ACLI Veronesi - agosto 2016

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ACLI

N. 2 2016

VERONESI

IL GIORNALE DELLE ACLI DI VERONA - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI

volontariato

impegno etico

cosa ne pensano I

giovani? politica

pag. 19

servizio civile nazionale PAG. 2 LE NOSTRE ATTIVITA’ PAG. 11 ROSSINI. IL NUOVO PRESIDENTE DELLE ACLI NAZIONALI Acli Veronesi n. 2/ 2016 - Poste Italiane s.p.a. - sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (coinv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB


ANNO VIII

NUMERO 2/2016 www.acliverona.it SEDE ACLI VERONA: via Interrato dell’Acqua Morta 22 37129 Verona tel: 0458065512 Aut. Trib. di Verona n. 1188 del 12.12.1995 DIREZIONE E REDAZIONE: via Scrimiari 24/A 37129 Verona tel: 0459275000 DIRETTORE RESPONSABILE: Don Renzo Beghini CONCEPT AND LAYOUT: Francesca Oppici francesca.oppici@ acliverona.it

EDITORIALE

LA PAROLA AL PRESIDENTE

Cari dipendenti, cari volontari, è noto a tutti che stiamo affrontando un periodo complesso e travagliato. Anche la nostra Associazione riflette, infatti, quelli che sono i passaggi sociali, economici e politici in atto nel nostro Paese e non solo. Proprio in questo momento, però, credo sia necessario trovare dentro di noi le forze per non abbatterci e sostenere le sfide che quotidianamente dobbiamo affrontare. Questo va fatto in maniera responsabile, innovativa, facendo leva sulle competenze e i valori che ci contraddistinguono e non dimenticando che le Acli non sono una società di capitali o un sindacato ma un’associazione di ispirazione cristiana. In questi primi mesi di presidenza si è cercato di avviare un rinnovamento associativo attraverso un percorso sostenibile ed unitario sia per quanto concerne l’organizzazione interna che per quanto riguarda il nostro ruolo istituzionale e nel territorio. C’è ancora molto da fare, sono stati posti solo i primi mattoni, ma bisogna continuare senza indugi. L’unità, in tutto questo, sarà fondamentale: unità di intenti e di vedute.

Infatti, chi lavora in Acli deve sentirsi parte di una squadra che lavora ad ogni livello per costruire un’associazione solida e pronta ad affrontare i cambiamenti. So bene che le criticità sono all’ordine del giorno, vi chiedo però di lavorare assieme per migliorare ciò che non va, immaginare e sviluppare una rinnovata modalità di proporsi al servizio del cittadino. Credo che questo sarà possibile solo se entusiasmo, motivazione ed impegno contageranno quotidianamente il nostro lavoro. Di fondamentale importanza saranno inoltre l’interazione ed il confronto di sistema. Concludo quindi ringraziando tutti i dipendenti, i volontari e tutti coloro che sostengono le Acli con impegno e partecipazione. A voi auguro che le imminenti vacanze estive non siano solo un’occasione per riposare corpo e mente ma anche un’opportunità di riflessione e un’occasione per passare dei piacevoli momenti con le vostre famiglie. Italo Sandrini

Presidente Acli Provinciali di Verona

STAMPA TIPOGRAFICA: Cierre Grafica s.c.a.r.l. - Caselle di Sommacampagna (Vr)

SOMMARIO NEWS ACLI Lega Consumatori, p. 2 VERONA Ufficio Progetti, p. 4

Fap Acli Verona, p. 6 Acli Soc. Coop. A.r.l., p. 8

NEWS ACLI Con le Acli all’Opera, p. 10

Il nuovo Presidente delle Acli Nazionali: Roberto Rossini, p. 11

ATTUALITA’ Brexit: una nazione divisa a metà, p. 13 Rio 2016: Olimpiadi alle Porte, p. 16 Cosa ne pensano i giovani?, p. 19

RUBRICHE

Parlano i Circoli, p. 21 Senti chi parla adesso, p. 23 I prossimi appuntamenti, p. 25


VOLONTARI VERONA

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Garanzia di tutela dei dati personali - I dati personali degli abbonati e lettori saranno trattati nel pieno rispetto del Dlsg. 196/2003. Tali dati, elaborati elettronicamente, potranno essere utilizzati a scopo promozionale. Come previsto dall’art. 7 del Dlsg. 196/2003 in qualsiasi momento l’interessato potrà richiedere la rettifica e la cancellazione dei propri dati scrivendo a: Acli Verona, via Interrato dell’Acqua Morta 22, 37129 Verona


LEGA CONSUMATORI

Banca Popolare di Vicenza: la storia di un crac preannunciato Le vicende che hanno coinvolto le banche del territorio sono tutte intrecciate con la rapida ascesa e caduta dei padri padroni delle banche stesse e dell’avvilupparsi delle vicende di potere, denaro e scarsi controlli. Prendiamo ad esempio la Banca Popolare di Vicenza (Bpvi), per venti anni presieduta da Gianni Zonin, che il 28/08/2015 comunicava ufficialmente che la perdita in bilancio nel primo semestre era di più di un miliardo di euro e che prevedeva di coprire il gigantesco buco con un aumento di capitale di un miliardo e mezzo.

paia drammatica, la stessa viene aggravata da un’ispezione effettuata dalla BCE che fa emergere il fatto che la banca aveva prestato ai sui clienti 975.000.000,00 di euro per acquistare azioni proprie. In parole povere la banca proponeva ai propri clienti prestiti, finanziamenti, aumento dei capitali dei mutui le cui somme erano destinate ad acquistare azioni della banca stessa. Il cliché che ci viene riferito dai nostri associati è sempre lo stesso: la banca propone un investimento più che sicuro all’ignaro investitore (che consiste nell’acquistare azioni della banca ad un tasso di interesse vantaggioso), il quale però non ha liquidità disponibile da investire.

Tutto questo per evitare il commissariamento da parte della Banca d’Italia. Nonostante già di per se la situazione ap-

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LEGA CONSUMATORI A questo punto interviene la banca che presta all’utente una somma di denaro che finisce diritta nelle casse della banca stessa, attraverso l’acquisto delle proprie azioni, lasciando al consumatore le rate del prestito da saldare mensilmente per diversi anni. La quotazione generale della banca era di quattro miliardi, questo implica che i 975 milioni di euro prestati ai clienti per acquistare azioni della banca stesso costituiscono il 25% delle azioni complessive. Questo meccanismo di auto-finanziamento è un comportamento vietato dal codice civile. L’art. 2357 del Codice Civile vieta gli acquisti di azioni al di fuori dei casi consentiti per evitare di falsare e gonfiare i bilanci aziendali. La Banca d’Italia interpellata ha reso noto che i suoi ispettori avevano dei sospetti in merito sin dall’estate del 2014. A seguito dell’intervento della BCE il Consiglio di Amministrazione della BpVi decide di convertire le obbligazioni, che nel 2013 rendevano il 5% di interessi, in azioni con un valore auto-determinato di 62 euro ad azione. Il valore è autodeterminato in quanto la Banca Popolare di Vicenza, all’epoca non era quotata nel mercato azionario, pertanto, non essendoci un mercato di riferimento era impossibile dare un valore economico preciso all’azione stessa. Questa conversione ha determinato un deprezzamento continuo delle azioni rendendole di fatto presto illiquide. Queste azioni illiquide e sopravalutate sono state esaminate dalla Consob che ha aperto un processo ispettivo della Bpvi che purtroppo non ha dato alcun seguito. Il colpo di grazia per gli azionisti si è avuto con la riforma governativa che ha imposto la disciplina europea per cui le banche popolari devono trasformarsi in S.p.A.

Nel febbraio di quest’anno l’assemblea dei soci ha deliberato in una tumultuosa seduta la trasformazione obbligata in S.p.A. per evitare di perdere tutto con il fallimento della banca. E’ notizia nota a tutti quella dell’elezione del nuovo cda della Banca Popolare di Vicenza: la lista presentata da Quaestio Sgr e guidata dal presidente in pectore Gianni Mion ha ottenuto il voto favorevole del 99,99% del capitale presente, dando così inizio alla nuova era sotto le insegne del Fondo Atlante (che detiene il 99,33% delle azioni dopo aver sottoscritto interamente l’aumento di capitale da 1,5 miliardi). Lega Consumatori sta seguendo le vicende di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca attraverso i propri sportelli territoriali, offrendo consulenza e informazioni aggiornate ai risparmiatori che potranno quindi fissare un appuntamento presso la sede provinciale di Verona telefonando al numero 045.8065512.

Foto tratte da www.vicenzatoday.it

di Patrizio Negrisolo

Vicepresidente Lega Consumatori di Venezia

LEGA CONSUMATORI VERONA Via Interrato dell’Acqua Morta, 22 37129 Verona 045 8065512 verona@legaconsumatoriveneto.it 3


UFFICIO PROGETTI

I progetti sociali gestiti e coordinati dalle Acli Provinciali di Verona si allargano ai Circoli Nel 2015 il Circolo Acli Sanguinetto e il Circolo Acli Nogarole Rocca hanno scelto di realizzare nei loro territori di riferimento alcuni dei progetti gestiti dalla sede provinciale: R.e.b.u.s., progetto di recupero delle eccedenze alimentari e non solo, e Nessuno Escluso, progetto di lotta alla dispersione scolastica e sportiva.

dei laboratori sportivi ed artistici realizzati a Verona all’interno del progetto Nessuno Escluso. Questo ad integrazione dell’attività canonica di doposcuola già attivata nella zona dal Comune stesso, in collaborazione con il Circolo NOI. Grazie al contributo delle Acli sono stati quindi attivati un laboratorio di teatro e uno di attività sportiva/motoria gratuiti rivolti a ragazzi dai 10 ai 14 anni in condizioni di fragilità emotiva e/o socio-economico.

Circolo Acli Sanguinetto

I volontari del Circolo di Nogarole Rocca si sono occupati di accompagnare ed andare a prendere i ragazzini iscritti a questi laboratori, permettendo così loro, da un lato di partecipare a questi importanti momenti di buona socializzazione, svago e crescita personale e, dall’altro, di potersi approcciare con figure adulte positive, a volte mancanti nella famiglia di provenienza.

A Sanguinetto, grazie alla volontà del presidente del Circolo Acli Adriano De Bianchi e con il supporto della sede provinciale, è stato possibile avviare a giugno 2015 il progetto R.e.b.u.s. attivando il recupero di pane, frutta e verdura che, seppur in ottimo stato, sarebbero altrimenti diventati rifiuto. I volontari del Circolo, infatti, recuperano tutte le mattine pane da uno dei panifici della zona e, un paio di volte alla settimana, frutta e verdura da donatori vari, occupandosi poi personalmente di consegnare il prodotto a famiglie in condizioni di disagio socio-economico segnalate dai Servizi Sociali del Comune. In questo modo queste famiglie hanno l’opportunità di consumare cibo fresco e di qualità al quale normalmente non potrebbero accedere, migliorando il proprio benessere e il proprio stato di salute.

L’impegno e la disponibilità di questi volontari sono stati di fondamentale importanza per i ragazzi iscritti, in quanto, senza il loro aiuto, non avrebbero potuto frequentare i laboratori a causa della mancanza di trasporti pubblici e dell’indisponibilità dei genitori ad accompagnarli. Sono stati attivati due punti di ritrovo, uno a Nogarole Rocca e uno a Pradelle. Speriamo che la scelta del Circolo di Nogarole Rocca e di Sanguinetto di aderire a questi progetti e gli ottimi risultati ottenuti da loro e dal Circolo Cittadino (che da anni sostiene e promuove il progetto Nessuno Escluso a Verona) possa incoraggiare anche altri Circoli Acli a replicare queste buone prassi sul territorio, ricordando anche che, le Acli, da statuto, hanno il mandato di svolgere attività di utilità sociale.

Solo da giugno 2015 a marzo 2016 sono stati recuperati circa 700 kg di pane.

Circolo Acli Nogarole Rocca Quest’anno, come anticipato nello scorso numero, il Comune di Nogarole Rocca ha chiesto alle Acli Provinciali di Verona di collaborare nella gestione e coordinamento 4


UFFICIO PROGETTI

Articolo dell’Arena che parla dell’esperienza dei laboratori Nessuno Escluso a Nogarole Rocca

VOLONTARI CERCASI Il nostro progetto R.e.b.u.s. di recupero delle eccedenze alimentari e non, cerca volontari di tutte le eta' Abbiamo bisogno di te sia per le attività più operative di ritiro, recupero e consegna dei prodotti che per attivita’ di ufficio collegate alla gestione del progetto.

contattaci 045 9275000 - ufficioprogetti@acliverona.it COME CI SOSTENIAMO?

I NOSTRI PROGETTI

E’ possibile realizzare i progetti delle Acli Provinciali di Verona grazie al: finanziamento di alcune Fondazioni del territorio e non, quota parte del tesseramento Acli, alle risorse del 5x1000 e a donazioni private.

SOSTENERE

SE VUOI ANCHE TU I NOSTRI PROGETTI puoi farlo: associandoti alle Acli; destinando il tuo 5X1000 alle ACLI DI VERONA (c.f. 80053230589); con un’erogazione liberale alle seguenti coordinate bancarie: ACLI Provinciali di Verona IBAN: IT95E0538711703000030004127 Causale: Sostegno al progetto “nome progetto”

lotta alla dispersione scolastica e sportiva

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UFFICIO PROGETTI ACLI VERONA Via Scrimiari, 24/A 37129 Verona 045 9275000 ufficioprogetti@acliverona.it


FAP ACLI VERONA

“Facciamo insieme due passi in centro” Grande successo per il convegno “Facciamo insieme due passi in centro” organizzato dalla Federazione Anziani e Pensionati ACLI di Verona in collaborazione con Senior Italia FederAnziani. L’incontro sull’importanza del camminare per la salute delle persone di età avanzata si è svolto nella giornata dell’8 giugno presso la Sala Convegni della Gran Guardia. Presenti, oltre alle cariche rappresentative del mondo FAP, ACLI e Senior Italia FederAnziani, anche l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Verona, il Direttore sanitario dell’ULSS 20 e alcuni medici delle strutture sanitarie veronesi che hanno illustrato alle oltre 150 persone partecipanti i

benefici del camminare per prevenire le malattie cardiache e respiratorie. La campagna “Facciamo insieme due passi in centro” vuole suggerire ai Senior che il giusto stile di vita e l’attività fisica aiutano a stare meglio e a mantenersi in salute. Non c’è bisogno di diventare atleti professionisti, a volte basta cambiare le piccole abitudini di tutti i giorni, ad esempio salire le scale a piedi anziché prendere l’ascensore oppure fare una passeggiata invece di prendere l’automobile e riscoprire così il piacere di passeggiare in una splendida città come Verona.

di Chiara Mantovani

FAP ACLI VERONA Via Interrato dell’Acqua Morta, 4 37129 Verona 045 8065520 fap@acliverona.it 6


CORSO ELEMENTARE DI COMPUTER PER GLI OVER CINQUANTA -

I corsi, tenuti da docenti qualificati, si svolgono nella sede provinciale FAP di Verona via Interrato Dell’Acqua Morta 4, da settembre a giugno e sono gratuiti per gli iscritti alla FAP Acli. L’iscrizione alla FAP può essere richiesta presso la segreteria dell’associazione ed ha un costo annuale di 45 euro. La durata del corso è di 18 ore, 12 incontri da 90 minuti. I computer, di nuova generazione, verranno forniti dall’associazione. È comunque auspicabile e consigliabile utilizzare il proprio personale computer purché disponga di Windows 10. Iscrizioni e informazioni presso la segreteria FAP Tel. 045 8065520.

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ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L.

L’iniziativa 5020: competenze per innovare Ricordiamo alcuni aspetti importanti Qualche mese fa Papa Francesco, in un’udienza generale in piazza San Pietro per la festa di san Giuseppe lavoratore, ha parlato del lavoro e in poche frasi ha invitato a riflettere su elementi semplici e fondamentali allo stesso tempo.

to gratuito delle competenze delle persone interessate, ma anche fornendo alle aziende mezzi e strumenti per analizzare il proprio business e migliorarlo. In un mix di etica e professionalità, 5020-cinquantaventi si propone sia alle persone che alle aziende.

Ha detto che il lavoro “è un elemento fondamentale per la dignità di una persona. Il lavoro, per usare un’immagine, ci ‘unge’ di dignità, ci riempie di dignità” e “dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione”.

É inopportuno collegare le parole di Papa Francesco a vocaboli come business ed efficienza? Io penso di no, è importante che le aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, abbiano la possibilità e le capacità di competere sul mercato in modo etico ma determinato affinché producano non solo profitto ma anche valore reale per le persone che ci lavorano e per le loro famiglie.

5020-cinquantaventi, un’iniziativa no profit che ha iniziato le proprie attività due anni e mezzo fa, si pone l’obiettivo di “alimentare” il lavoro non solo dando opportunità di occupazione, se necessario dopo aver provveduto all’aggiornamen-

Il buon stato di salute delle imprese è

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ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L. elemento determinante alla conservazione e, perché no?, aumento dei posti di lavoro e a dare opportunità ai più giovani di costruirsi una reale professionalità e una cultura di base dei processi aziendali che consenta loro di affrontare i cambiamenti in corso e soprattutto quelli che verranno.

Il team 5020-cinquantaventi é a disposizione di aziende, specialisti, istituzioni e associazioni per illustrare nel dettaglio la propria offerta tecnologica, formativa ed etica. Per qualsiasi informazione si può scrivere a info@5020.it o consultare il sito www.5020.it di Claudio Pastore

Un recente studio presentato all’Università Bocconi di Milano ha evidenziato che il 40% dei lavori che ci saranno tra 10 anni oggi non esistono e non si sa quali saranno.

PERCHE’ LA COOPERATIVA ACLI ADERISCE AL PROGETTO 5020 Ricordando il proprio statuto di cooperativa di produzione e lavoro e il fatto di essere parte integrante di un movimento che dell’attenzione al lavoro dovrebbe fare una priorità, da un paio di anni la Cooperativa Acli ha cercato di ampliare l’offerta dei servizi esistenti e offrire occasioni di lavoro, cercando anche sinergie con altri soggetti del privato sociale. In tal senso la Cooperativa ha accolto con interesse la possibilità di aderire al progetto 5020, promosso dalle Acli, che si propone di mettere insieme risorse e competenze di giovani neo laureati e persone over 50, in possesso di alta professionalità ma espulse dal mercato del lavoro, nel settore dell’informatica. All’interno del Progetto, la cooperativa ha messo a disposizione la sua struttura per dare la veste giuridica e il sostegno organizzativo necessari per contrattualizzare le persone che possono essere impiegate e costituire l’interfaccia burocratica con le aziende che possono offrire lavoro.

Cosa offre quindi 5020 alle aziende del territorio veronese? Offre tecnologia informatica avanzata per analizzare i fenomeni aziendali e migliorare i processi gestionali. Lo fa utilizzando le migliori competenze disponibili sul mercato: sia 50enni con forti esperienze e conoscenze ICT che, a causa della crisi, hanno perso il posto di lavoro e a causa dell’età non hanno possibilità di trovarne un altro, sia giovani motivati e determinati che vogliono mettere a frutto quanto appreso nel percorso di studio per costruirsi un profilo professionale solido. Grazie all’esperienza degli specialisti che lavorano in 5020 e all’aggiornamento teorico e pratico che 5020 fornisce loro gratuitamente ma con un livello di professionalità altissimo, 5020 è in grado di fornire applicativi di basso impatto ma con un forte ritorno sugli investimenti. Le attività svolte in grandi società industriali come Pirelli o in giovani aziende innovative come Singularity che fanno dell’innovazione tecnologica e di processo lo strumento fondamentale per sviluppare le proprie attività, sono la conferma dell’importanza che 5020 da alla parola lavoro.

ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L. Via Interrato dell’Acqua Morta, 22 37129 Verona 045 8065536 9


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CON LE ACLI ALL’OPERA Come ogni anno, anche per il 2016 le Acli Provinciali di Verona hanno stipulato una convenzione con la Fondazione Arena di Verona che permette ai nostri associati di andare a vedere le Opere Liriche in cartellone per il 2016 a prezzi agevolati. Le tariffe ridotte riservati a soci Acli sono le seguenti:

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anzichè € 22,00

COME ACQUISTARE I BIGLIETTI A TARIFFA RIDOTTA?

Per l’acquisto dei biglietti a tariffa ridotta contatta: - la Direzione Biglietteria della Fondazione Arena di Verona (biglietteria@arenadiverona.it) - il Call Center (045 8005151) o promozione@arenadiverona.it - i punti vendita autorizzati (ricordati di portare con te la tessera Acli e di verificare sempre che il punto vendita a cui ti rivolgi sia abilitato all’emissione di biglietti a tariffa ridotta) I biglietti a tariffa speciale riservati alle associazioni convenzionate non sono acquistabili online. Per tutte le info consulta il sito www.arena.it. 10


IL NUOVO PRESIDENTE DELLE ACLI NAZIONALI:

ROBERTO ROSSINI

Al XXV Congresso Nazionale l’elezione inaspettata del 52enne bresciano municazione, ricoprendo il ruolo di Presidente dal 2008 al 2016. Dall’estate 2010 il Consiglio Nazionale Acli gli ha conferito la delega per la Comunicazione e successivamente è stato dal 2013 responsabile dell’Ufficio studi nazionale.

Domenica 8 maggio 2016, al XXV Congresso Nazionale delle Acli tenutosi a San Vincenzo (Livorno), è stato eletto il nuovo Presidente delle Acli: Roberto Rossini. Bresciano, 52 anni, sposato e con due figlie, laureato in Scienze Politiche, docente di Diritto e Metodologia della ricerca sociale presso l’Istituto Bresciano Maddalena di Canossa e socio Acli dal 1994.

«Il pensiero collettivo è la forza delle Acli, un pensiero che nasce dalla nostra capacità di stare nella quotidianità della vita». Queste le prime parole pronunciate da Rossini subito dopo la sua elezione, avvenuta a scrutinio segreto dai 550 delegati congressuali con l’84,69% dei consensi.

Dal 2000 al 2016 è stato membro della Presidenza Provinciale delle Acli di Brescia, con delega alla formazione e in seguito alla co-

Nelle foto sopra, i due candidati: Gianni Borttalico (presidente uscente) ed Emiliano Manfredonia

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Nella foto Rossini accolto dalla sua città dopo l’elezione

Un’elezione di fatto inaspettata, dato che fino alla viglilia del Congresso non risultava tra i candidati alla Presidenza. Alla prima votazione, infatti, i candidati Gianni Bottalico ed Emiliano Manfredonia non hanno raggiunto il quorum del 50 per cento +1 degli aventi diritto, trovandosi in una situazione di sostanziale parità con sole 5 schede di differenza e 18 schede bianche. A quel punto da regolamento sarebbe stato previsto un ballottaggio con quorum di 50 per cento +1 dei votanti, ma considerando che i candidati erano solo due e che i votanti erano praticamente corrispondenti agli aventi diritto, si sarebbe rischiata una situazione di stallo o comunque di non avere una maggioranza larga per governare. A quel punto si è deciso di sospendere e di dedicare la notte a cercare di costruire un accordo che si è trovato grazie alla disponibilità di entrambi a fare un passo indietro, indicando Rossini come l’uomo giusto per aprire una «fase nuova».

INTERVISTA DI RADIO VATICANA A ROSSINI Intervistato dal giornalista di Radio Vaticana Michele Raviart, alla domanda quale fosse l’impulso che intende dare alle Acli, Rossini ha risposto: « Certamente c’è un “dentro” e un “fuori”, c’è un interno e un esterno. C’è un interno, che è fatto di riorganizzazione, alleggerimento della struttura, dell’organizzazione, anche di una certa razionalizzazione e di una maggiore attenzione ai territori, tenuto conto che la nostra è un’organizzazione molto strutturata. Certamente, quindi, c’è l’idea di una maggiore orizzontalità e anche di un modo molto collegiale e condiviso di decidere su alcuni aspetti. Sull’esterno, invece, la linea che è prevalsa è quella di una forte dichiarazione di attenzione al tema della povertà, al tema dell’accoglienza, della costruzione di una società inclusiva, dove possano trovare cittadinanza gli ultimi e i penultimi, rilanciando il tema che ci ha affidato Papa Francesco. Noi abbiamo tre fedeltà storiche, ma lui diceva

che le nostre tre fedeltà storiche si possono riassumere in una quarta fedeltà, che è la fedeltà ai poveri.» Ha aggiunto poi «Il ruolo delle Acli al tempo di Papa Francesco è quello di sostenere anzitutto il suo magistero. Noi troviamo che il magistero di Papa Francesco sia molto sulle corde della nostra associazione - è addirittura sorprendente! - con questa grande attenzione alla dimensione della fede, dell’evangelizzazione, con l’attenzione alle situazioni di fragilità dei più poveri, che ci trova evidentemente molto in sintonia.» Infine, sull’argomento del lavoro: « Noi siamo un’associazione di lavoratori che produce lavoro, che ha sempre riflettuto e fatto analisi sul tema del lavoro, che ha un ente di formazione professionale al lavoro. Il lavoro evidentemente è nel nostro dna, è quello che ci caratterizza.» 12


Foto tratta da www.playkenoaustralia.com

BREXIT: UNA NAZIONE DIVISA A META’ Le conseguenza della Brexit in Gran Bretagna, Europa ed Italia

Con il termine Brexit si indica l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, così come sancito dal referendum che si è svolto lo scorso 23 Giugno 2016.

Nigel Farage, annuncia l’intenzione di dimettersi da leader del partito che ha fondato. Una decisione, forse tattica, che afferma di aver preso dopo la vittoria del referendum che ha sancito il divorzio della Gran Bretagna dall’Ue. “Ho deciso di mettermi da parte come leader dell’Ukip”, dichiara, aggiungendo che “la vittoria del Leave nel referendum significa che ho raggiunto la mia ambizione politica”. Farage resterà comunque deputato dell’Ukip nell’Europarlamento.

La prima conseguenza della Brexit sono state le dimissioni dell’ormai ex premier Cameron che, dopo l’iniziale parere favorevole, ha tentato fino all’ultimo di convincere gli elettori a votare per il Remain. Del resto il Governo da lui presieduto è sempre stato accusato di non aver mai preso una posizione netta e definitiva a riguardo. Questa ambiguità sull’argomento ha fatto perdere importanza alle indicazioni di voto suggerite e lasciato, di fatto, una sorta di libertà che è sfociata in un risultato giudicato, da molti, sorprendente.

Tutto il mondo della politica britannica è sotto shock, ora che si è materializzata la necessità di negoziare l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. La maggioranza dei parlamentari conservatori è sconvolta dall’esito del referendum, ma questo vale ancora di più per gli elettori favorevoli alla Brexit. Le proporzioni del rimorso negli elettori sono tali che, se il referendum dovesse tenersi oggi, l’esito sareb-

Dopo Cameron, l’annuncio delle dimissioni arriva anche da Farage, il quale ha affermato:”Mi faccio da parte, obiettivo raggiunto” Il leader euroscettico britannico dell’Ukip, 13

Tratto da www.internazionale.it / www.wallstreetitalia.com / www.ilsole24ore.com


THERESA MAY ALLA GUIDA DEL GOVERNO BRITANNICO: ‘’FAREMO DELLA BREXIT UN SUCCESSO’’

be probabilmente opposto. E’ difficile però immaginare che sia convocata una nuova consultazione.È quindi probabile che il processo di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea andrà comunque avanti, anche se a passo di lumaca.

Theresa May (59 anni - ex ministro dell’Interno) dal 13 luglio è il successore di David Cameron alla guida del governo britannico. Ventisei anni dopo Margaret Thatcher, la carica del primo ministro britannico verrà assunta da una donna: non c’è solo Angela Merkel, dunque, a guidare una superpotenza europea.

Sembra comunque abbastanza chiaro che l’Unione Europea non darà prova di generosità e pazienza nei negoziati. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato al Bundestag che l’Europa non concederà alcuna scelta ai britannici quando cominceranno i negoziati su temi come il commercio e la libera circolazione delle persone. “Dobbiamo fare e faremo una grossa differenza tra il paese che vuole essere membro dell’Unione europea e il paese che non lo desidera”, ha detto.

“La Brexit è la Brexit e ne faremo un successo”. Uscita davanti al Parlamento di Westminster, dopo la sua proclamazione a leader del partito conservatore, Theresa May, che era schierata per restare nell’Ue, ha voluto così sottolineare la sua intenzione di rispettare il risultato del referendum del 23 giugno sull’uscita della Gran Bretagna dall’Ue.

Sono anni che gli altri paesi dell’Unione mostrano impazienza nei confronti del comportamento del Regno Unito. Londra è sempre stata una sorta d’intruso che chiedeva l’esenzione da leggi e accordi, sconti sui contributi al bilancio e trattamenti speciali d’ogni tipo. E anche ora che ha “deciso” di uscire (per così dire), continua a comportarsi allo stesso modo, chiedendo a tutti gli altri di restare in attesa mentre lei risolve i suoi problemi politici interni. La politica britannica, infatti, è allo sfascio. Non è in grado e si rifiuta di rispondere alle richieste dell’Europa, che vuole un’azione rapida. L’Ue non può permettersi di aspettare cinque o sei mesi prima che comincino i negoziati. I mercati hanno bisogno di certezze sul futuro per evitare il tracollo e, in un modo o nell’altro, i leader dell’Unione europea cercheranno di offrirgliele. Il divorzio si annuncia davvero sgradevole.

La mia campagna è stata basata su “tre punti”, ha affermato la May, che dal 13 luglio è il nuovo Primo Ministro. Come prima cosa, ha detto, vi è “la necessità di una leadership forte e collaudata, in grado di guidarci in tempi di incertezza economica e politica, con la necessità di negoziare il miglior accordo per la Gran Bretagna nell’uscire dall’Ue e di forgiare per noi un nuovo ruolo nel mondo”. Il secondo punto, ha proseguito, “è unire il Paese”. Mentre il terzo è la necessità di “una nuova visione forte e positiva per il nostro Paese, una visione di un Paese che non lavora per pochi privilegiati ma per ciascuno di noi. Perchè daremo alla gente maggior controllo sulle loro vite. E insieme costruiremo una Gran Bretagna migliore”. La May, che si è detta “onorata” di guidare i Tories, ha reso omaggio alla leadership del suo predecessore David Cameron e alla “dignità dimostrata” da Andrea Leadsom, la sua avversaria che si è ritirata. Tratto da www.repubblica.it

RISULTATI FINALI DEL REFERENDUM

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IL PENSIERO DEL PRESIDENTE ACLI ROBERTO ROSSINI SULLA BREXIT

Cosa succederà ora all’economia e alle Borse europee? E all’Italia?

«L’esito del referendum sulla permanenza nella Ue della Gran Bretagna – afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli - è drammatico perché apre la strada alla disintegrazione dell’Europa e dei risultati di pace ottenuti proprio alla vigilia dei 70 anni dal Trattato di Roma.

IN EUROPA La decisione degli elettori britannici di uscire dall’Unione Europea sta avendo conseguenze traumatiche sui mercati globali. Gli investitori temono che per il Regno Unito si apra un periodo di grande incertezza. Le negoziazioni su che accordi prendere con l’UE dureranno almeno due anni. Ci sono poi preoccupazioni legate all’enorme deficit esterno della Gran Bretagna, pari al 7% del prodotto interno lordo, che dovrà continuare ad essere finanziato dagli investimenti stranieri in un periodo di grande turbolenza. Il rischio è una crisi della bilancia dei pagamenti, come quelle che Londra ha vissuto negli anni ‘70. Gli operatori di mercato temono che “Brexit” possa avere degli effetti a catena nel resto dell’UE. Le difficoltà economiche del Regno Unito potrebbero contagiare gli altri Paesi, per esempio attraverso un rallentamento delle importazioni britanniche dall’UE. Vi è poi una preoccupazione che l’UE stia entrando in una fase di nuova instabilità, marcata dalla crescita dei partiti populisti come, ad esempio, il Movimento 5 Stelle in Italia. Infine, il clima generalizzato di paura porta gli investitori a vendere comunque le azioni ritenute meno sicure, come, ad esempio, quelle delle banche italiane.

E’ un voto che ci dà uno spaccato chiaro della percezione che hanno gli europei di questa Europa, però. Deficit di rappresentanza e la assoluta mancanza di solidarietà istituzionali tra i paesi nella gestione delle crisi finanziarie e umanitarie, stanno spingendo i cittadini a rigettare l’idea dell’integrazione europea a favore dei populismi beceri e nazionalisti. Oggi, ancora più di ieri – conclude Rossini - l’Unione europea deve tornare ad essere attrattiva, soprattutto tra gli stati sociali popolari, e capace di costruire nuove sintesi culturali e sociali ispirate alla giustizia sociale ed alla pace, altrimenti il futuro sarà davvero difficile» Tratto da www.acli.it

IN ITALIA Infatti, per l’Italia, il problema principale riguarda l’andamento dei mercati azionari e, in particolare, dei titoli bancari, che già in apertura hanno sofferto come quelli di altri Paesi Europei. Il sistema bancario italiano è in un momento di grande fragilità, anche se il governatore Visco, il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, e il presidente della Consob, Giuseppe Vegas si sono detti sicuri che oggi l’Italia non corra rischi particolari. Se la Brexit dovesse avere effetti prolungati sull’economia europea, a soffrirne sarebbero prima di tutto le nostre aziende esportatrici. Più in generale, ci potrebbe essere un raffreddamento della volontà di investire in nuova capacità produttiva. 15

Sondaggio tratto da www.repubblica.it a cura di “VOICES from the Blogs”


Foto tratta da www.blitzquotidiano.it

RIO 2016: OLIMPIADI ALLE PORTE Il retroscena dei Giochi Olimpici

CURIOSITA’: LA TORCIA DI RIO 2016

Le Olimpiadi di Rio 2016 segnano la XXXI edizione dei Giochi Olimpici: la celebre competizione sportiva che si tiene ogni quattro anni e che da più di cento anni vede sfidarsi i migliori atleti del mondo. La prossima edizione è prevista dal 5 al 21 agosto 2016 e promette uno spettacolo indimenticabile. A seguire, dal 7 al 18 settembre 2016 si svolgerà la quindicesima edizione delle Paralimpiadi.

Il presidente del comitato organizzatore, Carlos Arthur Nuzman, ha annunciato che la torcia olimpica di Rio 2016, disegnata da Gustavo Chelles e Romy Hayashi, toccherà trecento città del Brasile prima di accendere il braciere olimpico a Rio, che per la prima volta nella storia delle Olimpiadi non si troverà all’interno dello stadio ma nel centro della città. La torcia, quando è spenta, è chiusa ed è di colore bianco, ma appena si accende, il gas permette l’apertura di vari segmenti di colori che ricordano il Brasile: l’azzurro del mare, il verde delle foreste, il giallo del sole e dell’oro olimpico”, ha spiegato Gustavo Chelles. La torcia, che è lunga 63,5 cm (69 aperta) e pesa 1,5 kg, sara’ accesa ad Olimpia e viaggerà per una settimana in Grecia, fino ad Atene, dove sarà imbarcata su un aereo diretto a Brasilia. Sul suolo brasiliano, la torcia sarà trasportata da dodicimila tedofori, per un totale di 19.700 chilometri via terra e 8.800 in aereo.

E’ la prima volta nella loro storia che le Olimpiadi e le Paralimpiadi vengono disputate in Brasile, Paese con oltre 200 milioni di abitanti e un’economia in importante crescita. Sarà la città di Rio de Janeiro il teatro di questa manifestazione planetaria.

Tratto da sport.sky.it

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Nella foto la torcia olimpica


RIO E’ PRONTA AD ACCOGLIERE I GIOCHI?

A sostenere la campagna c’è la Rete internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone,“Thalita Kum”, e l’Unione internazionale delle Superiori generali.

Mancano poche settimane all’inizio delle Olimpiadi, ma i lavori sembrano essere ancora in alto mare. Da un reportage del Daily Mail si evince come, nonostante l’imminente inaugurazione, Rio non sia ancora pronta ad accogliere i 10 mila atleti attesi e le migliaia di persone interessate ad assistere a questa importante Manifestazione: la stazione degli autobus e della metropolitana devono essere ancora completate, i cartelloni stradali sono tutti in portoghese (nonostante le lingue ufficiali dei Giochi siano inglese e francese) e quindi per i turisti non sarà facile orientarsi, l’allarme “Zika” non è stato mai sopito e le proteste di polizia e vigili del fuoco, che accolgono i turisti con un cartello inquietante: “Benvenuto all’Inferno. Gli agenti e i pompieri non vengono pagati. Chiunque venga a Rio non sarà al sicuro”, continuano. Inoltre preoccupa anche un altro messaggio scritto su uno striscione affisso davanti all’aeroporto: “Benvenuti, non abbiamo ospedali”. A tutto ciò va ad aggiungersi la piaga dello sfruttamento sessuale.

Suor Gabriella Bottani, coordinatrice di “Thalita Kum” dichiara: “La campagna verrà realizzata da 26 gruppi della rete, presenti in 26 Stati del Brasile, e in modo speciale a Rio de Janeiro, con attività principalmente di prevenzione, di divulgazione di materiali prodotti per la campagna, ma anche con attività di tipo educativo rivolte soprattutto ai giovani e agli adolescenti, che sono i gruppi principali in situazioni di rischio di tratta. È un lavoro fatto in partenariato con diverse Chiese, non solamente la Chiesa cattolica: è un lavoro di stampo ecumenico ma anche di collaborazione con le organizzazione governative preposte a un lavoro contro la tratta”. In continuità con quanto messo in campo in occasione degli ultimi Mondiali di calcio in Brasile – nei quali si è verificato un aumento delle denunce di sfruttamento sessuale del 42% - durante i Giochi Olimpici sarà possibile denunciare (anche in forma anonima) casi sospetti di sfruttamento chiamando il numero gratuito 100: «Invitiamo tutti i turisti che si recheranno a Rio per le Olimpiadi a denunciare ogni forma di sfruttamento di cui verranno a conoscenza, soprattutto lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti», dice suor Gabriella Bottani. «I grandi eventi sportivi, portano con sé una serie di rischi e aumentano i casi di persone ingannate con false promesse di lavoro e di una vita migliore», continua. «Dobbiamo ricordare che lo sfruttamento sessuale non è turismo, ma una grave violazione dei diritti umani».

OLTRE I GIOCHI, LA CAMPAGNA “GIOCA A FAVORE DELLA VITA” A proposito di questo importante e inquietante aspetto, la rete brasiliana ha promosso l’iniziativa di sensibilizzazione “Gioca a favore della vita” che mira a informare e responsabilizzare cittadinanza, stampa e agenzie di viaggio sul fenomeno della tratta delle persone per lo sfruttamento sessuale e/o lavorativo che deve essere prevenuto e contrastato.

La campagna si svolgerà soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione e i social media, ma anche con azioni di piazza e volantinaggio in diverse località del Brasile. Non si tratta di eliminare l’allegria e la bellezza che «i Giochi Olimpici offriranno a migliaia di persone che da tutto il mondo verranno a Rio», sottolinea ancora Suor Eurides, «ma vogliamo che questo evento sia uno spazio 17

Tratto da www.famigliacristiana.it


CURIOSITA’: LA TORCIA PARALIMPICA propositivo, che promuova la cittadinanza, la cura della vita e la denuncia della tratta».

La torcia delle Paralimpiadi Rio 2016, come quella Olimpica, ha al suo interno il concetto di Passione e Trasformazione. La torcia dei Giochi Paralimpici di Rio 2016 ha linee sinuose e profili curvi, simbolo degli alti e bassi della vita dell’atleta paralimpico. Ha forma quadrangolare perchè si riferisce ai quattro valori paralimpici: coraggio, determinazione, ispirazione ed uguaglianza.

Volti della campagna sono due atleti italiani: la campionessa olimpica di vela e windsurf, Alessandra Sensini, e il campione olimpico di nuoto, Massimiliano Rosolino. Entrambi, pur avendo partecipato a numerose edizioni dei Giochi, non erano a conoscenza del fenomeno. «Ci prendiamo l’impegno di portare questo messaggio ai circa 280 atleti che parteciperanno a Rio», ha spiegato Sensini. «Siamo onorati di far parte di questa campagna per essere più onesti possibile», ha aggiunto Rosolino. «Tutti torniamo dalle Olimpiadi con dei bei ricordi: non è necessario esagerare e superare i limiti».

IL CIELO: la parte più alta della torcia Paralimpica rappresenta il sole, il quale come la popolazione brasiliana, brilla e illumina tutto ovunque passino. È di color oro e trappresenta il trionfo più grande dei Giochi.

PARALIMPIADI 2016

LE MONTAGNE: una volta aperta la torcia all’interno le linee hanno la forma della natura brasiliana: è la bellezza di Rio espressa in curve di colline e valli.

Ad affrontarsi nelle 23 discipline paralimpiche, saranno oltre 4.300 atleti provenienti da 176 Paesi del Mondo. Da questa edizione sono introdotti due nuovi sport paralimpici: la Canoa e il Triathlon. Sarà la velocista bergamasca Martina Caironi, già medaglia d’oro ai giochi di Londra 2012 nei 100 metri, la portabandiera della Nazionale Italiana. La delegazione azzurra alle Paralimpiadi di Rio sarà guidata ancora una volta dal Segretario Generale del Comitato Italiano Paralimpico Marco Giunio De Sanctis. Purtroppo l’Italia non sarà presente nei tornei a squadre avendo mancato la qualificazione in varie discipline come il basket in carrozzina e il sitting volley. Ad inizio agosto sarà ufficialmente diramata la lista degli atleti che difenderanno con orgoglio i nostri colori in discipline come il Nuoto, l’Atletica, il Ciclismo, il Canottaggio, la Scherma, il Tiro con l’arco e tante altre ancora.

IL MARE: le curve presenti nella parte superiore centrale diventano più regolari, organiche, fluide rappresentando il mare presente anche questo nel paesaggio naturale del brasile. IL PAVIMENTO: la parte inferiore conclude la sua apertura con delle onde leggere che richiamano la tipica trama del pavimento presente sul lungomare di Copacabana, mattonelle tipiche e le più famose del Brasile. SCRITTA BRAILLE: I quattro valori delle Paralimpiadi Rio 2016 sono presenti nel manico della torgia in scritta bilingue e in braille, portando l’oggetto più vicino e fruibile alle persone con disabilità visive (coraggio, determinazione, ispirazione e uguaglianza).

Nella foto la campionessa italiana Martina Caironi

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Tratto da www.disabili.com


Foto tratta da www.sienanews.it

COSA NE PENSANO I GIOVANI?

Partecipazione giovanile ed impegno civico nel nuovo contesto sociale I dati del Rapporto Giovani 2013 affermano che circa 2/3 dei giovani non ha mai svolto attività di volontariato e che del terzo restante solo il 6% vi partecipa abitualmente e attivamente. Per poter descrivere la partecipazione giovanile è necessario soffermarsi sul contesto sociale dei giovani d’oggi analizzando, inoltre, le motivazioni e le modalità che li spingono o meno all’impegno civico.

e come interesse per il sociale nelle sue dimensioni etiche e di servizio”, perdendo di importanza se considerata come semplice sistema di partiti e meccanismi elettorali. I ragazzi sentono la necessità di partecipare alle diverse attività sociali perché colgono l’importanza sia di favorire in se stessi un processo di trasformazione, di cambiamento personale e di conoscenza delle proprie abilità, sia dei possibili effetti positivi dell’impatto sociale che il loro impegno può portare su chi riceve il servizio. L’attenzione al volontariato e al Servizio Civile è presente, le richieste stesse da parte dei giovani ci sono, vi è un grande senso di appartenenza comunitaria e un forte desiderio di acquisizione di nuove competenze e di riconoscimento sociale ma mancano gli “adeguati strumenti di valorizzazione” di quelle che sono poi le loro priorità. I dati del Rapporto Giovani raccolti alla fine del 2014 confermano questi sentimenti di

I ragazzi non vogliono rimanere inattivi e inoperosi, vogliono mettersi alla prova, vogliono essere realmente attivi ed è per questi motivi che ricercano organizzazioni meno strutturate e più territoriali per poter emergere e sentirsi protagonisti. Esaminando l’impegno giovanile si nota che la maggior parte dei ragazzi orienta il proprio interesse verso il “sociale” e, in particolar modo, verso gli ambiti dell’educazione, dell’integrazione, della tutela dell’ambiente e della cultura. La sfera politica invece assume rilevanza solo se intesa “come valore 19


apertura. Inoltre, nel frattempo, sono state fatte nuove proposte da parte del Governo, ad es. il “Servizio Civile Universale”. L’indagine “Partecipazione Sociale e Servizio Civile Universale dei Giovani Italiani”, condotta su un campione di 1783 persone dai 19 ai 30 anni, rivela che un’esperienza di impegno civico è ritenuta utile dall’80.4% circa degli intervistati, anche se la metà dei giovani presi in esame non ha mai svolto attività di carattere sociale. Per quanto riguarda la disponibilità a svolgere il Servizio, il 37.4% si dichiara interessato, così come il 42.1%, se non avesse vincoli di varia natura, e il 75% degli intervistati lo consiglierebbe ad un amico. Sono pochi coloro che conoscono il “Servizio Civile Universale”, ma gli aspetti di quest’ultimo che sono stati ritenuti importanti sono: • aiutare i giovani a crescere come persone (96%) • arricchire le competenze utili per la vita sociale e lavorativa (95%) • incentivare la formazione di cittadini attivi e intraprendenti (94.3%) • esprimere valori di solidarietà (93.9%) • rafforzare il senso di comunità (92%) • remunerazione (87.9%) Questi aspetti, però, sono visti in maniera diversa nel territorio italiano: • Nord: prevale l’idea di aiutare i giovani a crescere come persone; • Centro: maggior riconoscimento dei valori civici (cittadinanza attiva e appartenenza comunitaria); • Sud: forte interesse per l’acquisizione di competenze utili anche nel mondo del lavoro

coinvolti, provenienti da background formativi eterogenei tutti tra i 18 e i 30 anni, hanno costituito il gruppo di lavoro ed hanno elaborato un questionario online (con tre aree di indagine: “Il tuo profilo”, per raccogliere i dati anagrafici, “Tu, cittadino attivo”, per indagare sul livello di partecipazione politico-sociale, “Tu, cittadino europeo”, in cui i giovani esprimono le loro opinioni riguardo le priorità delle politiche giovanili europee). Hanno partecipato al questionario 614 giovani con un alto livello d’istruzione in età compresa tra i 18 e i 30 anni, di cui il 75% ha concluso gli studi e si affaccia al mondo del lavoro. Dall’indagine è emerso che i giovani ritengono di avere un ruolo di responsabilità nel tutelare il Bene Comune e che 4/5 degli intervistati partecipano ad iniziative in quest’ambito, tuttavia partecipano relativamente poco ad iniziative politico-sociali. Questi dati riflettono un cambiamento culturale e di partecipazione all’impegno politico rispetto alle precedenti generazioni. La partecipazione dei giovani alla vita politica e sociale viene esercitata in primo luogo attraverso l’adesione ad associazioni o organizzazioni civili ed il volontariato, declinando il coinvolgimento politico diretto. Sul fronte delle politiche europee è forte il desiderio giovanile di avere un ruolo attivo nella definizione delle politiche giovanili nei Paesi dell’Unione Europea. I temi più sentiti sono superamento delle disparità economiche, della tutela dell’ambiente e della promozione dei diritti umani.

Interessante è un’altra indagine conclusasi recentemente promossa da “FOCSIV - Volontari nel mondo” realizzata nell’ambito del progetto “WHAT DO YOUth WANT?”. Si tratta di sette mesi di intensa attività durante i quali 40 giovani italiani hanno preso parte nella redazione di una ricerca sulla partecipazione giovanile alla vita politica e sociale del proprio Paese e in Europa, con la novità che i giovani sono stati rivalutati da “oggetto” degli studi a “soggetti” ideatori e attuatori dell’intero progetto di ricerca. I ragazzi

Le Acli 2.0 sono sempre più giovani. Rispetto al 2015 è raddoppiato nei primi mesi del 2016 il numero dei tesserati Acli dai 18 ai 30 anni. Questo è anche merito delle iniziative Acli destinate ai giovani, sempre più diversificate e presenti all’interno del Sistema: Servizio Civile Nazionale (nel 2016 saranno 9 i ragazzi che intraprenderanno questa bellissima esperienza presso la nostra sede, un numero in constante aumento: lo scorso anno erano 5 e quello prima ancora 4), stage universitario (siamo ente accreditato presso l’Università di Verona), alternanza studio-lavoro per ragazzi delle scuole superiori, volontariato..

Tratto da www.lvia.it /www.rapportogiovani.it Le tre ragazze in servizio civile

COSA OFFRONO LE ACLI DI VERONA AI GIOVANI?

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Per informazioni contattaci: ufficioprogetti@acliverona.it - 045 9275000


Rubrica:

Parlano i circoli.. Circolo Acli UsAcli

DA VOLONTARIO A PRESIDENTE DI CIRCOLO Il racconto di un giovane ragazzo e della sua esperienza in Acli

ACLI. Non avevo idea di cosa volesse dire questa sigla né tantomeno di cosa si occupasse questa Associazione. Mi avevano solo detto <<fanno cose di vario genere, magari hanno bisogno di una mano>>. Un ottimo inizio, non sapevo nemmeno dove mi stavano mandando. Così anche un po’ controvoglia, devo ammetterlo, ho superato la porta dell’ufficio progetti. Mi hanno accolto due ragazze, Martina e Francesca, che mi hanno spiegato molto velocemente alcune delle attività che le Acli stavano portando avanti. In particolare Francesca aveva appena iniziato il Servizio Civile e cercava volontari per un progetto di doposcuola (Nessuno Escluso).

parole l’ente di promozione sportiva delle Acli. A poco a poco ho iniziato a entrare nei meccanismi del lavoro d’ufficio e dell’organizzazione di gare ed eventi sportivi. Intanto anche al doposcuola è stato più semplice. Ho cercato di inserire momenti di dialogo su argomenti non riguardanti i compiti, per esempio sport, interessi, modi di passare la domenica, in maniera da alleggerire il peso dei compiti e aiutare chi non parlava bene italiano a migliorare. Tra difficoltà e inconvenienti dovuti soprattutto alla mia scarsa esperienza, sono riuscito a togliermi qualche piccola soddisfazione e a raggiungere dei risultati che non avrei mai immaginato di poter raggiungere, anche vedendo i ragazzini migliorare nei compiti e nei voti grazie al mio aiuto. Ma non è stato solo merito mio. Ho trovato un ambiente fresco e dinamico all’interno dell’Ufficio Progetti e delle Acli, in cui le persone erano e sono sempre pronte a collaborare e aiutarsi anche in ambiti o attività che non li interessano direttamente, a consigliarti e supportarti. Ho stretto dei bei rapporti, sono cresciuto e maturato molto, o almeno così mi hanno detto, e a fine progetto quando mi hanno chiesto di rimanere per un altro anno non ho saputo dire di no. Ormai sono quattro anni. Non riesco proprio a capire quei ragazzi e ragazze che quando gli si chiede anzi gli si offre l’opportunità di fare del volontariato si tirano indietro dicendo <<ma non mi pagano>> e rimangono sul divano davanti alla televisione. Il volontariato non paga in monete e banconote ma in valori, esperienze e perché no anche emozioni. E intanto che in questi tempi difficili il lavoro non sempre

Il Volontario

È stato un po’ complicato cominciare. Persone nuove, ambiente nuovo, ragazzini e ragazzine che facevano mille domande.. ma soprattutto affrontare il mio carattere chiuso e diffidente. Dovevo abituarmi a “insegnare”, decidere i diversi approcci da avere nei confronti dei ragazzi, imparare i nomi, cercare di convincerli a cominciare i compiti o a dedicare più tempo allo studio orale per preparare bene le interrogazioni. Questa era la sfida che mi aspettava. Dopo un paio di settimane Francesca mi ha informato della possibilità di partecipare a un progetto che si proponeva di favorire l’integrazione tra italiani e stranieri attraverso lo sport e che mi avrebbe permesso al contempo di continuare con l’attività di aiuto compiti con i ragazzini. Ho fatto così conoscenza con l’Unione Sportiva ACLI, in altre 21


arriva, perché non concedersi un piacevole intermezzo?

di creare qualcosa di nuovo che possa andare incontro ai bisogni del territorio veronese.

Il Presidente di Circolo

L’obiettivo è andare avanti e migliorare, anche a piccoli passi. Perché una delle cose che ho imparato è che anche facendo del nostro meglio, spesso otteniamo piccoli risultati e consideriamo quanto fatto un fallimento. Non ci rendiamo conto che quello che consideriamo poco per altri vuol dire tanto. Spesso la tempesta distrugge tutto il seminato e quello che rimane è solo un minuscolo insignificante seme e lasciamo che il vento si porti via anche quello.

Lo scorso ottobre è nato il Circolo Acli-USAcli di Verona, il mio circolo, di cui sono presidente e che mi ha portato a diventare Consigliere Provinciale. In verità è stato costituito esclusivamente per separare i presidenti delle società affiliate all’US Acli dalle persone tesserate che usufruiscono dei servizi che le ACLI offrono ai cittadini. In seguito, appoggiandosi e collaborando con il progetto Nessuno Escluso, il Circolo ha sviluppato un laboratorio sportivo, per “togliere dalla strada” i ragazzi/e facendo fare loro sport in modo corretto, aggiungendo così alla cultura e formazione “scolastica” quella sportiva. Ed è proprio da questo che intendiamo ripartire l’anno prossimo cercando di coinvolgere sempre più ragazzi e ragazze e

Ma è dal più piccolo fragile germoglio che nasce l’infinito.

di Giovanni Iracà Presidente Circolo Acli UsAcli


Rubrica:

Senti chi parla adesso...

Relazione Viaggio In Nepal - Comitato di Solidarietà col Nepal 31 Marzo - 8 Aprile 2016

Una rappresentanza del Comitato Veneto di Solidarietà col Nepal, costituitosi dopo il terremoto del 2015, composto da Milvia Boselli e Alfredo Forlin, si è recata il 31 Marzo in questo Paese per consegnare i primi aiuti per la ricostruzione di una scuola e per individuare un Tempio sul quale indirizzare il nostro aiuto.

compagnato in questo sperduto villaggio, fratello di Pravin Thapa, che vive e lavora a Padova e che ha generato la finalizzazione della prima raccolta fondi. Per completare i lavori della scuola è necessario inviare una cifra analoga. La struttura rappresenta l’unica forma di aggregazione di questa comunità sparsa sulle montagne e probabilmente sarà impossibile la ricostruzione attraverso gli aiuti pubblici.

La scuola, Annapurna Secondary School, si trova a Chhaptok, un villaggio del Comune di Khari, situato a Nord-Ovest da Kathmandu nel Distretto di Dhading, che si raggiunge con 5 ore di fuoristrada. Il terremoto del 25 aprile scorso, che ha avuto questa zona come epicentro, ha distrutto tutte le umili abitazioni, compresa la struttura scolastica, che viene utilizzata da 250 bambini provenienti da case sparse sulle colline circostanti distanti fino a un’ora di cammino.

La gioia per l’aiuto concreto che abbiamo portato e la speranza di un ulteriore impegno si leggeva nei loro volti pieni di dignitosa speranza. Con le loro mani hanno ricostruite le case a noi chiedono il denaro per acquistare i materiali per allestire la scuola. L’alternativa è costruire una struttura di bambù con una copertura in materiale plastico. Va ricordato che il terremoto è stato di intensità 7.9 della scala Richter mentre, per fare un confronto, quello devastante dell’Umbria è stato 5.5.

La popolazione vive sudando sul proprio pezzo di terra. Sono vecchi, donne e bambini che coltivano frumento, mais, cavoli, patate, cipolle, riso su curatissimi terreni a terrazzi e allevano animali da cortile. Gli uomini sono impegnati altrove e all’estero.

Il secondo obiettivo del viaggio è iniziato con l’incontro con l’ex ministro Narayan Khadka che ci ha proposto la ricostruzione di un Gompa, piccolo tempio buddista. Si trova a Nord-Est della capitale, nel Distretto di Sindhulpalchok, vicino a Kodari, piccolo villaggio nepalese collegata con Zhangmu, Tibet, dal ponte dell’Amicizia. Il villaggio si chiama Bhairav. Ci indica anche un riferimento importante, un imprenditore nepalese, Sangbu Sherpa, presidente di una Onlus “Different Concept” che sta contribuendo alla ricostruzione della scuola che ospita 150 bambini.

Quando arriviamo, a mezzogiorno del 3 Aprile, siamo accolti dal direttore della scuola, Devendra Adhikari, da tutti gli insegnanti e dai rappresentanti della comunità. Ci fanno vedere lo stato di avanzamento della ricostruzione che consiste nel ripristinare le parti in muratura, installare le travi e la copertura di ferro zincato. In una delle aule ripristinate, consegniamo l’equivalente di 6 mila euro in moneta nepalese a tutta la comunità riunita e felice nel vedere che quanto era stato promesso si stava concretizzando. Apprezzato anche l’apporto di Sher Bahadun Thapa, originario di Khari, che ci ha ac-

La mattina presto del 5 Aprile con Sanbu Sherpa e il suo giovane vice Sarad Suwal, a bordo di un fuoristrada, dopo aver costeg-

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giato il fiume Bothe Kosi, che nasce in Tibet e arriva in India, percorso sentieri impervi, con molti smottamenti, con tratti di pendenza oltre il 20%, completamente sterrati, arriviamo, dopo 5 ore, al villaggio situato in una zona epicentro del terribile terremoto del 12 maggio scorso. Le case, eccetto due, sono crollate tutte e il Gompa, che stavano costruendo usando cemento armato, è crollato disintegrandosi. Le foto rendono solo in parte il disastro che hanno vissuto i nepalesi di quelle zone. Qui l’intensità è stata del 7,5 della scala Richter.

Il viaggio di ritorno è per fortuna interrotto con il pernottamento in un Resort “The last Resort”, situato in una zona verde e montuosa, sul fiume Bhote Kosi dove gli spericolati di bungee jumping alloggiano e si lanciano da un ponte di 160 mt. di altezza. Kathmandu, 8 Aprile 2016

di Milvia Boselli e Alfredo Forlin

La vita, il lavoro, sono simili al villaggio precedente: la povertà è diffusa ma attenuata da una attività agricola che garantisce la sopravvivenza. Il reddito annuo di chi lavora è di 700 dollari. Anche qui visitiamo il cantiere della scuola che un nutrito numero di muratori sta costruendo ex-novo in mattoni. Ci accompagnano alcuni rappresentanti della comunità e Mr. Sherpa, molto conosciuto e stimato, con grande delicatezza ci fa capire che il nostro aiuto sarebbe molto importante per contribuire a ricostruire insieme alla scuola il riferimento religioso della comunità. La costruzione del tempio è stimata in 25 mila euro.

RACCOLTA FONDI

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I prossimi appuntamenti

16 -17/09/2016 Roma

49° Incontro Nazionale di Studi “Passione Popolare La democrazia scritta e quella che scriveremo” Acli Nazionali

ottobre 2016

Ripresa doposcuola e laboratori “Nessuno Escluso” tre quartieri: Borgo Nuovo, Borgo Roma e San Massimo

CHIUSURE ESTIVE:

Si comunica agli utenti che gli uffici Acli saranno chiusi nel seguente periodo: Caf Acli, Segreteria e Ufficio Progetti dall’8 al 28 agosto compresi Patronato Acli dal 15 al 18 agosto compresi Il centralino Pronto Acli (045 8065512 / 045 8065550) chiude dal 15 al 18 agosto compresi. Dall’8 al 12 agosto e dal 22 al 26 agosto sarà attivo dalle 9.00 alle 13.00.


ACLI VERONESI Prossimo numero: Dicembre 2016


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