ACLI Veronesi - aprile 2017

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ACLI

IL GIORNALE DELLE ACLI DI VERONA - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI

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PAG. 2 LE NOSTRE ATTIVITA’ PAG. 14 L’ EARTH DAY E L’ EARTH OVERSHOOT DAY Acli Veronesi n. 1/ 2017 - Poste Italiane s.p.a. - sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (coinv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB

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N. 1 2017

VERONESI


ANNO X

NUMERO 1/2017 www.acliverona.it SEDE ACLI VERONA: via Interrato dell’Acqua Morta 22 37129 Verona tel: 0458065512 Aut. Trib. di Verona n. 1188 del 12.12.1995 DIREZIONE E REDAZIONE: via Scrimiari 24/A 37129 Verona tel: 0459275000 DIRETTORE RESPONSABILE: Don Renzo Beghini CONCEPT AND LAYOUT: Francesca Oppici francesca.oppici@ acliverona.it STAMPA TIPOGRAFICA: Cierre Grafica s.c.a.r.l. - Caselle di Sommacampagna (Vr)

EDITORIALE

GLI AUGURI DI PASQUA DEL PRESIDENTE

Buona Pasqua a tutti. Come da consuetudine, con questa comunicazione, sono a porgervi i miei migliori auguri di una Pasqua serena e condividere con voi alcune brevi riflessioni su questo primo tratto del nuovo anno assieme. Partiamo con una semplice considerazione. Non esistono periodi facili, ogni giorno ha in sé la sua pena, come riporta un noto passo del vangelo. Inoltre, a problemi difficili non possiamo dare risposte facili e immediate. Su questa premessa, diciamo che questi mesi sono stati come altri difficili, ma anche in qualche modo produttivi per la nostra associazione. Vi sono stati tanti cambiamenti, senza particolari clamori, ma dalla messa a nuovo della sede, al nuovo regime di fatturazione di alcune pratiche di patronato, non ci siamo fatti mancare nulla. Il filo conduttore è stato sicuramente un momento di crisi che, come tutti sanno, porta per forza a dei cambiamenti, visto che le situazioni contingenti ti spingono ad apportare delle modifiche. Dalla crisi, se gestita al meglio delle proprie possibilità e con unitarietà, si può uscire più forti, sicuramente commettendo degli errori sul percorso, ma siamo essere umani e in quanto tali fallibili.

menti di tempesta, riportando al centro lo statuto e lo spirito delle ACLI he, uniti, possono dare sicuramente le coordinate esatte per navigare. Fuori di metafora, tutti noi dirigenti, volontari, dipendenti, dobbiamo capire dove lavoriamo e con quale spirito siamo in questa associazione. Non è un posto di lavoro qualunque, siamo all’interno di una realtà associativa che è nata con un determinato mandato e, questo, deve essere il motore di ogni nostra scelta e di ogni nostra azione. Se qualcosa non va o non funziona credo sarebbe una buona prassi chiedersi sempre se è l’associazione che deve cambiare o noi rispetto all’associazione; questo vale per tutti, dal presidente all’ultimo dei volontari appena entrati nel sistema. Sono sicuro, che nel momento in cui l’associazione tutta rifletterà sulle proprie origini e sulla propria natura, tanti problemi saranno sicuramente superati con un sorriso sulle labbra e senza particolari angosce. Per cui concludo rinnovando gli auguri di una Pasqua di rigenerata speranza ad ognuno di voi e alle vostre famiglie, affinché ogni anno ci mandi un messaggio di sollievo, che tutti, malgrado errori e cadute, hanno la possibilità di risorgere. Italo Sandrini

Presidente Acli Provinciali di Verona

Detto ciò la nostra determinazione non verrà mai meno e anche il nostro senso di associazione, l’unica bussola da tenere in considerazione nei mo-

SOMMARIO NEWS ACLI Lega Consumatori, p. 2 VERONA Ufficio Progetti, p. 4 Fap Acli Verona, p. 6 Enaip Verona, p. 8

ATTUALITA’

22 aprile: Giornata Mondiale per la Terra p. 14

Il Progetto Rebus: anche le Acli di Verona per il Pianeta, p. 17

RUBRICHE

Parlano i Circoli, p. 18 Il pensiero di Don Maurizio, p. 21


LE RISORSE PUBBLICHE SI RIDUCONO,

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ACLI

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Garanzia di tutela dei dati personali - I dati personali degli abbonati e lettori saranno trattati nel pieno rispetto del Dlsg. 196/2003. Tali dati, elaborati elettronicamente, potranno essere utilizzati a scopo promozionale. Come previsto dall’art. 7 del Dlsg. 196/2003 in qualsiasi momento l’interessato potrà richiedere la rettifica e la cancellazione dei propri dati scrivendo a: Acli Verona, via Interrato dell’Acqua Morta 22, 37129 Verona


LEGA CONSUMATORI

Bollette poco chiare: Che fare? Il 25 gennaio scorso, nell’ambito del progetto Generazioni (stagione 2016/2017) promosso dall’Associazione Prospettiva Famiglia, presso gli Istituti comprensivi di Santa Croce Verona, si è tenuto un incontro, coordinato dal Prof. Andrea Salandra, a cui ha preso parte il Presidente di Agsm Energia Giuseppe Stoppato. Quest’ultimo, come ha ricordato, alla conclusione dell’evento, il Prof. Salandra, si è trovato a dare delle risposte alle tante domande che gli amici dell’associazione promotrice presenti all’incontro gli hanno rivolto.

soluzioni. All’incontro è intervenuta anche Lega Consumatori che, attraverso il sottoscritto, ha segnalato la presenza di un apposito sportello di ascolto per i problemi relativi alla lettura delle bollette nella sede Acli di B.go Roma (via Lussino 19), oltre a quella di Via Interrato Acqua morta, 22. Nell’occasione Lega Consumatori ha ricordato che nel maggio del 2016 Agsm Energia e le Associazioni dei Consumatori di Verona - tra le quali Lega dei consumatori di Verona - hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la risoluzione delle controversie, attivando una procedura di conciliazione paritetica per i Clienti di Agsm Energia. L’obiettivo congiunto dell’iniziativa è quello di offrire servizi

Muniti delle loro bollette e di appunti, i presenti hanno posto molte questioni ed esternato dubbi: ad alcuni interrogativi, i responsabili dell’Azienda hanno dato una risposta, ad altri si sono riservati di trovare adeguate

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LEGA CONSUMATORI con standard di qualità elevati nel pieno rispetto dei diritti dei Consumatori.

alla quale viene conferito il mandato di conciliazione.

Alla procedura di conciliazione possono accedere tutti i clienti domestici, condomini e piccole e medie imprese che hanno diritto – in base alla normativa vigente - alle condizioni di maggior tutela per l’energia elettrica e tutela per il gas, sia nel mercato tutelato, sia nel mercato libero.

La domanda viene redatta sugli appositi moduli disponibili presso le Associazioni dei Consumatori firmatarie dell’accordo e presso il front-end di Agsm Energia. Successivamente, entro trenta giorni, viene attivato il tentativo di conciliazione alla cui conclusione viene prodotto un verbale congiunto, tra Agsm Energia e Associazione dei Consumatori. Il cliente nei 15 giorni successivi sottoscrive il verbale e accetta, quindi, la conciliazione raggiunta. E’ fatta salva comunque la facoltà per il Cliente di non accettare le conclusioni e di proseguire la controversia nelle modalità ordinarie.

L’istituto è ampiamente diffuso tra la gran parte dei fornitori elettrici e l’adesione di Agsm Energia amplia l’elenco delle società coinvolte, segnando un ulteriore passo avanti verso una maggior tutela collettiva dei clienti. Il cliente può aver accesso senza alcun costo alla procedura di conciliazione ogni volta che, presentato un reclamo scritto agli uffici preposti, abbia ricevuto da Agsm Energia una risposta ritenuta insoddisfacente o non abbia ricevuto alcuna risposta entro i termini stabiliti. Il cliente Agsm può accedere alla procedura di conciliazione per errori di fatturazione, fatture con importi anomali rispetto alla media degli ultimi due anni, consumi presunti in acconto elevati, ricostruzione dei consumi, inserimento di una lettura errata, gestione della rateizzazione per le bollette con consumi effettivi elevati, gestione della rateizzazione e dei rimborsi per le bollette di conguaglio, rifatturazioni o doppia fatturazione, ritardo nel trattamento della pratica, sospensione o riduzione della fornitura per contestata morosità del cliente o per cause diverse da quelle determinate da caso fortuito o forza maggiore o per mancata osservanza degli obblighi previsti dal contratto.

Emanuele Caobelli, Presidente Lega Consumatori di Verona LEGA CONSUMATORI VERONA

La domanda di conciliazione deve essere inviata entro sessanta giorni dalla data di ricevimento della risposta al reclamo o, in caso di mancata risposta, entro ulteriori cento giorni dalla data di ricezione del reclamo da parte di Agsm Energia. Il cliente può avviare la procedura di conciliazione presentando domanda ad una delle associazioni aderenti,

Via Interrato dell’Acqua Morta, 22 37129 Verona 045 8065512 verona@legaconsumatoriveneto.it 3


UFFICIO PROGETTI

“Nessuno Escluso” non si ferma mai! da quest’anno attivi anche percorsi di accompagnamento individuali Nessuno Escluso, il progetto di lotta alla dispersione scolastica e sportiva portato avanti ormai da quattro anni dalle Acli Provinciali di Verona, diventa sempre più grande!

Dal 2012 ad oggi, però, Nessuno Escluso è cresciuto sempre di più, affermandosi su altri due quartieri, Borgo Roma e San Massimo all’Adige, e migliorando e implementando le attività e i servizi offerti. Con la prospettiva di attivare non solo uno spazio di doposcuola gratuito ma un progetto di accompagnamento dei ragazzi finalizzato al potenziamento dell’autonomia, alla crescita individuale, allo sviluppo dell’autostima e alla consapevolezza delle proprie potenzialità, si è ritenuto infatti necessario aggiungere negli anni uno Sportello Psicologico, destinato ai minori iscritti al progetto e alle loro famiglie, e due laboratori, uno sportivo e uno artistico, per favorire un’adeguata inclusione sociale e una corretta e positiva gestione del tempo libero. I due laboratori, inoltre, sono stati attivati l’anno scorso anche a Nogarole Rocca, in seguito alla richiesta da parte dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune.

Ogni anno infatti cerchiamo di apportare maggiore qualità al servizio offerto potenziando le azioni già presenti, sviluppando il progetto su nuovi territori e implementando nuove attività! “Nessuno Escluso” è nato infatti nell’anno scolastico 2012/13 a Borgo Nuovo (individuato come “quartiere pilota” a causa delle fragili condizioni socio-economiche di molte famiglie che lo abitano e del background culturale che lo contraddistingue) con l’obiettivo di combattere l’evasione scolastica e favorire l’integrazione di giovani italiani e stranieri dai sei ai sedici anni in situazione di disagio socio-economico-familiare e/o a rischio di marginalità ed esclusione sociale.

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E quest’anno?

UFFICIO PROGETTI

Da quest’anno le iscrizioni sono aperte anche per i 17enni!

renità alcune difficoltà personali che talvolta emergono in questi incontri e che altrimenti resterebbero sopite e non ascoltate. Questa nuova azione, appena avviata e in fase sperimentale, sarà sicuramente riconfermata anche per il prossimo anno. In base alle risorse disponibili ci auspichiamo di poter seguire un numero sempre maggiore di ragazzi con questi percorsi individuali, vista la loro utilità e il valore aggiunto che danno al progetto!

Dall’esperienza sul campo è emerso come per alcuni ragazzi (con particolari disturbi dell’apprendimento, problematiche legate alla lingua italiana o semplicemente più a rischio bocciatura rispetto agli altri per problemi socio-familiari e/o comportamentali) fosse necessario intervenire con un supporto mirato ed individuale che permettesse di colmare nel migliore dei modi le lacune del singolo e quindi che potesse apportare un miglioramento più consistente nel rendimento scolastico del ragazzo/a. Per questo sono stati attivati quest’anno scolastico, tra Borgo Nuovo e Borgo Roma, sei percorsi di accompagnamento individuale gratuiti gestiti da due giovani ragazze presenti anche in alcune giornate del doposcuola e quindi conosciute dai ragazzi seguiti. In questo modo si lavora non solo sulle potenzialità dei ragazzi e sull’aspetto prettamente scolastico, ma, accrescendo il livello di confidenza operatore-ragazzo, si possono affrontare con se-

Insomma Nessuno Escluso non si arresta mai e, come per i nostri ragazzi, è in continua crescita!

IMPATTI DEL PROGETTO: - tre territori in cui è attivo il progetto (Borgo Nuovo, Borgo Roma e San Massimo all’Adige); - centotrenta ragazzi e relative famiglie coinvolte, dato comprensivo del turnover degli iscritti; - sei percorsi di accompagnamento individuale avviati; - collaborazione consolidata negli anni con diverse realtà che si occupano di minori sul territorio (Ass. ai Servizi Sociali del Comune di Verona, Istituto Comprensivo 6 e 11 di Verona, CST 3 e 4..), grazie alla quale è stato possibile attivare sinergie sempre più positive tradotte in un confronto e un dialogo continuo sulle metodologie utilizzate e sull’organizzazione dei diversi servizi offerti.

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FAP ACLI VERONA

Due giorni di formazione nella sede fap Acli del Veneto Si è concluso con successo il primo corso di formazione per coordinatori e dirigenti della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli del Veneto, che ha visto la partecipazione di tutte le sue province. Il corso, articolato in due giornate ed attivato presso il Seminario Maggiore di Verona, è nato dalla necessità di orientare sempre più la professionalità di chi dedica parte del proprio tempo al servizio degli altri e alla luce del suo delicato ruolo all’interno di una associazione, che ha come proposta associativa la tutela e l’assistenza degli anziani. Dopo i saluti del Segretario Regionale del Veneto Francesco Roncone, la docenza nel corso è stata condotta dal dottor Roberto Ceschina Specialista in metodologie di Assessment, progettazione ed organizzazione della Formazione, analisi del follow-up formativo. Uno dei diversi gruppi di lavoro, organizzati nei due giorni formativi, ha visto la partecipazione dei segretari FAP e Presidenti Acli provinciali del Veneto e del Vice Segretario della FAP nazionale Paolo Fornelli, che hanno caratterizzato, tutti assieme, un momento di riflessione e di confronto. Il corso si è concluso sabato 4 febbraio con la consegna degli attestati di frequenza a 22 amici delle Associazione Cristiane Lavoratori Italiani.

FAP ACLI VERONA Via Interrato dell’Acqua Morta, 4 37129 Verona 045 8065520 fap@acliverona.it 6


A marzo si sono tenuti tre incontri con il patrocinio del Comune di Verona che hanno visto anche la partecipazione di Asap, nello specifico per quanto riguarda l’incontro del 24 marzo che aveva come argomento principale “Invecchia-menti: il cervello dell’anziano”. 7


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Il 7 Novembre si è avviato il nuovo anno di Infine lo scopo del progetto “Giovani si naServizio Civile alle Acli di Verona con tre imsce anziani si diventa” è quello di favorire A N O portanti progetti educativi di promozione R E V una migliore qualità della vita degli anziani sociale e culturale: “Tutti a Bordo”, “Dammi il relazioni sociali e della salute. Alice, 25 Ora le ACLI sono state riconosciute come nelle ONLUS proprio per i progetti sociali! cinque” e “Giovani si nasce anziani si divenanni, contribuirà allo svolgimento di attività ta”. Adrian, Daniela, Alice sono Lacon tua donazione quindi COME DONARE? Le Gianmarco donazionievanno effettuate sul conto motorie e ricreative anziani over 65gode perdi BENEFICI FISCALI... devi solo i quattro volontari che ci accompagneranno la prevenzione dell’isolamento sociale e il ACLI PROVINCIALI DI VERONA RAMO ONLUS scegliere se dedurre in questo anno di attività. conseguente decadimento della salute ofisidetrarre l’importo Iban: IT02T0200811796000104481618 ca degli anziani. donato! Il progetto “Tutti a Bordo” coinvolge gli Causale: “SOSTEGNO PROGETTO + nome del progetto” alunni delle scuole primarie e secondarie I ragazzi del Servizio Civile con lo scopo di ridurre la dispersione scolastica. I volontari Adrian, 19 anni, e Daniela, IN 3ATTIVO QUARTIERI 28 anni, cercheranno di favorire l’autostima dei bambini e dei ragazzi a partire dal loro OLTRE 130 MINORI E RELATIVE rendimento scolastico, attraverso attività di FAMIGLIE aiuto compiti. Inoltre nelle prossime settimaASSISTITE ne partiranno RECUPERATI i laboratori sportivo e creativo Un progetto di per favorire OGNI la socializzazione del gruppo in ANNO OLTRE contrasto alla LOTTA ALLA DISPERSIONE KG E 6.000 un percorso educativo di collaborazione e 1.500.000 dispersione scolastica SCOLASTICA E SPORTIVA CONFEZIONI DI GENERI integrazione. attraverso attività di aiuto ALIMENTARI E compiti, laboratori sportivi e A questi obbiettivi è affine il progetto “DamCIRCA 7.000 creativi gratuiti rivolti a ragazzi mi il cinque”. Gianmarco, 20 anni, svolgerà PEZZI DI dai 6 ai 17 anni in situazione FARMACI di disagio e marginalità. infatti attività sportiva con bambini e adoleUn progetto che,di favorire l’inclusione scenti con l’obiettivo attraverso una rete CONTRASTO E RIDUZIONE e la prevenzione del disagio giovanile, in un locale di solidarietà, DELLO SPRECO processo educativo attento ai rischi di emarorganizza il recupero di invenduti o inutilizzati, ginazionebeni fisica e sociale.

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Foto tratta da www.svagonews.com

22 APRILE:

GIORNATA MONDIALE PER LA TERRA L’Earth Day attraverso gli anni

La Giornata della Terra (in inglese Earth Day) è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra, il momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono nella più grande manifestazione ambientale del pianeta.

Fu però nel 1969 che, a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico. “Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”. Su questo principio si basa quella che sarebbe diventata ufficialmente da lì a poco la “Giornata della Terra”.

Le Nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, e coinvolge 192 Paesi nel Mondo. L’idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962. In quegli anni le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, ed al senatore democratico Gaylord Nelson venne l’idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali.

Il 22 aprile 1970, infatti, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani, rispondendo ad un appello del senatore Nelson, si mobilitarono in una storica manifestazione a difesa del nostro pianeta. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro l’inquinamento da combustibili fossili, contro l’inquinamento delle fabbriche e 14

Tratto da earthdayitalia.org - decrescita.com ambienteambienti.com


delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l’estinzione della fauna selvatica, improvvisamente compresero di condividere valori comuni, migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale.

e sulla Terrazza del Pincio. Ritorna infatti per il quarto anno consecutivo il “Villaggio per la Terra”: cinque giornate dedicate alla tutela del Pianeta, animate da musica, scienza, sport, giochi, arte e tanto buon cibo, arricchite da festival sull’economia circolare, mobilità sostenibile, educazione ambientale, libri, Erasmus.

Da allora il 22 aprile prese ufficialmente il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.

La manifestazione, organizzato da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari di Roma, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, è ricca di iniziative dedicate alla tutela del pianeta, per creare e diffondere una maggiore sensibilizzazione verso l’ambiente attraverso la condivisione, il divertimento, la conoscenza, le esperienze. Il tema di quest’anno è il Dialogo interculturale.

Da movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuto un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la fine della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Il 22 aprile, per celebrare la 47ma edizione dell’Earth Day, sulla terrazza del Pincio si svolgerà il Concerto per la Terra.

L’ EARTH OVERSHOOT DAY L’ “Earth Overshoot Day” è il fatidico giorno di un determinato anno in cui il consumo di risorse naturali supera la capacità rigenerativa del pianeta.

Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo e coinvolgendo anche molti volti noti dello spettacolo, primo fra tutti l’attore Leonardo di Caprio. E’ l’affermazione della “Green Generation” che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.

La data dell’Earth Overshoot day è calcolata ogni anno dal Global Footprint Network, che prende in considerazione i dati di ogni nazione riguardanti centinaia di ambiti economici, dai trasporti alla pesca alla produzione di energia, e il loro impatto sulle cosiddette “risorse”. “Emettiamo più anidride carbonica nell’atmosfera di quanto gli oceani e le foreste siano in grado di assorbire e deprediamo le zone di pesca e le foreste più velocemente di quanto possano riprodursi e ricostituirsi”, evidenzia l’organizzazione. L’anno scorso è stato l’8 agosto il giorno in cui gli esseri umani hanno esaurito tutte le risorse naturali a disposizione per l’anno in corso, ben cinque giorni prima rispetto al 2015. La razza umana, dunque, ha consumato un enorme quantitativo di risorse in un tempo più ristretto rispetto al passato.

L’ EARTH DAY 2017 IN ITALIA Il giorno della Terra è alle porte e fra le tante manifestazioni organizzate in tutta Italia per sensibilizzare sul tema, la più rilevante è sicuramente quella che si terrà a Roma dal 21 al 25 aprile al Galoppatoio di Villa Borghese 15


L’arrivo in anticipo di un giorno così importante per la salute della Terra dovrebbe far riflettere: vent’anni fa l’Earth Overshoot Day è stato il 10 ottobre, nel 1975 era il 28 novembre, nel 1970 il 23 dicembre. Ciò che offre il pianeta non basta a soddisfare i bisogni, sempre crescenti, della popolazione globale: secondo il report, se vivessimo tutti come gli americani, avremmo bisogno di prelevare le risorse naturali di almeno 4,8 pianeti e se tutti avessimo lo stile di vita degli australiani ne servirebbero almeno 5,4. Se la popolazione globale vivesse come gli italiani, ci sarebbe bisogno di 2,7 Terre. Per soddisfare la domanda degli italiani con le sole risorse nazionali, invece, ci vorrebbero 4,3 Italie.

Nonostante i dati mettano in luce uno scenario tutt’altro che idilliaco, non mancano le buone notizie: è vero che dal 1970 il giorno si è andato anticipando sempre di più, ma, negli ultimi cinque anni, il ritmo è rallentato. Questo si deve, con tutta probabilità, agli sforzi messi in atto da alcuni paesi: in Germania, ad esempio, il 95% dell’energia elettrica utilizzata è rinnovabile, la Cina ha messo in atto un piano per ridurre il consumo di carne (e quindi il dispendio di energie che ne deriva) del 50% entro il 2030. Solo grazie a sforzi condivisi, piccoli e grandi, si riuscirà forse un giorno a spostare l’Earth Overshoot Day più avanti. Il segreto, secondo il Global Footprint Network, è “un nuovo modo di vivere ma è raggiungibile con le tecnologie disponibili, ed è economicamente vantaggioso”.

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Tratto da www.huffingtonpost.it


ANCHE LE ACLI DI VERONA DANNO IL LORO PICCOLO CONTRIBUTO PER IL BENESSERE DELLA TERRA! Con il progetto R.e.b.u.s. - Recupero Eccedenze Beni Utilizzabili Solidalmente - le Acli Provinciali di Verona si impegnano quotidianamente nella lotta allo spreco in particolare alimentare, una delle prime cause di inquinamento e conseguenze negative sull’ambiente.

del fiume Volta o tre volte il volume del lago di Ginevra.

Il settore agroalimentare genera infatti quantità elevate di sprechi che hanno un costo salato, in termini non solo economici, etici e culturali ma anche ecologici. Oltre alla quantità complessiva dei rifiuti prodotti, fenomeno che di per sé ha un forte impatto ambientale, la filiera agro-alimentare assorbe, a livello mondiale, molte delle risorse naturali del pianeta. Appare allora evidente come con lo spreco del cibo vadano perse e sprecate anche tutta l’energia, la terra, l’acqua, necessari per la sua produzione.

Questi dati evidenziano come tutto ciò non sia più tollerabile dal punto di vista ambientale ma anche etico - sociale.

Il cibo prodotto ma non consumato usa quasi 1,4 miliardi di ettari di terra, che rappresentano quasi il 30% dell’area coperta da terreni agricoli nel mondo. Sebbene sia difficile stimare gli impatti sulla biodiversità a livello globale, lo spreco alimentare inasprisce la perdita della biodiversità dovuta alle monocolture e all’espansione agricola nelle aree selvagge. A livello globale, lo spreco alimentare rappresenta più del 20% della pressione sulla biodiversità.

Il progetto Rebus nel suo piccolo permette di “salvare” solo nella provincia di Verona oltre 1.400.000 kg di cibo altrimenti destinato a rifiuto e di destinarlo a chi si trova in situazione di povertà alimentare.

PER PORTARE AVANTI IL PROGETTO ABBIAMO BISOGNO ANCHE DEL TUO SOSTEGNO!

Secondo la Fao l’emissione di gas clima-alteranti (ovvero l’impronta di carbonio) del cibo prodotto e non consumato è stimato in 3,3 gigatonnellate di CO2: lo spreco alimentare è così la terza fonte di emissioni al mondo, dopo gli Stati Uniti e la Cina. A livello europeo, si possono attribuire circa 170 megatonnellate di CO2 allo spreco alimentare, equivalente al totale delle emissioni della Romania o dell’Olanda nel 2008, e pari al 3% del totale delle emissioni dell’Unione Europea (27 stati membri) nel 2008.

Dona sul conto: ACLI PROVINCIALI DI VERONA RAMO ONLUS Iban: IT02T0200811796000104481618 Causale: “SOSTEGNO PROGETTO REBUS” Puoi avere anche agevolazioni in fase di dichiarazione redditi!

Oppure dona il tuo 5X1000 alle Acli Provinciali di Verona! Il nostro codice fisclae è: 80053230589

A livello globale, l’impronta idrica (ossia il consumo di risorse idriche superficiali e freatiche) dello spreco alimentare è di circa 250 km3, l’equivalente del flusso annuale

Se invece vuoi dare una mano diventa VOLONTARIO ! Chiama il numero 045 9275000 e chiedi informazioni 17


Rubrica:

Parlano i circoli

Circolo Acli Colf Corso di formazione per assistenti familiari 2017 LA DIFESA DELLA SALUTE: PREVENZIONE E TUTELA NEL LAVORO DOMESTICO Fra le attività sociali promosse dalle Acli Colf veronesi, riveste particolare importanza lo spazio che viene dedicato alla formazione delle socie. Formazione che è finalizzata alla promozione umana e sociale, alla conoscenza concreta delle problematiche del lavoro domestico, all’importanza della dimensione associativa come luogo di rappresentanza dei bisogni del mondo della cura e come luogo dove è possibile progettare nuove risposte.

La problematica che è stata scelta per l’anno in corso riguarda la salute nell’ambito familiare e interessa sia le assistenti familiari che la persona/famiglia accudita e cioè: chi cura e chi è curato. Il tema si pone in continuità con il filone formativo che è stato svolto negli ultimi due anni che, ricordo, era declinato su come è possibile mantenere condizioni di benessere per le persone accudite e contemporaneamente si è guardato a come le lavoratrici cercano qualcosa che le faccia sentir bene, nonostante esse vivano una situazione di lavoro spesso segregante.

condizione di benessere, occorre che anche altre figure, direttamente o indirettamente coinvolte, siano in condizione di benessere”. Infatti le riflessioni sulla salute negli ambienti familiari che sono emerse nella tavola rotonda riguardano le relazioni personali che intercorrono nel rapporto di lavoro, ma riguardano anche a pieno titolo, le condizioni di benessere che sono determinate dal vivere in una abitazione sicura dotata di servizi e di adeguati sistemi di sicurezza.

Su questi aspetti nell’aprile dell’anno scorso si è svolta una tavola rotonda dal tema “Famiglie e assistenti familiari: quali strategie per creare benessere reciproco?” Claudia Alemani dell’Università Milano Bicocca, affermava che “Il benessere si presenta come prodotto di un sistema di interdipendenze: perché ciascuna delle “figure” che opera in una situazione di cura possa essere in una 18


Purtroppo sappiamo che questa è una problematica che rimane nell’ombra nelle priorità delle famiglie così come quella relativa alla nocività del lavoro domestico. Da qui la necessità di capire meglio quali sono i pericoli che viviamo nelle nostre case. Il Dott. Vittore Bernini, medico specialista in medicina del lavoro, ha ben illustrato le tipologie di rischi domestici che sono la causa di numerosi infortuni. Ha ricordato che le statistiche indicano che il 34% degli infortuni riguarda l’attività domestica legata alla conduzione della casa. E’ quindi necessario che le assistenti familiari sappiano riconoscere questi rischi e i fattori che li determinano soprattutto quelli legati all’età delle persone come gli anziani che sono esposti al rischio cadute per le tipiche patologie motorie senili. Anche le donne sono molto esposte agli incidenti domestici perché molto impegnate in casa. Le condizioni di salute e di stress predispongono le persone ad una maggior vulnerabilità a causare e subire gli infortuni domestici.

mentale e sociale e non unicamente assenza di infermità o malattia. Se è importante saper tutelare la salute prevenendo gli infortuni domestici è altrettanto importante salvaguardare il proprio benessere e quello delle persone accudite anche attraverso una sana e corretta alimentazione. La Dott.ssa Olga Turrini, esperta in alimentazione, ha svolto tre incontri sul tema salute e alimentazione ed ha sottolineato che nel lavoro di cura il cibo è un tema “sensibile” nel quale si confrontano gusti, abitudini, cultura e aspetti religiosi. Infatti è nell’ambito familiare che si incontrano e si confrontano le culture altre delle lavoratrici straniere che sono portatrici di usi, costumi, tradizioni diverse da quelle che incontrano nelle nostre famiglie e nei nostri territori. Tuttavia pur nel rispetto reciproco, le lavoratrici sono tenute a prestare attenzione alle tradizioni culinarie quotidiane e celebrative del contesto italiano e da questo punto di vista Olga ha offerto una grande panoramica di cibi tradizionali evidenziandone il loro valore e l’ importanza che rivestono per le comunità.

La salute, quindi, va intesa in base alla definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come lo stato di benessere fisico,

Le partecipanti hanno subito interagito con

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un interessante intercambio sulla preparazione di cibi nelle diverse tradizioni presenti nei paesi di provenienza, spiegandone i loro significati culturali e religiosi. Ma gli incontri sono stati molto utili anche per le indicazioni pratiche che sono state consegnate per mettere in condizione le lavoratrici di conoscere i prodotti che cucinano, i loro valori nutrizionali, come vanno scelti i prodotti, le modalità di cottura, come vanno associati i cibi. Un corso di formazione che è stato molto utile per il gruppo di 30 lavoratrici che, come sempre, risponde alle iniziative che il Circolo Acli Colf propone, con una attiva e attenta partecipazione. Infatti per il tema della salute è stato necessario, aggiungere ai 5 incontri previsti, una lezione di aggiornamento sulle norme di legge che disciplinano gli infortuni domestici, sulle procedure da seguire per denunciare l’evento all’Inail, per chiedere

le prestazioni economiche previste. Grazie a Giuseppe Foresti già Direttore del Patronato Acli Lombardia, che con la sua riconosciuta professionalità, ha accettato di integrare questo importante aspetto normativo. Grazie anche al Presidente Provinciale Italo Sandrini che ha portato il saluto delle Acli, al Vice Presidente Emanuele Caobelli che ha illustrato al gruppo le attività che svolge in favore della difesa dei consumatori. Tema che è necessario riprendere per il notevole interesse che ha suscitato. Uno stimolo a proseguire il cammino intrapreso dalle Acli Colf veronesi.

di Clorinda Turri

Presidente Circolo Acli Colf 20 Le tre ragazze in servizio civile


Rubrica:

Il pensiero di Don Maurizio Pasqua “verso il prossimo” Riflessioni in preparazione alla Pasqua gelosia, la rabbia, la pigrizia, in gesti positivi verso gli altri. Se riusciamo a soffocare questi nostri comportamenti sbagliati, saremo un seme che produce qualcosa di buono: amore, amicizia, altruismo, pace. In questa pasqua cristiana chiediamo al risorto di saper vivere come Lui e imparare da Lui a guardare agli altri con occhi puliti e disposti ad un incontro vero che nasce da una fraternità autentica.

Siamo abituati a sentire Gesù rivolgersi alle persone per spiegare la sua parola e usare immagini prese dalla vita di tutti i giorni, dalla natura dai campi da madre Terra. Ce n’è una che in questo tempo ci aiuta a capire bene il senso della passione di Gesù e della sua risurrezione ed esprime con un’immagine proprio il messaggio pasquale. E’ l’immagine del chicco di grano. L’evangelista Giovanni scrive : “È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo…( Gv. 12,20-33)”.

Allora sarà davvero la nostra Pasqua. A tutti i soci e a tutti i circoli un sincero augurio di una Pasqua Cristiana di risurrezione.

Don Maurizio Guarise,

Accompagnatore spirituale Acli Provinciali

La vita di Gesù acquista il suo pieno significato attraverso la sua morte: come avviene per il seme che cade in terra, marcisce, e solo così porta frutto. Il suo stile deve essere imitato da chi vuole diventare suo discepolo. Gesù è come quel chicco di grano: dalla sua morte e risurrezione verrà la vita per noi. Anche noi possiamo essere il seme che dà la vita, quando non pensiamo solo a noi stessi, ma ci apriamo all’amore di Dio e lo doniamo agli altri. Se terremo tutto per noi, resteremo soli.

P a uon

a u q as

B

Ma cosa vuol dire “morire per produrre molto frutto”? Non certo porre fine alla propria vita, anche se nella storia della cristianità ci sono stati (e continuano ad esserci!) tante persone che muoiono per amore di Gesù. A noi basta cercare di trasformare alcuni nostri atteggiamenti negativi, come l’egoismo, la 21


ACLI VERONESI Prossimo numero: Agosto 2017


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