Il cubismo

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Il cubismo Un’arte “intellettuale” Cubismo, perché?

i volumi e lo spazio sono semplificati e resi come fossero solidi geometrici


Partendo dalla semplificazione delle forme di CĂŠzanne e dall'osservazione dell'espressivitĂ delle maschere africane, alcuni artisti iniziarono ad operare una scomposizione della figurativitĂ , giungendo alla scomposizione dell'oggetto, abbandonando completamente la visione prospettica e naturalistica.


Che cosa caratterizza il cubismo? Il Cubismo vuole rappresentare il movimento dell'osservatore attorno all'oggetto. L'artista, spostandosi nello spazio, percepisce diversi aspetti della realtà, che il dipinto deve sinteticamente far coesistere. La realtà è frantumata e poi ricomposta sulla tela. Si perde la profondità .

Il carattere più evidente dei dipinti cubisti è la contemporaneità della rappresentazione, cioè un oggetto viene osservato da più punti di vista e dipinto in posizione successive. Si vuole raffigurare l’oggetto nella sua totalità, esterna e interna.


LE TRE FASI DEL CUBISMO Dopo la fase iniziale - tutto riportato a forme solide – si susseguono altre due fasi facilmente riconoscibili, in quanto… nel Cubismo analitico ( 1909 – 1912 ) l’oggetto è scomposto in piani minutissimi che si fondono con lo spazio circostante creando un reticolato ininterrotto. La scomposizione è così rigorosa che alcune volte il soggetto è quasi indecifrabile. Il colore è assente, quasi monocromo.

G. Braque, Violino con brocca

nel Cubismo sintetico ( 1912 – 1921 ) la scomposizione si semplifica i piani sono larghi e colorati le immagini sintetizzate ed essenziali. Vengono introdotti pezzi di materiale vario; il quadro non è più un’illusione del “soggetto“ ma diventa un oggetto autonomo.

P. Picasso, Il


Approfondimento P. Picasso Les demoiselles d’Avignon, 1907

È collocato presso il Museo di Arte Moderna di New York, ed è considerato da tutti gli esperti d' arte, come il più importante dipinto di tutto il XX secolo. Per la sola composizione del quadro, Picasso compone a partire dalla Primavera del 1907, una serie di 17 schizzi, con ogni tecnica possibile, mentre assai più numerosi sono gli schizzi delle singole figure che poi andranno a comporre il quadro finito. Dopo aver lavorato mesi e mesi, sugli schizzi e sui disegni, prima di poter giungere alla sua vera e propria esecuzione finale, passo molto tempo. Ma a questa grande fatica, Picasso dovette aggiungere anche la grande delusione dei suoi amici, insieme alle forti critiche ricevute verso la sua opera. Tra gli amici del grande Picasso, vi erano artisti, audaci collezionisti, mercanti di arte: tutte persone influenti nel campo dell' arte, che però non capirono immediatamente il senso della nuova strada che Picasso aveva intrapreso col quadro di Les Demoiselles D' Avignon. Alcuni artisti definirono il lavoro di Picasso, un oltraggio, uno sporco tentativo di mettere in ridicolo il movimento artistico moderno: altri pensano, semplicemente, che sia diventato matto.


Il quadro presenta delle forme geometriche taglienti e spigolose, che si incastrano per dare forma a personaggi scomposti, contorti, dove gli oggetti e i piani sembrano ribaltarsi verso l' osservatore. La donna all' estrema sinistra, solleva una tenda rossa. Ha un profilo duro, che ricorda quello visto su alcuni dipinti dell' antico Egitto. Le due figure piÚ a destra, presentano dei volti che sembrano maschere, slegate al corpo. L' influenza in questi ultimi visi con l' arte africana, sembra molto evidente: gli occhi ed il naso sono molto accentuati. Nel quadro di Picasso non vi è sfondo, nÊ illusione spaziale. Delle linee chiare e scure, segnano i contorni delle forme essenziali attraverso uno stile sintetico.

Osserva con attenzione: quanti sono i punti di vista?


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