Pocket Salute n. 1 anno 2017

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LA GUIDA TASCABILE DEDICATA AL TUO BENESSERE

PocketSalute - Periodico mensile - Sanicomunica srls editore - Reg. Tribunale - Pescara in fase di registrazione

ORTOPEDIA

LA RIZOARTROSI: L'ARTROSI DEL POLLICE CHIRURGIA BARIATRICA

LA TERAPIA MINI-INVASIVA DELL’OBESITÀ: IL SISTEMA ENDOSCOPICO MEDICINA ESTETICA

COS'È LA LIPOEMULSIONE SOTTOCUTANEA

EDIZIONE ABRUZZO - MARCHE - COPIA OMAGGIO

IMPLANTOLOGIA MINI-INVASIVA: IL COMPUTER E L'ODONTOIATRIA

ALLERGIE, INTOLLERANZE E INFIAMMAZIONI ALIMENTARI

PET-THERAPY E ANZIANI: QUANDO LA RELAZIONE CON IL CANE AIUTA


Abruzzo


Marche


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SOMMARIO 6 9 10 12 15 17 18

Le malattie della retina La rizoartrosi: l'artrosi del pollice Una cura elettrica per lo scompenso cardiaco Corsi e formazione - Scienze

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mediche UNICH Che cos'è il floating La terapia mini-invasiva dell'obesità La Fondazione Palladini

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PocketSalute - Periodico mensile Sanicomunica srls editore - ROC Reg. Tribunale Pescara in fase di registrazione PoketSalute marchio registrato Direttore responsabile Daniele Giangiulli Direttore editoriale Giulia Mincarini Redazione redazione@pocketsalute.it Pubblicità 328 9327888 info@pocketsalute.it

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Protesi di anca "l'intervento del secolo" Confartigianato: Legge di bilancio per il 2017 Allergie, intolleranze e infiammazioni alimentari Infeazioni e infertilità di coppia Implantologia mini-invasiva: il computer e l'odontoiatria Lipoemulsione sottocutanea

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Ulcere cutanee, ferite difficili e piede diabetico Pet therapy e anziani: relazione con il cane aiuta La testa deformata Balbuzie e genitori

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Notizie dalla regione Abruzzo Gravidanza dopo il tumore Iniziative scientifiche I nostri amici animali

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Marche


Abruzzo

LE MALATTIE DELLA RETINA DALLA IDENTIFICAZIONE (O DIAGNOSI) AL TRATTAMENTO

La retina è la membrana più interna del bulbo oculare ed è la componente fondamentale per la visione. Al suo interno sono presenti i recettori visivi, cellule che trasformano la luce in segnale elettrico consentendo la trasmissione delle immagini percepite al cervello per mezzo delle fibre nervose della via ottica. Numerose sono le malattie che possono colpire la retina, in particolare vascolari e degenerative. La maggior parte di queste malattie possono provocare importanti perdite della funzione visiva, fino alla cecità. Essendo la retina una struttura nervosa è estremamente importante una rapida e corretta identificazione dei sintomi iniziali delle malattie retiniche per evitare la compromissione della vista ed una irreversibilità dei danni. La partecipazione del paziente è fondamentale. Conoscere i primi sintomi della malattia consente al paziente di recarsi dallo specialista in tempo utile per un adeguato trattamento. La presenza di distorsioni delle immagini, la difficoltà nella lettura da vicino con lettere distorte o buchi nella lettura, presenza di macchie scure fisse, più frequentemente al centro dell’immagine, sono tutti segni che devono portare il paziente al più presto dall’oculista. La semplice visita oculistica darà certamente

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indicazioni specifiche, ma ormai anche lo specialista non può prescindere dal supporto delle tecnologie ad alta specializzazione. In particolare, nella valutazione ed inquadramento delle malattie retiniche, soprattutto in caso di coinvolgimento dell’area maculare, è fondamentale per un corretto inquadramento della malattia, effettuare esami con apparecchiature specifiche per lo studio della retina. Tra queste, un ruolo fondamentale lo riveste l’OCT (Tomografia Ottica ad alta definizione). L’OCT permette di diagnosticare e seguire l’evoluzione di numerose malattie retiniche, decidere se e quando intervenire chirurgicamente. L’OCT è un esame affidabile, sensibile, di altissima precisione e fornisce immagini con dettagli delle dimensioni di millesimi di millimetro. L’esame OCT è rapido, semplice, non prevede contatto diretto con l’occhio e non implica la somministrazione di sostanze di contrasto e nella maggior parte dei casi non è necessario dilatare la pupilla. L’OCT si è dimostrato utile ed in alcuni casi fondamentale nella diagnosi e nel monitoraggio di numerose malattie retiniche: • degenerazioni maculari senili, miopiche e giovanili con o senza neovascolarizzazioni sottoretiniche; • retinopatia diabetica ; • corioretinopatie acute e croniche; • edemi maculari di varie origini; • distacchi sierosi ed emorragici della retina e dell’epitelio pigmentato; • neovascolarizzazioni intraretiniche e preretiniche; • atrofia retinica; • fori e pseudofori maculari; • lesioni dell’interfaccia vitreoretinica/trazioni vitreoretiniche; • membrane epiretiniche. In conclusione l’OCT ad alta risoluzione è un esame semplice, rapido, molto affidabile, sensibile (elevatissima risoluzione), altamente riproducibile

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Abruzzo ed assolutamente non invasivo.

Ocular Team nasce oltre 20 anni fa dall'associazione di un gruppo di giovani oculisti per sopperire alla carenze tecnologiche del sistema sanitario pubblico del tempo. Ha portato in Abruzzo il primo laser per la correzione della miopia ed il primo GdX per la diagnosi precoce del glaucoma, il primo Tomografo Retinico Ottico (OCT) privato in Italia e numerose altre apparecchiature non disponibili nel sistema sanitario abruzzese; non ultimo il laser per l'eliminazione dei fastidiosi corpi mobili vitreali. OCULAR TEAM aggiorna continuamente le conoscenze e le attrezzature ed è tuttora all'avanguardia nella diagnosi e cura delle principali malattie oculari; dal glaucoma alla maculopatia, dalla cataratta alle malattie pediatriche, dall'ortottica alla riabilitazione visiva. Prof. Lucio Lo Befalo è stato tra i primi oftalmologi in Italia ad effettuare la terapia fotodinamica (2000) ed il trattamento con iniezione intravitreale (2005) in pazienti affetti da maculopatia. Oggi dirige il Servizio di Oculistica della Casa di Cura Villa Verde di Fermo dove dirige uno staff di nove medici; presso tale struttura vengono effettuati interventi per la cura della cataratta, del glaucoma, delle maculopatie, delle patologie della retina, delle vie lacrimali, delle palpebre e dell’orbita utilizzando materiali e tecniche di avanguardia. Dott Roberto Salvatore Socio fondatore di Ocular Team, si occupa in particolar modo di malattie del segmento anteriore dell’occhio ed in particolare di Cornea , Glaucoma e Difetti di Rifrazione, pur non tralasciando il segmento posteriore .

primo Laser ad Eccimeri per le correzioni della miopia, dando vita anche al primo centro privato di diagnostica a laserterapia oculare abruzzese. con particolare attenzione verso i bambini, i glaucomatosi e le tante persone che nel corso degli anni hanno effettuato trattamenti di chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri. Dott Pierdomenico D'Andrea da oltre 30 anni dedica la sua attività alla cura tradizionale degli occhi, ed il principale campo d'interesse è la "RIABILITAZIONE VISIVA", eseguita con i metodi della Fisica : • campi magnetoelettrici multifrequenziali; • fisica radionica secondo Callegari; • biofeedback visivo.

STUDIO OCULISTICO ASSOCIATO OCULAR TEAM Specialisti in oculistica PROF. LUCIO LOBEFALO DOTT. LORENZO GRANNONIO DOTT. ROBERTO SALVATORE DOTT. PIERDOMENICO D’ANDREA Via Rieti 45, Pescara Tel: 085 4213583 Email:ocularteam@gmail.com Sito web: ocularteam.it CASA DI CURA VILLA VERDE Chirurgia della cataratta Chirurgia del glaucoma Chirurgia della retina Chirurgia delle vie lacrimali Chirurgia delle palpebre annessi orbitari Piazza Kennedy 3, Fermo

Dott Lorenzo Grannonio Nel 1995 insieme ai Colleghi di Ocular Team, colloca a Pescara il

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Abruzzo

STUDIO OCULISTICO ASSOCIATO OCULAR TEAM Diagnostica avanzata e Laserterapia oculare via Rieti 45 - PESCARA ...dal 1995 un importante punto di riferimento per l'Abruzzo Tel. 0854213583

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VISITA ORTOTTICA ESERCIZI FUSIONALI TRATTAMENTO AMBLIOPIA SCHERMO DI HESS TONOMETRIA CURVA NICTEMERALE CURVA DA CARICO PERIMETRIA COMPUTERIZZATA PERIMETRIA FDT MATRIX GDX NERVO OTTICO FUNDUS OCULI OCT RETINA e NERVO OTTICO PACHIMETRIA CORNEALE TOPOGRAFIA CORNEALE LASER AD ECCIMERI

MICROSCOPIA ENDOTELIALE TEST DI SCHIRMER B.U.T. ECOGRAFIA A e B SCAN BIOMETRIA NERVO OTTICO BIOMETRIA MUSCOLI OCULARI CALCOLO IOL PRECATARATTA LASER CATARATTA SECONDARIA LASER RETINA LASER GLAUCOMA RETINOGRAFIA MICROPERIMETRIA VITREOLISI YAG LASER TRATTAMENTO della PRESBIOPIA CON ELETTROSTIMOLAZIONE OCUFIT

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Ortopedia e traumatologia

LA RIZOARTROSI: L'ARTROSI DEL POLLICE

Esiste un’articolazione del corpo umano, che ci permette di realizzare le nostre capacità ai livelli più alti. Un pilota ,un orafo, un chirurgo…. si esprimono per mezzo di essa; quest’articolazione distingue noi umani dagli altri primati : è l’articolazione TrapezioMetacarpale del pollice. E’ posta alla base del I° dito della mano e, attraverso la sua particolare conformazione, cosiddetta a “doppia sella”, permette al primo osso metacarpale movimenti di flesso estensione e di rotazione, per meglio dire opposizione, rispetto alle altre dita ed è l’unica articolazione della mano ad avere queste possibilità di movimento. Tale articolazione proprio per la sua stessa natura è soggetta ad usurarsi, in quanto la ripetitività del gesto meccanico può portare nel tempo,attraverso un effetto”centrifugo”, a disassiare la base del primo metacarpo dall’osso Trapezio che l’accoglie. Si parla allora di artropatia Trapezio-Metacarpale e, nelle forme più avanzate, quando compaiono deformità articolari, di “rizoartrosi” o artrosi della radice. Il pollice si deforma alla base,talora assumendo la caratteristica forma “a barchetta” e i movimenti di prensione -anche quelli più semplici (la chiave,la tazzina del caffè) diventano dolorosi, quand’anche impossibili. E’ una patologia “da consumo articolare” quindi, non necessariamente su base eredo-costituzionale, tanto è vero che una volta era definita “malattia delle sarte”.Si può avere quindi la rizoartrosi senza un’artrosi diffusa alle altre articolazioni della mano. Sono però descritte anomalie anatomiche dell’inserzione dei piccoli muscoli del polpaccio del pollice che la possono provocare, quelle sì espressione in una modesta % della popolazione di una predisposizione costituzionale. www.poketsalute.it

Marche Quale trattamento Si cura per tentativi: inizialmente,un apposito guantino nelle attività quotidiane e svariate terapie conservative possono sortire effetti positivi ma di solito temporanei. Quando la patologia diviene invalidante sotto il profilo del dolore e della limitazione della prensilità un valido trattamento tra i vari proposti è costituito dall’intervento di Artroplastica Trapezio-Metacarpale in sospensione: in sintesi,si asporta il Trapezio “malato” e al suo posto si incrociano due tendini (Emi ALP e FRC) sospendendo,così il pollice nella medesima posizione di prima ma senza più contatto con parti ossee degenerate. La Ripresa La ripresa dei movimenti è immediata ed ottimale,il recupero della forza così come la remissione del dolore, sono abbastanza lenti (da due a quattro mesi), in quanto,viene modificata la biomeccanica stessa del funzionamento del pollice. In generale,è un intervento che, fatte salve queste doverose informazioni riscontra un ottimo gradimento tra i pazienti, anche se confrontato con altre metodiche in utilizzo (artrodesi, protesizzazione). In conclusione, non dobbiamo arrenderci se le nostre capacità manuali sono compromesse dalla rizoartrosi: esistono concrete possibilità di soluzione.

DOTT: MAURO ALFARANO Medico Chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia Associati Fisiomed Centro Medico Centro Medico, Diagnostico e Riabilitativo via Giulio Natali 1, Sforzacosta di Macerata Tel: 0733 202880 Email: associatifisiomed@live.it Sito web: associatifisiomed.it Social:

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Cardiologia

UNA CURA ELETTRICA PER LO SCOMPESO CARDIACO

Lo scompenso Cardiaco è una malattia che fa sì che il cuore non sia più in grado di pompare una quantità sufficiente di sangue ai vari organi e tessuti del corpo umano, necessaria alla normale attività fisica. Lo scompenso cardiaco (SC) si può sviluppare a qualsiasi età ma diventa più frequente quanto più l’età è avanzata: circa l’1% della popolazione sotto i 65 anni ne è affetta, ma si sale al 7% quando si considerano soggetti con età compresa tra i 75 e gli 84 anni, per diventare ben il 15% nei soggetti sopra gli 85 anni. 
La malattia coronarica è tra le cause più frequenti di SC, ma anche malattie ereditarie, infezioni virali e le tossine, come l’alcool, possono causare danni al muscolo cardiaco. I sintomi più frequenti dello SC sono costituiti da mancanza di respiro, gonfiore dei piedi e delle gambe, gonfiore addominale, stanchezza, intolleranza all’esercizio, diminuzione dell’appetito, tosse, mancanza di energia, difficoltà a dormire di notte, etc. Lo scompenso cardiaco viene spesso classificato in base al grado di limitazione dell’attività fisica. La New York Heart Association classifica lo scompenso cardiaco in Classe I, II, III o IV. I medici e le pubblicazioni mediche in genere utilizzano questa classificazione per descrivere la gravità dello scompenso cardiaco e l’effetto del trattamento. La classificazione è basata sui sintomi che si manifestano durante l’esercizio dell’attività:I farmaci possono ridurre la ritenzione di liquidi, rafforzare la capacità contrattile del cuore e il rilasciamento dei vasi sanguigni, riducendo così la resistenza al flusso sanguigno e facilitando il carico di

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Abruzzo lavoro del cuore. Anche i cambiamenti dello stile di vita, come ad esempio le diete a basso contenuto di sale e l’esercizio fisico, possono aiutare a controllare i sintomi. La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) è una terapia innovativa di recente scoperta che può alleviare i sintomi dello SC, migliorando il coordinamento (sincronia) delle contrazioni del muscolo cardiaco. La CRT si basa sulla stessa tecnologia utilizzata nei pacemaker e dispositivi cardiaci impiantabili. I dispositivi CRT possono, inoltre, proteggere il paziente sia dai ritmi cardiaci lenti che da quelli veloci. I pacemaker solitamente vengono utilizzati per prevenire i sintomi causati da un battito cardiaco eccessivamente lento. Il pacemaker monitora continuamente il battito cardiaco e, quando necessario, eroga minuscoli ed impercettibili segnali elettrici, per stimolare il battito cardiaco. La maggior parte dei pacemaker hanno due fili, o elettrodi, uno nell’atrio destro e uno nel ventricolo destro. Oltre ai due elettrodi (atrio destro e ventricolo destro) utilizzati da un pacemaker comune, il dispositivo CRT ha un terzo filo che è posizionato in una vena della superficie del ventricolo sinistro.
Ciò consente al dispositivo CRT di stimolare contemporaneamente i ventricoli destro e sinistro e il ripristino di una coordinata, o “sincrona”, contrazione. Questo tipo di stimolazione è detta anche “stimolazione o pacing biventricolare”, perché entrambi i ventricoli sono stimolati elettricamente contemporaneamente (sincronia). Questo riduce il ritardo elettrico con il risultato di avere un battito cardiaco più coordinato ed efficace. Il dispositivo cardiaco in sé è a tutti gli effetti un piccolo computer, alimentato a batteria, racchiuso in un piccolo involucro di titanio indicativamente delle dimensioni di un orologio da taschino e con un peso di 85 g circa. La risposta alla CRT può variare notevolmente tra i pazienti. Gli studi clinici che hanno coinvolto un numero enorme di pazienti in tutto il mondo hanno mostrato miglioramenti nella tolleranza all’esercizio, gravità dello scompenso cardiaco, e qualità della vita nella maggior parte dei pazienti. Il miglioramento può avvenire rapidamente, ma a volte può richiedere diversi mesi.

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Abruzzo

DOTTORI M. FAUSTINO, T. AGRICOLA Specialisti in cardiologia Staff cardioaritmie.com Ospedale SS Annunziata Chieti

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Dott. Massimiliano Faustino Tel: 347 3578209 Email: massimilianof29@gmail.com Ospedale Spirito Santo Pescara Dott. Tullio Agricola Tel: 085 4252917 Email: t.agricola@cardioaritmie.com Sito web: cardioaritmie.com

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Abruzzo

Formazione & Ricerca

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, ORALI E BIOTECNOLOGICHE UNICH Direttore prof. Sergio caputi

Il Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche è ubicato nel Nuovo Polo Didattico all’interno del Campus Universitario di Chieti. La struttura si sviluppa nel contesto della Cittadella della Scienza su un’area di oltre 10.000 mq in un edificio multi-livello, dove ai piani inferiori si svolge l’attività clinica mentre in quelli superiori si trovano gli ufficiamministrativi, i laboratori di Ricerca e le aule multimediali per la Didattica. Presso la struttura si svolgono fondamentalmente 3 tipi di attività scientifiche che sono riassumibili in Ricerca, Didattica e Clinica. Il Dipartimento è organizzato per eseguire Ricerca di base, in vivo e in vitro, mediante numerosi laboratori di ricerca all’avanguardia, tutto nel rispetto delle normative di legge vigenti. Da tantissimi anni si tengono corsi teorici-pratici utilizzando le aule multimediali, i laboratori e le 40 postazioni odontoiatriche presenti, certificati ISO 9001. RICERCA Di base • Biologia molecolare • Fisica e chimica molecolare • Morfologia cellulare • Istologia e istomorfometria Applicata • Biomateriali • Biointegrazione tissutale

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Cellule staminali

Clinica • Trial clinici nazionali e internazionali sull’uomo e l’animale DIDATTICA Caro Collega Di seguito troverà la lista completa dei corsi odontoiatrici attualmente istituiti presso il nostro Dipartimento. Per informazioni potrà contattare il personale ai numeri 08713554180/4070 o mandare una mail agli indirizzi postlaurea.dsmob@unich.it e scaputi@unich.it. La brochure è scaricabile sul sito www.dismob.unich.it Cordiali saluti Sergio Caputi Pre Lauream • Cl Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria • Cl Magistrale in Igiene Dentale Post Lauream • Sc. SPECIALIZZAZIONE Chirurgia Orale • Sc. SPECIALIZZAZIONE Ortognatodonzia • Sc. SPECIALIZZAZIONE Odontoiatria Pediatrica Master • II Livello Ortodonzia ATM e Tecnologie Digitali • II Livello in Alta Formazione e Qualificazione in Terapia del Dolore • II Livello in Scienze Regolatorie del Farmaco • II Livello in Medicina Estetica Corsi di perfezionamento • Medicina Legale Odontostomatologica • Radiologia Odontostomatologica e Maxillofacciale • Chirurgia Parodontale Applicata • Parodontologia Clinica e Peri-implantologia • Igiene Dentale e Terapia Parodontale non Chirurgica • Igiene e Profilassi in Odontoiatria Pediatrica Sportiva • Odontoiatria Pediatrica

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Odontostomatologia dello Sport Ausili cosmetici e Medicina Estetica in Odontoiatria Chirurgia Orale Rigenerazione Ossea in Chirurgia Orale Protesi Dentaria ed Implantoprotesi Odontoiatria Estetica Minimamente invasiva

Corsi di formazione • Tecnologie protesiche • Assistente studio odontoiatrico I, II, II livello I Corsi di Formazione in Assistente di Studio Odontoiatrico di I, II e III livello sono organizzati dal Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnoligiche dell’Università degli studi “G.d’Annunzio” di Chieti e Pescara. Il Corso di Formazione in Assistente di Studio Odontoiatrico di I livello ha durata di un anno ed è rivolto a tutti coloro che intendono compiere, in un tempo ragionevolmente breve, un percorso formativo teorico-pratico che possa consentire un più agevole accesso al mercato del lavoro in un settore che richiede sempre più personale qualificato. Per accedere al Corso il requisito minimo è il possesso del Diploma di istruzione secondaria superiore. Il numero massimo di posti disponibili è 80 iscritti; tuttavia a giudizio del Consiglio di Corso, tale numero potrà essere variato. Per l’accesso al Corso i candidati

saranno sottoposti ad un test di 25 domande a risposta multipla su argomenti di cultura generale e di anatomia di base. Il contributo di iscrizione al Corso è fissato in € 400,00 rateizzabile in due rate da €200,00. Il tirocinio teorico-pratico, per il quale è previsto l’obbligo di frequenza, si svolgerà presso i servizi clinici del Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche e in altre strutture convenzionate, per la parte pratica, mentre le lezioni teoriche sono svolte dai docenti del Corso presso le aule multimediali del Dipartimento. LA CLINICA La struttura Clinica Odointoiatrica si avvale di unità operative specialistiche: Conservativa, Pedodonzia, Parodontologia, Igiene Orale, Ortodonzia e Gnatologia, Logopedia e Posturologia, Otorinolaringoiatria, Endodonzia, Chirurgia Orale, Odontostomatologia, Implantologia, Protesi Dentaria, Prime Visite, tutti ubicati in box riservati, a servizio dei quali sono presenti una sala di radiologia computerizzata con TAC CONE-BEAM, un attrezzatissimo laboratorio odontotecnico e una sala di sterilizzazione centralizzata. Fin dagli inizi il Dipartimento si è contraddistinto per la puntuale applicazione di normative, sia strutturali che organizzative, ponendo particolare attenzione ai vari processi della struttura che hanno come unico obiettivo il raggiungimento della Qualità Totale.

OLTRE 100 DOCENTI STRUTTURATI 1. 2. 3. 4. 5.

Odontoiatria Oculistica Genetica Chirurgia toracica Otorinolaringoiatria Biochimica clinica Urologia Igiene dentale Gastroenterologia Patologia clinica

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Medicina dello sport Farmacologia Patologia generale Oncologia Medicina predittiva Scienze dell’alimentazione Anestesiologia Chirurgia generale Fisioterapia Biotecnologie

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Abruzzo


Abruzzo

Chinesiologia

COS'È IL FLOATING La tecnica del galleggiamento ed i suoi benefici Dott. Di Paolo, perché è importante galleggiare? Al giorno d’oggi viviamo in una società frenetica, esigente e disordinata. Lo stress, i mille impegni quotidiani, gli imprevisti, la stanchezza sono tutti fattori che incidono negativamente sulla qualità della nostra vita, così aumentano le patologie psicosomatiche, dolori e malattie di vario genere. Galleggiare ci permette di ritagliarci uno spazio tutto per noi, senza alcuna interferenza esterna, in un ambiente creato appositamente per questo scopo. Può fornirci qualche dato sull’efficacia del Floating? Esiste moltissima letteratura scientifica sull'efficacia Floating, curata da eminenti scienziati e ricercatori. Restando sul piano delle percentuali, i pazienti hanno riconosciuto miglioramenti nel sonno (65%), nel livello di concentrazione (77%), nell’energia psicofisica (46%), nelle relazioni interpersonali (54%), nell’abilità nel lavoro (35%), nel livello della soglia del dolore (88%), nella gestione dello stress (92%), e nel miglioramento dello stato di benessere generale (65%). [Excerpt from Flotation REST in Applied Psychophysiology] Come interviene il floating nell’abbattimento dello stress? Ormai è risaputo che lo stress e dannoso. Da un punto di vista medico, lo stress è un disturbo dell'omeostasi causato da fattori fisici o psicologici. L'omeostasi non è altro che l'autoregolamentazione dei processi biologici ed è indispensabile per la salute del nostro corpo. È importante quindi mantenere l'armonia fisica e mentale e il buon funzionamento del corpo rilassandosi completamente e più spesso. Il galleggiamento è il modo perfetto per un rapido e profondo rilassamento: trascorrere 50 minuti in totale assenza di stimoli esterni produce la riduzione dello stress o della tensione accumulata; la tensione muscolare si abbassa, il nostro cervello è pulito di pensieri negativi e la nostra mente si calma, funziona www.poketsalute.it

meglio. Un’ora di galleggiamento è paragonabile a circa quattro ore di sonno. I benefici dopo il galleggiamento si protraggono per alcuni giorni, ecco perché si consiglia di galleggiare abitualmente. Il galleggiamento favorisce la riduzione dell’insonnia e dell’emicrania, aumenta l’energia vitale, profondo rilassamento muscolare, abbatte i livelli di cortisolo e adrenalina (ormoni dello stress per eccellenza). Pur non essendo uno strumento medicale, sappiamo che il galleggiamento costituisce un’ottima integrazione per alcune patologie. I ricercatori hanno scoperto che il galleggiamento permette di entrare in uno stato di profondo rilassamento psicofisico e di ritrovare il naturale stato di sintonia e salute: per questo si sta diffondendo anche in medicina come trattamento parallelo di alcune importanti patologie, come ad esempio la fibromialgia e l’artrite reumatoide, nella medicina dello sport e nelle tecniche di allenamento. Tra i benefici più importanti troviamo l’attenuazione di vari tipi di dolore e infiammazione, diminuzione dei tempi di recupero e convalescenza, rafforzamento del sistema immunitario, miglioramento del metabolismo con conseguente perdita di peso data la rimozione dei liquidi in eccesso, eliminazione delle tossine, miglioramento dell’elasticità motoria e sollievo dai dolori cervicali, ernie, colpo di frusta, riduzione di produzione di acido lattico.

DR. MATTIA DI PAOLO Dottore in Scienze e Tecniche dell'Attività Motoria Preventiva e Adattata Floating Manager Massaggiatore Operatore Kinesio Taping Method Istruttore di Fitness

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Marche

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Abruzzo

Chirurgia bariatrica

LA TERAPIA MINI-iNVASIVA DELL’OBESITÀ: IL SISTEMA ENDOSCOPICO Che cos’è Apollo OverStitch™ è un dispositivo flessibile che consente l’esecuzione di suture in maniera totalmente endoscopica, cioè passando dalla bocca senza praticare incisioni del petto del paziente. Questa metodica è già stata utilizzata nel mondo in 10mila interventi e rappresenta una valida alternativa per i pazienti che dovrebbero andare incontro ad un intervento chirurgico maggiore. Apollo OverStitch™ consente un trattamento efficace evitando il ricorso a un nuovo intervento di chirurgia bariatrica con netto risparmio di degenza, costi e rischi correlati alla procedura assai ridotti rispetto a un intervento laparoscopico/laparotomico eseguiti in un paziente già precedentemente operato. Gli interventi La metodica OverStitch™ è indicata per il trattamento bariatrico del recupero di peso nei fallimenti di precedenti bypass gastrici. Può essere anche utilizzata per eseguire una sleeve gastrectomy totalmente endoscopica: in questo caso si pratica una gastroplastica mediante plicatura gastrica. La procedura, svolta in anestesia totale, richiede circa 40 minuti e il paziente può tornare casa il giorno successivo. L’intervento riduce la capacità dello stomaco alle dimensioni di una banana, quindi il paziente si sentirà sazio consumando meno cibo di prima. In questo modo si arriva a perdere circa il 20 per cento del peso corporeo totale. Pur trattandosi di uno strumento molto utile, è importante ricordare che per ottenere risultati nel lungo periodo è fondamentale un cambiamento delle proprie abitudini alimentari per evitare la dilatazione di questa gastroplastica. Quali sono i vantaggi che la tecnica offre? Il sistema Apollo OverStitch™ consente una riduzione del volume gastrico senza sezionare o asportare organi, con rischi assai ridotti rispetto ad altre procedure bariatriche chirurgiche. I fastidi

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postoperatori sono ridotti al minimo, così come i tempi di degenza. Posso accedervi tramite SSN? Sì, l'intervento può essere effettuato tramite Servizio Sanitario Nazionale dopo aver eseguito un accesso al nostro team di CIBO – Centro Interdisciplinare Bariatria e Obesità. Chi si può sottoporre alla procedura? Secondo le indicazioni della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità, possono sottoporsi a trattamento bariatrico i pazienti con un indice di massa corporea superiore a 35 con delle comorbilità (ipertensione, cardiopatie, problemi osteomuscolari, diabete) oppure semplicemente un indice di massa corporea superiore a 40. Oltre agli aspetti psicologici e di qualità della vita, l’obesità è una patologia complessa che espone chi ne è affetto al rischio di diabete, con tutte le complicanze ad esso correlate: cardiopatie, infarti, insufficienza renale, arteriopatie degli arti inferiori. Fra tutti i tipi di terapia, la chirurgia è il mezzo più efficace per la perdita di peso e il suo mantenimento a lungo termine. Bendaggio gastrico, sleeve gastrectomy, bypass gastrico: tutte valide procedure bariatriche eseguite con tecnica laparoscopica. Oggi il paziente bariatrico ha una possibilità in più rispetto alle metodiche tradizionali: l’endoscopia mediante il sistema Apollo OverStitch™.

DR. ANDREA FORMIGA Specialista in chirurgia bariatrica AmIAs Studio infermieristico Putignano (BA) Tel: 371 1098682 Sito web: palloncinointragastrico.it

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Marche

News dagli Ospedali Riuniti

UNA GRANDE FONDAZIONE PER UN GRANDE OSPEDALE

• La Fondazione Dr. Dante Paladini ONLUS nasce nel 2008, in contemporanea all’istituzione del Centro Clinico per le Malattie Neuromuscolari, grazie alla volontà della Fondazione Serena (Centro Clinico Nemo) di Milano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e la famiglia di Dante Paladini, neurologo promotore e responsabile sin dalle prime fasi di sperimentazione del Centro Regionale per la diagnosi ed il trattamento delle malattie neuromuscolari, presso l’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona. Il compito della fondazione è quello di accompagnare le persone con patologia neuromuscolare (SLA, distrofia, SMA, ecc) e le loro famiglie, nel difficile percorso della malattia, perché crede che tutte le persone affette da queste patologie possano migliorare la qualità della vita e rallentare l’avanzamento, attraverso cure sempre più adeguate e grazie all’incremento della ricerca e della formazione degli operatori sanitari. In questa ottica, anno dopo anno, l’attività si è integrata con l’equipe multidisciplinare dell’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona, gli enti pubblici (Regione Marche, Asur, ecc), le associazioni di malati (AISLA, UILDM, Famiglie SMA) e tutte le realtà interessate a questo tipo di patologie. Attualmente le attività si concentrano tutte nel servizio di sportello front-office. Le più rilevanti sono: • collaborare quotidianamente con l’equipe del Centro Clinico per le Malattie Neuromuscolari

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della Clinica Neurologica e di Neuroriabilitazione dell’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona; fornire gratuitamente una risposta informativa a tutti coloro che, direttamente alla sede o per telefono o con posta elettronica, vi si rivolgono dando le prime informazioni sulle attività e sui servizi del Centro Clinico per le Malattie Neuromuscolari; assicurare il mantenimento dei rapporti di tipo informativo ed assistenziale tra il Centro Clinico ed i malati e loro famiglie, ad esso collegati; fornire informazioni appropriate al fine di agevolare le visite ed i ricoveri ospedalieri oltre a favorire l’accesso ai servizi pubblici e agevolare l’espletamento delle relative pratiche burocratico amministrative; supportare le persone nell’individuare i propri bisogni assistenziali e nei rapporti coi servizi istituzionali; mettere in contatto i malati e le loro famiglie con le associazioni di pazienti collegate alla propria patologia, al fine di costruire una rete di persone di supporto e di accompagnamento nel percorso della malattia; potenziare il Centro Clinico per le Malattie Neuromuscolari donando la strumentazione dedicata ai pazienti con tali patologie; costruire una rete tra l’equipe dell’azienda ospedaliera ed i professionisti delle strutture sanitarie periferiche del territorio regionale per facilitare la presa in carico domiciliare; collaborare con i centri di eccellenza sulle malattie neuromuscolari del territorio nazionale; organizzare eventi formativi specifici sulle malattie neuromuscolari, realmente rispondenti ai bisogni conoscitivi degli operatori sanitari in collaborazione con l’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona e l’ASUR Marche; organizzare iniziative di raccolta fondi per l’attività istituzionale della fondazione – che non percepisce alcun contributo pubblico ma si sostiene attraverso donazioni – e per progettualità nuove.

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Marche PROGETTI IN CORSO

Come sostenere la fondazione

Sportello di segretariato sociale Negli otto anni di attività, la Fondazione Paladini ha affrontato molteplici sfide e opportunità di crescita dei propri servizi, in favore delle persone con malattie neuromuscolari e dei loro familiari e caregiver. L’esperienza maturata nel tempo ha permesso di scoprire nuovi bisogni, diversi da quelli prettamente sanitari, ma di pari importanza per la gestione quotidiana dei malati e per il miglioramento della loro qualità di vita. Di fronte alle molteplici problematiche presentate dai malati e loro familiari, relative all’attivazione dei servizi sociali e socio-sanitari perlopiù domiciliari, alla richiesta di contributi e agevolazioni fiscali, dove oltre alla difficoltà nella comprensione della normativa – complicata nella lettura ed in continuo aggiornamento ed evoluzione – si unisce la fatica del reperimento di informazioni adeguate, è nata l’idea dello Sportello di Segretariato Sociale. Lo Sportello, avviato nel mese di Aprile 2016, è un servizio di consulenza specialistica fornito da un’assistente sociale – esperta nell’ambito della disabilità ed in particolare nelle malattie neuromuscolari – con l’obiettivo di accompagnare le persone malate e le loro famiglie, sollevandole da incombenze di tipo burocratico-amministrativo e affiancandole nella ricerca di risposte ai bisogni socio-assistenziali, che progressivamente insorgono nel percorso di vita quotidiano. Lo sportello fornisce assistenza, consulenza ed orientamento ai pazienti con malattia neuromuscolare (SLA, Distrofia, SMA, ecc.) che presentano bisogni di natura sociale e socio-sanitaria, nonché attività di segretariato sciale sulle specifiche procedure amministrative.

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Nutrirsi con gusto Organizzazione di attività, iniziative ed eventi dedicati alle persone con disfagia, attraverso la sensibilizzazione e la realizzazione di progetti che valorizzano il piacere del cibo e del gusto, nonostante i problemi legati a questo disturbo.

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Bonifico bancario intestato a “Fondazione Dr. Dante Paladini onlus”: BCC di Falconara Marittima,filiale di Monte San Vito IBAN: IT12O0808637450000070101486 Banca delle Marche filiale di Montemarciano IBAN: IT07G0605537421000000003329 Poste Italiane Sportello di Falconara Marittima IBAN: IT93L0760102600001028643037 Bollettino postale su C/C n. 1028643037 Carta di credito dal sito internet www. fondazionepaladini.it Scegliendo di finanziare un progetto (front office; segretariato sociale; ricercatori; disfagia; ausili); Effettuando una donazione a sostegno dell’attività istituzionale attraverso bonificom bollettino, donazione online o direttamente in sede; Contribuendo al fondo di dotazione incrementare il patrimonio; Fornendo gratuitamente beni o servizi per sostenere le attività istituzionali; Scegliendo i regali e le bomboniere solidali; Destinandoci il 5x1000 scrivendo il nostro codice fiscale 93116810420 nella sezione dedicata al “sostegno del volontariato“; Disponendo un lascito testamentario.

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA Sede legale: Via Conca, 71 61126 Torrette di Ancona Tel: 071 5965280 Email: info@fondazionepalladini.it Sito web: fondazionepalladini.it Facebook: Fondazione Dr. dante Palladini onlus

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Abruzzo

Fisioterapia e riabilitazione

PROTESI DI ANCA “ L’ INTERVENTO DEL SECOLO “

Quali sono i risultati a lungo termine ? La protesi dell’anca non casualmente viene descritta dalla famosa rivista medica Lancet come “l’intervento del secolo”. Sono ormai consolidati i dati in letteratura medica con risultati ottimi anche a 20 anni dall’intervento. Cosa è la chirurgia minimamente invasiva ? La tradizionale chirurgia dell’anca richiede un’incisione di 25-30 centimetri e un periodo di tempo per la guarigione che va da 3 a 4 mesi. Negli ultimi dieci anni sono state tuttavia messe a punto tecniche minimamente invasive che permettono di impiantare con successo le stesse protesi d’anca con accessi chirurgici significativamente ridotti.

In Italia, l’artrosi dell’anca sintomatica colpisce il 7,7% della popolazione, con circa 100 nuovi casi per anno ogni 100.000 abitanti. Inizialmente il paziente presenta dolore all’inguine, ai glutei o al bacino, specie dopo aver camminato a lungo compare una progressiva riduzione della capacità nel muovere la coscia tanto da rendere difficile eseguire gesti comuni della vita quotidiana, in fase più avanzata compare la zoppia con difficoltà a camminare.

Cosa è la chirurgia personalizzata ? Le protesi d’anca non sono di “taglia unica”. Un’articolazione della giusta dimensione e misura e il suo corretto posizionamento durante l’intervento sono vitali nel rispondere alle esigenze del paziente. Come scegliere il mio chirurgo ? La scelta del medico-operatore che ti accompagnerà a questo percorso è fondamentale. Informazioni utili che ti possono aiutare alla scelta del’ chirurgo sono

Quali sono le cure ? Le cure possono variare secondo le esigenze del paziente ed il stato del artrosi. Nella stragrande maggioranza dei casi i trattamenti combinati con terapia medica e fisioterapica sono quelli che presentato i risultati più soddisfacenti. Negli stadi iniziali buoni risultati si ottengono anche con trattamenti innovativi come l’artroscopia di Anca o le l’infiltrazioni eco-guidate con cellule staminali. Quali sono i criteri che fanno decidere un intervento di protesi? La decisione di applicare una protesi è sempre condivisa con il paziente; i criteri che spingono alla decisione chirurgica sono il dolore, sempre più forte, non controllato dalle terapie, e la riduzione della capacità di camminare a lungo; cioè una qualità di vita non adeguata.

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il suo curriculum, le sue esperienze internazionali, il numero degli interventi che performa all’anno o le esperienze di pazienti . Quale è il percorso riabilitativo ?

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Abruzzo La riabilitazione inizia subito. Data l’importanza cruciale della riabilitazione per il successo dell’intervento, è più che opportuno un programma di riabilitazione immediato e intensivo dopo la dimissione dall’ospedale. Il centro Kinesis , sotto stretto controllo medico, eseguirà il protocollo riabilitativo post chirurgico che aiuterà il paziente a riacquistare le forze, l’equilibrio e la completa mobilità.

Oltre la kinesiterapia e gli esercizi di rinforzo e di propriocezione in palestra e sul lettino, dopo la desuturazione, è fondamentale la riabilitazione in acqua a 34 gradi che aiuta a: • La diminuzione della forza di gravità, rende i movimenti più naturali e meno stressanti per l’ articolazione consentendo l'esecuzione di movimenti impensabili a secco. • Per potere eseguire gli esercizi riabilitativi non occorre essere dei nuotatori esperti in quanto l’altezza dell’acqua e di 1,30 cm e sono comunque presenti piccoli attrezzi per favorire il galleggiamento. Oltre al lavoro riabilitativo in studio con pedana stabilomentrica ed esercizi di rinforzo, Il centro Kinesis lascerà al paziente una scheda per la corretta esecuzione degli esercizi a casa che serviranno a migliorarela sua performance.

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Il Dott. Kontochristos Leonidas, Chirurgo Ortopedico, specialista in chirurgia della protesi di anca e ginocchio, opera con serietà e professionalità al servizio dei pazienti in diversi Centri in Italia. E' specializzato soprattutto nella chirurgia della protesi di anca e ginocchio con tecniche all’avanguardia. Il Dott. Kontochristos ha inoltre un particolare interesse per l'artroscopia dell'anca e del ginocchio attuando terapie a base di cellule staminali, volte ad incrementare le proprietà auto rigenerative proprie delle cartilagini. Grazie al lavoro in equipe e a pregresse esperienze professionali, è in grado di offrire consulenza altamente specializzata ed attuare interventi chirurgici mirati. L’obiettivo è come sempre il medesimo: migliorare lo stile di vita ed il quadro clinico di ogni paziente.

DIREZIONE KINESIS S.R.L. Ambulatorio di Fisioterapia e Riabilitazione Via Regina Margherita 15/b, Pescara Tel:085 374203 085 4429343 Sito: fisiokinesis.com Dott. Kontochristos Leonidas Specialista in Ortopedia e Traumatologia Dirigente Medico, I.R.C.C.S Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano Email: lekontochristos@gmail.com Sito web: chirurgoortopedico.com

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Abruzzo

News da Confartigianato

LEGGE DI BILANCIO PER IL 2017 Il progetto che renderà flessibile l’età pensionabile per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria a partire dal 1° maggio 2017 Ape, acronimo che sta per Anticipo pensionistico è il progetto sperimentale che permette, a chi ha raggiunto almeno i 63 anni di età, di andare in anticipo in pensione. Contenuto nella legge di bilancio per il 2017 (legge 232/2016) l’operazione coinvolge i lavoratori dipendenti (anche del pubblico impiego), autonomi e parasubordinati in possesso di 63 anni di età a partire dal 1° maggio 2017 a non più di tre anni e 7 mesi al perfezionamento della pensione di vecchiaia a condizione di avere almeno 20 anni di contributi e una pensione non inferiore a circa 700 euro al mese (1,4 volte il trattamento minimo inps). L’operazione sarà attuata con prestiti da parte di banche e assicurazioni erogati attraverso l’Inps, che dovranno essere restituiti con rate di ammortamento costanti dagli interessati, una volta conseguita la pensione, per i successivi 20 anni, con relativi interessi. Il lavoratore potrà farsi anticipare dal settore bancario una quota dell’assegno pensionistico maturato al momento dell’accesso alla prestazione sino al raggiungimento dell’età di vecchiaia. La parte dell’assegno che potrà essere riscossa dal lavoratore sarà libera ma ci saranno dei tetti massimi commisurati all’entità dell’anticipo richiesto stabiliti da un Decreto della Presidenza del Consiglio atteso entro la prima parte del 2017 (es. se si chiede un anticipo di un anno si potrà riscuotere il 95% dell’assegno, se si chiedono 3 anni la percentuale massima scende all’85%). Il prestito sarà erogato per 12 mesi l’anno sarà esente dal prelievo fiscale e potrà avere una durata minima di sei mesi ed una durata massima di 3 anni e 7 mesi. Contestualmente al prestito, il richiedente dovrà attivare un’assicurazione contro il rischio di premorienza con una compagnia assicuratrice. In caso di decesso del richiedente, il capitale residuo sarà rimborsato dall’assicurazione con la quale è stata stipulata la polizza contro il rischio premorienza , e

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quindi non si rifletterà sulla eventuale pensione di reversibilità o sugli eredi. Il lavoratore o la lavoratrice potranno scegliere l’istituto di credito e la società assicuratrice fra quelli aderenti a un’apposita convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella quale saranno definite le condizioni standard di miglior favore. Il progetto sarà in forma sperimentale, durerà due anni, sino al 2018, e poi potrà essere prorogato sulla base dei risultati della sperimentazione. APE Social E’ un trattamento assistenziale il cui valore sarà rapportato alla pensione maturata dal lavoratore al momento della richiesta ma entro un ammontare non superiore a 1.500 euro lordi mensili. Sarà un sussidio di accompagnamento alla pensione pagato interamente dallo stato e non dalle banche: pertanto sarà esclusa qualsiasi decurtazione sulla pensione finale. Resterà comunque ferma la facoltà per il lavoratore di richiedere una cifra maggiore ove la pensione maturata al momento dell’accesso allo strumento risulti superiore ai 1.500 euro lordi al mese attraverso il normale meccanismo dell’APE volontario. La versione integrale dell’articolo è disponibile su pocketsalute.it

DIREZIONE PROVINCIALE REFERENTE: SIG. MARIO PROIETTI Piazza G.Falcone e P.Borsellino, 3 (Terminal bus), 66100 Chieti Tel: 0871.330270 Fax: 0871.322456 Email: info@confartigianato.ch.it

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Allergologia

ALLERGIE, INTOLLERANZE E INFIAMMAZIONI ALIMENTARI, COLON IRRITABILE... DI CHE COSA PARLIAMO? In effetti vi è in giro un po’ di confusione. Ma obbiettivamente, escluse alcune reazioni allergiche, immediate, generalizzate ed anafilattiche, in cui è relativamente facile individuarne la natura allergica ed il rapporto causa-effetto con allergeni alimentari coinvolti, negli altri casi i sintomi sono sostanzialmente gli stessi, spesso incostanti e variabili, con manifestazioni respiratorie (asma, rinite), cutanee (orticaria), sistemiche (astenia, dimagramento, obesità), disturbi intestinali (coliche, meteorismo, alvo irregolare, infiammazione intestinali, ecc.), articolari (dolori e gonfiore), cerebrali (cefalea, confusione mentale), patologie ormonali, ecc... Vi è di tutto! I disturbi digestivi sono i più noti e frequenti, più facilmente attribuibili alle “reazioni avverse ad alimenti”. Siano esse di natura allergica e non, da flogosi o da dismicrobiosi intestinale, oggi si tende a comprenderle tutte in unico capitolo: “le infiammazioni alimentari, a sottolinearne la natura infiammatoria a patogenesi alimentare. Per comprendere bene cosa si voglia intendere con questi termini, bisogna introdurre un nuovo concetto: il Macrobiota, una volta definito come “flora batterica intestinale”. Il termine oggi viene esteso a tutta la popolazione di germi che colonizza il nostro corpo: le mucose, le vie respiratorie, la cute, e, soprattutto, l'intestino. E' un insieme di centinaia di migliaia di varietà biologiche, tra muffe, batteri saprofiti, batteri patogeni occasionali, ecc., che “collabora” con noi nella funzione digestiva. In breve è un ospite “indispensabile”, un commensale, e ciò che noi non riusciamo a digerire (le fibre) con i nostri enzimi e succhi gastrici, lo fa il macrobiota, con un sottoprodotto di vitamine (K e B) e nutrienti (saccaridi e acidi grassi) che ci mette a disposizione. Così influenza non solo la nostra digestione, ma la nostra stessa vita, perchè l'intestino, ormai è noto, è connesso con il sistema immunitario, nervoso

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ed ormonale, ed in grado di indurre modificazioni genetiche nel nostro DNA. Ciò spiega molte cose, la molteplicità e variabilità della sintomatologia, a volte difficilmente riferibile all'alimentazione, il coinvolgimento dell'intero organismo, le complesse evoluzioni cliniche a carico di organi e strutture con infiammazioni croniche, che spesso hanno il profilo di malattie specifiche (poliartrite reumatoide, malattie autoimmuni, morbo di Chron, ecc.). Ma come comincia tutta questa storia? Ovviamente “da quel che mangiamo”! I noti “test di intolleranza alimentare”, che non sono privi di fantasia innovativa, in gran parte sono privi di supporto scientifico. Per questo ci aiutano molto di più le diete di esclusione, contestuali al diario alimentare ed ai tests allergologici, ma è opportuno che siano medici esperti a tirare le somme. La terapia si basa su diversi punti: 1. essenzialmente sulla esclusione degli alimenti coinvolti e di quelli che possono dare risposte crociate; 2. dieta personalizzata integrata con fibre e nutrienti; 3. terapia sintomatica per i disturbi accusati; 4. somministrazione di integratori antiossidanti e detossicanti. Un sistema rapido per rimuovere le tossine batteriche presenti nell'intestino, rinnovare e riequilibrare la flora microbica è il lavaggio del colon con l'idrocolonterapia. PROF. GIULIO IASONNA Specialista in allergologia, malattie metaboliche, dietologia, terapia dell’obesità Equipe Medicina Estetica Viale Kennedy 37, Pescara Tel: 085 4159543 Cel: 320 2595627 Email: info@equipemedicinaestetica.it Sito web: equipemedicinaestetica.it

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Osteopatia

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Abruzzo

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Andrologia e la ginecologia

LE INFEZIONI E L'INFERTILITA' DI COPPIA L'infertilità di una coppia sessualmente attiva viene accertata quando non si riesce ad ottenere una gravidanza dopo un periodo superiore a un anno di rapporti non protetti. Rispetto al passato, oggi si ritiene che in 1 caso su 2 la difficoltà ad ottenere una gravidanza dipenda da problemi riproduttivi maschili. Nell'uomo le infezioni delle vie seminali e delle ghiandole accessorie dell'apparato riproduttivo (prostata, epididimo) possono portare ad infertilità attraverso un danno provocato dagli stessi microrganismi. Inoltre, le infezioni possono causare ostruzioni mono o bilaterali delle vie seminali (i condotti nelle quali passa lo sperma) e disfunzioni dell’eiaculazione. La presenza di germi patogeni nel liquido seminale è strettamente correlata ad un aumento di danni al DNA dei singoli spermatozoi e ad una diminuzione della loro motilità. Il riscontro di un patogeno, trascurato e non curato, a lungo può provocare dei danni intrinseci a livello del genoma spermatico che si traducono con infertilità o aborti ripetuti. Un elevato numero di leucociti (leucocitosi) causa un peggioramento della qualità del liquido seminale determinando una minore motilità, minore percentuale di forme normali cosi come una minore concentrazione di spermatozoi. E’ consigliabile associare allo spermiogramma di base la spermiocoltura per poter prevenire ed eventualmente curare qualsiasi stato patologico che potrebbe interferire con la fertilità. La spermiocoltura, cioè l’esame colturale del liquido seminale, viene sostenuto quando si sospetta la presenza di una malattia a trasmissione sessuale o nel percorso diagnostico di analisi dell'infertilità di coppia per assicurarsi che non ci siano batteri o altri microrganismi potenzialmente dannosi per l'instaurarsi di una gravidanza. Lo screening microbiologico permette di avere un quadro completo della popolazione microbica presente nel campione di liquido seminale come germi comuni, miceti e

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Marche - Abruzzo micoplasmi. ll test risulta necessario quando il paziente lamenta dolore e/o bruciore alla zona perineale, al pene o ai testicoli soprattutto se in concomitanza esiste uno spermiogramma alterato. Se l'analisi colturale risulta positiva, ossia se vi sono batteri nell'eiaculato, si esegue l'antibiogramma per identificare il batterio che ha generato l'infezione e per somministrare l'antibiotico più adatto per debellarlo.

Lo Studio Medico Ledda Bottari è una struttura all'avanguardia nella diagnostica e nella terapia delle patologie del tratto genitale maschile e femminile e dell'infertilità di coppia. Le specializzazioni: Andrologia • Ostetricia e Ginecologia • Seminologia • Infertilità di coppia • Ecografia diagnostica ed interventistica

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Odontoiatria

IMPLANTOLOGIA MINI-INVASIVA: IL COMPUTER E L'ODONTOIATRIA L’estetica dentale non è una disciplina ben distinta dalle altre ma è solo il punto di arrivo ed il valore aggiunto di terapie eseguite con scrupolo e razionalità scientifica. Abbiamo intervistato il Dottor Giuseppe Guiducci, odontoiatra e protesista dentale di Pescara, esperto in Implantologia Computer Guidata. Dottor Guiducci, cosa s’intende per implantologia mini invasiva? “Il costante sviluppo delle tecniche chirurgiche permette che l’intervento venga pianificato ed effettuato grazie ad un tipo d’implantologia avanzata mini-invasiva computer guidata. Avvalendosi infatti della TAC tridimensionale che evidenzia la struttura scheletrica è consentita la programmazione protesicamente guidata del caso e la realizzazione dell’intervento, attraverso apposite mascherine chirurgiche, con l’inserzione preventivamente programmata e non dolorosa d’impianti in titanio, biocompatibili, inerti, anallergici, su cui andranno ancorati monconi e corone in ceramica. Il sistema è quello più recente - prosegue il Dott. Guiducci che permette di avere una prima sistemazione della bocca, sia estetica che funzionale, eseguita nella stessa giornata per poi raggiungere progressivamente, attraverso un’adeguata

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Abruzzo riabilitazione, la soluzione definitiva. In questo modo si riducono al minimo i disagi, anche in condizioni di completa mancanza di denti, e si consente al paziente di recuperare la piena efficienza funzionale masticatoria ed un sorriso estetico luminoso”. Quali vantaggi hanno apportato le nuove tecniche biologiche metal free in campo protesico? “Nell’odontoiatria protesica l’orientamento è rivolto all’utilizzo di corone in ceramica integrale e zirconio ceramica, realizzate attraverso software digitali evoluti CAD CAM e che presentano una biocompatibilità ed un’integrazione tissutale migliore. Il colore viene preso attraverso uno spettrofotometro digitale garantendo così un’estetica eccellente, con caratterizzazioni e traslucenza dei denti naturali”. Dottor Guiducci, rimane comunque preferibile riuscire a “salvare” i propri denti? “Nei pazienti suscettibili alla malattia parodontale molto importante è il monitoraggio dei tessuti di sostegno dei denti e l’eliminazione di sanguinamento ed infiammazione, attraverso singole sedute dedicate e mirate alla difesa dell’altezza della cresta alveolare ossea, decisiva per evitare la perdita degli elementi dentali. Nell’era dei grandi passi in avanti dell’odontoiatria, la sfida che oggi attende il dentista è di saper conservare la dentatura dei pazienti non più giovani ripristinando con tutte le tecniche estetico funzionali

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Abruzzo invasiva si riduce al minimo il disagio ed il discomfort per il paziente, che nel giro di poche ore può tornare alle sue normali attività. In alcuni casi possono subentrare disturbi analoghi a quelli di una semplice estrazione dentale.

possibili, eventuali deprimenti strutturali dei denti. Diventano fondamentali una diagnosi scrupolosa e l’attenta esecuzione del miglior trattamento di ripristino della masticazione estetico funzionale”. Per quando riguarda l’estetica dentale, si sente sempre più spesso parlare delle faccette estetiche dentali; ci spiega in cosa consistono? ”Le faccette dentali rappresentano uno dei risultati migliori dell’odontoiatria estetica moderna; consentono il raggiungimento di un eccellente risultato estetico in odontoiatria. Si tratta di sottili gusci in ceramica dello spessore di 0,4 mm realizzati su misura dopo un attento studio in laboratorio; applicate sulla superficie esterna dei denti sono in grado di donare forma e colore ideali per l’estetica del paziente.

Qual è la durata media di un impianto dentale? Sane e corrette abitudini d’igiene orale, come spazzolarsi accuratamente, passare il filo interdentale e lo scovolino, insieme a controlli periodici e sedute d’igiene presso lo studio dentistico, ne garantiscono una lunghissima durata. IN BREVE I VANTAGGI DEG LI IMPI ANTI : • Mantengono sani i denti naturali • Sono affidabili e duraturi • Sono estetici • Sono economici Sarà possibile così evitare tutti gli inconvenienti dovuti a ponti, protesi mobili, totali o parziali. L’implantologia spesso costa meno degli altri trattamenti. Considerando il tempo impiegato per adattare continuamente le protesi o riparare i danni provocati nel tempo dai ponti, si può capire che gli impianti sono la soluzione che dà il miglior valore aggiunto e la tecnica di ripristino della masticazione più estetica, funzionale e salutare.

DOMANDE FREQUENTI Esiste un limite di età per l’inserimento degli impianti dentali? Una volta concluso il processo di crescita osseo scheletrico, gli spazi vuoti possono essere sostituiti con impianti dentali anche in età senile molto avanzata. L’inserimento degli impianti dentali è doloroso? No, l’inserimento degli impianti dentali viene eseguito in anestesia locale. Si prova dolore o fastidio dopo l’inserimento degli impianti dentali? No, grazie ad un tipo chirugia implantare mini

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DOTT. GIUSEPPE GUIDUCCI Odontoiatria e Protesista dentale Studio Odontoiatrico Via Venezia 36, Pescara Tel: 085 386258 Sito web: studiodentisticoguiducci.it

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Abruzzo

Medicina estetica

COS’È LA LIPOEMULSIONE SOTTOCUTANEA Controllare il peso e le patologie legate all’obesità con la chirurgia bariatrica

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DOPO Che cos’è Tra tutte le tecniche utilizzate e proposte ai pazienti per ottenere risultati personalizzati più efficaci, la soft -liposcultura è in assoluto la più richiesta. I motivi risiedono nel fatto che si tratta di una tecnica non cruenta, di efficacia provata e ben tollerata, utilizzata per ridurre le adiposità e i depositi di cellulite localizzati. Questo metodo, ormai ampiamente collaudato, oggi si avvale di un nuovo e innovativo strumento: Il MICROLIPOCAVITATION certificato CE Medicale e a marchio depositato.

sciogliere il grasso per mezzo di una multi frequenza ultrasonica pulsata che, sollecitando le cellule di grasso, le rompe sciogliendole. I vantaggi Rispetto alle altre tecniche, Microlipocavitation assicura molti vantaggi: la multi frequenza pulsata agisce anche sulla struttura fibrotica di sostegno del grasso e della pelle, ottenendo un eccellente effetto lifting della zona trattata, rendendo la pelle aderente al nuovo volume ottenuto e contrastandone la flaccidità; la tecnica è molto soft e micro, per cui consente di operare anche bei piani più delicati, rispettando il sistema vascolare e quello linfatico; la procedura non prevede tagli alla struttura della pelle; le incisioni praticate sono di 2mm e quindi non richiedono punti di sutura; il trattamento viene effettuato ambulatorialmente in anestesia locale, senza i rischi di un’anestesia generale; si è in grado di riprendere le normali attività quotidiane il giorno stesso in cui si è sottoposti al trattamento grazie alla tecnologia più affidabile, basta una sola seduta per avere risultati eccellenti (come quelli di liposuzione) e eventualità di embolie, versamenti, edemi e avvallamenti sono praticamente inesistenti. Il trattamento è consigliato per : fianchi, interno ed esterno cosce, mento, braccia, ginocchia, caviglie, pancia, glutei.

DR. NICOLA SALVATORELLI Piazza Sacro Cuore 26, Pescara (Pescara) Tel: 085 4224780 Cel: 3473538970

Come funziona Si tratta di una tecnica di liposcultura che permette di

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Marche

Medical Team

Reumatologo Dott. Graziano Piergiacomi R

 Visite Ortopediche

Ortopedico Dott. Alberto Busilacchi

 Visite Reumatologiche  Fisioterapia  Riabilitazione  Trattamenti osteopatici Adulti e Bambini

Nutrizionista Dott.ssa Arianna Vignini

Radiologo Dott. Vittorio Piloni

 Ecografie muscolo tendinee  Visita Nutrizionistica (holter metabolico, analisi impedenziometrica)

 Personal Trainer

Ecografie Muscolo Tendinee Dott. Egidio Tittarelli

FISIOREUM Via Guazzatore 189 Osimo Ancona 60027 Tel. 071 723 1225 www.fisioreum.it Dal Lunedì al Venerdì 08:0013:00 / 15:00-20:00 Sabato 08:00-13:00


Piede diabetico ed ulcere cutanee

ULCERE CUTANEE, FERITE DIFFICILI E PIEDE DIABETICO

Le ulcere cutanee, le ferite difficili e il piede diabetico, sono entità nosologiche frequenti nel nostro ambiente. Negli ultimi anni il problema ha assunto un’importanza crescente, a causa del progressivo aumento della popolazione in età avanzata e quindi della prevalenza delle patologie cronico-disabilitanti. Rappresentano un reale problema clinico-assistenziale di crescente importanza, spesso invalidante e di difficile approccio. Si parla di ulcere cutanee quando c’è una perdita di tessuto ed il processo di riepitelizzazione non è in grado, per diversi fattori, di rigenerare la pelle. Le ulcere possono verificarsi in tutte le aree cutanee. Il sintomo comune è il dolore, legato all’esposizione degli strati profondi dell’epitelio a processi infiammatori e irritativi determinati dalla maggiore sensibilità a traumi meccanici, chimici, infettivi. Insieme al dolore si osservano edema, rossore e sanguinamento. Quando queste lesioni si presentano negli arti inferiori rendono difficile la deambulazione, in tutti i casi comportano un disagio sociale importante. Generalmente compaiono come espressione di una malattia già esistente, sia questa di origine vascolare o metabolica, che per diverse cause non è stata trattata; per tale motivo, nell’ottica di un corretto inquadramento diagnostico-terapeutico e per facilitare il processo di guarigione, è importante gestire le cause scatenanti nell’insorgenza delle ferite, i deficit vascolari per le ulcere degli arti inferiori e la

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Abruzzo neuropatia per i pazienti diabetici. In questo contesto è fondamentale ricordare le ulcere da decubito, causate dalla mancanza di un adeguato afflusso di sangue nella zona del corpo che sta per un lungo periodo di tempo a contatto con una superficie (letto, sedia a rotelle). Generalmente si manifestano in pazienti allettati per un lungo periodo. Le ulcere da decubito possono colpire tutti gli strati della cute, classificandosi in stadi dal I al IV (Classificazione E.P.U.A.P) come si osserva nella figura. L’approccio diagnostico terapeutico prevede: • l’inquadramento della causa della lesione, con corrispondente correzione dei fattori causali; • l’identificazione degli obiettivi della terapia; • la preparazione del letto o base della feritae la scelta dei materiali; • la verifica del piano terapeutico ed il monitoraggio continuo della compliance del paziente. In Abruzzo esiste un ambulatorio dedicato alla diagnosi e cura di queste patologie nel quale si esegue una accurata visita medica del paziente, considerando sia la zona interessata dalla lesione, sia la malattia che l’ha causata. Si eseguono esami di laboratorio e indagini diagnostiche mirate in modo da poter impostare il protocollo terapeutico idoneo e personalizzato. Il trattamento consiste in medicazioni locali con appositi presidi di ultima generazione associati a terapia antibiotica mirata e debridement chirurgico della zona, per abbattere la carica batterica locale. Una volta pulito e preparato il letto dell’ulcera questo viene ricoperto con tessuto sintetico o naturale di derma rigenerativo per accelerare la guarigione. Quando è completamente curata si procede alla copertura definitiva con innesto cutaneo. La preparazione del letto dell'ulcera (WBP) Wound Bed Preparation, prevede: • la gestione dell’essudato; • la gestione del tessuto necrotico; • l'attenzione agli eventi biologici che ritardano la guarigione; il mantenimento di un letto di

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Abruzzo lesione deterso che possa sostenere il processo di guarigione. È stato dimostrato che il tessuto necrotico e infetto del fondo della ferita ritarda e impedisce la formazione di tessuto di granulazione e la guarigione della ferita, pertanto la sua rimozione (debridement o sbrigliamento) è fondamentale per favorire e accelerare il processo di riepitelizzazione.

Nel caso specifico dei pazienti con diabete l’obiettivo principale del nostro ambulatorio è la prevenzione che ha come finalità ridurre al minimo le microlesioni sui piedi in modo di diminuire gli interventi chirurgici. Nei casi in cui sia necessaria la cura del piede diabetico per noi è fondamentale la preservazione dell’arto, cercando di minimizzare la tanto temuta amputazione di una parte di esso, comunque sempre ricostruendo la parte tolta con tessuti rigenerativi che sostituiscono quello perso in modo che l’arto possa rendersi utile per l’applicazione di eventuali protesi. La nostra missione è quella di riabilitare il paziente in modo da propiziarli una vita più comoda e socialmente.

L’ambulatorio del Piede diabetico e Ferite complesse diretto dal Dr Gustavo Velasquez svolge un’attività dedicata al trattamento di lesioni, ferite e ulcere con difficoltà alla guarigione, attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche all’avanguardia. Le ferite difficili o complesse sono quelle che non guariscono in otto/dodici settimane, sono considerate croniche e necessitano di una valutazione specialistica. Sono attivi percorsi per le seguenti lesioni: piede diabetico; ulcere vascolari arteriose, venose, linfatiche, miste; ulcere reumatiche; ulcere neoplastiche; ulcere da trauma; ulcere da pressione; lembi o innesti compromessi. I percorsi diagnostico assistenziali hanno come obiettivo il miglioramento della condizione della ferita e la diminuzione del dolore, favorendo nel complesso la guarigione.

DOTT . GUSTAVO ADOLFO VELASQUEZ Medico Specialista in Chirurgia Generale Esperto in: Wound Care, Ferite difficili e Piede diabetico Riceve: Clinica Pierangeli Unità Ferite e Piede Diabetico 1 piano Tel: 085 42411 Urgenze e visite domiciliari: Tel: 349 6035299 Lunedì- venerdì dalle 08:00 alle 18:00 Sabato dalle 08:00 alle 14:00 Studio Privato Via Italia, 70 Villa Raspa Tel: 349 6035299 E-mail: info@ulcerecutaneeabruzzo.it Sito web: www.ulcerecutaneeabruzzo.it

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Abruzzo

Assistenza diurna

PET-THERAPY E ANZIANI: QUANDO LA RELAZIONE CON IL CANE AIUTA Tutti gli effetti positivi del rapporto uomo - animale

Tra le malattie cronico-degenerative la DEMENZA interessa circa il 6,4% della popolazione ultra65enne e sistima possa diventare la sesta causa di morte entro il 2030 nei paesi economicamente più ricchi. La demenza è caratterizzata da un declino acquisito e peggiorativo che comporta difficoltà su più ambiti: familiare, sociale e lavorativo. Le aree colpite dalla demenza sono le abilità cognitive (deficit mnestici, disorientamento temporale e spaziale, deficit di ragionamento astratto, di logica e giudizio, agnosia, acalculia, afasia, ecc); il comportamento, l’affettività e l’emotività ed infine le capacità funzionali, sociali e lavorative. Sono presenti diverse tipologie di demenza ad esempio la Malattia di Alzheimer, la Demenza vascolare, la Demenza a Corpi di Lewy e la Demenza frontale. La demenza, essendo una malattia degenerativa, prevede una progressione gerarchica della sintomatologia: 1. Fase iniziale: minimo disorientamento temporale; difficoltà a ricordare eventi recenti; difficoltà a trovare le parole; aprassia costruttiva per disegni tridimensionali; ansia/depressione/ negazione di malattia; difficoltà sul lavoro; assenza di alterazioni motorie. 2. Fase intermedia: disorientamento spaziotemporale; deficit di memoria di entità moderato-grave interferente con le attività quotidiane; chiaro disturbo del linguaggio; aprassia costruttiva, ideativa ed ideo-motoria, dell’abbigliamento; agnosia; alterazioni comportamentali e necessità di essere stimolato alla cura della propria persona. 34

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Stadi terminali: completa perdita delle abilità cognitive; perdita del linguaggio fino al mutismo; rigidità; bradicinesia; crisi epilettiche; aggressività; vagabondaggio; completa perdita dell’autosufficienza per lavarsi, vestirsi e alimentarsi; incontinenza sfinterica.

La Stimolazione Cognitiva è un programma specifico che persegue l’obiettivo primario di mantenere la mente della persona attiva ed impegnata esercitando le abilità che non sono molto usate solitamente attraverso esercizi specifici sulle seguenti aree cognitive: l’apprendimento e la memoria implicita, il linguaggio e le funzioni esecutive. Si rivolge principalmente alle persone con demenza di grado LIEVE e MODERATO, le attività si possono svolgere singolarmente o in piccolo gruppo, e sono previste sessioni di mantenimento della stessa terapia. Le recenti evidenze scientifiche mostrano un miglioramento delle funzioni cognitive globali ed un miglioramento della qualità di vita e del benessere delle persone coinvolte. Presso il Centro Polifunzionale Alzheimer-Parkinson Pegaso che si trova in Abruzzo, a San Giovanni Teatino, tra le principali attività proposte ai propri ospiti, ci sono appunto i programmi di stimolazione cognitiva che vengono svolti durante le ore di permanenza al centro o singolarmente previo appuntamento. Inoltre una grande novità proposta dal Centro sono i programmi di Stimolazione Cognitiva Preventiva che si rivolgono generalmente ad anziani che ancora non hanno ricevuto una diagnosi di demenza ma che desiderano mantenere le loro abilità cognitive residue al fine di potenziare quella che oggi viene definita “riserva cognitiva”: un ottimo strumento di prevenzione. DOTT.SSA CATERINA DI MICHELE Coordinatrice psicologa del Centro diurno Pegaso Centro polifunzionale alzheimer/parkinson via Polo 20, Sambuceto (CH) Tel: 085 51101 Email: info@centropegaso.eu Sito web: centropegaso.eu

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SE PERDI LA MEMORIA, PERDI TUTTO.

L’Alzheimer è una malattia che porta via con sé i ricordi di una vita. Federazione Alzheimer Italia riempie questo vuoto, stando accanto al malato e alla sua famiglia. Scopri come, visita il sito www.alzheimer.it o scrivici all’indirizzo info@alzheimer.it


Disfluenze del linguaggio

LA TESTA DEFORMATA Quest’articolo è destinato, in primo luogo, a tutte le mamme e genitori che hanno un bambino affetto da plagiocefalia, brachiocefalia o da “testa piatta” in generale. Esso, inoltre, dovrebbe essere d’interesse anche per gli addetti in ambito medico sanitario (pediatri, ginecologi, ostetriche, osteopati, fisioterapiste…) che, spesso, non hanno chiaro nella loro mente cosa comporti questo problema di testa deformata, rimanendo passivi e dicendo semplicemente alle mamme: “passerà”… L’idea è nata in seguito a corsi e conferenze tenuti per ostetrici e ostetriche della regione Lazio e dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma negli anni 2005-2006. Durante questi corsi, mi sono reso conto che queste figure a quotidiano contatto con la nascita, possedevano pochissima conoscenza riguardo ai problemi relativi alla plagiocefalia e alla cosiddetta “testa piatta”, mentre sono i primi a venire a contatto con queste disfunzioni e le conseguenti anomalie. L’osteopatia è particolarmente utile per i più piccoli poiché utilizzando tecniche manipolative delicate non invasive né dolorose, riesce a risolvere alcune problematiche diffuse tra i bambini. Il trattamento manipolativo osteopatico permette di individuare celermente e prontamente le cause dei disturbi di cui soffrono ad esempio bambini nati da parti eutociti, da cesareo. Tra i più comuni traumi da parto che accadono nelle prime settimane di vita, vi sono: plagiocefalia, rigurgiti e reflusso gastroesofageo, stitichezza, coliche gassose, atteggiamenti scoliotici, difficoltà a prender sonno, otiti o sinusiti ricorrenti. La plagiocefalia e la testa piatta sono diventate per l’osteopatia e per l’osteopata un frequente motivo di consulto e preoccupazioni quotidiane. Cos’è la plagiocefalia In greco, plagiocefalia significa “cranio obliquo”. Molti neonati hanno il cranio appiattito da un lato, sinistro o destro. La pressione si esercita in modo asimmetrico sulla parte posteriore del cranio,

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Abruzzo sull’osso occipitale. Visivamente si apprezzano uno spostamento delle orecchie, uno dei due lati dell’occipite affondato e appiattito e una asimmetria frontofacciale (l’emi frontale è proiettato anteriormente). Il tutto corrisponde ad una metà del cranio proiettata in avanti che prende la forma di un parallelogramma. Le strutture neurologiche cerebrali contenute all’interno delle pareti ossee subiscono la medesima deformazione. Brachiocefalia La pressione esterna esercitata sull’intera parte posteriore del cranio (occipite e parietale posteriore) modella l’occipite e il parietale senza il naturale arrotondamento ed estende la parte superiore del cranio. A queste deformazioni generalmente si associa un torcicollo: il bambino ruota la testa più facilmente da un lato rispetto all’altro. Le ossa del viso diventano asimmetriche, i genitori riferiscono che il bambino ha un occhio più grande dell’altro. Ma non è cosi, i due bulbi oculari sono identici. È il massiccio osseo che, essendo asimmetrico, fa sì che una fossa orbitale sia più stretta rispetto all’altra. La versione integrale dell’articolo è disponibile su pocketsalute.it

DR. EDDY DEFOREST Osteopath D.O. I.W.G.S. Parigi Direttore scuola osteopatica PescaraRoma Corso Vittorio Emanuale II 257/5, Pescara Tel: 085 27077 Email:deforestosteo@yahoo.it Sito web: deforest.eu

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Disfluenze del linguaggio

Marche

BALBUZIE E GENITORI

possono distinguere aspetti psicosomatici come blocchi silenziosi o ripetizioni di suoni oppure effetti ed elementi secondari comportamentali come forme di fuga dalla prestazioni verbali o continui cambiamenti di parole o struttura grammaticale,o ancora evitare persone fonte di stress. Specie in adolescenza al genitore si richiede molta fiducia ed positività generata anche dallo sviluppo positivo di una terapia di aiuto dello specialista. Evitare inutili allarmismi aiutandosi anche attraverso una corretta informazione dettata dallo specialista; Ascoltare le emozioni del bambino senza avere atteggiamenti superficiali o di disinteresse verso la comunicazione emotiva del figlio verso il genitore. Consigli. • non aiutare in modo ansioso il bambino mentre parla ma evitare totalmente qualsiasi intervento; • non mostrare preoccupazione ma serenità mentre parla; • cercare sempre una collaborazione con le maestre di scuola; • attivare per il bambino una intensa vita di relazione sociale; • non avere fretta nel risultato della terapia ma apprezzare i crescenti miglioramenti; • porre attenzione agli elementi stress del bambino; • gratificarlo molto per i contenuti che ha espresso balbettando.

Nella primissima infanzia circa il 5% dei bambini manifesta piccole disfluenze della parola ma entro i 6 anni questi bambini tendono a guarire spontaneamente nella misura del 4% e le guarigioni sono più alte nel genere femminile che in quello maschile. Infatti comunque il rapporto tra maschi e femmine che balbettano è di 4:1. La balbuzie secondo gli ultimissimi dati DELL'OMS colpisce il 2% della popolazione mondiale e circa un milione di persone in Italia. La maggioranza delle balbuzie nasce tra i 3 e i 7 anni ed anche in percentuale minore tra i 1012 anni. Rare sono le balbuzie da adulti e solo per un evento traumatico. Per molti autori di grande fama la balbuzie ha una origine genetica predispositiva infatti la percentuale di possibilità di balbettare sale circa del 40%se uno dei genitori balbetta e di circa il 75%se balbettano entrambi. Certo molto influente è l'ambiente del vissuto della persona che balbetta e dunque l'origine della balbuzie è da ricercarsi in una dimensione di studio e analisi epigenetica. Ricerche mondiali di alto valore hanno dimostrato come la balbuzie si associa a qualsiasi tipo di personalità per cui è difficile poter legare specifici tratti della personalità a chi balbetta o alla balbuzie. Certo la balbuzie influisce sull'evoluzione e sull'identità dell'individuo sia a livello personale che di identità sociale. Ricerche dicono che il 70% dei balbuzienti è condizionato in modo negativo e ha disturbi sul lavoro e nella scelta e occasioni del lavoro o della vota sociale. In quasi tutti i ragazzi che balbettano abbiamo notato poi un ansia scolastica molto alta prodotta da traumi dovuti dalla balbuzie che a scuola genera ansia da prestazione e piccole paure di esposizione. Questo poi diventa una vera fobia sociale per chi balbetta. Nella balbuzie si

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Mai dare peso alla forma balbettata del parlato. Si consiglia una diagnosi ed una osservazione precoce del bambino che balbetta e della sua famiglia. DR. MARCO SANTILLI Pedagogista clinico e Counselor DR. SAVERIO DI DONATO Psicologo - Psicoterapeuta Centro Specialistico Italiano eliminazione delle balbuzie e disturbi del linguaggio Tel: 800 090 732 Infoline: 340 8671477 Sito web: marcosantilli.it

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Notizie dalla Regione Abruzzo

OSPEDALE DI L’AQUILA: SUPERATA LA SOGLIA DEI 500 TRAPIANTI DI RENE n 16 anni di attività, il centro regionale per Abruzzo e Molise, con sede al San Salvatore, ha effettuato 234 trapianti su pazienti di altre regioni e 270 su malati abruzzesi.

L‘assessore regionale Paolucci: “Riconoscimento, a livello nazionale, dei risultati raggiunti” Il Centro regionale di L’Aquila, per Abruzzo e Molise, ha tagliato lo storico traguardo dei 500 trapianti di rene: obiettivo raggiunto ai primi di gennaio 2017 con l’asticella che a tutt’oggi ha toccato quota 504. Aver oltrepassato la simbolica soglia dei 500 trapianti costituisce un fatto importante e il coronamento di un’esperienza cominciata nel 2001, con l’attivazione del Centro trapianti a L’Aquila. Un’attività che, per portata e importanza, rappresenta una risorsa non solo della sanità aquilana, abruzzese e molisana, ma anche italiana poiché sono tanti i pazienti, residenti in altre regioni, sottoposti a trapianto all’ospedale di L’Aquila. Il bilancio di 16 anni di lavoro è stato illustrato stamane all’Aquila, nell’aula Dal Brollo dell’ospedale, durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, il manager della Asl, Rinaldo Tordera, la rettrice dell’Università Paola Inverardi, il responsabile dell’équipe chirurgica del centro trapianti di L’Aquila prof. Francesco Pisani, oltre al prof. Antonio Famulari. Sono 234 le persone di altre regioni a cui, al San

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Salvatore, è stato trapiantato il rene e 270 quelle residenti in Abruzzo (65 nel Molise). Attualmente sono ancora tante le opposizioni, vale a dire il no al prelievo degli organi da parte dei familiari dei donatori: ha infatti raggiunto, in Abruzzo e Molise, la percentuale del 40% (più alta di quella del 2015 che era del 32.7%) rispetto a una media nazionale che si attesta attorno al 30%. Ad ogni trapianto, all’ospedale di L’Aquila, c’è un gioco di squadra che coinvolge una serie di servizi tra cui, in modo particolare, l’équipe chirurgica del Centro Trapianti, il Coordinamento Regionale Trapianti e il Centro di Tipizzazione Tissutale, con la collaborazione degli altri reparti e servizi dell’ospedale. Nonostante gli ottimi risultati raggiunti bisogna fare di più sul piano della sensibilizzazione della popolazione sulla donazione. Un concreto passo in avanti è stato compiuto, a fine 2014, con l’avvio, anche in Abruzzo, dell’iniziativa, condotta a livello nazionale, ‘Una scelta in Comune’. Si tratta della possibilità, al momento del rinnovo della carta d’identità in Municipio, di dare il proprio assenso alla donazione d’organo. Al 22 gennaio sono state 5.016 i sì alla donazione da parte dei cittadini abruzzesi che, in 29 comuni della Regione, hanno aderito all’iniziativa. “Oggi non facciamo un’autocelebrazione”, ha dichiarato l’assessore regionale Silvio Paolucci, “perché i risultati ottenuti in tanti anni di lavoro costituiscono il riconoscimento di un’attività, quella svolta all’Aquila, che è apprezzata a livello nazionale. Sul fronte dell’attività dei trapianti la Regione può ancora investire poiché è un aspetto cruciale della sanità abruzzese”. Il Manager Tordera ha rilanciato la ‘cultura’ della donazione. “Il traguardo dei 500 trapianti”, ha detto, “deve servire a diffondere sempre più il valore della donazione d’organo, uno dei pilastri della nostra società che salda altruismo al più alto livello, solidarietà e valenza etica”. La rettrice dell’ateneo, Inverardi, ha detto che “mettere insieme le risorse è un dovere delle istituzioni impegnate, per migliorare sempre più l’offerta sanitaria”.

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Oncologia

DIVENTARE MADRI DOPO IL TUMORE E’ POSSIBILE Il 4 febbraio ricorre la Giornata Mondiale contro il Cancro: l’importanza della crioconservazione per preservare la fertilità della donna Il Prof. Antonio Pellicer, Presidente IVI, fa il punto sui risultati raggiunti dalla ricerca scientifica e dalla pratica clinica nella crioconservazione degli ovociti in pazienti oncologiche. Circa il 10% dei casi di cancro riguarda donne al di sotto dei 45 anni. Oggi i tassi di successo della fecondazione in vitro che impiega ovociti congelati sono simili ai risultati ottenuti con ovociti freschi

Roma, 2 febbraio 2017 Il prossimo 4 febbraio ricorre la Giornata Mondiale contro il Cancro, patologia che solo in Italia fa registrare un significativo incremento di pazienti: erano 2 milioni e 244 mila nel 2006; sono aumentati sino a oltre 3 milioni nel 20161. Nel 2020 saranno 4 milioni e mezzo1. Ogni giorno circa 1.000 persone ricevono la diagnosi di tumore1. Uno degli aspetti più delicati legati al cancro è quello della fertilità, a causa delle cure oncologiche che possono compromettere la capacità riproduttiva delle pazienti: circa il 10% dei casi di cancro riguarda, infatti, donne al di sotto dei 45 anni2, per le quali è sempre più forte l’esigenza e la necessità di preservare il proprio potenziale riproduttivo. “La crioconservazione degli ovociti – commenta il Prof. Antonio Pellicer, Presidente IVI e co-direttore di Fertility and Sterility - rappresenta una grande opportunità per le pazienti oncologiche che, dopo aver affrontato una malattia grave come il tumore, non vogliono rinunciare al desiderio di diventare madri. La ricerca scientifica e la pratica clinica hanno fatto passi da gigante e oggi i tassi di successo che si ottengono dalla fecondazione in vitro che impiega ovociti congelati sono simili ai risultati ottenuti con ovociti freschi2”. www.poketsalute.it

La richiesta di preservare la fertilità è in costante aumento perché sono aumentati i tassi di sopravvivenza ai tumori. Sono due le neoplasie più frequenti: il nemico numero uno per gli uomini è il tumore della prostata, mentre per le donne è quello della mammella. I due tumori presentano però sopravvivenze a cinque anni di oltre il 90%, con percentuali ancora più elevate per i tumori che vengono diagnosticati allo stadio precoce1. “In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, vogliamo sensibilizzare le numerose donne che ricevono una diagnosi di tumore e che ancora non hanno avuto figli – afferma Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma – ad attivarsi subito per congelare i propri ovociti: il desiderio di genitorialità non deve essere, infatti, trascurato e messo da parte a fronte delle cure per sconfiggere la malattia. Dal 2007 ad oggi presso i nostri Centri IVI sono nati 17 bambini da donne che hanno superato il tumore e sono oltre 850 le pazienti oncologiche che si sono rivolte a IVI per sottoporsi a un trattamento di vitrificazione degli ovuli per preservare la propria fertilità”. In Spagna i centri IVI offrono a titolo gratuito la possibilità di conservare ovociti e sperma a tutti i pazienti oncologici, senza imporre vincoli sull’utilizzo degli stessi.

Bibliografia: 1 Registro Airtum 2016 2 Catrin E. Argyle et al, “Oocyte cryopreservation: where are we now?” – Human Reproduction Update,Vol 22,No. 4, 2016 IVI – Instituto Valenciano de Infertilidad IVI ha aperto le porte nel 1990 come primo Istituto medico in Spagna specializzato nella riproduzione umana. Attualmente conta più di 60 cliniche in 11 paesi ed è leader europeo nel campo della medicina della riproduzione. Ha aiutato a nascere 125.000 bambini.

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Iniziative

INCONTRO A ROMA CON I DIRIGENTI DELLA SOCIETÀ SCIENTIFICA DEI BIOCHIMICI CLINICI Il Presidente Marcello Ciaccio: “Sotto accusa la mancata appropriatezza e la medicina difensiva. Anche nel Sud d’Italia vi sono eccellenze che vanno valorizzate”. Allo studio nuove linee guida, dopo la recente approvazione dei LEA. L’impegno a favore della popolazione migrante e dei Paesi in via di sviluppo. Roma, 30 gennaio 2017 – “Cresce in Italia il numero di esami clinici richiesti ai laboratori del servizio sanitario nazionale. In alcuni settori della medicina, come le malattie cardiovascolari, nel diabete e nell’insufficienza renale, l’incremento annuo arriva al 20%. Questo è dovuto alla deospedalizzazione dei pazienti colpiti da patologie croniche e, talvolta, dal ricorso alla medicina difensiva. Non sempre, però, i test prescritti tengono conto dei criteri di appropriatezza. E’ necessario interrompere quanto prima questo boom di prescrizioni non sempre indispensabili, per evitare sprechi all’intera collettività e migliorare l’assistenza sanitaria nel nostro Paese”. E’ questo l’appello lanciato dal prof. Marcello Ciaccio, Presidente Nazionale della SIBIoC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica), in un incontro con i giornalisti organizzato oggi a Roma. “Gli esami di laboratorio influenzano il 70% delle diagnosi mediche e quindi dei successivi trattamenti - afferma il prof. Ciaccio -. Per questo è necessario riorganizzare le rete di queste strutture in Italia in modo che solo in pochi laboratori ci siano le strumentazioni e siano svolte le attività di secondo e terzo livello, specialistiche e ultra specialistiche. Per esempio, le indagini sofisticate come quelle di genetica molecolare non dovrebbero essere eseguite in tutti gli ospedali. Come spesso accade, le Regioni del Sud sono più penalizzate rispetto a quelle del Nord, anche se nel Mezzogiorno esistono numerose eccellenze. In tal modo, si eviterebbero sprechi e inappropriatezza che può portare risultati falsamente positivi che scatenano a loro volta altre indagini, visite e terapie inutili. Da qui il nostro invito a incrementare le strutture

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accreditate secondo la normativa del Ministero della salute”. “Ma - sottolinea Ciaccio - va combattuta anche la troppa medicina difensiva. Il disegno di legge sul rischio professionale, recentemente approvato dal Senato, potrà ridurre il ricorso ad analisi svolte solo per evitare controversie legali. Siamo pronti a dare il nostro contributo e a collaborare con tutte le Istituzioni”. Con oltre 2000 specialisti iscritti, la SIBIoC intende offrire al Ministero e alle Regioni il suo apporto per un migliore dialogo con i medici di medicina generale e gli specialisti. “La nostra è una branca in cui l’innovazione rappresenta una componente molto rilevante, grazie ai progressi tecnologici - spiega il prof. Giuseppe Lippi, coordinatore divisione scientifica della SIBIoC -. Proprio per questo, abbiamo deciso di incrementare la formazione dei giovani specialisti, molto apprezzati anche all’estero. E di intensificare il rapporto coi Paesi emergenti. Per favorire la cooperazione internazionale è stato avviato “Adotta un professionista dai Paesi Emergenti”. Medici di laboratorio stranieri, provenienti soprattutto da Paesi africani, sono stati accolti in alcuni ospedali italiani per un periodo formativo. Non solo, in collaborazione con l’onlus Docemus, la SIBIoC ha reso operativi alcuni laboratori in ospedali di aree disagiate dell’Africa. Ma è forte anche l’attività nei confronti dell’emergenza migranti in Italia”. “L’ospedale Garibaldi di Catania aggiunge Ciaccio - ha avviato un progetto patrocinato dalla nostra Società Scientifica e cofinanziato dal Ministero della Salute. I migranti, una volta sbarcati sulle coste siciliane e arrivati all’interno del sistema di accoglienza, sono sottoposti a screening che riguardano soprattutto l’individuazione di alcune pericolose patologie infettive. In tal modo, se una persona risulta positiva viene immediatamente indirizzata in una struttura in grado di assisterla, anche attraverso eventuali isolamenti”. Ufficio Stampa S.I.Bio.C. Tel: 030 226105 - 3484108240 - 3474598981 Email: intermedia@intermedianews.it

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Notizie per i nostri amici animali

CAMERA DEI DEPUTATI: “NASCE DOTTOR BAU & DOTTOR MIAO, LA PRIMA MUTUA SANITARIA PER CANI E GATTI “

Roma, 6 febbraio 2017 Sarà presentata a Roma, l'8 febbraio alle ore 13.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati “Dottor Bau & Dottor Miao, la prima mutua sanitaria per cani e gatti“. "Introduciamo per la prima volta in Italia un vero e proprio concetto di associazionismo e mutualità nel trattamento della tutela della salute e del benessere e non solo, dei nostri amici a 4 zampe, dando vita di fatto alla “Prima Mutua Sanitaria per Cani e Gatti”. Lo dichiara Claudio Andrea La Rosa – Presidente della Mias – Mutua Italiana Assistenza Sanitaria “ con Dottor Bau & Dottor Miao, in partnership con due top player dei rispettivi settori, FareAmbiente – Movimento Ecologista Europeo e EuropAssistance. “Si tratta di una serie di garanzie e di sussidi sanitari erogati all’associato in caso di ricovero del cane e o gatto garantito” -prosegue La Rosa - “abbiamo studiato tutta una serie di garanzie esclusive finalizzate a consolidare il rapporto sempre più stretto tra l’animale, nel nostro caso il cane e il gatto, e il suo padrone o meglio ancora l’adottante. Come ad esempio ‘Per Sempre’ dove ci rendiamo garanti tramite la struttura qualificata delle Guardie Ecozoofile di FareAmbiente nel trovare una sistemazione adeguata all’amico pet in caso di decesso o inabilità del suo padrone”. “Siamo una società dog-friendly e le ricerche sociologiche testimoniano questo sentiment sociale che non è più www.poketsalute.it

solo una tendenza ma un dato consolidato: oltre il 55% delle famiglie italiane ha adottato un animale domestico, direi che basta questo dato strabiliante per chiarire e comprendere l’importanza e la funzione sociale di questo rapporto. I benefici economici, sociali e sulla salute che ne conseguiranno sono evidenti, tanto da poterli considerare veri e propri ammortizzatori sociali; le ultime ricerche infatti, parlano di oltre 4,5 miliardi di risparmio sui servizi erogati dal servizio sanitario”. “In poche parole ci fanno stare meglio - prosegue La Rosa - adottare un cane o un gatto non deve essere considerato un lusso ma, un valore sociale”. “Ricordo che attualmente abbiamo un aggravio sui costi con l’iva al 22% sia per quanto riguarda i prodotti alimentari e sia per quanto riguarda le visite veterinarie, cosa veramente improponibile, che penalizza soprattutto le fasce più deboli economicamente o con problemi sanitari, che fanno magari del rapporto con il proprio animale domestico una vera e propria ragione di supporto affettivo ed emotivo”. “Proprio per questo – conclude - abbiamo deciso, con una iniziativa che ci rende orgogliosi e che riflette in pieno la funzione sociale della mutua sanitaria veterinaria ‘Dottor Bau & Dottor Miao’, che l’associato esente dal ticket sanitario potrà aderire a condizioni di assoluto favore alla stessa con uno sconto della quota associativa anche del 50%”. 43


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OSPEDALE SS. ANNUNZIATA CHIETI

0871 3581

OSPEDALE SANTO SPIRITO PESCARA

085 425 1

OSPEDALE SAN SALVATORE

0862 3681

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