INSIEME Numero Speciale

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Visita dell’Urna e Celebrazione dei 90 anni 90 anni dalla “sua venuta” il 27 gennaio 1924 a Barcellona P. G. Il dono della Visita dell’urna di don Bosco è stato un evento di Grazia per l’intera Famiglia Salesiana nel mondo e, non è retorico pensarlo, l’intera realtà Ecclesiale, essendo i Santi innanzi tutto uno splendido mosaico dei raggi con cui lo Spirito, che “i color vari suscita dovunque si riposa”, la edifica.

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Senza pretendere, come verrebbe spontaneo a tutti i luoghi, le persone e le case salesiane che hanno vissuto con entusiasmo questa visita, di essere i primi della classe, c’è da considerare che effettivamente a Barcellona P.G. essa ha fatto da meraviglioso preludio sinfonico alla celebrazione dei

novant’anni di presenza dei figli di don Bosco in questa città. Un motivo ancora più grande per lodare il Signore per quanto ha concesso di operare a vantaggio dei giovani in questi novant’anni e ci concederà di continuare a fare con lo Spirito e il cuore di Don Bosco. Questa celebrazione

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del novantesimo anniversario dell’Oratorio ha come significativo contributo la riedizione del prezioso volumetto di cronistoria di Don Santino Russo, integrato dal rinnovato Progetto Educativo Pastorale dell’Opera Salesiana di Barcellona P.G. Nulla si perde di quanto appartiene alla storia e alla vita di questa presenza vivace e ricca d’amore, sia da parte dei tanti figli di don Bosco che si sono succeduti dall’inizio a oggi, sia da parte delle tante generazioni di Barcellonesi che sono cresciute frequentando un luogo che nel tempo si è trasformato negli ambienti e in alcune delle attività

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educative, ma non nel suo essere un riferimento intensamente sentito come parte integrante della propria vicenda umana e cristiana. E quanto forte sia questo legame lo ha inconfutabilmente dimostrato proprio l’evento della visita dell’Urna di don Bosco del 16 novembre 2013. Concorde lo stupore delle Istituzioni civili e religiose e delle molte migliaia di partecipanti, davanti ad una mobilitazione affettiva ed effettiva che non trova riscontro nella memoria della città. Potremmo dire che si tratta del frutto gustoso e maturo di un grande albero

dalle salde radici e con una ubertosa, feconda ramificazione. Ma altresì siamo invitati a farci profezia di futuro, perché altre generazioni, soprattutto di giovani, ma anche di nuovi poveri e nuovi bisognosi, possano gustare di questi frutti. Ecco perché la memoria si arricchisce del totalmente rinnovato Progetto Educativo Pastorale, frutto di una lunga, ampia e responsabile collaborazione della Comunità Salesiana con la variegata Comunità dell’Oratorio Centro Giovanile. Il grazie allora va nell’ordine al Signore Dio della vita, fondamento del nostro essere ed operare; a Maria Ausiliatrice e don Bosco generatori e sostegno del progetto di ieri e di oggi; a tutti e ciascuno, perché di tutti e di ciascuno è indispensabile il contributo, affinchè il sogno del Padre e Maestro dei giovani continui a essere fecondo nella nostra amata città, socialmente e culturalmente in rapida evoluzione, ma sempre vivificata da rinnovate forze di giovani e

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adulti, collaboratori e benefattori, di onesti cittadini e buoni cristiani. In questa cornice si inquadra anche l’inizio dei lavori per la costruzione di una Chiesa, con sottostante sala polifunzionale, là dove sorgeva il vecchio Oratorio. Per coglierne il significato in pienezza è utile citare le parole conclusive della citata cronistoria:Il simbiotico attaccamento dei Barcellonesi a don Bosco e di don Bosco ai Barcellonesi “si è manifestato in modo particolare negli anni cinquanta, quando l’Oratorio attraversò un periodo triste e pericoloso, tanto che si temette anche per la sua chiusura. Solo la costanza e il coraggio dei Salesiani rafforzati dalla vicinanza e dall’affetto dei barcellonesi, che compatti si unirono a loro in questa lotta, ottennero il grande risultato della vittoria: l’Oratorio rimase a Barcellona, anzi divenne più grande e fulgido”. E per continuare sulla scia del nostro Padre Sognatore, “un giorno non potrà mancare come coronamento e completamento della struttura di Barcellona la benedizione del monumento a D. Bosco, probabilmente collocato vicino alla nuova Chiesa a lui dedicata, come sigillo di un passato glorioso e di una presenza viva e rinnovata, aperta ad un futuro sempre più attento ai bisogni dei giovani”. Il Direttore e la C.E.P

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Una chiesa dedicata a Don Bosco: primi passi Sorgerà accanto all’attuale oratorio Al via lunedì 13 gennaio i lavori per la costruzione della nuova chiesa dedicata a don Bosco dopo l’annuncio di qualche settimana fa da parte del direttore dell’Oratorio salesiano, don Luigi Perrellì, della firma dell’atto di destinazione d’uso del terreno in cui un tempo sorgeva il vecchio oratorio. Si inizierà, quindi, a scavare proprio a fianco dell’attuale oratorio per realizzare la nuova chiesa e una sala polifunzionale: tutto ciò, sarà opera dell’impegno dei fedeli che, nel corso del tempo, metteranno a disposizione quanto serve, in termini economici, per iniziare. «Questa chiesa, tanto attesa e desiderata, sarà per sempre un dono di don Bosco ai barcellonesi – ha dichiarato don Luigi Perrelli – e dai barcellonesi a don Bosco, i quali erigeranno la struttura con loro contributo di generosità». L’oratorio della città del Longano, reduce dal grande evento simbolicoreligioso che nel mese di novembre ha rappresentato l’arrivo dell’urna con le reliquie di don Bosco, si prepara a festeggiare un altro grande momento: il prossimo 27 gennaio, infatti, sarà celebrato il novantesimo anniversario della sua fondazione e, per l’occasione, l’oratorio ha programmato la pre-

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«Tengo a ringraziare profondamente il Signore e in Lui l'Ispettore e il suo consiglio, il vescovo e il suo consiglio pastorale, il consiglio del vicariato, i progettisti e collaboratori, il Comune di Barcellona e l'ufficio di competenza, nonché il gruppo dell'oratorio che incessantemente ha spinto perché si realizzi il grande sogno dei barcellonesi, quello di avere una "vera" Chiesa dedicata a don Bosco». Don Luigi Perrelli

sentazione alla comunità barcellonese del nuovo progetto educativo pastorale, ovvero le linee guida da seguire in futuro nell’educazione, umana e cristiana, della gioventù, dall’evangelizzazione/catechesi, disagio giovanile e

Il rendering della chiesa.

volontariato, all’animazione vocazionale. Tanti gli ospiti illustri che prenderanno parte alle iniziative programmate nelle prossime settimane dall’oratorio salesiano per la festa di don Bosco, tra cui il responsabile mondiale dei cooperatori, don Giuseppe Buccellato, lo scrittore e giornalista barcellonese Melo Freni. A seguire, il 31 gennaio, si terrà la processione e la celebrazione della messa presieduta dal nuovo ispettore dei salesiani, don Giuseppe Ruta, mentre l’l febbraio il direttore del centro di bioetica della Facoltà Teologica di Messina, don Giovanni Russo, presenterà il sinodo sulla famiglia. Lucia Bartolone Insieme


Oratorio Salesiano Barcellona P. G. L’URNA CON LE RELIQUIE DI DON BOSCO 16 novembre 2013

Cresce l’attesa per l’arrivo delle Reliquie Coinvolgimento dell’intera comunità per accogliere l’urna di Don Bosco Mancano, ormai, pochi giorni all’arrivo in città dell’urna con le reliquie di Don Bosco: domenica 16 novembre, infatti, Barcellona accoglierà con gioia il “santo dei giovani”, l’urna giunta in Sicilia 1’1 novembre dopo aver girato tutto il mondo, e vi resterà fino al 20 novembre, in preparazione del Bicentenario della nascita del Santo nel 2015. L’oratorio salesiano San Michele Arcangelo di Barcellona, guidato dal direttore don Luigi Perrelli, ha realizzato, per l’occasione, un programma dettagliato che coinvolgerà tutti in un evento di grande portata, che emozionerà non poco tutti coloro che si sono sempre sentiti legati a quel prete che si prodigava con immensa bontà per i ragazzi sbandati che ritrovava sul suo cammino.

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L’urna con le reliquie arriverà nell’oratorio domenica alle 15, seguita da una grande festa animata dagli oratori delle Figlie di Maria Ausiliatrice e Salesiani di Don Bosco, sottofondo gioioso del momento in cui i ragazzi delle scuole elementari e medie si recheranno all’oratorio per “far visita” a Don Bosco. Da qui, alle 18, partirà la processione verso la Basilica di San Sebastiano e alle 19 inizierà la celebrazione presieduta dall’arcivescovo. Dalle 21, l’urna sarà trasportata in piazza Trento, luogo abitualmente frequentato dalle famiglie e dai giovanissimi, per l’evento dal titolo “Notte giovane con Don Bosco”, insieme al gruppo Gi.Fra. e a gruppi musicali del territorio. A mezzanotte è prevista una

veglia di preghiera nella chiesa dell’oratorio che si protrarrà fino alle 6 del mattino, momento in cui si terrà la celebrazione eucaristica. Al termine della messa, l’urna con le reliquie partirà alla volta di Sant’Agata. Per tutto il tempo di permanenza dell’urna di Don Bosco sarà allestita una mostra fotografica sulla figura del “santo dei giovani” nei locali delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Si respira un’aria di grande attesa fra le mura dell’oratorio salesiano, dove questa sera si terrà una riunione presieduta dal direttore don Luigi Perrelli sulla programmazione dell’evento e ogni altra informazione sarà divulgata nei prossimi giorni fino all’arrivo dell’urna. Lucia Bartolone

Da: Gazzetta del Sud, 11 nov. 2013.

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Barcellona accoglie le Reliquie di Don Bosco L’arrivo alle 15 all’oratorio salesiano. Numerose iniziative, i giovani mobilitati L’attesa è finita. Questo pomeriggio la comunità del Longano accoglierà l’urna con le reliquie di Don Bosco, giunta poche settimane fa in Sicilia dopo aver girato tutto il mondo, in vista dei preparativi per il Bicentenario della nascita del Santo nel 2015. Tanta è l’emozione nei cuori dei giovani dell’oratorio salesiano San Michele Arcangelo e delle altre comunità parrocchiali di Barcellona che, fra poche ore, prenderanno parte ad un momento di grande intensità non solo religiosa, ma soprattutto umana e spirituale, per quel legame di amore così forte che da sempre unisce l’immagine di Don Bosco alla gioventù, bambini e ragazzi che lui stesso definiva la

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parte migliore della società, prodigandosi per educarli ad essere “buoni cristiani e onesti cittadini”. L’arrivo dell’urna con le reliquie di Don Bosco è previsto oggi alle 15 circa all’oratorio salesiano, subi-

to seguito da un momento di animazione organizzato nel cortile della stessa struttura, una “festa” gioiosa che accompagnerà la “prima visita” a Don Bosco dei ragazzi delle scuole elementari e medie della

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città. Da qui alle ore 18 partirà un corteo in processione verso la Basilica in piazza San Sebastiano e alle 19 inizierà la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana. Dalle 21, poi, l’appuntamento è in piazza Trento, dove l’urna sarà trasportata per l’evento “Notte giovane con Don Bosco”, durante il quale si alterneranno le esibizioni artistiche dei gruppi giovanili dell’oratorio salesiano, insieme al gruppo Gi.Fra. di Sant’Antonino e la partecipazione dei gruppi musicali del territorio. A mezzanotte si terrà una veglia di preghiera nella cappella dell’oratorio salesiano che si protrarrà fino alle 6 di domani, momento in cui sarà celebrata la messa. Al termine, l’urna con le reliquie di don Bosco partirà alla volta di Sant’Agata di Militello. Per tutta la giornata di oggi, tempo di permanenza dell’urna di Don Bosco a Barcellona, sarà allestita una mostra fotografica sulla figura del “santo dei giovani” nei locali delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ubicati in via Regina Margherita, che il pubblico potrà visitare. Lucia Bartolone

Da: Gazzetta del Sud, 16 nov. 2013.

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Don Bosco illunina Barcellona, in migliaia tra gioia e commozione L’accoglienza e momenti di preghiera fino all’alba «Ho promesso a Dio che il mio ultimo respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani». C’era questa frase stampata sulle tshirt che bambini, giovani e adulti indossavano ieri per l’arrivo a Barcellona dell’urna con le reliquie di Don Bosco. Accalcati gli uni sugli altri, hanno atteso sul terreno del campo sportivo dell’oratorio san Michele Arcangelo che l’urna di Don Bosco varcasse, finalmente, quel cancello. Quando le portiere del furgoncino con dentro l’urna si sono aperte un’esplosione di grida e applausi si è levata fra la gente. Al passaggio dell’urna di Don Bosco, felicità e profonda commozione erano chiaramente dipinti nei volti dei presenti. Adagiata all’interno della

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struttura salesiana, l’urna con le reliquie di Don Bosco ha ricevuto nel pomeriggio di ieri l’omaggio solenne dell’ispettore dei Salesiani regionale, don Gianni Mazzali, del direttore dell’oratorio barcellonese, don Luigi Perrelli, del sindaco Maria Teresa Collica, del vicario foraneo padre Tindaro Iannello, dei componenti dell’Associazione nazionale dei carabinieri e dei gruppi parrocchiali. A suon di musica, poi, i bambini delle scuole elementari e medie della città hanno salutato festosi Don Bosco, per poi partecipare al momento di animazione curato dai giovani educatori che fino alle 17.30 hanno intrattenuto grandi e piccini, rallegrando l’atmosfera con balli e giochi e

Don S. Russo, Don G. Mazzali, Don L. Perrelli.

inneggiando ripetutamente a gran voce “Don Bosco è qui, è qui fra noi”. E proprio su questo punto si fonda il pensiero di don Gianni Mazzali, ispettore dei Salesiani Regionale, che, con emozione, ricorda che Don Bosco «è vicino, è “uno di noi” ed è qui oggi (ieri, ndc) per dire alle famiglie, Chiesa di rimettere i giovani al centro di tutto. Questa società ha dimenticato i giovani, ma questo evento è una sfida alla società che deve preoccuparsi dell’educazione dei giovani, deve dare loro un futuro». Riesce a stento a trattenere le lacrime don Luigi Perrelli, direttore dell’oratorio salesiano, che «dopo 50 anni di vita salesiana», è «sempre più innamorato di Don Bosco. Siamo tutti emozionati perché rappresenta un motivo di speranza. L’urna non è solo un fatto religioso, ma sociale. Non si può capire Don Bosco se prima non si conosce la triste realtà delle favelas, dei borghi di periferia. Don Bosco era fra gli ultimi e per gli ultimi, fra i poveri, ed io sono orgoglioso di servire Don Bosco e i giovani oggi qui in questa città». Alle 18 è partita la processione verso la Basilica di San Sebastiano, con Insieme


una “sosta” all’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice in via Regina Margherita, facendo volare in aria dei palloncini fra le centinaia di fiaccole portate in corteo per le strade di Barcellona. Una chiesa gremita, dopo, ha atteso l’arrivo dell’urna con le sacre reliquie: fra i cori gioiosi dei giovanissimi dell’oratorio salesiano, l’urna ha fatto il suo ingresso nella Basilica di San Sebastiano per la celebrazione della celebrazione eucaristica presieduta dell’arcivescovo mons. La Piana. Al termine della messa, l’urna è stata trasportata in piazza Alfano e qui si è una svolta una grande festa organizzata dai vari gruppi parrocchiali del comprensorio, e a mezzanotte la veglia di preghiera nella cappella dell’oratorio salesiano. Lucia Bartolone

Da: Gazzetta del Sud, 17 nov. 2013.

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“Don Bosco è qui...” a Barcellona Le immagini della festa È stata una giornata di festa per una comunità come quella di Barcellona, legata alla fede e alla missione salesiana di Don

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Bosco, la cui reliquia ha fatto tappa nella città del Longano durante il viaggio che sta portato il Santo ed il suo messaggio di spe-

ranza in giro per l’Italia e per il Mondo. I barcellonesi hanno risposto presente fino dal primo pomeriggio di sabato, con una grande

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accoglienza in oratorio per l’urna del Santo, che è proseguita per tutta la giornata fino alla processione per le vie del centro ed alla Messa Solenne in una Basilica di San Sebastiano stracolma come non mai, per vedere e sentire la presenza di Don Bosco. Noi di 24live.it abbiamo raccolto, attraverso le immagini fotografiche e le riprese video, le emozioni e le sensazioni di una giornata indimenticabile per tanti barcellonesi. Da: 24live.it, 17 novembre 2013.

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Lettera a Don Bosco “Si vede si sente Don Bosco è qui presente” Caro Don Bosco non credevo dicessi sul serio quando dicevi che saresti passato a trovarmi nella mia città. Invece sei stato qui e questo lo abbiamo sentito e visto in molti a Barcellona Pozzo di Gotto. Era prevista pioggia, anzi un vero e proprio acquazzone, invece contro ogni previsione meteorologica non appena sei entrato nel cortile dell’oratorio (nel campo di calcio a 5) è spuntato il sole per poi andarsene subito dopo, ma lasciando la garanzia che nessuna goccia cadesse dal cielo,e così è stato. Il tuo arrivo nel primo pomeriggio nel nostro oratorio salesiano è stato dirompente, oltre ai numerosi giovani che sono stati il motore per la tua accoglienza erano presenti tante famiglie che tu stesso hai benedetto con la tua presenza. Il suono a festa della campana del vecchio oratorio che non suonava da oltre 35 anni, i botti pirotecnici, la banda “E. Russo” che suonava a festa “Giù dai colli”, i palloncini a elio lanciati dai tanti bambini presenti sono stati la cornice iniziale di una visita storica nella nostra città. Nel primo pomeriggio hai incontrato tutti i bambini presenti che sono stati i primi a salutarti e a farti festa, hai parlato loro attraverso gli animatori che hanno dato la testi-

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monianza del sogno che ti ha segnato la vita: il sogno dei nove anni. Animazione, gridi e balli in tua presenza sono stati le attività principali del pomeriggio e tutto questo mentre molte, indefinite persone iniziavano a salutarti. Eri lì per tutti, non solo per coloro che ti aspettavano con ansia, ma anche per coloro che erano stati invitati, o perché costretti da altri fattori, ma tu eri lì e sono sicuro che non sei passato indifferente nemmeno a chi non ti aspettava, il tuo sguardo ha raggiunto anche loro. La percezione della quantità di persone che ti hanno fatto visita l’abbiamo avuta nello stesso momento in cui abbiamo lasciato il Pala Don Bosco del nostro oratorio per “passeggiare” con te per le vie della città, eravamo più di 2000 persone sul ponte di fronte l’oratorio che guarda un po’, si chiama “Via Don Bosco”, l’ordine era sempre lo stesso bambini e giovani davanti, tutti gli altri dietro e tu al centro accerchiato dai salesiani della nostra città, con il direttore Don Luigi e l’ispettore Don Gianni, e da numerose fiaccole portate da altri giovani come se volessimo scortarti nella città che 2 anni prima era stata colpita da una terribile alluvione e che tu invitavi a risollevare. “Si vede si sente don Bosco è qui presente” questo era lo slogan che ti ha accompagnato per tutto il percorso Insieme

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che ha raggiunto tutte le vie principali della città, dalla via Regina Margherita dove ti sei fermato a salutare le suore FMA che tu stesso hai inviato grazie alla missione di Madre Mazzarello fino alla via Roma che attraversa il centro del nostro paese fino a quando sei arrivato nella Basilica di San Sebastiano dove ancora dovevamo fare ingresso e già era gremita di gente. I giochi pirotecnici sono stati oltre che numerosi anche bellissimi, erano inaspettati perché nessuno ha chiesto di poterli fare e nessuno ha chiesto soldi per poter abbellire le vie, è stato frutto del bene della gente, certo sono cose estetiche, forse superflue ma tutto è stato fatto nel modo più semplice possibile. Alle 18:30 è iniziata la celebrazione presieduta dal nostro vescovo La Piana che tu stesso hai fatto innamorare già molto tempo prima visto che è salesiano. Non c’era un posto libero a sedere, forse fuori saremmo stati più larghi ma alla fine tutti volevamo stare vicino a te e sarebbe stato lo stesso Sindaco, autorità giudiziarie e amministrative, molti sacerdoti della città erano presenti. Eri lì sulla destra dall’ingresso accanto al fonte battesimale come se eri tu stesso a fare l’invito a battezzarci della fonte divina di Gesù Cristo. Non appena finita la celebrazione tutti hanno avuto la

possibilità di salutarti e a fare una preghiera anche se per un solo istante, chissà quante cose ti hanno chiesto e chissà a quanti loro hai parlato. Alle 21:00 sei sceso in piazza Trento, o piazza Alfano dove hai incontrato numerosi giovani in un clima di festa, ti sei fatto presente tra i canti del gruppo musicale dell’Oratorio Salesiano, dall’animazione della Gifra (gioventù francescana del quartiere di S. Antonino) dal breve musical della Parrocchia di Merì, dai giovani di Porto Salvo e da tanti altri che son stati protagonisti con te ospite speciale della serata. Arrivato verso le 24:00 nuovamente nel nostro oratorio abbiamo iniziato la notte nel silenzio frastornante della tua voce. Animate dai vari gruppi dell’oratorio le varie veglie sono state molto partecipate, da quella iniziale animata dal gruppo giovani fatta di canti, di silenzi, di letture dove eri tu stesso a parlare, alla recita del santo Rosario animata dall’Adma, fino all’impegno del gruppo famiglie che consolida una forte presenza,ed infine l’ultima veglia, ormai nelle ore mattutine, animata dal gruppo cooperatori che rinnovando la loro promessa davanti a te hanno dato una forte testimonianza di voler far parte della tua famiglia in modo laicale. La notte è stata lunga silenziosa e anche divertiInsieme


ta. Chiudere gli occhi era facile vista la stanchezza ma a volte ci si svegliava facilmente vedendo anziani o giovani che davanti a te e con la mano sull’urna osservano pregandoti. È stato bello anche vedere molti giovani che ritornati dal sabato sera, prima di andare a dormire, sono passati a salutarti come a non volersi fare scappare l’occasione. La chiesa del nostro oratorio salesiano a Barcellona non è grandissima ma è sempre stata piena nelle celebrazioni del Natale e della Pasqua, e anche se quella era una domenica la celebrazione delle 6:00 era stracolma di gente: nessuno voleva che te ne andassi senza salutare. Non appena finita la celebrazione hai dato l’ultimo saluto a tutti e nuovamente mentre uscivi dalla chiesa l’alba salutava con i raggi del sole che tornavano nuovamente dopo un lungo pomeriggio e una lunga notte, e noi tutti, compreso me, emozionati gridavamo arrivederci nei nostri cuori. In quel momento la campana risuonava ancora. Insieme

Salvo Bucca

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Il giubilo del popolo di Don Bosco La città di Barcellona accoglie l’Urna di Don Bosco Un momento storico per la città di Barcellona che ha accolto con grande giubilo l’Urna con le Reliquie di Don Bosco. [...] L’Urna rappresenta anche una speranza per Barcellona che vuole rinascere e crescere, allontanando i suoi giovani da quei fenomeni di devianza ben noti”. [...] L’accoglienza è avvenuta alla presenza delle autorità civili, militari e della delegazione sez. Anc “P. La Spada”. Dopo momenti di animazione curati dagli oratori FMA e SDB di Barcellona, Don Bosco è stato portato in processione verso la Basilica di San Sebastiano. Ad aprire l’interminabile corteo gli striscioni portati dai ragazzi delle scuole elementari e medie. Seguiva l’Urna una suggestiva fiaccolata. Nel transito Don Bosco si è fermato presso la casa delle FMA dove è stato salutato con fuochi d’artificio e il lancio di decine di palloncini. All’arrivo dell’Urna, la Basilica già traboccante di gente, è stata invasa da un

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vero popolo di fedeli. “Oggi riviviamo la gioia vissuta all’arrivo delle prime suore nel 1899, con l’apertura della casa in via Mandanici nel 1900, – commenta padre Tindaro Iannello – e l’arrivo dei sacerdoti salesiani avvenuto il 21 gennaio 1924. Da allora l’opera dell’attività salesiana è rimasta intatta nel tempo. Don Bosco, attraverso le sue figlie e i suoi figli, ha educato generazioni e generazioni alla vita cristiana di buoni e onesti cittadini. Un augurio che la visita dell’Urna dia vigore al carisma salesiano per aiutare i giovani delle periferie geografiche e morali della nostra città”. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana che si è soffermato sull’importanza della centralità della Parola di Dio e della glorificazione del Suo Nome. “Dio ci ricorda attraverso la presenza di Don Bosco – continua S. E. La Piana – il suo amore e la sua predilezione per i ragazzi, il suo chinarsi per sollevare i poveri e gli emarginati, per dare loro conforto e ciò che può essere d’aiuto per una vita umanamente vissu-

ta. Don Bosco è il Santo dei giovani, ma oggi purtroppo nel mondo esistono tanti giovani abbandonati che hanno bisogno della mano di Dio. Oggi Don Bosco consegna un nuovo programma di vita, suggerisce la strada da percorrere”. Entusiasta don Luigi Perrelli ha sottolineato come la presenza delle Reliquie sia un evento di portata sociale, oltre che religiosa. Don Perrelli ha inoltre espresso la speranza, in occasione dei 90 anni della presenza salesiana a Barcellona, di poter avviare i lavori di costruzione nella nuova chiesa: “Siamo figli di un sognatore e per questo non smettiamo di sognate”, conclude Perrelli. Alla fine della celebrazione il popolo di Don Bosco ha accompagnato l’Urna in piazza Trento, per dare vita alla notte bianca della fede. Hanno animato la serata i ragazzi dell’oratorio, il gruppo GiFra, e alcuni gruppi musicali locali. Ai rintocchi della mezzanotte Don Bosco è rientrato nell’Oratorio per una veglia di preghiera conclusasi all’alba quando, dopo la Celebrazione Eucaristica e il saluto dei fedeli, ha ripreso il cammino verso Sant’Agata di Militello. Francesca Romeo

Da: La scintilla, 24 novembre 2013.

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