Bollettino 2009 01

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PARROCCHIA di

CASTELLO sopra Lecco Giornale della ComunitĂ Parrocchiale N. 1 - 2009


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QUARESIMA 2009 OGNI GIORNO Recita delle LODI nella S. Messa delle ore 8.30 (da lunedì a giovedì) Preghiera personale quotidiana con il sussidio diocesano

OGNI SETTIMANA DOMENICA

ore 10.00 ore 18.00

S.MESSA animata per famiglie e ragazzi VESPERI

MARTEDÌ

ore 20.45

CATECHESI dell’ARCIVESCOVO (su Telenova e Novaradio A)

MERCOLEDÌ

ore 21.00

Cineforum al Palladium

VENERDÌ

ore 8.30 Via Crucis ore 21.00 QUARESIMALE (per giovani e adulti) durante il Quaresimale del 3 aprile - Confessioni

PER I RAGAZZI GIOVEDÌ 10 MARZO

ore 16.30 Via Crucis

GESTO CARITATIVO E’ proposto dal Gruppo Missionario e verrà presentato durante tutte le S. Messe del 1 marzo, I domenica di Quaresima (pag. 12) N.B. VENERDÌ 6 MARZO

Via Crucis con il Cardinale a Oggiono per tutte le parrocchie della Zona pastorale

Con questo numero il “Bollettino parrocchiale” si presenta con una nuova veste grafica e un nuovo nome. Con la foto di copertina vogliamo mettere in evidenza che la Chiesa è parte integrante della vita che viviamo ogni giorno nelle nostre case, quelle del quartiere di CASTELLO dove abitiamo. Giornale della Comunità Parrocchiale”, invece, è una scelta che la Diocesi ci suggerisce Il nome “G perchè “questo strumento sia o continui ad essere non solo espressione della Comunità che si racconta, ma, secondo una logica pastorale, uno strumento di approfondimento e un modo per accompagnare l'annuncio della Buona notizia e, secondo una logica culturale, un modo per sollecitare e ampliare gli orizzonti delle persone offrendo elementi di discernimento utili a leggere il mondo alla luce di valori cristiani.” La redazione


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DITORIALE

CARISSIMI AMICI, domenica primo marzo inizieremo la Quaresima che torna nuovamente con i suoi "inviti" a lasciare le nostre superficialità per inoltrarci sulla strada dell'essenziale. Questo periodo santo per la Chiesa cattolica vuole ricordarci il nostro impegno, la nostra vocazione, il nostro cammino di perfezione che è scandito dai "tradizionali": Preghiera, Carità e Digiuno. Ognuno di noi dovrebbe vedere cosa fare per maturarsi dentro e capire che l'essenziale è nascosto preziosamente dentro di noi. Il cammino quaresimale, detto anche dello spirito, allora ci stimola a riprendere in mano la nostra esistenza e a introdurla nel mondo dell'essenziale. Molti conoscono l'avventura de “Il piccolo principe”, raccontata dallo scrittore francese, A. De Saint-Exuspery. Il piccolo principe, un simpatico ragazzo con i capelli color oro, viene a colloquio con una volpe. Durante il dialogo i due si conoscono e, come per incanto si "addomesticano" reciprocamente. In realtà essere addomesticati vuol dire creare legami con l'Altro. Prima di lasciare il suo amico "principe", la volpe dice: "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". "Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare". In effetti l'essenziale è invisibile agli occhi, perché è dentro di noi. Il tempo della Quaresima ci dona la forza di ritornare all'essenziale. La nostra vita, oggi, è costruita di tante cose che si avvicinano alla superficialità. L'itinerario quaresimale, allora, diventa come un avventurarsi nel deserto, luogo biblico per eccellenza, in cui ascoltare la voce di Dio. Nel fracasso, nella confusione, nelle mille e mille preoccupazioni di ogni giorno, non sentiamo che noi stessi. Dio invece parla nel silenzio e ci comunica il suo volto. Preghiera assidua, carità e digiuno devono scandire questi giorni, fino alla Pasqua. L'itinerario quaresimale è uno spogliarsi dei mali morali e rivestirsi pian piano delle virtù cristiane. Molti sono aridi, secchi, come i pozzi abbandonati nel deserto. Non è rimasto nulla. In questa situazione diventa molto difficile annunciare la Parola di Dio, testimoniare l'Amore Misericordioso. Usciamo allora da questa secca che ci vede prigionieri di noi stessi. Il Signore Gesù, il vivente che sa quello che c'è in ogni uomo (Gv 2,25), vuole che ciascuno cambi in meglio, guardi l'essenziale della sua vita e metta da parte superficialità e vanità. L'essenziale è invisibile perchè è dentro di noi. L'essenziale di una candela non è la cera che lascia delle tracce, ma la luce. Quante cose facciamo, diciamo, compriamo, che non servono a nulla! Inoltriamoci allora come Cristo nel deserto dell'essenziale e scopriremo con meraviglia, che in un deserto quello che ci appariva inutile, diventa essenziale per vivere. Iniziamo anche noi questa Quaresima che ci aiuterà ad entrare con coraggio in questo tempo liturgico essenziale per il nostro cammino di santità. Un cordiale saluto dal vostro Parroco. don Egidio Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO

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PAGINE DI FAMIGLIA La scuola è un'agenzia educativa che ha via via moltiplicato le proprie funzioni. Ma che cosa significa essere un'agenzia educativa? Significa anzitutto offrire un punto di riferimento autorevole e sicuro ai ragazzi e alle famiglie. Significa garantire il benessere a scuola, cioè stare bene, offrire a tutti pari opportunità, promuovere la crescita personale nel rispetto di stili di vita e mentalità diverse. Nel corso degli anni gli insegnanti hanno perciò visto crescere e complicarsi i propri compiti: non più solo veicoli di sapere - che pure rimane fondamentale - ma anche punto di riferimento coerente e autorevole. Sono ovvie le difficoltà che tutto ciò comporta, com'è altrettanto ovvia l'inadeguatezza che spesso si avverte. Come genitore-insegnante di scuola secondaria di primo grado ritengo di vivere un'esperienza duplice. Ho maggiore consapevolezza di che cosa possa fare la scuola, quali strumenti e risorse abbia. Vivere dall'interno questa esperienza non è sempre facile: si vedono spesso e soprattutto i difetti, le cose che si potrebbero fare, l'inadeguatezza delle soluzioni proposte, la carenza degli investimenti economici, ma soprattutto sociali. Che cosa possiamo fare, qual è il contributo che possiamo dare? 1. la coerenza ai propri principi: non condivido l'idea che i ragazzi non abbiano principi. Spesso però sono disorientati di fronte ad adulti che li sommergono di parole e opinioni non sempre sostenute da fatti e da azioni coerenti. 2. l'appartenenza ad una comunità viva e attiva su cui poter contare, in cui gli adulti diano sicurezza e serenità. 3. l'importanza del tempo dell'ascolto. Il Cardinale Tettamanzi ha sottolineato nella sua recente Lettera Pastorale l'importanza dell'ascolto: i ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati, di aprirsi senza paura di essere giudicati. In concreto vorrei citare due esperienze positive che ho direttamente vissuto nella mia scuola. Innanzitutto vorrei parlare dei colloqui individuali docente-alunno, specie quelli orientativi per la scelta dopo la terza media: si affrontano le relazioni con i compagni e gli adulti, le paure e le difficoltà del crescere, ma anche i sogni e le speranze. La sensazione è che i colloqui siano utili ai ragazzi che sono al centro dell'attenzione, ma anche ai docenti che diventano davvero educatori nel significato etimologico del termine: "tirare fuori" più che considerare i propri alunni come dei vasi da riempire. Altra esperienza è quella del cineforum. La visione del film sull'infanzia negata nel mondo, patrocinato dall'Unicef "All the invisibile children" (e qui citare l'esperienza del cineforum del Palladium è d'obbligo dato che proprio da qui è nata l'idea) permette agli insegnanti di offrire agli alunni percorsi di approfondimento sugli argomenti trattati e nel contempo spinge i ragazzi a confrontarsi con tematiche forti. I momenti in cui i ragazzi possono esprimere i propri sentimenti e le proprie riflessioni non sono però lasciati allo stato emozionale, ma calati nella realtà e davvero dà loro un'opportunità di diventare cittadini del mondo più consapevoli e attenti all'altro. Un genitore-insegnante

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EDUCARE: UNA SFIDA ANCORA POSSIBILE? Riportiamo di seguito alcuni passi dell’intervento di S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla per permettere anche a chi non era presente una riflessione sul tema della scuola e dell'educazione. Mons. Franco Giulio Brambilla ha iniziato con tre domande: Come è possibile conciliare l'attuale urgenza educativa con la didattica? Come è possibile migliorare il rapporto scuola-famiglia? Come può la scuola, nell'attuale contesto sociale, educare e formare? Ecco le riflessioni che contengono le risposte alle domande. In genere siamo portati a pensare che educare significa semplicemente far diventare grandi… la famiglia e la scuola sono portate a dare alla luce senza dare luce. Il senso dell'educare è quindi quello di dare ai nostri figli una luce: dobbiamo porci un "obiettivo educativo" che è quello di fare dei nostri figli degli individui che stiano in piedi da soli, cioè persone adulte. Nelle famiglie tradizionali la madre si identifica con colei che trasmette la vita e la fiducia, il padre come la voce da imitare, il cammino da intraprendere… Per una buona e sana educazione è importante che queste due realtà siano compresenti e collaborino tra di loro. "Dare una luce", "formare delle persone adulte", "dire della vita", sono compiti che devono stare a cuore anche alla scuola che prepara le persone a vivere in un contesto sociale, mentre la scuola tende troppo spesso a dare solo la didattica. Educare allora significa tendere al bene dell'uomo, tendere alla sua scelta di vita, riconoscere il primato dell'uomo e quello della persona.

Questi aspetti sono già presenti nel cuore dell'uomo… educare significa allora "tirare fuori", far emergere questi aspetti... mentre la nostra idea di educare è quella di "buttar dentro"… esattamente l'opposto. Tuttavia non è sufficiente il solo, anche se difficile, "saper tirar fuori"… è indispensabile anche saper incanalare nella direzione giusta: trasmettere i valori a viva voce, dando testimonianza, fare uso di una giusta dose di autorità affinché l'altro non scelga te, ma la meta che indichi. Per questo è necessario perdere tempo sapendo che il tempo usato per trasmettere il senso delle cose non è tempo perso. Due parrocchiani

Anche quest'anno grande successo per l'iniziativa caritativa dell'Avvento dei bambini dell'iniziazione cristiana. Con la vendita dei biglietti di auguri realizzati dai bambini è stata raccolta la cifra di 800,00 euro. Un aiuto concreto e immediato per le famiglie in difficoltà della nostra parrocchia. Grazie bambini! Le catechiste

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Le celebrazioni della famiglia, della vita, della solidarietà e del malato hanno un “volto unitario” stabilito dall’Arcivescovo perché unico è il mistero dell’amore suscitato e comunicato dal dono di Dio «Chiedo anzitutto - scrive il cardinale Tettamanzi nel Percorso pastorale - che la Festa della Famiglia e le Giornate per la Vita, della Solidarietà e del Malato ritrovino sempre più, a partire da questo Percorso e dal comune cammino di “pastorale d’insieme”, un volto unitario, così che ciascuna Giornata faccia trasparire un aspetto della celebrazione dell’unico mistero dell’amore suscitato e comunicato dal dono di Dio: quel dono che fa sì che gli sposi si uniscano per sempre nel Suo nome, diventino coppia feconda, siano solidali e possano sperimentare la solidarietà dei fratelli e della comunità civile, manifestando inoltre cura particolare per chi vive il tempo della malattia e della fragilità».

Domenica 25 gennaio - FESTA della FAMIGLIA Con alcune iniziative abbiamo concretizzato l’invito dell’Arcivescovo: - Durante la S. Messa delle ore 10 circa quaranta coppie di sposi hanno rinnovato le promesse matrimoniali - Alcune persone sole sono state ospitate per il pranzo da alcune famiglie della comunità - Nel pomeriggio in oratorio adulti e bambini hanno festeggiato con una tombolata

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Domenica 1 febbraio - GIORNATA per la VITA Durante la S. Messa delle ore 10 tre mamme in attesa hanno condiviso i loro sentimenti.

"Come

amma? vivi la gravidanza da ma bellissima... anche se E' sempre una esperienz resa inaspettata all'inizio è stata una solrpquarto figlio... visto che si trattava de orto unico con il bamLa mamma ha un rapp a nel suo corpo per bino perchè lo vive primn lui, lo sente muovernove mesi, comunica codescrivibile... poi tutta si... è una relazione inomento magnifico quanla famiglia vive un m do nasce. ll'arrivo di Francesco, de ti en nt co no so lli te I fra pochino il ritmo anche se scombussoleràmun ai quasi finita. preso... ma l'attesa è or Ci n zi a La nostra famiglia vive l'attesa di un bimbo in adozione: ormai siamo al punto aspettiamo, da un momento all in cui riamo presto, la chiamata che ci'altro e specomunichi "Ecco vostro figlio". La nostra attesa è in parte ugua parte diversa da quella delle alt le e in la particolarità è che tutti noi, re famiglie: mamma, il papà, le nostre figlieio come ro che ci vogliono bene, viviamo e tutti colonella stessa dimensione: quella del'attesa E' la seconda volta che viviamo l cuore. sa: la prima è durata come una questa atteza, circa nove mesi; adesso, invecegravidananni. E come tutte le mamme pen, sono sette figlio che aspetto. Sono sette anni so al siamo a lui, che lo abbiamo nel che penE' un'attesa piena di speranza edcuore. faticosissima. Ci auguriamo di pot anche incontrare questo nostro nuovo fig er presto lio. Emanuela

Viviamo l'attesa con grande gio zione, anche perché, per noi, quia e trepidaprimo figlio. Lo abbiamo desideraesto è il a lungo e finalmente è arrivato. to tanto e Anche io gli parlo spesso e parlo Signore, perché ci sia vicino e ci con il essere dei bravi genitori. Talvoltaaiuti ad accanto alla gioia, ci prende la , infatti, paura di non essere all'altezza di insegnare nostro figlio a combattere il male a questo e ad amare il prossimo. Cristina *

* Cristina non abita a Ca stello, ma a Melzo. Si è trovata a partecipare alla Santa Messa e ha voluto condividere co n la nostra comunità la gioia della sua ma ternità. Grazie.

Anche quest’anno sono state vendute le primule per il progetto GEMMA con il quale vengono aiutate le mamme in difficoltà.Sono stati raccolti 600 euro. Il CAV ringrazia.

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Domenica 8 febbraio - GIORNATA della SOLIDARIETA’

“Poco più di una goccia rispetto al mare delle necessità” Nella Messa di Natale il nostro Cardinale ha istituito un fondo per le famiglie in difficoltà: “In questa Notte Santa, come Arcivescovo di Milano mi appello alla responsabilità dei singoli e delle comunità cristiane della diocesi e propongo di costituire il "Fondo famiglia-lavoro" per venire incontro a chi sta perdendo l’occupazione. Come avvio di questo fondo, attingendo dall’otto per mille destinato per opere di carità, dalle offerte pervenute in questi giorni "per la carità dell’Arcivescovo", da scelte di sobrietà della diocesi e mie personali metto a disposizione la cifra iniziale di un milione di euro. [...] Chiedo a tutte le comunità cristiane della diocesi di riflettere sulle conseguenze della crisi economica, di prestare particolare attenzione alle famiglie in difficoltà a causa del lavoro, di aderire con generosità a questo fondo. [...] sarà compito insieme dei sacerdoti e dei laici - attraverso i consigli pastorali, per gli affari economici e gli altri organismi competenti - operare un serio discernimento e decidere come parteciparvi. [...] Anticipo già da ora - ha proseguito Tettamanzi - che la distribuzione dei fondi non avverrà immediatamente ma nei prossimi mesi e non sarà a pioggia ma a destinazione mirata [...] queste risorse non devono costituire una forma di assistenzialismo, affinché chi perde il lavoro non perda anche la propria dignità. I fondi raccolti confluiranno in un conto corrente aperto dalla Diocesi, che veglierà sull'intera operazione, sulla raccolta dei fondi e sulla loro destinazione. Il tutto avverrà all'insegna della trasparenza e verrà data adeguata comunicazione degli importi raccolti e delle modalità di destinazione.

Per inviare il proprio contributo: CONTO CORRENTE BANCARIO Agenzia 1 di Milano del Credito Artigiano Iban IT 03Z0351201602000000002405 Intestato a: Arcidiocesi di Milano Causale: Fondo famiglia-lavoro CONTO CORRENTE POSTALE Numero 312272 Intestato a: Arcidiocesi di Milano Causale: Fondo famiglia-lavoro. Per chi è titolare di reddito d'impresa sono previsti oneri deducibili al 2% come da art. 100, comma 2 del DPR 917 del 1986.

Un gruppo di famiglie ha preparato e venduto pasta fresca per contribuire al fondo di solidarietà organizzato dalla Diocesi. La cifra raccolta è stata di 960 euro.

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Per informazioni: Segreteria “Fondo Famiglia-lavoro” Arcidiocesi di Milano tel. 02 58431212 www.chiesadimilano.it

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Mercoledì 11 febbraio - GIORNATA del MALATO Nel pomeriggio alcune persone della nostra comunità hanno ricevuto l’unzione del malato

PREGHIERA del MALATO Rivolgi, o Signore, il tuo sguardo d'amore su di noi: sulle nostre paure, i nostri egoismi, le nostre ferite del corpo e dello spirito. Guarisci, con la forza e la consolazione dello Spirito Santo, le nostre infermità. Rendici capaci di accoglienza reciproca, di solidarietà gratuita, di vicinanza amorevole verso ogni persona sofferente.

Apri i nostri occhi, Signore, per vedere il tuo volto in ogni persona che incontriamo; apri il nostro cuore per amarci gli uni gli altri come tu ci hai amato, e così manifestare il Dio della solidarietà e dell'amore.

Visita pastorale E’ iniziata con il mese di febbraio la visita pastorale alle comunità parrocchiali del decanato di Lecco. Si svolgerà in un modo diverso dal “solito” perchè l’Arcivescovo, Card. Dionigi Tettamanzi, non visiterà personalmente ogni parrocchia, ma ha scelto i Decanati come soggetti della visita pastorale, così da percorrere tutta la Diocesi in un tempo ragionevolmente concentrato e soprattutto per sottolineare l'importanza della pastorale d'insieme ponendo l'accento sulla dimensione decanale nelle sue varie articolazioni: Aree omogenee, Unità Pastorali, Comunità Pastorali e Parrocchie. Purtroppo non sarà possibile per tutti incontrare direttamente il nostro Arcivescovo, ma la sua Visita sia pur breve può essere un’opportunità per ravvivare la nostra consapevolezza di essere Chiesa Ambrosiana e di esplicitare il nostro riferimento ad un successore degli Apostoli, segno visibile di Gesù Buon Pastore. Molteplici sono e saranno i momenti, le iniziative e gesti per far sì che l'evento della Visita Pastorale del nostro Arcivescovo sia una grazia del Signore Gesù nella dinamica della Comunione, Corresponsabilità e Collaborazione. La scommessa della Visita Pastorale Decanale del nostro Arcivescovo sta nel mettere in atto un discernimento evangelico sulla nostra realtà ecclesiale e una disponibilità a corrispondere a quello che lo Spirito di Cristo ci dice. Siamo chiamati a scoprire il volto nuovo che il Signore Gesù desidera dalla Chiesa che è nel Decanato di Lecco. Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO

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VISITA DEL DECANO Il Decano, mons. Franco Cecchin, a nome dell'Arcivescovo visiterà le parrocchie, le unità pastorali e le comunità parrocchiali con due incontri: - uno infrasettimanale con i preti e con i componenti del Consiglio Pastorale Parrocchiale e del Consiglio degli Affari Economici (per la parrocchia di Castello sarà il 30/3 alle ore 21); - uno nella festività seguente con una Celebrazione Eucaristica (per la nostra parrocchia il 04 aprile ore 18.30)

INTERVENTI DEL VICARIO EPISCOPALE Il Vicario Episcopale, mons. Bruno Molinari, che rappresenta l'Arcivescovo della III zona pastorale della nostra Arcidiocesi, articolerà i suoi interventi in questo modo: - visita delle due parrocchie di cui il Decano è parroco (S. Nicolò e S. Carlo al porto a Malgrate); - incontri specifici con religiosi e religiose, le scuole cattoliche, le realtà sanitarie (ospedale, case di cura, istituto Airoldi e Muzzi), il carcere.

Visita pastorale MOMENTI SPIRITUALI E CULTURALI In preparazione alla Visita pastorale decanale vera e propria dell'Arcivescovo si propongono alcuni incontri significativi: Teatro Cenacolo Francescano ore 21.00 - giovedì 12 marzo "La Bibbia riconsegnata ai fedeli" prof. mons. Gianantonio Borgonovo e prof. Dora Castenetto - giovedì 26 marzo "Immigrati: cittadini da accogliere o invasori da respingere?" Sua Ecc. mons. Giancarlo Bregantini - giovedì 2 aprile "Le sfide dell'evoluzione: le vedute della scienza e la visione cristiana" prof. Fiorenzo Facchini Collegio Volta, in sala S. Carlo, ore 21.00 - martedì 21 aprile e martedì 05 maggio “Laici nella Società e nella Chiesa di Lecco" intervento di Paola Bignardi ex presidente nazionale dell'A.C.

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VISITA DELL'ARCIVESCOVO L'Arcivescovo, nel mese di ottobre avrà due momenti conclusivi: - Un martedì di ottobre in giornata, il Cardinale incontrerà i preti, i diaconi e le religiose; la sera incontrerà tutti i componenti dei Consigli Pastorali Parrocchiali e Decanale e i componenti dei Consigli degli Affari Economici di tutte le parrocchie. - Una domenica di ottobre Concelebrazione conclusiva presieduta dall'Arcivescovo. Successivamente l'Arcivescovo manderà una lettera al Decanato esprimendo le proprie impressioni e suggerendo indicazioni precise per il cammino che ci starà davanti.

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DAL CONSIGLIO PASTORALE Sono stati invitati per una verifica i volontari che hanno affiancato i sacerdoti e le suore durante le benedizioni natalizie. Gli stessi hanno riferito dell'accoglienza calorosa e del parere positivo delle famiglie visitate, che tuttavia manifestano il desiderio di ricevere la benedizione da parte del sacerdote. Don Egidio ringrazia tutti i volontari per la disponibilità data, indispensabile per poter incontrare tutte le famiglie della parrocchia. Si discute il successivo punto all'O.d.G.: "Riflessioni del Giorno del Signore: i nostri ragazzi e i nostri giovani e la Messa della domenica". Tenuto conto dell'evidente calo di partecipazione dei bambini alla S.Messa delle ore 10 nei periodi ordinari (rispetto all'Avvento e alla Quaresima) il Consiglio suggerisce di ricercare nuove iniziative per motivare maggiormente i bambini e soprattutto coinvolgere le famiglie. La Commissione preposta alla preparazione del Quaresimale del venerdì illustra a grandi linee il tema di fondo dei vari incontri: "S. Paolo ci guida a Cristo". Per il periodo di Quaresima sono inoltre previsti: - confessione comunitaria venerdì 3 aprile; - Via Crucis all'interno di Villa Brini venerdì 10 aprile; - Cineforum presso il cineteatro Palladium tutti i cinque mercoledì. Il Consiglio affronta poi la proposta del parroco di ricavare all'interno della chiesa uno spazio da dedicare ai bambini piccoli, che durante la S. Messa delle ore 10 verrebbero assistiti da volontari. Questo permetterebbe ai genitori dei bambini di partecipare con più tranquillità alla Celebrazione eucaristica. Dopo ampia discussione il Consiglio pastorale, pur condividendo in parte le motivazioni del progetto, si esprime negativamente circa l'eventuale realizzazione. Il parroco prende atto di questi pareri negativi e decide di accantonare la sua proposta. La Commissione Famiglia relaziona circa le iniziative programmate per domenica 25 gennaio, Festa della Famiglia: - rinnovo delle promesse matrimoniali da parte di tutte le coppie presenti alla S.Messa delle ore 10; - tombolata pomeridiana in oratorio. In occasione della prossima "Giornata della vita" si conferma il proseguimento del Progetto Gemma attraverso la vendita di primule. Per la "Giornata della solidarietà" il ricavato della vendita di pasta fresca preparata in oratorio da volontari verrà destinato al Fondo Famiglia-Lavoro istituito dal Cardinal Tettamanzi. Don Egidio illustra il programma del pellegrinaggio parrocchiale che si effettuerà in Grecia con partenza lunedì 13 aprile. Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO

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In Grecia sui passi

di San Paolo

13/19 APRILE 2009 13 Aprile - Lunedì: MILANO - ATENE - SALONICCO In mattinata, ritrovo dei partecipanti a Castello in Piazza Carducci; trasferimento in pullman a Milano Malpensa. Partenza con volo di linea Olympic alle ore 12.50 per Atene. Arrivo nella capitale e breve tour panoramico della città, quindi proseguimento in aereo per Salonicco. Arrivo verso le ore 21.00; incontro con la guida locale e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento. 14 Aprile Martedì: SALONICCO - FILIPPI - KAVALA Prima colazione, cena e pernottamento in albergo. Pranzo in ristorante. In mattinata partenza per Filippi, antica città macedone dove l'apostolo Paolo fondò la prima comunità cristiana d'Europa. Santa Messa e visita; proseguimento per Kavala, l'antica Neapolis, famosa per le sue chiese bizantine. Rientro a Salonicco. 15 Aprile - Mercoledì: SALONICCO - KALAMBAKA Prima colazione, cena e pernottamento in albergo. Pranzo in ristorante. S.Messa. Visita di Salonicco, grande esempio di arte e cultura bizantina con la chiesa di S.Demetrio e quella di S.Sofia. Nel pomeriggio partenza per la Tessaglia. Sistemazione in albergo a Kalambaka. 16 Aprile - Giovedì: KALAMBAKA Prima colazione. S.Messa. Al mattino visita dei due più importanti monasteri delle Meteore, Gran Meteora e Aghia Triada, posti su altissime rocce a strapiombo. Pranzo presso una taverna locale e, nel pomeriggio, partenza per Atene sostando lungo la strada per la visita del Monastero di Ossios Loukas. Sistemazione in albergo ad Atene; cena e pernottamento. 17 Aprile - Venerdì: ATENE Prima colazione, cena e pernottamento in albergo. Intera giornata dedicata alla visita della capitale: Parlamento, ex Palazzo Reale, Arco di Adriano, Acropoli con Partenone, Eretteo, Aeropago dove San Paolo tenne un discorso considerato il momento culminante della sua missione. Pranzo in un ristorante della Plaka e, nel pomeriggio, visita del Museo Archeologico Nazionale. 18 Aprile - Sabato: ATENE - CORINTO - MICENE - EPIDAURO - OLIMPIA Prima colazione, cena e pernottamento in albergo. Pranzo in una tipica taverna. In mattinata partenza per Corinto, dove San Paolo sostò a lungo, predicando con successo e intessendo rapporti epistolari con le comunità da lui fondate. Visita degli scavi archeologici e S.Messa. Proseguimento per Micene; visita degli scavi con le mura ciclopiche, la famosa Porta dei Leoni, le tombe reali. Continuazione per Epidauro e visita del magnifico teatro famoso per la sua acustica. Arrivo in serata ad Olimpia e sistemazione in albergo. 19 Aprile - Domenica: OLIMPIA - ATENE - MILANO Prima colazione. Mattinata dedicata alla visita del sito archeologico di Olimpia: lo stadio, il tempio di Zeus, il ginnasio, la palestra, l'altis ed una breve visita al piccolo museo locale. Trasferimento all'aeroporto di Atene sostando in un ristorante lungo la strada per il pranzo. Partenza con volo di linea per l'Italia. Arrivo verso le ore 19.00 a Milano Malpensa e trasferimento a Lecco in pullman. QUOTA DI PARTECIPAZIONE A PERSONA Euro 1.180,00 ISCRIZIONI presso Casa Parrocchiale sino ad esaurimento posti. Tel. 0341.36.41.38 - Caparra Euro 250,00

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RENDICONTO ECONOMICO 2008 Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici nella riunione del 2 febbraio 2009 esaminando il rendiconto economico 2008 relativo alla attività istituzionale, ha espresso le seguenti considerazioni: - una prima osservazione riguarda le difficoltà economiche che diverse famiglie stanno attraversando e che si ripercuotono, anche nella nostra parrocchia, su tutte le voci che compongono il Rendiconto. - Tuttavia il calo registrato nelle voci in entrata è stato contenuto, probabilmente grazie alla consueta generosità dei parrocchiani (vedi ad esempio le offerte in occasione della visita natalizia). Fa eccezione la Fiera di Castello che, per le avverse condizioni atmosferiche che tutti ricordano, ha visto dimezzate rispetto all'anno precedente le sue entrate. - Vengono rilevate alcune uscite straordinarie per spese di adeguamento impianti alla Scuola materna e migliorie sull'immobile della casa parrocchiale a motivo del cambio del Parroco. - Sul fronte dei progetti si prevede la sistemazione dell'oratorio e degli impianti sportivi ormai obsoleti che necessitano di interventi urgenti e straordinari. Il Consiglio affari economici ha all'esame proposte e preventivi. - Altro settore di interventi su cui sta riflettendo non solo il Consiglio Affari Economici Parrocchiale ma anche il Consiglio Pastorale, è la ridefinizione delle finalità del Convegno parrocchiale. Mi auguro che questi due interventi onerosi ma necessari siano sostenuti con la consueta generosità da tutti i parrocchiani. Concludo esprimendo il ringraziamento più vivo e sincero per tutti coloro che, in modi diversi, amano e sostengono la nostra comunità cristiana. Don Egidio

E N T R AT E Offerte festive e feriali Servizi liturgici Cera votiva Visita natalizia famiglie Fiera di Castello Rendite Fabbricati Contributi pubblici Contributi privati Offerte straordinarie

€ 70.540,00 € 28.722,00 € 3.326,00 € 30.947,00 € 19.078,00 € 14.689,00 € 1.886,00 € 1.400,00 € 18.736,00

Entrate diverse per - attività caritative -attività educative - buona stampa e bollettino

€ 5.095,00 € 30.771,00 € 15.396,00 _______________

totale

€ 240.586,00 USCITE

Compensi Sacerdoti e Collaboratori Spese ordinarie di culto ACEL-ENEL (utenze diverse) Assicurazioni Manutenzioni Spese generali diverse Imposte e Tasse Contributi Arcidiocesi Spese bancarie

€ 39.669,00 € 17.257,00 € 31.648,00 € 7.901,00 € 8.694,00 € 3.361,00 € 10.205,00 € 5.358,00 € 378,00

Uscite diverse per - attività caritative - attività educative - buona stampa e bollettino

€ 12.094,00 € 31.228,00 € 15.532,00 _________________

totale

€ 183.325,00

Uscite straordinarie per adeguamento impianti scuola materna e migliorie in casa parrocchiale €_________________ 29.951,00 € 213.276,00 Utile gestione 2008

€ 27.310,00 _________________

Totale a pareggio

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Di volta in volta verrà presentato uno dei GRUPPI CARITATIVI parrocchiali per informare la comunità circa il loro operato, così da condividere in modo più consapevole le eventuali iniziative che tali gruppi proporranno durante l'anno . E' necessario che tutta la comunità sia interpellata sul senso della carità cristiana che nasce dal Vangelo affinchè prenda coscienza che "la Carità riguarda tutti" e non solo i volontari dei gruppi. Il gruppo che viene presentato in questo numero è: IL GRUPPO MISSIONARIO, che esiste in parrocchia dal 1931.

Lo scopo del gruppo è quello di sostenere finanziariamente alcuni missionari che hanno avuto contatti con la nostra parrocchia, con la quale mantengono rapporti epistolari. Per raccogliere fondi, i volontari, oltre ad organizzare un banco vendita durante "L'Ottobre Missionario", partecipano ai vari mercatini del circondario ed eseguono lavori su commissione (ricami, cucito, riparazioni abiti…). Durante la Quaresima sostengono l'iniziativa missionaria proposta dalla Caritas Diocesana, attraverso la vendita di pane. I volontari si incontrano il martedì dalle 20.30 alle 22.30 presso l'oratorio. Per eventuali informazioni e adesioni rivolgersi alla sig.ra Misia Zanga (tel. 0341367192)

Quaresima di fraternità e condivisione REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

Diventare falegname per dimenticare la strada. Il progetto che è stato scelto quest'anno è destinato ad aiutare i bambini e i ragazzi di strada di Kinshasa, perchè possano intraprendere un percorso di inserimento sociale attraverso il sostegno educativo e professionale. Nella "Citè Guanella" i giovani vengono ospitati e ricevono un insegnamento che li porta ad imparare un mestiere: sono avviati laboratori di agricoltura, allevamento, panificazione e falegnameria. Il progetto sarà illustrato alle S. Messe di domenica 1 marzo. Il ricavato della vendita del pane che verrà effettuato il giorno 22 marzo e le offerte raccolte serviranno per contribuire all'acquisto dei macchinari per il laboratorio di falegnameria. Il costo complessivo del progetto è di euro 20.000: non ci è richiesta tutta la somma necessaria… ma l'oceano è fatto da tante piccole gocce. Il Gruppo Missionario

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L'appuntamento era per sabato pomeriggio 10 gennaio 2009 in piazza Garibaldi a Lecco. Molti gruppi giovanili hanno risposto alla proposta dei decanati di Lecco, Oggiono, Primaluna e Alto Lario di ritrovarsi per la Marcia della Pace. Dal lontano 8 dicembre 1967, Papa Paolo VI ha introdotto la "Giornata della pace", da celebrarsi ogni anno il primo gennaio. Il tema scelto per il 2009 dal Santo Padre "Combattere la povertà, costruire la pace", intendeva sottolineare la necessità di una risposta urgente della famiglia umana alla grave questione della povertà, intesa come problema materiale, ma prima di tutto morale e spirituale. Anche di recente, il Papa ha denunciato lo scandalo della povertà nel mondo: "come si può rimanere insensibili agli ap-

pelli di coloro che, nei diversi continenti, non riescono a nutrirsi a sufficienza per vivere? Povertà e malnutrizione non sono una mera fatalità, provocata da situazioni ambientali avverse o da disastrose calamità naturali… le considerazioni di carattere esclusivamente tecnico o economico non debbono prevalere sui doveri di giustizia verso quanti soffrono la fame" (Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI alla FAO del 2 giugno 2008). La Marcia della Pace organizzata a Lecco dalla Caritas zonale, da Pax Christi e Casa sul Pozzo, dalle Associazioni e gruppi della Zona, ha voluto essere occasione felice per riflettere sul valore e il senso della pace. In piazza Garibaldi i giovani di Animondo, un gruppo di ragazzi che con la Caritas hanno vissuto esperienze di volontariato in Italia e all'estero, Gigi Maniglia di Pax Christi e Casa sul Pozzo hanno animato due laboratori coinvolgendo i presenti con domande, rappresentazioni teatrali e interazioni capaci di far riflettere sui temi della pace e della povertà.

Al termine dei laboratori i presenti hanno sfilato in corteo fino alla basilica di San Nicolò. Il cammino ha permesso di ascoltare diverse preghiere di altrettante religioni che chiedevano il dono della pace. In Basilica il saluto del Vicario Episcopale Mons. Molinari è stato anche l'occasione per ricordare il dramma del conflitto nella striscia di Gaza. "Non possiamo non sentirci preoccupati e sofferenti per la tragedia che si sta consumando in questi giorni poco lontano da noi alla pari delle tantissime altre terre sconvolte dall'odio e dalla violenza. A noi spetta il compito di essere testimoni e portatori di pace attraverso i piccoli e grandi gesti quotidiani che gettano il seme dell'amore". La testimonianza in Basilica è stata affidata ad una coppia, Anna e Francesco, del Servizio Giovanile Missionario Sermig di Torino che hanno raccontato, con la loro voce e le immagini di un video molto interessante, la storia dell'Arsenale della Pace. Luisa e Franco

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Pubblichiamo le riflessioni che, a partire dalla Giornata della Memoria, un giovane della nostra comunità ha voluto condividere

"La Memoria tende alla felicità" Con l'avvento delle due guerre Mondiali e la nascita del mondo moderno, la società umana si è trovata a scontrarsi con una nuova realtà sopraggiunta troppo velocemente e inevitabilmente e che ha mutato quasi radicalmente l'intero ambiente culturale. A livello umanistico il 900 è il periodo caratterizzato dal dubbio, dalle incertezze e dall'incapacità di scegliere, aspetti che si collegano inevitabilmente allo sviluppo di un certo pessimismo, una paralisi nel continuo confronto tra uomo e vita. In ambito letterario e di crescita personale dei singoli autori, è possibile individuare un filo conduttore che porta i protagonisti del 900 a muoversi da un'agitazione e irrequietezza personale, al rendersi conto che il male della vita e dei propri ricordi è comune a tutta l'umanità. A causa degli orrori delle due guerre, gli artisti si rendono conto che le proprie esperienze hanno un bisogno irrefrenabile di essere raccontate, di aprirsi al mondo, di coinvolgere l'intera umanità, come liberazione interiore e condivisione della propria esistenza. Già Ungaretti e Montale si trovano a scrivere che la felicità è solo un limite irraggiungibile a cui l'uomo tende inutilmente. Anche stilisticamente vi è un mutamento della forma in modo che i sentimenti e le emo-

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zioni possano essere colti dai lettori nella loro immediatezza e spontaneità. La storia dell'Olocausto non è mai stata scritta compiutamente, anzi, si può dire che in realtà una vera storia non esiste e che, se mai, bisognerebbe raccontarne 6 milioni. Lo sterminio totale non fu, del resto, deciso di punto in bianco ed è probabile che né Hitler, né i capi nazisti ci pensassero neppure nel 1938. Fatto sta che la Shoah, ovvero "distruzione totale", sia poi avvenuta (nonostante qualcuno oggi osi addirittura negarla), causata sia dalle necessità pratiche della guerra, sia dalla presunzione che potesse esistere una razza di uomini superiore e dominante. L'olocausto crea negli artisti il bisogno impellente di rendere pubblico il proprio passato, soprattutto per liberarsi interiormente da un opprimente ricordo e condividere con tutti la consapevolezza della piccolezza dell'uomo; inoltre lo sviluppo del tema della memoria si può riscontrare, parallelamente alla letteratura, anche nelle arti figurative, come lo svolgersi di un unico filone che comprende tutto il mondo culturale. Basti pensare, per esempio, alla nascita di tutti i monumenti funebri dedicati ai caduti in guerra in tutte le città europee, una strana collezione che mira a sottolineare quanto

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sia intricato il labirinto della fragilità e del destino dell'uomo. Nel luglio del 2000 l'Italia ha aderito alla proposta internazionale emanando una legge che dichiara il 27 gennaio "Giornata della Memoria", quale evento di commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e dell'Olocausto. La data ricorda il 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche liberarono i prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, rivelando al Mondo intero il genocidio totale e la violazione di qualsiasi diritto umano. Ma dunque cosa significa aver memoria della Shoah? Il passato non è mai soltanto passato. Il passato ci riguarda. Fare memoria vuol forse dire allora scoprirsi accomunati da un unico passato terribile e doloroso da cui può però scaturire l'energia per il riscatto e per la costruzione di un'umanità più vera e più giusta. In questo senso la memoria porta in sè germi di speranza ed è protesa verso la felicità dell'uomo che è l'antico e insopprimibile anelito di ogni persona. Fare memoria per noi, che non c'eravamo, è almeno sapere e fermarci sbigottiti in un momento di silenzio che può farsi domanda e preghiera. Stefano


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Il sacerdozio comune del laico nella Chiesa L’Azione Cattolica del decanato di Lecco ha proposto la pubblicazione sui bollettini parrocchiali delle comunità parrocchiali di Lecco di “alcuni testi autorevoli che aiutano a riflettere sul profilo del laico nella Chiesa“. In tempi di forti cambiamenti culturali e di trasformazioni anche ecclesiali, ci interroghiamo infatti, su come le nostre comunità possano formare dei laici capaci di testimonianza e di impegno civile e pastorale, per una società e per una chiesa che vivano davvero in coerenza con il Vangelo e su come aiutare le comunità dei fedeli a vivere il "sacerdozio battesimale" al quale siamo tutti chiamati.” Il "sacerdozio comune dei fedeli" è un sacerdozio a servizio del mondo e che realizza un culto che si esercita non solo nel tempio, ma lungo le strade, nei luoghi di incontro, di lavoro, di gioia e di sofferenza. E' un sacerdozio che viene prima delle differenze di carismi e ministeri specifici nella Chiesa. Da questo sacerdozio basilare ha origine e cresce la corresponsabilità di tutti i cristiani per la comune missione evangelizzatrice. [Messa Crismale - Omelia Cardinal Tettamanzi "Il sacerdozio comune dei fedeli" Milano-Duomo, 20 marzo 2008]

"Qual è il profilo del laico cristiano per questo tempo?" Ogni tempo ha il suo modo di credere e ha un profilo di cristianesimo diverso. Qual è il profilo del cristiano di questo tempo? Risponderei affermando che oggi occorre ridare valore alla normalità di una vita cristiana comune, dentro la vita ordinaria. Lo spazio di vita dei laici cristiani è il mondo. Il famoso scritto a Diogneto ci ricorda che i cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per lingua, né per abiti, non abitano in città proprie, la vita che conducono non ha nulla di strano. Noi laici constatiamo con gioia, con una sorpresa rinnovata, che la nostra esperienza di fede non sta in luoghi riservati a noi come poteva accadere per esperienze religiose di altri tempi. Il luogo in cui viviamo la nostra esperienza di fede è il mondo. Questa non è semplicemente una constatazione, ma è l'invito ad apprezzare il mondo

come dono e come responsabilità. Vivere nel mondo è un'espressione che fa venire in mente gli spazi aperti di una realtà da esplorare, persone diverse da incontrare, da conoscere, tante esperienze possibili. Dire "mondo" significa dire la vita, l'intensità,

le bellezze, le fatiche, le speranze, i drammi della vita nostra e di tutti. Mondo come spazio senza confini in cui si vive l'universalità del nostro essere tutti fratelli, del nostro essere tutti figli dello stesso Padre e coinvolti nella stessa responsabilità, nella stessa avventura di far emergere la grandezza della creazione che Dio ci ha messo nelle mani. Se pensia-

mo a quello che ognuno di noi vive nella sua famiglia, nel suo lavoro, nel suo studio, nell'esperienza dell'amicizia, dell'amore, della responsabilità, nella fatica, nel dolore: che cos'è il mondo se non questo? Questa esperienza del mistero della vita che ci coglie con la sua bellezza è il luogo del nostro incontro con il Signore e della nostra fedeltà a Lui. Ci vengono in mente le prime parole della Bibbia dove si dice che "Dio vide che quello che aveva creato era bello". E allora come possiamo smentire con i nostri isolamenti dalla vita o con i nostri lamenti sulla realtà la compiacenza di Dio sul mondo e sulle cose? Il nostro essere "mondo" ha la responsabilità di continuare a far risuonare nel mondo la compiacenza di Dio sulla sua creatura. Sappiamo che il mondo è talmente importante che Dio ha mandato suo Figlio e questi nel mondo ha vissuto per quasi trent'anni da sconosciuto. Non è probabilmente ciò che

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Gesù ha fatto in tre anni ciò che salva il mondo, ma è il fatto di aver condiviso la vita di tutti per trent'anni in un anonimato, in un silenzio in cui solo il vivere era parola e aveva valore. Sappiamo che questo mondo porta i segni del male, del peccato: quello dei primi uomini, ma anche il nostro, quello di tutti gli uomini, quello di ciascuno di noi; che per tornare alla bellezza delle origini questo mondo ha bisogno di amore, quello del Figlio di Dio che ha fatto dono della sua vita sulla terra perché tutti fossimo restituiti alla pienezza della vita. Dopo di Lui, portare amore nel mondo, per trasformare il mondo, tocca a ciascuno di noi, tocca ai nostri gesti quotidiani, che vissuti nell'amore sono ciò che trasforma la realtà, la trasfigura, la fa risorgere. Allora in questa prospettiva il lavoro ritrova il suo valore di azione solidale per la vita di tutti. Allora l'educazione può tornare ad essere veramente sostegno alla crescita originale delle nuove generazioni. Allora l'amore umano recupera la sua bellezza di dono all'altro. Allora la politica ritrova il suo valore di azione che costruisce una città in cui è possibile la dignità di ogni persona. Così, il nostro stare nel mondo non è aver delimitato un territorio, bensì l'esperienza dell'abitare una realtà che ci è data come opportunità e che noi siamo chiamati a far risorgere con i nostri gesti di ogni giorno. Stralcio dell'intervento "Laici cristiani oggi" di Paola Bignardi

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NUOVO LEZIONARIO AMBROSIANO Il mistero della Pasqua Il Libro II° del Nuovo Lezionario Ambrosiano è Il mistero della Pasqua e comprende la Quaresima, la Settimana Santa (chiamata Autentica come alle origini) e il tempo di Pasqua fino alla solennità di Pentecoste. Le letture proposte dalla chiesa ambrosiana per il periodo che va dall'inizio della Quaresima alla domenica in albis (II di Pasqua e così chiamata per la veste bianca un tempo indossata dai neobattezzati) costituiscono una ricchezza eccezionale per la chiesa di Milano in quanto rappresentano il nucleo originario e più antico dell'intera tradizione ambrosiana, in parte risalente allo stesso sant'Ambrogio.

La Quaresima I vangeli delle domeniche sono rimasti invariati in quanto costituiscono un itinerario specifico della spiritualità ambrosiana. La Quaresima nasce infatti attorno al IV secolo come periodo di preparazione immediata alla festa di Pasqua per i catecumeni che, dopo un lungo cammino di catechesi, ricevevano il Battesimo. Essa nasce quindi come tempo di conversione dal paganesimo al cristianesimo e mantiene ancora oggi, dopo 1600 anni, questa impostazione battesimale che conduce il cristiano ad una riappropriazione del Battesimo ricevuto da bambini e ad un percorso di conversione da attuare nelle scelte quotidiane di vita. In questo senso possiamo dirci sempre davvero tutti catecumeni! Le letture delle domeniche presentano invece un ciclo triennale in riferimento ai temi evangelici. Il ciclo feriale comprende brani tratti dal libro della Genesi e dai Proverbi che invitano ad un rinnovamento morale e spirituale mentre il Vangelo è quello di Matteo che, con il discorso della montagna costituisce la "Magna Charta" del cristianesimo. I venerdi di Quaresima continuano ad essere "aliturgici" cioè senza celebrazione dell'Eucaristia e senza Comunione. Si

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vuole infatti fare memoria del giorno della passione e morte di Gesù, il giorno in cui "lo sposo è stato tolto". Anche questa caratteristica prettamente ambrosiana ha una sua profonda motivazione pedagogica. E' l'esperienza dell'assenza del Signore che ci fa desiderare e gustare la sua presenza nella nostra vita. Ha scritto a questo proposito l'allora arcivescovo di Milano cardinal Montini, di origine bresciana, che proveniva dal rito romano confessando il suo iniziale sgomento di fronte a questa tradizione ambrosiana: "Ho provato il senso del vuoto di Dio, che sa di morte".

Settimana Autentica e Triduo pasquale Non ci sono sostanziali cambiamenti per lo svolgimento della Settimana santa, chiamata Autentica secondo la più antica tradizione, e del Triduo pasquale che resta la celebrazione del mistero pasquale nella sua unità inscindibile di passione, morte, sepoltura e resurrezione. Una novità è rappresentata dalla possibilità offerta dal Lezionario di celebrare, la sera del Venerdì santo, una vera e propria liturgia della Deposizione di Cristo nel sepolcro. La solenne Veglia pasquale vede un ritocco nella sequenza delle letture che precedono l'annuncio della Risurrezione.

Tempo pasquale E' il tempo di cinquanta giorni che va dalla domenica della Pasqua alla Pentecoste e va celebrato "nell'esultanza e nella gioia come un solo giorno di festa". Dopo la domenica in albis, che presenta il brano di Giovanni dell'incredulità di Tom-

maso, i vangeli delle domeniche propongono la meditazione sui alcuni tratti del Signore Risorto (come Agnello di Dio, Buon Pastore, Luce del mondo, Via Verità e Vita, Mediatore tra Dio e l'uomo), e il suo andare al Padre in attesa dell'invio dello Spirito Consolatore. La solennità dell'Ascensione torna ad essere collocata nel quarantesimo giorno di Pasqua in conformità al testo di Luca negli Atti degli Apostoli e alla tradizione liturgica d'oriente e d'occidente. Trattandosi del giovedì della sesta settimana, di un giorno quindi feriale e lavorativo, si potrà riproporre la sua celebrazione la domenica immediatamente successiva. Nel ciclo feriale si ha la lettura progressiva del vangelo di Giovanni. I due tempi, dalla Pasqua all'Ascensione e dall'Ascensione alla Pentecoste, hanno una connotazione gioiosa unitaria ma con sfumature diverse: i primi esprimono la gioia della presenza di Cristo risorto che viene sottolineata attraverso la lettura progressiva degli Atti degli Apostoli, mentre i secondi sono vissuti nell'attesa del dono dello Spirito e sono contraddistinti dalla lettura del Cantico dei Cantici che esprime il desiderio della Sposa (Chiesa) a ricongiungersi con il suo Sposo che non è più visibilmente presente. La solennità di Pentecoste è preceduta, come il Natale e l'Epifania, dalla solenne liturgia vigiliare sul modello della Veglia pasquale.

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C MISTERO DELLA PASQUA: TEMPO DI QUAESIMA, SETTIMANA SANTA, TEMPO PASQUALE

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CALENDARIO LITURGICO AMBROSIANO 2009 MARZO 2009 01 D I DOMENICA DI QUARESIMA B - Domenica delle Tentazioni Mt 4,1-11 dal 2 al 7 I settimana di Quaresima 08 D II DOMENICA DI QUARESIMA B - Domenica della Samaritana Gv 4,5-42 dal 9 al 14 II settimana di Quaresima 15 D III DOMENICA DI QUARESIMA B - Domenica di Abramo Gv 8,31-59 dal 16 al 18 III settimana di Quaresima 19 G S. GIUSEPPE, SPOSO DELLA B. V. MARIA (s) Mt 1,16.18.21.24 opp Lc 2,41-51a dal 20 al 21 III settimana di Quaresima 22 D IV DOMENICA DI QUARESIMA B - Domenica del Cieco nato Gv 9,1-38b dal 23 al 24 IV settimana di Quaresima 25 M ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE (s) Lc 1,26-38 dal 26 al 28 IV settimana di Quaresima 29 D V DOMENICA DI QUARESIMA B - Domenica di Lazzaro Gv 11,1-53 dal 30 al 31 V settimana di Quaresima

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V settimana di Quaresima

04 S "in Traditione Symboli" Mt 11,25-30 05 D DOMENICA DELLE PALME Messa per la benedizione delle palme Gv 12,12-16

*Sono indicati i brani di Vangelo delle solennità, delle feste e delle memorie con letture proprie *s: solennità - f: festa - m: memoria - mf: memoria facoltativa I venerdì di Quaresima sono ferie aliturgiche

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"Essere riuniti nella Tua mano" "Essere riuniti nella Tua mano" è stato il tema della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani del 2009, un tema ispirato da alcuni versetti di Ezechiele, nei quali il profeta, esule in terra babilonese, annunciava che Dio avrebbe riunito nuovamente le tribù di Giuda e di Israele in una sola nazione: questo messaggio, che nutrì la speranza di un popolo esule, può nutrire oggi la speranza di tutto il popolo cristiano, che vive in sé la triste eredità della divisione. E proprio nell'ambito di questa Settimana, il 24 gennaio si è svolto in Sala Ticozzi un importante incontro ecumenico, con la partecipazione dello storico Adriano Roccucci, di Nicolaj Makar, arciprete della Chiesa Ortodossa Russa di Milano, e del Cardinale Dionigi Tettamanzi, i quali ci hanno delineato un ritratto straordinario di Alessio II, il grande patriarca della Chiesa Ortodossa Russa, che si è spento il 5 dicembre scorso, lasciando il mondo intero commosso e addolorato. Alessio II è cresciuto in un clima di forte persecuzione antireligiosa: durante la prima metà del '900 la liquidazione della Chiesa Ortodossa era un obiettivo primario del regime comunista sovietico, che ne annientò le strutture, chiuse seminari, scuole teologiche e monasteri, uccise almeno un milione di persone per la loro fede; alla vigilia della II guerra mondiale restavano aperte appena

alcune centinaia di chiese con soli quattro vescovi in libertà. Il '900 è stato per la Chiesa Russa il secolo del martirio. Nel '61, nel pieno delle persecuzioni scatenate da Krusciov, non più violente, ma comunque volte a limitare il più possibile gli spazi di libertà della Chiesa, a soli trentadue anni Alessio II era già vescovo di Tallinn ed Estonia: con grande diplomazia egli riuscì a bloccare diverse iniziative del potere politico sovietico, che miravano essenzialmente alla chiusura di chiese e monasteri. In pochi anni Alessio divenne Arcivescovo, poi Metropolita; nel 1990, nei mesi appena successivi al crollo del muro di Berlino, fu chiamato alla carica più alta della sua Chiesa. E sotto la sua guida è avvenuta la grande ricostruzione, "il secondo battesimo della Russia", come lui amava ripetere: in meno di venti anni, sul territorio russo le parrocchie sono passate da 3.800 a più di 29.000, i monasteri da 29 a più di 800; milioni di persone hanno chiesto il battesimo; e accanto al recupero delle istituzioni, una grande rinascita anche nei cuori, che ha richiesto un intenso e diffuso lavoro di evangelizzazione. D'altra parte, lo stesso Alessio II, nel periodo di pura sopravvivenza della Chiesa in Russia, affermava che "anche se distruggessero tutte le nostre chiese, ci lascino celebrare la sublime divina liturgia, da cui tutto potrà risorgere". Davvero

sublime è questa lunga e bellissima divina liturgia, accompagnata e sostenuta da canti ineffabili e dolcissimi, vera anima della preghiera e della spiritualità della Chiesa Ortodossa, straordinario contesto di fede in cui tutto parla di Dio, dalle struggenti polifonie dei canti corali all'umile devozione del popolo. Alessio II è stato, per la comunità di fedeli che è enormemente cresciuta sotto la sua guida, un grande pastore religioso; è stato anche un uomo politico nel senso più alto e nobile del termine, svolgendo una fine opera di mediazione e di diplomazia all'interno, dove la Chiesa recuperava un ruolo pubblico in una società travagliata dal cambiamento e dalla globalizzazione, e verso l'esterno, in campo ecumenico ed interreligioso. Sotto il suo patriarcato, sono stati intessuti rapporti di collaborazione e di cordialità con la Chiesa di Costantinopoli (con il riconoscimento pieno del suo primato) e nel 2007 è avvenuta la riunificazione con la Chiesa Ortodossa Russa all'estero; incessantemente sono stati compiuti sforzi per ricercare l'unità religiosa dei popoli slavi e orientali, spesso attraversati da forti tensioni nazionalistiche. Sotto il suo patriarcato il dialogo

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con tutte le Chiese cristiane, e in particolare con la Chiesa Cattolica, è stato continuo e fruttuoso: "l'umanità deve andare verso l'unità, ma non dando vita ad un mondo unipolare. Anche l'unità della Chiesa è l'unità nella varietà e noi dobbiamo imparare ad accettare con pazienza e amore la presenza nell'ambito ecclesiale di persone diverse per cultura, educazione, punti di vista". E in un'Europa in forte crisi spirituale, Alessio II levava la sua voce perché "le Chiese Ortodosse e la Chiesa Cattolica possono e debbono unire i propri sforzi per offrire un orientamento culturale e spirituale decisivo affinché l'universo europeo ritrovi il senso e la ragione del proprio essere". In particolare, il Patriarca russo avvertiva fortemente il pericolo del prevalere della civiltà del consumismo: "la caduta del regime totalitario in Unione Sovietica ha ispirato nuovo entusiasmo nell'ideologia del progresso che, in modo particolarmente primitivo, si manifesta nel consumismo: il culto del consumo è solo una forma rozza del culto del progresso secolare". E' questa l'eredità di un patriarca che è stato un protagonista della storia religiosa e civile della Russia contemporanea e uno dei principali artefici di quella fitta e non sempre lineare rete di relazioni tra chiese cristiane che nella seconda metà del ventesimo secolo è stata intessuta con coraggio e tenacia da alcune personalità significative del mondo cristiano.

FATTURE, ESTINTORI E MATTARELLI

Tra i fondi conservati nell'archivio parrocchiale occupa un posto di rilievo quello che raccoglie le fatture prodotte dal Settecento in occasione di lavori, acquisti di oggetti e spese generali della parrocchia di Castello. In apparenza costituito da documenti "noiosi", zeppi cioè di cifre e resoconti economici, il fondo si è in realtà rivelato ricchissimo di dati interessanti soprattutto per le carte intestate delle fatture. Inizialmente scritte a mano su semplici fogli, esse furono circa dall'inizio dell'Ottocento realizzate a stampa e personalizzate con decorazioni e

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descrizioni dei prodotti, con evidente scopo pubblicitario. Le carte intestate conservate nell'archivio sono centinaia, anche perché la gestione dei beni parrocchiali richiedeva l'apporto di diversi artigiani: falegnami, fabbri, tipografi, produttori di cera, ricamatori, setaioli, pasticceri, droghieri... tutti ebbero insomma occasione di lavorare per la parrocchia, lasciando "in cambio" le loro meritate fatture, che raccolte assieme costituiscono una vera e propria guida illustrata dello sviluppo dell'industria lecchese. A partire da questo bollettino ne verran-


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no proposte alcune legate in qualche modo alla zona di Castello, cominciando con quelle di due rinomate attività commerciali fondate a Lecco dalla famiglia Mattarelli. La prima fu aperta all'inizio dell'Ottocento da Antonio Mattarelli (originario di Perledo) insieme ai figli Giacomo e Alfonso: si trattava di una falegnameria divenuta ben presto famosa grazie alla bravura di Giacomo Mattarelli. Egli nel 1822 sposò proprio a Castello, in seconde nozze, Maria Teresa Andreotti (anche il fratello Alfonso Mattarelli si sposò a Castello nel 1823 con Rosalinda Cantini). Abilissimo intagliatore, è noto per aver realizzato la barca offerta dai lecchesi ("a sincera dimostrazione di ossequio obbedienza ed amore") per festeggiare il 25 agosto 1838 l'arrivo a Como di Ferdinando I, nonché

uno straordinario modello in legno del Duomo di Milano, andato distrutto in un incendio nel 1906. La falegnameria Mattarelli, di cui si servì spesso la parrocchia di Castello, fu trasformata dai successori di Giacomo in negozio specializzato in arredi d'interni, tappezzerie e dorature. Di tutt'altro genere fu l'attività fondata a metà Ottocento da Natale Mattarelli (fratello minore di Giacomo e Alfonso), il quale avviò una fonderia per ottone e bronzo rinomata nella produzione di "vasche per bagni tanto vendibili che a nolo", nonché di "canfino prima qualità ed assortimento di relative lucerne non che machinette di tavelle per filanda ed altri ogetti per filatura in seta in Lecco", oltre ad "arredi per chiesa d'ogni genere". La produzione fu presto ampliata con elementi di rubinetteria e pompe idrauliche, presto esportate all'estero grazie all'opera di Giulio Mattarelli figlio di Natale. Tra i nume-

rosi brevetti della ditta Mattarelli, che nel 1878 fu trasferita nella vasta area ex Bonanomi-Campelli compresa tra le odierne Via Caprera e Trieste, vanno senz'altro ricordati un innovativo sistema di allarme per porte e i celebri estintori "Simplex" esportati in tutto il mondo, tanto pratici e innovativi da essere premiati all'Esposizione Internazionale di Londra. A Giulio Mattarelli subentrarono i figli Ercole ed Emilio, che proseguirono con successo l'attività ampliando la produzione al settore dei trasporti, dando poi vita dopo il 1908 a due ditte separate: quella di Ercole restò nella sede principale di Lecco, mentre Emilio fondò un nuovo stabilimento a Castello sopra Lecco (poi Macchi) nell'odierna Via XI Febbraio. Dell'avventura imprenditoriale lecchese dei Mattarelli rimane proprio il vasto capannone di Castello, sulle cui grandi vetrate sussistono le belle inferriate con istoriate le cifre "EM" di Emilio Mattarelli. Francesco

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ACANZE EST V O IVE MP A C

5-15 LUGLIO 2009 G RA N D E CO NCO R S O ! ! ! I N D OV I NA D OVE S I VA . . . . . . E STA I CO N C H I V U O I

Sei un/a ragazzo/a dai 10 ai 19 anni? Vuoi vivere una vacanza davvero speciale con i tuoi amici? Allora il CAMPEGGIO

ESTIVO è l'occasione che fa per te!! Osserva con molta attenzione le foto qui attorno e prova a indovinare il paese (nome esatto) della località dove si trova la casa per la vacanza! Un primo AIUTONE: NON è al MARE ed è in ITALIA!!! Al vincitore sarà elargito un grandioso premio a sorpresa (non in denaro) che verrà comunicato durante il viaggio di andata! Se tutto questo ti entusiasma, non attendere troppo: iscriviti subito da Suor Victorine o da Massimiliano (Roxy), dando loro anche la tua risposta al concorso!! I posti sono limitati: non tardare!! Costo indicativo € 380,00. Le iscrizioni chiudono il 17 Maggio 2009.

Noi ti aspettiamo!!! 22

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HIERICHETTI

ECCOTI, TI STAVAMO ASPETTANDO! I regali, l'albero, i colori, i sorrisi, gli abbracci, le canzoni,i fiocchi… sono questi i segni che ai giorni nostri rappresentano per molti il Natale. Tutti elementi per noi importanti perché a chi di noi non piace trovare i regali sotto l'albero? A chi non piace scartare quei grandi pacchi o festeggiare? Però, Gesù Bambino, noi da questo Natale vorremmo di più, non vorremmo un regalo che dopo pochi giorni ci stanca, ma vorremmo una gioia che sia inesauribile: TI VORREMMO QUI CON NOI! Come per ogni grande regalo c'è sempre un'attesa che porta a desiderare il dono sempre più ardentemente, anche noi quest'anno abbiamo compiuto un cammino di attesa per poterti accogliere tra noi. Per questo i nostri cerimonieri hanno organizzato degli incontri mattutini (molto mattutini!) durante i quali abbiamo riflettuto sull'importanza di ciascun personaggio del presepio e del dono che tutti, seppur umilmente, possono portare alla grotta dove sei nato. Abbiamo poi voluto addobbare la sede chierichetti e renderla per te un posto più accogliente e caldo. Ci siamo messi tutti all'opera e abbiamo ottenuto un buonissimo risultato, anzi, due… c'era anche la merenda! Ci siamo proprio divertiti ad aspettarti insieme. La nostra attesa si è poi conclusa con una fiaccolata parrocchiale dove abbiamo ritrovato numerose persone che come noi ti stavano aspettando. Ora Gesù Bambino sei qui con noi e non possiamo far altro che definirci felici qui con te. ECCOTI TI STAVAMO ASPETTANDO. E come quando si riceve un dono, vorremmo tenerti qui per noi, ma sei venuto per salvare tutto il mondo, quindi lieti del tuo arrivo tra noi e con il cuore colmo di gioia ci prepariamo a servire con cura e attenzione le S. Messe di questo importantissimo periodo. Due chierichette

CONFRA DAY 2008 C'erano una volta, in un piccolo paesino di provincia, tre ragazzi in trepidazione: Sara, Giulia e Matteo. Quel giorno, a quella precisa ora, sarebbero diventati Confra, o meglio, Membri del Collegio dei Ministranti. Le due fanciulle facevano ormai parte dei chierichetti da quattro anni ed entravano nel quinto di onorato servizio. Il cavaliere, invece, aveva bruciato tutte le tappe: chierichetto a quattordici anni, Confra a 15 e magari Sommo a 16, staremo a vedere! Erano tutte e tre molto tranquilli, fino all'inizio della cerimonia. Da lì in poi, sì che le loro mani iniziarono a sudare per la grande agitazione. Dopo l'omelia del loro don, ecco il momento solenne: nome, cognome e ognuno si presentava davanti a tutto il popolo. Poi venivano vestiti, ed ecco: erano diventati Confra! E vissero quella giornata felici e contenti, tra la gioia di tutti quanti stavano loro intorno. Giulia Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO

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Cinema, che passione! Cine-teatro Palladium - ore 21.00

4 marzo 2009

Noi due sconosciuti Regia: Susanne Bier ■

18 marzo

La zona Regia: Rodrigo Plà ■

11 marzo

Persepolis Regia: Vincent ■

25 marzo

Il giardino dei limoni Regia: Eran Riklis ■

1 aprile

The millionaire Partirà il 4 marzo 2009, facendo tappa per i quattro successivi mercoledì, la nona edizione del cineforum organizzato dal Cineteatro Palladium di Castello, una rassegna di cinema di qualità aperto a tutta la città durante il periodo di Quaresima, uno spazio di riflessione e di crescita sempre attraverso pellicole importanti, spesso messe ai margini rispetto ai prodotti commerciali. Saranno cinque lavori cinematografici che ci aiuteranno a leggere il mondo contemporaneo tra i diversi continenti. L'introduzione, la guida alla visione ed il commento tecnico saranno affidati - per la prima volta dopo Giancarlo Zappoli e Alessandra Montesanto - alla competenza di Giampiero Raganelli. Prashanth

ABBONAMENTO euro 10,00 In prevendita a partire dal 1 febbraio 2009 presso la cassa del Cineteatro Palladium negli orari di apertura

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BIGLIETTO SINGOLO euro 4,00 La vendita la sera della proiezione presso la cassa del cinema

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Regia: Danny Boyle

Via Fiumicella, 12, 23900 Lecco (LC) Tel.: 0341.361533 - Fax: 0341.361533 SITO INTERNET: www.cinemapalladium.com E-mail: info@cinemapalladium.com

SPETTACOLI CINEMATOGRAFICI VENERDI' spettacolo unico ore 21.00 € 5.50 (ridotto € 4.00) SABATO due spettacoli con inizio alle ore 20.00 circa € 6.50 (ridotto € 4.00) DOMENICA spettacoli pomeridiani e serali continuati € 6.50 (ridotto € 4.00) LUNEDI' spettacolo unico ore 21.00 € 4.00 MARTEDI' spettacolo unico ore 21.00 € 5.50 (ridotto € 4.00)


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ALLADIUM

A proposito del Musical…

Ho avuto la fortuna di partecipare e di collaborare alla realizzazione del musical "Aladdin", recentemente messo in scena sul palco del cine-teatro Palladium. A spettacolo avvenuto, ho maturato in me alcune riflessioni su quello che è stato questo lavoro che, nella sua preparazione, è cominciato circa un anno fa. Sento il desiderio di comunicare alla comunità le impressioni di un cammino fatto di sacrifici, fatiche, tempo dedicato a prove, parti da studiare, il tutto in tempi da rispettare. La forza del gruppo. Quando nasce forte il desiderio di realizzare qualcosa di positivo, da parte di tutti si scatena una forte e attiva partecipazione, arricchita da entusiasmo e dalla voglia di stare insieme, anche divertendosi. Questo gruppo, con il suo operato, ha dato a tutta la comunità una lezione di unità e di voglia di fare e ha dimostrato che non sempre i giovani sono "da buttare via". All'interno del gruppo sono circolati favori, amicizie, scambi di opinioni, che hanno permesso di condividere l'impegno e la fatica e di mantenere fede ad una parola data,

ad una scadenza da rispettare. L'aspetto educativo. Abbiamo avuto a che fare con la parte più buona del frutto, che è maturato da un seme gettato nella terra buona. Mi sento in dovere di ringraziare questi ragazzi, per quello che sono e per come sono, per quello che hanno saputo dimostrare di saper fare e posso dire in tutta sincerità che aver lavorato con loro è stato piacevole ed arricchente. Sento il dovere di dire un grazie anche a chi ha portato pazienza in tante occasioni e ha sostenuto questo progetto senza apparire visibilmente. E' stato un vero lavoro di equipe, dove ognuno ha messo il meglio di sé, quello che sapeva dare: tecnici, attori, costumisti, scenografi, registi, ballerini. Sosteniamo allora questi ragazzi e, se li troviamo per strada e li riconosciamo, salutiamoli con calore. Il futuro, il nostro futuro è nelle loro mani e loro hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per saperlo costruire. Grazie, grazie ancora, a nome di tutta la comunità. Con affetto e amicizia Vincenzo

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ICORDO

Nel tuo abbraccio Ti ringraziamo, o Signore, per averci donato Luigi. Tanti ricordi in questo momento si affollano nella nostra mente e nel nostro cuore. Lo rivediamo indaffarato nel "suo" magazzino: un vero fiore all'occhiello per la Zanetti. Lo vediamo animare e fare il tifo per i nostri ragazzi. Ci sembra di sentire ancora la sua voce, quando, proprio pochi mesi fa, raccontava orgoglioso il lungo cammino percorso nell'oratorio e nella Zanetti. Un cammino fatto di impegno, fedeltà, generosità ed anche tanta pazienza. Per questa umile testimonianza di servizio alla nostra comunità noi ti diciamo, o Signore, il nostro Grazie e siamo certi che Luigi ora vive nel tuo abbraccio di Padre, accanto agli uomini di buona volontà. Ornella e Anna Caielli ringraziano di cuore gli amici della Zanetti, del Circolo parrocchiale Pio XI e tutta la Comunità di Castello per la testimonianza di affetto ricevuta e per aver condiviso il loro dolore. Luigi Caielli giovane dirigente della Zanetti

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RAGAZZI DI CAMORRA e I BAMBINI INVISIBILI di Pina Varriale

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE di John Boyne

Chi è un ragazzo di camorra? Come ha potuto entrare nel giro e come vive le sue giornate? Quali i suoi pensieri, i suoi problemi, le sue attese? E quelli di una vivace ragazzina che vive con la sua famiglia in un campo Rom e che non riesce a capire perché i gagè, quelli cioè non Rom, la guardino con tanta diffidenza quando passa per la strada? E quali i legami di coesione sociale e di solidarietà che si creano all'interno di questi mondi? Quotidianamente leggiamo di illegalità, furti, risse, spacci, violenze che si consumano in questi ambienti. E tutto ciò appartiene a quella fetta di umanità che noi spesso sbrigativamente definiamo con appellativi assolutamente negativi e da cui ci sentiamo in genere ben lontani ma che forse non abbiamo mai avuto l'opportunità di conoscere in modo più approfondito. Scrive a questo proposito don Virginio Colmegna, ex direttore della Caritas ambrosiana: "Guardare le cose dal punto di vista dei protagonisti sovverte i punti cardinali dei significati, riposiziona luoghi comuni e pregiudizi. Ci offre uno sguardo inedito su un mondo che, mai come in questa fase storica, pretendiamo di conoscere senza ascoltarlo". Pina Varriale, autrice di diversi libri per ragazzi e adulti, nata e vivente a Napoli, ci propone, attraverso due coloriti racconti narrati in prima persona, l'ascolto di due dei suoi giovani protagonisti.

Una bellissima favola, toccante, profonda che insegna a dare valore alle cose, alle piccole cose e che, nel torbido comune in cui nuotiamo anche oggi, che ce ne accorgiamo o meno, esiste l'innocenza. La tragedia dell'Olocausto letta con gli occhi ignari di un bambino, attraverso il suo sguardo puro, si colora di tenerezza e di poesia, quasi a dirci che nonostante l'orrore e il male infinito consumatosi l'uomo è fatto per il bene e la fratellanza. Oggi, come nel passato, esiste la persona che vive di verità, che sa guardare alla vita con stupore e con profondo rispetto. Una storia da leggere d'un fiato; serena, dolce che parla direttamente al cuore e ci accompagna per sentieri che ci costringono a riflettere sulla vita e sulla storia. Bruno si trasferisce con la sua famiglia in un luogo bruttissimo dove non c'è nessun bambino con cui giocare; la sua nuova casa si trova in un posto isolato e non è grande e bella come quella che ha lasciato a Berlino. E suo padre, il Comandante, riceve persone molto importanti e lavora in un campo dove tutti sono vestiti con un pigiama a righe. Anche Pavel, che prima era un dottore e adesso serve alla loro tavola. Anche Shmuel, che è nato lo stesso giorno di Bruno nell'aprile del 1934; uno è nato in Germania, l'altro in Polonia. Uno sta da una parte della recinzione che sorge vicino alla casa di Bruno, l'altro dall'altra. E non possono stringersi le mani o giocare insieme perchè sono divisi da qualcosa di inutile, di freddo e di crudele come una rete metallica. Una incomprensibile assurdità. Ma Bruno vuole condividere qualcosa con il suo amico, almeno un momento della vita. E si veste di un pigiama. Un pigiama a righe......

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ARROCCHIALE

BATTESIMI Monti Lidia di Sergio e Magnano Francesca Samà Francesco Fedele di Agazio e Gattinoni Raffaella Mazzoleni Aurora di Mauro e Casalone Tiziana

FUNERALI Valsecchi Giancarlo vd. Colombo di anni 67 Ravasio Angela vd. Gandolfi di anni 81 Valsecchi Angela vd. Biorcio di anni 88 Lerose Salvatore cg. Ierardi di anni 68 Siego Ida vd. Tentori di anni 89

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FFERTE

Ai Battesimi Agli Anniversari di Matrimonio Ai Funerali

€ 450,00 € 150,00 € 600,00

Da condominio Azalee in memoria di Rigamonti Evaristo € 100,00 - Per opere parrocchiali in memoria di Panzeri Giovanni € 150,00 - da Valsecchi Luigi € 15,00

CONTRIBUTO per il notiziario parrocchiale È possibile contribuire alle spese di stampa con una libera offerta. Ringraziamo la vostra generosità che ci permette questa presenza in tutte le famiglie.

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S. MESSE FERIALI Lunedì

: ore 8.30

ore 20.30 (Oratorio)

Martedì

: ore 8.30

ore 18.30

Mercoledì : ore 8.30

ore 18.30 (Seminario)

Giovedì

: ore 8.30 (S. Carlo)

ore 18.30

Venerdì

: ore 8.30

ore 18.30

Sabato

: ore 16.30 ADORAZIONE

S. MESSE FESTIVE Sabato

: ore 18.30 (vigiliare)

Domenica : ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.30 ogni Sabato dalle ore 19.00 alle ore 19.30 ogni Domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.30

BUONA STAMPA ANGOLO SOLIDARIETÀ

Martedì dalle ore 9.30 alle ore 11.00

SEGRETERIA PARROCCHIALE

da Lunedì a Venerdì ore 10.00 - 11.00 ore 16.00 - 17.00

I Sacerdoti sono normalmente disponibili per le Confessioni prima delle S. Messe.

Per eventuali occorrenze:

Parroco Don Mario Don Contardo Scuola Materna Abitazione Suore Betlemite

- Tel. e Fax 0341.36.41.38 - Tel. 0341.36.89.21 - Tel. 0341.28.55.57 - Tel. 0341.36.93.37 - Tel. 0341.28.37.24

Indirizzo E-mail: posta@parrocchiadicastello.it Sito Internet: www.parrocchiadicastello.it La redazione Don Egidio Casalone, Santo Caruso, Prashanth Cattaneo, Francesco D’Alessio, Paolo Longhi, Silvana Manzella, Mariolina Mauri, Chiara Pizzi, Matteo Possenti. Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla stesura dei testi e alla distribuzione del Bollettino.


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PARROCCHIA di

CASTELLO sopra Lecco

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EDITORIALE

pag. 1 - Carissimi amici

PASTORALE FAMILIARE

pag. 2 - Pagine di famiglia pag. 3 - Educare: una sfida ancora possibile? pag. 4 - L’amore di Dio è in mezzo a noi

VITA PARROCCHIALE

pag. pag. pag. pag.

CARITAS-MONDO

pag. 12 - Gruppi caritativi - Gruppo missionario - Quaresima di fraternità e di condivisione

CARITAS

pag. 13 - Una giornata per la pace

SOCIETÀ

pag. 14 - La memoria tende alla felicità

CHIESA

pag. pag. pag. pag.

ARCHIVIO

pag. 20 - Fatture, estintori e mattarelli

ORATORIO

pag. 22 - Campo vacanze estive

CHIERICHETTI

pag. 23 - Eccoti, ti stavamo aspettando - Confra day 2008

PALLADIUM

pag. 24 - Cinema, che passione! pag. 25 - A proposito del Musical...

RICORDO

pag. 26 - Nel tuo abbraccio

BIBLIOTECA

pag. 27 - Ragazzi di camorra e I bambini invisibili - Il bambino con il pigiama a righe

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2a cop. - Quaresima 2009

7 - Visita pastorale 9 - Dal Consiglio Pastorale 10 - In Grecia sui passi di San Paolo 11 - Rendiconto economico

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ll sacerdozio comune del laico nella Chiesa Nuovo lezionario ambrosiano Calendario liturgico Essere riuniti nella tua mano

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ANAGRAFE PARROCCHIALE pag. 28 3a cop. - S. Messe


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