DALLO STEREOTIPO ALL’ELABORAZIONE PERSONALE PRIMA FASE DI LAVORO: LO STEREOTIPO Analisi comparata dei paesaggi dettati: gli elementi che li compongono (case, alberi, sole, montagne) sono tutti molto simili. Gli alberi, ad esempio, hanno tutti il tronco marrone, la chioma verde e non sono riconoscibili: sono gli
ALBERI BOH!
Gli alberi stereotipati sono schematici, infantili, sempre uguali: sono quelli che, in genere, ripetiamo pigramente, pur sapendo che nella realtĂ sono diversi.
SECONDA FASE DI LAVORO: L’ALBERO IDEALE Studiando il tempio greco e la perfezione delle sue proporzioni, abbiamo imparato a costruire il rettangolo aureo, arrivando a disegnare addirittura la spirale che ci ricorda la conchiglia definita nautilus. …ma l’albero? Leonardo da Vinci, studiando la struttura degli alberi, scoprì che essi ramificano seguendo due regole
1. Se dal tronco partono n rami, da ognuno di essi partiranno n rami; 2. Il ramo che segue è sempre più sottile del ramo che lo precede. Nella realtà è impossibile trovare alberi che ramificano seguendo le regole di Leonardo: è, cioè, impossibile trovare
alberi perfetti,
poiché perfette dovrebbero essere le condizioni in cui la pianta cresce e sviluppa.
Per ideale si intende l’albero per come dovrebbe essere e non per com’è nella realtà
Animazione di Riccardo
Animazione di Wang
TERZA FASE DI LAVORO: L’ALBERO REALE Rispettando la seconda regola della ramificazione, disegnare un albero che assomigli alla realtà non è proprio difficile:
Antonio
Lorenzo
Sara
Gianpaolo
Andrea
Teo
Matteo
QUARTA FASE: L’ALBERO IMMAGINARIO Partendo dagli alberi di Mondrian (1 e 2) e passando dall’albero della pazienza (3) e da quello dei campanelli (4),
1
2
3
4
siamo arrivati all’albero del bene (5), sotto il quale ci siamo fermati ad analizzare e commentare alcune “invenzioni” di alunni di altre classi. E poi…
‌ mano ai computer
Kevin
Francesca Pia
Daniel
Simona
Gatti
Davide
Francesca