte le indicazioni: dal singolo dente mancante all'arcata edentula. Permette di elaborare la diagnosi, pianificare il trattamento e posizionare l'impianto in base alle esigenze protesiche e ai requisiti chirurgici. Trasforma il piano di trattamento in realtà clinica, grazie alle mascherine chirurgiche personalizzate. È possibile scegliere tra la fresatura pilota guidata (disponibile per i casi di edentulia parziale) e l'inserimento dell'impianto interamente guidato. Diagnosi efficace e pianificazione del trattamento Evita sorprese durante il processo di trattamento grazie a una diagnosi accurata e alla pianificazione del trattamento con il software di facile utilizzo NobelClinician. Vantaggi per il paziente

Maggior comfort Il trattamento chirurgico si basa su chirurgia guidata, senza lembo, minimamente invasiva. In questo modo, il dolore e il gonfiore che si manifestano dopo l’intervento sono notevolmente ridotti rispetto al trattamento tradizionale. Il nuovo metodo di trattamento richiede un minor numero di sedute e tempi di trattamento più brevi con minori disagi per il paziente. Grazie all’immediate function ove indicata e a provvisori già disponibili al momento dell’intervento

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Abruzzo e preparati sulla base della programmazione al computer, si riduce radicalmente la durata del trattamento.

Tornare ad avere il tuo Sorriso • Implantologia Mini Invasiva Computer Guidata; • Precisione Assoluta Con Il Sistema Nobel Guide; • Utilizzo Tecnica Flapless Evitando Punti Di Sutura; • Certificazione Americana Fda, Nobel Biocare; • Utilizzo Del Software Nobel Clinician; • Tecnica Originale All On Four Nobel; • Impianti Carico Immediato Ove È Possibile; • Garanzia Sugli Impianti Procedure; • Finanziamento A Tasso 0 Fino A 60 Rate.

paziente. Nello studio viene svolto tutto l'ampio ventaglio delle prestazioni specialistiche odontoiatriche. Il Dottor Guiducci accoglie i propri pazienti in ambienti altamente rifiniti, accoglienti e rispettosi dei più alti canoni d'igiene. Grazie ad un tipo d’implantologia risolutiva mini invasiva computer guidata oggi è possibile pianificare nella struttura ossea ricostruita tridimensionalmente, l’inserimento perfettamente calibrato di impianti in titanio biocompatibili, anallergici, inerti su cui andranno ancorate corone altamente estetiche in ceramica o zirconio ceramica. Le faccette estetiche in ceramica costituiscono il miglior trattamento esistente dell’odontoiatria moderna e sono costituite da sottili gusci di 0,5 mm che vanno a rivestire la superficie esterna del dente donandone una forma e colore naturali e ideali. Per la cura della parodontite vengono attuati i più risolutivi e ferrei protocolli operativi dettati dalla lettera scientifica seria internazionale americana e svedese con con mirati interventi di levigature radicolari/courettage e lembi a cielo aperto. dedicate sedute di osteoplastica, rimodellazione dell'archiotettura ossea e parodontologia rigenerativa.

DOTT . GIUSEPPE GUIDUCCI Odontoiatria e Protesista dentale Implantologia e cura estetica del sorriso con qualità e professionalità Il Dentista di Pescara Dr Giuseppe Guiducci adotta le migliori e più recenti tecnologie esistenti in ambito odontoiatrico, realizzando interventi curativi e riabilitativi complessi in condizioni ideali per il ripristino dello status estetico-funzionale del

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Studio Odontoiatrico Via Venezia 36, Pescara Tel: 085 386258 Sito web: studiodentisticoguiducci.it

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Medicina estetica

COS’È LA LIPOEMULSIONE SOTTOCUTANEA Controllare il peso e le patologie legate all’obesità con la chirurgia bariatrica

Che cos’è Tra tutte le tecniche utilizzate e proposte ai pazienti per ottenere risultati personalizzati più efficaci, la soft -liposcultura è in assoluto la più richiesta. I motivi risiedono nel fatto che si tratta di una tecnica non cruenta, di efficacia provata e ben tollerata, utilizzata per ridurre le adiposità e i depositi di cellulite localizzati. Questo metodo, ormai ampiamente collaudato, oggi si avvale di un nuovo e innovativo strumento: Il MICROLIPOCAVITATION certificato CE Medicale e a marchio depositato.

sciogliere il grasso per mezzo di una multi frequenza ultrasonica pulsata che, sollecitando le cellule di grasso, le rompe sciogliendole. I vantaggi Rispetto alle altre tecniche, Microlipocavitation assicura molti vantaggi: la multi frequenza pulsata agisce anche sulla struttura fibrotica di sostegno del grasso e della pelle, ottenendo un eccellente effetto lifting della zona trattata, rendendo la pelle aderente al nuovo volume ottenuto e contrastandone la flaccidità; la tecnica è molto soft e micro, per cui consente di operare anche bei piani più delicati, rispettando il sistema vascolare e quello linfatico; la procedura non prevede tagli alla struttura della pelle; le incisioni praticate sono di 2mm e quindi non richiedono punti di sutura; il trattamento viene effettuato ambulatorialmente in anestesia locale, senza i rischi di un’anestesia generale; si è in grado di riprendere le normali attività quotidiane il giorno stesso in cui si è sottoposti al trattamento grazie alla tecnologia più affidabile, basta una sola seduta per avere risultati eccellenti (come quelli di liposuzione) e eventualità di embolie, versamenti, edemi e avvallamenti sono praticamente inesistenti. Il trattamento è consigliato per : fianchi, interno ed esterno cosce, mento, braccia, ginocchia, caviglie, pancia, glutei.

DR. NICOLA SALVATORELLI

Piazza Sacro Cuore 26, Pescara (Pescara) Tel: 085 4224780 Cel: 3473538970

Come funziona Si tratta di una tecnica di liposcultura che permette di

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Assistenza diurna

PET-THERAPY E ANZIANI: QUANDO LA RELAZIONE CON IL CANE AIUTA Tutti gli effetti positivi del rapporto uomo - animale

La relazione con gli animali oggi viene spesso utilizzata all’interno di programmi di co-terapia assistita dagli animali, meglio conosciuta con il termine di pet-therapy. Una delle aree più interessanti di applicazione di questa co-terapia è proprio con gli anziani, in particolare con quelli affetti da Alzheimer o Parkinson. La terapia con gli animali sembra adempiere appieno alle necessità proposte dalle varie tecniche di intervento con questi pazienti, favorendo principalmente un richiamo e un contatto all’esame dei realtà. Secondo Savishinsky (1985), che ha condotto uno studio per valutare gli effetti di programmi di A.A.A. in tre case di riposo: • gli animali sono in grado di evocare ricordi dell’infanzia e di altre fasi dell’esistenza che consentono alla persona anziana di integrare le proprie esperienze in un processo che attribuisca significato alla propria vita; • gli animali possono stimolare discussioni in riferimento alla perdita e alla morte che facilitano la preparazione dell’anziano a questo momento; • Le visite degli animali domestici contribuiscono ad abbassare il livello di alienazione tipico della vita istituzionalizzata, rendendo l’ambiente più simile a quello domestico; • gli animali portati in visita sono spesso delle specie che i pazienti hanno avuto in casa in gioventù, quindi possono aiutare a rileggere e re-interpretare le dinamiche familiari passate; Le sessioni di terapia con animali, inoltre, agiscono www.poketsalute.it

Abruzzo sul livello di socializzazione e sui parametri fisiologici di stress nei pazienti anziani affetti da morbo di Alzheimer. A partire dagli studi sulla relazione a lungo termine tra pazienti affetti da Alzheimer e animali domestici, che sottolineavano l’influenza della presenza dell’animale nell’abbassamento del livello di aggressione verbale e ansia rispetto a una popolazione che mancava di contatti di tal genere (Frits, Farver, Kass, Harth, 1995), Kathryn Batson (1998) e collaboratori condussero uno studio su 22 soggetti per verificare gli effetti dei contatti con animali portati in visita, monitorando sia parametri fisiologici quali il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la temperatura, sia quelli psicologici, come l’interazione sociale. I risultati della loro ricerca avvalorarono l’ipotesi secondo cui anche interazioni limitate nel tempo erano in grado di influire positivamente sul livello di stress e sui disturbi dell’umore di questo tipo di pazienti e di promuovere e implementare la soddisfazione di bisogni di tipo psicologico, come bisogni sensoriali di contatto e di calore, di attivazione emotiva e di comunicazione. Una recente ricerca condotta in Giappone su un campione di otto pazienti (età media 84.8 anni) con sindrome di Alzheimer e demenza vascolare, ha rilevato una differenza significativa prima e dopo un’intervento di dog-therapy, nei valori che i soggetti ottengono alla scala dell’apatia del Mental State Batteries (Motomura, Yagi & Ohyama, 2004).” In conclusione la terapia col supporto degli animali sembra, dunque, senza alcun dubbio, uno stimolo adeguato al fine di migliorare il livello di funzionamento cognitivo generale, oltre che intervenire proficuamente in tutti i casi come strumento di miglioramento della qualità della vita, soprattutto in pazienti anziani. DOTT.SSA CATERINA DI MICHELE Coordinatrice psicologa del Centro diurno Pegaso Centro polifunzionale alzheimer/parkinson via Polo 20, Sambuceto (CH) Tel: 085 51101 Email: info@centropegaso.eu Sito web: centropegaso.eu

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Piede diabetico ed ulcere cutanee

ULCERE CUTANEE, FERITE DIFFICILI E PIEDE DIABETICO

Le ulcere cutanee, le ferite difficili e il piede diabetico, sono entità nosologiche frequenti nel nostro ambiente. Negli ultimi anni il problema ha assunto un’importanza crescente, a causa del progressivo aumento della popolazione in età avanzata e quindi della prevalenza delle patologie cronico-disabilitanti. Rappresentano un reale problema clinico-assistenziale di crescente importanza, spesso invalidante e di difficile approccio. Si parla di ulcere cutanee quando c’è una perdita di tessuto ed il processo di riepitelizzazione non è in grado, per diversi fattori, di rigenerare la pelle. Le ulcere possono verificarsi in tutte le aree cutanee. Il sintomo comune è il dolore, legato all’esposizione degli strati profondi dell’epitelio a processi infiammatori e irritativi determinati dalla maggiore sensibilità a traumi meccanici, chimici, infettivi. Insieme al dolore si osservano edema, rossore e sanguinamento. Quando queste lesioni si presentano negli arti inferiori rendono difficile la deambulazione, in tutti i casi comportano un disagio sociale importante. Generalmente compaiono come espressione di una malattia già esistente, sia questa di origine vascolare o metabolica, che per diverse cause non è stata trattata; per tale motivo, nell’ottica di un corretto inquadramento diagnostico-terapeutico e per facilitare il processo di guarigione, è importante gestire le cause scatenanti nell’insorgenza delle ferite, i deficit vascolari per le ulcere degli arti inferiori e la

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Abruzzo neuropatia per i pazienti diabetici. In questo contesto è fondamentale ricordare le ulcere da decubito, causate dalla mancanza di un adeguato afflusso di sangue nella zona del corpo che sta per un lungo periodo di tempo a contatto con una superficie (letto, sedia a rotelle). Generalmente si manifestano in pazienti allettati per un lungo periodo. Le ulcere da decubito possono colpire tutti gli strati della cute, classificandosi in stadi dal I al IV (Classificazione E.P.U.A.P) come si osserva nella figura. L’approccio diagnostico terapeutico prevede: • l’inquadramento della causa della lesione, con corrispondente correzione dei fattori causali; • l’identificazione degli obiettivi della terapia; • la preparazione del letto o base della feritae la scelta dei materiali; • la verifica del piano terapeutico ed il monitoraggio continuo della compliance del paziente. In Abruzzo esiste un ambulatorio dedicato alla diagnosi e cura di queste patologie nel quale si esegue una accurata visita medica del paziente, considerando sia la zona interessata dalla lesione, sia la malattia che l’ha causata. Si eseguono esami di laboratorio e indagini diagnostiche mirate in modo da poter impostare il protocollo terapeutico idoneo e personalizzato. Il trattamento consiste in medicazioni locali con appositi presidi di ultima generazione associati a terapia antibiotica mirata e debridement chirurgico della zona, per abbattere la carica batterica locale. Una volta pulito e preparato il letto dell’ulcera questo viene ricoperto con tessuto sintetico o naturale di derma rigenerativo per accelerare la guarigione. Quando è completamente curata si procede alla copertura definitiva con innesto cutaneo. La preparazione del letto dell'ulcera (WBP) Wound Bed Preparation, prevede: • la gestione dell’essudato; • la gestione del tessuto necrotico; • l'attenzione agli eventi biologici che ritardano la guarigione; il mantenimento di un letto di

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Abruzzo lesione deterso che possa sostenere il processo di guarigione. È stato dimostrato che il tessuto necrotico e infetto del fondo della ferita ritarda e impedisce la formazione di tessuto di granulazione e la guarigione della ferita, pertanto la sua rimozione (debridement o sbrigliamento) è fondamentale per favorire e accelerare il processo di riepitelizzazione.

Nel caso specifico dei pazienti con diabete l’obiettivo principale del nostro ambulatorio è la prevenzione che ha come finalità ridurre al minimo le microlesioni sui piedi in modo di diminuire gli interventi chirurgici. Nei casi in cui sia necessaria la cura del piede diabetico per noi è fondamentale la preservazione dell’arto, cercando di minimizzare la tanto temuta amputazione di una parte di esso, comunque sempre ricostruendo la parte tolta con tessuti rigenerativi che sostituiscono quello perso in modo che l’arto possa rendersi utile per l’applicazione di eventuali protesi. La nostra missione è quella di riabilitare il paziente in modo da propiziarli una vita più comoda e socialmente.

L’ambulatorio del Piede diabetico e Ferite complesse diretto dal Dr Gustavo Velasquez svolge un’attività dedicata al trattamento di lesioni, ferite e ulcere con difficoltà alla guarigione, attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche all’avanguardia. Le ferite difficili o complesse sono quelle che non guariscono in otto/dodici settimane, sono considerate croniche e necessitano di una valutazione specialistica. Sono attivi percorsi per le seguenti lesioni: piede diabetico; ulcere vascolari arteriose, venose, linfatiche, miste; ulcere reumatiche; ulcere neoplastiche; ulcere da trauma; ulcere da pressione; lembi o innesti compromessi. I percorsi diagnostico assistenziali hanno come obiettivo il miglioramento della condizione della ferita e la diminuzione del dolore, favorendo nel complesso la guarigione.

DOTT . GUSTAVO ADOLFO VELASQUEZ Medico Specialista in Chirurgia Generale Esperto in: Wound Care, Ferite difficili e Piede diabetico Riceve: Clinica Pierangeli Unità Ferite e Piede Diabetico 1 piano Tel: 085 42411 Urgenze e visite domiciliari: Tel: 349 6035299 Lunedì- venerdì dalle 08:00 alle 18:00 Sabato dalle 08:00 alle 14:00 Studio Privato Via Italia, 70 Villa Raspa Tel: 349 6035299 E-mail: info@ulcerecutaneeabruzzo.it Sito web: www.ulcerecutaneeabruzzo.it

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Disfluenze del linguaggio

SVILUPPO DI EMOZIONI COMPLESSE E BALBUZIE SCOLASTICHE L'orgoglio, l'empatia, l'imbarazzo, la colpa e la vergogna emergono sin da bambini. Queste emozioni più complesse vengono chiamate emozioni della consapevolezza di se , perché richiedono la presenza di un “sistema del se” e implicano la riduzione o l'accrescimento del senso del sé. Per esempio l'orgoglio è legato alle conquiste del bambino. Il senso di colpa e la vergogna vengono in essere nel momento in cui non si ottiene un certo standard di comportamento: pensiamo a cosa accade a chi balbetta in classe. La vergogna nasce dal credere che non abbiamo fatto qualche cosa che non va bene, ma anche che noi non andiamo bene e si riflette e manifesta in una ridotta autostima o un disprezzo verso se stessi. Queste emozioni si fondono come

Abruzzo una legge comportamentale con il linguaggio, il suo sviluppo e le sue disabilità verbali. Un alunno che balbetta può può sentire vergogna sia mentre balbetta sia quando le emozioni quando le emozioni frutto del parlato in prestazione verbale scolastica saranno negative. La ricerca di prestazioni perfette accompagna sentimenti di vergogna verso la balbuzie ( Cit. Gregory 2003). Ecco perché l'alunno balbuziente va sempre gratificato, mai parlare di ciò che non va ma di ciò che va. Ciò sottrae alla parola l'essere fenomeno motorio-verbale senza errori: è un concetto di fobia ed ansia non esiste nel parlato. Il parlato è il gioco degli errori. L'insegnante deve spiegare che non dobbiamo averne paura e vergogna, e ciò per fare in modo che l'errore sia sminuito e non abbia più peso così influente sui comportamenti. L'insegnante deve osservare anche il linguaggio non verbale di chi balbetta.

VERGOGNA

ORGOGLIO

Spalle incurvate

Corpo eretto

Sguardo verso il basso

Spalle indietro

Le mani vicino al corpo

La testa alta

Rinuncia ai compiti

La postura aperta

Commenti negativi su di se

Le braccia aperte

La testa e il mento abbassati Le mani davanti la faccia Chi balbetta può sentire la balbuzie come se fosse colpa sua.Bisogna quindi evitare di far nascere sensi di colpa, bisogna insegnare all'alunno che balbetta che i risultati arrivano se, senza pressioni, si applica la logica dei nuovi movimenti motorio-verbali e dei nuovi comportamenti più prestazionali con semplice continuità ripetuta nel tempo. Questo rende l'alunno sempre applicativo, empatico, propositivo e orgoglioso di quanto sta facendo in classe in relazione al rapporto con l'insegnate. La balbuzie, o tartagliamento, e' un disturbo del linguaggio di carattere multifattoriale che l'Organizzazione Mondiale della Sanita' classifica come "un disturbo specifico dello sviluppo,un 36

disordine del ritmo della parola nel quale il paziente sa' con precisione cosa vorrebbe dire ma nello stesso tempo non riesce a dire"(1977).

DR. MARCO SANTILLI Pedagogista clinico e Counselor DR. SAVERIO DI DONATO Psicologo - Psicoterapeuta Centro Specialistico Italiano eliminazione delle balbuzie e disturbi del linguaggio Tel: 800 090 732 Infoline: 340 8671477 Sito web: marcosantilli.it

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News da Senior Italia

CONVEGNO SULLA VACCINAZIONE ANTIPMEUMOCOCCO

FEDERANZIANI Mercoledì 23 Novembre 2016 è stato organizzato da Senior Italia un convegno sulla vaccinazione antipneumococcica presso la sala consigliare del Comune di Ancona. I cittadini senior hanno ben recepito l'importanza della stessa partecipando numerosi. I relatori: Dr.ssa Maria Assunta Martino - Presidente Senior Italia Marche Dr.ssa Emma Capogrossi - Assessore Alle Politiche Sociali Comune di Ancona Dr. Fabrizio Volpini - Presidente IV Commissione Sanita' Regione Marche Dr. Sergio Cascia - Segretario Provinciale Fimmg Ancona Lo pneumococco è una delle più importanti cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo dal momento che è il primo responsabile delle polmoniti, caratterizzate da una vasta diffusione con impatto clinico, sociale ed economico di grande rilievo. La vaccinazione contro le infezioni da pneumococco è consigliabile alle persone di età superiore a 65 anni o sofferenti di malattie croniche e debilitanti a carico dell'apparato cardiovascolare, broncopolmonare, renale, o con asplenia (mancanza della milza) www.poketsalute.it

Marche funzionale o a seguito di intervento chirurgico. Tuttavia, malgrado queste evidenze, i programmi di prevenzione vaccinale pneumococcica in Italia stentano ancora a decollare. Per questo motivo Senior Italia FederAnziani, attraverso una serie di convegni, intende iniziare un percorso di informazione rivolto alla popolazione senior su queste tematiche. Che Cos'è il pneumococco Lo Streptococcus pneumoniae , un tempo noto come Diplococcus pneumoniae o Diplococcus lanceolatus o Bacillo di Fraenkel, è un batterio gram-positivo appartenente al genere Streptococcus ed è il principale responsabile della polmonite negli adulti. All'esame microscopico si presenta costituito da due cocchi che si uniscono ad un'estremità creando una caratteristica forma a "fiamma". Le specie virulente sono dotate di capsula gelatinosa polisaccaridica. Lo pneumococco è il maggiore responsabile delle polmoniti contratte in comunità. La polmonite cui dà luogo è definita polmonite lobare perché interessa in genere soltanto un lobo polmonare. Può anche dare luogo a malattie non invasive (otite media acuta, bronchite, congiuntivite, sinusite) così come a patologie invasive (sepsi, meningite, endocardite, batteriemia, artrite, osteomielite e peritonite), anche se va detto che la virulenza di questo batterio è minima ed è un batterio patogeno principalmente nei soggetti immunodepressi. Può dare infezioni negli anziani e nei bambini, nei soggetti sottoposti ad oncochemioterapia, nei soggetti sottoposti a terapia con corticosteroidi. La terapia delle infezioni penumococciche si avvale dell'associazione Amoxicillina-acido clavulanico e cefalosporine di terza generazione, anche se stanno emergendo ceppi resistenti alle penicilline per modifiche delle proteine che le legano (PBP) [1]. La prevenzione, invece, avviene attraverso l'utilizzo del vaccino.

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Notizie dal Ministero della Salute

“VACCINAZIONI, TRA MITI IRRAZIONALI E REALTA’ SCIENTIFICHE”: IL RUOLO CRUCIALE DEI PEDIATRI NEL COMUNICARE AI GENITORI L’IMPORTANZA DEI VACCINI UN CORSO A MILANO PER MEDICI E OPERATORI SANITARI L’esitazione vaccinale è un problema emergente in Italia e in altri Paesi, ecco perchè il ruolo di medici e operatori sanitari diventa cruciale per diffondere la cultura sulle vaccinazioni con una comunicazione chiara e efficace. Questo l’obiettivo del corso che si conclude oggi a Milano, promosso dall’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid e rivolto a clinici e operatori sanitari che si occupano di vaccinazioni e operano sul territorio nazionale. Milano, 23 novembre 2016 – Le coperture vaccinali pediatriche sono in calo anche in Italia e questo è un dato di fatto: secondo quanto diffuso dal Ministero della Salute, la copertura media per le vaccinazioni contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae si è arrestata al 93,4% (rispetto al 94,7% nel 2014 o al 95,7% nel 2013), mentre quella per morbillo e rosolia è scesa addirittura dal 90,4% nel 2013 all’85,3% nel 2015. E di vaccinazioni e della loro importanza, si discute oggi a Milano al corso “Vaccinazioni: i miti irrazionali e la realtà scientifica” rivolto a pediatri di famiglia e specialisti in pediatria, igienisti, infettivologi e assistenti sanitari e promosso da WAidid, con l’obiettivo di diffondere una comunicazione efficace per spiegare l’importanza delle vaccinazioni, per superare le resistenze delle famiglie contrarie ai vaccini e per affrontare le problematiche medicolegali legate ad esse e alla gestione dei casi clinici complessi. “Il calo delle coperture vaccinali nel nostro Paese - sottolinea la prof.ssa Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura del Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e 38

presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici – è un dato allarmante che non deve essere sottovalutato. Per questo motivo è fondamentale che pediatri, igienisti e in generale operatori sanitari siano in grado di superare le possibili difficoltà nel comunicare l’importanza delle vaccinazioni soprattutto a coloro che sono incerti o contrari e di affrontare i casi clinici più complessi. I vaccini hanno cambiato la storia della pediatria, nel senso che la riduzione della mortalità infantile (cioè nel primo anno di vita) e pediatrica è diminuita proprio grazie al calo delle patologie infettive che è seguito alle vaccinazioni di massa. Eppure, sembra che molti si siano già dimenticati di questi importanti passi in avanti e dei grandi benefici dei vaccini: se le famiglie scelgono di non vaccinare i propri figli, il rischio è il ritorno di infezioni pericolose per loro e per l’intera comunità”. Perché si deve continuare a vaccinare? Perché le vaccinazioni sono il modo più sicuro per non ammalarsi e per non diffondere ad altri una malattia. È importante continuare a vaccinare i propri bambini, seguendo il piano vaccinale proposto nel proprio Paese e all’interno della propria regione e chiedendo consiglio al pediatra per qualsiasi dubbio. “Non si può più pensare - interviene Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità - “io non vaccino mio figlio, ci pensino pure gli altri”, perché ogni persona non immunizzata può contribuire a diffondere una malattia”. Come si può comunicare l’importanza delle vaccinazioni rassicurando genitori e famiglie? Il cosiddetto “triangolo pediatrico”, i cui vertici, distanti ma comunicanti, sono occupati rispettivamente da pediatra, genitori e bambino/ adolescente, rappresenta un modello fondamentale per cogliere la complessità della comunicazione e della relazione di cura in questo ambito. I medici e gli operatori sanitari svolgono un ruolo fondamentale nello stabilire e mantenere un impegno costante nella comunicazione sui vaccini, tenendo alta la fiducia www.poketsalute.it


Comunicati

nelle vaccinazioni, fornendo ai genitori materiale didattico, mostrandosi a disposizione per rispondere alle loro domande, “Gli aspetti tecnico-informativi – aggiungono Chiara Fioretti e Paola Arnaboldi, Istituto Europeo di Oncologia, Milano - che rappresentano la base fondante degli interventi sanitari di prevenzione legati alle vaccinazioni vanno necessariamente integrati con strumenti comunicativi efficaci quali l’accoglienza e il rispecchiamento del genitore in quanto persona portatrice di “mappe concettuali” ben definite all’interno delle quali, spesso, gli aspetti emotivi fanno da padrone. L’impiego di tecniche formative di natura esperienziale rappresenta, quindi, la scelta più adeguata in questo contesto proprio perché consente al personale sanitario che opera in quest’area ed in particolare ai pediatri di famiglia di sviluppare modalità comunicative sempre più

adeguate e in grado di aderire alle caratteristiche di ogni singola, specifica situazione”. E il web, che ruolo ha nella comunicazione sulle vaccinazioni? Oggi Internet ha un ruolo molto importante nella diffusione e nella ricerca di notizie, soprattutto nel campo della medicina e della salute. “Ma in rete circola di tutto – precisa Giorgio Conforti, pediatra e membro della Federazione Italiana Medici Pediatri FIMP - perché la parola del medico sul web è uguale a quella di chiunque. Questa è una nuova sfida anche per noi medici. E’ fondamentale, quindi, che i genitori che si rivolgono alla rete per cercare risposte ai loro dubbi si affidino sempre a fonti ufficiali come siti istituzionali, specializzati o scientifici, altrimenti il rischio è quello di ottenere informazioni non corrette o addirittura fuorvianti e pericolose”.

IL CALENDARIO DELLE VACCINAZIONI Per calendario delle vaccinazioni si intende la successione cronologica con cui vanno effettuate le vaccinazioni. Il calendario costituisce un’utile guida per gli operatori sanitari dei servizi vaccinali, i pediatri e i medici di medicina generale e anche per i genitori, ma rappresenta, soprattutto, lo strumento per rendere operative le strategie vaccinali. Le vaccinazioni comprese nel calendario vaccinale sono gratuite. Il calendario è costantemente aggiornato tenendo conto delle conoscenze scientifiche, della situazione epidemiologica delle diverse malattie e della sua evoluzione delle esigenze organizzative e delle nuove preparazioni vaccinali messe a disposizione dall’industria. Fonte : Ministero della salute (Direzione generale della comunicazione e Direzione generale della prevenzione sanitaria) http: //www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italian o&id=648&area=Malattie%20 infettive&menu=vaccinazioni Nella pagina successiva troverete il calendario delle vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente a tutta la popolazione.

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Notizie dal Ministero della Salute

VACCINO

NASCITA

3° MESE

5° MESE

6° MESE

11° MESE

Difterite Tetano Pertosse

DTPa

DTPa

DTPa

Poliomelite

IPV

IPV

IPV

HBV

HBV

HBV

Hib

Hib

Hib

PCV

PCV

PCV

Epatite B Haemophilus Influenza B

HBV 3

Morbillo Parotite Rosolia Pneumococco Meningococco C Infezione Papillomavirus umano Influenza Varicella

3° mese si intende dal 61° giorno di vita 5-6 anni si intende dal 5° compleanno (5 anni e 1 giorno) ai 6 anni e 364 giorni(7° compleanno) 12° anno si intende da 11 anni e 1 giorno (11° compleanno) fino a 11 anni e 364 giorni (12° compleanno) 11-18 anni si intende da 11 anni e un giorno (11° compleanno) fino ai 17 anni e 364 giorni (18° compleanno)

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Comunicati

13° MESE

15° MESE

5-6 ANNI DTPa1

11 - 18 ANNI

> 65 ANNI

DTPa

OGNI 10 ANNI DT 2

IPV

MPR

Men C5

MPR

MPR4

Men C5

HPV 6 (2 o 3 dosi)

Influenza Var7 (2 dosi)

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Iniziative

A.L.I.CE. ITALIA ONLUS E SIMG INSIEME PER COMBATTERE L’ICTUS CEREBRALE

Roma, 29 novembre 2016 – Nel nostro Paese l’ictus cerebrale è la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, causa il 10%-12% di tutti i decessi per anno e rappresenta la principale causa d’invalidità. Quasi 200.000 italiani ne vengono colpiti ogni anno e la metà dei superstiti rimane con problemi di disabilità anche grave. In Italia le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 940.000, ma il fenomeno è in crescita, anche a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione. Da tutto ciò scaturisce un rilevante peso per le famiglie, per le risorse allocate in sanità e per la società intera, onere che può protrarsi anche per decenni, considerando che non sono pochi i soggetti colpiti dalla malattia anche in età non avanzata. A.L.I.Ce. Italia Onlus, Associazione per la Lotta

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all’Ictus Cerebrale, è fiera di annunciare di aver raggiunto un accordo di collaborazione con la SIMG, Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) ufficialmente ratificato nel corso dell’ultimo Congresso Nazionale della Società Scientifica appena conclusosi a Firenze. La medicina generale ha le maggiori possibilità di svolgere un’efficace azione preventiva sulla popolazione: solo un terzo dei pazienti è consapevole di essere colpito da ictus e la maggior parte non conosce i possibili segni o sintomi del danno cerebrale. Per questo motivo è fondamentale migliorare la capacità dei cittadini di riconoscere o sospettare questo tipo di evento. Grande rilevanza ha il ruolo del Medico di Medicina Generale, se non nella fase acuta della patologia, sia nella prevenzione primaria (a livello educazionale, per quanto riguarda il controllo dei fattori di rischio, le modifiche dello stile di vita e il trattamento farmacologico) sia soprattutto in quella secondaria, cioè nella fase post-acuta e ancor di più in quella dell’assistenza al domicilio. “A.L.I.Ce. Italia Onlus è da sempre impegnata nella lotta a questa patologia e sono particolarmente soddisfatta di poter contare sull’appoggio di questa Società Scientifica con la quale abbiamo già deciso di dare vita ad una campagna educazionale di informazione da realizzare a livello nazionale – dichiara la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sui percorsi da seguire per la prevenzione, attraverso la correzione dei fattori di rischio modificabili e la promozione di stili di vita sani, e sulla necessità di cura tempestiva attraverso l’immediato riconoscimento dei sintomi ed il ricovero in strutture idonee (Stroke Unit)”. Il Medico di Medicina Generale ha un ruolo chiave e centrale anche nel momento in cui il paziente fa ritorno a casa, visto che condivide il progetto riabilitativo con il paziente stesso e la sua famiglia e nello stesso tempo coordina i vari operatori (specialisti, infermieri, terapisti). Inoltre, è in grado di proporre le soluzioni migliori nella gestione domiciliare della persona colpita e supporta la

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Comunicati

famiglia comunicando risorse, limiti, obiettivi terapeutici, informazioni sulla somministrazione dei farmaci e sui compiti assistenziali, identificando le tecniche per favorire l’autonomia del paziente nelle attività quotidiane e il suo auspicabile reinserimento sociale/lavorativo. “E’ una malattia in forte crescita in tutto il Paese – afferma il dott. Claudio Cricelli Presidente Nazionale della SIMG -. Oggi è possibile curarlo in maniera efficace ma la prevenzione rimane l’arma migliore a nostra disposizione. Otto casi su dieci sono infatti evitabili. Il ruolo del medico di famiglia è sempre più importante prima, durante e dopo l’insorgenza della patologia. Per questo abbiamo deciso di far partire questo importante alleanza”. Obiettivo principale dell’Associazione è quello di ridurre le conseguenze devastanti dell’Ictus cerebrale, migliorare la qualità della vita delle persone colpite, siano essi bambini, giovani, adulti o anziani, dei loro familiari e delle persone a rischio, cercando di diffondere le conoscenze necessarie per la prevenzione della malattia e di informare sulla sua diagnosi, cura e riabilitazione. Una corretta prevenzione con il controllo dei fattori di rischio, il riconoscimento tempestivo dei sintomi e la possibilità di poter ricevere, in tempi brevi, assistenza medica e cure appropriate sono elementi fondamentali per limitare l’impatto dell’ictus cerebrale, sui cittadini e sul SSN, altrimenti devastante. Questi i messaggi chiave di cui si fa portatrice nel nostro Paese la Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus che, da oggi, può contare sull’appoggio di una realtà forte come quella della SIMG. A.L.I.Ce. Italia Onlus è una Federazione di associazioni regionali di volontariato sparse su tutto il territorio nazionale, oltre 80 tra sedi e sezioni, le quali, pur autonome e indipendenti nelle proprie attività, collaborano al raggiungimento di comuni obiettivi a livello nazionale. Loro peculiarità è quella di essere le uniche ad essere formate da persone colpite da ictus, dai loro familiari e caregiver, da neurologi e medici esperti nella diagnosi e trattamento dell'ictus,

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medici di famiglia, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale socio-sanitario e volontari. Sono associazioni senza scopo di lucro, democratiche, apolitiche, con personalità giuridica e non, iscritte nei registri regionali delle associazioni di volontariato. Tra i propri obiettivi statutari: diffondere l’informazione sulla curabilità della malattia; facilitare l’informazione, anche attraverso i media, per un tempestivo riconoscimento dei primi sintomi come delle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza; sollecitare gli addetti alla programmazione sanitaria affinché provvedano ad istituire centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus e ad attuare progetti concreti di screening; tutelare il diritto dei pazienti ad avere su tutto il territorio nazionale livelli di assistenza, uniformi ed omogenei. A.L.I.Ce. Italia è membro della WSO, World Stroke Organization, di SAFE, Stroke Alliance for Europe, organizzazioni che riuniscono le Associazioni di persone colpite da ictus a livello mondiale ed europeo, diffondendo linee guida per la prevenzione, la migliore cura e la riabilitazione dell’ictus. Oltre che di ISO, Italian Stroke Organization ed ESO, European Stroke Organization.

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Abruzzo


Abruzzo

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0781.11.00

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800827827 (solo da linea fissa) numero unico 0872226 (da rete mobile)

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118

PROTEZIONE CIVILE

800 860 146

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0871 3581

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085 4289790

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GUARDIA MEDICA L'AQUILA

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