Breaking News ANNO 6 N. 6 MARTEDI’ 8 NOVEMBRE 2016 DireƩore Responsabile: Angela Venturini
Rilanciamo l’economia di San Marino Pubblica amministrazione, IGC, poli che turis che, rappresenta vità, lavoro. Sono
L’angolo della Sa ra
i se ori obbligatori per uscire dalle secche. Cosa ne pensano le forze poli che Una delle sfide della prossima legislatura sarà senza dubbio l’introduzione dell’IGC, altrimen conosciuta come IVA. Che piace agli industriali, i quali la invocano da tempo, ma che non piace agli operatori commerciali perché li penalizzerebbe. Infa , se l’IGC favorisce in qualche maniera chi esporta merce (e ques sono appunto gli industriali) in quanto armonizza il sistema sammarinese a quello italiano ed europeo, per commercian ed operatori turis ci sarebbe un aggravio dei prezzi e una complicazione. Si può eventualmente pensare ad un sistema misto? Le forze poli che candidate alle prossime elezioni, convocate da IUS per confrontarsi su alcuni temi specifici, hanno risposto in differen modi. Per la coalizione “San Marino prima di tu o”, il Paese deve quanto prima raggiungere gli standard europei, seppure con una transazione so e con a enzione alle categorie commerciali, per rientrare nella classifica della compe vità. “Adesso.sm” ha una posizione simile, nel senso che giudica inadeguato l’impianto a uale, che va quindi ammodernato, dietro ad un profondo confronto con le categorie. Ma senza
pregiudiziali sull’IVA. Democrazia in movimento ha giudizio ne o: l’IGC non è sostenibile per la vendita al de aglio, va bene solo all’industria, che però ha un peso residuale. Rilancio economico. Siamo con l’acqua alla gola, c’è chi lo amme e, chi usa eufemismi. Ma sulla necessità di rimboccarsi le maniche, pur con diverse modalità, sono tu d’accordo. La ricerca di inves tori esterni non piace a tu . Non si può accogliere chiunque bussi alla porta e comunque bisogna sempre tenere presente l’impa o che ogni nuova a vità può portare (Rete). Bisogna riportare gente a San Marino con una buona poli ca di a razione e fare sistema ripartendo dal commercio (Civico 10). Ma bisogna ragionare insieme sugli inves men infrastru urali e sulle poli che territoriali (DC). E c’è chi insiste sul Polo del Lusso come una ulteriore chance di rilancio (Sammarinesi). Pubblica Amministrazione. Un altro settore chiave per lo sviluppo, e oggi tu o questo non accade. Troppa burocrazia e tempi troppo lunghi. Il lavoro di riforma deve dunque comprendere anche la PA, creando gli strumen per un acces-
so veloce al sistema economico (PSD). In altre parole, bisogna intervenire sull’opera vità e rivedere una norma va inges bile (Repubblica futura). Altri aggiungono anche il controllo di qualità del lavoro dei dipenden (Lista delle persone libere). Ma con una raccomandazione forte per tu : non si può sbagliare, cioè aumentare la burocrazia (PSS). Rappresenta vità. Atro argomento molto delicato, vista la recente legge osteggiata da IUS ma varata dal Consiglio contro ogni possibilità di mediazione. Non tu e le forze poli che si esprimono a tale proposito, perché l’argomento sco a ancora. Democrazia in movimento, Lista delle persone libere e Civico 10 sono d’accordo con gli operatori commerciali: è una legge vessatoria, che va rivista. Le altre forze poli che non si sono espresse. Il lavoro, le poli che turis che, l’innovazione tecnologica, sono altri argomen che si aggiungono al diba to e, da parte di tu , c’è comunque una proposta per migliorare lo stato a uale. Ma sono i presidenIUS ad aggiustare il ro. Soprattu o sul metodo di lavoro. segue a pagina 2
Interce a i poli ci mentre preparavano i nomi delle loro liste. Ecco cosa è venuto fuori, i veri nomi comple , che tengono nascos alla cittadinanza:
San Marino prima di tu o, poi distruggeremo anche tutto il resto del mondo! Adesso.sm, dopo.boh, in futuro.chissà! Democrazia in movimento, è fuggita anche da qua! Lista delle persone libere, ancora per poco! Rinascita democra ca sammarinese, rimorta subito dopo!
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MARTEDI’ 8 NOVEMBRE 2016
Cinquanta sfumature di SMaC
Le diverse posizioni delle forze poli che su un tema prioritario per gli imprenditori. Chi la conferma, chi la vuole abolire e chi invece la vuole solo aggiustare No alla SMAC fiscale. SÏ alla SMAC fiscale. Bisogna rivedere l’intero impianto. L’impianto va bene, bisogna solo fare qualche aggiustamento. Va eliminata, non funziona. Beato chi ci capisce qualcosa! All’incontro con le forze poli che che si presentano alla prossima tornata ele orale, tre coalizioni, undici liste,
ognuno ha de o la sua. E pensare che IUS (Imprenditori Uni Sammarinesi), promotore dell’incontro, avvenuto il 24 o obre scorso nella sala riunioni dell’OSLA, alla presenza dei tre presiden di categoria, aveva proposto una pia aforma di dialogo molto chiara, con un elenco di argomen che rappresentano l’emergenza, ma anche la visione delle priorità degli operatori, nei confron di un eventuale proge o di sviluppo per la prossima legislatura. E tra ques , in chiara evidenza, proprio la SMAC. Che tan problemi ha creato da quando è entrata nella riforma fiscale come strumento di controllo del reddito. E allora vediamo, in estrema sintesi, la posizione tenuta dalle varie forze
poli che. Coalizione San Marino prima di tu o. L’impianto non si può toccare. Sarebbe un problema andare a rivedere la riforma fiscale del 2013. Bisogna intervenire sulle cri cità che sono state evidenziate, sopra u o riguardo alla doppia cer ficazione. Non esclusa l’ipotesi di introdurre le casse ele roniche. Coalizione Adesso.sm. SÏ alla SMAC fiscale, ma con aggiustamen importan sui cos e sulla velocità . Anche la scon s ca è da ripensare. Coalizione Democrazia in movimento. La SMAC fiscale va eliminata, perchÊ quello è uno strumento per politiche di a razione dei consumatori esterni. Inoltre va reintrodo o il forfe ario per le piccole e piccolissime
imprese, che tendono a chiudere anche per i gravami della burocrazia. Lista delle persone libere. La SMAC non ha funzionato. Va sos tuita con lo scontrino fiscale e la trasmissione dei da a fine giornata. Il controllo deve avvenire sopra u o sugli acquis ee ua dagli operatori commerciali. Rinascita Democra ca Sammarinese. La fiscalitĂ può anche rimanere cosĂŹ com’è, ovvero con la monofase. Ma non esclude l’introduzione dell’IVA, anche se avrĂ cos maggiori. Dove si andrĂ a parare? E’ come buttare in alto la mone na e sperare che cada dalla parte giusta. Ma IUS non demorde. Con nua a chiedere alla poli ca scelte che tengano in considerazione la realtĂ locale e gli scopi reali che si vogliono perseguire. Spesso, in materie delicate, come sono quelle socio economiche, la base imprescindibile è proprio la loro “sostenibilitĂ â€? nel contesto locale. Un appello al buon senso dunque, abbandonando la vecchia prassi di aďŹƒdare il potere soltanto ad alcuni sogge a discapito di tu gli altri e non in base ad ee vi principi di democrazia e meritocrazia.
segue dalla prima pagina “La formula per superare i momen diďŹƒcili – dice Riccardo Vannucci (USOT) – è abbandonare le ca ve abitudini. Prima tra tu e, il non ascolto. Gli operatori, le loro categorie, non sono mai state ascoltate. Quindi, cerchiamo di crescere senza delegi mare le categorie.â€? “Tu e le decisioni ci sono cadute dall’alto – gli fa eco Andreina Bartolini (USC) – ascoltare vuol dire non dover correggere le cose, come è successo con la Smac. E poi, si parla tanto di tecnologia e noi siamo ancora ai rotolini di carta!â€? Conce for , che il presidente OSLA Mirko Dolcini ha rilanciato con forza in chiusura di riunione, insieme con
l’appuntamento che OSLA sta preparando per il 17 novembre, alla Sala Montelupo di Domagnano. Un’altra occasione per chiamare di nuovo a raccolta tu e le forze poli che e ribadire quanto sia importante che le scelte economiche siano sempre da condividere con chi all’economia del Paese contribuisce ogni giorno.
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MARTEDI’ 8 NOVEMBRE 2016
Gli imprenditori alla poli ca: ecco i nostri “desiderata!” Breve decalogo delle aspe a ve che OSLA presenta alle liste e ai candida . Perché chiunque vada al governo si ricordi prima di tu o di lavorare per la comunità Alla vigilia della compe zione elettorale, anche OSLA presenta il suo programma, perché il rilancio del Paese, lo sviluppo tanto proclamato e finora non realizzato, passa prima di tu o per l’ascolto delle categorie e delle persone che vivono sulla loro pelle una crisi che sembra interminabile. Ecco alcuni dei pun salien . Sistema norma vo E’ necessario fermare la smania di riforme fini a sé stesse a uate con il “sistema del copia/incolla” senza tenere conto della realtà del Paese. Le riforme non possono esse degli slogan da vendere all’ele orato e non possono confondersi con semplici deroghe di leggi. Le riforme sono inizia ve importan che producono, se proge ate a regola d’arte, modifiche stru urali nella società e che quindi si devono porre in essere solo dopo confron reali e condivisioni con tu a la colletvità, affinché siano nell’interesse di quest’ul ma e non di gruppi in cerca di privilegi. La recente legge sull’editoria, così come quella sulla rappresenta vità, devono, ad esempio, essere rivisitate e modificate in una prospe va di interesse democra co. Poche leggi, ma chiare e di buon senso, creano certezza del diri o, civiltà e sviluppo, tante leggi malfa e creano solo confusione e discrezionalità. E’ necessario un costante controllo sulla legi mità degli a compiu dal C.G.G. e dal Governo da parte degli imprenditori e dei liberi ci adini a raverso un maggiore ricorso al Collegio dei Garan .
Ricchezza e fiscalità Il ruolo dell’imprenditore è quello di produrre ricchezza, ma anche quello di ribellarsi quando gli viene negata la libertà d’impresa o quando le condizioni non sono più quelle minime indispensabili. San Marino, in quanto Stato Sovrano, ha in sé grandi potenzialità di produrre ricchezza, nell’interesse del singolo e della colle vità. Per questo obietvo occorre un livello di tassazione equo, proporzionalmente uguale per tu , senza incen vi, senza privilegi, senza leggi speciali che devono essere vietate nel rispe o dei principi contenu nella Carta dei Diri . Vanno prote tu gli inves men con poli che ed a che non violino i diri fondamentali, affinché ciascun imprenditore sia incen vato alla contribuzione. Sicurezza Sociale Il nostro sistema di sicurezza sociale, che in mol ssimi ci invidiano, è il fru o di una visione degli anni ‘50 ed il risultato di azioni conseguen per il suo completamento, per la sua valorizzazione e qualificazione negli anni successivi. Cos tuisce il pilastro fondamentale della nostra economia che, in sua assenza, consocerebbe una crisi ben più ampia di quella a uale. Con il tempo si è però aggredita e corrosa questa visione determinando le condizioni per il suo smantellamento, svilimento ed omologazione a sistemi ben più deboli ed inefficaci esisten intorno a noi. Il sistema di Sicurezza Sociale deve essere un fulcro da potenziare, valorizzare e difendere. Territorio Un patrimonio comune che va ges to saggiamente e con oculatezza perché non riproducibile. Da tempo si assiste ad una serie di interven legisla vi per venire incontro a questa o quella singola esigenza senza tenere però conto dell’interesse comune, ma semplicemente dell’emergenza
del momento. Anche in questo caso occorre una visione senza la quale si procede per stralci sempre nocivi alla salute del territorio e dell’interesse colle vo. Se il P.R.G. deve essere ancora la visone, risulta difficile gius ficare ritardi quarantennali nella realizzazione di inves men in infrastru ure che potrebbero dare un significa vo contributo all’economia. Valgano a tolo esemplifica vo e non esausvo le mancate realizzazioni 1. di parcheggi sia in Ci à, sia in Borgo per fornire un servizio ai visitatori ed un’immagine del Paese adeguata ad un sito UNESCO, 2. di viabilità interna più consona ad un Paese moderno, senza a raversamen a raso ed incroci anacronis ci; 3. di un sistema bancario autonomo 4. di un bacino imbrifero per assicurare autonomia 5. di un sistema delle TLC in regime di concorrenza, funzionante, moderno e sicuro; 6. di viabilità internazionale per avere, come tu gli altri Sta hanno, un accesso veloce dalle e alle vie di comunicazione italiane ed europee; 7. di un piccolo aeroporto di Torraccia. Nuovo asse o sociale e poli ca A causa della crisi internazionale a San Marino per mancanza di una visione, di un proge o, si stanno rapidamente consumando i risparmi dei genitori e quelli dei nonni; si sono persi migliaia di pos di lavoro, si sono chiuse cen naia di aziende. Coloro che con il lavoro avevano conquistato buon livelli di reddito e consen to ai figli di aspirare a nuove posizioni sociali, coloro che avevano costruito una dimora nell’ambito del diri o alla casa, coloro che avevano formato una famiglia sulla base dei valori preceden e delle protezioni esisten , si ritrovano ora a dover fare notevoli passi indietro
e ritornare al punto di partenza. E’ necessario fermare i manovratori che alimentano povertà, divisioni, differenziazioni e personalismi, coloro che sos tuiscono i valori morali con il profi o personale. Ma la moralizzazione non può essere preroga va della Magistratura, ma deve nascere dalla poli ca stessa. Vogliamo conoscere il pensiero e la visione di chi si presenta alla compe zione ele orale; sapere chi sono i liberali e chi gli statalis ; chi vuole la libertà di impresa, chi invece le fabbriche di Stato, chi pensa solo a me ere tasse e non pensa a misure reali per lo sviluppo delle imprese, chi pensa che quando è al Governo diventa infallibile e non si apre al confronto serio e libero con gli imprenditori e i ci adini; chi può avere il coraggio di abba ere i cos della spesa pubblica per liberare risorse da dedicare alle infrastru ure pubbliche dopo anni di ritardi inacce abili; chi pensa che ancora si devono mantenere discriminazioni tra differen classi di ci adini : 1) dipenden pubblici e 2) dipenden priva garantendo ai primi condizioni di favore rispe o ai secondi a parità di condizioni di lavoro. La Poli ca che finora ha alimentato tale tendenza non deve più a ngere i suoi vo dai miracola che prendono s pendi so o lo stato molto più al , anche in termini di benefit, di quelli priva . In pratica si dovrebbe spezzare questo legame Poli ca - Dipenden dello Stato che fa sì che la Poli ca si autoreferenzi e tenda ad a rarre consensi. Gli imprenditori sono pron al dialogo, ma avvertono che non si faranno confondere con facili promesse dall’idea di essere u li a questa o a quella lista nella compe zione ele orale nella quale però faranno sen re il loro peso, la loro idea, ma sopra u o la loro Visione.
ASSEMBLEA PUBBLICA IUS GIOVEDI' 17 NOVEMBRE ORE 20.30 SALA MONTELUPO DOMAGNANO
Gli Imprenditori sammarinesi sono stanchi delle promesse senza seguito, di politici dalla memoria corta. Metteremo a confronto i programmi di governo nella prospettiva di ciò che promettono per gli imprenditori, anche rispetto a quanto promesso nelle elezioni 2012. La serata è destinata a far chiarezza su chi maggiormente sarà in grado di rappresentare le esigenze degli imprenditori. IUS invita gli IMPRENDITORI e chiunque vi abbia interesse all’assemblea pubblica su: PA, FISCALITA', IGC, SMaC, RAPPRESENTATIVITA', SVILUPPO SISTEMA BANCARIO, LEVE DELLA SOVRANITA', TURISMO. Per capire cosa sta succedendo e cosa possono fare gli imprenditori del territorio sammarinese per difendersi e contribuire allo sviluppo di questo nostro Paese.