OSLA BREAKING NEWS ANNO 6 N.2

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Breaking News ANNO 6 N. 2 VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 Direttore Responsabile: Avv. Mirko Dolcini

Lo IUS dice la verità sulla Smac e lo dimostriamo La Segreteria alle Finanze fa’ solo retorica, mimetizzando i dati.

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa inviato alle redazioni giornalistiche qualche giorno fa e che, per ovvi e comprensibili motivi di spazio, non hanno potuto pubblicare per intero. Eccovi la versione integrale! Lo IUS respinge al mittente l’accusa di fare attacchi non veritieri al sistema Smac Card. I dati oggettivi continuano a dare ragione allo IUS. La Segreteria alle Finanze, nel suo comunicato del 09 febbraio, dichiara che “l’obiettivo di incentivare i consumi in Repubblica si sta cogliendo pienamente con beneficio sia del consumatore, che viene favorito dalle deduzioni fiscali, sia dell’operatore economico, che viene favorito mediante l’aumento dei ricavi”.

dato tanto ovvio quanto inutile. E’ ovvio che, in considerazione del sistema elettronico imposto, confusosi con la Smac sconti ed il borsellino elettronico, anche il numero delle transazioni della scontistica Smac sia in aumento, in quanto è in aumento l’uso della Smac a discapito degli altri strumenti di pagamento, ma il numero dei consumi non è aumentato o quanto meno il dato sui consumi manca e non è stato fornito! Così come manca il

dato sui ricavi! Inoltre il dato sui consumi e sui ricavi andrebbe poi valutato confrontandolo con le spese necessarie a sostenere il sistema. In sostanza, per intenderci, se prima un panino lo si pagava con una banconota da 5 euro e non si usava la Smac, si aveva il consumo di un panino ed il ricavo di 5 euro, ma nessuna transazione tracciata. Ora pagando per lo stesso panino con la Smac, il

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consumo è sempre di un panino, il ricavo sempre di 5 euro, ma viene tracciata anche una transazione! Quindi è ovvio che le transazioni aumentino, ma non necessariamente aumentano i consumi (il consumo è sempre di un panino!) ed il ricavo per l’operatore è lo stesso (sempre di 5 euro!). Anzi, l’utile per l’operatore e per tutto il sistema economico è... Continua nella pagina successiva...

Poi però non fornisce i dati che servono. Non fornisce i dati sull’aumento dei consumi, né sull’aumento dei ricavi, bensì fornisce solo i dati dell’aumento del numero delle transazioni. Infatti il dichiarato aumento del 30% dall’anno 2011 all’anno 2015 non riguarda i consumi o i ricavi, bensì solo il numero delle transazioni del circuito scontistica. Ma questo è un

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...continua dalla pagina precedente.

...destinato ad essere sempre inferiore, perché con la Smac, così come oggi concepita, aumentano i disagi, la burocrazia ed i costi. La stessa Segreteria alle Finanze dichiara che il circuito scontistica è sostenuto dall’amministrazione pubblica con finanziamenti tra gli 8 e i 9 milioni di euro (8-9 milioni di euro!). Senza contare i finanziamenti per il circuito fiscale. A guadagnarci saranno, però, le banche che dal 1 gennaio 2017, secondo disposizione della stessa Segreteria alle Finanze, incasseranno una commissione su ogni transazione che avverrà attraverso il borsellino elettronico. Ovviamente la commissione sarà a carico del solo operatore economico e di conseguenza diminuirà il margine di guadagno per l’operatore stesso oppure aumenteranno i prezzi finali per il consumatore. Inoltre un aumento di transazioni della scontistica solo del 30%

in 4 anni, con tutte le risorse messe in campo, è un evidente limite, non un successo. In 4 anni, se non fosse stata unificata la Smac sconti alla Smac fiscale, si sarebbero ottenute sicuramente percentuali maggiori, probabilmente intorno al 100%. Visto che La Segreteria alle Finanze è restia a spiegare i dati che contano, lo facciamo noi. Dal sito ufficiale Smac emergeva in data 16 settembre 2015 che gli esercenti che applicavano la scontistica erano 532. Al 4 febbraio 2016, quindi 5 mesi dopo, si sono ridotti e sono diventati addirittura solo 509, compresi i distributori di carburanti ed i negozi di generi alimentari (che sono probabilmente gli unici settori per i quali avrebbe senso mantenere la Smac scontistica). Considerando che gli esercenti che potenzialmente potrebbero aderire al circuito scontistica sono circa 3.000, è facile, quanto drammatico, affermare che la scontistica viene ad oggi usata solo da 1\6 (unsesto)

!!! AVVISO !!! A TUTTI GLI OPERATORI ECONOMICI interessati

degli esercenti operativi sul mercato. Per intenderci…2.500 operatori su 3.000 non aderiscono al circuito Smac sconti. E’ palesemente un sistema che non funziona, che è stato disastrato da scelte non in linea con quelle delle associazioni di categoria. Inoltre, attraverso le deduzioni fiscali per il consumatore, il settore commerciale viene dopato e, come in tutti i casi di doping, nel lungo termine ci saranno delle conseguenze sulla sua salute in termini di qualità del servizio, anche a discapito del consumatore, che tra l’altro dovrebbe essere libero di spendere i suoi soldi dove vuole. Il consumatore è la principale risorsa dell’operatore economico, che farà di tutto, quest’ultimo, per continuare ad aggraziarselo e coccolarselo, fornendo servizi di qualità e sconti personali, senza bisogno di strumenti cervellotici come è diventata la Smac Card a seguito dell’unione della Smac fiscale alla Smac sconti. Il rischio della violazione del-

la privacy del consumatore e della riservatezza aziendale dell’operatore economico purtroppo è sempre presente, nonostante le rassicurazioni della Segreteria alle Finanze. L’operatore economico non si vuole sottrarre ai controlli, ma il problema dell’evasione fiscale si risolve con strumenti appropriati, non con strumenti che creano più danni che vantaggi. Se il sistema Smac funzionasse, perché la Segreteria dichiara di essere impegnata nella progettazione di una campagna promozionale di lunga durata (di lunga durata!) per premiare i consumi interni con un nuovo concorso a premi, spendendo tra l’altro altre risorse economiche? Lo IUS continuerà ad essere presente per tutelare la dignità dell’operatore economico e del consumatore. Anche lo IUS rimane a disposizione per un confronto con la Segreteria alle Finanze, se costruttivo.

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LEGGIAMO TRA LE RIGHE! e non di gruppi oligarchici, di “leggere tra le righe” della riforma della rappresentatività, cercando di comprendere i veri motivi che spingono CSU e ANIS a volere con veemenza questa legge.

Osla, Usc e Usot, uniti sotto la sigla IUS, sono costretti a replicare al comunicato stampa nel quale una rissosa CSU si ostina, con contenuti volutamente inesatti, ad oltraggiare Osla (nonostante che Osla si fosse limitata a rispondere ad Anis…) cercando in questo modo di separare le forze imprenditoriali e gettare fumo sui reali motivi per cui viene contestato il progetto di legge sulla rappresentatività. La stessa CSU nel suo comunicato sostiene, testuali parole, che “l’agenzia dell’ONU per il lavoro esprime tra le righe compiacimento per l’originalità di tale modello (il modello previsto dal progetto di legge - ndr -), il migliore possibile per un piccolo Stato”. Ebbene, è proprio questo “esprimere tra le righe” che preoccupa e spaventa IUS. Infatti i concetti dovrebbero essere indicati chiaramente, sennò rimangono aperti a troppe interpretazioni. E ciò che ha detto chiaramente l’OIL è proprio che le relazioni industriali sono e devono rimanere una scelta politica di competenza dei sogget-

ti interessati. Ed è questa chiarezza che ha indispettito la CSU. Evidentemente, però, la CSU è abituata alle interpretazioni “tra le righe” ed allora le suggeriamo di ben spiegare alla cittadinanza cosa si legge tra le righe del progetto di legge sulla rappresentatività. Tra le righe di questo progetto, frutto del sodalizio CSUANIS patrocinato dal Segretario Belluzzi, si può leggere la volontà di non entrare nel merito e nella qualità dei contenuti contrattuali tra datori di lavoro e lavoratori, bensì di sconvolgere gli equilibri rappresentativi a vantaggio di un sistema elitario di potere di alcune categorie e a discapito della pluralità di opinioni e di scelte di coloro che preferiscono i contenuti ad altre logiche. Il progetto di legge deve ancora passare in Commissione Consigliare prima ed in seconda lettura in Consiglio Grande e Generale poi, prima di essere approvato. Invitiamo, assecondando il metodo CSU, anche tutti i Consiglieri, che hanno l’onore di sedere in C. G. e G. al servizio del popolo

Tra l’altro lo stesso Consiglio Grande e Generale dovrebbe avere la dignità di non andare a modificare, con tutta questa fretta, una normativa così delicata quale quella sulla rappresentatività, considerato che tra indagini penali e dimissioni, a memoria d’uomo, non si ricorda un C. G. e G ed un Governo con alcuni rappresentanti meno rappresentativi di questi.

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Se poi la legge, malauguratamente, verrà approvata, i Consiglieri, con all’apice della piramide il Segretario Belluzzi, si assumeranno le loro responsabilità, con buona pace di tutti i cittadini, imprenditori e lavoratori onesti che preferiscono i contenuti dei contratti alle logiche di potere.

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VENERDI 26 FEBBRAIO 2016

ASSEMBLEA PUBBLICA IUS

LUNEDI' 14 MARZO ORE 20.30 SALA MONTELUPO DOMAGNANO

IUS invita gli IMPRENDITORI e chiunque vi abbia interesse all’assemblea pubblica sul tema IGC‐IMPOSTA GENERALE SUI CONSUMI. Si farà il punto anche su ALTRE PROBLEMATICHE che affliggono gli operatori economici. Sarà inoltre possibile, per chi vuole, firmare la PETIZIONE CONTRO LA SMaC FISCALE E A FAVORE DEL RILANCIO DELL’ECONOMIA. Per capire cosa sta succedendo e cosa possono fare gli imprenditori del territorio sammarinese per difendersi e contribuire allo sviluppo di questo nostro Paese. Sei imprenditore? Per qualificare, diversificare e consolidare la tua impresa. Vuoi diventare imprenditore? Un incentivo all’avvio della tua nuova impresa. AFFIDATI AD OSLA per la RICHIESTA DI CREDITO AGEVOLATO Compilazione gratuita! Massimo Meca

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